ELEMENTI PER L’ORGANIZZAZIONE DELLE AREE E
DELLE STRUTTURE DI ACCOGLIENZA
A BENEFICIO DELLA POPOLAZIONE CON DISABILITA’
PREMESSA *
Ogni evento catastrofico compromette gli elementi identificativi più importanti della persona (la
casa, il luogo di lavoro, la salute) e determina un cambiamento della configurazione della famiglia
e del gruppo di appartenenza.
Il Dipartimento della Protezione Civile, in un’ottica di una maggiore sensibilità ed attenzione
all’accoglienza delle persone con disabilità in situazioni di emergenza, ha promosso e realizzato a
L’Aquila, il giorno 26/10/2009 il Seminario “Disabilità e Terremoto: contributi e testimonianze per un
nuovo modello di intervento”.
Al Seminario sono intervenute le persone coinvolte nel terremoto, che hanno saputo descrivere
perfettamente i problemi ed i bisogni legati alla propria disabilità nel contesto della grave
emergenza.
Le osservazioni più rilevanti hanno evidenziato i bisogni sui quali strutturare interventi efficaci:

Ritrovare gli elementi di unità della comunità per riavviare il processo d’inclusione sociale.

Utilizzare un linguaggio unico per condividere le responsabilità.

Garantire la trasmissione delle informazioni nei passaggi di consegna dei gruppi di lavoro.

Mappare i nuovi bisogni dopo l’evento in collaborazione con le Associazioni di Volontariato
e monitorare periodicamente i bisogni delle persone con disabilità.

Creare gruppi di auto-mutuo aiuto, centri di aggregazione e partecipazione attiva, punti di
riferimento per le famiglie, promuovere la tutela della salute psichica con percorsi di
elaborazione dei traumi psicologici.

Creare alleanze, relazioni, legami, capire il sistema nel quale le persone con disabilità
vivevano prima della catastrofe e come vivono il disagio nella situazione di emergenza.

Ascoltare il bisogno di aiuto delle persone con disabilità nel tessuto sociale vulnerato,
leggere ciò che accade, pianificare e organizzare.
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
Utilizzare i database in possesso dei Medici di medicina generale, per individuare il grado di
disabilità delle persone riconosciute invalide.

Monitorare gli interventi delle Associazioni di Volontariato in collaborazione con la
Protezione Civile.

Attivare un sistema di scambio informazioni tra le Istituzioni e le Associazioni di
Volontariato.

Dare priorità assoluta nell’assegnazione di moduli abitativi alle persone con disabilità.

Garantire l’assistenza domiciliare e socio-sanitaria alle persone con disabilità (raccogliere le
donazioni e ridistribuire generi di prima necessità, ausili e presidi).

Garantire il trasporto delle persone con disabilità presso i centri di cura/riabilitazione in
collaborazione con le Associazioni di Volontariato.

Realizzare uno sportello informativo, anche con la presenza di un interprete della lingua
italiana dei segni (LIS), per garantire l’efficacia della comunicazione.

Creare una Segreteria di riferimento per tutte le Associazioni di Volontariato.

Realizzare un punto di contatto tra popolazione ed amministratori locali, con assemblee
pubbliche per confrontarsi e trovare soluzioni comuni ai problemi.
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PROPOSTA
Al fine di ottenere un’area di ricovero della popolazione che tenga conto delle necessità delle
persone con disabilità, si propongono i seguenti criteri di pianificazione.
OBIETTIVI
Obiettivi per l’organizzazione di un’area di accoglienza:

Ridurre, per quanto possibile, la presenza di “barriere architettoniche”.

Creare percorsi agevolati per persone con disabilità all’interno della tendopoli.

Dislocare le tende ed i servizi in modo funzionale alle esigenze delle persone con disabilità.
CARATTERISTICHE
Terreno
E’ importante distinguere le aree dal punto di vista morfologico e strutturale, tenendo presente che
l’andamento del terreno può essere di ostacolo alle persone con disabilità motoria, quindi è
necessario provvedere a spianatura, sbancatura o asfaltatura, copertura con grelle dello stesso.
Nei luoghi chiusi, preferire pavimentazione antisdrucciolo.
Rampe e scivoli
Nel caso in cui sia possibile creare degli scivoli per dislivelli contenuti, di 15-20cm al massimo:
 pendenza non deve superare il 12%;
 larghezza deve essere di 100-150cm;
 somma di pendenza e contropendenza deve essere al massimo del 22%.
I requisiti fondamentali delle rampe devono essere:

pendenza - ottimale - del 5%;

pendenza trasversale al massimo dell'1%;

larghezza di 90cm per permettere il passaggio di una carrozzina, di 150cm per il passaggio
di due carrozzine;

ripiani di sosta con dimensioni da consentire l'inversione di marcia, uno almeno ogni 10m
con uno spazio di rotazione di 150x150cm;

dislivello massimo superabile con rampa di 150-200cm.
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Viabilità
-
Pianificare i percorsi pedonali interni all’area di accoglienza con almeno 150 x 150 cm, per
permettere il passaggio di 2 carrozzine ed eventuali manovre di spostamento.
 Considerare un terreno adeguato (presenza di asfaltato o grelle a nido d’ape) e agibile
all’uso di carrozzine e/o bastoni per non vedenti e/o con difficoltà nella deambulazione.
 Montare un corrimano lungo i percorsi principali per facilitare i non vedenti e le persone con
difficoltà alla deambulazione.
 Separare i percorsi pedonali e automobilistici interni al campo.
 Garantire l’adeguatezza del terreno, asfaltature, riserva di posti per persone con disabilità e
segnalazioni verticali adeguate.
 Inserire dei cartelli indicativi in braille sui percorsi da seguire all’interno del campo.
Logistica delle strutture provvisorie
 Garantire lo spazio minimo tra gli arredi (letti, armadi, servizi) di 70-90 cm.
 Posizionare gli armadietti ad una altezza di 40-110 cm, muniti di ante scorrevoli.
Trasporti
-
Adeguare alle esigenze evinte dal monitoraggio CFDS i trasporti pubblici e le navette nei
pressi del campo.
-
Creare un servizio navetta per raggiungere le eventuali sedi di cura/riabilitazione, servizi
primari (farmacia, posta, banca) o per altre esigenze particolari delle persone con disabilità.
 Garantire l’accessibilità ai trasporti delle persone con disabilità all’interno del campo.
 Consentire il trasporto autonomo con auto private alle persone con disabilità.
Geografia Sociale

Garantire l’inserimento del nucleo familiare delle persone con disabilità all’interno della
propria comunità locale presente nel campo.
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AREE COMUNI
Le aree comuni devono rispondere alle caratteristiche di adeguatezza e accessibilità presenti nella
viabilità interna dell’area di accoglienza (abbattimento delle barriere architettoniche, realizzazione
di maniglioni ausiliari, ecc.).
La legislazione vigente stabilisce che tutti i locali destinati ad attività collettive devono essere
accessibili. Nel caso di sale con posti a sedere si devono prevedere, in prossimità delle vie di
esodo, posti riservati a persone con ridotte capacità motorie.
Sportello per il cittadino
punto di riferimento per le notizie e le indicazioni alle persone con disabilità (informazioni sanitarie,
logistiche ecc.).
 presenza di un referente per le esigenze legate alle persone con disabilità e la
loro vita comunitaria (referente amministrativo con capacità di coordinare le risorse presenti
nel campo finalizzate all’erogazione delle prestazioni).
 presenza di interpreti della lingua dei segni (LIS) e di persone abili nella comunicazione con
non vedenti e con altre difficoltà.
 distribuzione di materiale inerente alla logistica del campo e ai servizi dedicati a persone
con disabilità (mappe del campo e dei relativi servizi).
 presenza di un operatore per rispondere di eventuali segnalazioni.
Mensa

Distribuzione del regime dietetico come indicato nel CFDS.

La struttura per mensa deve avere almeno il 30% della sua capienza dedicato alle persone
con disabilità ed ai loro accompagnatori (ad es. sostituzione panche fisse con sedie).
Servizi Igienici

servizi igienici modulari in container preferiti a bagni chimici mobili. Sarebbe
auspicabile dotare i servizi di un campanello d’allarme di emergenza

I servizi igienici devono essere dedicati per almeno il 10% a persone con
disabilità e situati in aree del campo facilmente accessibili

Le porte dei servizi igienici devono aprirsi verso l’esterno per evitare, in caso di malore,
l’impossibilità di aprire la porta ostacolata dalla persona caduta o dalla carrozzina.
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Wc

Altezza da terra 38-55 cm, i bordi preferibilmente smussati a protezione della pelle,
appoggia-braccia sui due lati e schienale regolabile in profondità.
Lavabo

Altezza circa 80cm dal pavimento, per consentire il passaggio delle gambe.

Rubinetto, preferibilmente con manovra a leva, munito di miscelatore con
doccetta estraibile.

Spazio libero minimo di 80cm dal bordo anteriore del sanitario per facilitare l’accostamento
frantale della carrozzina al lavabo.

Mensole per oggetti da toilette posizionate a circa 15cm sopra il lavabo.
Doccia

Doccia a pavimento antiscivolo (escludere i piatti doccia con i bordi rialzati)

Dimensione piatto doccia di 90x90cm, con inclinazione 3% per far defluire l'acqua.

Spazio necessario per accostarsi lateralmente alla doccia.
 Doccia dotata di tubo flessibile, maniglioni di sostegno, sedile ribaltabile e regolabile in
altezza, facilmente raggiungibile per il trasferimento carrozzina-seggiolino.
 Rubinetti posizionati a lato del seggiolino, raggiungibili anche da un assistente.
Animali domestici

possibilità per i non vedenti di tenere cani guida accanto.
* Per la stesura del documento è stato utilizzato il carattere di scrittura “ARIAL”, meglio leggibile
dalle persone ipovedenti
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TEMPI E PRIORITA’
Tempo
Domanda
Risposta
Auto-risposta
Dormire, mangiare, servizi igienici,
vestiario, assistenza sanitaria e
24 H
psicosociale
del
territorio
presso
luoghi di raccolta anche spontanei
Allestimento tende, mensa, spazio per
attività sanitaria di base, bagni chimici,
tenendo conto della logistica e delle
esigenze delle persone con disabilità
Sistema di informazione con figura
Essere informati, poter comunicare
garante locale e figura referente per
le persone con disabilità
Censimento speditivo, in particolare
Dimensionamento degli aiuti
delle persone con disabilità (CFDS)
Struttura di segreteria di concerto con
amministrazione
48-72
H
Controllo e verifica
locale.
Verifica
dell’adeguatezza delle strutture in
relazione
alla
popolazione
disabilità
presente
nell’area
con
di
accoglienza
Allestimento di uno spazio per la
Beni di prima necessità
raccolta
e
la
distribuzione
(regolamentata e equa)
Punto di ascolto gestito da personale
Riattivazione rete sociale
idoneo, con particolare riferimento
alle problematiche psico-sociali delle
persone con disabilità
Oltre
Ripristino continuità amministrativa con
72H
sportello al cittadino, anche come
Contatto cittadino -
punto di riferimento per le persone
Amministrazione
con
disabilità
interpreti
specifico)
7
e
(con
materiale
presenza
di
divulgativo
Completo
montaggio
dimensionamento
e
delle
aree,
standardizzazione dei servizi.
Verifica da parte del referente per le
Assestamento e miglioramento dei
servizi
persone
con
dell’adeguatezza
disabilità
dell’area
di
accoglienza e delle reti informative e
di viabilità; pronta segnalazione alle
strutture competenti per eventuali
adeguamenti urgenti.
Analizzare funzionalità, disabilità
e salute delle persone nell’area Utilizzo schede CFDS
di accoglienza
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