S
PECIALE
DISTRETTO DI REGGIO EMILIA • REGGIO EMILIA DISTRICT • DISTRETTO DI REGGIO
di Barbara Mengozzi
ARAG: TARGETING PRECISION
FARMING
by Barbara Mengozzi
hen a company manages to combine a good
sense for market trends
and innovation with close customer relations, one likely outcome is a success story like that
enjoyed by ARAG, an acronym
standing for Accessori e ricambi
per l’agricoltura, or Accessories
and Spares for Agriculture, a
name that says it all. The company was founded at Rubiera in
1976 and grew quickly. Today, it
is a world leader for the production of components for spraying
and weed removal. The founder
was Gianni Montorsi, who created the company with a group of
partners, starting out from a
large 8 sqm shed which at the
time housed all there was of it.
Now, there are over 200 employees serving over 3,000 clients in
seventy countries, for the most
part manufacturers and major
equipment installers. All this produces well over 30 million euros
a year in turnover of 75-80% in
exports, mainly to Europe, South
America and the United States.
“We are doing well in Russia,
Ukraine and the other ex-Soviet
bloc countries, an interesting
market where we expect to export more than we currently sell
in the United States within a few
years”, said Montorsi as he described how ARAG and its flair
for innovation had got the company where it now is. He explained that the company started out in a market in which components were made only from
metal: “Our idea was to break
with a too traditional past by replacing metal with plastic, a
more modern and more easily
usable material which slowly and
increasingly came to the fore”.
He added that the “second and
most important” turning-point
was when the company became
the first to make and sell electric
valves for “our specific sector”
since this was “technologically
more complex product which allowed us top break through to a
higher profile target”. Today,
W
52 – MMW n. 5/2007
ARAG:
MARCHIO “TOP”
DEI COMPONENTI
PER IRRORAZIONE
E DISERBO
ntuire le tendenze del
mercato ed anticipare i
tempi, facendo dell’innovazione, abbinata ad un
grande feeling con la clientela, la propria marcia in più.
Sono le carte vincenti dell’Arag (Accessori e ricambi
per l’agricoltura) di Rubiera,
nata trent’anni fa, cresciuta
velocemente e in maniera
esponenziale ed oggi azienda leader mondiale nella
produzione di componenti
per macchine da irrorazione
e diserbo. A fondarla nel
1976, insieme ad alcuni soci,
è stato Gianni Montorsi,
protagonista di un’avventura imprenditoriale nel segno
del successo. Basti dire che,
partita con un capannone di
80 mq che ospitava all’epoca tutte le attività, adesso
Arag vanta cifre davvero di
tutto rispetto: più di 200 addetti, oltre 3.000 clienti (ditte
costruttrici, e grandi installatori after market distribuiti in 70 Paesi nel mondo, un
fatturato medio che supera
abbondantemente i 30 milioni di euro realizzato per il
75-80% all’estero, principal-
I
L’affermata ditta di Rubiera
vanta un catalogo di oltre
2.800 prodotti
commercializzati in 70 Paesi
ed un export che vale l’80%
del fatturato. Oggi l’obiettivo
strategico si chiama
Precision Farming
Components for sprayers
and the like have made
ARAG a world leader with a
range of over 2,800 items,
and the next target is
Precision Farming
Dallo stabilimento di Rubiera
escono i componenti che vanno ad
equipaggiare le macchine per la
protezione delle colture delle
migliori marche/Components made
at the Rubiera factory are fitted to
the main crop protection machines
in the world
mente in Europa, Sudamerica e Stati Uniti.
«Stiamo registrando una bella escalation anche in Russia, Ucraina ed altri Paesi
dell’ex blocco Sovietico, interessante mercato che nel giro
di pochi anni per quanto ci
riguarda arriverà a superare,
come valore di export, gli
La sede di Arag a Rubiera (RE)/
ARAG’s factory at Rubiera
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I computer e i sistemi di navigazione satellitare di Arag sono di serie sulle
macchine delle maggiori marche a livello mondiale/ARAG’s computers and
satellite navigation systems are mounted routinely on major world
agricultural machine makes
novativa sin dagli esordi.
«Abbiamo mosso i primi
passi in un mercato in cui si
producevano soltanto componenti in metallo e l’idea è
stata quella di rompere con
un passato troppo tradizionale sostituendo il metallo
Stati Uniti», spiega Gianni
Montorsi prima di ripercorrere con noi le principali tappe dell’ascesa dell’Arag, in-
con la plastica, più moderna
e meglio fruibile, che pian
piano si è affermata sempre
più. Il secondo e molto im-
portante giro di boa risale all’inizio degli anni Novanta,
quando per primi abbiamo
realizzato e proposto, sempre per il nostro specifico
settore, una linea di valvole
elettriche, prodotto tecnologicamente più complesso
che ci ha consentito di fare
breccia su un target di profilo
più elevato». Fatto sta che
oggi l’Arag, con una produzione di circa 150.000 valvole
all’anno, è la numero uno nel
mondo in questo segmento
di mercato. E, più in genere,
dalle porte dello stabilimento di Rubiera escono i componenti che vanno ad equipaggiare le macchine per la
protezione delle colture delle migliori marche.
«Credo – continua Gianni
Montorsi – che la svolta, il
salto di qualità che adesso ci
pone leader indiscussi e
partner tecnologici delle
grandi marche, sia stato l’investimento sull’uomo e sul-
ARAG makes about 150,000
valves a year and leads the
world in this particular segment
of the market. Like the rest of
the extensive range, these components get fitted to crop protection equipment produced by
the top manufacturers. “I think
the leap in quality which now
ranks us an undisputed technological leader and partner for the
major makes is our investment in
human resources and research”,
said Montorsi. “When high level
electronics and the use of computers to govern crop treatment
were nothing more than an idea,
we decided to expand the R&D
department and put our money
into products with a high level of
technology, but at a cost accessible to all, not just one large, expensive machines”.
Montorsi argued that the big investment of resources and time
showed that the company had
got it right: “The sharp rise in demand for computers and GPS
systems confirmed that our
hunches were right on target. Today, an agricultural operator
wants technology to help him in
his work, support him, cut working time and increasing work
safety. Since the market also
considers how economic equipment is, our choices have won
support. It’s no coincidence if
our computers and satellite navigation systems are routinely fitted to all the machines made by
the major world makes. We have
truly sown well and harvested
according to our expectations”.
Currently, ARAG’s R&D department has fifteen staff to ensure
constant improvement and a top
quality range of components. all
of which are made fully in house,
and also to guarantee that the
company’s design consultancy
services are cut to fit each individual client. The over 2.800
items in the catalogue cover the
most varied requirements for
crops anywhere in the world.
And, appropriately enough, the
ARAG commercial network also
spans the world, working in
close contact with customers
and providing increasingly qualified assistance more quickly.
This policy has led to the creation
of two commercial branches in
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Ogni anno Arag destina ingenti risorse
alla ricerca ed allo sviluppo di nuove
tecnologie e nuovi prodotti/ARAG
devotes large resources to R&D on
new technology and products.
Brazil and one in Argentina - two
markets, said Montorsi, “very receptive to our products and where
opening local branches was a
winner since we now hold over
90% of the Argentine market and
getting to a similar share in Brazil”.
Last year, too, ARAG bought International SprayJets, the historical British maker of plastic and
ceramic nozzles, thus making its
catalogue of products yet more
complete. “But our growth is not
marking time in Italy either”, noted Montorsi. “We are now fixing
up a building covering over 2,000
sqm to house a department devoted solely to electronics, to all
intents and purposes, a factory
within our factory”.
ARAG also has many other projects in progress. They include a
programme of research with
Reggio Emilia’s university and
“other important international
partners” to develop new electronic technology so that tractors
can communicate with the implements they are attached to.
“We intend to propose these
communications systems to the
market soon”, said Montorsi.
Barbara Mengozzi
54 – MMW n. 5/2007
la ricerca. Quando l’elettronica di alto livello, il computer per trattamenti agricoli
poteva essere solo un’idea,
abbiamo deciso di ampliare
il comparto di Ricerca e Sviluppo, puntare su prodotti di
elevata tecnologia ma che
fossero per tutti, non solo
una prerogativa delle macchine grandi e costose. E
questo forte investimento, in
termini di tempo e di risorse, ci ha dato ragione. L’impennata di richieste proprio
relative a computer e sistemi
GPS ha confermato che
ogni scelta fatta è stata pienamente indovinata. Oggi
l’operatore agricolo richiede
tecnologie che lo aiutino nel
suo lavoro, che lo supportino e ne abbattano i tempi
rendendolo al contempo più
sicuro. E siccome il mercato
guarda anche all’economicità delle apparecchiature, le
nostre scelte aziendali sono
state premiate. Non è un caso se oggi i nostri computer e
i sistemi di navigazione satellitare sono di serie su tutte
le macchine delle maggiori
marche a livello mondiale.
Insomma, è proprio il caso
di dire che abbiamo seminato bene e raccolto quanto ci
aspettavamo».
La forza di questa ditta reggiana è stata, dunque, la
scelta di destinare ingenti
risorse alla ricerca ed allo
sviluppo di nuove tecnologie e nuovi prodotti (attualmente in casa Arag sono 15
gli addetti a Ricerca e Sviluppo), in vista di un miglioramento costante che
permette di offrire una
gamma di componenti di
ottima qualità (di cui l’azienda cura il processo produttivo completo) e di garantire un servizio di consulenza differenziato. Di
qui il catalogo ricco di oltre
2.800 referenze, in grado di
dare una risposta alle più
svariate esigenze operative
di macchine al lavoro in
tutte le latitudini sulle coltivazioni dei cinque continenti. Capillare, poi, la presenza di Arag nel mondo,
attraverso una rete commerciale che agisce in con-
tinuo contatto con i clienti,
per assicurare un’assistenza
sempre più qualificata e
tempi sempre più ristretti.
Proprio per operare al meglio in tal senso e garantire
una presenza assidua sul
territorio sono state create
le tre filiali commerciali
della ditta in Sudamerica,
una in Argentina e due in
Brasile: «mercati molto ricettivi dove la scelta di aprire nostre sedi è stata premiante, tanto che oggi deteniamo oltre il 90% del mercato argentino ed il Brasile
si sta via via attestando agli
stessi livelli».
L’anno scorso, inoltre, Arag
ha acquisito l’azienda inglese International Spray-Jets,
storica produttrice di ugelli
in plastica e ceramica e può
proporsi sul mercato con un
catalogo più che mai completo. «Ma anche in Italia la
crescita non si ferma. Ora
stiamo allestendo un capannone di oltre 2.000 mq che
diventerà lo specifico reparto dell’elettronica, un polo,
praticamente un’azienda
nell’azienda».
Quindi la filosofia Arag è
quella di guardare avanti
senza sosta ed i progetti in
cantiere sono tanti: «ora, tra
l’altro, stiamo lavorando, in
collaborazione con l’Università di Reggio Emilia ed
insieme ad altri importanti
partner di livello internazionale, per mettere a punto
nuove tecnologie elettroniche che faranno dialogare
le trattrici con le attrezzature ad esse collegate, e presto intendiamo proporci sul
mercato anche come fornitori di questi sistemi di comunicazione».
Barbara Mengozzi
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ARAG: MARCHIO “TOP” DEI COMPONENTI PER IRRORAZIONE E