LA GESTIONE DI UNO STUDIO
NUTRIZIONALE
IL RUOLO DEL BIOLOGO
NUTRIZIONISTA IN AMBITO CLINICO
Cagliari - Sabato 26 luglio 2014
Dott.ssa Laura Imperadori
1
VI PARLERÒ DI…
 INSUFFICIENZA RENALE CRONICA


I costi sanitari
Le terapie disponibili
 LA TERAPIA NUTRIZIONALE



La dieta ipoproteica
I prodotti aproteici
Questione fosforo e potassio
 L’AMBULATORIO

2
Casi clinici
GIORNALE DI BRESCIA 17/03/2012
« Oltre all’acquisto di moderne
apparecchiature e nuovi letti, il settore
da aprile sarà potenziato grazie
all’ingresso di una nuova figura
professionale: un nutrizionista
specializzato che si occuperà dei
pazienti con insufficienza renale
cronica»
AMBULATORIO DI EDUCAZIONE
ALIMENTARE NEL PAZIENTE CON
INSUFFICIENZA RENALE
CRONICA
3
REGOLAZIONE
EQUILIBRIO
IDROELETTROLITICO
ESCREZIONE SOSTANZE
ESTRANEE E PRODOTTI
DEL METABOLISMO
PRODUZIONE ORMONI
REGOLAZIONE DEL
METABOLISMO Ca - P
4
REGOLAZIONE
EQUILIBRIO ACIDO-BASE
IRA (INSUFFICIENZA RENALE ACUTA)
Rapida riduzione della funzione renale + alterazioni
metaboliche derivanti dall’accumulo nell’organismo dei
prodotti del catabolismo delle proteine
Se la funzione renale non riprede
IRC (INSUFFICIENZA RENALE CRONICA)
Riduzione graduale e irreversibile della funzione renale, con
naturale tendenza progressiva
5
PRINCIPALI CAUSE DI MALATTIE RENALI
DIABETE
MALATTIE
GLOMERULARI
MALATTIA
RENALE
POLICISTICA
6
NEFROPATIE
VASCOLARI
MALATTIE
TUBULOINTERSTIZIALI
EPIDEMIOLOGIA
La mortalità per cause CV, in pazienti con CKD in
fase non dialitica, aumenta esponenzialmente con la
progressione del danno renale (Tonelli M, et al. Lancet. 2012 Sep
1;380(9844):807-14)
7
ASPETTATIVA DI VITA
8
IN ITALIA
9
De Nicola L, et al. - G Ital Nefrol 2011; 28 (4): 401-407
I COSTI
 Circa 53.000 pazienti in dialisi (nel 2010)
 Circa 10.000 nuovi pazienti all’anno
 44.000 euro/anno per ogni paziente in dialisi
(30.000 se peritoneale)
 Oltre 2 miliardi di euro/anno + circa 340
milioni per costi indiretti
10
Dati 2011 della Facoltà di Economia sede di Roma – Università Cattolica del Sacro Cuore e Osservatorio Sanità e Salute
IL PARADOSSO DELLA DIALISI
Più la cura è efficace e più alta è la spesa
LA CURA GENERA RISPARMIO
se si procrastina l’ingresso dei
pazienti in dialisi
11
NNT DIETA = 18
number needed to treat
 Un successo ogni 18 pazienti in dieta
 Su 10.000 nuovi ingressi, significa oltre 500 pazienti
in meno in dialisi con un risparmio di circa 17
milioni di euro
 Riduzione relativa del rischio di morte renale del
31% ascrivibile alla dieta ipoproteica
 Ritardo di morte renale fino a 3 anni per pazienti
complianti
12
Metanalisi del gruppo renale Cochrane coordinate da Fouque
LA MALATTIA RENALE È UNA
PATOLOGIA SILENZIOSA
13
COME SI MISURA LA FUNZIONALITÀ
RENALE?
È la velocità con cui si
realizza il passaggio del
plasma dal glomerulo alla
capsula di Bowman. Questo
valore è la risultante della
velocità di filtrazione dei
singoli nefroni ed è pertanto
un indicatore indiretto del
numero di nefroni
funzionanti.
2
ml/min/1,73m
14
VELOCITÀ DI
FILTRAZIONE
GLOMERULARE
LA MALATTIA RENALE È UNA
PATOLOGIA PROGRESSIVA
GFR
Danno
glomerulare
GFR e RPF per
singolo nefrone
Ipertensione glomerulare
15
Perdita legata all’età
1 ml/min/1,73m2/anno
Perdita in presenza di
nefropatia
3-7 ml/min/1,73m2/anno
QUALE TERAPIA?
PREVENZIONE
Farmaci e cure
mediche
Stile di vita sano e
una dieta
particolare
Terapia sostitutiva
(dialisi o trapianto)
16
Dieta
ipoproteica
classica
Dieta
fortemente
ipoproteica
supplementata
Dieta
vegetariana
con proteine
complementari
0,6-0,8 g/Kg/die
0,3 g/Kg/die +
miscela di
idrossiacidi e
chetoacidi
0,7 g/Kg/die solo
da prodotti
vegetali
QUALCHE CENNO ALLA VLPD
(very low protein diet)
ENERGIA
30-35 kcal/kg/die
PROTEINE
0,3 g/kg/die solo vegetali
CARBOIDRATI
Da prodotti aproteici
FOSFORO
400 – 500 mg
LIPIDI
Preferibilmente vegetali
SUPPLEMENTAZIONE
•
•
•
•
Chetoanaloghi (1 compressa/5kg)
Calcio carbonato
Vit B12
Ferro
2 PASTI LIBERI A SETTIMANA
17
18
Aparicio M, et al. J Ren Nutr. 2012 Mar;22(2 Suppl):S22-4
COME CALCOLARE L’INTROITO
PROTEICO (PI protein intake)?
19
VFG ml/min = creatininuria (mg/dl) x diuresi 24h/ Pcr
Metodo classico
Pcr = creatinina plasmatica (mg/dl)
Equazione di Cockroft-Gault
VFG ml/min = [(140 – età) x kg / Pcr x 72 ] x K
K = 0,85 nelle donne
Pcr = creatinina plasmatica (mg/dl)
Equazione di Levey-MDRD
semplificata
Equazione CKD-EPI
VFG ml/min/1,73mq = 186 x (Pcr)–1,154 x (età)–0,203 x K1 x K2
K1 = 0,742 se femmina
K2 = 1,210 se di colore
Pcr = creatinina plasmatica (mg/dl)
VFG ml/min/1,73 mq = 141 x min(Cre/Den,1)alfa x
max(Cre/Den,1)-1,209 x 0,993età x K1 x K2
Cre = creatinina sierica in mg/dl
Den = 0,9 se maschio e 0,7 se femmina
alfa = -0,411 se maschio e -0,329 se femmina
min = indica il valore più basso tra Cre/Den e 1
max = indica il valore più alto tra Cre/Den e 1
K1 = 1,018 se femmina
K2 = 1,159 se di colore
20
Calcolo della VFG
UREMIA
5 -10 ml/min
Uremia
Iperkaliemia
Sovraccarico idrico, problemi g.i.
Acidosi
Iperfosforemia, ipocalcemia
Anemia
IperPTH e riduzione Vit. D
80 – 60 ml/min
21
NEFROPATIA
CONSEGUENZE IRC
RAZIONALE DELLA DIETA
IPOPROTEICA
IPERAZOTEMIA
Riduzione pool di aminoacidi
disponibili e produzione di urea
Riduzione dell’introito di
proteine e fosfati quali
generatori di acidi
Riduzione dell’introito
alimentare di fosfati
Le regole alimentari coadiuvano
il controllo dei lipidi plasmatici e
della glicemia
ACIDOSI METABOLICA
IPERPARATIROIDISMO
SECONDARIO
ALTERAZIONI METABOLISMO
INTERMEDIO
22
DIETA = TERAPIA NUTRIZIONALE
Obiettivi della terapia dietetica nell’IRC
Rallentare la progressione della malattia renale
Prevenire e controllare le alterazioni metaboliche
Mantenere o raggiungere un buono stato di nutrizione
23
Linee Guida SIN per la terapia conservativa dell’insufficienza renale cronica (2012)
EFFETTO DI POTENZIAMENTO TRA
DIETA E FARMACI – Studio STENO
24
MALNUTRIZIONE
15-18% IRC III-IV stadio
35-50% in dialisi
30% post-trapianto
Dieta inadeguata,
anoressia
Infiammazione,
acidosi metabolica,
ridotta sintesi
proteica e insulinoresistenza
25
La disponibilità di
un nutrizionista
dedicato riduce il
rischio di
malnutrizione
(Levin A, 2008 - Dolecek
TA, 1997)
Motivazione paziente
e nefrologo
- INTRODUZIONE:
• Anoressia
• Depressione
• Diete incongrue o non
palatabili
- UTILIZZAZIONE:
• Alterata tolleranza al
glucosio per resistenza
periferica all’insulina
• Dislipidemia
(>ipertrigliceridemia e
riduzione HDL)
- ASSORBIMENTO:
• Ridotto assorbimento del calcio
• Ridotto assorbimento di ferro e
vitamine
STATO
NUTRIZIONALE
26
ANORESSIA E IRC
 L’appetito (e l’intake proteico) diminuisce spontaneamente e
in modo parallelo alla riduzione della GFR
 MALNUTRIZIONE  PREDITTORE DI MORTALITÀ
27
Ikizler TA, et al. - J Am Soc Nephrol. 1995 Nov;6(5):1386-91
ADA
Energia
Proteine
Fosforo
≥ 35 kcal/kg peso ideale/die o
stima da algoritmi
35 se normopeso
20-30 se sovrap.
45 se sottopeso o catabolismo
0,6-1,0 g/kg PI (50% alto VB)
0,8 se 55<VFG<25 ml/min
0,6 se VFG<25
60-70% alto VB
Individualizzato o 8-12 mg/kg
PI/die
Potassio
Individualizzato in base alla
kaliemia e al volume urinario
Sodio
Individualizzato o 1-3 g/die
EDTNA/ERCA
K/DOQI
SIN
≥ 35 kcal/kg peso
≥ 35 kcal/kg peso
ideale/die
≥ 35 kcal/kg peso
ideale/die o stima da
≥ 30 kcal/kg peso
ideale/die
ideale/die se oltre i
algoritmi
60 anni
0,60-0,75 g/kg PI
0,6-1,0 g/kg PI (50% se VFG <25
0,7 g/kg PI (75%
ml/min (50% alto alto VB)
alto VB)**
VB)
Individualizzato o 600n.d.
n.d.
1000 mg/die*
2000-2500 mg/die*
da ridurre in presenza
Introito libero se
di iperkaliemia o con n.d.
VFG>10 ml/min
volume urinario <1
l/die
NaCl < 100
1800-2500 mg/die
n.d.
mEq/die
Indicazioni delle principali Società di Nefrologia e Dietetica sulla dieta ipoproteica classica
BILANCIO ENERGETICO E IRC
Il metabolismo basale e il dispendio energetico di un
paziente con IRC sono sovrapponibili ai soggetti sani
Il paziente con IRC è mediamente in bilancio energetico
con 35 kcal/kg/die
DA PERSONALIZZARE IN BASE ALL’INTROITO
ATTUALE E ALLA COMPOSIZIONE CORPOREA
29
LIMITI DELLA DIETA IPOPROTEICA
Riduzione o eliminazione di
Adattare il piano
alimenti di uso abituale
alimentare alle abitudini
Introduzione di alimenti nuovi Condivisione del motivo
(a volte prodotti aproteici)
del loro utilizzo
Difficoltà di integrazione della
Adattare ricette
cucina tradizionale con quella
classiche, purché
dietetica
sperimentate
Difficoltà di integrazione della
Concordare le scelte
vita sociale e lavorativa con la
migliori
dieta
30
POTENZIALI «BARRIERE» ALL’ADERENZA
ALLA TERAPIA NUTRIZIONALE
 Socio-culturali: età, educazione, disagio economico,
situazione lavorativa, genere, etnia
 Familiari: presenza di un coniuge, condizioni abitazione,
collaborazione familiari
 Psicologiche: fiducia nell’efficacia e nella sicurezza della
terapia, depressione, stress, difficoltà cognitive, motivazione,
attitudine positiva
 Fisiche: comorbilità, abuso di alcol, attività fisica, non
aderenza alle terapie farmacologiche
31
PRODOTTI APROTEICI
 Pochi prodotti naturalmente ipoproteici (tapioca, burro,
zucchero, frutta, verdura… )
 L’idea nasce nei primi anni ‘60 con l’obiettivo di favorire la
compliance alla dieta
 Viene prodotto in Inghilterra il primo amido di frumento
aproteico (base per tutti i derivati dei cereali)
 Commercializzazione subordinata alla procedura di notifica al
Ministero della Salute e produzione in stabilimenti autorizzati
32
PRODOTTI APROTEICI
PRODOTTI APROTEICI
Alimenti a fini medici speciali acquistabili in farmacia ed erogati dal SSN, dietro
prescrizione del nefrologo (DIR 1999/21/CE attuata dal D.P.R. 20 marzo 2002 n°57)
Alimenti incompleti dal punto di vista nutrizionale, con una formulazione adattata ad una
specifica malattia, non utilizzabili come unica fonte di nutrimento
Criteri di composizione e etichettatura ( Allegato 4 Circolare 5/11/2009 Min. Lav. Sal.
Pol. Soc.):
• Prodotti aproteici: proteine < 1,0% (0,5% se bevande)
• Prodotti ipoproteici: proteine < 2,0%
• Contenuti di sodio, potassio e fosforo
•
•
•
•
33
Alimento dietetico a fini medici speciali
Indicato per il regime alimentare di…
Descrizione proprietà
Adatto/non adatto ad essere utilizzato come
unica fonte di nutrimento
• Da usare sotto la sorveglianza di un medico
• Consentono di limitare il consumo di proteine a basso valore
biologico dei cereali
• Hanno un rapporto energia/fosforo quasi 5 volte maggiore della pasta
comune
• Addizionati con inulina
34
A. Nicolai – Curarsi con l’alimentazione – Piccin, 2014
PUNTI CRITICI PRODOTTI APROTEICI
 Scarsa lievitazione e difficoltà
nella lavorazione degli impasti
 Scarsa tenuta in cottura
 Minor sapidità e diverso sapore
 Diversa consistenza
 Aspetto differente
 Rapido raffermimento
35
PROTEINE NEGLI ALIMENTI – RUOLO
STRUTTURALE
36
INGREDIENTI SOSTITUTIVI
 Gomma di guar
 Farina di semi di carrube
 Fibra di psyllium
 Cellulosa e derivati
Formano gel che consentono la
lievitazione.
Svantaggi:
 impasti appiccicosi e difficili
da lavorare
 Ridotta funzione strutturante
INGREDIENTI AGGIUNTIVI
 Proprietà prebiotiche
 Inulina
 Favorisce le funzioni
intestinali
37
INGREDIENTI FARINA APROTEICA
•
•
•
•
•
38
amido di frumento
amido di mais
fecola di patate
cellulosa
destrosio
RICETTE – PREPARAZIONI BASE
FOCACCIA (100g)
APROTEICA
NORMALE
Energia
244 kcal
292 kcal
Proteine
1,0 g
8,4 g
Fibra
3,3 g
4,9 g
Lipidi
5,5 g
11,8 g
Glucidi
49,0 g
40,7 g
Calcio
12,0 mg
9,0 mg
Sodio
18 mg
218 mg
Potassio
35 mg
128 mg
Fosforo
11 mg
39 mg
39
INGREDIENTI:
• Farina aproteica 250 g
• Acqua 150 g
• Lievito di birra 12 g
• Un pizzico di sale
• Olio e.v. 20 g
ATTIVITÀ FISICA? CERTO!
I pazienti malati di reni sono spesso sedentari (età elevata, sarcopenia, comorbilità…)
40
ATTIVITÀ FISICA? AFFINCHÈ SIA
CLINICAMENTE UTILE…
 Tutto il personale medico/infermieristico deve essere coinvolto
 Il programma di esercizio fisico deve essere sostenibile ed
economico
 Deve essere semplice, da poter fare a domicilio senza particolari
attrezzature e competenze
 Il volume e l’intensità del lavoro devono essere adatti all’età e alle
comorbilità del paziente
Mortalità
41
Qualità
di vita
Mafra D, Fouque D - Dog walk: a simple way to
improve chronic kidney disease patients’
inactivity - NDT Plus 2011; 4: 362–366
42
QUESTIONE FOSFORO…
Uomo 70 kg = 700 g P
85%  ossa e denti (idrossiapatite)
14%  intracellulare (ATP, acidi
nucleici, fosfolipidi)
1%  extracellulare
43
QUESTIONE FOSFORO…
• 1500 mg introdotti con la
dieta
• 600 mg escreti con le feci
• 900 mg assorbiti a livello
intestinale
+ VIT D
- PTH e FGF23
44
QUESTIONE FOSFORO…
Il fosforo circolante in eccesso si
deposita insieme al calcio (come
idrossiapatite) nella tonaca media
delle arterie  calcificazioni
Una fosforemia elevata è associata a un aumentato rischio di
mortalità e di progressione della malattia
(Bellasi A. et al Clin J Am Soc Nephrol 2011;6:883-891)
 Riduzione della funzionalità renale espansione pool fosforico
 Importante il controllo del bilancio del P fin dalle fasi iniziali (stadio 3)
 Particolarmente delicato in dialisi  P difficile da dializzare e necessario
adeguato introito proteico
45
Cozzolino et al. Expert Opinion 2012;13(16):2337-53
QUESTIONE FOSFORO…
Cosa possono causare alti livelli di fosforo?
 Decalcificazione delle ossa e quindi facilità
alle fratture
 Calcificazioni arteriose e quindi problemi
circolatori e cardiaci
 Precipitazioni di sali a livello delle
articolazioni e quindi dolore
 Precipitazioni di sali livello di pelle e tessuti
e quindi prurito
46
NESSUN DIVIETO
MA ATTENZIONE ALLA QUANTITÀ
47
PER RIDURRE IL FOSFORO
ALIMENTARE
 Mettere a bagno in un recipiente e tenere in frigo 8-9 ore
prima della cottura
 Preferire la bollitura in abbondante acqua (si arriva a dimezzare
il contenuto di P e K)
 Bollire la carne prima di usarla per altre preparazioni
 Consumare alimenti ricchi di fosforo non più di una volta alla
settimana
 … Comunque non dimenticare di
di assumere i chelanti!
Cupisti A, et al. - Effect of boiling on dietary phosphate and nitrogen intake - J Ren
48 Nutr. 2006 Jan;16(1):36-40.
PER RIDURRE IL FOSFORO
ALIMENTARE
 I chelanti del fosforo sono farmaci che agiscono a livello
intestinale «sequestrando» il P alimentare che quindi non
viene completamente assorbito, ma eliminato con le feci
 È importante ricordare al paziente di assumerli come
prescritto dal medico
 Subito prima o durante i pasti (soprattutto in caso di pasti
abbondanti o particolarmente ricchi di P)
Meglio a colazione con la brioches
o a merenda con lo yogurt?
49
PER RIDURRE IL FOSFORO
ALIMENTARE
Un vasetto di yogurt da latte intero (125 g) = 108,8 mg
Una tazza di latte intero (200 ml) = 186 mg
Una tazza di latte di soia (200 ml) = 94 mg
Un cucchiaino raso di parmigiano (5 g) = 40 mg
50
PER RIDURRE IL FOSFORO
ALIMENTARE
51
Una porzione di 80 g a crudo:
• Riso brillato = 96 mg
• Riso integrale = 248 mg
• Pasta = 132 mg
• Pasta integrale = 264 mg
• Pane comune = 61,6 mg
• Pane integrale = 144 mg
Una porzione media da 150 g a crudo:
• Pesci d’allevamento!!!
• Tonno = 396 mg
• Salmone = 375 mg
• Trota = 330 mg
• Sogliola = 292,5 mg
• Merluzzo = 291 mg
• Orata = 187,5 mg
PER RIDURRE IL FOSFORO
ALIMENTARE
100 g:
Prosciutto cotto = 296 mg
Prosciutto cotto senza polifosfati = 194 mg
Salame = 356 mg
• 1 uovo di gallina ( circa 58 g) = 107 mg
• 1 albume (circa 37 g) = 5 mg
• 1 uovo di quaglia (circa 15 g) = 45 mg
52
PER RIDURRE IL FOSFORO
ALIMENTARE… A Km ZERO
120 g:
Lumache (n° 6-8) = 169 mg
Rane = 516 mg
200 g (ma solo farina e acqua!):
100 mg di P
53
PER RIDURRE IL FOSFORO
ALIMENTARE
Anche la porzione è importante…
150 g
P = 354 mg
200 g
P = 472 mg
54
100 g
P = 236 mg
Atlante fotografico delle porzioni degli alimenti – Istituto Scotti Bassani
PER RIDURRE IL FOSFORO ALIMENTARE:
DIETA NECESSAIRIA, MA NON SUFFICIENTE
Scegliere cibi con un rapporto
favorevole FOSFORO/PROTEINE
55
mg fosforo
g proteine
Orata d’allevamento 52
Latte p.s. 29
Orata selvatica 8
Latte pecora 18
Tuorlo 36
Pane comune 12
Albume 2
Pane integrale 24
Muesli 26
Pasta semola 15
Fette biscottate 11
Riso 17
Meringa 4
Cioccolato fondente 32
≈ 10
FOSFORO NASCOSTO
• Insegnare a leggere le etichette è fondamentale!
(Conservanti e additivi)
PROSCIUTTO COTTO (100g)
Con additivi
296 ± 47
Senza additivi
194 ± 7
PETTO DI TACCHINO ARROSTO
Con additivi
314 ± 31
Senza additivi
169 ± 27
PETTO DI POLLO ARROSTO
Con additivi
296 ± 47
Senza additivi
260 ± 19
Benini O, et al. - Extra-phosphate load from food additives in commonly eaten foods: a real and insidious
56 danger for renal patients - J Ren Nutr. 2011 Jul;21(4):303-8
Nome
Acido ortofosforico
Ortofosfato di sodio
Ortofosfato di potassio
Ortofosfato di calcio
Alluminio fosfato
Sigla
E338
E339
E340
E341
E342
Magnesio fosfato
Difosfati
Trifosfati
Polifosfati
E343
E450
E451
E452
Difosfato dicalcico
Sodio alluminio fosfato
Fosfato osseo
E540
E541
E542
Polifosfato di calcio
Polifosfato di alluminio
E544
E545
Dove si possono trovare
Correttori di acidità.
Bevande analcoliche gasate, in particolare quelle
a base di cola, piatti pronti, formaggi, prodotti
da forno, dolciumi, sport drink…
Addensanti, emulsionanti, stabilizzanti.
Latte in polvere e concentrato, farina di patate,
preparati per budini, formaggi fusi, carne in
scatola, prosciutto cotto e altri insaccati cotti,
prodotti impanati, patatine pre-fritte, prodotti
dolciari, gomme da masticare…
Patate 64,6%,
latte scremato reidratato, mozzarella 5,5%
(ingredienti: latte, sale, fermenti lattici, caglio), margarina (ingredienti: oli e grassi vegetali
parzialmente idrogenati, acqua, emulsionanti: mono e digliceridi degli acidi grassi; sale, correttori di
acidità: acido citrico; aromi), prosciutto cotto affumicato 2,5% (ingredienti: coscia di suino, acqua,
sale, destrosio, sciroppo di glucosio, aromatizzanti di affumicatura, stabilizzanti:
trifosfati;
antiossidanti: ascorbato di sodio; aromi, conservanti: nitrito di sodio), formaggio 1,9% (ingredienti:
latte, fermenti lattici, sale, conservanti: lisozima da uovo; caglio), sale, noce moscata.
Formaggi (latte, sale, caglio), acqua, siero di latte in polvere e/o concentrato,
burro (crema di latte e/o siero di latte), proteine del latte, sali di fusione:
polifosfati di sodio, citrato di sodio.
Zucchero, farina di frumento (14,5%), grassi vegetali non idrogenati, sciroppo di glucosio-fruttosio, uova,
liquore 8,5% (vino liquoroso, alcool, zucchero, aromi), olio vegetale non idrogenato, scorze di arancia candite
(3%), cacao magro (2%), amido di frumento, siero di latte in polvere, succo d’arancia (2%), latte scremato in
polvere, aromi, emulsionanti: mono e digliceridi degli acidi grassi, lecitine (soia); agenti lievitanti (carbonato
d'ammonio,
difosfato disodico, carbonato acido di sodio), sale
Carne separata meccanicamente: 49% pollo, 38% tacchino. Latte scremato in polvere
reidratato, sale, aromi, esaltatore di sapidità E621, ascorbato di sodio,
58
conservanti nitrito di sodio, aromatizzanti di affumicatura
E450, E452,
FOSFORO DA BERE
Coca cola
mg / 330 ml
62
Coca cola 0
Gatorade
Nestea
Pepsi
Fanta arancia
Schweppes
Sprite
7up
54
36
60
55
11
0,1
0
0,6
59
Difficile identificare una bevanda
«sicura»:
• Cambiano le formulazioni
• Cambiano le confezioni
Vetro  trattamento termico (no
additivi)
Plastica  additivi a base di fosforo
Additivi a base di fosforo:
• Conservanti
• Emulsionanti
• Regolano il pH
• Migliorano il sapore
Water, Water Everywhere, But What to Drink? An Update on Hidden Phosphorus in Popular Beverages - Journal of Renal
Nutrition Volume 20, Issue 1 , Pages e1-e5, January 2010
QUESTIONE POTASSIO:
CAUSE ED EFFETTI
•
•
•
•
•
60
IRC
Acidosi
Disidratazione
Farmaci
Apporto alimentare
eccessivo
•
•
•
•
Astenia
Parestesie
Nausea e vomito
Aritmie cardiache,
fino all’arresto
QUESTIONE POTASSIO:
GLI ALIMENTI PIÙ RICCHI…
61
PER RIDURRE IL POTASSIO
ALIMENTARE
 Cottura: con l’ebollizione in abbondante acqua si può ridurre






62
il contenuto di K quasi del 30%
Togliere la buccia
Tagliare a pezzetti
Lavare in abbondante acqua
Lasciare in ammollo
Cambiare l’acqua di cottura
Strizzare prima del consumo
COME FUNZIONA
L’AMBULATORIO?
• Il paziente accede all’ambulatorio
nefrologico
• Il nefrologo fa la diagnosi e stabilisce la
terapia farmacologica e nutrizionale
APPUNTAMENTI DIRETTI NEFROLOGO-PAZIENTE E… COMUNICAZIONE!!!
63
• Valutazione nutrizionale
• Elaborazione e consegna del piano
alimentare (a scambio)
• Controlli periodici
COSA FACCIO IO?
Valutazione nutrizionale
Anamnesi alimentare
Peso, altezza, BMI e circonferenza vita
Analisi bioimpedenziometrica
tricompartimentale
L’analisi della composizione
corporea con la BIVA si presta
bene alla valutazione in follow-up
del paziente con IRC in quanto
tiene conto della distribuzione
dei liquidi corporei
64
ANAMNESI ALIMENTARE
ALIMENTAZIONE ABITUALE
IMPORTANTE LA COLLABORAZIONE DI
FAMILIARI/BADANTI
PER LE PORZIONI  ATLANTE ALIMENTARE
ABBINATA ALLA STORIA PONDERALE
PERMETTE DI PERSONALIZZARE IL
FABBISOGNO ENERGETICO
EDUCAZIONE ALIMENTARE
65
Per ciascun paziente
sono conservate:
• La scheda di anamnesi
(cartacea)
• La dieta consegnata
(formato elettronico)
• Una scheda paziente
compilata ad ogni
controllo (cartacea e
in formato elettronico)
66
67
DIETA A SCAMBIO
…
68
CASI CLINICI – GIOVANNI
 Anni: 90
 Non diabetico
 Portatore di pace-maker
 Non ha mai seguito diete precedenti
 Alvo regolare e appetito moderato
 Portatore di protesi dentaria
 Attento e partecipe
 I pasti sono gestiti dalla badante (presente alla consegna del
piano alimentare)
 Deambula in modo autonomo in ambiente domestico
69
Piano alimentare elaborato
Kcal
1800
g proteine/Kg/die
0,7
Prodotti aproteici
SI
Materiale informativo
SI
Attività fisica
SI
Peso (Kg)
70
Inizio
a 2 mesi
a 5 mesi
75,2
70,7
71,7
Inizio
a 4 mesi
Urea
143
36
Creatinina
3,1
2,0
www.giorgiobedogni.it  curriculum  ricerca  pubblicazioni  libri
71
72
http://www.renalgate.it/nutrizione/Manuale_Dieta_Vegetariana.pdf
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