COME COSTRUIRE L’IDEA PROGETTUALE
 Unità formativa 2.1
Realizzazione dell’analisi dei bisogni
Come costruire l’idea progettuale
Ogni intervento di mobilità deve partire:
 dall’analisi del contesto in cui opera l’organismo
proponente;
 dai bisogni presenti sul territorio.
Come costruire l’idea progettuale
Conoscenza del contesto
La conoscenza del contesto è un pre-requisito fondamentale per
individuare in modo attendibile l’ambito e la dimensione della
mobilità. Essa:
• sostiene la pianificazione delle attività progettuali;
• consente di comprendere le caratteristiche economiche e sociali di
quel contesto, nonchè le peculiarità culturali e produttive che lo
contraddistinguono.
Costruire l’idea progettuale
Per realizzare l’analisi del contesto i progettisti di
azioni di mobilità considerano:
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la situazione socio-economica e culturale del territorio di riferimento;
il mercato del lavoro locale e le sue dinamiche;
le istituzioni presenti (funzionale all’identificazione dell’organismo
proponente e dei partner nazionali);
le aziende del territorio e le loro necessità;
gli attori potenzialmente coinvolgibili in quel territorio e il loro complesso
sistema di attese e relazioni.
Come costruire l’idea progettuale
L’insieme delle analisi preliminari va integrato
raccogliendo informazioni di carattere economico,
normativo, sociale tramite l’accesso ad una
molteplicità di fonti:
• internet;
• pubblicazioni specializzate;
• studi di settore;
• documenti di istituti specializzati;
• pubblicazioni di enti di ricerca (pubblici o privati).
Come costruire l’idea progettuale
Tuttavia, per avere una conoscenza completa dei
fabbisogni espressi da un territorio, è possibile realizzare
altre forme di analisi:
forme di “ascolto” del territorio:
organizzazione periodica di focus group
o di interviste a soggetti qualificati.
Tali iniziative fanno parte della sensibilità degli operatori, che le attivano per realizzare
meglio la pianificazione.
Come costruire l’idea progettuale
Il progettista, al termine della raccolta delle informazioni è in grado
di allestire analisi approfondite e convincenti, basate sulla
conoscenza del contesto locale;
in tal modo, è in grado di identificare puntualmente i bisogni
formativi e i destinatari dell’azione.
Il gap di competenze e abilità (“bisogno formativo”) viene colmato attraverso
l’azione formativa.
Nel nostro caso è il periodo di mobilità e il tirocinio che sviluppano le
competenze e le conoscenze necessarie a colmare quel gap.
Come costruire l’idea progettuale
Soprattutto nel caso degli interventi di mobilità IVT e PLM, le analisi di contesto
devono condurre a confrontare le competenze individuali e quelle richieste dal
mestiere di riferimento:
nella progettazione si deve prestare grande
attenzione alla questione dei
profili professionali e dei mestieri.
Come costruire l’idea progettuale
Le “direttrici di marcia”, fra le molteplici metodologie di analisi
delle competenze necessarie per presidiare correttamente un’attività
lavorativa, sono principalmente due:
 tracciare una mappa dei profili professionali
emergenti;
individuare i processi lavorativi di riferimento per
il territorio e le sue aziende.
Come costruire l’idea progettuale
PROFILI PROFESSIONALI
Le Camere di Commercio, i Centri per l’Impiego, le Borse Lavoro
sono utili strumenti per individuare i settori in sviluppo e i profili
emergenti.
Le informazioni raccolte e le descrizioni elaborate possono essere
visualizzate in una matrice che riporti:
• profilo professionale;
• descrittore del profilo;
• competenze, conoscenze, abilità e comportamenti.
Come costruire l’idea progettuale
PROCESSI LAVORATIVI
Un “processo” definisce le fasi logiche del lavoro (cosa deve essere
fatto e perchè).
Tutti i processi lavorativi hanno un set di caratteristiche comuni:
un cliente, dei confini, delle risorse, dei vincoli, un responsabile.
Dall’analisi dei processi di trasformazione di beni o servizi, questo modello porta
all’identificazione delle attività (elementari, chiave e complementari) in cui può
essere scomposto il processo identificato.
L’identificazione delle attività facilita la costruzione di unità di competenza
che costituiscono la base del percorso formativo.
Come costruire l’idea progettuale
Le due modalità di analisi dei bisogni sopra ricordate valgono per
tutte le tipologie di beneficiari degli interventi di mobilità.
(Per le azioni VETPRO si deve considerare che l’analisi dei bisogni si riferisce
all’istituzione proponente (la scuola, l’agenzia formativa), o all’insieme di queste).
“Rischi” nel redigere le analisi di scenario e dei bisogni formativi:
 le descrizioni dei territori e delle organizzazioni in essi operanti sono sovente incentrate sugli aspetti
negativi;
 le descrizioni dei contesti devono essere accurate e non generiche;
 la semplice trascrizione di numeri (dati) non fornisce le informazioni chiave sui gap di competenze o
sulle tendenze socio-economiche del territorio di riferimento.
Come costruire l’idea progettuale
IDENTIFICAZIONE DEI BENEFICIARI
I beneficiari delle azioni Lifelong Learning Programma Mobilità debbono
ricadere in una delle seguenti tre categorie:

studenti in formazione professionale iniziale, apprendisti, tirocinanti al di
fuori dell’istruzione superiore (IVT);

persone disponibili sul mercato del lavoro (come lavoratori, lavoratori
autonomi, persone disponibili all’impiego, laureati che trascorrono un periodo
di formazione professionale) (PLM);

insegnanti, formatori, personale coinvolto nella formazione professionale,
consulenti per l’orientamento, etc. (VETPRO).
Come costruire l’idea progettuale
Contenuto
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Le analisi dei fabbisogni formativi.
Le analisi del contesto sociale ed economico locale.
Le fonti per le analisi di contesto.
La mappatura dei profili professionali.
L’osservazione dei processi lavorativi.
Modalità macro di identificazione dei beneficiari.
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