PICCOLI FRUTTI 2006
S
• L E N U O V E VA R I E TÀ A D AT T E A I C L I M I C A L D I
Rovo
di G. Bounous, G.L. Beccaro, M. Baudino, A. Carlini, F.R. De Salvador,
T. Eccher, R. Giordano, B. Mezzetti, A. Pititto, V. Ughini
I
rovi sono un gruppo ampio e molto
eterogeneo di specie appartenenti
al genere Rubus, di sistematica alquanto complessa, in cui è difficile determinare con sicurezza le singole
specie e, di conseguenza, il loro numero.
I rovi coltivati sono tutti uniferi, distinti
in base al portamento (striscianti, eretti
e semieretti), sono per la maggior parte
tetraploidi e provengono da selezione e
ibridazione di numerose specie di Rubus. La produzione è principalmente localizzata in Piemonte e Trentino e, solo
di recente, regioni del Centro-sud hanno mostrato interesse per la sua coltivazione. La maturazione avviene a partire
dall’inizio di giugno fino a metà agosto e
le cultivar sono suddivise in precoci (maturazione dall’inizio di giugno all’inizio
di luglio), medie (da fine giugno a metà-fine luglio) e tardive (da fine luglio a
metà settembre). Anche la mora, come
gli altri piccoli frutti, si caratterizza per
l’elevato contenuto di sostanze nutraceutiche come la componente antiossidante,
fenoli e antociani.
I programmi di miglioramento genetico attivi per il rovo sono principalmente
mirati all’ottenimento di nuovo materiale che risponda ai seguenti caratteri:
adattamento ambientale, in particolare la
resistenza al freddo; resistenza alle malattie; assenza di spinescenza; livello di
autofertilità; precocità di maturazione;
alta produttività; resistenza alle principali malattie; carattere rifiorenza.
Per il frutto sono caratteri ricercati:
grossa pezzatura; buone caratteristiche
organolettiche; moderata acidità; semi di
piccole dimensioni; resistenza al trasporto; permanenza del colore dopo scongelamento e, di recente, elevate caratteristiche nutraceutiche.
Le principali caratteristiche delle cultivar inserite in Lista, osservate nei diversi
campi sperimentali, sono descritte e riportate in ordine di maturazione, da precoci
(fine giugno) a tardive (fine agosto). Tutte
le osservazioni derivano dalle valutazioni
delle Unità operative del Gruppo di lavoro «Piccoli frutti» nell’ambito del Progetto
«Liste di orientamento varietale dei fruttiferi» del Mipaf e di progetti autonomi.
Le osservazioni presentate sono quindi il
risultato del confronto delle osservazioni
delle Unità operative di Torino, Cuneo,
Milano, Trento e Ancona.
Pregi e difetti delle varietà
Araphao (precoce)
Pianta di media vigoria con buona
emissione di polloni inermi. Resistente
alla ruggine. Buone caratteristiche organolettiche del frutto con particolare interesse per l’apprezzabile potenzialità antiossidante e il contenuto in polifenoli.
Produttività medio-scarsa al Centro Italia, in alcuni casi forma irregolare del frutto.
Silvan (precoce)
Pianta vigorosa, resistente alle gelate tardive.
Pianta spinescente con il frutto poco
TABELLA 1 - Cultivar di rovo
in corso di valutazione
Asthon cross
Black Butte
Choctaw
Olallie
Siskiyou
TABELLA 2 - Cultivar di rovo
valutate negativamente
Le more di Loch Ness (Nessy ®) hanno
buone qualità organolettiche
Adrienne
Aurora
Black Satin
Cherokee
Comanche
Dirksen
Ebany Black
Helen
Karaka Black
Kotata
Thornfree
Triple Crown
Jumbo
Waldo
Araphao, cultivar con epoca
di maturazione media, mediamente
vigorosa e con pollini inermi
resistente alle manipolazioni e al trasporto. Scartata al Nord.
Smoothstem (medio-precoce)
Pianta vigorosa con elevata emissione
di polloni inermi. La produzione è buona
e i frutti sono di facile raccolta.
Sensibile alla ruggine e alla muffa grigia.
Navaho (medio-precoce)
Pianta con elevata scalarità di maturazione e tralci eretti di buon diametro. I
frutti sono di buona qualità con elevate caratteristiche nutraceutiche (sia capacità antiossidante che contenuto in polifenoli).
Produttività medio-scarsa e, in alcuni
casi, forma irregolare del frutto.
Loch Ness (Nessy®) (media)
Pianta vigorosa con tralci inermi,
molto produttiva con raccolta scalare.
Frutto complessivamente di buone qualità organolettiche.
L’aspetto del frutto è considerato medio in Centro Italia. Molto sensibile alla
peronospora sui frutti.
Cheyenne (media)
Pianta adatta ai climi caldi. Frutto sodo e resistente alle manipolazioni.
Spinescente, produttività medio-scarsa. Scartata al Nord.
Chester (medio-tardiva)
Pianta molto vigorosa, con tralci assurgenti, di diametro elevato e inermi.
Resistente ai freddi invernali. Produttività medio-elevata con frutti di buona
pezzatura e sodi.
Elevata sensibilità a Botrytis.
Hull Thornless (medio-tardiva)
Pianta molto vigorosa, con tralci inermi, resistente ai freddi invernali e alle
principali malattie. Frutto di buona pezzatura e di facile distacco, brillante a maturità e sodo anche dopo scongelamento.
Sono apprezzabili anche le caratteristiche
nutraceutiche del frutto (potenzialità antiossidante e contenuto in polifenoli).
Scarse caratteristiche qualitative dei
frutti.
•
La composizione del Gruppo di lavoro «Piccoli
frutti» e la qualifica degli autori è riportata a p. 61.
23/2006 • supplemento a L’Informatore Agrario
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