Il piano di concimazione in agricoltura biologica Giovanna Galvagni [email protected] In agricoltura biologica si vuole salvaguardare la fertilità del terreno attraverso l'apporto di sostanza organica. Per questo motivo bisogna calcolare il quantitativo di sostanza organica presente nel terreno e il quantitativo di sostanza organica che si mineralizzerà durante l'anno, liberando elementi minerali che verranno assorbiti dalle radici della coltura in atto. La predisposizione di un piano di fertilizzazione si compone di: 1) analisi del terreno e valutazione della sua dotazione 2) bilancio umico, che prevede i seguenti passaggi: a) calcolo del peso di 1 ha di terreno per una profondità di 30 cm, b) calcolo del peso della sostanza organica contenuta in quel terreno, c) calcolo del quantitativo di humus che si mineralizzerà durante l'anno in quel terreno, d) calcolo del quantitativo di fertilizzante (compost o letame) da apportare per reintegrare l' humus che si mineralizzerà nell’anno, 3) calcolo dei quantitativi di concimi da apportare al terreno per soddisfare le esigenze nutritive della coltura. 1) Analisi del terreno e valutazione della sua dotazione Tessitura Sostanza organica Analisi del terreno N Calcio (CaO) P (P2O5) K (K2O) Per conoscere la dotazione del terreno in sostanza organica, calcio (CaO) ed elementi nutritivi (N, P, K) è necessario effettuare l'analisi del terreno ogni 4-5 anni. In base ai risultati delle analisi è possibile decidere se è necessario soddisfare le esigenze colturali in situazione di normalità, arricchire il terreno in situazione di carenza o assenza, non effettuare ulteriori apporti in situazioni di eccesso. 1 Fosforo e potassio Se il terreno è ricco in fosforo e potassio, non è necessario effettuare ulteriori apporti per mezzo di concimi. Se le dotazioni in P 2O5 e K2O sono normali, si apporta al terreno solo la quantità richiesta dalla coltura, senza arricchire ulteriormente il terreno. Leggendo i risultati delle analisi del terreno per P2O5 e K2O non bisogna confondere fra loro i valori totali e i valori scambiabili; solo questi ultimi corrispondono ai quantitativi prontamente assimilabili dalle piante. Calcio Se nel terreno il calcio è assente o carente è assolutamente necessario apportarlo, indipendentemente dalle esigenze della coltura. In terreni acidi l’apporto di calcio può essere molto utile così come quello di magnesio. La sostanza organica che si apporta al terreno contiene anche calcio in forma disponibile per le piante. Quando arricchire la dotazione in elementi minerali del terreno Dotazione del terreno Assente Bassa Normale Elevata Arricchimento Si Si No No Dose P2O5 (kg/ha) 30-50 30-50 - Dose K2O (kg/ha) 80-130 80-130 - Dose CaO (kg/ha) 120-150 80-100 - Poniamo che dalle analisi del terreno risulti che il calcio è assente, il contenuto in fosforo è basso e il contenuto in potassio è normale: decidiamo di somministrare un concime organo minerale ammesso in biologico, ad esempio Grena Biosprint Calcio, a base di pelli, crini e farina di carne di derivazione da prodotti della macellazione di coniglio, pesce e pollo (9% di N, 3% di P2O5, 1% di K2O e 6% di CaO) per sopperire all'assenza di calcio e al basso contenuto in fosforo: 10 quintali per ha di questo concime apportano al terreno 30 kg di P2O5, 90 kg di N e 10 kg di K2O. Il quantitativo di calcio apportato al terreno è 60 kg, non ancora sufficiente, pertanto si decide di somministrare un prodotto (Solfocal Humus) a base di letami selezionati (bovino, ovino, avicolo) umificati e solfato di calcio (3% di N, 2% di P2O5, 1 % di K2O, 8% di CaO, 12% di SO3 e 34% di sostanza organica): 1000 kg di questo prodotto apporteranno al terreno altri 80 kg di CaO, 20 kg di P2O5, 30 kg di N, 10 kg di K2O, 120 kg di SO3 e 340 kg di sostanza organica umificata, per un totale di 60 kg + 80 kg = 140 kg di CaO. Azoto L'azoto nel terreno viene dilavato molto facilmente, perciò i risultati delle analisi del terreno per questo elemento non sono attendibili. Si consiglia di soddisfare le esigenze della coltura, considerando anche la lunghezza del ciclo colturale: ciclo corto (40 giorni, ad esempio la lattuga), ciclo medio (60 giorni, ad esempio la melanzana), ciclo lungo (120 giorni, ad esempio il pomodoro). Per sostenere la pianta nel tempo è necessario scegliere i fertilizzanti più idonei; si possono considerare i fertilizzanti in base al rapporto C/N che esprime la quantità di C organico ed N in essi presenti: C/N = 6 l'azoto è concentrato e quindi immediatamente solubile, il fertilizzante è adatto per una coltura a ciclo breve; C/N = 12 l'azoto ha una solubilità media, il fertilizzante è adatto per una coltura a ciclo medio; 2 C/N = 20 l'azoto si solubilizza lentamente, il fertilizzante è adatto per una coltura a ciclo lungo. Se la coltura ha un ciclo breve è sufficiente una sola concimazione, con prodotti che hanno un rapporto C/N basso, che si mineralizzano velocemente, rendendo subito disponibile l'azoto. Un fertilizzante con rapporto C/N intorno a 10 è considerato ottimale per colture a ciclo medio ed è consigliabile il suo utilizzo perché libera l’azoto finché la coltura ha necessità di assorbirlo. La borlanda ha una liberazione veloce dell'azoto e del potassio (C/N = 5-7). Pelli, cascami di lana, crini animali hanno un rilascio dell'azoto lento. I fertilizzanti che contengono cuoio lavorato rilasciano l'azoto in tempi lunghi e determinano un rischio di inquinamento da cromo. Contenuto di sostanza organica in forma di humus nel terreno e fertilità 10 % - 6 % di s. o. autonomia, alta produzione in assenza di elementi esterni (situazione dei terreni del Trentino Alto Adige); 6 % - 3 % di s. o. fertilità intrinseca, produzioni medie ed elevate con pochi implementi esterni; 3 % - 0,8 % di s. o. produttività ridotta, il terreno non è più fertile e non produce più, concimando dall'esterno si ha una buona produzione; 0,8 % - 0,2 % di s. o. terreni poco coltivabili anche con apporti esterni con avvio della desertificazione, l'implementazione porta ad un peggioramento; 0,2 % - 0,1 % di s. o. deserto. 2) Bilancio umico Il bilancio umico calcola l'humus che si mineralizza durante l'anno è il quantitativo di fertilizzante da apportare per mantenere la dotazione di sostanza organica iniziale. Il bilancio umico prevede i seguenti passaggi: a) Calcolo del peso di 1 ha di terreno per una profondità di 30 cm Conoscendo la tessitura di un suolo possiamo risalire al peso specifico e al coefficiente di mineralizzazione (K2) di quel suolo; il coefficiente di mineralizzazione è la percentuale di humus che si mineralizza in quel tipo di terreno in un anno, rendendo disponibili elementi nutritivi per le piante. Tipo di suolo Suolo pesante (argilloso) Suolo a medio impasto Suolo sciolto Peso specifico (t/m3) 1,1 1,2 1,4 K2 (%) 1,8 2,0 2,3 Supponiamo che dalle analisi del terreno risulti che il terreno è pesante ed ha il 2% di sostanza organica, considerando lo strato dei primi 30 cm, fin dove arrivano le lavorazioni: Volume del terreno = superficie × altezza Volume del terreno = 10.000 m2 × 0,3 m = 3.000 m3 Peso del terreno = peso specifico del terreno × volume del terreno 3.300 t = 1,1 (t/m3) × 3.000 m3 3 b) Calcolo del peso della sostanza organica contenuta in quel terreno Il 2 % del peso di quel terreno è sostanza organica, quindi: % di sost. org. × peso del terreno = peso della sost. org. contenuta in quel terreno 2 / 100 × 3.300 t = 66 t c) Calcolo del quantitativo di humus che si perderà per mineralizzazione durante l'anno Il coefficiente di mineralizzazione K2 indica per ciascun tipo di terreno la percentuale di sostanza organica che si mineralizza in 1 anno. K2 (% mineraliz. annua) × peso sost. org. = humus che si mineralizzerà nell'anno 1,8 / 100 × 66 t = 1,188 t = 1.188 kg d) Calcolo del quantitativo di fertilizzante da apportare al terreno per reintegrare l'humus che si perderà per mineralizzazione durante l'anno L'obiettivo è di mantenere la fertilità del terreno con apporti di sostanza organica, bisogna decidere se apportare letame o compost. Il coefficiente di umificazione (K1) corrisponde alla quota parte di humus che si forma dalle sostanze fertilizzanti, è espresso in percentuale e si riferisce alla sostanza secca. La sostanza secca è espressa in percentuale rispetto alla sostanza tal quale. Fertilizzante Letame Compost K1 in % di S.S. 30 13 Sostanza secca in % 30 70 A) Se apportiamo 1 t di compost si formano da esso 91 kg di humus: K1 del compost × S. S. del compost = quantità di humus che si formerà dal compost 13 / 100 × 70 / 100 = 0,091 t = 91 kg Se da 1 t di compost si formano 91 kg di humus, quanto compost dovrò apportare al terreno per reintegrare l' humus che si perderà durante l'anno? 1 t di compost : 91 kg di humus = x t compost : kg humus che si mineralizzano all'anno 1t : 91 kg = xt : 1.188 kg xt = (1t × 1.188 kg ) / 91 kg = 13 t di compost da apportare al terreno B) Se apportiamo 1 t di letame si formano da esso 90 kg di humus: K1 del letame × S.S. del letame = quantità di humus che si formerà dal letame 30/100 × 30/100 = 0,090 t = 90 kg se da 1 t di letame si formano 90 kg di humus, quanto letame dovrò apportare al terreno per reintegrare l'humus che si perderà da questo tipo di terreno durante l'anno? 1 t di letame : 90 kg di humus = xt di letame : kg di humus che si mineralizzano all'anno 1t : 90 kg di humus = xt letame : 1188 kg xt = (1t × 1188 kg ) / 90 kg = 13,2 t di letame da apportare al terreno. 4 3) Calcolo del quantitativo di concimi da apportare al terreno per soddisfare le esigenze nutritive della coltura che si intende impiantare Previsione di resa Coltura Asporti di elementi minerali dal terreno (per kg di prodotto) Bisogna considerare che somministrando compost o letame al terreno si apportano contemporaneamente humus ed elementi nutritivi indispensabili per la coltura. Quindi è necessario tenere conto di questi apporti e sottrarli dal quantitativo di concime che si intende somministrare per soddisfare le esigenze colturali. Fertilizzante Letame Compost N % 0,4 1,5 P (P2O5) % 0,3 1,3 K (K2O) % 0,7 1,2 A) Se decidiamo di somministrare il compost, i quantitativi apportati di N, P, K sono: (% N × compost somministrato t ) / 100 = N apportato (1,5 × 13 t) / 100 = 0,195 t = 195 kg di N apportato (% P2O5 × compost somministrato t ) / 100 = P2O5 apportato (1,3 × 13 t) / 100 = 0,169 t = 169 kg di P2O5 apportato (% K2O × compost somministrato t ) / 100 = K2O apportato (1,2 × 13 t) / 100 = 0,156 t = 156 kg di K2O apportato B) Se decidiamo di somministrare letame, i quantitativi apportati di N, P, K sono: (% N × letame somministrato t ) / 100 = N apportato (0,4 × 13,2 t) / 100 = 0,0528 t = 53 kg di N apportato (% P2O5 × letame somministrato t ) / 100 = P2O5 apportato (0,3 × 13,2 t) / 100 = 0,0396 t = 39,6 kg di P2O5 apportato (% K2O × compost somministrato t ) / 100 = K 2O apportato (0,7 × 13,2 t) / 100 = 0,0924 t = 93 kg di K2O apportato Immaginiamo di coltivare la melanzana, le sue esigenze nutritive sono: azoto 60 Kg, fosforo 35 kg, potassio 110 kg. Con la somministrazione del compost le sue esigenze nutritive sono soddisfatte, pertanto non occorre somministrare altri concimi. Se invece utilizziamo il letame, per soddisfare le esigenze nutritive della melanzana è necessario apportare 57 kg di N e 17 kg di K2O. Per l'apporto di N usiamo un ammendante organico (i cui componenti sono letame avicolo e letame bovino) che ha il 3% di N ed un apporto C/N = 8,7 (vicino a 10, rapporto ottimale): 5 3 kg di N : 100 kg di ammendante = 7 kg di N : x kg di ammendante x kg di ammendante = (100 kg di ammendante × 7 kg di N ) / 3 kg di N = 233 kg di ammendante Per l'apporto di K2O usiamo un concime potassico con elevato contenuto di sostanza organica e zolfo che ha il 20% di K2O: 20 kg di K2O : 100 kg di concime potassico = 17 kg di K2O : x kg di concime potassico x kg di concime potassico = (100 kg di concime potassico x 17 kg di K2O ) / 20 kg di K2O = 85 kg di concime potassico Se nel terreno la dotazione in sostanza organica ed elementi minerali è elevata o normale, è necessario reintegrare la sostanza organica che si perde all’anno per mineralizzazione e reintegrare gli elementi minerali che saranno assorbiti dalla coltura; se invece la dotazione del terreno è bassa, è necessario aumentarla con apporti adeguati a ciascun tipo di terreno. Bibliografia Lezioni del corso di 700 ore per “Tecnico esperto in agricoltura biologica” organizzato da Agriform, Bologna, 2004. 6