PESTE SUINA CLASSICA
Caratteristiche della patologia
Informazioni
Malattia
Peste Suina Classica (Classical Swine Fever).
Flavivirus.
Breve descrizione
Il virus della peste suina classica (CSFV) è un piccolo virus, a
singolo filamento di RNA positivo e provvisto di envelope,
classificato nel genere Pestivirus della famiglia Flaviviridae.
L’evoluzione clinica può essere condizionata essenzialmente
da tre fattori: il grado di virulenza dello stipite virale in causa
(esistono varianti di virulenza), le condizioni immunitarie del
soggetto colpito e il periodo d’infezione (pre- o post-natale).
La malattia prenatale può essere caratterizzata da forme
acute, croniche e atipiche; queste ultime sono sostenute dagli
stipiti a bassa virulenza e possono passare inosservate negli
animali adulti provocando invece gravi danni a carico dei feti,
oppure, occasionalmente, immunotolleranza.
Il laboratorio comunitario di riferimento per la peste suina
classica, ad Hannover, ha messo a punto un sito web con un
database accessibile e comprendente le sequenze dei ceppi
isolati nel mondo; questo strumento è utile per individuare le
provenienze dei virus nei focolai che si verificano in aree
precedentemente non infette.
Rilevanza della patologia
Presenza e frequenza dell’agente eziologico sul territorio regionale / extraregionale
Presenza e frequenza della
Assente.
malattia in Regione Lombardia
Assente.
Presenza e frequenza della
malattia in regioni / Stati
confinanti
Frequenza eventuali epidemie
Attualmente presente in Russia, Lituania e Slovacchia.
(specificare aree)
Animali / Vettori / Ambiente
Solo suidi portatori-eliminatori.
E.1
E.1.1 Nome patologia
E.1.2 Agente/i eziologico/i
E.1.3
1
1.1-1.2
1.1.1
1.2.1
1.1.2
1.2.2
1.1.3
1.2.3
1.1.4
1.2.4
1.1.5 Eventuali cicli stagionali / focolai
Nessuno.
1.2.5 influenzati da anomalie climatiche
1.1.6 Fattori che favoriscono la presenza Presenza di portatori per la mancata applicazione delle
1.2.6 dell'agente (scarse misure
misure previste dalla legislazione vigente.
1.1.7
1.2.7
1.1.8
1.2.8
1.3
1.3.1
igieniche, biosicurezza,
management, ecc.)
Stabilità nell'ambiente dell'agente Elevata in presenza di materiale organico.
eziologico
Possibilità di eliminare l'agente
Agevole mediante detersione e disinfezione.
dall'ambiente
Numero di specie domestiche colpite
Numero di specie domestiche
Suino.
colpite (indicare anche quali)
Scheda peste suina classica
Pag. 1
1.4
1.4.1 Rapidità di diffusione
nell'allevamento
1.4.2 Rapidità di diffusione tra
1.4.3
1.5
1.5.1
1.5.2
1.5.3
1.5.4
1.6
1.6.1
1.6.2
1.6.3
1.7
1.7.1
1.7.2
1.7.3
1.8
1.8.1
1.8.2
1.8.3
1.9
1.9.1
1.9.2
1.9.3
1.10
1.10.1
Velocità di diffusione
Elevata, attraverso escreti e secreti degli animali con forma
clinica acuta.
Elevata (ma solo con spostamento di animali).
allevamenti
Capacità di diffondersi senza
Assente.
movimentazione di animali
Vettori come reservoir e potenziali fonti di contagio
Ciclo della patologia influenzato da No.
vettori
Presenza del vettore sul territorio
Non applicabile.
regionale / nazionale
Presenza del vettore legata a
Non applicabile.
determinate aree / condizioni
climatiche
Capacità del vettore di
Non applicabile.
sopravvivere, riprodursi,
trasmettere l'infezione, fungere da
reservoir
Rischio di contagio nelle specie sensibili
Probabilità di trasmissione
Elevata.
Modalità di trasmissione
Oronasale.
Particolari condizioni che
Affollamento, infezioni concomitanti.
favoriscono la trasmissione
Specie selvatiche reservoir e potenziali fonti di contagio
Specie colpite
Suidi selvatici.
Interazioni selvatici / domestici /
No.
uomo
Eventuali specie in pericolo colpite Non applicabile.
Potenziale diffusione silente
Riconoscibilità della patologia
Elevata nella forma acuta.
attraverso i segni clinici
Diffusione attraverso soggetti sub- Si (immunotolleranti).
clinici / asintomatici
Periodo d'incubazione
Il periodo d’incubazione va da 3 a 14 giorni.
Variabilità dell’agente
Specie / Tipi conosciuti
Tre gruppi genetici, ciascuno suddiviso in tre o quattro
sottogruppi; legame tra il genotipo e l’origine geografica.
Gruppo 2.1 in Europa occidentale, gruppi 2.2 o 2.3 in Europa
centro-orientale, gruppo 1 in Sud America e Russia, gruppo 3
in Asia.
Mutazioni
Assenti.
Specie - specificità
Elevata (suidi).
Conoscenza dell’interazione ospite-patogeno
Grado di conoscenza scientifica
Elevato.
sulla patogenesi
Scheda peste suina classica
Pag. 2
Conoscenza della risposta immunitaria
Totale.
conoscenza dell'immunità umorale
Totale / parziale / nessuna
Parziale.
conoscenza dell'immunità cellulomediata
Impatto socio-economico
Impatto della patologia sulle produzioni nella realtà lombarda
Perdite produttive (mortalità /
Attualmente nessuna, patologia non presente in Regione
scarti)
Lombardia.
Riduzione della qualità dei prodotti No.
Minacce alla sopravvivenza
Solo in condizioni epidemiche.
dell'industria
Impatto economico del piano di controllo
Presenza e obbligatorietà del piano Si.
Costo delle misure di monitoraggio Elevato. REGIONE LOMBARDIA
in atto.
Presenza di focolai sul territorio
No.
Tipologia e costo delle misure di
Esame sierologico annuale (in coincidenza con il piano di
controllo in atto.
eradicazione della MVS).
Potenziale Impatto economico diretto (costi cumulativi inclusi)
Limitazioni e divieti alla produzione Si (zona di protezione e di sorveglianza).
e alle movimentazione animale
Potenziale costo economico
Elevato: mortalità e stamping out nei focolai, blocco
territoriale delle movimentazioni.
Possibili mezzi di controllo
Diagnosi rapida e Stamping Out.
(vaccinazione e terapia medica /
Test-and-cull / Stamping out)
Costi degli eventuali interventi
Elevati.
richiesti (diagnosi e controllo)
Potenziale Impatto economico indiretto (sociale, commerciale)
Conseguenze sulla distribuzione dei Si, a livello internazionale.
prodotti
Riduzione del prezzo di mercato
Si.
Divieto di distribuzione a livello
No.
nazionale
Costi dei trattamenti e del controllo Non applicabile.
della patologia negli esseri umani
Riduzioni del turismo e della
Non applicabile.
biodiversità
Restrizioni sul sistema produttivo
Si, provvedimenti territoriali.
Impatto sulla salute pubblica
Presente in normativa
Se presente ambito territoriale
Non applicabile.
interessato
Potenziale zoonosico
Possibilità di trasmissione agli
Non applicabile.
esseri umani
Frequenza di trasmissione agli
Non applicabile.
esseri umani
1.11
1.11.1 Totale / parziale / nessuna
1.11.2
2
2.1
2.1.1
2.1.2
2.1.3
2.2
2.2.1
2.2.2
2.2.3
2.2.4
2.3
2.3.1
2.3.2
2.3.3
2.4.4
2.4
2.4.1
2.4.2
2.4.3
2.4.4
2.4.5
2.4.6
3
3.1
3.1.1
3.2
3.2.1
3.2.2
Scheda peste suina classica
Pag. 3
3.2.3 Modalità di trasmissione agli esseri Non applicabile.
umani (diretto, indiretto, vettori,
alimenti, aerogena)
3.2.4 Barriere di specie
3.2.5 Fattori di patogenicità
3.2.6 Eventuale sottostima dei casi
umani
Non applicabile.
Non applicabile.
Non applicabile.
Probabilità di contagio
Non applicabile.
Trasmissibilità tra esseri umani
Non applicabile.
3.3
3.3.1 Probabilità di contagio
3.4
3.4.1 Probabilità di trasmissione tra
esseri umani
3.4.2 Modalità di trasmissione tra esseri
umani (diretta / indiretta)
Non applicabile.
3.5
Impatto sulla salute umana
3.5.1 Gravità della sintomatologia clinica Non applicabile.
dei soggetti colpiti
3.5.2 Durata della sintomatologia e
dell'eventuale interruzione
dell'attività lavorativa
3.5.3 Danni permanenti
3.5.4 Mortalità
3.6
3.6.1 Probabilità d'infezione /
tossinfezione / intossicazione
attraverso gli alimenti
3.6.2 Dosi necessarie per causare
infezione / tossinfezione /
intossicazione
3.6.3 Precauzioni richieste
Non applicabile.
Non applicabile.
Non applicabile.
Impatto sulla sicurezza alimentare
Non applicabile.
3.7
3.7.1 Potenziale dannoso dell'agente
sull'uomo
3.7.2 Reperibilità dell'agente
3.7.3 Facilità d’impiego e conservazione
4
4.1
4.1.1
4.1.2
4.1.3
4.1.4
Non applicabile.
Non applicabile.
Potenziale bioterroristico
Non applicabile.
Non applicabile.
Non applicabile.
dell'agente (laboratori / personale
specializzato / singoli individui)
Impatto sugli scambi commerciali
Impatto scambi regionali legato alle normative vigenti
Blocco / limitazione al commercio Si, blocco delle movimentazioni.
(singolo animale, mandria, area
delimitata, totale)
Lista di prodotti vietati
Carni fresche e conservate.
Perdita di indennità
Si (azienda e territorio).
Difficoltà e tempistica del recupero Difficile ma tempi brevi.
di eventuali indennità perse
Scheda peste suina classica
Pag. 4
4.2
Impatto scambi nazionali / comunitari legato alle normative vigenti
4.2.1 Blocco / limitazione al commercio
Blocco delle esportazioni.
4.2.2
4.2.3
4.3
4.3.1
4.3.2
4.3.3
4.3.5
4.4
4.4.1
5
5.1
5.1.1
5.2
5.2.1
5.3
5.3.1
5.3.2
5.4
5.4.1
6
6.1
6.1.1
6.1.2
6.1.3
6.1.4
6.1.5
(singolo animale, mandria, area
delimitata, totale)
Lista di prodotti vietati
Carni fresche e conservate.
Perdita di indennità
Si.
Impatto scambi internazionali legato alle normative vigenti
Blocco / limitazione al commercio Blocco delle esportazioni.
(singolo animale, mandria, area
delimitata, totale)
Lista di prodotti vietati
Carni fresche e conservate.
Perdita di indennità
Si (azienda e territorio).
Paesi con legislazioni
Tutta la UE.
particolarmente restrittive
Possibilità di creare aree di controllo
Estensione dell'area
Si (protezione e sorveglianza).
Benessere animale
Impatto sul benessere animale (durata)
Presenza e durata dei danni al
Sì, la durata del danno sul benessere animale (che al massimo
benessere animale
perdura due settimane) dipende dalla rapidità dell’intervento
e della diagnosi.
Frequenza di animali sofferenti/feriti/stressati a causa della patologia
Se presenti indicare la percentuale 80 – 100 %.
Severità / reversibilità della malattia
Gravità clinica / reversibilità della Grave, non reversibile.
malattia
Interventi terapeutici e loro
Non applicabile.
efficacia
Impatto sulle Libertà Animali
Libertà animali impedite
Possibile impedimento della Libertà dal dolore, dalle lesioni,
dalle malattie.
Strumenti di controllo
Adeguatezza degli strumenti per la diagnosi
Kit validati disponibili in Italia
Sono disponibili diversi kit validati, sia commerciali, sia
prodotti dai laboratori ufficiali (IZSUM).
Normative che regolano la
Decreto Legislativo n. 55 del 20 febbraio 2004, “Attuazione
della direttiva 2001/89/CE relativa alle misure comunitarie di
diagnostica
lotta contro la peste suina classica".
Metodologie diagnostiche descritte OIE Terrestrial Manual, 2011 – Chapter 2.8.3.
da enti internazionali (OIE, UE)
Possibilità / Obbligo di effettuare
Possibili, in via di sviluppo.
test DIVA (vaccini marker)
Giudizio complessivo
Buoni.
dell’adeguatezza degli strumenti di
controllo
Scheda peste suina classica
Pag. 5
6.2
Adeguatezza degli strumenti per la prevenzione
6.2.1 Ostacoli / incentivi alla prevenzione Ostacoli – Nessuno.
6.2.2
6.2.3
6.2.4
6.2.5
6.2.6
6.3
6.3.1
6.3.2
6.3.3
6.4
6.4.1
6.4.2
6.4.3
Incentivi – Controllo obbligatorio che prevede indennizzi per
l’allevatore.
Possibili mezzi di prevenzione e loro Controllo sulla commercializzazione dei riproduttori
(soprattutto riguardo alla presenza d’immunotolleranti); si è
efficacia
dimostrato solo parzialmente efficace.
Disponibilità di vaccini commerciali La vaccinazione per PSC non è attualmente consentita in
a livello Europeo / Internazionale
Europa
Disponibilità di vaccini marker a
Nessuna, sono stati sperimentati vaccini ricombinanti e a
livello Europeo / Internazionale
subunità .
Efficacia della vaccinazione
Buona, con i vaccini sperimentali.
Normative che regolano gli
Nessuna.
interventi vaccinali
Adeguatezza degli strumenti per il controllo
Ostacoli / incentivi al controllo
Nessuno.
Possibili mezzi di controllo e loro
Diagnosi tempestiva – Estinzione dei focolai.
efficacia
Normative che regolano i mezzi di Decreto Legislativo n. 55 del 20 febbraio 2004, “Attuazione
controllo
della direttiva 2001/89/CE relativa alle misure comunitarie di
lotta contro la peste suina classica".
Adeguatezza degli strumenti per la terapia
Sistemi terapeutici in uso (cura e
Non applicabile.
prevenzione)
Normative che regolano la terapia Non applicabile.
medica
Eventuali residui / tempi di
Non applicabile.
sospensione
Scheda peste suina classica
Pag. 6
Scarica

PESTE SUINA CLASSICA