Il risk management: prevenzione e correzione dell'errore a livello di sistema e di unità operativa Le nostre paure? COS‘É IL RISK MANAGEMENT? É una specifica funzione che fornisce in termini strutturali risposta organizzata in tema di qualità attività continua e coordinata di identificazione degli errori e dei rischi di errore prevenzione degli errori e dei danni da eventi avversi EVENTO AVVERSO E DANNO Un evento avverso è un fatto che si verifica in un certo momento e che è in grado di creare un danno. L'evento avverso ha tre caratteristiche: negatività (evento non voluto, non desiderabile, dannoso) coinvolgimento del paziente (danno reale o rischio di danno) legame causale con il processo di cura (non avviene per cause esterne al processo stesso) CAUSE E RIMEDI DEGLI INCIDENTI ERRORI RESPONSABILITÀ INDIVIDUALI ORGANIZZATIVE INCIDENZA 15% 85% AZIONI CORRETTIVE 98% 2% QUANTI SONO GLI EVENTI AVVERSI? la proporzione di Heinrich 1 denuncia 10 danni gravi 290 danni lievi 3.000 incidenti senza danno 300.000 quasi-incidenti EPIDEMIOLOGIA DEGLI EVENTI AVVERSI Metodi di ricerca e studio Analisi dei claims (identifica solo pochi eventi ed eventi "visibili") Analisi delle documentazioni cliniche (identifica solo un numero limitato di eventi: morte, riammissione, arresto cardiaco, annullamento intervento) Segnalazione volontaria (molto imprecisa per molte variabili: obbligatorietà, incentivi, impegno del management) Riscontri computerizzati (esistenza di un sistema informativo adeguato) Segnalazione integrata nelle operazioni cliniche (precisa ed utile, dipende dal clima organizzativo e dall'impegno del management) EPIDEMIOLOGIA DEGLI EVENTI AVVERSI Aree di rischio da presidiare: staffing Accorciamento degenza Appropriatezza Day care e day surgery Restrizioni economiche CAUSANO UN GAP CRESCENTE TRA aumentata gravità media dei pazienti ridotta disponibilità di personale CHE CAUSA aumento delle complicanze e dei danni EPIDEMIOLOGIA DEGLI EVENTI AVVERSI Aree di rischio da presidiare: esperienza e supervisione Utilizzo di personale temporaneo (es. Pronto Soccorso, terapie intensive) Spostamenti di personale ( carenze di organico, regole del lavoro, scelte delle persone, "coperta corta") Mancata uniformazione ed innovazione delle tecniche (tecniche nuove, strategie diverse, usi diversi) Mancata definizione degli standards accettabili di sostituzione (responsabilità delle operazioni che non comunica con la responsabilità delle allocazioni) CAUSANO RISCHI DI ERRORI E DANNI DIPENDENTI NON DALLE PERSONA MA DALL'ORGANIZZAZIONE EPIDEMIOLOGIA DEGLI EVENTI AVVERSI Aree di rischio da presidiare: comunicazione Comunicazione inadeguata tra professionisti (es. note non esplicative) Presidio della continuità di cura nei passaggi (es. trasferimento, dimissione, turni) Gestione delle consulenze e responsabilità delle decisioni (es. terapie causanti interazioni) Comunicazione insufficiente con paziente/parenti (es. scarsa chiarificazione rischi/risultati) COME RIDURRE I RISCHI: APPROCCI A CONFRONTO l'approccio classico l'approccio assicurativo l'approccio gestionale l'approccio analitico l'approccio organizzativo l'approccio proattivo/progettuale RISK MANAGEMENT: APPROCCI AL PROBLEMA l'approccio classico: minacciare e punire Teoria di base •Gli errori ed i danni sono dovuti a cattiva qualità del lavoro dei singoli •I singoli sono responsabili del danno •I responsabili del danno vanno puniti ed allontanati (magari pubblicamente) •Tolta la "mela marcia" tutto va bene •Perchè vada meglio, agitare il rischio del danno e la minaccia della punizione Problemi •Errori e danni continuano •Si sviluppa una cultura carbonara di occultamento e diversione •Risulta impossibile risalire alle cause degli incidenti (cosa che peraltro non si ritiene necessaria: c'è un colpevole!) RISK MANAGEMENT: APPROCCI AL PROBLEMA l'approccio assicurativo: "quick fix" •Cooperazione con il management •Cooperazione con i capi dei dipartimenti ad alto rischio •Meeting con i responsabili •Definizione degli standards e linee-guida •Analisi punti di debolezza e difetti •Riparazione rapida (quick fix) dei difetti •Reporting incidenti •Gestione claims Problemi Nelle strutture complesse, ad alta intensità di personale, multiprofessionali l'analisi organizzativa classica non funziona l'analisi rimane in superficie e non entra nelle operazioni RISK MANAGEMENT: APPROCCI AL PROBLEMA l'approccio gestionale 1: ottimizzazione della produzione Obiettivi • Gestione rischio aziendale • Individuazione eventi a rischio • Ottimizzazione dei mezzi di controllo Strumenti • Identificazione delle migliorie nei sistemi di processo e nei risultati • Minimizzazione dei costi degli errori • Identificazione del punto focale nei processi organizzativi • Ottimizzazione flussi di lavoro • Controllo attrezzature ed impianti • Sistemi di Auditing RISK MANAGEMENT: APPROCCI AL PROBLEMA l'approccio gestionale 2: soluzione problemi di funzionamento Azioni • Identificare procedure carenti e obsolete • Identificare problemi di comunicazione • Analizzare l'incidente Approccio gestionale - problemi • Le operazioni sanitarie sono comunque a rischio di danno anche senza errore • La prevenzione dei rischi non equivale alla promozione della qualità (prevedere è diverso da eseguire) • La prevenzione dei rischi richiede interventi specifici e non generici • Essendo centralizzato rimane vicino al sistema controllo/punizione • Il sistema controllo/punizione non funziona in strutture multiprofessionali RISK MANAGEMENT: APPROCCI AL PROBLEMA l'approccio analitico: individuare errori, danni e soluzioni La segnalazione come mezzo di gestione • Favorire ed incentivare la segnalazione volontaria • Costruire un sistema informativo sugli incidenti e danni • Favorire audits strutturati e confronti tra dipartimenti (benchmarking) • Analisi dell'incidente mediante software strutturati Strumenti di gestione • Linee guida standard • Registro dei rischi • Registro dei reclami • Selezione delle priorità di intervento Problemi • Scarso collegamento con le operazioni, rigidità del sistema RISK MANAGEMENT: APPROCCI AL PROBLEMA l'approccio organizzativo: funzione specifica di Risk Management Funzione o Dipartimento di Risk Management • Gestione globale del problema rischi • Analisi incidenti • Proposte operative • Sistemi di segnalazione • Formazione • Audits interni • Integrazione con il sistema qualità Collegamento a rete (JCAHO) • Standardizzazione sistemi • Diffusione informazioni • Bollettini periodici • Audits • Aggiornamenti RISK MANAGEMENT: APPROCCI AL PROBLEMA l'approccio proattivo: progettare operazioni sicure Leape, 2000 • Gli errori sono causati da difetti dei sistemi e delle organizzazioni progettate da uomini • La progettazione per la sicurezza non annulla gli errori ma li può ridurre fino al 90%. Le 6 lezioni da imparare sono: 1. Leadership: elemento essenziale ed irrinunciabile 2. Evitare il controllo/punizione 3. Stimolare la tendenza naturale della sanità a innovare e migliorare 4. Disseminare le idee e le soluzioni utili che hanno funzionato 5. Capire che la sicurezza paga (15/20% di risparmio) 6. Tenere conto delle barriere (corpi professionali, poteri vari, sistema giudiziario) IMPARARE DAGLI ERRORI ridurre gli errori: l'ottica sistemica Il 70% degli incidenti è prevenibile: • se ci si concentra non solo sulla catena causale singola ma sul sistema globale • se si anticipa l'evento • se se ne minimizzano gli effetti Esempio: nei programmi di videoscrittura è impossibile uscire senza memorizzare! IMPARARE DAGLI ERRORI trasferimento incrociato delle esperienze 1. Differenti cause possono determinare eventi identici Il confronto tra operatori di diverse strutture è essenziale 2. Differenti organizzazioni posso avere esperienze simili Lo scambio delle informazioni e delle soluzioni potenzia gli effetti di prevenzione 3. Differenti organizzazioni possono avere somiglianze nelle operazioni Lo scambio delle esperienze non va limitato alle sole situazioni analoghe 4. Differenti parti dell'organizzazione possono avere le stesse caratteristiche Unire le esperienze e confrontarle fa nascere nuove soluzioni IMPARARE DAGLI ERRORI la difesa dagli errori Le barriere "hard” Le barriere "soft” fisiche procedure automazione protocolli sistemi di sicurezza controlli amministrativi controlli nei punti di rischio Le barriere possono essere infrante da difetti attivi difetti latenti