Massimo Faggioli
Dai corsi alle comunità di pratica:
nuove prospettive
per la formazione degli insegnanti
LE ESPERIENZE
RIFORMA
A.S. 2004-2005 - In corso
Insegnanti
Ambiente di apprendimento on line per gli insegnati iscritti ai
corsi sulle innovazioni previste dal Dlgs 59 “Riforma al sistema
educativo e nuovi ordinamenti”.
Corsisti – 200.558
E-Tutor – 9.982
Direttori di corso – 4.571
Classi virtuali - 9.700
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IL MONITORAGGIO
Grado di soddisfazione per l'esperienza
Formativa
26,53
6 = Completamente
35,34
5
24,20
4
9,86
3
2
1 = Per nulla
3,10
0,97
Fonte: “Attività di monitoraggio – Puntoedu Riforma” – Report intermedio
a cura del CEPaD – Università Cattolica, Milano
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Freq.
%
Ricevere informazioni puntuali sulla Riforma
5122
28,20
Riflettere su come applicare i principi della Riforma nella
didattica
7738
42,61
Collaborare con altri docenti
6135
33,78
Recuperare materiali utili per l’attività didattica con gli
alunni
7970
43,89
Ricevere assistenza e supporto durante il percorso
1793
9,87
Apprendere/approfondire le competenze specifiche
richieste dai cambiamenti in atto
7125
39,23
Ricevere informazioni tempestive sul percorso e le
tempistiche (calendario)
297
1,64
Apprendere conoscenze, metodi e strumenti spendibili per
la mia professione
7674
42,26
Sviluppare competenze adeguate ad affrontare compiti e
problematiche dell’insegnamento scolastico
4396
24,21
Produrre riflessioni e strumenti didattici utili in classe
2816
15,51
Confrontarmi con esperti sulle tematiche previste dal
percorso
1921
10,58
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Emerge l’interesse dei docenti:
 al recupero di materiali utili da utilizzare con
gli alunni (43,89%),
 per la riflessione su come applicare i principi
della Riforma nella didattica (42,61%)
 per l’apprendimento di conoscenze, metodi e
strumenti spendibili per la propria
professione (42,26%).
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IL MONITORAGGIO
Quali sono le necessità degli insegnanti in formazione, per
progettare un ambiente che vada incontro alle loro esigenze?
Il problema è di immaginare come Puntoedu possa tenere “agganciati”
anche quegli insegnanti che hanno già ricevuto una prima informazione
sui temi della loro formazione, e che probabilmente chiedono “di più” .
… pare di poter sostenere che esso confermi la funzione di prima informazione che Puntoedu esercita rispetto ai temi della formazionedocente”.
Fonte: “Attività di monitoraggio – Puntoedu Riforma” – Report intermedio
a cura del CEPaD – Università Cattolica, Milano
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PuntoEdu non ha ancora affrontato
2 fattori di criticità della formazione in servizio
 dimensione individuale del processo:
nell’ambiente on line la maggior parte delle attività ha
ancora un carattere strettamente individuale
 dimensione del “corso”
ha un suo tempo, un inizio e una fine, e rende lo spazio della
formazione un luogo “altro” rispetto alla pratica
professionale dell’insegnante
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La critica del modello tradizionale dell”aggiornamento”
“Niente ha promesso così tanto ed è risultato così frustrante
come le centinaia di workshop e conferenze che non hanno
portato a significativi cambiamenti nella pratica didattica, una
volta che gli insegnanti sono tornati nelle loro classi ”.
Il parere di Mario Dutto, nel numero degli Annali dedicato all’indagine
nazionale sulla formazione degli insegnanti “Moniform” 2000
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Il corso

astrae il soggetto dal suo contesto professionale, lo pone in un tempo e in un
luogo estraneo alla pratica quotidiana. L’idea di “aggiornamento” rimanda a
procedure tecniche: una macchina si toglie dal processo di produzione, se ne
aggiornano alcune parti, a si ricolloca al lavoro.

ha dei contenuti e un iter standardizzato.
Non c’è nessuna garanzia che ci sia una reale corrispondenza tra i bisogni
formativi, e l’offerta formativa di un corso.
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La formazione degli insegnanti dovrebbe essere una formazione
“per l’innovazione”, ha lo scopo di mettere i soggetti in formazione
nella condizione di chi fa ricerca.
L’insegnante innovatore somiglia al “professionista riflessivo”,
che nell’agire professionale si pone nell’atteggiamento del ricercatore,
ed è capace di accresce conoscenze e competenze riflettendo sulle proprie
azioni nel contesto professionale mentre esse si svolgono.
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I bisogni formativi dipendono dalla capacità di analizzare il
contesto in cui si agisce, di individuare i problemi che si
incontrano, ma anche da interessi culturali, preferenze e
inclinazioni che ne fanno un campo altamente individuale.
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L’insegnante opera all’interno di un sistema
che pur riconoscendo larga autonomia ai singoli docenti e
all’istituzione scolastica, si muove con strategie di
cambiamento e priorità che vengono decise
a livello politico generale
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Si pone un problema di equilibrio
esigenza del centro
tesa a far conoscere agli insegnanti
le linee di indirizzo
(formazione sull’innovazione)
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esigenza dei singoli docenti o di gruppi
di crescere professionalmente
seguendo linee fortemente
personalizzate
(formazione per l’innovazione)
L’insegnante innovatore
Si colloca in un flusso di ricerca
Comunità
di pratica
Linee
di indirizzo
Bisogni
soggettivi
Università
e ricerca
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Contesto
professionale
Organizzazione
Knowledge
management
Archivio
Filtro
Organigramma
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Diritti di
accesso
Conoscenza
Knowledge
sharing
Cosa
Come
Condivisione
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Per cosa
Archivio
Best
practice
Sperimentazione
Formazione
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Museo
della didattica
Riflessione
Narrazione
Ambiente di sviluppo
professionale
INDIRE.EDU
Knowledge
sharing
EDU LAB
Ambiente
di cooperazione nei corsi
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