]
CAMPIONI EUROPEI
VS CAMPIONI NAZIONALI
FRANCO MOSCONI
Parma, 23 maggio
[
Agenda
[1] 1987-oggi: che cosa ci ha insegnato Alexis Jacquemin
[2] L'UE oggi, il più grande mercato interno del mondo
[3] La riscoperta (rinascita) della Politica Industriale a
livello UE al principio degli anni Duemila
[4] Il "Triangolo" della P.I.
[5] Una prima Def. di "Campioni Europei"
[5bis] Verso una tassonomia dei "Campioni Europei"
Il pensiero di Alexis Jacquemin [1987]
sulla:
«necessità di formulare una politica
industriale europea concertata che permetta
di superare le strategie settoriali lungo le
linee nazionali, di ridurre le barriere esistenti
tra le grandi imprese nazionali e di sviluppare
un ampio mercato interno europeo per le
applicazioni industriali».
Caso AIRBUS (4 paesi)
Caso STMicroelectronics (2 paesi)
Caso GSM (standard europeo)
Venti anni dopo…/I
i. UE e le sue 3 grandi idee di successo degli anni
’80 e ‘90: Mercato Interno, Euro, Allargamento a
Est;
ii. È cambiato il rapporto Stato-Mercato
(liberalizzazioni, privatizzazioni, controllo aiuto
di Stato, riforma della competition policy,
eccetera);
iii.
Esiste davvero un level playing field?
Venti anni dopo…/II
iv.La “nuova” Politica industriale europea: 4 Comunicazioni
della Commissione nel periodo 2002-2005 + altri Doc.
v. Gigantesca ondata di M&A, soprattutto in Europa,…ma
anche un risorgente nazionalismo (patriottismo)
economico da parte di Singoli Stati membri;
vi.
Saranno davvero colte le chance per una
riorganizzazione su base pan-europea (continentale) del
nostro sistema produttivo e finanziario?
Obiettivo ultimo:
attualizzare il pensiero – l’intuizione — del Prof.
Jacquemin, lavorando a una sorta di tassonomia dei
«Campioni Europei» [CE].
Essi – lo scopriamo di prim’acchito — sono sì
completamente diversi dai «Campioni
Nazionali» degli anni ’60 e ’70 (e anche oltre).
Ma siamo altrettanto sicuri che di CE ve ne sia
un unico tipo?
Molte cose son cambiate in questi 20 anni…
Joint Tech Initiatives
(2006)

Competitiveness
Report (2006)

1


















Life sciences and biotechnology
Including embedded computing systems
Including renewable forms of energy (e.g., hydrogen and fuel cells)
4
As far as FP7 is concerned, Global monitoring for security
5
Including aerospace industry, the European space program, aeronautics
6
Pharmaceutical industry, including innovative medicines
7
Mechanical engineering
8
Including e-Health;
9
Including climate change; as far as FP7 is concerned, Global monitoring for environment.
10
Transportation and logistics, and in the 7th F.P. including Aeronautics.
11
Digital security and content
12
Nanoelectronics technologies, nanosciences, materials and new production technologies
13
Socio-economic sciences and the humanities

The European Research Council’s Work Program identifies three main research domains: i) Physical Science & Engineering; ii) Life Science; iii) Social Science & Humanities.
2
3
Socioeconomic13

Legend:
1
Nano12

Digital11

0

Environmen
t9
Transports1

Health8


“Aho Report” (2006)
7th FP (2007-2013)

Mech7


Pharma6

Space5

Defence4
EC Communication
I.P. (2005)

Energy3
European
Background
Documents
EC Communication
I.P. (2002)
ICT2
Sectors identified1
Biotech1
Il nuovo approccio alla Politica Industriale (latu sensu)
della Commissione Europea:
“Orizzontale” o “Verticale”?


Il “Triangolo” della Politica Industriale
(nella tradizione Europea)
Il Rapporto del Conseil d’analyse économique
(CAE) del 2000 descrive la Politica Industriale
come la risultante di un triangolo:
Credo che oggi questo triangolo vada letto così:
si tratta di rafforzare il 3° lato senza indebolire
i primi due!
Un primo tipo di CE ha certamente a che fare con questi
sviluppi, e richiama alla mente i casi Airbus,
STMicroelectronics, nonché lo standard GSM (anche se
le difficoltà del progetto Galileo non sono un buon inizio).
Fatti stilizzati:
i) Vi sono ragioni economiche per cooperare a livello
UE nel campo della R&S e della politica tecnologica
[Pisani-Ferry 2005; Pisani-Ferry e Sapir 2006]
(ii) Alcuni settori tendono ad elevati livelli di
concentrazione indipendentemente dalla
dimensione del mercato, e questo accade ove le
spese in R&S sono assai elevate [Sutton 1998; 2006]
(iii) Una cooperazione strategica pubblico-privato è la
via suggerita da Dani Rodrik [2004].
(iv) La questione del budget dell’UE [“Sapir Report”
2003]
Nondimeno, un secondo tipo di CE sta vieppiù emergendo.
Un tentativo di primissima Def. è nell’articolo su “east”:
Quelle grandi imprese che hanno saputo fare i conti col
mercato unico europeo, per di più allargato ai paesi
dell’Europa centro-orientale. E si tratta di grandi
imprese frutto di fusioni «cross-border»
(transfrontaliere) che passano il vaglio del mercato.
Seguendo questa vena, aggiungevo poi una terza parte riferita
alle singole imprese partecipanti alla nuova e più grande
società, che, a ben vedere, si estende al sistema-paese nel
suo complesso:
Esso, per quanto grande sia, può solo concorrere alla
creazione di «campioni europei»: ma deve farlo in
posizioni di leadership nei settori in cui si concentrano i
pezzi pregiati della sua industria e del suo terziario.
La “Struttura” del mercato europeo/I
L’Economist su dati McKinsey (Survey:
European Business, February 10th)
La “Struttura” del mercato
europeo/II
Farewell National Champions di N.
Vèron [2006] sulle Top 100
d’Europa
La “Struttura” del mercato
europeo/III
“FT Global 500” list*
GDP data†
N° of
Mkt Value % of
Compan (,000$)
total
y
(mkt
value)
Value
(Euro
trillions)
% of
region in
the
“triad”
GDP
EU
139
6,945.0
27.4
11,0
44.3
Europ (Euro Area)
e
US
(89)
(3,734.0)
(16.6)
(8,0)
(32.3)
197
9,897.0
44.2
10,5
42.4
Japan
60
2,155.0
9.6
3,3
13.3
Nostra elaborazione su dati FT e ECB
Sulle Top (…) vi sono altre autorevoli graduatorie (Forbes,
Fortune, Business Week, R e S/Mediobanca, eccetera)
Fatti stilizzati (o meglio, fatti che si stanno svolgendo sotto i nostri
occhi):
i. “Bigness is Back”;
ii. «Distruzione creatrice» a’ la Schumpeter;
iii. Ondata di M&A con l’Europa in posizione di leader (nel 2006:
$1.59 trillion);
iv. Operazioni sempre più grandi (molti i deal superiori a $10
billion)…
v. …e focalizzate sul core business…
vi. …all’interno di settori sensibili come Energia, TLC e Utilities in
genere, Banche e Assicurazioni (+ Stock Market), Chimica e
Farmaceutica, Difesa, altre Manifatturiere (Moda/Lusso, Accaio,
eccetera).
vii.Ma l’UE in sé non racconta tutta la storia, giacché…
viii.…arrivano i grandi gruppi dai BRIC …
ix. …e non mancano M&A transatlantiche.
Scarica

5 - Campioni Europei vs Nazionali