CRITICITÀ E PUNTI DI FORZA LAVORANDO
CON I MSNA: RIFLESSIONI PER UN
INTERVENTO EFFICACE
Bastianoni P.Università di Ferrara
Zullo F. Associazione Agevolando
Ravaglia A. Opera don Calabria Ferrara
II FASE
“Superare la solitudine: narrazioni
riflessioni e interventi con MSNA”
I minori stranieri non accompagnati diventano
maggiorenni: accoglienza, diritti umani, legalità”
(Bastianoni, Zullo, Fratini, Taurino, 2011)
OBIETTIVO
rilevare e comprendere le principali
criticità/difficoltà e i maggiori punti di forza
nell’intervento con MSNA attraverso il
confronto/discussione tra gli operatori che si
occupano della loro accoglienza nella nostra
Regione in un periodo storico di particolare
avversità per MSNA in quanto era ancora vigente il
“famigerato” “pacchetto sicurezza”
PARTECIPANTI
31 operatori sociali della nostra regione :
10 assistenti sociali di 7 diverse province
9 coordinatori di 4 diverse province
12 educatori di comunità di 5 diverse province
METODOLOGIA
focus group, a conduzione non direttiva con
una scaletta preordinata di poche domande
sulle quali attivare la discussione in gruppo
Durata media di ogni focus circa 150 minuti
•
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•
•
Risultati
La produzione discorsiva totale sviluppata durante i 3
focus group è costituita da 37910 parole di cui 33110
(87,3%) prodotte dai partecipanti e 4800 (12,67%)
riferibili agli interventi dei due conduttori, per una durata
complessiva pari a circa 457 minuti.
L’87,3% di produzione discorsiva è stata categorizzata.
I contenuti categorizzati rappresentano il 75,02% del
totale e sono pari a 24886 parole
il 32% educatori,
39% i coordinatori e responsabili
29% operatori sociali
risultati
è possibile notare una netta prevalenza
durante la discussione di contenuti relativi
al microsistema (37,3%) e al
macrosistema (37%).
i due livelli centrali, mesosistema ed
esosistema, costituiscono rispettivamente
il 14,5% e il 10,8% dell’intero corpus
testuale.
Microsistema
EDUCATORI
criticità
difficoltà di integrazione
vissuti relativi alla famiglia d’origine
punti di forza
caratteristiche individuali dei MSNA
passione degli educatori per il lavoro educativo
intervento efficace
migliorare il funzionamento organizzativo della comunità:
MICROSISTEMA
gli operatori sociali,
criticità,
“discrepanza tra aspettative e realtà incontrata da parte dei MSNA;
punti di forza
caratteristiche individuali dei MSNA
Enfatizzano aspetti del mesosistema
Microsistema
i coordinatori e i responsabili delle comunità
punti di forza e di intervento efficace
opportunità di sperimentare la multiculturalità
saper contenere e porre limiti;
caratteristiche individuali dei MSNa come punti di forza
;
Macrosistema
aspetti del macrosistema come “capro espiatorio” con
funzione di evitamento del proprio compito e delle
proprie responsabilità operative
Criticità 80%
limitazioni legislative derivanti dal Pacchetto Sicurezza e
alle difficoltà inerenti le procedure di regolarizzazione.
Come già accennato, gioca però un ruolo significativo
proprio il Pacchetto Sicurezza che, aldilà della tendenza
appena descritta, ha costituito un ostacolo talvolta
travolgente, costringendo diversi ragazzi a vivere la
propria neomaggiore età in balia della clandestinità, per
legge
Macrosistema
Nel lavoro con i MSNA i riferimenti al mesosistema sono incidenti in misura minore ma meritano una
riflessione soprattutto in riferimento a due tematiche:
•
il lavoro di rete
•
la relazione con la famiglia d’origine e/o con i parenti.
•
•
Nel primo caso la rete viene vista come un elemento essenziale dell’intervento ed è considerata
sia nei suoi aspetti critici (in particolare dai coordinatori) sia in relazione alle proprie potenzialità
come risorsa (educatori e operatori sociali). Viene presa in considerazione anche durante la
discussione sul’intervento efficace ma da un punto di vista esosistemico (tab. G).
Nel secondo caso, la famiglia d’origine viene vista come un anello essenziale del lavoro con i
MSNA in quanto detentrice di informazioni necessarie per la regolarizzazione, in quanto primaria
“inviante” del ragazzo e in quanto contesto di riferimento interno principale del minore. Più nel
dettaglio sono i coordinatori a fare riferimento per la maggiore alla famiglia d’origine e lo fanno nel
rispondere ad ogni quesito: è un rapporto critico e difficile da realizzare; è un punto di forza sul
quale occorre contare, anche aldilà della distanza geografica; è, infine, un interlocutore
fondamentale da prendere in considerazione se si vogliono realizzare interventi efficaci. Ma la
costruzione di una relazione collaborativa con la famiglia è importante anche per gli operatori
sociali: è solo attraverso essa che è possibile ottenere determinati documenti utili per la
regolarizzazione ed è solo attraverso l’affidamento a parenti entro il quarto grado che,
ugualmente, è possibile uscire dalle limitazioni legislative inerenti le procedure di regolarizzazione
nel nostro paese.
• Mesosistema
• Vi fanno riferimento solamente gli educatori e gli
operatori sociali per mettere in evidenza :
• A)le carenze strutturali del contesto allargato
• b)l’inadeguatezza dei percorsi psicoterapeutici
• C) la carenza di percorsi scolastici,
• D)la carenza di servizi post-18,
• E) la precarietà dei percorsi lavorativi
• F) la carenza di esperti giuridici.
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Paola Bastianoni - Assemblea Legislativa