UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI PAVIA FACOLTA' DI LETTERE E FILOSOFIA, SCIENZE POLITICHE, GIURISPRUDENZA, INGEGNERIA, ECONOMIA Corso di laurea interfacoltà in Comunicazione Innovazione e Multimedialità La molteplici sfaccettature della comicità: la comicità fra passato e presente Relatore: Chiar.mo Prof. Leonardo Terzo Correlatore: Chiar.ma Prof.ssa Federica Da Milano Tesi di laurea di Serena Polli Anno accademico 2010/2011 Cosa si intende per comicità La comicità viene definita come la capacità di provocare il riso, implicita in una situazione casuale, improvvisa, oppure in una situazione creata appositamente con l'intenzione di far ridere. Non si ride di niente. Perchè ridiamo? Ridiamo perchè cogliamo, in un discorso o in una situazione, un'alterazione nel corso normale degli eventi. Un campo particolare di derisione è costituito anche dal carattere dell'uomo, nell'ambito della sua vita morale, delle sue aspirazioni e dei suoi desideri. Le cinque categorie della comicità H. Bergson è stato il primo ad analizzare l'origine del riso e ha suddiviso la comicità in cinque categorie: Comico di fisionomia Comico di gesto Comico di carattere Comico di situazione Comico di parola Alberto Sordi potrebbe rientrare in tutte le cinque categorie della comicità La funzione sociale del riso Il riso è un fenomeno sociale, perchè una persona non ride da sola, ma lo fa in un gruppo di amici. Il sorriso, é una comunicazione non verbale, che riesce a trasmettere una magica positività agli altri. In Patch Adams viene introdotto il concetto di risoterapia, il sorriso ha un ruolo pedagogico, diventa emblema della capacità di far star bene gli altri, trasmette la gioia di vivere, fa dimenticare per un attimo i problemi e trasporta in un mondo di serenità profonda. La comicità versus l'umorismo, l'ironia e la satira UMORISMO E' un modo intelligente, sottile e ingegnoso di vedere, interpretare e presentare la realtà, ponendone in risalto gli aspetti insoliti, bizzarri e divertenti. IRONIA SATIRA L'ironia è una specie di dissimulazione del proprio pensiero mediante il tono irridente delle parole, inteso ad affermare il contrario di ciò che pare si dica. E' un tipo particolare di comicità che mira a far ridere criticando personaggi importanti o le idee da loro diffuse, attraverso la messa in ridicolo. Ad ogni popolo la sua comicità Ogni popolo ha il suo senso del comico e dell'umorismo. Il comico è una categoria mobile, che varia da paese a paese, da una cultura all'altra. E' più legato alle particolarità del costume, e più ancora della lingua e può perdere la sua efficacia nel tempo e nello spazio: il comico è inesportabile. La comicità in televisione Il linguaggio televisivo è estremamente immediato, orientato maggiormente verso l'intrattenimento facile e diretto. Il comico contemporaneo si trova a doversi esprimere in tempi brevissimi cercando di concentrare al massimo la potenza espressiva della sua vis comica. Il tormentone Il cosiddetto “tormentone” è una tecnica che consiste nel ripetere più volte all’interno di uno sketch una parola chiave, un suono, una frase o anche un semplice gesto. Ha un impatto immediato sull'immaginazione del pubblico televisivo, e il fatto che il personaggio si ripresenta con ripetitività ad ogni puntata, consente allo spettatore di imitarne i modi di dire più caratteristici. La comicità in teatro Il teatro è incontro e partecipazione, il linguaggio teatrale comico è diverso da quello videoteatrale, dove non può esserci interazione dell'attore e dello spettatore. L'efficacia del teatro e del linguaggio dei comici non risiede nella battuta stessa ma nel modo in cui viene raccontata. L'attore comico Stravolge la sua mimica, costruisce una particolare gestualità, altera la voce, inventa nuovi rapporti tra parola e gesto,studia nuovi ritmi nella scansione delle battute. Basta un gesto, uno sguardo, un tic, per permettere di identificare con esattezza quel tipo di personaggio e la sua personalità. L'attore crea dunque una sorta di partitura gestuale, di testo non verbale che supporta o in certi casi supplisce quello verbale. La commedia greca antica Il maggiore esponente è Aristofane, egli faceva satira politica, culturale e sociale. E' considerato un commediografo buono per ogni tempo. Nonostante in scena troviamo personaggi e situazioni dell'epoca, la sua comicità è così universale che lo spettatore moderno non ha bisogno di conoscenze storiche per ridere di gusto. La commedia a Roma Plauto fu il primo autore latino ad occuparsi di un solo genere letterario, le sue commedie appartengono tutte al genere della palliata. La palliata consisteva in un'alternanza di scene dialogate, deverbia, e scene recitate accompagnate dalla musica, i cantica. La comicità palutina può essere di tre generi: di situazione, di carattere e bassa. Per concludere... Nessuno potrebbe vivere senza un pizzico di comicità. C'é chi sostiene anche che far ridere l'altro sia una delle chiavi fondamentali per tenerlo in pugno, nelle dinamiche di potere come in quelle sentimentali, sicuramente il sorriso è uno dei primi riflessi incondizionati dei neonati e i bambini imparano a ridere ben prima di parlare.