Tutti i quiz mininisteriali – risposta giusta la A
Area 1 - Unione Europea
1. Il Trattato di Roma è entrato in vigore il (Area 1 - Unione Europea, n.1)
A) 1° gennaio 1958
B) 1° gennaio 1970
C) 1° gennaio 1980
D) 1° gennaio 1990
2. Le Repubbliche Baltiche sono: (Area 1 - Unione Europea, n.2)
A) Estonia, Lettonia, Lituania.
B) Estonia, Moldova, Polonia.
C) Estonia, Lituania, Polonia.
D) Estonia, Lettonia,Norvegia
3. I Paesi fondatori delle Comunità Europee sono stati: (Area 1 - Unione Europea, n.3)
A) Francia, Germania, Italia, Lussemburgo, Belgio, Paesi Bassi
B) Francia, Germania, Italia, Regno Unito, Spagna, Paesi Bassi
C) Francia, Germania, Italia,Regno Unito, Spagna,Belgio
D) Francia, Italia, Lussemburgo, Belgio, Spagna, Regno Unito
4. Quale di questi Paesi non è attualmente un membro dell'Unione europea? (Area 1 - Unione Europea, n.4)
A) Norvegia.
B) Finlandia.
C) Lettonia
D) Estonia
5. Quanti sono attualmente i Paesi membri dell'Unione europea? (Area 1 - Unione Europea, n.5)
A) 27
B) 35
C) 25
D) 15
6. Attraverso la strategia di Lisbona, l'Unione europea si è prefissa l'obiettivo di (Area 1 - Unione Europea, n.6)
A) diventare l'economia più competitiva del mondo entro il 2010.
B) disciplinare più efficacemente la concorrenza.
C) potenziare ulteriormente i fondi strutturali.
D) aumentare il numero dei Paesi membri
7. Quale trattato è attualmente in vigore: (Area 1 - Unione Europea, n.8)
A) il trattato di Lisbona
B) il trattato di Amsterdam
C) il trattato di Maastricht
D) il trattato di Roma
8. Il Consiglio europeo è composto (Area 1 - Unione Europea, n.11)
A) dai Capi di Stato o di Governo
B) dai rappresentanti permanenti degli Stati membri
C) dai Ministri degli Stati membri
D) dai Ministri di Francia,Germania e Italia
9. La Convenzione europea dei diritti umani è stata conclusa sotto gli auspici: (Area 1 - Unione Europea, n.12)
A) del Consiglio d'Europa.
B) della CECA.
C) della Comunità europea.
D) dell'ONU
10. Chi è l'attuale presidente della Commissione europea (Area 1 - Unione Europea, n.13)
A) Barroso
B) Blair
C) Aznar
D) Merkel
11. Nell'Unione europea il settimo programma quadro 2007-2013 rappresenta uno strumento fondamentale: (Area 1 - Unione
Europea, n.14)
A) della politica comunitaria di ricerca.
B) della politica comune in campo ambientale.
C) della politica commerciale comune
D) della politica agricola comune
12. Il Parlamento europeo è eletto ogni: (Area 1 - Unione Europea, n.16)
A) cinque anni
B) sette anni
C) tre anni
D) quattro anni
13. Quale è un fondo strutturale ? (Area 1 - Unione Europea, n.17)
A) il Fondo europeo di sviluppo regionale.
B) il Fondo europeo di sviluppo statale
C) il Fondo europeo per le società
D) il Fondo europeo per il credito alle piccole imprese
14. Quale Paese non aderisce all'Euro? (Area 1 - Unione Europea, n.18)
A) Regno Unito
B) Grecia
C) Slovenia
D) Francia
15. Pareri e raccomandazioni delle istituzioni comunitarie sono vincolanti per gli Stati membri ? (Area 1 - Unione Europea,
n.19)
A) mai
B) sempre
C) talvolta
D) ogni cinque anni
16. La Corte europea dei diritti dell'uomo (Area 1 - Unione Europea, n.20)
A) è una istituzione del Consiglio d'Europa
B) è una istituzione dell'Unione europea
C) è una istituzione dell'OSCE (organizzazione per la sicurezza e cooperazione in Europa)
D) è un'istituzione dell'ONU
17. Il Portogallo è entrato a far parte dell'UE (Area 1 - Unione Europea, n.21)
A) il 1° gennaio 1986
B) il 1° gennaio 1973
C) il 1° gennaio 1981
D) il 1° gennaio 1989
18. Che cosa si intende con «libro bianco» nel gergo comunitario ? (Area 1 - Unione Europea, n.22)
A) documenti che contengono proposte di azione comunitaria in un settore specifico
B) documenti che riportano le posizioni degli Stati membri sulle proposte della Commissione
C) documenti che raccolgono i commenti della Corte dei conti al bilancio comunitario
D) documenti contrassegnati da sigilli degli Stati
19. Aderendo all'Unione europea gli Stati membri (Area 1 - Unione Europea, n.24)
A) limitano la loro sovranità nazionale
B) aumentano la loro sovranità
C) né aumentano né riducono la loro sovranità
D) aumentano la loro sovranità a turno
20. Le raccomandazioni possono essere emanate (Area 1 - Unione Europea, n.27)
A) dalla Commissione, dal Consiglio e dal Parlamento
B) solo dal Consiglio
C) solo dalla Commissione
D) solo dal Parlamento
21. Il principio di sussidiarietà si applica: (Area 1 - Unione Europea, n.28)
A) ai settori di competenza concorrente o condivisa tra Comunità e Stati membri
B) ai settori di competenza esclusiva della Comunità
C) ai settori di competenza esclusiva statale
D) ai settori di competenza condivisa tra Stati membri
22. Da chi è composto il COREPER? (Area 1 - Unione Europea, n.31)
A) dai rappresentanti diplomatici nazionali presso le Comunità
B) da agenti diplomatici statali coadiuvati da alti funzionari
C) da rappresentanti delle Regioni
D) da rappresentanti delle collettività regionali e locali presso la Comunità
23. Nell'Unione europea, le comunicazioni sono normalmente adottate: (Area 1 - Unione Europea, n.34)
A) dalla Commissione
B) dal Consiglio
C) dalla Commissione previo parere del Parlamento europeo
D) dalla Commissione previo parere del Consiglio
24. La cittadinanza dell'Unione comporta il diritto: (Area 1 - Unione Europea, n.36)
A) di votare e di essere eletto alle elezioni comunali e a quelle del Parlamento europeo alle stesse condizioni dei cittadini dello Stato ospite
B) di votare alle elezioni del Parlamento europeo, alle stesse condizioni dei cittadini dello Stato ospite, ma non il diritto di essere eletto
C) di votare alle elezioni del Parlamento nazionale dello Stato ospite
D) di essere eletto al Parlamento nazionale dello Stato ospite
25. Il Consiglio d'Europa (Area 1 - Unione Europea, n.37)
A) è un'organizzazione internazionale il cui scopo è promuovere la democrazia e i diritti dell'uomo
B) è un organo dell'Unione europea
C) è un comitato consultivo della NATO
D) è un'istituzione dell'ONU
26. In ambito comunitario, la politica dell'immigrazione è materia di competenza (Area 1 - Unione Europea, n.38)
A) condivisa
B) esclusiva degli Stati membri
C) esclusivamente comunitaria
D) della Corte di Giustizia
27. La Polonia è entrata nell'UE (Area 1 - Unione Europea, n.39)
A) nel 2004
B) nel 1989
C) nel 2006
D) nel 2001
28. La Lettonia è entrata nell'UE (Area 1 - Unione Europea, n.40)
A) nel 2004
B) nel 2006
C) nel 2001
D) nel 1989
29. La Spagna è entrata nell'UE (Area 1 - Unione Europea, n.41)
A) nel 1986
B) nel 2005
C) nel 1989
D) nel 1957
30. Autorità nazionali per l'Italia del "Programma per l'apprendimento lungo tutto l'arco della vita" sono (Area 1 - Unione
Europea, n.43)
A) MIUR e Ministero del Lavoro
B) MIUR e Ministero dell'Economia
C) MIUR e Ministero dei Beni culturali
D) MIUR e Presidenza del Consiglio
31. L'Agenzia nazionale per l'Italia di "Leonardo da Vinci" è presso (Area 1 - Unione Europea, n.44)
A) ISFOL
B) Ministero del Lavoro
C) MIUR
D) Ansas/Indire
32. L'Agenzia nazionale per l'Italia di "Comenius" è presso (Area 1 - Unione Europea, n.45)
A) Ansas/Indire
B) MIUR
C) ISFOL
D) Ministero del Lavoro
33. Con la sigla "LLP" si identifica (Area 1 - Unione Europea, n.46)
A) il "Lifelong Learning Program"
B) la "Lifelong Learning Procedure"
C) il "Long Lasting Program"
D) la "Life Long Person"
34. Un progetto di partenariato "Comenius" ha una durata di (Area 1 - Unione Europea, n.48)
A) due anni
B) quattro anni
C) tre anni
D) dipende dai Paesi partecipanti
35. La mobilità individuale degli alunni delle scuole nell'ambito di Comenius può essere realizzata solo tra istituti (Area 1 Unione Europea, n.49)
A) che abbiano già realizzato un partenariato Comenius
B) che abbiano ospitato un assistente Comenius
C) che abbiano realizzato un progetto Grundtvig
D) i cui dirigenti scolastici si conoscano
36. Un progetto di partenariato Comenius può essere basato su un accordo (Area 1 - Unione Europea, n.50)
A) bilaterale o multilaterale
B) solo multilaterale
C) esclusivamente bilaterale
D) tra almeno cinque Paesi
37. I partenariati Comenius Regio promuovono attività di cooperazione transnazionale tra (Area 1 - Unione Europea, n.51)
A) due autorità educative locali o regionali di due diversi Paesi europei partecipanti a LLP
B) almeno tre Regioni europee
C) due istituzioni scolastiche di due diversi Paesi europei partecipanti a LLP
D) una Regione dell'U.E. ed una Regione extra europea
38. La durata di un partenariato Comenius Regio (Area 1 - Unione Europea, n.52)
A) è biennale
B) è triennale
C) è almeno quinquennale
D) dipende dai Paesi partecipanti
39. Nell'ambito dei partenariati Comenius, per numero di mobilità si intende (Area 1 - Unione Europea, n.53)
A) il numero delle persone che si spostano all'estero nell'arco del periodo di attività
B) il numero dei partecipanti al progetto
C) il numero degli insegnnati che realizzano il progetto
D) il numero degli alunni che si spostano all'estero
40. La formazione degli insegnanti nell'ambito di LLP è prevista (Area 1 - Unione Europea, n.54)
A) in "Comenius" e "Grundtvig"
B) soltanto in "Comenius"
C) in "Erasmus" e "Leonardo da Vinci"
D) solo in "Grundtvig"
41. Nell'ambito di LLP cosa sono i "TOI"? (Area 1 - Unione Europea, n.55)
A) progetti di trasferimento dell'innovazione
B) progetti di formazione per gli insegnanti
C) scambi di studenti
D) progetti di mobilità per studenti e insegnanti
42. "Leonardo da Vinci" è il sottoprogramma destinato principalmente a (Area 1 - Unione Europea, n.56)
A) sostenere il miglioramento della qualità e dell'innovazione nei sistemi, negli istituti e nelle prassi di istruzione e formazione professionale
B) promuovere la formazione e l'aggiornamento degli insegnanti
C) sostenere i progetti delle Regioni
D) sostenere iniziative di formazione per gli alunni dei Licei
43. La mobilità in "Leonardo da Vinci" può riguardare (Area 1 - Unione Europea, n.57)
A) persone in formazione professionale iniziale
B) soltanto gli studenti degli istituti scolastici
C) solo gli apprendisti
D) solo i professionisti della formazione
44. Eurydice è (Area 1 - Unione Europea, n.58)
A) la rete di informazione sull'istruzione in Europa
B) un sottoprogramma di LLP
C) il nome del primo progetto approvato nell'ambito di LLP
D) la rete di comunicazione della Commissione U.E.
45. Cos'è la NATO? (Area 1 - Unione Europea, n.60)
A) è un'organizzazione internazionale per la collaborazione nella difesa.
B) un ente governativo degli USA
C) un'organizzazione francese
D) l'ente spaziale europeo
46. Il fondo monetario internazionale (Area 1 - Unione Europea, n.61)
A) promuove la collaborazione monetaria e la stabilità finanziaria
B) finanzia gli investimenti produttivi nei Paesi in via di sviluppo
C) fornisce sussidi alle imprese dei Paesi in via di sviluppo
D) finanzia progetti di collaborazione tra Paesi dell'U.E.
47. In quale Paese un referendum popolare ha respinto per due volte l'adesione all'Unione europea? (Area 1 - Unione
Europea, n.62)
A) Norvegia.
B) Svezia
C) Svizzera
D) Cipro
48. Il Consiglio europeo (Area 1 - Unione Europea, n.63)
A) non esercita funzioni legislative
B) esercita funzioni legislative nei limiti previsti dal Trattato sul Funzionamento dell'Unione europea
C) esercita funzioni legislative
D) esercita funzioni legislative secondo le direttive della Commissione europea
49. Il Fondo sociale europeo è (Area 1 - Unione Europea, n.64)
A) un fondo strutturale
B) un fondo destinato alle s.p.a. europee
C) un fondo destinato alle associazioni di volontariato
D) un fondo destinato alle società di servizi sociali
50. Nel caso di conflitto tra diritto comunitario e diritto nazionale (Area 1 - Unione Europea, n.65)
A) il diritto comunitario prevale
B) essi sono sullo stesso piano e la Corte costituzionale decide
C) essi sono sullo stesso piano e la Corte dei conti decide
D) il diritto nazionale prevale
51. Nell'U.E. il Comitato delle regioni (Area 1 - Unione Europea, n.66)
A) è un organo consultivo
B) è un organo consultivo e decisionale
C) è un organo decisionale
D) non esiste
52. Quale documento del dispositivo EUROPASS è possibile compilare personalmente e autonomamente? (Area 1 - Unione
Europea, n.70)
A) EUROPASS passaporto delle lingue
B) EUROPASS mobilità
C) EUROPASS supplemento al diploma
D) EUROPASS supplemento al certificato
53. Il Parlamento europeo ha sede a (Area 1 - Unione Europea, n.71)
A) Strasburgo
B) Bruxelles
C) Lussemburgo
D) Parigi
54. Da chi è eletto il Parlamento europeo (Area 1 - Unione Europea, n.76)
A) Direttamente dai cittadini
B) Dal Consiglio europeo
C) Dalla Commissione europea
D) Dalla Corte dei Conti
55. Con quale Trattato è stata avviata l'Unione monetaria ? (Area 1 - Unione Europea, n.77)
A) Trattato di Maastricht
B) Protocollo di Kyoto
C) Trattato di Nizza
D) Trattato di Roma
56. I programmi d'insegnamento (Area 1 - Unione Europea, n.79)
A) Rientrano nella competenza nazionale
B) Rientrano nella competenza del Consiglio europeo
C) Rientrano nella competenza della Commissione europea
D) Rientrano nella competenza della Rete Eurydice
57. Chi si pronuncia sul contrasto tra norme europee e norme nazionali? (Area 1 - Unione Europea, n.80)
A) La Corte di Giustizia europea
B) La Commissione europea
C) Il Parlamento europeo
D) Il Parlamento degli Stati membri
58. La teoria del Federalismo (Area 1 - Unione Europea, n.83)
A) Non è stata alla base dell'azione dei Padri fondatori dell'Europa
B) E' alla base della costruzione europea
C) Ha trovato attuazione nel corso della costruzione europea
D) E' coniugabile con la teoria funzionalista
59. Quando nasce l'Unione politica? (Area 1 - Unione Europea, n.85)
A) 1992
B) 1957
C) 2000
D) 2004
60. Quando entrano nell'Unione europea i paesi dell'Europa centro-orientale? (Area 1 - Unione Europea, n.87)
A) Nel 2004
B) Nel 1992
C) Nel 1994
D) Nel 1997
61. L'Unione monetaria è stata attuata nel (Area 1 - Unione Europea, n.88)
A) 2002
B) 1992
C) 1997
D) 2004
62. Quando fu istituita la Comunità economica europea ? (Area 1 - Unione Europea, n.89)
A) 1957
B) 1950
C) 1951
D) 1992
63. Quanti paesi firmarono il Trattato di Maastricht? (Area 1 - Unione Europea, n.90)
A) dodici
B) otto
C) undici
D) ventuno
64. Cosa vuol dire la sigla PESC? (Area 1 - Unione Europea, n.91)
A) Politica estera e di sicurezza comune
B) Politica economica e di sicurezza comune
C) Politica economica e sociale comune
D) Politica estera e sociale comune
65. La Presidenza di turno dell'Unione europea dura ? (Area 1 - Unione Europea, n.92)
A) sei mesi
B) dodici mesi
C) diciotto mesi
D) trenta mesi
66. L'Unione europea ufficialmente nasce (Area 1 - Unione Europea, n.93)
A) il 7 febbraio 1992
B) il 2 agosto 1995
C) il 25 marzo 1957
D) il 9 maggio 1998
67. La Carta di Nizza raggruppa i seguenti principi in materia di diritti (Area 1 - Unione Europea, n.94)
A) Dignità, libertà, giustizia, cittadinanza, solidarietà, uguaglianza
B) Rappresentanza, democrazia, cittadinanza,giustizia, libertà, dignità
C) Giustizia, dignità, solidarietà, cittadinanza, uguaglianza,democrazia
D) Dignità, libertà, giustizia, cittadinanza,rappresentanza, uguaglianza
68. La politica europea di vicinato riguarda (Area 1 - Unione Europea, n.98)
A) I rapporti con i paesi vicini per rafforzare la prosperità, la stabilità e la sicurezza di tutti
B) I rapporti tra l'UE e i paesi che intendono aderire ad essa
C) I rapporti tra l'UE e i paesi che fanno parte della NATO
D) I rapporti tra l'UE e i paesi dell'area del Mediterraneo
69. L'Unione europea (Area 1 - Unione Europea, n.99)
A) Agisce nel settore dell'istruzione
B) Emana regolamenti che interessano i programmi d'insegnamento
C) Non agisce nel settore dell'istruzione
D) Emana regolamenti che interessano i titoli di studio
70. Quale documento raccoglie unitariamente i diritti civili, politici,economici e sociali dei cittadini europei ? (Area 1 - Unione
Europea, n.100)
A) Carta dei diritti fondamentali dell'UE
B) Nessun documento
C) Documento dei federalisti
D) Atto Unico
71. Qual è la circoscrizione amministrativa attraverso cui il Ministero dell'istruzione francese organizza i servizi decentrati a
livello regionale? (Area 1 - Unione Europea, n.102)
A) L'Académie
B) Il Département
C) L'Ispettorato generale dell'amministrazione dell'educazione nazionale e della ricerca (IGAENR )
D) Il Greta
72. Quanti anni dura l'istruzione obbligatoria in Francia? (Area 1 - Unione Europea, n.103)
A) 10 anni (dai 6 ai 16 anni di età)
B) 11 anni (dai 6 ai 17 anni di età)
C) 9 anni (dai 6 ai 15 anni di età)
D) 12 anni (dai 6 ai 18 anni di età)
73. Al termine di quale classe si conclude l'istruzione obbligatoria in Francia? (Area 1 - Unione Europea, n.104)
A) Al termine della classe seconde (primo anno dell'istruzione secondaria superiore)
B) Al termine della classe troisième (ultimo anno dell'istruzione secondaria inferiore)
C) Al termine della classe première (secondo anno dell'istruzione secondaria superiore)
D) Al termine della classe terminale (ultimo anno dell'istruzione secondaria superiore)
74. Da quale dei seguenti corpi ispettivi viene effettuata la valutazione del funzionamento delle scuole primarie francesi?
(Area 1 - Unione Europea, n.105)
A) Dagli ispettori dell'educazione nazionale (IEN – Inspecteurs de l'Education Nationale)
B) Dagli ispettori pedagogici regionali (IPR - Inspecteurs Pédagogiques Régionaux)
C) Dagli ispettori generali dell'educazione nazionale (IGEN – Inspecteurs Généraux de l'Education Nationale)
D) Dagli ispettori generali dell'amministrazione dell'educazione nazionale e della ricerca (IGAENR – Inspecteurs Généraux de l'Administration de
l'Education Nationale et de la Recherche)
75. Chi è responsabile della definizione dei programmi scolastici in Francia? (Area 1 - Unione Europea, n.106)
A) Il Ministero dell'istruzione
B) Gli organi periferici del Ministero a livello regionale
C) Le collettività territoriali, ciascuna per il livello di istruzione di propria competenza
D) Le Istituzioni scolastiche
76. A quale livello di istruzione corrisponde il collège francese? (Area 1 - Unione Europea, n.107)
A) Istruzione secondaria inferiore
B) Istruzione secondaria superiore
C) Istruzione primaria (secondo ciclo)
D) Istruzione superiore
77. Quale tra questi organismi è un organo consultivo del Ministero dell'istruzione francese? (Area 1 - Unione Europea,
n.108)
A) L'Haut Conseil de l'éducation
B) Il Conseil pédagogique
C) L'Inspection Générale
D) La Direction Générale de l'enseignement scolaire
78. Qual è il diploma rilasciato al termine degli studi di lycée in Francia? (Area 1 - Unione Europea, n.109)
A) Il Baccalauréat
B) Il Brevet d'études supérieures
C) Il Diplôme national du brevet
D) Il Certificat de fin d'études secondaires
79. Il socle commun de connaissances et de compétences è: (Area 1 - Unione Europea, n.110)
A) Una base comune di conoscenze e competenze che gli alunni francesi devono acquisire al termine della scolarizzazione obbligatoria
B) Una base comune di conoscenze e competenze che gli alunni francesi devono dimostrare di possedere prima di accedere all'istruzione
secondaria superiore
C) Una base comune di conoscenze e competenze che gli alunni francesi devono acquisire al termine della scolarizzazione primaria
D) Una base comune di conoscenze e competenze che gli alunni francesi devono dimostrare di possedere prima di accedere all'istruzione superiore
80. Quale tra i seguenti soggetti non è membro dell'équipe direttiva degli istituti secondari (EPLE - Etablissements publics
locaux d'enseignement) francesi? (Area 1 - Unione Europea, n.111)
A) Il professeur principal
B) Il gestionnaire
C) Il conseiller principal d'éducation
D) Il capo di istituto
81. Nel sistema educativo francese, a quale diploma corrisponde il primo livello di qualifica professionale che ha come
obiettivo primario l'accesso al mondo del lavoro? (Area 1 - Unione Europea, n.112)
A) Al certificato di attitudine professionale (CAP)
B) Al Brevetto di studi professionali (BEP)
C) Al Baccalauréat professionale
D) Al Baccalauréat tecnologico
82. Che cosa sono le classes d'initiation (CLIN) nel sistema educativo francese? (Area 1 - Unione Europea, n.113)
A) Classi che accolgono alunni immigrati nuovi arrivati non francofoni prima dell'inserimento nei corsi dell'istruzione ordinaria
B) Classi, integrate nell'istruzione ordinaria, che accolgono alunni con handicap
C) Classi che accolgono alunni che devono recuperare le insufficienze dell'anno precedente prima di passare alla classe successiva
D) Classi propedeutiche per l'accesso alle Grandes écoles
83. I risultati individuali degli alunni della scuola primaria francese nelle valutazioni standardizzate a livello nazionale sono
comunicati a: (Area 1 - Unione Europea, n.114)
A) Insegnanti e genitori
B) Solo ai genitori
C) Solo agli insegnanti
D) I risultati sono pubblici
84. Gli insegnanti francesi del livello primario sono valutati da: (Area 1 - Unione Europea, n.115)
A) Gli ispettori dell'educazione nazionale (IEN – Inspecteurs de l'Education Nationale)
B) Gli ispettori dell'educazione nazionale (IEN – Inspecteurs de l'Education Nationale) e il capo di istituto
C) Il capo di istituto
D) Non sono valutati
85. In quale dei seguenti paesi l'obbligo di istruzione si conclude al diciottesimo anno di età? (Area 1 - Unione Europea,
n.116)
A) Ungheria e Paesi Bassi
B) Grecia e Spagna
C) Francia e Inghilterra
D) Svezia e Finlandia
86. In quale dei seguenti paesi l'ultimo anno dell'istruzione preprimaria è obbligatorio? (Area 1 - Unione Europea, n.117)
A) Ungheria
B) Francia
C) Spagna
D) Germania
87. Quale dei seguenti paesi ha il ciclo dell'obbligo organizzato in una struttura unica? (Area 1 - Unione Europea, n.118)
A) Repubblica ceca
B) Francia
C) Portogallo
D) Spagna
88. Da chi è stato messo a punto il sistema internazionale di classificazione standard dell'istruzione (ISCED)? (Area 1 Unione Europea, n.120)
A) Unesco
B) Eurostat
C) Direzione Generale "Istruzione e cultura" della Commissione europea
D) Consiglio d'Europa
89. Quale tra i seguenti soggetti è il principale responsabile dell'offerta di istruzione e formazione in Finlandia? (Area 1 Unione Europea, n.121)
A) La municipalità
B) L'istituto di istruzione e formazione
C) Il Ministero dell'istruzione e della cultura
D) Il Finnish National Board of Education (FNBE)
90. Qual è il livello amministrativo responsabile dell'assunzione degli insegnanti francesi dell'istruzione primaria e
secondaria? (Area 1 - Unione Europea, n.122)
A) Il livello centrale per entrambe le tipologie di insegnanti
B) Il livello locale per entrambe le tipologie di insegnanti
C) Il livello locale per gli insegnanti dell'istruzione primaria e il livello centrale per quelli dell'istruzione secondaria
D) Il livello di istituto scolastico per gli insegnanti dell'istruzione primaria e il livello locale per quelli dell'istruzione secondaria
91. Qual è l'organo deliberante e consultivo degli istituti secondari (EPLE - Etablissements publics locaux d'enseignement)
francesi? (Area 1 - Unione Europea, n.123)
A) Il Conseil d'administration
B) Il Conseil pédagogique
C) La Commission permanente
D) L'Equipe de direction
92. Negli istituti secondari francesi, gli assistenti educativi di supporto all'équipe didattica, in particolare per quello che
concerne la sorveglianza degli alunni e l'accoglienza e l'integrazione degli alunni handicappati, sono reclutati da: (Area 1 Unione Europea, n.124)
A) Il capo di istituto
B) Il Recteur
C) Il Ministero dell'istruzione
D) La collettività territoriale
93. Qual è il livello amministrativo responsabile dell'assunzione degli insegnanti portoghesi dell'istruzione primaria e
secondaria? (Area 1 - Unione Europea, n.125)
A) Il livello centrale per entrambe le tipologie di insegnanti
B) Il livello locale per entrambe le tipologie di insegnanti
C) Il livello locale per gli insegnanti dell'istruzione primaria e il livello centrale per quelli dell'istruzione secondaria
D) Il livello di istituto scolastico per gli insegnanti dell'istruzione primaria e il livello locale per quelli dell'istruzione secondaria
94. In Ungheria, la formazione in servizio degli insegnanti del livello primario e secondario è: (Area 1 - Unione Europea,
n.127)
A) Obbligatoria
B) Facoltativa ma necessaria per la promozione
C) Facoltativa
D) Facoltativa per gli insegnanti del livello primario ma obbligatoria per quelli del livello secondario
95. Nell'ambito del sistema di istruzione e formazione francese, che cosa è l'ONISEP? (Area 1 - Unione Europea, n.128)
A) Un organismo pubblico che offre informazione e orientamento per i giovani sui percorsi formativi e sulle professioni
B) Un organismo pubblico che offre corsi di aggiornamento per la formazione in servizio degli insegnanti del secondo grado
C) Un organismo pubblico che offre corsi di formazione professionalizzanti per giovani usciti precocemente dal sistema di istruzione e formazione
D) Un organismo privato che offre supporto e orientamento ai giovani in cerca di occupazione
96. Quasi tutti i paesi europei prevedono forme di valutazione esterna delle scuole dell'istruzione obbligatoria e più di un
terzo ne pubblica sistematicamente i risultati. Quali delle seguenti affermazioni è corretta per il Portogallo? (Area 1 - Unione
Europea, n.129)
A) E' prevista la pubblicazione sistematica dei risultati dei singoli istituti scolastici
B) Non è prevista una pubblicazione sistematica dei risultati dei singoli istituti scolastici
C) La pubblicazione dei risultati dei singoli istituti scolastici viene fatta in base alla loro autonomia
D) Non è prevista la valutazione esterna degli istituti scolastici di istruzione obbligatoria
97. La certificazione di fine studi secondari superiori in Francia viene rilasciato sulla base: (Area 1 - Unione Europea, n.130)
A) di prove finali esterne
B) di prove finali interne ed esterne
C) solamente di prove interne
D) solamente dei voti e del lavoro svolto durante l'anno
98. Quali sono i membri che compongono il Conseil pédagogique nei lycées francesi? (Area 1 - Unione Europea, n.131)
A) Il capo di istituto, almeno un professeur principal di ciascun livello di istruzione, almeno un professore per ambito disciplinare e un conseiller
principal d'éducation.
B) Il capo di istituto, almeno un professeur principal di ciascun livello di istruzione, un conseiller d'orientation psychologue e un documentalista
C) Il capo di istituto, tutti i professeurs principaux dell'istituto, una rappresentanza di genitori e di alunni
D) Il capo di istituto, un professore per ambito disciplinare, una rappresentanza di genitori e di alunni
99. A chi spetta l'ultima parola in merito all'ammissione al primo anno del livello primario della scuola ungherese (altalános
iskola)? (Area 1 - Unione Europea, n.132)
A) Al capo di istituto
B) Ai soli genitori
C) Al servizio di orientamento psicologico/educativo
D) Agli insegnanti del livello preprimario
100. Quale tra le seguenti materie non è prevista nei programmi scolastici della scuola primaria francese? (Area 1 - Unione
Europea, n.133)
A) Religione
B) Educazione fisica e sportiva
C) Lingua straniera
D) Educazione artistica
101. In quale dei seguenti gruppi di paesi i bambini che non sono giudicati pronti per iniziare la scuola primaria vengono
iscritti in classi cosiddette di transizione? (Area 1 - Unione Europea, n.134)
A) Repubblica ceca, Germania, Austria
B) Francia, Spagna, Portogallo
C) Svezia, Finlandia, Danimarca
D) Grecia, Lituania, Polonia
102. In quale dei seguenti paesi la scelta e l'approvazione dei libri di testo viene fatta a livello centrale? (Area 1 - Unione
Europea, n.135)
A) Grecia
B) Inghilterra
C) Finlandia
D) Spagna
103. In Spagna, la competenza nella gestione del sistema educativo è (Area 1 - Unione Europea, n.136)
A) del Ministero dell'istruzione e degli organi competenti delle singole Comunità Autonome
B) esclusiva del Ministero dell'istruzione
C) esclusiva delle singole Comunità Autonome
D) del Ministero dell'istruzione e degli enti locali (livello comunale)
104. L'obbligo di istruzione in Spagna: (Area 1 - Unione Europea, n.137)
A) Copre i livelli primario e secondario inferiore
B) Copre i livelli primario, secondario inferiore e tutto il livello secondario superiore
C) Copre i livelli primario, secondario inferiore e i primi due anni del secondario superiore
D) Copre solo il livello primario
105. Il curricolo in Spagna è costituito da: (Area 1 - Unione Europea, n.138)
A) Una percentuale di curricolo di base definito a livello nazionale e una percentuale di curricolo sviluppato a livello di Comunità Autonoma
B) Uno 'zoccolo comune' definito a livello nazionale e materie opzionali decise a livello di istituto
C) Programmi definiti a livello nazionale per ogni materia
D) Non esiste un curricolo definito a livello nazionale. Sono le Comunità Autonome che definiscono i propri curricoli
106. In quale di questi paesi il capo di istituto dura in carica 4 anni rinnovabili per ulteriori 4 anni? (Area 1 - Unione Europea,
n.139)
A) Spagna
B) Inghilterra
C) Germania
D) Francia
107. Rispetto alle Comunità Autonome della Spagna che hanno una seconda lingua ufficiale, quale delle seguenti
affermazioni è esatta? (Area 1 - Unione Europea, n.140)
A) Il Ministero definisce il 55% del curricolo e il restante 45% è demandato alla singola Comunità Autonoma
B) La Comunità Autonoma definisce l'intero curricolo
C) La Comunità Autonoma definisce il 50% del curricolo
D) Il fatto che una Comunità Autonoma abbia una seconda lingua ufficiale non influisce sul curricolo
108. In Spagna, gli apprendimenti degli alunni sono valutati esternamente attraverso test standardizzati. Quale delle seguenti
affermazioni è corretta? (Area 1 - Unione Europea, n.141)
A) Ci sono due rilevazioni distinte, una organizzata a livello nazionale, anche in collaborazione con le Comunità Autonome, e una organizzata a
livello di singola Comunità Autonoma
B) La valutazione esterna degli apprendimenti è svolta solo a livello nazionale e le Comunità Autonome non sono coinvolte nel procedimento
C) La valutazione esterna degli apprendimenti è svolta da un ente privato su incarico del Ministero dell'educazione
D) Le rilevazioni degli apprendimenti sono organizzate esclusivamente a livello di singola Comunità Autonoma
109. Per quanto riguarda la valutazione esterna delle scuole in Spagna, quale delle seguenti affermazioni è corretta? (Area 1 Unione Europea, n.142)
A) La valutazione esterna delle scuole è condotta dall'Ispettorato educativo (Inspección Educativ di ogni Comunità Autonoma secondo un piano di
valutazione stabilito dalla Comunità stessa
B) La valutazione esterna delle scuole è condotta dall'Istituto di valutazione (Instituto de Evaluación), dipendente dal Ministero dell'educazione,
secondo un piano definito a livello nazionale
C) La valutazione esterna delle scuole è condotta da un organismo esterno sia al Ministero che alla Comunità Autonoma, su richiesta della scuola
D) Non è prevista alcuna procedura di valutazione esterna delle scuole
110. In Spagna, dopo aver concluso l'istruzione secondaria obbligatoria, gli studenti possono scegliere fra diversi percorsi.
Quale fra le seguenti opzioni non esiste? (Area 1 - Unione Europea, n.143)
A) Il Bachillerato di tipo professionale
B) Un ciclo formativo nell'ambito della formazione professionale di livello intermedio
C) Studi di livello intermedio nell'ambito della formazione professionale sportiva
D) Il Bachillerato a indirizzo artistico
111. Con riferimento al numero di esami conclusivi dei diversi livelli di istruzione sostenuti dagli studenti, quale fra le
seguenti affermazioni è esatta? (Area 1 - Unione Europea, n.144)
A) In Spagna, gli studenti non sostengono un esame conclusivo né al termine dell'istruzione secondaria inferiore, né al termine dell'istruzione
secondaria superiore generale
B) In Spagna, gli studenti sostengono solamente un esame a conclusione del percorso di istruzione secondaria superiore generale
C) In Spagna, gli studenti sostengono un esame sia al termine dell'istruzione secondaria inferiore sia al termine dell'istruzione secondaria superiore
D) In Spagna, gli studenti sostengono un esame al termine di ciascun livello di istruzione scolastica (primario, secondario inferiore e secondario
superiore)
112. In Spagna, l'educazione prescolare (Area 1 - Unione Europea, n.145)
A) è parte del sistema educativo e ha una durata di 6 anni (0-6 anni di età)
B) è parte del sistema educativo e ha una durata di 2 anni (4-6 anni di età)
C) è parte del sistema educativo ed è organizzata in un solo anno propedeutico alla scuola primaria (5-6 anni di età)
D) l'educazione prescolare non è parte del sistema educativo
113. In quale di questi paesi è espressamente previsto dalla normativa vigente che la formazione in servizio possa essere
svolta all'estero? (Area 1 - Unione Europea, n.146)
A) Ungheria
B) Spagna
C) Francia
D) Finlandia
114. In quali delle seguenti coppie di paesi la formazione continua degli insegnanti, pur essendo facoltativa, è comunque
necessaria per ottenere un avanzamento di carriera o retributivo? (Area 1 - Unione Europea, n.147)
A) Spagna e Portogallo
B) Inghilterra e Germania
C) Finlandia e Svezia
D) Francia e Irlanda
115. Quanto dura la scuola primaria in Spagna? (Area 1 - Unione Europea, n.148)
A) 6 anni (6-12 anni di età)
B) 5 anni (6-11 anni di età)
C) 4 anni (6-10 anni di età)
D) 10 anni (6-16 anni di età)
116. Il numero massimo di alunni per classe a livello primario in Spagna è (Area 1 - Unione Europea, n.149)
A) 25 alunni
B) 30 alunni
C) 20 alunni
D) 15 alunni
117. L'istruzione obbligatoria in Spagna ha la durata complessiva di (Area 1 - Unione Europea, n.150)
A) 10 anni
B) 8 anni
C) 13 anni
D) 9 anni
118. Il sistema educativo spagnolo è stato recentemente riformato dalla Ley Orgánica de Educación (LOE). A quando risale la
legge? (Area 1 - Unione Europea, n.151)
A) 2006
B) 2010
C) 2005
D) 2008
119. In Spagna, l'istruzione e formazione professionale di livello intermedio (livello secondario superiore) (Area 1 - Unione
Europea, n.152)
A) è organizzata in cicli formativi corrispondenti a diverse qualifiche professionali
B) è organizzata in un percorso biennale parallelo all'istruzione secondaria superiore generale (Bachillerato)
C) costituisce uno degli indirizzi del Bachillerato (Bachillerato professionale)
D) non esiste un'offerta a livello nazionale, in quanto la formazione professionale è organizzata direttamente dalle Comunità Autonome
120. In Spagna, la Educación Secundaria Obligatoria (ESO) ha la durata complessiva di (Area 1 - Unione Europea, n.153)
A) 4 anni
B) 3 anni
C) 2 anni
D) 5 anni
121. In quale dei seguenti paesi la lingua latina è una delle materie facoltative previste nel curricolo a livello di istruzione
secondaria inferiore? (Area 1 - Unione Europea, n.154)
A) Spagna
B) Inghilterra
C) Finlandia
D) Svezia
122. In quale dei seguenti paesi l'orientamento agli studenti è incluso come insegnamento nel curricolo di base del ciclo
dell'obbligo di istruzione? (Area 1 - Unione Europea, n.155)
A) Finlandia
B) Spagna
C) Francia
D) Portogallo
123. Se posso accedere alla formazione professionale musicale e coreutica all'età di 8 anni, in quale dei seguenti paesi mi
trovo? (Area 1 - Unione Europea, n.156)
A) Spagna
B) Finlandia
C) Francia
D) Portogallo
124. In quale dei seguenti paesi gli studenti hanno la possibilità di proseguire per un ulteriore anno l'istruzione di base nel
caso in cui, ad esempio, non abbiano ancora scelto il percorso di studi successivo? (Area 1 - Unione Europea, n.158)
A) Finlandia
B) Svezia
C) Ungheria
D) Germania
125. In Portogallo, l'orario settimanale a livello secondario inferiore è costituito da lezioni della durata di (Area 1 - Unione
Europea, n.159)
A) 90 minuti
B) 60 minuti
C) 45 minuti
D) 50 minuti
126. In Spagna, a quali delle seguenti categorie appartengono gli 'alunni con un bisogno specifico di supporto educativo'?
(Area 1 - Unione Europea, n.160)
A) alunni con bisogni educativi speciali, alunni particolarmente dotati e alunni immigrati
B) alunni con bisogni educativi speciali e alunni particolarmente dotati
C) alunni particolarmente dotati e alunni immigrati
D) alunni con bisogni educativi speciali e alunni immigrati
127. In Spagna a cosa hanno diritto gli alunni che provengono da situazioni di svantaggio socio-economico? (Area 1 Unione Europea, n.161)
A) Borse di studio e aiuti economici per compensare lo svantaggio
B) Iscrizione gratuita a scuola
C) Servizi scolastici gratuiti (trasporto, mensa ecc)
D) Libri di testo gratuiti
128. In quale dei seguenti casi, in Spagna, gli alunni con bisogni educativi speciali frequentano istituti speciali diversi da
quelli ordinari? (Area 1 - Unione Europea, n.162)
A) Esclusivamente nel caso di alunni con disabilità particolarmente gravi che richiedono strutture e sostegno adeguati
B) Nel caso di alunni particolarmente dotati che devono frequentare percorsi scolastici più idonei al loro livello di apprendimento
C) Nel caso di alunni che entrano più tardi nel percorso educativo (per es. gli immigrati)
D) Nel caso in cui sia la famiglia a richiederlo
129. In Spagna, cosa sono i centros concertados? (Area 1 - Unione Europea, n.163)
A) scuole private finanziate con fondi pubblici sulla base di accordi con le autorità educative locali
B) scuole speciali che accolgono alunni con bisogni educativi particolarmente gravi
C) istituti che offrono corsi appartenenti al sistema delle 'Enseñanzas de régimen especial'
D) istituti che offrono corsi di formazione professionale di livello secondario superiore
130. In Spagna, cosa sono le Enseñanzas de régimen especial? (Area 1 - Unione Europea, n.164)
A) Percorsi di istruzione nei settori delle arti, della musica, della danza, delle lingue e dello sport
B) Aree disciplinari specifiche per alunni con disabilità
C) Percorsi di studio specifici per alunni particolarmente dotati
D) Aree disciplinari opzionali stabilite a livello di singola Comunità Autonoma
131. In Spagna, cosa è il proyecto educativo? (Area 1 - Unione Europea, n.165)
A) Il documento in cui la scuola descrive il proprio piano formativo
B) Il documento con il quale la Comunità Autonoma definisce annualmente le priorità nel settore educativo
C) Il documento in cui ogni insegnante stabilisce gli obiettivi educativi per l'intera classe
D) Il documento in cui sono stabiliti gli obiettivi educativi per ogni alunno
132. Fra i seguenti candidati alla selezione per la nomina a capo di istituto in una scuola spagnola, a chi viene data la
priorità? (Area 1 - Unione Europea, n.166)
A) A un insegnante della scuola per la quale si seleziona il capo di istituto
B) Al capo di istituto di un'altra scuola che abbia svolto almeno un mandato
C) Al capo di istituto uscente, a condizione che non venga sostituito per causa di cattiva gestione della scuola
D) Tutti i candidati partecipano allo stesso livello
133. In Spagna, dopo aver passato la selezione per la nomina a capo di istituto, cosa occorre fare per avere la nomina
definitiva? (Area 1 - Unione Europea, n.168)
A) Seguire un programma di formazione iniziale organizzato a livello di Comunità Autonoma
B) Seguire un programma di formazione iniziale di due anni organizzato a livello nazionale
C) Presentare un progetto educativo per la scuola che sia approvato dal consiglio degli insegnanti
D) Dopo aver passato la selezione, la nomina è automatica
134. In quale di questi sistemi educativi il dirigente scolastico viene assunto con un processo centralizzato, gestito
dall'amministrazione centrale? (Area 1 - Unione Europea, n.169)
A) Francia
B) Inghilterra
C) Spagna
D) Portogallo
135. Qual è il titolo ufficiale di un capo d'istituto francese di un lycée (scuola superiore di secondo grado)? (Area 1 - Unione
Europea, n.172)
A) Proviseur
B) Principal
C) Directeur
D) President
136. Quanti sono gli ispettori impegnati nel sistema educativo francese? (Area 1 - Unione Europea, n.173)
A) Più di 4000
B) Circa 600
C) Poco meno di 2000
D) Un migliaio
137. Qual è la frequenza prevista per il concorso per dirigente scolastico in Francia? (Area 1 - Unione Europea, n.174)
A) Il concorso si tiene ogni anno
B) Il concorso si tiene ad anni alterni
C) Il concorso si tiene ogni tre anni
D) I dirigenti non sono assunti di norma attraverso un concorso
138. Le scuole inglesi sono ispezionate periodicamente dagli ispettori dell'OfSTED (Office for Standards in Education). Come
viene diffuso il rapporto con i risultati dell'ispezione? (Area 1 - Unione Europea, n.175)
A) Viene pubblicato in versione integrale sul sito dell'OfSTED ed è disponibile a chiunque
B) Solo il capo dell'organo di governo della scuola può leggere la versione integrale e può decidere quali parti diffondere
C) Solo il capo d'istituto può leggere la versione integrale e può decidere quali parti diffondere
D) Viene pubblicato un giudizio sintetico sul sito dell'OfSTED, ma il rapporto tecnico dettagliato è disponibile solo per il personale della scuola
139. I team di ispettori OfSTED (Office for Standards in Education) che ispezionano le scuole inglesi sono composti da (Area
1 - Unione Europea, n.176)
A) Ispettori liberi professionisti, qualificati attraverso un apposito corso OfSTED e ispettori OfSTED
B) Solo ispettori dipendenti permanenti delle LA (Local Authorities)
C) Solo ispettori dipendenti permanenti dell' OfSTED
D) Esperti di varia provenienza scelti dall' OfSTED anche al di fuori del mondo della scuola
140. In quale di questi paesi è prevista una remunerazione per i membri dell'organo di governo della scuola? (Area 1 - Unione
Europea, n.177)
A) Olanda
B) Spagna
C) Inghilterra
D) Portogallo
141. Chi presiede il Conseil d'Administration delle scuole secondarie francesi? (Area 1 - Unione Europea, n.178)
A) Il capo d'istituto
B) Un genitore
C) Un rappresentante dell' Academie
D) Può presiederlo qualsiasi membro, purchè venga eletto dal Conseil
142. Gli organi di governo ufficiali della scuola variano in ogni sistema educativo. In quali di questi paesi la scuola ha un
maggior numero di organi di governo? (Area 1 - Unione Europea, n.181)
A) Portogallo
B) Inghilterra
C) Francia
D) Olanda
143. Il capo d'istituto nel sistema educativo francese può rimanere nello stesso istituto per un periodo limitato, dopo di che
deve chiedere di essere trasferito. Qual è il periodo massimo di permanenza del dirigente in uno stesso istituto? (Area 1 Unione Europea, n.182)
A) 9 ANNI
B) 5 ANNI
C) 7 ANNI
D) 4 ANNI
144. Il capo d'istituto nel sistema scolastico francese può chiedere il trasferimento di sede solo dopo un periodo di effettivo
servizio nella stessa scuola. Qual è la durata di questo periodo? (Area 1 - Unione Europea, n.183)
A) Almeno 3 anni
B) Almeno 2 anni
C) Almeno 4 anni
D) Almeno 5 anni
145. In che cosa consiste il programma inglese National Professional Qualification for Headship? (Area 1 - Unione Europea,
n.184)
A) E' un corso di qualificazione obbligatorio per accedere alla dirigenza scolastica
B) E' uno strumento di valutazione dei capi d'istituto
C) E' un corso di formazione rivolto ai docenti che vogliono approfondire le tematiche della qualità della scuola
D) E' un diploma professionale che si può conseguire a 18 anni dopo un corso di formazione di istruzione secondaria
146. In quale di questi paesi la remunerazione degli insegnanti (stipendio al termine della carrier è migliore, secondo i calcoli
dell'OCSE? (Area 1 - Unione Europea, n.185)
A) Germania
B) Italia
C) Inghilterra
D) Francia
147. A quale di queste entità è più vicino il numero di alunni in Francia (tutti gli ordini, scuole statali e private/paritarie) ?
(Area 1 - Unione Europea, n.187)
A) 12000000
B) 15500000
C) 55000000
D) 8000000
148. A quale di queste entità è più vicino il numero di alunni in Spagna (tutti gli ordini, scuole statali e private/paritarie) ?
(Area 1 - Unione Europea, n.188)
A) 7000000
B) 12000000
C) 4500000
D) 10000000
149. A quale di queste entità è più vicino il numero di alunni in Portogallo (tutti gli ordini, scuole statali e private/paritarie) ?
(Area 1 - Unione Europea, n.189)
A) 2500000
B) 4500000
C) 6000000
D) 7000000
150. Qual è il più alto numero di anni di istruzione obbligatoria in un paese europeo? (Area 1 - Unione Europea, n.190)
A) 13 anni
B) 14 anni
C) 11 anni
D) 12 anni
151. In quale di questi paesi la spesa pubblica per l'istruzione (tutti i livelli) in rapporto al PIL (prodotto interno lordo) è più
alta? (Area 1 - Unione Europea, n.191)
A) Danimarca
B) Francia
C) Italia
D) Spagna
152. In quale di questi paesi la spesa pubblica per l'istruzione (tutti i livelli) in rapporto al PIL (prodotto interno lordo) è più
bassa? (Area 1 - Unione Europea, n.192)
A) Repubblica Ceca
B) Italia
C) Francia
D) Danimarca
153. In quale di questi paesi europei il numero di anni di istruzione obbligatoria è più elevato? (Area 1 - Unione Europea,
n.194)
A) Olanda
B) Francia
C) Spagna
D) Italia
154. In quale fascia d'età l'istruzione è obbligatoria in Spagna? (Area 1 - Unione Europea, n.195)
A) 6- 16 anni
B) 4-15 anni
C) 4-16 anni
D) 7-16 anni
155. In che cosa consiste TALIS (Teaching And Learning International Survey)? (Area 1 - Unione Europea, n.196)
A) E' una ricerca comparativa condotta dall'OCSE in diversi paesi europei ed extra-europei sull'insegnamento e l'apprendimento
B) E' una qualifica professionale rilasciata dall'OCSE in diversi paesi europei ed extra-europei agli insegnanti eccellenti
C) E' una ricerca sull'insegnamento e l'apprendimento condotta in Inghilterra dall'OfSTED -Office for Standards in Education
D) E' un master universitario europeo sulla didattica rivolto ai i docenti della scuola secondaria
156. Alcuni paesi europei offrono contributi economici alle famiglie per l'acquisto di attrezzature informatiche utili
all'educazione dei figli. Quali di questi paesi non prevede, a livello centrale, alcun contributo diretto? (Area 1 - Unione
Europea, n.197)
A) Germania
B) Spagna
C) Francia
D) Inghilterra
157. In che cosa consiste il progetto PISA (Project for International Student Assessment)? (Area 1 - Unione Europea, n.198)
A) E' una ricerca comparativa ricorrente condotta dall'OCSE in diversi paesi europei ed extra-europei per valutare il livello di alfabetizzazione degli
allievi di 15 anni.
B) E' un progetto di valutazione degli apprendimenti promosso dall'OCSE in diversi paesi europei ed extra- europei a cui le scuole possono aderire
volontariamente se sono interessate
C) E' un software informatico creato dall'OCSE per favorire l'autovalutazione dei livelli di apprendimento degli alunni in una prospettiva
internazionale
D) E' un percorso di formazione sulla valutazione che si conclude con una qualifica internazionale
158. Quale di questi paesi ha una percentuale più alta di alunni 15enni che hanno ripetuto uno o più anni nel corso della
scuola secondaria di primo grado? (Area 1 - Unione Europea, n.199)
A) Spagna
B) Portogallo
C) Olanda
D) Francia
159. Quale di questi paesi ha una percentuale più bassa di alunni 15enni che hanno ripetuto uno o più anni nel corso della
scuola secondaria di primo grado? (Area 1 - Unione Europea, n.200)
A) Italia
B) Portogallo
C) Germania
D) Spagna
160. Che cosa si intende nel sistema scolastico spagnolo con l'espressione "Claustro de Profesores"? (Area 1 - Unione
Europea, n.201)
A) E' un organo di governo della scuola analogo al Collegio dei Docenti della scuola italiana
B) E' un organo di governo della scuola analogo al Consiglio di Classe della scuola italiana
C) E' l'aula professori, dove i docenti tengono i loro materiali di lavoro e trascorrono i loro momenti di intervallo
D) E' il concorso cui partecipano gli aspiranti docenti per ottenere una cattedra di insegnamento
161. Nel linguaggio internazionale è molto in uso il termine accountability. Quale di queste definizioni si avvicina di più al suo
significato? (Area 1 - Unione Europea, n.203)
A) Rendere conto dei risultati delle azioni di cui si è responsabili
B) Contabilità
C) Valutazione esterna
D) Autovalutazione
162. In quale di questi paesi è più alta la percentuale di adulti tra i 25 e i 64 anni sprovvista di diploma di scuola secondaria
inferiore? (Area 1 - Unione Europea, n.204)
A) Portogallo
B) Francia
C) Spagna
D) Italia
163. In quale di questi paesi è più bassa la percentuale di adulti tra i 25 e i 64 anni sprovvista di diploma di scuola secondaria
inferiore? (Area 1 - Unione Europea, n.205)
A) Francia
B) Portogallo
C) Spagna
D) Italia
164. Alcune scuole in Inghilterra vengono considerate come in "special measures" (misure speciali). Che cosa significa
questo? (Area 1 - Unione Europea, n.206)
A) Si tratta di scuole dove, nella loro visita, gli ispettori hanno riscontrato aspetti deboli nel funzionamento e nell'efficacia. La scuola sarà monitorata
e ri-ispezionata a breve per controllare le evoluzioni.
B) Si tratta di scuole con un numero elevato di alunni portatori di handicap che seguono programmi speciali
C) Si tratta di scuole che sono coinvolte in progetti di innovazione e cooperazione particolari.
D) Si tratta di scuole eccellenti che hanno ricevuto una certificazione speciale
165. In Francia i capi d'istituto sono responsabili della valutazione dei docenti delle scuole secondarie (Area 1 - Unione
Europea, n.207)
A) Sì ma solo per quanto riguarda il comportamento generale del docente, la componente didattica e disciplinare dell'azione dell'insegnante viene
valutata dagli ispettori
B) Sì. Periodicamente il docente viene valutato e il capo d'istituto è responsabile di condurre la valutazione e documentarla
C) No, il docente francese non viene valutato sistematicamente
D) No, il docente francese viene valutato periodicamente, ma sono solo gli ispettori a condurre la valutazione.
166. Il concetto di "alfabetizzazione" è centrale nella riflessione educativa ed è a fondamento di importanti indagini quali il
progetto PISA (Project for International Student Assessment) cui i paesi europei partecipano. Quali di queste definizioni è più
vicina all'idea di alfabetizzazione utilizzata in PISA? (Area 1 - Unione Europea, n.208)
A) E' un processo evolutivo continuo in cui si catalizzano tutti i successivi apprendimenti - formali e non formali - dell'individuo, nonchè le sue
esperienze come membro attivo di un gruppo sociale
B) E' la capacità di decodificare testi di uso corrente in diversi contesti della vita sociale senza difficoltà
C) E'un'acquisizione che deve essere raggiunta nel periodo iniziale della scolarità per garantire a tutti i cittadini un livello essenziale di
partecipazione sociale
D) E' la capacità di utilizzare agilmente la propria lingua nativa in situazioni comunicative diverse
167. In quale di questi paesi la formazione in servizio dei docenti è obbligatoria? (Area 1 - Unione Europea, n.209)
A) Inghilterra
B) Spagna
C) Italia
D) Danimarca
168. In quale di questi paesi l'età media degli insegnanti è più avanzata? (Area 1 - Unione Europea, n.210)
A) Italia
B) Olanda
C) Spagna
D) Francia
169. In quale di questi sistemi educativi il dirigente scolastico è assunto attraverso un processo che comprende una
componente elettiva? (Area 1 - Unione Europea, n.211)
A) Portogallo
B) Inghilterra
C) Francia
D) Germania
170. Quale di questi paesi ha la più bassa percentuale di alunni 15enni con problemi nella lettura, in base ai risultati
dell'indagine PISA 2009? (Area 1 - Unione Europea, n.212)
A) Finlandia
B) Olanda.
C) Danimarca
D) Francia
171. In quale dei seguenti Paesi gli alunni scelgono il proprio percorso di istruzione/formazione secondaria ad un'età
particolarmente precoce? (Area 1 - Unione Europea, n.213)
A) Germania
B) Italia
C) Francia
D) Portogallo
172. Quale dei seguenti Paesi europei ha una struttura unica comprensiva per l'istruzione primaria e secondaria (livelli
ISCED1 e 2) ? (Area 1 - Unione Europea, n.215)
A) Finlandia
B) Francia
C) Inghilterra
D) Germania
173. A quale/i dei seguenti livelli possono essere disposti i calendari scolastici in Europa? (Area 1 - Unione Europea, n.217)
A) A livello nazionale, regionale o locale
B) Solo a livello nazionale
C) Solo a livello regionale
D) A livello sia nazionale che regionale
174. In quale dei seguenti Paesi europei vi è un'assemblea formale dei docenti con potere deliberante, tra gli Organi Collegiali
previsti? (Area 1 - Unione Europea, n.218)
A) Spagna
B) Olanda
C) Francia
D) Inghilterra
175. Nei seguenti Paesi europei, tranne uno, il capo d'istituto proviene esclusivamente dai ranghi dell'insegnamento. In quale
Paese il capo d'istituto può provenire anche da altri settori? (Area 1 - Unione Europea, n.219)
A) Svezia
B) Finlandia
C) Germania
D) Inghilterra
176. Il sistema ‘duale' fa parte degli ordinamenti di tutti i seguenti Paesi europei, tranne uno. Di quale Paese si tratta? (Area 1
- Unione Europea, n.220)
A) Francia
B) Germania
C) Austria
D) Olanda
177. In quale Paese europeo, tra quelli elencati, le scuole nel settore pubblico sono più autonome nella gestione delle risorse
umane (capi d'istituto e insegnanti)? (Area 1 - Unione Europea, n.221)
A) Svezia
B) Francia
C) Germania
D) Italia
178. La formazione in servizio degli insegnanti è considerata "opzionale", ma necessaria se si vuole ottenere una promozione
nella carriera, in uno dei seguenti Paesi europei. Di quale Paese si tratta? (Area 1 - Unione Europea, n.222)
A) Portogallo
B) Italia
C) Inghilterra
D) Germania
179. Durante il loro periodo di prova, gli insegnanti neo-ammessi in ruolo in Italia devono seguire obbligatoriamente un
apposito corso di formazione. In quale altro dei seguenti Paesi europei i neo-insegnanti devono seguire una formazione
obbligatoria nel loro periodo di servizio iniziale? (Area 1 - Unione Europea, n.223)
A) Spagna
B) Olanda
C) Svezia
D) Finlandia
180. Completare in modo concettualmente corretto: In Finlandia, la definizione delle competenze che gli insegnanti devono
acquisire nella formazione iniziale ... (Area 1 - Unione Europea, n.225)
A) è demandata esclusivamente all'autonomia del singolo istituto formativo
B) avviene a partire da un quadro di riferimento generale definito a livello centrale
C) è stata concordata dalle municipalità
D) è stabilita a livello centrale dallo Stato
181. In quale dei seguenti Paesi europei il sistema "pubblico" di istruzione è organizzato e offerto soprattutto da soggetti
privati? (Area 1 - Unione Europea, n.226)
A) Olanda
B) Germania
C) Finlandia
D) Svezia
182. Completare in modo concettualmente corretto: In tutti i Paesi europei, gli insegnanti.... (Area 1 - Unione Europea, n.227)
A) possono decidere i propri metodi di insegnamento, eventualmente in collaborazione con il capo d'istituto, senza dover chiedere autorizzazioni
esterne
B) hanno piena autonomia nella scelta dei libri di testo, senza l'intervento di autorità superiori
C) decidono i criteri di raggruppamento degli allievi per le attività di apprendimento obbligatorio
D) hanno piena autonomia nella scelta dei criteri per la valutazione interna degli alunni
183. Completare in modo concettualmente corretto: In relazione all'implementazione degli standard formativi per l'istruzione
primaria e secondaria in Germania... (Area 1 - Unione Europea, n.230)
A) le Länder sono impegnate a sviluppare dei sistemi di somministrazione di test per valutare il raggiungimento degli standard formativi.
B) la definizione e l'implementazione degli standard formativi sono precise responsabilità degli istituti scolastici
C) si tratta di una responsabilità dell'Istituto per lo Sviluppo della Qualità nell'Istruzione (Institut zur Qualitätsentwicklung im Bildungswesen).
D) ancora non esistono standard formativi condivisi nella Germania Unificata
184. Nel 2006 la Conferenza Permanente dei Ministri ha deciso di adottare una strategia pluriforme per il monitoraggio della
qualità del sistema educativo in Germania, che comprende quale dei seguenti elementi? (Area 1 - Unione Europea, n.231)
A) la partecipazione alle indagini internazionali sugli apprendimenti degli alunni (tipo PISA, TIMSS, PIRLS).
B) la valutazione esterna dell'autovalutazione realizzata dagli istituti scolastici
C) la valutazione esterna da parte di un'agenzia indipendente
D) la pubblicazione di graduatorie con i risultati di test somministrati a livello inter- regionale
185. In Germania, i capi d'istituto vengono selezionati e nominati in quale dei seguenti modi? (Area 1 - Unione Europea,
n.232)
A) A tutti gli effetti le selezioni e nomine vengono effettuate centralmente a livello di ogni singola Land
B) Le selezioni avvengono centralmente a livello federale, ma le nomine vengono effettuate a livello di ogni singola Land
C) A tutti gli effetti, le selezioni e nomine avvengono centralmente a livello del Ministero federale per l'Istruzione e la Ricerca
D) Le autorità locali di controllo amministrativo (Schulamt) organizzano la selezione e effettuano le nomine su incarico della Land di appartenenza
186. Qual è la fascia dell'obbligo scolastico in Finlandia? (Area 1 - Unione Europea, n.233)
A) dai 7 ai 16 anni
B) dai 6 ai 16 anni
C) dai 5 ai 18 anni
D) dai 6 ai 18 anni
187. Qual è la fascia dell'obbligo scolastico in Olanda? (Area 1 - Unione Europea, n.234)
A) dai 5 ai 18 anni
B) dai 6 ai 18 anni
C) dai 7 ai 16 anni
D) dai 6 ai 16 anni
188. In Germania, gli alunni che completano con successo il proprio percorso obbligatorio di istruzione secondaria ottengono
una certificazione valida a quale livello? (Area 1 - Unione Europea, n.236)
A) federale
B) europeo
C) esclusivamente regionale (Land)
D) sia europeo che federale
189. In Germania, all'interno del previsto controllo del servizio prestato, gli insegnanti, in quanto dipendenti pubblici, sono
sottoposti in determinate occasioni a valutazione da parte di quale Organismo? (Area 1 - Unione Europea, n.237)
A) l'Ispettorato
B) l'Istituto per lo Sviluppo della Qualità nell'Istruzione
C) il "consiglio scolastico" o Schulkonferenz
D) uno dei designati Istituti Superiori di Pedagogia
190. Quale delle seguenti condizioni è assolutamente necessaria perché in Germania l'insegnante acquisisca lo status di
dipendente pubblico? (Area 1 - Unione Europea, n.240)
A) deve aver superato la valutazione prevista per la progressione di carriera
B) deve aver ottenuto una valutazione positiva da parte del capo d'istituto
C) deve aver insegnato in un istituto scolastico per almeno 2 anni
D) deve aver insegnato in un istituto scolastico per almeno 4 anni
191. In Germania, per poter accedere al percorso universitario di formazione iniziale per l'insegnamento, si deve essere in
possesso di quale titolo di studio? (Area 1 - Unione Europea, n.241)
A) la specifica certificazione ottenuta al termine del percorso secondario post- obbligo di istruzione generale intensificata, o Abitur
B) qualsiasi certificazione ottenuta al termine di un percorso di istruzione secondaria post-obbligo
C) una certificazione ottenuta al termine di un percorso di istruzione secondaria post- obbligo, oppure una qualifica da un istituto politecnico
D) il diploma di laurea breve acquisito dopo 3 anni di studi universitari
192. L'istruzione obbligatoria in Germania prevede un "ciclo di orientamento" all'interno dei diversi tipi di scuola. Di norma, a
quale età l'alunno frequenta tale ciclo? (Area 1 - Unione Europea, n.242)
A) dai 10 ai 12 anni
B) dagli 11 ai 13 anni
C) dai 12 ai 14 anni
D) dai 13 ai 15 anni
193. In Spagna, in quali momenti del percorso scolastico degli alunni sono obbligatorie le valutazioni diagnostiche generali
nell'istruzione primaria e secondaria? (Area 1 - Unione Europea, n.243)
A) al termine del secondo ciclo dell'istruzione primaria e al termine del secondo anno dell'istruzione secondaria obbligatoria
B) al termine del primo ciclo dell'istruzione primaria e al termine del primo anno dell'istruzione secondaria obbligatora
C) al termine dell'istruzione primaria e al termine dell'istruzione secondaria obbligatoria
D) al termine dell'istruzione primaria e al termine del secondo anno dell'istruzione secondaria obbligatoria
194. Di quanti cicli è formata l'istruzione primaria in Spagna? (Area 1 - Unione Europea, n.244)
A) 3
B) 2
C) 1
D) 4
195. Quale delle seguenti affermazioni è corretta per quanto riguarda l'istruzione degli alunni con bisogni educativi speciali in
Germania? (Area 1 - Unione Europea, n.245)
A) circa l'80% degli alunni con bisogni educativi speciali frequentano scuole speciali
B) circa l'80% degli alunni con bisogni educativi speciali sono integrati negli istituti scolastici a frequenza generale
C) tutti gli alunni con bisogni educativi speciali sono integrati negli istituti scolastici a frequenza generale
D) gli alunni con bisogni educativi speciali possono frequentare scuole speciali solo se non possono essere integrati in altri istituti scolastici
196. In Spagna, il reclutamento degli insegnanti nel settore pubblico avviene normalmente in quale modo? (Area 1 - Unione
Europea, n.246)
A) per concorso pubblico
B) per scorrimento di un'apposita graduatoria o lista di collocamento
C) per chiamata diretta, dietro domanda ad un istituto scolastico
D) per chiamata diretta, dietro domanda alle autorità competenti delle Comunità Autonome
197. Completare in modo concettualmente corretto: In Olanda, l'ispezione degli istituti scolastici, per controllare la qualità
dell'istruzione impartita, avviene.... (Area 1 - Unione Europea, n.247)
A) sempre a partire dall'autovalutazione effettuata dal particolare istituto scolastico
B) sempre a partire dai risultati conseguiti dal particolare istituto scolastico nei test nazionali
C) sempre a partire dai controlli preventivi effettuati da un Ente esterno
D) sempre a partire dalla valutazione degli insegnanti effettuata dal capo d'istituto.
198. Che cosa è CITO? (Area 1 - Unione Europea, n.248)
A) l'acronimo dell'istituto nazionale olandese per la misurazione degli apprendimenti e dei risultati dell'istruzione
B) l'acronimo per il sistema internazionale di classificazione dell'educazione
C) l'acronimo per il sistema europeo di classificazione delle qualifiche
D) l'acronimo della qualifica ottenuta in Olanda al termine del percorso secondario inferiore professionale
199. In Olanda, a che livello sono determinati in quasi tutti i settori educativi lo status professionale e le condizioni di servizio
degli insegnanti? (Area 1 - Unione Europea, n.249)
A) a livello decentrato, con accordi settoriali collettivi
B) a livello decentrato solo per gli insegnanti operanti in istituzioni scolastiche gestite da soggetti privati
C) a livello nazionale, con contratti collettivi
D) a livello individuale specifico, con un contratto determinato dal singolo istituto scolastico
200. Nella Repubblica Ceca, il capo d'istituto può partecipare solo su invito alle riunioni di quale dei seguenti Organi
scolastici? (Area 1 - Unione Europea, n.251)
A) il consiglio scolastico, o Skolska rada
B) il consiglio pedagogico, o Pedagogická rada
C) il consiglio di classe o inter-classe
D) le riunioni dell'assemblea dei docenti
201. Nella Repubblica Ceca, il reclutamento degli insegnanti avviene a quale livello? (Area 1 - Unione Europea, n.252)
A) al livello del singolo istituto scolastico, tramite il reclutamento effettuato dal capo d'istituto
B) al livello del singolo istituto scolastico, tramite il reclutamento effettuato dal consiglio scolastico (Skolska rada)
C) a livello municipale, tramite un concorso pubblico
D) a livello regionale, tramite un concorso pubblico
202. Completare in modo concettualmente corretto: In Germania, di norma, il capo d'istituto ... (Area 1 - Unione Europea,
n.255)
A) ha un carico orario di insegnamento, diminuito in funzione delle sue responsabilità
B) ha un pieno carico orario di insegnamento
C) non ha nessun carico orario di insegnamento
D) insegna saltuariamente, solo in eventuale sostituzione di insegnanti assenti
203. In Germania, nella maggior parte delle regioni (Land), quale Organo ha l'obbligo di predisporre il documento
caratterizzante dell'istituto (Schulprogramme), esplicitando anche il piano di sviluppo della didattica e dell'organizzazione?
(Area 1 - Unione Europea, n.257)
A) il capo d'istituto
B) il "consiglio scolastico" o Schulkonferenz
C) la Lehrerkonferenz, la riunione dell'insieme degli insegnanti di un dato istituto scolastico
D) l'autorità locale di controllo amministrativo, o Schulamt
204. Come si può caratterizzare la formazione in servizio degli insegnanti in Germania? (Area 1 - Unione Europea, n.258)
A) La formazione in servizio per gli insegnanti in Germania è obbligatoria in tutti i Länder, secondo le modalità indicate nella legislazione regionale
B) La formazione in servizio degli insegnanti è considerata "opzionale" ed è lasciata all'iniziative dei singoli istituti scolastici
C) La formazione in servizio degli insegnanti è considerata "opzionale" ed è lasciata all'iniziative dei singoli docenti
D) La formazione in servizio per gli insegnanti in Germania è obbligatoria in tutti i Länder, secondo le modalità fissate dal contratto nazionale
205. Tenuto conto anche degli impegni verso il raggiungimenti degli obiettivi per Europa2020, quale delle seguenti
affermazioni costituisce una priorità per le riforme nel sistema educativo in Germania? (Area 1 - Unione Europea, n.260)
A) l'estensione dell'istruzione preprimaria
B) la riforma degli ordinamenti scolastici
C) l'allungamento dell'obbligo scolastico
D) la riforma delle modalità di reclutamento degli insegnanti
206. In Svezia, come avviene la distribuzione del numero minimo di ore di lezione stabilite per il curricolo obbligatorio? (Area
1 - Unione Europea, n.261)
A) ogni istituto scolastico decide autonomamente il numero di ore di lezione per settimana e la durata della giornata scolastica
B) le municipalità stabiliscono la distribuzione nell'arco delle giornate e delle settimane per le proprie scuole
C) la distribuzione a distribuzione nell'arco delle giornate e delle settimane è stabilita a livello centrale dal Ministero
D) la distribuzione a distribuzione nell'arco delle giornate e delle settimane è stabilita per comprensori di municipalità
207. Quali delle seguenti affermazioni è corretta per quanto riguarda la valutazione degli insegnanti in Finlandia? (Area 1 Unione Europea, n.262)
A) In Finlandia non vi è una diretta o esplicita valutazione degli insegnanti e del loro insegnamento
B) In Finlandia gli insegnanti sono valutati regolarmente dal capo d'istituto
C) In Finlandia gli insegnanti sono valutati ogni 4 anni dall'ispettorato
D) In Finlandia gli insegnanti sono valutati dall'ispettorato solo per la progressione della carriera
208. Secondo il Decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n.89, i licei (Area 1 - Unione Europea, n.263)
A) adottano il Profilo educativo, culturale e professionale dello studente a conclusione del secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e di
formazione di cui all'allegato A del decreto legislativo 17 ottobre 2005, n.226
B) adottano il Profilo educativo, culturale e professionale dello studente a conclusione del secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e
formazione per il sistema dei licei di cui all'allegato B del decreto legislativo 17 ottobre 2005, n.226.
C) possono scegliere, nella loro autonomia, se adottare o meno il Profilo educativo, culturale e professionale dello studente o sostituirlo con una
propria proposta
D) possono adottare il Profilo educativo, culturale e professionale dello studente a conclusione del secondo ciclo del sistema educativo di istruzione
e formazione per il sistema dei licei di cui all'allegato B del decreto legislativo 17 ottobre 2005, n.226 o quello di cui all'allegato A del decreto del
Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n.89.
209. Ai sensi dellart.2 del Decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n.89, il primo biennio liceale (Area 1 Unione Europea, n.264)
A) è finalizzato all'acquisizione delle competenze, delle conoscenze e delle abilità di base proprie di ciascun percorso liceale e all'assolvimento
dell'obbligo di istruzione.
B) è comune per tutti i percorsi liceali.
C) è distinto normativamente in un'area comune e in un'area specifica per ciascun indirizzo.
D) è finalizzato all'acquisizione delle competenze di cittadinanza e dei saperi e delle competenze, articolati in conoscenze e abilità, con l'indicazione
degli assi culturali di riferimento, di cui al documento tecnico allegato al decreto del Ministro dell' Istruzione 22 Agosto 2007, n. 139.
210. Al termine del quinto anno nel sistema dei licei (Area 1 - Unione Europea, n.266)
A) lo studente ha raggiunto gli obiettivi specifici di apprendimento previsti dalle Indicazioni nazionali e ha realizzato il profilo educativo, culturale e
professionale generale e proprio di ogni indirizzo liceale.
B) lo studente ha raggiunto gli obiettivi specifici di apprendimento selezionati dal Piano dell'Offerta Formativa sulla base delle Indicazioni nazionali.
C) lo studente ha raggiunto gli obiettivi specifici di apprendimento selezionati dal Piano dell'Offerta Formativa sulla base del profilo educativo,
culturale e professionale proprio di ogni indirizzo liceale.
D) lo studente ha raggiunto gli obiettivi specifici di apprendimento definiti dall'Istituzione scolastica.
211. Nell'ambito dei percorsi liceali (Area 1 - Unione Europea, n.267)
A) sono possibili, a partire dal secondo biennio, percorsi in partnership con le università, le istituzioni dell'alta formazione artistica, musicale e
coreutica, l'istruzione tecnica superiore e l'istruzione e formazione tecnica superiore.
B) sono possibili, nel quinto anno, percorsi in partnership con le università, le istituzioni dell'alta formazione artistica, musicale e coreutica,
l'istruzione tecnica superiore e l'istruzione e formazione tecnica superiore.
C) sono possibili, a partire dal secondo biennio, percorsi in partnership con le università e le istituzioni dell'alta formazione artistica, musicale e
coreutica.
D) sono possibili, a partire dal secondo biennio, percorsi in partnership con le università e le istituzioni dell'alta formazione artistica, musicale e
coreutica. Il raccordo con l'istruzione tecnica superiore e l'istruzione e formazione tecnica superiore è riservato ai percorsi dell'istruzione tecnica e
professionale.
212. Nell'ambito dei percorsi liceali (Area 1 - Unione Europea, n.268)
A) possono essere attivati, a partire dal secondo biennio, percorsi di alternanza scuola-lavoro.
B) possono essere attivati, esclusivamente per alunni maggiorenni, percorsi di alternanza scuola-lavoro.
C) non possono essere attivati percorsi di alternanza scuola- lavoro, ma solo stages presso aziende.
D) possono essere attivati, a partire dal quinto anno, percorsi di alternanza scuola- lavoro.
213. Il sistema dei licei (Area 1 - Unione Europea, n.269)
A) comprende i licei artistico, classico, linguistico, musicale e coreutico, scientifico e delle scienze umane.
B) comprende i licei artistico, classico, della comunicazione, linguistico, musicale e coreutico, scientifico, sportivo e delle scienze umane.
C) comprende i licei artistico, classico, linguistico, musicale e coreutico, scientifico e delle scienze umane. Le istituzioni sclastiche, nella loro
autonomia, possono attivare inoltre percorsi di liceo sportivo e della comunicazione.
D) comprende i licei artistico, classico, linguistico, musicale e coreutico, scientifico e delle scienze umane. Le istituzioni sclastiche, nella loro
autonomia, purché gli indirizzi siano previsti nel Piano regionale, possono attivare inoltre percorsi di liceo sportivo e della comunicazione.
214. I percorsi liceali delle sezioni bilingue, delle sezioni ad opzione internazionale, di liceo classico europeo e di liceo
linguistico europeo e ad indirizzo sportivo (Area 1 - Unione Europea, n.270)
A) sono riorganizzati attraverso specifico regolamento.
B) sono cancellati dall'ordinamento e confluiscono nei percorsi definiti dal decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 89
C) sono attivati in autonomia dalle istituzioni scolastiche.
D) sono percorsi attivati solo dalle scuole paritarie.
215. Il percorso del liceo artistico (Area 1 - Unione Europea, n.271)
A) contempera l'apprendimento delle tecniche artistiche con lo studio dei fenomeni estetici.
B) è finalizzato a uno sbocco professionale.
C) è finalizzato all'iscrizione presso le Accademie di Belle Arti.
D) approfondisce la cultura estetica e si limita a fornire gli strumenti di base per la pratica artistica.
216. Il percorso del liceo artistico (Area 1 - Unione Europea, n.272)
A) è articolato, a partire dal secondo biennio, negli indirizzi: arti figurative; architettura e ambiente; design; audiovisivo e multimediale; grafica;
scenografia.
B) è articolato negli indirizzi: arti figurative; architettura e ambiente; design; audiovisivo e multimediale; grafica; scenografia.
C) è articolato, a partire dal secondo biennio, negli indirizzi: arti figurative; architettura, ambiente e design; audiovisivo e multimediale.
D) è articolato, a partire dal secondo biennio, negli indirizzi: arti figurative; architettura e ambiente; design; audiovisivo e multimediale; grafica;
scenografia, che devono fare tutti parte dell'offerta formativa dell'istituzione scolastica.
217. Il percorso del liceo artistico (Area 1 - Unione Europea, n.273)
A) è caratterizzato da un primo biennio comune e da un secondo biennio e quinto anno con orari scanditi in attività obbligatorie per tutti gli studenti e
in attività proprie di ciascun indirizzo.
B) è, sin dal primo anno, caratterizzato dalla differenziazione dei percorsi in base agli indirizzi.
C) è caratterizzato da un orario comune a tutti gli indirizzi, che sono caratterizzati attraverso il potenziamento dell'offerta formativa e l'utilizzo della
quota di autonomia.
D) prevede un orario obbligatorio per tutti gli studenti che varia, come monte ore, da indirizzo a indirizzo.
218. Il potenziamento e l'articolazione dell'offerta formativa dei percorsi di liceo artistico, attraverso laboratori e interazioni
col mondo del lavoro, (Area 1 - Unione Europea, n.274)
A) cercano di corrispondere alle esigenze e alle vocazioni delle realtà territoriali e sono realizzate anche attraverso accordi con le Regioni.
B) sono autorizzati dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, sentito il Consiglio nazionale della pubblica istruzione.
C) sono autorizzati dall'Ufficio scolastico regionale.
D) sono autorizzati dalle Regioni nell'ambito del piano territoriale dell'offerta formativa.
219. Il percorso del liceo classico (Area 1 - Unione Europea, n.275)
A) si articola in un primo biennio, detto ginnasiale, in un secondo biennio e in un quinto anno.
B) si articola in un primo biennio, in un secondo biennio e in un quinto anno.
C) prevede una articolazione del quadro orario tra insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti e insegnamenti di indirizzo.
D) può prevedere una opzione di scienze della comunicazione.
220. Il percorso del liceo classico (Area 1 - Unione Europea, n.276)
A) è finalizzato allo studio della civiltà classica e della cultura umanistica, ma riserva attenzione anche alle scienze matematiche, fisiche e naturali, al
fine di cogliere le intersezioni tra i saperi ed elaborare una visione critica della realtà.
B) è finalizzato escusivamente allo studio della civiltà classica e della cultura umanistica.
C) prevede che la lingua straniera sia studiata solo al primo biennio.
D) prevede lo studio della lingua inglese dal primo al quinto anno.
221. Il percorso del liceo linguistico (Area 1 - Unione Europea, n.277)
A) mira all'acquisizione delle competenze comunicative in tre lingue, oltre all'italiano.
B) mira all'acquisizione delle competenze comunicative in due lingue, oltre all'italiano.
C) prevede lo studio di due lingue straniere nel primo biennio, cui si aggiunge una terza lingua straniera a partire dal secondo biennio.
D) prevede lo studio di tre lingue comunitarie, oltre all'italiano.
222. Il percorso del liceo linguistico (Area 1 - Unione Europea, n.278)
A) prevede lo studio di tre lingue straniere a partire dal primo biennio.
B) prevede, a partire dal primo biennio, lo studio di due lingue comunitarie e di una terza lingua straniera.
C) prevede, a partire dal primo biennio, lo studio della lingua inglese, di una seconda lingua comunitaria scelta tra francese, spagnolo e tedesco e di
una terza lingua straniera a scelta tra cinese e russo.
D) prevede che gli studenti proseguano nello studio delle due lingue straniere apprese nella secondaria di primo grado, cui si affianca una terza
lingua straniera.
223. Il percorso del liceo linguistico (Area 1 - Unione Europea, n.279)
A) è l'unico che prevede, ordinamentalmente, lo studio di due discipline non linguistiche in due distinte lingue straniere.
B) è l'unico che prevede, ordinamentalmente, lo studio di due discipline non linguistiche in una lingua straniera.
C) è l'unico che prevede, ordinamentalmente, lo studio di due discipline non linguistiche in lingua inglese.
D) è l'unico che prevede, ordinamentalmente, lo studio di due discipline non linguistiche in due distinte lingue straniere a partire dal primo biennio.
224. Il percorso del liceo musicale e coreutico (Area 1 - Unione Europea, n.281)
A) prevede che l'iscrizione sia subordinata al superamento di una prova preordinata alla verifica del possesso di specifiche competenze musicali o
coreutiche
B) prevede che l'iscrizione sia riservata, per la sezione musicale, agli studenti che abbiano frequentato una scuola media a indirizzo musicale.
C) prevede che l'iscrizione sia riservata, per la sezione musicale, agli studenti che abbiano frequentato una scuola media a indirizzo musicale,
mentre occorre una prova per accedere alla sezione coreutica.
D) prevede che l'iscrizione sia subordinata al superamento di una prova attitudinale.
225. La sezione musicale del liceo musicale e coreutico (Area 1 - Unione Europea, n.283)
A) assicura la continuità dei percorsi formativi per gli studenti provenienti dai corsi ad indirizzo musicale di cui all'articolo 11, comma 9, della legge 3
maggio 1999, n. 124, purché si sia superata una specifica prova preordinata alla verifica del possesso di specifiche competenze musicali.
B) assicura la continuità dei percorsi formativi per gli studenti provenienti dai corsi ad indirizzo musicale di cui all'articolo 11, comma 9, della legge 3
maggio 1999, n. 124.
C) assicura l'iscrizione ad ogni studente per il primo biennio, al fine di tutelare l'obbligo di istruzione. Al termine del secondo anno, una specifica
prova indica chi potrà proseguire gli studi nelle rispettive sezioni.
D) seleziona le domande di iscrizione in base ai criteri definiti dal Consiglio di Istituto, sentito il Collegio Docenti.
226. Il percorso del liceo scientifico (Area 1 - Unione Europea, n.284)
A) guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per seguire lo sviluppo della
ricerca scientifica e tecnologica e per individuare le interazioni tra le diverse forme del sapere, assicurando la padronanza dei linguaggi, delle
tecniche e delle metodologie relative, anche attraverso la pratica laboratoriale.
B) guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per seguire lo sviluppo della
ricerca scientifica e tecnologica e per individuare le interazioni tra le diverse forme del sapere, assicurando la padronanza dei linguaggi, delle
tecniche e delle metodologie relative attraverso la didattica laboratoriale. La pratica laboratoriale è riservata all'opzione "scienze applicate".
C) prevede una distinzione netta tra pratica laboratoriale e didattica laboratoriale, la prima di esclusiva competenza degli insegnanti tecnico pratici.
D) esclude la pratica laboratoriale, data l'assenza di insegnanti tecnico-pratici.
227. Il percorso del liceo scientifico e il percorso della relativa opzione "scienze applicate" (Area 1 - Unione Europea, n.285)
A) sono differenziati sin dal primo biennio.
B) prevedono un primo biennio comune e una successiva differenziazione a partire dal terzo anno.
C) prevedono un'area comune e un'area differenziata in base ai rispettivi indirizzi.
D) si differenziano solo per la presenza o meno del latino.
228. L'opzione scienze applicate del liceo scientifico (Area 1 - Unione Europea, n.286)
A) può essere attivata nel rispetto della programmazione regionale dell'offerta formativa presso qualsiasi istituzione scolastica.
B) può essere attivata nel rispetto della programmazione regionale dell'offerta formativa presso istituzioni scolastiche che prevedano al loro interno
solo percorsi liceali.
C) può essere attivata nel rispetto della programmazione regionale dell'offerta formativa presso istituzioni scolastiche che prevedano al loro interno
solo percorsi di istruzione tecnica o professionale.
D) può essere attivata esclusivamente dagli istituti tecnici presso i quali è attivo un percorso di liceo scientifico tecnologico.
229. Il percorso del liceo delle scienze umane (Area 1 - Unione Europea, n.287)
A) assicura la padronanza dei linguaggi, delle metodologie e delle tecniche di indagine nel campo delle scienze umane, guida lo studente ad
approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per cogliere la complessità e la specificità dei
processi formativi ed è indirizzato allo studio delle teorie esplicative dei fenomeni collegati alla costruzione dell'identità personale e delle relazioni
umane e sociali.
B) guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per cogliere la complessità e
la specificità dei processi formativi. All'esito dell'Esame di stato, il titolo, per tale motivo, è valido per l'insegnamento.
C) guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per cogliere la complessità e
la specificità dei processi formativi. All'esito dell'Esame di stato, il titolo, per tale motivo, dà diritto all'accesso in soprannumero ai corsi di laurea
magistrale in scienze della formazione primaria di cui al decreto 249/2010.
D) può essere attivato esclusivamente presso gli istituti magistrali.
230. Il percorso del liceo delle scienze umane e il percorso della relativa opzione "economico sociale" (Area 1 - Unione
Europea, n.288)
A) sono differenziati sin dal primo biennio.
B) prevedono un primo biennio comune e una successiva differenziazione a partire dal terzo anno.
C) prevedono un'area comune e un'area differenziata in base alle rispettive opzioni.
D) si differenziano solo per la presenza o meno del latino.
231. L'opzione "economico sociale" del liceo delle scienze umane (Area 1 - Unione Europea, n.289)
A) può essere attivata nel rispetto della programmazione regionale dell'offerta formativa presso qualsiasi istituzione scolastica.
B) può essere attivata nel rispetto della programmazione regionale dell'offerta formativa presso istituzioni scolastiche che prevedano al loro interno
solo percorsi liceali.
C) può essere attivata nel rispetto della programmazione regionale dell'offerta formativa presso istituzioni scolastiche che prevedano al loro interno
solo percorsi di istruzione tecnica o professionale.
D) può essere attivata esclusivamente presso le Istituzioni scolastiche dove è attivata almeno una sezione di liceo delle scienze umane con quadro
orario standard.
232. L'opzione "economico sociale" del liceo delle scienze umane (Area 1 - Unione Europea, n.290)
A) è finalizzata a fornire allo studente competenze particolarmente avanzate negli studi afferenti alle scienze giuridiche, economiche e sociali.
B) si differenzia dal liceo delle scienze umane solo per l'assenza del latino.
C) si differenzia dal liceo delle scienze umane perché il titolo di studio conseguito al termine del percorso non consente l'iscrizione in soprannumero
al corso di laurea magistrale in Scienze della formazione primaria
D) si differenzia dal liceo delle scienze umane solo per la presenza di una seconda lingua straniera.
233. In base al decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 89 (Area 1 - Unione Europea, n.291)
A) l'orario annuale è articolato in attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti e negli insegnamenti eventualmente previsti dal piano
dell'offerta formativa.
B) l'orario annuale è articolato in attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti e in attività e insegnamenti a scelta dello studente.
C) l'orario annuale è articolato in attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti e negli insegnamenti eventualmente previsti dal piano
dell'offerta formativa dietro autorizzazione delle Regioni.
D) l'orario annuale è articolato in attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti e negli insegnamenti eventualmente previsti dal piano
dell'offerta formativa dietro autorizzazione dell'Ufficio Scolastico Regionale.
234. In base al decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 89, (Area 1 - Unione Europea, n.292)
A) la quota dei piani di studio riservata all'autonomia è rimessa alle singole istituzioni scolastiche nell'ambito degli indirizzi definiti dalle regioni in
coerenza con il profilo educativo, culturale e professionale di cui all'articolo 2, comma 3 del suddetto decreto.
B) la quota dei piani di studio riservata all'autonomia è rimessa alle singole istituzioni scolastiche nell'ambito degli indirizzi definiti dalle regioni, che
determinano le eventuali articolazioni di ciascun percorso liceale.
C) la quota dei piani di studio riservata all'autonomia è rimessa alle singole istituzioni scolastiche nell'ambito degli indirizzi definiti dall'Ufficio
scolastico regionale, che determinano le eventuali articolazioni di ciascun percorso liceale.
D) la quota dei piani di studio riservata all'autonomia è rimessa alle singole istituzioni scolastiche nell'ambito degli indirizzi definiti dalla Regione, di
concerto con l'Ufficio scolastico regionale, che determinano le eventuali articolazioni di ciascun percorso liceale.
235. In base al decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 89 (Area 1 - Unione Europea, n.293)
A) la quota dei piani di studio rimessa alle singole istituzioni scolastiche non può essere superiore al 20 per cento del monte ore complessivo nel
primo biennio, al 30 per cento nel secondo biennio e al 20 per cento nel quinto anno.
B) la quota dei piani di studio rimessa alle singole istituzioni scolastiche non può essere superiore al 20 per cento del monte ore complessivo.
C) la quota dei piani di studio rimessa alle singole istituzioni scolastiche non può essere superiore al 20 per cento del monte ore complessivo nel
primo biennio, al 30 per cento nel secondo biennio e al 20 per cento nel quinto anno. Detta quota è aggiunta all'orario delle attività e degli
insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti.
D) la quota dei piani di studio rimessa alle singole istituzioni scolastiche non può essere superiore al 20 per cento del monte ore complessivo
nell'arco dei cinque anni. Detta quota è aggiunta all'orario delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti.
236. In base al decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 89 (Area 1 - Unione Europea, n.295)
A) l'istituzione scolastica, se rispetta le modalità di esercizio della quota di autonomia dettate dall'articolo 10, comma 1 lettera c del predetto decreto,
è libera di modificare i quadri orari.
B) l'istituzione scolastica, una volta rispettate le modalità di esercizio della quota di autonomia dettate dall'articolo 10, comma 1 lettera c del predetto
decreto, sottopone la modifica dei quadri orari all'Ufficio scolastico regionale per l'approvazione.
C) l'istituzione scolastica, una volta rispettate le modalità di esercizio della quota di autonomia dettate dall'articolo 10, comma 1 lettera c del predetto
decreto, sottopone la modifica dei quadri orari all'Ufficio scolastico territoriale per l'autorizzazione.
D) l'istituzione scolastica, una volta rispettate le modalità di esercizio della quota di autonomia dettate dall'articolo 10, comma 1 lettera c del predetto
decreto, è libera di modificare la denominazione dei percorsi.
237. Gli insegnamenti e le attività di cui all'articolo 10, comma 2 lettera c del decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo
2010, n. 89, (Area 1 - Unione Europea, n.300)
A) sono facoltativi. Gli studenti possono scegliere quali insegnamenti ovvero attività seguire e se seguirli. Una volta che li hanno scelti, sono tenuti
alla loro frequenza, che è valutata e la cui valutazione concorre alla valutazione complessiva.
B) sono facoltativi. Gli studenti sono vincolati a scegliere quali insegnamenti ovvero attività seguire, ove la scuola li abbia previsti. Sono tenuti alla
loro frequenza e la relativa valutazione concorre alla valutazione complessiva.
C) sono facoltativi. Gli studenti possono scegliere quali insegnamenti ovvero attività seguire e se seguirli. Una volta che li hanno scelti, non sono
tenuti a frequentarli, ma se lo fanno sono valutati e la valutazione concorre alla valutazione complessiva.
D) possono o meno essere istituiti dall'istituzione scolastica, ma nel caso in cui lo siano gli studenti sono obbligati a frequentarli.
238. L'insegnamento di una disciplina non linguistica in lingua straniera (CLIL) nei percorsi liceali (Area 1 - Unione Europea,
n.304)
A) può essere impartito in qualunque lingua straniera.
B) deve essere impartito in inglese.
C) deve essere impartito in una lingua comunitaria.
D) è riservato alle discipline scientifiche.
239. L'insegnamento di una disciplina non linguistica in lingua straniera (CLIL) nei percorsi liceali (Area 1 - Unione Europea,
n.305)
A) sarà regolato attraverso apposito decreto, emanato dal Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, contenente le relative linee guida e i
requisiti specifici richiesti per impartire il predetto insegnamento.
B) è riservato ai docenti di lingua straniera.
C) è riservato ai docenti di lingua inglese.
D) è affidato alla copresenza del docente di lingua straniera con il docente di disciplina non linguistica.
240. Le attività e gli insegnamenti relativi a "Cittadinanza e Costituzione", presso i percorsi liceali, (Area 1 - Unione Europea,
n.306)
A) si sviluppano nell'ambito delle aree storico-geografica e storico-sociale e nel monte ore complessivo in esse previsto, con riferimento
all'insegnamento di "Diritto ed economia" o, in mancanza di quest'ultimo, all'insegnamento di "Storia e Geografia" e "Storia".
B) sono riservati agli insegnanti di "Diritto ed economia".
C) hanno un proprio monte ore, pari a 33 ore annuali, nell'ambito degli insegnamenti di "Storia e Geografia" e "Storia", ma non prevedono una
distinta valutazione.
D) hanno un proprio monte ore, pari a 33 ore annuali, nell'ambito degli insegnamenti di "Storia e Geografia" e "Storia" e prevedono una specifica e
distinta valutazione.
241. La valutazione periodica e finale degli apprendimenti nei percorsi liceali (Area 1 - Unione Europea, n.307)
A) è effettuata secondo quanto previsto dall'articolo 13 del decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226 e successive modificazioni, dall'articolo 2 del
decreto legge 1° settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169 e dal decreto del Presidente della
repubblica 22 giugno 2009, n. 122.
B) è effettuata secondo quanto previsto dal decreto del Presidente della Repubblica 22 giugno 2009, n. 122.
C) è effettuata secondo quanto previsto dall'articolo 13 del decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226 e successive modificazioni.
D) è articolata in conoscenze, abilità e competenze.
242. Qual è il titolo di studio rilasciato al superamento dell'esame di Stato al termine dei percorsi liceali? (Area 1 - Unione
Europea, n.308)
A) il diploma liceale, indicante la tipologia di liceo e l'eventuale indirizzo, opzione o sezione seguita dallo studente.
B) il diploma di scuola secondaria di secondo grado, indicante la tipologia di liceo e l'eventuale indirizzo, opzione o sezione seguita dallo studente.
C) il diploma liceale, indicante la tipologia di liceo.
D) il diploma liceale, indicante la tipologia di liceo e l'eventuale percorso personalizzato seguito dallo studente.
243. Il titolo di studio rilasciato al superamento dell'esame di Stato al termine dei percorsi liceali (Area 1 - Unione Europea,
n.309)
A) consente l'accesso all'università ed agli istituti di alta formazione artistica, musicale e coreutica, agli istituti tecnici superiori e ai percorsi di
istruzione e formazione tecnica superiore .
B) consente l'accesso all'università ed agli istituti di alta formazione artistica, musicale e coreutica, mentre l'accesso agli istituti tecnici superiori e ai
percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore è subordinato all'integrazione delle materie liceali con materie dell'istruzione tecnica.
C) consente l'accesso all'università ed agli istituti di alta formazione artistica, musicale e coreutica, fermo restando il valore del diploma medesimo a
tutti gli altri effetti previsti dall'ordinamento giuridico.
D) consente l'accesso all'università, fermo restando il valore del diploma medesimo a tutti gli altri effetti previsti dall'ordinamento giuridico.
244. Il profilo educativo, culturale e professionale dello studente a conclusione del secondo ciclo del sistema educativo di
istruzione e di formazione per il sistema dei licei e le relative Indicazioni nazionali (Area 1 - Unione Europea, n.310)
A) sono aggiornati periodicamente in relazione agli sviluppi culturali emergenti nonché alle esigenze espresse dalle università, dalle istituzioni
dell'alta formazione artistica, musicale e coreutica e dal mondo del lavoro e delle professioni.
B) possono essere aggiornati periodicamente dietro specifica delega del Parlamento.
C) sono aggiornati periodicamente in relazione agli sviluppi culturali emergenti nonché alle esigenze espresse dalle università, dalle istituzioni
dell'alta formazione artistica, musicale e coreutica e dal mondo del lavoro e delle professioni su istanza del Consiglio nazionale della pubblica
istruzione.
D) sono aggiornati periodicamente in relazione agli sviluppi culturali emergenti nonché alle esigenze espresse dalle università, dalle istituzioni
dell'alta formazione artistica, musicale e coreutica e dal mondo del lavoro e delle professioni su istanza delle Commissioni Parlamentari
competenti.
245. L'Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e formazione, ai sensi del decreto del
presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 89, (Area 1 - Unione Europea, n.311)
A) sottopone a valutazione periodica il raggiungimento, da parte degli studenti, degli obiettivi specifici di apprendimento previsti dalle Indicazioni
nazionali per i licei.
B) sottopone a valutazione periodica il raggiungimento, da parte degli studenti, dei risultati di apprendimento definiti dal Profilo educativo, culturale e
professionale, allegato A al predetto decreto.
C) sottopone a valutazione periodica il raggiungimento, da parte degli studenti, delle competenze di cittadinanza.
D) sottopone a valutazione periodica il raggiungimento, da parte degli studenti, delle conoscenze, abilità e competenze ricomprese nell'European
Qualification Framework.
246. L'Agenzia nazionale di sviluppo dell'autonomia scolastica (Area 1 - Unione Europea, n.312)
A) partecipa, con l'Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e formazione, al costante monitoraggio dei percorsi liceali.
B) è responsabile del monitoraggio dei percorsi liceali.
C) sostituisce, per quanto riguarda il sistema dei licei, le funzioni dell'Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e
formazione.
D) non ha funzioni specifiche rispetto ai percorsi liceali, in quanto si occupa esclusivamente di promuovere e sostenere l'autonomia delle istituzioni
scolastiche.
247. La confluenza dei percorsi liceali dai precedenti ordinamenti all'ordinamento definito nel decreto del presidente della
Repubblica 15 marzo 2010, n. 89 è avvenuta (Area 1 - Unione Europea, n.314)
A) a partire dalle classi prime funzionanti nell'anno scolastico 2010/2011, secondo quanto previsto dalla tabella contenuta nell'allegato I al predetto
decreto.
B) a partire dalle classi prime, seconde e terze funzionanti nell'anno scolastico 2010/2011, secondo quanto previsto dalla tabella contenuta
nell'allegato I al predetto decreto.
C) a partire dalle classi prime funzionanti nell'anno scolastico 2010/2011, secondo quanto previsto dai Consigli di Istituto.
D) a partire dalle classi prime funzionanti nell'anno scolastico 2010/2011, secondo quanto previsto dai Collegi Docenti.
248. La confluenza dei percorsi liceali dai precedenti ordinamenti all'ordinamento definito nel decreto del presidente della
Repubblica 15 marzo 2010, n. 89 è avvenuta (Area 1 - Unione Europea, n.315)
A) a partire dalle sole classi prime funzionanti nell'anno scolastico 2010/2011, mentre per le classi successive alla prima è stato previsto la
prosecuzione ad esaurimento dei percorsi in atto.
B) a partire dalle sole classi prime funzionanti nell'anno scolastico 2010/2011, mentre per le classi successive alla prima è stato previsto la
prosecuzione ad esaurimento dei percorsi in atto, ad eccezione delle sezioni di liceo scientifico tecnologico aperte presso gli Istituti tecnici, il cui
piano degli studi è stato ridotto in analogia con quanto previsto per i percorsi dell'istruzione tecnica.
C) a partire dalle classi prime, terze e quarte funzionanti nell'anno scolastico 2010/2011.
D) a partire dalle sole classi prime e seconde funzionanti nell'anno scolastico 2010/2011.
249. L'istituzione di sezioni di liceo musicale, in prima attivazione, (Area 1 - Unione Europea, n.318)
A) è subordinata alla stipula di apposita convenzione con i conservatori di musica e gli istituti musicali pareggiati ai sensi dell'articolo 2, comma 8,
lettera g), della legge 21 dicembre 1999 n. 508.
B) è subordinata alla stipula di apposita convenzione con i conservatori di musica ai sensi dell'articolo 2, comma 8, lettera g), della legge 21
dicembre 1999 n. 508.
C) può prevedere la stipula di apposita convenzione con i conservatori di musica e gli istituti musicali pareggiati ai sensi dell'articolo 2, comma 8,
lettera g), della legge 21 dicembre 1999 n. 508.
D) può prevedere la stipula di apposita convenzione con i conservatori di musica ai sensi dell'articolo 2, comma 8, lettera g), della legge 21 dicembre
1999 n. 508.
250. Quali sono gli elementi che devono essere previsti in una convenzione tra un conservatorio, un istituto musicale
pareggiato e una istituzione scolastica, ai fini dell'istituzione di una sezione di liceo musicale? (Area 1 - Unione Europea,
n.319)
A) Le modalità di organizzazione e svolgimento della didattica e di certificazione delle competenze acquisite dagli studenti nelle discipline musicali
previste dal piano degli studi. La convenzione può ricomprendere e normare altri aspetti, liberamente scelti e pattuiti tra istituzione scolastica e
Istituzione AFAM.
B) La certificazione delle competenze acquisite dagli studenti nelle discipline musicali previste dal piano degli studi.
C) Nessuno. La convenzione è libera nei contenuti.
D) La convenzione può esclusivamente prevedere le modalità di organizzazione e svolgimento della didattica, nonché di certificazione delle
competenze acquisite dagli studenti nelle discipline musicali previste.
251. Quali sono gli elementi che devono essere previsti in una convenzione tra l'Accademia nazionale di danza e una
istituzione scolastica, ai fini dell'istituzione di una sezione di liceo coreutico? (Area 1 - Unione Europea, n.320)
A) Il decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 89 non prevede alcun contenuto specifico.
B) La certificazione delle competenze acquisite dagli studenti nelle discipline coreutiche previste dal piano degli studi.
C) Le modalità di organizzazione e svolgimento della didattica, nonché di certificazione delle competenze acquisite dagli studenti nelle discipline
coreutiche previste dal piano degli studi. La convenzione può ricomprendere e normare altri aspetti, liberamente scelti e pattuiti tra istituzione
scolastica e Accademia nazionale di danza.
D) La convenzione può esclusivamente prevedere le modalità di organizzazione e svolgimento della didattica, nonché di certificazione delle
competenze acquisite dagli studenti nelle discipline musicali previste.
252. Ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 89, (Area 1 - Unione Europea, n.321)
A) sono adottati, con specifico decreto, gli indicatori per la valutazione e l'autovalutazione dei percorsi liceali, anche con riferimento al quadro
europeo per la garanzia della qualità dei sistemi di istruzione e formazione.
B) gli indicatori per la valutazione e l'autovalutazione dei percorsi liceali, anche con riferimento al quadro europeo per la garanzia della qualità dei
sistemi di istruzione e formazione, sono ricompresi nell'allegato A al medesimo decreto.
C) non è prevista la predisposizione, da parte del ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, di specifici indicatori per la valutazione e
l'autovalutazione dei percorsi liceali, demandata alle istituzioni scolastiche.
D) non è prevista la predisposizione, da parte del ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, di specifici indicatori per la valutazione e
l'autovalutazione dei percorsi liceali, demandata ad Ansas/indire e Invalsi.
253. Il profilo educativo, culturale e professionale di cui all'allegato A del decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo
2010, n. 89, (Area 1 - Unione Europea, n.322)
A) è articolato in una breve premessa, nell'elenco dei risultati di apprendimento comuni a tutti i percorsi liceali e nell'elenco dei risultati di
apprendimento dei distinti percorsi liceali.
B) fissa gli indicatori per la valutazione e l'autovalutazione dei percorsi liceali, anche con riferimento al quadro europeo per la garanzia della qualità
dei sistemi di istruzione e formazione.
C) presenta i risultati di apprendimento articolati in conoscenze, abilità e competenze.
D) ha la stessa struttura del Profili educativi, culturali e professionali allegati ai decreti del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 87 e n. 88,
anche se mutano i contenuti.
254. Il profilo educativo, culturale e professionale di cui all'allegato A del decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo
2010, n. 89, (Area 1 - Unione Europea, n.323)
A) elenca alcuni aspetti del lavoro scolastico, specificando che detto elenco è orientativo, ma i punti che prevede sono "fondamentali e
imprescindibili".
B) elenca alcuni aspetti del lavoro scolastico che assumono un valore prescrittivo.
C) sostituisce i Piani dell'offerta formativa.
D) può essere adottato dalle istituzioni scolastiche in alternativa ai profili del previgente ordinamento.
255. Il profilo educativo, culturale e professionale di cui all'allegato A del decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo
2010, n. 89, (Area 1 - Unione Europea, n.324)
A) raggruppa i risultati di apprendimento comuni a tutti i percorsi liceali in 5 aree.
B) raggruppa i risultati di apprendimento comuni a tutti i percorsi liceali in 4 aree.
C) raggruppa i risultati di apprendimento comuni a tutti i percorsi liceali in 4 aree, corrispondenti ai 4 assi culturali di cui al decreto del Ministro
dell'istruione, dell'università e della ricerca 22 agosto 2007, n. 139.
D) raggruppa i risultati di apprendimento comuni a tutti i percorsi liceali in 4 assi culturali.
256. Il profilo educativo, culturale e professionale di cui all'allegato A del decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo
2010, n. 89, (Area 1 - Unione Europea, n.325)
A) raggruppa i risultati di apprendimento comuni a tutti i percorsi liceali nelle aree: metodologica; logico-argomentativa; linguistica e comunicativa;
storico- umanistica; scientifica, matematica e tecnologica.
B) raggruppa i risultati di apprendimento comuni a tutti i percorsi liceali nelle aree: logico- argomentativa; linguistica e comunicativa; storicoumanistica; scientifica, matematica e tecnologica.
C) raggruppa i risultati di apprendimento comuni a tutti i percorsi liceali in 4 aree (dei linguaggi; matematica; scientifico- tecnologica; storica esociale)
corrispondenti ai 4 assi culturali di cui al decreto del Ministro dell'istruione, dell'università e della ricerca 22 agosto 2007, n. 139.
D) raggruppa i risultati di apprendimento comuni a tutti i percorsi liceali in 4 assi culturali.
257. I risultati di apprendimento dei liceo artistico (Area 1 - Unione Europea, n.326)
A) prevedono risultati di apprendimento comuni a tutti gli indirizzi e propri di ciascun indirizzo.
B) prevedono risultati di apprendimento comuni a tutti gli indirizzi, mentre i risultati di apprendimento propri di ciascun indirizzo sono demandati ai
consigli di classe.
C) prevedono risultati di apprendimento differenziati per ciascun indirizzo.
D) riservano la conoscenza delle problematiche relative alla tutela, al restauro e alla conservazione del patrimonio artistico al solo indirizzo
Architettura e Ambiente.
258. I risultati di apprendimento dei liceo classico (Area 1 - Unione Europea, n.327)
A) sottolineano l'importanza dell'analisi stilistica e retorica dei testi greci e latini e dell'acquisizione dei relativi strumenti
B) puntano sull'acquisizione di competenze traduttive dal greco e dal latino.
C) sono articolati in conoscenze, abilità e competenze.
D) sono scanditi in primo biennio, secondo biennio e quinto anno.
259. I risultati di apprendimento del liceo linguistico (Area 1 - Unione Europea, n.328)
A) fanno esplicito riferimento al Quadro comune europeo di riferimento per le lingue, fissando i livelli minimi da acquisire nelle tre lingue straniere
previste dall'ordinamento.
B) fanno esplicito riferimento al Quadro comune europeo di riferimento per le lingue e fissano al livello B1 il livello minimo da acquisire nelle tre
lingue straniere previste dall'ordinamento.
C) fanno esplicito riferimento al Quadro comune europeo di riferimento per le lingue e fissano al livello B2 il livello minimo da acquisire nelle tre
lingue straniere previste dall'ordinamento.
D) puntano sullo studio comparato delle letterature dei Paesi la cui lingua è oggetto di studio.
260. I risultati di apprendimento del liceo musicale e coreutico (Area 1 - Unione Europea, n.329)
A) sottolineano l'importanza dell'esecuzione e dell'interpretazione delle opere dei rispettivi percorsi.
B) tralasciano gli aspetti esecutivi ed interpretativi, per puntare sull'aspetto culturale.
C) distinguono tra i risultati di apprendimento comuni e i risultati di apprendimento peculiari delle distinte sezioni musicale e coreutica.
D) non distinguono tra i risultati di apprendimento comuni e i risultati di apprendimento peculiari delle distinte sezioni musicale e coreutica.
261. I risultati di apprendimento del liceo scientifico (Area 1 - Unione Europea, n.330)
A) sottolineano l'importanza del rapporto tra pensiero scientifico e riflessione filosofica.
B) escludono l'esperienza in laboratorio.
C) sono articolati in conoscenze, abilità e competenze.
D) sono scanditi in primo biennio, secondo biennio e quinto anno.
262. I risultati di apprendimento del liceo scientifico, opzione scienze applicate (Area 1 - Unione Europea, n.331)
A) sono differenziati dai risultati di apprendimento previsti per il liceo scientifico.
B) prevedono risultati di apprendimento comuni con il liceo scientifico.
C) sono articolati in conoscenze, abilità e competenze.
D) sono scanditi in primo biennio, secondo biennio e quinto anno.
263. I risultati di apprendimento del liceo delle scienze umane (Area 1 - Unione Europea, n.332)
A) sottolineano la pari dignità degli apporti alle scienze umane della cultura pedagogica, psicologica e socioantropologica.
B) sono incentrati sull'acquisizione di conoscenze e competenze pedagogiche.
C) sono articolati in conoscenze, abilità e competenze.
D) sono scanditi in primo biennio, secondo biennio e quinto anno.
264. I risultati di apprendimento del liceo delle scienze umane, opzione economico-sociale (Area 1 - Unione Europea, n.333)
A) sono fortemente differenziati dai risultati di apprendimento previsti per il liceo delle scienze umane.
B) sono incentrati sull'acquisizione di conoscenze e competenze pedagogiche.
C) sono articolati in conoscenze, abilità e competenze.
D) sono scanditi in primo biennio, secondo biennio e quinto anno.
265. Il piano degli studi dei licei artistici (Area 1 - Unione Europea, n.334)
A) assegna al laboratorio artistico del primo biennio una funzione orientativa verso gli indirizzi attivati dal terzo anno. Per questo motivo, è
organizzato in moduli differenziati.
B) assegna al laboratorio artistico del primo biennio una funzione orientativa verso gli indirizzi attivati dal terzo anno, purché non si crei esubero nelle
relative classi di concorso.
C) prevede lo studio della lingua straniera solo al primo biennio.
D) non prevede lo studio delle scienze naturali.
266. Il piano degli studi dei liceo classico (Area 1 - Unione Europea, n.335)
A) prevede lo studio delle scienze naturali a partire dal primo biennio.
B) prevede lo studio della lingua straniera solo per il primo biennio.
C) tiene separato l'insegnamento di storia dall'insegnamento di geografia
D) prevede lo studio della storia dell'arte sin dal primo biennio.
267. Il piano degli studi del liceo linguistico (Area 1 - Unione Europea, n.336)
A) prevede lo studio di tre lingue straniere a partire dal primo biennio.
B) prevede lo studio della terza lingua straniera a partire dal secondo biennio.
C) non prevede lo studio della lingua latina.
D) prevede lo studio di due lingue comunitarie e di una terza lingua extracomunitaria.
268. Il piano degli studi del liceo scientifico (Area 1 - Unione Europea, n.338)
A) prevede l'insegnamento di disegno e storia dell'arte.
B) prevede l'insegnamento di disegno tecnico.
C) prevede l'insegnamento di storia dell'arte.
D) separa l'insegnamento di chimica da quello di biologia e scienze della terra.
269. Il piano degli studi del liceo scientifico, opzione scienze applicate, (Area 1 - Unione Europea, n.339)
A) non prevede che all'insegnamento di Matematica sia demandato anche l'insegnamento di informatica al primo biennio.
B) è identico al piano degli studi del liceo scientifico, salvo per l'introduzione dell'informatica al posto della lingua e cultura latina.
C) incrementa, rispetto al piano degli studi del liceo scientifico, le ore di matematica.
D) separa l'insegnamento di chimica da quello di biologia e scienze della terra.
270. Le Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento concernenti le attività e gli insegnamenti
compresi nei piani degli studi previsti per i percorsi liceali (Area 1 - Unione Europea, n.341)
A) sono state adottate attraverso un decreto ministeriale
B) sono state adottate attraverso una circolare ministeriale.
C) sono state adottate attraverso un regolamento governativo
D) sono state adottate attraverso un decreto legge
271. Le indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento concernenti le attività e gli insegnamenti
compresi nei piani degli studi previsti per i percorsi liceali (Area 1 - Unione Europea, n.342)
A) contemplano una nota introduttiva generale e gli obiettivi specifici di apprendimento di ciascun percorso liceale
B) contemplano gli obiettivi specifici di apprendimento di ciascun percorso liceale.
C) distinguono tra discipline con obiettivi di apprendimento comuni a tutti i percorsi (allegato e discipline con obiettivi distinti per ciascun percorso
liceale (allegati B,C, D, E, F, G)
D) declinano i risultati di apprendimento in conoscenze, abilità e competenze.
272. Le Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento per i licei, per ciascuna disciplina (Area 1 Unione Europea, n.343)
A) prevedono delle linee generali che comprendono una descrizione delle competenze attese alla fine del percorso e gli obiettivi specifici di
apprendimento relativi a ciascun biennio e all'ultimo anno.
B) scandiscono gli obiettivi specifici di apprendimento in conoscenze, abilità e competenze.
C) scandiscono gli obiettivi specifici di apprendimento in conoscenze e abilità.
D) rispondono a un modello tassonomico.
273. Le Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento per i licei (Area 1 - Unione Europea, n.344)
A) sono vincolanti. Le istituzioni scolastiche e gli insegnanti sono chiamati a integrarle e arricchirle, ma non possono prescinderne.
B) non sono vincolanti. Le istituzioni scolastiche e gli insegnanti sono chiamati a integrarle e arricchirle e possono prescinderne.
C) contemplano delle Linee guida.
D) sono dei semplici spunti di riflessione sulle discipline.
274. Qual è il rapporto tra le Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento per i licei e il profilo
educativo, culturale e professionale? (Area 1 - Unione Europea, n.345)
A) Il secondo costituisce il preambolo alle prime. I due provvedimenti vanno letti insieme, in quanto si integrano a vicenda.
B) Non sussiste rapporto. Si tratta di provvedimenti diversi.
C) Il profilo è prescrittivo, le indicazioni rappresentano dei materiali a disposizione delle istituzioni scolastiche.
D) Le indicazioni sono prescrittive, il profilo no.
275. La nota introduttiva alle Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento per i licei (Area 1 Unione Europea, n.346)
A) individua la lingua e la letteratura italiana, la lingua e la cultura straniera, la matematica, la storia e le scienze quali discipline cardine comuni con
l'istruzione tecnica e professionale.
B) individua la lingua e la letteratura italiana, la lingua e la cultura straniera, la matematica, la storia e le scienze quali discipline che devono avere
obiettivi specifici di apprendimento comuni con l'istruzione tecnica e professionale.
C) individua nell'adozione degli Assi culturali nel primo biennio il raccordo con l'istruzione tecnica e professionale.
D) individua nella scansione degli obiettivi specifici di apprendimento in conoscenze, abilità e competenze il raccordo con le Linee guida
dell'istruzione tecnica e professionale.
276. Quali sono, in base alla nota introduttiva alle Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento per i
licei, i criteri costitutivi delle Indicazioni medesime? (Area 1 - Unione Europea, n.347)
A) L'indicazione dei nuclei fondanti e dei contenuti imprescindibili delle discipline, la rivendicazione dell'unitarietà della conoscenza, l'enfasi sulla
necessità di costruire un profilo coerente e unitario dei processi culturali attraverso il dialogo tra le discipline, la competenza linguistica nell'uso
dell'italiano come obiettivo proprio di tutti gli insegnamenti, la possibilità di essere riviste periodicamente.
B) L'autonomia dei docenti nell'individuazione degli obiettivi specifici di apprendimento e la prescrittività delle competenze da raggiungere, la
necessità di adottare una didattica laboratoriale in tutte le discipline, la scansione degli obiettivi specifici di apprendimento in conoscenze, abilità
e competenze.
C) Una visione olistica dei saperi disciplinari, finalizzata al raggiungimento delle Competenze di Cittadinanza e delle Competenze previste dagli Assi
culturali relativi all'assolvimento dell'obbligo di istruzione.
D) L'indicazione di un preciso modello didattico-pedagogico, finalizzato a portare il docente all'adozione di strategie e metodologie sperimentate a
livello internazionale, in grado di migliorare le pratiche di insegnamento attraverso l'adozione di precise procedure.
277. Per quali discipline le Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento per i licei hanno adottato
linee generali e competenze e obiettivi identici per tutti i percorsi liceali? (Area 1 - Unione Europea, n.348)
A) Lingua e letteratura italiana, storia e geografia, filosofia, lingua e cultura straniera 1
B) Lingua e letteratura italiana, storia e geografia, filosofia, lingua e cultura straniera 1, storia dell'arte, scienze motorie.
C) Lingua e letteratura italiana, storia e geografia, filosofia, lingua e cultura straniera 1, matematica, fisica.
D) Lingua e letteratura italiana, storia e geografia, filosofia, lingua e cultura straniera 1, matematica, fisica, scienze naturali.
278. Le Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento per i licei, per quanto riguarda la lingua e la
cultura straniera (Area 1 - Unione Europea, n.349)
A) hanno adottato il Quadro comune di riferimento europeo per le lingue, fissando al livello B2 il livello di padronanza minimo da acquisire nella
Lingua e cultura straniera 1 per tutti i percorsi.
B) hanno adottato il Quadro comune di riferimento europeo per le lingue, fissando al livello B1 il livello di padronanza minimo da acquisire nella
Lingua e cultura straniera 1 per tutti i percorsi.
C) hanno adottato il Quadro comune di riferimento europeo per le lingue, fissando un livello di padronanza da acquisire nella Lingua e cultura
straniera 1 diversificato a seconda dei percorsi.
D) hanno adottato il Quadro comune di riferimento europeo per le lingue, fissando un livello di padronanza da acquisire nella Lingua e cultura
straniera 1 diversificato a seconda della lingua straniera studiata.
279. Le Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento per i licei, per quanto riguarda la lingua e
letteratura italiana (Area 1 - Unione Europea, n.350)
A) prevedono nel primo biennio anche lo studio di testi di autori greci e latini e, alla fine del primo biennio, lo studio delle prime espressioni della
letteratura italiana.
B) prevedono nel primo biennio lo studio di opere staniere in traduzione, secondo una scansione tematica, e di opere di autori italiani e stranieri
secondo una scansione per generi.
C) non prevedono più la lettura integrale dei Promessi sposi di Alessandro Manzoni
D) non prevedono la lettura di un numero minimo di Canti della Divina Commedia di Dante Alighieri
280. Le Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento per i licei, per quanto riguarda la lingua e
letteratura italiana (Area 1 - Unione Europea, n.351)
A) sottolineano l'importanza di acquisire gli strumenti di analisi del testo letterario, tra cui l'analisi linguistica, stilistica, retorica.
B) sottolineano, per il solo percorso del liceo classico, l'importanza di acquisire gli strumenti di analisi del testo letterario, tra cui l'analisi linguistica,
stilistica, retorica.
C) mettono in secondo piano gli strumenti di analisi del testo letterario, a favore della conoscenza della storia della letteratura.
D) enfatizzano la necessità di conoscere il maggior numero possibile di autori e per questo motivo limitano la storia letteraria al 1945.
281. La relazione illustrativa al decreto del Presidente della repubblica 15 marzo 2010, n. 89 (Area 1 - Unione Europea, n.352)
A) sottolinea come dato acquisito la pari dignità tra i percorsi del sistema dell'istruzione secondaria superiore (licei, istituti tecnici e istituti
professionali) e del sistema dell'istruzione e formazione professionale.
B) ripropone la gerarchia gentiliana che assegna al sistema dei licei la primazia sugli altri percorsi di istruzione secondaria superiore.
C) sottolinea l'esigenza di costruire un primo biennio comune tra tutti i percorsi di istruzione secondaria superiore, ai fini dell'espletamento
dell'obbligo di istruzione.
D) enfatizza il ruolo delle Competenze di Cittadinanza, la cui acquisizione è finalità comune dei percorsi del secondo ciclo di istruzione.
282. La relazione illustrativa al decreto del Presidente della repubblica 15 marzo 2010, n. 89 (Area 1 - Unione Europea, n.353)
A) demanda alle istituzioni scolastiche, attraverso il Piano dell'offerta formativa, la ricerca progettuale e l'elaborazione di specifici progetti culturali
chiamati a integrare i requisiti e le indicazioni previsti dallo Stato e a declinarli a seconda delle specificità del territorio, delle esperienze svolte e
delle eccellenze presenti al loro interno.
B) demanda alle Regioni la ricerca progettuale e l'elaborazione di specifici progetti culturali chiamati a integrare i requisiti e le indicazioni previsti
dallo Stato e a declinarli a seconda delle specificità del territorio.
C) prospetta un modello centralistico, che demanda allo Stato la ricerca progettuale e l'elaborazione di specifici progetti culturali
D) invita le istituzioni scolastiche, sulla base dei percorsi previsti dal regolamento, ad avviare autonome sperimentazioni che possano arricchire il
numero dei percorsi attraverso l'incremento del quadro orario, rimandando però tale previsione all'anno scolastico 2011/2012.
283. La relazione illustrativa al decreto del Presidente della repubblica 15 marzo 2010, n. 89 individua tra gli aspetti generali
del riordino del sistema dei licei (Area 1 - Unione Europea, n.354)
A) il superamento della frammentazione dei percorsi di studio, delimitando un quadro orario atto all'approfondimento delle discipline e mirato al
possesso di una solida cultura comune, costituita da alcuni pilastri (l'italiano, la matematica, le scienze, la filosofia, la storia dell'arte), su cui
poggiano le materie più specificamente di indirizzo.
B) la necessità di ottemperare alle previsioni di riduzione della spesa dettati dall'articolo 64 del del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito,
con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133.
C) il superamento della frammentazione dei percorsi di studio dovuta all'accavallarsi e dal sovrapporsi delle sperimentazioni, attraverso
l'elaborazione di quadri orari fortemente differenziati per ciascun percorso liceale, che vedono la netta predominanza delle materie di indirizzo.
D) il superamento della frammentazione dei percorsi di studio dovuta all'accavallarsi e dal sovrapporsi delle sperimentazioni, attraverso la
predisposizione di quadri orari il più possibile omogenei tra i vari percorsi, limitando il più possibile, e comunque a partire dal secondo biennio, le
materie più specificamente di indirizzo.
284. Il decreto Ministeriale 7 ottobre 2010 , n. 211 (Area 1 - Unione Europea, n.355)
A) ha per oggetto le Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento concernenti le attività e gli insegnamenti compresi nei
piani degli studi previsti per i percorsi liceali.
B) ha per oggetto le Linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento del sistema dei licei.
C) ha per oggetto le Linee guida per la predisposizione degli obiettivi specifici di apprendimento concernenti le attività e gli insegnamenti compresi
nei piani degli studi previsti per i percorsi liceali.
D) ha per oggetto gli Indicatori per la valutazione e l'autovalutazione dei percorsi liceali.
285. Nel sistema dei licei l'acquisizione delle competenze relative a "Cittadinanza e Costituzione" (Area 1 - Unione Europea,
n.356)
A) investe in primo luogo le discipline Storia e Filosofia; l'ambiente scolastico, campo per esercitare diritti e doveri di cittadinanza; le strategie
adottate autonomamente dalle istituzioni scolastiche.
B) è affidato all'insegnamento di Storia e ad autonomi percorsi tracciati dalle istituzioni scolastiche.
C) è di competenza dell'insegnante di Storia ovvero dell'insegnante di Economia e Diritto e prevede un voto autonomo.
D) è demandato ai progetti promossi dalle istituzioni scolastiche finanziati attraverso i fondi della legge 18 dicembre 1997, n. 440.
286. Le Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento per i licei, per quanto riguarda la disciplina
Filosofia (Area 1 - Unione Europea, n.358)
A) prevedono che alla fine del percorso lo studente sia in grado di utilizzare il lessico e le categorie specifiche della disciplina. E' raccomandata la
lettura e l'analisi di testi filosofici.
B) prevedono che alla fine del percorso lo studente sia in grado di utilizzare il lessico e le categorie specifiche della disciplina. E' raccomandato a tal
fine lo studio di un dizionario filosofico.
C) prevedono che alla fine del percorso lo studente conosca la storia della filosofia dalle origini ai giorni nostri, mentre l'uso del lessico e delle
categorie specifiche della disciplina è in subordine.
D) prevedono obiettivi specifici di apprendimento differenziati per ogni percorso liceale.
287. Le Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento per i licei, per quanto riguarda la disciplina
Scienze naturali (Area 1 - Unione Europea, n.359)
A) sottolineano, quale tratto comune tra biologia, chimica, scienze della Terra, la stessa strategia di indagine che fa riferimento alla dimensione di
"osservazione e sperimentazione" e per tale motivo invitano a svolgere esperienze in laboratorio.
B) sottolineano, quale tratto comune tra biologia, chimica, scienze della Terra, l'identità di concetti e metodi di indagine.
C) escludono l'attività di laboratorio, non essendo previsto l'impiego, nei licei, degli insegnanti tecnico- pratici.
D) sottolineano le forti differenze tra biologia, chimica, scienze della Terra e prevedono l'utilizzo di insegnanti afferenti per biologia e scienze della
Terra alla classe di concorso 60/A e per chimica alla classe di concorso 13/A.
288. Le Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento per i licei, per quanto riguarda la disciplina
Fisica (Area 1 - Unione Europea, n.360)
A) sottolineano l'importanza del raccordo con gli altri insegnamenti (in particolare con quelli di matematica, scienze naturali, storia e filosofi e della
collaborazione con le istituzioni scientifiche (università, musei, enti di ricerca, imprese).
B) sono uguali per tutti i percorsi liceali.
C) escludono l'attività di laboratorio, non essendo previsto l'impiego, nei licei, degli insegnanti tecnico- pratici.
D) sono differenziati per ciascun percorso liceale.
289. Con il Decreto del Ministro dell'Istruzione del 25 ottobre 2007... (Area 1 - Unione Europea, n.361)
A) si dettano i criteri generali per il conferimento dell'autonomia ai Centri Provinciali per l'Istruzione degli Adulti
B) si dettano i criteri generali per il conferimento dell'autonomia ai Centri Territoriali Permanenti
C) si dettano i criteri generali per il funzionamento degli Istituti di Istruzione Secondaria di II grado gestori di corsi serali
D) si riorganizza il sistema della formazione ed istruzione tecnica superiore
290. In base agli artt.1 e 2 del Decreto del Ministro dell'Istruzione del 25 ottobre 2007 l'autonomia è conferita ad un Centro
Provinciale per l'Istruzione degli Adulti: (Area 1 - Unione Europea, n.362)
A) secondo i criteri e i parametri previsti dalla normativa vigente in relazione all'utenza dei centri con il riconoscimento di un proprio organico.
B) secondo i criteri e i parametri previsti dalle sedi amministrative di un Centro Territoriale Permanente
C) secondo i criteri e i parametri previsti dalle sedi amministrative di un Istituto di istruzione secondaria superiore
D) secondo i criteri e i parametri previsti dal comune in cui viene istituito
291. Quali utenti possono iscriversi ai percorsi organizzati dai Centro Provinciale per l'Istruzione degli Adulti e previsti dagli
art. 3 e 4 del Decreto del Ministro dell'Istruzione del 25 ottobre 2007? (Area 1 - Unione Europea, n.363)
A) adulti privi del livello culturale e/o titolo di studio corrispondente a ciascun tipo di percorso attivato e immigrati che intendano apprendere la lingua
italiana per la loro integrazione linguistica e sociale
B) solo gli adulti che siano in possesso della certificazione dell'obbligo e/o del titolo conclusivo del primo ciclo di istruzione e gli immigrati che siano
in possesso di una certificazione di conoscenza della lingua italiana riconducibile al livello A2 del quadro comune di riferimento europeo
C) solo gli adulti che intendano conseguire il diploma di istruzione secondaria superiore e gli immigrati che intendano convertire il titolo di studio
ottenuto nel paese di provenienza
D) adulti maggiorenni, qualsiasi sia il loro livello di istruzione, che vogliano acquisire competenze aggiuntive a quelle possedute, nell'ottica del lifelong learning o di conseguire titoli di studio alternativi a quelli già conseguiti
292. Secondo il testo dell'art. 9 del Decreto del Ministro dell'Istruzione del 25 ottobre 2007 come dovrebbe essere costituito
l'organico di base di un Centro Provinciale per l'Istruzione degli Adulti salvo possibili integrazioni? (Area 1 - Unione Europea,
n.364)
A) Da gruppi di 10 docenti ogni 120 adulti iscritti
B) Da gruppi di 10 docenti ogni 60 adulti iscritti
C) Da gruppi di 5 docenti ogni 120 adulti iscritti
D) Da gruppi di 3 docenti ogni 50 adulti iscritti
293. Secondo il punto 7.4 dell'Accordo Stato Regioni del marzo 2000, chi istituisce i Comitati locali? (Area 1 - Unione
Europea, n.366)
A) I comuni e le comunità montane
B) I dirigenti scolastici delle sedi scolastiche che sono collegate a CTP o scuole serali
C) Il dirigente dell'ufficio scolastico regionale
D) I comuni e le province
294. Secondo il punto 7.4 dell'Accordo Stato Regioni del marzo 2000, a chi spetta la pianificazione e la programmazione
dell'offerta formativa integrata rivolta agli adulti? (Area 1 - Unione Europea, n.367)
A) Alla regione che istituisce un apposito comitato regionale
B) Alla provincia che istituisce un apposito comitato provinciale
C) Al comune che istituisce un apposito comitato locale
D) Al Ministero dell'Istruzione
295. Secondo il punto 7.6 dell'Accordo Stato Regioni del marzo 2000, come si caratterizza il modello formativo destinato agli
adulti? (Area 1 - Unione Europea, n.368)
A) Deve essere strutturato in percorsi aperti e flessibili caratterizzati da moduli, finiti in sé, adattabili alle esperienze ed esigenze dell'adulto che
rientra in formazione
B) Deve rispecchiare in modo fedele quanto costituisce l'ordinario percorso scolastico
C) Deve essere obbligatoriamente strutturato in classi senza tenere in considerazione le precedenti esperienze maturate dall'adulto che rientra in
formazione
D) Deve fornire solo le competenze spendibili nel mondo del lavoro
296. Ai sensi dell'Accordo Stato Regioni del marzo 2000, quale tra quelli proposti NON è un obbiettivo prioritario
dell'educazione degli adulti? (Area 1 - Unione Europea, n.369)
A) la razionalizzazione della spesa pubblica nel sistema dell'Istruzione
B) la creazione di un sistema integrato di istruzione, formazione e lavoro
C) il recupero dei bassi livelli di istruzione e formazione per lo sviluppo formativo e l'inserimento lavorativo
D) l'offerta di opportunità educative ai cittadini adulti per l'acquisizione di conoscenze e di competenze funzionali di base nei diversi campi per il
pieno esercizio del diritto di cittadinanza
297. La Legge 18 dicembre 1997, n. 440 disciplina... (Area 1 - Unione Europea, n.370)
A) l'istituzione di un Fondo per l'arricchimento e l'ampliamento dell'offerta formativa e per gli interventi perequativi con cui possono essere finanziate
le attività di Istruzione degli Adulti
B) il dimensionamento ottimale delle istituzioni scolastiche e la determinazione degli organici funzionali dei singoli istituti
C) il conferimento dell'autonomia ai Centri Provinciali dell'Istruzione degli Adulti
D) la certificazione integrata e il riconoscimento delle competenze acquisite in un percorso di istruzione degli adulti
298. Secondo il testo dell'art. 1 della Ordinanza Ministeriale 29 luglio 1997, n. 455, chi ha la facoltà di istituire un CTP? (Area 1
- Unione Europea, n.371)
A) Il provveditore agli studi, sentito il Comitato Provinciale per l'istruzione dell'età adulta
B) Il sindaco del comune, sentito il provveditore agli studi
C) Il prefetto, sentito il Comitato Provinciale per l'istruzione dell'età adulta
D) Il dirigente scolastico, sentito il provveditore agli studi
299. Secondo il testo dell'art. 10 della Ordinanza Ministeriale 29 luglio 1997, n. 455, chi presiede il Comitato Provinciale per
l'istruzione dell'età adulta? (Area 1 - Unione Europea, n.372)
A) Il provveditore agli studi
B) il presidente della provincia
C) Il prefetto
D) il dirigente scolastico dell'istituto della provincia che accoglie il maggior numero di adulti in formazione
300. Secondo il testo dell'art. 1 dell'OM 455/97, qual è il riferimento didattico ed amministrativo di un Centro Territoriale
Permanente? (Area 1 - Unione Europea, n.373)
A) un'istituzione scolastica individuata tra quelle nel cui ambito territoriale sono programmate attività per adulti
B) la scuola con il maggior numero di iscritti a corsi per adulti nel capoluogo di provincia
C) il CTP è autonomo sia dal punto di vista didattico che amministrativo
D) il CTP deve far riferimento al dipartimento di scienze dell'educazione dell'ateneo posto nello stesso ambito territoriale
301. Secondo il testo dell'art.1 dell'Ordinanza Ministeriale 29 luglio 1997, n. 455, il provveditore agli studi a chi conferisce
l'incarico di coordinatore del Centro Territoriale Permanente? (Area 1 - Unione Europea, n.374)
A) Al dirigente scolastico dell'istitutuzione scolastica individuata come riferimento didattico ed amministrativo del CTP
B) Al docente con più anni di servizio nell'organico funzionale del CTP
C) Al presidente del comitato provinciale per l'istruzione nell'età adulta
D) Al presidente del consiglio scolastico distrettuale
302. Secondo il testo dell'art.4 dell'Ordinanza Ministeriale 29 luglio 1997, n. 455, come dovrebbe essere composto l'organico
di base di un Centro Territoriale Permanente? (Area 1 - Unione Europea, n.375)
A) 5 docenti provenienti dalla scuola secondaria di primo grado e 3 docenti provenienti dalla scuola elementare
B) 3 docenti provenienti dalla scuola secondaria di primo grado e 5 docenti provenienti dalla scuola elementare
C) 10 docenti provenienti dalla scuola secondaria di primo grado e 6 docenti provenienti dalla scuola elementare
D) 4 docenti provenienti dalla scuola secondaria di primo grado e 7 docenti provenienti dalla scuola elementare
303. Secondo il testo dell'art.1 dell'Ordinanza Ministeriale 29 luglio 1997, n. 455, qual è il flusso di utenza sulla base del quale
può essere istituito un CTP? (Area 1 - Unione Europea, n.376)
A) 90/110 utenti
B) 40/50 utenti
C) 200/250 utenti
D) 300/400 utenti
304. Secondo il testo dell'art.7 dell' Ordinanza Ministeriale 29 luglio 1997, n. 455, quali certificazioni può rilasciare un Centro
Territoriale Permanente? (Area 1 - Unione Europea, n.377)
A) titolo di licenza elementare, titolo di licenza media, attestato delle attività di professionalizzazione o di riqualificazione professionale, nei casi in cui
siano state attivate specifiche intese, attestato delle attività di cultura generale seguite
B) titolo di licenza elementare, titolo di licenza media, diploma di scuola secondaria di secondo grado, attestato delle attività di cultura generale
seguite
C) titolo di licenza elementare, titolo di licenza media, diploma di qualifica professionale, diploma di scuola secondaria di secondo grado
D) solo titoli di studio relativi all'obbligo scolastico
305. Ai sensi del Decreto del Ministero degli Interni del 4 giugno 2010, qual è il livello di conoscenza della lingua italiana del
quadro comune di riferimento europeo che uno straniero deve dimostrare di possedere per ottenere un permesso di
soggiorno CE? (Area 1 - Unione Europea, n.378)
A) A2
B) A1
C) B1
D) B2
306. L'Ordinanza del Ministro della pubblica istruzione del 29 luglio 1997, n. 455 istituisce e disciplina... (Area 1 - Unione
Europea, n.379)
A) i Centri Territoriali Permanenti
B) i corsi serali gestiti dagli istituti di istruzione secondaria superiore
C) i corsi di alternanza/ scuola lavoro
D) i percorsi di formazione professionale regionale
307. L'Ordinanza del Ministro dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca del 3.12.2004, n.87 disciplina... (Area 1 - Unione
Europea, n.380)
A) il passaggio dal sistema della formazione professionale e dall'apprendistato al sistema dell'istruzione
B) il conferimento dell'autonomia ad un'istituzione scolastica
C) il funzionamento di un CTP
D) Il funzionamento dei corsi serali gestiti dagli istituti superiori di secondo grado
308. Per personalizzare il percorso di un adulto che rientri in formazione, CTP e Istituti di istruzione superiore di secondo
grado possono stringere Accordi di Rete ai sensi del... (Area 1 - Unione Europea, n.382)
A) art.7 del Decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275
B) art.2 del Decreto del Presidente della Repubblica del 18 giugno 1998, n. 233
C) art. 3 del Decreto 29 novembre 2007 del Ministro dell'Istruzione di concerto con il Ministro del Lavoro e della previdenza sociale
D) art. 1 del Decreto 86/2004 del Ministro dell'Istruzione di concerto con il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali
309. La Circolare Ministeriale n. 305 del 20 maggio 1997... (Area 1 - Unione Europea, n.383)
A) introduce importanti innovazioni organizzative e didattiche nell'impianto didattico ed organizzativo dei corsi serali
B) fornisce indicazioni ai coordinatori dei Centri Territoriali Permanenti riguardo all'organizzazione dei corsi di Italiano per stranieri
C) descrive i criteri per il conferimento dell'autonomia ai Centri Territoriali Permanenti
D) fissa un tetto alle iscrizioni degli studenti ai corsi serali gestiti dagli istituti di istruzione superiore di secondo grado
310. Ai sensi della circolare ministeriale n. 7809 del 25 luglio 1990 ai fini della formazione dei singoli corsi serali sono
necessarie per le classi iniziali almeno... (Area 1 - Unione Europea, n.384)
A) 20 richieste di iscrizione
B) 30 richieste di iscrizione
C) 50 richieste iscrizione
D) 40 richieste di iscrizione
311. Ai sensi della Circolare Ministeriale n. 7809 del 25 luglio 1990 ai fini della formazione dei singoli corsi serali sono
necessarie per le classi intermedie almeno... (Area 1 - Unione Europea, n.385)
A) 10 richieste di iscrizione
B) 12 richieste di iscrizione
C) 20 richieste di iscrizione
D) 25 richieste di iscrizione
312. Ai sensi della Circolare Ministeriale n. 7809 del 25 luglio 1990 in caso di frequenza parziale dei corsi... (Area 1 - Unione
Europea, n.386)
A) deve comunque effettuarsi la valutazione del profitto conseguito
B) non viene effettuata nessuna valutazione
C) la valutazione è a discrezione del consiglio di classe
D) la valutazione è a discrezione del dirigente scolastico
313. Ai sensi della Circolare Ministeriale N. 7809 del 25 luglio 1990 a quali condizioni possono essere realizzati corsi serali
presso aziende o centri formativi aziendali? (Area 1 - Unione Europea, n.387)
A) qualora il numero dei dipendenti interessati giustifichi l'istituzione del corso e venga garantito il pieno espletamento dell'attività didattica
B) purché l'azienda non sia partner di un percorso di alternanza/ scuola lavoro
C) solo se l'Ufficio Scolastico Provinciale ha concesso l'autorizzazione
D) solo se i sindacati hanno approvato l'iniziativa
314. Quale norma ha istituito l'alternanza scuola lavoro ? (Area 1 - Unione Europea, n.388)
A) Legge 28 marzo 2003, n. 53.
B) Decreto legislativo n. 77 del 15 aprile 2005.
C) Legge n.196 del 24 giugno 1997.
D) Decreto Legislativo 17 ottobre 2005, n. 226.
315. In base all'art. 4 della Legge n. 53/2003 i corsi del secondo ciclo in alternanza scuola-lavoro, da chi sono progettati,
attuati e valutati? (Area 1 - Unione Europea, n.389)
A) Dall'istituzione scolastica e formativa in collaborazione con le imprese, con le rispettive associazioni di rappresentanza e con le camere di
commercio, industria, artigianato e agricoltura.
B) Dalle imprese con le rispettive associazioni di rappresentanza, ivi comprese le camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura.
C) Dal docente tutor e dal tutor formativo esterno.
D) Dal docente tutor interno, che presenta i risultati al Consiglio di classe.
316. L'alternanza, secondo il Decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 77, art. 1, comma 1, è indicata come una modalità di
realizzazione dei corsi del secondo ciclo. In quale sistema può essere realizzata? (Area 1 - Unione Europea, n.390)
A) Sia nel sistema dei licei, sia nel sistema dell'istruzione e della formazione professionale.
B) Nel sistema dell'istruzione tecnica e della formazione professionale.
C) Nel sistema dell'istruzione tecnica.
D) Nel sistema dei licei.
317. Indicare fra le scelte proposte quali sono gli studenti che possono svolgere l'alternanza (Area 1 - Unione Europea, n.391)
A) Gli studenti che hanno compiuto il quindicesimo anno di eta'.
B) Gli studenti che hanno compiuto il diciottesimo anno di età.
C) Gli studenti che hanno compiuto il tredicesimo anno di età
D) Gli studenti che hanno compiuto il quattordicesimo anno di età.
318. I percorsi in alternanza rientrano all'interno del piano dell'offerta formativa ? (Area 1 - Unione Europea, n.392)
A) Si, i percorsi in alternanza sono definiti e programmati all'interno del piano dell'offerta formativa.
B) No, i percorsi in alternanza sono extracurricolari e pertanto non sono programmati all'interno del piano dell'offerta formativa
C) No, i percorsi in alternanza non sono inseriti nel piano dell'offerta formativa in quanto sono percorsi attuati nella quota di autonomia
D) E' a discrezione del collegio dei docenti
319. Qual è il ruolo del docente tutor interno nei percorsi di alternanza in base all'art. 5 comma 2 Decreto Legislativo 15 aprile
2005, n. 77? (Area 1 - Unione Europea, n.393)
A) Il docente tutor interno svolge il ruolo di assistenza e guida degli studenti che seguono percorsi in alternanza.
B) Il docente tutor interno svolge il ruolo di monitorare i progetti di alternanza scuola lavoro
C) Il docente tutor interno svolge il ruolo di riportare al Comitato Tecnico Scientifico gli esiti degli apprendimenti degli studenti iscritti ai percorsi di
alternanza
D) Nei percorsi di alternanza non esiste iun docente tutor interno; la funzione tutoriale è svolta dal consiglio di classe.
320. Chi verifica il corretto svolgimento del percorso in alternanza in base all'art. 5 Decreto Legislativo 15 aprile 2005 n. 77?
(Area 1 - Unione Europea, n.394)
A) Il docente tutor interno verifica, con la collaborazione del tutor esterno, il corretto svolgimento del percorso in alternanza.
B) Una struttura formativa accreditata dalla Regione incaricata di svolgere questa funzione.
C) L' Ente locale, in collaborazione con le imprese e le loro associazioni.
D) La Camera di commercio in collaborazione con le imprese che ospitano gli studenti.
321. Quali sono le funzione del tutor formativo esterno previste dall'art.5 D.lgs. 77/2005 comma 3? (Area 1 - Unione Europea,
n.395)
A) Il tutor formativo esterno favorisce l'inserimento dello studente nel contesto operativo, lo assiste nel percorso di formazione sul lavoro e fornisce
all'istituzione scolastica o formativa ogni elemento atto a verificare e valutare le attività dello studente e l'efficacia dei processi formativi
B) Il tutor formativo esterno organizza il calendario delle lezioni previste nella istituzione scolastica per facilitare l'inserimento dello studente
nell'impresa.
C) Nei percorsi di alternanza non è prevista la figura del tutor formativo esterno.
D) Il tutor formativo esterno organizza il curricolo dell'alternanza, selezionando le competenze che gli studenti possono acquisire a scuola e quelle
che possono essere sviluppate nell'impresa.
322. Da parte di chi sono oggetto di verifica e valutazione i percorsi in alternanza? (Area 1 - Unione Europea, n.396)
A) I percorsi in alternanza sono oggetto di verifica e valutazione da parte dell'istituzione scolastica o formativa.
B) I percorsi in alternanza sono oggetto di verifica e valutazione del collegio dei docenti.
C) I percorsi in alternanza sono oggetto di verifica e valutazione del consiglio di istituto.
D) I percorsi in alternanza sono oggetto di verifica e valutazione del docente referente.
323. Chi certifica le competenze acquisite dagli studenti nei percorsi di alternanza? (Area 1 - Unione Europea, n.397)
A) L'istituzione scolastica o formativa.
B) Il tutor esterno.
C) Il docente tutor interno con la collaborazione del tutor esterno.
D) Il Comitato Tecnico Scientifico. Costituito presso l'istituzione scolastica.
324. Secondo l'art. 5. del Decreto Legislativo 15 aprile 2005, n. 77 da chi è svolta la funzione tutoriale nei percorsi in
alternanza? (Area 1 - Unione Europea, n.398)
A) Dal docente tutor interno e dal tutor esterno.
B) Dal dirigente scolastico.
C) Dal Comitato Tecnico Scientifico.
D) Dal consiglio di classe.
325. Quali sono le finalità del Comitato dell'alternanza scuola-lavoro previste dall'art. 3 del decreto legislativo del 15 aprile
2005 n.77? (Area 1 - Unione Europea, n.399)
A) Lo sviluppo, nelle diverse realtà territoriali, dei percorsi di alternanza che rispondano a criteri di qualità sotto il profilo educativo e di monitoraggio
e della valutazione dell'alternanza scuola lavoro.
B) Diffondere l'alternanza scuola- lavoro in modo più organico e significativo.
C) Creare un linguaggio comune tra i diversi operatori dell'alternanza scuola-lavoro.
D) Tradurre le riforme in pratica e controllare che l'interpretazione data all'alternanza corrisponda alle norme di legge.
326. Nel caso di attività scuola-lavoro promosse dalle istituzioni scolastiche è necessario attivare una specifica posizione
assicurativa presso l'INAIL ? (Area 1 - Unione Europea, n.400)
A) Nel caso di attività scuola-lavoro promosse dalle istituzioni scolastiche non è necessario attivare una specifica posizione assicurativa presso
l'INAIL, a norma del DPR n.156 del 9 aprile 1999.
B) Si, è sempre necessario.
C) E' a discrezione del collegio dei docenti.
D) E' a discrezione del consiglio di classe.
327. Le esperienze di scuola-lavoro sono soggette all'applicazione del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 e successive
modifiche? (Area 1 - Unione Europea, n.401)
A) Si.
B) No.
C) Solo se i corsi in alternanza sono organizzati negli istituti professionali
D) Solo se i corsi in alternanza sono organizzati negli istituti tecnici
328. Secondo il testo dell'art. 1 comma 2 del Decreto Legislativo 15 aprile 2005, n. 77 i percorsi in alternanza sulla base di
cosa sono progettati, attuati, verificati? (Area 1 - Unione Europea, n.402)
A) I percorsi in alternanza sono progettati, attuati, verificati e valutati sotto la responsabilità dell'istituzione scolastica o formativa, sulla base di
apposite convenzioni.
B) I percorsi in alternanza sono progettati, attuati, verificati e valutati sotto la responsabilità dell'istituzione scolastica o formativa, sulla base di
accordi informali.
C) I percorsi in alternanza sono progettati, attuati, verificati e valutati sotto la responsabilità dell'istituzione scolastica o formativa, sulla base di
colloqui con i referenti dell'impresa.
D) I percorsi in alternanza sono progettati, attuati, verificati e valutati sotto la responsabilità dell'istituzione scolastica o formativa, sulla base di
appositi decreti.
329. Quali sono i soggetti con i quali è possibile stabilire apposite convenzioni per la realizzazione dei percorsi di alternanza?
(Area 1 - Unione Europea, n.403)
A) I percorsi in alternanza sono progettati, attuati, verificati e valutati sotto la responsabilità dell'istituzione scolastica o formativa, sulla base di
apposite convenzioni con le imprese, o con le rispettive associazioni di rappresentanza, o con le camere di commercio, industria, artigianato e
agricoltura, o con gli enti pubblici e privati, ivi inclusi quelli del terzo settore.
B) I percorsi in alternanza sono progettati, attuati, verificati e valutati sotto la responsabilità dell'istituzione scolastica o formativa, sulla base di
apposite convenzioni con le famiglie e con gli studenti
C) I percorsi in alternanza sono progettati, attuati, verificati e valutati sotto la responsabilità dell'istituzione scolastica o formativa, sulla base di
apposite convenzioni con le famiglie degli studenti.
D) I percorsi in alternanza sono progettati, attuati, verificati e valutati sotto la responsabilità dell'istituzione scolastica o formativa, sulla base di
apposite convenzioni con gli studenti e con le imprese
330. Che cosa regolano le convenzioni relative alla realizzazione dei percorsi di alternanza? (Area 1 - Unione Europea, n.404)
A) Le convenzioni, in relazione al progetto formativo, regolano i rapporti e le responsabilità dei diversi soggetti coinvolti nei percorsi in alternanza.
B) Le convenzioni, in relazione al progetto formativo, regolano le modalità di erogazione dei fondi.
C) Le convenzioni, in relazione al progetto formativo, regolano le modalità di informazione e sensibilizzazione verso il territorio.
D) Le convenzioni, in relazione al progetto formativo, regolano le modalità di accoglienza degli studenti.
331. Le convenzioni, in relazione al progetto formativo, regolano gli aspetti relativi alla tutela della salute e della sicurezza dei
partecipanti ai percorsi di alternanza ? (Area 1 - Unione Europea, n.405)
A) Sì.
B) No.
C) Solo nei casi di studenti al di sotto del quindicesimo anno di età.
D) Solo se l'azienda ospitante lo richiede.
332. Il nuovo ordinamento degli istituti tecnici prevede per la realizzazione dei percorsi di studio il ricorso anche a strumenti
didattici quali l'alternanza scuola lavoro? (Area 1 - Unione Europea, n.406)
A) Sì.
B) No, si può ricorrere solo a tirocini formativi
C) No, si può ricorrere solo a stage
D) No, si può ricorrere solo a tirocini orientativi.
333. Il nuovo ordinamento degli istituti professionali prevede che per la realizzazione dei percorsi di studio si faccia ricorso
all'alternanza scuola lavoro? (Area 1 - Unione Europea, n.407)
A) Sì.
B) No, si può ricorrere solo alla didattica laboratoriale
C) Dipende dal dirigente scolastico
D) No, si può ricorrere solo a stage.
334. Nei percorsi liceali a norma del decreto del Presidente della Repubblica n. 89/2010, art. 2, comma 7 l'approfondimento
delle conoscenze, delle abilita' e delle competenze richieste per l'accesso ai relativi corsi di studio e per l'inserimento nel
mondo del lavoro puo' essere realizzato anche nell'ambito dei percorsi di alternanza scuola-lavoro ? (Area 1 - Unione
Europea, n.408)
A) Sì.
B) No
C) Solo su indicazione del dirigente scolastico
D) Solo se previsto da accordi di rete.
335. Nel decreto del Presidente della Repubblica n. 87 del 15 marzo 2010 l'area di professionalizzazione con cosa e'
sostituita? (Area 1 - Unione Europea, n.409)
A) L'area di professionalizzazione e' sostituita, nelle quarte e quinte classi, funzionanti a partire dall'anno scolastico 2010/2011 e sino alla messa a
regime dell'ordinamento con 132 ore di attivita' in alternanza scuola lavoro.
B) L'area di professionalizzazione e' sostituita, nelle seconde e terze classi, funzionanti a partire dall'anno scolastico 2010/2011 e sino alla messa a
regime dell'ordinamento, con 132 ore di attivita' in alternanza scuola lavoro
C) L'area di professionalizzazione e' sostituita, nelle quarte e quinte classi, funzionanti a partire dall'anno scolastico 2010/2011 e sino alla messa a
regime dell'ordinamento, con 132 ore di attivita' di laboratorio.
D) L'area di professionalizzazione e' sostituita, nelle quarte e quinte classi, funzionanti a partire dall'anno scolastico 2010/2011 e sino alla messa a
regime dell'ordinamento con 132 ore di attivita' di stage.
336. Indicare fra le scelte proposte quale descrive le tipologie di intervento previste dal Decreto del Presidente del Consiglio
dei Ministri 25/01/2008: (Area 1 - Unione Europea, n.410)
A) offerta formativa e programmi di attività realizzati dagli Istituti Tecnici Superiori, offerta formativa riguardante i percorsi IFTS e misure per facilitare
lo sviluppo dei poli tecnico-professionali
B) costituzione dei Poli formativi per l'IFTS e programmazione della loro offerta formativa
C) istituzione del sistema di formazione integrata superiore (FIS) e del sistema di istruzione e formazione tecnica superiore (IFTS)
D) programmazione dei corsi dell'IFTS e relative misure per l'integrazione dei sistemi formativi a livello post- secondario
337. Per quale periodo di tempo sono adottati i Piani territoriali previsti nel Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri
(DPCM) 25/01/2008? (Area 1 - Unione Europea, n.411)
A) per ogni triennio
B) ogni anno
C) per ogni quinquennio
D) nel DPCM non è definito un periodo
338. Quale soggetto adotta i Piani territoriali? (Area 1 - Unione Europea, n.412)
A) la Regione
B) la Provincia
C) il Ministero dell'Istruzione Università e Ricerca
D) il Ministero dello Sviluppo Economico
339. Indicare fra le scelte proposte quale descrive alcuni dei criteri comuni sia ai percorsi formativi promossi dagli ITS sia ai
percorsi IFTS, come da Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 25/01/2008: (Area 1 - Unione Europea, n.413)
A) i docenti provengono per non meno del 50% dal mondo del lavoro con una specifica esperienza professionale maturata nel settore per almeno
cinque anni
B) la durata è di 500 ore
C) è obbligatorio uno stage pari al 40% del monte ore complessivo
D) l'accesso a entrambi i percorsi è consentito anche a chi è sprovvisto di diploma di istruzione secondaria superiore
340. Qual è la figura giuridica prevista per gli Istituti Tecnici Superiori (ITS)? (Area 1 - Unione Europea, n.414)
A) Fondazione di partecipazione
B) Associazione Temporanea di Scopo
C) Consorzio
D) Non è prevista una figura giuridica specifica
341. Indicare fra le scelte proposte quale descrive lo standard organizzativo minimo degli Istituti Tecnici superiori (ITS):
(Area 1 - Unione Europea, n.415)
A) un istituto tecnico o professionale; una struttura formativa accreditata dalla Regione per l'alta formazione; un'impresa del settore produttivo cui si
riferisce l'ITS; un dipartimento universitario o altro organismo di ricerca; un Ente locale
B) un istituto di istruzione secondaria di secondo grado; una Università o altro ente di ricerca; un ente di formazione accreditato dalla Regione per
l'alta formazione
C) un ente di formazione accreditato dalla Regione per l'alta formazione; un'associazione di imprese che si riferiscono ai settori dell'ITS; un ente di
ricerca o un'Università
D) un istituto di istruzione secondaria di primo grado, un dipartimento universitario, un ente di formazione
342. Quale soggetto costituisce l'ente di riferimento degli Istituti Tecnici Superiori (ITS)? (Area 1 - Unione Europea, n.416)
A) un istituto di istruzione secondaria superiore, statale o paritario, che appartenga all'ordine tecnico o professionale
B) una struttura formativa accreditata dalla Regione per l'alta formazione
C) un Ente locale
D) un Dipartimento universitario
343. Qual è la durata dei corsi promossi dagli Istituti Tecnici Superiori (ITS)? (Area 1 - Unione Europea, n.417)
A) 4 semestri per un totale di 1800/2400 ore
B) 2000 ore
C) 1000 ore per un totale di 2 semestri
D) 3 semestri
344. Indicare fra le scelte proposte chi accede corsi promossi dagli Istituti Tecnici Superiori (ITS), secondo quanto indicato
nel Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) 25/01/2008: (Area 1 - Unione Europea, n.418)
A) giovani e adulti in possesso del diploma di istruzione secondaria superiore
B) giovani non diplomati
C) nel DPCM non ci sono indicazioni in proposito
D) adulti in possesso del diploma liceale
345. I corsi realizzati dagli Istituti Tecnici Superiori (ITS) sono finalizzati al conseguimento di: (Area 1 - Unione Europea,
n.419)
A) diploma di tecnico superiore
B) qualifica professionale
C) attestato di frequenza
D) laurea
346. Le figure relative ai corsi realizzati dagli Istituti Tecnici Superiori (ITS), secondo quanto indicato nel Decreto del
Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) 25/01/2008, fanno riferimento a: (Area 1 - Unione Europea, n.420)
A) 6 aree tecnologiche indicate nel Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) 25/01/2008
B) settori di attività economica (ATECO)
C) settori indicati dalle Regioni
D) indirizzi degli Istituti Tecnici e Professionali
347. Indicare fra le scelte proposte la composizione dei partenariati che progettano e gestiscono i percorsi IFTS: (Area 1 Unione Europea, n.421)
A) istituti di istruzione secondaria di secondo grado, Università, enti pubblici di ricerca, centri e agenzie di formazione professionale accreditati dalle
Regioni, imprese
B) istituti di istruzione secondaria di secondo grado; Università; enti di formazione professionale accreditati dalle Regioni
C) enti di formazione professionale accreditati dalle Regioni; associazioni di imprese; enti di ricerca
D) istituti di istruzione secondaria di primo grado, dipartimenti universitari, enti di formazione
348. Qual è, di regola, la durata dei percorsi IFTS, secondo quanto indicato nel Decreto del Presidente del Consiglio dei
Ministri (DPCM) 25/01/2008? (Area 1 - Unione Europea, n.422)
A) 2 semestri per un totale di 800/1000 ore
B) 1500 ore
C) 2000 ore per un totale di 4 semestri
D) 3 semestri
349. A chi è consentito l'accesso ai percorsi IFTS, secondo quanto indicato nel Decreto del Presidente del Consiglio dei
Ministri (DPCM) 25/01/2008? (Area 1 - Unione Europea, n.423)
A) giovani e adulti in possesso del diploma di istruzione secondaria superiore; giovani e adulti in possesso del diploma professionale di tecnico; non
diplomati previo accertamento delle competenze acquisite in percorsi successivi all'assolvimento dell'obbligo di istruzione; coloro che sono in
possesso dell'ammissione al quinto anno dell'istruzione liceale
B) giovani non diplomati in possesso di certificazioni delle competenze acquisite in altri percorsi,; adulti in possesso del diploma di istruzione
secondaria superiore; giovani e adulti in possesso di qualifica professionale
C) nel DPCM non ci sono indicazioni
D) adulti in possesso del diploma liceale
350. I percorsi IFTS sono finalizzati al conseguimento di: (Area 1 - Unione Europea, n.424)
A) certificato di specializzazione tecnica superiore
B) qualifica professionale
C) attestato di frequenza
D) laurea
351. A quali soggetti che partecipano alla costituzione degli Istituti Tecnici Superiori come soci fondatori è richiesta una
pregressa esperienza nella realizzazione dei percorsi IFTS e/o nella attuazione delle relative misure per l'integrazione dei
sistemi formativi? (Area 1 - Unione Europea, n.425)
A) istituti tecnici e professionali, strutture formative accreditate, università
B) imprese, istituti secondari di secondo grado, organismi di ricerca
C) tutti i soggetti
D) nessun soggetto
352. Quali soggetti contribuiscono alla costituzione del patrimonio della Fondazione di partecipazione? (Area 1 - Unione
Europea, n.426)
A) tutti i soggetti
B) i soggetti formativi
C) nessun soggetto
D) le imprese
353. Da quali risorse è sostenuta la realizzazione dei Piani territoriali, secondo quanto indicato dal Decreto del Presidente del
Consiglio dei Ministri (DPCM) 25/01/2008? (Area 1 - Unione Europea, n.427)
A) risorse nazionali con il contrinuto delle regioni e delle province autonome nella misura di almeno il 30% delle risorse nazionali
B) risorse nazionali
C) risorse regionali
D) risorse nazionli e contrinuti privati per almeno il 50% delle risorse nazionali
354. Quale legge ha istituito il sistema di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore? (Area 1 - Unione Europea, n.428)
A) legge 17 maggio 1999, n. 144
B) legge 2 aprile 2007, n. 40
C) legge 27 dicembre 2006 n. 296
D) legge 6 agosto 2008, n. 133
355. A chi è affidata la conduzione scientifica sia dei corsi promossi dagli Istituti Tecnici Superiori (ITS) sia dei percorsi IFTS,
secondo quanto indicato dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) 25/01/2008? (Area 1 - Unione Europea,
n.429)
A) comitato di progetto, composto dai rappresentanti dei soggetti formativi
B) un gruppo definito dalla Regione, composto da un rappresentante per ogni soggetto
C) un esperto con un'esperienza di almeno 10 nella progettazione e gestione di percorsi formativi post- diploma
D) un gruppo scelto in autonomia dal partenariato che gestisce i corsi
356. Secondo quanto indicato dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) 25/01/2008, i curricoli sia dei corsi
promossi dagli Istituti Tecnici Superiori (ITS) sia dei percorsi IFTS fanno riferimento a: (Area 1 - Unione Europea, n.430)
A) sia a competenze comuni che a competenze tecnico professionali riguardanti la specifica figura
B) competenze definite dalle Regioni
C) Nomenclatura e classificazione delle Unità Professionali
D) competenze di base, trasversali e tecnico professionali definite dalla Conferenza Unificata del 1/07/2000
357. Secondo quanto indicato dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) 25/01/2008, quali sono le
competenze comuni alle quali si riferiscono i curricoli sia dei corsi promossi dagli Istituti Tecnici Superiori (ITS) sia dei
percorsi IFTS? (Area 1 - Unione Europea, n.431)
A) competenze linguistiche, scientifiche e tecnologiche, giuridiche ed economiche, organizzative, comunicative e relazionali
B) inglese livello B2
C) competenze matematiche, linguistiche, informatiche
D) ECDL avanzato, inglese livello B2
358. Nel Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) 25/01/2008, gli stage aziendali e i tirocini formativi, sia dei
corsi promossi dagli Istituti Tecnici Superiori (ITS) sia dei percorsi IFTS, sono obbligatori in quale percentuale rispetto al
monte ore complessivo? (Area 1 - Unione Europea, n.432)
A) almeno il 30%
B) 0,2
C) almeno il 20%
D) oltre il 50%
359. Secondo quanto esplicitato dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) 25/01/2008, il diploma di
Tecnico Superiore e il certificati di Specializzazione tecnica superiore costituiscono titolo per l'accesso ai pubblici concorsi?
(Area 1 - Unione Europea, n.433)
A) sì, entrambi
B) soltanto il diploma di Tecnico Superiore
C) no, nessuno dei due
D) soltanto il certificato di Specializzazione tecnica superiore
360. Secondo quanto previsto dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) 25/01/2008, qual è il soggetto che
esercita il controllo sull'amministrazione delle Fondazioni ITS? (Area 1 - Unione Europea, n.434)
A) Prefetto
B) Regione
C) Ministero dell'Istruzione Università e Ricerca
D) Provincia
361. Quali sono le tipologie dei percorsi di Istruzione e formazione professionale (IeFP) previsti dal D.Lgs. 17 ottobre 2005, n.
226? (Area 1 - Unione Europea, n.435)
A) percorsi di durata triennale e percorsi di durata almeno quadriennale
B) percorsi di durata quinquennale
C) percorsi della durata di 2 semestri e percorsi biennali
D) percorsi di 800 ore
362. Al termine dei percorsi di Istruzione e formazione professionale (IeFP) di durata triennale, secondo quanto previsto dal
D.Lgs. 17 ottobre 2005, n. 226, si consegue: (Area 1 - Unione Europea, n.436)
A) qualifica professionale
B) diploma di istruzione secondaria
C) certificato di attestazione professionale
D) certificato di specializzazione
363. Al termine dei percorsi di Istruzione e formazione professionale (IeFP) di durata almeno quadriennale, secondo quanto
previsto dal D.Lgs. 17 ottobre 2005, n. 226, si consegue: (Area 1 - Unione Europea, n.437)
A) diploma professionale
B) certificato di istruzione secondaria
C) diploma di specializzazione
D) laurea di primo livello
364. Quale soggetto stabilisce i percorsi di Istruzione e formazione professionale (IeFP) che gli Istituti Professionali possono
erogare in regime sussidiario, secondo quanto indicato nelle Linee guida allegate all'Accordo della Conferenza Unificata del
16/12/2010? (Area 1 - Unione Europea, n.438)
A) la Regione
B) il Mnistero dell'Istruzione Unicersità e Ricerca
C) l'Istituto Professionale
D) l'ente di formazione professionale
365. Quali sono le tipologie di riferimento per l'erogazione dell'offerta sussidiaria dei percorsi di Istruzione e formazione
professionale (IeFP), secondo quanto indicato nelle Linee guida allegate all'Accordo della Conferenza Unificata del
16/12/2010? (Area 1 - Unione Europea, n.439)
A) offerta sussidiaria integrativa e offera sussidiaria complementare
B) sussidiarietà orizzontale e sussidiarietà verticale
C) offerta sussidiaria completa e offerta sussidiaria parziale
D) sussidiarietà provinciale e sussidiarietà comunale
366. Indicare fra le scelte proposte quale descrive le caratteristiche dell'offerta sussidiaria integrativa dei percorsi di
Istruzione e formazione professionale (IeFP), secondo quanto indicato nelle Linee guida allegate all'Accordo della Conferenza
Unificata del 16/12/2010: (Area 1 - Unione Europea, n.440)
A) gli studenti iscritti ai percorsi quinquennali degli Istituti Professionali possono conseguire, al termine del terzo anno, anche i titoli di Qualifica
professionale in relazione all'indirizzo di studio frequentato
B) gli studenti che hanno frequentato corsi di formazione professionale possono ricevere, al termine del percorso, anche il diploma di istruzione
secondaria superiore
C) gli studenti cha hanno completato il percorso di studi quinquennale degli Istituti Professionali devono frequentare un anno integrativo per
accedere all'Università
D) gli studenti iscritti sia ai percorsi quinquennali degli Istituti Professionali, sia ai corsi di formazione professionale ricevono un borsa di studio
367. Indicare fra le scelte proposte quale descrive le caratteristiche dell'offerta sussidiaria complementare dei percorsi di
Istruzione e formazione professionale (IeFP), secondo quanto indicato nelle Linee guida allegate all'Accordo della Conferenza
Unificata del 16/12/2010: (Area 1 - Unione Europea, n.441)
A) gli studenti possono conseguire la Qualifica e il Diploma Professionale presso gli Istituti Professionali, i quali, a tal fine, attivano classi che
assumono gli standard formativi e la regolamentazione dell'ordinamento dei percorsi di IeFP, determinati da ciascuna Regione
B) per conseguire la Qualifica e il Diploma Professionale, gli studenti frequentano una parte del percorso di studi presso gli Istituti Professionali e
una parte presso gli enti di formazione professionale
C) i percorsi per il conseguimento della Qualifica e del Diploma Professionale sono gestiti dalle Università
D) gli studenti possono conseguire la Qualifica e il Diploma Professionale presso i Licei
368. Secondo quanto indicato nelle Linee guida allegate all'Accordo della Conferenza Unificata del 16/12/2010, gli esami
conclusivi dei percorsi di Istruzione e formazione professionale (IeFP) per il conseguimento dei titoli di Qualifica e Diploma
professionale si svolgono sulla base di: (Area 1 - Unione Europea, n.442)
A) specifica disciplina di ciascuna Regione
B) indicazioni di un'apposita Commissione costituita presso il Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca
C) prove a cura dell'Istituto INVALSI
D) indicazioni di un gruppo di esperti scelti in collaborazione fra il Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca e le Regioni
369. Secondo quanto indicato nelle Linee guida allegate all'Accordo della Conferenza Unificata del 16/12/2010, da chi è
effettuata l'attribuzione del personale alle classi nelle quali si realizza l'offerta sussidiaria complementare dei percorsi di
Istruzione e formazione professionale (IeFP)? (Area 1 - Unione Europea, n.443)
A) dal Dirigente scolastico dell'Istituto Professionale, nell'ambito delle procedure ordinarie che riguardano la generalità delle classi dell'istituzione
scolastica
B) dalla Regione, nell'ambito della sua competenza in materia di formazione professionale
C) dall'Ufficio Scolastico Regionale
D) dalla Provincia
370. Secondo quanto indicato nelle Linee guida allegate all'Accordo della Conferenza Unificata del 16/12/2010, l'erogazione
dell'offerta sussidiaria dei percorsi di Istruzione e formazione professionale (IeFP) da parte degli Istituti Professionali
comporta oneri aggiuntivi per lo Stato? (Area 1 - Unione Europea, n.444)
A) no
B) solo per l'offerta sussidiaria complementare
C) sì
D) solo per l'offerta sussidiaria integrativa
371. Indicare fra le scelte proposte quale descrive uno dei liveli essenziali dei percorsi di Istruzione e formazione
professionale (IeFP) previsti dal D.Lgs. 17 ottobre 2005, n. 226: (Area 1 - Unione Europea, n.445)
A) acquisizione di competenze linguistiche, matematiche, scientifiche, tecnologiche, storico sociali ed economiche e di competenze professionali
relative al livello del titolo cui si riferiscono
B) progettazione per Unità formative Capitalizzabili
C) durata minima dei percorsi di 3 anni scolastici
D) presenza di un gruppo scientifico che dia indicazioni sulla conduzione dei percorsi
372. Secondo quanto indicato al D.Lgs. 17 ottobre 2005, n. 226, per i percorsi di Istruzione e formazione professionale (IeFP),
ai fini della valutazione annuale e dell'ammissione agli esami è necessario che lo studente abbia: (Area 1 - Unione Europea,
n.446)
A) frequentato almeno tre quarti della durata del percorso
B) raggiunto la sufficienza in tutte le valutazioni intermedie
C) frequentato il percorso per l'intero ammontare della sua durata
D) superato con profitto le prove INVALSI
373. In quale tra i seguenti documenti è riportata la seguente frase: "E' opportuno sviluppare un piano nazionale per lo
sviluppo della cultura tecnica che rafforzi l'orientamento, migliori la governance, sviluppi i percorsi di aggiornamento
innovativi per gli insegnanti, adegui i programmi alle innovazioni scientifiche e tecnologiche, modernizzi i laboratori in stretto
collegamento con la domanda del settore produttivo, rafforzi l'esperienza stage– tirocinio – alternanza e il raccordo scuola –
impresa attraverso l'istituzione dei nuovi comitati tecnico scientifici". (Area 1 - Unione Europea, n.447)
A) Italia 2020. Piano di azione per l'occupabilità dei giovani attraverso l'integrazione tra apprendimento e lavoro.
B) Legge n. 53 del 28 marzo 2003.
C) Decreto legislativo n. 77 del 15 aprile 2005.
D) Legge n.196 del 24 giugno 1997.
374. Quale decreto disciplina l'alternanza scuola-lavoro ? (Area 1 - Unione Europea, n.448)
A) Decreto Legislativo 15 aprile 2005, n. 77
B) Decreto del Presidente della Repubblica n. 89 del 15 marzo 2010.
C) Decreto del Presidente della Repubblica n. 87 del 15 marzo 2010.
D) Decreto del Presidente della Repubblica n. 88, del 15 marzo 2010.
375. I tirocini sono svolti sulla base di apposite convenzioni stipulate tra i soggetti promotori e i datori di lavoro pubblici e
privati. Indicare fra le scelte proposte quali documenti devono essere allegati alla convenzione (Area 1 - Unione Europea,
n.449)
A) Alla convenzione deve essere allegato un progetto formativo e di orientamento.
B) Alla convenzione deve essere allegato il piano dell'offerta formativa della scuola.
C) Alla convenzione deve essere allegato la composizione del comitato tecnico scientifico.
D) Alla convenzione deve essere allegato la delibera del consiglio di istituto.
376. I periodi di tirocinio svolti dagli studenti nell'ambito dell'alternanza costituiscono rapporto individuale di lavoro ? (Area 1
- Unione Europea, n.450)
A) No, non costituiscono rapporto individuale di lavoro.
B) Sì, costituiscono rapporto individuale di lavoro.
C) Dipende dalle imprese.
D) Dipende dalle camere di commercio.
377. I percorsi in alternanza si articolano in: (Area 1 - Unione Europea, n.451)
A) Periodi di formazione in aula e in periodi di apprendimento mediante esperienze di lavoro.
B) Periodi di formazione teorica in aula e di apprendimento in laboratorio.
C) periodi di apprendimento mediante esperienze di lavoro.
D) Periodi di autoapprendimento in laboratorio.
378. I periodi di apprendimento mediante esperienze di lavoro, previsti nel progetto educativo personalizzato relativo al
percorso scolastico o formativo, possono essere svolti: (Area 1 - Unione Europea, n.452)
A) Anche in periodi diversi da quelli fissati dal calendario delle lezioni.
B) Solo in periodi fissati dal calendario delle lezioni.
C) Solo in periodi non fissati dal calendario delle lezioni.
D) Solo nel periodo estivo.
379. Quale norma regolamenta i tirocini ? (Area 1 - Unione Europea, n.453)
A) Legge 24 giugno 1997, n. 196; decreto del Ministero del lavoro e previdenza sociale del 25 marzo del 1998, n. 142; decreto del Presidente della
Repubblica del 9 aprile 1999, n.156.
B) Decreto legislativo 16 aprile 1994, n.297.
C) Legge 15 marzo 1997, n.59, art.21; Decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275.
D) Decreto Ministeriale 31 maggio 2001.
380. I periodi di apprendimento mediante esperienze di lavoro fanno parte integrante dei percorsi formativi personalizzati,
volti alla realizzazione del profilo educativo, culturale e professionale del corso di studi ? (Area 1 - Unione Europea, n.454)
A) Sì.
B) No.
C) E' a discrezione del collegio dei docenti.
D) E' a discrezione del consiglio di istituto.
381. Secondo quanto indicato dal decreto del Ministero del lavoro e previdenza sociale del 25 marzo del 1998, n. 142 la durata
del tirocinio per gli studenti della scuola superiore è previsto per un massimo di: (Area 1 - Unione Europea, n.455)
A) 4 mesi.
B) 1 mese.
C) 2 mesi.
D) Tre settimane.
382. Al fine di realizzare momenti di alternanza tra studio e lavoro e di agevolare le scelte professionali mediante la
conoscenza diretta del mondo del lavoro quali iniziative fra quelle proposte sono indicate dall'art.18 della Legge del 24
giugno 1997, n. 196? (Area 1 - Unione Europea, n.456)
A) Iniziative di tirocini pratici e stage.
B) Viaggi di istruzione nei distretti manifatturieri collegati agli indirizzi di studio.
C) Laboratori di impresa formativa simulata.
D) Iniziative di didattica laboratoriale.
383. Le competenze acquisite dagli studenti in alternanza costituiscono credito ? (Area 1 - Unione Europea, n.457)
A) Sì, costituiscono crediti sia ai fini della prosecuzione del percorso scolastico o formativo per il conseguimento del diploma o della qualifica, sia per
gli eventuali passaggi tra i sistemi ivi compresa l'eventuale transizione nei percorsi di apprendistato.
B) Le competenze acquisite non costituiscono crediti validi.
C) Sì, le competenze acquisite costituiscono crediti solo per l'eventuale transizione nei percorsi di apprendistato.
D) Sì, le competenze acquisite costituiscono crediti solo per la prosecuzione del percorso scolastico.
384. A norma di quale legge vengono valutate e certificate le competenze acquisite dai disabili che frequentano percorsi di
alternanza? (Area 1 - Unione Europea, n.458)
A) Legge 5 febbraio 1992 n.104.
B) Decreto del Presidente della Repubblica n. 89 del 15 marzo 2010.
C) Decreto del Presidente della Repubblica n. 88 del 15 marzo 2010.
D) Decreto del Presidente della Repubblica n. 87 del 15 marzo 2010.
385. Decreto Legislativo 15 aprile 2005, n. 77 disciplina: (Area 1 - Unione Europea, n.459)
A) le norme generali relative all' alternanza scuola lavoro
B) i corsi serali gestiti dagli istituti di istruzione secondaria superiore.
C) i Centri Territoriali Permanenti.
D) i percorsi di formazione professionale regionale.
386. Le Indicazioni per il Curricolo sono allegate ... (Area 1 - Unione Europea, n.460)
A) al D.M. 31.07.2007
B) al D.Lgs. n° 59/2004
C) alla L. n° 53/2003
D) alla L. n°169/2008
387. Ai sensi del D.M. 31.07.2007, le scelte curricolari devono essere rispettose ... (Area 1 - Unione Europea, n.461)
A) della discrezionalità professionale degli insegnanti e dell'autonomia delle istituzioni scolastiche
B) delle Raccomandazioni del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006
C) del Profilo Educativo Culturale e Professionale, allegato al D. Lgs. n° 59/2004
D) dell'integrazione tra sistemi formativi sulla base di accordi con le Regioni e gli Enti locali, negli ambiti previsti dal D. Lgs. n° 112/1998
388. Il Piano dell' Offerta Formativa è elaborato con riferimento alle Indicazioni per il Curricolo ... (Area 1 - Unione Europea,
n.462)
A) dall'a.s. 2007/2008, ai sensi del D.M. del 31.07.2007
B) dall'a.s. 2008/2009, ai sensi del D.M. del 31.07.2007
C) nel corso del triennio 2007-2010, secondo l'autonoma decisione di ogni Istituzione Scolastica
D) nel corso del biennio 2007- 2009, secondo l'autonoma decisione di ogni Istituzione Scolastica
389. Il D.M. 31.07.2007 assegna alle Istituzioni Scolastiche, per il biennio 2007-2009, il compito di ... (Area 1 - Unione Europea,
n.463)
A) verificare la congruità dei contenuti proposti e la loro articolazione, nel quadro delle finalità generali e degli obiettivi individuati per ogni ordine di
scuola
B) armonizzare le Indicazioni per il Curricolo con le Indicazioni per i Piani di Studio Personalizzati
C) verificare compatibilità e coerenza delle Indicazioni per il Curricolo con il Piano dell'offerta formativa adottato
D) verificare compatibilità e coerenza delle Indicazioni per il Curricolo con le competenze di base a conclusione dell'Obbligo di Istruzione
390. La prima attuazione del D.M. 31.07.2007 modifica gli Ordinamenti allora vigenti? (Area 1 - Unione Europea, n.464)
A) No. Il monte ore complessivo, i quadri orari delle discipline e le classi di concorso, rimangono disciplinati dalla normativa vigente
B) No. Il D.M. in oggetto esclude anche prospettive di revisioni degli Ordinamenti allora vigenti
C) Sì. Rispetto alla normativa vigente, vengono modificate le classi di concorso
D) Sì. Rispetto alla normativa vigente, vengono modificati i quadri orari delle discipline
391. Per quale scopo il D.M. 31.07.2007 attiva il monitoraggio delle esperienze delle Istituzioni Scolastiche? (Area 1 - Unione
Europea, n.465)
A) Confrontarsi con le scuole in vista della stesura dei provvedimenti di natura ordinamentale
B) Verificare il grado di soddisfazione delle Istituzioni Scolastiche relativamente alle Indicazioni per il Curricolo
C) Modificare gli strumenti di flessibilità previsti dal D.P.R. n°275/1999, con particolare riferimento agli Artt. n° 4, 5 e 6
D) Raccogliere dati utili a promuovere nuove azioni di formazione per il personale scolastico
392. Ai sensi del D.M. 31.07.2007, urge superare il carattere transitorio delle Indicazioni Nazionali, D.Lgs. n°59/2004, anche per
... (Area 1 - Unione Europea, n.466)
A) l'opportunità, evidenziata dalle scuole, della revisione complessiva di queste Indicazioni
B) la non soddisfacente corrispondenza fra tali Indicazioni e gli obiettivi di Lisbona 2000
C) gli esiti formativi conseguenti al rispetto di tali Indicazioni da parte delle scuole della Repubblica
D) la necessità di un maggior rispetto del quadro epistemologico segnalata dagli esperti disciplinari
393. Qual è la finalità della Scuola dell'Infanzia nelle Indicazioni per il Curricolo? (Area 1 - Unione Europea, n.467)
A) Lo sviluppo dell'identità, dell'autonomia, della competenza, della cittadinanza
B) La promozione del pieno sviluppo della persona umana
C) L'elaborazione del senso della propria esperienza e l'acquisizione degli alfabeti di base della cultura
D) Fornire all'allievo le occasioni per prendere consapevolezza delle personali potenzialità
394. Quali sono i campi di esperienza per la Scuola dell'Infanzia nelle Indicazioni per il Curricolo? (Area 1 - Unione Europea,
n.468)
A) 1) Il sé e l'altro; 2) Il corpo e il movimento; 3) Linguaggi, creatività, espressione; 4) I discorsi e le parole; 5) La conoscenza del mondo
B) 1) Il corpo e il movimento; 2) I discorsi e le parole; 3) Lo spazio, l'ordine, la misura; 4) Le cose, il tempo e la natura; 5) Messaggi, forme e media;
6) Il sé e l'altro
C) 1) Il sé e l'altro; 2) Corpo, movimento, salute; 3) Fruizione e produzione di messaggi; 4) Esplorare, conoscere e progettare
D) 1) Linguaggi, creativià, espressione; 2) Fruizione e produzione di messaggi; 3) Conoscere ed esplorare lo spazio, l'ordine, la misura
395. Le Indicazioni per il Curricolo definiscono ... (Area 1 - Unione Europea, n.469)
A) le finalità che ogni scuola deve rispettare
B) i contenuti che ogni scuola deve rispettare
C) i metodi che ogni scuola deve rispettare
D) l' organizzazione che ogni scuola deve rispettare
396. Quale area disciplinare NON compare nelle Indicazioni per il Curricolo? (Area 1 - Unione Europea, n.470)
A) Lingua italiana e lingue comunitarie
B) Linguistico-artistica-espressiva
C) Storico-geografica
D) Matematico-scientifica- tecnologica
397. Le Indicazioni per il Curricolo nella scuola primaria affidano gli insegnamenti ... (Area 1 - Unione Europea, n.471)
A) ai diversi docenti, con riferimento alle professionalità e alle inclinazioni
B) ai diversi docenti, assicurando un'opportuna rotazione nel tempo
C) all'insegnante prevalente e agli insegnanti specialisti
D) ai diversi docenti, secondo il parere vincolante del Collegio Docenti
398. Che cosa sono i "Traguardi per lo sviluppo delle competenze" , secondo le Indicazioni per il Curricolo ? (Area 1 - Unione
Europea, n.472)
A) Riferimenti per gli insegnanti
B) Riferimenti per gli alunni
C) Possibili ipotesi di lavoro
D) Strumenti per lo sviluppo integrale dell'alunno
399. Le Indicazioni per il Curricolo fissano gli obiettivi di apprendimento al termine ... (Area 1 - Unione Europea, n.473)
A) del terzo e del quinto anno della scuola primaria e del terzo anno della scuola secondaria di primo grado
B) della scuola dell'infanzia, del quinto anno della scuola primaria, del terzo anno della scuola secondaria di primo grado
C) del secondo e del quinto anno della scuola primaria e del terzo anno della scuola secondaria di primo grado
D) della scuola dell'infanzia e al termine del primo ciclo di istruzione
400. Secondo le Indicazioni per il Curricolo, per la valutazione degli allievi agli insegnanti compete ... (Area 1 - Unione
Europea, n.474)
A) la scelta dei relativi strumenti nel quadro dei criteri deliberati dai competenti organi collegiali
B) la scelta dei relativi strumenti, nel quadro degli accordi nei singoli Consigli di Classe
C) l'impiego dei relativi strumenti, definiti dalle stesse Indicazioni per il Curricolo
D) la scelta dei relativi strumenti - Portfolio escluso - nel quadro dei criteri deliberati dai competenti organi collegiali
401. Secondo le Indicazioni per il Curricolo, la Scuola dell'Infanzia si rivolge ai bambini e alle bambine d'età compresa fra ...
(Area 1 - Unione Europea, n.475)
A) i 3 e i 6 anni
B) i 2 anni, 6 mesi e i 6 anni
C) i 2 anni, 8 mesi e i 6 anni
D) i 2 anni, 10 mesi e i 6 anni
402. L'armonizzazione fra le Indicazioni Nazionali (D.Lgs. n°59/2004) e le Indicazioni per il Curricolo (D.M.31.07.2007) è
proposta ... (Area 1 - Unione Europea, n.476)
A) col Piano Programmatico del Ministro Gelmini (Art. 64 L.n°133/2008)
B) con la L.n° 169/2008
C) con la L. n° 176/2007
D) con il D.P.R. n° 81/2009
403. Con quale norma si approvano i traguardi per lo sviluppo delle competenze della Religione Cattolica? (Area 1 - Unione
Europea, n.477)
A) Con il D.P.R. 11 febbraio 2010
B) Con la L.n° 169/2008
C) Con la L. n° 176/2007
D) Con il D.P.R. n° 89/2009
404. Quale insegnamento è introdotto dalla L.n°169/2008? (Area 1 - Unione Europea, n.478)
A) Cittadinanza e Costituzione
B) Convivenza Civile
C) Seconda lingua comunitaria
D) Educazione alla salute
405. Quale legge introduce il diritto di scegliere se avvalersi o non avvalersi dell'insegnamento della Religione Cattolica?
(Area 1 - Unione Europea, n.479)
A) La L.n°121/1985
B) La L.n°281/1986
C) La L.n°13/1989
D) La L.n°49/1987
406. Quale NON è una alternativa per gli studenti che non si avvalgono dell'insegnamento della Religione Cattolica? (Area 1 Unione Europea, n.480)
A) Studio libero in gruppo
B) Studio individuale assistito
C) Studio individuale libero
D) Uscita dall'edificio scolastico
407. Da quale anno scolastico decorre la sperimentazione relativa a «Cittadinanza e Costituzione»?
Europea, n.481)
(Area 1 - Unione
A) Dal 2008/9
B) Dal 2009/10
C) Dal 2007/8
D) dal 2010/11
408. Nella Scuola Primaria si costituiscono classi funzionanti con orario di ventiquattro ore settimanali ai sensi della legge...
(Area 1 - Unione Europea, n.482)
A) n° 169/2008
B) n° 191/2009
C) n° 167/2009
D) n° 133/2008
409. Quale norma dispone l'incremento di un punto del rapporto percentuale alunni/docenti entro l'a.s. 2011/2? (Area 1 Unione Europea, n.483)
A) La L.n° 133/2008
B) La L.n° 169/2008
C) Il D.P.R. n° 89/2009
D) La L.n° 167/2009
410. Quale norma attiva le "Sezioni Primavera", rivolte a bambini dai 24 ai 36 mesi di età? (Area 1 - Unione Europea, n.484)
A) La L.n° 296/2006
B) Il D.M.31.07.2007
C) La L. n° 53/2003
D) La L.n° 169/2008
411. Quale legge introduce per la prima volta l'insegnamento di una lingua straniera nella scuola primaria? (Area 1 - Unione
Europea, n.485)
A) La L. n° 148/1990
B) La L. n° 53/2003
C) La L. n° 30/2000
D) La L.n° 40/1998
412. Quale norma introduce in forma generalizzata l'insegnamento della lingua inglese nella scuola primaria? (Area 1 Unione Europea, n.486)
A) Il D.Lgs. n°59/2004
B) Il D.Lgs. n°76/2005
C) La L. n° 15/2005
D) La L. n° 4/2004
413. In base al D.P.R. n° 202/1990, il riconoscimento di idoneità all'insegnamento della Religione Cattolica ha effetto ... (Area
1 - Unione Europea, n.487)
A) permanente, salvo revoca da parte dell'Ordinamento diocesano
B) permanente, senza nessuna possibilità di revoca
C) temporaneo, valido per un quinquennio
D) temporaneo, valido per un triennio
414. In base al D.P.R. n° 202/1990, nella Scuola dell'Infanzia l'insegnamento della Religione Cattolica è svolto per un
ammontare complessivo annuo di ... (Area 1 - Unione Europea, n.488)
A) 60 h
B) 30 h
C) 40 h
D) 50 h
415. Ai sensi del D.P.R. n°81/2009, nella scuola dell'infanzia, quando non è possibile accogliere i bambini in scuole viciniori,
si possono ridistribuire fra le sezioni eventuali nuove iscrizioni, fino a un massimo di .... (Area 1 - Unione Europea, n.489)
A) 29 unità per sezione, in assenza di disabili
B) 28 unità per sezione, in assenza di disabili
C) 30 unità per sezione, in assenza di disabili
D) 27 unità per sezione, in assenza di disabili
416. Quale norma elenca "Situazioni di compito per la certificazione delle competenze alla fine della scuola primaria"? (Area
1 - Unione Europea, n.490)
A) Il Documento d'indirizzo per la sperimentazione dell' insegnamento di "Cittadinanza e Costituzione" , Ministero dell'Istruzione, dell'Università e
della Ricerca (4 marzo 2009)
B) L'Atto di Indirizzo per la Scuola dell'Infanzia e il Primo Ciclo d'istruzione, Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (8 settembre
2009)
C) Il D.P.R. n° 122/2009
D) La L.n°169/2008
417. Ai sensi della L. n°169/2008, l'insegnamento di Cittadinanza e Costituzione ... (Area 1 - Unione Europea, n.491)
A) è compreso nel monte ore delle aree storico-geografica e storico-sociale
B) deve essere sviluppato per un ammontare annuo complessivo di 33 h
C) deve essere sviluppato attraverso un orario settimanale di 1,30 h
D) è compreso nel monte ore di tutte le discipline, in quanto trasversale ad esse
418. Ai sensi della L.n° 104/1992, gli insegnanti di sostegno ... (Area 1 - Unione Europea, n.492)
A) assumono la contitolarità delle sezioni e delle classi in cui operano
B) sono responsabili dei soli alunni in situazione di handicap
C) assumono la contitolarità delle classi in cui operano, previa delibera in merito del Collegio Docenti
D) assumono la contitolarità delle classi in cui operano, previa delibera in merito del Consiglio di istituto
419. Chi ha elaborato l' "International Classification of Functioning, Disability and Health (ICF)", richiamato nelle "Linee guida
per l'integrazione scolastica degli alunni con disabilità"? (Area 1 - Unione Europea, n.493)
A) L'Organizzazione Mondiale della Sanità, nel 2001
B) L'ONU, nella Convenzione per i diritti delle persone con disabilità, nel 2007
C) L'ONU, nella Conferenza mondiale sui diritti umani, nel 1993
D) Il Parlamento Europeo, nel 2004
420. Ai sensi della L. n°104/1992, quale documento "pone in rilievo sia le difficoltà di apprendimento conseguenti alla
situazione di handicap e le possibilità di recupero, sia le capacità possedute che devono essere sostenute, sollecitate e
progressivamente rafforzate e sviluppate nel rispetto delle scelte culturali della persona handicappata"? (Area 1 - Unione
Europea, n.494)
A) Il Profilo Dinamico Funzionale
B) La Diagnosi Funzionale
C) Il Piano Educativo Individualizzato
D) Il Piano di Studi Personalizzato
421. La L. n° 104/1992 NON contempla, fra coloro che provvedono alla elaborazione del Piano Educativo Individualizzato ...
(Area 1 - Unione Europea, n.495)
A) l'assistente educatore
B) i genitori della persona handicappata, a livello di collaborazione
C) l'insegnante operatore psico- pedagogico
D) gli operatori sanitari
422. Ai sensi della L.n° 104/1992, un ispettore tecnico partecipa al ... (Area 1 - Unione Europea, n.496)
A) GLIP: Gruppo di Lavoro Interistituzionale Provinciale
B) GLH: Gruppo di Lavoro sull'Handicap d'Istituto
C) GLIR: Gruppo di Lavoro Interistituzionale Regionale
D) GLHO: Gruppo di Lavoro Operativo sull'Handicap d'Iistituto
423. Qual è la "Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali"? (Area 1 - Unione
Europea, n.497)
A) La L. n°328/2000
B) La L. n° 138/2001
C) La L. n° 162/1998
D) La L. n° 104/1992
424. Quale norma modifica le procedure di individuazione dell'alunno con disabilità, nel rispetto della L.n° 104/1992? (Area 1
- Unione Europea, n.498)
A) Il D.P.C.M. n°185/2006
B) Il D.Lgs. n° 286/2004
C) Il D.Lgs. n° 77/2005
D) Il D.P.R. 24.02.1994
425. Ai sensi del D.P.R. n° 81/2009, per l'insegnamento della lingua inglese nella scuola primaria, in caso di carenza di
insegnanti specializzati, fino all'a.s. 2011/12 sono impiegati ... (Area 1 - Unione Europea, n.499)
A) insegnanti sempre di scuola primaria specialisti esterni alle classi
B) insegnanti anche di altri ordini di scuola, purchè facenti parte dell'organico di istituto
C) esperti esterni con certificate competenze nella lingua inglese
D) esperti esterni con provate competenze metodologico- didattiche
426. Quale legge ha stabilito la formazione obbligatoria in lingua inglese per i docenti della scuola primaria sprovvisti di
specifiche competenze? (Area 1 - Unione Europea, n.500)
A) La L. n° 311/2004 ( Legge Finanziaria 2005)
B) La L. n° 296/2006 ( Legge Finanziaria 2007)
C) La L. n° 169/2008
D) La L. n° 176/2007
427. L'acquisizione delle competenze linguistiche di lingua inglese di livello B2 previste dal "Quadro comune europeo di
riferimento per le lingue" costituisce parte integrante dei percorsi formativi iniziali per l'insegnamento, ai sensi ... (Area 1 Unione Europea, n.501)
A) del D.M. n° 249/2010
B) del D.M. n° 60/2010
C) del D.P.R. n°89/2009
D) del D.P.R. n°81/2009
428. Quale legge ha attribuito al Collegio Docenti il compito di ripartire il tempo da dedicare all'insegnamento delle diverse
discipline nella scuola primaria, secondo i criteri definiti dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca? (Area 1
- Unione Europea, n.502)
A) La L. n° 148/1990
B) La L. n° 517/1977
C) La L. n° 169/2008
D) La L. n° 40/1998
429. Il D.Lgs. n°59/2004 per la scuola primaria ... (Area 1 - Unione Europea, n.503)
A) non definisce in alcun modo quote orarie da destinare alle singole discipline previste nei Piani di Studio personalizzati
B) definisce l'orario minimo per ogni disciplina, in relazione ai vari periodi in cui si articola quest'ordine di scuola
C) definisce l'orario massimo possibile per ogni disciplina, in relazione ai vari periodi in cui si articola quest'ordine di scuola
D) definisce gli orari di lingua italiana e matematica, attribuendo alle Istituzioni scolastiche autonome il compito di decidere in merito per le altre
discipline
430. Ai sensi del D.P.R n° 751/1985, all'insegnamento della Religione Cattolica nella Scuola Primaria sono assegnate ... (Area
1 - Unione Europea, n.504)
A) 2 h nell'arco della settimana
B) 1,30 h nell'arco della settimana
C) complessivamente 40 h nell'arco dell'anno
D) complessivamente 60 h nell'arco dell'anno
431. Ai sensi del D.P.R. n° 202/1990, nello scrutinio finale, nel caso in cui la normativa richieda una deliberazione da adottarsi
a maggioranza, ... (Area 1 - Unione Europea, n.505)
A) il voto espresso dall'insegnante di Religione Cattolica, se determinante, diviene un giudizio motivato iscritto a verbale
B) non può essere computato il voto espresso dall'insegnante di Religione Cattolica, benchè sia membro del Consiglio di Classe
C) il Dirigente Scolastico può chiedere all'insegnante di Religione Cattolica di esprimere il proprio giudizio motivato in merito, da iscrivere a verbale
D) l'insegnante di Religione Cattolica può chiedere che il proprio voto non sia computato ai fini della deliberazione stessa
432. Ai sensi del D.Lgs. n°297/1994, i docenti incaricati dell'insegnamento della Religione Cattolica partecipano alle
valutazioni periodiche e finali... (Area 1 - Unione Europea, n.506)
A) solo per gli alunni che si sono avvalsi dell'insegnamento di questa disciplina
B) per tutti gli alunni delle classi in cui hanno svolto l'insegnamento di questa disciplina, indipendentemente dal fatto che essi se ne siano avvalsi o
meno
C) per tutti gli alunni delle classi in cui hanno svolto l'insegnamento di questa disciplina, previa delibera del Collegio Docenti
D) solo per gli alunni che si sono avvalsi dell'insegnamento di questa disciplina o delle attività alternative ad essa
433. Ai sensi del D.P.R. n° 751/1985, nel caso in cui l'insegnamento della Religione Cattolica nella scuola primaria non venga
impartito da un insegnante di classe, esso NON può essere affidato a ... (Area 1 - Unione Europea, n.507)
A) chi, pur fornito di titolo di studio valido per l'insegnamento nelle scuole materne e primarie, non sia riconosciuto idoneo dall'Ordinario diocesano
B) a sacerdoti e diaconi, oppure a religiosi in possesso di qualificazione riconosciuta dalla Conferenza Episcopale Italiana
C) a chi, fornito di titolo di studio valido per l'insegnamento nelle scuole materne e primarie, sia riconosciuto idoneo dall'autorità ecclesiastica
D) persona in possesso di diploma di scuola secondaria superiore, unitamente ad almeno un diploma rilasciato da un Istituto di scienze religiose
riconosciuto dalla Conferenza Episcopale Italiana
434. Ai sensi del D.P.R. n° 751/1985, l'insegnamento della religione cattolica nelle scuole secondarie di 1° e 2° grado può
essere affidato a ... (Area 1 - Unione Europea, n.508)
A) chi sia fornito di diploma accademico di magistero in scienze religiose, rilasciato da un Istituto di scienze religiose approvato dalla Santa Sede
B) chi, fornito di titolo di studio valido per l'insegnamento nelle scuole materne e primarie, sia riconosciuto idoneo dall'autorità ecclesiastica
C) chi sia fornito di un qualsiasi diploma di laurea valido nell'ordinamento italiano e sia riconosciuto idoneo dall'autorità ecclesiastica
D) chi sia fornito di titolo accademico in teologia, conferito da una facoltà anche non approvata dalla Santa Sede
435. Quale legge introduce il docente di sostegno nella Scuola dell'Infanzia? (Area 1 - Unione Europea, n.509)
A) La L. n° 270/1982
B) La L. n° 517/1977
C) La L. n° 148/1990
D) la L. n°104/1992
436. Quale norma sancisce che, in attesa della istituzione di specifiche classi di abilitazione, gli insegnanti abilitati possono
conseguire la specializzazione per l'attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità esclusivamente presso le
università, attraverso un corso comprensivo di tirocinio? (Area 1 - Unione Europea, n.510)
A) Il D.M. n° 249/2010
B) Il D.P.R. n° 275/1999
C) Il D.Lgs. n°227/2005
D) a L. n°53/2003
437. Le "Linee guida per l'Integrazione scolastica degli alunni con disabilità" , Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della
Ricerca, 2009, affidano agli Uffici Scolastici Regionali il compito di (Area 1 - Unione Europea, n.511)
A) favorire la costituzione di reti territoriali per la realizzazione delle attività formative a favore dell' inclusione
B) svolgere consulenza per l'impostazione e l'attuazione dei Piani Educativi Individualizzati
C) garantire consulenza e proposte operative ai Dirigenti degli Uffici Scolastici Territoriali
D) collaborare alle iniziative educative e di integrazione predisposte dalle Istituzioni Scolastiche
438. Le "Linee guida per l'Integrazione scolastica degli alunni con disabilità" , Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della
Ricerca, 2009, confermano che il docente assegnato alle attività di sostegno ... (Area 1 - Unione Europea, n.512)
A) deve operare secondo la logica sistemica, affinché l'iter formativo dell'alunno possa continuare anche in sua assenza
B) completa il proprio compito intervenendo sulla base di una preparazione specifica nelle ore in classe
C) completa il proprio compito intervenendo sulla base di un approccio generalista nelle ore in classe
D) deve operare secondo la logica della distinzione dei compiti fra i docenti che compongono il Consiglio di Classe
439. Le "Linee guida per l'integrazione scolastica degli alunni con disabilità, Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della
Ricerca, 2009, fra le prassi didattiche volte a promuovere l'inclusione scolastica e sociale degli alunni con disabilità
suggeriscono ... (Area 1 - Unione Europea, n.513)
A) l'apprendimento cooperativo
B) la didattica modulare
C) la didattica progettuale
D) il Mastery Learning
440. Quale norma prevede l'assegnazione temporanea di insegnanti di sostegno del grado di scuola precedente, nella fase di
passaggio di un alunno da un grado all'altro di scuola, qualora il processo educativo renda necessarie forme di raccordo fra i
due gruppi di docenti? (Area 1 - Unione Europea, n.515)
A) Il D.M. n° 331/1998
B) La L. n° 517/1977
C) Il D.M. n° 100/2002
D) La L. n°104/1992
441. Quale norma prevede interventi diretti alla tutela dei diritti del bambino malato ed ospedalizzato? (Area 1 - Unione
Europea, n.516)
A) La L. n° 285/1997
B) La L. n°517/1977
C) Il DPR n° 275/1999
D) Il DPR n° 249/1998
442. In base alle "Linee guida sul servizio di istruzione domiciliare, Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca,
2003", l' istruzione domiciliare può essere erogata nei confronti di alunni di scuole di ogni ordine e grado, già ospedalizzati a
causa di gravi patologie, sottoposti a terapie domiciliari che impediscono la frequenza della scuola per un periodo di tempo
... (Area 1 - Unione Europea, n.517)
A) non inferiore a 30 giorni, anche non continuativi
B) non inferiore a 30 giorni continuativi
C) superiore a 60 giorni continuativi
D) superiore a 60 giorni anche non continuativi
443. In base alle "Linee guida sul servizio di istruzione domiciliare, Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca,
2003", chi sono i titolari della gestione del servizio di istruzione domiciliare? (Area 1 - Unione Europea, n.518)
A) Gli Uffici Scolastici Regionali
B) Le Istituzioni Scolastiche Autonome
C) Gli Enti Locali
D) Gli Uffici Scolastici Territoriali
444. Iniziative volte al potenziamento e alla qualificazione dell'offerta di integrazione scolastica degli alunni ricoverati in
ospedale sono finanziate in base alla ... (Area 1 - Unione Europea, n.520)
A) L. n° 440/1997
B) L. n° 59/1997
C) L. n° 448/2001
D) L. n° 186/2003
445. Qual è il compito dei CTS (Centri Territoriali di Supporto), in base al Progetto "Nuove Tecnologie e Disabilità", cogestito
dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca e dal Dipartimento per l'Innovazione Tecnologica della Presidenza
del Consiglio dei Ministri? (Area 1 - Unione Europea, n.521)
A) Offrire a insegnanti, genitori, alunni, consulenza sul tema delle tecnologie a favore degli alunni disabili
B) Selezionare le migliori esperienze nel campo dell'integrazione degli alunni disabili tramite le tecnologie
C) Organizzare un servizio online per favorire lo scambio delle buone pratiche in tema di integrazione
D) Organizzare attività di formazione per i docenti di sostegno, con particolare riferimento ai problemi dell'handicap fisico
446. Quale norma sancisce che, nell'organico di diritto dei posti di sostegno, a livello nazionale non si possa superare il
rapporto medio di un insegnante ogni due alunni con disabilità? (Area 1 - Unione Europea, n.522)
A) La L. n° 244/2007 (Finanziaria 2008)
B) La L. n° 311/2004 ( Legge Finanziaria 2005)
C) Il D.M. n° 331/1998
D) del D.M. n° 249/2010
447. I compiti connessi all'assistenza degli alunni diversamente abili sono attribuiti dal Dirigente Scolastico ai Collaboratori
Scolastici ai sensi ... (Area 1 - Unione Europea, n.523)
A) del CCNL SCUOLA, 2006-2009
B) della L. n°104/1992
C) della L. n° 328/2000
D) del D.P.R. n° 122/2009
448. La L. n°482/1999 prevede, nei territori abitati da minoranze linguistiche tutelate, l'uso anche della lingua della minoranza
come strumento di insegnamento .... (Area 1 - Unione Europea, n.524)
A) nella scuola primaria e nella secondaria di 1° grado
B) nella scuola secondaria di 1° e 2° grado
C) in tutti gli ordini e gradi di scuola
D) nella scuola primaria, non nella secondaria
449. Ai sensi della normativa vigente, qual è il livello minimo richiesto ai docenti di scuola primaria, per l'insegnamento della
lingua inglese, con riferimento al Quadro Comune Europeo per le Lingue (QCER)? (Area 1 - Unione Europea, n.525)
A) Livello B1
B) Livello A2
C) Livello B2
D) Livello C1
450. Il Quadro europeo delle qualifiche per l'apprendimento permanente (EQF) si basa: (Area 1 - Unione Europea, n.527)
A) sui risultati dell'apprendimento.
B) sulla durata degli studi in numero di anni.
C) sulle modalità o sulle situazioni di apprendimento (formale, informale, non-formale).
D) sulle modalità di insegnamento.
451. Gli ordinamenti dei percorsi di studio dei diversi ordini dell'istruzione secondaria superiore (licei, istituti tecnici, istituti
professionali) sono definiti: (Area 1 - Unione Europea, n.528)
A) dallo Stato con regolamenti governativi.
B) dalle Regioni, con leggi regionali.
C) dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome con specifiche Linee Guida.
D) dal Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca con uno o più decreti.
452. L'organizzazione delle scuole secondarie superiori sul territorio è stabilita: (Area 1 - Unione Europea, n.529)
A) dalle singole Regioni, nell'esercizio delle loro competenze esclusive in materia di programmazione dell'offerta formativa.
B) dallo Stato, nell'esercizio delle proprie competenze esclusive in materia di programmazione dell'offerta formativa.
C) dalle Province attraverso il piano di utilizzazione degli edifici e l'uso delle attrezzature.
D) dallo Stato e dalle Regioni, in base ai parere della Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n.281
453. Il riordino e il potenziamento degli istituti tecnici è disposto: (Area 1 - Unione Europea, n.531)
A) dal decreto legge 31 gennaio 2007, n.7, convertito con modificazioni dalla legge 2 aprile 2007, n.40.
B) dal decreto legislativo 17 ottobre 2005, n.226 e successive modificazioni.
C) dal decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n.275.
D) dalla Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio 23 aprile 2008 relativa alla costituzione del Quadro europeo delle qualifiche
dell'apprendimento permanente.
454. Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.88, stabilisce che la declinazione dei risultati di
apprendimento dei percorsi degli istituti tecnici è effettuata: (Area 1 - Unione Europea, n.532)
A) dalle istituzioni scolastiche, nella loro autonomia, sulla base di specifiche linee guida.
B) dalle istituzioni scolastiche sulla base dei programmi nazionali emanati con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
C) dai dipartimenti di cui devono dotarsi le istituzioni scolastiche autonome.
D) dai Consigli di classe sulla base dei programmi nazionali emanati con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
455. Secondo il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.88, art.2, l'identità degli istituti tecnici si
caratterizza per: (Area 1 - Unione Europea, n.533)
A) una solida base culturale di carattere scientifico e tecnologico in linea con le indicazioni dell'Unione europea.
B) una solida base di istruzione tecnico- professionale funzionale ad un rapido inserimento nel mondo del lavoro.
C) una solida base tecnica e professionale in relazione ai settori fondamentali per lo sviluppo economico e produttivo del Paese
D) una solida base culturale e professionale per l'accesso all'università e agli istituti tecnici superiori.
456. Secondo il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.88, art.2, l'identità degli istituti tecnici è
espressa da: (Area 1 - Unione Europea, n.534)
A) un limitato numero di ampi indirizzi, correlati a settori fondamentali per lo sviluppo economico e produttivo del Paese.
B) un ampio numero di indirizzi e articolazioni per rispondere efficacemente ai settori fondamentali per lo sviluppo economico e produttivo del Paese.
C) un limitato numero di indirizzi , che le istituzioni scolastiche, nella loro autonomia, possono ampliare in articolazioni e opzioni.
D) un limitato numero di indirizzi , che le Regioni, nell'esercizio delle loro competenze esclusive in materia di programmazione dell'offerta formativa,
possono ampliare in articolazioni e opzioni.
457. Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.88, stabilisce che i percorsi degli istituti tecnici sono
suddivisi: (Area 1 - Unione Europea, n.535)
A) in due settori e undici indirizzi.
B) in tre settori e undici indirizzi.
C) in tre settori e dodici indirizzi.
D) in due settori e sei indirizzi.
458. Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.88, stabilisce che i percorsi degli istituti tecnici hanno la
seguente struttura: (Area 1 - Unione Europea, n.536)
A) due bienni e un quinto anno.
B) un biennio e un triennio.
C) un monoennio e due bienni.
D) un primo biennio, un monoennio e un secondo biennio.
459. Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.88, stabilisce che negli istituti tecnici l'insegnamento di
scienze motorie è impartito: (Area 1 - Unione Europea, n.537)
A) secondo le indicazioni nazionali relative al medesimo insegnamento dei percorsi liceali.
B) secondo la declinazione dei risultati di apprendimento definiti da specifiche linee guida.
C) secondo i programmi di studio dei previgenti ordinamenti scolastici.
D) secondo la declinazione dei risultati di apprendimento definiti dalle istituzioni scolastiche, nella loro autonomia.
460. Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.88, stabilisce che gli istituti tecnici collaborano: (Area 1 Unione Europea, n.538)
A) con le strutture formative accreditate dalle regioni nei Poli tecnico professionali costituiti secondo le linee guida adottate dal Ministro
dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
B) con i licei nei Poli tecnico professionali costituiti secondo le linee guida adottate dal Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
C) con le istituzioni scolastiche del primo ciclo per realizzare un curricolo verticale secondo le linee guida adottate dal Ministro dell'istruzione,
dell'università e della ricerca.
D) con le strutture formative accreditate dalle regioni per il rilascio, in regime di sussidiarietà, di qualifiche e diplomi professionali secondo linee guida
emanate dal Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
461. Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.88, stabilisce che l'ufficio tecnico: (Area 1 - Unione
Europea, n.539)
A) è in dotazione degli istituti tecnici per il settore tecnologico, con il compito di sostenere l'organizzazione e la funzionalità dei laboratori.
B) può essere attivato dagli istituti tecnici per il settore tecnologico, con il compito di sostenere l'organizzazione e la funzionalità dei laboratori.
C) é in dotazione di tutti istituti tecnici, con il compito di sostenere l'organizzazione e la funzionalità dei laboratori.
D) é in dotazione degli istituti tecnici per il settore economico, con il compito di sostenere l'organizzazione e la funzionalità dei laboratori.
462. Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.88, stabilisce che i dipartimenti, quali articolazioni
funzionali del collegio dei docenti (Area 1 - Unione Europea, n.540)
A) possono essere costituiti dagli istituti tecnici, nell'esercizio della propria autonomia didattica e organizzativa.
B) devono essere costituiti dagli istituti tecnici per esercitare la propria autonomia didattica, organizzativa e di ricerca.
C) possono essere costituiti dagli istituti tecnici, in base alle indicazioni fornite dal Comitato tecnico scientifico.
D) devono essere costituiti per sostenere la progettazione didattica dei consigli di classe.
463. Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.88, attribuisce al comitato tecnico- scientifico degli istituti
tecnici: (Area 1 - Unione Europea, n.541)
A) funzioni consultive e di proposta per l'organizzazione delle aree di indirizzo e l'utilizzazione degli spazi di autonomia e di flessibilità
B) funzioni di progettazione didattica e organizzativa delle aree di indirizzo e delle quote di autonomia
C) funzioni di monitoraggio e valutazione dei percorsi formativi realizzati dalla scuola
D) funzioni di verifica e controllo degli esiti di apprendimento degli allievi.
464. Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.88, stabilisce la declinazione dei risultati di
apprendimento degli istituti tecnici in: (Area 1 - Unione Europea, n.542)
A) competenze, abilità e conoscenze, effettuata anche in relazione alla Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio 23 aprile 2008.
B) obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze che gli allievi conseguono al termine del percorso quinquennale.
C) discipline e attività riferite alla quota nazionale del curricolo e agli standard relativi alla qualità del servizio.
D) conoscenze e capacità, effettuata anche in relazione alla Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio 23 aprile 2008.
465. Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.88, stabilisce che l'orario complessivo annuale delle
lezioni degli istituti tecnici è: (Area 1 - Unione Europea, n.543)
A) di 1056 ore, corrispondenti a 32 ore settimanali di lezione, dal primo al quinto anno.
B) di 1056 ore di lezione nel primo biennio e di 1.062 ore nel secondo biennio e quinto anno..
C) di 1.062 ore di lezione nel primo biennio e di 1056 ore nel secondo biennio e quinto anno.
D) di 891 ore di lezione nel primo biennio e di 990 ore di lezione nel secondo biennio e quinto anno.
466. Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.88, all'art.5, comma 2, stabilisce che i percorsi degli
istituti tecnici nel primo biennio hanno la seguente struttura: (Area 1 - Unione Europea, n.544)
A) 660 ore di insegnamenti e attività di istruzione generale e 396 ore di attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo, per ciascun anno, ai fini
dell'assolvimento dell'obbligo di istruzione.
B) 495 ore di insegnamenti e attività di istruzione generale e 561 ore di attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo, per ciascun anno, ai fini
dell'assolvimento dell'obbligo di istruzione.
C) 528 ore di insegnamenti e attività di istruzione generale e 528 ore di attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo, per ciascun anno, per un
monte ore annuale di 1.056 ore.
D) 500 ore di insegnamenti e attività di istruzione generale e 556 ore di attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo, per ciascun anno, ai fini
dell'assolvimento dell'obbligo di istruzione.
467. Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.88, stabilisce che il secondo biennio e il quinto anno dei
percorsi degli istituti tecnici sono articolati, per ciascun anno, in (Area 1 - Unione Europea, n.545)
A) 495 ore di insegnamenti e attività di istruzione generale e 561 ore di attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo
B) 396 ore di insegnamenti e attività di istruzione generale e 660 ore di attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo.
C) 528 ore di insegnamenti e attività di istruzione generale e 528 ore di attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo.
D) 500 ore di insegnamenti e attività di istruzione generale e 556 ore di attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo.
468. Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.88, nell'Allegato A, stabilisce che le attività e gli
insegnamenti relativi a "Cittadinanza e Costituzione" (Area 1 - Unione Europea, n.546)
A) coinvolgono tutti gli ambiti disciplinari e si sviluppano, in particolare, in quelli di interesse storico-sociale e giuridico- economico.
B) sono attribuiti esclusivamente alle discipline storico-sociali e giuridico- economiche.
C) sono attribuiti, nell'arco del percorso quinquennale, al docente di Diritto ed economia.
D) hanno uno spazio curricolare autonomo, con specifici risultati di apprendimento descritti nella relativa scheda disciplinare.
469. Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.88, stabilisce che i percorsi degli istituti tecnici si
realizzano: (Area 1 - Unione Europea, n.547)
A) attraverso metodologie finalizzate a sviluppare competenze basate sulla didattica di laboratorio, l'analisi e la soluzione dei problemi, il lavoro per
progetti.
B) attraverso l'alternanza tra lo studio teorico delle discipline e la didattica laboratoriale realizzata nei contesti operativi del mondo del lavoro e delle
professioni.
C) attraverso lo studio di casi progettati da esperti provenienti dal mondo del lavoro e delle professioni, compresi il volontariato e il privato sociale.
D) attraverso uno studio approfondito delle conoscenze richieste per l'accesso all'università e all'istruzione e formazione tecnica superiore.
470. Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.88, stabilisce che gli istituti tecnici possono utilizzare la
seguente quota di autonomia dei curricoli: (Area 1 - Unione Europea, n.548)
A) fino al 20 per cento dell'orario complessivo delle lezioni previsto per il primo biennio e per il complessivo triennio
B) 20 per cento del monte ore complessivo nel primo biennio, 30 per cento nel secondo biennio e 20 per cento nel quinto anno.
C) 30 per cento del monte ore complessivo delle lezioni, dal primo biennio al quinto anno
D) fino al 30 per cento del monte ore complessivo dell'area di istruzione generale e fino al 20 per cento complessivo dell'area di indirizzo
471. Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.88, all'art.5 stabilisce che gli istituti tecnici possono
utilizzare la quota di autonomia: (Area 1 - Unione Europea, n.549)
A) nell'ambito degli indirizzi definiti dalle Regioni e in coerenza con il profilo di cui all'Allegato A).
B) in base alle scelte deliberate dalle singole istituzioni scolastiche senza modificare il quadro orario delle discipline.
C) nel rispetto del profilo di cui all'Allegato e dei risultati di apprendimento delle singole discipline, definiti a livello nazionale.
D) nell'ambito dei risultati di apprendimento definiti dalle Regioni e in coerenza con il profilo di cui all'Allegato A).
472. Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.88, all'art.5, comma 3, stabilisce che la quota di
autonomia dei curricoli può essere utilizzata per: (Area 1 - Unione Europea, n.550)
A) attivare ulteriori insegnamenti, finalizzati al raggiungimento degli obiettivi previsti dal piano dell'offerta formativa.
B) articolare in opzioni le aree di indirizzo di cui agli Allegati e per corrispondere alle esigenze del territorio.
C) sostituire le attività e gli insegnamenti dell'area di istruzione generale per rafforzare le competenze delle aree di indirizzo.
D) sostituire le attività e gli insegnamenti indicati nelle aree di indirizzo per corrispondere ai fabbisogni formativi espressi dal mondo del lavoro e
delle professioni.
473. Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.88, all'art.5, comma 3, stabilisce che l'utilizzo della quota
di autonomia è: (Area 1 - Unione Europea, n.553)
A) gestito dagli istituti tecnici nei limiti del contingente di organico annualmente assegnato.
B) gestito dagli uffici scolastici regionali nell'ambito delle dotazioni organiche del personale docente determinate annualmente.
C) gestito dagli istituti tecnici secondo le linee guida adottate da ciascuna Regione di concerto con il Ministro dell'istruzione, dell'università e della
ricerca.
D) gestito dagli istituti tecnici, previa autorizzazione da parte del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
474. Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.88, stabilisce che gli istituti tecnici possono utilizzare i
seguenti spazi di flessibilità: (Area 1 - Unione Europea, n.554)
A) entro il 30 per cento nel secondo biennio e il 35 per cento nell'ultimo anno.
B) entro il 20 per cento nel primo biennio, il 30 per cento nel secondo biennio e 35 per cento nel quinto anno.
C) entro il 30 per cento nel primo e secondo biennio e il 35 per cento nell'ultimo anno.
D) entro il 20 per cento dal primo biennio all'ultimo anno, previa autorizzazione da parte del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
475. Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.88, stabilisce che gli istituti tecnici possono utilizzare gli
spazi di flessibilità per: (Area 1 - Unione Europea, n.555)
A) articolare le aree di indirizzo in opzioni, purché incluse in un apposito elenco nazionale.
B) rafforzare i contenuti culturali dell'area di indirizzo per consentire agli studenti di raggiungere, nel quinto anno, una adeguata competenza
professionale di settore.
C) articolare l'area di istruzione generale comune a tutti gli indirizzi per corrispondere ai fabbisogni formativi espressi dal mondo del lavoro e delle
professioni.
D) attivare ulteriori insegnamenti, finalizzati al raggiungimento degli obiettivi previsti dal piano dell'offerta formativa.
476. Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.88, stabilisce che gli istituti tecnici possono utilizzare la
flessibilità: (Area 1 - Unione Europea, n.556)
A) nei limiti delle dotazioni organiche assegnate senza determinare esuberi di personale.
B) in deroga ai limiti delle dotazioni organiche assegnate, purché le opzioni corrispondano ai fabbisogni formativi espressi dal mondo del lavoro e
delle professioni.
C) in deroga ai limiti delle dotazioni organiche assegnate, previo parere positivo della Conferenza Stato, Regioni e Province autonome di cui al
decreto legislativo 28 agosto 1997, n.281.
D) nei limiti delle dotazioni organiche assegnate alle reti di scuole, attraverso specifici accordi anche in deroga degli obiettivi finanziari di cui
all'articolo 64 del decreto legge n.112/2008, convertito con modificazioni dalla legge n.133/2008.
477. Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.88, stabilisce che ambiti, criteri e modalità per l'ulteriore
articolazione delle aree di indirizzo degli istituti tecnici in opzioni sono definiti: (Area 1 - Unione Europea, n.557)
A) con Decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, previo parere della
Conferenza Stato, Regioni e Province autonome.
B) con Accordo in Conferenza Stato, Regioni e Province autonome di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n.281.
C) con Decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, previo parere del
Consiglio di Stato.
D) con specifiche Linee guida adottate in Conferenza Stato, Regioni e Province autonome di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997,
n. 281.
478. Le linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento degli istituti tecnici precisano che le opzioni sono: (Area 1 Unione Europea, n.558)
A) indicate da un elenco nazionale contenente anche le classi di concorso dei docenti che possono essere utilizzate per gli insegnamenti previsti.
B) indicate da un elenco nazionale che definisce le quote di flessibilità che le scuole possono gestire nell'esercizio della propria autonomia didattica,
organizzativa e di ricerca.
C) indicate da un elenco nazionale che indica le quote di flessibilità disponibili per contratti d'opera con esperti del mondo del lavoro e delle
professioni.
D) indicate da un elenco nazionale adottato dalla Conferenza Stato, Regioni e Province autonome di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28
agosto 1997, n. 281.
479. Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.88, stabilisce che nel Diploma rilasciato a conclusione
degli esami di Stato sono indicati: (Area 1 - Unione Europea, n.559)
A) l'indirizzo seguito dallo studente e le competenze acquisite, anche in riferimento alle eventuali opzioni scelte.
B) l'indirizzo seguito dallo studente, il profilo dell'indirizzo e il quadro orario delle discipline.
C) l'indirizzo seguito dallo studente e i risultati di apprendimento di ciascuna disciplina dell'area di istruzione generale e dell'area di indirizzo.
D) l'indirizzo seguito dallo studente e i risultati di apprendimento di cui all'Allegato A.
480. Nelle linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento degli Istituti tecnici (Direttiva del Ministro dell'istruzione,
dell'università e della ricerca, n.57 del 15 luglio 2010), le scienze integrate, introdotte nel primo biennio degli istituti tecnici,
vanno intese: (Area 1 - Unione Europea, n.560)
A) come l'ambito di sviluppo e di applicazione di una comune metodologia di insegnamento delle scienze.
B) come una nuova disciplina nella quale si fondono discipline diverse.
C) come sovrapposizione delle discipline scientifiche tradizionali sulla base di un linguaggio scientifico omogeneo.
D) come integrazione degli insegnamenti disciplinari, garantita dall'unicità dell'insegnante.
481. Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.88, stabilisce che: (Area 1 - Unione Europea, n.562)
A) ai componenti del comitato tecnico scientifico non spettano compensi ad alcun titolo.
B) ai componenti del comitato tecnico scientifico spetta un compenso se in possesso di competenze specialistiche non presenti nell'istituto.
C) ai componenti del comitato tecnico scientifico spetta un gettone di presenza in base alla partecipazione agli incontri programmati.
D) ai componenti del comitato tecnico scientifico spettano compensi se dimostrano una specifica e documentata esperienza professionale maturata
nel settore di riferimento.
482. Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.88, articolo 7, stabilisce che i percorsi degli istituti tecnici
sono oggetto di monitoraggio (Area 1 - Unione Europea, n.563)
A) costante, anche ai fini della loro innovazione permanente, nel confronto con le Regioni, gli Enti locali, le parti sociali e gli altri Ministeri interessati.
B) annuale, anche ai fini della loro innovazione permanente, nel confronto con le Regioni, gli Enti locali, le parti sociali e gli altri Ministeri interessati
C) triennale, per valutare i risultati di apprendimento con l'assistenza tecnica dell'Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di
istruzione e formazione (I.N.VAL.S.I.).
D) costante, per una valutazione dei risultati di apprendimento da parte delle Commissioni parlamentari, con l'assistenza tecnica dell'Istituto
nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e formazione (I.N.VAL.S.I.).
483. Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.88, stabilisce che indirizzi, profili e risultati di
apprendimento degli istituti tecnici sono aggiornati: (Area 1 - Unione Europea, n.564)
A) periodicamente, con riferimento agli esiti del monitoraggio, agli sviluppi della ricerca scientifica e alle innovazioni tecnologiche nonché alle
esigenze espresse dal mondo economico e produttivo.
B) periodicamente su richiesta della Conferenza Stato, Regioni e Province autonome di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997,
n.281.
C) ogni tre anni, purché le modifiche non incidano sulle attività e insegnamenti indicati nei quadri orari di cui agli Allegati e e i relativi risultati di
apprendimento.
D) ogni tre anni, con riferimento agli esiti del monitoraggio, su proposta delle Commissioni parlamentari.
484. Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.88, stabilisce che i risultati del monitoraggio e della
valutazione sono oggetto di: (Area 1 - Unione Europea, n.565)
A) un rapporto presentato al Parlamento ogni tre anni dal Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
B) un rapporto presentato annualmente al Parlamento dal Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
C) una relazione annuale presentata dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca alla Conferenza Stato, Regioni e Province autonome
di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n.281.
D) i risultati del monitoraggio e della valutazione sono oggetto di un rapporto presentato ogni tre anni dal Ministero dell'istruzione, dell'università e
della ricerca agli altri Ministeri interessati.
485. Il Regolamento che detta le norme generali relative al riordino degli istituti tecnici è stato emanato: (Area 1 - Unione
Europea, n.566)
A) con decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 20101, n.88
B) con decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 20101, n.87.
C) con decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 20101, n.89.
D) con il decreto legge 31 gennaio 2007, convertito con modificazioni dalla legge 2 aprile 2007, n.40.
486. Il Quadro europeo delle qualifiche per l'apprendimento permanente (EQF) consente di: (Area 1 - Unione Europea, n.573)
A) mettere in relazione e posizionare in una struttura a otto livelli l'intera gamma dei titoli di studio e di qualificazione rilasciati nei Paesi membri.
B) certificare la qualità dei titoli di studio rilasciati dai Paesi membri al termine dei percorsi della scuola secondaria superiore.
C) certificare le competenze linguistiche e interculturali per favorire la mobilità degli studenti e dei lavoratori.
D) verificare i livelli di apprendimento delle lingue straniere e delle competenze chiave di cittadinanza.
487. Qual è l'obiettivo dell'area di istruzione generale degli istituti tecnici indicato nel PECUP (Allegato A del decreto del
Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.88)? (Area 1 - Unione Europea, n.574)
A) Fornire ai giovani la preparazione di base, acquisita attraverso il rafforzamento e lo sviluppo degli assi culturali che caratterizzano l'obbligo di
istruzione
B) Insegnare ai giovani a padroneggiare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei vari
contesti.
C) Diversificare i percorsi formativi in base alle caratteristiche personali degli studenti che provengono da contesti sciali e culturali diversi.
D) Sviluppare una cultura generale attenta ai temi del lavoro e delle tecnologie che orienti gli studenti a costruire un progetto personale di vita e di
lavoro.
488. Qual è l'obiettivo delle aree di indirizzo degli istituti tecnici indicato nel PECUP (Allegato A del decreto del Presidente
della Repubblica del 15 marzo 2010, n.88)? (Area 1 - Unione Europea, n.575)
A) Far acquisire agli studenti sia conoscenze teoriche e applicative spendibili in vari contesti di vita, di studio e di lavoro, sia abilità cognitive idonee
per risolvere problemi, sapersi gestire autonomamente in ambiti caratterizzati da innovazioni continue, assumere progressivamente anche
responsabilità per la valutazione e il miglioramento dei risultati ottenuti.
B) Far acquisire agli studenti competenze spendibili in vari contesti di vita e di lavoro, mettendo i diplomati in grado di assumere autonome
responsabilità nei processi produttivi e di servizio e di collaborare costruttivamente alla soluzione di problemi.
C) Sostenere il processo educativo della crescita e della valorizzazione della persona umana, mediante l'interiorizzazione e l'elaborazione critica
delle conoscenze disciplinari e interdisciplinari (sapere), l'acquisizione delle abilità tecniche e professionali (fare consapevole) e la valorizzazione
dei comportamenti personali e sociali (agire).
D) Fornire agli studenti gli strumenti culturali e metodologici per una comprensione approfondita della realtà, affinché essi si pongano, con
atteggiamento razionale, creativo, progettuale e critico, di fronte alle situazioni, ai fenomeni e ai problemi, e acquisiscano conoscenze, abilità e
competenze adeguate al proseguimento degli studi.
489. Secondo il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.88, agli istituti tecnici si riferiscono gli istituti
tecnici superiori, con l'obiettivo prioritario di: (Area 1 - Unione Europea, n.576)
A) sostenere lo sviluppo delle professioni tecniche a livello terziario, mediante le specializzazioni richieste dal mondo del lavoro con particolare
riferimento alle piccole e medie imprese.
B) sviluppare conoscenze, abilità e competenze adeguate al proseguimento degli studi e all'inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro.
C) rafforzare le competenze di base indispensabili per operare efficacemente nei processi produttivi e inserirsi rapidamente nel mondo del lavoro e
delle professioni .
D) valorizzare il ruolo dell'alternanza scuola lavoro per raccordare la formazione scolastica con esperienze operative realizzate all'interno di contesti
professionali reali.
490. Secondo il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.88, i percorsi quinquennali degli istituti tecnici
si concludono con il conseguimento di diplomi di istruzione secondaria superiore in relazione: (Area 1 - Unione Europea,
n.577)
A) ai settori e agli indirizzi di studi, con riferimento al profilo educativo, culturale e professionale di cui all'Allegato A e ai profili di uscita di ciascun
indirizzo di cui agli Allegati B e C.
B) agli indirizzi di studi, con riferimento al profilo educativo, culturale e professionale di cui all'A Allegato B del decreto legislativo 17 ottobre 2005,
n.226.
C) al profilo educativo, culturale e professionale di cui all'Allegato B del decreto legislativo 17 ottobre 2005, n.226, nonché ai profili di uscita di
ciascun indirizzo di cui agli Allegati B e C.
D) ai settori e agli indirizzi di studi, con riferimento ai profili di uscita di ciascun indirizzo di cui agli Allegati B e C, come modificati e integrati dalle
Regioni.
491. Secondo il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.88, qual è negli istituti tecnici il compito
principale dell'ufficio tecnico? (Area 1 - Unione Europea, n.578)
A) Sostenere la migliore organizzazione e funzionalità dei laboratori i a fini didattici e il loro adeguamento in relazione alle esigenze poste
dall'innovazione tecnologica, nonché per la sicurezza delle persone e dell'ambiente.
B) Assicurare una adeguata archiviazione della documentazione didattica ai fini della diffusione delle conoscenze sulle esperienze di alternanza
scuola lavoro e di didattica laboratoriale.
C) Promuovere una cultura dell'orientamento che, privilegiando la dimensione operativa piuttosto che quella informativa, accompagni gli studenti
lungo l'intero percorso di studi.
D) Facilitare i contatti con le famiglie sia nella fase di informazione e sensibilizzazione precedente alle iscrizioni al secondo ciclo di istruzione e
formazione, sia nelle successive attività di orientamento o ri-orientamento.
492. Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.88, stabilisce che gli istituti tecnici possono contrarre
contratti d'opera con esperti del mondo del lavoro e delle professioni: (Area 1 - Unione Europea, n.579)
A) ai fini dell'arricchimento dell'offerta formativa e per competenze specialistiche non presenti nell'istituto.
B) ai fini di acquisire le competenze disciplinari dell'area di indirizzo in relazione al profilo di riferimento del percorso formativo
C) ai fini di svolgere la funzione di docente tutor, per rafforzare il collegamento tra scuola e mondo del lavoro
D) ai fini dell'arricchimento dell'offerta formativa, per approfondire competenze specialistiche presenti nell'istituto.
493. Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.88, stabilisce che i criteri generali per l'insegnamento nel
quinto anno degli istituti tecnici di una disciplina non linguistica in lingua inglese sono definiti: (Area 1 - Unione Europea,
n.580)
A) con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze.
B) dal Comitato tecnico scientifico di cui si dota la scuola.
C) dai Dipartimenti, quali articolazioni funzionali del Collegio dei docenti.
D) dai Consigli di classe.
494. Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.88, prevede nel quinto anno degli istituti tecnici
l'insegnamento in lingua inglese di una disciplina non linguistica: (Area 1 - Unione Europea, n.581)
A) scelta tra le discipline dell'area di indirizzo.
B) scelta tra le discipline dell'area di istruzione generale.
C) selezionata tra una delle discipline dell'area di istruzione generale o dell'area di indirizzo.
D) selezionata tra una delle discipline presenti nel piano di studio dal primo al quinto anno.
495. L'articolo 13 della legge 2 aprile 2007, n. 40, stabilisce che gli istituti professionali fanno parte: (Area 1 - Unione Europea,
n.582)
A) del sistema dell'istruzione secondaria superiore quale articolazione del secondo ciclo del sistema di istruzione e formazione di cui all'articolo 1 del
decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226.
B) del sistema di istruzione e formazione professionale di cui al capo III del decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226.
C) del sistema dei licei quale articolazione del secondo ciclo del sistema di istruzione e formazione, delineato nella legge 28 marzo 2003, n.53, art.2.
D) del sistema di istruzione e formazione professionale di cui al capo III del decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226, in quanto rilasciano qualifiche
triennali e diplomi professionali quadriennali.
496. Gli ordinamenti dei percorsi di studio degli istituti professionali sono definiti: (Area 1 - Unione Europea, n.583)
A) dallo Stato con regolamento governativo.
B) dalle Regioni, con leggi regionali.
C) dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome con specifiche linee guida.
D) dal Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca con uno o più decreti.
497. Il riordino e il potenziamento degli istituti professionali è disposto: (Area 1 - Unione Europea, n.584)
A) dal decreto legge 31 gennaio 2007, n.7, convertito con modificazioni dalla legge 2 aprile 2007, n.40.
B) dal decreto legislativo 17 ottobre 2005, n.226.
C) dal decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n.275.
D) dalla Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio 23 aprile 2008 relativa alla costituzione del Quadro europeo delle qualifiche
dell'apprendimento permanente.
498. Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.87, stabilisce che la declinazione dei risultati di
apprendimento dei percorsi degli istituti professionali è effettuata: (Area 1 - Unione Europea, n.586)
A) dalle istituzioni scolastiche, nella loro autonomia, sulla base di specifiche linee guida.
B) dalle istituzioni scolastiche sulla base dei programmi nazionali emanati con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
C) dai Collegi dei docenti e dai dipartimenti di cui devono dotarsi le istituzioni scolastiche autonome.
D) direttamente dai Consigli di classe, acquisito il parere del Comitato tecnico scientifico di cui devono dotarsi le istituzioni scolastiche autonome.
499. Secondo il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.87, l'identità degli istituti professionali si
caratterizza per: (Area 1 - Unione Europea, n.587)
A) una solida base di istruzione generale e tecnico-professionale, che consente agli studenti di sviluppare, in una dimensione operativa, saperi e
competenze necessari per rispondere alle esigenze formative del settore produttivo di riferimento, considerato nella sua dimensione sistemica.
B) una solida base culturale di carattere scientifico e tecnologico in linea con le indicazioni dell'Unione europea, che consente agli studenti un rapido
inserimento nel mondo del lavoro.
C) una solida base di cultura generale collegata ai settori e alle filiere produttive fondamentali per lo sviluppo economico e sociale del Paese, per
consentire agli studenti l'esercizio di professioni tecniche regolamentate.
D) una solida base culturale e professionale per facilitare agli studenti l'accesso all'università e agli istituti tecnici superiori.
500. Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.87, stabilisce che i percorsi degli istituti professionali
sono suddivisi: (Area 1 - Unione Europea, n.588)
A) in due settori e sei indirizzi.
B) in tre settori e nove indirizzi.
C) in due settori e undici indirizzi.
D) in sei settori e sei indirizzi.
501. Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.87, stabilisce che i percorsi degli istituti professionali
hanno la seguente struttura: (Area 1 - Unione Europea, n.589)
A) due bienni e un quinto anno
B) un biennio e un triennio
C) un primo biennio, un monoennio e un secondo biennio.
D) un monoennio e due bienni.
502. L'area di istruzione generale degli istituti professionali, secondo le indicazioni del PECUP (Allegato A del decreto del
Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.87) ha l'obiettivo di: (Area 1 - Unione Europea, n.590)
A) fornire ai giovani la preparazione di base, acquisita attraverso il rafforzamento e lo sviluppo degli assi culturali che caratterizzano l'obbligo di
istruzione.
B) insegnare ai giovani a padroneggiare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei vari contesti.
C) diversificare i percorsi formativi in base alle caratteristiche personali degli studenti che provengono da contesti sciali e culturali diversi.
D) sviluppare una cultura generale attenta ai temi del lavoro e delle tecnologie che orienti gli studenti a costruire un progetto personale di vita e di
lavoro.
503. Le aree di indirizzo degli istituti professionali, secondo le indicazioni del PECUP (Allegato A del decreto del Presidente
della Repubblica del 15 marzo 2010, n.87) hanno l'obiettivo di? (Area 1 - Unione Europea, n.591)
A) far acquisire agli studenti competenze spendibili in vari contesti di vita e di lavoro, mettendo i diplomati in grado di assumere autonome
responsabilità nei processi produttivi e di servizio e di collaborare costruttivamente alla soluzione di problemi.
B) far acquisire agli studenti conoscenze teoriche e abilità cognitive idonee per risolvere problemi e assumere progressivamente responsabilità per
la valutazione e il miglioramento dei risultati ottenuti nei contesti di vita e di lavoro.
C) sostenere il processo educativo della crescita e della valorizzazione della persona umana, mediante l'interiorizzazione e l'elaborazione critica
delle conoscenze disciplinari e interdisciplinari (sapere), l'acquisizione delle abilità tecniche e professionali (fare consapevole) e la valorizzazione
dei comportamenti personali e sociali (agire).
D) fornire agli studenti gli strumenti culturali e metodologici per una comprensione approfondita della realtà, affinché essi si pongano, con
atteggiamento razionale, creativo, progettuale e critico, di fronte a situazioni, fenomeni e problemi, e acquisiscano conoscenze, abilità e
competenze adeguate al proseguimento degli studi.
504. Secondo il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.87, agli istituti professionali si riferiscono gli
istituti tecnici superiori, con l'obiettivo prioritario di: (Area 1 - Unione Europea, n.592)
A) sostenere lo sviluppo delle professioni tecniche a livello terziario, mediante le specializzazioni richieste dal mondo del lavoro con particolare
riferimento alle piccole e medie imprese.
B) sviluppare conoscenze, abilità e competenze adeguate al proseguimento degli studi e all'inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro.
C) rafforzare le competenze di base indispensabili per operare efficacemente nei processi produttivi e inserirsi rapidamente nel mondo del lavoro e
delle professioni.
D) valorizzare il ruolo dell'alternanza scuola lavoro per raccordare la formazione scolastica con esperienze operative realizzate all'interno di contesti
professionali reali.
505. Secondo il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.87, i percorsi quinquennali degli istituti
professionali si concludono con il conseguimento di diplomi di istruzione secondaria superiore in relazione: (Area 1 - Unione
Europea, n.593)
A) ai settori e agli indirizzi di studi, con riferimento al profilo educativo, culturale e professionale di cui all'Allegato A e ai profili di uscita di ciascun
indirizzo di cui agli Allegati B e C.
B) agli indirizzi di studi, con riferimento al profilo educativo, culturale e professionale di cui all'Allegato B del decreto legislativo 17 ottobre 2005,
n.226.
C) al profilo educativo, culturale e professionale di cui all'Allegato B del decreto legislativo 17 ottobre 2005, n.226, nonché ai profili di uscita di
ciascun indirizzo di cui agli Allegati B e C.
D) ai settori e agli indirizzi di studi, con riferimento ai profili di uscita di ciascun indirizzo di cui agli Allegati B e C, come modificati e integrati dalle
Regioni.
506. Secondo il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.87, qual è negli istituti professionali il compito
principale dell'ufficio tecnico? (Area 1 - Unione Europea, n.594)
A) Sostenere la migliore organizzazione e funzionalità dei laboratori i a fini didattici e il loro adeguamento in relazione alle esigenze poste
dall'innovazione tecnologica, nonché per la sicurezza delle persone e dell'ambiente.
B) Assicurare una adeguata archiviazione della documentazione didattica ai fini della diffusione delle conoscenze sulle esperienze di alternanza
scuola lavoro e di didattica laboratoriale.
C) Promuovere una cultura dell'orientamento che, privilegiando la dimensione operativa piuttosto che quella informativa, accompagni gli studenti
lungo l'intero percorso di studi.
D) Facilitare i contatti con le famiglie sia nella fase di informazione e sensibilizzazione precedente alle iscrizioni al secondo ciclo di istruzione e
formazione, sia nelle successive attività di orientamento o ri-orientamento.
507. Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.87, stabilisce che l'ufficio tecnico: (Area 1 - Unione
Europea, n.595)
A) è in dotazione agli istituti professionali per il settore industria e artigianato, con il compito di sostenere la migliore organizzazione e funzionalità dei
laboratori.
B) può essere attivato dagli istituti professionali per il settore industria e artigianato, con il compito di sostenere l'organizzazione e la funzionalità dei
laboratori.
C) è in dotazione a tutti gli istituti professionali, con il compito di sostenere l'organizzazione e la funzionalità dei laboratori.
D) è in dotazione agli istituti professionali per il settore dei servizi, con il compito di sostenere l'organizzazione e la funzionalità dei laboratori.
508. Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.87, stabilisce che negli istituti professionali
l'insegnamento di scienze motorie è impartito: (Area 1 - Unione Europea, n.596)
A) secondo le Indicazioni nazionali relative al medesimo insegnamento dei percorsi liceali.
B) secondo la declinazione dei risultati di apprendimento definiti da specifiche linee guida.
C) secondo i programmi di studio dei previgenti ordinamenti scolastici.
D) secondo la declinazione dei risultati di apprendimento definiti dalle istituzioni scolastiche, nella loro autonomia
509. Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.87, all'art.5, comma 3, stabilisce che i dipartimenti, quali
articolazioni funzionali del collegio dei docenti: (Area 1 - Unione Europea, n.597)
A) possono essere costituiti dagli istituti professionali, nell'esercizio della propria autonomia didattica, organizzativa e di ricerca.
B) devono essere costituiti dagli istituti professionali, nell'esercizio della propria autonomia didattica, organizzativa e di ricerca
C) possono essere costituiti dagli istituti professionali, in base alle indicazioni fornite dal Comitato tecnico scientifico
D) devono essere costituiti dagli istituti professionali per sostenere la progettazione didattica dei consigli di classe.
510. Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.87, attribuisce al comitato tecnico- scientifico degli istituti
professionali: (Area 1 - Unione Europea, n.598)
A) funzioni consultive e di proposta per l'organizzazione delle aree di indirizzo e l'utilizzazione degli spazi di autonomia e di flessibilità.
B) funzioni di progettazione didattica e organizzativa delle aree di indirizzo e delle quote di autonomia.
C) funzioni di monitoraggio e valutazione dei percorsi formativi realizzati dalla scuola.
D) funzioni di verifica e controllo degli esiti di apprendimento degli allievi.
511. Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.87, stabilisce la declinazione dei risultati di
apprendimento degli istituti professionali in: (Area 1 - Unione Europea, n.599)
A) competenze, abilità e conoscenze, effettuata anche in relazione alla Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio 23 aprile 2008.
B) obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze che gli allievi conseguono al termine del percorso quinquennale.
C) discipline e attività riferite alla quota nazionale del curricolo e agli standard relativi alla qualità del servizio.
D) conoscenze e capacità, effettuata anche in relazione alla Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio 23 aprile 2008.
512. Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.87, stabilisce che l'orario complessivo annuale delle
lezioni degli istituti professionali è: (Area 1 - Unione Europea, n.600)
A) di 1056 ore, corrispondenti a 32 ore settimanali di lezione, dal primo al quinto anno.
B) di 1056 ore di lezione nel primo biennio e di 1.062 ore nel secondo biennio e quinto anno.
C) di 1.062 ore di lezione nel primo biennio e di 1056 ore nel secondo biennio e quinto anno.
D) di 891 ore di lezione nel primo biennio e di 990 ore di lezione nel secondo biennio e quinto anno.
513. Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.87, stabilisce che i percorsi degli istituti professionali nel
primo biennio hanno la seguente struttura: (Area 1 - Unione Europea, n.601)
A) 660 ore di insegnamenti e attività di istruzione generale e 396 ore di attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo, per ciascun anno, ai fini
dell'assolvimento dell'obbligo di istruzione.
B) 495 ore di insegnamenti e attività di istruzione generale e 561 ore di attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo, per ciascun anno, ai fini
dell'assolvimento dell'obbligo di istruzione.
C) 528 ore di insegnamenti e attività di istruzione generale e 528 ore di attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo, per ciascun anno, per un
monte ore annuale di 1.056 ore.
D) 500 ore di insegnamenti e attività di istruzione generale e 556 ore di attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo, per ciascun anno, ai fini
dell'assolvimento dell'obbligo di istruzione.
514. Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.87, stabilisce che il secondo biennio e il quinto anno dei
percorsi degli istituti professionali sono articolati, per ciascun anno, in: (Area 1 - Unione Europea, n.602)
A) 495 ore di insegnamenti e attività di istruzione generale e 561 ore di attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo.
B) 396 ore di insegnamenti e attività di istruzione generale e 660 ore di attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo.
C) 528 ore di insegnamenti e attività di istruzione generale e 528 ore di attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo.
D) 500 ore di insegnamenti e attività di istruzione generale e 556 ore di attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo.
515. Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.87, nell'Allegato A, stabilisce che le attività e gli
insegnamenti relativi a "Cittadinanza e Costituzione": (Area 1 - Unione Europea, n.603)
A) coinvolgono tutti gli ambiti disciplinari e si sviluppano, in particolare, in quelli di interesse storico-sociale e giuridico- economico.
B) sono attribuiti esclusivamente alle discipline storico-sociali e giuridico- economiche.
C) sono attribuiti, nell'arco del percorso quinquennale, al docente di Diritto ed Economia.
D) hanno uno spazio curricolare autonomo, con specifici risultati di apprendimento descritti nella relativa scheda disciplinare.
516. Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.87, stabilisce che i percorsi degli istituti professionali si
sviluppano: (Area 1 - Unione Europea, n.604)
A) attraverso metodologie basate sulla didattica di laboratorio, la personalizzazione dei prodotti e dei servizi, la gestione di processi in contesti
organizzati e alternanza scuola-lavoro.
B) attraverso l'alternanza tra lo studio teorico delle discipline e la didattica laboratoriale realizzata nei contesti operativi del mondo del lavoro e delle
professioni.
C) attraverso lo studio di casi progettati da esperti provenienti dal mondo del lavoro e delle professioni, compresi il volontariato e il privato sociale.
D) attraverso uno studio approfondito delle conoscenze e abilità richieste per l'accesso all'università e all'istruzione e formazione tecnica superiore.
517. Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.87, stabilisce che gli istituti professionali possono
utilizzare la seguente quota di autonomia dei curricoli: (Area 1 - Unione Europea, n.605)
A) fino al 20 per cento dell'orario complessivo delle lezioni previsto per il primo biennio e per il complessivo triennio.
B) 25 per cento del monte ore complessivo nel primo biennio, 30 per cento nel secondo biennio e 35 per cento nel quinto anno.
C) 20 per cento del monte ore complessivo nel primo biennio, 30 per cento nel secondo biennio e 20 per cento nel quinto anno.
D) fino al 30 per cento del monte ore complessivo dell'area di istruzione generale e fino al 20 per cento complessivo dell'area di indirizzo.
518. Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.87, stabilisce che gli istituti professionali possono
utilizzare la quota di autonomia: (Area 1 - Unione Europea, n.606)
A) nell'ambito degli indirizzi definiti dalle Regioni e in coerenza con il profilo di cui all'Allegato A).
B) in base alle scelte deliberate dalle singole istituzioni scolastiche, senza modificare il quadro orario delle discipline.
C) nel rispetto del profilo di cui all'Allegato e dei risultati di apprendimento delle singole discipline, definiti a livello nazionale.
D) nell'ambito dei risultati di apprendimento definiti dalle Regioni e in coerenza con il profilo di cui all'Allegato A).
519. Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.87, stabilisce che gli istituti professionali possono
utilizzare la quota di autonomia per: (Area 1 - Unione Europea, n.607)
A) potenziare gli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti, con particolare riferimento alle attività di laboratorio.
B) introdurre eventuali opzioni purché corrispondenti alle esigenze del territorio e del mondo del lavoro e delle professioni.
C) rafforzare i contenuti scientifici, economico-giuridici e tecnici delle aree di indirizzo di cui agli Allegati e C).
D) potenziare le conoscenze e abilità dell'area di istruzione generale ai fini dell'acquisizione delle competenze chiave di cittadinanza.
520. Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.87, stabilisce che la quota di autonomia dei curricoli può
essere utilizzata per: (Area 1 - Unione Europea, n.608)
A) attivare ulteriori insegnamenti, finalizzati al raggiungimento degli obiettivi previsti dal piano dell'offerta formativa.
B) articolare in opzioni le aree di indirizzo di cui agli Allegati e per corrispondere alle esigenze del territorio.
C) sostituire le attività e gli insegnamenti dell'area di istruzione generale per rafforzare le competenze delle aree di indirizzo.
D) sostituire le attività e gli insegnamenti indicati nelle aree di indirizzo per corrispondere ai fabbisogni formativi espressi dal mondo del lavoro e
delle professioni.
521. Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.87, stabilisce che la quota di autonomia dei curricoli può
essere utilizzata: (Area 1 - Unione Europea, n.609)
A) per introdurre modifiche nelle attività e insegnamenti sia dell'area di istruzione generale, comune a tutti gli indirizzi, sia dell'area di indirizzo.
B) per introdurre modifiche solo nelle attività e insegnamenti dell'area di istruzione generale, al fine di rafforzare lo sviluppo degli assi culturali che
caratterizzano l'obbligo di istruzione.
C) per introdurre modifiche solo nelle attività e insegnamenti dell'area di indirizzo, in relazione ai settori fondamentali per lo sviluppo economico e
produttivo del Paese.
D) per sostituire integralmente le attività e le discipline dell'area dell'istruzione generale o dell'indirizzo, al fine di poter svolgere un ruolo di integrativo
e complementare rispetto al sistema dell'istruzione e della formazione professionale regionale.
522. Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.87, stabilisce che la determinazione della quota di
autonomia: (Area 1 - Unione Europea, n.610)
A) tiene conto delle richieste degli studenti e delle loro famiglie.
B) è fondata sulle richieste delle Regioni e degli Enti locali.
C) è definita previo parere della Conferenza Stato, Regioni e Province autonome di cui al decreto legislativo 28 agosto 1997, n.281.
D) è definita con decreti del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze.
523. Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.87, stabilisce che per l'utilizzo della quota di autonomia:
(Area 1 - Unione Europea, n.611)
A) nessuna disciplina può essere decurtata per più del 20% dell'orario complessivo delle lezioni previsto dai quadri orari di cui agli Allegati e C).
B) si possono sostituire integralmente solo le attività e gli insegnamenti dell' area di istruzione generale comune a tutti gli indirizzi, per rafforzare le
competenze delle aree di indirizzo.
C) si possono sostituire integralmente solo le attività e gli insegnamenti delle aree di indirizzo, per rafforzare le competenze dell'area di istruzione
generale e le competenze chiave di cittadinanza.
D) nessuna disciplina del secondo biennio e quinto anno può essere decurtata per più del 30% dell'orario complessivo delle lezioni previsto dai
quadri orari di cui agli Allegati e C).
524. Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.87, stabilisce che l'utilizzo della quota di autonomia è
gestito: (Area 1 - Unione Europea, n.612)
A) dagli istituti professionali, nei limiti del contingente di organico annualmente assegnato.
B) dagli uffici scolastici regionali, nell'ambito delle dotazioni organiche del personale docente determinate annualmente.
C) dagli istituti professionali, secondo le linee guida adottate da ciascuna Regione di concerto con il Ministro dell'istruzione, dell'università e della
ricerca.
D) gestito dagli istituti professionali, previa autorizzazione da parte del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
525. Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.87, indica che gli spazi di flessibilità degli istituti
professionali possono essere utilizzati: (Area 1 - Unione Europea, n.615)
A) esclusivamente per introdurre modifiche nelle attività e insegnamenti delle aree di indirizzo.
B) esclusivamente per introdurre modifiche nelle attività e insegnamenti dell'area di istruzione generale, comune a tutti gli indirizzi.
C) per introdurre modifiche nelle attività e insegnamenti dell'area di istruzione generale e nelle aree di indirizzo.
D) esclusivamente per attivare ulteriori insegnamenti facoltativi, proposti nell'ambito dell'ampliamento dell'offerta formativa.
526. Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.87, stabilisce che gli istituti professionali possono
utilizzare gli spazi di flessibilità per: (Area 1 - Unione Europea, n.616)
A) articolare le aree di indirizzo in opzioni, purché incluse in un apposito elenco nazionale.
B) rafforzare i contenuti culturali dell'area di indirizzo per consentire agli studenti di raggiungere, nel quinto anno, una adeguata competenza
professionale di settore.
C) articolare l'area di istruzione generale comune a tutti gli indirizzi per corrispondere ai fabbisogni formativi espressi dal mondo del lavoro e delle
professioni.
D) attivare ulteriori insegnamenti, finalizzati al raggiungimento degli obiettivi previsti dal piano dell'offerta formativa.
527. Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.87, stabilisce che gli istituti professionali possono
utilizzare la flessibilità: (Area 1 - Unione Europea, n.617)
A) nei limiti delle dotazioni organiche assegnate senza determinare esuberi di personale.
B) in deroga ai limiti delle dotazioni organiche assegnate, purché le opzioni corrispondano ai fabbisogni formativi espressi dal mondo del lavoro e
delle professioni.
C) in deroga ai limiti delle dotazioni organiche assegnate, previo parere positivo della Conferenza Stato, Regioni e Province autonome di cui al
decreto legislativo 28 agosto 1997, n.281.
D) nei limiti delle dotazioni organiche assegnate alle reti di scuole attraverso specifici accordi, anche in deroga degli obiettivi finanziari di cui
all'articolo 64 del decreto legge n.112/2008, convertito con modificazioni dalla legge n.133/2008.
528. Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.87, stabilisce che ambiti, criteri e modalità per l'ulteriore
articolazione delle aree di indirizzo degli istituti professionali in opzioni sono definiti: (Area 1 - Unione Europea, n.618)
A) con Decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, previo parere della
Conferenza Stato, Regioni e Province autonome.
B) con Accordo in Conferenza Stato, Regioni e Province autonome di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n.281.
C) con Decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, previo parere del
Consiglio di Stato.
D) con specifiche linee guida adottate in Conferenza Stato, Regioni e Province autonome di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997,
n. 281.
529. Le linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento degli istituti professionali, emanate con la Direttiva del Ministro
dell'istruzione, dell'università e della ricerca del 28 luglio 2010, n. 65, precisano che le opzioni sono: (Area 1 - Unione
Europea, n.619)
A) indicate da un elenco nazionale contenente anche le classi di concorso dei docenti che possono essere utilizzate per gli insegnamenti previsti.
B) indicate da un elenco nazionale che definisce le quote di flessibilità che le scuole possono gestire nell'esercizio della propria autonomia didattica,
organizzativa e di ricerca.
C) indicate da un elenco nazionale che riporta le quote di flessibilità disponibili per contratti d'opera con esperti del mondo del lavoro e delle
professioni.
D) indicate da un elenco nazionale adottato dalla Conferenza Stato, Regioni e Province autonome di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28
agosto 1997, n. 281.
530. Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.87, stabilisce che nel Diploma rilasciato a conclusione
degli esami di Stato sono indicati: (Area 1 - Unione Europea, n.620)
A) l'indirizzo seguito dallo studente e le competenze acquisite, anche in riferimento alle eventuali opzioni scelte.
B) l'indirizzo seguito dallo studente, il profilo dell'indirizzo e il quadro orario delle discipline.
C) l'indirizzo seguito dallo studente e i risultati di apprendimento di ciascuna disciplina dell'area di istruzione generale e dell'area di indirizzo.
D) l'indirizzo seguito dallo studente e i risultati di apprendimento di cui all'Allegato A).
531. Nelle Linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento degli istituti professionali, emanate con la Direttiva del Ministro
dell'istruzione, dell'università e della ricerca del 28 luglio 2010, n. 65, le scienze integrate, introdotte nel primo biennio degli
istituti professionali, vanno intese: (Area 1 - Unione Europea, n.621)
A) come l'ambito di sviluppo e di applicazione di una comune metodologia di insegnamento delle scienze.
B) come una nuova disciplina nella quale si fondono le diverse discipline scientifiche.
C) come sovrapposizione delle discipline scientifiche tradizionali sulla base di un linguaggio scientifico omogeneo.
D) come integrazione degli insegnamenti disciplinari, garantita dall'unicità dell'insegnante.
532. Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.87, stabilisce che ai componenti del comitato tecnicoscientifico: (Area 1 - Unione Europea, n.622)
A) non spettano compensi ad alcun titolo.
B) spetta un compenso se essi sono in possesso di competenze specialistiche non presenti nell'istituto.
C) spetta un gettone di presenza in base alla partecipazione agli incontri programmati.
D) spettano compensi se essi dimostrano una specifica e documentata esperienza professionale maturata nel settore di riferimento.
533. Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.87, stabilisce che i percorsi degli istituti professionali
sono oggetto di monitoraggio: (Area 1 - Unione Europea, n.623)
A) costante, anche ai fini della loro innovazione permanente, nel confronto con le Regioni, gli Enti locali, le parti sociali e gli altri Ministeri interessati.
B) annuale, anche ai fini della loro innovazione permanente, nel confronto con le Regioni, gli Enti locali, le parti sociali e gli altri Ministeri interessati.
C) triennale, per valutare i risultati di apprendimento con l'assistenza tecnica dell'Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di
istruzione e formazione (I.N.VAL.S.I.).
D) costante, per una valutazione dei risultati di apprendimento da parte delle Commissioni parlamentari, con l'assistenza tecnica dell'Istituto
nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e formazione (I.N.VAL.S.I.).
534. Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.87, stabilisce che indirizzi, profili e risultati di
apprendimento degli istituti professionali sono aggiornati: (Area 1 - Unione Europea, n.624)
A) periodicamente, con riferimento agli esiti del monitoraggio, agli sviluppi della ricerca scientifica e alle innovazioni tecnologiche nonché alle
esigenze espresse dal mondo economico e produttivo.
B) periodicamente su richiesta della Conferenza Stato, Regioni e Province autonome di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997,
n.281.
C) ogni tre anni, purché le modifiche non incidano sulle attività e insegnamenti indicati nei quadri orari di cui agli Allegati e e i relativi risultati di
apprendimento.
D) ogni tre anni, con riferimento agli esiti del monitoraggio, su proposta delle Commissioni parlamentari.
535. Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.87, stabilisce che i risultati del monitoraggio e della
valutazione degli istituti professionali sono oggetto di: (Area 1 - Unione Europea, n.625)
A) un rapporto presentato al Parlamento ogni tre anni dal Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
B) un rapporto presentato annualmente al Parlamento dal Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
C) una relazione annuale presentata dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca alla Conferenza Stato, Regioni e Province autonome
di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n.281.
D) un rapporto presentato ogni tre anni dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca agli altri Ministeri interessati.
536. Secondo il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.87, art.2, comma 3, gli istituti professionali:
(Area 1 - Unione Europea, n.626)
A) possono svolgere, in regime di sussidiarietà e nel rispetto delle competenze esclusive delle Regioni in materia, un ruolo integrativo e
complementare rispetto al sistema di istruzione e formazione professionale.
B) possono continuare a rilasciare, in regime di sussidiarietà e nel rispetto delle competenze esclusive delle regioni in materia, qualifiche triennali
statali.
C) possono realizzare soltanto percorsi quinquennali che si concludono con il conseguimento di diplomi di istruzione secondaria superiore in
relazione ai settori e agli indirizzi previsti dai nuovi ordinamenti.
D) possono rilasciare, in regime di sussidiarietà e nel rispetto delle competenze esclusive delle regioni in materia, soltanto qualifiche triennali e
diplomi professionali quadriennali.
537. Gli istituti professionali possono svolgere un ruolo integrativo e complementare rispetto al sistema di istruzione e
formazione professionale regionale, per la realizzazione di: (Area 1 - Unione Europea, n.627)
A) organici raccordi finalizzati al conseguimento di qualifiche e diplomi professionali di competenza delle Regioni, compresi in un apposito repertorio
nazionale.
B) organici raccordi tra il sistema dei licei e il sistema dell'istruzione e formazione professionale regionale, finalizzati a contrastare la dispersione
scolastica.
C) azioni di orientamento verso professioni che richiedono competenze specialistiche avanzate, con particolare riferimento alle piccole e medie
imprese, anche artigianali.
D) organici raccordi con il mondo del lavoro e delle professioni attraverso percorsi di alternanza scuola lavoro.
538. Gli organici raccordi tra i percorsi degli Istituti Professionali e il sistema di Istruzione e Formazione Professionale di
competenza regionale si realizzano sulla base di: (Area 1 - Unione Europea, n.628)
A) Linee guida di cui all'Intesa sancita in sede di Conferenza unificata il 16 dicembre 2010, adottate con decreto del Ministro dell'istruzione,
dell'università e della ricerca del 18 gennaio 2011, n.4.
B) specifici decreti del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, sentito il parere
della Conferenza unificata.
C) accordi locali sottoscritti dalle Regioni con singole istituzioni scolastiche o con reti di scuole.
D) progetti didattici realizzati dalle istituzioni scolastiche e recepiti nei piani regionali di programmazione dell'offerta formativa.
539. Per poter svolgere un ruolo integrativo e complementare rispetto al sistema dell'istruzione e della formazione
professionale regionale, gli istituti professionali utilizzano: (Area 1 - Unione Europea, n.629)
A) le quote di autonomia e di flessibilità di cui all'articolo 5, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n.87, nei limiti
delle risorse disponibili.
B) le quote di autonomia, per declinare i risultati di apprendimento in base agli assi culturali che caratterizzano l'obbligo di istruzione.
C) le quote di flessibilità, per realizzare ampliamenti dell'offerta formativa che tengano conto delle esigenze del contesto culturale, sociale ed
economico delle realtà locali.
D) le strutture formative accreditate dalle Regioni per il rilascio, in regime di sussidiarietà, di qualifiche e diplomi professionali statali.
540. Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n.87, stabilisce che gli istituti professionali possono
utilizzare gli spazi di flessibilità:anche nel primo biennio entro il 25% dell'orario annuale delle lezioni (Area 1 - Unione
Europea, n.633)
A) solo se svolgono un ruolo integrativo e complementare rispetto al sistema dell'istruzione e della formazione professionale regionale.
B) solo per introdurre eventuali opzioni per corrispondere alle esigenze del territorio e ai fabbisogni formativi espressi dal mondo del lavoro.
C) per l'acquisizione di saperi e competenze di indirizzo in funzione orientativa, anche per favorire la reversibilità delle scelte degli studenti..
D) per rafforzare gli assi culturali che caratterizzano l'obbligo di istruzione e le competenze- chiave per l'apprendimento permanente indicate
dall'Unione europea.
541. Le linee guida concernenti la realizzazione di organici raccordi tra i percorsi quinquennali degli Istituti professionali e i
percorsi di istruzione e formazione professionale sono stati adottati: (Area 1 - Unione Europea, n.634)
A) con Decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca del 18 gennaio 2011, n.4
B) con la legge n.40/2007, articolo 13, comma 1 quinques
C) con il decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n.88
D) con il decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n.87
542. Quanto dura l'istruzione obbligatoria in Inghilterra? (Area 1 - Unione Europea, n.635)
A) 11 anni (dai 5 ai 16 anni di età)
B) 10 anni (dai 6 ai 16 anni di età)
C) 12 anni (dai 6 ai 18 anni di età)
D) 9 anni (dai 5 ai 14 anni di età)
543. In quanti key stage è suddivisa l'istruzione obbligatoria in Inghilterra? (Area 1 - Unione Europea, n.636)
A) 4 key stage
B) 2 key stage
C) 1 unico key stage
D) 3 key stage
544. A quali livelli dell'istruzione corrispondono i key stage 1 e 2 in Inghilterra? (Area 1 - Unione Europea, n.637)
A) Entrambi al livello primario
B) Al livello primario e al livello secondario inferiore
C) Al livello preprimario e al livello primario
D) Il key stage 1 al livello primario e il key stage 2 ai livelli inferiore e superiore dell'istruzione secondaria
545. In quale dei seguenti gruppi di paesi uno o più anni dell'istruzione secondaria superiore fa/fanno parte dell'istruzione
obbligatoria? (Area 1 - Unione Europea, n.638)
A) Ungheria, Regno Unito, Francia, Paesi Bassi, Portogallo
B) Spagna, Danimarca
C) Germania, Repubblica Ceca
D) Svezia, Finlandia
546. A quale età inizia e si conclude l'istruzione obbligatoria in Germania? (Area 1 - Unione Europea, n.639)
A) L'istruzione a tempo pieno è obbligatoria dai 6 ai 15 o 16 anni di età a seconda del Land, e l'istruzione a tempo parziale è obbligatoria fino a 18
anni per coloro che non frequentano una scuola a tempo pieno.
B) L'istruzione a tempo pieno è obbligatoria dai 6 ai 16 anni, e l'istruzione a tempo parziale è obbligatoria fino a 17 o 18 anni, a seconda del Land,
per coloro che non frequentano una scuola a tempo pieno.
C) L'istruzione è obbligatoria dai 6 ai 18 anni in tutti i Länder, con la possibilità di scegliere una frequenza a tempo parziale a partire dai 14 anni di
età.
D) L'istruzione è obbligatoria a tempo pieno dai 5 ai 16 anni di età.
547. Quale/i organo/i in Inghilterra è/sono responsabile/i, a livello nazionale, del servizio educativo per tutti i livelli
dell'istruzione, compresa l'istruzione terziaria? (Area 1 - Unione Europea, n.640)
A) Il Department for Education e il Department for Business, Innovation and Skills
B) Il Department for Children Schools and Families e l'Office for Standards in Education
C) Il Department for Education
D) Il Department for Education and Skills
548. Quali insegnanti in Inghilterra devono avere lo status di docente qualificato (Qualified Teacher Status – QTS) per poter
esercitare la professione? (Area 1 - Unione Europea, n.641)
A) Gli insegnanti dell'istruzione obbligatoria e del livello prescolare
B) Gli insegnanti dell'istruzione obbligatoria
C) Gli insegnanti dei livelli di istruzione primario, secondario inferiore e secondario superiore
D) Gli insegnanti dei livelli secondario inferiore e secondario superiore
549. Da chi è formato l'organo di governo della scuola (school governing body) in Inghilterra? (Area 1 - Unione Europea,
n.642)
A) Capo di istituto, rappresentanti delle Local Authorites (LA), della comunità, dei genitori, del personale docente e non docente
B) Capo d'istituto, personale docente e rappresentanti dei genitori
C) Capo d'istituto, personale docente, rappresentanti dei genitori e un rappresentante degli alunni
D) Rappresentanti del personale docente e non docente, delle Local Authorities (L e dei genitori
550. Il livello secondario superiore in Inghilterra rientra nell'istruzione obbligatoria? (Area 1 - Unione Europea, n.643)
A) Solo i primi due anni
B) Sì, tutti e 4 gli anni
C) No, l'istruzione obbligatoria si conclude al termine del livello secondario inferiore
D) Solo il primo anno
551. E' prevista la partecipazione dei genitori nel processo decisionale relativo alla ripetenza a livello secondario inferiore in
Inghilterra? (Area 1 - Unione Europea, n.644)
A) Sì; è necessario il loro consenso
B) Sì; vengono consultati, ma la decisione finale spetta alla scuola
C) No; la decisione spetta esclusivamente agli insegnanti.
D) Non è prevista la ripetenza in quanto si applica la promozione automatica
552. Che cosa sono le specialist schools inglesi? (Area 1 - Unione Europea, n.645)
A) Scuole secondarie specializzate in una particolare area del curriculum
B) Scuole secondarie che selezionano gli alunni in ingresso in base alle capacità
C) Scuole comprensive per alunni con bisogni educativi speciali
D) Scuole secondarie in cui gli alunni sono raggruppati in base a capacità per una particolare materia (pratica del setting)
553. In quali dei seguenti gruppi di paesi l'istruzione secondaria inferiore si divide in diversi tipi di offerta educativa? (Area 1
- Unione Europea, n.646)
A) Germania, Austria, Paesi Bassi
B) Svezia, Finlandia, Portogallo
C) Francia, Regno Unito (Inghilterra)
D) In nessun paese europeo
554. Le scuole inglesi possono, in completa autonomia, decidere di ampliare l'offerta curricolare prevista dal National
Curriculum? (Area 1 - Unione Europea, n.647)
A) Sì, le scuole, a loro discrezione, hanno la possibilità di ampliare l'offerta curricolare per rispondere ai particolari bisogni locali
B) No, le scuole non hanno competenza in materia curricolare
C) Sì, le scuole possono decidere di integrare l'offerta curricolare ma solo per i livelli secondari inferiore e superiore, sulla base di linee guida
pubblicate dalla Qualification and Curriculum Development Agency (QCDA)
D) No, le scuole non possono integrare in completa autonomia l'offerta educativa prevista dal National Curriculum, ma solo su approvazione delle
Local Authories (LA)
555. Quali sono le materie obbligatorie comuni a tutti gli indirizzi di studi nell'istruzione di livello secondario superiore postobbligatorio in Inghilterra? (Area 1 - Unione Europea, n.648)
A) Non sono previste materie obbligatorie; lo studente definisce il proprio curriculum in base alle qualifiche che intende ottenere.
B) Inglese, storia, matematica, lingua straniera.
C) Inglese, matematica, scienze, TIC, cittadinanza ed educazione fisica.
D) Inglese, matematica e scienze.
556. Quali organi definiscono le qualifiche generali e professionali, con i relativi programmi, conseguibili dagli studenti nel
livello secondario superiore in Inghilterra? (Area 1 - Unione Europea, n.649)
A) Gli awarding bodies, nel rispetto del regolamento definito dall'Office of the Qualifications and Examinations Regulator (Ofqual) per l'assicurazione
del rispetto degli standard.
B) L'Office for Standards in Education – Ofsted , nel rispetto degli standard stabiliti dalla Qualification and Curriculum Development Agency (QCDA).
C) Il Ministero dell'istruzione, avvalendosi della consulenza della Qualification and Curriculum Development Agency (QCDA).
D) Il Ministero dell'istruzione in collaborazione con le Local Authorities (LA)
557. Gli insegnanti in Inghilterra sono valutati da: (Area 1 - Unione Europea, n.650)
A) il capo di istituto con il supporto di un consulente esterno e da alcuni membri dello l'organo di governo della scuola (school governing body)
B) il capo d'istituto o la Local Authority (L competente, a seconda della categoria giuridica della scuola, e un ispettore del Department for Education
C) l'Office for Standards in Education (Ofste insieme a tre membri della Local Authority (L competente
D) non sono valutati
558. Quale dei seguenti organismi è responsabile della valutazione le scuole in Inghilterra? (Area 1 - Unione Europea, n.651)
A) L'Office for Standards in Education (Ofsted)
B) La Qualification and Curriculum Development Agency (QCDA)
C) E' prevista solo la valutazione interna delle scuole
D) Il Ministero dell'istruzione tramite i propri ispettori
559. Il calendario scolastico delle scuole primarie e secondarie in Inghilterra è stabilito da: (Area 1 - Unione Europea, n.652)
A) le Local Authorities (L o l'organo di governo della scuola (school governing body), a seconda del tipo di scuola
B) il Ministero dell'istruzione
C) le Local Authorities (L per le scuole della propria area di competenza
D) il capo d'istituto, in base a linee guida del Ministero dell'istruzione
560. Qual è il numero massimo raccomandato di alunni per classe nell'istruzione primaria in Inghilterra? (Area 1 - Unione
Europea, n.653)
A) 30 alunni, ma solo nel key stage 1 ( 5 -7 anni di età); nessuna raccomandazione presente per gli anni restanti
B) 25 alunni nel key stage 1 (5-7 anni di età) e 30 negli anni restanti
C) 20 alunni per tutta la durata dell'istruzione primaria
D) Il numero di alunni per classe è deciso in autonomia dal capo d'istituto
561. Da chi vengono assunti gli insegnanti in Inghilterra? (Area 1 - Unione Europea, n.654)
A) Dalla Local Authority (L o dai singoli istituti, a seconda della categoria giuridica di scuola
B) Dal ministero dell'educazione
C) Dal capo d'istituto
D) Dall'Office for Standards in Education (Ofsted)
562. A che cosa corrisponde la definizione Ensino básico nel sistema scolastico portoghese? (Area 1 - Unione Europea,
n.655)
A) All'istruzione primaria e all'istruzione secondaria inferiore
B) Alle materie fondamentali del curriculum dell'istruzione obbligatoria
C) Alle competenze di base che ciascun alunno deve aver acquisito al completamento dell'istruzione obbligatoria
D) All'intera durata dell'obbligo scolastico
563. A quale livello vengono decisi i programmi scolastici dell'istruzione obbligatoria in Portogallo ? (Area 1 - Unione
Europea, n.656)
A) A livello nazionale, dal Ministero dell'istruzione
B) A livello nazionale, congiuntamente dal Ministero dell'istruzione e dal Consiglio nazionale dell'educazione (Conselho Nacional de Educação)
C) A livello regionale, dalle direzioni regionali dell'educazione
D) A livello d'istituto, sulla base di linee guida definite dal Ministero dell'istruzione.
564. Quale ente è responsabile della regolamentazione del quadro di riferimento delle qualifiche e dei crediti (Qualification
and Credit Framework - QCF) in Inghilterra? (Area 1 - Unione Europea, n.657)
A) l'Office of Qualifications and Examinations Regulation (Ofqual)
B) La Qualification and Curriculum Development Agency (QCDA)
C) Il Department for Education
D) Le Local Authorities (LA)
565. A quale/i livello/i dell'istruzione si applica il National Curriculum in Inghilterra? (Area 1 - Unione Europea, n.658)
A) Istruzione primaria, secondaria inferiore e primi due anni dell'istruzione secondaria superiore
B) Istruzione primaria e secondaria inferiore
C) Istruzione primaria
D) Istruzione primaria, secondaria inferiore e secondaria superiore
566. Quali sono le materie fondamentali (core subjects) del National Curriculum inglese per l'istruzione primaria? (Area 1 Unione Europea, n.659)
A) Inglese, matematica, scienze
B) Inglese e matematica
C) Inglese, matematica, scienze e storia
D) Inglese, matematica, scienze, storia e disegno
567. In quale/i livello/i di istruzione è obbligatorio l'insegnamento di una lingua straniera in Inghilterra? (Area 1 - Unione
Europea, n.660)
A) Solo nel livello secondario inferiore
B) Nei livelli primario e secondario inferiore
C) Nei livelli secondario inferiore e secondario superiore
D) Nei livelli primario, secondario inferiore e secondario superiore
568. In diversi paesi Europei è obbligatorio un periodo di transizione, dalla formazione iniziale degli insegnanti alla vita
professionale, chiamato "fase finale di qualifica sul lavoro". Durante questa fase gli insegnanti non sono ancora pienamente
qualificati e vengono spesso ritenuti "candidati insegnanti" o "tirocinanti". In quale dei seguenti gruppi di paesi è prevista
questa misura? (Area 1 - Unione Europea, n.662)
A) Inghilterra, Portogallo, Francia
B) Spagna, Repubblica Ceca, Ungheria
C) Svezia, Norvegia
D) Paesi Bassi, Belgio, Polonia
569. In Inghilterra la formazione in servizio degli insegnanti dei livelli primario, secondario inferiore e secondario superiore è:
(Area 1 - Unione Europea, n.663)
A) obbligatoria per gli insegnanti di tutti e tre i livelli di istruzione
B) obbligatoria per gli insegnanti dei livelli secondario inferiore e superiore ma facoltativa per gli insegnanti del livello primario
C) facoltativa per gli insegnanti di tutti e tre i livelli di istruzione
D) facoltativa per tutti, ma necessaria per l'avanzamento di carriera
570. Quasi tutti i paesi europei prevedono forme di valutazione esterna delle scuole dell'istruzione obbligatoria e più di un
terzo dei paesi ne pubblica sistematicamente i risultati. Quali delle seguenti affermazioni è corretta per l'Inghilterra? (Area 1 Unione Europea, n.664)
A) E' prevista la pubblicazione sistematica dei risultati delle singole scuole
B) Non è prevista alcuna pubblicazione sistematica dei risultati delle singole scuole
C) Non è prevista la valutazione esterna delle scuole
D) E' prevista la pubblicazione dei risultati della valutazione delle singole scuole non in maniera sistematica ma su decisione della Local Authority
(LA).
571. A che età inizia l'istruzione secondaria superiore in Ungheria? (Area 1 - Unione Europea, n.665)
A) A 14 anni
B) A 13 anni
C) A 16 anni
D) A 15 anni
572. La pubblicazione sistematica dei risultati della valutazione esterna delle scuole è una pratica piuttosto recente in Europa.
Come si comporta in tal senso l'Ungheria? (Area 1 - Unione Europea, n.666)
A) I risultati della valutazione esterna delle singole scuole vengono pubblicati sistematicamente
B) La pubblicazione sistematica dei risultati della valutazione esterna delle scuole non è prevista
C) Non è prevista la valutazione esterna delle scuole
D) La decisione se pubblicare o meno i risultati della valutazione esterna delle scuole spetta alle municipalità
573. Qual è il livello amministrativo responsabile dell'assunzione degli insegnanti in Ungheria? (Area 1 - Unione Europea,
n.667)
A) L'autorità educativa locale
B) Il governo centrale
C) La scuola
D) Dipende dalla categoria giuridica della scuola
574. L' attuazione del Regolamento previsto dal DPR 89/09 prevede una durata non superiore a ... (Area 1 - Unione Europea,
n.668)
A) tre anni
B) cinque anni
C) un anno
D) dieci anni
575. Qual è l'intento del DPR 89/09? (Area 1 - Unione Europea, n.669)
A) Introdurre, nell'organizzazione e nel funzionamento della scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione, misure di riorganizzazione e
qualificazione
B) Definire norme generali relative alla scuola dell'infanzia e al primo ciclo dell'istruzione, a norma dell'articolo 1 della legge 28 marzo 2003, n. 53
C) Reintrodurre nella scuola primaria l'organizzazione di classi funzionanti a tempo pieno con un orario settimanale di quaranta ore, comprensivo del
tempo dedicato alla mensa
D) Dare le Indicazioni, definite in via sperimentale, per l'elaborazione dell'offerta formativa per gli a.s. 2007-08 e 2008-09
576. Quale di queste norme ha carattere sperimentale? (Area 1 - Unione Europea, n.670)
A) DM 31.07.07
B) D.Lgs 59/09
C) DPR 89/09
D) DPR 122/09
577. Quale di queste affermazioni, relative alla scuola dell'infanzia così come disciplinata dal DPR 89/09, è ESATTA? (Area 1 Unione Europea, n.671)
A) E' prevista la possibilità di proseguire nelle iniziative e negli interventi relativi all'attivazione delle «sezioni primavera», ex art 1 c 630 e 634 L
296/06
B) Non è prevista la possibilità di proseguire nelle iniziative e negli interventi relativi all'attivazione delle «sezioni primavera», ex art 1 c 630 e 634 L
296/06
C) E' modificata la possibilità di proseguire nelle iniziative e negli interventi relativi all'attivazione delle «sezioni primavera», ex art 1 c 630 e 634 L
296/06
D) E' prevista, su richiesta delle famiglie, l'iscrizione anticipata per le bambine e i bambini che compiono tre anni entro il 28 febbraio dell'anno
scolastico di riferimento
578. Il DPR 89/09 prevede che la scuola dell'infanzia abbia diversi tempi scuola. Quali? (Area 1 - Unione Europea, n.672)
A) 40 ore – 50 ore – 25 ore settimanali
B) 40 ore – 50 ore settimanali
C) da un minimo di 875 ad un massimo di 1700 ore annuali
D) da un minimo di 1500 ad un massimo di 1700 annuali
579. La legge 169/08 quale decreto legge converte? (Area 1 - Unione Europea, n.673)
A) DL 137/08
B) DL 297/94
C) DL 147/07
D) DL 34/11
580. L'art 1 della L169/08 prevede una sperimentazione nazionale in ordine a quale contenuti? (Area 1 - Unione Europea,
n.674)
A) Cittadinanza e Costituzione
B) Convivenza civile
C) Educazione alla cittadinanza
D) Educazione civica
581. In quale legge si prevede che le istituzioni scolastiche della scuola primaria costituiscano classi affidate ad un unico
insegnante e funzionanti con orario di ventiquattro ore settimanali? (Area 1 - Unione Europea, n.675)
A) L 169/08
B) L 53/03
C) L 30/2000
D) L 59/97
582. Che cosa prevede, in ordine alla formazione iniziale dei docenti, l'art 6 della L 169/08? (Area 1 - Unione Europea, n.676)
A) Il valore abilitante della laurea in scienze della formazione primaria
B) Il valore abilitante di qualsiasi laurea specialistica
C) La frequenza di un TFA annuale per ottenere l'abilitazione all'insegnamento
D) Il valore abilitante della laurea in scienze della formazione primaria solo per quanto riguarda la scuola dell'infanzia
583. Le articolazioni dell'orario scolastico per la scuola primaria, previste dal DPR 89/09 nei limiti delle risorse dell'organico
assegnato, sono: (Area 1 - Unione Europea, n.678)
A) 24-27-30 ore settimanali
B) 27-30-33 ore settimanali
C) 891 ore annue obbligatorie a cui si possono aggiungere 99 ore opzionali facoltative
D) 30 -40 ore settimanali
584. Le istituzioni scolastiche, in base alla loro autonomia e alle richieste delle famiglie, adeguano i diversi modelli orario
previsti dal DPR 89/09 a ... (Area 1 - Unione Europea, n.679)
A) gli obiettivi formativi e i piani di studio previsti dal Dlgs 59/04 come aggiornati dal DM 31 agosto 2007
B) le Indicazioni nazionali previste dal Dlgs 59/04
C) i programmi della L140/90
D) gli obiettivi formativi rilevati tra gli allievi iscritti
585. Quanti insegnanti prevede il DPR 89/09 per le classi a tempo pieno? (Area 1 - Unione Europea, n.680)
A) Due, eventualmente coadiuvati da insegnanti di religione cattolica e di inglese in possesso dei titoli o requisiti necessari
B) Uno, eventualmente coadiuvato da insegnanti di religione cattolica e di inglese in possesso dei titoli o requisiti necessari
C) Tre, di cui uno uno in possesso dei titoli o dei requisiti necessari per l'insegnamento della lingua inglese
D) Quattro di cui due devono essere insegnanti di religione e di inglese
586. Da chi è effettuata, in base al DPR 122/09, nella scuola primaria la valutazione periodica e finale degli apprendimenti?
(Area 1 - Unione Europea, n.681)
A) Dal docente, ovvero collegialmente dai docenti contitolari della classe
B) Dal docente prevalente che guida l'attività dei colleghi
C) Dal docente coordinatore-tutor
D) Dai docenti che compongono l'interclasse
587. In base al DPR 122/09, nella scuola primaria la valutazione del comportamento è espressa attraverso ... (Area 1 - Unione
Europea, n.682)
A) un giudizio, formulato attraverso le modalità deliberate dal Collegio dei docenti, e riportato nel documento di valutazione
B) un voto numerico espresso collegialmente in decimi, illustrato con una specifica nota e riportato nel documento di valutazione
C) un voto numerico espresso collegialmente in decimi
D) un giudizio espresso collegialmente secondo le modalità deliberate dal Collegio dei docenti, che non deve essere riportato nel documento di
valutazione
588. Il DPR 89/09 dichiara che un atto di indirizzo del MIUR inviduerà i criteri generali per ... (Area 1 - Unione Europea, n.683)
A) l'armonizzazione degli assetti pedagogici, didattici ed organizzativi agli obiettivi previsti dal Regolamento stesso
B) la realizzazione delle modalità organizzative necessarie per raggiungere il Profilo educativo culturale e professsionale dello studente
C) introdurre, nell'organizzazione e nel funzionamento della scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione, misure di riorganizzazione e
qualificazione
D) definire norme generali relative alla scuola dell'infanzia e al primo ciclo dell'istruzione, a norma dell'articolo 1 della legge 28 marzo 2003, n. 53
589. Chi svolge il monitoraggio delle attività realizzate dalle istituzioni scolastiche, nel triennio 2009-2012, ai fini
dell'eventuale revisione delle Indicazioni nazionali, secondo il DPR 89/09? (Area 1 - Unione Europea, n.684)
A) L'Ansas/Indire e l'INVALSI
B) Il MIUR
C) Le Direzioni regionali
D) L'Ansas/Indire e l'OCDE
590. Quali sono le condizioni previste dal DPR 89/09 affinché nella scuola secondaria di I grado sia autorizzato il tempo
prolungato a 40 ore? (Area 1 - Unione Europea, n.686)
A) La richiesta maggioritaria delle famiglie, la presenza di strutture idonee a garantire il funzionamento delle attività pomeridiane, la presenza di un
intero corso a tempo prolungato
B) La richiesta maggioritaria delle famiglie, la presenza di strutture idonee a garantire il funzionamento delle attività pomeridiane
C) La presenza di strutture idonee a garantire il funzionamento delle attività pomeridiane e la organizzazione di un intero corso a tempo prolungato
D) La richiesta avanzata dal Collegio dei docenti e la disponibilità di alcuni docenti a svolgere attività di insegnamento nelle ore pomeridiane
591. In quale Area è inserito l'insegnamento di Cittadinanza e Costituzione nella scuola secondaria di I grado, secondo il DPR
89/09? (Area 1 - Unione Europea, n.687)
A) Storico -geografica
B) Linguistico- artistica-espressiva
C) Quella scelta da ciascun Collegio dei docenti
D) Matematico-scientifico- tecnologica
592. Secondo il DPR 89/09 in quale orario si realizzano i corsi ad indirizzo musicale nella scuola secondaria di I grado? (Area
1 - Unione Europea, n.688)
A) Oltre l'orario obbligatorio delle lezioni per le classi a tempo normale
B) Nel monte orario opzionale
C) Nelle 33 ore annuali da dedicare all'approfondimento di una disciplina
D) Nelle attività pomeridiane del tempo prolungato
593. In quali spazi dell'orario è previsto l'insegnamento dell'inglese potenziato, secondo il DPR 89/09? (Area 1 - Unione
Europea, n.689)
A) Nelle due ore previste per l'insegnamento della seconda lingua comunitaria o nei margini di autonomia previsti dal DPR 275/99
B) Nel tempo prolungato laddove prevede 1/2 ore settimanali per l'approfondimento a scelta
C) Nelle due ore previste per l'insegnamento della seconda lingua comunitaria per tutti gli allievi
D) Nella riduzione del monte orario di una disciplina individuata dal Collegio dei docenti
594. Ai sensi del DPR 122/09 come viene espresso, nella scuola secondaria di I grado, la valutazione del comportamento?
(Area 1 - Unione Europea, n.690)
A) Con voto numerico collegiale espresso in decimi, accompagnato da specifica nota e scritto in lettere nel documento di valutazione
B) Con un giudizio, formulato attraverso le modalità deliberate dal Collegio dei docenti, e riportato nel documento di valutazione
C) Con un voto numerico espresso in decimi e riportato in lettere nel documento di valutazione
D) Con un giudizio elaborato dal Consiglio di classe e comunicato oralmente alla famiglia dello studente
595. Ai sensi dell'art. 2 c. 10 del DPR 122/09 chi si occupa di regolamentare il n° di assenze che possono pregiudicare
l'accesso alla valutazione finale dell'allievo? (Area 1 - Unione Europea, n.691)
A) Il Collegio dei docenti, che definisce i criteri generali, e il Consiglio di classe che ne accerta il rispetto con apposita verbalizzazione
B) Il Consiglio di classe, che definisce i criteri generali e ne accerta il rispetto con apposita verbalizzazione
C) Il Consiglio d'Istituto, che definisce i criteri generali e le relative deroghe che saranno verificate dal Consiglio di classe
D) Il Collegio dei docenti, che recepisce le indicazioni ministeriali esistenti in questo settore, e il Consiglio di classe che le applica
596. Nel Dlgs n. 59/04, l'orario annuale delle attività educative per la scuola dell'infanzia si diversifica da un minimo di 875 ad
un massimo di 1700 ore, a seconda dei progetti educativi delle singole scuole, tenuto conto delle richieste delle famiglie?
(Area 1 - Unione Europea, n.692)
A) Sì, ed è comprensivo della quota riservata alle regioni, all'Irc ed all'autonomia delle istituzioni scolastiche
B) No, si tratta di un possibilità offerta dalla legislazione successiva
C) Sì, ma comprensivo della sola quota riservata alle regioni, ad esclusione dell'Irc e della quota riservata all'autonomia delle istituzioni scolastiche
D) No, perché soggetto alle modifiche richieste dalle famiglie sulla base del fondamentale principio costituzionale della libertà di scelta educativa
597. Secondo il DLgs n.59/04, il primo ciclo dell'istruzione è costituito ... (Area 1 - Unione Europea, n.693)
A) dalla scuola primaria e dalla secondaria di I grado, per la durata di 8 anni
B) dall'asilo nido, dalla scuola dell'infanzia e dalla scuola primaria
C) dalla sola scuola primaria, non a caso non più chiamata elementare
D) dalla scuola dell'infanzia, primaria e secondaria di I grado, per la durata di 11 anni
598. Secondo la legge n. 53/03 e il Dlgs n.59/04, la scuola primaria, della durata di 5 anni, è articolata ... (Area 1 - Unione
Europea, n.694)
A) in un primo anno, raccordato con la scuola dell'infanzia, e in due periodi didattici biennali
B) in due periodi didattici di due anni e in un anno finale raccordato con la secondaria di I grado
C) secondo scansioni stabilite al proprio interno dalla scuola, al fine di personalizzare i percorsi educativi di ciascun bambino
D) in un primo biennio e in un successivo triennio
599. Secondo il DLgs n.59/04, la scuola secondaria di I grado, della durata di 3 anni, è articolata ... (Area 1 - Unione Europea,
n.695)
A) in un biennio e in un terzo anno orientativo e di raccordo con il secondo ciclo di istruzione e di formazione
B) al proprio interno, secondo una scansione personalizzata sulla base delle delibere degli organi collegiali di ogni scuola
C) in un anno di raccordo con la primaria ed in un biennio conclusivo
D) in un triennio unitario preparatorio ai diversi percorsi della secondaria di II grado
600. Nel DLgs n.59/04, le scuole dell'istruzione primaria, al fine di personalizzare il piano di studi per i propri allievi,
nell'ambito del POF, organizzano attività ed insegnamenti coerenti con il profilo educativo per ulteriori 99 ore annue rispetto
alle obbligatorie per l'esercizio del diritto- dovere, con le seguenti caratteristiche: (Area 1 - Unione Europea, n.696)
A) a scelta facoltativa ed opzionale per gli allievi, con frequenza obbligatoria, ma gratuita
B) su indicazione precisa per ciascun allievo da parte dell'équipe pedagogica
C) a scelta facoltativa ed opzionale per gli allievi e non gratuita
D) a scelta opzionale degli allievi, ma con frequenza non obbligatoria
601. Secondo il Dlgs n.59/04, il docente "tutor", fatta salva la contitolarità didattica degli altri colleghi docenti, svolge funzioni
di: (Area 1 - Unione Europea, n.697)
A) orientamento rispetto alle attività facoltative ed opzionali; coordinamento delle attività educative e didattiche; cura delle relazioni con le famiglie;
cura della documentazione del percorso degli allievi tutorati
B) orientamento in ordine alla prosecuzione degli studi; cura dei rapporti con le famiglie; cura della documentazione del percorso scolastico degli
allievi su cui esercita il tutorato
C) coordinamento del funzionamento degli organi collegiali di classe in funzione dei piani di studio personalizzati; cura dei rapporti con le famiglie
D) cura dei documenti relativi al percorso formativo di ogni allievo tutorato; coordinamento dei rapporti tra organi collegiali di classe e dirigente
scolastico; predisposizione della documentazione relativa alla valutazione dell'intero gruppo classe
602. Secondo il DLgs n.59/04, il docente a cui sono affidate funzioni di tutorato, nei primi 3 anni della scuola primaria,
assicura un'attività di insegnamento settimanale non inferiore a ... (Area 1 - Unione Europea, n.698)
A) 18 ore
B) 20 ore
C) 22 ore
D) 24 ore
603. Nella scuola primaria, secondo il Dlgs n.59/04, il miglioramento dei processi di apprendimento e relativa valutazione,
nonché la continuità didattica, sono assicurati anche attraverso la permanenza dei docenti nella sede di titolarità almeno per
... (Area 1 - Unione Europea, n.699)
A) il tempo corrispondente a ciascun periodo didattico
B) l'intera durata della scuola primaria
C) almeno 3 anni dell'intero percorso della primaria
D) il tempo corrispondente a due periodi didattici
604. Secondo gli allegati al DLgs 59/04, nel primo ciclo scolastico, il Portfolio delle competenze individuali comprende fra
l'altro: (Area 1 - Unione Europea, n.700)
A) una descrizione essenziale dei percorsi seguiti e dei progressi educativi raggiunti; una documentazione regolare e significativa, di elaborati che
offra indicazioni di orientamento fondate sulle risorse, i modi, i tempi dell'apprendimento, gli interessi, le attitudini e le aspirazioni personali degli
allievi
B) una descrizione essenziale dei percorsi seguiti e dei progetti educativi deliberati dal consiglio di classe; una documentazione regolare e
significativa, dei rapporti con le famiglie che offra informazione sulla maturazione dell'allievo, nonché relativa ai principali obiettivi specifici di
apprendimento elencati nelle Indicazioni nazionali
C) tutta la documentazione relativa alle valutazioni diagnostiche, sommative e formative effettuate durante il percorso per ciascun allievo da tutti i
docenti dell'équipe pedagogica
D) tutti i prodotti di diversa natura (elaborati, comportamenti, progetti, manufatti, ....) realizzate dall'alunno nel suo percorso formativo che siano state
debitamente valutate da uno dei docenti
605. Secondo gli allegati del DLgs n.59/04, le ragioni che permettono di denominare "primaria" la scuola che segue a quella
dell'infanzia sono di natura ... (Area 1 - Unione Europea, n.701)
A) culturale, gnoseologica, epistemologica, sociale, etica e psicologica
B) comparativa, in quanto questa è la denominazione utilizzata in tutti i paesi che aderiscono all'OCSE
C) ordinamentale, perché è la prima scuola obbligatoria del sistema educativo
D) pedagogica e psicologica in quanto forniscono i primi strumenti cultrurali al fanciullo che si avvia all'esercizio del diritto-dovere d'istruzione
606. Secondo gli allegati del Dlgs n.59/04, a quale fondamentale principio obbediscono gli obiettivi specifici
dell'apprendimento e le "educazioni" che fanno capo alla Convivenza civile? (Area 1 - Unione Europea, n.702)
A) Della sintesi e dell'ologramma
B) Della coerenza epistemologica
C) Dell' analiticità deduttiva
D) Della separatezza disciplinare
607. Secondo gli allegati del Dlgs n.59/04, gli obiettivi generali del processo formativo, nella scuola primaria, tendono a
promuovere ... (Area 1 - Unione Europea, n.703)
A) l'educazione integrale della personalità dei fanciulli, stimolandoli all'autoregolazione degli apprendimenti, ad una elevata percezione di
autoefficacia, alla massima attivazione delle risorse di cui sono dotati
B) l'apprendimento delle dimensioni essenziali dei saperi disciplinari, senza i quali risulta impossibile la prosecuzione degli studi nei diversi percorsi
dell'istruzione e dell'istruzione e formazione professionale
C) le risorse emotive di cui sono dotati i fanciulli, per renderli sicuri di sé e fare in modo che siano in grado di affrontare le sfide poste dalla
complessità tipica della società contemporanea
D) la creatività, il gusto estetico, il pensiero divergente e la responsabilità sociale, al fine di rendere i fanciulli liberi di esprimere le loro attitudini, nel
rispetto dei compagni e degli adulti che vivono con loro
608. Secondo il DLgs n.59/04, ai fini della validità dell'anno per la valutazione degli allievi, quale percentuale di frequenza è
richiesta? (Area 1 - Unione Europea, n.704)
A) Almeno 3/4 dell'orario annuale personalizzato, composto dalla quota obbligatoria e dalla quota opzionale facoltativa scelta dalla famiglia
B) Almeno 3/4 dell'orario annuale definito dall'istituzione scolastica in 40 ore settimanali per tutti gli allievi
C) Non è prevista alcuna percentuale di frequenza minima, in quanto è responsabilità delle famiglie favorire al massimo la frequenza delle attività
didattiche
D) I 2/3 dell'orario annuale se la famiglia ha optato per il modello delle 27 ore settimanali, i 3/4 dell'orario annuale se la famiglia ha optato per il
modello delle 30 ore settimanali
609. Secondo l'Allegato B al Dlgs n.59/04, nella scuola primaria gli obiettivi formativi sono ... (Area 1 - Unione Europea, n.705)
A) formulati direttamente dal docente in maniera adatta ad ogni fanciullo, tenendo conto dell'esperienza dello stesso e delle dissonanze cognitive
esistenti tra tale esperienza e gli obiettivi specifici di apprendimento
B) i traguardi di acquisizione dei saperi che i docenti, nella loro professionalità tecnica e sulla base degli standard nazionali, considerano condizioni
determinanti ed irrinunciabili per l'educazione e l'istruzione di ciascun allievo
C) le conquiste individuali che la psicologia cognitiva reputa indispensabili per rendere il fanciullo costruttore del proprio apprendimento e
protagonista della storia materiale, civile, sociale ed economica in cui vive
D) i livelli di acquisizione dei saperi disciplinari stabiliti come standard d'insegnamento e di apprendimento dalle norme generali, validi per tutti i
cittadini della Repubblica
610. Secondo gli allegati del Dlgs n.59/04, l'Unità di Apprendimento si differenzia dalle Unità Didattiche perché ... (Area 1 Unione Europea, n.706)
A) mette al centro del proprio costituirsi l'apprendimento dell'allievo che utilizza come strumento l'insegnamento della struttura epistemologica,
concettuale e metodologica delle discipline
B) mette al centro del processo educativo lo sviluppo delle caratteristiche psicologiche dell'allievo e la dimensione affettiva dell'insegnamento
C) mette al centro del percorso che delinea un contenuto d' insegnamento disciplinare sviluppato in dimensione multi ed interdisciplinare
D) pone attenzione alla ricerca di un metodo d'insegnamento coerente con l'epistemologia propria di ogni singola disciplina e di una modalità di
valutazione che sia quanto più possibile oggettiva e comparabile
611. Secondo il Dlgs n.59/04, qual è il fine per cui le istituzioni scolastiche della scuola secondaria di I grado aggiungono alla
quota orario obbligatoria annuale, attività e insegnamenti coerenti con il profilo educativo e con la prosecuzione degli studi
del secondo ciclo, per ulteriori 198 ore annue, facoltative e opzionali? (Area 1 - Unione Europea, n.707)
A) Per realizzare la personalizzazione del piano di studi di ciascun allievo
B) Per garantire l'esercizio del diritto- dovere all'istruzione e formazione nel primo segmento previsto dalle norme generali
C) Per favorire l'uguaglianza dei percorsi offerti agli allievi e alle loro famiglie che possono in questo modo colmare le differenze sociali ed
economiche
D) Per ottenere il più alto livello possibile nell'acquisizione dei saperi disciplinari previsti dalle Indicazioni Nazionali
612. A chi è affidata, secondo l'art 11 del Dlgs n.59/04, la valutazione, periodica e annuale, degli apprendimenti e del
comportamento degli allievi e la certificazione delle competenze da essi acquisite? (Area 1 - Unione Europea, n.708)
A) Ai docenti responsabili degli insegnamenti e delle attività educative e didattiche previsti dai piani di studio personalizzati
B) Ai docenti responsabili degli insegnamenti e delle attività obbligatorie previste dalle norme generali di riferimento
C) Al docente tutor, dopo aver interpellato i docenti responsabili degli insegnamenti e delle attività obbligatorie previste dalle norme generali
D) Ai docenti responsabili degli insegnamenti e delle attività opzionali facoltative previste dalle norme generali di riferimento
613. Quali sono le due sezioni che costituiscono il Portfolio delle competenze individuali, secondo gli allegati al Dlgs n.59/04?
(Area 1 - Unione Europea, n.709)
A) Quella dedicata alla valutazione e quella dedicata all'orientamento
B) Quella dedicata alla valutazione disciplinare e quella dedicata al comportamento
C) Quella dedicata alla valutazione delle conoscenze ed abilità disciplinari e quella dedicata alla valutazione delle competenze personali
D) Quella dedicata alle attività didattiche della quota orario obbligatoria e quella dedicata alle attività e agli insegnamenti della quota opzionale
facoltativa
614. A chi sono affidati, secondo l'allegato C al Dlgs n.59/04, la compilazione e l'aggiornamento del Portfolio delle
competenze individuali di ciascun studente? (Area 1 - Unione Europea, n.710)
A) Al docente ccordinatore tutor, in collaborazione con tutte le figure che si fanno carico dell'educazione e degli apprendimenti di ciascun allievo
B) Al docente coordinatore tutor che si assume la responsabilità di fare autonomamente sintesi delle valutazioni espresse dai colleghi in ordine agli
apprendimenti di ciascun allievo
C) Ai docenti del consiglio di classe che collegialmente assolvono alle funzioni richieste da questo strumento
D) Ai docenti che insegnano le discipline previste nella quota di orario annuale obbligatoria per tutti gli studenti della scuola secondaria di I grado
615. Nell'allegato C al Dlgs n.59/04, è previsto che l'orario annuale obbligatorio delle lezioni sia di ... (Area 1 - Unione
Europea, n.711)
A) 891 ore, comprensive della quota riservata alle Regioni, alle istituzioni scolastiche e all'insegnamento della religione cattolica
B) 1023 ore, comprensive delle attività di approfondimento da dedicare alle materie letterarie
C) 990 ore, a cui si aggiungono le quote riservate alle Regioni, alle istituzioni scolatiche e all'insegnamento della religione cattolica
D) 1089 ore, comprensive della quota riservata alle Regioni, alle istituzioni scolastiche e all'insegnamento della religione cattolica
616. Nell'allegato C al Dlgs n.59/04, è previsto che ogni istituzione scolastica metta a disposizione dei ragazzi e delle famiglie
un'offerta formativa opzionale facoltativa aggiuntiva ... (Area 1 - Unione Europea, n.712)
A) fino a 198 ore annue
B) di 33 ore annue
C) di 99 ore annue
D) fino a 66 ore annue
617. Secondo l' allegato C al Dlgs n.59/04, quando avviene la valutazione esterna riferita agli elementi strutturali di sistema e
ai livelli di padronanza acquisiti dagli allievi negli insegnamenti disciplinari nella Scuola primaria? (Area 1 - Unione Europea,
n.713)
A) All'inizio del biennio della scuola secondaria di I grado
B) Al termine del secondo biennio della scuola primaria
C) Al termine del primo anno della scuola secondaria di I grado
D) Al termine del triennio della scuola primaria
618. Chi ha organizzato, al termine di ogni periodo didattico della scuola secondaria di I grado, attività educative e didattiche
unitarie che hanno avuto lo scopo di aiutarlo a trasformare in competenze personali le conoscenze e abilità disciplinari
previste dagli obiettivi specifici di apprendimento? (Area 1 - Unione Europea, n.714)
A) La scuola
B) La famiglia
C) La scuola in collaborazione con la famiglia
D) Lo Stato
619. Quale di queste affermazioni, in relazione all'allegato C al Dlgs n. 59/04, è corretta? (Area 1 - Unione Europea, n.715)
A) Il Portfolio delle competenze individuali della Scuola Secondaria di I grado si innesta su quello portato dai fanciulli dalla Scuola Primaria e
accompagna i preadolescenti nel passaggio agli indirizzi formativi del secondo ciclo
B) Il Portfolio delle competenze individuali viene organizzato per ciascun allievo a partire dalla Scuola Secondaria di I grado per favorirne
l'orientamento scolastico
C) Il Portfolio delle competenze individuali elaborato nella scuola primaria si conclude immediatamente dopo il passaggio alla Scuola Secondaria di I
grado
D) Il Portfolio delle competenze individuali viene elaborato al termine della Scuola Secondaria di I grado come strumento che accompagna ciascun
preadolescente nel passaggio agli indirizzi formativi del secondo ciclo
620. La legge dell' 8 ottobre 2010 n. 170 si occupa di ... (Area 1 - Unione Europea, n.716)
A) disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico
B) disturbi di apprendimento non specifico dovuti a sindrome autistica
C) linee guida per gli interventi di integrazione scolastica rispetto agli allievi con disabilità
D) linee guida per la predisposizione di protocolli regionali per le attività di identificazione precoce di casi sospetti di DSA degli studenti
621. Quali disturbi specifici di apprendimento indica la Legge n 170/10 con l'espressione DSA? (Area 1 - Unione Europea,
n.717)
A) Dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia
B) Dislessia, disgrafia, disortografia e discinesia
C) Discalculia, dislessia, distonia, discinesia
D) Dislessia, distonia, acinesia e discinesia
622. Qual è il primo compito previsto dalla Legge n 170/10 per tutte le scuole di ogni ordine e grado, comprese le scuole
dell'infanzia, nei confroni dei disturbi specifici di apprendimento (DSA)? (Area 1 - Unione Europea, n.718)
A) Attivare, previa apposita comunicazione alle famiglie interessate, interventi tempestivi, idonei ad individuare i casi sospetti di DSA degli studenti
B) Favorire l'attivazione da parte del Servizio sanitario nazionale per la definizione di una diagnosi funzionale di DSA
C) Attivare la famiglia dell' allievo che presenta una situazione sospetta di DSA affinché richieda una diagnosi funzionale
D) Organizzare attività di formazione in servizio per i docenti al fine di sensibilizzarli e renderli capaci di individuare le difficoltà di apprendimento
degli allievi
623. Per quale motivo, negli anni 2010 e 2011, nell'ambito dei programmi di formazione del personale docente e dirigenziale
delle scuole di ogni ordine e grado, la Legge n 170/10 assicura un'adeguata preparazione riguardo alle problematiche relative
ai Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA)? (Area 1 - Unione Europea, n.719)
A) Per acquisire la competenza necessaria per individuare precocemente i segnali di DSA e la conseguente capacità di applicare strategie
didattiche, metodologiche e valutative adeguate
B) Per acquisire la competenza necessaria per individuare precocemente i sintomi di ritardo cognitivo e la conseguente capacità di applicare
strategie didattiche, metodologiche e valutative adeguate
C) Per sensibilizzare i docenti e i dirigenti alle problematiche specifiche dell'integrazione scolastica rispetto alla disabilità cognitiva
D) Per formare i docenti di sostegno e disciplinaristi rispetto ai problemi dei DSA e garantire agli allievi che li manifestano l'elaborazione di un
adeguato Profilo Dinamico Funzionale e il relativo Piano Educativo Individualizzato
624. Secondo la Legge 170/10, gli studenti con diagnosi di Disturbi Specifici di Apprendimento (DS hanno diritto a fruire ...
(Area 1 - Unione Europea, n.720)
A) di appositi provvedimenti dispensativi e compensativi di flessibilità didattica nel corso dei cicli di istruzione e formazione e negli studi universitari
B) di appositi provvedimenti dispensativi e compensativi di flessibilità didattica nel periodo corrispondente alla scuola dell'obbligo
C) di appositi percorsi di indegnamento-apprendimento individualizzati che possono esulare dalle norme generali previste per i diversi gradi e ordini
di scuola
D) della presenza di un docente di sostegno per un numero di ore congrente con la gravità del livello di Disturbo Specifico di Apprendimento
625. Le tecnologie informatiche, all'interno della Legge n 170/10, sono ritenute strumenti ... (Area 1 - Unione Europea, n.721)
A) compensativi
B) dispensativi
C) obbligatori
D) inadatti
626. Quale, tra quelli elencati NON è una modalità dispensativa? (Area 1 - Unione Europea, n.722)
A) L'utilizzo di un tempo più disteso per eseguire una prova scritta
B) L'esonero dalla lettura ad alta voce
C) L'esonero dal calcolo aritmetico scritto
D) L'utilizzo di verifiche orali piuttosto che scritte per la lingua straniera
627. Quale di queste affermazioni, in relazione alla Legge n 170/10, è corretta? (Area 1 - Unione Europea, n.723)
A) I familiari fino al primo grado di studenti del primo ciclo dell'istruzione con DSA impegnati nell'assistenza alle attività scolastiche a casa hanno
diritto di usufruire di orari di lavoro flessibili
B) I familiari fino al primo grado di studenti con DSA hanno diritto a fruire di tre giorni di permesso mensile retribuito coperto da contribuzione
figurativa, anche in maniera continuativa
C) I genitori di studente con DSA hanno diritto di usufruire alternatamente di una settimana al mese di astensione dal lavoro per assistere il figlio
nelle attività scolastiche a casa
D) La madre di studente con DSA ha diritto di usufruire di riduzione dell'orario settimanale di lavoro anche in regime di part-time, nel caso sia
impegnata nell'assistenza alle attività scolastiche a casa
628. Che cosa fa la scuola se uno studente con DSA, nonostante le adeguate e mirate attività di recupero didattico messe in
campo, continua a presentare persistenti difficoltà? (Area 1 - Unione Europea, n.724)
A) Trasmette apposita comunicazione alla famiglia
B) Costruisce un percorso individualizzato ai sensi della L 104/92
C) Abbassa il livello degli appredimenti attesi per lo studente con DSA
D) Si mette in contatto con la competente équipe del Servizio sanitario nazionale
629. Ai sensi del DPR n 122/09, nella scuola secondaria di I grado come si esprime la valutazione dell'insegnamento dello
strumento nei corsi ad indirizzo musicale? (Area 1 - Unione Europea, n.725)
A) Con voto numerico espresso in decimi
B) Con un giudizio, senza voto numerico
C) Con una descrizione del livello di competenza musicale raggiunta
D) Con un voto numerico espresso in centesimi
630. Quale norma prevedeva che nella scuola secondaria di I grado i docenti effettuassero la valutazione biennale ai fini del
passaggio al terzo anno, avendo cura di accertare il raggiungimento di tutti gli obiettivi formativi del biennio, valutando altresì
il comportamento degli alunni? (Area 1 - Unione Europea, n.727)
A) Il DLgs n. 59/04
B) Il DPR n 122/09
C) La Legge n 169/08
D) Il DPR n 275/99
631. Quale di queste affermazioni, relative alle norme che regolano i congedi parentali per l'assistenza a familiari con
handicap grave, è corretta? (Area 1 - Unione Europea, n.728)
A) La legge n 183/10 (il cosiddetto Collegato lavoro) modifica le norme introdotte dalla L 104/92
B) Restano oggi in vigore, senza alcuna modifica, le norme previste dalla legge n 104/92
C) La legge n 170/10 introduce alcune novità rispetto al testo della Legge quadro n 104/92
D) Il D.P.C.M. n 185/06 modifica le norme introdotte dalla legge n 104/02 in relazione al grado di parentela di chi assiste un disabile
632. In base al DPR n 122/09, come è costituito il voto finale dell'Esame di Stato conclusivo del I ciclo? (Area 1 - Unione
Europea, n.729)
A) Dalla media dei voti in decimi ottenuti nelle singole prove e nel giudizio di idoneità arrotondata all'unità superiore per frazione pari o superiore a
0,5
B) Dalla media dei voti in decimi ottenuti nelle singole prove, compresa quella nazionale, arrotondata all'unità superiore per frazione pari o superiore
a 0,5
C) Dalla media, espressa in decimi, dei voti ottenuti nelle singole discipline e nel comportamento nel giudizio di idoneità
D) da un giudizio sintetico che raccoglie gli esiti del giudizio di idoneità e delle prove d'esame, compresa quella nazionale
633. Quale norma prevede che l'esame di Stato che conclude il primo ciclo comprenda anche una prova scritta, a carattere
nazionale, volta a verificare i livelli generali e specifici di apprendimento conseguiti dagli studenti? (Area 1 - Unione Europea,
n.730)
A) Il DL n 147/07 che modifica il Dlgs n.59/04
B) Il Dlgs n 59/04 che regola la L n 53/03
C) La legge n 169/08
D) Il DPR n 122/09 che regola la legge n 169/08
634. Quale di queste norme modifica gli organi dell'INVALSI come previsti dal Dlgs n 286/04? (Area 1 - Unione Europea,
n.731)
A) La legge n 296/06 (Finanziaria 2007)
B) Il DPR n 122/09
C) La legge n 169/08
D) La legge n 53/03
635. Quale norma istituisce l'Agenzia nazionale per lo sviluppo dell'autonomia scolastica che subentra nei compiti e nelle
funzioni all'IRRE e all'Ansas/Indire? (Area 1 - Unione Europea, n.732)
A) La legge n 296/06 (Finanziaria 2007)
B) La legge n 53/03
C) La legge n 169/08
D) Il DPR n 122/09
636. Qual è il compito che il Dlgs n 286/04 attribuiva al costituendo INVALSI? (Area 1 - Unione Europea, n.733)
A) Valutare l'efficienza e l'efficacia del sistema educativo di istruzione e di formazione e i livelli essenziali di prestazione dell'istruzione e formazione
professionale
B) Valutare l'efficienza e l'efficacia sia del sistema educativo di istruzione e formazione, sia del sistema di istruzione e formazione professionale
C) Valutare l'operato dei singoli docenti attraverso la misurazione del livello di acquisizione delle conoscenze e delle abilità disciplinari
D) Costruire una banca dati relativa alle conoscenze disciplinari degli allievi delle classi terminali di ogni ordine e grado di scuola per poterle
comparare ai risultati delle indagini internazionali
637. Quale di queste affermazioni, relative alla valutazione del comportamento degli studenti del I ciclo, è corretta? (Area 1 Unione Europea, n.734)
A) La valutazione del comportamento dello studente è prevista dal Dlgs n 59/04
B) La valutazione del comportamento dello studente è prevista dal DPR n 249/98
C) In base al Dlgs 59/04, la valutazione del comportamento dello studente del I ciclo non concorre alla valutazione necessaria al termine di ciascun
periodo didattico
D) Ai sensi del DPR n122/09 la valutazione del comportamento non riguarda gli allievi del I ciclo
638. Quale norma introduce l'obbligo d'istruzione elevato a 10 anni? (Area 1 - Unione Europea, n.735)
A) La legge n 296/06 (Finanziaria 2007)
B) La legge n 53/03
C) La legge n 169/08
D) La legge n 9/99
639. Qual è lo scopo del DM 139/07? (Area 1 - Unione Europea, n.736)
A) Regolare con apposite norme l'obbligo di istruzione
B) Regolare con apposite norme il diritto-dovere all'istruzione e alla formazione, secondo quanto previsto dalla legge n 53/03
C) Regolamentare l'obbligo formativo quale introdotto dall'articolo 68 della legge 17 maggio 1999, n. 144
D) Regolare con apposite norme gli istituti di istruzione del II ciclo
640. Il DM n 139/07 prevede che coloro che non hanno conseguito il titolo conclusivo del primo ciclo e che hanno compiuto il
sedicesimo anno di età possono adempire all'obbligo di istruzione presso ... (Area 1 - Unione Europea, n.737)
A) i Centri provinciali per l'istruzione degli adulti istituiti dalla legge n 296/06 (finanziaria 2007)
B) i Centri di formazione professionale provinciali
C) i corsi serali delle istituzioni scolastiche di II grado
D) qualsiasi istituzione scolastica pubblica
641. Qual è la funzione delle linee guida previste dal DM n 139/07? (Area 1 - Unione Europea, n.738)
A) Indicare le misure per l'orientamento dei giovani e delle loro famiglie, la formazione dei docenti, il sostegno, il monitoraggio, la valutazione e la
certificazione dei percorsi in relazione all'attuazione dell'obbligo di istruzione
B) Raccogliere una serie di direttive che hanno lo scopo, nel rispetto dell'autonomia scolastica e della legislazione vigente, di migliorare il processo
di integrazione degli alunni con disabilità
C) Indicare le misure che devono orientare l'istituzione scolastica nell'affrontare i percorsi di insegnamento-apprendimento predisposti per gli
studenti che presentano conclamati DSA
D) Indicare le misure obbligatorie che ciascuna scuola deve seguire l'organizzazione, la valutazione e la certificazione di percorsi relativi
all'attuazione dell'obbligo di istruzione
642. L'allegato 2 al DM n 139/07 riporta ... (Area 1 - Unione Europea, n.739)
A) le competenze chiave di cittadinanza da acquisire al termine dell'istruzione obbligatoria
B) i compiti che l'istituzione scolastiva deve assolvere per migliorare il processo dell'obbligo di istruzione
C) un prospetto di sintesi rispetto alla situazione dell'obbligo scolastico nei paesi europei
D) le competenze, le abilità e le conoscenze che caratterizzano ciascun asse culturale
643. Il Documento tecnico compreso nel DM 139/07 suggerisce di perseguire lo sviluppo delle competenze chiave attraverso
... (Area 1 - Unione Europea, n.740)
A) l'integrazione e l'interdipendenza tra i saperi e le competenze contenuti negli assi culturali
B) un'organizzazione separata e definita dei processi di insegnamento relativi ai diversi assi culturali
C) lo studio sistematico e separatodei saperi disciplinari previsti dai rispettivi curricoli
D) l'utilizzo di una didattica curricolare che definisca e separi i diversi saperi contenuti negli assi culturali
644. Fino a quando è previsto l'utilizzo del modello di certificazione delle competenze, acquisite nell'assolvimento
dell'obbligo d'istruzione, fornito con il DM n 9/10? (Area 1 - Unione Europea, n.741)
A) Fino all'entrata in vigore del DM previsto dall'art 8 del DPR n 122/09 con il quale saranno armonizzati i modelli e le certificazioni relativi alle
competenze acquisite dagli studenti nei diversi gradi e ordini di scuole
B) Fino alla pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale dei DPR n 87-88- 89 del 15 marzo 2010 recanti norme per il riordino degli istituti professionali e
tecnici e dei licei
C) Fino a quando il Parlamento europeo e il Consiglio dell'Unione europea forniranno agli Stati membri le indicazioni necessarie per riferire al
Quadro europeo delle qualifiche per l'apprendimento permanente (EQF) le certificazioni proprie di ciascun paese
D) Fino all'entrata in vigore della revisione delle Indicazioni nazionali relative al primo ciclo d'istruzione così come previsto dal DPR n 89/09
Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica
645. L'autonomia delle Istituzioni scolastiche è stata normativamente introdotta: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica,
n.1)
A) dall'art. 21 della L. n. 59/1997
B) dall'art. 1 del D.P.R. n. 275/1999
C) dall'art. 1 della L. n. 53/2003
D) dall'art. 1 del D.P. C.M. 07.06.1995
646. Il Piano dell'offerta formativa è elaborato: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.2)
A) dal collegio dei docenti
B) dal consiglio di classe o interclasse
C) dal consiglio di circolo o istituto
D) dalla giunta esecutiva
647. Secondo il disposto dell'art. 3 del D.P.R. n. 275/99 il POF è definito come: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica,
n.3)
A) "documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche"
B) "documento che esplicita la programmazione curricolare, educativa e organizzativa delle istituzioni scolastiche"
C) "documento fondamentale che detta la disciplina generale dell'autonomia delle istituzioni scolastiche"
D) "documento che si sostanzia nella progettazione e nella realizzazione di interventi di educazione, formazione e istruzione mirati allo sviluppo della
persona umana"
648. NON rientra fra le forme di flessibilità didattica previste dall'art. 4 del D.P.R. n. 275/99: (Area 2 - Gestione dell'istituzione
scolastica, n.4)
A) l'adattamento del calendario scolastico in relazione alle esigenze derivanti dal Piano dell'offerta formativa
B) l'attivazione di percorsi didattici individualizzati
C) la definizione di unità di insegnamento non coincidenti con l'unità oraria della lezione
D) l'aggregazione delle discipline in aree e ambiti disciplinari
649. Secondo quale delle seguenti fonti normative le istituzioni scolastiche "individuano inoltre le modalità e i criteri di
valutazione degli alunni nel rispetto della normativa nazionale e i criteri per la valutazione periodica dei risultati conseguiti
rispetto agli obiettivi prefissati"? (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.5)
A) art. 4 del D.P.R. n. 275/1999
B) art. 1 del D.P.R. n.122/2009
C) art. 3 della L. n.169/2008
D) art. 3 della L.n. 53/2003
650. Nel processo di adozione del POF gli indirizzi generali per l'attività della scuola da parte del consiglio di istituto: (Area 2
- Gestione dell'istituzione scolastica, n.6)
A) precedono l'elaborazione da parte del collegio dei docenti
B) fanno seguito alla proposta del collegio dei docenti
C) sono definiti a seguito dell'adozione del documento
D) sono indipendenti dal POF e riguardano solamente il programma annuale e le scelte generali di gestione e amministrazione
651. Il dirigente scolastico, nel processo di adozione del POF: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.7)
A) cura la pubblicazione del POF e la sua consegna agli alunni e alle famiglie all'atto dell'iscrizione
B) propone al collegio dei docenti il documento da adottare
C) adotta gli indirizzi generali per le attività della scuola, propedeutici all'elaborazione del documento da parte del collegio dei docenti
D) nomina una commissione del consiglio di istituto per l'elaborazione del POF
652. Nella relazione che accompagna il programma annuale, deliberato dal consiglio di Istituto a norma dell'art. 2 del D.I. n.
44/2001, sono illustrati : (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.8)
A) gli obiettivi da realizzare e la destinazione delle risorse in coerenza con le previsioni del piano dell'offerta formativa (P.O.F.)
B) i progetti previsti dal P.O.F. con i nominativi dei docenti referenti e le relative fonti di finanziamento
C) i principi di trasparenza, efficienza ed efficacia, cui si ispira la gestione amministrativo-contabile della scuola, in coerenza con il P.O.F.
D) i risultati attesi dalla gestione amministrativo-contabile, che rappresentano i vincoli entro i quali sono possibili i progetti e le attività previste dal
P.O.F.
653. Il piano annuale delle attività e i conseguenti impegni del personale docente, che possono anche prevedere attività
aggiuntive funzionali al P.O.F., è deliberato (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.9)
A) dal collegio dei docenti
B) dal consiglio di Istituto
C) dal consiglio di classe
D) in sede di relazioni sindacali di istituto fra R.S.U. e Dirigente Scolastico
654. Secondo il disposto dell'art. 7 del D.P.R. n. 275/99, quale delle seguenti attività NON rientra fra quelle previste per gli
accordi di reti tra scuole? (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.11)
A) Attività di valutazione del personale
B) Attività didattiche, di ricerca, sperimentazione e sviluppo
C) Attività di formazione e aggiornamento
D) Attività di acquisto di beni e servizi
655. Quale fra le seguenti azioni NON rientra fra le attività che connotano l'autonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo
secondo il disposto dell'art. 6 del D.P.R. n. 275/99? (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.12)
A) La definizione degli standard di qualità del servizio e gli obiettivi generali del processo formativo
B) La progettazione formativa e la ricerca valutativa
C) L'innovazione metodologica e disciplinare
D) La documentazione educativa e la sua diffusione all'interno della scuola
656. Secondo l'art. 4 del D.P.R. n. 275/99 "le istituzioni scolastiche assicurano comunque la realizzazione di iniziative di
recupero e sostegno, di continuità e orientamento scolastico": (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.13)
A) coordinandosi con le iniziative eventualmente assunte dagli Enti locali in materia di interventi integrati a norma del D.Lgs. n. 112/1998
B) nell'ambito del budget riservato dal programma annuale e in coerenza con gli obiettivi previsti dal P.O.F.
C) attivando specifici progetti nell'ambito dell'offerta curricolare ed extracurricolare dell'istituto
D) in risposta alle esigenze e proposte rappresentate dalle famiglie, dagli Enti locali e dalle diverse realtà istituzionali, culturali sociali ed economiche
del territorio
657. Nell'atto di Indirizzo del MIUR del 08.09.2009, fra le linee di riforma del curricolo per il primo ciclo è previsto in
particolare: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.14)
A) l'armonizzazione delle Indicazioni nazionali di cui agli allegati A, B, e C del D.Lgs n. 59/2004 con le Indicazioni per il curricolo di cui al D.M. del
31/07/2007
B) il potenziamento delle ore di insegnamento di lingua italiana e matematica
C) l'introduzione di un sistema di verifica periodica dei livelli di apprendimento degli alunni
D) la creazione di ambienti di apprendimento per il potenziamento delle competenze digitali
658. Con quale delle seguenti disposizioni normative si procede al dimensionamento ottimale delle istituzioni scolastiche al
fine di garantire l'efficace esercizio dell'autonomia di cui all'art. 21 della L. n. 59/1997? (Area 2 - Gestione dell'istituzione
scolastica, n.15)
A) D.P.R. n. 233/1998
B) D.Lgs. n. 233/1999
C) D.P.R. n. 275/1999
D) D.P.R. n. 81/2009
659. A quale organo collegiale scolastico è riconosciuta, nell'ambito dell'autonomia didattica, la competenza relativa alla
scelta, adozione utilizzazione delle metodologie e strumenti didattici, compresi i libri di testo, coerenti col P.O.F.? (Area 2 Gestione dell'istituzione scolastica, n.16)
A) Al collegio dei docenti
B) Ai singoli consigli di classe e interclasse
C) Al consiglio di Istituto
D) Al consiglio di Istituto, su proposta del consiglio di classe e/o interclasse
660. A quale organo scolastico compete la definizione di modalità e criteri per assicurare omogeneità, equità e trasparenza
della valutazione, nel rispetto del principio della libertà di insegnamento, nell'ambito del piano dell'offerta formativa? (Area 2
- Gestione dell'istituzione scolastica, n.17)
A) Al collegio dei docenti
B) Al dirigente scolastico
C) Al consiglio di istituto
D) Al consiglio di classe e interclasse
661. Secondo l'art.21 della L. n. 59/1997, l'autonomia organizzativa delle istituzioni scolastiche è finalizzata:
Gestione dell'istituzione scolastica, n.18)
(Area 2 -
A) alla realizzazione della flessibilità, della diversificazione, dell'efficienza e dell'efficacia del servizio scolastico, alla integrazione e al miglior utilizzo
di risorse e strutture e al coordinamento col contesto territoriale
B) al perseguimento degli obiettivi generali del sistema nazionale di istruzione, nel rispetto della libertà di insegnamento, della libera scelta da parte
delle famiglie e del diritto ad apprendere
C) al conseguimento della personalità giuridica e all'esercizio della conseguente autonomia finanziaria e gestionale
D) alla realizzazione di attività e progetti di arricchimento e di ampliamento dell'offerta formativa
662. Secondo l'art. 14 del D.P.R. n. 275/99 sono attribuiti alle istituzioni scolastiche:
scolastica, n.19)
(Area 2 - Gestione dell'istituzione
A) tutti gli adempimenti relativi alla carriera scolastica degli alunni
B) tutti gli adempimenti relativi allo stato economico e giuridico del personale, compreso il reclutamento
C) solo gli adempimenti relativi alla gestione del bilancio, esclusa la gestione dei beni patrimoniali
D) le decisioni relative all'organizzazione della rete scolastica
663. L'articolazione modulare di gruppi di alunni provenienti dalla stessa o da diverse classi o da diversi anni di corso: (Area
2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.20)
A) rientra nelle modalità di esercizio dell' autonomia didattica
B) rientra fra le opzioni dell'autonomia organizzativa
C) viene definita nell'ambito delle scelte curricolari riservate all'istituzione scolastica
D) può essere prevista solo come possibilità sperimentale previa autorizzazione del MIUR
664. Quale fra le seguenti condizioni NON risulta determinante ai fini del riconoscimento della parità scolastica, secondo la L.
n. 62/2000? (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.21)
A) La certificazione di qualità rilasciata da organismi accreditati
B) L'adozione di un piano dell'offerta formativa conforme agli ordinamenti e alle disposizioni vigenti
C) L'istituzione e il funzionamento degli organi collegiali improntati alla partecipazione democratica
D) L'organica costituzione di corsi completi
665. Per quale delle seguenti azioni NON può essere utilizzata la quota oraria riservata all'autonomia delle istituzioni
scolastiche? (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.22)
A) Per modificare la quota oraria obbligatoria stabilita a livello nazionale, anche superando il 20% riservato alle istituzioni scolastiche
B) Per confermare il piano ordinamentale degli studi
C) Per realizzare compensazioni fra le attività e le discipline previste nei piani di studio
D) Per introdurre nuove discipline avvalendosi, per l'insegnamento di esse, dei docenti in servizio nell'istituto
666. Secondo i recenti regolamenti di riordino degli istituti di istruzione secondaria di secondo grado, le scuole possono,
nell'esercizio dell'autonomia didattica e organizzativa: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.23)
A) costituire dipartimenti, quali articolazioni funzionali del collegio dei docenti, per il sostegno alla didattica e alla progettazione formativa
B) stipulare contratti d'opera con esperti del mondo del lavoro e delle professioni per affidare gli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti
C) utilizzare la quota di autonomia del 20% dei curricoli, anche non tenendo conto degli indirizzi definiti dalle regioni
D) introdurre modifiche fino al 35% nella quota oraria definita a livello nazionale per gli insegnamenti obbligatori
667. Quale dei seguenti documenti fa parte integrante del P.O.F.? (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.24)
A) Il curricolo di istituto elaborato sulla base dei regolamenti nazionali
B) Il regolamento disciplinare di istituto adottato ai sensi del D.P.R. n. 249/1998 e successive modificazioni
C) Il programma annuale deliberato ai sensi del D.I. 44/2001
D) Il patto educativo di corresponsabilità previsto dal D.P.R. 235/2007
668. Secondo l'art. 1 del D.P.R. n. 122/2009 le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali sul rendimento scolastico
devono essere coerenti con: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.25)
A) gli obiettivi di apprendimento previsti dal piano dell'offerta formativa
B) i criteri e le modalità di valutazione stabilite dal collegio dei docenti
C) la programmazione didattica elaborata dai docenti della classe
D) gli obiettivi specifici di apprendimento previsti dalle indicazioni nazionali
669. Quale fonte regolamenta l'attivazione delle funzioni strumentali al piano dell'offerta formativa?
dell'istituzione scolastica, n.26)
(Area 2 - Gestione
A) Art. 33 del C.C.N.L. del comparto scuola del 29/11/2007
B) Art. 3 del D.P.R. n. 275/1999
C) Art. 21 della L. n. 59/1997
D) Art. 40 del D.Lgs. n. 165/2001 e successive modificazioni
670. L'attivazione di percorsi didattici individualizzati, nel rispetto del principio generale dell'integrazione degli alunni nella
classe e nel gruppo, anche in relazione agli alunni in situazione di handicap: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica,
n.28)
A) è parte integrante del piano dell'offerta formativa ed è espressione dell'autonomia didattica delle scuole
B) è suggerita dalle Linee guida sull'integrazione scolastica degli alunni con disabilità, ma non fa parte del piano dell'offerta formativa
C) è richiesta dall'articolo 13 della L.104/1992 e riguarda esclusivamente i rapporti scuola- famiglia-servizi specialistici territoriali, ai fini della
redazione del piano educativo individualizzato
D) è decisa dal gruppo di lavoro d'istituto per l'integrazione scolastica sulla base dei bisogni educativi evidenziati nel profilo dinamico funzionale
dell'alunno in condizione di handicap
671. Le attività da retribuire col fondo di istituto, compatibilmente con le risorse finanziarie disponibili, sono, a norma dell'art.
88 del C.C.N.L. per il Comparto scuola vigente, quelle relative alle diverse esigenze didattiche, organizzative, di ricerca e
valutazione, da definire in sede di contrattazione di istituto, in correlazione con il P.O.F.: (Area 2 - Gestione dell'istituzione
scolastica, n.29)
A) su delibera del consiglio di istituto, che acquisisce, a tal fine, la delibera del collegio dei docenti
B) su delibera del collegio dei docenti
C) su delibera del collegio dei docenti e proposte da parte dei consigli di classe e interclasse
D) previa deliberazione del piano delle attività da parte del consiglio di istituto
672. Secondo il D.P.R. n. 275/1999 la documentazione educativa e la sua diffusione all'interno della scuola è contemplata fra
le forme o possibilità: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.30)
A) dell'autonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo
B) dell'autonomia organizzativa
C) dell'autonomia amministrativo- contabile
D) dell'autonomia didattica
673. Secondo l'art. 4 del D.P.R. n. 89/2009, i modelli di articolazione dell'orario settimanale nella scuola primaria sono: (Area 2
- Gestione dell'istituzione scolastica, n.31)
A) 24, 27, e sino a 30 ore, nei limiti delle risorse di organico assegnato; 40 ore, corrispondente al tempo pieno
B) 24, 27 e 40 ore, corrispondente al tempo pieno
C) 27, e sino a 30 ore, nei limiti delle risorse di organico assegnato; 40 ore, corrispondente al tempo pieno
D) 27 ore e 40 ore, corrispondente al tempo pieno
674. Quale organo scolastico delibera la suddivisione dell'anno scolastico in due o tre periodi ai fini della valutazione degli
alunni e unitamente per tutte le classi? (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.32)
A) Il collegio dei docenti
B) Il consiglio di istituto
C) Il consiglio di classe o interclasse
D) Il consiglio di istituto, su proposta del collegio dei docenti
675. Quale organo scolastico valuta periodicamente l'andamento complessivo dell'azione didattica per verificarne l'efficacia
in rapporto agli orientamenti e agli obiettivi programmati, proponendo, ove necessario, opportune misure per il
miglioramento dell'attività scolastica? (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.33)
A) Il collegio dei docenti
B) Il consiglio di classe e interclasse
C) Il consiglio di istituto
D) Il comitato per la valutazione del servizio dei docenti
676. Alla formazione delle classi provvede il dirigente scolastico: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.34)
A) sulla base dei criteri generali stabiliti dal consiglio di istituto e delle proposte del collegio dei docenti
B) sulla base delle opzioni espresse dalle famiglie degli alunni
C) sentite le proposte del collegio dei docenti
D) secondo i criteri stabiliti dal consiglio di istituto
677. Sono adottati i modelli per le certificazioni relative alle competenze acquisite dagli alunni, ai sensi dell'art. 10 del D.P.R.
n. 275/99: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.35)
A) con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e ricerca
B) con deliberazione del collegio dei docenti
C) con deliberazione del consiglio di istituto, su proposta del collegio dei docenti
D) con deliberazione del collegio dei docenti, sulla base di orientamenti e indirizzi emanati dal MIUR
678. La valutazione periodica e annuale degli apprendimenti e del comportamento degli studenti e la certificazione delle
competenze da essi acquisite sono affidate, a norma dell'art. 3 della L.53/2003: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica,
n.36)
A) ai docenti delle istituzioni di istruzione e formazione frequentate
B) ai collegi dei docenti delle istituzioni scolastiche autonome
C) ai dipartimenti disciplinari
D) all'istituto nazionale per la valutazione del sistema di istruzione
679. Secondo quale fonte normativa il dirigente scolastico assicura la gestione unitaria dell'istituzione scolastica, ne ha la
legale rappresentanza, è responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati del servizio? (Area 2
- Gestione dell'istituzione scolastica, n.38)
A) Art. 25 del D.Lgs. n. 165/2001
B) Art. 32 del D.I. n. 44/2001
C) Art. 39 del D.Lgs. n.150/2009
D) Art. 14 del D.P.R. n. 275/99
680. Nell'ambito delle funzioni attribuite alle istituzioni scolastiche, a quale organo compete l'adozione dei provvedimenti di
gestione delle risorse e del personale? (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.39)
A) Al dirigente scolastico
B) Al consiglio di istituto
C) Al consiglio di istituto su proposta del collegio dei docenti
D) Al dirigente scolastico, previa autorizzazione del consiglio di istituto
681. Secondo il disposto dell'art. 4 del D.Lgs. n. 59/2004, il primo ciclo d'istruzione è costituito:
dell'istituzione scolastica, n.40)
(Area 2 - Gestione
A) dalla scuola primaria e dalla scuola secondaria di primo grado
B) dalla scuola dell'infanzia, dalla scuola primaria e dalla scuola secondaria di primo grado
C) dalla scuola dell'infanzia e dalla scuola primaria
D) dalla scuola primaria
682. Quale disposizione normativa introduce l'obbligo di istruzione per almeno 10 anni? (Area 2 - Gestione dell'istituzione
scolastica, n.41)
A) Art. 1, comma 622, della L. n. 296/2006
B) Art. 1 del D.M. n. 139/2007
C) Art. 1 del D.Lgs. n. 76/2005
D) Art. 1 del D.Lgs. n. 226/2005
683. Nella scuola secondaria di primo grado la valutazione del comportamento: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica,
n.43)
A) è espressa collegialmente con voto numerico in decimi e illustrata con specifica nota
B) è espressa attraverso un giudizio formulato secondo le modalità deliberate dal collegio dei docenti
C) è espressa con un giudizio proposto dal docente coordinatore e approvato dal consiglio di classe
D) è espressa da ciascun docente con un voto numerico in decimi
684. Secondo il disposto dell'art. 2 della L. n. 53/2003, il secondo ciclo di istruzione è costituito:
dell'istituzione scolastica, n.45)
(Area 2 - Gestione
A) dal sistema dei licei e dal sistema dell'istruzione e della formazione professionale
B) dal sistema dei licei e dell'istruzione tecnica e professionale
C) dal sistema dei licei, dell'istruzione e formazione professionale e dalla formazione tecnica superiore
D) dai licei, dagli istituti tecnici e dagli istituti professionali
685. Le Indicazioni per il curricolo allegate al D.M. Istruzione del 31/07/2007, relative al primo ciclo di istruzione, individuano le
seguenti aree disciplinari: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.46)
A) area linguistico-artistico-espressiva; area storico-geografica; area matematico-scientifico-tecnologica
B) area linguistico-espressiva; area matematica; area scientifico- tecnologica; area storico-geografica
C) area linguistico-artistico- espressiva; area matematico- scientifico-tecnologica; area storico-sociale
D) area linguistico-espressiva; area matematica; area scientifico-tecnologica; area storico-sociale
686. "Lo studente ha inoltre diritto a una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un processo di
autovalutazione che lo conduca a individuare i propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento".
Questa affermazione è contenuta: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.47)
A) nell'art. 2 del D.P.R. n. 249/1998 e successive modificazioni
B) nell'art. 1 del D.P.R. n. 122/2009
C) nell'art. 4 del D.P.R. n. 275/1999
D) nell'art. 3 della L. n. 169/2008
687. Nella scuola primaria i docenti possono non ammettere l'alunno alla classe successiva:
dell'istituzione scolastica, n.48)
(Area 2 - Gestione
A) con decisione assunta all'unanimità, solo in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione
B) solo in casi eccezionali e con decisione assunta dal dirigente scolastico
C) con decisione assunta a maggioranza, in casi motivati
D) con decisione assunta a maggioranza dal consiglio di interclasse
688. La programmazione dell'azione didattica, nella salvaguardia della libertà di insegnamento, è di competenza dei docenti,
che vi provvedono sulla base della programmazione dell'azione educativa, approvata: (Area 2 - Gestione dell'istituzione
scolastica, n.49)
A) dal collegio dei docenti
B) dal consiglio di istituto nell'ambito del P.O.F.
C) dai dipartimenti disciplinari del collegio dei docenti
D) dai consigli di classe e interclasse
689. Nel modello di certificazione delle competenze allegato al D.M. MIUR n. 9/2010 sono individuati i seguenti livelli di
acquisizione delle competenze: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.50)
A) livello base; livello intermedio; livello avanzato
B) livello sufficiente; livello discreto, livello buono; livello ottimo
C) livello iniziale; livello intermedio; livello avanzato
D) livello base; livello intermedio; livello avanzato; livello eccellente
690. Secondo il D.P.R. n. 122/2009 la scuola certifica i livelli di apprendimento raggiunti da ciascun alunno, al fine di
sostenere i processi di apprendimento, di favorire l'orientamento per la prosecuzione degli studi, di consentire eventuali
passaggi fra diversi percorsi e l'inserimento nel mondo del lavoro: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.51)
A) al temine dell'anno conclusivo della scuola primaria, della scuola secondaria di primo grado, dell'adempimento dell'obbligo di istruzione, al
termine del secondo ciclo di istruzione
B) al temine dell'anno conclusivo della scuola primaria, della scuola secondaria di primo grado, del secondo ciclo di istruzione
C) al temine dell'anno conclusivo della scuola secondaria di primo grado, dell'adempimento dell'obbligo di istruzione, del secondo ciclo di istruzione
D) al temine della scuola secondaria di primo grado e al termine del secondo ciclo di istruzione
691. Gli ampliamenti dell'offerta formativa, con discipline e attività facoltative, deliberati dalle Istituzioni scolastiche: (Area 2 Gestione dell'istituzione scolastica, n.52)
A) si aggiungono e arricchiscono i curricoli determinati a norma dell'articolo 8 del D.P.R. n. 275/1999, costituiti dalla quota obbligatoria nazionale e
dalla quota obbligatoria locale deliberata dall'istituzione scolastica nel P.O.F.
B) costituiscono parte della quota determinata dalle istituzioni scolastiche a norma dell'art. 8 del D.P.R. n. 275/1999
C) realizzano percorsi integrati che costituiscono il curricolo complessivamente obbligatorio per gli alunni
D) si realizzano solamente nell'ambito di accordi di rete e di convenzioni, che devono essere approvati dall'Ufficio Scolastico Regionale, per
l'assegnazione delle necessarie risorse di organico
692. Secondo l'art. 11 del D.P.R. n. 81/2009, le classi prime delle scuole secondarie di primo grado sono costituite, di norma:
(Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.54)
A) con non meno di 18 e non più di 27 alunni, elevabili fino a 28 qualora residuino eventuali resti
B) con non meno di 18 e non più di 30 alunni
C) con non meno di 20 e non più di 27 alunni, elevabili fino a 28 qualora residuino eventuali resti
D) con non meno di 18 e non più di 27 alunni, elevabili fino a 30 qualora residuino eventuali resti
693. Secondo l'art. 5 del D.P.R. n. 323/1998, quale organo scolastico elabora entro il 15 maggio, per la commissione
dell'esame di stato al termine del secondo ciclo, un apposito documento che esplicita i contenuti, i metodi, i mezzi, gli spazi e
i tempi del percorso formativo svolto, nonché i criteri, gli strumenti di valutazione adottati e gli obiettivi raggiunti? (Area 2 Gestione dell'istituzione scolastica, n.55)
A) Il consiglio di classe
B) Il collegio dei docenti
C) Il consiglio di istituto
D) Una commissione delegata dal collegio dei docenti
694. Il D.M. del 10/09/2010 n. 249, relativo alla formazione iniziale degli insegnanti, prevede che costituiscano parte integrante
dei percorsi formativi: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.56)
A) l'acquisizione delle competenze linguistiche di lingua inglese di livello B2; l'acquisizione delle competenze digitali previste dalla raccomandazione
del Parlamento europeo e del Consiglio del 18/12/2006; l'acquisizione delle competenze didattiche atte a favorire l'integrazione scolastica degli
alunni con disabilità
B) l'acquisizione delle competenze linguistiche di lingua inglese di livello A2; l'acquisizione delle competenze digitali previste dalla raccomandazione
del Parlamento europeo e del Consiglio del 18/12/2006;
C) l'acquisizione delle competenze linguistiche di lingua inglese di livello A2; l'acquisizione delle competenze didattiche atte a favorire l'integrazione
scolastica degli alunni con disabilità
D) l'acquisizione delle competenze linguistiche di lingua inglese di livello B1; l'acquisizione delle competenze digitali previste dalla raccomandazione
del Parlamento europeo e del Consiglio del 18/12/2006; l'acquisizione delle competenze didattiche atte a favorire l'integrazione scolastica degli
alunni con disabilità
695. A norma dell'art. 138 del D.Lgs. n. 112/1998, quale delle seguenti funzioni amministrative NON è stata trasferita alle
Regioni? (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.57)
A) La sospensione delle lezioni in casi gravi e urgenti
B) La programmazione dell'offerta formativa integrata tra istruzione e formazione professionale
C) La determinazione del calendario scolastico
D) I contributi alle scuole non statali
696. Secondo il disposto dell'art. 45 del D.P.R. n. 394/1999, i minori stranieri soggetti all'obbligo scolastico vengono iscritti
alla classe corrispondente all'età anagrafica, salvo che un "organo scolastico" deliberi l'iscrizione a una classe diversa,
tenendo conto di una serie di condizioni. A quale "organo scolastico" è riconosciuta questa competenza? (Area 2 - Gestione
dell'istituzione scolastica, n.58)
A) Al collegio dei docenti
B) Al dirigente scolastico, in quanto responsabile delle iscrizioni
C) Al consiglio di classe e/o interclasse
D) Al consiglio di istituto
697. A norma dell'art. 7 del D.P.C.M. 25.01.2008 i percorsi finalizzati al conseguimento di diplomi di "tecnico superiore",
prevedono, fra gli standard di percorso, la durata di: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.59)
A) quattro semestri, per un totale di 1800/2000 ore
B) due semestri, per un totale di 800/1000 ore
C) tre semestri per un totale di 1200 ore
D) due semestri, per un totale di 1200 ore
698. Quale, fra i seguenti soggetti, NON è responsabile della vigilanza sull'adempimento del dovere di istruzione e
formazione, secondo il D.Lgs. n. 76/2005? (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.60)
A) I genitori dell'alunno
B) Il comune di residenza
C) Il dirigente dell'istituzione scolastica o il responsabile dell'istituzione formativa in cui l'alunno è iscritto
D) La provincia, attraverso i servizi per l'impiego
699. La definizione del calendario scolastico vede il concorso di tre soggetti distinti: (Area 2 - Gestione dell'istituzione
scolastica, n.62)
A) Ministro dell'Istruzione, Giunta Regionale di ciascuna regione, Consiglio d'Istituto di ciascuna scuola.
B) Ministro dell'Istruzione, Direttore Regionale di ciascun Ufficio scolastico regionale, Consiglio d'Istituto di ciascuna scuola.
C) Direttore Regionale di ciascun Ufficio scolastico regionale, Assessorato all'istruzione di ciascuna Provincia, Consiglio d'Istituto di ciascuna scuola.
D) Stato, Regione, Sistema locale dei trasporti.
700. A seguito del D. Lgs. 150/2009 la contrattazione integrativa d'Istituto esclude la seguente materia: (Area 2 - Gestione
dell'istituzione scolastica, n.63)
A) Determinazioni per l'organizzazione degli uffici.
B) Sicurezza sui luoghi di lavoro.
C) Utilizzo del fondo d'istituto.
D) Modalità e criteri d'applicazione dei diritti sindacali.
701. Le figure che collaborano con il Dirigente Scolastico - essendo ampiamente superato il T.U. 297/94 - trovano fonte
giuridica in: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.64)
A) Art. 25, comma 5, D. Lgs. 165/01.
B) D.Lgs. n. 233 del 30/6/1999.
C) C.M. 193 del 3 agosto 2000.
D) Art.25 bis, comma 5, del D.Lgs 29 del 1993.
702. L'art. 34 del CCNL del comparto scuola 2006/09 condiziona la discrezionalità del Dirigente Scolastico limitando la scelta
dei collaboratori a: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.65)
A) Due unità.
B) Una unità.
C) Tre unità.
D) Non definita.
703. Il Patto di corresponsabilità - per la sua "natura metagiuridica (A. Armone)" nel caso in cui i genitori dell'alunno minore
siano divorziati/separati deve essere sottoscritto da: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.66)
A) Entrambi i genitori.
B) Il genitore affidatario.
C) Il Giudice minorile.
D) Il Consiglio di classe.
704. Le assemblee studentesche tenute in orario di lezione (in numero non superiore a 4 nel corso dell'anno scolastico)
debbono essere: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.67)
A) Considerate a tutti gli effetti lezioni.
B) Recuperate come tempo-scuola.
C) Comunicate all' Ufficio Scolastico Territoriale di competenza.
D) Utilizzate solo per scopi didattici.
705. Con la riduzione degli indirizzi dell'istruzione tecnica si potrebbe creare il rischio di non rispondere ai bisogni produttivi
del territorio, a ciò le scuole autonome rispondono con: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.68)
A) Varie forme di flessibilità.
B) L'istituzione di indizzi ad hoc
C) Corsi opzionali extracurricolari
D) Insegnamenti integrativi
706. Il D. Lgs. 150/2009 introduce all'interno del sistema amministrativo pubblico italiano il concetto di "performance", che si
può così definire: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.70)
A) Il contributo che un soggetto apporta - attraverso la propria azione - al raggiungimento degli obiettivi dell'organizzazione.
B) La "performance" è la semplice traduzione dell'idea di produttività.
C) La "performance" è il sistema di valutazione del servizio volto al miglioramento.
D) La "performance" è il risultato di un assemblaggio di funzioni produttive e di supporto.
707. Nella scuola dell'infanzia esistono sezioni cui è assegnato un solo docente, sicché la dimensione collegiale si realizza
attraverso: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.71)
A) Consigli di Intersezione.
B) Collegio docenti.
C) Riunioni con il Dirigente Scolastico e lo staff.
D) Assemble con le famiglie.
708. Precedentemente all'attribuzione della qualifica dirigenziale, i capi d'istituto avevano funzione:
dell'istituzione scolastica, n.73)
(Area 2 - Gestione
A) DIRETTIVA, ex art. 396, D. Lgs. 297/1994.
B) AMMINISTRATIVA: ex art. 14, D.P.R. 275/1999.
C) ISPETTIVA, ex art. 5 del D.L.6.11.1989 n. 537 conv. con modificazioni dalla legge 27.12.1989 n. 417.
D) ORGANIZZATIVA, ex art. 25 bis D. L.vo 29/93 e succ. modificazioni.
709. Al Dirigente scolastico è conferita la rappresentanza legale dell'istituzione scolastica per effetto di: (Area 2 - Gestione
dell'istituzione scolastica, n.74)
A) Attribuzione personalità giuridica alla scuola.
B) Devoluzione alla scuola di compiti gestionali.
C) Introduzione nella scuola di attività negoziali.
D) Riordino del sistema di istruzione e formazione.
710. Nello svolgimento dell'attività negoziale necessaria per la realizzazione del POF, il Dirigente scolastico deve agire
principalmente nel rispetto delle norme contenute in (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.75)
A) Artt. 31-36 del D.I. 44/2001. Regolamento di contabilità.
B) D. Lgs. 163 del 12 aprile 2006. Codice dei contratti pubblici.
C) L. 241 del 27 agosto 1990. Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi.
D) D.P.R. 275 dell'8 marzo 1999. Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche.
711. Ipotizzando un organigramma della scuola che rappresenta l'organizzazione dell'istituto, la relazione fra Dirigente
Scolastico e Consiglio di istituto è posta in. (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.76)
A) Linea funzionale.
B) Linea gerarchica.
C) Rapporto sinergico.
D) Relazione complementare.
712. Chi nella scuola (Art. 17, D.Lgs. 165/2001) "cura l'attuazione dei progetti e delle gestioni ad essi assegnati"? (Area 2 Gestione dell'istituzione scolastica, n.77)
A) Il Dirigente Scolastico.
B) Il DSGA.
C) I Docenti funzione strumentale.
D) Il personale ATA preposto.
713. Il rapporto fra il Dirigente Scolastico e il Docente è un rapporto gerarchico in relazione agli:
dell'istituzione scolastica, n.78)
(Area 2 - Gestione
A) Adempimenti derivanti dalle prescrizioni dello stato giuridico.
B) Obblighi connessi alla funzione docente.
C) Impegni relativi alla partecipazione agli OO.CC.
D) Ampliamenti disciplinari dell'offerta formativa.
714. Nel sistema delle responsabilità delle diverse componenti in merito all'adozione del POF, della potestà di indirizzo è
titolare: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.81)
A) Il Consiglio d'istituto / circolo.
B) Il Dirigente scolastico.
C) Il Collegio dei docenti.
D) Le funzioni strumentali.
715. Con la recente Riforma della scuola secondaria di 2°, alle scuole è riconosciuta la facoltà di articolare il Collegio dei
docenti in : (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.82)
A) Dipartimenti per il sostegno alla didattica e alla progettazione formativa.
B) Commissioni con compiti decisionali, progettuali e gestionali.
C) Comitati scientifici con compiti di predisporre pareri tecnici e didattici.
D) Equipes tecniche con lo scopo di progettare interventi educativi collettivi e individualizzati.
716. Annualmente la verifica dell'attuazione del POF viene effettuata da: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.83)
A) Collegio dei Docenti.
B) Comitato per la valutazione del servizio.
C) Consiglio d'Istituto.
D) Revisori dei conti.
717. La progettazione del POF deve contenere : (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.85)
A) Scelte educative, curricolari, didattiche e organizzative.
B) Programmi realizzati dalla scuola.
C) Progetti di ampliamento disciplinare.
D) Rendiconto dell'impiego dei finanziamenti erogati.
718. Con la recente Riforma, agli istituti tecnici e professionali è riconosciuta la possibilità di articolare in opzioni le aree di
indirizzo, tramite quote di flessibilità stabilite: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.86)
A) In riferimento all'orario annuale delle lezioni.
B) Sulla base delledecisioni degli OO.CC.
C) Per organizzare percorsi formativi esclusi dal Piano Provinciale.
D) In base alle dotazioni organiche provinciali.
719. Con la Riforma, i licei e gli istituti tecnici, nel corso del 5° anno, sono tenuti a: (Area 2 - Gestione dell'istituzione
scolastica, n.88)
A) Insegnare in lingua straniera una disciplina non linguistica.
B) Organizzare percorsi finalizzati al conseguimento di qualifiche.
C) Predisporre simulazioni di sessioni di esami di stato.
D) Utilizzare unità orarie inferiori ai 60 minuti.
720. Cittadinanza e Costituzione è l'insegnamento introdotto nelle scuole di ogni ordine e grado (Legge n. 169 del 30.10.2008)
con l'obiettivo di: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.89)
A) Insegnare alle giovani generazioni come esercitare la democrazia nei limiti e nel rispetto delle regole comuni.
B) Conoscere la Carta Costituzionale italiana.
C) Favorire la partecipazione dei giovani alla vita politica.
D) Sostituire la materia "Educazione civica" divenuta antiquata.
721. L'adesione formale a reti di scuole o a consorzi compete al Consiglio d' Istituto in quanto:
dell'istituzione scolastica, n.92)
(Area 2 - Gestione
A) E' forma di esercizio dell'autonomia negoziale.
B) E' forma di esercizio dell'autonomia didattica.
C) Determina spese per l'istituzione scolastica.
D) Il Consiglio d'Istituto ha al proprio interno tutte le rappresentanze.
722. La logica reticolare tende a permeare il rinnovamento del sistema scolastico e lo porta verso un sistema: (Area 2 Gestione dell'istituzione scolastica, n.93)
A) Aperto, policentrico e multirelazionale.
B) Chiuso, monocentrico ed autoreferenziale.
C) Decentrato, devoluto e autonomo.
D) Integrato, partecipato e stabile.
723. Il sistema delle intese fra scuole si realizza con: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.94)
A) Strumenti formali quali l'accordo di rete e il protocollo d'intesa.
B) Strumenti generalmente informali adottati dai Dirigenti.
C) La leale collaborazione che impronta l'agire della pubblica amministrazione.
D) Comitati tecnici di gestione.
724. Ad ogni singolo progetto inserito nel POF corrisponde nel Programma annuale : (Area 2 - Gestione dell'istituzione
scolastica, n.96)
A) Scheda illustrativa finanziaria.
B) Sintesi dei beni e servizi necessari per realizzarlo.
C) Fonte di finanziamento.
D) Specifico aggregato.
725. Premesso che "il raggiungimento degli obiettivi previsti nel POF e la corretta gestione amministrativo-contabile non
possono realizzarsi se non attraverso una efficace organizzazione dei servizi generali e amministrativi della scuola" viene
elaborato il: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.97)
A) Piano annuale delle attività del personale ATA.
B) Piano della sicurezza.
C) Piano ferie del personale.
D) Piano dei carichi di lavoro.
726. Alla definizione del POF (come previsto dall'art. 3 del D.P.R. 275/99) il DSGA
scolastica, n.98)
(Area 2 - Gestione dell'istituzione
A) Interviene a fornire le indicazioni finanziarie a sua conoscenza.
B) Decide quali progetti sono finanziabili.
C) Predispone il piano delle attività collegiali.
D) Non partecipa ad alcuna fase.
727. Le estensioni temporali di vigenza del POF e del Programma Annuale (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.99)
A) non coincidono in quanto il POF occupa l'arco temporale dell'anno scolastico, mentre il PA quello dell'anno solare.
B) coincidono in quanto il POF può estendersi per un periodo non precisato da norme.
C) si sovrappongono perfettamente.
D) non si sovrappongono perché il POF segue cronologicamente il PA in quanto ne utilizza l'avanzo di amministrazione.
728. I servizi amministrativi e ausiliari di una scuola si collegano al POF ed è attribuito al DSGA il compito di formulare una
proposta di attività per il personale ATA in base a: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.100)
A) Una norma negoziale (Art. 53 del CCNL 27/11/2007).
B) Il Contratto d'istituto.
C) Il D.I. 44 del 2001.
D) Un ordine di servizio del Dirigente Scolastico.
729. Il controllo dei progetti prevede irrinunciabilmente di verificare periodicamente:
scolastica, n.101)
(Area 2 - Gestione dell'istituzione
A) Misura dell'avanzamento , costi e scostamenti.
B) Innovazione, cambiamento e lavori di équipe.
C) Tempi, risorse e rischi.
D) Disponibilità, fabbisogni e risultati.
730. Tra le varie scritture contabili previste dal D.I. 44/ 2001, quale assume particolare rilievo nella gestione del POF : (Area 2
- Gestione dell'istituzione scolastica, n.102)
A) Programma annuale.
B) Conto consuntivo.
C) Bilancio di previsione.
D) Budget assegnato ai progetti didattici.
731. Il controllo di gestione che il Dirigente scolastico applica alla realizzazione del POF si articola in: (Area 2 - Gestione
dell'istituzione scolastica, n.103)
A) Controllo antecedente, concomitante (o operativo), susseguente.
B) Controllo preventivo e successivo.
C) Controllo strategico di qualità.
D) Un sistema di verifica delle registrazioni contabili.
732. L'enunciato: "Alla base degli obiettivi del piano nazionale di orientamento del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e
della Ricerca viene assunto un approccio che mette al centro di questo processo la persona con le sue specificità (età,
genere, appartenenze sociali e culturali, valori e aspirazioni personali, ecc.) e con un diretto collegamento con i suoi contesti
di vita", si trova in: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.106)
A) C.M. 43 del 15 aprile 2009, Linee guida per l'orientamento.
B) D.M. 31 luglio 2007, Indicazioni nazionali.
C) Direttiva n. 487 sull'orientamento degli studenti e delle studentesse – 6 agosto 1997.
D) Legge 20 gennaio 1999, n. 9, Disposizioni urgenti per l'elevamento dell'obbligo di istruzione.
733. L'enunciato: "(...) sono attribuiti alle Province, in relazione all'istruzione secondaria superiore, e ai Comuni, in relazione
agli altri gradi inferiori di scuola, i compiti e le funzioni concernenti: interventi integrati di orientamento scolastico e
professionale (...) azioni di supporto tese a promuovere e sostenere la coerenza e la continuità in verticale e orizzontale tra i
diversi gradi e ordini di scuola;interventi integrati di prevenzione della dispersione scolastica" si trova in: (Area 2 - Gestione
dell'istituzione scolastica, n.107)
A) Art. 139, Comma 2, lettera "b", D. Lgs. 112/1998, Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in
attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59.
B) D. M. 9 agosto 1999, n. 323, Regolamento recante norme per l'attuazione dell'articolo 1 della Legge 20 gennaio 1999, n. 9 contenente
disposizioni urgenti per l'elevamento dell'obbligo di istruzione.
C) Art. 21, Legge 59, 15 marzo 1997, Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni ed enti locali, per la riforma della
Pubblica Amministrazione e per la semplificazione amministrativa.
D) Legge 28 marzo 2003 n. 53, Delega il Governo a definire le norme generali sull'istruzione e i livelli essenziali delle prestazioni in materia di
istruzione e di formazione professionale
734. Per contrastare " La crescente disaffezione dei giovani nei confronti dell'insegnamento della scienza (che) si manifesta,
ormai da diversi anni, attraverso una chiara e costante diminuzione delle iscrizioni a percorsi universitari a contenuto
scientifico", il MIUR nel 2009 - con l'obiettivo di mettere a sistema le pratiche migliori e di sperimentare nuove azioni che
rafforzino ulteriormente i rapporti tra Scuola e Università, da un lato, e tra Università e mondo del lavoro, dall' altro - ha
rilanciato: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.109)
A) Piano Nazionale Lauree Scientifiche.
B) Progetto Insegnamento delle Scienze.
C) Progetto Ponte per le Scienze.
D) Nuovi programmi per il Liceo Scientifico.
735. L'enunciato: "Gli studenti con diagnosi di DSA hanno diritto a fruire di appositi provvedimenti dispensativi e
compensativi di flessibilità didattica nel corso dei cicli di istruzione e formazione e negli studi universitari", si trova in: (Area
2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.110)
A) Art. 5, comma 1, Legge 8 ottobre 2010, n. 170. Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico.
B) Nota MIIUR 03/02/2009, Disturbi Specifici di apprendimento: successo scolastico e strategie didattiche. Suggerimenti operativi.
C) Negli Atti del Convegno tenutosi a Montecatini Terme, il 22 e 23 gennaio 2006 che sintetizzano le conoscenze scientifiche sui Disturbi Specifici di
Apprendimento.
D) C.M.N° 4674 del 10 maggio 2007 Disturbi di apprendimento: indicazioni operative.
736. Dall'anno scolastico 2011/2012 avranno inizio i percorsi formativi di durata biennale degli istituti tecnici superiori, ITS,
cui si accede con il possesso del diploma di istruzione secondaria superiore. Quanto esposto è disciplinato da: (Area 2 Gestione dell'istituzione scolastica, n.112)
A) C.M. 101 del 30 dicembre 2010. Iscrizioni alle scuole 2011/2012.
B) L. 53 del 28/03/2003. Delega al Governo per la definizione delle norme generali sull'istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di
istruzione e di formazione professionale.
C) Accordo in sede di Conferenza Stato-regioni del 29 aprile 2010.
D) Art. 69, L. 144 del 17 maggio 1999.
737. Tempi duri per tutti gli studenti assenteisti, infatti l'incidenza delle assenze sulla valutazione è definita da: (Area 2 Gestione dell'istituzione scolastica, n.113)
A) Art. 14, comma 7 D.P.R. 122 del 22 giugno 2009.
B) Art. 11, D. Lgs. 59 del 19 febbraio 2004.
C) Circolare MIUR n. 20 del 4 marzo 2011.
D) Art. 5, D.P.R. 89 del 20 marzo 2009.
738. Verificare se "il singolo allievo abbia superato il limite massimo di assenze consentite" è compito di: (Area 2 - Gestione
dell'istituzione scolastica, n.114)
A) Consiglio di Classe.
B) Dirigente scolastico.
C) Segreteria della scuola.
D) Collegio Docenti.
739. L'affermazione "I percorsi liceali forniscono allo studente gli strumenti culturali e metodologici per una comprensione
approfondita della realtà, affinché egli si ponga, con atteggiamento razionale, creativo, progettuale e critico, di fronte alle
situazioni, ai fenomeni e ai problemi, ed acquisisca conoscenze, abilità e competenze coerenti con le capacità e le scelte
personali e adeguate al proseguimento degli studi di ordine superiore, all'inserimento nella vita sociale e nel mondo del
lavoro", è contenuta in: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.115)
A) D.P.R. 89 del 15/03/2010. Regolamento recante revisione dell'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei.
B) D. Lgs. N. 226 del 17 ottobre 2005.
C) Relazione dell'attuale Ministro tenuta i occasione di un seminario di studi sulla Riforma.
D) Per il rilievo dato all'istruzione liceale è posta in epigrafe al disegno di legge sulla Riforma della scuola secondaria di 2°.
740. L'ISFOL ha elaborato un modello di riferimento in cui ha ripartito le competenze trasversali in tre macroaree. (Area 2 Gestione dell'istituzione scolastica, n.116)
A) Diagnosticare, relazionarsi, affrontare i problemi.
B) Ascoltare, mediare, lavorare in gruppo.
C) Affrontare imprevisti, riconoscere i limiti, essere disponibili.
D) Sapersi organizzare, saper comunicare, orientarsi.
741. L'enunciato: "La scuola media concorre a promuovere la formazione dell'uomo e del cittadino secondo i principi sanciti
dalla Costituzione e favorisce l'orientamento dei giovani ai fini della scelta dell'attività successiva" si trova in: (Area 2 Gestione dell'istituzione scolastica, n.118)
A) Art. 1 L.1859/1962, Legge di istituzione della scuola media statale.
B) D.M. 9.2.1979, Programmi, orari di insegnamento e prove di esame per la scuola media statale.
C) Direttiva n. 487 sull'orientamento degli studenti e delle studentesse – 6 agosto 1997.
D) DPR n.275 8 marzo 1999 - Regolamento dell'Autonomia delle Istituzioni scolastiche.
742. La "competenza digitale" raccomandata dal Parlamento Europeo e dal Consiglio (già nel 2006) viene perseguita: (Area 2
- Gestione dell'istituzione scolastica, n.119)
A) Ad ogni livello di scolarità.
B) A partire dalla scuola primaria.
C) Tramite la materia di Informatica.
D) Aggiungendo nuovi linguaggi a quelli tradizionali.
743. La maggior difficoltà strutturale per attuare un controllo di gestione del POF e del P.A. come previsto dal D.I. n.44/2001 è
data dal fatto che: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.120)
A) Il POF è programmato sull'anno scolastico mentre il P.A. sull'anno solare e quindi non vi è coincidenza temporale.
B) Si può eccedere in valutazioni soggettive.
C) La complessità del sistema scuola mal si presta a valutazioni.
D) Non vi è strumentazione disponibile.
744. L'esigenza di un sistema di valutazione del servizio scolastico descritto dal POF nasce dall'introduzione di: (Area 2 Gestione dell'istituzione scolastica, n.121)
A) Autonomia scolastica.
B) Flessibilità organizzativa.
C) Diversità di pratiche didattiche.
D) Sistema qualità.
745. Nel settore pubblico il Bilancio Sociale è uno strumento per: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.122)
A) Rendicontare il proprio operato, rendendo trasparenti e comprensibili programmi, attività e risultati raggiunti.
B) Integrare la documentazione prevista dal sistema di qualità.
C) Divulgare - nel rispetto della privacy - azioni e comportamenti.
D) Ottenere finanziamenti dimostrando quel che si fa o si intende fare.
746. Possiamo definire il "monitoraggio" : (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.123)
A) Un'azione costante di osservazione e controllo di un fenomeno nel corso del suo stesso evolversi.
B) Una valutazione di un fenomeno in termini certificativi e sommativi.
C) Una prassi di lavoro comunemente diffusa nelle scuole autonome.
D) Uno strumento che serve a controllare che le scuole autonome non diventino autoreferenziali.
747. Qual è lo scopo del controllo di gestione del POF? (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.125)
A) Mantenere il sistema di coerenza interna del POF.
B) Sanzionare i comportamenti difformi dalle norme.
C) Definire gli obiettivi prioritari della scuola.
D) Sviluppare i progetti curricolari ed extracurricolari.
748. Un modello spesso impiegato per analizzare la realizzazione del POF è la matrice SWOT che prende in considerazione:
(Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.129)
A) Punti di forza, punti di debolezza, opportunità, minacce.
B) Fattori politici, economici, sociali, tecnologici.
C) Il fattore critico di successo e il vantaggio competitivo.
D) Destinatari, bisogni, obiettivi strategici, obiettivi operativi.
749. Da dove origina l'obbligo di predisposizione del POF? (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.130)
A) dall'art. 3 del DPR 8 marzo 1999 n. 275
B) dall'art. 34 della Costituzione
C) art. 1,2,3 del T.U. 16 aprile 1994 n. 297
D) dal regolamento di istituto
750. Quali indirizzi il Collegio Docenti deve considerare nella elaborazione del POF
scolastica, n.132)
(Area 2 - Gestione dell'istituzione
A) gli indirizzi di scelte generali di gestione e di amministrazione definiti dal Consiglio di Istituto o di Circolo
B) le indicazioni economiche, sociali e culturali universalmente note per quel determinato territorio
C) gli indirizzi espressi dalle associazioni sociali culturali del territorio
D) gli indirizzi espressi dal Comitato dei Genitori
751. Il POF è una documento pubblico? (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.134)
A) sì
B) appartiene solo alla scuola che lo ha adottato e non va pubblicato
C) va pubblicato solo per le parti generali
D) va pubblicata solo la dichiarazione che il POF è stato adottato
752. nell'ambito dell'autonomia si possono svolgere insegnamenti in lingua straniera? (Area 2 - Gestione dell'istituzione
scolastica, n.138)
A) sì, nei limti del contigente di organico assegnato alle singole istituzioni scolastiche
B) solo se richiesto dagli enti locali ai sensi del Decreto Legislativo 112/98
C) su parere conforme dell'USR
D) solo se deliberato dai due terzi del Comitato dei Genitori e approvato dal Collegio Docenti
753. In base a quale norma sono possibili autonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo?
dell'istituzione scolastica, n.139)
(Area 2 - Gestione
A) in base all'art. 6 del DPR 8 marzo 1999 n. 275 e agli articoli di riferimento dei Regolamenti per la Riforma della Scuola
B) è previsto nelle note dei Piani degli Studi dei Regolamenti
C) è previsto negli allegati A dei singoli Regolamenti
D) è uno sviluppo regolamentare derivante dal Decreto 26 giugno 2000 n. 234
754. da dove nascono i vincoli insuperabili relativi all'organico nel caso di applicazione della quota di autonomia? (Area 2 Gestione dell'istituzione scolastica, n.141)
A) dall'art. 64 della legge 6 agosto 2008 n. 133
B) dagli stessi allegati dei Regolamenti
C) dalle relative delibere delle giunte regionali in base al Decreto Legislativo 112/98
D) dall'esaurimento delle graduatorie
755. nell'accordo di rete è previsto l'acquisto di beni e servizi? (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.142)
A) certamente, se coerenti con le finalità istituzionali
B) solo se indispensabile per la costituzione della rete
C) solo se richiesto dalla maggioranza dei partecipanti alla rete
D) certamente, se richiesto dal promotore della rete
756. l'accordo può prevedere scambi di docenti e per quanto tempo? (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.144)
A) Sì, docenti con stato giuridico omogeneo e per tutto il tempo di sviluppo del progetto
B) Sì,, i docenti del progetto indipendentmente dal loro status giuridico
C) Sì,, i docenti indicati dai dirigenti delle scuole e concordati con l'Ufficio Scolastico Territoriale
D) Sì,i docenti indicati dal Consigio di Istituto
757. la rete può costituirsi per favorire la partecipazione di istituzioni scolastiche in difficoltà?
dell'istituzione scolastica, n.145)
(Area 2 - Gestione
A) è uno dei compiti della costituzione delle reti previsto dall'art. 7 comma 5 del DPR 275/99
B) è possibile solo con l'approvazione del dirigente l'Ufficio Scolastico Territoriale
C) è previsto solo nei casi indicati dall'Ufficio Scolastico Regionale
D) è possibile in casi eccezionali e solo su sollecitazione degli Enti locali
758. chi definisce gli obiettivi generali e specifici, le discipline e le attività, l'orario obbligatorio e i limiti di flessibilità
temporale dei Piani di Studio? (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.149)
A) Il Ministero, sentito il C.N.P.I.
B) l'Ufficio Scolastico Regionale sentito il parere della Giunta regionale
C) l'Ufficio Scolastico Regionale sentito il parere dell'Ufficio legislativo del Ministero
D) la conferenza delle Regioni con la partecipazione del Ministero
759. I periodi di lavoro possono essere previsti anche in periodi diversi da quelli fissati dal calendario scolastico? (Area 2 Gestione dell'istituzione scolastica, n.152)
A) se il progetto di alternanza lo prevede ai sensi dell'art.4 comma 4 del Decreto Legislativo 77/05
B) solo nell'osservanza di quanto fissato dal MIUR in accordo con il Minstero del Lavoro
C) solo con l'accordo degli studenti e delle famiglie con relativa dfelibera del Collegio Docenti
D) solo con l'accordo degli studenti e delle famiglie con relativa delibera del Consiglio di Istituto
760. In base all'art. 11 del DPR 275/99 sono sempre possibili iniziative finalizzate all'innovazione?
dell'istituzione scolastica, n.154)
(Area 2 - Gestione
A) nei limiti previsti dai Regolamenti dell Riforma per ogni ordine e grado di scuola, tenendo presente che è abrogato l'art. 278 del Decreto
Legislativo 297/94
B) nel rispetto della normativa vigente solo se l'innovazone risponde ai progetti scolastici regionali
C) in accordo con gli Enti Locali e la Direzione Scolastica Regionale
D) nell'ambito dei potenziamenti previsti dal DPR 89/2010
761. nel POF può essere previsto un sistema di formazione e aggiornamento dei docenti? (Area 2 - Gestione dell'istituzione
scolastica, n.155)
A) certamente , ai sensi dell'art.14 comma 4 del DPR 275/99
B) non può far parte del POF in quanto azione di carattere sindacale
C) l'aggiornamento e la formazione in servizio sono attribuite all'USR e dall'UST
D) Sono funzioni esclusive del MIUR, direzione generale per il personale scolastico
762. Il POF può contenere specifiche indicazioni di gestione finanziaria della scuola? (Area 2 - Gestione dell'istituzione
scolastica, n.160)
A) Come scelte generali in quanto Piano di Offerta Formativa, non indicazioni pratiche di gestione finanziaria previste nel Decreto Interministeriale
44/2001
B) certamente, in quanto adottato dal Consiglio di Istituto
C) solo in casi particolari riguardanti le attività integrative e/o complementari
D) solo se richiesto dal dirigente scolastico
763. Nel POF possono essere previste speciali funzioni per il dirigente scolastico?
scolastica, n.161)
(Area 2 - Gestione dell'istituzione
A) assolutamente no, in quanto le funzioni del dirigente sono previste dalla vigente normativa nazionale
B) in particolari situazioni di difficoltà locali
C) su delega particolareggiata del Consiglio di Istituto
D) certamente, ai sensi del capo I, titolo II, del libro V del Condice Civile
764. Nell'ampliamento dell'Offerta Formativa possono essere previste iniziative di informazione e formazione destinate ai
genitori degli alunni? (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.162)
A) certamente, ai sensi del DPR 275/99 art. 9 comma 5
B) certamente ai sensi dell'art. 21 della legge 59/97
C) certamente ai sensi del Decreto Legislativo 112/98 aglia rticoli 138 e 139
D) certamente ai sensi dell'Atto di Indirizzo dell'8 settembre 2009
765. nel POF deve essere compreso il Calendario scolastico annuale? (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.163)
A) no; il calendario scolastico annuale è deliberato dal Consiglio di Istituto, nel rispetto della delibera della giunta regionale
B) no, perché il calendario scolastico annuale è deliberato dalla giunta regionale
C) no, perché il calendario scolastico annuale è di spettanza del Ministero
D) il calendario scolastico annuale è deliberato dal Collegio Docenti e fa parte del Piano Annuale delle attività
766. L'art.3 del DPR n° 275/99 specifica che ogni istituzione scolastica predispone il Piano dell'offerta formativa con la
partecipazione: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.165)
A) di tutte le sue componenti
B) del solo Collegio dei docenti
C) del Dirigente scolastico e dello staff di direzione
D) dei rappresentanti dei genitori e degli Enti Locali
767. A quale logica fa riferimento il POF (previsto dall'art. 3 del DPR n. 275/99)? (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica,
n.167)
A) alla logica del contratto formativo con cui il DS e i Docenti dichiarano ed esplicitano l'offerta formativa, e i genitori e gli allievi conoscono il
Curricolo d'Istituto, esprimono il loro parere e collaborano alla sua realizzazione
B) alla logica della rendicontazione secondo cui i docenti sono tenuti a "render conto" alle famiglie della coerenza e dell'efficacia delle scelte fatte in
relazione agli esiti ottenuti
C) alla logica del bilancio sociale che prevede la comparazione tra gli "investimenti" fatti nella scuola in termini di risorse (umane, professionali,
strumentali ...) e i risultati sul piano delle competenze fatte acquisire agli allievi e sul miglioramento del funzionaemnto del sistema
D) alla logica della qualità del servizio erogato che si fonda sui due criteri dell'efficacia (risultati ottenuti/risultati attesi) e dell'efficienza (risultati
ottenuti/mezzi o risorse impiegati)
768. Il Piano dell'offerta formativa è il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni
scolastiche autonome ed esplicita: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.170)
A) la progettazione curriculare, extracurriculare, educativa ed organizzativa adottata dalle singole scuole
B) la progettazione didattica dei singoli docenti e l'organizzazione dell'attività collegiali della scuola
C) la progettazione dell'iniziative di tipo extracurricolare concordate con gli Enti locali
D) la progettazione dell'attività opzionali e facoltative che affiancano quelle ordinarie della scuola
769. Il DS, nei confronti del POF dell'Istituto in cui opera, ha la responsabilità di (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica,
n.171)
A) facilitare l'assunzione consapevole e partecipata da parte dei docenti del progetto della scuola nella sua realizzazione
B) partecipare alla definizione puntuale dei risultati sul piano degli apprendimenti, quale garante degli esiti
C) collaborare all'ampliamento dell'offerta cultura formativa della scuola con proposte personali
D) organizzare e gestire direttamente le attività previste dal POF secondo criteri di efficacia e di efficienza
770. L'autonomia scolastica, un principio ormai dichiarato a chiare lettere nella nostra Costituzione, si configura come un
articolato dispositivo per adottare (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.173)
A) metodi di lavoro, tempi di insegnamento, soluzioni funzionali alla realizzazione dei POF e alle esigenze e vocazioni di ciascun alunno
B) soluzione didattiche, organizzative e gestionali proposte dai singoli docenti e/o dai Consigli di Classe/Interclasse e/o dai dipartimenti disciplinari,
per far comunicare e mettere a confronto nelle scuole autonome ipotesi pedagogiche e didattiche differenti
C) tecnologie innovative in grado di motivare docenti ed allievi verso strumenti e modalità didattiche più rispondenti alle necessità di apprendimenti e
ai processi cognitivi
D) forme e soluzioni organizzative volte al superamento dei vincoli in materia di unità oraria di lezione, dell'unitarietà del gruppo classe e della
modalità di organizzazione e di impiego dei docenti, secondo finalità di ottimizzazione delle risorse umane, finanziarie, tecnologiche, materiali e
temporali
771. Che cos'è il curricolo d'istituto? (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.174)
A) e' il cuore didattico del POF in quanto presenta le scelte didattiche operate dai docenti e esplicita i risultati dell'apprendimento in termini di
competenze
B) e' l'insieme delle programmazioni dei singoli docenti con riferimento alle materie di insegnamento
C) e' l'insieme dei percorsi didattici progettati da ciascun Consiglio di classe o di interclasse
D) e' il documento che contiene il POF della scuola ed è approvato dal Consiglio d'istituto
772. Il curricolo della singola istituzione scolastica può essere definito anche attraverso: (Area 2 - Gestione dell'istituzione
scolastica, n.175)
A) un'integrazione tra sistemi formativi sulla base di accordi con le Regioni e gli Enti locali
B) un'integrazione tra istituzioni scolastiche presenti nella stessa area geografica, secondo criteri di continuità e sviluppo autonomamente definiti
C) un'integrazione tra scuole di Paesi diversi sulla base di azioni, progetti o accordi promossi dalle singole realtà scolastiche
D) un'integrazione tra l' offerta della scuola e le richieste delle famiglie avanzate sulla base di interessi e/o esigenze particolari
773. Il DS, nel suo lavoro di coordinamento e di promozione, è attento a costruire e a consegnare all'esterno, con il POF:
(Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.176)
A) l'identità culturale e progettuale della scuola
B) l'aspetto burocratico e amministrativo che regola l'organizzazione e la gestione delle attività di una scuola
C) il quadro della domanda formativa che caratterizza socio-economico- culturale del territorio in cui la scuola opera
D) le informazioni sull'organico del personale docente e non docente, sulla dimensione quantitativa dell'utenza e sull'articolazione giuridica e
logistica dell'istituto
774. La gestione del POF in collaborazione con Enti e/o Istituzioni presenti sul territorio, richiede al DS competenze prioritarie
(Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.179)
A) nella negoziazione tra professionalità differenti in relazione al problema formativo da affrontare e all'assunzione di compiti specifici tra loro
complementari
B) nella definizione delle deleghe per la partecipazione agli incontri programmati sul territorio per la realizzazione concreta del POF
C) nella elaborazione di sintesi da sottoporre al Collegio dei Docenti o al Consiglio di Istituti per eventuali e successivi sviluppi della collaborazione
interistituzionale
D) nella preparazione delle proprie comunicazioni al gruppo di lavoro interistituzionale sulla base delle considerazioni personali e delle proposte dei
propri collaboratori e/o del Collegio dei Docenti
775. Nella fase antecedente le iscrizioni degli allievi alla scuola, il DS presenta il POF ai genitori e ai futuri alunni per (Area 2 Gestione dell'istituzione scolastica, n.181)
A) sottolineare la valenza contrattuale in chiave formativa del POF tra scuola e famiglia
B) fornire indicazioni sulle modalità di iscrizione alla scuola
C) informarli sul regolamento di istituto e sul piano educativo di corresponsabilità
D) concordare i criteri di formazione delle future classi
776. L'autonomia scolastica permette a ciascuna istituzione di ampliare la propria offerta culturale e formativa di istituto
attraverso (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.184)
A) l'approvazione del Collegio dei Docenti e la realizzazione di progetti educativi e didattici quale opportunità di miglioramento delle attività didattiche
ordinarie
B) l'adesione del Collegio dei Docenti a progetti di Istituzioni e/o Enti esterni presenti sul territorio, non strettamente attinenti alla specificità degli
indirizzi di studio dell'istituto
C) la scelta autonoma del singolo docente e/o di un gruppo di docenti di partecipare a progetti educativi e didattici su tematiche previste dalle
Indicazioni Nazionali e/o dalle Linee Guida, senza l'approvazione del Collegio dei Docenti
D) la decisione del Consiglio di Istituto di aderire ad iniziative promosse da altri enti e/o istituzioni per la realizzazione di percorsi didattici migliorativi
777. L'introduzione dell'insegnamento di Cittadinanza e Costituzione (legge 169/2008) nei due cicli di istruzione, rappresenta
un'opportunità per il Collegio dei Docenti per (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.185)
A) rivedere e aggiornare le proprie proposte culturali e formative in materia di convivenza civile e di conoscenza della Carta Costituzionale
B) avviare corsi di formazione per i docenti solo in tema di educazione alla legalità
C) sensibilizzare i giovani studenti e le loro famiglie sul problema dell'accoglienza e dell'integrazione degli stranieri nell'ambiente di vita esterno alla
scuola
D) avviare nella scuola un confronto sulle varie parti della Costituzione e sul dibattito relativo alla revisione della stessa
778. I progetti che figurano nel POF approvato dal Collegio dei Docenti dovrebbero rispondere ad alcuni requesiti
fondamentali (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.186)
A) essere strettamente correlati alle materie di insegnamento previste dagli ordinamenti
B) essere del tutto estranei alle iniziative educative e didattiche ordinarie
C) essere sempre facoltativi e/o opzionali per gli alunni della scuola
D) essere sempre gestiti da docenti o esperti esterni all'istituto in cui i progetti si realizzano
779. L'autonomia scolastica si pone come essenziale e ineliminabile sfondo del complessivo processo di miglioramento in
atto nel sistema scolastico italiano, da realizzare oggi - nella presente fase di congiuntura - con i vincoli posti da: (Area 2 Gestione dell'istituzione scolastica, n.187)
A) art. 64 legge n. 133/2008 e relative norme applicative
B) art. 21 legge n. 59/1997 e decreto attuativo (DPR n. 275/1999)
C) art. 1 legge n. 53/2003 e decreto legislativo attuativo (d.lgs n. 59/2004)
D) artt. 1-2-3 della legge n. 169/2008
780. Nell'Atto di Indirizzo dell'attuale Ministro dell'Istruzione (08.09.2009) sono indicate le tappe del percorso educativo e
formativo, al centro del quale è posto/a (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.188)
A) la valutazione dei risultati, del comportamento e del processo formativo
B) il riferimento agli standard diffusi in ambito UE ed OCSE
C) lo sviluppo della didattica laboratoriale
D) la certificazione delle competenze
781. Il POF di ogni istituzione scolastica autonoma informa gli allievi e i loro genitori sui criteri, le tipologie di strumenti e
modalità e i tempi di valutazione in merito a: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.189)
A) i risultati raggiunti dagli allievi in itinere e finali
B) gli esiti degliesami
C) gli esiti delle prove nazionali
D) le misure da adottare pe rgarantire il successo formativo nelle situazioni di difficoltà sul piano degli apprendimenti
782. L'atto di Indirizzo del Ministro dell'Istruzione (08.09.2009) fa riferimento all'armonizzazione delle "Indicazioni". Perché?
(Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.190)
A) Nella normativa vigente sono presenti due testi di Indicazioni a cui le scuole del 1° ciclo possono autonomamente riferirsi per la definizione del
POF
B) E' intenzione del MIUR procedere ad elaborare un nuovo documento con le Indicazioni Nazionali, quale ""sintesi"" dei documenti precedenti
C) I due testi (D.lgs. N. 59/2004 e D.M. 31.07.2007) sono inconciliabili e quindi le scuole sono impegnate in un processo di sperimentazione di
documenti elaborati autonomamente
D) Verrà dato mandato all'Amministrazione , alle Associazioni Professionali e disciplinari e alle scuole di elaborare curricoli largamente condivisi
783. Il termine "inclusione" è molto presente negli atti normativi più recenti. Qual è il significato più ricorrente attribuito
all'espressione "scuola dell'inclusione"? (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.191)
A) Nessun alunno deve rimanere indietro, nessun alunno deve sentirsi escluso
B) La scuola è risorsa e mezzo di coinvolgimento responsabile dei servizi alla persona
C) La scuola elabora piani di studi personalizzati per ciascuno degli allievi
D) Ogni allievo ha un suo curricolo formativo elaborato nella prospettiva di garantire la sua inclusione
784. La coerenza tra i diversi livelli di progettazione è motivo di criticità.Come è possibile superarlo? (Area 2 - Gestione
dell'istituzione scolastica, n.192)
A) L'incrocio tra istanze didattiche verticali di orientamento e indirizzo e istanze didattiche orizzontali di gestione e applicazione (logica a matrice)
B) La definizione del curricolo informale (o trasversale) e l'incrocio con il curricolo formale (disciplinare)
C) La progettazione di Unità di Apprendimento interdisciplinari da parte dei singoli Consigli di Classe sulla base delle scelte didattiche presenti nel
POF
D) La progettazione di percorsi didattici da parte del singolo docente e/o dei dipartimenti disciplinari
785. In che modo il Dirigente Scolastico può stimolare la motivazione dei docenti verso il miglioramento del servizio
scolastico? (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.193)
A) Organizzare e governare azioni di inserimento e di accoglienza orientate e guidate da un servizio efficace di tutorato professionale
B) Presentare il POF della scuola e fornire le informazioni che possono permettere al docente di progettare autonomamente il suo lavoro
C) Informare i docenti sulla documentazione esistente in materia di progettazione a livello di istituto (POF elaborati nel tempo) e di progettazione ad
altri livelli (Consiglio di Classe/Interclasse
D) Ascoltare le proposte progettuali dei docenti e fare delle scelte personali in relazione alle caratteristiche del POF della scuola
786. Il Programma annuale (D.I. n. 44 del 1° febbraio 2001) è il documento finanziario del POF ed esplicita e motiva: (Area 2 Gestione dell'istituzione scolastica, n.195)
A) le scelte gestionali attraverso le quali la scuola autonoma intende realizzare la sua offerta formativa
B) le sole scelte opzionali e facoltative approvate dal Collegio dei Docenti ad integrazione delle attività curricolari ordinarie
C) le procedure con le quali il Collegio dei Docenti approva e il Consiglio d'Istituto adotta il POF della scuola
D) i percorsi didattici e formativi che verranno gestiti in collaborazione con Enti e/o Istituzioni esterni alla scuola
787. Il processo organizzativo relativo alla gestione del Programma Annuale parte dell'attenta ricognizione delle risorse
finanziarie disponibili. In cosa consiste tale operazione? (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.198)
A) Nell'individuazione e nell'assegnazione ai diversi progetti/attività delle risorse necessarie per la loro attuazione
B) Nella promozione di iniziative atte alla raccolta di fondi presso le famiglie degli allievi e/o presso gli Enti locali
C) Nella ripartizione in quote uguali per ogni attività da realizzare delle somme rimaste come economia dell'esercizio precedente
D) Nell'assegnazione a specifiche attività dei fondi finanziari derivanti da donaizoni o da premi vinti a seguito della partecipazione a concorsi in
ambito didattico
788. Il DS che agisce in una logica di empowerment nella scuola, è impegnato a: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica,
n.200)
A) favorire e potenziare l'autoefficacia tra i componenti dell'organizzazione scolastica
B) ricompensare ciascun docente (o personale AT secondo il ruolo e la funzione che ricopre
C) stimolare al miglioramento della professionalità di ciascuno puntando su logiche di competitività
D) creare alleanze e/o divisioni tra il personale docente e non docente sulla base di rapporti personali
789. Con quale atto normativo è stato introdotto nel sistema scolastico italiano lo statuto delle studentesse e degli studenti?
(Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.202)
A) D.P.R. n. 249 del 24.06.1998
B) D.P.R. n. 275 dell'8 marzo 1999
C) D.M. n. 139 del 22 agosto 2007
D) Legge n. 169 del 30 ottobre 2008
790. Con quale atto normativo è stato modificato e integrato il precedente atto concernente lo statuto delle studentesse e
degli studenti (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.203)
A) D.P.R. n. 235 del 21 novembre 2007
B) D.P.R. n. 249 del 24.06.1999
C) D.P.R. n. 275 dell'8 marzo 1999
D) D.P.R. n. 89 del 15 marzo 2010
791. Lo statuto delle studentesse e degli studenti esplicita i diritti degli allievi di ogni istituzione scolastica. Quale tra i
seguenti diritti NON rientra nell'elenco proposto dall'art. 2 dello Statuto? (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.204)
A) Lo studente ha diritto di partecipare all'elaborazione del POF
B) Lo studente ha diritto di essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della scuola
C) Lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola
D) Lo studente ha diritto a una valutazione trasparente e tempestiva
792. Lo Statuto delle studentesse e degli studenti indica anche i doveri che gli allievi di ogni istituzione sono tenuti ad
osservare. Quale tra i seguenti doveri NON rientra nell'elenco proposto dall'art. 3 dello Statuto? (Area 2 - Gestione
dell'istituzione scolastica, n.205)
A) Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l'ambiente scolastico e di provvedere alla pulizia dei locali come importante
fattore di qualità della vita della scuola
B) Gli studenti sono tenuti a utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e a tenere un comportamento corretto per non
arrecare danni al patrimonio della scuola
C) Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dai regolamenti dei singoli istituti
D) Gli studenti sono tenuti ad avere verso il capo d'istituto, i docenti, il personale ATA della scuola, i loro compagni lo stesso rispetto, anche formale,
che chiedono per se stessi
793. Con quale atto normativo il comportamento degli studenti valutato insufficiente diventa causa di NON ammissione alla
classe successiva e agli esami di Stato? (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.206)
A) L. n. 169 del 30 ottobre 2008
B) D.P.R. n. 249 del 24.06.1998
C) D.P.R. n. 275 dell'8 marzo 1999
D) D.P.R. n. 235 del 20 novembre 2007
794. Il patto educativo di corresponsabilità è uno strumento innovativo attraverso il quale: (Area 2 - Gestione dell'istituzione
scolastica, n.207)
A) declinare i rapporti, i diritti e i doveri che intercorrono tra l'istituzione scolastica e le famiglie
B) presentare nel dettaglio il curricolo d'istituto della scuola
C) chiarire le funzioni e i compiti degli Organi Collegiali e in particolare dei rappresentanti dei genitori nei Consigli di Classe
D) Definire il significato delle assemblee degli studenti nella partecipazione attiva alla vita della scuola
795. L'orario complessivo del curricolo e quello destinato alle singole discipline e attività sono organizzati in modo flessibile
sulla base di una programmazione settimanale o plurisettimanale, fermi restando: (Area 2 - Gestione dell'istituzione
scolastica, n.209)
A) l'articolazione delle lezioni in non meno di cinque giorni settimanali
B) la possibilità di cumulare ore di lezione per alcune discipline in periodi dell'anno scolastico su richiesta dei docenti
C) la possibilità di sospendere le attività didattiche a favore di iniziative culturali e formative extrascolastiche sulla base di richieste di Enti e/o
Istituzioni esterni
D) l'abolizione della compresenza del docente di classe con eventuale eperto esterno per la realizzazione di attività formative previste dal POF
796. Al fine di preservare l'identità degli istituti professionali è necessario che le attività e gli insegnamenti scelti
autonomamente dalle istituzioni scolastiche siano coerenti con il PECUP (Profilo educativo culturale e professionale) e
quindi: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.210)
A) l'orario di ciascuna disciplina non può essere ridotto oltre il 20% rispetto al quadro orario previsto dall'indirizzo di riferimento
B) gli studenti non sono tenuti alla frequenza delle attività e degli insegnamenti prescelti
C) la valutazione dei risultati di apprendimento delle materie facoltative non concorrono alla valutazione complessiva
D) le richieste per le attività facoltative possono essere avanzate anche durante l'anno scolastico
797. Nel certificato delle competenze rilasciato alla conclusione degli esami di Stato (Area 2 - Gestione dell'istituzione
scolastica, n.211)
A) sono certificate le competenze acquisite dallo studente anche con riferimento alle eventuali materie o attività opzionali e facoltative
B) non possono essere certificate le competenze acquisite dallo studente durante le attività scelte autonomamente tra quelle opzionali e facoltative
C) sono certificate solo le competenze acquisite dall'allievo nell'ambito delle attività laboatoriali obbligatorie
D) sono certificate solo le competenze che si riferiscono al nuovo insegnamento di Cittadinanza e Costituzione
798. Quale dei seguenti elementi formali che caratterizzano una convenzione (che può avere livelli di complessità molto
differenti) non è obbligatorio? (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.212)
A) Il curricolum vitae dei soggetti che firmano la convenzione
B) Oggetto e finalità della convenzione
C) Impegni dei contraenti
D) Durata, validità, proroga
799. Che cos'è un Protocollo d'intesa? (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.213)
A) E' un atto amministrativo utilizzato dalle Pubbliche Amministrazioni per regolamentare ambiti e modalità di collaborazione istituzionale per
realizzare progetti di interesse pubblico
B) E' un atto amministrativo utilizzato dal DS per attribuire incarichi a docenti per ore eccedenti per la realizzazione di attività didattiche
C) E' un atto amministrativo che riguarda solo la realizzazione di attività nel campo delle tecnologie didattiche
D) E' un atto amministrativo che viene redatto solo tra istituzioni scolastiche per la realizzazione di programmi educativi e didattici comuni e di
interesse pubblico
800. Il Piano Annuale delle attività, comprensivo degli impegni di lavoro, è approvato e può essere modificato durante l'anno:
(Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.215)
A) dal Collegio dei Docenti
B) dal Dirigente Scolastico
C) dal Consiglio di Istituto
D) dai genitori
801. Che cosa si intende per orientamento formativo nella scuola di oggi? (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica,
n.220)
A) l'attività educativa e didattica in grado di aiutare l'allievo/a a scegliere la collocazione migliore rispetto alle proprie attitudini e potenzialità, nella
scuolae fuori della scuola
B) l'attività svolta dai docenti negli anni terminali dei due cicli per aiutare l'allievo a fare scelte in tema di indirizzi scolastici
C) l'insieme delle iniziative di tipo informativo e di scambio di esperienze tra i docenti e gli allievi di istituti differenti
D) l'inisieme dei colloqui sostenuti dall'allievo e dai propri famigliari nei momenti antecedenti l'iscrizione a scuola
802. Per garantire agli alunni stranieri presenti nelle scuole italiane il diritto allo studio, la parità nei percorsi di istruzione, la
partecipazione alla vita scolastica è necessario: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.221)
A) mettere in atto pratiche di accoglienza e di inclusione nella scuola e nella classe
B) facilitare l'apprendimento della lingua italiana in corsi separati dalle attività della classe, prima dell'inserimento dell'alunno straniero nel gruppo
classe
C) far acquisire all'allievo lo stile di vita e le modalità di comportamento tipici di un determinato contesto
D) aiutare l'allievo a dimenticare la propria storia, gli usi e i costumi dell'area geografica di provenienza
803. Nell'ottobre del 2007 viene pubblicato dal MIUR il documento dal titolo "La via italiana per la scuola interculturale e
l'integrazione degli alunni stranieri". Essa si fonda su quattro principi. Quale dei seguenti NON è previsto dal documento?
(Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.222)
A) scuola specifica: vengono previste forme e luoghi di apprendimento separati
B) universalismo: coerenza con le norme previste dalla Costituzione internazionale per i diritti dell'infanzia
C) scuola comune: accoglienza e inclusione degli allievi stranieri nelle normali classi
D) intercultura: promozione di dialogo e di confronto tra allievi di etnie diverse
804. Quale delle seguenti azioni educative e didattiche non è riconducibile alle azioni per l'integrazione interculturale previste
dal documento "La via italiana all'educazione interculturale"? (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.223)
A) interventi relativi all'apprendimento della lingua italiana prima dell'accoglienza dell'allievo/a
B) interventi relativi alle relazioni tra scuola e territorio
C) interventi relativi alle discriminazini e ai pregiudizi
D) interventi relativi alle prospettive interculturali nei saperi e nelle competenze
805. Che cosa si intende per apprendimento informale? (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.226)
A) apprendimento non intenzionale risultante dalle attività della vita quotidiana legate al lavoro, alla famiglia o al tempo libero
B) è il risultato di un'esperienza di vita non strutturata in termini di tempi o di risorse, comunque affrontate intenzionalmente dal soggetto
C) è il risultato di apprendimento maturato in situazioni pianificate non specificamente concepite come situazioni formative o mirate
all'apprendimento. C'è sempre e comunque intenzionalità
D) apprendimento maturato in un contesto organizzato e strutturato che di norma sfocia in una forma di autovalutazione
806. Nel riordino del secondo ciclo di istruzione, il Comitato Tecnico Scientifico (CTS) degli istituti che decidono di attivare
questo organismo, ha il compito di: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.229)
A) consulenza nei processi decisionali mirati alla progettazione degli spazi di autonomia e di flessibilità delle aree di indirizzo
B) definizione degli indirizzi scolastici
C) elaborazione del POF della scuola
D) elaborazione del Programma Annuale
807. Il Patto educativo di corresponsabilità, "finalizzato a definire in maniera dettagliata e condivisa diritti e doveri nel
rapporto tra istituzione scolastica autonoma, studenti e famiglie" è previsto dal: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica,
n.230)
A) DPR n. 235 del 21.11.2007, Regolamento recante modifiche ed integrazioni al DPR n. 249 del 24.06.1998 concernente lo Statuto delle
studentesse e degli studenti della scuola secondaria
B) DPCM del 7.07.1995, schema generale di riferimento della "Carta dei servizi scolastici"
C) Legge n. 169 del 30.10.2008, conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 1 settembre 2008, n. 137, recante disposizioni urgenti in
materia di istruzione e università
D) Nota prot. 3602 del 31 luglio 2008 avente ad oggetto il Regolamento recante modifiche ed integrazioni al DPR n. 249 del 24.06.1998 concernente
lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria
808. Che cosa si intende per Carta dei Servizi della scuola? (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.231)
A) Il documento, previsto dal DPCM 7- 6-1995, attraverso il quale la scuola dichiara all' utenza le caratteristiche delle proprie prestazioni e rende
quindi riconoscibile la qualità del servizio stesso
B) Il documento che viene consegnato ad ogni famiglia all' atto dell' iscrizione
C) il documento contenente l' elenco dei servizi scolastici ed extrascolastici che la scuola offre all' utenza, redatto sulla base delle indicazioni fornite
dal Ministero dell' Istruzione e dal Direttore Regionale
D) Il documento che conteneva l' offerta formativa della scuola, sostituito dal POF in base al DPR 275/99
809. Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso da parte di chiunque vi abbia interesse (genitori, studenti), entro
quindici giorni dalla comunicazione: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.233)
A) ad un apposito organo di garanzia interno alla scuola, istituito e disciplinato dai regolamenti delle singole istituzioni scolastiche
B) all' organo di garanzia regionale, presieduto dal Direttore dell' Ufficio Scolastico Regionale o da un suo delegato, istituito dal DPR 449/1998
concernente lo Statuto delle studentesse e degli studenti
C) al coordinatore del consiglio di classe che ha irrogato il provvedimento disciplinare
D) al presidente del consiglio di istituto che ha irrogato il provvedimento disciplinare
810. Che cosa è il Regolamento di Istituto? (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.234)
A) Il documento che stabilisce le regole di funzionamento della scuola rispetto ai servizi, al personale, agli studenti, agli organi collegiali, alle
procedure da adottare in caso di provvedimenti disciplinari nei confronti degli alunni
B) Il documento che disciplina il comportamento di tutto il personale della scuola, fermo restando che la definizione dei doveri del dipendente ad
opera dei codici di comportamento, la tipologia delle infrazioni e delle relative sanzioni sono definite dai contratti collettivi
C) Il documento che regola il funzionamento degli organi collegiali
D) il documento che viene consegnato alle famiglie all'atto dell' iscrizione
811. Quale è il ruolo del DS nell'offerta formativa: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.236)
A) esercita le funzioni previste dall' art. 25 del decreto legislativo 165/2001 nel rispetto delle competenze degli organi collegiali e risponde dei risultati
B) elabora l'offerta formativa
C) dà al collegio dei docenti indirizzi utili per la progettazione dell'offerta formativa perché è responsabile dei risultati
D) nessuno,in quanto è responsabile esclusivamente delle risorse finanziarie.
812. La responsabilità dirigenziale è disciplinata: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.237)
A) dall' art. 21 del decreto legislativo 165/2001
B) dall' art. 3 del decreto legislativo 29/1993
C) dalla legge 59/1997
D) dalla legge 300/1970 (Statuto dei lavoratori)
813. Nello svolgimento delle sue funzioni organizzative e amministrative il Dirigente Scolastico è coadiuvato: (Area 2 Gestione dell'istituzione scolastica, n.238)
A) dal Direttore dei servizi generali e amministrativi
B) dal collegio docenti
C) dal Consiglio di istituto
D) dai collaboratori scolastici
814. In base al DPR 275/99 il Dirigente Scolastico: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.239)
A) è tenuto ad attivare rapporti con gli enti locali e con le diverse realtà istiruzionali, culturali, sociali ed economiche operanti sul territorio
B) può attivare rapporti con gli enti locali e con le diverse realtà istiruzionali, culturali, sociali ed economiche operanti sul territorio
C) non può attivare rapporti con gli enti locali e con le diverse realtà istiruzionali, culturali, sociali ed economiche operanti sul territorio
D) non può attivare rapporti con gli enti locali e con le diverse realtà istiruzionali, culturali, sociali ed economiche operanti sul territorio, senza
l'autorizzazione dell' Ufficio Scolastico Provinciale
815. A norma dell' art. 4, comma 2, del decreto legislativo 165/2001, i dirigenti delle pubbliche amministrazioni: (Area 2 Gestione dell'istituzione scolastica, n.240)
A) sono responsabili in via esclusiva dell' attività amministrativa, della gestione e dei relativi risultati
B) sono responsabili dell' attività amministrativa e della gestione, ma non dei risultati ottenuti
C) non sono responsabili dell' attività amministrativa e della gestione, ma sono responsabili dei risultati
D) non sono responsabili dell' attività amministrativa, ma sono responsabili della gestione e dei risultati
816. Le istituzioni scolastiche possono promuovere o aderire ad accordi di rete che devono prevedere l' individuazione dell'
organo che assume il compito di gestirer le risorse conferite e coordini il concreto svolgimento delle attività concordate.
Quale disposizione lo prevede? (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.241)
A) Il Regolamento dell' autonomia
B) la legge 59/97 (riforma della Pubblica Amministrazione)
C) il decreto legislativo 297/94 (Testo Unico delle leggi sull' istruzione)
D) decreto legislativo 112/98
817. Secondo l'art. 7 del DPR n. 275/99," le istituzioni scolastiche possono promuovere accordi di rete o aderire ad essi per il
raggiungimento delle proprie finalità istituzionali". Tale accordo è approvato sempre: (Area 2 - Gestione dell'istituzione
scolastica, n.242)
A) dal Consiglio di circolo o istituto
B) dal collegio dei docenti
C) dalla giunta esecutiva
D) dall' Ufficio Scolastico Regionale
818. Le istituzioni scolastiche possono promuovere accordi di rete o aderire ad essi per il raggiungimento delle proprie
finalità istituzionali. L'accordo può avere ad oggetto: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.243)
A) attività didattiche, di ricerca, sperimentazione e sviluppo, di formazione e aggiornamento
B) attività extracurricolari e servizi forniti dalle scuole
C) la variazione dei singoli bilanci finalizzata all' acquisto di beni e servizi
D) attività curricolari
819. Le istituzioni scolastiche esercitano l'autonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo:
dell'istituzione scolastica, n.244)
(Area 2 - Gestione
A) Singolarmente o tra loro asociate, tenendo conto delle esigenze del contesto culturale, sociale ed economico delle realtà locali
B) Singolarmente o tra loro associate, in modo da adempire ai doveri di formazione degli alunni e crescita culturale della società
C) Singolarmente o tra loro associate, conformandosi alle esigenze del contesto culturale, sociale ed economico delle realtà territoriali
D) Singolarmente o tra loro associate, facendosi promotrici di iniziative volte a promuovere l'uguaglianza, la diversità e lìintegrazione, nonché a
diffondere i valori sociali ed economici propri del territorio in cui sono inserite
820. Le reti di scuole sono disciplinate: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.245)
A) dal DPR 275/99
B) dalla legge 53/03
C) dalla legge costituzionale 3/01
D) non sono ancora state disciplinate
821. L' art. 7 del DPR 275/99 prevede che le attività delle reti di scuole riguardino:
scolastica, n.246)
(Area 2 - Gestione dell'istituzione
A) attività didattiche, di ricerca, sperimentazione e sviluppo, di formazione e aggiornamento
B) attività complementari e integrative
C) attità curricolari
D) l' autonomia dei singoli bilanci, l' acquisto di beni e servizi, l'organizzazione
822. L' accordo stipulato tra le istituzioni scolastiche che costituiscono una rete di scuole prevede: (Area 2 - Gestione
dell'istituzione scolastica, n.247)
A) l' individuazione dell' organo che assume il compito di gestire le risorse conferite e coordini il concreto svolgimento delle attività concordate
B) la configurazione della rete come soggetto giuridico autonomo
C) l' aurorizzazione da parte dell' Ufficio Scolastico Regionale
D) il trasferimento, all' imterno delle istituzioni scolastiche che hanno costituito la rete, di docenti o di personale amministrativo, tecnico e ausiliario
(A.T.A.)
823. Riguardo al POF, il Consiglio di istituto è: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.248)
A) organo di governo con potestà deliberativa
B) organo di gestione con potestà direttiva
C) organo di gestione con potestà di coordinamento
D) organo di gestione attuazione tecnica con potestà deliberativa
824. Quale organo collegiale o monocratico svolge attività di indirizzo e di controllo sul POF?
dell'istituzione scolastica, n.249)
(Area 2 - Gestione
A) Il Consiglio di istituto
B) Il collegio docenti
C) Il Dirigente Scolastico
D) Il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi
825. A noma dell' art. 3 del DPR 275/99 il Piano dell' Offerta formativa è: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.250)
A) elaborato dal collegio dei docenti e adottato dal consiglio di circolo o di istituto
B) elaborato dal consiglio di circolo o di istituto e adottato dal collegio dei docenti
C) elaborato dal Dirigente Scolastico e adottato dal consiglio di circolo o di istituto e dal collegio dei docenti
D) elaborato dal collegio dei docenti e adottato dal consiglio di circolo o di istituto e dal Dirigente Scolastico
826. Quale delle seguenti affermazioni non è corretta: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.251)
A) il POF non è pubblico
B) il POF è il documento fondamentale dell' identità culturale e progettuale dell' istituzione scolastica
C) il POF è elaborato dal collegio docenti
D) la previsione del POF è espressione della reale autonomia garantita alle nuove istituzioni scolastiche
827. La definizione dei curricoli è contenuta: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.252)
A) nell' art. 8 del DPR 275/99
B) nella legge 53/2003
C) nella legge 30/2000
D) nella legge 9/1999
828. Il certificato delle competenze di base, previsto dal D.M. 9/2010, viene compilato: (Area 2 - Gestione dell'istituzione
scolastica, n.253)
A) al termine del primo biennio della scuola secondaria di secondo grado
B) al termine della scuola secondaria di primo grado
C) al termine della scuola secondaria di secondo grado
D) al termine della scuola primaria
829. La definizione del curricolo tiene conto: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.254)
A) delle diverse esigenze formative degli alunni concretamente rilevate
B) delle diverse esigenze formative degli alunni emerse negli anni precedenti
C) delle diverse esigenze formative degli alunni evidenziate dalle famiglie
D) delle diverse esigenze formative degli alunni rilevate dall' I.N.V.A.L.S.I
830. Le istituzioni scolastiche determinano il curricolo obbligatorio per i propri alunni integrando la quota nazionale con la
quota loro riservata. Qesta cosiddetta "quota locale" è specificata: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.255)
A) nel Piano dell' offerta formativa
B) nella Carta dei Servizi della scuola
C) in uno specifico accordo stipulato con l' Ufficio Scolastico Regionale
D) nel Programma Annuale
831. Le istituzioni scolastiche, nell' ambito dell' autonomia didattica, possono adottare modalità di erogazione del servizio
flessibili. Ciò significa, tra l'altro: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.256)
A) definire unità di insegnamento non coincidenti con l' unità oraria della lezione.
B) stabilire gli obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni
C) determinare l' orario obbligatorio annuale complessivo dei curricoli
D) definire gli standard relativi alla qualità del servizio
832. In base al Regolamento sull' autonomia, il curricolo è: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.257)
A) l' insieme delle discipline da insegnare e delle attività da promuovere durante il corso di studi
B) l' insieme delle discipline previste dal piano degli studi
C) l' insieme delle discipline contenute nella quota obbligatoria riservata alle istituzioni scolastiche
D) l' insieme delle discipline relative ad uno specifico indirizzo di studi, indicate dal Ministero dell'Istruzione
833. Il sistema educativo di istruzione e di formazione si articola nella scuola dell'infanzia, in un primo ciclo che comprende la
scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado, e in un secondo ciclo che comprende il sistema dei licei ed il sistema
dell'istruzione e della formazione professionale. Tale enunciato è contenuto: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica,
n.259)
A) nell' art. 2 comma d della legge 53/2003
B) nell' art. 8 del DPR 275/99
C) nel decreto legislativo 59/04
D) nell' art. 21 della legge 59/97
834. "Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni e agli enti locali, per la riforma della Pubblica
Amministrazione e per la semplificazione amministrativa" è il titolo: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.260)
A) della legge 59/97
B) della legge 53/03
C) del DPR 275/99
D) del DM 234/2000
835. L' art. 14 del DPR 275/99 prevede che la realizzazione di scambi educativi internazionali venga disciplinata: (Area 2 Gestione dell'istituzione scolastica, n.261)
A) dalle istituzioni scolastiche
B) dal MAE (Ministero degli Affari Esteri)
C) dal MIUR
D) dall' USR
836. L' articolazione delle lezioni avviene: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.262)
A) in non meno di cinque giorni settimanali fermo restando il rispetto del monte ore annuale, pluriennale o di circolo previsto per le singole discipline
e attività obbligatorie
B) in cinque giorni settimanali, fermo restando il rispetto del monte ore annuale, pluriennale o di circolo previsto per le singole discipline e attività
obbligatorie
C) in sei giorni settimanali, fermo restando il rispetto del monte ore annuale, pluriennale o di circolo previsto per le singole discipline e attività
obbligatorie
D) in non meno di sei giorni settimanali, fermo restando il rispetto del monte ore annuale, pluriennale o di circolo previsto per le singole discipline e
attività obbligatorie
837. Il riordino degli istituti tecnici prevede ampi spazi di flessibilità nell' area di indirizzo, aggiuntivi alla quota del 20% di
autonomia già prevista, che ammontano: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.263)
A) al 30% nel secondo biennio e al 35% nel quinto anno
B) al 25% in prima e in seconda, al 35% in terza e quarta, al 40% in quinta
C) al 35% in quarta e in quinta.
D) ad un ulteriore 20% complessivo nei cinque anni.
838. Il riordino degli istituti professionali prevede ampi spazi di flessibilità nell' area di indirizzo, aggiuntivi alla quota del 20%
di autonomia già prevista, che ammontano: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.264)
A) al 25% in prima e in seconda, al 35% in terza e quarta, al 40% in quinta
B) al 30% nel secondo biennio e al 35% nel quinto anno
C) ad un ulteriore 20% complessivo nei cinque anni
D) al 35% in quarta e in quinta da dedicare a stage, tirocini e alternanza scuola-lavoro
839. Nell' ambito dell' autonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo, la formazione e l'aggiornamento culturale e
professionale del personale scolastico è curato dalle scuole a norma (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.265)
A) dell' art. 6 del DPR 275/99
B) dell' art. 21 della legge 59/97
C) del DPR 235/2007
D) del decreto legislativo 59/2004
840. Promuovere insegnamenti in lingua straniera in attuazione di intese ed accordi internazionali è espressione: (Area 2 Gestione dell'istituzione scolastica, n.266)
A) di autonomia didattica
B) di autonomia organizzativa
C) di autonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo
D) dell' azione di programmazione del POF
841. A norma dell' art. 5 del DPR 275/99, le scuole possono: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.267)
A) adattare il calendario scolastico in relazione alle esigenze derivanti dal Piano dell' offerta formativa, nel rispetto delle funzioni spettanti in materia
alle Regioni
B) adattare il calendario scolastico in relazione alle esigenze derivanti dal Piano dell' offerta formativa, nel rispetto delle funzioni spettanti in materia
allo Stato
C) adattare il calendario scolastico in relazione alle esigenze derivanti dal Piano dell' offerta formativa, nel rispetto delle funzioni spettanti in materia
alla Provincia
D) adattare il calendario scolastico in relazione alle esigenze derivanti dal Piano dell' offerta formativa, nell' esercizio della loro autonomia
organizzativa
842. Le quote di flessibilità previste dai Regolamenti per il riordino degli istituti tecnici e degli istituti professionali si
applicano: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.268)
A) nelle aree di indirizzo
B) nell' area di istruzione generale
C) negli spazi di insegnamento laboratoriale
D) nelle discipline che costituiscono la quota riservata alla scuola
843. L' autonomia organizzativa consente alle scuole: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.269)
A) di diversificare le modalità di impiego dei docenti nelle varie classi e sezioni
B) di istituire corsi di formazione e aggiornamento culturale e professionale del personale scolastico
C) di costituire i cosiddetti "campus", organizzazioni complesse nelle quali coesistono il percorso di istruzione e quello di istruzione e formazione
professionale
D) di stabilire i criteri per il riconoscimento dei crediti e per il recupero dei debiti scolastici
844. Il riordino della scuola secondaria di secondo grado prevede che i percorsi quinquennali siano articolati in: (Area 2 Gestione dell'istituzione scolastica, n.270)
A) due bienni e un quinto anno
B) un biennio e un triennio
C) un triennio e un biennio
D) in un primo biennio, un terzo anno e un secondo biennio
845. Il riordino degli istituti tecnici e professionali prevede spazi di flessibilità che si aggiungono alla quota del 20% dell'
autonomia. Essi vengono utilizzati per: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.271)
A) articolare le aree di indirizzo in opzioni e introdurre insegnamenti alternativi inclusi in appositi elenchi nazionali per rispondere alle esigenze del
mondo del lavoro e delle professioni
B) articolare il percorso formativo sulla base delle richieste del mondo del lavoro
C) articolare il percorso formativo in modo da utilizzare le professionalità presenti nella scuola
D) articolare il percorso formativo per consentire l' utilizzo di metodologie innovative basate sulla didattica laboratoriale
846. I dipartimenti, previsti dal riordino della scuola secondaria superiore, sono: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica,
n.272)
A) articolazioni funzionali del collegio docenti a sostegno della didattica e della progettazione formativa
B) diramazioni del Consiglio di istituto deputate all' organizzazione delle attività extracurricolari
C) organismi che coordinano l' integrazione tra scelte educative e richieste del mondo del lavoro e delle professioni
D) gruppi di lavoro con il compito di organizzare in maniera funzionale i laboratori della scuola
847. Il Regolamento recante norme per la riorganizzazione della rete scolastica e il razionale ed efficace utilizzo delle risorse
umane della scuola ai sensi dell' art. 64, comma 4, del decreto legge 112/2008, convertito, con modificazioni, dalla legge
133/2008 è: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.273)
A) il D.P.R. 81/2009
B) il DPR 119/2009
C) la legge 169/2008
D) D.M. 234/2009
848. Il D.P.R. 88/2010, Regolamento recante norme per il riordino degli istituti tecnici a norma dell' art. 64, comma 4, del
decreto legge 112/2008, convertito, con modificazioni, dalla legge 133/2008, prevede che gli istituti tecnici risultino divisi in
due settori: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.275)
A) economico e tecnologico
B) amministrativo e industriale
C) dei servizi e dell' industria e artigianato
D) turistico e informatico
849. Il D.P.R. 87/2010, Regolamento recante norme per il riordino degli istituti professionali a norma dell' art. 64, comma 4, del
decreto legge 112/2008, convertito, con modificazioni, dalla legge 133/2008, prevede che gli istituti professionali risultino
divisi in: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.276)
A) settore dei servizi e settore dell' industria e artigianato
B) settore amministrativo e settore manifatturiero
C) settore amministrativo e settore industriale
D) settore alberghiero e settore dell' artigianato
850. Il D.P.R. 89/2010, Regolamento recante revisione dell' assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei a norma
dell' art. 64, comma 4, del decreto legge 112/2008, convertito, con modificazioni, dalla legge 133/2008, prevede che l'
istruzione liceale comprenda i licei: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.277)
A) artistici, classici, linguistici, musicali e coreutici, scientifici e delle scienze umane
B) artistici, classici, linguistici, musicali e coreutici, scientifici, delle scienze umane, economici e tecnologici
C) artistici, classici, linguistici, musicali e coreutici, scientifici e psicopedagogici
D) artistici, classici, linguistici, musicali e coreutici, scientifici, psicopedagogici e delle scienze sociali
851. Per realizzare l' ampliamento dell' offerta formativa le istituzioni scolastiche possono (Area 2 - Gestione dell'istituzione
scolastica, n.278)
A) promuovere e aderire a convenzioni o accordi stipulati a livello nazionale, regionale o locale, anche per la realizzazione di specifici progetti
B) promuovere e aderire a convenzioni o accordi stipulati a livello nazionale, regionale o locale previa autorizzazione da parte dell' USR
C) promuovere e aderire a convenzioni o accordi stipulati a livello nazionale, regionale o locale entro parametri stabiliti dal Ministero dell'Istruzione
D) promuovere e aderire a convenzioni o accordi stipulati a livello nazionale, regionale o locale rispettando i criteri fissati dal Consiglio Nazionale
della Pubblica Istruzione
852. "L' istituzione del Fondo per l' arricchimento e l' ampliamento dell' offerta formativa e per gli interventi perequativi" è
regolamentato: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.279)
A) dalla legge 440/97
B) dalla direttiva n. 87 dell' 8 novembre 2010
C) dalla nota MIUR 0000996 del 15 febbraio 2011
D) dalla legge 69/2000
853. La direttiva del MIUR n. 87 dell' 8 novembre 2010 prevede, tra gli interventi prioritari, (Area 2 - Gestione dell'istituzione
scolastica, n.280)
A) il potenziamento e l' espansione dell' offerta formativa nelle scuole paritarie
B) la definizione dei criteri per la ripartizione delle somme destinate agli interventi di edilizia scolastica
C) monitoraggio delle attività realizzate dalle istituzioni scolastiche a cura degli Uffici Scolastici Regionali
D) la definizione dei criteri per la scelta, l' adozione e l'utilizzazione delle metodologie e degli strumenti didattici, ivi compresi i libri di testo
854. A norma dell' art. 11 del DPR 275/99, i progetti di iniziative innovative delle istituzioni scolastiche riguardanti gli
ordinamenti degli studi (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.282)
A) devono avere una durata predefinita, indicare con chiarezza gli obiettivi ed essere sottoposti, dopo l' attuazione, a valutazione dei risultati
B) non devono avere una durata predefinita, ma devono indicare con chiarezza gli obiettivi ed essere sottoposti, dopo l' attuazione, a valutazione dei
risultati
C) devono avere una durata predefinita, indicare con chiarezza gli obiettivi, ma non devono essere sottoposti, dopo l' attuazione, a valutazione dei
risultati
D) devono indicare con chiarezza gli obiettivi ed essere sottoposti, dopo l' attuazione, a valutazione dei risultati
855. L' enunciato: "L'amministrazione scolastica centrale e periferica può avvalersi, per i compiti connessi con l' attuazione
dell' autonomia, dell' opera di dirigenti scolastici e docenti forniti di adeguati titoli culturali, scientifici e professionali..." è
contenuto: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.283)
A) nell' art. 26, comma 8, della legge 448/98
B) nel Decreto Interministeriale n. 30/99
C) nel DPR 347/2000
D) nell' art. 45, comma 1, del decreto legislativo 165/2001
856. La scelta, l' adozione e l' utilizzazione delle metodologie e degli strumenti didattici, ivi compresi i libri di testo, debbono
essere: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.284)
A) coerenti con il piano dell' offerta formativa e attuate con criteri di trasparenza e tempestività
B) coerenti con il piano dell' offerta formativa e attuate con criteri di efficienza ed efficacia
C) coerenti con il piano dell' offerta formativa e attuate con criteri di trasparenza e imparzialità
D) coerenti con il piano dell' offerta formativa e attuate con criteri di trasparenza ed efficienza
857. Le linee guida circa la gestione delle risorse umane sono indicate: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.285)
A) dall' art. 7 del decreto legislativo 165/2001
B) dall' art. 1 del D.I. 44/2001
C) dall' art. 1 legge 296/2006 - legge finanziaria 2007
D) dall' art. 21 legge 59/1997
858. Gli incarichi per le funzioni strumentali al piano dell' offerta formativa: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica,
n.286)
A) sono conferiti dal Dirigente Scolastico in base ai criteri di attribuzione stabiliti dal collegio docenti
B) sono conferiti dal Direttore dell' Ufficio Scolastico Regionale in base ad una graduatoria per titoli aggiornata ogni due anni
C) sono conferiti dal collegio docenti a conclusione di un iter per l' individuazione degli aventi diritto
D) sono competenza esclusiva del Dirigente Scolastico
859. Secondo l' art. 6, comma 2, del CCNL 2006-2009 i nominativi del personale utilizzato nelle attività e progetti retribuiti con
il fondo di istituto sono materia di: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.288)
A) informazione successiva
B) contrattazione integrativa
C) informazione preventiva
D) concertazione
860. Ai fini della definizione del POF: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.289)
A) il Dirigente Scolastico attiva i necessari rapporti con gli Enti locali e con le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti sul
territorio
B) il collegio dei docenti attiva i necessari rapporti con gli Enti locali e con le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti sul
territorio
C) il consiglio di istituto attiva i necessari rapporti con gli Enti locali e con le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti sul
territorio
D) un' apposita commissione, istituita sulla base delle indicazioni fornite dall' USR, attiva i necessari rapporti con gli Enti locali e con le diverse realtà
istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti sul territorio
861. I docenti, in coerenza con gli obiettivi di ampliamento dell' offerta formativa delle singole istituzioni scolastiche, possono
svolgere attività didattica rivolta al pubblico, anche di adulti, nella propria o in altra istituzione scolastica in relazione alle
esigenze formative (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.290)
A) provenienti dal territorio
B) evidenziate dal consiglio di istituto
C) rilevate dall' Ufficio Scolastico Regionale
D) evidenziate dal collegio docenti
862. A norma del D.I. 44/2001 i mandati di pagamento sono a firma: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.291)
A) del Dirigente e del Direttore SGA
B) del Dirigente
C) del Direttore SGA
D) del Revisore dei conti
863. Secondo l' art. 1 del D.I. 44/2001, le dotazione finanziarie di istituto sono utilizzate: (Area 2 - Gestione dell'istituzione
scolastica, n.292)
A) senza altro vincolo di destinazione che quello prioritario per lo svolgimento delle attività di istruzione, formazione e orientamento previste e
organizzate nel POF
B) secondo le direttive del consiglio di circolo o istituto e previa autorizzazione dell' Ufficio Scolastico Regionale che garantisce la copertura
finanziaria
C) liberamente dall' istituzione scolastica in virtù dell' autonomia di gestione prevista dal DPR 275/99
D) autonomamente dall' istituzione scolastica con il solo vincolo delle direttive sulla gestione amministrativo- contabile impartite dal Ministero dell'
Istruzione
864. Il D.I. 44/2001 è: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.293)
A) il Regolamento sulla gestione amministrativo-contabile delle istituzioni scolastiche
B) il Regolamento sull' autonomia delle istituzioni scolastiche
C) il Regolamento applicativo del DPR 567/96
D) Il Regolamento delle iniziative complementari e delle attività integrative nelle istituzioni scolastiche
865. L' autovalutazione dell' offerta formativa : (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.294)
A) è un' azione della valutazione interna condotta da operatori appartenenti all' istituzione scolastica stessa
B) coincide con la valutazione interna
C) valuta in che modo l' offerta formativa contribuisce al raggiungimento degli obiettivi generali del sistema
D) valuta il rapporto risorse impiegate-risultati conseguiti
866. La valutazione dell' offerta formativa è: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.295)
A) strumento regolativo dell' offerta stessa, legittimazione dell' autonomia scolastica, motore di ricerca educativa, indice della qualità della scuola
B) misurazione dei livelli di realizzazione delle attività, indice della disponibilità finanziaria dell' istituzione scolastica, rilevazione della validità dell'
offerta formativa stessa
C) valutazione della capacità progettuale dell' istituzione scolastica, misurazione delle capacità professionali dei docenti, certificazione dell' offerta
formativa stessa
D) legittimazione dell' autonomia scolastica, misurazione dei livelli di realizzazione delle attività, indice della capacità organizzativa della scuola
867. La legge 440/1997 prevede l' istituzione di un "Fondo per l' arricchimento e l' ampliamento dell' offerta formativa e per gli
interventi perequativi" destinato, tra l' altro, (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.296)
A) alla formazione del personale della scuola
B) agli interventi di edilizia scolastica
C) al finanziamento dei viaggi di istruzione
D) alla copertura della quota regionale di iniziative a carattere nazionale
868. La formazione e l' aggiornamento culturale e professionale del personale scolastico previsto dal Regolamento sull'
autonomia attiene (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.297)
A) all' autonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo
B) all' autonomia didattica
C) all' autonomia organizzativa
D) alla formazione permanente, anche detta lifelong learning
869. La norma che tutela l' integrazione dell' allievo straniero è: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.298)
A) il decreto legislativo 286/1998
B) la legge 53/2003
C) la legge 104/1992
D) la C.M. 262/88
870. La norma che tutela l' integrazione dell' allievo disabile è: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.299)
A) la legge 104/1992
B) C.M. 339/1992
C) la legge 189/02
D) la Direttiva 133/1996
871. Ai sensi dell' art. 12, comma 5, della legge 104/1992 e del DPR del 24 febbraio 1994, il P.E.I. è redatto congiuntamente:
(Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.300)
A) dagli operatori delle unità sanitarie locali, dal personale insegnante curricolare e di sostegno della scuola e, ove presente, con la partecipazione
dell' insegnante operatore psicopedagogico in collaborazione con i genitori dell' alunno
B) dagli operatori delle unità sanitarie locali, dal docente Figura Strumentale per l' integrazione scolastica, dal docente di sostegno e, ove presente,
con la partecipazione dell' insegnante operatore psicopedagogico in collaborazione con i genitori dell' alunno
C) dal Dirigernte Scolastico,dagli operatori delle unità sanitarie locali, da docente di sostegno e, ove presente, con la partecipazione dell' insegnante
operatore psicopedagogico in collaborazione con i genitori dell' alunno
D) dagli operatori delle unità sanitarie locali, dal docente Figura Strumentale per l' integrazione scolastica, dall' equipe pedagogica in collaborazione
con i genitori dell' alunno
872. La Diagnosi Funzionale è: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.301)
A) un atto sanitario medico-legale che descrive la compromissione funzionale dello stato psicofisico dell' alunno disabile
B) la descrizione analitica dei possibili livelli di risposta dell' alunno disabile
C) un documento che descrive le modalità terapeutiche di intervento nei confronti dell' alunno disabile
D) una relazione redatta dall' equipe psicopedagogica contente indicazioni atte a favorire lo sviluppo delle potenzialità dell' alunno disabile
873. Il Piano dell'Offerta Formativa garantisce : (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.304)
A) le diverse opzioni metodologiche, anche di gruppi minoritari, e valorizza le corrispondenti professionalità.
B) i diversi aspetti dell'organizzazione scolastica comprese le attività del personale ATA
C) le diverse compartecipazioni anche economiche degli enti e delle associazioni esterne alla scuola
D) le diverse attività e i relativi impegni di spesa delle classi e delle sezioni
874. i primi riferimenti normativi per la elaborazione del Piano dell'Offerta Formativa sono contenuti in : (Area 2 - Gestione
dell'istituzione scolastica, n.305)
A) Decreto del Presidente della Repubblica n. 275/1999 recante titolo "Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni
scolastiche, ai sensi dell'art. 21 della Legge n. 59/1997"
B) Legge n. 59/1997 : "Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni ed enti locali, per la riforma della Pubblica
Amministrazione e per la semplificazione amministrativa"
C) Il Decreto legislativo n. 112/1998: ""Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del
capo I della Legge n. 59/1997."
D) Il Decreto Legislativo n. 165/2001: "Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche"
875. Come viene elaborato il Piano dell'Offerta Formativa nelle scuole autonome?
scolastica, n.307)
(Area 2 - Gestione dell'istituzione
A) Il collegio dei docenti elabora il piano che viene poi adottato dal consiglio d'istituto
B) Il piano è deliberato dal collegio dei docenti sulla base anche delle proposte delle parti interessate; poi viene assunto dal consiglio d'istituto per
essere reso operativo
C) Il piano è predisposto ed approvato dal consiglio d'istituto su proposta del dirigente scolastico che raccoglie le diverse istanze del territorio, oltre
alle domande educative dei docenti che si esprimono attraverso delibere collegiali
D) Il piano richiede operazioni collegiali: prima i docenti lo deliberano in Collegio , poi il piano viene presentato ai genitori e agli Enti locali e , negli
istituti superiori, anche agli studenti ; la elaborazione finale è del Consiglio di Istituto.
876. Nella elaborazione del Piano dell'offerta formativa quale compito hanno le famiglie degli alunni? (Area 2 - Gestione
dell'istituzione scolastica, n.309)
A) Le famiglie formulano pareri e proposte che possono entrare nella definizione del Piano dell'offerta formativa
B) Le famiglie sono chiamate a deliberare aspetti specifici del Piano dell'offerta formativa
C) Le famiglie sono escluse dall'elaborazione del Piano dell'offerta formativa
D) Le famiglie approvano e sottoscrivono il Piano dell'offerta formativa all'atto dell'iscrizione alla scuola
877. Il Regolamento dell'Autonomia (DPR n.275/1999) prevede che a livello nazionale vengano definiti: (Area 2 - Gestione
dell'istituzione scolastica, n.310)
A) gli obiettivi generali del processo formativo, gli obiettivi specifici di apprendimento, la quota nazionale dei curricoli, l'orario obbligatorio annuale, il
monte ore per ciascuna disciplina
B) le linee guida del sistema formativo tali da permettere alle scuole di determinare i propri curricoli avvalendosi della loro autonomia nel rispetto dei
bisogni del territorio
C) i principi generali, le regole fondamentali, gli standard di funzionamento; all'interno di queste cornici le scuole potranno determinare gli obiettivi
specifici di apprendimento e i curricoli locali
D) solo le regole di funzionamento delle istituzioni scolastiche perché sono le scuole che hanno il compito di organizzare un curricolo adeguato alle
esigenze dei propri studenti
878. In base al DPR n. 275/1999 che riconosce alle istituzioni scolastiche l'autonomia organizzativa e didattica una scuola
dell'infanzia può: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.312)
A) diversificare le modalità di impiego dei docenti nelle varie sezioni in funzione di eventuali differenziazioni nelle scelte metodologiche adottate nel
piano dell'offerta formativa
B) diversificare gli orari di frequenza degli alunni in relazione ai bisogni dell'organizzazione
C) diversificare i tempi- scuola delle varie sezioni in funzione di eventuali progetti adottati nel piano dell'offerta formativa
D) diversificare i tempi di frequenza in relazione alle richieste specifiche delle singole famiglie
879. 1. In base al DPR n. 275/1999 che riconosce alle istituzioni scolastiche l'autonomia organizzativa e didattica una scuola
primaria può: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.313)
A) Nel rispetto del monte ore annuale previsto , modificare l'orario complessivo del curricolo e quello destinato alle singole discipline e attività
B) Modificare il monte ore complessivo del curricolo per destinarlo alle attività previste dal Piano dell'offerta formativa anche sulla base di una
programmazione plurisettimanale
C) Modificare il numero delle classi per favorire un utilizzo dell'organico più coerente con il Piano dell'offerta formativa
D) Modificare il monte ore annuale e l'articolazione dell'orario delle discipline in funzione della realizzazione di progetti approvati nel Piano
dell'Offerta formativa
880. In base al DPR n. 275/1999 che riconosce alle istituzioni scolastiche l'autonomia organizzativa e didattica, al MIUR spetta
di definire: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.314)
A) la quota nazionale dei curricoli e il corrispondente monte ore annuale
B) il piano di studio dei diversi ordini di scuola ma non i corrispondenti tempi di applicazione
C) la suddivisione delle discipline nei curricoli dei diversi ordini di scuola e le corrispondenti attività didattiche
D) il calendario scolastico e le festività nazionali previste
881. Secondo lo Statuto delle studentesse e degli studenti ( DPR n. 249/98 integrato con DPR n. 235/07 ) tra i doveri degli
studenti si individuano : (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.316)
A) Frequenza regolare dei corsi , impegno nello studio , comportamento corretto , cura dell'ambiente scolastico
B) Osservazione delle disposizioni di sicurezza , comportamento corretto , cura e rispetto delle persone , attenzione alle relazioni
C) Impegno nello studio , riparazione in caso di infrazione, cura dell'ambiente scolastico, rispetto formale
D) Accoglienza ai nuovi compagni in ingresso, frequenza regolare dei corsi , impegno nello studio , comportamento corretto
882. Il potere disciplinare di una scuola è regolato da : (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.317)
A) Regolamento interno d‘Istituto
B) Codice civile
C) Patto educativo di corresponsabilità
D) Piano dell'offerta formativa
883. Secondo lo Statuto delle studentesse e degli studenti ( DPR n. 249/98 integrato con DPR n. 235/07 ) una sanzione deve
sempre essere : (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.318)
A) Proporzionata alla gravità dell´infrazione commessa e riparatrice del danno
B) Adeguata all'infrazione commessa e esemplare per tutti gli alunni
C) Concordata con i famigliari dello studente
D) Affissa all'albo della scuola
884. Il Dirigente Scolastico può formare le classi in autonomia ma deve tener conto dei vincoli numerici stabiliti dal DPR n. 81/
2009 che , per la scuola primaria, danno la possibilità di: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.320)
A) Costituire classi con un numero di alunni non inferiore a 15 e non superiore a 26, elevabile fino a 27 qualora residuino resti
B) Costituire classi con un numero di alunni non inferiore a 11 e non superiore a 25, elevabile fino a 28 qualora residuino resti
C) Costituire classi con un numero di alunni non inferiore a 14 e non superiore a 25, elevabile fino a 27 qualora residuino resti
D) Costituire classi con un numero di alunni non inferiore a 15 e non superiore a 25, elevabile fino a 27 qualora residuino resti
885. La scuola primaria può funzionare secondo diverse articolazioni dell'orario scolastico settimanale corrispondenti a :
(Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.321)
A) Ore 24, ore 27 elevabili sino a 30 ore, nonché 40 ore, in base alle specifiche richieste delle famiglie
B) Ore 24, elevabili sino a 30 ore, nonché 40 ore, in base alle specifiche richieste delle famiglie
C) Ore 24; 27 ore elevabili sino a 30 ore, in base alle specifiche richieste delle famiglie
D) Ore 27 elevabili sino a 30 ore in base alle specifiche richieste delle famiglie
886. La scuola secondaria di 1^ grado può funzionare secondo diverse articolazioni dell'orario scolastico settimanale
corrispondenti a : (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.323)
A) 29 ore settimanali (più 33 ore annuali di approfondimento); 36 ore settimanali elevabili fino a 40 per il tempo prolungato
B) 30 ore settimanali per il tempo normale o 40 ore settimanali per il tempo prolungato su richiesta delle famiglie
C) 29 ore settimanali (più 33 ore annuali di approfondimento su richiesta delle famiglie); 40 ore settimanali per chi fa richiesta anche del tempo
mensa
D) 29 ore settimanali e 1 ora settimanale di approfondimento; 36 ore settimanali per il tempo prolungato; 40 ore solo per i corsi ad indirizzo musicale
887. Secondo il Regolamento dell'autonomia (DPR n. 275/1999) la "definizione dei curricoli" spetta : (Area 2 - Gestione
dell'istituzione scolastica, n.325)
A) Al Ministro dell' Istruzione che definisce gli obiettivi generali e specifici, le discipline uguali per tutti, l'orario obbligatorio annuale, i limiti di
flessibilità, nonché gli standard relativi alla qualità del servizio
B) Alle istituzioni scolastiche che determinano il Piano dell'offerta formativa il quale è comprensivo del curricolo obbligatorio e della quota nazionale
C) Alle istituzioni scolastiche che definiscono, anche in collaborazione con gli Enti Locali, le attività e le discipline di studio che costituiscono oggetto
di curricola
D) Al Ministro dell'Istruzione che definisce, per i diversi tipi e indirizzi di studio, le discipline e le attività costituenti la quota nazionale dei curricoli e il
relativo monte ore annuale, mentre gli obiettivi generali e specifici sono rimandati all'autonomia delle singole istituzioni scolastiche
888. Nella definizione del curricolo per la scuola dell'infanzia vengono considerati i seguenti obiettivi del processo formativo :
(Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.327)
A) La promozione dell'identità personale, dell'autonomia, delle competenze e l'acquisizione delle prime forme di esercizio della cittadinanza
B) La graduale maturazione delle abilità di base in continuità con la scuola primaria
C) L'acquisizione delle regole della convivenza civile e delle competenze minime per accedere alla scuola primaria
D) Le competenze e le prime forme di approccio ai saperi disciplinari
889. L'insegnamento di "Cittadinanza e Costituzione" nella scuola secondaria di primo grado deve essere impartito
nell'ambito : (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.330)
A) delle discipline appartenenti all'area storico-geografica
B) delle discipline appartenenti all'area sociale
C) delle discipline appartenenti all'area linguistico-artistico- espressiva
D) delle discipline appartenenti all'area matematico-scientifico- tecnologica
890. L'autovalutazione d'istituto si sviluppa: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.332)
A) In itinere durante tutto l'anno scolastico
B) A conclusione dell'anno scolastico
C) secondo le scansioni individuate dal MIUR
D) quando viene richiesta da alcune componenti della scuola
891. Un indicatore di valutazione della qualità dell'offerta formativa è dato da: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica,
n.333)
A) miglioramento degli apprendimenti rispetto a risultati precedenti ottenuti dalla scuola
B) efficienza organizzativa
C) aumento degli insegnamenti e delle discipline
D) collocazione della scuola oltre la media dei risultati ottenuti a livello nazionale nelle prove Invalsi
892. Una scuola di qualità è quella che: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.334)
A) sviluppa e promuove una cultura valutativa diffusa capace di migliorare la propria offerta formativa e di individuare procedure per valutarne i
diversi aspetti
B) ottimizza la propria offerta formativa ispirandola ai principi dell'efficienza e della trasparenza
C) predispone procedure per il controllo del personale
D) orienta i risultati alle richieste delle famiglie e ne raccoglie pareri e indicazioni
893. Per valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione si intende:
scolastica, n.335)
(Area 2 - Gestione dell'istituzione
A) La verifica degli esiti delle scuole da parte del sistema centrale
B) Le verifiche internazionali sui sistemi scolastici
C) La valutazione effettuata dall' istituto scolastico sul proprio funzionamento
D) Le verifiche effettuate dai docenti nelle classi per la valutazione degli obiettivi di apprendimento programmati
894. Il Common Assessment Framework (CAF) è una griglia comune per l'autovalutazione delle amministrazioni pubbliche
che ha lo scopo di : (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.336)
A) Facilitare l'autovalutazione di una organizzazione pubblica al fine di ottenere una diagnosi e intraprendere azioni di miglioramento
B) valutare la qualità degli esiti ottenuti dalle scuole pubbliche anche attraverso un confronto tra organizzazioni
C) permettere alle scuole di ottenere dei finanziamenti in relazione ai livelli di qualità espressi
D) far emergere le migliori pratiche da estendere anche alle altre organizzazioni pubbliche
895. I sistemi di valutazione della qualità di un'organizzazione secondo la ISO 9001/2000 sono basati sul processo costituito
dalle seguenti fasi: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.337)
A) pianificazione, esecuzione, controllo , azioni di miglioramento
B) valutazione iniziale, monitoraggio in itinere, valutazione finale
C) programmazione, erogazione, raccolta dati, diffusione risultati
D) brainstorming, problematizzazione, ricerca delle soluzioni, risultati
896. Secondo il Regolamento dell'autonomia (DPR n. 275/1999) e il D. LGS.n. 165/2001, il Dirigente scolastico per definire l'
offerta formativa della scuola deve: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.338)
A) promuovere gli interventi per assicurare la collaborazione delle risorse culturali, professionali, sociali ed economiche del territorio
B) tener conto delle situazioni economiche delle famiglie che fanno riferimento al bacino di utenza della scuola
C) coinvolgere gli enti locali e le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti sul territorio per stabilire i livelli di
compartecipazione economica di ciascuno
D) sorvolare su indicazioni e pareri che tengano conto della programmazione territoriale dell'offerta formativa
897. Le istituzioni scolastiche possono offrire un'offerta formativa più ampia e articolata collegata al territorio se: (Area 2 Gestione dell'istituzione scolastica, n.339)
A) realizzano accordi con le regioni e gli enti locali , arricchiscono i curricoli con attività e discipline facoltative utili a realizzare percorsi formativi
integrati
B) ricevono contributi esterni, donazioni (regolarmente registrate dal programma annuale ) anche attraverso l'intervento diretto delle famiglie.
C) hanno ricevuto fondi vincolati alla tipologia di offerta che intendono attivare
D) sono vincolate a contratti di sponsorizzazione con le associazioni e le imprese presenti sul territorio
898. Le istituzioni scolastiche singolarmente, collegate in rete o tra loro consorziate, possono integrare il curricolo locale con
iniziative in favore della popolazione giovanile e degli adulti se: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.340)
A) Viene realizzata specifica progettazione anche mediante il ricorso a metodi e strumenti di autoformazione e a percorsi formativi personalizzati,
facendo valere crediti formativi maturati anche nel mondo del lavoro, se essi sono debitamente documentati
B) aderiscono a convenzioni nazionali e promuovono accordi di rete a livello territoriale
C) istituiscono corsi diurni, pomeridiani e serali ad esclusivo favore della popolazione di recente immigrazione.
D) Sono collocate nelle regioni del sud in quanto possono accedere a fondi europei (Pon)
899. Gli strumenti che il Dirigente scolastico può utilizzare per stabilire partenariati con il territorio sono : (Area 2 - Gestione
dell'istituzione scolastica, n.341)
A) Accordi di programma, convenzioni, contratti di prestazione d'opera, associazioni temporanee con agenzie pubbliche e private
B) Protocolli d'intesa , accordi anche verbali, consorzi, programmazioni negoziate
C) Convenzioni, accordi di programma, contratti diversi , delibere, statuti
D) Convenzioni , regolamenti e qualsiaisi altro strumento di negoziazione purchè deliberato dagli Organi collegiali
900. Quale organo collegiale delinea gli indirizzi generali per l'elaborazione del Piano dell'offerta formativa: (Area 2 - Gestione
dell'istituzione scolastica, n.342)
A) Il Consiglio di Circolo o di Istituto
B) Il Consiglio di intersezione/ interclasse/ di classe
C) Il Collegio dei docenti
D) La Giunta esecutiva
901. Quale ruolo assume il Collegio docenti di una scuola nella definizione del Piano dell'Offerta Formativa:
Gestione dell'istituzione scolastica, n.343)
(Area 2 -
A) In quanto organo tecnico Il Collegio docenti elabora il documento del Pof tenendo conto delle indicazioni provenienti dal territorio e dalle famiglie
B) In quanto organo di indirizzo il Collegio docenti adotta il Pof come compilato dalle diverse componenti della scuola ( gruppi docenti, dipartimenti
disciplinari, funzioni strumentali,...)
C) In quanto organo esecutivo il Collegio docenti assume le indicazioni del Dirigente scolastico e del Consiglio di Circolo/Istituto e lo traduce in
azioni educativo-didattiche
D) In quanto organo deliberativo il Collego docenti ha azione esclusiva sulle proposte che definiscono l'offerta formativa della scuola
902. Nella definizione del Piano dell'Offerta Formativa il Consiglio di Circolo/ di Istituto ha il compito di: (Area 2 - Gestione
dell'istituzione scolastica, n.344)
A) Inviare al Collegio docenti gli indirizzi generali per le attività da sviluppare nella scuola e le scelte generali di gestione e di amministrazione
B) assumere gli indirizzi generali definiti dal Collegio docenti per le attività da sviluppare nella scuola e da supportare economicamente
C) assumere le attività definite dal Collegio e adoperarsi sia per gestirle che per trovare le relative fonti di finanziamento
D) occuparsi esclusivamente di gestione finanziaria, approvando il programma annuale e il conto consuntivo
903. Le Funzioni strumentali al Piano dell'Offerta Formativa sono : (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.345)
A) docenti con risorse professionali da utilizzare sia per la gestione del piano dell'offerta formativa dell'istituto sia per la realizzazione di progetti
formativi d'intesa con enti ed istituzioni esterni alla scuola.
B) docenti le cui competenze professionali devono essere destinate, anche con esonero totale, a gestire singoli aspetti di realizzazione del Piano
dell'Offerta formativa
C) docenti disponibili e incaricati dal Dirigente scolastico sia per la gestione del piano dell'offerta formativa dell'istituto sia per la realizzazione di
progetti formativi d'intesa con enti ed istituzioni esterni alla scuola
D) docenti assegnati alla scuola e vincolati alla realizzazione di finalità particolari ( integrazione degli alunni stranieri, inclusione delle disabilità,..)
904. Il Dirigente scolastico ha il compito di : (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.346)
A) provvedere alla gestione delle risorse finanziarie e strumentali dell'istituzione scolastica
B) convincere il personale dipendente della necessità della realizzazione del Piano delle attività
C) assicurare le iniziative formative dei docenti e del personale ATA
D) gestire la scuola reperendo risorse sul territorio per integrare i compensi al personale docente
905. Il Dirigente scolastico è responsabile di "culpa in vigilando" quando : (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica,
n.347)
A) Non emana disposizioni in merito alla vigilanza degli alunni
B) Non elabora il Piano delle attività del personale ATA
C) Non controlla il risultato complessivo del lavoro dell'ufficio e l'operato dei collaboratori scolastici
D) Non emana disposizioni per la vigilanza delle attività del personale
906. Secondo il Decreto Interministeriale n. 44/2001 il Dirigente Scolastico , nella predisposizione del programma annuale
deve : (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.350)
A) utilizzare le risorse assegnate alla scuola senza altro vincolo di destinazione che quello prioritario per lo svolgimento delle attività proprie
dell'istituzione interessata, come previste ed organizzate nel piano dell'offerta formativa
B) distribuire le risorse attribuite alla scuola proponendosi in modo prioritario l'obiettivo del risparmio
C) utilizzare le risorse assegnate alla scuola distribuendole sui diversi progetti in modo equo e condiviso
D) Destinare prioritariamente le risorse assegnate alla scuola dagli Enti Locali destinandole alla realizzazione delle attività programmate nel Pof
907. Il D.I. n. 44/2001 ha cambiato le regole per la predisposizione del preventivo finanziario delle scuole; questo significa che
: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.352)
A) Mentre prima dell'approvazione del Decreto le scuole progettavano in base alle risorse, ora esse gestiscono le risorse in base alla progettazione
approvata dagli OOCC
B) Le risorse disponibili e attribuite alle scuole determinano ora gli obiettivi del Piano dell'offerta formativa
C) Mentre prima dell'approvazione del Decreto vigeva l'obbligo di predeterminare le risorse per ogni attività prevista dal Pof ora non è più
obbligatorio individuare le corrispondenze tra risorse e attività dell'offerta formativa
D) Non è necessaria una stretta correlazione tra obiettivi del Piano dell'offerta formativa e programmazione finanziaria
908. I tre criteri-cardine che ispirano la costruzione del Programma Annuale delle Istituzioni scolastiche sono: (Area 2 Gestione dell'istituzione scolastica, n.353)
A) il criterio d'efficacia, il criterio d'efficienza e il criterio d'economicità.
B) il criterio di efficienza, i risultati ottenuti e il criterio dell'economicità.
C) il criterio di veridicità, il criterio di correttezza e il criterio di efficacia
D) il criterio di efficacia,il criterio di efficienza e il criterio di trasparenza
909. Nel Piano dell'Offerta Formativa confluiscono tutti i progetti e le attività della scuola; di conseguenza nel Programma
annuale il Dirigente scolastico deve: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.354)
A) Illustrare gli obiettivi da realizzare e predisporre la destinazione delle risorse in coerenza con le previsioni del piano dell'offerta formativa
B) predisporre una scheda illustrativa e contabile per ogni progetto o iniziativa di ampliamento dell'offerta formativa previsti dal Pof
C) tener presente tutte le esigenze e , in base a queste, richiederne i relativi finanziamenti
D) predisporre e vincolare gli stanziamenti prioritari per le esigenze del funzionamento amministrativo e didattico generale
910. Il Dirigente scolastico è , secondo la normativa, "titolare delle relazioni sindacali "; questo significa che : (Area 2 Gestione dell'istituzione scolastica, n.357)
A) contratta con i rappresentanti sindacali d'istituto allo scopo di incrementare la qualità del servizio scolastico anche mediante la valorizzazione
delle professionalità coinvolte.
B) stabilisce con i rappresentanti sindacali d'istituto le mansioni da attribuire al personale nell'ambito del servizio prestato e i relativi compensi
C) discute con i rappresentanti sindacali, in maniera preventiva e successiva, tutte le iniziative da realizzare nel Piano dell'Offerta formativa
D) contratta con i rappresentanti sindacali d'istituto le modalità di liquidazione delle competenze impegnate dal personale ATA per la realizzazione
del Piano dell'offerta formativa
911. Il Piano delle Attività del personale Ata, previsto dal CCNL Scuola, viene predisposto a inizio anno scolastico e
comprende : (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.358)
A) Tutte le attività e le mansioni espressamente previste dall'area di appartenenza e gli incarichi specifici che comportano l'assunzione di ulteriori
responsabilità da parte del personale
B) Tutte le attività e le mansioni espressamente previste dall'area di appartenenza e le indicazioni relative alla distribuzione equa dei carichi di lavoro
tra il personale
C) Tutte le attività e le mansioni espressamente previste dall'area di appartenenza e le indicazioni riferite alle modalità di utilizzo degli strumenti in
funzione della sicurezza
D) Tutte le attività e le mansioni espressamente previste dall'area di appartenenza e gli incarichi ulteriori per la sostituzione dei colleghi assenti
912. "Nel rispetto delle competenze degli organi collegiali scolastici, spettano al Dirigente scolastico autonomi poteri di
direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane" (art 25, comma 2 , Dlgs 165/01 ); questo significa che :
(Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.359)
A) Il Dirigente scolastico assegna gli insegnanti alle classi in base ai criteri generali definiti dal collegio dei docenti e dal consiglio di circolo o di
istituto, avendo cura di garantire la continuità didattica e la valorizzazione delle competenze e delle esperienze professionali dei docenti
B) Il Dirigente scolastico dispone l'uso del personale in base alle esigenze che emergono tanto dalla realizzazione delle attività curricolari quanto
dalle attività di ampliamento dell'offerta formativa avendo cura di garantire la continuità didattica e la valorizzazione delle competenze e delle
esperienze professionali dei docenti
C) Il Dirigente scolastico ,dopo aver consultato famiglie ed enti locali ed averne raccolto le indicazioni, organizza l'uso del personale docente e ATA
in funzione della realizzazione del Piano delle attività deliberato avendo cura di garantire la continuità didattica e la valorizzazione delle
competenze e delle esperienze professionali dei docenti
D) Il Dirigente scolastico assegna gli insegnanti alle classi tenendo conto delle esigenze evidenziate dagli stessi docenti , delle loro competenze
professionali e avendo cura di garantire la continuità didattica
913. Gli insegnanti di sostegno sono assegnati dal Dirigente scolastico : (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.360)
A) Alle classi in cui risultano inseriti alunni disabili secondo i criteri stabiliti dal GLH d'Istituto cercando di garantire la continuità relazionale e didattica
B) Come tutti gli altri docenti sono assegnati dal Dirigente scolastico in base ai criteri generali stabiliti dal collegio docenti e dal Consiglio di circolo o
di istituto
C) Sono assegnati agli alunni disabili in relazione alla patologia evidenziata dagli stessi
D) Sono assegnati alle classi in cui risultano inseriti alunni disabili secondo le indicazioni quantitative stabilite dal gruppo di lavoro provinciale che
attribuisce l'organico alla scuola
914. L'ampliamento dell'offerta formativa è costituito : (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.361)
A) dai percorsi formativi integrati , dall' arricchimento disciplinare , da iniziative a favore degli adulti , convenzioni e accordi stipulati a livello
nazionale, regionale o locale.
B) dall'estensione del tempo-scuola con offerte di tempo pieno e di tempo prolungato
C) dalla sostituzione dei percorsi curricolari con discipline alternative concordate a livello nazionale, regionale o locale
D) dalla sperimentazione di nuovi modelli organizzativi anche extrascolastici finalizzati a estendere temporalmente i contenuti disciplinari previsti dal
curricolo di scuola
915. Secondo la normativa i piani di studio personalizzati sono : (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.362)
A) percorsi formativi che , pur perseguendo i livelli essenziali delle prestazioni definiti a livello nazionale, raccolgono e rispondono alle esigenze del
contesto culturale, sociale ed economico in cui le scuole operano.
B) piani educativi individualizzati e costruiti in base alle esigenze specifiche di ciascun alunno
C) percorsi formativi concordati a livello territoriale e validi per una rete di scuole
D) percorsi extrascolastici organizzati dagli Enti Locali o dalle associazioni culturali del territorio i quali, integrati con le esperienze curricolari offerte
dalla scuola, contribuiscono ad ampliare l'offerta formativa del territorio
916. I progetti di ampliamento dell'offerta formativa sono : (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.363)
A) iniziative coerenti con le finalità della scuola che possono essere organizzate per gli alunni, per i genitori e per la popolazione locale
B) iniziative di raccordo con le proposte progettuali del territorio di appartenenza organizzate e finanziate esclusivamente dagli Enti locali
C) Iniziative di estensione del tempo scuola progettate in accordo con le famiglie e con il territorio e finanziate dalle famiglie stesse
D) attività obbligatorie per gli alunni che non hanno ancora conseguito particolari obiettivi di apprendimento
917. Secondo le "Indicazioni Nazionali per i Piani Personalizzati delle attività educative nella scuola primaria" i laboratori
sono : (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.364)
A) luoghi privilegiati in cui si realizza una situazione di apprendimento dove gli alunni sono possibilmente messi nella condizione di operare e
progettare
B) spazi destinati alla promozione di obiettivi specifici che le scuole devono attrezzare , anche in accordo con gli enti territoriali, per assicurare il
raggiungimento degli obiettivi previsti
C) luoghi attrezzati per la promozione di competenze disciplinari specifiche e assegnati a docenti specialisti della singola disciplina
D) attività obbligatorie per gli alunni da realizzarsi all'interno di luoghi attrezzati messi a disposizione dalla scuola
918. Nel vigente contratto di lavoro , la partecipazione ad attività di formazione e di aggiornamento da parte del personale
costituisce: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.365)
A) un diritto
B) un obbligo
C) una libera espressione della professione docente
D) un vincolo per la progressione di carriera
919. Per Piano della formazione del personale si intende: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.366)
A) L'insieme delle attività di formazione e di aggiornamento che il personale docente e Ata può frequentare
B) Il Piano organizzativo e gestionale a sostegno delle attività del Pof
C) L'elenco delle occasioni formative che il personale è obbligatoriamente tenuto a frequentare
D) Il calendario degli incontri delle Commissioni di lavoro e di studio del Collegio docenti
920. Secondo la normativa è possibile sottoscrivere accordi di rete tra le scuole per rispondere a diverse finalità; per aderire
ad una rete di scuole il Dirigente scolastico deve : (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.369)
A) acquisire l'autorizzazione del Consiglio di Istituto per sottoscrivere l'accordo
B) sottoscrivere l'accordo in quanto rappresentante legale della scuola
C) chiedere l'autorizzazione all'Ufficio scolastico regionale prima di sottoscrivere
D) sottoscrivere insieme al Direttore dei Servizi generali amministrativi se l'accordo prevede compartecipazioni finanziarie
921. Secondo il DPR n. 275/ 1999, gli accordi di rete tra le scuole consentono: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica,
n.370)
A) lo scambio temporaneo di docenti, che liberamente vi consentono, fra le istituzioni che partecipano alla rete.
B) solo lo scambio delle progettazioni curricolari e delle attività di formazione progettate dalle scuole aderenti.
C) solo lo scambio di risorse finanziarie e attrezzature appartenenti alle singole scuole;
D) lo scambio dei dati , anche sensibili, raccolti attraverso le attività oggetto dell'accordo di rete
922. Le " iniziative finalizzate all'innovazione" previste dall'art 11 del Regolamento per l'autonomia (DPR n. 275/1999) sono:
(Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.371)
A) progetti in ambito nazionale, regionale e locale, volti a esplorare possibili innovazioni riguardanti gli ordinamenti degli studi, la loro articolazione e
durata, l'integrazione fra sistemi formativi, i processi di continuità e orientamento
B) iniziative a livello ministeriale volte a promuovere e a sostenere sperimentazioni riguardanti la revisione dei curricoli previsti dalle indicazioni
nazionali.
C) vincoli deliberati dalle scuole autonome nell' utilizzo da parte dei docenti di particolari metodologie didattiche già sperimentate come efficaci
D) progetti promossi dalle Regioni e/o dagli Enti locali che vertono esclusivamente sui nuovi ordinamenti degli studi e sull'integrazione tra i sistemi
formativi.
923. Il concetto di "Autonomia didattica" definito dall'art. 4 del DPR n. 275/1999 è riferito alla possibilità di: (Area 2 - Gestione
dell'istituzione scolastica, n.372)
A) garantire a tutti il raggiungimento dei massimi traguardi rispetto alle capacità di ogni singola persona adottando tutte le forme di flessibilità, senza
limiti di tempi, di strategie e di procedure
B) promuovere accordi di rete o aderire ad essi per il raggiungimento delle proprie finalità istituzionali.
C) esercitare l'autonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo tenendo conto delle esigenze del contesto culturale, sociale ed economico delle
realtà locali
D) adottare, anche per quanto riguarda l'impiego dei docenti, ogni modalità organizzativa che sia espressione di libertà progettuale e sia coerente
con gli obiettivi generali e specifici di ciascun tipo e indirizzo di studio.
924. Secondo l'art 6 del DPR n. 275/99 che garantisce alle istituzioni scolastiche, singole o associate, l' "Autonomia di ricerca,
sperimentazione e sviluppo " le scuole possono : (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.373)
A) progettare in modo originale la formazione del personale , attivare ricerche sul piano valutativo, inserire nell'insegnamento elementi di
innovazione metodologica e disciplinare , progettare soluzioni nuove per documentare le proprie esperienze
B) partecipare a progetti di formazione, di ricerca didattica e metodologica organizzati da Università o associazioni professionali e finalizzati
all'introduzione vincolante, nella scuola , di metodologie innovative
C) modificare orari delle lezioni , calendario scolastico e monte ore annuale delle discipline in funzione della realizzazione di progetti innovativi
raccordati alle esigenze del contesto culturale, sociale ed economico delle realtà locali
D) progettare percorsi formativi ed attività di ricerca anche del tutto svincolati dalle indicazioni ministeriali purchè finalizzati al miglioramento
dell'offerta formativa
925. Le direttive del MIUR formulate allo scopo di migliorare il processo di integrazione degli alunni con disabilità si trovano
in : (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.374)
A) Linee guida per l'integrazione scolastica degli alunni con disabilità
B) Legge n.104/92
C) Convenzione ONU per i diritti delle persone con disabilità
D) Indicazioni per il curricolo
926. Secondo le direttive ministeriali il Piano dell'Offerta Formativa è inclusivo quando: (Area 2 - Gestione dell'istituzione
scolastica, n.375)
A) prevede nella quotidianità delle azioni da compiere, degli interventi da adottare e dei progetti da realizzare la possibilità di dare risposte precise
ad esigenze educative individuali
B) organizza spazi e richiede risorse umane per l'accoglienza degli alunni disabili
C) stabilisce contatti con gli enti territoriali (sanità ed Enti locali) per l'inserimento degli alunni certificati e con difficoltà di apprendimento
D) predispone laboratori e percorsi di recupero e di sviluppo per gli alunni con bisogni educativi speciali
927. Secondo le indicazioni ministeriali al Dirigente scolastico di una scuola che voglia essere inclusiva è richiesto di : (Area
2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.376)
A) garantire l'effettività del diritto allo studio degli alunni con disabilità, mediante risposte adeguate ai loro bisogni educativi speciali
B) adottare azioni di sensibilizzazione dentro la scuola e nel territorio per migliorare l'accoglienza degli alunni disabili
C) predisporre appositi spazi dedicati esterni alla classe per l'assistenza e l'accoglienza degli alunni con bisogni educativi speciali
D) predisporre nel programma annuale finanziamenti specifici finalizzati alla eliminazione delle barriere architettoniche e/o senso-percettive presenti
nell'ambiente scolastico
928. La prospettiva interculturale della scuola italiana è delineata da : (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.377)
A) Il documento "La via italiana per la scuola interculturale e l'integrazione degli alunni stranieri"
B) Le Indicazioni Nazionali per il curricolo
C) La Circolare n. 2 dell'8 gennaio 2010 avente per oggetto " Indicazioni e raccomandazioni per l'integrazione di alunni con cittadinanza non italiana"
D) Legge n. 53/ 2003 : "Delega al Governo per la definizione delle norme generali sull'istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di
istruzione e di formazione professionale"
929. Gli alunni provenienti da istruzione parentale : (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.378)
A) Sono obbligati a sostenere ogni anno gli esami di idoneità presso una scuola pubblica
B) Sono sollecitati a sostenere, alla fine di ogni anno, gli esami di idoneità presso una scuola pubblica
C) Possono non sostenere esami di idoneità; è sufficiente una dichiarazione dei genitori attestanti la preparazione dell'alunno e la capacità tecnica
ed economica della famiglia
D) Possono sostenere gli esami di idoneità al termine del ciclo di istruzione
930. In una istituzione scolastica le attività alternative all'insegnamento della religione cattolica:
dell'istituzione scolastica, n.379)
(Area 2 - Gestione
A) devono essere garantite dall'organizzazione , programmate dal Collegio docenti e assegnate a un docente anche attraverso la nomina di un
supplente;
B) devono essere discusse con le famiglie che ne hanno fatto richiesta e da esse approvate
C) dovrebbero essere organizzate dalla scuola ma , in carenza di personale, gli alunni che ne hanno fatto richiesta possono essere inseriti in altri
classi
D) nell'impossibilità di organizzarle, gli alunni che ne hanno fatto richiesta possono esserne esonerati
931. Alcuni soggetti devono necessariamente essere sentiti per l'elaborazione del Piano dell'Offerta Formativa; quali ? (Area
2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.380)
A) gli enti locali e le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti sul territorio.
B) le funzioni strumentali , al fine di avere una visione completa dei bisogni dell'organizzazione scolastica
C) le RSU d'Istituto per le autorizzazioni necessarie
D) le componenti del personale in servizio per valutarne le diverse esigenze
932. La legge n. 59 del 15/03/1997 permette ad ogni singola Istituzione scolastica di (Area 2 - Gestione dell'istituzione
scolastica, n.381)
A) Progettare e realizzare un proprio Piano dell'Offerta Formativa
B) Organizzare autonomamente l'attività del personale
C) Garantire la libertà di insegnamento
D) Gestire ed organizzare gli uffici di segreteria
933. L' Autonomia delle Scuole è stata regolamentata da (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.382)
A) D.P.R. n. 275 dell' 08/03/1999
B) D.P.R. n. 211 del 7/10/2010
C) D.P.R. n. 233 del 18/06/1998
D) D.M. n. 139 del 22/08/2007
934. Quale norma fa riferimento al "progetto educativo di Istituto"? (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.383)
A) D.P.C.M. del 7 giugno 1995
B) D.P.R. N. 233 de 18/06/1998
C) D.I. n. 44 del 01/02/2001
D) D.P.R. n. 588 del 07/03/1985
935. Nella Carta dei Servizi scolastici si evidenzia l'obbligo per ogni Istituto di delineare (Area 2 - Gestione dell'istituzione
scolastica, n.384)
A) Le scelte educative ed organizzative
B) Il curricolo annuale scolastico ed extrascolastico
C) I criteri di valutazione dell'istituto scolastico
D) Il P.E.C.U.P
936. Il "Regolamento" D.P.R. n. 275/99 permette ad ogni Istituto di (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.385)
A) Determinare, nell'ambito di principi fondamentali e norme giuridiche, una circoscritta autonomia funzionale
B) Determinare integralmente gli ordinamenti degli studi
C) Determinare totalmente i programmi didattici
D) Determinare completamente il reclutamento dei docenti
937. Il Regolamento D.P.R. n.87/2010 fa riferimento a (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.386)
A) Nuovo impianto organizzativo degli istituti professionali
B) Nuovo impianto organizzativo dei Licei
C) Nuovo impianto organizzativo della scuola primaria
D) Nuovo impianto organizzativo degli istituti tecnici
938. Il Regolamento D.P.R.n.88/2010 fa riferimento a (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.387)
A) Nuovo impianto organizzativo degli istituti tecnici
B) Nuovo impianto organizzativo della scuola primaria
C) Nuovo impianto organizzativo dei Licei
D) Nuovo impianto organizzativo degli istituti professionali
939. Il Regolamento D.P.R. n.89/2009 fa riferimento a (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.389)
A) Nuovo impianto organizzativo della scuola primaria
B) Nuovo impianto organizzativo degli istituti professionali
C) Nuovo impianto organizzativo dei Licei
D) Nuovo impianto organizzativo degli istituti tecnici
940. Il D.P.R. n.122/2009 riguarda (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.390)
A) Coordinamento delle norme per la valutazione degli alunni
B) Alternanza scuola/lavoro
C) Educazione degli adulti
D) Statuto delle studentesse e degli studenti
941. Il Consiglio di Istituto nella redazione del P.O.F. ha il compito di (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.391)
A) Dettare le linee di indirizzo
B) Organizzare spazi e tempi di attuazione del P.O.F.
C) Individuare le scelte educative curriculari
D) Redigere il Patto educativo di corresponsabilità
942. In base al nuovo impianto organizzativo, le scuole possono modificare il monte ore annuale delle discipline insegnate
durante il primo biennio per una quota non superiore al (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.392)
A) 20%
B) 15%
C) 30%
D) 25%
943. L'art. 3 del "Regolamento" D.P.R. n.275/1999 dispone che (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.393)
A) Copia del POF venga consegnata alle famiglie al momento dell'iscrizione
B) Lo statuto delle studentesse e degli studenti sia riferimento per i Regolamenti di Istituto
C) Ogni Istituto definisca la propria quota di flessibilità
D) I genitori partecipino al processo di attuazione e sviluppo dell'autonomia, assumendo le proprie responsabilità
944. In base al nuovo assetto degli ordinamenti degli istituti superiori è prevista la costituzione di un (Area 2 - Gestione
dell'istituzione scolastica, n.394)
A) Comitato scientifico
B) Organo di controllo
C) Comitato disciplinare
D) Gruppo per la certificazione delle competenze
945. Il PECUP relativo ai diversi indirizzi scolastici degli istituti Superiori di Secondo grado trae ispirazione da (Area 2 Gestione dell'istituzione scolastica, n.395)
A) Quadro europeo delle qualifiche per l'apprendimento permanente
B) Indagini nazionali ed europee sui livelli di apprendimento
C) Risultati Ocse-Pisa
D) Dati forniti dall'ISFOL
946. Con il D.M. n. 9 del 27/01/2010 viene adottato un modello di (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.396)
A) Certificato delle competenze di base acquisite nell'assolvimento dell'obbligo di istruzione
B) Certificato integrativo del diploma di qualifica professionale
C) Certificato integrativo del diploma di scuola secondaria di primo grado
D) Certificato integrativo del diploma di scuola secondaria di secondo grado
947. Il Regolamento di istituto viene emanato da (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.397)
A) Consiglio di Istituto
B) Dirigente scolastico
C) Dirigente scolastico e staff di presidenza
D) Collegio dei docenti
948. I protocolli di intesa tra scuola e territorio sono un atto (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.398)
A) sottoscritto dal Dirigente scolastico con l'approvazione degli Organi collegiali
B) Sottoscritto dal Direttore dei servizi generali amministrativi
C) Sottoscritto dal Presidente del Consiglio di istituto
D) Sottoscritto dal Dirigente scolastico unitamente alla Funzione strumentale coordinatrice del POF
949. Qual è l'organismo preposto alla valutazione del sistema scolastico (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.399)
A) INVALSI
B) OCSE-PISA
C) SIVADIS
D) ISFOL
950. I PON cofinanziati dai Fondi strutturali europei sono destinati a istituti scolastici di (Area 2 - Gestione dell'istituzione
scolastica, n.400)
A) Calabria, Campania, Puglia, Sicilia
B) Campania, Basilicata, Puglia, Sicilia
C) Calabria, Lazio, Campania, Basilicata
D) Sicilia, Puglia, Basilicata, Lazio
951. Per l'assolvimento dell'obbligo di istruzione, quanti anni l'alunno deve permanere nella scuola
dell'istituzione scolastica, n.401)
(Area 2 - Gestione
A) 5+3+2
B) 5+3+1
C) 5+3+3
D) 5+3
952. Il modello unico relativo alla Certificazione dei saperi e delle competenze di base a quali assi culturali fa riferimento
(Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.402)
A) Asse dei linguaggi, asse matematico, asse scientifico-tecnologico, asse storico-sociale
B) Asse dei linguaggi, asse matematico, asse scientifico-tecnologico, asse motorio
C) Asse matematico, asse scientifico- tecnologico, asse dei linguaggi asse storico-musicale
D) Asse matematico, asse dei linguaggi, asse artistico- tecnologico, asse storico- sociale
953. Da quando è entrato in vigore l'obbligo di Istruzione elevato a 10 anni (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica,
n.403)
A) Dal 1° settembre 2007
B) Dal 1° settembre 2006
C) Dal 1° settembre 2009
D) Dal 1° settembre 2008
954. Quale delle seguenti competenze- chiave di cittadinanza da acquisire al termine dell'istruzione obbligatoria non rientra
tra quelle indicate nell'allegato 2 al D.M n.139 del 22/08/2007 (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.404)
A) Comunicare nella madrelingua
B) Imparare ad imparare
C) Risolvere problemi
D) Collaborare e partecipare
955. Relativamente all'asse dei linguaggi del D.M n.139 del 22/08/2007 quale competenza non è prevista tra quelle di seguito
indicate (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.405)
A) Individuare strategie appropriate per la soluzione di problemi
B) Utilizzare e produrre testi multimediali
C) Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi
D) Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario
956. Con quale D.P.R. è stato emanato lo Statuto delle studentesse e degli studenti (Area 2 - Gestione dell'istituzione
scolastica, n.406)
A) D.P.R n. 249 del 24.06.1998
B) D.P.R n. 233 del 18.06.1998
C) D.P.R n. 260 del 21.12.2007
D) D.P.R n. 253 del 21.11.1997
957. Quale documento deve essere preparato dal Consiglio di Classe per la commissione d'esame degli Istituti di istruzione
secondaria superiore (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.407)
A) Documento del 15 maggio
B) Documento del 30 maggio
C) Documento del 15 aprile
D) Documento del 1° maggio
958. Quale D.P.R. (Regolamento sulla valutazione) integra e modifica la normativa relativa ai debiti formativi
Gestione dell'istituzione scolastica, n.408)
(Area 2 -
A) D.P.R. n.122 del 22 giugno 2009
B) D.P.R. n. 323 del 23 luglio 1998
C) D.P.R. n.260 del 21/12/2007
D) D.P.R. n.275 del 08/03/1999
959. La valutazione del comportamento degli alunni nelle scuole secondarie può essere inferiore a 6/10 in sede di scrutinio
intermedio e finale se (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.409)
A) Nei confronti dell'alunno sia stata irrogata una sanzione disciplinare in base all'art. 4 , comma 1 del D.P.R. n. 249 del 24 giugno 1998
B) Nei confronti dell'alunno si siano registrati numerosi rapporti disciplinari
C) Il numero delle assenze sia superiore a quello previsto dalla norma
D) Il numero delle assenze e/o ritardi sia superiore a quello previsto dalla norma
960. Quale normativa originariamente ha regolamentato l'attribuzione del Credito scolastico negli Istituti di istruzione
secondaria superiore (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.410)
A) D.P.R. n. 323 del 23 luglio1998
B) D.P.R. n. 260 del 21/12/2007
C) D.P.R. n.275 del 08/03/1999
D) D.P.R. n.122 del 22/06/2009
961. Con quale norma è stato istituito l'Organo di garanzia interno all'Istituto? (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica,
n.411)
A) Statuto delle studentesse e degli studenti
B) Statuto delle lavoratrici e dei lavoratori
C) Statuto degli Organi di Garanzia
D) Statuto degli accordi di rete
962. Qual è l'obiettivo del Patto educativo di Corresponsabilità (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.412)
A) Impegnare le famiglie a condividere con la scuola l'azione educativa
B) Impegnare le scuole della rete a collaborare fra loro
C) Impegnare le scuole e i loro partners esterni a collaborare nella rete
D) Impegnare i docenti e il personale ATA a collaborare nella realizzazione dei progetti
963. Quale norma, in attuazione delle direttive comunitarie, ha impartito disposizioni per la tutela della salute e della sicurezza
nei luoghi di lavoro (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.413)
A) D. Lgs. N.626/1994
B) D.P.R. n.122 del 22/06/2009
C) D. Lgs N. 314/1997
D) D.I. n. 44 del 01/02/2001
964. Come viene ripartita l'assunzione a tempo indeterminato del personale docente ed educativo
dell'istituzione scolastica, n.414)
(Area 2 - Gestione
A) 50% graduatorie dei concorsi per esami e titoli aventi validità giuridica e 50% graduatorie provinciali
B) 30% graduatorie dei concorsi per esami e titoli aventi validità giuridica e 70% graduatorie provinciali
C) 40% graduatorie dei concorsi per esami e titoli aventi validità giuridica e 60% graduatorie provinciali
D) 70% graduatorie dei concorsi per esami e titoli aventi validità giuridica e 30% graduatorie provincia
965. Per la validità dell'anno scolastico dei docenti immessi in ruolo quanti devono essere i giorni di servizio effettivamente
prestati (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.415)
A) 180
B) 200
C) 160
D) 120
966. Con quale norma è stato modificato lo statuto delle studentesse e degli studenti (Area 2 - Gestione dell'istituzione
scolastica, n.416)
A) D.P.R. 235 del 21/11/2007
B) D.P.R. n.323 del 23/07/1998
C) D. Lgs n.314/1997
D) D.P.R. n.260 del 21/12/2007
967. In base alla legge delega n.15/2009 e al D.L.vo n.150/2009, il Dirigente deve (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica,
n.417)
A) Esercitare un controllo sul personale in materia disciplinare ed in materia di assenteismo
B) Pubblicare sul sito della scuola le valutazioni degli alunni
C) Obbligatoriamente attivare i corsi di recupero per le sospensioni di giudizio
D) Procedere agli acquisti di qualsiasi importo senza ricorrere a gara
968. Per l'acquisizione nel primo e nel secondo ciclo di istruzione delle conoscenze e delle competenze relative a
Cittadinanza e Costituzione, le discipline di quale "asse" sono state coinvolte (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica,
n.419)
A) Asse storico-sociale
B) Asse dei linguaggi
C) Asse matematico
D) Asse scientifico-tecnologico
969. La Legge 8 ottobre 2010 n. 170 "Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico"
(Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.421)
A) Riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali disturbi specifici di apprendimento (DSA)
B) Individua nuove procedure da seguire in presenza di alunni diversamente abili durante gli esami di Stato
C) Permette e norma l'uso di una strumentazione specifica in presenza di alunni non vedenti
D) Permette e norma l'uso di strumentazione specifica in presenza di alunni non udenti
970. Il voto in condotta nella scuola primaria è stato introdotto a partire dall'anno scolastico
dell'istituzione scolastica, n.422)
(Area 2 - Gestione
A) 2008/2009
B) 2007/2008
C) 2009/2010
D) 2010/2011
971. Nelle classi prime della scuola primaria si è passati al modello educativo del maestro unico prevalente a partire dall'anno
scolastico (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.425)
A) 2009/2010
B) 2010/2011
C) 2007/2008
D) 2008/2009
972. A partire dall'A.S. 2009/2010 il curricolo della scuola secondaria di primo grado è costituito da (Area 2 - Gestione
dell'istituzione scolastica, n.426)
A) 30 ore ore settimanali
B) 28 ore ore settimanali
C) 32 ore ore settimanali
D) 35 ore ore settimanali
973. La sigla EQF indica (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.428)
A) Quadro di riferimento UE per le qualifiche
B) Quadro di riferimento UE per le competenze
C) Certificazione sistema qualità europeo
D) Quadro di riferimento UE per la formazione docenti
974. Il Decreto Legislativo n. 77 del 15 aprile del 2005 disciplina (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.429)
A) L'Alternanza Scuola-Lavoro quale metodologia didattica del Sistema dell'Istruzione
B) La prova INVALSI durante gli esami di Stato Primo Ciclo
C) Il modello unico di certificazione delle competenze
D) L'insegnamento di una materia non linguistica in lingua straniera durante il quinto anno degli Istituti di istruzione secondaria superiore
975. Il modello della certificazione delle competenze di base di cui al D.M. n.9 del 27/01/2010 va rilasciato (Area 2 - Gestione
dell'istituzione scolastica, n.431)
A) A richiesta dello studente che abbia assolto l'obbligo di istruzione
B) Obbligatoriamente ad ogni studente che abbia concluso il percorso di IeFP
C) Obbligatoriamente ad ogni studente che abbia che abbia assolto l'obbligo di istruzione
D) A richiesta dello studente che abbia concluso il percorso di alternanza scuola/lavoro
976. Il modello della certificazione delle competenze di base di cui al D.M. n.9 del 27/01/2010 è predisposto (Area 2 - Gestione
dell'istituzione scolastica, n.432)
A) Dal consiglio di classe
B) Dalla commissione nominata in seno al collegio docenti
C) Dal Direttore SS.GG.AA.
D) Dal consiglio di classe integrato da un rappresentante dell'Ente Regione
977. In tema di EDA (educazione degli adulti) il D.M. n. 86 del 03/12/2004 individua
scolastica, n.433)
(Area 2 - Gestione dell'istituzione
A) I modelli di certificazione per la valutazione crediti per il proseguimento degli studi o per l'ammissione agli esami di qualifica professionale o di
maestro d'arte
B) La composizione della commissione pluricostituita per la valutazione dei crediti
C) La composizione della commissione pluricostituita per la ammissione agli esami di qualifica professionale o di maestro d'arte
D) I modelli di certificazione per la valutazione crediti per il passaggio al sistema di IeFP
978. Il voto in condotta nello scrutinio finale di ammissione agli esami di stato del secondo ciclo
dell'istituzione scolastica, n.434)
(Area 2 - Gestione
A) Contribuisce al calcolo della media dei voti per l'individuazione della fascia di attribuzione del credito scolastico
B) Contribuisce all'attribuzione del credito scolastico senza essere calcolato nella media dei voti
C) Determina la attribuzione del valore più alto di credito scolastico nell'ambito della banda di oscillazione relativa alla media dei voti se compreso
tra otto decimi e dieci decimi
D) Determina la attribuzione di un punto aggiuntivo di credito indipendentemente dalla banda di oscillazione della fascia corrispondente alla media
dei voti
979. L'anno di formazione del personale docente è destinato (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.435)
A) Ai docenti vincitori di concorso per titoli ed esami, ai docenti vincitori di concorso per titoli ed ai docenti di IRC immessi in ruolo per concorso
B) Ai soli docenti di IRC immessi in ruolo per concorso
C) Ai soli docenti vincitori di concorso per titoli
D) Ai soli docenti vincitori di concorso per titoli ed esami
980. In sede di scrutinio finale delle classi dell'ultimo triennio della scuola secondaria di secondo grado, la attribuzione di
punteggio per crediti formativi documentati (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.436)
A) Avviene nell'ambito della banda di oscillazione di credito corrispondente alla fascia della media dei voti
B) Avviene indipendentemente dalla banda di oscillazione della fascia corrispondente alla media dei voti
C) Avviene indipendentemente dalla banda di oscillazione della fascia corrispondente alla media dei voti anche senza unanimità del consiglio di
classe
D) Avviene indipendentemente dalla banda di oscillazione della fascia corrispondente alla media dei voti ma solo con unanimità del Consiglio di
classe
981. Le indicazioni per l'attribuzione delle Funzioni strumentali sono rintracciabili
scolastica, n.437)
(Area 2 - Gestione dell'istituzione
A) nel CCNL Scuola
B) nel DPR n. 275/1999
C) nelle leggi regionali
D) nelle direttive europee
982. I criteri di attribuzione delle funzioni strumentali sono fissati (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.438)
A) con delibera del collegio dei docenti
B) in contrattazione di istituto
C) con delibera del Consiglio di istituto
D) dal CCNL Scuola
983. I compensi delle Funzioni strumentali sono definiti (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.439)
A) in contrattazione di istituto
B) dal CCNL Scuola
C) a discrezione del Dirigente scolastico
D) sulla base di parametri fissati dal Collegio dei Revisori dei Conti
984. Secondo le più recenti disposizioni contrattuali le istituzioni scolastiche attivano le funzioni strumentali
Gestione dell'istituzione scolastica, n.440)
(Area 2 -
A) definendone il numero e le aree di intervento in autonomia
B) definendone le aree di intervento in autonomia, ma con vincoli di numero
C) rispettandone il numero massimo e le aree di intervento stabilite dal CCNL
D) nel rispetto del numero e delle aree di intervento fissate dal Consiglio di istituto
985. L'accesso all'incarico di Funzione strumentale avviene (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.441)
A) a domanda del docente interessato
B) su segnalazione del Dirigente Scolastico
C) su segnalazione del Consiglio di Istituto
D) su proposta dei genitori
986. Il CCNL scuola 29/11/2007 stabilisce che le funzioni strumentali al piano dell'offerta formativa sono identificate : (Area 2
- Gestione dell'istituzione scolastica, n.442)
A) con delibera del collegio docenti in coerenza col POF
B) con delibera del collegio dei docenti in base agli interessi del personale docente
C) con delibera del Consiglio di istituto in coerenza col POF
D) con direttiva del Dirigente scolastico
987. Secondo il CCNL Scuola 29/11/2007, la funzione docente si esplica nelle (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica,
n.443)
A) attività individuali e collegiali e nella partecipazione alle attività di aggiornamento e formazione in servizio
B) attività individuali e collegiali per la preparazione delle lezioni, correzione delle prove di verifica e informazione alle famiglie
C) attività individuali di studio, ricerca e approfondimento culturale per promuovere innovazione didattica
D) attività individuali ed autonome dei docenti che tengono conto del contesto socio-economico di riferimento
988. Nell'esercizio della Funzione docente, gli insegnanti sono tenuti a (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.444)
A) informare le famiglie, con le modalità decise dal collegio docenti, dei risultati relativi al raggiungimento degli obiettivi di apprendimento previsti dal
Piano dell'Offerta Formativa
B) informare il collegio dei docenti dei risultati relativi al raggiungimento degli obiettivi di apprendimento previsti dal Piano dell'Offerta Formativa
C) informare le famiglie che ne fanno richiesta, dei risultati relativi al raggiungimento degli obiettivi di apprendimento previsti dal Piano dell'Offerta
Formativa
D) informare periodicamente le famiglie, dei progetti attivati e delle scelte organizzative adottate.
989. In base al DPR n. 275/99 (regolamento sull'autonomia delle Istituzioni scolastiche ) quali Organismi possono promuovere
accordi di rete? (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.445)
A) Le istituzioni scolastiche
B) I comuni
C) I consigli di classe
D) Le associazioni culturali del territorio
990. In quale documento si individua l'organo responsabile della gestione delle risorse della rete?
dell'istituzione scolastica, n.446)
(Area 2 - Gestione
A) Nell'accordo di rete
B) Nella delibera del Consiglio di istituto
C) Nei verbali del Collegio dei docenti e del Consiglio di circolo o di Istituto
D) Nel Piano dell'offerta formativa
991. L'obiettivo fondamentale di una rete di scuole è quello di (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.447)
A) raggiungere le proprie finalità istituzionali
B) ridurre le spese per realizzare progetti
C) incrementare le proprie risorse finanziarie
D) uniformare gli interventi didattici per migliorare i risultati di apprendiemnto
992. Dove è depositato l'accordo di rete? (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.448)
A) presso le segreterie delle scuole
B) presso lo studio notarile che ha provveduto a registrare l'atto
C) presso l'Ufficio scolastico provinciale di riferimento
D) presso l'Ufficio scolastico regionale
993. Secondo il DPR n. 275/99 le Istituzioni scolastiche possono aderire a consorzi pubblici o privati (Area 2 - Gestione
dell'istituzione scolastica, n.449)
A) per acquisire beni o servizi che facilitino e/o qualifichino l'assolvimento di compiti istituzionali coerenti col POF
B) per finanziare progetti particolarmente onerosi previsti dal POF
C) per la riorganizzazione dei servizi e dei beni esclusivi
D) per potenziare il proprio potere negoziale nell' acquisire beni o servizi
994. E' possibile per una scuola aderire ad un accordo di rete? (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.450)
A) sì, perché previsto da una norma specifica
B) no, perché vietato da una norma specifica
C) no, perchè, non è preventivamente dimostrabile il vantaggio economico per la Pubblica Amministrazione
D) sì, ma solo se autorizzata dall'ufficio scolastico regionale
995. Se l'accordo di rete prevede attività didattiche o di ricerca deve essere approvato (Area 2 - Gestione dell'istituzione
scolastica, n.451)
A) dal consiglio di circolo o di istituto e dal collegio dei docenti per la parte di propria competenza
B) dal consiglio di circolo o di istituto
C) dal collegio dei docenti
D) non è necessaria alcuna approvazione di organi collegiali
996. Qual è la norma di riferimento per la costituzione di reti di scuole? (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.452)
A) DPR n.275/1999, art.7
B) DPR n.275/1999, art.12
C) D.Lgs n.59/2004, art 9
D) Legge n.53/2003,art.5
997. Il piano dell'offerta formativa (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.453)
A) costituisce un impegno per l'intera comunità scolastica
B) individua i principi generali a cui una scuola può attenersi
C) orienta le azioni del personale docente
D) costituisce un impegno per il dirigente scolastico
998. Per una predisposizione del POF coerente alle esigenze formative territoriali, chi è tenuto ad attivare i rapporti con gli
Enti Locali e con le realtà istituzionali locali per l'analisi di contesto? (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.454)
A) il dirigente scolastico
B) il consiglio di istituto
C) il collegio dei docenti
D) i docenti referenti di plesso
999. Il piano dell'offerta formativa viene elaborato seguendo gli indirizzi generali definiti (Area 2 - Gestione dell'istituzione
scolastica, n.455)
A) dal consiglio di circolo o di istituto
B) dal collegio dei docenti e dall'assemblea del personale ATA
C) dalle associazioni del territorio e dei genitori
D) dal collegio dei revisori dei conti
1000. Il Piano dell'Offerta formativa (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.456)
A) è un documento con rilevanza giuridica a cui si riconducono aspetti didattici, organizzativi e finanziari
B) è un documento con rilevanza pedagogica che rende unitarie le scelte curricolari di una scuola
C) è un documento unitario con valenza prioritariamente didattica
D) è un documento unitario con valenza prioritariamente organizzativa
1001. Il calendario scolastico è determinarto annualmente (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.457)
A) con delibera della Giunta regionale
B) con Circolare ministeriale
C) con ordinanza del sindaco del comune
D) con delibera della Giunta provinciale
1002. Le istituzioni scolastiche possono adattare il calendario scolastico (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.458)
A) in relazione alle esigenze derivanti dal Piano dell'offerta formativa
B) in relazione ad esigenze turistiche, economiche e sociali di alcuni territori
C) per introdurre periodi di vacanza ritenuti opportuni in base all'articolazione delle attività didattiche
D) per rispondere alle richieste delle famiglie
1003. Le istituzioni scolastiche possono adottare in autonomia modalità organizzative flessibili
dell'istituzione scolastica, n.459)
(Area 2 - Gestione
A) per migliorare l'offerta formativa
B) per ridurre solo i costi di gestione
C) per adeguarsi alle richieste delle famiglie
D) per rispondere alle esigenze degli Enti Locali
1004. L'orario complessivo del curricolo po' essere organizzato in modo flessibile
scolastica, n.460)
(Area 2 - Gestione dell'istituzione
A) nel rispetto del monte ore annuale e in non meno di cinque giorni settimanali
B) nel rispetto del monte ore annuale e con almeno due rientri pomeridiani
C) nel rispetto del monte ore assegnato alle discipline, su base plurisettimanale in sei giorni settimanali
D) senza alcun vincolo purchè rispetti il monte ore annuale
1005. Il piano annuale delle attività del personale ATA (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.461)
A) è adottato dal dirigente scolastico su proposta del direttore dei servizi generali e amministrativi che ne cura l'attuazione
B) è predisposto dal direttore dei servizi generali e amministrativi ed è adottato dall'assemblea del personale ATA
C) è predisposto dal dirigente scolastico e al direttore dei servizi generali e amministrativi è affidata la sua l'attuazione
D) è proposto dall'assemblea del personale ATA, è adottato dal direttore dei servizi generali e amministrativi e il dirigente scolastico ne cura
l'attuazione
1006. Il CCNL scuola 2007, stabilisce che le attività di aggiornamento e formazione dei docenti
dell'istituzione scolastica, n.462)
(Area 2 - Gestione
A) rientrano nelle attività funzionali all'insegnamento
B) sono da considerare attività aggiuntive con obbligo di pagamento aggiuntivo
C) sono obbligatorie per almeno 10 ore annue
D) non prevedono particolari forme di regolamentazione
1007. Secondo il CCNL scuola 2007, per la partecipazione a corsi di formazione gli insegnanti
dell'istituzione scolastica, n.463)
(Area 2 - Gestione
A) hanno diritto alla fruizione di 5 giorni con esonero dal servizio nel corso dell'anno
B) hanno diritto alla fruizione di 3 giorni con esonero dal servizio nel corso dell'anno
C) hanno diritto alla fruizione di 4 giorni con esonero dal servizio nel corso dell'anno
D) possono partecipare a corsi di formazione, compatibilmente con le esigenze di servizio
1008. I criteri per la fruizione dei permessi per il diritto allo studio, sono definiti (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica,
n.464)
A) nell'ambito della contrattazione decentrata presso gli uffici scolastici regionali.
B) dal dirigente scolastico di ogni istituzione
C) nell'ambito della contrattazione decentrata di istituto
D) dal consiglio di istituto, sentito il collegio dei docenti
1009. In merito alla fruizione del diritto alla formazione, secondo quanto previsto dal CCNL/ scuola/2007, a livello di singola
scuola, il dirigente scolastico è tenuto (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.465)
A) a fornire informazione preventiva sull'attuazione dei criteri di fruizione dei permessi per l'aggiornamento
B) a predisporre annualmente un elenco di docenti che parteciparanno ai corsi di formazione
C) a comunicare alla Giunta esecutiva i criteri di fruizione dei permessi per l'aggiornamento
D) a organizzare corsi che ritiene più utili alla realizzazione del POF
1010. Secondo il CCNL area V 2006, l'aggiornamento professionale del dirigente tende a favorire
dell'istituzione scolastica, n.466)
(Area 2 - Gestione
A) il consolidarsi di una cultura di gestione orientata al risultato e all'innovazione anche in prospettiva europea
B) prioritariamente l'acquisizione di competenze gestionali finalizzate al contenimento delle spese
C) il consolidarsi di competenze tecnologiche per sostenere i processi innovativi della digitalizzazione delle pubbliche amministrazioni,
D) l'acquisizione di competenze per la gestione dei conflitti e i procedimenti disciplinari
1011. Secondo il CCNL area V 2006, al dirigente è concesso, senza oneri per l'Amministrazione, un periodo di aspettativa non
retribuita per motivi di studio della durata massima (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.467)
A) di tre mesi nell'arco di un anno
B) di trenta giorni nell'arco di un anno
C) di quindici giorni nell'arco di un anno
D) di sei mesi nell'arco di un anno
1012. Il piano annuale di aggiornamento del personale docente di un istituto (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica,
n.468)
A) è deliberato dal collegio dei docenti
B) è stabilito dal dirigente scolastico secondo le esigenze ritenute prioritarie
C) è deliberato dal consiglio di istituto in linea con quanto definito nel POF
D) è soggetto ad approvazione dell'ufficio scolastico di ambito territoriale
1013. L'atto di indirizzo del MIUR n. 5918 del 06/08/2010, stabilisce che il compito di creare per tutto il personale della scuola
ambienti di formazione continua, che tengano conto delle più recenti soluzioni tecnologiche, è demandato (Area 2 - Gestione
dell'istituzione scolastica, n.469)
A) all'Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell'Autonomia Scolastica
B) agli Uffici scolastici regionali che fissano annualmente un apposito piano di formazione per tutti i settori del personale scolastico
C) ad una commissione di Istituto che cura l'aggiornamento del sito Web e l'attuazione del programma "La scuola digitale"
D) ad un'apposita commisione regionale composta da dirigenti tecnici
1014. Quale soggetto è individuato istituzionalmente quale promotore di formazione, documentazione, ricerca educativa e di
innovazione didattica nell'ambito del sistema scolastico? (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.470)
A) l'Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell'Autonomia Scolastica
B) la singola istituzione scolastica autonoma
C) il dirigente scolastico coadiuvato dallo staff dipresidenza
D) l'Ufficio Scolastico Regionale
1015. Con quale modalità le istituzioni scolastiche, possono promuovere attività di ricerca, sperimentazione e sviluppo
tenendo conto delle esigenze del contesto culturale, sociale ed economico delle realtà locali (Area 2 - Gestione
dell'istituzione scolastica, n.471)
A) sia singolarmente che associate tra di loro
B) solo se associate tra di loro in rete
C) solo singolarmente
D) solo previo accordo con gli enti locali
1016. Per la formazione delle classi e dei corsi per l'istruzione degli adulti si tiene conto (Area 2 - Gestione dell'istituzione
scolastica, n.472)
A) della serie storica degli studenti scrutinati e di quelli ammessi agli esami finali
B) del numero degli iscritti entro il 30 novembre di ogni anno
C) della capienza delle aule e della dotazione organica di docenti
D) della distanza dal centro territoriale per l'educazione permanente più vicino
1017. Secondo l'art. 9 del D.P.R. n. 81/2009, le sezioni di scuola dell'infanzia sono costituite, di norma: (Area 2 - Gestione
dell'istituzione scolastica, n.473)
A) con un numero di bambini non inferiore a 18 e non superiore a 26.
B) con un numero di bambini non superiore a 30
C) con un numero di bambini compreso tra 18 e 30
D) conun numero medio di 25 bambini , variabile a seconda della disponibilità degli spazi
1018. L'art.5 del D.P.R. n. 81/2009 stabilisce che le classi iniziali delle scuole ed istituti di ogni ordine e grado e le sezioni di
scuola dell'infanzia, che accolgono alunni con disabilità sono costituite, (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.474)
A) di norma, con non più di 20 alunni
B) di norma, con non più di 18 alunni
C) di norma, con non meno di 10 alunni
D) di norma, con almeno 15 alunni
1019. Chi può autorizzare il funzionamento di classi di scuola primaria e secondaria di I grado per i minori ricoverati presso
ospedali e istituti di cura (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.475)
A) i dirigenti preposti agli uffici scolastici regionali, d'intesa con le aziende sanitarie locali
B) i dirigenti degli uffici scolastici provinciali ove ha sede l'istituto di cura, in accordo con le aziende sanitarie locali
C) i dirigenti dell'azienda sanitaria locale in accordo col dirigente dell'ufficio scolastico provinciale
D) il dirigente dell'istituto scolastico a cui l'istituto di cura fa riferimento, d'intesa col dirigente dell'azienda sanitaria locale
1020. Il D.P.R. n. 81/2009 stabilisce che 'insegnamento della lingua inglese nella scuola primaria, è affidato (Area 2 - Gestione
dell'istituzione scolastica, n.476)
A) a docenti di classe specializzati
B) a docenti specialisti cui sono affidate più classi
C) a docenti di sostegno in possesso di attestato di frequenza a corsi di lingua inglese
D) a docenti reclutati dalle graduatorie di inglese della scuola secondaria di I grado
1021. Secondo il CCNL scuola 2007, per i docenti dei CTP (Centri territoriali permanenti per l'educazione degli adulti),
all'interno dell'orario di rapporto con l'utenza (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.477)
A) si debbono considerare le attività di accoglienza e ascolto, nonché quelle di analisi dei bisogni dei singoli utenti.
B) si debbono considerare le attività per il riconoscimento dei crediti formativi
C) si debbono considerare le attività per la condivisione con lo studente della certificazine delle competenze
D) si debbono considerare le attività per la condivisione del progetto didattico e del patto formativo
1022. Con la legge 27.12.2006 (finanziaria 2007) i CTP (Centri territoriali permanenti per l'educazione degli adulti) funzionanti
presso le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.478)
A) sono riorganizzati su base provinciale, articolati in reti territoriali
B) sono riorganizzati su base territoriale e articolati per ogni distretto scolastico
C) sono ridefiniti per i territori appartenenti alle comunità montane
D) sono riconfermati purchè sia garantita un'utenza di almeno 200 studenti
1023. La responsabilità della gestione delle risorse finanziarie e strumentali per la realizzazione del Piano dell'offerta
formativa è in capo (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.479)
A) al dirigente scolastico
B) al direttore dei servizi generali e amministrativi
C) al consiglio di istituto
D) alla giunta esecutiva
1024. In merito alla relazione tra programma annuale e Piano dell'offerta formativa il ruolo di indirizzo e controllo è affidato
(Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.480)
A) al consiglio di istituto
B) al collegio dei revisori dei conti
C) ai dirigenti tecnici, nello svolgimento della funzione ispettiva
D) al dirigente scolastico
1025. In merito alla relazione tra programma annuale e piano dell'offerta formativa la responsabilità della gestione finanziaria
è in capo (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.481)
A) al dirigente scolastico
B) al direttore dei servizi generali e amministrativi
C) al consiglio di istituto
D) alla giunta esecutiva
1026. La predisposizione del programma annuale intesa come programmazione integrata didattico/finanziaria, dell'attività
dell'istituzione scolastica, è volta (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.482)
A) a conseguire la migliore congruenza fra le risorse impiegate e i servizi resi
B) a conseguire risultati di economicità, a prescindere dai risultati e dai servizi resi
C) a garantire la copertura economica per i progetti didattici più richiesti dalle famiglie
D) a contenere i conflitti tra docenti derivanti dalla mancanza di sufficienti risorse per finanziare tutti i progetti proposti
1027. Gli obiettivi esplicitati nella relazione introduttiva al programma annuale devono essere coerenti (Area 2 - Gestione
dell'istituzione scolastica, n.483)
A) con le previsioni indicate nel piano dell'offerta formativa
B) con gli indirizzi generali indicati dal collegio dei revisori dei conti
C) con gli standard di apprendimento fissati a livello nazionale
D) con il contratto integrativo di istituto
1028. Per ogni progetto inserito nel programma annuale deve essere indicata (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica,
n.484)
A) la fonte di finanziamento e la spesa complessiva prevista per la sua realizzazione
B) la spesa complessiva per la sua realizzazione e i risultati finali attesi
C) la fonte di finanziamento e i risultati finali previsti
D) la spesa prevista e i fornitori e/o destinatari dell'impiego delle risorse finanziarie
1029. Il consiglio di istituto può in corso d'anno, apportare modifiche parziali al programma annuale? (Area 2 - Gestione
dell'istituzione scolastica, n.485)
A) sì, con relazione motivata
B) sì, purchè abbia acquisito parere favorevole dal collegio dei revisori dei conti
C) no, perché è già stato depositato agli atti e reso pubblico
D) no, perché non è di sua competenza
1030. Secondo il DPR n. 89 /2009 quali delle seguenti condizioni sono indicate come necessarie per l'ammissione alla
frequenza anticipata dei bambini alla scuola dell'infanzia? (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.486)
A) compiere i tre anni entro il 30 aprile dell'anno di riferimento, disponibilità dei posti,accertamento dell'avvenuto esaurimento di eventuali liste di
attesa, locali idonei, valutazione pedagogico didattica del collegio dei docenti
B) compiere i tre anni entro il 31 marzo dell'anno di riferimento, accertamento dell'avvenuto esaurimento di eventuali liste di attesa, locali idonei,
parere positivo del Consiglio di istituto
C) compiere i tre anni entro il 31 marzo dell'anno di riferimento, disponibilità dei posti, locali idonei, valutazione pedagogico didattica del collegio dei
docenti
D) compiere i tre anni entro il 30 aprile febbraio dell'anno di riferimento, parere positivo del sindaco, locali idonei,
1031. L'orario di funzionamento della scuola del'infanzia è stabilito dal DPR n. 89 /2009, secondo questi modelli (Area 2 Gestione dell'istituzione scolastica, n.487)
A) modello a 40 ore settimanali, estendibili fino a 50, modello ridotto a 25 ore settimanali su richiesta delle famiglie
B) modello a 40 ore settimanali, modello ridotto a 24 ore su richiesta delle famiglie
C) modello a 36 ore settimanali,estendibili fino a 50, modello ridotto a 27 ore su richiesta delle famiglie
D) modello a 36 ore settimanali, estendibili fino a 50, modello ridotto a 25 ore su disposizione del comune
1032. Secondo il DPR n. 89 /2009 in quali contesti si possono accogliere alla scuola dell'infanzia piccoli gruppi di bambini di
età compresa tra i due e i tre anni ? (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.488)
A) nei comuni di montagna e nelle piccole isole, se il numero di iscritti è inferiore a quello previsto
B) nelle periferie metropolitane, se il numero di iscritti è inferiore a quello previsto
C) solo in contesti individuati come "aree a rischio", se il numero di iscritti è inferiore a quello previsto
D) in nessun contesto perché per questa fascia di età è prevista la frequenza all'asilo nido
1033. Come regolato dal D.Lgs n.22/2008 ,art.2, per predisporre azioni di orientamento finalizzate alle professioni e al lavoro,
le istituzioni scolastiche, nell'ambito della programmazione dell'offerta formativa (Area 2 - Gestione dell'istituzione
scolastica, n.489)
A) stipulano specifiche convenzioni aperte alla partecipazione di altre istituzioni,enti,associazioni,imprese, rappresentanze del mondo del lavoro e
delle professioni
B) devono acquisire specifica autorizzazione dalla Provincia per attivare forme di collaborazioni col mondo del lavoro
C) devono presentare apposito progetto alla Provincia per ottenere i finanziamenti necessari alla realizzazione delle azioni orientative
D) sottoscrivono un accordo di rete con tutte le scuole interessate del territorio
1034. Per sviluppare la dimensione trasversale dell'orientamento, quali aspetti risultano particolarmente significativi a scopi
didattici, per definire l'impianto culturale della scuola secondaria di II grado? (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica,
n.490)
A) la progettazione per competenze,la didattica laboratoriale in classe
B) l'aggregazione di più materie per la costituzione delle cattedre
C) l'analisi dei risultati delle prove INVALSI e dei Rapporti CENSIS
D) la partecipazione ai progetti europei, l'adesione a reti di scuole
1035. I soggetti promotori dei tirocini formativi e di orientamento, secondo il DM n. 142/98 sono tenuti (Area 2 - Gestione
dell'istituzione scolastica, n.491)
A) ad assicurare i tirocinanti contro gli infortuni sul lavoro e per la responsabilità civile verso terzi.
B) a stipulare un contratto di collaborazione
C) a segnalare l'avvio dell'attività all' ufficio igiene del lavoro dell' Azienda sanitaria locale
D) a segnalare l'avvio dell'attività al Centro per l'impiego
1036. I rapporti che i datori di lavoro privati e pubblici intrattengono con i soggetti da essi ospitati nei percorsi di alternanza
tra scuola e lavoro, (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.492)
A) non costituiscono rapporti di lavoro.
B) costituiscono regolari rapporti di lavoro
C) sono da considerare rapporti di collaborazione
D) sono equiparati ai rapporti di lavoro
1037. Come indicato dalle linee guida per l'attuazione di interventi di educazione alla sicurezza stradale (Direttiva istruzione
prot. n. 1437/2007), le attività di educazione alla sicurezza stradale possono essere svolte (Area 2 - Gestione dell'istituzione
scolastica, n.493)
A) in orario curricolare, extracurricolare, utilizzando la quota del 20% del monte ore annuale
B) solo in orario curricolare
C) solo in orario extracurricolare
D) utilizzando la quota del 20%del monte ore annuale riservata alla scuola
1038. La istituzione scolastica può stipulare contratti di prestazione d'opera con esperti per particolari attività ed
insegnamenti, al fine di garantire l'arricchimento dell'offerta formativa. In base a quanto stabilito dal D.I. n.44/2001, chi
stabilsce i criteri per la scelta del contraente? (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.494)
A) Il Consiglio di istituto sentito il collegio dei docenti
B) Il dirigente scolastico, sentito il parere del Direttore dei servizi generali e amministrativi
C) Il collegio dei docenti
D) una direttiva dell'Ufficio scolastico regionale
1039. Le indicazioni Nazionali (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.495)
A) costituiscono il quadro di riferimento per la progettazione curricolare affidata alle scuole
B) costituiscono un vincolo per la scelta dei contenuti affidata alla scuola
C) rappresentano un quadro di orientamento per la pianificazione organizzativa dell'offerta formativa
D) stabiliscono i percorsi che le scuole devono attuare per lo sviluppo di attività di ricerca curricolare
1040. Centralità della persona, cittadinanza, nuovo umanesimo, sono principi fondamentali a cui deve ispirarsi la
progettazione curricolare di scuola secondo quanto esplicitato (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.496)
A) nelle Indicazioni per il curricolo (D.M. Istruzione 31.07.2007:)
B) nella legge n. 53/2003 (Delega al Governo per la definizione di norme generali sull'istruzione )
C) nel D.Lgs n. 59/2004 (Definizione delle norme generali relative alla scuola dell'infanzia e al primo ciclo dell'istruzione)
D) nella Raccomandazione del Parlamento europeo del 18/12/2006
1041. Le competenze chiave per l'apprendimento permanente sono state definite e articolate
dell'istituzione scolastica, n.497)
(Area 2 - Gestione
A) nella Raccomandazione del Parlamento europeo del 18/12/2006
B) nei regolamenti che accompagnano la riforma della scuola secondaria di II grado
C) nelle Indicazioni Nazionali per il curricolo che accompagnano la riforma del I ciclo di istruzione
D) nella legge n. 53/2003 (Delega al Governo per la definizione di norme generali sull'istruzione )
1042. Qual è il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche? (Area 2 Gestione dell'istituzione scolastica, n.498)
A) Il piano dell'offerta formativa
B) La carta dei servizi
C) Il patto educativo d'istituto
D) Il piano di programmazione territoriale dell'offerta formativa.
1043. In quale documento è esplicitata la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che le
singole scuole adottano nella loro autonomia? (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.499)
A) Il piano dell'offerta formativa
B) Il programma annuale
C) La carta dei servizi
D) Il patto di corresponsabilità educativa
1044. L'eleborazione del Piano dell'offerta formativa prende in considerazione la programmazione territoriale dell'offerta
formativa? (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.500)
A) sì, è uno dei vincoli di cui l'istituzione scolastica deve tenere conto.
B) No, si tratta di una competenza esclusiva delle Regioni
C) Solo nel caso di alcuni indirizzi di studi
D) Solo se l'istituzione scolastica fa parte di reti di scuole.
1045. Quale ruolo esercitano gli studenti della scuola secondaria suoperiore rispetto all'elaborazione del piano dell'offerta
formativa? (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.503)
A) Possono avanzare proposte e pareri formulati da organismi e dalle associazioni anche di fatto degli studenti.
B) Approvano le proposte finalizzate alle attività di orientamento scolastico e professionale.
C) Approvano le proposte di inserire nel curricolo discipline e attività facoltative.
D) Possono avanzare le proposte e pareri per l'attivazione di percorsi di alternanza scuola lavoro.
1046. Nel Piano dell'offerta formativa possono essere recepite opzioni metodologiche diverse, espresse da gruppi minoritari?
(Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.504)
A) Sì, ai sensi del D.P.R. n. 275/1999, art.3, comma 2.
B) No, il Pof recepisce solo le opzioni metodologiche approvate dal Collegio dei docenti.
C) Solo in relazione alle discipline e attività facoltative.
D) Solo se i dipartimenti disciplinari esprimono parere positivo.
1047. L'art.13 della Legge 40/2007 contiene (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.505)
A) disposizioni urgenti in materia di istruzione tecnico-professionale e di valorizzazione dell'autonomia scolastica
B) riferimenti per la formazione dei docenti
C) indicazioni per le misure di accompagnamento per il riordino dell'istruzione tecnica e professionale
D) il riordino dei centri territoriali permanenti
1048. L'Intesa del 16 dicembre 2010 in Conferenza unificata riguarda: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.506)
A) organici raccordi tra i percorsi degli istituti professionali e i percorsi di istruzione e formazione professionale.
B) linee guida per la riorganizzazione del Sistema di istruzione tecnica superiore.
C) il riordino dell'istruzione professionale.
D) la certificazione delle competenze.
1049. L'offerta sussidiaria integrativa degli istituti professionali di cui all'Intesa in Conferenza Unificata del 16 dicembre 2910
prevede (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.507)
A) l'organizzazione dei curricoli, nel piano dell'offerta formativa in funzione delle qualifiche e della prosecuzione nei percorsi quinquennali
B) il recepimento degli standard della formazione professionale nel "Quadro Regionale degli Standard Professionali"
C) l'introduzione di nuove figure professionali in raccordo con il territorio
D) il riordino degli istituti professionali
1050. Nelle Linee guida del primo biennio degli istituti tecnici e professionali i risultati di apprendimento costituiscono (Area
2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.508)
A) orientamento per la progettazione didattica delle istituzioni scolastiche autonome
B) programmi prescrittivi
C) un semplice repertorio di conoscenze
D) la declinazione delle sole competenze chiave di cittadinanza
1051. Il regolamento sull'autonomia: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.509)
A) pone il problema dell'identità della scuola
B) indebolisce i rapporti con il territorio
C) rafforza gli organi nazionali
D) punta all'autoreferenzialità delle istituzioni scolastiche
1052. Le iniziative di continuità e di orientamento scolastico e professionale: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica,
n.510)
A) rientrano nelle attività che le istituzioni scolastiche sono tenute ad assicurare nell'esercizio dell'autonomia didattica.
B) sono affidate a strutture specializzate con cui le scuole promuovono accordi di rete.
C) costituiscono ampliamenti dell'offerta formativa che le scuole possono realizzate singolarmente o in rete
D) rientrano nelle competenze esclusive degli enti locali.
1053. L'accordo di rete tra le istituzioni scolastiche è depositato: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.511)
A) presso le segreterie delle scuole, ove gli interessati possono prenderne visione ed estrarne copia.
B) presso la segreteria della scuola capofila della rete, cui le altre istituzioni scolastiche devono rivolgersi per prenderne visione ed estrarne copia.
C) presso l'Ufficio scolastico regionale che lo pubblica sul sito istituzionale.
D) presso l'Ufficio scolastico regionale e presso la Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e per l'autonomia scolastica del Ministero
dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
1054. I criteri per il riconoscimento di crediti formativi e per il recupero dei debiti sono individuati: (Area 2 - Gestione
dell'istituzione scolastica, n.512)
A) dalle istituzioni scolastiche autonome, nell'esercizio dell'autonomia didattica.
B) con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
C) dal Dirigente scolastico, che garantisce l'uniformità dei criteri adottati all'interno dell'istituzione scolastica.
D) dai Dipartimenti disciplinari, acquisito il parere del Comitato tecnico scientifico.
1055. Le istituzioni scolastiche autonome possono stipulare convenzioni e contratti nell'ambito:
dell'istituzione scolastica, n.513)
A) dell'autonomia negoziale.
B) dell'autonomia didattica.
(Area 2 - Gestione
C) dell'autonomia organizzativa.
D) dell'autonomia di sperimentazione, ricerca e sviluppo.
1056. Le istituzioni scolastiche paritarie (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.514)
A) devono elaborare un piano dell'offerta formativa conforme agli ordinamenti e alle disposizioni vigenti.
B) possono elaborare un piano dell'offerta formativa ma sono comunque tenute a rispettare gli ordinamenti degli studi vigenti.
C) non devono elaborare il piano dell'offerta formativa ma un progetto educativo in armonia con i principi della Costituzione.
D) devono elaborare un progetto educativo e relativa offerta formativa conformi all'ordinamento scolastico italiano.
1057. Nelle istituzioni scolastiche autonome gli obiettivi specifci di apprendimento relativi alle competenze degli alunni sono
fissati: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.515)
A) dal Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca
B) dalla singola istituzione scolastica autonoma
C) dalla Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e per l'autonomia scolastica del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
D) dalle Regioni, nell'ambito della programazione territoriale dell'offerta formativa
1058. I limiti di flessibilità temporale per realizzare compensazioni tra discipline e attività della quota nazionale del curricolo
sono fissati: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.516)
A) dal Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca
B) dalla singola istituzione scolastica autonoma
C) alle Regioni, nell'ambito della programazione territoriale dell'offerta formativa
D) dall'Ufficio scolastico regionale, nell'ambito della gestione delle dotazioni organiche del personale docente.
1059. Nella scuola secondaria superiore gli indirizzi generali circa la valutazione degli alunni, il riconoscimento dei crediti e
dei debiti formativi sono indicati: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.517)
A) dal Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca
B) dalla singola istituzione scolastica, nell'esercizio della propria autonomia
C) dai consigli di classe
D) dai dipartimenti di cui si dotano le istituzioni scolastiche autonome.
1060. L'articolo 4 del D.P.R. 275/99 indica alcuni settori obbligatori di intervento nei quali si realizza l'autonomia didattica
delle scuole secondarie superiori. Di quali inizaitive si tratta? (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.518)
A) Recupero e sostegno; continuità; orientamento scolastico e professionale.
B) Recupero e sostegno; educazione interculturale; continuità.
C) Orientamento scolastico e professionale; alternanza scuola lavoro, passaggi tra percorsi formativi.
D) Continuità, organizzazione modulare dell'insegnamento, didattica laboratoriale.
1061. Il decreto legislativo 14 gennaio 2008, n.22 (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.519)
A) contempla che i percorsi di orientamento al lavoro e alle professioni siano oggetto di apposite previsioni nel piano dell'offerta formativa e nel
piano annuale delle attività di formazione in servizio
B) definisce i percorsi di orientamento all'istruzione universitaria e all'alta formazione artistica, musicale e coreutica
C) contiene esempi di convenzioni e protocolli di raccordo con il mondo del lavoro
D) disciplina tirocini e stage formativi
1062. Le linee guida del primo biennio prevedono che (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.520)
A) le istituzioni scolastiche utilizzino la quota dell'autonomia scolastica per progettare percorsi pluridisciplinari
B) non sottolineano l'importanza dei laboratori
C) non rafforzano gli assi culturali
D) non esplicano l'importanza di Scienze integrate
1063. La stipula di contratti di prestazione d'opera per il miglioramento dell'offerta formativa
dell'istituzione scolastica, n.522)
(Area 2 - Gestione
A) è prevista per particolari attività ed insegnamenti non sostitutivi di quelli curriculari
B) è competenza esclusiva del Dirigente scolastico
C) non necessita del parere del consiglio d'istituito e del collegio dei docenti
D) non necessita di criteri e procedure inserite nel Regolamento di istituto
1064. Il gestore di una scuola paritaria deve allegare alla richiesta di parità (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica,
n.523)
A) le linee essenziali del piano dell'offerta formativa
B) non occorre la delibera di adozione del POF
C) il POF può esse predisposto anche in difformità dagli ordinamenti vigenti
D) la predisposizione è di competenza del gestore
1065. Gli spazi di flessibilità negli istituti tecnici e professionali (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.524)
A) offrono la possibilità di articolare in opzioni le aree di indirizzo
B) coincidono con la quota dell'autonomia
C) sono definiti dal collegio dei docenti
D) non rientrano in un apposito elenco nazionale
1066. Gli spazi di flessibilità nei regolamenti di riordino degli istituti tecnici (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica,
n.525)
A) riguardano soltanto il secondo biennio e V anno
B) riguardano il primo biennio, il secondo biennio ed il quinto anno
C) possono essere organizzati entro gli stessi limiti percentuali previsti per l'autonomia
D) sono collocati temporalmente nellìanno scolastico a discrezione dei collegi dei docenti
1067. I regolamenti di riordino degli istituti tecnici per gli indirizzi del settore tecnologico provvedono (Area 2 - Gestione
dell'istituzione scolastica, n.526)
A) l'istituzione dell'ufficio tecnico per la funzionalità dei laboratori a fini didattici
B) l'abolizione dell'ufficio tecnico per non creare ulteriori oneri per lo stato
C) è ininfluenti l'utilizzo dei laboratori per realizzare l'innovazione
D) la gestione dell'ufficio tecnico non va descritta nel Regolamento d'istituto
1068. Il comitato tecnico scientifico di cui possono dotarsi gli istituti tecnici e professionale (Area 2 - Gestione dell'istituzione
scolastica, n.527)
A) formula proposte per organizzare gli spazi di autonomia e flessibilità
B) è composto dai docenti
C) non prevede la presenza di esperti del mondo del lavoro,delle professioni e della ricerca scientifica e tecnologica
D) esprime parere obbligatorio
1069. L'insegnamento di cittadinanza e Costituzione (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.528)
A) dovrà far parte di un organico piano dell'offerta formativa degli istituti scolastici
B) interessa solo alcune discipline
C) non fa parte della programmazione collegiale
D) non comprende la cultura della legalità
1070. Il regolamento dei Licei in relazione ai Licei artistici prevede (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.529)
A) l'articolazione dell'offerta formativa attraverso specifiche intese con le Regioni ed il mondo del lavoro
B) non è necessario corrispondere alle esigenze ed alle vocazioni del territorio
C) non è prevista l'organizzazione autonoma dei laboratori da parte delle istituzioni scolastiche in relazione alle caratteristiche degli indirizzi
D) non vengono elencati i laboratori in cui lo studente sviluppa la propria capacità progettuale
1071. L'attivazione dell'opzione economico- sociale nel Liceo delle scienze umane
scolastica, n.530)
(Area 2 - Gestione dell'istituzione
A) avviene nell'ambito della programmazione regionale dell'offerta formativa
B) è di competenza dell'istituzione scolastica
C) rientra nelle competenza del comune
D) è uno dei compiti dell'ufficio scolastico regionale
1072. Secondo l'articolo 5 del d.P.R. n.275/99, quali vincoli organizzativi limitano l'autonomia organizzativa delle istituzioni
scolastiche? (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.531)
A) La determinazione del calendario scolastico esercitata dalla Regione; l'articolazione delle lezioni in non meno di cinque giorni settimanali; il
rispetto del monte ore annuale, pluriennale o di ciclo previsto per le singole discipline e attività obbligatorie.
B) La determinazione del calendario scolastico esercitata dalla Regione; l'aggregazione delle discipline in aree e ambiti disciplinari, la definizione di
unità di insegnamento non coincidenti con l'unità oraria delle lezioni fissata in sessanta minuti.
C) L'articolazione delle lezioni in non meno di cinque giorni settimanali; il rispetto del monte ore annuale, pluriennale o di ciclo previsto per le singole
discipline e attività obbligatorie; la definizione di unità di insegnamento non coincidenti con l'unità oraria delle lezioni fissata in sessanta minuti.
D) La determinazione del calendario scolastico esercitata dalla Regione; l'impiego dei docenti, l'articolazione modulare del monte ore annuale delle
discipline e attività obbligatorie per tutti gli alunni; le modalità e i criteri di valutazione degli alunni.
1073. Secondo l'articolo 6 del d.P.R. n.275/99, quali attività rientrano nell'autonomia di sperimentazione, ricerca e sviluppo
delle istituzioni scolastiche? (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.532)
A) La progettazione formativa e la ricerca valutativa; la formazione e l'aggiornamento culturale e professionale del personale scolastico; la
documentazione educativa; l'integrazione fra i diversi sistemi formativi.
B) La progettazione formativa e la ricerca valutativa; la formazione e l'aggiornamento culturale e professionale del personale scolastico; le modifiche
strutturali dei curricoli scolastici sulla base delle esigenze degli alunni o del territorio; l'integrazione fra i diversi sistemi formativi.
C) La formazione e l'aggiornamento culturale e professionale del personale scolastico; la documentazione educativa; l'integrazione fra i diversi
sistemi formativi; le innovazioni strutturali degli ordinamenti agli studi in relazione ai fabbisogni di professionalità espressi dal mondo del lavoro e
delle professioni..
D) L'integrazione fra i diversi sistemi formativi, ivi compresa la formazione professionale; l'articolazione delle aree di indirizzo degli istituti tecnici e
professionali in opzioni; la documentazione educativa e la sua diffusione all'interno della scuola; gli scambi di informazioni, esperienze e materiali
didattici.
1074. Il D.P.R. n.275/99 all'art.14, comma 4, affida alle istituzioni scolastiche autonome il compito di riorganizzare (Area 2 Gestione dell'istituzione scolastica, n.533)
A) i servizi amministrativi e contabili tenendo conto del nuovo assetto istituzionale delle scuole e della complessità dei compiti ad esse affidati.
B) i tempi dell'insegnamento e dello svolgimento delle singole discipline e attività di insegnamento in bade alle indicazioni nazionali.
C) i curricoli scolastici sulla base degli standard relativi alla qualità del servizio
D) i servizi amministrativi e contabili sulla base della disciplina del nuovo Regolamento di contabilità entrato in vigore il 1° settembre 2000,
congiuntamente all'autonomia delle istituzioni scolastiche.
1075. Il D.P.R. n. 275/99 all'art. 4, stabilisce che la scelta, l'adozione e l'utilizzazione delle metodologie e degli strumenti
didattici: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.534)
A) sono attuate con criteri di trasparenza e tempestività.
B) rientrano nella libertà di insegnamento dei docenti e non devono essere dichiarati pubblicamente.
C) sono attuate dal Collegio dei docenti in base alle indicazioni e ai pareri espressi dalle famiglie e, nella scuola secondaria superiore, dagli studenti.
D) sono attuate dalle istituzioni scolastiche autonome sulla base delle indicazioni nazionali del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
1076. Il D.P.R. n.275/99 all'art.4, affida alle istituzioni scolastiche autonome il compito di individuare: (Area 2 - Gestione
dell'istituzione scolastica, n.535)
A) i criteri per la valutazione periodica dei risultati conseguiti rispetto agli obiettivi prefissati.
B) gli standard relativi alla qualità del servizio.
C) i modelli per la certificazione delle conoscenze, competenze, capacità acquisite dagli alunni.
D) possibili innovazioni riguardanti gli ordinamenti degli studi, la loro articolazione e durata, i processi di continuità e di orientamento.
1077. Ai sensi del D.P.R. n.275/99 art.9, per "ampliamento dell'offerta formativa" si intende: (Area 2 - Gestione dell'istituzione
scolastica, n.536)
A) ogni iniziativa coerente con le proprie finalità, in favore dei propri alunni, della popolazione giovanile e degli adulti del territorio.
B) l'approfondimento degli insegnamenti disciplinari e delle attività curricolari a cura di esperti provenienti dal mondo del lavoro e delle professioni.
C) la possibilità di organizzare il percorso formativo della scuola secondaria superiore in alternanza scuola lavoro.
D) ogni iniziativa coerente con le proprie finalità per la formazione in servizio del personale scolastico e a favore dei genitori dei propri alunni.
1078. Per il D.P.R. n.275/99 art.8, il carattere unitario del sistema di istruzione è garantito: (Area 2 - Gestione dell'istituzione
scolastica, n.540)
A) dall'integrazione tra la quota nazionale del curricolo e quella riservata alle scuole.
B) dalle indicazioni nazionali emanate per tutti gli ordinamenti scolastici.
C) dalla prescrittività dei programmi nazionali di insegnamento.
D) dalle rilevazioni periodiche e finali degli apprendimenti a cura dell'Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e
formazione.
1079. L'adozione del POF è: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.541)
A) obbligatoria
B) facoltativa
C) opzionale
D) a richiesta delle famiglie
1080. la progettazione del P.O.F. deve rispondere a criteri di: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.544)
A) unitarietà
B) omologazione
C) sinteticità
D) differenziazione
1081. La consegna del POF agli alunni e alle famiglie è (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.545)
A) un obbligo di legge
B) a discrezione del Dirigente scolastico
C) compito del consiglio di classe
D) compito del Presidente del Consiglio d'istituto
1082. la Direttiva n. 254 / 1995, riguarda (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.548)
A) la Carta dei servizi scolastici
B) il P.E.I.
C) il POF
D) il Programma annuale delle attività
1083. Il piano dell'offerta formativa è consegnato agi genitori ed agli alunni (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica,
n.550)
A) all'atto dell'iscrizione
B) il primo giorno di scuola
C) nella fase di orientamento
D) al termine dell'anno scolastico
1084. Quali associazioni possono esprimere pareri sul POF? (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.551)
A) Le associazioni dei genitori
B) Le associazioni legate al privato sociale
C) Le associazioni dei lavoratori
D) Le associazioni dei dirigenti scolastici
1085. Il Pof riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale. A tal fine il Dirigente scolastico
contatta (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.553)
A) gli Enti locali
B) l'U.S.P.
C) le associazioni di genitori
D) le Associazioni disciplinari
1086. Il Pof impegna (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.554)
A) tutti i soggetti della comunità scolastica
B) il Dirigente scolastico
C) i docenti
D) il personale Ata
1087. l'art.7 del D.P:R 275 si riferisce (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.556)
A) ad accodi di rete
B) alla flessibilità organizzativa
C) all'autonomia di ricerca
D) all'adattamento del calendario scolastico
1088. le funzioni strumentali coerenti con il piano dell'offerta formativa sono designate (Area 2 - Gestione dell'istituzione
scolastica, n.558)
A) dal collegio dei docenti
B) dal consiglio di classe
C) dal consiglio di istituto
D) dal Dirigente scolastico
1089. i livelli essenziali delle prestazioni sono riconducibili (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.560)
A) alla potestà legislativa esclusiva dello stato
B) alla potestà legislativa concorrente delle regioni
C) all'autonomia delle istituzioni scolastiche
D) ad organici rapporti con gli Enti locali
1090. La possibilità di costituire o aderire a consorzi pubblici e privati coerenti con il Piano dell'offerta formativa è
contemplata (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.561)
A) nel D.P.R.n. 275/99
B) nella legge costituzionale n. 3 / 2000
C) nel D.P.R 87/ 2010
D) nella Legge n. 59/97
1091. Le Linee guida di cui alle Direttive MIUR n 57 /2010 e n. 65/2010 definiscono
scolastica, n.562)
(Area 2 - Gestione dell'istituzione
A) il passaggio al nuovo ordinamento degli istituti tecnici e professionali a sostegno dell'autonomia organizzativa e didattica delle istituzioni
scolastiche
B) le misure di accompagnamento per la formazione dei docenti
C) organici rapporti tra istruzione e formazione professionale
D) le delivery unit
1092. I Dipartimenti di cui ai regolamenti di riordino degli istituti Tecnici e professionali (Area 2 - Gestione dell'istituzione
scolastica, n.563)
A) possono essere costituiti
B) debbono essere costituiti
C) rientrano nella discrezionalità del Dirigente scolastico
D) sono vincolati alle richieste dalle famiglie
1093. Il D.P.R. n 89/2010 per raggiungere gli obiettivi del piano dell'offerta formativa come possibilità prevede (Area 2 Gestione dell'istituzione scolastica, n.564)
A) l'attivazione di nuovi insegnamenti
B) l'istituzione di corsi per adulti
C) la definizione delle opzioni
D) l'aumento della quota di autonomia
1094. Il D.P.R.n 88/2010 prevede l'insegnamento in lingua Inglese di una disciplina non linguistica
dell'istituzione scolastica, n.565)
(Area 2 - Gestione
A) nell'area di indirizzo del V anno
B) nell'area di istruzione generale
C) in tutti gli anni del percorso quinquennale
D) nell'area di istruzione generale e di indirizzo
1095. Il Piano dell'Offerta Formativa entra nella normativa scolastica con (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.566)
A) il DPR 8 marzo 1999, n. 275.
B) la L. 15 marzo 1997, n.59.
C) il D.lgs. 31 marzo 1998, n. 112.
D) l'O.M. 11 febbraio 1999, n.38.
1096. La possibilità di ampliare l'offerta formativa con insegnamenti opzionali, facoltativi o aggiuntivi, è introdotta per la
prima volta (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.568)
A) dalla L.59/1997
B) dalla L.n. 53/2003
C) dal DPR n. 275/1999
D) dal D.lgs. n.59/2004
1097. Il compito di promuovere "gli interventi per assicurare la qualità dei processi formativi" è espressamente affidato al
dirigente scolastico (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.570)
A) dal D.Lgs. 59/1998
B) dalla L.n. 59/1997
C) dal DPR n.275/1999
D) dal D.Lgs. 150/2009
1098. Le istituzioni scolastiche, ai sensi del Regolamento sull'autonomia, possono stabilire adattamenti del calendario
scolastico (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.571)
A) in relazione alle esigenze derivanti dal Piano dell'offerta formativa.
B) per inserire ponti e vacanze in corrispondenza di particolari festività locali.
C) in base agli accordi con gli enti territoriali competenti ad assicurare servizi per il diritto allo studio.
D) in funzione del raccordo con gli enti erogatori di servizi connessi alle attività didattiche (trasporto, mensa, etc.)
1099. Il Piano dell'Offerta Formativa deve essere consegnato agli alunni e alle famiglie (Area 2 - Gestione dell'istituzione
scolastica, n.572)
A) all'atto dell'iscrizione.
B) all'inizio dell'anno scolastico.
C) in occasione delle elezioni dei rappresentanti negli Organi Collegiali.
D) nella prima riunione del consiglio di classe.
1100. Secondo il Regolamento sull'autonomia scolastica (DPR n.275/1999), le modalità di impiego dei docenti possono essere
diversificate nelle varie classi e sezioni in funzione (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.573)
A) delle eventuali differenziazioni nelle scelte metodologiche ed organizzative adottate nel Piano dell'offerta formativa.
B) delle differenze di preparazione disciplinare e competenze dei diversi insegnanti.
C) delle eventuali similarità di impostazione metodologica e didattica di alcuni insegnanti.
D) dell'orario complessivo del curricolo e delle singole discipline previsto dagli ordinamenti dei diversi ordini e gradi di scuola.
1101. Le istituzioni scolastiche, ai sensi del Regolamento sull'autonomia (DPR n.275/1999), determinano nel Piano dell'offerta
formativa (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.574)
A) il curricolo obbligatorio per i propri alunni.
B) il calendario scolastico.
C) la composizione dei propri Organi Collegiali.
D) gli obiettivi generali del processo formativo.
1102. La predisposizione del Piano dell'offerta formativa implica nella scuola dell'autonomia
dell'istituzione scolastica, n.575)
(Area 2 - Gestione
A) il passaggio dall'atteggiamento esecutivo a quello progettuale.
B) l'applicazione puntuale delle direttive ministeriali.
C) l'affrancamento dai vincoli normativi nazionali.
D) la decisione di applicare o meno le norme dello Stato.
1103. Le risorse finanziarie assegnate dallo Stato alle istituzioni scolastiche ai sensi dell'art.21 della l.59/1997, sono
utilizzate... (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.577)
A) senza altro vincolo di destinazione che quello per lo svolgimento delle attività di istruzione, formazione e orientamento come previste e
organizzate nel Piano dell'offerta formativa.
B) con i vincoli di destinazione definiti dal MIUR, Direzione generale per la Politica Finanziaria e il Bilancio.
C) con i vincoli di destinazione definiti dal MIUR, Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e per l'autonomia scolastica.
D) senza altri vincoli di destinazione che quelli definiti negli aggregati di entrata e di spesa 03, 04, 05, così come proposti dalla Giunta esecutiva e
deliberati dal Consiglio di Istituto.
1104. Con riferimento al rapporto tra POF e Programma annuale, quale affermazione è ESATTA?
dell'istituzione scolastica, n.578)
(Area 2 - Gestione
A) Nella logica dell'autonomia, gli obiettivi definiti nel Piano dell'offerta formativa determinano l'utilizzo delle risorse finanziarie
B) Nel documento contabile della scuola le entrate sono aggregate in funzione delle attività definite nel Piano dell'offerta formativa.
C) Nella logica dell'autonomia, gli obiettivi del Piano dell'offerta formativa sono definiti in base alle risorse disponibili.
D) Il collegio dei docenti approva la programmazione finanziaria solo se è coerente con le finalità definite nel Piano dell'offerta formativa.
1105. Il documento contabile predisposto dalle istituzioni scolastiche per la realizzazione del Piano dell'offerta formativa è
(Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.579)
A) il Programma annuale.
B) il Conto consuntivo.
C) la relazione della Giunta esecutiva.
D) la relazione dei Revisori dei Conti.
1106. La gestione economica del POF... (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.580)
A) va calibrata all'interno di due esercizi finanziari, a causa del disallineamento temporale tra anno scolastico e anno finanziario.
B) e l'esercizio finanziario di riferimento sono entrambi definiti temporalmente in termini di anno scolastico per rispettare i criteri di efficacia,
efficienza ed economicità.
C) va calibrata in funzione del passaggio intermedio dei finanziamenti attraverso gli uffici Scolastici provinciali.
D) è autonomamente definita dal dirigente scolastico, sentito il parere del collegio dei docenti.
1107. Il numero di progetti inseriti nel POF... (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.581)
A) determina il numero di aggregati della sezione "agr. Progetti" nel programma annuale.
B) è bene sia inferiore al numero di aggregati della sezione "agr. Progetti" nel programma annuale.
C) non è riportato nel modello per la predisposizione del conto consuntivo.
D) è indispensabile per la corretta tenuta del giornale di cassa.
1108. Nella logica dell'autonomia, gli obiettivi definiti nel Piano dell'offerta formativa... (Area 2 - Gestione dell'istituzione
scolastica, n.582)
A) determinano conseguentemente l'utilizzo delle risorse
B) implicano la richiesta di finanziamenti agli Enti locali
C) determinano conseguentemente i capitoli di bilancio in cui vengono iscritte le entrate
D) corrispondono alle disponibilità delle risorse economiche
1109. Il POF e il programma annuale (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.583)
A) rappresentano i due aspetti su cui si fonda la progettualità della scuola.
B) sono due atti separati perché definiti in base a scansioni temporali differenti.
C) devono essere consegnati ai rappresentanti dei genitori all'atto della elezione negli organi collegiali.
D) sono i due principali documenti redatti dal dirigente scolastico.
1110. Secondo il principio di sussidiarietà, attuato col D.lgs. n. 112/1998, il trasferimento di funzioni e compiti dallo Stato al
territorio per la scuola ha comportato (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.584)
A) la necessità di concertazione e confronto con l'Ente locale che assume un ruolo integrativo e parallelo in aree di competenza in parte comuni a
quelle della scuola.
B) l'obbligo di definire nel Piano dell'offerta formativa i confini di competenza dell'Ente locale rispetto agli interventi di orientamento scolastico e
professionale.
C) la rinuncia ad esercitare un ruolo integrativo e parallelo all'Ente locale che ha assunto competenza esclusiva in materia di prevenzione della
dispersione scolastica.
D) la necessità di delegare alla provincia l'inserimento nel Piano dell'offerta formativa di azioni finalizzate a promuovere e sostenere la continuità
verticale tra i diversi gradi di scuola.
1111. L'interazione tra istituzioni scolastiche ed Enti locali (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.585)
A) è il presupposto del sistema integrato di istruzione e formazione che l'art.138 del D.lgs 112/98 assegna alle Regioni.
B) è la premessa per la definizione delle norme generali sull'istruzione e formazione professionale ai sensi dell'art.117 del modificato Titolo V della
C.I.
C) non rappresenta un vincolo per la definizione del Piano dell'offerta formativa.
D) deve essere attivata dal presidente del Consiglio di istituto per definire i criteri di elaborazione del Piano dell'offerta formativa.
1112. Nella fase di elaborazione del Piano dell'offerta formativa, il dirigente scolastico (Area 2 - Gestione dell'istituzione
scolastica, n.586)
A) attiva i necessri rapporti con gli Enti locali.
B) definisce gli indirizzi generali per le attività della scuola.
C) definisce le scelte generali di gestione e amministrazione.
D) specifica gli spazi di competenza degli Enti locali.
1113. Il vigente CCNL Scuola specifica che i contenuti della prestazione professionale del personale docente si definiscono
nel quadro degli obiettivi generali perseguiti dal sistema nazionale di istruzione e (Area 2 - Gestione dell'istituzione
scolastica, n.590)
A) nel rispetto degli indirizzi delineati nel piano dell'offerta formativa della scuola
B) all'interno del regolamento adottato dal Consiglio di istituto della scuola di appartenenza
C) secondo quanto specificamente disposto dal dirigente scolastico dell'istituto in cui presta servizio
D) nel rispetto delle norme generali definite dallo Stato
1114. Il vigente CCNL Scuola regolamenta la nomina delle funzioni (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.591)
A) strumentali al Piano dell'offerta formativa
B) collegiali per la realizzazione del POF
C) didattico-organizzative per l'attuazione del POF
D) strutturali per il Piano dell'offerta formativa
1115. All'interno del POF, i progetti rappresentano uno spazio flessibile e dinamico per (Area 2 - Gestione dell'istituzione
scolastica, n.592)
A) realizzare una maggior efficacia dell'offerta formativa
B) riconoscere economicamente il valore dei migliori insegnanti
C) sostituire con attività stimolanti le ore curricolari
D) valorizzare la competenza del dirigente scolastico
1116. L'art.6 del DI n.44/2001 dispone che ad ogni singolo progetto compreso nel programma e predisposto dal dirigente per
l'attuazione del Piano dell'offerta formativa è allegata una scheda illustrativa finanziaria redatta (Area 2 - Gestione
dell'istituzione scolastica, n.593)
A) dal direttore dei servizi generali e amministrativi
B) dal dirigente scolastico
C) dalla Giunta esecutiva
D) dal Consiglio di istituto
1117. Il DSGA, in coerenza e strumentalmente rispetto alle finalità ed obiettivi del Piano dell'offerta formativa... (Area 2 Gestione dell'istituzione scolastica, n.594)
A) assicura l'unitarietà della gestione dei servizi amministrativi e generali della scuola
B) propone al Consiglio di Istituto le modalità e i criteri per lo svolgimento dei rapporti con le famiglie e gli studenti
C) stabilisce il tetto di spesa per gli importi da assegnare alle funzioni strumentali
D) predispone i progetti compresi nel programma annuale per l'attuazione del P.O.F.
1118. Ai sensi del DPR 275/99, NON è compito della scuola, nella elaborazione del Piano dell'offerta formativa, definire (Area
2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.595)
A) gli standard relativi alla qualità del servizio
B) l'identità culturale e progettuale della istituzione scolastica
C) la progettazione curricolare ed extracurricolare
D) la progettazione educativa ed organizzativa
1119. Rispetto al Piano dell'offerta formativa, quale azione NON è compito del dirigente scolastico? (Area 2 - Gestione
dell'istituzione scolastica, n.596)
A) La sua adozione
B) La predisposizione degli strumenti attuativi
C) L'attivazione dei rapporti con gli Enti locali
D) L'adozione dei provvediemnti amministrativi connessi
1120. Secondo il DM n. 211/2010, l'intelaiatura sulla quale le istituzioni scolastiche ad indirizzo liceale disegnano il proprio
Piano dell'offerta formativa è costituita (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.597)
A) dal Profilo educativo, culturale e professionale dello studente e dalle Indicazioni nazionali
B) dal regolamento sull'autonomia (DPR n.275/1999) e dal D.Lgs. n.226/2005
C) dalla L. n. 53/2003 e dal Patto educativo di corresponsabilità
D) dallo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria (DPR n. 249/1998)
1121. Nel Piano dell'offerta formativa i licei musicali e coreutici, per la sezione musicale specificano le sottosezioni di
Laboratorio di Musica d'insieme, che sono: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.598)
A) 1.Canto ed esercitazioni corali, 2. Musica d'insieme per strumenti a fiato, 3. Musica d'insieme per strumenti ad arco, 4. Musica da camera
B) 1. Esecuzione e interpretazione, 2.Tecniche esecutive, 3. Strumento integrato, 4. Musica d'insieme
C) 1.Tecniche improvvisative, 2. Lettura/esecuzione estemporanea, 3. Storia delle tecniche costruttive, 4. Musica d'orchestra
D) 1.Teoria, analisi e composizione, 2. Storia della musica, 3.Tecnologie musicali, 4.Laboratorio coreutico
1122. Il DPR n.89/2010 all'art.4 specifica che gli indirizzi del liceo artistico si caratterizzano per la presenza dei diversi
laboratori, nei quali lo studente sviluppa la propria capacità progettuale, e che le discipline e i laboratori (Area 2 - Gestione
dell'istituzione scolastica, n.599)
A) sono organizzati dalle istituzioni scolastiche mediante il Piano dell'offerta formativa
B) sono definiti dalle istituzioni scolastiche ai sensi del D.Lgs.n.226/2005
C) sono stabiliti dalle istituzioni scolastiche sulla base di un protocollo d'intesa con l'Ente Provincia
D) sono organizzati dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca
1123. Al fine di corrispondere alle esigenze e alle vocazioni delle realtà territoriali, il potenziamento e l'articolazione
dell'offerta formativa dei licei artistici (DPRn. 89/2010) possono essere assicurati mediante specifiche intese con (Area 2 Gestione dell'istituzione scolastica, n.600)
A) le Regioni
B) gli altri licei del territorio
C) la Provincia
D) l'Università
1124. Il DPR n.89/2010 specifica che per il liceo scientifico, nel rispetto della programmazione regionale dell'offerta formativa,
può essere attivata l'opzione (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.601)
A) scienze applicate
B) scientifico-tecnologica
C) scienze biologiche
D) scienze integrate
1125. Per il conseguimento degli obiettivi formativi previsti dal DPR n.89/2010, nell'esercizio della loro autonomia didattica,
organizzativa e di ricerca, le istituzioni scolastiche possono organizzare, attraverso il Piano dell'offerta formativa (Area 2 Gestione dell'istituzione scolastica, n.602)
A) attività ed insegnamenti facoltativi coerenti con il profilo educativo, culturale e professionale dello studente previsto per il relativo percorso liceale
B) attività ed insegnamenti obbligatori coerenti con il profilo educativo, culturale e professionale dello studente previsto per il relativo percorso liceale
C) attività ed insegnamenti facoltativi coerenti con il profilo educativo, culturale e professionale dello studente previsto per un qualsiasi altro percorso
liceale
D) laboratori obbligatori opzionali coerenti con le discipline definite nelle Indicazioni nazionali per i licei
1126. Il DPR n.89/2010 specifica che per il liceo delle scienze umane, nel rispetto della programmazione regionale dell'offerta
formativa, può essere attivata l'opzione (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.603)
A) economico-sociale
B) scienze giuridiche
C) storico-sociale
D) pedagogico-sociologica
1127. Ai sensi del DPR n.88/2010, gli istituti tecnici NON possono utilizzare la quota di autonomia del 20% dei curricoli per
(Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.604)
A) ampliare il contingente di organico ad essi annualmente assegnato, in funzione della specificità dell'indirizzo
B) potenziare gli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti, attraverso una compensazione oraria tra discipline
C) ampliare le attività di laboratorio in relazione alla specificità dell'indirizzo
D) attivare ulteriori insegnamenti, finalizzati al raggiungimento degli obiettivi previsti dal Piano dell'offerta formativa
1128. Gli istituti tecnici, ai sensi del DPR n.88/2010, possono utilizzare spazi di flessibilità per articolare in opzioni le aree di
indirizzo per corrispondere alle esigenze del territorio e ai fabbisogni formativi espressi dal mondo del lavoro e delle
professioni, con riferimento all'orario annuale delle lezioni entro (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.605)
A) il 30% nel secondo biennio e il 35% nell'ultimo anno
B) il 30% nel primo e secondo biennio e il 35% nell'ultimo anno
C) il 35% nel secondo biennio e il 40% nell'ultimo anno
D) il 25% il priomo e secondo biennio e il 35% nell'ultimo anno
1129. Le Linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento degli istituti tecnici, ai fini della definizione del Piano dell'offerta
formativa e dell'organizzazione del curricolo, presentano (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.606)
A) riferimenti e orientamenti a sostegno dell'autonomia delle istituzioni scolastiche
B) indicazioni obbligatorie per l'organizzazione dei Piano di studio
C) standard di apprendimento da assumere come riferimento per la valutazione
D) indirizzi, profili e quadri orari per i due ,settori economico e tecnologico
1130. Gli istituti tecnici per gli indirizzi del settore tecnologico, per l'organizzazione dei laboratori ai fini didattici e il loro
adeguamento in relazione alle esigenze poste dall'innovazione tecnologica, sono dotati di (Area 2 - Gestione dell'istituzione
scolastica, n.607)
A) un ufficio tecnico
B) una funzione strumentale aggiuntiva
C) uno specifico finanziamento da parte dello Stato
D) uno specifico finanziamento da parte della Regione
1131. E' possibile per gli istituti tecnici e professionali progettare, nel primo biennio, in funzione delle scelte generali del
Piano dell'offerta formativa, percorsi didattici pluridisciplinari in termini di apprendimento per competenze? (Area 2 Gestione dell'istituzione scolastica, n.608)
A) Sì, utilizzando la quota prevista dall'autonomia scolastico
B) No, in quanto l'apprendimento è definito in termini di conoscenze e abilità
C) Sì, se autorizzati ai sensi dell'art.11 del DPR n.275/1999
D) No, perché incompatibili con l'attribuzione dell'organico su classi di concorso disciplinari
1132. Le Linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento degli istituti professionali sottolineano che un fattore
imprescindibile per l'elaborazione del Piano dell'offerta formativa è: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.609)
A) l'integrazione con il territorio e il mondo produttivo
B) la costituzione di reti con altre scuole
C) la stipula di Protocolli d'intesa con gli Enti territoriali
D) la sottoscrizione di accordi di rete con altri soggetti del territorio
1133. Le Linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento degli istituti professionali sintetizzano con tre parole-chiave i
riferimenti progettuali per articolare il Piano dell'offerta formativa (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.610)
A) menti d'opera, professionalità e laboratorialità
B) competenze, tirocinio formativo, territorialità
C) progettualità, esperienza, valorizzazione delle eccellenze
D) imprenditorialità, laboratorialità, cultura del lavoro
1134. Il DPCM 7 giugno 1995, definendo lo schema generale di riferimento della "Carta dei servizi scolastici", specifica che la
libertà dell'utente di scegliere fra le istituzioni che erogano il servizio scolastico può essere esercitata (Area 2 - Gestione
dell'istituzione scolastica, n.611)
A) nei limiti della capienza obiettiva di ciascuna di esse
B) nel rispetto dei criteri deliberati nel Piano dell'offerta formativa
C) nei limiti derivanti dall'organico di diritto assegnato alla scuola
D) secondo le procedure definite dall'Ente locale di riferimento
1135. La "Carta dei servizi scolastici" ha come fonte di ispirazione fondamentale
scolastica, n.612)
(Area 2 - Gestione dell'istituzione
A) gli artt. 3, 33, 34 della Costituzione italiana
B) la L. 15 marzo 1997, n.59.
C) il D.lgs. 31 marzo 1998, n. 112.
D) gli artt. 30, 117, 118 della Costituzione italiana
1136. In merito al Progetto educativo di Istituto (DPCM 7 giugno 1995), quale affermazione è ERRATA? (Area 2 - Gestione
dell'istituzione scolastica, n.613)
A) Definisce la quota del curricolo obbligatorio riservata alle scuole
B) Contiene le scelte educative ed organizzative delle risorse
C) E' integrato dal regolamento di istituto
D) Contiene i criteri di formazione delle classi e di assegnazione dei docenti alle stesse
1137. Con riferiemto al DPCM 7 giugno 1995, il Regolamento di istituto NON contiene (Area 2 - Gestione dell'istituzione
scolastica, n.614)
A) le norme relative al comportamento dei docenti e del personale ATA
B) le norme relative al comportamento degli alunni e regolamentazione di ritardi, uscite, assenze, giustificazioni
C) le modalità di comunicazione con studenti e genitori con riferimento ad incontri con i docenti
D) il calendario di massima delle riunioni e la pubblicizzazione degli atti
1138. Il primo atto normativo che ha consentito la partecipazione delle famiglie alla vita scolastica è: (Area 2 - Gestione
dell'istituzione scolastica, n.616)
A) il DPR 31 maggio 1974, n. 416
B) il DPR 8 marzo 1999, n.275
C) la legge 15 marzo 1997, n.59
D) il D.lgs. 31 marzo 1998, n.112
1139. Il Patto educativo di corresponsabilità è finalizzato (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.617)
A) a definire in maniera dettagliata e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, studenti e famiglie
B) ad esplicitare le iniziative piu' idonee per le attività di accoglienza dei nuovi studenti e dei loro genitori
C) all'inserimento nel POF dei comportamenti che configurano mancanze disciplinari da parte degli studenti
D) a chiarire che il compito educativo è dei genitori e quello formativo è della scuola
1140. In una prospettiva di integrazione che ponga le basi per definire un piano dell'offerta formativa territoriale, la
sussidiarietà orizzontale significa (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.618)
A) perseguire alleanze educative tra scuola, famiglia, EELL e gli altri soggetti operanti nei diversi settori
B) definire convenzioni tra la scuola e il mondo del lavoro per predisporre percorsi di alternanza
C) delegare la responsabilità educativa ai diversi soggetti già presenti sul territorio
D) creare reti per mettere in relazione gli studenti e le famiglie con istituzioni che si collocano a distanze diverse sul territorio
1141. Il DPR n.235/2007 è il (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.619)
A) Regolamento che modifica ed integra lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria
B) Regolamento che modifica ed integra il DPR sull'autonomia delle istituzioni scolastiche
C) Regolamento di riordino dei licei, degli istituti tecnici e degli istituti professionali
D) Regolamento per la ridefinizione dell'assetto organizzativo e didattico dei centri per l'educazione degli adulti
1142. L'insegnamento "Cittadinanza e Costituzione" è stato introdotto nel curricolo con (Area 2 - Gestione dell'istituzione
scolastica, n.620)
A) la L. n. 169/2008
B) la L.n. 53/2003
C) il D.Lgs. N. 59/2004
D) il DM 31/07/2007
1143. Il rapporto che lega la scuola alla Costituzione, sia dal punto di vista della sua legittimazione sia dal punto di vista del
compito educativo ad essa affidato, è stato sostenuto da interventi normativi che hanno introdotto in successione temporale:
(Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.621)
A) Educazione civica, Educazione alla cittadinanza democratica, Educazione alla convivenza civile, Cittadinanza e Costituzione
B) Educazione civica, Educazione alla convivenza civile, Educazione alla cittadinanza democratica, Cittadinanza e Costituzione
C) Convivenza civile, Cittadinanza e Costituzione, Democrazia e Costituzione, Educazione civica
D) Educazione alla convivenza civile, Democrazia e Costituzione, Educazione civica, Cittadinanza e Costituzione
1144. Il DPR n.122/2009 stabilisce che le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali sul rendimento scolastico
devono essere coerenti con (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.622)
A) gli obiettivi di apprendimento previsti dal Piano dell'offerta formativa
B) gli standard nazionali fissati dal Ministro dell' Istruzione ai sensi dell'art.8 del DPR n.275/1999
C) i livelli di prestazione definiti dai dipartimenti disciplinari
D) gli obiettivi di apprendimento fissati dal Consiglio di classe
1145. Il DPR n.122/2009 stabilisce che fanno parte integrante del Piano dell'offerta formativa
dell'istituzione scolastica, n.623)
A) i criteri definiti dal collegio dei docenti per assicurare omogeneità, equità e trasparenza della valutazione
(Area 2 - Gestione
B) i criteri definiti dal consiglio di istituto per assicurare omogeneità, equità e trasparenza della valutazione
C) gli standard di apprendimento definiti dai dipartimenti disciplinari
D) i criteri per la predisposizione di verifiche finalizzate alla preparazione alle prove nazionali (INVALSI)
1146. "Ciascuna istituzione scolastica può autonomamente determinare,..., anche in sede di elaborazione del piano
dell'offerta formativa, iniziative finalizzate alla promozione e valorizzazione dei comportamenti positivi..." è quanto previsto
dall'art. (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.624)
A) 7 del DPR n.122/2009
B) 5-bis del DPR n.249/1998
C) 96 del D.Lgs. 196/2003
D) 5 del DM 16 gennaio 2009, n.5
1147. Per gli istituti di istruzione secondaria di secondo grado, l'esonero dall'insegnamento dei docenti con funzioni vicarie
può essere disposto per scuole con almeno (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.625)
A) 55 classi
B) 80 classi
C) 40 classi
D) 65 classi
1148. In merito alle ore aggiuntive prestate per l'attuazione dei corsi di recupero per gli alunni con sospensione del giudizio,
quale affermazione è ERRATA? (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.631)
A) Sono finanziate con il fondo perequativo
B) Sono parte integrante dell'offerta formativa dell'istituto
C) Vengono programmate dal collegio dei docenti
D) Vengoono retribuite con il fondo di istituto
1149. Il documento che l'Amministrazione Comunale redige per gli interventi a sostegno dell'offerta formativa delle scuole del
primo ciclo è il (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.632)
A) Piano per il Diritto allo Studio
B) Protocollo d'intesa Scuola-Territorio
C) Piano Programmatico di Intervento per la scuola
D) Pano dell'Offerta Formativa Territoriale
1150. La programmazione dell'offerta formativa integrata tra istruzione e formazione professionale è di competenza: (Area 2 Gestione dell'istituzione scolastica, n.633)
A) delle Regioni
B) delle Province
C) dei Comuni
D) degli Istituti Professionali
1151. Le azioni di supporto tese a promuovere e sostenere la coerenza e la continuità in verticale e orizzontale tra i diversi
gradi e ordini di scuola, ai sensi del D.Lgs. N.112/1998, sono di competenza (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica,
n.634)
A) dei Comuni anche in collaborazione con le comunità montane e le province
B) delle Regioni anche in collaborazione con le province
C) delle Province anche in collaborazione con le Regioni e le comunità montane
D) delle reti di scuole autonome in collaborazione con l'UST
1152. Nella progettazione di interventi di prevenzione della dispersione scolastica, la scuola ha come interlocutore
istituzionalmente individuato dal D.Lgs. N.112/1998 (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.635)
A) il Comune
B) la Regione
C) la Provincia
D) l'Ufficio Scolastico Provinciale
1153. Il primo testo legislativo nel quale ritroviamo il concetto di "personalità giuridica" da riconoscere a tutte le scuole
statali è: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.636)
A) Art. 4 L. n.. 537/1993
B) Art.21 L. n. 59/1997
C) Art.1 DPR n.275/1999
D) Art.1 L.n. 53/2003
1154. I principi costituzionali dell'autonomia delle istituzioni scolastiche si ritrovano negli articoli:
dell'istituzione scolastica, n.637)
(Area 2 - Gestione
A) 5, 117
B) 33, 34
C) 32, 33
D) 6, 114
1155. Qual è la fonte normativa della Carta dei Servizi Scolastici? (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.638)
A) DPCM 7 giugno 1995
B) L.n. 297/1994
C) L.n. 122/1996
D) DM n.190, 6 aprile 1995
1156. Una volta deliberato il POF dal Collegio dei Docenti, il Consiglio di Istituto (art.3, c. 3 del DPR.n. 275/1999), se conforme
al proprio atto di indirizzo, è chiamato a: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.640)
A) adottarlo
B) approvarlo
C) valutarlo
D) confermarlo
1157. Secondo il D.L. n.165/2001 (art.25, c.2) chi è chiamato ad assumere la responsabilità, nell'attuazione del POF, della
"gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati del servizio"? (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica,
n.642)
A) Il dirigente scolastico
B) Il direttore dei servizi generali e amministrativi
C) Il consiglio di istituto
D) Il Collegio dei docenti
1158. Edward Freeman ha definito gli stakeholders come (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.643)
A) Insieme dei soggetti che hanno un interesse nei confronti di un'organizzazione e che con il loro comportamento possono influenzarne l'attività;
B) i rappresentanti dei genitori nel consiglio di istituto e nei consigli di classe, organizzati nel "Comitato dei Genitori" e presenti nel coordinamento
inter-istituti
C) i rappresentanti degli ordini professionali
D) insieme dei rappresentanti delle piccole e medie aziende
1159. L'art.21 comma 1 della L. 15 marzo 1997 n.59 stabilisce l'autonomia scolastica dal punto di vista: (Area 2 - Gestione
dell'istituzione scolastica, n.644)
A) funzionale
B) didattico e organizzativo
C) organizzativo e finanziario
D) didattico
1160. L'enunciato: "le istituzioni scolastiche possono adottare tutte le forme di flessibilità che ritengono opportune" si trova
in: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.645)
A) DPR. N. 275/1999
B) Legge 11 luglio 1995, n.273
C) DPR.n. 419/1974
D) Legge costituzionale n. 3/2001
1161. Il Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell'art.21 della L. n.
59/1997, è entrato in vigore il: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.647)
A) 01/09/2000
B) 01/09/2001
C) 01/09/1999
D) 01/01/2000
1162. Il "Patto educativo di corresponsabilità" è previsto dal: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.648)
A) DPR n.235/2007
B) DPR.n. 275/1999
C) DL. N. 165/2001
D) DL. N. 150/2009
1163. La definizione della scuola come "comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale" la ritroviamo ne: (Area 2 Gestione dell'istituzione scolastica, n.649)
A) lo Statuto degli studenti e delle studentesse (DPR.n. 249/1998)
B) i Decreti Delegati (DPR.n. 416/1974)
C) il Testo Unico (DL. N. 297/1994)
D) la Legge Bassanini (L. n.59/1997)
1164. Nel "patto formativo" tra scuola-alunni- famiglie ha un ruolo importante il riferimento al codice disciplinare, da inserire
nel: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.650)
A) Regolamento di Istituto
B) Piano Annuale delle Attività
C) Contrattazione con la RSU
D) Programma Annuale
1165. "Gli obiettivi generali del processo formativo" e "gli obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli
alunni" sono definiti, per il DPR.n. 275/1999, da: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.652)
A) Ministro dell'Istruzione
B) Parlamento (Commissioni parlamentari competenti)
C) Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione
D) Regione
1166. La quota dei piani di studio dei percorsi liceali rimessa alle singole istituzioni scolastiche, secondo l'art.10 del
Regolamento del 15 marzo 2010 (DPR. n.89/2010), non può essere superiore a: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica,
n.653)
A) 20 per cento del monte ore complessivo nel primo biennio, al 30 per cento nel secondo biennio e al 20 per cento nel quinto anno
B) 20 per cento per i cinque anni
C) 20 per cento nel primo biennio e 30 per cento nel triennio
D) 30 per cento per i cinque anni
1167. Secondo l'art.10 del Regolamento del 15 marzo 2010 (DPR.n.89/2010) l'orario previsto dal piano di studio liceale di
ciascuna disciplina non può essere ridotto in misura superiore a un terzo nell'arco di: (Area 2 - Gestione dell'istituzione
scolastica, n.654)
A) cinque anni
B) biennio
C) triennio
D) primo biennio e secondo biennio
1168. "Le istituzioni scolastiche (...) possono dotarsi, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, di un comitato
scientifico" (art.10 del Regolamento dei licei del 15 marzo 2010, DPR.n.89/2010), composto di: (Area 2 - Gestione
dell'istituzione scolastica, n.655)
A) docenti e di esperti del mondo del lavoro, delle professioni, della ricerca scientifica e tecnologica, delle università e delle istituzioni di alta
formazione
B) docenti, studenti e genitori
C) docenti, personale ata, genitori, studenti
D) di soli esperti del mondo del lavoro, delle professioni, della ricerca scientifica e tecnologica, delle università e delle istituzioni di alta formazione
1169. Il "Comitato scientifico" viene previsto, nel dettato dell'art.10 del Regolamento dei licei del 15 marzo 2010 (DPR.n.
89/2010), con funzioni: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.656)
A) consultive e di proposta
B) di potere decisionale autonomo
C) di parere vincolante e obbligatorio
D) di integrazione degli organi collegiali
1170. Le scuole, secondo il Regolamento dei licei del 15 marzo 2010 (DPR. n.89/2010), "possono organizzare, attraverso il
piano dell'offerta formativa, nei limiti delle loro disponibilità di bilancio, attività ed insegnamenti" opzionali. "La scelta di tali
attività e insegnamenti è": (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.657)
A) facoltativa per gli studenti e concorre alla valutazione complessiva;
B) obbligatoria per gli studenti e concorre alla valutazione complessiva;
C) facoltativa per gli studenti e non concorre alla valutazione complessiva;
D) obbligatoria per gli studenti anche se non concorre alla valutazione complessiva.
1171. Il modello di certificazione delle competenze nell'assolvimento dell'obbligo di istruzione è previsto da:
Gestione dell'istituzione scolastica, n.658)
(Area 2 -
A) DM. n.9 del MIUR del 27 gennaio 2010
B) DM. n. 139 del MIUR del 22 agosto 2007
C) E' lasciato alla discrezionalità del consiglio di istituto
D) E' lasciato alla discrezionalità del Collegio dei docenti
1172. Gli accordi di rete tra scuole: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.659)
A) riguardano anche la didattica
B) non riguardano la didattica
C) riguardano solo la didattica sperimentale
D) riguardano solo la didattica delle discipline opzionali aggiuntive
1173. Gli accordi di rete che riguardano la didattica necessitano: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.660)
A) della delibera del collegio dei docenti
B) dell'autorizzazione del Miur
C) dell'autorizzazione dell'USR
D) dell'autorizzazione dell'Ansas/indire
1174. Nella valutazione del POF dal punto di vista della "organizzazione interna", un posto di primo piano spetta al
"funzionigramma" relativo alla "sicurezza", come prevede il: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.662)
A) DLgs..n. 81/2008gs
B) DLgs..n. 165/2001gs
C) DI.n. 44/2001
D) DLgs.n. 150/2009
1175. Le Linee guida sull'integrazione scolastica degli alunni con disabilità sono state pubblicate:
dell'istituzione scolastica, n.663)
(Area 2 - Gestione
A) con la Nota del Miur del 4 agosto 2009, n.4274
B) con la L. n.104/1991
C) con il DLgs.n. 165/2001
D) con il DM.n. 87/09 del MIUR
1176. Il maggior teorico del fallibilismo sostiene come il sapere raggiunto non possa considerarsi come una verità assoluta e
definibile una volta per tutte. Stiamo parlando di: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.664)
A) K.R.Popper
B) J.Piaget
C) Comenius
D) J.H.Pestalozzi
1177. Le reti territoriali rimandano all': (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.665)
A) art.7 del DPR. n. 275/1999
B) art.22 della L.n. 59/1997
C) art.2 della L.n. 30/2000
D) art.3 della L.n. 53/2003
1178. La sussidiarietà orizzontale riconosce la centralità dei cosiddetti "corpi intermedi". Da quale norma è prevista la
sussidiarietà orizzontale? (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.666)
A) Dall'art.118 Costit. comma 4
B) Dall'art.117 Costit.
C) Dal DPR. N. 275/1999
D) Dall'art.21 della L.n. 59/1997
1179. Con la Direttiva del MIUR del 7 settembre 2006 i Centri Servizi Amministrativi assumono la denominazione di: (Area 2 Gestione dell'istituzione scolastica, n.667)
A) Uffici Scolastici Provinciali
B) Uffici Scolastici Territoriali
C) Provveditorati agli Studi
D) Uffici Amministrativi dell'USR
1180. Cosa si intende per sussidiarietà? (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.669)
A) Un criterio che attribuisce all'autorità territorialmente e funzionalmente più vicina ai cittadini le competenze amministrative, fatte salve le sole
competenze incompatibili
B) Un criterio di ripartizione delle competenze tra Stato, regioni, province ed enti locali, coordinate dalla Conferenza Stato-Regioni e dall'Anci
C) Un criterio di ripartizione delle competenze amministrative tra enti locali
D) Una modalità di conferimento delle competenze legislative
1181. Il recente riordino degli istituti professionali e istituti tecnico (DPR. 15 marzo 2010 n.87 e n.88) prevede la possibilità di
costituire il CTS (Comitato Tecnico Scientifico), con funzione: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.670)
A) consultiva e di proposta agli organi collegiali
B) di autonomo potere decisionale su stage e alternanza scuola-lavoro
C) di integrazione delle funzioni del consiglio di istituto
D) di integrazione delle funzioni del collegio dei docenti
1182. Le Linee generali di indirizzo per le attività della scuola e per le scelte di gestione ed amministrazione, in vista della
predisposizione del Pof, sono compito del: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.672)
A) Consiglio di istituto
B) Collegio dei Docenti
C) Dirigente scolastico
D) USR
1183. Il dialogo costruttivo tra organi collegiali all'interno della scuola, nella redazione del POF, è funzionale ad un "servizio
pubblico" come risposta a tre libertà: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.673)
A) libertà di scelta educativa delle famiglie, libertà di insegnamento, libertà-diritto di apprendere degli alunni
B) libertà di insegnamento, libertà di ricevere donazioni, libertà di contrattazione
C) libertà di pensiero, libertà di insegnamento, libertà di scelta educativa
D) libertà di partecipazione, libertà di scelta educativa delle famiglie, libertà di insegnamento
1184. La gestione unitaria dell'offerta formativa, per il dirigente scolastico, è prevista dall': (Area 2 - Gestione dell'istituzione
scolastica, n.674)
A) art.25 DLgs. 165/2001
B) art. 7 del DPR.n. 275/1999
C) art. 8 del DPR.n. 275/1999
D) art. 25 del DL. 150/2009
1185. Secondo il CCNL Scuola del 26-5- 1999 il compito di predisporre "gli strumenti attuativi del Piano dell'offerta formativa"
spettano: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.675)
A) al capo di istituto
B) al collegio dei docenti
C) al consiglio di istituto
D) alla contrattazione integrativa di istituto
1186. La responsabilità di porre in essere l'offerta formativa, anche nei termini amministrativi e organizzativi, in raccordo con
le famiglie ed il territorio, fa capo: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.676)
A) al dirigente scolastico
B) al collegio dei docenti
C) al consiglio di istituto
D) alla contrattazione integrativa di istituto
1187. Il riferimento normativo che regolamenta l'intera gestione contabile dell'istituzione scolastica è il: (Area 2 - Gestione
dell'istituzione scolastica, n.677)
A) DI.n. 44/2001
B) DLgs. N.165/2001
C) DLgs.n. 150/2009
D) DLgs.n. 29/1993
1188. "Ad ogni singolo progetto compreso nel programma e predisposto dal dirigente per l'attuazione del piano dell'offerta
formativa (P.O.F.), è allegata una scheda illustrativa finanziaria, redatta dal direttore dei servizi generali e amministrativi".
Questa responsabilità del DS si ritrova nel: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.678)
A) comma 6 dell'art.2 del DI.n. 44/2001
B) comma 1 dell'art.6 del DPR.n. 175/1999
C) comma 4 dell'art.9 del DLgs.n. 165/2001
D) comma 3 dell'art.25 del DLgs.n. 150/2009
1189. L'imputazione delle spese nei limiti della dotazione finanziaria e delle disponibilità riferite ai singoli progetti del POF
spetta al: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.680)
A) dirigente scolastico
B) al direttore dei servizi generali e amministrativi
C) alla giunta esecutiva
D) al consiglio di istituto
1190. Il compito di predisporre il Programma Annuale è: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.681)
A) del dirigente scolastico
B) al direttore dei servizi generali e amministrativi
C) della giunta esecutiva
D) del consiglio di istituto
1191. Il dirigente scolastico "nello svolgimento delle proprie funzioni organizzative e amministrative può avvalersi di docenti
da lui individuati". La norma di riferimento è: (Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica, n.682)
A) l'art.25 del DLgs.n. 165/2001
B) l'art.25 del DI.n. 44/2001
C) l'art.7 del DPR.n. 175/1999
D) l'art.14 del DLgs.n. 226/2005
1192. L'istituzione del fondo per l'arricchimento e l'ampliamento dell'offerta formativa è stata normata dalla:
Gestione dell'istituzione scolastica, n.683)
(Area 2 -
A) L.n. 440/1997
B) L.n. 59/1997
C) L.n. 03/2001
D) L.n. 122/2008
1193. Il concetto di "dipartimento quale articolazione funzionale del collegio dei docenti" è rintracciabile ne:
Gestione dell'istituzione scolastica, n.686)
(Area 2 -
A) i Regolamenti di riordino delle scuole superiori del 15 marzo 2010
B) la L.n.59/1997
C) il Dlgs. n. 296/1994
D) la L.n. 440/1997
1194. La norma di riferimento dell'insegnamento di "Cittadinanza e Costituzione" è la legge:
dell'istituzione scolastica, n.687)
(Area 2 - Gestione
A) n.169/2008
B) n.53/2003
C) n. 30/2000
D) n.165/2009
Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria
1195. In materia di cultura e di ricerca scientifica e tecnica, secondo la Costituzione, la Repubblica.... (Area 3 - Giuridicoamministrativo-finanziaria, n.1)
A) Promuove lo sviluppo
B) Regola l'accesso
C) Disciplina i finanziamenti
D) Garantisce il libero accesso
1196. Afferma la Costituzione che è compito dello Stato eliminare gli ostacoli di carattere economico-sociale fra i cittadini. Si
tratta del principio (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.2)
A) di uguaglianza sostanziale
B) di legalità
C) di uguaglianza formale
D) di sussidiarietà
1197. La consuetudine è una fonte giuridica (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.3)
A) Sì, si tratta di una fonte-fatto
B) Sì, si tratta di una fonte-atto formale
C) Sì, si tratta di una fonte-atto sostanziale
D) Si, si tratta di una fonte-atto strutturale
1198. La Costituzione afferma che la libertà di circolazione e soggiorno può essere limitata dalla legge (Area 3 - Giuridicoamministrativo-finanziaria, n.4)
A) per motivi di sicurezza o sanità
B) per ragioni politiche
C) per ragioni superiori
D) per motivi sociali
1199. Il "giudice naturale" è un principio (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.5)
A) indicato dalla Costituzione
B) stabilito dalla legge ordinaria
C) fissato dal Trattato dell'Unione Europea
D) desunto in via di interpretazione
1200. Che rilievo ha il diritto internazionale secondo la Costituzione? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.6)
A) L'ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute
B) Il diritto internazionale pattizio si conforma all'ordinamento giuridico italiano
C) L'ordinamento italiano recepisce esclusivamente le disposizioni fondamentali dell'Unione Europea
D) Il diritto internazionale non ha alcun rilievo per l'ordinamento interno
1201. In ordine alla carcerazione preventiva la Costituzione italiana prevede che:
finanziaria, n.7)
(Area 3 - Giuridico-amministrativo-
A) I limiti massimi sono stabiliti per Iegge
B) I limiti massimi sono fissati dall'Autorità Giudiziaria con proprio atto motivato
C) Il limite massimo è di due anni salvo proroghe motivate dell'autorità giudiziaria
D) non c'è alcun limite
1202. La libertà di stampa è garantita dalla Costituzione con il limite espresso della non contrarietà ... (Area 3 - Giuridicoamministrativo-finanziaria, n.8)
A) al buon costume
B) agli orientamenti politici della maggioranza di governo
C) al sentimento religioso
D) al rispetto delle leggi
1203. Come è configurata dalla Costituzione la libertà di organizzazione sindacale ? (Area 3 - Giuridico-amministrativofinanziaria, n.9)
A) si esercita incondizionatamente
B) non deve essere in contrasto con l'utilità sociale
C) è vincolata al rispetto delle modalità indicate dalle leggi dello Stato
D) deve essere autorizzata dall'autorità giudiziaria
1204. Secondo la Costituzione i pubblici impiegati sono al servizio (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.10)
A) della Nazione
B) dell'amministrazione
C) del governo
D) del ministro
1205. La Costituzione dispone che i beni economici appartengono: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.11)
A) indifferentemente a privati, a enti e allo Stato
B) solo allo Stato attraverso l'espropriazione per motivi di interesse generale
C) solo ai privati in base ad atti di concessione
D) solo agli enti che li acquisicono legittimamente
1206. La libertà di professare la fede religiosa è riconosciuta dalla Costituzione semprechè
amministrativo-finanziaria, n.12)
(Area 3 - Giuridico-
A) non si tratti di riti contrari al buon costume
B) non si tratti di riti contrari all'ordine pubblico
C) si tratti di riti accessibili a tutti
D) si tratti di riti aventi una funzione sociale
1207. La Costituzione prevede che la proprietà privata può essere espropriata: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria,
n.13)
A) nei casi previsti dalla legge e, salvo indennizzo, per motivi di interesse generale
B) secondo quanto previsto dalle ordinanze prefettizie
C) nelle ipotesi disciplinate dai regolamenti governativi e per realizzare l'utilità sociale
D) quando è imposto da motivi di sanità o di sicurezza pubblica
1208. Qual è il fine che, secondo la Costituzione, deve essere realizzato dalle pene inflitte con condanna penale (Area 3 Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.14)
A) rieducazione del condannato
B) dimostrazione della forza punitiva dello Stato
C) prevenzione dei reati futuri
D) mortificazione del reo
1209. L'esercizio dell'azione penale è attribuita, dalla Costituzione: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.15)
A) al Pubblico Ministero
B) al ministro della giustizia
C) alla magistratura giudicante
D) a tutti i magistrati, senza distinzione di funzioni
1210. Il diritto di azione e difesa in giudizio è garantito dalla Costituzione (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.16)
A) A tutti indistintamente
B) solo ai cittadini
C) esclusivamente per far valere diritti personali
D) nei soli casi previsti dalla legge
1211. Secondo la Costituzione i membri del Parlamento possono essere sottoposti all'intercettazione di conversazioni o
comunicazioni? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.17)
A) previa autorizzazione della Camera alla quale il soggetto appartiene
B) su parere favorevole del Presidente della Repubblica
C) nei casi previsti dalla legge
D) in base ai provvedimenti dell'autorità giudiziaria
1212. Una legge dello Stato dichiarata illegittima dalla Corte costituzionale cessa di avere efficacia dal giorno ... (Area 3 Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.18)
A) successivo alla pubblicazione della decisione.
B) della pronuncia della sentenza
C) in cui la legge è entrata in vigore
D) in cui è stata sollevata la questione d'illegittimità.
1213. La vacatio legis è di 15 giorni e (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.19)
A) la legge può aumentarla o diminuirla.
B) la Corte Costituzionale può stabilire il periodo di differimento
C) il Governo può diminuirla
D) il Presidente della Repubblica può sospenderla
1214. La promulgazione della legge (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.20)
A) precede la pubblicazione
B) precede la discussione
C) segue subito dopo l'iniziativa
D) segue immediatamente alla pubblicazione
1215. Il Parlamento il cui mandato scade in meno di tre mesi, è legittimato ad eleggere il Presidente della Repubblica? (Area
3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.21)
A) No, il Presidente della Repubblica è eletto dal nuovo Parlamento, entro 15 giorni dalla sua prima riunione.
B) No, il Presidente della Repubblica è prorogato fino a un anno dall'elezione del nuovo Parlamento
C) Si, il Parlamento non può esercitare tale ufficio solo nell'ultimo mese del mandato.
D) Si, il Parlamento è investito di tutti i suoi poteri fino alla scadenza della legislatura
1216. Il Parlamento è eletto per.... (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.22)
A) Cinque anni.
B) tre anni
C) Quattro anni
D) Sei anni.
1217. Quando il Governo emana un decreto legislativo previa legge delega del Parlamento, esercita una funzione (Area 3 Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.23)
A) legislativa eccezionale
B) governativa in senso stretto
C) di alta amministrazione.
D) politico-discrezionale
1218. Il ministro compie funzioni amministrative in senso stretto quando (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.24)
A) emana una circolare
B) propone una legge
C) delega il potere di firma a un sottosegretario
D) relaziona in Parlamento
1219. Quando il Governo ritiene che una legge regionale violi le disposizioni costituzionali in materia di competenze delle
Regioni, può promuovere, davanti alla Corte costituzionale, la questione di legittimità costituzionale .... (Area 3 - Giuridicoamministrativo-finanziaria, n.26)
A) entro sessanta giorni dalla pubblicazione
B) entro trenta giorni dalla pubblicazione
C) entro novanta giorni dalla relativa comunicazione.
D) entro un anno dall'entrata in vigore
1220. Il Parlamento può delegare al Governo la revisione della Costituzione? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria,
n.27)
A) No, mai
B) Sì, previa determinazione dei principi costituzionali inderogabili
C) No, tranne che nei casi straordinari di necessità ed urgenza
D) Sì, previa deliberazione dello stato di guerra
1221. Quale delle seguenti fonti normative proviene da un organo costituzionale che non è preposto all'esercizio ordinario
della funzione legislativa? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.28)
A) Decreto legislativo
B) Legge ordinaria
C) Legge delega
D) Legge costituzionale
1222. Sono organi della giurisdizione ordinaria (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.29)
A) La Corte d'appello
B) La Corte dei conti.
C) Il Consiglio di Stato
D) La Commissione tributaria regionale
1223. Per i reati commessi nell'esercizio delle sue funzioni il Ministro è giudicato dalla (Area 3 - Giuridico-amministrativofinanziaria, n.30)
A) giustizia ordinaria
B) Corte dei Conti.
C) Corte costituzionale.
D) gran giurì
1224. Il Consiglio Superiore della Magistratura è presieduto: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.31)
A) dal Presidente della Repubblica
B) dal Presidente del Senato
C) dal Ministro della giustizia
D) dal più anziano dei suoi componenti
1225. La ragionevole durata del processo (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.32)
A) è assicurata dalla legge
B) è garantita dal giudice
C) è imposta dal Pubblico ministero
D) è sanzionata dalla Corte Costituzionale
1226. Contro le decisioni del Consiglio di Stato (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.33)
A) può essere proposto ricorso per cassazione esclusivamente per motivi di giurisdizione
B) si può ricorrere alla Corte Costituzionale
C) è possibile promuovere ricorso straordinario al Presidente della Repubblica
D) non è possibile alcuna impugnazione
1227. La Costituzione riconosce allo Stato una potestà legislativa esclusiva in materia di: (Area 3 - Giuridico-amministrativofinanziaria, n.34)
A) norme generali sull'istruzione
B) organizzazione della rete scolastica
C) ricerca scientifica e tecnologica
D) istruzione professionale
1228. Quando un comune ritiene che un atto normativo statale violi le sue competenze, può promuovere ricorso davanti alla
Corte costituzionale? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.35)
A) No, la violazione delle competenze prescritte dalla Costituzione può essere promossa solo dallo Stato o dalle Regioni
B) No, può solo adire il giudice amministrativo
C) Si, può promuovere la questione di legittimità costituzionale entro 60 giorni dalla pubblicazione dell'atto.
D) Si, previa deliberazione favorevole della Conferenza Stato-Regioni
1229. In materia di norme generali sull'istruzione: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.36)
A) Il governo può emanare un regolamento statale
B) Province e comuni regolamentano in sede locale con propri atti normativi
C) La regione può sempre dettare un proprio regolamento
D) Province e comuni possono emanare regolamenti su delega dello Stato
1230. La Costituzione dispone che tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge: (Area 3 Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.37)
A) Senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali
B) In caso di appartenenza a una religione riconosciuta dallo Stato
C) Solo se cittadini dell'Unione europea
D) Sole se cittadini di uno Stato con cui l'Italia ha una convenzione bilaterale
1231. La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.38)
A) Si e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto
B) Si, ma solo gli appartenenti alle associazioni sindacali riconosciute
C) No, la promozione del lavoro è compito dell'imprenditoria privata
D) No, tranne che per gli orfani dei caduti in guerra
1232. La Costituzione prevede la possibilità che la Repubblica sia divisa in più Stati? (Area 3 - Giuridico-amministrativofinanziaria, n.39)
A) No, la Repubblica è una e indivisibile
B) No, tranne che in caso di guerra
C) Sì, previa delibera dei Consigli Regionali interessati a maggioranza qualificata
D) Sì, perché sia mantenuta la forma di governo repubblicana
1233. Il lavoro, in base alla Costituzione, è (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.40)
A) un diritto e un dovere dei cittadini
B) una facoltà dei residenti
C) una pretesa disciplinata dalla legge
D) un onere della società
1234. La Costituzione stabilisce che l'imputato non è considerato colpevole fino:
finanziaria, n.41)
(Area 3 - Giuridico-amministrativo-
A) alla condanna definitiva
B) alla sentenza di secondo grado
C) alla sentenza di primo grado
D) alla formalizzazione dell'accusa
1235. Secondo la Costituzione, l'inviolabilità del domicilio comporta che non si possono eseguire ispezioni o perquisizioni o
sequestri se non: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.42)
A) nei casi e modi stabiliti dalla legge secondo le garanzie prescritte per la tutela della libertà personale
B) nei casi di reati di mafia senza alcun limite
C) nei casi di attentati alla personalità dello Stato, secondo le prescrizioni particolari della legge
D) nei casi e modi stabiliti dal pubblico ministero, con le garanzie indicate dal Ministro della giustizia
1236. In base alla Costituzione, la libertà e la segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione: (Area 3
- Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.43)
A) Possono essere limitate con provvedimento dell'autorità giudiziaria e con le garanzie stabilite dalla legge
B) Possono essere limitate con legge dal Parlamento, in casi straordinari di necessità e di urgenza
C) Non possono essere limitate se non per motivi di interesse generale
D) Non possono essere limitate in alcun modo
1237. La Costituzione riconosce che ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio
nazionale (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.44)
A) salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o di sicurezza
B) salvo i limiti stabiliti dall'autorità di pubblica sicurezza in base a provvedimenti ministeriali
C) tranne in caso di provvedimento generale dell'autorità comunale
D) senza alcuna possibilità di limitazione
1238. Secondo la Costituzione, è dovere e diritto dei genitori, mantenere, istruire ed educare i figli? (Area 3 - Giuridicoamministrativo-finanziaria, n.45)
A) Sì, anche se nati fuori del matrimonio
B) Sì, purché nati all'interno del matrimonio
C) No per i genitori è solo un dovere, mentre per i figli è un diritto
D) No, tranne che in casi di problemi di salute
1239. Con riferimento alle organizzazioni sindacali, la Costituzione stabilisce che può essere loro imposto l'obbligo di: (Area
3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.46)
A) registrazione presso uffici locali o centrali, secondo le norme di legge
B) presenza di iscritti almeno in cinque regioni
C) collegamento con partiti politici rappresentati in Parlamento
D) comunicazione dei titolari di cariche dirigenziali all'autorità di pubblica sicurezza
1240. La Costituzione prevede che i modi di acquisto e di godimento della proprietà privata siano determinati? (Area 3 Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.47)
A) dalla legge
B) dalla Costituzione stessa
C) dagli accordi fra privati
D) dalla consuetudine
1241. La Costituzione riconosce il diritto dei lavoratori a collaborare alla gestione delle aziende?
amministrativo-finanziaria, n.48)
(Area 3 - Giuridico-
A) Sì, ai fini dell'elevazione economica e sociale del lavoro
B) Sì, ma solo per le imprese pubbliche
C) No, tranne che nelle imprese con meno di 15 dipendenti
D) No, in alcun caso
1242. In base alla Costituzione, l'esercizio del voto è: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.49)
A) Un dovere civico
B) Un dovere giuridico
C) Un dovere morale
D) Un dovere sociale
1243. La Costituzione dispone che il sistema tributario è informato a criteri di: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria,
n.50)
A) progressività
B) proporzionalità
C) continuatività
D) effettività
1244. Ai fini dell'ammissione ai pubblici uffici e alle cariche elettive, la Costituzione afferma che legge può parificare, ai
cittadini (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.51)
A) gli italiani non appartenenti alla Repubblica
B) i cittadini dell'Unione europea
C) gli stranieri regolarmente soggiornanti
D) i cittadini di Stati con cui vi siano accordi bilaterali
1245. Le misure di sicurezza sono ammesse dalla Costituzione: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.52)
A) nei soli casi previsti dalla legge
B) nei soli casi indicati dalla stessa Costituzione
C) solo su provvedimento motivato dell'Autorità giudiziaria
D) solo su provvedimento dell'autorità di pubblica sicurezza
1246. La Costituzione impone che i provvedimenti restrittivi provvisori adottati dall'autorità di pubblica sicurezza siano
comunicati all'autorità giudiziaria (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.53)
A) entro 48 ore
B) immediatamente
C) entro il tempo previsto dalla legge
D) entro il termine prescritto dal pubblico ministero
1247. In base alla Costituzione, possono essere vietati pubblicazioni a stampa, spettacoli e altre manifestazioni contrari:
(Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.54)
A) al buon costume
B) all'ordine pubblico
C) alla sicurezza nazionale
D) alla salute collettiva
1248. L'individuazione dei limiti di età degli alunni per la frequenza alla scuola è rimessa: (Area 3 - Giuridico-amministrativofinanziaria, n.55)
A) alla legislazione esclusiva dello Stato:
B) alla regolamentazione regionale
C) alla determinazione provinciale
D) alla dotazione comunale
1249. La previsione e regolamentazione delle prove che regolano il passaggio fra i vari cicli dell'istruzione è atto normativo
che spetta: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.56)
A) allo Stato in via esclusiva
B) allo Stato in collaborazione con le province
C) alla Regione previa intesa con i comuni
D) alla Regione coordinandosi con l'USR
1250. La definizione degli standards minimi formativi richiesti per la spendibilità nazionale dei titoli conseguiti all'esito dei
percorsi formativi è operata: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.57)
A) con atto normativo dello Stato
B) con atto dispositivo della Regione
C) con atto deliberativo delle Province
D) con atto autoritativo dei Comuni
1251. La disciplina della parità fra scuole statali e non statali in possesso dei requisiti stabiliti dalla legge è attribuita: (Area 3
- Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.58)
A) in via esclusiva alla legislazione statale
B) in via esclusiva alla competenza provinciale
C) all'accordo fra Stato e Regione
D) all'accordo fra Regione ed Enti locali
1252. La determinazione della consistenza numerica della dotazione organica del personale ATA della scuola è rimessa:
(Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.59)
A) alla legislazione esclusiva dello Stato
B) alla valutazione amministrativa della Regione
C) alla competenza finanziaria della Provincia
D) al coordinamento locale del Comune
1253. La normazione in materia di "istruzione e formazione professionale" spetta alla (Area 3 - Giuridico-amministrativofinanziaria, n.62)
A) legislazione residuale delle Regioni
B) legislazione esclusiva delle Province e dei Comuni
C) competenza concorrente di Stato ed Enti Locali
D) competenza concorrente di Regioni ed Enti Locali
1254. In ordine alla determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti l'istruzione, la Costituzione riconosce
che la materia rientra nella (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.63)
A) legislazione esclusiva dello Stato
B) legislazione esclusiva degli Enti locali
C) competenza residuale della Regione
D) competenza residuale dei Comuni e delle Province
1255. Le disposizioni in materia di determinazione dell'orario della mensa e dopo mensa nelle Istituzioni scolastiche sono
dettate: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.64)
A) dalla legge statale
B) dalla determina regionale
C) dal provvedimento provinciale
D) dal regolamento comunale
1256. I provvedimenti normativi che disciplinano l'attività del personale scolastico nelle materie del coordinamento delle
attività educative e didattiche e della cura delle relazioni con le famiglie sono dettati da (Area 3 - Giuridico-amministrativofinanziaria, n.65)
A) legge dello Stato
B) direttiva della Regione
C) regolamento della Provincia
D) provvedimento del Comune
1257. A livello normativo, la disciplina degli organi collegiali delle Istituzioni scolastiche è rimessa alla competenza: (Area 3 Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.66)
A) della legislazione statale esclusiva
B) della legislazione regionale diretta
C) della normazione provinciale differita
D) della regolamentazione comunale residuale
1258. L'individuazione dei requisiti per gli esperti esterni alla scuola cui affidare incarichi di insegnamento facoltativo da
parte delle singole istituzioni scolastiche è attribuita: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.67)
A) al livello della legislazione statale
B) alla competenza della direttiva regionale
C) all'elencazione del bando provinciale
D) alla determinazione dell'Istituzione scolastica.
1259. In base alla Costituzione, i giudici sono soggetti soltanto (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.68)
A) Alla legge
B) Al Governo
C) Al Parlamento
D) Al Popolo
1260. La Costituzione prevede che i rapporti fra lo Stato e la Chiesa cattolica sono regolati dai patti lateranensi e che la loro
modifica (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.69)
A) Se conclusa di comune accordo non necessita di revisione costituzionale
B) Deve essere sottoposta a referendum popolare
C) Viene approvata dal Parlamento in seduta congiunta
D) E' ratificata dall'assemblea delle Nazioni Unite
1261. Con riferimento ai diritti inviolabili dell'uomo, la Costituzione prevede che la Repubblica li
amministrativo-finanziaria, n.70)
(Area 3 - Giuridico-
A) riconosce e garantisce
B) dispone e protegge
C) assiste e favorisce
D) compendia e sviluppa
1262. La Costituzione stabilisce che le minoranze linguistiche (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.71)
A) Siano tutelate con apposite norme
B) Siano valorizzate a livello amministrativo
C) Siano coordiante nei rapporti reciproci
D) Siano rafforzate nelle loro esigenze
1263. Il diritto di organizzazione delle confessioni religiose diverse dalla religione cattolica è garantito dalla Costituzione
salvo il limite (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.72)
A) Della violazione dell'ordinamento giuridico italiano
B) Della salvaguardia della salute pubblica
C) Del buon costume
D) Dell'interesse nazionale
1264. La Costituzione stabilisce che la sovranità appartiene (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.73)
A) Al Popolo
B) Al Parlamento
C) Alla Repubblica
D) Allo Stato
1265. Secondo quanto previsto dalla Costituzione, la condizione giuridica dello Straniero sul territorio italiano (Area 3 Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.74)
A) E' regolata dalla legge in conformità alle norme e ai trattati internazionali
B) E' disciplinata mediante richiamo alle disposizioni dell'Unione europea
C) E' stabilita dalle norme del Paese di appartenenza dello straniero
D) E' fissata dai provvedimenti dell'autorità di Pubblica Sicurezza
1266. La Costituzione stabilisce che lo Stato e la Chiesa cattolica sono (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.75)
A) Ciascuno nel proprio ordine indipendenti e sovrani
B) Giuridicamente indipendenti ma formalmente subordianti
C) Moralmente sovrani e sostanzialmente coordianti
D) Entrambi dipendenti da organi sovranzionali
1267. Quali possono essere i soggetti beneficiari degli aiuti di Stato vietati dall'ordinamento dell'Unione Europea? (Area 3 Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.76)
A) Le imprese pubbliche o private
B) Gli Stati estranei all'Unione
C) Gli Stati che partecipano all'Unione
D) Gli Enti pubblici non economici
1268. I soggetti finanziatori dell'Unione europea sono: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.77)
A) gli Stati membri
B) la Banca centrale europea
C) la Banca europea per gli investimenti
D) il consiglio ECOFIN
1269. Il Consiglio dell'Unione europea è presieduto: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.78)
A) a turno da ogni Stato membro
B) da un Presidente designato dalla Commissione
C) da un Presidente eletto dai suoi componenti
D) da un parlamentare nominato dal Parlamento Europeo
1270. I cittadini degli Stati membri dell'Unione Europea, residenti altro Paese dell'Unione, hanno diritto, di votare ed essere
eletti: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.79)
A) nelle elezioni comunali e a per il Parlamento europeo alle stesse condizioni dei cittadini dello Stato ove sono residenti
B) nelle elezioni per il Parlamento nazionale alle stesse condizioni dei cittadini dello Stato ove sono residenti
C) in tutte le elezioni dello Stato in cui sono residenti, secondo le disposizioni del proprio Stato di appartenenza
D) nelle elezioni provinciali e regionali, alle condizioni previste dai regolamenti comunitari
1271. Qual è l'organo che controlla gestione finanziaria dell'Unione europea? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria,
n.80)
A) Corte dei Conti
B) Corte di Giustizia dell'Unione Europea
C) Consiglio d'Europa
D) Consiglio dei Ministri dell'Economia e delle Finanze
1272. La Corte dei conti dell'Unione europea esercita sulle entrate e sulle spese un controllo:
amministrativo-finanziaria, n.81)
A) di legittimità e di sana gestione finanziaria
B) di merito e di valutazione
C) di autorizzazione preventiva
D) di analisi e di gestione
1273. La Banca centrale europea (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.82)
A) ha il diritto esclusivo di autorizzare l'emissione di banconote in euro all'interno dell'Unione
B) vigila sul corretto funzionamento dei mercati finanziari
C) controlla il sistema di concessione del credito da parte delle banche
D) provvede alla gestione del debito pubblico degli Stati membri
1274. La Corte dei Conti dell'Unione europea (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.83)
A) Assiste il Parlamento europeo e il Consiglio nel controllo dell'esecuzione del bilancio dell'Unione.
B) Ha compiti giurisdizionali sul bilancio degli Stati membri
(Area 3 - Giuridico-
C) Verifica le proposte normative in materia di conti pubblici dell'Unione.
D) Emana le direttive riguardanti il disavanzo degli Stati membri
1275. Le linee di indirizzo del Governo in materia di politica comunitaria: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.84)
A) Sono deliberate dal Consiglio dei Ministri.
B) Sono deliberate dal Consiglio dei Ministri, previa autorizzazione del presidente della Repubblica.
C) Sono adottate autonomamente dal Presidente del Consiglio dei Ministri.
D) Sono adottate con la legge comunitaria
1276. Le norme dell'ordinamento comunitario a efficacia diretta creano diritti ed obblighi direttamente in favore dei singoli
perché tali norme: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.86)
A) sono chiare e precise, tanto da consentire l'applicazione immediata
B) sono generali e astratte e condizionate alla legge statale di recepimento
C) riguardano il settore degli appalti pubblici di lavori, servizi e forniture
D) prevedono l'intervento diretto della commissione a garanzia degli individui
1277. Secondo il principio di sussidiarietà: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.88)
A) I provvedimenti devono essere assunti al livello di governo più possibile vicino al popolo
B) Gli Stati membri più ricchi sono tenuti ad aiutare gli Stati membri con meno risorse
C) I cittadini più abbienti sono tenuti a contribuire maggiormente alla fiscalità generale
D) I livelli di governo superiori intervengono solo in caso di inerzia dei livelli inferiori
1278. Il patto di stabilità e e di crescita dell'Unione europea è stato sottoscritto a
finanziaria, n.89)
(Area 3 - Giuridico-amministrativo-
A) Maastricht
B) Roma
C) Acquisgrana
D) Londra
1279. La cosiddetta "fase discendente" del diritto comunitario riguarda: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.90)
A) il recepimento da parte degli Stati membri dell'Unione delle decisioni e delle direttive
B) il riscontro della compatibilità dei regolamenti comunitari con le Costituzioni nazionali
C) la verifica della legittimità delle direttive comunitarie
D) l'accoglimento delle raccomandazioni delle istituzioni comunitarie
1280. Il principio comunitario della sussidiarietà è stato introdotto: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.91)
A) dal Trattato di Maastricht
B) dal Trattato di Roma
C) dall'Atto Unico Europeo
D) dal Trattato di Lisbona
1281. La cosiddetta "fase ascendente" del diritto comunitario riguarda: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.92)
A) la partecipazione degli Stati membri al processo di formazione delle norme e delle politiche comuni
B) la verifica della compatibilità dei regolamenti con gli ordinamenti degli Stati membri
C) la partecipazione ai giudizi davanti alla Corte di Giustizia dell'Unione Europea
D) la disamina delle direttive da parte della Commissione
1282. Le norme dell'ordinamento comunitario che hanno effetti diretti devono essere applicate:
amministrativo-finanziaria, n.93)
(Area 3 - Giuridico-
A) dai giudici nazionali e da tutti gli organi delle amministrazioni degli Stati membri
B) dalla Commissione e dal Coniglio europeo
C) dai governi centrali e dagli organi legislativi degli Stati membri
D) dalla Corte di Giustizia e dal Tribunale di primo grado
1283. Recepire una direttiva dell'Unione europea significa: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.94)
A) Introdurne le disposizioni nell'ordinamento nazionale da parte del singolo Stato membro
B) Approvarne il testo da parte della Commissione
C) Riceverne la notifica dell'entrata in vigore
D) Condividerne la formulazione da parte del governo di ciascuno Stato membro
1284. Il diritto comunitario derivato (regolamenti, direttive, decisioni, raccomandazioni, pareri, atti atipici) non può modificare:
(Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.95)
A) le disposizioni del Trattato dell'Unione;
B) le norme degli ordinamenti nazionali
C) le procedure di funzionamento del Parlamento europeo
D) le prassi delle amministrazioni degli Stati membri
1285. Il principio di leale cooperazione comporta: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.96)
A) la collaborazione e l'assistenza reciproca tra Stati membri e Unione per la realizzazione degli obiettivi comunitari.
B) la collaborazione fra giudici nazionali e giudici comunitari nella rimessione delle questioni interpretative del diritto comunitario
C) lo scambio di informazioni fra la Banca centrale Europea e le Istituzioni bancarie degli stati membri per la stabilizzazione dei mercati finanziari
D) il supporto della Corte dei Conti europea alle decisioni del Tribunale di primo grado dell'Unione europea in materia pensionistica
1286. L'iniziativa legislativa nell'Unione Europea (cioè la presentazione di una proposta legislativ è attribuita
Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.97)
A) alla Commissione
B) al Consiglio
C) ai governi degli Stati membri
D) ai parlamenti nazionali
(Area 3 -
1287. Nel caso in cui una legge statale sia in contrasto con le disposizioni di un regolamento comunitario, il giudice nazionale
deve: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.98)
A) applicare il regolamento comunitario, e non le norme interne contrastanti
B) applicare quanto previsto dalla fonte emessa successivamente
C) rimettere al Parlamento un progetto di legge di modifica della norma interna
D) rimettere alla Corte costituzionale la questione di legittimità costituzionale della legge statale
1288. Nell'ambito dell'ordinamento dell'Unione europea la decisione è (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.99)
A) obbligatoria in tutti i suoi elementi e se designa i destinatari è obbligatoria soltanto nei loro confronti
B) obbligatoria solo nelle materia indicate nel trattato dell'Unione ed è vincolante solo per gli Stati membri
C) obbligatoria solo ed esclusivamente per i soggetti che ne hanno richiesto la pronuncia
D) obbligatoria con riferimento ai risultati da raggiungere, ma non è direttamente applicabile
1289. Il regolamento comunitario (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.100)
A) è immediatamente applicabile nell'ordinamento interno di ciascuno Stato membro
B) si applica a partire dalla data stabilita da ciascuno Stato membro
C) crea l'obbligo dello Stato membro di rimuovere le norme interne incompatibili
D) impone allo Stato membro di adottare norme interne che ne riproducano il contenuto
1290. Qual è la fonte di diritto comunitario derivato con cui si effettua il riavvicinamento delle legislazioni degli Stati membri?
(Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.101)
A) direttiva
B) regolamento
C) decisione
D) raccomandazione
1291. La direttiva, quale fonte di diritto comunitario derivato (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.102)
A) vincola gli Stati membri per quanto attiene a risultato da raggiungere, facendo salva la competenza dell'ordinamento nazionale riguardo a forma e
mezzi
B) è direttamente applicabile negli Stati membri al momento della sua emanazione
C) si applica negli Stati membri a partire dal momento dell'emanazione delle disposizioni interne di completamento
D) non è mai applicabile nell'ordinamento degli Stati membri se non vi è un atto interno di recepimento
1292. Nel caso in cui una direttiva stabilisca obblighi precisi alle autorità di uno Stato membro e non sia stata recepita entro il
termine prescritto (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.103)
A) la scadenza del termine non fa venire meno gli obblighi cui lo Stato membro è tenuto
B) la scadenza del termine comporta la sostituzione degli organi comunitari a quelli nazionali nell'adempimento degli obblighi
C) lo Stato membro può essere esentato dagli obblighi per motivi di ordine pubblico
D) lo Stato membro può differire l'applicazione della direttiva con un suo atto interno
1293. Il principio di non discriminazione impone che: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.104)
A) situazioni analoghe siano trattate in modo uguale e situazioni diverse non siano trattate in modo analogo, tranne che non vi sia una
giustificazione obiettiva
B) nella fase ascendente del diritto comunitario, il contenuto degli atti sia concordato con le parti sociali
C) i comportamenti degli Stati membri siano sempre verificati collegialmente dal Parlamento europeo
D) le liste dei partiti per le elezioni al Parlamento europeo presentino un ugual numero di candidati uomini e donne
1294. L'intervento degli organi comunitari è necessario quando la materia è rimessa alle loro competenze (Area 3 - Giuridicoamministrativo-finanziaria, n.106)
A) esclusive
B) sussidiarie
C) concorrenti
D) implicite
1295. I regolamenti comunitari producono effetti: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.107)
A) dal momento della loro entrata in vigore
B) dopo l'emanazione dei provvedimenti attuativi
C) a seguito dei provvedimenti di recepimento
D) in conseguenza del nulla osta della Commissione
1296. In caso di conflitto fra una disposizione dell'ordinamento interno di uno Stato membro e una norma comunitaria, il
principio del primato del diritto dell'Unione europea: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.111)
A) impone la disapplicazione della disposizione interna in qualunque tempo sia stata emanata
B) determina l'abrogazione della disposizione interna, che può essere ripristinata solo dal Parlamento nazionale
C) consente alla Corte di Giustizia di condannare lo Stato membro all'abrogazione della norma interna
D) rende necessaria la rimessione alla Corte Costituzionale della questione di compatibilità fra le due disposizioni
1297. I pareri delle istituzioni dell'Unione Europea sono vincolanti per gli Stati membri (Area 3 - Giuridico-amministrativofinanziaria, n.112)
A) Mai
B) Sempre
C) Solo nelle materia previste dal Trattato di Roma
D) Solo se provenienti dal Consiglio d'Europa
1298. Qual è l'istituzione che assicura l'uniformità dell'interpretazione ed applicazione delle norme comunitarie? (Area 3 Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.113)
A) Corte di Giustizia dell'Unione Europea
B) Corte Europea dei diritti dell'Uomo
C) Commissione europea
D) Consiglio Europeo dei Ministri della giustizia
1299. Qual è l'atto con cui il giudice nazionale opera il rinvio pregiudiziale alla Corte di Giustizia dell'Unione Europea? (Area 3
- Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.114)
A) Ordinanza
B) Interpellanza
C) Petizione
D) Mozione
1300. Nell'ambito della procedura di ricorso per inadempimento, la Corte di Giustizia dell'Unione europea: (Area 3 - Giuridicoamministrativo-finanziaria, n.115)
A) controlla il rispetto, da parte degli Stati membri, degli obblighi sanciti dall'ordinamento comunitario
B) condanna le imprese a restituire i contributi comunitari quando le opere non sono state realizzate
C) condanna le imprese dell'Unione, alla restituzione di somme percepite per aiuti di stato non consentiti
D) dirime il contenzioso fra organi dell'Unione e Stati membri in materia di commercio intracomunitario
1301. Le sentenze della Corte di Giustizia dell'Unione europea sono appellabili (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria,
n.116)
A) No, mai
B) No, solo previa deliberazione del Consiglio
C) Si, nei casi previsti dal Trattato istitutivo
D) Si, davanti agli organi giurisdizionali nazionali supremi
1302. Le decisioni emesse dal Tribunale di primo grado possono essere impugnate davanti alla Corte di Giustizia: (Area 3 Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.117)
A) per soli motivi di diritto
B) per soli motivi di giurisdizione
C) previo parere della Commissione
D) previa decisione del Consiglio
1303. La questione pregiudiziale interpretativa davanti alla Corte di Giustizia dell'Unione europea può essere sollevata: (Area
3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.118)
A) in qualsiasi stadio del procedimento interno
B) quando il giudizio dinanzi al giudice nazionale si è concluso
C) soltanto nel corso del primo grado del giudizio interno
D) soltanto da parte dell'organo giurisdizionale superiore interno
1304. Quando si pronuncia a seguito di un rinvio pregiudiziale la Corte di Giustizia dell'Unione europea: (Area 3 - Giuridicoamministrativo-finanziaria, n.119)
A) fornisce al giudice nazionale le indicazioni cui deve attenersi nell'applicazione del diritto comunitario
B) impartisce raccomandazioni ai Parlamenti nazionali per la modifica del diritto interno
C) condanna lo Stato membro ad adeguarsi alle prescrizioni comunitarie
D) risolve la controversia pronunciandosi in sostituzione del giudice nazionale
1305. Nei giudizi davanti alla Corte di Giustizia dell'Unione europea, gli Stati membri partecipano attraverso:
Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.120)
(Area 3 -
A) le autorità di governo
B) gli esecutivi delle regioni
C) gli esecutivi locali
D) i Parlamenti nazionali
1306. Quando la Corte di Giustizia dell'Unione Europea statuisce che uno Stato membro non si è conformato a una sentenza
pronunciata su un ricorso per inadempimento può: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.121)
A) condannare lo Stato al pagamento di una somma
B) rimettere le autorità di governo dello Stato davanti alla Corte Penale Internazionale
C) sospendere lo Stato dalla sua qualità di membro dell'Unione
D) imporre allo Stato membro di rimuovere la misura interna illegittima
1307. Quando la Corte di giustizia dell'Unione europea stabilisce che uno Stato membro non ha adempiuto a un obbligo cui
era tenuto, lo Stato membro (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.122)
A) è obbligato ad assumere i provvedimenti necessari a dare esecuzione alla sentenza
B) è deferito al Consiglio per il suo inadempimento
C) è sottoposto a vigilanza da parte degli organi comunitari
D) è sostituito nell'adempimento dalla Commissione
1308. L'adeguamento dell'ordinamento interno agli atti dell'Unione europea può essere effettuato dalle Regioni? (Area 3 Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.123)
A) Si, ma solo nelle materia di loro competenza, secondo quanto stabilito dal singolo Stato
B) Si, ma solo se gli atti dell'Unione attribuiscono loro la competenza specifica
C) No, tranne in caso di inadempienza dello Stato dichiarata dalla Corte di Giustizia
D) No, tranne in caso di autorizzazione del Parlamento nazionale
1309. Nel caso in cui, nelle materia di sua competenza, la Regione non si adegui agli imposti da una direttiva comunitaria
(Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.124)
A) Lo Stato si sostituisce alla Regione inadempiente
B) Il Parlamento europeo si sostituisce alla Regione inadempiente
C) La Corte di Giustizia ordina alla Regione di provvedere all'adeguamento
D) La Commissione europea ordina alla Regione di provvedere all'adeguamento
1310. Nel caso in cui una sentenza definitiva sia resa in manifesto contrasto con il diritto comunitario, la Corte di Giustizia
(Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.125)
A) pronuncia condanna dello Stato per violazione del diritto comunitario
B) ordina allo Stato la rinnovazione del giudizio
C) rimette le parti davanti al Giudice nazionale per una nuova valutazione
D) informa la commissione per aprire una procedura sanzionatoria contro lo Stato
1311. Nel caso di conflitto fra una norma comunitaria precedente e una norma interna successiva (Area 3 - Giuridicoamministrativo-finanziaria, n.126)
A) Si applica sempre quanto disposto dalla norma comunitaria
B) si applica sempre quanto disposto dalla norma successiva
C) la Commissione rimette la questione alla decisione del Parlamento europeo
D) La Corte di Giustizia decide quale norma si applichi al caso concreto
1312. In base alle disposizioni del diritto comunitario, la regolamentazione dei sistemi scolastici degli Stati membri
dell'Unione europea è rimessa (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.127)
A) alla competenza esclusiva degli Stati membri
B) alla regolamentazione generale dell'Unione
C) alla normazione principale delle Regioni
D) alla disciplina del Parlamento europeo
1313. Il diritto comunitario derivato (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.128)
A) non può modificare le norme del Trattato
B) non può modificare disposizioni del diritto nazionale
C) può modificare le norme del Trattato solo con parere favorevole del Parlamento europeo
D) può modificare disposizioni del diritto nazionale solo se attuate con legge del Parlamento nazionale
1314. L'Unione europea può sottoscrivere accordi internazionali (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.129)
A) con tutti i Paesi non membri
B) con i soli Paesi membri
C) esclusivamente in materia doganale
D) a soli fini di protezione umanitaria
1315. La raccomandazione, nel diritto comunitario è (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.130)
A) Atto giuridicamente non vincolante con cui si suggerisce un determinato comportamento
B) Atto giuridicamente non vincolante con cui si evidenzia un problema
C) Atto giuridicamente vincolante con cui si stabilisce una linea di indirizzo
D) Atto giuridicamente vincolante con cui si pongono obiettivi da raggiungere
1316. Si presume necessaria l'azione da parte degli organi dell'Unione in presenza di competenze: (Area 3 - Giuridicoamministrativo-finanziaria, n.131)
A) esclusive
B) assolute
C) implicite
D) derivate
1317. In materia di pubblici appalti, le direttive europee impongono agli ordinamenti nazionali il rispetto del principio di:
(Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.132)
A) non discriminazione
B) nazionalità dell'impresa
C) protezione dello straniero
D) indeterminatezza dell'offerta
1318. Le direttive comunitarie in materia di appalti pubblici impongono criteri di aggiudicazione?
amministrativo-finanziaria, n.133)
(Area 3 - Giuridico-
A) Sì, il prezzo più basso e l'offerta economicamente più vantaggiosa
B) Sì, l'offerta migliore
C) No, ne lasciano la definizione alle legislazioni nazionali
D) No, lasciano libertà di scelta alle amministrazioni aggiudicatrici
1319. Sull'interpretazione delle norme comunitarie si pronuncia (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.134)
A) La Corte di Giustizia
B) Il Parlamento europeo
C) Il Consiglio europeo
D) Il tribunale de L'Aja
1320. Il principio dell'efficacia diretta del diritto comunitario (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.135)
A) consente ai singoli di invocare direttamente il diritto comunitario a prescindere dal diritto nazionale
B) conferisce ai governi nazionali ilpotere di disapplicare le norme interne
C) impone ai Parlamenti nazionali di abrogare le norme interne in conflitto
D) attribuisce alla Corte di giustizia il potere di decidere direttamente la controversia proposta davanti al giudice nazionale
1321. Tra le competenze del Ministro per il coordinamento delle Politiche dell'Unione europea rientra in particolare (Area 3 Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.136)
A) Predisporre annualmente il disegno di legge comunitaria
B) Rappresentare il governo italiano alle riunioni del Consiglio
C) Attuare in via regolamentare tutti gli atti dell'Unione
D) Coordinare le azioni strategiche da attuare nell'ordinamento nazionale
1322. La funzione di controllo della commissione europea è esercitata (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.137)
A) Dal Parlamento europeo
B) Dal Consiglio europeo
C) Dalla Corte di Giustizia
D) Dai giudici nazionali
1323. In caso di rimessione alla Corte di Giustizia della questione pregiudiziale interpretativa di una norma comunitaria, il
giudice nazionale (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.138)
A) Deve sospendere il giudizio a quo
B) Può sospendere il giudizio a quo
C) Prosegue il giudizio a quo
D) Rimette la causa a quo alla Corte di Cassazione
1324. Quali sono le fasi in cui si articolano i procedimenti dinanzi alla Corte di Giustizia (Area 3 - Giuridico-amministrativofinanziaria, n.139)
A) fase scritta e fase orale
B) fase preliminare e fase decisoria
C) fase consultiva e fase istruttoria
D) fase prodromica e fase attuativa
1325. Nei casi di illegittimità di una norma del diritto dell'Unione Europea, si può proporre,alla Corte di Giustizia, ricorso:
(Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.140)
A) di annullamento
B) per inadempimento
C) per carenza
D) per revisione
1326. Le sentenze della Corte di Giustizia sono decise (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.141)
A) a maggioranza
B) all'unanimità
C) a seconda delle questioni discusse
D) in base al tipo di ricorso
1327. Le sentenze della Corte di Giustizia (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.142)
A) devono essere motivate e lette in pubblica udienza
B) devono essere motivate e sono pubblicate dopo una sessione riservata
C) non necessitano di motivazione ma vanno pronunciate in udienza
D) non necessitano di motivazione e sono pubblicate dopo una sessione riservata
1328. Quale istituzione dell'Unione europea è chiamta a pronunciarsi in via pregiudizale sulle decisioni-quadro? (Area 3 Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.143)
A) La Corte di Giustizia
B) La Commissione europea
C) Il Consiglio europeo
D) La Corte europea dei diritti dell'Uomo
1329. Le sentenze della Corte di giustizia sono redatte: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.144)
A) nella lingua propria dello Stato o degli Stati implicati nella controversia
B) soltanto in lingua inglese e francese
C) in lingua inglese e se richiesto da una delle parti nella lingua propria delle parti del giudizio
D) esclusivamente nella lingua ufficiale dell'Unione europea
1330. Le sentenze della Corte di Giustizia sono definitive (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.145)
A) Sì, salvo revisione solo in casi eccezionali
B) Sì, senza alcuna possibilità di revisione
C) No, è possibile la revisione per motivi di giurisdizione
D) No, è possibile la revisione davanti alle Corti Supreme degli Stati membri
1331. Il vertice della giurisdizione comunitaria è costituito da (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.147)
A) Corte di Giustizia
B) Corte Europea dei diritti dell'Uomo
C) Tribunale internazionale
D) Parlamento europeo
1332. Le decisioni della Corte di Giustizia hanno efficacia vincolante per le parti del giudizio?
amministrativo-finanziaria, n.148)
(Area 3 - Giuridico-
A) Sì, sempre
B) Sì, ma solo se preventivamente accettate
C) No, tranne nelle ipotesi previste dal Trattato
D) No, tranne in caso di deliberazione conforme del Parlamento europeo
1333. Quale tra le seguenti fonti del diritto comunitario produce efficacia solo se notificata al destinatario (Area 3 - Giuridicoamministrativo-finanziaria, n.149)
A) Decisione
B) Parere
C) Disposizione
D) Direttiva
1334. Ai sensi dell'art. 2 della legge 7 agosto 1990, n. 241, le pubbliche amministrazioni hanno l'obbligo di concludere il
procedimento amministrativo mediante l'adozione di un provvedimento espresso: (Area 3 - Giuridico-amministrativofinanziaria, n.151)
A) Ove il procedimento consegua obbligatoriamente ad una istanza, ovvero debba essere iniziato d'ufficio.
B) Ove il procedimento debba essere obbligatoriamente iniziato d'ufficio.
C) Ove il procedimento consegua obbligatoriamente ad una istanza di parte privata e l'oggetto sia di rilevante interesse pubblico.
D) Le amministrazioni hanno sempre e comunque l'obbligo di concludere il procedimento amministrativo mediante l'adozione di un provvedimento
espresso.
1335. L'art. 3 della legge 7 agosto 1990, n. 241 stabilisce che ogni provvedimento amministrativo, compresi quelli concernenti
l'organizzazione amministrativa, debba essere motivato. In base a tale norma, per quali atti amministrativi non è richiesta la
motivazione ? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.152)
A) Per gli atti normativi e per quelli a contenuto generale.
B) Per gli atti che incidono sugli interessi legittimi del destinatario.
C) Per gli atti di natura recettizia.
D) Solo per gli atti normativi.
1336. Quali sono i soggetti legittimati ad intervenire nel procedimento amministrativo ai sensi dell'art. 9 della legge 7 agosto
1990, n. 241 ? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.153)
A) Qualunque soggetto, portatore di interessi pubblici o privati, nonché i portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni o comitati, cui possa
derivare un pregiudizio dal provvedimento.
B) Qualunque soggetto, portatore di interessi pubblici o privati cui possa derivare un pregiudizio dal provvedimento.
C) Qualunque soggetto, portatore di interessi pubblici rilevanti, nonché i portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni o comitati, cui possa
derivare un pregiudizio dal provvedimento.
D) Qualunque soggetto, portatore di interessi pubblici o privati, nonché i portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni o comitati.
1337. L'avvio del procedimento amministrativo è comunicato, ai sensi dell'art. 7 della legge 7 agosto 1990, n. 241: (Area 3 Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.154)
A) Ai soggetti nei confronti dei quali il provvedimento finale è destinato a produrre effetti diretti ed a quelli che per legge debbono intervenirvi.
B) Solo a chi ne ha fatto espressa richiesta.
C) All'Amministrazione Pubblica gerarchicamente sovraordinata ed ai soggetti che per legge devono intervenire nel procedimento.
D) Alla Corte dei Conti competente per territorio, ai fini del controllo di legittimità.
1338. Ai sensi dell'art. 8 della legge 7 agosto 1990, n. 241, la comunicazione di avvio del procedimento deve contenere
l'indicazione della persona responsabile del procedimento medesimo ? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.155)
A) Sì, sempre, indipendentemente dalla richiesta dell'interessato.
B) Solo quando il destinatario dell'avviso ne abbia fatto richiesta.
C) Solo quando il procedimento abbia avuto inizio su istanza di parte.
D) No: l'indicazione del responsabile del procedimento è obbligatoria solo nel provvedimento finale.
1339. Ai sensi dell'art. 21 ter della legge 7 agosto 1990, n. 241 le pubbliche amministrazioni possono imporre coattivamente
l'adempimento degli obblighi nei loro confronti: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.157)
A) Nei casi e con le modalità stabilite dalla legge.
B) Solo ai fini dell'esecuzione delle obbligazioni aventi ad oggetto somme di denaro.
C) Solo in presenza di un rilevante interesse pubblico.
D) Solo a seguito di un provvedimento giurisdizionale legittimante.
1340. Ai sensi dell'art. 21 quinquies della legge 7 agosto 1990, n. 241 il provvedimento amministrativo ad efficacia durevole
può essere revocato: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.158)
A) Da parte dell'organo che lo ha emanato ovvero da altro organo previsto dalla legge.
B) Esclusivamente da parte dell'organo che lo ha emanato.
C) Esclusivamente da parte dell'organo gerarchicamente superiore a quello che ha emanato il provvedimento.
D) Esclusivamente da parte dell'organo che svolge funzioni di controllo sull'organo che ha emanato il provvedimento.
1341. Il recesso unilaterale dai contratti della pubblica amministrazione è ammesso: (Area 3 - Giuridico-amministrativofinanziaria, n.159)
A) Nei casi previsti dalla legge o dal contratto.
B) Nei soli casi previsti dalla legge.
C) Nei soli casi previsti dal contratto stipulato secondo le regole dell'evidenza pubblica.
D) Nei soli casi di annullamento giurisdizionale del contratto.
1342. E' legittima la delega delle competenze dirigenziali ? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.160)
A) La delega delle competenze dirigenziali è legittima solo per specifiche e comprovate ragioni di servizio, per un tempo determinato e con atto
scritto e motivato.
B) La delega delle competenze dirigenziali è sempre legittima.
C) La delega delle competenze dirigenziali non è legittima, trattandosi di funzioni proprie.
D) La delega delle funzioni dirigenziali è legittima anche per un tempo indeterminato.
1343. Ai sensi dell'art. 14 della legge 7 agosto 1990, n. 241 esiste un numero massimo di amministrazioni pubbliche che
possono partecipare alla conferenza di servizi ? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.161)
A) La legge non prevede alcun limite.
B) La legge prevede un numero massimo di tre amministrazioni pubbliche.
C) La legge prevede un numero massimo di cinque amministrazioni pubbliche.
D) La legge prevede un numero massimo di tre amministrazioni pubbliche, di cui almeno un ente locale.
1344. Qualora un'Amministrazione Pubblica richieda ad un organo consultivo un parere obbligatorio (salvi i casi di cui al
comma 3° dell'art. 16 della legge 7 agosto 1991, b. 241), e l'organo lasci decorrere il termine di legge senza rendere il parere:
(Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.163)
A) E' in facoltà dell'Amministrazione richiedente di procedere indipendentemente dall'espressione del parere.
B) E' obbligo dell'Amministrazione richiedente procedere indipendentemente dall'espressione del parere.
C) E' obbligo dell'Amministrazione richiedente consultare l'organo gerarchicamente superiore.
D) I termini del procedimento restano sospesi sino all'adozione del parere obbligatorio.
1345. Ai sensi dell'art. 6 della legge 7 agosto 1990, n. 241 il responsabile del procedimento, nel corso dell'istruttoria
procedimentale, può ordinare esibizioni documentali ? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.165)
A) Sì, insieme ad ogni misura per l'adeguato e sollecito svolgimento dell'istruttoria.
B) Sì, ma solo su autorizzazione dirigenziale.
C) No, a meno che non sia autorizzato dal Dirigente.
D) No, in nessun caso.
1346. Ai sensi dell'Articolo 25 della Legge 7 agosto 1990 n. 241, qual è il termine decorso il quale si forma il silenzio- diniego
sull'istanza di accesso ai documenti amministrativi? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.166)
A) 30 giorni.
B) 15 giorni.
C) 60 giorni.
D) 90 giorni.
1347. Quali sono i documenti amministrativi accessibili? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.167)
A) Tutti, ad eccezione di quelli indicati all'articolo 24 della L. 241/1990.
B) Tutti, ad eccezione di quelli indicati dal D.Lgs. 163/2006.
C) Solo i provvedimenti amministrativi di natura pubblicistica.
D) Tutti i documenti detenuti dalla Pubblica Amministrazione, senza alcuna eccezione.
1348. Ai sensi dell'articolo 24 della legge 7 agosto 1990 n. 241, è escluso il diritto di accesso nei procedimenti selettivi ?
(Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.168)
A) Sì, ma solo nei confronti dei documenti amministrativi contenenti informazioni di carattere psico- attitudinale relativi a terzi.
B) No, il diritto di accesso è sempre riconosciuto nei procedimenti selettivi.
C) No, il diritto di accesso è riconosciuto in relazione a qualsiasi atto o documento amministrativo.
D) Sì, ma solo nei confronti del provvedimento finale.
1349. In caso di diniego all'accesso di documenti amministrativi, presso quale Autorità deve essere indirizzato il relativo
ricorso? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.169)
A) Al Tribunale Amministrativo Regionale.
B) Al Tribunale Amministrativo Regionale o, in alternativa e rispettando gli stessi termini, al Prefetto.
C) Al Tribunale Amministrativo Regionale o, in alternativa e rispettando gli stessi termini, al Giudice Ordinario.
D) Al Giudice Ordinario.
1350. In relazione ad un'istanza di accesso a documenti amministrativi, qual è il termine per i controinteressati, decorrente
dalla notifica dell'istanza di accesso, entro il quale presentare motivata opposizione? (Area 3 - Giuridico-amministrativofinanziaria, n.170)
A) 10 giorni.
B) 5 giorni.
C) 30 giorni.
D) 60 giorni.
1351. E' esercitabile il diritto di accesso nel corso del procedimento amministrativo ? (Area 3 - Giuridico-amministrativofinanziaria, n.171)
A) Sì, è esercitabile, salvi i procedimenti ed i casi espressamente esclusi dalla legge.
B) No, è espressamente escluso.
C) No, a meno che il procedimento non abbia ad oggetto dati di carattere sensibile.
D) E' esercitabile esclusivamente da parte dell'organo di controllo della Pubblica Amministrazione che adotterà il provvedimento finale.
1352. Ai sensi delle disposizioni della legge 7 agosto 1990, n. 241, l'Amministrazione Pubblica può, in sede di adozione del
provvedimento finale, discostarsi dalle risultanze dell'istruttoria condotta dal Responsabile del Procedimento ? (Area 3 Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.172)
A) Sì, ma deve indicarne la motivazione nel provvedimento finale.
B) Sì, anche senza indicare le motivazioni, purché vi sia un interesse pubblico rilevante.
C) No, il Dirigente ha l'obbligo di attenersi alle risultanze dell'istruttoria: in difetto, il provvedimento finale sarà viziato da eccesso di potere.
D) No, il Dirigente ha l'obbligo di attenersi alle risultanze dell'istruttoria: in difetto, il provvedimento finale sarà viziato da incompetenza.
1353. Il provvedimento amministrativo che manchi degli elementi essenziali è: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria,
n.173)
A) Nullo, ai sensi dell'art. 21 septies della legge 7 agosto 1990, n. 241.
B) Annullabile dal solo Giudice Amministrativo.
C) Irregolare, ma sanabile.
D) Irregolare ed insanabile.
1354. Il provvedimento amministrativo viziato da difetto assoluto di attribuzione è:
finanziaria, n.174)
(Area 3 - Giuridico-amministrativo-
A) Nullo, ai sensi dell'art. 21 septies della legge 7 agosto 1990, n. 241.
B) Annullabile dal solo Giudice Amministrativo.
C) Irregolare, ma sanabile.
D) Irregolare ed insanabile.
1355. Il provvedimento amministrativo adottato in violazione o elusione del giudicato è: (Area 3 - Giuridico-amministrativofinanziaria, n.175)
A) Nullo, ai sensi dell'art. 21 septies della legge 7 agosto 1990, n. 241.
B) Annullabile dal solo Giudice Amministrativo.
C) Irregolare, ma sanabile.
D) Irregolare ed insanabile.
1356. Il provvedimento amministrativo adottato in violazione di legge è: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.176)
A) Annullabile, salvi i casi di cui al comma 2° dell'art. 21 octies della legge 7 agosto 1990, n. 241.
B) Nullo, ai sensi dell'art. 21 septies della legge 7 agosto 1990. n. 241.
C) Annullabile, senza eccezioni.
D) Annullabile, ma solo d'ufficio da parte della Pubblica Amministrazione.
1357. Il provvedimento amministrativo viziato da eccesso di potere è: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.177)
A) Annullabile, salvi i casi di cui al comma 2° dell'art. 21 octies della legge 7 agosto 1990, n. 241.
B) Nullo, ai sensi dell'art. 21 septies della legge 7 agosto 1990. n. 241.
C) Annullabile, senza eccezioni.
D) Annullabile, ma solo d'ufficio da parte della Pubblica Amministrazione.
1358. Il provvedimento amministrativo viziato da incompetenza è: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.178)
A) Annullabile, salvi i casi di cui al comma 2° dell'art. 21 octies della legge 7 agosto 1990, n. 241.
B) Nullo, ai sensi dell'art. 21 septies della legge 7 agosto 1990. n. 241.
C) Annullabile, senza eccezioni.
D) Annullabile, ma solo d'ufficio da parte della Pubblica Amministrazione.
1359. Il provvedimento amministrativo non è comunque annullabile per mancata comunicazione dell'avvio del procedimento:
(Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.179)
A) Qualora l'Amministrazione dimostri in giudizio che il contenuto del provvedimento non avrebbe potuto essere diverso da quello in concreto
adottato.
B) In ogni caso, con salvezza degli effetti già prodotti dal provvedimento.
C) Qualora l'Amministrazione dimostri in giudizio che il contenuto del provvedimento è diretta conseguenza delle risultanze dell'istruttoria condotta
dal responsabile del procedimento.
D) Qualora l'Amministrazione fosse stata in precedenza autorizzata all'adozione del provvedimento da parte del Ministero competente.
1360. Ai sensi dell'art. 21 nonies della legge 7 agosto 1990, n. 241, in caso di annullamento d'ufficio, l'Amministrazione
Pubblica deve tenere conto: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.180)
A) Degli interessi dei destinatari e dei controinteressati.
B) Dell'intervenuta impugnazione giurisdizionale.
C) Del potere di controllo della Corte dei Conti.
D) Del provvedimento di autorizzazione all'annullamento d'ufficio, proveniente dall'organo gerarchicamente superiore.
1361. Da quale momento acquistano efficacia i provvedimenti limitativi della sfera giuridica dei privati, aventi carattere
cautelare ed urgente ? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.181)
A) Sono immediatamente efficaci.
B) Diventano efficaci nel momento in cui vengono notificati all'interessato.
C) Diventano efficaci dopo dieci giorni dal momento in cui vengono notificati agli interessati.
D) Sono immediatamente efficaci, purché non comportino la lesione di un diritto soggettivo.
1362. Da chi può essere revocato un provvedimento amministrativo ad efficacia durevole ?
amministrativo-finanziaria, n.182)
(Area 3 - Giuridico-
A) Dallo stesso organo della Pubblica Amministrazione che lo ha emanato o da altro organo previsto per legge.
B) Dal Tribunale Amministrativo Regionale.
C) Dal Consiglio di Stato.
D) Da un organo della Pubblica Amministrazione, diverso da quello che ha emesso il provvedimento, purché autorizzato dal Presidente del Consiglio
dei Ministri.
1363. Ove la revoca di un atto amministrativo, ad efficacia durevole o istantanea, incida su rapporti negoziali, in base a cosa è
parametrato, per legge, l'indennizzo liquidato dall'amministrazione agli interessati ? (Area 3 - Giuridico-amministrativofinanziaria, n.183)
A) In base al danno emergente.
B) In base al lucro cessante.
C) In base al danno emergente e al lucro cessante.
D) In base al danno emergente, al lucro cessante e al valore economico del rapporto negoziale.
1364. In quali casi è ammesso il recesso unilaterale della Pubblica Amministrazione da un contratto ? (Area 3 - Giuridicoamministrativo-finanziaria, n.184)
A) Nei casi previsti dalla legge o dal contratto.
B) Nei soli casi previsti dalla legge.
C) Nei casi previsti dal regolamento interno della Pubblica Amministrazione che ha stipulato il contratto e nei casi previsti dal contratto.
D) Nei soli casi previsti dal contratto.
1365. Qual è l'Autorità competente a giudicare una controversia relativa al silenzio della Pubblica Amministrazione ? (Area 3
- Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.185)
A) L'Autorità Giurisdizionale Amministrativa.
B) L'Autorità Giurisdizionale Ordinaria.
C) L'Autorità Giurisdizionale Amministrativa, salvi i casi in cui il silenzio si sia formato ad opera di un'amministrazione statale.
D) L'Autorità Giurisdizionale Ordinaria, tranne i casi in cui il silenzio si sia formato ad opera di un'amministrazione locale.
1366. La Pubblica Amministrazione può procedere ad accordi integrativi o sostituivi di un provvedimento ?
Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.186)
(Area 3 -
A) Si, nel perseguimento di un fine di pubblico interesse e senza pregiudizio dei diritti dei terzi.
B) No: la legge lo vieta espressamente.
C) Sì, in ogni caso e con piena discrezionalità.
D) No, salvi i casi in cui gli accordi non modifichino la sostanza del provvedimento.
1367. Per quante volte può essere prorogato il termine di sospensione dell'esecuzione di un provvedimento amministrativo ?
(Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.187)
A) Una sola volta.
B) Non può mai essere prorogato.
C) Non più di due volte.
D) Sino a tre volte, se sussistono gravi ragione di interesse pubblico.
1368. Quale effetto determina la revoca di un provvedimento amministrativo ad efficacia durevole ? (Area 3 - Giuridicoamministrativo-finanziaria, n.188)
A) La inidoneità del provvedimento a produrre ulteriori effetti.
B) La caducazione automatica di tutti gli effetti del provvedimento, dal momento in cui fu adottato.
C) La inidoneità del provvedimento a produrre ulteriori effetti e la caducazione dei soli effetti economici, dal momento in cui fu adottato.
D) La inidoneità del provvedimento a produrre ulteriori effetti e la caducazione di tutti gli effetti lesivi di un diritto soggettivo, dal momento in cui fu
adottato.
1369. Quando è possibilie iniziare un'attività oggetto di "scia" (segnalazione certificata di inizio attività) ? (Area 3 - Giuridicoamministrativo-finanziaria, n.189)
A) Dalla data di presentazione della "scia".
B) Una volta decorsi 10 giorni dalla presentazione della "scia".
C) Una volta decorsi 30 giorni dalla presentazione della "scia".
D) Una volta decorsi 60 giorni dalla presentazione della "scia".
1370. Entro quale termine la La Pubblica Amministrazione deve adottare motivati provvedimenti di divieto di prosecuzione
dell'attività, in caso di accertata carenza dei requisiti di una "scia" (segnalazione certificata di inizio attività) ? (Area 3 Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.190)
A) 60 giorni.
B) 10 giorni.
C) 30 giorni.
D) 45 giorni.
1371. Fra le amministrazioni pubbliche (secondo l'elenco dell'art. 1 D.Lgs. 165/2001) non figurano:
amministrativo-finanziaria, n.191)
(Area 3 - Giuridico-
A) I partiti politici.
B) Le Comunità Montane.
C) Regioni, Province e Comuni.
D) Le scuole di ogni ordine e grado e le istituzioni educative.
1372. Le amministrazioni pubbliche, con esclusione delle università e degli enti di ricerca, predispongono il piano di
formazione del personale con cadenza: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.195)
A) Annuale.
B) Semestrale.
C) Biennale.
D) Triennale.
1373. Ai sensi dell'art. 114 della Costituzione, la Repubblica è costituita: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.196)
A) Dai Comuni, dalle Province, dalle Città Metropolitane, dalle Regioni e dallo Stato.
B) Dai Comuni, dalle Province e dalle Regioni.
C) Dai Comuni, dalle Province, dalle Regioni e dallo Stato.
D) Dai Comuni, dalle Province, dalle Città Metropolitane, dalle Comunità Montane, dalle Regioni e dallo Stato.
1374. Ai sensi dell'art. 117 della Costituzione, la materia delle norme generali sull'istruzione:
amministrativo-finanziaria, n.197)
(Area 3 - Giuridico-
A) E' di competenza legislativa esclusiva dello Stato.
B) E' di competenza concorrente fra Stato e Regioni.
C) E' di competenza esclusiva delle Regioni.
D) Non è disciplinata dalla Costituzione della Repubblica.
1375. La Costituzione disciplina le Città Metropolitane ? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.198)
A) Sì, risultano fra gli elementi costitutivi della Repubblica ai sensi dell'art. 114.
B) Sì, ma solo con riguardo alla Città di Roma.
C) No, le Città Metropolitane non sono previste dalla Costituzione.
D) No, le Città Metropolitane sono citate esclusivamente da Leggi Regionali.
1376. Ai sensi dell'art. 121 della Costituzione, sono organi della Regione: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria,
n.199)
A) Il Consiglio regionale, la Giunta e il suo Presidente.
B) Il Consiglio regionale e la giunta.
C) Il Consiglio regionale ed il suo Presidente.
D) Il Consiglio regionale, la giunta ed il suo Presidente, ed il Comitato Regionale di Controllo.
1377. La parità scolastica è disciplinata dalla Costituzione della Repubblica ? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria,
n.201)
A) Sì, all'art. 33.
B) Sì, all'art. 32.
C) No, la parità scolastica non è presente nella Costituzione ma è disciplinata da legge ordinaria.
D) No, la parità scolastica non è presente nella Costituzione ma è disciplinata da uno specifico regolamento adottato con D.P.R..
1378. Ai sensi dell'art. 34 della Costituzione, è stabilito l'obbligo di concedere borse di studio, assegni alle famiglie ed altre
provvidenze tramite procedura concorsuale ? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.202)
A) Sì, l'obbligo è stabilito nell'art. 34 della Costituzione.
B) L'obbligo esiste ma non è presente nella Costituzione: risulta dalla prassi consolidata in materia.
C) L'obbligo esiste ma non è presente nella Costituzione: è stato stabilito con legge ordinaria.
D) L'obbligo è presente nella Costituzione, ma non nell'art. 34.
1379. Il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, oltre ai Sottosegretari, agli Uffici di diretta collaborazione e
all'Organismo indipendente di valutazione della performance, si articola: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria,
n.203)
A) In Dipartimenti, divisi a loro volta in Direzioni Generali.
B) In Direzioni Generali, divise a loro volta in Dipartimenti.
C) In Sezioni, divise a loro volta in Direzioni Generali.
D) In Direzioni Generali, divise a loro volta in Sottodirezioni.
1380. Ai sensi del D.Lgs. 165/2001, a quale categoria di personale spettano la formulazione di proposte e l'espressione di
pareri al Ministro nelle materie di competenza ? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.204)
A) Ai Dirigenti di uffici dirigenziali generali, comunque denominati.
B) Ai Dirigenti di seconda fascia.
C) Ai vicedirigenti.
D) A ciascun dipendente del Ministero.
1381. Gli incarichi di funzione dirigenziale di livello generale sono conferiti: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria,
n.205)
A) Con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro competente.
B) Con Decreto Ministeriale.
C) Con Direttiva Dirigenziale.
D) Con Decreto Ministeriale, su proposta di almeno un Direttore Generale.
1382. Il ruolo dei dirigenti pubblici: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.206)
A) E' articolato nella prima e nella seconda fascia, nel cui ambito sono definite apposite sezioni.
B) E' articolato su tre livelli generali, ciascuno diviso in due sublivelli.
C) E' articolato nella prima, nella seconda e nella terza fascia, divise in apposite sezioni tecniche.
D) E' articolato in un'unica fascia, nel cui ambito sono definite apposite sezioni.
1383. L'accesso alla qualifica di dirigente di seconda fascia avviene: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.207)
A) Per concorso per esami indetto dalle singole amministrazioni ovvero per corso-concorso selettivo di formazione bandito dalla Scuola Superiore
della Pubblica Amministrazione.
B) Per nomina diretta del Ministro, senza procedura concorsuale.
C) Esclusivamente per corso- concorso selettivo di formazione bandito dalla Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione.
D) Esclusivamente per concorso per esami indetto dalle singole amministrazioni.
1384. Ai sensi dell'art. 1 D.Lgs. 165/2001, non rientrano nella definizione di Amministrazioni Pubbliche: (Area 3 - Giuridicoamministrativo-finanziaria, n.208)
A) Gli enti pubblici economici.
B) Gli Istituti Autonomi Case Popolari.
C) Le Camere di Commercio, Industria e Artigianato.
D) Le Aziende e gli enti del Servizio Sanitario Nazionale.
1385. Ai sensi degli artt. 5 e seguenti D.Lgs. 297/1994, gli organi collegiali della scuola a livello di circolo e di istituto sono:
(Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.209)
A) Consiglio di intersezione, di interclasse e di classe, Collegio dei docenti, Consiglio di circolo o di istituto, giunta esecutiva e comitato per la
valutazione del servizio dei docenti.
B) Consiglio di classe, Collegio dei docenti e Consiglio di istituto.
C) Consiglio di intersezione, di interclasse e di classe, Consiglio dei docenti, Collegio di circolo o di istituto, giunta consiliare e comitato per la
valutazione del servizio dei docenti.
D) Consiglio di intersezione,
1386. A quale organo collegiale della scuola spetta l'elezione dei docenti che fanno parte del comitato per la valutazione del
servizio del personale docente ? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.211)
A) Al Collegio dei Docenti.
B) A ciascun Consiglio di classe.
C) Al Consiglio di intersezione.
D) Al Comitato per la valutazione del servizio dei docenti.
1387. A quale organo collegiale della Scuola spetta il provvedimento sull'adozione dei libri di testo ? (Area 3 - Giuridicoamministrativo-finanziaria, n.212)
A) Al Collegio dei Docenti, sentiti i consigli di interclasse o di classe.
B) A ciascun Consiglio di classe, sentito il Collegio dei Docenti.
C) Al Consiglio di intersezione.
D) Al Comitato per la valutazione del servizio dei docenti.
1388. In tema di parità scolastica, quale dei seguenti non fa parte dei requisiti che la scuola deve possedere ai fini del
riconoscimento previsto dalla legge 21 marzo 2000, n. 62 ? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.213)
A) Un piano di selezione delle iscrizioni sulla base di determinati requisiti deliberati dal rispettivo Consiglio di Istituto.
B) Personale docente fornito del titolo di abilitazione.
C) La disponibilità di locali, arredi e attrezzature didattiche propri del tipo di scuola e conformi alle norme vigenti.
D) L'istituzione e il funzionamento degli organi collegiali improntati alla partecipazione democratica.
1389. In tema di parità scolastica, quale dei seguenti non fa parte dei requisiti che la scuola deve possedere ai fini del
riconoscimento previsto dalla legge 21 marzo 2000, n. 62 ? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.214)
A) Il fine di lucro dell'istituzione.
B) L'istituzione e il funzionamento degli organi collegiali improntati alla partecipazione democratica.
C) Personale docente fornito del titolo di abilitazione.
D) La disponibilità di locali, arredi e attrezzature didattiche propri del tipo di scuola e conformi alle norme vigenti.
1390. In tema di parità scolastica, quale dei seguenti non fa parte dei requisiti che la scuola deve possedere ai fini del
riconoscimento previsto dalla legge 21 marzo 2000, n. 62 ? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.215)
A) Il Documento Unico di Regolarità Contabile.
B) La disponibilità di locali, arredi e attrezzature didattiche propri del tipo di scuola e conformi alle norme vigenti.
C) L'istituzione e il funzionamento degli organi collegiali improntati alla partecipazione democratica.
D) Personale docente fornito del titolo di abilitazione.
1391. La discrezionalità della Pubblica Amministrazione consiste: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.217)
A) Nel potere della P.A. di scegliere fra più comportamenti leciti per il perseguimento dell'interesse pubblico.
B) Nel potere della P.A. di irrogare sanzioni pecuniarie.
C) Nel potere della P.A. di adottare provvedimenti repressivi nei confronti di altre pubbliche amministrazioni.
D) Nel dovere della P.A. di attenersi all'unica modalità di conclusione del procedimento amministrativo prevista dalla legge o dal regolamento.
1392. Cosa si intende per rapporto di servizio ? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.218)
A) Il rapporto che sorge con il provvedimento di assegnazione o incardinazione di un soggetto all'ufficio o all'organo.
B) Il rapporto di immedesimazione organica.
C) Il rapporto fra il funzionario di fatto e l'ufficio o l'organo.
D) Il rapporto fra un organo e l'organo gerarchicamente sovraordinato.
1393. Qual è, fra queste, la più corretta definizione di organo della pubblica amministrazione ?
amministrativo-finanziaria, n.219)
(Area 3 - Giuridico-
A) La persona o il complesso di persone esercitanti una pubblica potestà.
B) Il complesso di beni diretto al funzionamento di un ufficio della pubblica amministrazione.
C) Il provvedimento istitutivo di un ufficio della pubblica amministrazione.
D) Il complesso dei provvedimenti adottati da un ufficio della pubblica amministrazione.
1394. Qual è, fra queste, la più corretta definizione di collegio perfetto ? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.220)
A) L'organo collegiale nel quale si richiede, di regola, il quorum integrale dei partecipanti.
B) L'organo collegiale nel quale è sufficiente la presenza del normale quorum costituito dalla metà più uno dei componenti.
C) L'organo collegiale i cui provvedimenti non sono suscettibili di impugnazione.
D) L'organo collegiale la cui composizione non è soggetta a modifiche.
1395. Qual è, fra queste, la più corretta definizione di collegio imperfetto ? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria,
n.221)
A) L'organo collegiale nel quale è sufficiente la presenza del normale quorum costituito dalla metà più uno dei componenti.
B) L'organo collegiale nel quale si richiede, di regola, il quorum integrale dei partecipanti.
C) L'organo collegiale i cui provvedimenti sono sempre soggetti a parere obbligatorio da parte dell'organo gerarchicamente sovraordinato.
D) L'organo collegiale la cui composizione è sempre soggetta a modifiche prima dell'adozione del provvedimento finale.
1396. Qual è, fra queste, la più corretta definizione di prorogatio dei poteri ? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria,
n.222)
A) L'istituto di diritto pubblico di portata generale inteso a garantire la continuità dei poteri degli organi amministrativi.
B) L'istituto di diritto pubblico a norma del quale, in caso di interruzione del servizio prestato da un organo, tutti i provvedimenti già emanati sono
considerati illegittimi ex lege.
C) L'istituto di diritto pubblico che prevede l'interruzione del servizio in caso di decadenza di un organo o dei suoi componenti.
D) L'istituto di diritto pubblico che impedisce l'esercizio privato di pubbliche funzioni.
1397. E' consentito lo scambio temporaneo di docenti fra le diverse istituzioni che partecipano alla rete di scuole ? (Area 3 Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.223)
A) Sì, ma solo fra docenti che abbiano stato giuridico omogeneo.
B) Sì, per qualunque docente.
C) No, l'ordinamento lo vieta espressamente.
D) No, a meno che i docenti non raccolgano le firme di tutti i genitori interessati.
1398. Quale fra questa è la migliore definizione dei possibili vizi dell'atto o del provvedimento amministrativo ? (Area 3 Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.224)
A) La violazione di legge, l'eccesso di potere e l'incompetenza, oltre alle ipotesi di nullità.
B) Il difetto assoluto di competenza dell'autorità amministrativa e la carenza di potere.
C) La violazione di legge imperativa nazionale o comunitaria.
D) L'eccessivo valore della sanzione irrogata e l'incompetenza dell'organo.
1399. La Commissione per l'accesso ai documenti è istituita presso: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.225)
A) La Presidenza del Consiglio dei Ministri.
B) Il Ministero dell'Interno.
C) Il Consiglio di Stato.
D) L'Autorità Garante per la protezione dei dati personali.
1400. Il silenzio serbato dalla pubblica amministrazione in materia di accesso agli atti significa, per legge: (Area 3 - Giuridicoamministrativo-finanziaria, n.226)
A) Diniego dell'istanza.
B) Assenso all'istanza presentata.
C) Assenso all'istanza presentata, salva ogni futura determinazione dell'organo.
D) Diniego dell'istanza, ma solo in caso di specifico provvedimento dell'organo gerarchicamente sovraordinato.
1401. Le controversie relative all'accesso ai documenti amministrativi sono regolate: (Area 3 - Giuridico-amministrativofinanziaria, n.227)
A) Dal codice del processo amministrativo.
B) Dal codice di procedura civile.
C) Dal codice del processo tributario.
D) Dal codice di procedura penale.
1402. Qual è, fra queste, la più corretta definizione di rapporto di immedesimazione organica ?
amministrativo-finanziaria, n.228)
A) Il rapporto in ragione del quale gli atti dell'organo sono imputabili all'ente.
(Area 3 - Giuridico-
B) Il rapporto fra il funzionario di fatto e l'ufficio o l'organo.
C) Il rapporto fra un organo e l'organo gerarchicamente sovraordinato.
D) Il rapporto economico fra il funzionario e l'ente presso il quale è incardinato.
1403. Quale fra questi è uno dei soggetti deputato al processo di misurazione e valutazione della performance (art. 12 D.Lgs.
150/2009) ? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.229)
A) La Commissione per la valutazione, la trasparenza e l'integrità delle amministrazioni pubbliche.
B) La Commissione per l'accesso agli atti presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.
C) Il Ministero dell'Innovazione.
D) Il Ministero dell'Interno.
1404. Quale fra questi è uno dei soggetti deputato al processo di misurazione e valutazione della performance (art. 12 D.Lgs.
150/2009) ? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.230)
A) L'organo di indirizzo politico- amministrativo di ciascuna amministrazione.
B) La Corte dei Conti competente per territorio.
C) Il Ministero dell'Interno.
D) Il Ministero della Pubblica Amministrazione.
1405. Di quanti membri è composta la Commissione per la valutazione, la trasparenza e l'integrità delle amministrazioni
pubbliche ? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.231)
A) Cinque.
B) Tre.
C) Sette.
D) Uno: l'organo è monocratico.
1406. La dotazione, in ogni amministrazione, di un Organismo indipendente di valutazione della performance è prevista:
(Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.232)
A) Per legge, ai sensi dell'art. 14 D.Lgs. 150/2009.
B) Per prassi consolidata, ma in assenza di previsioni normative.
C) Da numerose norme di carattere regolamentare, ma non da fonti primarie.
D) Per legge, ai sensi dell'art. 3 D.Lgs. 165/2001.
1407. L'Organismo indipendente di valutazione della performance esercita: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria,
n.233)
A) I servizi di controllo interno e le attività di controllo strategico.
B) I soli servizi di controllo interno.
C) Le sole attività di controllo strategico.
D) Un servizio di controllo di carattere esterno, con riferimento diretto alla Corte dei Conti competente.
1408. L'Organismo indipendente di valutazione della performance è costituito: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria,
n.234)
A) Da un organo monocratico ovvero collegiale di tre componenti.
B) Esclusivamente da un organo monocratico.
C) Esclusivamente da un organo collegiale.
D) Da un organo monocratico ovvero collegiale di cinque componenti.
1409. Fra gli strumenti per premiare il merito e la professionalità di cui all'art. 20 D.Lgs. 150/2009 non figura: (Area 3 Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.235)
A) L'encomio solenne.
B) Il bonus annuale delle eccellenze.
C) Il premio annuale per l'innovazione.
D) L'attribuzione di incarichi e responsabilità.
1410. Fra gli strumenti per premiare il merito e la professionalità di cui all'art. 20 D.Lgs. 150/2009 non figura: (Area 3 Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.236)
A) L'encomio semplice.
B) L'attribuzione di incarichi e responsabilità.
C) Il bonus annuale delle eccellenze.
D) Il premio annuale per l'innovazione.
1411. Fra gli strumenti per premiare il merito e la professionalità di cui all'art. 20 D.Lgs. 150/2009 non figura: (Area 3 Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.237)
A) L'elogio.
B) Il premio annuale per l'innovazione.
C) L'attribuzione di incarichi e responsabilità.
D) Il bonus annuale delle eccellenze.
1412. Il bonus annuale delle eccellenze di cui all'art. 21 D.Lgs. 150/2009 è attribuito: (Area 3 - Giuridico-amministrativofinanziaria, n.238)
A) Al personale collocato nel primo 5% della fascia di merito alta.
B) A tutto il personale che non abbia subito, nell'anno, procedimenti disciplinari.
C) Al personale collocato nel primo 10% della fascia di merito alta.
D) A tutto il personale che abbia accettato di svolgere, nel corso dell'anno, incarichi di particolare responsabilità.
1413. La responsabilità disciplinare degli studenti è sempre: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.239)
A) Personale.
B) Oggettiva.
C) Presunta.
D) Impersonale.
1414. Le sanzioni disciplinari a carico degli studenti sono sempre: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.240)
A) Temporanee.
B) Indipendenti dall'infrazione disciplinare.
C) Non impugnabili.
D) Deliberate dal Consiglio di Classe.
1415. Il temporaneo allontanamento dello studente dalla comunità scolastica per motivi disciplinari può essere disposto, di
regola e salvi i casi di reati che violano la dignità e il rispetto per la persona umana o i casi di pericolo per l'incolumità delle
persone: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.241)
A) Per periodi non superiori ai quindici giorni.
B) Per periodi non superiori ai cinque giorni.
C) Per periodi non superiori a venti giorni.
D) Per periodi non superiori a dieci giorni.
1416. A chi spetta la competenza ad irrogare sanzioni disciplinari a carico degli studenti durante le sessioni d'esame ? (Area
3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.242)
A) Alla commissione d'esame.
B) Al Dirigente Scolastico.
C) Al Consiglio di Classe.
D) Al Dirigente dell'Ufficio Scolastico Regionale.
1417. Qual è il termine per l'impugnazione delle sanzioni disciplinari a carico degli studenti, ai sensi dell'art. 5 D.P.R. 249/1998
? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.243)
A) Quindici giorni dalla comunicazione della loro irrogazione.
B) Cinque giorni dalla comunicazione della loro irrogazione.
C) Dieci giorni dalla comunicazione della loro irrogazione.
D) Venti giorni dalla comunicazione della loro irrogazione.
1418. Innanzi a quale organo è possibile presentare ricorso avverso le sanzioni disciplinari a carico degli studenti, ai sensi
dell'art. 5 D.P.R. 249/1998 ? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.244)
A) Un apposito organo di garanzia istituito e disciplinato dai regolamenti delle singole istituzioni scolastiche.
B) Il Dirigente dell'Ufficio Scolastico Provinciale.
C) Il Dirigente Scolastico.
D) Il Giudice Ordinario.
1419. La giurisdizione in tema di procedure concorsuali per l'assunzione nelle pubbliche amministrazioni contrattualizzate è:
(Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.245)
A) Del Giudice Amministrativo.
B) Del Giudice Ordinario in funzione di giudice del lavoro.
C) Dell'ARAN.
D) Della Corte dei Conti competente per territorio.
1420. Quale fra queste è la migliore definizione del silenzio-inadempimento ? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria,
n.246)
A) La violazione, da parte dell'amministrazione pubblica, dell'obbligo di concludere un procedimento amministrativo con un provvedimento espresso.
B) Il silenzio che comporta il rigetto dell'istanza.
C) Il silenzio che comporta l'assenso all'istanza presentata.
D) Il silenzio serbato dalla pubblica amministrazione a seguito di intervento del commissario ad acta.
1421. Quale fra queste è la migliore definizione di discrezionalità tecnica ? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria,
n.248)
A) Un potere di valutazione.
B) Un interesse legittimo qualificato.
C) Un diritto soggettivo.
D) Una situazione di fatto.
1422. E' prevista, in astratto, la possibilità che una pubblica amministrazione receda unilateralmente da un accordo
integrativo o sostitutivo di provvedimento stipulato ai sensi dell'art. 11 della legge 7 agosto 1990, n. 241 ? (Area 3 - Giuridicoamministrativo-finanziaria, n.249)
A) Sì, per sopravvenuti motivi di pubblico interesse e salvo l'obbligo di provvedere alla liquidazione di un indennizzo a favore del privato.
B) No, in nessun caso.
C) Sì, ma solo per ragioni di pubblica sicurezza o di ordine pubblico.
D) No, salvi i soli casi di eccessiva onerosità.
1423. L'accordo integrativo o sostitutivo di provvedimento stipulato ai sensi dell'art. 11 della legge 7 agosto 1990, n. 241:
(Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.250)
A) E' sempre preceduto da una determinazione dell'organo che sarebbe competente per l'adozione del provvedimento.
B) E' sempre corredato da una relazione della Corte dei Conti competente per territorio.
C) E' sempre comunicato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
D) E' sempre rimesso alla giurisdizione della Commissione Tributaria Provinciale competente per territorio.
1424. Ai sensi dell'art. 14 della legge 7 agosto 1990, n. 241, l'indizione di una conferenza di servizi è obbligatoria quando:
(Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.251)
A) L'amministrazione procedente debba acquisire intese, concerti, nulla osta o assensi comunque denominati di altre amministrazioni pubbliche e
non li ottenga, entro trenta giorni dalla ricezione, da parte dell'amministrazione competente, della relativa richiesta.
B) L'amministrazione procedente non abbia ricevuto più di un parere facoltativo , nulla osta o assenso da parte di altre amministrazioni pubbliche.
C) Il privato abbia impugnato un provvedimento già emanato dall'amministrazione pubblica procedente all'esito di procedimento analogo.
D) Il Giudice Amministrativo abbia condannato alle spese di giudizio l'amministrazione procedente all'esito del giudizio di impugnazione di un
provvedimento analogo.
1425. E' necessaria la diffida del privato affinché maturi il silenzio-assenso disciplinato dall'art. 20 della legge 7 agosto 1990.
n. 241 ? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.252)
A) No, la diffida non è necessaria.
B) Sì, la diffida è necessaria e deve seguire la prima istanza.
C) No, salvi i casi di reiterato silenzio da parte della pubblica amministrazione.
D) Sì, salvi i casi di reiterato silenzio da parte della pubblica amministrazione.
1426. In quale di queste materie può formarsi il silenzio-assenso secondo il disposto dell'art. 20 della legge 7 agosto 1990, n.
241 ? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.253)
A) A autorizzazioni commerciali, salve le eccezioni di legge.
B) L'ambiente.
C) La salute e la pubblica incolumità.
D) La difesa nazionale.
1427. In quale di queste materie può formarsi il silenzio-assenso secondo il disposto dell'art. 20 della legge 7 agosto 1990, n.
241 ? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.254)
A) Esercizio di attività professionali.
B) L'immigrazione.
C) L'asilo e la cittadinanza.
D) La salute e la pubblica incolumità.
1428. In quale di queste materie può formarsi il silenzio-assenso secondo il disposto dell'art. 20 della legge 7 agosto 1990, n.
241 ? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.255)
A) Iscrizione in albi o ruoli per l'esercizio di attività imprenditoriale.
B) La pubblica sicurezza.
C) I casi in cui la normativa comunitaria impone l'adozione di provvedimenti amministrativi formali.
D) L'ambiente.
1429. Ai sensi dell'art. 24 della legge 7 agosto 1990, n. 241, non sono ammissibili istanze di accesso: (Area 3 - Giuridicoamministrativo-finanziaria, n.256)
A) Preordinate ad un controllo generalizzato dell'operato delle pubbliche amministrazioni.
B) Dirette alla conoscenza dell'offerta tecnica presentata dall'aggiudicatario di una gara d'appalto.
C) Dirette alla conoscenza delle graduatorie di pubblici concorsi.
D) Ordinate all'esercizio del potere di partecipazione al procedimento amministrativo.
1430. In caso di accesso a documenti amministrativi contenenti dati sensibili e giudiziari: (Area 3 - Giuridico-amministrativofinanziaria, n.257)
A) L'accesso è consentito nei limiti in cui sia strettamente indispensabile e nei termini previsti dall'art. 60 D.Lgs. 196/2003.
B) L'accesso non è mai consentito, per ragioni di riservatezza.
C) L'accesso è consentito esclusivamente su ordine dell'Autorità Giudiziaria Amministrativa.
D) L'accesso è consentito esclusivamente su ordine dell'Autorità Giudiziaria Ordinaria.
1431. Il diritto di accesso si esercita: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.258)
A) Mediante esame ed estrazione di copia dei documenti amministrativi.
B) Mediante il solo esame dei documenti amministrativi.
C) Mediante il rilascio di copia dei documenti amministrativi, sempre gratuito.
D) Mediante esame ed estrazione di copia dei documenti amministrativi, se previsto dal regolamento interno dell'amministrazione e previa
determinazione conforme della Commissione per l'accesso istitutita presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.
1432. La ripartizione delle competenze in tema di istruzione fra Stato ed enti locali è oggetto:
amministrativo-finanziaria, n.259)
(Area 3 - Giuridico-
A) Del D.Lgs. 112/1998.
B) Del D.Lgs. 196/2003.
C) Del D.Lgs. 163/2006.
D) Della L. 241/1990.
1433. Ai sensi del D.Lgs. 112/1998, quale fra le seguenti non è una competenza dello Stato in tema di istruzione ? (Area 3 Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.260)
A) La determinazione del calendario scolastico.
B) I compiti e le funzioni concernenti i criteri e i parametri per l'organizzazione della rete scolastica.
C) Le funzioni di valutazione del sistema scolastico.
D) Le funzioni relative alla determinazione e all'assegnazione delle risorse finanziarie a carico del bilancio dello Stato.
1434. Ai sensi del D.Lgs. 112/1998, quale fra le seguenti non è una competenza dello Stato in tema di istruzione ? (Area 3 Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.261)
A) La suddivisione, sulla base anche delle proposte degli enti locali interessati, del territorio regionale in ambiti funzionali al miglioramento dell'offerta
formativa.
B) Le funzioni relative alla determinazione e all'assegnazione delle risorse finanziarie a carico del bilancio dello Stato.
C) I compiti e le funzioni concernenti i criteri e i parametri per l'organizzazione della rete scolastica.
D) Le funzioni di valutazione del sistema scolastico.
1435. Ai sensi del D.Lgs. 112/1998, quale fra le seguenti non è una competenza dello Stato in tema di istruzione ? (Area 3 Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.262)
A) Le funzioni relative ai contributi alle scuole non statali.
B) I compiti e le funzioni amministrative relativi alle scuole militari.
C) Le funzioni relative alla determinazione e all'assegnazione delle risorse finanziarie a carico del bilancio dello Stato.
D) I compiti e le funzioni concernenti i criteri e i parametri per l'organizzazione della rete scolastica.
1436. Ai sensi del D.Lgs. 112/1998, quale fra le seguenti non è una competenza della Regione in tema di istruzione ? (Area 3 Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.263)
A) I compiti e le funzioni amministrative relativi alle scuole militari.
B) La programmazione dell'offerta formativa integrata tra istruzione e formazione professionale.
C) La determinazione del calendario scolastico.
D) Le funzioni relative ai contributi alle scuole non statali.
1437. Ai sensi del D.Lgs. 112/1998, quale fra le seguenti non è una competenza della Regione in tema di istruzione ? (Area 3 Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.264)
A) I compiti e le funzioni concernenti i criteri e i parametri per l'organizzazione della rete scolastica.
B) Le funzioni relative ai contributi alle scuole non statali.
C) La programmazione dell'offerta formativa integrata tra istruzione e formazione professionale.
D) La determinazione del calendario scolastico.
1438. Ai sensi del D.Lgs. 112/1998, quale fra le seguenti non è una competenza della Provincia in tema di istruzione ? (Area 3
- Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.266)
A) La determinazione del calendario scolastico.
B) La redazione dei piani di organizzazione della rete delle istituzioni scolastiche.
C) La sospensione delle lezioni in casi gravi ed urgenti.
D) I servizi di supporto organizzativo del servizio di istruzione per gli alunni con handicap o in situazione di svantaggio.
1439. Ai sensi del D.Lgs. 112/1998, quale fra le seguenti non è una competenza della Provincia in tema di istruzione ? (Area 3
- Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.267)
A) Le funzioni relative ai contributi alle scuole non statali.
B) I servizi di supporto organizzativo del servizio di istruzione per gli alunni con handicap o in situazione di svantaggio.
C) La sospensione delle lezioni in casi gravi ed urgenti.
D) La redazione dei piani di organizzazione della rete delle istituzioni scolastiche.
1440. Ai sensi del D.Lgs. 112/1998, quale fra le seguenti non è una competenza della Provincia in tema di istruzione ? (Area 3
- Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.268)
A) Le funzioni di valutazione del sistema scolastico.
B) La redazione dei piani di organizzazione della rete delle istituzioni scolastiche.
C) I servizi di supporto organizzativo del servizio di istruzione per gli alunni con handicap o in situazione di svantaggio.
D) La sospensione delle lezioni in casi gravi ed urgenti.
1441. Quale delle seguenti è la migliore definizione di incompetenza relativa in relazione ad un atto amministrativo ? (Area 3 Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.269)
A) Un vizio di legittimità dell'atto amministrativo.
B) Un'ipotesi di difetto assoluto di attribuzione.
C) Un vizio di merito dell'atto amministrativo.
D) Un'ipotesi di nullità ai sensi dell'art. 21 septies della legge 7 agosto 1990, n. 241.
1442. Per quanto concerne le amministrazioni dello Stato, il termine di conclusione del procedimento, nel caso in cui una
norma o un provvedimento regolamentare non preveda diversamente, è: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria,
n.270)
A) Di trenta giorni.
B) Di novanta giorni.
C) Di sessanta giorni.
D) Di centoventi giorni.
1443. Da quando decorre il termine per la conclusione del procedimento ai sensi dell'art. 2 della legge 7 agosto 1990, n. 241 ?
(Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.271)
A) Dall'inizio del procedimento d'ufficio o dal ricevimento della domanda, se il procedimento è ad iniziativa di parte.
B) Decorsi cinque giorni dal ricevimento della domanda o dall'inizio del procedimento d'ufficio.
C) Dal giorno in cui il Dirigente riceve l'autorizzazione all'apertura del procedimento amministrativo.
D) Decorsi dieci giorni dal ricevimento della domanda o dall'inizio del procedimento d'ufficio.
1444. A quale Autorità Giurisdizionale compete la giurisdizione in materia di silenzio dell'amministrazione ?
Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.272)
(Area 3 -
A) Al Giudice Amministrativo.
B) Al Giudice Ordinario.
C) Al Giudice Contabile.
D) Al Giudice Ordinario in funzione di giudice del lavoro.
1445. L'inosservanza dolosa o colposa del termine di conclusione del procedimento da parte di una pubblica
amministrazione cagiona: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.273)
A) L'obbligo di risarcimento del danno ingiusto cagionato.
B) L'automatica nullità del provvedimento tardivamente adottato.
C) L'incompetenza assoluta del provvedimento tardivamente adottato.
D) L'impossibilità, per l'amministrazione, di adottare il provvedimento oltre il termine di conclusione del procedimento.
1446. Quale fra queste è la migliore definizione di discrezionalità amministrativa ?
finanziaria, n.274)
(Area 3 - Giuridico-amministrativo-
A) La facoltà di valutazione e di contemperamento di interessi riconosciuta alla pubblica amministrazione.
B) Un interesse di fatto del privato.
C) Un diritto soggettivo del privato.
D) L'interesse collettivo che ogni privato può attivare nei confronti della pubblica amministrazione.
1447. Nel caso in cui un organo amministrativo adotti un atto di competenza di un altro organo di diversa circoscrizione
territoriale si parla di: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.275)
A) Incompetenza.
B) Eccesso di potere.
C) Violazione di legge penale.
D) Avocazione.
1448. Quale fra i seguenti non può essere considerato un vizio di legittimità dell'atto o provvedimento amministrativo ? (Area
3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.276)
A) Inopportunità.
B) Incompetenza.
C) Eccesso di potere.
D) Violazione di legge.
1449. Può un provvedimento amministrativo introdurre sanzioni di carattere penale ? (Area 3 - Giuridico-amministrativofinanziaria, n.277)
A) No, in nessun caso.
B) No, salvo si tratti di norme penali in bianco.
C) Sì, purchè non si tratti di sanzioni in contrasto con i principi generali dell'ordinamento.
D) Sì, purché si tratti di sanzioni che irrogano pene non superiori a sei mesi di reclusione.
1450. Quale fra i seguenti è un ente pubblico territoriale ? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.279)
A) Le Comunità montane.
B) Le Aziende Unità Sanitarie Locali.
C) Le Prefetture.
D) Le Questure.
1451. La copia autentica di un atto o un documento può essere validamente prodotta in luogo dell'originale ? (Area 3 Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.280)
A) Sì, ai sensi dell'art. 18 D.P.R. 445/2000.
B) No, il D.P.R. 445/200 lo vieta espressamente.
C) Sì, ai sensi dell'art. 1 D.Lgs. 196/2003.
D) No, il Codice della Privacy lo vieta espressamente.
1452. Quale fra questi soggetti non è abilitato, ai sensi dell'art. 18 D.P.R. 445/2000, all'autenticazione delle copie di un atto o
documento ? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.281)
A) Qualunque pubblico dipendente.
B) Un notaio.
C) Un segretario comunale.
D) Un funzionario incaricato dal Sindaco.
1453. Quale fra questi soggetti non è abilitato, ai sensi dell'art. 18 D.P.R. 445/2000, all'autenticazione delle copie di un atto o
documento ? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.282)
A) Qualunque dipendente dell'amministrazione comunale, anche in difetto di specifica autorizzazione.
B) Un funzionario incaricato dal Sindaco.
C) Un notaio.
D) Un segretario comunale.
1454. Quale fra questi soggetti non è abilitato, ai sensi dell'art. 18 D.P.R. 445/2000, all'autenticazione delle copie di un atto o
documento ? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.283)
A) Un avvocato cassazionista.
B) Un segretario comunale.
C) Un funzionario incaricato dal Sindaco.
D) Un notaio.
1455. E' possibile inviare validamente ad una pubblica amministrazione un'istanza o dichiarazione via fax ?
Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.284)
(Area 3 -
A) Sì, ai sensi e nei limiti previsti dall'art. 38 D.P.R. 445/2000.
B) No, il D.P.R. 445/200 lo vieta espressamente.
C) Sì, ai sensi dell'art. 1 D.Lgs. 196/2003.
D) No, il Codice della Privacy lo vieta espressamente.
1456. Esiste un obbligo per una pubblica amministrazione di consentire ad altre amministrazioni pubbliche, durante il
procedimento amministrativo, la consultazione per via telematica del proprio archivio informatico ? (Area 3 - Giuridicoamministrativo-finanziaria, n.286)
A) Sì, ai sensi dell'art. 43 D.P.R. 445/2000 e nel rispetto della riservatezza dei dati personali.
B) No, non esiste alcun obbligo in tal senso.
C) Sì, ai sensi dell'art. 1 D.Lgs. 196/2003.
D) No, salvi i casi di pubblica sicurezza ed ordine pubblico.
1457. Esiste una norma che prevede che le pubbliche amministrazioni effettuino idonei controlli, anche a campione, sulla
veridicità delle dichiarazioni sostitutive di certificazione (autocertificazione) ? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria,
n.291)
A) Sì, ai sensi dell'art. 71 D.P.R. 445/2000.
B) No, nessuna norma prevede tale adempimento.
C) Sì, ai sensi dell'art. 1 D.Lgs. 196/2003.
D) No, salvi i casi di pubblica sicurezza ed ordine pubblico.
1458. E' vero che le pubbliche amministrazioni e i loro dipendenti, salvi i casi di dolo o colpa grave, sono esenti da ogni
responsabilità per gli atti emanati, quando l'emanazione sia conseguenza di false dichiarazioni o di documenti falsi o
contenenti dati non più rispondenti a verità, prodotti dall'interessato o da terzi ? (Area 3 - Giuridico-amministrativofinanziaria, n.292)
A) Sì, ai sensi dell'art. 73 D.P.R. 445/2000.
B) No, l'ordinamento non consente esenzioni di responsabilità di questo tenore.
C) Sì, ai sensi dell'art. 4 D.Lgs. 196/2003.
D) No: la norma non prevede un assenza di responsabilità di questo tipo, ma la giurisprudenza del Consiglio di Stato ha radicato tale principio.
1459. La mancata accettazione di dichiarazioni sostitutive di certificazione o atto di notorietà rese a norma delle disposizioni
di cui al D.P.R. 445/2000: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.293)
A) Costituisce violazione dei doveri d'ufficio.
B) Non costituisce violazione dei doveri d'ufficio.
C) Costituisce violazione della legge penale.
D) Costituisce violazione punibile con ammenda.
1460. Ai sensi dell'art. 75 D.P.R. 445/2000, in caso di controllo sulla veridicità di dichiarazioni sostitutive di certificazione da
cui emerga la non veridicità del contenuto della dichiarazione: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.294)
A) Il dichiarante decade dai benefici eventualmente conseguenti al provvedimento emanato sulla base della dichiarazione non veritiera.
B) Il dichiarante conserva i benefici ottenuti sulla base della dichiarazione non veritiera, ma subisce procedimento penale.
C) Il dichiarante è ammesso sanare la veridicità delle dichiarazioni e può conservare i benefici ottenuti.
D) Il dichiarante conserva i benefici ottenuti sulla base della dichiarazione non veritiera, diminuiti del 50%.
1461. E' possibile il passaggio diretto di personale fra amministrazioni diverse ?
finanziaria, n.295)
(Area 3 - Giuridico-amministrativo-
A) Sì, ai sensi e nei limiti previsti dall'art. 30 D.Lgs. 165/2001.
B) No: la Costituzione prevede l'obbligo di un nuovo concorso pubblico.
C) Sì, ai sensi dell'art. 18 D.Lgs. 196/2003.
D) No, il D.Lgs. 165/2001 lo vieta espressamente.
1462. Qual è il numero minimo di dipendenti in eccedenza che deve sussistere perchè un amministrazione pubblica debba
attivare le procedure di mobilità di cui all'art. 33 D.Lgs. 165/2001 ? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.296)
A) Dieci.
B) Venti.
C) Cinquanta.
D) Cento.
1463. La funzione di indirizzo politico amministrativo è esercitata: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.297)
A) Dagli organi di governo.
B) Dagli organi di gestione.
C) Dagli organi di controllo interno.
D) Dagli organi di controllo esterno.
1464. Esiste l'obbligo di esperire il ricorso gerarchico prima di impugnare un atto o provvedimento della pubblica
amministrazione innanzi al T.A.R. ? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.298)
A) No, in nessun caso.
B) No, salvi i casi in cui sia impugnato un provvedimento di un'amministrazione statale.
C) Sì, in ogni caso.
D) Sì, purchè sia impugnato un provvedimento di un'amministrazione statale.
1465. I Tribunali Amministrativi Regionali: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.299)
A) Sono organi di primo grado dell'Autorità Giurisdizionale Amministrativa.
B) Sono organi della Regione.
C) Sono organi di controllo della Regione.
D) Sono organi di secondo grado dell'Autorità Giurisdizionale Amministrativa.
1466. Il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica è un rimedio di natura giurisdizionale ? (Area 3 - Giuridicoamministrativo-finanziaria, n.300)
A) No: ha natura amministrativa.
B) Sì, ha natura giurisdizionale.
C) No, salvi i casi in cui sia impugnato un provvedimento adottato da un'amministrazione statale.
D) Sì, purchè sia impugnato un provvedimento adottato da un'amministrazione statale.
1467. Il contratto è l'accordo di due o più parti per (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.301)
A) costituire, regolare o estinguere tra loro un rapporto giuridico patrimoniale
B) costituire, regolare o estinguere rapporti non giuridici
C) costituire o regolare rapporti giuridici patrimoniali
D) costituire rapporti giuridici patrimoniali anche altrui
1468. Secondo il codice civile, le parti possono concludere contratti che non appartengono ai tipi aventi una disciplina
particolare purché (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.302)
A) siano diretti a realizzare interessi meritevoli di tutela secondo l'ordinamento giuridico
B) siano diretti a realizzare interessi meritevoli di tutela secondo le leggi regionali
C) siano diretti a realizzare interessi ritenuti meritevoli di tutela da un precedente contratto concluso tra le stesse parti
D) siano diretti a realizzare interessi di natura esclusivamente non patrimoniali
1469. L'assicurazione è un contratto (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.303)
A) bilaterale
B) unilaterale recettizio
C) necessariamente plurilaterale
D) unilaterale
1470. Il contratto di assicurazione (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.304)
A) deve essere provato per iscritto
B) può essere provato per iscritto o per prova testimoniale
C) deve essere provato solo mediante prova testimoniale
D) può essere provato con qualunque mezzo idoneo allo scopo
1471. Il diritto al pagamento delle rate del premio del contratto di assicurazione si prescrive
amministrativo-finanziaria, n.305)
(Area 3 - Giuridico-
A) in un anno dalle singole scadenze
B) in due anni dalle singole scadenze
C) in cinque anni dalle singole scadenze
D) in dieci anni dalle singole scadenze
1472. I diritti derivanti dal contratto di assicurazione diversi dal diritto al pagamento del premio si prescrivono (Area 3 Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.306)
A) in due anni dal giorno in cui si è verificato il fatto su cui il diritto si fonda
B) in un anno dal giorno in cui si è verificato il fatto su cui il diritto si fonda
C) in cinque anni dal giorno in cui si è verificato il fatto su cui il diritto si fonda
D) in dieci anni dal giorno in cui si è verificato il fatto su cui il diritto si fonda
1473. Secondo il codice civile, l'assicurato deve dare avviso del sinistro all'assicuratore o all'agente autorizzato a concludere
il contratto (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.307)
A) entro tre giorni da quello in cui il sinistro si è verificato o l'assicurato ne ha avuto conoscenza
B) entro cinque giorni da quello in cui il sinistro si è verificato o l'assicurato ne ha avuto conoscenza
C) entro dieci giorni da quello il cui l'assicurato ha avuto conoscenza del sinistro
D) entro cinque giorni da quello in cui l'assicurato ha avuto conoscenza del sinistro
1474. Per il risarcimento del danno prodotto dalla circolazione dei veicoli di ogni specie il diritto si prescrive (Area 3 Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.308)
A) in due anni
B) in cinque anni
C) in tre anni
D) in dieci anni
1475. Secondo il codice civile, salvi i casi in cui la legge dispone diversamente, i diritti si estinguono per prescrizione (Area 3
- Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.309)
A) con il decorso di dieci anni
B) con il decorso di tre anni
C) con il decorso di cinque anni
D) con il decorso di vent'anni
1476. La transazione è (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.310)
A) un contratto con il quale le parti, facendosi reciproche concessioni, pongono fine a una lite in atto o in potenza
B) un atto unilaterale con il quale una parte rinuncia a coltivare una lite in atto già incominciata o che può sorgere con altro soggetto
C) un atto unilaterale recettizio con il quale una parte rinuncia a coltivare una lite già incominciata o che può sorgere con altro soggetto
D) un contratto con il quale il debitore incarica il suo creditore di liquidare tutte le sue attività per soddisfarsi sul ricavato delle stesse
1477. Il mandato è (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.311)
A) un contratto col quale una parte si obbliga a compiere uno o più atti giuridici per conto dell'altra
B) un atto unilaterale col quale taluno si obbliga a compiere uno o più atti giuridici per conto di un altro soggetto
C) è un atto revocabile con il quale taluno dispone di tutte le sue sostanze o di parte di esse
D) un atto unilaterale recettizio con il quale taluno si obbliga in nome di un terzo a disporre delle sue sostanze o di parte di esse
1478. La proprietà è (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.312)
A) il diritto di godere e di disporre delle cose in modo pieno ed esclusivo entro i limiti e con l'osservanza degli obblighi stabiliti dall'ordinamento
B) il diritto di servirsi di una cosa e di raccoglierne i frutti in modo pieno ed esclusivo entro i limiti e con l'osservanza degli obblighi stabiliti
dall'ordinamento
C) il diritto di godere dei frutti di una cosa in modo pieno ed esclusivo entro i limiti e con l'osservanza degli obbligi stabiliti dall'ordinamento
D) è il diritto di trarre dalla cosa ogni utilità che questa può dare ,senza alterarne la destinazione giuridica, entro i limiti e con l'osservanza degli
obblighi stabiliti dall'ordinamento
1479. La durata dell'usufrutto a favore di una persona fisica (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.313)
A) non può eccedere la vita dell'usufruttuario
B) non può eccedere novant'anni
C) non può eccedere vent'anni
D) è illimitata e può essere oggetto di trasferimento
1480. Gli atti compiuti con l'altrui tolleranza (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.314)
A) non possono servire di fondamento all'acquisto del possesso
B) sono idonei all'acquisto del possesso
C) sono idonei all'acquisto del possesso solo se hanno data certa
D) possono servire di fondamanto all'acquisto del possesso dei beni immobili quando hanno data certa
1481. Secondo il codice civile, i beni che fanno parte del demanio pubblico (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria,
n.315)
A) sono inalienabili
B) sono usucapibili
C) sono usucapibili solo per effetto di un possesso ventennale
D) sono alienabili esclusivamente al possessore in buona fede
1482. Sono pertinenze (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.316)
A) le cose destinate in modo durevole al servizio o ornamento di una cosa
B) le cose destinate provvisoriamente al servizio di una cosa
C) i frutti civili destinati provvisoriamente all'ornamento di una cosa
D) i frutti naturali utilizzati dal possessore
1483. Gli atti e i rapporti giuridici che hanno per oggetto la cosa principale (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria,
n.317)
A) comprendono le pertinenze se non è diversamente disposto
B) non comprendono mai le pertinenze
C) comprendono sempre le pertinenze
D) comprendono le pertinenze quando si tratta dei frutti naturali
1484. In caso di separazione, le decisioni di maggiore interesse per i figli relative all'istruzione, all'educazione e alla salute
(Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.318)
A) sono assunte di comune accordo dai genitori tenendo conto delle capacità, dell' inclinazione naturale e delle aspirazioni dei figli
B) sono assunte sempre dal giudice tutelare, tenendo conto delle capacità, dell'inclinazione naturale e delle aspirazioni dei minori
C) sono assunte dal coniuge cui non è stata addebitata la separazione, tenendo conto delle capacità, dell'inclinazione naturale e delle aspirazioni
dei figli
D) sono assunte dal genitore cui è stata affidata la casa familiare, tenendo conto delle capacità, dell'inclinazione naturale e delle aspirazioni dei figli
1485. Si parla di rappresentanza indiretta (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.319)
A) quando il rappresentante agisce per conto del rappresentato ma in nome proprio
B) quando il rappresentante agisce in nome e per conto del rappresentato
C) quando il rappresentante agisce in nome e per conto proprio
D) quando il rappresentato si riserva di conferire procura al rappresentante
1486. La forma del contratto prescritta a pena di nullità (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.320)
A) è un requisito del contratto
B) è una condizione di liceità del contratto
C) è un elemento accidentale del contratto
D) non è un requisito del contratto
1487. In caso di inadempimento della controparte, può l'altra parte chiedere la risoluzione del contratto? (Area 3 - Giuridicoamministrativo-finanziaria, n.321)
A) Si, purché l'inadempimento non abbia scarsa importanza
B) Si, tranne nel caso di inadempimento volontario
C) Si, in ogni caso
D) Si, ma deve essere stata pattuita una clausola risolutiva espressa
1488. La risoluzione del contratto può essere (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.322)
A) sia giudiziale che stragiudiziale
B) solo giudiziale
C) solo stragiudiziale
D) solo di diritto
1489. Il condominio degli edifici deve avere un proprio regolamento (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.323)
A) se il numero dei condomini è superiore a dieci
B) in ogni caso
C) se il numero dei condomini è superiore a venti
D) solo se ciò è stato deliberato da almeno cinque condomini
1490. I precettori e coloro che insegnano un'arte o un mestiere rispondono del danno prodotto dai loro allievi e apprendisti
nel tempo in cui sono sotto la loro sorveglianza (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.324)
A) a meno che non provino di non aver potuto impedire il fatto
B) in ogni caso, senza possibilità di prova liberatoria
C) solo quando il danneggiato provi la colpa dei precettori medesimi
D) solo quando gli allievi abbiano commesso il fatto con dolo
1491. Il proprietario è responsabile in solido con il conducente per i danni prodotti dalla circolazione del veicolo (Area 3 Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.325)
A) se non prova che la circolazione del veicolo è avvenuta contro la sua volontà
B) in ogni caso
C) solo in presenza di uno specifico accordo
D) solo quando il conducente non sia assicurato per responsabilità civile
1492. Colui il quale è tenuto alla sorveglianza di un soggetto incapace d'intendere o di volere
amministrativo-finanziaria, n.326)
(Area 3 - Giuridico-
A) risponde del danno cagionato dall'incapace salvo che provi di non aver potuto impedire il fatto
B) risponde sempre del danno cagionato dall'incapace, senza possibilità di prova liberatoria
C) risponde del danno cagionato dall'incapace solo per fatti dolosi
D) risponde del danno cagionato dall'incapace solo quando il danneggiato ne provi la grave negligenza
1493. Del danno cagionato dalle cose che ha in custodia (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.327)
A) risponde ciascuno, salvo che provi il caso fortuito
B) risponde il solo proprietario, salvo che provi il caso fortuito
C) risponde il solo usufruttuario, salvo che provi il caso fortuito
D) risponde solo il rappresentante, salvo che provi l'assenza di colpa
1494. La procura, per essere efficace, (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.328)
A) deve essere conferita con le forme prescritte per il contratto che il rappresentante deve concludere
B) può essere conferita con qualsiasi forma, indipendentemente dalla natura del contratto che il rappresentante deve concludere
C) deve essere conferita oralmente prima della stipulazione del contratto da parte del rappresentante
D) deve essere conferita in forma scritta solo per la redazione del testamento da parte del rappresentante
1495. Quando la volontà del rappresentante è viziata e il vizio non riguarda elementi predeterminati dal rappresentato (Area 3
- Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.329)
A) il contratto è annullabile
B) il contratto è nullo
C) il contratto è risolto
D) il contratto è inesistente
1496. Il contratto contrario a norme imperative (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.330)
A) è nullo
B) è annullabile
C) è annullabile solo quando la controparte è in dolo
D) è sospensivamente condizionato alla ratifica del rappresentato
1497. La nullità parziale di un contratto o la nullità di singole clausole (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.331)
A) determina la nullità dell'intero contratto se risulta che i contraenti non lo avrebbero concluso senza quella parte colpita da nullità
B) determina l'inefficacia del contratto fino alla ratifica dell'avente diritto, salvo risulti che il rappresentato lo avrebbe comunque concluso
C) determina l'annullabilità dell'intero contratto se risulta che i contraenti non lo avrebbero concluso senza quella parte colpita da nullità
D) determina solo l'annullabilità delle parti colpite da nullità, salvo non si provi che i contraenti lo hanno concluso per uno motivo illecito a loro
comune
1498. Il contratto concluso da una persona legalmente incapace (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.332)
A) è annullabile
B) è nullo
C) è inefficace
D) è risolto di diritto
1499. L'errore è causa (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.333)
A) di annullamento del contratto quando è essenziale e riconoscibile dall'altro contraente
B) di nullità del contratto quando è essenziale
C) di inefficacia del contratto quando è essenziale e riconoscibile dall'altro contraente
D) di risoluzione del contratto solo quando è riconoscibile dall'altro contraente
1500. Le condizioni che stabiliscono, a favore di colui che le ha predisposte, limitazioni di responsabilità, facoltà di recesso o
sanciscono a carico dell'altro contraente decadenze hanno effetto (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.334)
A) solo se sono specificamente approvate per iscritto
B) solo se sono conoscibili da chi stipula il contratto
C) solo se sono state menzionate nelle trattative
D) solo se sono state approvate almeno oralmente
1501. Quando il debitore ha dichiarato per iscritto di non voler eseguire l'obbligazione (Area 3 - Giuridico-amministrativofinanziaria, n.335)
A) non è necessaria la costituzione in mora
B) è comunque necessaria la costituzione in mora
C) è necessaria la costituzione in mora solo per le obbligazioni pecuniarie
D) non è necessaria la costituzione in mora solo per le obbligazioni pecuniarie
1502. L'usucapione è un modo di acquisto della proprietà o di altri diritti reali a titolo derivativo? (Area 3 - Giuridicoamministrativo-finanziaria, n.336)
A) No, mai
B) Si, sempre
C) Si, ma solo quando viene corrisposto il giusto prezzo
D) No, tranne che per il diritto di usufrutto
1503. Quando si apre la successione? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.337)
A) Al momento della morte del defunto
B) Al momento della redazione del testamento
C) Al momento della lettura del testamento
D) Dieci giorni dopo la lettura del testamento
1504. Ai sensi dell'art.1351 del codice civile, il contratto preliminare è nullo (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria,
n.338)
A) se non ha la stessa forma che la legge prescrive, a pena di nullità, per il contratto definitivo
B) se non è stipulato con scrittura privata
C) se non è stipulato in forma pubblica
D) se non è stipulato in forma orale
1505. Secondo l'art.1326 del codice civile, il contratto è concluso (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.339)
A) nel momento in cui chi ha fatto la proposta ha conoscenza dell'accettazione dell'altra parte
B) nel momento in cui la proposta è stata conosciuta dall'altra parte
C) nel momento in cui il proponente ha cominciato l'esecuzione della prestazione
D) nel momento in cui la proposta è stata formulata per iscritto
1506. Ai sensi dell'art.1226 del codice civile,il danno, se non può essere provato nel suo preciso ammontare (Area 3 Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.340)
A) è liquidato dal giudice con valutazione equitativa
B) è liquidato dal creditore con valutazione equitativa
C) è liquidato dal debitore con valutazione equitativa
D) è liquidato da un sensale allo stato degli atti
1507. L'accettazione della proposta contrattuale (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.341)
A) è un atto normalmente recettizio
B) è un atto dovuto
C) è un atto di liberalità
D) è un atto irrevocabile
1508. Quando il consenso del contraente è stato carpito con dolo (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.342)
A) il contratto è annullabile
B) il contratto è nullo
C) il contratto è risolto di diritto
D) il contratto è inesistente
1509. Esistono modi di estinzione dell'obbligazione diversi dall'adempimento (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria,
n.343)
A) Si: essi sono la compensazione, la confusione, la novazione, la remissione e l'impossibilità sopravvenuta
B) Si: essi sono l'impossibilità sopravvenuta, l'usucapione, la remissione e la novazione
C) Si: essi sono l'impossibilità sopravvenuta, il mutuo, l'usucapione, la remissione e la novazione
D) Si: essi sono la compensazione, il mutuo, la remissione, la novazione, il comodato e l'impossibilità sopravvenuta
1510. L'azione di rivendicazione della proprietà si prescrive? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.344)
A) No, salvi gli effetti dell'usucapione
B) Si, in vent'anni
C) No, quando le parti abbiano derogato alla disciplina legale della prescrizione
D) Si in dieci anni
1511. La novazione è (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.345)
A) un modo di estinzione dell'obbligazione diverso dall'adempimento
B) la disponibilità ad accendere ipoteca
C) un modo per costituire un diritto di garanzia sulla cosa
D) un diritto reale
1512. Chi cagiona il danno per legittima difesa (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.346)
A) non è tenuto ad alcun risarcimento
B) è sempre tenuto a risarcire integralmente il danneggiato
C) è tenuto a indennizzare il danneggiato nei limiti di quanto apprezzato dal giudice secondo equità
D) è tenuto a risarcire i soli danni non patrimoniali
1513. L'atto pubblico fa piena prova, fino a querela di falso, (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.347)
A) della provenienza del documento dal pubblico ufficiale che lo ha formato, nonché delle dichiarazioni e degli altri fatti che il pubblico ufficiale
attesta essere avvenuti in sua presenza o da lui compiuti
B) delle dichiarazioni e degli altri fatti che il pubblico ufficiale attesta essere avvenuti in presenza sua e di almeno tre testimoni
C) delle sole dichiarazioni che il pubblico ufficiale attesta essere avvenute in sua presenza
D) esclusivamente delle dichiarazioni e dei fatti compiuti dal pubblico ufficiale che lo ha formato
1514. Il debitore risponde dell'adempimento delle obbligazioni (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.348)
A) con tutti i suoi beni presenti e futuri
B) con tutti i suoi beni posseduti alla data della scadenza del termine per adempiere
C) con tutti i suoi beni, ad eccezione dei beni immobili e mobili registrati acquistati dopo la scadenza del termine per adempiere
D) con i soli beni sui quali è stata accesa ipoteca
1515. Ogni patto diretto a modificare la disciplina legale della prescrizione (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria,
n.349)
A) è nullo
B) è annullabile
C) è inesistente
D) è opponibile solo al contraente in mala fede
1516. Ai sensi dell'art.2948 del codice civile, gli interessi e tutto ciò che deve pagarsi periodicamente ad anno o in termini più
brevi si prescrive (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.350)
A) in cinque anni
B) in dieci anni
C) in tre anni
D) in cinque anni solo se il creditore è in buona fede
1517. I contratti che trasferiscono la proprietà su beni immobili (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.351)
A) devono farsi, a pena di nullità, per atto pubblico o per scrittura privata
B) si concludono, a pena di nullità, con la consegna delle chiavi
C) non devono farsi, a pena di nullità, per scrittura privata
D) non hanno requisiti di forma a pena di nullità
1518. Un terzo può validamente adempiere all'obbligazione? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.352)
A) Si, se il creditore non ha interesse a che il debitore esegua personalmente la prestazione
B) Si, sempre
C) No, mai
D) No, tranne quando si tratta di prestazione infungibile
1519. Quando la qualità di creditore e di debitore si riuniscono nella stessa persona (Area 3 - Giuridico-amministrativofinanziaria, n.353)
A) l'obbligazione si estingue e i terzi che hanno prestato garanzia per il debitore sono liberati
B) l'obbligazione si trasmette agli eredi del debitore, ma i terzi che hanno prestato garanzia per il debitore sono liberati
C) l'obbligazione si estingue ma le garanzie restano efficaci
D) l'obbligazione si trasmette agli eredi del debitore che era in buona fede al momento della confusione, ma i terzi che hanno prestato garanzia sono
liberati
1520. Il risarcimento è limitato al danno prevedibile nel tempo in cui è sorta l'obbligazione (Area 3 - Giuridico-amministrativofinanziaria, n.354)
A) se l'inadempimento o il ritardo non dipendono dal dolo del debitore
B) se l'inadempimento o il ritardo dipendono da dolo del debitore
C) se l'inadempimento o il ritardo non dipendono dal committente
D) se l'inadempimento o il ritardo dipendono da un reato doloso del debitore
1521. Può il creditore cedere, a titolo gratuito, un credito avente natura strettamente personale senza il consenso del
debitore? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.355)
A) No, mai
B) No, solo a titolo oneroso
C) Si, sempre
D) Si, se il debitore è in buona fede
1522. Si parla di solidarietà passiva quando (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.356)
A) più debitori sono obbligati tutti per la medesima prestazione, in modo che ciascuno può essere costretto all'adempimento per la totalità e
l'adempimento da parte di uno libera gli altri
B) un debitore si libera eseguendo, alternativamente, una delle due obbligazioni dedotte in obbligazione
C) tra più creditori, ciascuno può chiedere l'adempimento dell'intera obbligazione
D) tra più debitori, ciascuno è tenuto a pagare il debito per la propria parte
1523. Il diritto di proprietà è (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.357)
A) un diritto reale
B) un diritto di credito
C) un diritto atipico
D) uno stato di fatto
1524. Quale delle seguenti affermazioni è vera? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.358)
A) Gli sposi non possono derogare ai doveri previsti dalla legge per effetto del matrimonio
B) Gli sposi possono sempre derogare ai doveri previsti dalla legge per effetto del matrimonio
C) Gli sposi possono derogare ai doveri previsti dalla legge per effetto del matrimonio con atto scritto avente data certa
D) Gli sposi possono essere autorizzati dal giudice, sentiti i figli minori, a derogare ai doveri previsti dalla legge per effetto del matrimonio
1525. Possono contrarre matrimonio tra loro le persone delle quali l'una è stata condannata per omicidio consumato o tentato
sul coniuge dell'altra? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.359)
A) No, mai
B) Si, sempre
C) No, se la vittima non sopravvive
D) Si, sei figli maggiorenni vi consentono
1526. Il diritto di servitù si estingue per prescrizione? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.360)
A) Si, quando il titolare non ne usa per vent'anni
B) No, mai
C) Si, quando il titolare non ne usa per dieci anni
D) No, salvo i casi in cui ciò sia previsto espressamente dal titolo e sia decorso almeno un anno
1527. Può il debitore liberarsi eseguendo una prestazione diversa da quella dovuta? (Area 3 - Giuridico-amministrativofinanziaria, n.361)
A) Si, se il creditore vi consente
B) Si, sempre
C) No, mai
D) No, se il valore della prestazione non è almeno uguale a quella originaria
1528. Sono dovuti gli interessi quando il creditore è in mora? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.362)
A) No, mai
B) Si, sempre
C) No, tranne che per le obbligazioni naturali
D) Si, se il creditore lo richiede espressamente
1529. Il creditore che rilascia a uno dei debitori quietanza per la parte di lui senza riserva (Area 3 - Giuridico-amministrativofinanziaria, n.363)
A) rinunzia alla solidarietà
B) non rinunzia alla solidarietà
C) rinunzia alla solidarietà per le sole obbligazioni di dare
D) non rinunzia alla solidarietà per le sole obbligazioni di dare
1530. Secondo la definizione dell'art.1325 del codice civile sono requisiti del contratto (Area 3 - Giuridico-amministrativofinanziaria, n.364)
A) l'accordo delle parti, la causa, l'oggetto, la forma quando risulta che è prescritta dalla legge sotto pena di nullità
B) l'accordo delle parti, la causa e la forma
C) la volontà della parte proponente, la causa, l'oggetto e la forma
D) l'oggetto e la causa
1531. L'accettazione della proposta contrattuale può essere revocata? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.365)
A) Si, purché giunga a conoscenza del proponente prima dell'accettazione
B) Si, sempre e senza condizioni
C) No, mai
D) No,tranne che per i contratti bilaterali
1532. Quando il contratto è concluso per eludere l'applicazione di una norma imperativa (Area 3 - Giuridico-amministrativofinanziaria, n.366)
A) la causa è illecita
B) le clausole devono essere specificamente confermate per iscritto
C) le parti devono prestare fideiussione
D) il contratto è comunque valido e efficace e non può essere annullato
1533. Secondo l'art.1336 del codice civile, quando l'offerta al pubblico vale come proposta?
amministrativo-finanziaria, n.367)
(Area 3 - Giuridico-
A) Quando contiene gli elementi essenziali del contratto alla cui conclusione è diretta
B) Mai, nemmeno quando contiene gli elementi essenziali del contratto alla cui conclusione è diretta
C) Sempre e in ogni caso
D) Solo quando ciò sia previsto da un precedente testamento
1534. Possono le parti subordinare l'efficacia di un contratto a un determinato evento? (Area 3 - Giuridico-amministrativofinanziaria, n.368)
A) Si, quando l'evento è futuro e incerto
B) Si, ma solo quando il contratto ha per oggetto obbligazioni pecuniarie
C) No, tranne quando l'evento è passato
D) No, le condizioni sono inammissibili in materia contrattuale
1535. Quali sono le ipotesi di rescissione del contratto previste dagli artt.1447 e 1448 del codice civile? (Area 3 - Giuridicoamministrativo-finanziaria, n.369)
A) Lo stato di pericolo e lo stato di bisogno della controparte
B) L'errore della controparte avente ad oggetto un elemento essenziale del contratto
C) Il dolo della parte che ha predisposto le condizioni contrattuali
D) L'errore ostativo della parte proponente
1536. In quanto tempo si prescrive l'azione di rescissione sei il fatto non costituisce reato?
amministrativo-finanziaria, n.370)
(Area 3 - Giuridico-
A) Un anno dalla conclusione del contratto
B) Cinque anni dalla conclusione del contratto
C) Dieci anni dalla conclusione del contratto
D) L'azione di rescissione è imprescrittibile
1537. E' possibile risolvere per eccessiva onerosità i contratti aleatori? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.371)
A) No, mai
B) Si, sempre
C) Si, entro due anni dalla loro conclusione
D) No, tranne i contratti bilaterali
1538. Il contratto concluso dal rappresentante in nome e nell'interesse del rappresentato, nei limiti delle facoltà conferitegli:
(Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.372)
A) produce direttamente effetto nei confronti del rappresentato
B) non produce effetti nei confronti del rappresentato
C) produce effetti nei confronti del rappresentante
D) non produce effetto alcuno,salva ratifica del terzo
1539. La trascrizione è (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.373)
A) una forma di pubblicità degli atti
B) un elemento costitutivo del contratto
C) una causa di estinzione dei diritti di obbligazione collegata al durare del tempo
D) una causa di estinzione dei diritti reali
1540. Un'accettazione non conforme alla proposta (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.374)
A) equivale a nuova proposta
B) è annullabile
C) risolve automaticamente il contratto
D) equivale a una cessione del contratto
1541. Il contratto difforme da norme dispositive è (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.375)
A) valido
B) nullo
C) annullabile
D) risolto di diritto
1542. Quando il consenso del contraente è carpito con dolo il contratto è (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria,
n.376)
A) annullabile
B) inefficace
C) nullo
D) rescindibile
1543. Qual è il regime giuridico delle clausole che esonerano il debitore da responsabilità per dolo o colpa grave? (Area 3 Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.377)
A) Le clausole sono nulle
B) Le clausole sono valide
C) Le clausole sono valide ma possono essere fatte valere entro un anno dalla conclusione del contratto
D) Le clausole devono essere impugnate, a pena di decadenza, entro sei mesi dalla conclusione del contratto
1544. La condizione risolutiva impossibile apposta a un contratto (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.378)
A) si ha come non apposta
B) rende il contratto nullo
C) rende il contratto annullabile
D) risolve automaticamente il contratto
1545. E' valido il contratto cui è apposta una condizione sospensiva impossibile?
finanziaria, n.379)
(Area 3 - Giuridico-amministrativo-
A) No, il contratto è nullo
B) Si, sempre
C) Si, ma la condizione si ha per non apposta
D) No, il contratto è annullabile
1546. Può il rappresentato autorizzare il rappresentante a concludere un contratto con se stesso? (Area 3 - Giuridicoamministrativo-finanziaria, n.380)
A) Si, sempre
B) No, il contratto è illecito
C) No, il contratto è contrario a norme di ordine pubblico
D) Si, ma il contratto è annullabile da chiunque vi abbia interesse
1547. Il comodato è (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.381)
A) un contratto
B) un atto giuridico in senso stretto
C) un negozio giuridico unilaterale
D) uno stato di fatto
1548. Come si interpretano le clausole ambigue ai sensi dell'art.1368 del codice civile? (Area 3 - Giuridico-amministrativofinanziaria, n.382)
A) Secondo ciò che generalmente si pratica nel luogo in cui il contratto è stato concluso
B) Nel senso più favorevole a chi le ha predisposte
C) Si hanno per non apposte
D) Le clausole sono nulle
1549. Il codice civile detta una disciplina analitica per gli atti unilaterali tra vivi a contenuto patrimoniale? (Area 3 - Giuridicoamministrativo-finanziaria, n.383)
A) No, rinvia alle norme sui contratti in quanto compatibili e salvo diverse disposizioni di legge
B) No, rinvia alle leggi speciali dell'Unione Europea
C) Si, rinviando per il dettaglio alle disposizioni regionali
D) Si , ad eccezione degli atti posti in essere in buona fede
1550. La violenza esercitata da un terzo è causa di annullamento del contratto? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria,
n.384)
A) Si, sempre quando presenta i caratteri dell'art.1435 del codice civile
B) No, mai
C) Si, ma solo se esercitata su parenti o affini del contraente e produce un timore riverenziale
D) No, a meno che essa sia idonea a produrre sul contraente un mero timore riverenziale
1551. Quando decorre il termine di prescrizione per l'annullamento del contratto per errore vizio?
amministrativo-finanziaria, n.385)
(Area 3 - Giuridico-
A) Dal giorno in cui è stato scoperto l'errore
B) Dal giorno della conclusione del contratto
C) Dal giorno in cui il fatto si è verificato
D) L'azione non si prescrive
1552. Ai sensi dell'art.1426 del codice civile, il contratto stipulato da un soggetto minorenne è sempre annullabile? (Area 3 Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.386)
A) No, il contratto non è annullabile se il minore ha con raggiri occultato la sua età
B) No, il contratto è radicalmente nullo se il minore ha dichiarato di essere maggiorenne
C) No, mai
D) No, il contratto è inefficace se il minore ha occultato la sua età
1553. Si può esigere la restituzione di quanto spontaneamente pagato in adempimento di un debito prescritto? (Area 3 Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.387)
A) No, mai
B) Si, quando il debitore è in buona fede
C) No, se il pagamento non eccede 5.000 euro
D) Si quando le parti sono entrambe in buona fede
1554. Secondo l'art.2937 del codice civile, può rinunziare alla prescrizione (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria,
n.388)
A) chi può validamente disporre del diritto e quando la prescrizione sia compiuta
B) chi può validamente disporre del diritto anche se la prescrizione non è ancora compiuta
C) il creditore, anche con riferimento a una situazione giuridica altrui quando la prescrizione sia compiuta
D) il creditore, anche con riferimento a una situazione giuridica altrui anche se la prescrizione non è ancora compiuta
1555. Secondo il codice civile, la capacità giuridica si acquista (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.389)
A) dal momento della nascita
B) dal compimento del quindicesimo anno d'eta
C) dal compimento del diciottesimo anno d'età
D) dal momento in cui il soggetto è capace d'intendere e di volere
1556. Chi agisce in nome e per conto di un'associazione non riconosciuta (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria,
n.390)
A) risponde personalmente e solidalmente delle obbligazioni sociali
B) non risponde delle obbligazioni sociali
C) risponde delle obbligazioni sociali nel limite della quota conferita al fondo comune
D) non risponde delle obbligazioni sociali quando provi la propria buona fede
1557. Secondo il codice civile, gli organizzatori di un comitato (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.391)
A) sono responsabili personalmente e solidalmente della conservazione dei fondi e della loro destinazione allo scopo annunziato
B) sono responsabili nei limiti della quota da loro conferita dell'utilizzo dei fondi secondo le esigenze ritenute più opportune al momento della
stipulazione del contratto
C) non sono mai responsabili della conservazione dei fondi e della loro destinazione allo scopo annunziato
D) non sono responsabili della conservazione dei fondi e della loro destinazione allo scopo annunziato quando la loro quota è stata conferita con
atto avente data certa anteriore alla stipulazione del contratto
1558. Presupposto della prescrizione (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.392)
A) è l'inerzia del titolare del diritto soggettivo
B) è l'inerzia del proprietario del bene
C) è la buona fede del proprietario del bene
D) è la buona fede del debitore tenuto ad effettuare la prestazione
1559. La donazione fatta da persona inacapace d'intendere o di volere al momento in cui la donazione è stata effettuata (Area
3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.393)
A) è annullabile su istanza del donante, dei suoi eredi o aventi causa nel termine di cinque anni dal giorno in cui la donazione è stata fatta
B) è annullabile su istanza del solo donante nel termine di dieci anni dal giorno in cui la donazione è stata fatta
C) è annullabile solo dagli eredi di buona fede e l'azione di annullamento non si prescrive
D) è annullabile su istanza del donante, dei suoi eredi o aventi causa nel termine di dieci anni dal giorno in cui la donazione è stata fatta
1560. L'interdetto (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.394)
A) è rappresentato dal tutore
B) non necessita rappresentanza alcuna
C) è rappresentato da chiunque vi abbia interesse
D) è rappresentato dall'institore al quale abbia conferito procura
1561. Secondo quanto previsto dal codice civile, di regola l'azione di nullità di un contratto
amministrativo-finanziaria, n.395)
(Area 3 - Giuridico-
A) può essere fatta valere da chiunque vi abbia interesse e non è soggetta a prescrizione
B) può essere fatta valere solo dalla parte nel cui interesse è stabilita dalla legge e non si prescrive
C) può essere fatta valere da chiunque vi abbia interesse e si prescrive in cinque anni
D) può essere fatta valere solo dalla parte nel cui interesse è stabilita dalla legge e si prescrive in cinque anni
1562. La nullità di un contratto di regola (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.396)
A) è rilevabile d'ufficio dal giudice
B) non è mai rilevabile d'ufficio dal giudice
C) è rilevabile d'ufficio dal giudice se riguarda diritti disponibili
D) non è rilevabile d'ufficio dal giudice se riguarda diritti indisponibili
1563. La presunzione legale assoluta (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.397)
A) non ammette prova contraria
B) ammette prova contraria mediante testimoni
C) ammette prova contraria mediante scrittura privata
D) non ammette prova contraria decorso un anno dal compimento dell'atto
1564. La confessione (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.398)
A) è la dichiarazione che la parte fa della verità di fatti a sé sfavorevoli e favorevoli all'altra parte
B) è la dichiarazione che la parte fa della verità di fatti a sé favorevoli e sfavorevoli all'altra parte
C) è la dichiarazione che la parte fa della verità di fatti a sfavorevoli a terzi e favorevoli all'altra parte
D) è la dichiarazione che un terzo fa della verità di fatti favorevoli a entrambe le parti di un rapporto giuridico bilaterale
1565. Le associazioni e le fondazioni si costituiscono (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.399)
A) con atto pubblico
B) con scrittura privata
C) con scrittura privata e atto pubblico
D) con sentenza del giudice
1566. Il titolare di un diritto reale (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.400)
A) è sempre possessore di buona fede
B) è possessore di buona fede secondo le circostanze
C) non è mai possessore di buona fede
D) non è possessore di buona fede decorsi cinque anni dall'acquisto
1567. Tra più acquirenti di un bene mobile da una stessa persona prevale (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria,
n.401)
A) prevale quello tra essi che ne ha acquistato il possesso in buona fede anche se il titolo è di data posteriore
B) prevale quello tra essi che ne ha acquistato il possesso in buona fede a condizione che il titolo sia di data anteriore
C) prevale quello tra essi che ha il titolo di data anteriore, irrilevante essendo il possesso
D) prevale quello tra essi che ne ha acquistato il possesso, anche in mala fede, se il titolo è di data anteriore
1568. Si designa obbligazione naturale (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.402)
A) qualunque dovere morale o sociale in ragione del quale un soggetto effettua una prestazione in favore di un altro in assenza di un vincolo
giuridico
B) l'obbligazione che incombe su determinati operatori economici in virtù di eccezionali calamità naturali
C) il diritto di godere dei frutti della cosa
D) l'obbligazione di corrispondere gli alimenti ai soggetti individuati dall'art.433 del codice civile
1569. Secondo l'indicazione fornita dall'art.1173 del codice civile le obbligazioni possono sorgere da (Area 3 - Giuridicoamministrativo-finanziaria, n.403)
A) contratto, fatto illecito, ogni altro atto o fatto idoneo a produrle secondo l'ordinamento giuridico
B) solo da contratto
C) da contratto e da ogni atto o fatto idoneo a produrle secondo l'ordinamento giuridico escluso il fatto illecito
D) da ogni atto o fatto idoneo a produrle secondo l'ordinamento giuridico escluso il contratto
1570. Può il debitore imputare il pagamento al capitale piuttosto che agli interessi? (Area 3 - Giuridico-amministrativofinanziaria, n.404)
A) Si, con il consenso del creditore
B) Si, sempre
C) Si, decorsi cinque anni dal sorgere dell'obbligazione
D) Si, se in buona fede
1571. Risponde delle conseguenze del fatto dannoso chi non aveva la capacità d'intendere o di volere al momento in cui lo ha
commesso? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.405)
A) No, a meno che lo stato d'incapacità non derivi da sua colpa
B) No, mai
C) Si, sempre
D) Si, quando il danno è patrimoniale
1572. La separazione di fatto tra i coniugi fa cessare automaticamente la comunione legale?
amministrativo-finanziaria, n.406)
(Area 3 - Giuridico-
A) No, occorre la separazione legale
B) Si, dopo cinque anni dalla cessazione della convivenza
C) No, devono decorrere almeno sei mesi dalla cessazione della convivenza
D) Si, sempre
1573. Secondo l'art.1394 del codice civile, quale soggetto è legittimato a chiedere l'annullamento del contratto concluso dal
rappresentante in conflitto d'interessi con il rappresentanto? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.407)
A) Il rappresentato, se il conflitto era conosciuto o conoscibile dal terzo
B) Il rappresentante, se il conflitto era conosciuto o conoscibile dal terzo
C) La controparte anche se il conflitto era da lei conosciuto
D) L'avente causa della controparte che non era a conoscenza del conflitto
1574. Sono opponibili ai terzi le modificazioni e la revoca della procura? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.408)
A) Si, purché portate a conoscenza dei terzi con mezzi idonei
B) Si, ma solo in relazione ai negozi a titolo gratuito
C) No, mai
D) No, tranne che siano fatte per scrittura privata di data anteriore alla conclusione del contratto
1575. Secondo l'art.1024 del codice civile, si possono dare in locazione i diritti di uso e abitazione? (Area 3 - Giuridicoamministrativo-finanziaria, n.409)
A) No, mai
B) Si, sempre
C) No, tranne che per beni il cui valore non eccede cinquemila euro
D) Si, quando i frutti naturali della cosa sono stati separati
1576. Gli atti di disposizione del proprio corpo (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.410)
A) sono vietati quando cagionano una diminuzione permanente dell'integrità fisica
B) sono sempre consentiti
C) sono sempre vietati
D) sono consentiti quando effettuati gratuitamente, anche quando cagionano una diminuzione permanente dell'integrità fisica
1577. Secondo la classificazione contenuta nel D.Lgs 30.06.2003, n.196, i dati personali idonei a rivelare le convinzioni
religiose, filosofiche o di altro genere sono (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.411)
A) dati sensibili
B) dati giudiziari
C) dati comuni
D) dati identificativi
1578. Il D.Lgs 30.06.2003, n.196 (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.412)
A) garantisce che il trattamento dei dati personali si svolga nel rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali
B) contiene il regolamento attuativo del diritto di accesso agli atti detenuti dalle pubbliche amministrazioni
C) istituisce la Commissione per l'accesso agli atti amministrativi
D) reca il testo unico delle norme che disciplinano i rapporti di lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni
1579. Secondo la definizione del D.Lgs 30.06.2003, n.196, per diffusione dei dati personali s'intende (Area 3 - Giuridicoamministrativo-finanziaria, n.413)
A) il dare conoscenza dei dati personali a soggetti indeterminati, in qualunque forma, anche mediante la loro messa a disposizione o comunicazione
B) il dare conoscenza dei dati personali a uno o più soggetti determinati diversi dall'interessato
C) il dare conoscenza dei dati personali a uno o più soggetti determinati diversi dall'interessato, dal rappresentante del titolare nel territorio dello
Stato
D) il dare conoscenza dei dati personali a uno o più soggetti determinati diversi dall'interessato, dal rappresentante del titolare nel territorio dello
Stato, dal responsabile e dagli incaricati, in qualunque forma, anche mediante la loro messa a disposizione
1580. Per interessato il D.Lgs 30.06.2003 n.196 intende (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.414)
A) la persona fisica, la persona giuridica, l'ente o l'associazione cui si riferiscono i dati personali
B) la sola persona fisica cui si riferiscono i dati personali
C) la persona fisica e la persona giuridica cui si riferiscono i dati personali ad eccezione delle associazioni
D) la persona fisica maggiorenne, la persona giuridica, l'ente o l'associazione cui si riferiscono i dati personali
1581. Secondo il D.Lgs 30.06.2003 n.196, l'utilizzo di dati personali da parte delle pubbliche amministrazioni costituisce (Area
3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.415)
A) trattamento di dati personali
B) attività amministrativa, assoggettata all'applicazione del D.Lgs 30.06.2003, n.196 solo quando coinvolge l'esercizio di poteri discrezionali
C) trattamento di dati personali solo quando ha per oggetto dati sensibili o giudiziari
D) attività vincolata e quindi non assoggettata all'applicazione del D.Lgs 30.06.2003 n.196
1582. Per incaricato il D.Lgs 30.06.2003 n.196 intende (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.416)
A) la persona fisica autorizzata a compiere operazioni di trattamento dal titolare o dal responsabile
B) la persona fisica o la persona giuridica autorizzate a compiere operazioni di trattamento dal titolare
C) la persona fisica o la persona giuridica autorizzate a compiere operazioni di trattamento dal responsabile
D) la persona fisica o la persona giuridica autorizzate a compiere operazioni di trattamento dal titolare o dal responsabile
1583. Le informazioni riguardanti le cause di lavoro dei dipendenti sono dati giudiziari? (Area 3 - Giuridico-amministrativofinanziaria, n.417)
A) No, mai
B) Si, sempre
C) No, tranne quando riguardano controversie in atto
D) Si, quando riguardano controversie definite con sentenza irrevocabile
1584. Possono essere utilizzati dati personali raccolti in violazione delle disposizioni del D.Lgs 30.06.2003 n.196? (Area 3 Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.418)
A) No, mai
B) Si, sempre
C) No,tranne quando si tratta di attività urgente
D) Si, ma solo dalle amministrazioni dello Stato per fini istituzionali
1585. Qual è il titolo che legittima il trattamento dei dati personali da parte dei soggetti pubblici? (Area 3 - Giuridicoamministrativo-finanziaria, n.419)
A) Lo svolgimento di funzioni istituzionali
B) Il consenso dell'interessato
C) Alternativamente, il consenso dell'interessato o lo svolgimento di funzioni istituzionali
D) Il consenso dell'interessato e lo svolgimento di funzioni istituzionali
1586. Di regola, il trattamento di dati personali da parte degli enti pubblici economici è ammesso
amministrativo-finanziaria, n.420)
(Area 3 - Giuridico-
A) solo con il consenso espresso dell'interessato
B) con il consenso, espresso o presunto, dell'interessato
C) Alternativamente, con il consenso dell'interessato o per lo svolgimento di funzioni istituzionali
D) senza il consenso dell'interessato, ma dopo l'informativa
1587. L'interessato ha diritto di ottenere l'aggiornamento dei dati personali? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria,
n.421)
A) Si, sempre
B) Si, solo per scopi storici, statistici o scientifici
C) Si, purché vi sia la preventiva autorizzazione del responsabile
D) Si, purché vi sia la preventiva autorizzazione del del titolare e del responsabile
1588. Come si esercitano i diritti dell'interessato previsti dall'art.7 del D.Lgs 30.06.2003 n.196?
amministrativo-finanziaria, n.422)
(Area 3 - Giuridico-
A) Con richiesta rivolta senza formalità al titolare o al responsabile
B) Con richiesta in carta bollata al titolare
C) Con richiesta in carta bollata rivolta o al titolare o al responsabile
D) Con richiesta rivolta senza formalità all'incaricato del trattamento
1589. Il D.M. 7.12.2006 n.305 (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.423)
A) identifica i dati sensibili e giudiziari trattati e le relative operazioni effettuate dal Ministero dell'Istruzione
B) pone il regolamento che disciplina il diritto di accesso agli atti amministrativi detenuti dalle istituzioni scolastiche
C) disciplina gli acquisti di beni e servizi da parte delle istituzioni scolastiche
D) disciplina il funzionamento dell'Autorità Garante di cui alla legge 31.12.1996 n.675
1590. E' legittimo il trattamento di dati personali da parte di una P.A. al di fuori dello svolgimento di una propria funzione
istituzionale? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.425)
A) No, mai
B) No, senza il consenso dell'interessato
C) Si, purché vi sia la ratifica successiva dell'interessato
D) Si, solo per ragioni di economicità dell'azione amministrativa
1591. Ai sensi dell'art.20 del D.Lgs 30.06.2003 n.196 il trattamento di dati sensibili da parte di un soggetto pubblico è
consentito (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.426)
A) solo se autorizzato da espressa disposizione di legge nella quale sono specificati i tipi di dati che possono essere trattati e di operazioni eseguibili
e le finalità di rilevante interesse pubblico perseguite
B) solo se autorizzato espressamente dall'interessato e una disposizione di legge lo consenta
C) solo se l'interessato è stato preventivamente informato e ha prestato consenso espresso all'intero trattamento
D) quando l'ente deve svolgere la propria funzione istituzionale, anche in assenza di una copertura legislativa
1592. Il consenso al trattamento dei dati sensibili a norma dell'art.23 del D.Lgs 30.06.2003 n.196
amministrativo-finanziaria, n.427)
(Area 3 - Giuridico-
A) deve essere manifestato in forma scritta
B) può essere reso anche in forma orale
C) può presumersi per fatti concludenti
D) non è mai necessario
1593. Secondo quanto previsto dall'art.16 del D.Lgs 30.06.2003, n.196,in caso di cessazione di un trattamento i dati sono
(Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.428)
A) distrutti
B) conservati per dieci anni dal titolare del trattamento per qualunque finalità
C) conservati per cinque anni dal titolare del trattamento che ne diviene proprietario
D) trasmessi al Garante
1594. Chiunque cagiona ad altri danno per effetto del trattamento di dati personali
finanziaria, n.429)
(Area 3 - Giuridico-amministrativo-
A) è tenuto al risarcimento ai sensi dell'art.2050 del codice civile
B) è sempre tenuto al risarcimento senza possibilità di prova liberatoria
C) è tenuto al risarcimento in solido con l'interessato
D) è tenuto a corrispondere all'interessato solo un'indennizzo nei limiti dell'arricchimento a norma dell'art.2041 del codice civile
1595. L'informativa di cui all'art.13 del D.Lgs 30.06.2003, n.196 (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.430)
A) deve indicare la natura obbligatoria o facoltativa del conferimento dei dati
B) non deve mai indicare la natura obbligatoria o facoltativa del conferimento dei dati
C) deve indicare la natura obbligatoria o facoltativa del conferimento dei dati solo quando l'interessato lo abbia preventivamente richiesto
D) deve indicare la natura obbligatoria o facoltativa solo del conferimento dei dati giudiziari
1596. I diritti dell'interessato previsti dall'art.7 del D.Lgs 30.06.2003 n.196
n.431)
(Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria,
A) possono essere fatti valere, alternativamente, dinanzi all'autorità giudiziaria o con ricorso al Garante
B) possono essere fatti valere solo con ricorso al Garante
C) possono essere fatti valere solo con ricorso all'Autorità Giudiziaria
D) possono essere fatti valere, simultaneamente e cumulativamente, dinanzi all'autorità giudiziaria e con ricorso al Garante
1597. Le controversie che riguardano l'applicazione delle disposizioni del D.Lgs 30.06.2003 n.196
amministrativo-finanziaria, n.432)
(Area 3 - Giuridico-
A) sono attribuite all'Autorità Giudiziaria Ordinaria
B) sono attribuite all'Autorità Giudiziaria Amministrativa
C) sono attribuite alla Corte dei Conti
D) sono attribuite al Garante del Contribuente
1598. Ai sensi dell'art.4 del D.Lgs 30.06.2003 n.196 cosa s'intende per blocco del trattamento?
amministrativo-finanziaria, n.434)
(Area 3 - Giuridico-
A) La conservazione di dati personali con sospensione temporanea di ogni altra operazione del trattamento
B) La distruzione immediata dei dati personali raccolti
C) L'autorizzazione all'ulteriore raccolta di dati personali
D) L'autorizzazione all'immediata cessione a terzi dei dati personali raccolti
1599. L'esercizio dei diritti dell'interessato di cui all'art.7 del D.Lgs 30.06.2003 n.196 (Area 3 - Giuridico-amministrativofinanziaria, n.435)
A) può essere delegato a persone fisiche, enti, associazioni o organismi
B) non ammette delega
C) può essere delegato solo a persone fisiche
D) può essere delegato solo a parenti o affini
1600. Possono un lavoratore autonomo o un collaboratore esterno essere nominati incaricati del trattamento? (Area 3 Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.436)
A) Si, purché operino sotto la diretta autorità del titolare o del responsabile
B) Si, purché possano impartire direttive al responsabile o al titolare
C) Si, senza alcun vincolo giuridico
D) Si, purché l'interessato vi acconsenta
1601. Quali dati personali non si possono utilizzare all'interno di test psico - attitudinali volti a definire il profilo o la
personalità dell'interessato? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.438)
A) I dati sensibili e i dati giudiziari
B) I dati personali comuni
C) I dati anonimi
D) I dati identificativi
1602. Quanti giorni deve attendere il titolare per iniziare il trattamento dopo aver effettuato la comunicazione al Garante ai
sensi dell'art.39 del D.Lgs 30.06.2003, n.196? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.440)
A) Quarantacinque, salva diversa determinazione anche successiva del Garante
B) Trenta, salva diversa determinazione anche successiva del Garante
C) Sessanta, salva diversa determinazione anche successiva del Garante
D) Novanta, salva diversa determinazione anche successiva del Garante
1603. A livello di istituzione scolastica il titolare del trattamento è (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.442)
A) l'istituzione scolastica medesima rappresentata dal dirigente scolastico
B) il Ministero dell'Istruzione rappresentato dal ministro
C) l'Ufficio Scolastico Regionale rappresentato dal direttore regionale
D) l'istituzione scolastica medesima rappresentata dal direttore dei servizi generali e amministrativi
1604. Il Garante per la protezione dei dati personali è (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.444)
A) un'autorità amministrativa indipendente, a struttura collegiale, che opera in piena autonomia e indipendenza di giudizio e di valutazione
B) un organo monocratico del dipartimento della funzione pubblica, alle dirette dipendenze della presidenza del consiglio dei ministri
C) un'autorità amministrativa indipendente monocratica, che opera in piena autonomia e indipendenza di giudizio e di valutazione
D) un organo collegiale del ministero dello sviluppo economico, dotato di autonomia organizzativa e finanziaria
1605. Ai sensi dell'art.21 del D.Lgs 30.06.2003 n.196 il trattamento di dati giudiziari da parte dei soggetti pubblici è consentito
(Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.445)
A) solo se autorizzato da espressa disposizione di legge o provvedimento del Garante che specifichino le finalità di rilevante interesse pubblico, i tipi
di dati e le operazioni eseguibili
B) solo se autorizzato da disposizione regolamentare o circolare dell'organo di vertice dell'amministrazione che specifichino le i tipi di dati e le
operazioni eseguibili
C) solo se finalizzato allo svolgimento di funzioni pubbliche dell'ente titolare del trattamento o di altro soggetto pubblico
D) solo se consentito espressamente dall'interessato, anche mediante procura rilasciata a persona di fiducia, dopo l'informativa di cui all'art.13 del
D.Lgs 30.06.2003, n.196
1606. Le notizie concernenti lo svolgimento delle prestazioni di un addetto alla pubblica funzione e la relativa valutazione
(Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.446)
A) non sono oggetto di protezione della riservatezza personale
B) sono sempre oggetto di protezione della riservatezza personale
C) sono oggetto della protezione personale solo con riferimento a quelle specificamente individuate con provvedimento del ministro della pubblica
amministrazione e innovazione
D) sono oggetto di protezione della riservatezza personale quando finalizzate allo svolgimento di funzioni istituzionali
1607. La raccolta di dati personali senza l'ausilio di strumenti elettronici (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.447)
A) rientra nella definizione di trattamento ai sensi dell'art.4 del D.Lgs 30.06.2003 n.196
B) non rientra mai nella definizione di trattamento ai sensi dell'art.4 del D.Lgs 30.06.2003 n.196
C) rientra nella definizione di trattamento ai sensi dell'art.4 del D.Lgs 30.06.2003 n.196 solo se i dati destinati a essere registrati in una banca dati
elettronica
D) non rientra nella definizione di trattamento ai sensi dell'art.4 del D.Lgs 30.06.2003 n.196 solo quando finalizzata allo svolgimento di funzioni
istituzionali
1608. Il diritto di accesso ai dati personali previsto dall'art.7 del D.Lgs 30.06.2003 n.196 (Area 3 - Giuridico-amministrativofinanziaria, n.448)
A) spetta esclusivamente all'interessato rispetto ai propri dati e gli consente di chiedere al titolare o al responsabile del trattamento se e quali dati
che lo riguardano siano trattati
B) spetta a chiunque vi abbia interesse per la tutela di situazioni giuridicamente rilevanti di rango almeno equipollente
C) spetta all'interessato rispetto ai dati propri e altrui e gli consente di chiedere al titolare o al responsabile del trattamento se e quali dati siano
trattati
D) si esercita nei modi e nei limiti previsti dagli artt.22 e seguenti della legge 7 agosto 1990 n.241
1609. Il responsabile del trattamento secondo la definizione dell'art.4 del D.Lgs 30.06.2003 n.196
amministrativo-finanziaria, n.449)
(Area 3 - Giuridico-
A) è il soggetto preposto dal titolare al trattamento di dati personali
B) valuta ai fini istruttori le condizioni di ammissibilità, i requisiti di legittimazione e i presupposti che siano rilevanti ai fini dell'adozione del
provvedimento
C) è il dipendente cui si riferiscono i dati personali oggetto di trattamento
D) adotta, ove ne abbia competenza, il provvedimento finale, ovvero trasmette gli atti all'organo competente
1610. Ai sensi dell'art.7 del D.Lgs 30.06.2003 n.196 l'interessato ha diritto di (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria,
n.450)
A) ottenere l'indicazione dei soggetti o delle categorie di soggetti ai quali i suoi dati personali possono essere comunicati
B) prendere visione e di estrarre copia dei documenti amministrativi
C) proporre motivata opposizione, anche per via telematica, alle richieste di accesso presentate da terzi
D) ottenere l'indicazione dei soggetti o delle categorie ai quali i suoi dati personali possono essere comunicati salvo che si tratti di dati sensibili
1611. Ai sensi dell'art. 7, c. 6, d. lgs. n. 165/2001, le pubbliche amministrazioni possono conferire incarichi individuali ad
esperti di particolare e comprovata competenza: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.451)
A) per esigenze cui non possano far fronte con personale in servizio ed in presenza di specifici presupposti di legittimità elencati nel medesimo
comma
B) per qualsivoglia esigenza purché comportante un compenso inferiore a € 5.000,00 annui
C) solo per esigenze eccezionali
D) per esigenze cui possano far fronte con il personale in servizio ma a condizione che siano rispettati alcuni presupposti di legittimità elencati nel
medesimo comma
1612. Il ricorso a contratti di collaborazione coordinata e continuativa per lo svolgimento di funzioni ordinarie: (Area 3 Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.452)
A) è causa di responsabilità amministrativa per il dirigente che ha stipulato i contratti
B) è causa di responsabilità penale per il dirigente che ha stipulato i contratti
C) non dà luogo ad alcune forma di responsabilità per il dirigente che stipulato i contratti
D) è causa di responsabilità civile per il dirigente che ha stipulato i contratti
1613. Ai sensi dell'art. 7, comma 2, d. lgs. 165/2001, le amministrazioni pubbliche garantiscono:
amministrativo-finanziaria, n.453)
(Area 3 - Giuridico-
A) la libertà di insegnamento e l'autonomia professionale nello svolgimento dell'attività didattica, scientifica e di ricerca
B) la piena libertà di pensiero nello svolgimento dell'attività didattica
C) l'autonomia professionale nello svolgimento dell'attività di insegnamento
D) la più ampia libertà di insegnamento e di pensiero
1614. Ai sensi dell'art. 53, c. 14, d. lgs. n. 165/2001, l'amministrazione: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.455)
A) deve comunicare ogni anno al Dipartimento della funzione pubblica i compensi percepiti dai propri dipendenti anche per incarichi relativi a compiti
e doveri di ufficio
B) deve comunicare semestralmente al Dipartimento della funzione pubblica i compensi percepiti dai propri dipendenti anche per incarichi relativi a
compiti e doveri di ufficio
C) deve comunicare ogni anno al Dipartimento della funzione pubblica i compensi percepiti dai propri dipendenti solo per incarichi che non rientrano
nei compiti e doveri d'ufficio
D) deve comunicare semestralmente all'ARAN i compensi percepiti dai propri dipendenti solo per incarichi che non rientrano nei compiti e doveri di
ufficio
1615. Ai sensi dell'art. 53, c. 7, d. lgs. n. 165/2001, il dipendente pubblico non può svolgere incarichi esterni: (Area 3 Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.456)
A) se non ha ottenuto l'autorizzazione dell'amministrazione di appartenenza
B) a meno che l'incarico sia del tutto gratuito
C) in nessun caso
D) se non ha ottenuto l'autorizzazione dell'amministrazione di appartenenza e a condizione che non sia previsto alcun compenso
1616. Ai sensi dell'art. 53, c. 8, d.lgs. n. 165/2001, le pubbliche amministrazioni non possono conferire un incarico a un
dipendente di altra amministrazione pubblica: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.457)
A) se questi non ha ottenuto l'autorizzazione dell'amministrazione di appartenenza
B) a meno che l'incarico sia del tutto gratuito
C) in nessun caso
D) se questi non ha ottenuto l'autorizzazione dell'amministrazione di appartenenza e a condizione che non sia previsto alcun compenso a carico
dell'amministrazione conferente
1617. Per il raggiungimento dei propri fini produttivi le pubbliche amministrazioni:
finanziaria, n.459)
(Area 3 - Giuridico-amministrativo-
A) possono fare ricorso al lavoro autonomo solo nei casi espressamente previsti dalla legge
B) possono fare ricorso al lavoro autonomo senza alcun vincolo al pari del privato datore di lavoro
C) non possono in alcun caso fare ricorso al lavoro autonomo
D) non possono fare ricorso al lavoro autonomo se non previa autorizzazione del ministro competente
1618. Nelle collaborazioni coordinate e continuative il committente può: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.460)
A) impartire sommariamente istruzioni e indicare i criteri di massima per l'esecuzione della prestazione
B) controllare con continuità l'attività del collaboratore impartendo ogni ordine necessario per l'esecuzione della prestazione e la disciplina del lavoro
C) adottare provvedimenti disciplinari in caso di inottemperanza alle proprie direttive da parte del collaboratore
D) richiedere il rispetto di un orario di lavoro e richiedere la giustificazione per assenze e ritardi
1619. Ai sensi dell'art. 63, c. 1, d. lgs. n. 165/2001, sono devolute al giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro: (Area
3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.463)
A) tutte le controversie relative ai rapporti di lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni, ad eccezione di quelle di cui al c. 4 del
medesimo articolo
B) tutte le controversie relative ai rapporti di lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni
C) solo le controversie in materia di contrattazione collettiva nel settore pubblico
D) solo le controversie relative all'utilizzo di contratti di lavoro flessibile
1620. Le pubbliche amministrazioni possono avvalersi di forme contrattuali flessibili di assunzione e di impiego del personale
previste dal codice civile e dalle leggi sui rapporti di lavoro nell'impresa? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria,
n.464)
A) sì ma solo per rispondere ad esigenze temporanee ed eccezionali e nel rispetto delle procedure di reclutamento vigenti
B) sì anche per far fronte alle esigenze connesse con il proprio fabbisogno ordinario purché nel rispetto delle procedure di reclutamento vigenti
C) mai in quanto possono assumere esclusivamente con contratti di lavoro subordinato a tempo indeterminato
D) sì in casi eccezionali e senza il rispetto delle procedure di reclutamento vigenti.
1621. Ai sensi dell'art. 2, c. 3, d. lgs. n. 165/2001, nel lavoro pubblico l'attribuzione di trattamenti economici può avvenire:
(Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.465)
A) esclusivamente mediante contratti collettivi o, alle condizioni previste, mediante contratti individuali
B) secondo i criteri e nella misura fissata dalla legge ai sensi dell'art. 36 della Costituzione.
C) secondo le determinazioni adottate da ciascuna amministrazione con propri regolamenti
D) mediante contratti individuali che possono anche derogare alle previsioni dei contratti collettivi
1622. Ai sensi dell'art. 52, d.lgs. n. 165/2001, l'esercizio di fatto di mansioni non corrispondenti alla qualifica di appartenenza:
(Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.466)
A) non ha effetto ai fini dell'inquadramento del lavoratore o dell'assegnazione di incarichi di direzione
B) ha effetto ai fini dell'inquadramento del lavoratore, ma non ai fini dell'assegnazione di incarichi di direzione
C) ha effetto ai fini dell'inquadramento del lavoratore e dell'assegnazione di incarichi di direzione
D) ha effetto ai fini dell'assegnazione di incarichi di direzione ma non ai fini dell'inquadramento del lavoratore
1623. A norma dell'art. 2103 c.c., l'assegnazione di mansioni superiori ad un proprio dipendente da parte di un datore di
lavoro privato diviene definitiva: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.467)
A) ove la medesima non abbia avuto luogo per sostituzione del lavoratore assente con diritto alla conservazione del posto, dopo un periodo fissato
dai contratti collettivi, e comunque non superiore a tre mesi
B) dopo un periodo di tre mesi o quello superiore previsto dai contratti collettivi
C) dopo un periodo fissato dai contratti collettivi, e comunque superiore a sei mesi
D) anche nel caso ove la medesima abbia avuto luogo per sostituzione del lavoratore assente con diritto alla conservazione del posto ed
indipendentemente dal periodo di tempo di effettivo svolgimento
1624. Ai sensi dell'art. 52, c. 2, lett. a), d.lgs. n. 165/2001, il prestatore di lavoro pubblico, per obiettive esigenze di servizio,
può essere adibito a mansioni superiori, nel caso di vacanza di posto in organico: (Area 3 - Giuridico-amministrativofinanziaria, n.468)
A) per non più di sei mesi, prorogabili fino a dodici qualora siano state avviate le procedure per la copertura dei posti vacanti
B) per non più di sei mesi, prorogabili a dodici per esigenze eccezionali
C) per non più di tre mesi, prorogabili a sei qualora siano state avviate le procedure per la copertura dei posti vacanti
D) per non più di tre mesi, prorogabili a sei per esigenze eccezionali
1625. Ai sensi dell'art. 52, c. 2, lett. b), d.lgs. n. 165/2001, il prestatore di lavoro pubblico, per obiettive esigenze di servizio,
può essere adibito a mansioni superiori nel caso di sostituzione di altro dipendente assente con diritto alla conservazione del
posto, per la durata dell'assenza: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.469)
A) con esclusione dell'assenza per ferie
B) con esclusione dell'assenza per congedo di maternità
C) con esclusione dell'assenza per grave infortunio
D) con esclusione dell'assenza per malattia
1626. Ai sensi dell'art. 52, c. 3, d.lgs. n. 165/2001, nel lavoro pubblico si considera svolgimento di mansioni superiori: (Area 3
- Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.470)
A) l'attribuzione in modo prevalente, sotto il profilo qualitativo, quantitativo e temporale, dei compiti propri di dette mansioni.
B) l'attribuzione in modo prevalente, esclusivamente sotto il profilo qualitativo, dei compiti propri di dette mansioni.
C) l'attribuzione in modo prevalente, esclusivamente sotto il profilo temporale, dei compiti propri di dette mansioni
D) l'attribuzione in modo prevalente, sia sotto il profilo quantitativo che qualitativo, dei compiti propri di dette mansioni
1627. Ai sensi dell'art. 52, c. 4, d. lgs. n. 165/2001, il prestatore di lavoro pubblico che sia legittimamente adibito a mansioni
superiori: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.471)
A) ha diritto al trattamento previsto per la qualifica superiore per il periodo di effettiva prestazione.
B) ha diritto ad una maggiorazione pari al 20 % del trattamento economico in godimento, per il periodo di effettiva prestazione
C) ha diritto ad una indennità stabilita dai contratti collettivi, per il periodo di effettiva prestazione
D) ha diritto ad una maggiorazione pari al 50% del trattamento economico in godimento, per il periodo di effettiva prestazione.
1628. Il trasferimento del prestatore di lavoro può essere disposto dal datore di lavoro privato, ai sensi dell'art. 2103 c.c.:
(Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.472)
A) per comprovate ragioni tecniche, organizzative e produttive
B) sempre
C) per motivi disciplinari
D) solo in caso di ristrutturazione aziendale
1629. A norma dell'art. 22 della legge n. 300/1970, il trasferimento del dirigente sindacale può essere disposto: (Area 3 Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.473)
A) solo previo nulla osta delle associazioni sindacali di appartenenza
B) solo con il consenso del lavoratore
C) solo con il consenso dei lavoratori iscritti al sindacato
D) purché con un preavviso di tre mesi
1630. La legge 20 maggio 1970 n. 300 (Statuto dei Lavoratori) si applica: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.474)
A) anche alle pubbliche amministrazioni a prescindere dal numero di dipendenti
B) solo ai datori di lavoro privati con più di quindici dipendenti nella singola unità produttiva
C) ai datori di lavoro privati e pubblici che occupino più di dieci dipendenti nella singola unità produttiva
D) anche alle pubbliche amministrazioni che occupino più di quindici dipendenti nella singola unità produttiva
1631. Ai sensi dell'art. 5 della legge n. 53/2000, per "congedo per la formazione" si intende quello finalizzato: (Area 3 Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.475)
A) al completamento della scuola dell'obbligo, al conseguimento del titolo di studio di secondo grado, del diploma universitario o di laurea, alla
partecipazione ad attività formative diverse da quelle poste in essere o finanziate dal datore di lavoro
B) solo al completamento della scuola dell'obbligo
C) solo al completamento della scuola dell'obbligo o al conseguimento del titolo di studio di secondo grado
D) solo alla partecipazione ad attività formative diverse da quelle poste in essere o finanziate dal datore di lavoro
1632. A norma dell'art. 2, lett. e), d. lgs. n. 151/2001 (Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno
della maternità e della paternità) per lavoratrice o lavoratore si intendono, salvo che non sia altrimenti specificato: (Area 3 Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.476)
A) i dipendenti, compresi quelli con contratto di apprendistato, di amministrazioni pubbliche, di privati datori di lavoro nonché i soci lavoratori di
cooperative
B) i dipendenti, compresi quelli con contratto di apprendistato, di privati datori di lavoro nonché i soci lavoratori di cooperative
C) solo i dipendenti di amministrazioni pubbliche e di privati datori di lavoro
D) i dipendenti i amministrazioni pubbliche, di privati datori di lavoro nonché i soci lavoratori di cooperative, ad eccezione di quelli con contratto di
apprendistato
1633. A norma dell'art. 2, lett. b), d. lgs. n. 151/2001 (Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno
della maternità e della paternità) per "congedo di paternità" si intende: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.478)
A) l'astensione obbligatoria dal lavoro del lavoratore, fruito in alternativa al congedo di maternità nei casi previsti dal medesimo Testo Unico
B) l'astensione obbligatoria dal lavoro del lavoratore, fruito contemporaneamente al congedo di maternità nei casi previsti dal medesimo Testo Unico
C) l'astensione facoltativa dal lavoro del lavoratore, fruito per il caso di malattia dei figli
D) l'astensione dal lavoro del lavoratore, fruita dopo il parto contemporaneamente al congedo di maternità
1634. A norma dell'art. 2, lett. c), d. lgs. n. 151/2001 (Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno
della maternità e della paternità) per "congedo parentale", si intende: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.479)
A) l'astensione facoltativa della lavoratrice o del lavoratore, nei periodi consentiti dallo stesso Testo Unico
B) l'astensione facoltativa della lavoratrice o del lavoratore per i soli casi di invalidità dei propri genitori
C) l'astensione obbligatoria della lavoratrice o del lavoratore, nei periodi previsti dallo stesso Testo Unico
D) l'astensione facoltativa della sola lavoratrice in caso invalidità o grave malattia del proprio figlio
1635. A norma dell'art. 18, d. lgs.. n. 151/2001 (Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della
maternità e della paternità), l'inosservanza delle disposizioni in materia di divieto di adibizione al lavoro delle donne in
maternità nei periodi protetti: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.481)
A) è punita con l'arresto fino a sei mesi.
B) è punita con la reclusione fino a un anno
C) è punita con una sanzione amministrativa non inferiore ad Euro 5.164,30 e non superiore ad euro 10.328,60.
D) è punita con l'arresto fino a un anno e una sanzione amministrativa non inferiore ad Euro 5.164,30 e non superiore ad Euro 10.328,60
1636. Ai sensi dell'art. 54, c. 2, d. lgs. n. 165/2001, il codice di comportamento per i pubblici dipendenti è reso noto mediante:
(Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.483)
A) pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale e consegna al dipendente all'atto dell'assunzione
B) affissione in luogo accessibile a tutti i lavoratori
C) consegna ai rappresentanti sindacali
D) consegna al dipendente all'atto dell'assunzione
1637. Sull'applicazione dei codici di comportamento di cui all'art. 54 d. lgs. N. 165/01 vigila:
amministrativo-finanziaria, n.484)
(Area 3 - Giuridico-
A) il dirigente responsabile di ciascuna struttura
B) il Dipartimento della funzione pubblica
C) le associazioni sindacali rappresentantive ai sensi dell'art. 43 del medesimo d. lgs.
D) il responsabile dell'ufficio del personale di ciascuna struttura che riferisce al dirigente
1638. Ai sensi dell'art. 7, c. 8, della legge n. 300/1970, il datore di lavoro non può tener conto ad alcun effetto di una sanzione
inflitta al dipendente: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.485)
A) una volta che siano decorsi 2 anni dalla sua applicazione
B) una volta che sia decorso 1 anno dalla sua applicazione
C) una volta che sia decorso 1 anno dalla sua applicazione, qualora la sanzione non sia stata più grave del rimprovero verbale
D) una volta che siano decorsi 2 anni dalla sua applicazione e che nel medesimo periodo non sia stata inflitta alcun altra sanzione, anche di tipo
diverso
1639. Ai sensi dell'art. 55, c. 2, del d. lgs. n. 165 del 2001, la pubblicazione sul sito istituzionale dell'amministrazione del
codice disciplinare, recante l'indicazione delle infrazioni disciplinari e relative sanzioni: (Area 3 - Giuridico-amministrativofinanziaria, n.488)
A) equivale a tutti gli effetti alla sua affissione all'ingresso della sede di lavoro
B) non equivale alla sua affissione all'ingresso della sede di lavoro
C) equivale alla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale
D) equivale alla sua affissione all'ingresso della sede di lavoro solo se copia del codice è consegnato al dipendente al momento dell'assunzione
1640. Ai sensi dell'art. 55 bis, c. 9., del d. lgs. n. 165 del 2001, le dimissioni del dipendente come incidono sul procedimento
disciplinare in corso? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.494)
A) il procedimento disciplinare ha egualmente corso se per l'infrazione commessa è prevista la sanzione del licenziamento o se è stata disposta la
sospensione cautelare dal servizio
B) il procedimento disciplinare ha egualmente corso
C) il procedimento disciplinare si interrompe e ogni atto eventualemente adottato decade
D) il procedimento ha egualmente corso solo se per l'infrazione commessa è prevista la sanzione del licenziamento senza preavviso
1641. Ai sensi dell'art. 55 quater, c. 2, del d. lgs. n. 165 del 2001, il licenziamento in sede disciplinare è disposto, altresì, nel
caso di prestazione lavorativa per la quale l'amministrazione di appartenenza formula, ai sensi delle disposizioni legislative e
contrattuali concernenti la valutazione del personale delle amministrazioni pubbliche: (Area 3 - Giuridico-amministrativofinanziaria, n.496)
A) una valutazione di insufficiente rendimento, riferibile ad un arco temporale non inferiore al biennio, determinata dalla reiterata violazione degli
obblighi concernenti la prestazione lavorativa
B) una valutazione di insufficiente rendimento, riferibile ad un arco temporale non inferiore al biennio, determinata dalle reiterate assenze del
dipendente
C) una valutazione di insufficiente rendimento, riferibile ad un arco temporale non inferiore al triennio
D) una valutazione di insufficiente rendimento, riferibile ad un arco temporale non inferiore al triennio determinata dalla reiterata violazione degli
obblighi concernenti la prestazione lavorativa
1642. Ai sensi dell'art. 2119 c.c., giusta causa di licenziamento è: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.497)
A) una causa che non consenta la prosecuzione anche provvisoria del rapporto
B) una causa che renda impossibile la prestazione di lavoro
C) una causa che configuri un notevole inadempimento degli obblighi contrattuali
D) solo una causa che configuri un illecito penale
1643. Il licenziamento per giusta causa comporta: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.498)
A) la immediata risoluzione del rapporto di lavoro senza obbligo di preavviso
B) la risoluzione del rapporto con obbligo di preavviso di 15 giorni
C) la risoluzione del rapporto con l'obbligo del preavviso contrattualmente previsto
D) la immediata risoluzione del rapporto e il pagamento da parte del lavoratore di una somma pari al periodo di preavviso contrattualmente previsto
a titolo di risarcimento del danno.
1644. Ai sensi dell'art. 3, della legge n. 604/1966, giustificato motivo soggettivo di licenziamento è: (Area 3 - Giuridicoamministrativo-finanziaria, n.499)
A) un notevole inadempimento degli obblighi contrattuali del prestatore di lavoro
B) qualunque infrazione commessa dal prestatore
C) quello individuato dalla contrattazione collettiva come "mancanza"
D) una mancanza tale da nn consentire la prosecuzione anche provvisoria del rapporto di lavoror
1645. La tutela reale prevista dall'art. 18 della legge n. 300/1970 comporta che: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria,
n.501)
A) in ogni caso di licenziamento illegittimo il datore di lavoro deve reintegrare il lavoratore nel posto di lavoro
B) il datore di lavoro deve reintegrare il lavoratore nel posto di lavoro solo se il licenziamento è nullo
C) il datore di lavoro deve reintegrare il lavoratore nel posto di lavoro solo se il licenziamento è inefficace
D) il datore deve reintegrare il lavoratore nel posto di lavoro solo se il licenziamento è stato intimato per giusta causa
1646. Ai sensi dell'art. 14 Statuto dei Lavoratori, a tutti i lavoratori all'interno del luogo di lavoro è riconosciuto: (Area 3 Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.502)
A) il diritto di costituire associazioni sindacali, di aderirvi e di svolgere attività sindacale
B) il diritto di aderire alle associazioni sindacali aderenti alle confederazioni maggiormente rappresentative sul piano nazionale ovvero a quelle,
anche non affiliate, che siano firmatarie di contratti collettivi nazionali o provinciali applicati nell'unità produttiva, e di svolgere attività sindacale
C) il diritto di manifestare liberamente le proprie opinioni e di svolgere attività sindacale
D) il diritto di costituire associazioni sindacali, purché affiliate alle confederazioni maggiormente rappresentative sul piano nazionale, di aderirvi e di
svolgere attività sindacale
1647. Ai sensi dell'art. 28 Statuto dei Lavoratori, quando è possibile ricorrere al giudice del lavoro per la repressione della
condotta antisindacale? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.506)
A) qualora il datore di lavoro ponga in essere comportamenti diretti ad impedire o limitare l'esercizio delle libertà e delle attivià sindacali nonché del
diritto di sciopero. Il ricorso è proposto dagli organismi locali delle associazioni sindacali nazionali che vi abbiano interesse.
B) qualora il datore di lavoro ponga in essere comportamenti diretti ad impedire o limitare l'esercizio del diritto di sciopero. Il ricorso è proposto delle
associazioni sindacali nazionali che vi abbiano interesse.
C) qualora il datore di lavoro ponga in essere comportamenti diretti ad impedire o limitare l'esercizio del diritto di sciopero. Il ricorso è proposto dai
singoli lavoratori che vi abbiano interesse.
D) qualora il datore di lavoro ponga in essere comportamenti diretti ad impedire o limitare l'esercizio delle libertà e delle attivià sindacali nonché del
diritto di sciopero. Il ricorso è proposto dai singoli lavoratori che vi abbiano interesse.
1648. Nei rapporti di lavoro pubblico privatizzati, la disciplina sulle rinunzie e transazioni di cui all'art. 2113 c.c.: (Area 3 Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.510)
A) si applica integralmente
B) non si applica mai
C) si applica solo in parte ed in alcuni casi
D) si applica solo se richiamata dai contratti collettivi di comparto
1649. Ai sensi dell'art. 2113 del codice civile, le rinunzie e transazioni del lavoratore non sono valide se: (Area 3 - Giuridicoamministrativo-finanziaria, n.511)
A) hanno per oggetto diritti derivanti da disposizioni inderogabili della legge e dei contratti o accordi collettivi
B) hanno per oggetto diritti derivanti dai contratti individuali
C) hanno per oggetto i trattamenti economici dei lavoratori
D) hanno per oggetto diritti derivanti da disposizioni di legge
1650. Ai sensi dell'art. 2096 c.c., durante il periodo di prova: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.512)
A) ciascuna delle parti può recedere dal contratto senza obbligo di preavviso
B) ciascuna delle parti può recedere dal contratto con un preavviso di almeno sette giorni
C) non è possibile recedere dal contratto
D) può recedere dal contratto, senza obbligo di preavviso, solo il prestatore di lavoro
1651. A norma dell'art. 4, c. 2, d.lgs. n. 165/2001, ai dirigenti spetta: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.513)
A) l'adozione di atti e provvedimenti amministrativi, la gestione finanziaria, tecnica e amministrativa con autonomi poteri di spesa, di organizzazione
delle risorse umane, strumentali e di controllo
B) l'esercizio delle funzioni di indirizzo politico-amministrativo.
C) la definizione di obiettivi, priorità, piani, programmi e direttive generali per l'azione amministrativa e la relativa gestione
D) la individuazione delle risorse umane, materiali ed economico- finanziarie da destinare alle diverse finalità
1652. Ai sensi dell'art. 14, c. 3, d. lgs. n. 165/2001, gli atti di competenza dei dirigenti: (Area 3 - Giuridico-amministrativofinanziaria, n.515)
A) non possono essere revocati, riformati, riservati o avocati a sé dal Ministro.
B) possono essere revocati, riformati, riservati o avocati a sé dal Ministro.
C) non possono essere revocati o riformati dal Ministro, ma questi può riservarli o avocarli a sé.
D) possono essere revocati o riformati dal Ministro, ma questi non può riservarli o avocarli a sé
1653. Ai sensi dell'art 25, c. 1, d. lgs. n. 165/2001, i capi di istituto preposti alle istituzioni scolastiche ed educative, ai quali è
riconosciuta la qualifica dirigenziale, rispondono in ordine: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.516)
A) ai risultati, valutati tenuto conto della specificità delle funzioni e in base a verifiche effettuate da apposito nucleo di valutazione
B) ai risultati e ai costi della gestione, valutati tenuto conto della specificità delle funzioni e in base a verifiche effettuate da apposito nucleo di
valutazione
C) ai risultati e ai programmi formativi offerti, valutati tenuto conto della specificità delle funzioni e in base a verifiche effettuate da apposito nucleo di
valutazione
D) ai risultati e ai programmi formativi offerti, che sono valutati tenuto conto delle sole verifiche effettuate da apposito nucleo di valutazione
1654. Ai sensi dell'art. 25, c. 2, d. lgs. 165/2001, il dirigente scolastico: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.517)
A) è responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati del servizio
B) non è responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali, che resta di competenza ministeriale.
C) organizza l'attività di insegnamento secondo criteri di efficienza formativa e di economicità
D) non può sottoscrivere atti e accordi senza la previa autorizzazione dell'amministrazione scolastica regionale
1655. Ai sensi dell'art. 24, d.lgs. n. 165/2001, la retribuzione del personale con qualifica di dirigente è determinata: (Area 3 Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.518)
A) dai contratti collettivi per le aree dirigenziali
B) dai contratti collettivi per le aree dirigenziali recepiti con D.P.R.
C) dai regolamenti
D) dai contratti individuali
1656. Ai sensi dell'art. 25, c. 2, d. lgs. 165/2001, al dirigente scolastico, con riguardo alla gestione del personale, sono
riconosciuti: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.519)
A) autonomi poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane. E' titolare delle relazioni sindacali
B) poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane secondo le direttive impartite dall'amministrazione scolastica
regionale. E' titolare delle relazioni sindacali
C) autonomi poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane. Le relazioni sindacali competono al dirigente
dell'amministrazione scolastica regionale
D) poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane secondo le direttive impartite dall'amministrazione scolastica
regionale. Può essere titolare delle relazioni sindacali se all'uopo delegato
1657. Ai sensi del'art. 25, c. 5, d. lgs. n. 165/2001, nello svolgimento delle proprie funzioni organizzative e amministrative, il
dirigente scolastico: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.521)
A) può avvalersi di docenti, ai quali possono essere delegati specifici compiti, ed è coadiuvato da un responsabile amministrativo, che sovrintende,
con autonomia operativa, ai servizi amministrativi e generali
B) non può avvalersi di docenti, ma è coadiuvato da un responsabile amministrativo, che sovrintende, con autonomia operativa, ai servizi
amministrativi e generali dell'istituzione scolastica
C) può avvalersi di docenti ai quali possono essere delegati specifici compiti, ed è coadiuvato da un responsabile amministrativo, addetto senza
autonomia operativa ai servizi amministrativi e generali
D) può avvalersi di docenti solo per i compiti individuati dalla contrattazione collettiva, ed è coadiuvato da un responsabile amministrativo, che
sovrintende, con autonomia operativa, ai servizi amministrativi e generali
1658. Ai sensi dell'art. 25, c. 6, d. lgs. n. 165/2001, al fine di garantire la più ampia informazione ed un efficace raccordo per
l'esercizio delle competenze degli organi della istituzione scolastica, il dirigente scolastico: (Area 3 - Giuridicoamministrativo-finanziaria, n.522)
A) presenta periodicamente al consiglio di circolo o al consiglio di istituto motivata relazione sulla direzione e il coordinamento dell'attività formativa,
organizzativa e amministrativa
B) presenta ogni sei mesi al consiglio di circolo o al consiglio di istituto motivata relazione sulla direzione e il coordinamento dell'attività formativa,
organizzativa e amministrativa
C) presenta periodicamente al consiglio di circolo o al consiglio di istituto motivata relazione sulla direzione e il coordinamento della sola attività
formativa
D) presenta ogni sei mesi al consiglio di circolo o al consiglio di istituto motivata relazione sulla direzione e il coordinamento della sola attività
formativa
1659. In base alle previsioni dell'art. 25 d. lgs n. 165/2001, la costituzione di una associazione temporanea di scopo (ATS),
volta alla costituzione di un partenariato per la realizzazione di un progetto formativo, da chi è sottoscritta per l'istituto
scolastico partecipante? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.523)
A) dal dirigente scolastico
B) dal responsabile del progetto
C) dal responsabile amministrativo
D) dal dirigente dell'amministrazione scolastica regionale
1660. Ai sensi dell'at. 20 d. lgs. N. 150/09 (riforma Brunetta), nell'ambito del sistema di valutazione della performance del
personale dipendente delle pibbliche amministrazioni, tra gli strumenti previsti per premiare il merito e le professionalità
figurano: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.524)
A) le progressioni economiche e le progressioni di carriera
B) solo le progressioni di carriera
C) solo le progressioni economiche
D) nessuna delle precedenti
1661. Ai sensi dell'art. 24, c. 1, D. lgs. n. 165/2001, il trattamento economico accessorio dei dirigenti è correlato: (Area 3 Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.525)
A) alle funzioni attribuite, alle connesse responsabilità e ai risultati conseguiti
B) ai soli risultati conseguiti
C) alle funzioni attribuite in relazione ai risultati conseguiti
D) alle funzioni attribuite, alle connesse responsabilità e al raggiungimento anno per anno degli obiettivi stabiliti dal Ministro o dal Dirigente Generale
1662. Nelle amministrazioni pubbliche, la rappresentanza sindacale unitaria (R.S.U.) è: (Area 3 - Giuridico-amministrativofinanziaria, n.526)
A) l'organismo elettivo di rappresentanza unitaria di tutti i lavoratori
B) l'organismo composto dai delegati delle associazioni sindacali maggiormente rappresentative
C) una modalità di costituzione della rappresentanza sindacale aziendale (R.S.A.)da parte degli iscritti ad un sindacato che ne abbia diritto ex art. 19
St. lav.
D) un organismo interno a ciascuna Confederazione o roganizzazione sindacale rapresentativa cui i lavoartorei iscritti possono rivolgersi per la
risoluzione di problematiche connesse al rapporto di lavoro
1663. Ai sensi dell'art. 42, c. 4, d. lgs. n. 165/2001, la composizione della rappresentanza sindacale unitaria (R.S.U.) e le
specifiche modalità delle elezioni sono determinate: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.527)
A) mediante appositi accordi o contratti collettivi nazionali tra L'ARAN e le confederazioni o organizzazioni sindacali rappresentative
B) mediante la contrattazione integrativa
C) mediante D.P.R.
D) mediante regolamenti interni a ciascuna amminsitrazione, ente o struttura amministrativa
1664. L'art. 42, c. 4, d. lgs. n. 165/2001 garantisce la possibilità di presentare le liste per l'elezione delle R.S.U.: (Area 3 Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.528)
A) anche alle organizzazioni sindacali, costituite in associazione, che abbiano aderito agli accordi che disciplinano l'elezione e il funzionamento
dell'organismo
B) alle sole confederazioni e organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative sul piano nazionale
C) a tutti i lavoratori costituiti in comitati di elezione
D) alle sole organizzazioni ammesse alle trattative per la sottoscrizione dei contratti collettivi in base ai criteri di rappresentatività su base associativa
ed elettorale
1665. L'ARAN ha personalità giuridica ed è: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.530)
A) un organismo collegiale di diritto pubblico
B) un organo costituzionale
C) un organismo collegiale di diritto privato
D) una associazione non riconosciuta di diritto privato
1666. Ai sensi dell'art. 46, c. 2, d. lgs. n. 165/2001, ai fini della contrattazione collettiva integrativa: (Area 3 - Giuridicoamministrativo-finanziaria, n.531)
A) su richiesta dei comitati di settore, possono essere costituite, anche per periodi determinati, delegazioni dell'ARAN su base regionale o
pluriregionale
B) su richiesta dei comitati di settore, possono essere costituite, anche per periodi determinati, delegazioni dell'ARAN su base provinciale
C) su richiesta dei comitati di settore, possono essere costituite, anche per periodi determinati, delegazioni dell'ARAN su base comunale
D) su richiesta dei comitati di settore, possono essere costituite, permanentemente, delegazioni dell'ARAN su base provinciale
1667. Ai sensi dell'art. 40, c. 3, d.lgs. n. 165/2001, nel settore pubblico i rapporti tra i diversi livelli di contrattazione collettiva:
(Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.533)
A) sono disciplinati dalla medesima contrattazione collettiva
B) sono disciplinati da specifici atti legislativi
C) sono improntati per legge al principio della specializzazione delle competenze
D) sono disciplinati da regolamenti adottati congiuntamente dalle amministrazioni del medesimo comparto
1668. Ai sensi dell'art. 46, c. 2, d. lgs. n. 165/2001, in sede di negoziazione del contratto integrativo, le pubbliche
amministrazioni: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.534)
A) possono avvalersi dell'assistenza dell'ARAN
B) devono avvalersi dell'assistenza dell'ARAN
C) non possono avvalersi dell'assistenza dell'ARAN
D) devono avvalersi dell'assistenza dell'ARAN se richiesto da un terzo delle organizzazioni sindacali che sottoscrivono l'accordo
1669. Ai sensi dell'art. 2, c. 3, d. lgs. n. 165/2001, eventuali disposizioni legislative o regolamentari che attribuiscono
incrementi retributivi non previsti da contratti: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.535)
A) cessano di avere efficacia a far data dall'entrata in vigore del relativo rinnovo contrattuale
B) cessano di avere efficacia a far data dall'entrata in vigore del relativo rinnovo contrattuale, salvo sia diversamente disposto da quest'ultimo
C) cessano di avere efficacia decorso un anno dall'entrata in vigore del relativo rinnovo contrattuale
D) continuano ad avere efficacia anche dopo l'entrata in vigore del relativo rinnovo contrattuale
1670. La legge n. 146/1990, che regola lo sciopero nei servizi pubblici essenziali, considera tali quelli volti a garantire il
godimento dei diritti della persona: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.536)
A) alla vita, alla salute, alla libertà e alla sicurezza, alla libertà di circolazione, all'assistenza e previdenza sociale, all'istruzione e alla libertà di
comunicazione
B) solo alla salute, all'assistenza e alla previdenza sociale, alla libertà di circolazione
C) solo alla vita, alla libertà e alla sicurezza, alla salute, alla libertà di circolazione, all'assistenza e previdenza sociale, alla libertà di comunicazione
D) alla vita, alla salute, alla libertà e alla sicurezza, alla libertà di circolazione, alla garanzia del diritto di difesa, all'assistenza e previdenza sociale,
all'istruzione
1671. Ai sensi dell'art. 2, c. 6, legge n. 146/1990, le amministrazioni erogatrici dei servizi pubblici essenziali sono tenute a dare
comunicazione agli utenti dello sciopero almeno: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.537)
A) 5 giorni prima dell'inizio
B) 3 giorno prima dell'inizio
C) 10 giorni prima dell'inizio
D) 7 giorni prima dell'inizio
1672. Ai sensi dell'art. 4, c. 1, legge n. 146/1990, che regola lo sciopero nei servizi pubblici essenziali, i lavoratori che si
astengono dal lavoro in violazione delle disposizioni della stessa legge sono soggetti a: (Area 3 - Giuridico-amministrativofinanziaria, n.538)
A) sanzioni disciplinari
B) licenziamento
C) sanzioni amministrative
D) sospensione dal servizio
1673. Ai sensi dell'art. 4, c. 4, legge. n. 146/1990, i dirigenti responsabili delle amministrazioni pubbliche che erogano servizi
pubblici essenziali che non osservino le disposizioni della medesima legge sono soggetti: (Area 3 - Giuridicoamministrativo-finanziaria, n.539)
A) a una sanzione amministrativa pecuniaria da euro 2.582 a euro 25.822
B) a una sanzione disciplinare consistente nella sospensione dal servizio da 1 mese a 3 mesi
C) a una sanzione penale
D) al licenziamento
1674. Ai sensi dell'art. 86, c. 9, d. lgs. n. 276/2003, la somministrazione di lavoro nelle pubbliche amministrazioni può essere:
(Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.541)
A) solo a termine
B) solo a termine e per una durata non superiore a sei mesi
C) solo a tempo indeterminato
D) solo a termine e per una durata non superiore ad 1 anno
1675. Ai sensi dell'art. 20, c. 4, d. lgs. n. 276/2003, la somministrazione di lavoro a termine è ammessa: (Area 3 - Giuridicoamministrativo-finanziaria, n.542)
A) a fronte di ragioni di carattere tecnico, produttivo, organizzativo o sostitutivo, anche se riferibili alla ordinaria attività dell'utilizzatore
B) solo per ragioni di carattere tecnico- organizzativo, comprovabili dall'utilizzatore
C) solo nei casi ammessi dalla contrattazione collettiva
D) a fronte di ragioni di carattere tecnico, produttivo, organizzativo o sostitutivo e non riferibili alla ordinaria attività dell'utilizzatore
1676. Ai sensi dell'art. 20, c. 2, d. lgs. n. 276/2003, durante la somministrazione l'esercizio del potere direttivo e di quello di
controllo della prestazione di lavoro è esercitato: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.543)
A) dall'impresa utilizzatrice
B) dall'agenzia di somministrazione
C) dalla direzione provinciale del lavoro
D) dagli Ispettorati del Lavoro
1677. Ai sensi dell'art. 23, c. 7, d. lgs. n. 276/2003, nel contratto di somministrazione l'esercizio del potere disciplinare è
riservato: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.544)
A) all'agenzia di somministrazione
B) all'impresa utilizzatrice
C) alla direzione provinciale del lavoro
D) all'impresa utilizzatrice previa autorizzazione dell'agenzia di somministrazione
1678. Ai sensi dell'art. 22, c. 5, d. lgs. n. 276/2003, in caso di somministrazione, il lavoratore somministrato è computato
nell'organico dell'utilizzatore? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.545)
A) No, fatta eccezione per l'applicazione delle normativa di legge e di contratto in materia dell'igiene e della sicurezza sul lavoro
B) Sì, a tutti gli effetti ai fini dell'applicazione di tutte le normative di legge o di contratto collettivo
C) Solo ai fini dell'applicazione delle normative di legge ma non di contratto
D) No, mai
1679. Ai sensi dell'art. 86, c. 9, d. lgs. n. 276/2003 e dell'art. 36, c. 5, d. lgs. n. 165/2001, in caso di somministrazione irregolare,
il lavoratore: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.546)
A) non può chiedere la costituzione di un rapporto di lavoro alle dipendenze della p.a. utilizzatrice, ma ha diritto al risarcimento del danno
B) può chiedere la costituzione di un rapporto di lavoro alle dipendenze della p.a. utilizzatrice nonché il risarcimento del danno
C) può chiedere la costituzione di un rapporto di lavoro alle dipendenze alternativamente della p.a. utilizzatrice o dell'agenzia che ha somministrato il
lavoratore, oltre al diritto al risarcimento del danno.
D) non può chiedere la costituzione di un rapporto di lavoro alle dipendenze della p.a.utilizzatrice, a meno che la prestazione lavorativa si sia
protratta per più di 12 mesi, oltre al diritto al risarcimento del danno
1680. AI sensi dell'art. 1, d. lgs. n. 368/2001, il contratto a termine può essere stipulato a fronte:
amministrativo-finanziaria, n.547)
(Area 3 - Giuridico-
A) di ragioni di carattere tecnico, produttivo, organizzativo o sostitutivo
B) nei casi tassativamente previsti dallo stesso decreto legislativo, nonché nelle altre ipotesi previste dai contratti collettivi nazionali
C) solo per la sostituzione di lavoratori assenti con diritto alla conservazione del posto
D) solo per fare fronte ad esigenze eccezionali che non rientrino nell'attività ordinaria dell'impresa
1681. Ai sensi dell'art. 1, c. 2, d. lgs. n. 368/2001, l'apposizione del termine al contratto di lavoro subordinato: (Area 3 Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.548)
A) deve risultare, direttamente o indirettamente, da atto scritto
B) deve risultare da atto scritto con firme autenticate
C) deve risultare da atto scritto, certificato davanti alla Direzione provinciale del lavoro
D) non deve necessariamente risultare da atto scritto
1682. Ai sensi dell'art. 4, c. 1, d. lgs. n. 368/2001, il termine del contratto di lavoro a tempo determinato può essere prorogato,
con il consenso del lavoratore e nel rispetto degli altri limiti ivi previsti: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.549)
A) una sola volta e a condizione che la proroga sia richiesta da ragioni obiettive e si riferisca alla stessa attività lavorativa per la quale è stato
stipulato il contratto
B) non più di due volte e a condizione che la proroga si riferisca alla stessa attività lavorativa per la quale è stato stipulato tale contratto
C) non più di due volte e a condizione che la proroga sia richiesta da ragioni obiettive
D) una sola volta e a condizione che permangano le stesse esigenze per cui è stato stipulato il contratto
1683. Ai sensi dell'art. 4, c. 1, d. lgs. n. 368/2001, quando la durata originaria del contratto a termine sia inferiore a tre anni, il
termine può essere prorogato, con il consenso del lavoratore e nel rispetto degli altri limiti ivi previsti: (Area 3 - Giuridicoamministrativo-finanziaria, n.550)
A) purché la durata complessiva del rapporto non risulti superiore a tre anni
B) purché la durata complessiva del rapporto non risulti superiore a quattro anni
C) purché la durata complessiva del rapporto non risulti superiore a cinque anni
D) purché la durata complessiva del rapporto non risulti superiore a tre anni e sei mesi
1684. Le pubbliche amministrazioni che abbiano assunto lavoratori con contratti di formazione e lavoro (C.F.L.) e che
intendano trasformare tali contratti in contratti di lavoro a tempo indeterminato: (Area 3 - Giuridico-amministrativofinanziaria, n.552)
A) devono comunque osservare il limite di cui all'art. 97, c. 3, Cost. e quanto stabilito dall'art. 35, d. lgs. n. 165/2001 in tema di assunzione di
personale nelle pubbliche amministrazioni
B) possono, alla scadenza dei C.F.L., procedere all'assunzione diretta dei lavoratori interessati
C) possono, alla scadenza dei C.F.L. procedere all'assunzione diretta del 30% dei lavoratori interessati
D) possono, alla scadenza dei C.F.L., procedere con un corso- concorso per l'assunzione dei lavoratori interessati, senza il rispetto di quanto
previsto dall'art. 35 d. lgs. n. 165/2001
1685. Ai sensi dell'art. 36, c. 2, d. lgs. n. 165/2001, la materia dei contratti di lavoro flessibili (contratti a tempo determinato,
contratti di formazione e lavoro, altri rapporti formativi, somministrazione di lavoro, lavoro accessorio) sono disciplinati:
(Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.553)
A) dai contratti collettivi nazionali in applicazione di quanto previsto dalle disposizioni di legge per ciascuna forma contrattuale
B) dalle disposizioni di legge dettate per ciascuna forma contrattuale
C) dai contratti collettivi integrativi in applicazione di quanto previsto dai contratti collettivi nazionali
D) dai contratti collettivi nazionali in applicazione dei regolamenti interni di ciascuna amministrazione
1686. La violazione di disposizioni imperative riguardanti l'assunzione o l'impiego di lavoratori, comporta per il dirigente
responsabile: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.554)
A) l'obbligo di rispondere per il maggior onere sopportato dalla p.a., qualora la violazione sia dovuta a dolo o colpa grave, oltre alla responsabilità ai
sensi dell'art. 21 d. lgs. n. 165/2001
B) sempre ed in ogni caso l'obbligo di rispondere per il maggior onere sopportato dalla p.a.
C) solo la responsabilità ai sensi dell'art. 21 d. lgs. n. 165/2001 senza alcun obbligo di rispondere per il maggior onere sopportato dalla p.a.
D) l'obbligo di rispondere per il maggior onere sopportato dalla p.a., qualora la violazione sia dovuta a dolo, oltre alla responsabilità ai sensi dell'art.
21 d. lgs. n. 165/2001
1687. Ai sensi dell'art. 1, c. 2, lett. b), d. lgs. n. 61/2000 per part-time si intende: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria,
n.555)
A) l'orario di lavoro fissato dal contratto individuale, inferiore alle 40 ore settimanali o all'eventuale minore orario normale fissato dai contratti collettivi
applicati dal datore di lavoro
B) l'orario di lavoro fissato dal contratto individuale, che risulti inferiore alle 40 ore settimanali
C) l'orario di lavoro fissato dal contratto individuale, inferiore all'orario normale fissato dal contratto collettivo nazionale di lavoro che sarebbe
applicabile ove il datore di lavoro fosse iscritto alle associazioni sindacali stipulanti
D) l'orario di lavoro fissato dal contratto individuale, che risulti inferiore all'orario normale fissato dal contratto collettivo applicato dal datore di lavoro
1688. Ai sensi dell'art. 7 d. lgs. n. 150/2009 le amministrazioni pubbliche valutano annualmente la performance organizzativa e
individuale. La funzione di misurazione e di valutazione della performance è svolta: (Area 3 - Giuridico-amministrativofinanziaria, n.556)
A) a) dagli Organismi indipendenti di valutazione della performance; dalla Commissione di cui all'articolo 13 d.lgs. 150/09; dai dirigenti di ciascuna
amministrazione, ai sensi degli artt. 16 e 17 d. lgs. n. 165 del 2001.
B) a) dagli Organismi indipendenti di valutazione della performance; dalla Commissione di cui all'articolo 13 d. lgs. N. 150/09;
C) esclusivamente dai dirigenti di ciascuna amministrazione.
D) dagli Organismi indipendenti di valutazione della performance; dai dirigenti di ciascuna amministrazione, ai sensi degli articoli 16 e 17 d. lgs. n.
165 del 2001.
1689. Ai sensi dell'art.9, d. lgs. n. 150/2009, la misurazione e la valutazione svolte dai dirigenti sulla performance individuale
del personale sono collegate: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.557)
A) al raggiungimento di specifici obiettivi di gruppo o individuali; alla qualità del contributo assicurato alla performance dell'unità organizzativa di
appartenenza, alle competenze dimostrate ed ai comportamenti professionali e organizzativi.
B) al raggiungimento di specifici obiettivi di gruppo o individuali; alla qualità del contributo assicurato alla performance dell'unità organizzativa di
appartenenza, alle competenze dimostrate ed ai comportamenti professionali e organizzativi; al numero di assenze maturate nell'anno di
riferimento
C) alla qualità del contributo assicurato alla performance dell'unità organizzativa di appartenenza, alle competenze dimostrate ed ai comportamenti
professionali e organizzativi; al numero di assenze maturate nell'anno di riferimento
D) al raggiungimento di specifici obiettivi di gruppo o individuali; alla qualità del contributo assicurato alla performance dell'unità organizzativa di
appartenenza; c)ai periodi di congedo di maternità, di paternità e parentale
1690. Ai sensi dell'art. 19, comma 6, del d. lgs. n. 150 del 2009, per quanto riguarda il personale dipendente, le disposizioni in
tema di graduatoria delle valutazioni individuali non si applicano: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.558)
A) se il numero dei dipendenti in servizio nell'amministrazione non è superiore a 8
B) se il numero dei dipendenti in servizio nell'amministrazione non è superiore a 200
C) se il numero dei dipendenti in servizio nell'amministrazione non è superiore a 25
D) se il numero dei dipendenti in servizio nell'amministrazione non è superiore a 15
1691. Ai sensi dell'art. 19, comma 6, del d. lgs. n. 150 del 2009, per quanto riguarda il personale con qualifica dirigenziale, le
disposizioni in tema di graduatoria delle valutazioni individuali non si applicano: (Area 3 - Giuridico-amministrativofinanziaria, n.559)
A) se il numero dei dirigenti in servizio nell'amministrazione non è superiore a 5
B) se il numero dei dirigenti in servizio nell'amministrazione non è superiore a 8
C) se il numero dei dirigenti in servizio nell'amministrazione non è superiore a 10
D) se il numero dei dirigenti in servizio nell'amministrazione non è superiore a 3
1692. Ai sensi dell'art. 23, c. 3, d.lgs. n. 150 del 2009, la collocazione nella fascia di merito alta ai sensi dell'articolo 19, c. 2, del
medesimo d.lgs., per tre anni consecutivi, ovvero per cinque annualità anche non consecutive, costituisce: (Area 3 Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.560)
A) titolo prioritario ai fini dell'attribuzione delle progressioni economiche.
B) titolo rilevante ai fini dell'attribuzione delle progressioni economiche.
C) titolo liberamente valutabile ai fini dell'attribuzione delle progressioni economiche.
D) titolo rilevante ai fini dell'attribuzione dei posti riservati nei concorsi per l'accesso all'area superiore
1693. Ai sensi dell'art. 24, c. 3, d. lgs. n. 150 del 2009, la collocazione nella fascia di merito alta, di cui all'articolo 19, c. 2, del
medesimo d.lgs., per tre anni consecutivi, ovvero per cinque annualità anche non consecutive, costituisce: (Area 3 Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.561)
A) titolo rilevante ai fini della progressione di carriera
B) titolo prioritario ai fini della progressione di carriera
C) titolo liberamente valutabile ai fini dell'attribuzione delle progressioni di carriera.
D) titolo prioritario ai fini dell'attribuzione dei posti riservati nei concorsi per l'accesso all'area superiore
1694. Ai sensi del'art. 52, c. 5, d. lgs. n. 165/2001, l'assegnazione del lavoratore pubblico a mansioni superiori al di fuori delle
ipotesi previste dallo stesso articolo è: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.562)
A) nulla
B) annullabile
C) inefficace
D) illegittima
1695. Ai sensi dell'art. 52, c. 5, d.lgs. n. 165/2001, nel caso di illegittima adibizione del prestatore di lavoro pubblico a
mansioni superiori, il dirigente che ha disposto l'assegnazione: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.563)
A) risponde personalmente del maggior onere conseguente, se ha agito con dolo o colpa grave
B) risponde personalmente sempre ed in ogni caso del maggior onere conseguente
C) non è mai chiamato a rispondere personalmente, dato il rapporto di immedesimazione organica
D) risponde personalmente del maggior onere conseguente, solo se ha agito con dolo
1696. La responsabilità dirigenziale, ai sensi dell'art. 21, d.lgs. n. 165 del 2001, consegue: (Area 3 - Giuridico-amministrativofinanziaria, n.564)
A) al mancato raggiungimento degli obiettivi, accertato attraverso le risultanze del sistema di valutazione di cui al d. lgs. N. 150/09 (riforma Brunetta),
ovvero all'inosservanza delle direttive imputabili al dirigente
B) al mancato raggiungimento degli obiettivi accertato attraverso le risultanze del sistema di valutazione di cui al d. lgs. N. 150/09 (riforma Brunett
ovvero all'inadempimento degli obblighi contrattuali
C) al mancato raggiungimento degli obiettivi accertato attraverso le risultanze del sistema di valutazione di cui al d. lgs. N. 150/09 (riforma Brunett
ovvero alla violazione di norme legali o contrattuali
D) all'inadempimento degli obblighi contrattuali ovvero all'inosservanza delle direttive imputabili al dirigente nel caso in cui tali inadempienze abbiano
determinato il mancato raggiungimento degli obiettivi fissati
1697. Ai sensi dell'art. 2109, c. 2, del codice civile, il tempo del godimento delle ferie annuali:
amministrativo-finanziaria, n.566)
(Area 3 - Giuridico-
A) è stabilito dal datore di lavoro, tenuto conto dell'interesse dell'impresa e degli interessi del prestatore di lavoro
B) è stabilito dal datore di lavoro, tenuto conto dell'interesse dell'impresa e degli interessi del prestatore di lavoro; l'art. 2109 è però da considerarsi
abrogato a seguito dell'entrata in vigore del d.lgs. n. 66/2003.
C) è stabilito dal datore di lavoro, tenuto conto dell'interesse dell'impresa e degli interessi del prestatore di lavoro; l'art. 2109 non è però applicabile
al lavoro alle dipendenze delle P.A.
D) è stabilito dal datore di lavoro, tenuto conto esclusivamente dell'interesse dell'impresa
1698. Le ferie annuali, ai sensi dell'art. 10, d.lgs. n. 66/2003, non possono avere una durata inferiore a quattro settimane:
(Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.567)
A) e non possono essere sostituite da un'indennità per ferie non godute, salvo il caso di risoluzione del rapporto di lavoro
B) ma i contratti collettivi possono prevedere una durata minore
C) ma i contratti collettivi possono prevedere che siano sostituite da un'indennità per ferie non godute
D) ma con apposita pattuizione tra le parti è possibile stabilire una durata inferiore a fronte del versamento di un'indennità.
1699. Nel comparto scuola, secondo le previsioni del contratto collettivo, le ferie del personale docente: (Area 3 - Giuridicoamministrativo-finanziaria, n.569)
A) devono essere godute durante i periodi di sospensione delle attività didattiche; nella rimanente parte dell'anno, è consentito andare in ferie per un
periodo non superiore a sei giornate lavorative.
B) devono essere godute durante i periodi di sospensione delle attività didattiche; nella rimanente parte dell'anno, è consentito andare in ferie per un
periodo non superiore a dieci giornate lavorative.
C) possono di preferenza essere godute durante i periodi di sospensione delle attività didattiche
D) devono essere godute per almeno due settimane consecutive durante i periodi di sospensione delle attività didattiche
1700. Il personale docente e ATA, in servizio presso un'istituzione scolastica, deve richiedere le ferie: (Area 3 - Giuridicoamministrativo-finanziaria, n.570)
A) al dirigente scolastico
B) al dirigente scolastico per quanto riguarda il personale docente; al DSGA per quanto riguarda il personale ATA
C) al DSGA
D) alla amministrazione scolastica regionale
1701. Ai sensi dell'art. 1, c. 3, d. lgs. n. 368/2001, copia dell'atto scritto da cui risulta l'apposizione del termine al contratto di
lavoro subordinato: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.571)
A) deve essere consegnata dal datore di lavoro al lavoratore entro cinque giorni lavorativi dall'inizio della prestazione
B) deve essere inviata dal datore di lavoro alla Direzione provinciale del lavoro entro venti giorni dalla sua sottoscrizione
C) deve essere consegnata dal datore di lavoro entro tre giorni lavorativi dall'inizio della prestazione
D) deve essere consegnata dal datore di lavoro al lavoratore il giorno stesso dell'inizio della prestazione
1702. Ai sensi dell'art. 1, c. 2, lett. e), d. lgs. n. 61/2000, ai fini del medesimo decreto, per lavoro supplementare svolto dal
lavoratore a tempo parziale si intende: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.572)
A) quello corrispondente alle prestazioni lavorative svolte oltre l'orario di lavoro concordato con il lavoratore stesso, entro il limite del tempo pieno
B) quello corrispondente alle prestazioni lavorative svolte oltre il limite del tempo pieno
C) quello corrispondente alle prestazioni lavorative svolte oltre il limite dell'orario giornaliero cui il lavoratore è tenuto per contratto
D) quello corrispondente alle prestazioni lavorative svolte oltre l'orario di lavoro concordato con il lavoratore stesso, entro il limite delle 36 ore
settimanali
1703. Ai sensi dell'art. 1 d. lgs. n. 61/2000, per rapporto a tempo parziale di tipo verticale si intende: (Area 3 - Giuridicoamministrativo-finanziaria, n.573)
A) quello in relazione al quale risulti previsto che l'attività lavorativa sia svolta a tempo pieno ma limitatamente a periodi predeterminati nel corso
della settimana, del mese o dell'anno
B) quello in relazione al quale risulti previsto che l'attività lavorativa sia svolta a tempo pieno ma limitatamente a periodi predeterminati nel corso
della settimana
C) quello in cui la riduzione di orario rispetto al tempo pieno è prevista in relazione all'orario normale giornaliero di lavoro
D) quello in cui la riduzione di orario rispetto al tempo pieno è prevista in relazione all'orario normale giornaliero di lavoro, salvo alcuni periodi
predeterminati nel corso del mese in cui lè previsto che l'attività lavorativa sia svolta a tempo pieno
1704. Ai sensi dell'art. 4, c. 2, lett. a), d. lgs. n. 61/2000, il lavoratore con contratto di lavoro a tempo parziale di tipo
orizzontale, ha diritto ad un periodo di prova di durata: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.574)
A) uguale a quella prevista per il lavoratore a tempo pieno comparabile
B) ridotta, rispetto a quella prevista per il lavoratore a tempo pieno comparabile, in proporzione all'orario svolto
C) pari ad un terzo di quella prevista per il lavoratore a tempo pieno comparabile
D) uguale a quella prevista per il lavoratore a tempo pieno comparabile, salvo la previsione di un periodo ridotto da parte dei contratti collettivi
1705. Ai sensi dell'art. 2087 codice civile nell'esercizio dell'impresa l'imprenditore è tenuto ad adottare: (Area 3 - Giuridicoamministrativo-finanziaria, n.575)
A) le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l'esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l'integrità fisica e la personalità morale dei
lavoratori
B) tutte le misure idonee per tutelare la sola integrità fisica dei lavoratori
C) tutti i provvedimenti richiesti dalle normative vigenti in materia di tutela dell'integrità fisica e della personalità morale dei lavoratori
D) le misure che, secondo l'esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare la sola integrità fisica dei lavoratori
1706. Ai fini del d. lgs. N. 81/08 (Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori), nell'ambito delle
istituzioni scolastiche, lo studente è equiparato al lavoratore? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.576)
A) Sì, limitatamente ai periodi in cui faccia effettivo uso di apparecchiature fornite di videoterminali o di laboratori
B) No, mai in quanto il Testo Unico si applica solo a chi svolge una attività lavorativa
C) Sì, in ogni caso in quanto il Testo Unico tutela la sicurezza di chiunque frequenti l'istituto scolastico
D) No, eccetto i periodi in cui faccia effettivo uso di palestre o attrezzature sportive
1707. Ai fini del d. lgs. N. 81/08 (Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori), nelle pubbliche
amministrazioni, per "datore di lavoro" si intende: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.577)
A) il dirigente al quale spettano i poteri di gestione ovvero il funzionario non avente qualifica dirigenziale nei casi in cui sia preposto ad un ufficio
avente autonomia gestionale
B) l'organo di vertice di ciascuna amministrazione
C) il dirigente o il funzionario preposto all'ufficio della gestione del personale
D) solo il dirigente al quale spettano i poteri di gestione
1708. Ai fini del d. lgs. N. 81/08 (Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori), il soggetto che
collabora con il datore di lavoro nella valutazione dei rischi ed è nominato per effettuare la sorveglianza sanitaria è: (Area 3 Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.578)
A) il medico competente
B) il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza
C) il preposto
D) il responsabile del servizio di prevenzione e protezione
1709. Ai fini del d. lgs. N. 81/08 (Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori), per "dirigente" si
intende la persona che: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.579)
A) attua le direttive del datore di lavoro organizzando l'attività lavorativa e vigilando su di essa
B) sovrintende alla attività lavorativa e garantisce l'attuazione delle direttive ricevute, controllandone la corretta esecuzione da parte dei lavoratori ed
esercitando un funzionale potere di iniziativa
C) coordina su designazione del datore di lavoro a cui risponde, il servizio di prevenzione e protezione
D) è titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore
1710. Ai fini del d. lgs. N. 81/08 (Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori), cosa si intende
per "valutazione dei rischi"? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.580)
A) valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori, finalizzata ad individuare adeguate misure di
prevenzione e protezione e ad elaborare il programma di misure atte a garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di salute e sicurezza
B) valutazione ipotetica dei rischi di patologie tumorali per i lavoratori addetti a determinati settori di attività, finalizzata ad individuare possibili misure
di prevenzione e protezione
C) valutazione globale di tutte le situazione di pericolo attuale per la salute e la sicurezza dei lavoratori, finalizzata all'adozione di misure di primo
soccorso
D) valutazione globale di tutti i casi di pericolo per l'incolumità dei lavoratori e sicurezza dei luoghi di lavoro, finalizzata alla predisposizione di un
piano per la gestione delle emergenze
1711. Ai sensi dell'art. 4 d. lgs. N. 81/08 (Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori), ai fini
della determinazione del numero di lavoratori dal quale il medesimo decreto legislativo fa discendere particolari obblighi, non
sono in alcun modo computati: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.581)
A) gli allievi degli istituti di istruzione e universitari nei quali si faccia uso di laboratori, attrezzature di lavoro, agenti chimici, fisici e biologici, ivi
comprese le attrezzatture munite di videoterminali
B) tutti i lavoratori assunti con contratto a tempo determinato a prescindere dalle ragioni dell'assunzione
C) i lavoratori assunti a tempo parziale
D) i collaboratori coordinati e continuativi che prestano la loro attività in forma esclusiva a favore del datore di lavoro
1712. Ai sensi dell'art. 16 d. lgs. N. 81/08 (Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori), quale
dei seguenti limiti e condizioni è richiesto, tra gli altri, affinché il datore di lavoro possa validamente procedere alla delega di
funzioni? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.582)
A) che la delega risulti da atto scritto e recante data certa e che sia accettata dal delegato per iscritto
B) che la delega risulti conferita solo per funzioni che non richiedono autonomia di spesa
C) che la delega e la relativa accettazione risultino da scrittura privata autenticata da un notaio o da pubblico ufficiale
D) che il delegato rivesta un ruolo apicale nell'ambito dell'organizzazione lavorativa
1713. Ai sensi dell'art. 15 d. lgs. N. 81/08 (Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori) tra le
misure generali di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro si annovera: (Area 3 - Giuridicoamministrativo-finanziaria, n.583)
A) il rispetto dei principi ergonomici nell'organizzazione del lavoro, nella concezione dei posti di lavoro, nella scelta delle attrezzature e nella
definizione dei metodi di lavoro
B) la designazione del rsponsabile del servizio di prevenzione e protezione
C) l'obbligo di fornire ai lavoratori i necessari ed idonei dispositivi di sicurezza individuale
D) individuare le priorità della ricerca in tema di prevenzione dei rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori
1714. Ai sensi dell'art. 17 d. lgs. N. 81/08 (Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori) il datore
di lavoro non può delegare: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.584)
A) l'attività di valutazione dei rischi con la conseguente elaborazione del relativo documento
B) la nomina del medico competente
C) l'adempimento degli obblighi di formazione, informazione e addestramento dei lavoratori
D) l'attività di manutenzione regolare di ambienti, attrezzature ed impianti
1715. Ai sensi dell'art. 18. c. 3, d. lgs. N. 81/08 (Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori), gli
obblighi relativi agli interventi di manutenzione necessari per assicurare la sicurezza dei locali assegnati in uso ad istituti
scolastici su chi gravano? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.585)
A) sull'amministrazione tenuta, per legge o per contratto, alla fornitura e manutenzione dell'immobile
B) sul dirigente scolastico
C) sul responsabile amministrativo
D) sul dirigente dell'amministrazione scolastica regionale
1716. Ai sensi dell'art. 28 d. lgs. N. 81/08 (Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori) la
valutazione dei rischi deve necessariamente riguardare: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.586)
A) anche i rischi collegati allo stress lavoro-correlato
B) solo i rischi riguardanti gruppi di lavoratori esposti a particolari pericoli
C) solo i rischi riguardanti le lavoratrici in stato di gravidanza
D) tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori ad eccezione di quelli riguardanti le lavoratrici in gravidanza, che sono tutelate in virtù del d.
lgs. N. 151/01
1717. Ai sensi dell'art. 33 d. lgs. N. 81/08 (Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori) rientra
tra i compiti del servizio di prevenzione e protezione dai rischi professionali: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria,
n.587)
A) elaborare le procedure di sicurezza per le varie attività aziendali
B) assicurare che ciascun lavoratore riceva una formazione sufficiente ed adeguata in materia di salute e sicurezza
C) effettuare la visita medica periodica per controllare lo stato di salute dei lavoratori ed esprimere il giudizio di idoneità alla mansione
D) organizza i necessari rapporti con i servizi pubblici competenti in materia di primo soccorso, lotta anticendio e gestione delle emergenze
1718. Ai fini del d. lgs. N. 81/08 (Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori), il soggetto che, in
possesso delle capacità e dei requisiti professionali richiesti dalla legge, viene designato dal datore di lavoro per coordinare
il servizio di prevenzione e protezione è denominato: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.588)
A) responsabile del servizio di prevenzione e protezione
B) addetto al servizio di prevenzione e protezione
C) medico competente
D) rappresentante dei lavoratori per la sicurezza
1719. Ai sensi dell'art. 32 d. lgs. N. 81/08 (Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori), in
assenza di personale interno che possa svolgere le funzioni del responsabile del servizio di prevenzione e protezione, gli
istituti scolastici: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.589)
A) possono raggrupparsi ed avvalersi in maniera comune di un unico esperto esterno, tramite stipula di apposita convenzione, in via prioritaria con
gli enti locali proprietari degli edifici scolastici
B) devono raggrupparsi ed avvalersi in maniera comune di un unico esperto esterno, tramite stipula di apposita convenzione, in via prioritaria con gli
enti locali proprietari degli edifici scolastici
C) devono necessariamente rivolgersi ad enti o istituti specializzati in materia di salute e sicurezza sul lavoro
D) possono rivolgersi ad enti o istituti specializzati in materia di salute e sicurezza sul lavoro
1720. Ai sensi dell'art. 34 d. lgs. N. 81/08 (Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori), il
dirigente scolastico può svolgere direttamente i compiti propri del servizio di prevenzione e protezione? (Area 3 - Giuridicoamministrativo-finanziaria, n.590)
A) Sì, quando nell'istituto scolastico siano impiegati meno di 200 dipendenti e dandone preventiva informazione al rappresentante dei lavoratori per
la sicurezza
B) Sì, quando nell'istituto scolastico siano impiegati meno di 50 dipendenti e senza necessità di preventiva informazione al rappresentante dei
lavoratori per la sicurezza
C) In ogni caso, purché venga data preventiva informazione al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza
D) In nessun caso, essendo sempre obbligatoria la nomina di soggetti diversi dal datore di lavoro
1721. Ai fini dell'adempimento degli obblighi in tema di gestione delle emergenze e prevenzione incendi, ai sensi dell'art. 43 d.
lgs n. 81/08 (Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori) il datore di lavoro deve: (Area 3 Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.591)
A) garantire la presenza di mezzi di estinzione idonei alla classe di incendio ed al livello di rischio sul luogo di lavoro
B) ricevere le informazioni provenienti dai servizi di vigilanza
C) nominare il responsabile e gli addetti al servizio di prevenzione e protezione
D) consultarsi periodicamente e comunque ogni 6 mesi con il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza
1722. Ai sensi del d. lgs. 81/08 (Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori), la persona eletta
o designata per rappresentare i lavoratori per quanto concerne gli aspetti della salute e della sicurezza durante il lavoro è:
(Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.592)
A) il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza
B) il rappresentante sindacale aziendale
C) l'addetto al servizio di prevenzione e protezione
D) medico competente
1723. Ai sensi dell'art. 47 d. lgs. 81/08(Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori) la nomina
del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza è: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.593)
A) sempre prevista per tutte le aziende o unità produttiva
B) è prevista solo per le aziende che impiegano nell'unità produttiva più di 15 dipendenti
C) è facoltativa e rimessa alla iniziativa dei lavoratori
D) è prevista solo per le aziende che occupano nel comune almeno 60 dipendenti
1724. Ai sensi dell'art. 50 d. lgs. 81/08 (Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori) il
rappresentante dei lavoratori per la sicurezza: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.594)
A) deve disporre del tempo necessario allo svolgimento dell'incarico senza perdita della retribuzione e non può subire pregiudizio alcuno a causa del
proprio incarico
B) può essere contemporaneamente nominato responsabile del servizio di prevenzione e protezione
C) deve svolgere il suo incarico al di fuori dell'orario di lavoro, pena una riduzione proporzionale della retribuzione
D) può vedersi ridotta la retribuzione ma non può mai subire pregiudizio alcuno a causa del proprio incarico
1725. Ai sensi dell'art. 173 d. lgs. 81/08 (Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori), per
lavoratore addetto ad attrezzatura munita di videoterminale si intende: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.595)
A) il lavoratore che utilizza il videoterminale, in modo sistematico o abituale, per venti ore settimanali, dedotte le interruzioni prescritte dalla legge
B) qualunque lavoratore che utilizza il videoterminale, anche in modo non abituale o sistematico
C) il lavoratore che utilizza il videoterminale, in modo sistematico o abituale, per venticinque ore settimanali, dedotte le interruzioni prescritte dalla
legge
D) il lavoratore che utilizza il videoterminale, in modo sistematico o abituale, per venticinque ore settimanali, comprese le interruzioni prescritte dalla
legge
1726. Ai sensi dell'art. 174 (Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori), per quanto riguarda le
attività lavorative che comportano l'utilizzo di videoterminali, le postazioni di lavoro devono essere analizzate dal datore di
lavoro con particolare riguardo ai problemi per: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.596)
A) a)la vista e gli occhi; b)la postura e l'affaticamento fisico e mentale; c)le condizioni ergonomiche e di igiene ambientale
B) a)la vista e l'udito; b)la postura e l'affaticamento fisico; c)le condizioni ergonomiche e di igiene ambientale
C) le eventuali patologie da sovraccarico biomeccanico, in particolare dorso-lombari
D) a)l'udito; b)il livello di vibrazioni mano-braccio; il microclima
1727. Ai sensi dell'art. 175 d.lgs. N. 81/08 (Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori) i
lavoratori addetti ad attrezzature munite di videoterminali hanno diritto, salvo diversa previsione della contrattazione
collettiva: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.597)
A) ad una interruzione dell'attività mediante pausa di 15 minuti ogni 120 minuti applicazione continuativa al videoterminale
B) ad una interruzione dell'attività mediante pausa di 10 minuti ogni 120 minuti di applicazione anche non continuativa al videoterminale
C) ad una interruzione dell'attività mediante pausa di 20 minuti ogni 115 minuti di applicazione continuativa al videoterminale
D) ad una interruzione dell'attività mediante pausa di 10 minuti ogni 115 minuti di applicazione anche non continuativa al videoterminale
1728. Ai fini del d. lgs. N. 81/08 (Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori), per agenti fisici si
intendono, tra gli altri: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.598)
A) il rumore, gli ultrasuoni e gli infrasuoni
B) la movimentazione manuale dei carichi
C) qualsiasi microrganismo che potrebbe provocare infezioni, allergie o intossicazioni
D) i composti chimici pericolosi
1729. Ai sensi dell'art. 182 d. lgs. 81/08 (Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori), in
relazione al progresso tecnico e ai relativi strumenti di controllo, i rischi derivanti da agenti fisici: (Area 3 - Giuridicoamministrativo-finanziaria, n.599)
A) devono essere eliminati alla fonte o ridotti al minimo
B) devono solo essere ridotti al minimo
C) devono essere eliminati alla fonte solo per i lavoratori appartenenti a gruppi sensibili al rischio, incluse le donne in gravidanza ed i minori.
D) devono essere mantenuti entro limiti accettabili
1730. Ai sensi dell'art. 15 d. lgs. N. 81/08 (Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori) tra le
misure generali di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro si annovera: (Area 3 - Giuridicoamministrativo-finanziaria, n.600)
A) la formazione, l'informazione e l'addestramento dei lavoratori
B) l'addestramento dei dirigenti e preposti
C) la segnalazione tempestiva di ogni condizione di pericolo che si verifichi surante il lavoro
D) la verifica dell'idoneità tecnico- professionale delle imprese appaltatrici
1731. I procedimenti di scelta dell'appaltatore (oltre al dialogo competitivo) sono i seguenti:
amministrativo-finanziaria, n.605)
(Area 3 - Giuridico-
A) Procedura aperta, procedura ristretta, procedura negoziata
B) Procedura aperta, procedura ristretta, procedura negoziata, affidamento diretto
C) Procedura aperta, procedura ristretta, cottimo fiduciario
D) Procedura aperta, procedura negoziata, cottimo fiduciario
1732. In base al Dlgs 163/2006, la "centrale di committenza" è: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.606)
A) un'amministrazione aggiudicatrice che acquista forniture o servizi destinati ad amministrazioni aggiudicatrici o altri enti aggiudicatori ovvero
aggiudica appalti pubblici o conclude accordi quadro di lavori, forniture o servizi destinati ad amministrazioni aggiudicatrici o altri enti
aggiudicatori.
B) un'amministrazione aggiudicatrice che acquista forniture o servizi destinati ad amministrazioni aggiudicatrici o altri enti aggiudicatori
C) un'amministrazione aggiudicatrice che aggiudica appalti pubblici o conclude accordi quadro di lavori, forniture o servizi destinati ad
amministrazioni aggiudicatrici o altri enti aggiudicatori.
D) un'amministrazione aggiudicatrice che acquista forniture o servizi destinati esclusivamente a sé stessa.
1733. Cosa si intende per "profilo di committente? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.607)
A) il sito informatico di una stazione appaltante, su cui sono pubblicati gli atti e le informazioni previsti dal Codice dei contratti pubblici (D.Lgs
163/2006)
B) l'albo di un ente pubblico
C) la struttura organizzativa di una stazione appaltante
D) la struttura organizzativa dell'impresa
1734. In tema di appalti pubblici, la procedura aperta è (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.608)
A) la procedura in cui ogni operatore economico interessato può presentare un'offerta.
B) la procedura alle quali ogni operatore economico può chiedere di partecipare e in cui possono presentare un'offerta soltanto gli operatori
economici invitati dalle stazioni appaltanti
C) la procedura nella quale la stazione appaltante, avvia un dialogo con i candidati ammessi, al fine di elaborare soluzioni atte a soddisfare le sue
necessità per poi invitare i candidati selezionati a presentare una offerta
D) la procedura in cui le stazioni appaltanti consultano gli operatori economici da loro scelti e negoziano con uno o più di essi le condizioni
dell'appalto.
1735. In tema di contratti pubblici, il cottimo fiduciario è: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.609)
A) la procedura in cui le stazioni appaltanti consultano gli operatori economici da loro scelti e negoziano con uno o più di essi le condizioni
dell'appalto.
B) la procedura in cui ogni operatore economico interessato può presentare un'offerta.
C) la procedura nella quale la stazione appaltante, avvia un dialogo con i candidati ammessi, al fine di elaborare soluzioni atte a soddisfare le sue
necessità per poi invitare i candidati selezionati a presentare una offerta
D) la procedura alle quali ogni operatore economico può chiedere di partecipare e in cui possono presentare un'offerta soltanto gli operatori
economici invitati dalle stazioni appaltanti
1736. Secondo l'art. 33 del Decreto Interministeriale 1/02/2001, n. 44, al dirigente scolastico spetta l'intera competenza
deliberativa in ordine all'attività negoziale dell'istituzione scolastica, salvo che: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria,
n.610)
A) negli specifici casi attribuiti alla competenza deliberativa del Consiglio di Istituto nonchè in quelli in cui al Consiglio di Istituto spetta la previa
determinazione dei criteri e dei limiti per lo svolgimento, da parte del dirigente scolastico, della conseguente attività negoziale
B) negli specifici casi attribuiti alla competenza deliberativa del Consiglio di Istituto
C) negli specifici casi in cui al Consiglio di Istituto spetta la determinazione dei criteri e dei limiti per lo svolgimento, da parte del dirigente scolastico,
di determinate attività negoziali.
D) Nei casi espressamente indicati dal D.Lgs. 165/2001.
1737. Il limite di spesa di € 2000 fissato dall'art. 34 del Decreto Interministeriale 1/02/2001, n. 44 per l'ordinaria attività di
contrattazione delle istituzioni scolastiche è da riferire: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.612)
A) al singolo contratto da affidare
B) all'attività negoziale programmata per l'anno scolastico
C) ai contratti della stessa tipologia
D) all'attività negoziale a cui non si applica il D.Lgs. n 163/2006
1738. Le istituzioni scolastiche statali hanno piena autonomia negoziale, fatte salve: (Area 3 - Giuridico-amministrativofinanziaria, n.613)
A) le specifiche limitazioni poste da leggi e regolamenti nonché dal regolamento concernente le istruzioni generali sulla gestione amministrativocontabile delle istituzioni scolastiche (DI n. 44/2001)
B) le specifiche limitazioni derivanti dal D.Lgs. n. 163/2006 (Codice dei contratti pubblici)
C) le specifiche limitazioni derivanti dal D.Lgs. n 297/1994 (TU leggi sulla scuola)
D) le specifiche limitazioni derivanti dalla L. n 241/1990
1739. Dal punto di vista giuridico, l'attribuzione ad un ente pubblico della piena autonomia negoziale, comporta che: (Area 3 Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.614)
A) l'ente pubblico ha la capacità negoziale che il codice civile assegna ai soggetti giuridici dell'ordinamento
B) l'ente pubblico ha la capacità negoziale ad esso attribuita specificatamente dalle disposizioni speciali che ne regolano il funzionamento
C) al dirigente dell'ente pubblico è attribuita autonomia decisionale piena in ordine ai contratti da concludere
D) il'ente pubblico ha piena discrezionalità decisionale in ordine ai contratti da concludere senza dovere richiedere l'autorizzazione all'ente vigilante
1740. Un impegno contrattuale assunto per telefono dal dirigente scolastico è relativamente all'istituzione scolastica: (Area 3
- Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.615)
A) illegittimo e nullo
B) illegittimo e annullabile
C) legittimo e valido
D) legittimo, se autorizzato dal Direttore regionale
1741. Con riferimento alla forma del contratto, il DI n 44/2001 prevede che i contratti delle istituzioni scolastiche siano
stipulati: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.616)
A) nelle forme previste dalle relative disposizioni di legge e, nel caso vi sia libertà di forma, mediante scambio di corrispondeza secondo l'uso del
commercio
B) esclusivamente mediante scrittura privata ovvero in forma pubblica amministrativa
C) esclusivamente mediante scambio di corrispondeza secondo l'uso del commercio
D) mediante scambio di corrispondenza secondo l'uso del commercio o per fatti concludenti
1742. In base al DI n 44/2001, è fatto divieto alle istituzioni scolastiche di concludere: (Area 3 - Giuridico-amministrativofinanziaria, n.617)
A) contratti aletaori, operazioni finanziarie speculative nonché contratti per la partecipazione a società di persone e di capitali
B) contratti aletaori e operazioni finanziarie speculative
C) contratti per la partecipazione a società di persone e di capitali
D) operazioni finaziarie e speculative e contratti per la partecipazione a società di persone e di capitali
1743. In base al DI n 44/2001, il dirigente scolstico può delegare lo svolgimento di singole attività negoziali: (Area 3 Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.618)
A) al direttore dei servizi generali e amministrativi ovvero a docenti da lui individuati
B) al direttore dei servizi generali e amministrativi ovvero a docenti individuati da Consiglio d'Istituto
C) esclusivamente a docenti individuati dal Collegio dei docenti
D) esclusivamente al direttore dei servizi generali e amministrativi
1744. In base al DI n 44/2001, la competenza deliberativa in ordine all'adesione dell'istituzione scolastica a reti di scuole
spetta: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.619)
A) al Consiglio di Istituto
B) al dirigente scolastico
C) al Consiglio di Istituto, su conforme parere del dirigente scolastico
D) al dirigente scolastico, su conforma parere del Collegio dei docenti
1745. In base al DI n 44/2001, il dirigente scolastico è competente alla conclusione dei contratti di sponsorizzazione: (Area 3 Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.620)
A) previa deliberazione del Consiglio di Istituto di determinazione dei criteri e dei limiti per lo svolgimento di tale attività negoziale
B) in base alla sua autonoma valutazione
C) previa deliberazione del Collegio dei docenti di determinazione dei criteri e dei limiti per lo svolgimento di tale attività negoziale
D) solo se a ciò autorizzato dall'Ufficio scolastico regionale
1746. Le istituzioni scolastiche sono tenute a rispettare le norme dell'Unione europea in materia di appalti pubblici? (Area 3 Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.621)
A) sì, nei casi ed al ricorrere dei presupposti indicati dalle norme comunitarie e nazionali di recepimento in materia
B) sì, ma solo se il contratto da affidare eccede la soglia comunitaria
C) no, mai, applicandosi ad esse le sole disposizioni contenute nel DI n 44/2001
D) sì, ma solo nei casi in cui le norme dell'Unione europea facciano esplicito rifermento agli enti di istruzione e formazione
1747. Per la stipulazione del contratti in forma pubblica, le funzioni di ufficiale rogante per le istituzioni scolastiche sono
svolte: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.622)
A) dal direttore dei servizi generali e amministrativi o da un funzionario da questi appositamente delegato
B) da un notaio
C) dal dirigente scolastico
D) dall'ufficiale rogante presente presso l'Ufficio scolastico regionale
1748. Con riferimento alla pubblicità dell'attività contrattuale, il DI n 44/2001 prevede che: (Area 3 - Giuridico-amministrativofinanziaria, n.623)
A) copia dei contratti conclusi in base al DI n 44/2001 sia messa a disposizione del Consiglio di Istituto e sia affissa all'albo della scuola
B) copia dei contratti conclusi in base al DI n 44/2001 sia messa a disposizione del Consiglio di Istituto, ma ne vieta la pubblicazione
C) copia dei contratti conclusi in base al DI n 44/2001 sia consegnata ai componenti del Consiglio di Istituto su loro richiesta
D) copia dei contratti conclusi in base al DI n 44/2001 sia messa a disposizione del Consiglio di Istituto e del Collegio dei docenti
1749. In base al DI n 44/2001, le istituzioni scolastiche possono concludere contratti di sponsorizzazione? (Area 3 - Giuridicoamministrativo-finanziaria, n.624)
A) sì, salvo che con soggetti le cui finalità ed attività siano in contrasto con la funzione educativa della scuola
B) no, ritenendosi la causa pubblicitaria insita nella sponsorizzazione contraria all'interesse pubblico
C) sì, ma esclusivamente con soggetti che abbiano dimostrato particolare attenzione e sensibilità nei confronti dei problemi dei giovani
D) sì, ma esclusivamente con soggetti pubblici
1750. In base al DI n 44/2001, quale precauzione deve accompagnare l'uso temporaneo da parte di terzi dell'edificio
scolastico? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.625)
A) Alla stipulazione da parte del concessionario di una polizza di assicurazione per la responsabilità civile
B) Alla specifica autorizzazione da parte dell'Ufficio scolastico regionale
C) Alla specifica autorizzazione da parte del Prefetto
D) Alla regolarità nel pagamento delle tasse da parte del concessionario
1751. In base al DI n 44/2001, il dirigente scolastico è competente alla conclusione dei contratti di prestazione d'opera per
l'arricchimento dell'offerta formativa: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.626)
A) previa deliberazione del Consiglio di Istituto, sentito il Collegio dei docenti, di determinazione delle procedure e dei criteri di scelta del contraente
nonché del limite massimo dei compensi attribuibili
B) in base alla sua autonoma valutazione
C) previa deliberazione del Collegio dei docenti di determinazione dei criteri e dei limiti per lo svolgimento di tale attività negoziale
D) solo se a ciò autorizzato dall'Ufficio scolastico regionale
1752. In relazione ai contratti di appalto degli enti pubblici, qual è la funzione del collaudo?
amministrativo-finanziaria, n.627)
(Area 3 - Giuridico-
A) di verificare ed attestare la regolare esecuzione del contratto e quindi l'adempimento delle obbligazioni assunte dal contraente dell'ente pubblico
B) di verificare ed attestare il possesso da parte del contraente dell'ente pubblico dei requisiti soggettivi richiesti in sede di procedimento selettivo
C) di verificare ed attestare la regolarità fiscale e previdenziale del contraente dell'ente pubblico
D) di verificare ed attestare il credito bancario di cui gode il contraente dell'ente pubblico
1753. C.I.G. è acronimo di: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.628)
A) codice identificativo gara (nel contesto dei contratti pubblici)
B) circolo internazionale gioventù (nel contesto delle politiche giovanili)
C) centro italiano giovani (nel contesto delle politiche giovanili)
D) codice internazionale gara (nel contesto dei contratti pubblici)
1754. Chi assegna il C.I.G. alle istituzioni scolastiche? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.629)
A) L'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture
B) il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca
C) l'Ufficio scolastico regionale
D) l'Agenzia delle Entrate
1755. In base al DI n 44/2001, le istituzioni scolastiche possono svolgere attività di servizi per conto terzi? (Area 3 - Giuridicoamministrativo-finanziaria, n.630)
A) Sì, nell'esercizio dei compiti di formazione ed educativi, previa deibera del Consiglio di Istituto di determinazione delle condizioni contrattuali e
delle garanzie da richiedere ai terzi
B) Sì, nell'esercizio dei compiti di formazione ed educativi, previa autorizzazione da parte dell'Ufficio scolastico regionale
C) No, mai, in quanto lo svolgimento di attività di servizi per conto di terzi è incompatibile con la natura pubblica della scuola
D) No, mai, in quanto lo svolgimento di attività di servizi per conto terzi è incompatibile con la struttura del bilancio delle scuole
1756. In base al DI n 44/2001, le istituzioni scolastiche possono concludere contratti di concessione in uso di parte del
proprio sito informatico? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.631)
A) Sì, con istituzioni di volontariato, associazioni tra studenti, enti di interesse culturale
B) Sì, esclusivamente con altre istituzioni scolastiche
C) Sì, esclusivamente con altre istituzioni scolastiche ed altri enti pubblici
D) Sì, con i soggetti previamente identificati nel regolamento di Istituto
1757. Nel caso in cui l'istituzione scolastica abbia concesso a terzi l'uso di parti del proprio sito informatico, il dirigente
scolastico può disattivare il collegamento prima della scadenza del contratto? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria,
n.632)
A) Sì, allorchè il sito sia veicolo di attività in contrasto con la funzione educativa della scuola, previa previsione della facoltà di disattivazione nel
contratto
B) No, mai perché ciò violerebbe la libertà di manifestazione del pensiero
C) Sì, purchè autorizzato dall'Ente nazionale per la digitalizzazione della pubblica amministrazione (Digit PA), come pre
D) No, mai perché ciò è impedito dal Codice dell'amministrazione digitale (D.Lgs. n. 82/2005)
1758. In base al DI n 44/2001, l'istituzione scolastica ha facoltà di concedere a terzi l'utilizzazione temporanea dei locali
dell'edificio scolastico? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.633)
A) Sì, a condizione che l'utilizzazione sia compatibile con la destinazione dell'istituto a compiti educativi e formativi e previa deliberazione del
Consiglio di Istituto diretta a definire criteri e limiti della concessione.
B) No, perché la facoltà di concessione a terzi dell'utilizzazione dei locali dell'edificio scolastico spetta solo all'ente locale proprietario degli stessi.
C) Sì, a condizione che l'utilizzazione sia compatibile con la destinazione dell'istituto a compiti educativi e formativi e previa parere di regolarità da
parte dei revisori dei conti
D) No, in assenza di espressa disposizione di rango legislativo che attribuisca la facoltà concessoria all'istituzione scolastica.
1759. Cessione dei beni non più utilizzati dall'istituzione scolastica. In base al DI n 44/2001, i beni non più utilizzati
dall'istituzione scolastica: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.634)
A) possono essere venduti al miglior offerente, previo esperimento di gara preceduta da avviso pubblico oppure possono essere ceduti direttamente
ad altre istituzioni scolastiche o ad altri enti pubblici
B) possano essere esclusivamente venduti al miglior offerente, previo esperimento di gara preceduta da avviso pubblico.
C) possono essere ceduti esclusivamente ad altre istituzioni scolastiche o ad altri enti pubblici.
D) devono essere subito distrutti, essendo vietato farne commercio
1760. Se l'istituzione scolastica è indicata quale beneficiaria di una donazione, di un'eredità o di un legato, essa: (Area 3 Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.636)
A) può accettare la donazione, l'eredità o il legato, avendo capacità e legittimazione negoziale
B) può accettare la donazione, l'eredità o il legato, previa autorizzazione del Prefetto
C) può accettare la donazione, l'eredità o il legato, previa autorizzazione dell'Ufficio scolastico regionale
D) può accettare la donazione, l'eredità o il legato, previo parere di regolarità contabile dei revisori dei conti
1761. In base al DI n 44/2001, il servizio di cassa e quello di custodia e amministrazione dei titoli delle istituzioni scolastiche
va affidato: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.637)
A) ad un unico istituto di credito o a Poste italiane S.p.A.
B) esclusivamente a Poste Italiane S.p.A.
C) esclusivamente ad un unico istituto di credito
D) ad una pluralità di isttuti di credito
1762. Il DI n 44/2001 dispone che l'affidamento del servizio di cassa avvenga sulla base dei tassi attivi e passivi, delle spese di
tenuta conto ed, eventualmente, degli altri benefici concessi dall'offerente. In tale contesto, all'istituzione scolastica: (Area 3
- Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.638)
A) è lasciata discrezionalità nello stabilire la ponderazione relativa dei predetti criteri
B) non è lasciata alcuna discrezionalità, poiché il DI stabilisce anche la ponderazione relativa dei predetti criteri
C) non è lasciata alcuna discrezionalità, poiché il Codice dei contratti pubblici stabilisce precettivamente la ponderazione relativa dei predetti criteri
D) è lasciata discrezionalità nello stabilire la ponderazione relativa dei predetti criteri, previo parere di congruità dei revisori dei conti
1763. A quale normativa è assoggettata l'alienazione di beni immobili di proprietà dell'istituto scolastico? (Area 3 - Giuridicoamministrativo-finanziaria, n.639)
A) Alle norme generali di contabilità dello Stato in tema di procedure di gara
B) Alle norme di diritto comunitario in tema di alienazione degli immobili
C) Alle norme stabilite dal Consiglio di Istituto
D) Alle norme stabilite dall'Ufficio scolastico regionale
1764. L'attività negoziale per l'affidamento del servizio di cassa dell'istituzione scolastica spetta alla competenza deliberativa:
(Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.640)
A) integralmente, del dirigente scolastico
B) del dirigente scolastico, previa detrminazione di criteri e limiti da parte del Consiglio di Istituto
C) integralmente, del Consiglio di Istituto, salva l'attività istruttoria del dirigente scolastico
D) integralmente del dirigente scolastico, previo parere obbligatorio dei revisori dei conti
1765. Le istituzioni scolastiche sono solite richiedere ai genitori un contributo volontario annuale per le attività della scuola.
In quale modello di diritto civile risulta meglio inquadrabile tale fattispecie, tenuto conto della gratuità dell'istruzione
obbligatoria? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.641)
A) In quello della donazione modale
B) In quello della donazione pura
C) in quello del contratto a titolo oneroso
D) in quello del contratto sottosposto a condizione
1766. Procedura ordinaria di contrattazione delle istituzioni scolastiche. Rileggendo il DI n 44/2001 alla luce del D.Lgs n
163/2006, la procedura di selezione del contraente individuata dall'art. 34 del DI è qualificabile come: (Area 3 - Giuridicoamministrativo-finanziaria, n.642)
A) procedura negoziata senza previa pubblicazione di bando
B) procedura negoziata previa pubblicazione di bando
C) procedura ristretta
D) procedura aperta
1767. Nel caso in cui l'istituzione scolastica affidi un contratto di appalto senza previo ricorso ad alcuna procedura selettiva,
la legittimità di tale azione: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.643)
A) è condizionata dalla esistenza di una disposizione normativa che ciò consenta in astratto e dalla esternazione della motivazione della scelta
basata sul ricorrere in concreto delle condizioni previste dalla norma
B) è condizionata esclusivamente dalla esistenza di una disposizione normativa che ciò consenta in astratto
C) è condizionata esclusivamente dalla motivazione circa il ricorrere in concreto delle condizioni che a parere dell'istituzione scolastica supportano la
scelta
D) non è in alcun modo condizionata, potendo l'istituzione scolastica ricorrere sempre all'affidamento diretto
1768. Le regole giuridiche per l'affidamento dei contratti di appalto di forniture e servizi delle istituzioni scolastiche sono
contenute: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.644)
A) Nel d.lgs n 163/2006, nella L. n 241/1990 e nel DI n 44/2001
B) Nel d.lgs n 163/2006 e nel DI n 44/2001
C) Nel d.lgs n 163/2006
D) Nel DI n 44/2001
1769. In quale modello generale rientrano gli accordi di rete fra istituzioni scolastiche (art 7 DPR n 275/1999)? (Area 3 Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.647)
A) Negli accordi di collaborazione di cui all'art. 15 L. n 241/1990
B) Nella cd programmazione negoziata di cui all'art 2, co 203 ss, L. n 662/1996
C) Nel consorzio
D) Nell'associazione
1770. Attività negoziale delle istituzioni scolastiche: in quale atto devono essere esplicitati i criteri di valutazione delle
offerte? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.648)
A) Nel bando o nella lettera di invito
B) Nell'offerta stessa
C) Nel verbale della commissione di valutazione
D) Nel provvedimento di aggiudicazione
1771. Il D.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207 (regolamento di esecuzione ed attuazione del D.Lgs n 163/2006) contiene disposizioni
che interessano le istituzioni scolastiche? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.649)
A) Sì, nella parte in cui attua disposizioni del D.Lgs 163/2006 applicabili alle istitiuzioni scolastiche in quanto enti pubblici
B) No, perché riguarda solo gli appalti di lavori pubblici, essendo l'edilizia scolastica di competenza degli enti locali
C) No, perché riguarda solo gli appalti di valore superiore alla soglia comunitaria
D) Sì, nella parte in cui attua le disposizioni del D.Lgs 163/2006 relative al contenuto dei contratti
1772. Nei confronti delle amministrazioni dello Stato, la Corte dei conti ha funzioni: (Area 3 - Giuridico-amministrativofinanziaria, n.650)
A) di controllo e giurisdizionali
B) di solo controllo
C) di sola giurisdizione
D) di consulenza
1773. Il controllo preventivo sugli atti esercitato dalla Corte dei Contii è: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.651)
A) di legittimità
B) di merito
C) di legittimità e di merito
D) di merito sugli atti a contenuto generale
1774. Di recente (DL n. 78/2009 convertito con L. n 102/2009) è stato ampliato il novero degli atti assoggettati ai sensi dell'art.
3 L. n 20/1994 al controllo preventivo della Corte dei Conti: tali atti possono interessare l'attività delle istituzioni scolastiche.
Di quali atti si tratta? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.652)
A) Di atti e contratti di conferimento di incarichi individuali nonché di atti e contratti concernenti studi e consulenze
B) Di atti e contratti di affidamento di appalti pubblici
C) Delle direttive del dirigenti
D) degli accordi di collaborazione tra amministrazioni pubbliche
1775. La responsabilità amministrativa è: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.653)
A) la responsabilità patrimoniale nella quale incorrono amministratori o dipendenti pubblici per i danni cagionati all'amministrazione in occasione del
rapporto d'ufficio
B) la responsabilità verso terzi nella quale incorrono amministratori o dipendenti pubblici per i danni cagionati nell'esercizio delle mansioni ad essi
affidate
C) Una speciale forma di responsabilità della dirigenza pubblica
D) la responsabilità dell'amministrazione verso terzi per fatti dannosi posti in essere dai propri funzionari o amministratori.
1776. Reponsabilità amministrativa: al verificarsi di un fatto dannoso per la finanza pubblica, il dirigente scolastico che ne sia
venuto a conoscenza, è tenuto a: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.654)
A) presentare denuncia di danno erariale alla Procura presso le sezioni giurisdizionali regionali della Corte dei Conti
B) riferire la circostanza al Direttore generale presso l'Ufficio scolastico regionale perché provveda a presentare denuncia di danno erariale alla
Procura presso la Corte dei Conti
C) richiedere all'Avvocatura dello Stato di azionare causa civile risarcitoria per il ristoro del danno subito
D) richiedere all'Avvocatura dello Stato di presentare ricorso al TAR per l'annullamento degli atti adottati dall'autore del fatto
1777. Qual è la funzione della responsabilità amministrativa? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.656)
A) La responsabilità amministrativa è posta a tutela della pubblica amminisrazione in relazione ai danni arrecati dai propri funzionari
B) La responsabilità amministrativa è posta a tutela dei terzi in relazione ai danni ad essi arrecati dai funzionari pubblici
C) La responsabilità amministrativa è posta a tutela dell'interesse generale dell'ordinamento in relazione a fatti penalmente illeciti dei funzionari
pubblici
D) La responsabilità amminsitrativa è posta a tutela dell'adempimento da parte dei funzionari impiegati degli obbligi di rilevanza disciplinare
1778. In tema di responsabilità amministrativa, il danno erariale deve sempre essere rifiuso per intero? (Area 3 - Giuridicoamministrativo-finanziaria, n.657)
A) No, il giudice può ridurre l'entità dell'addebito in relazione a circostanze oggettive o soggettive che attenuano la responsabilità
B) No, il giudice può ridurre l'entità dell'addebito in relazione all'età dell'incolpato
C) Sì, il giudice non dispone di alcun potere valutativo al riguardo
D) Sì, salvo che il potere del Ministro di ridurne l'entità
1779. Esiste un termine per la presentazione della denuncia di danno erariale: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria,
n.658)
A) La legge non individua un termine preciso, ma la denuncia deve essere immediatamente presentata non appena sia stata acquisita conoscenza
del fatto dannoso
B) La legge individua il termine di sei mesi dal fatto dannoso
C) La legge individua il termine di sei mesi dalla conoscenza del fatto dannoso
D) La legge non individua un termine preciso, potendo essere presentata in un qualunque momento a scelta del soggetto tenuto alla denuncia
1780. In quanto tempo si prescrive l'azione di responsabilità amministrativa? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria,
n.659)
A) Il diritto al risarcimento del danno si prescrive in ogni caso in cinque anni, decorrenti dalla data in cui si è verificato il fatto dannoso , ovvero, in
caso di occultamento doloso del danno, dalla data della sua scoperta (DL n 543/1996 conv in L . n 639/1996)
B) Il diritto al risarcimento del danno si prescrive in ogni caso in dieci anni , decorrenti dalla data in cui si è verificato il fatto dannoso , ovvero, in caso
di occultamento doloso del danno, dalla data della sua scoperta (DL n 543/1996 conv in L . n 639/1996)
C) Il diritto al risarcimento del danno si prescrive in ogni caso in due anni, decorrenti dalla data in cui si è verificato il fatto dannoso , ovvero, in caso
di occultamento doloso del danno , dalla data della sua scoperta (DL n 543/1996 conv in L. n 639/1996)
D) Il diritto al risarcimento del danno si prescrive in ogni caso in un anno , decorrenti dalla data in cui si è verificato il fatto dannoso , ovvero, in caso
di occultamento doloso del danno, dalla data della sua scoperta (DL n 543/1996 conv in L. n 639/1996)
1781. La responsabilità amministrativa, ferma restando l'insindacabilità nel merito delle scelte discrezionali, è: (Area 3 Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.660)
A) personale e limitata ai fatti ed alle omissioni commessi con dolo o con colpa grave.
B) Personale e limitata ai fatti ed alle omissioni commessi con dolo.
C) Personale e relativa a fatti commessi indifferentemente con dolo o colpa.
D) Personale o per fatto altrui e relativa a fatti commessi indifferentemente con dolo o colpa.
1782. In casi di fatto dannoso causato da più persone, la responsabilità amministrativa è imputata: (Area 3 - Giuridicoamministrativo-finanziaria, n.662)
A) A ciascuna persona per la parte che vi ha preso.
B) A ciascuna persona a prescindere dall'apporto.
C) Alle persone che hanno agito con dolo
D) Alle persone che hanno agito con colpa grave
1783. La giurisdizione in tema di responsabilità amministrativa del pubblico funzionario spetta:
amministrativo-finanziaria, n.663)
(Area 3 - Giuridico-
A) Alle sezioni giurisdizionali della Corte dei conti
B) 2. Alle sezioni di controllo della Corte dei conti
C) Al giudice amministrativo
D) Al giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro
1784. La redazione del bilancio dello Stato e delle istituzioni scoalstiche si ispira ai seguenti principi: (Area 3 - Giuridicoamministrativo-finanziaria, n.664)
A) annualità, universalità, integrità, pubblicità
B) pluriennalità, universaltà, integrità, pubblicità
C) annualità, universalità, integrità, segretezza
D) annualità, universalità, parziarietà, pubblicità
1785. L'espressione "gestione fuori bilancio" si riferisce: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.665)
A) alle operazioni finanziarie attive o passive in totale indipendeza da ogni riferimento al bilancio o, se con iniziale riferimento ad esso, al di fuori di
questo
B) le operazioni finanziarie attive o passive effettuate tramite contanti
C) le operazioni finaziarie attive o passive effettuate da organo privo di competenza amministativa
D) le operazioni finanziarie attive o passive effettuiare senza la intermediazione della banca cassiera
1786. La redazione del bilancio i termni di competenza indica: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.666)
A) una tecnica redazionale che prevede e quantifica il flusso finanziario sia in entrata che in uscita fotografandolo nel momento in cui la singola
entrata o la singola spesa diviene giuridicamente obbligazione pecuniaria, attiva o passiva, dell'ente
B) una tecnica redazionale che prevede e quantifica il flusso finanziario sia in entrata che in uscita fotografandolo nel momento della effettiva
riscossione o spesa, a prescindere dal momento di insorgenza della obbligazione pecuniaria
C) una tecnica redazionale che, per le entrate valorizza il momento dell'insorgenza giuridica dell'obbligazione a favore dell'ente e per le uscite
valorizza il momento dell'effettivo pagamento da parte dell'ente
D) una tecnica redazionale che, per le entrate valorizza il momento di effettiva riscossione da parte dell'ente e per le uscite valorizza il momento
dell'insorgenza dell'obbligazione giuridica a carico dell'ente
1787. Con riferimento alle istituzioni scolastiche, l'esercizio finaziario: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.667)
A) ha inizio il 1° gennaio e termina il 31 dicembre
B) ha inizio il 1° settembre e termina il 31 agosto
C) ha inizio il 1° gennaio e temina il 31 dicembre del triennio successivo
D) ha inizio il 1° settembre e termina il 31 agosto del triennio successivo
1788. Il bilancio delle istituzioni scolastiche si esprime in termini di: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.668)
A) competenza
B) cassa
C) competenza per le entrate, cassa per le uscite
D) competenza per le uscite, cassa per le entrate
1789. Nella gestione finanziaria delle istituzioni scoalstiche, la gestione dei fondi al di fuori del programma annuale è: (Area 3
- Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.669)
A) vietata, al di fuori dei casi delle gestioni economiche separate
B) vietata sempre e comunque
C) consentita, previa autorizzazione del dirigente scolastico
D) consentita, previa autorizzazione del Consiglio di Istitiuto
1790. Quali organi intervengono nella predisposizione ed approvazione del programma annuale?
amministrativo-finanziaria, n.670)
(Area 3 - Giuridico-
A) il dirigente scolastico, la giunta esecutiva, il collegio dei revisori, il Consiglio di Istituto
B) il dirigente scolastico, la giunta esecutiva, il collegio dei docenti, il Consiglio di Istituto
C) il dirigente scolastico, il collegio dei docenti, il collegio dei revisori, il Consiglio di Istituto
D) il dirigente scolastico, la giunta esecutiva, il collegio dei revisori, il Collegio dei docenti
1791. Dal punto di vista giuridico, a quale funzione appartiene l'approvazione del bilancio?
amministrativo-finanziaria, n.671)
(Area 3 - Giuridico-
A) alla funzione di indirizzo politico- amministrativo
B) alla funzione di gestione
C) alla funzione consultiva
D) alla funzione di verifica di regolarità amministrativa
1792. Nella gestione finanziaria delle istituzioni scolastiche, l'approvazione del programma annuale comporta: (Area 3 Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.672)
A) autorizzazione all'accertamento delle entrate e all'assunzione degli impegni delle spese ivi previste
B) autorizzazione all'accertamento delle entrate e all'assunzione degli impegni delle spese ivi previste, previa controllo dei revisori dei conti sui
singoli atti
C) autorizzazione all'accertamento delle entrate e all'assunzione degli impegni delle spese ivi previste, previa controllo del Consiglio d'Istituto sui
singoli atti
D) autorizzazione all'accertamento delle entrate e all'assunzione degli impegni delle spese ivi previste, previa controllo dell'Ufficio scolastico
regionale sui singoli atti
1793. Residui attivi e passivi. Cosa sono? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.673)
A) Sono le entrate accertate, ma non riscosse durante l'esercizio finanziario e le spese impegnate e non pagate entro la fine dell'esercizio stesso.
B) Sono le entrate non ancora accertate durante l'esercizio finanziario e le spese non ancora impegnate entro la fine dell'esercizio stesso.
C) Sono le entrate accertate e riscosse durante l'esercizio finanziario e le spese impegnate e pagate entro la fine dell'esercizio stesso.
D) Sono le entrate accertate e riscosse durante l'esercizio finanziario a seconda che superino o meno le spese impegnate e pagate entro la fine
dell'esercizio stesso.
1794. In relazione alla disciplina di contabilità delle istituzioni scolastiche, è vietata l'assunzione di impegni di spesa a carico
di più esercizi finanziari. Questa affermazione è corretta? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.674)
A) Sì, è corretta, salvo che per le spese correnti e per quelle connesse ai progetti pluriennali compresi nel POF, ove l'impegno su più esercizi sia
indispensabile per assicurare la continuità dei servizi e dell'esecuzione dei progetti.
B) Sì, è corretta. L'assunzione di impegni di spesa a carico di più esercizi è vietata sempre e comunque, senza eccezione.
C) No, non è corretta. Possono essere ordinariamente assunti impegni a carico di più esercizi.
D) No, non è corretta, attesa la triennalità del bilancio delle istituzioni scolastiche.
1795. Per esercizio finanziario si intende: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.675)
A) il complesso delle operazioni finanziarie (entrate e spese) che si compiono nel corso di un anno finanziario
B) il complesso delle operazioni di spesa che si compiono nel corso di un anno finanziario.
C) il complesso delle operazioni di entrata che si compiono nel corso di un anno finanziario.
D) Il complesso delle operazioni fiscali che si compiono nel corso di un anno finanziario
1796. Chi svolge attività di consulenza alle istituzioni scolastiche in materia giuridica? (Area 3 - Giuridico-amministrativofinanziaria, n.676)
A) L'Avvocatura dello Stato
B) Un avvocato individuato dall'istituzione scolastica
C) Un avvocato individuato dall'Ufficio scolastico regionale
D) Un avvocato individuato dell'Ordine degli avvocati
1797. Chi svolge attività di assistenza e supporto alle istituzioni scolastiche in materia contabile?
amministrativo-finanziaria, n.677)
A) L'Ufficio scolastico regionale
(Area 3 - Giuridico-
B) Un commercialista individuato dall'istituzione scolastica
C) Un commercialista individuato dall'Ufficio scolastico regionale
D) Le strutture periferiche del Ministero dell'economia e delle finanze
1798. Ai revisori dei conti nelle istituzioni scolastiche è affidata la funzione di: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria,
n.678)
A) Controllo di regolarità amministrativa e contabile
B) controllo strategico
C) controllo di gestione
D) controllo esterno di legittimità
1799. Con riferimento alle funzioni amministrative, alla Corte dei Conti spettano le funzioni di:
amministrativo-finanziaria, n.680)
(Area 3 - Giuridico-
A) controllo preventivo di legittimità sugli atti del Governo e delle amministrazioni dello Stato e di gestione a consuntivo sui bilanci dello Stato, delle
amministrazioni pubbliche e di quegli enti per i quali lo Stato contribuisce alla gestione ordinaria.
B) controllo preventivo di legittimità sugli atti del Governo, delle Regioni e degli enti locali e di gestione a consuntivo sui bilanci dello Stato, delle
amministrazioni pubbliche e di quegli enti per i quali lo stato contribuisce alla gestione ordinaria.
C) controllo preventivo di legittimità e di merito sugli atti del Governo e delle amministrazioni dello Stato e di gestione a consuntivo sul bilancio dello
Stato.
D) controllo preventivo di legittimità e di merito sugli atti del Governo e delle amministrazioni dello Stato e di gestione a consuntivo sul bilancio dello
Stato e delle amministrazioni pubbliche e di quegli enti per i quali lo Stato contribuisce alla gestione ordinaria.
1800. Per effetto della L. n 20/1994, la Corte dei conti esercita il controllo preventivo di legittimità: (Area 3 - Giuridicoamministrativo-finanziaria, n.681)
A) solo sugli atti indicati dalla legge
B) su tutti gli atti amministrativi
C) su tutti gli atti adottati dallo Stato
D) sugli atti individuati con apposita Direttiva ministeriale
1801. In base alla L. n 20/1994, i provvedimenti sottoposti al controllo preventivo della Corte dei conti acquistano efficacia:
(Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.682)
A) se il competente ufficio di controllo non ne rimette l'esame alla sezione del controllo nel termine di trenta giorni dal ricevimento del provvedimento.
B) Se il competente ufficio di controllo non ne rimette l'esame alla sezione del controllo nel termine di sessanta giorni dal ricevimento del
provvedimento.
C) Se il competente ufficio di controllo non ne rimette l'esame alla sezione del controllo nel termine di quarantacinque giorni dal ricevimento del
provvedimento.
D) Se il competente ufficio di controllo non ne rimette l'esame alla sezione del controllo nel termine di venti giorni dal ricevimento del provvedimento.
1802. Trasparenza e programma annuale. Il documento contenente il programma:
finanziaria, n.683)
(Area 3 - Giuridico-amministrativo-
A) è pubblico (esso va affisso all'albo della scuola entro quindici giorni dalla sua approvazione)
B) è riservato (esso va trasmesso solo all'Ufficio scolastico regionale)
C) è riservato (esso può essere conosciuto da chi vi abbia interesse tramite il diritto di accesso)
D) è pubblico (esso è pubblicato già prima della sua approvazione per consentire i ricorsi di chi ne abbia interesse)
1803. Perchè le partite di giro non incidono sulle risultanze economiche del bilancio? (Area 3 - Giuridico-amministrativofinanziaria, n.684)
A) Perché riguardano entrate e spese effettuate per conto di terzi che costituiscono al tempo stesso un debito ed un credito per l'istituzione
scolastica.
B) Perché riguardano delle spese che hanno copertura finanziaria
C) Perché riguardano delle spese che nel corso dell'anno finanziario verranno compensate con delle entrate
D) Perché riguardano entrate e spese che non devono figurare nel bilancio
1804. A chi spetta realizzare il programma annuale? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.685)
A) Al dirigente scolastico nell'esercizio dei compiti e delle responsabilità di gestione
B) Al Consiglio di istituto nell'esercizio dell'attività di indirizzo politico- amministrativo
C) Al direttore dei servizi generali e amministrativi, coordinando il personale di segreteria
D) Al collegio dei docenti attraverso l'elaborazione del piano dell'offerta formativa
1805. In base al DI n 44/2001, come si riscuotono le entrate dell'istituzione scolastica? (Area 3 - Giuridico-amministrativofinanziaria, n.686)
A) Attraverso la banca cassiera o tramite il servizio di conto corrente postale
B) Attraverso la banca cassiera o tramite il servizio di conto corrente postale o in contanti
C) Attraverso la banca cassiera o in contanti
D) Tramite il servizio di conto corrente postale o in contanti
1806. Gestione finanziaria dell'istituzione scolastica. Quale organo assume l'impegno di spesa?
amministrativo-finanziaria, n.687)
(Area 3 - Giuridico-
A) Il dirigente scolastico
B) il direttore dei servizi generali e amministrativi
C) il Consiglio d'Istituto
D) La giunta esecutiva
1807. Gestione finanziaria dell'istituzione scolastica. Chi sottoscrive le reversali di incasso ed i mandati di pagamento? (Area
3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.688)
A) Il dirigente scolastico ed il direttore dei servizi generali e amministrativi
B) Il presidente del Consiglio di istituto
C) Il dirigente scolastico
D) Il direttore dei servizi generali e amministrativi
1808. Gestione finanziaria dell'istituzione scolastica. Chi stabilisce l'entità del fondo per le minute spese? (Area 3 - Giuridicoamministrativo-finanziaria, n.689)
A) Il Consiglio di Istituto in sede di approvazione del programma annuale
B) Il dirigente scolastico nella direttiva al direttore dei servizi generali e amministrativi
C) I revisori dei conti in sede di controllo sul programma annuale
D) Il Consiglio di istituto in sede di adizione del piano dell'offerta formativa
1809. Gestione finanziaria dell'istituzione scolastica. Come è composto il conto consuntivo?
amministrativo-finanziaria, n.691)
(Area 3 - Giuridico-
A) Il conto consuntivo si compone del conto finanziario e del conto del patrimonio
B) Il conto consuntivo si compone del solo conto finanziario
C) Il conto consuntivo si compone del solo conto del patrimonio
D) Il conto consuntivo si compone del conto finanziario e del giornale di cassa
1810. Quale presupposto giuridico consente all'istituzione scolastica di assumere vincoli negoziali? (Area 3 - Giuridicoamministrativo-finanziaria, n.692)
A) L'attribuzione di personalità giuridica
B) La qualifica dirigenziale del dirigente scolastico
C) La presenza di un Consiglio di Istituto
D) L'autorizzazione dell'Ufficio scolastico regionale
1811. Secondo l'attuale assetto normativo, quali sono le principali funzioni di indirizzo politico-amministrativo spettanti al
Consiglio di istituto? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.693)
A) L'approvazione del programma annuale e del conto consuntivo nonché l'adozione del Piano dell'offerta formativa
B) L'approvazione del programma annuale, l'adozione del Piano dell'offerta formativa nonché la direttiva al direttore dei servizi generali e
amministrativi
C) L'approvazione del programma annuale, l'adozione del Piano dell'offerta formativa nonché il conferimento dell'incarico dirigenziale al dirigente
scoalstico
D) L'approvazione del programma annuale,l'adozione del Piano dell'offerta formativa nonché la stipulazione di contratti di prestazione d'opera con
esperti
1812. Cos'è la CONSIP? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.694)
A) Una centrale di committenza
B) Un consorzio di produzione
C) Un centro per la rieducazione giovanile
D) Un comitato pubblico per le politiche giovanili
1813. Cos'è il MEPA? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.695)
A) E' il Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione
B) E' il Mercato Europeo delle Pubbliche Amministrazioni
C) E' la Manifestazione Europea delle Pubbliche Amministrazioni
D) E' la Mercato dell'Economia della Pubblica Amministrazione
1814. Qual è la funzione del MEPA? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.696)
A) Il MEPA ha la funzione du supportare gli acquisiti delle pubbliche amministrazioni di importo inferiore alla soglia comunitaria
B) Il MEPA ha la funzione du supportare gli acquisiti delle pubbliche amministrazioni di importo superiore alla soglia comunitaria
C) Il MEPA ha la funzione du supportare gli acquisiti delle pubbliche amministrazioni di importo sia inferiore che alla soglia comunitaria
D) Il MEPA ha la funzione du supportare gli acquisiti delle pubbliche amministrazioni ad elevato contenuto tecnologico
1815. In base al Codice dei contratti pubblici (D.Lgs n 163/2006), cosa sono gli appalti pubblici?
amministrativo-finanziaria, n.697)
(Area 3 - Giuridico-
A) Sono i contratti a titolo oneroso, stipulati per iscritto tra una stazione appaltante e uno o più operatori economici, aventi per oggetto l'esecuzione
di lavori, la fornitura di prodotti, la prestazione di servizi.
B) Sono i contratti a titolo oneroso, stipulati per iscritto o in forma orale tra una stazione appaltante e uno o più operatori economici, aventi per
oggetto l'esecuzione di lavori, la fornitura di prodotti, la prestazione di servizi.
C) Sono i contratti a titolo oneroso, stipulati per iscritto tra più stazioni appaltanti tra di loro, aventi per oggetto l'esecuzione di lavori, la fornitura di
prodotti, la prestazione di servizi.
D) Sono i contratti a titolo gratuito, stipulati per iscritto tra una stazione appaltante e uno o più operatori economici, aventi per oggetto l'esecuzione di
lavori, la fornitura di prodotti, la prestazione di servizi.
1816. In base al Codice dei contratti pubblici (D.Lgs n 163/2006), cos'è la concessione di servizi?
amministrativo-finanziaria, n.698)
(Area 3 - Giuridico-
A) E' un contratto che presenta le stesse caratteristiche di un appalto pubblico di servizi, ad eccezione del fatto che il corrispettivo della fornitura di
servizi consiste unicamente nel diritto di gestire i servizi o in tale diritto accompagnato da un prezzo
B) è un contratto che presenta le stesse caratteristiche di un appalto pubblico di servizi
C) è un contratto che presenta le stesse caratteristiche di un appalto pubblico di forniture
D) è un contratto che presenta le stesse caratteristiche di un appalto pubblico di servizi ovvero di forniture, ad eccezione del fatto che è un contratto
a titolo gratuito i
1817. Cos'è un contratto attivo per l'amministrazione? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.699)
A) E' un contratto che determina un'entrata per l'amministrazione
B) E' un contratto che determina una spesa per l'amministrazione
C) E' un contratto che corrisponde ad un interesse pubblico dell'amministrazione
D) E' un contratto regolarmente eseguito da parte dell'amministrazione
1818. Cos'è un contratto passivo per l'amministrazione? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.700)
A) E' un contratto che determina un esborso da parte dell'amministrazione
B) E' un contratto che determina un'entrata per l'amministrazione
C) E' un contratto che non corrisponde ad un interesse pubblico dell'amministrazione
D) E' un contratto rispetto al quale l'amministrazione è inadempiente
1819. Quali funzioni ha l'AVCP? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.702)
A) Ha funzioni di vigilanza sui contratti pubblici, consultiva sulle questioni insorte durante lo svolgimento delle procedure di gara nonché poteri
sanzionatori e ispettivi in tali ambiti
B) Ha funzioni di assistenza delle Amministrazioni per la preparazione degli atti delle gare pubbliche.
C) Ha funzioni e poteri giurisdizionali in bae ai quali può sanzionare le pubbliche amministrazioni che abbiano violato le regole per l'affidamento dei
contratti
D) Ha funzioni di centrale di committenza per lo svolgimento per conto delle amministrazioni pubbliche di gare per l'affidamento di contratti
1820. Attività negoziale. Quale è, fra quelle di seguito indicate, la sequenza corretta delle fasi o degli atti del procedimento di
selezione del contrente della PA? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.703)
A) delibera a contrarre, bando o lettera di invito, preselezione, selezione, aggiudicazione, stipulazione del contratto
B) bando o lettera di invito, preselezione, selezione, aggiudicazione, stipulazione del contratto, delibera a contrarre
C) delibera a contrarre, bando o lettera di invito, preselezione, selezione, stipulazione del contratto, aggiudicazione
D) delibera a contrarre, preselezione, bando o lettera di invito, selezione, aggiudicazione, stipulazione del contratto
1821. La seguente affermazione è corretta? In tema di affidamento di un contratto, la pubblica amministrazione è tenuta a
rispettare anche le regole contenute nella L n 241/1990. (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.704)
A) Sì, perché l'attività di selezione del contraente è espressione di poteri pubblici ed assume la forma del procedimento amministrativo
B) No, perché l'attività di selezione del contraente è espressione dei poteri privatistici di cui l'amministrazione può fare uso
C) Sì, ma solo se ciò sia il frutto di una decisione discrezionale dell'ammnistrazione prima di iniziare il procedimento.
D) No, perché ciò è espressamente escluso nei principi generali contenuti nel Codice dei contratti
1822. Cosa si intende per "soglia comunitaria"? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.706)
A) E' il valore economico stimato del contratto che determina l'individuazione delle regole da applicare al procedimento di scelta del contraente della
PA in tema di appalti pubblici
B) E' il valore economico stimato del contratto che condiziona l'attivazione del controllo della Corte dei conti sul contratto di appalto pubblico
C) E' il valore economico stimato del contratto che determina la pubblicazione del contratto di appalto pubblico sulla GU UE (Gazzetta Ufficiale
dell'Unione Europea)
D) E' il valore economico stimato del contratto che determina la competenza giurisdizionale sul contratto di appalto pubblico della Corte di Giustizia
dell'Unione Europea
1823. Qual è attualmente (2011) la soglia comunitaria per le forniture ed i servizi delle amministrazioni dello Stato? (Area 3 Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.707)
A) € 125.000 al netto dell'IVA
B) € 125.000 al lordo deIlVl'A
C) € 133.000 al netto dell'IVA
D) € 133.000 al loro dle'IlVA
1824. Come viene modificata la soglia comunitaria? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.708)
A) Attraverso un Regolamento emanato dalla UE ogni due anni
B) Attraverso un Regolamento emanato dalla UE ogni sei mesi
C) Attraverso un decreto emanato dal MEF ogni due anni
D) Attraverso un decreto emanato dalla PCM ogni due anni
1825. Attività negoziale e valore delle fonti normative: la disciplina degli appalti pubblici è:
amministrativo-finanziaria, n.709)
(Area 3 - Giuridico-
A) di matrice comunitaria e regolata tramite fonti cogenti (direttive)
B) di matrice comunitaria e regolata tramite fonti non cogenti (raccomandazioni)
C) di matrice puramente statuale e regolata tramite fonti cogenti (leggi)
D) di matrice puramente statuale e regolata tramite fonti non cogenti (circolari non precettive)
1826. Il contratto con il quale le istituzioni scolastiche affidano il servizio di distribuzione di cibi e bevande a scuola è: (Area
3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.710)
A) un contratto attivo
B) un contratto passivo
C) un contratto attivo e passivo ad un tempo
D) un contratto attivo o passivo a scelta del fornitore
1827. Dal punto di vista finanziario, quale delle seguenti operazioni determina una partita di giro? (Area 3 - Giuridicoamministrativo-finanziaria, n.711)
A) Riscossione di un contributo versato dal genitore per il finanziamento della polizza per gli infortuni a favore del figlio
B) Acquisizione del finanziamento statale finalizzato al pagamento del corrispettivo del servizio di pulizia
C) Acquisizione di un finanziamento regionale finalizzato a progetti in tema di dispersione scolastica
D) Acquisizione di un finanziamento dell'ente locale finalizzato a progetti in tema di DSA
1828. Secondo l'orientamento interpretativo ormai consolidato, il contratto con il quale le istituzioni scolastiche affidano il
servizio di distribuzione di cibi e bevande a scuola è qualificabile come: (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.712)
A) concessione di servizi
B) appalto pubblico di forniture
C) appalto pubblico di servizi
D) locazione finanziaria
1829. In base al DI n 44/2001, quando è consentito l'affidamento diretto di un contratto? (Area 3 - Giuridico-amministrativofinanziaria, n.713)
A) quando non sia possibile acquisire da altri operatori il medesimo bene sul mercato di riferimento dell'istituzione scolastica
B) quando l'affidatario documenta il possesso dei requisiti di ordine morale per essere contraente della PA
C) quando l'affidatario documenta il possesso dei requisti di capacità economica e professionale per essere contraente della PA
D) quando l'affidatario documenta il possesso dei requisiti di ordine morale e di capacità economica e professionale per essere contraente della PA
1830. Attività negoziale delle istituzioni scolastiche. Che natura giuridica hanno gli atti della procedura di scelta del
contraente che precedono il contratto? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.714)
A) hanno natura di atti amministrativi
B) hanno natura di atti privatistici
C) hanno natura di atti amministrativi o privatistici a scelta dell'istituzione scolastica
D) hanno natura di atti amministrativi o privatistici a scelta dell'Ufficio scolastico regionale
1831. Nel diritto penale, il principio di legalità si articola in una serie di regole e divieti. Quali?
amministrativo-finanziaria, n.715)
(Area 3 - Giuridico-
A) Riserva assoluta di legge, tassatività e sufficiente determinatezza della fattispecie penale, irretroattività della legge penale, divieto di analogia in
materia penale.
B) Riserva relativa di legge, tassatività e sufficiente determinatezza della fattispecie penale, irretroattività della legge penale, divieto di analogia in
materia penale.
C) Riserva di contrattazione collettiva, tassatività e sufficiente determinatezza della fattispecie penale, irretroattività della legge penale, divieto di
analogia in materia penale.
D) Riserva di regolamento, tassatività e sufficiente determinatezza della fattispecie penale, irretroattività della legge penale, divieto di analogia in
materia penale.
1832. Con riferimento alla efficacia della legge penale nel tempo, quale delle seguenti affermazioni è corretta? (Area 3 Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.717)
A) Nessuno può essere punito per un fatto che, secondo la legge del tempo in cui fu commesso, non costituiva reato
B) Nessuno può essere punito per un fatto che, secondo la legge del tempo in cui è formulata l'imputazione, non costituiva reato
C) Nessuno può essere punito per un fatto che la legge non abbia previsto come reato almeno un anno prima della commissione del fatto.
D) Nessuno può essere punito per un fatto che la legge non abbia previsto come reato almeno sei mesi prima della commissione del fatto.
1833. Chi è agli effetti della legge penale il pubblico ufficiale? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.718)
A) Sono pubblici ufficiali coloro che esercitano una pubblica funzione legislativa, giudiziaria o amministrativa.
B) Sono pubblici ufficiali solo coloro che esercitano una pubblica funzione amministrativa
C) Sono pubblici ufficiali coloro che esercitano una pubblica funzione giudiziaria o amministrativa, ma non legislativa
D) Sono pubblici ufficiali coloro che esercitano una pubblica funzione legislativa o amministrativa, ma non giudiziaria.
1834. Quale qualità fra le seguenti va attribuita al dirigente scolastico? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.720)
A) Quella di pubblico ufficiale
B) Quella di incaricato di pubblico servizio
C) Indifferentemente, quella di pubblico ufficiale o di incaricato di pubblico servizio
D) Quella di pubblico ufficiale una volta superato il periodo di prova e di incaricato di pubblico servizio prima
1835. In base alla legge penale, che cosa consiste la querela? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.722)
A) E' l'atto facoltativo attraverso cui la persona offesa manifesta la volontà che si proceda penalmente in ordine ad un fatto previsto dalla legge come
reato
B) E' l'atto obbligatorio attraverso cui la persona offesa manifesta la volontà che si proceda penalmente in ordine ad un fatto previsto dalla legge
come reato
C) E' l'atto facoltativo attraverso cui la persona offesa , senza manifestare alcuna volontà che si proceda penalmente , riferisce in ordine ad un fatto
previsto dalla legge come reato
D) E' l'atto obbligatorio attraverso cui la persona offesa , senza manifestare alcuna volontà che si proceda penalmente , riferisce in ordine ad un fatto
previsto dalla legge come reato
1836. Qual è il termine per proporre querela (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.723)
A) Tre mesi dal giorno della notizia del fatto che costituisce reato
B) Tre mesi dal giorno del fatto che costituisce reato
C) sei mesi dal giorno della notizia del fatto che costituisce reato
D) sei mesi dal fatto che costituisce reato
1837. Per chi e a quali condizioni è previsto l'obbligo di denuncia penale? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria,
n.724)
A) Per il pubblico ufficiale e per l'incaricato di pubblico sevizio che nell'esercizio o a causa delle loro funzioni o del loro servizio, abbiano notizia di un
reato perseguibile di ufficio, anche quando non sia individuata la persona alla quale il reato è attribuito.
B) Per chiunque abbia notizia di un reato perseguibile di ufficio, anche quando non sia individuata la persona alla quale il reato è attribuito.
C) Per il pubblico ufficiale e per l'incaricato di pubblico sevizio che nell'esercizio o a causa delle loro funzioni o del loro servizio, abbiano notizia di un
reato perseguibile a querela di parte, anche quando non sia individuata la persona alla quale il reato è attribuito.
D) Per chiunque abbia notizia di un reato perseguibile a querela di parte, anche quando non sia individuata la persona alla quale il reato è attribuito.
1838. Qual è il termine per presentare denuncia penale da parte del pubblico ufficiale o dell'incaricato di pubblico servizio?
(Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.725)
A) la denuncia deve essere presentata senza ritardo
B) La denuncia dece essere presentata nel termine di tre mesi
C) La denuncia deve essere presentata nel termine di novanta giorni
D) La denuncia deve essere presentata nel termine di quarantotto ore
1839. Da quale evento decorre il termine di presentazione della denuncia penale da parte del pubblico ufficiale o
dell'incaricato di pubblico servizio? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.726)
A) dall'acquisizione della notizia del fatto
B) dall'accadimento del fatto
C) dall'acquisizione della notizia in forma scritta del fatto
D) dalla cominicazione del fatto sulla stampa
1840. A quale età la legge riconosce l'acquisizione della imputabilità ai fini penali?
finanziaria, n.729)
A) A quattordici anni
B) A dodici anni
(Area 3 - Giuridico-amministrativo-
C) A quindici anni
D) A diciotto anni
1841. ai fini della legge penale (art. 98 cp), cosa condiziona l'imputabilità dell'autore di un reato?
amministrativo-finanziaria, n.730)
(Area 3 - Giuridico-
A) L'età e la capacità di intendere e di volere.
B) Solo l'età
C) Solo la capacità di intendere e di volere
D) L'età, la capacità di intendere e di volere e la capacità di agire.
1842. Ai fini della legge penale, quale momento è determinante per l'imputabilità?
finanziaria, n.731)
(Area 3 - Giuridico-amministrativo-
A) Quello della commissione del fatto
B) Quello della presentazione della denuncia da parte del pubblico ufficiale
C) Quello della conoscenza del fatto da parte del pubblico ufficiale
D) Quello della conoscenza del fatto da parte dell'autorità giudiziaria penale.
1843. Se un uno studente non imputabile per età pone in essere un fatto costituente reato, il dirigente scolastico che ne
venga a conoscenza ha l'obbligo di presentare denuncia penale? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.732)
A) Sì, se il reato è perseguibile d'ufficio, essendo l'imputabilità dell'autore del fatto irrilevante ai fini dell'obbligo di denuncia
B) Sì, se il reato è perseguibile a querela di parte, essendo l'imputabilità dell'autore del fatto irrilevante
C) No, anche se il reato è perseguibile d'ufficio, essedo l'obbligo di denuncia condizionato dalla imputabilità dell'autore del fatto
D) No, anche se il reato è perseguibile d'ufficio, spettando l'obbligo di denuncia a chi esercita la potestà parentale.
1844. A quale autorità giurisdizionale spetta la competenza in tema di responsabilità penale dei minori? (Area 3 - Giuridicoamministrativo-finanziaria, n.733)
A) Al Tribunale per i minorenni
B) Alle sezioni penali presso il Tribunale
C) Al giudice di pace
D) A sezioni specializzate presso la Corte di appello
1845. Oltre alla competenza giurisdizionale in materia penale, il Tribunale per i minorenni: (Area 3 - Giuridico-amministrativofinanziaria, n.734)
A) ha competenze amministrative e civili
B) non ha alcuna ulteriore competenza.
C) ha competenze amministrative
D) ha competenze civili
1846. Il tribunale per i minorenni è competente per i reati commessi dai minori:.
finanziaria, n.735)
(Area 3 - Giuridico-amministrativo-
A) degli anni diciotto
B) degli anni venti
C) degli anni ventuno
D) degli anni venticinque
1847. Danni cagionati da reato commessi da minori. L'istituzione scolastica che abbia subito un danno per il reato posto in
essere da uno studente minorenne ha astrattamente titolo a richiederne il risarcimento? (Area 3 - Giuridico-amministrativofinanziaria, n.736)
A) Sì, ai genitori davanti al giudice civile per culpa in educando
B) Sì, al minore nel processo penale davanti al Tribunale per i minorenni
C) No, mai. Si tratta di danni non risarcibili.
D) No, salvo che allo studente una volta che sia divenuto maggiorenne.
1848. Può essere dichirata la decadenza dalla potestà sui figli? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.737)
A) Sì, quando il genitore viola o trascura i doveri ad essa inerenti o abusa dei relativi poteri con grave pregiudizio del figlio.
B) No, mai: la potestà genitoriale è un diritto inviolabile
C) Sì, se l'altro genitore o l'ascendente esprimono il loro consenso
D) No, mai. La potestà parentale può solo essere limitata.
1849. Uno studente sorpreso a scuola a rubare nello zaino di un compagno viene sottoposto a processo penale. Può la
scuola esercitare l'azione disciplinare? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.738)
A) Sì, poiché la pendenza del processo penale non ha effetto sospensivo dell'azione amministrativa
B) Sì, ma dopo la definizione del processo penale.
C) No, l'azione disciplinare viene esercitata in tal caso dal Tribunale per i minorenni
D) No, se non previa richiesta ed autorizzazione dei genitori
1850. La legge penale italiana obbliga i cittadini stranieri? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.739)
A) Sì, se si trovano nel territorio dello Stato
B) Sì, se hanno la residenza nel territorio dello Stato
C) Sì, se hanno il domicilio nel territorio dello Stato
D) Sì, se sono maggiorenni.
1851. Quale altra forma di responsabilità, accanto a quella penale, punisce violazioni di doveri generali posti dall'ordinamento
nell'interesse pubblico? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.740)
A) La responsabilità per illecito amministrativo (L. n 689/1981)
B) La responsabilità civile (artt. 1218 e 2043 c.c.)
C) La responsabilità disciplinare (artt 55 ss D.Lgs n 165/2001)
D) La responsabilità amministrativa (artt 18 ss DPR 3/1957)
1852. Come possono essere collegate tra di loro le varie forme di responsabilità?
finanziaria, n.741)
(Area 3 - Giuridico-amministrativo-
A) Quando uno stesso fatto risulta integrare contestuamente gli estremi di più forme di responsabilità, secondo la disciplina propria di ciascuna
B) Nei soli casi in cui ciò è previsto da specifiche disposizioni di legge
C) Quando il giudice previamente adito stabilisce il collegamento
D) Quando ciò è previsto dal contratto collettivo
1853. Se da un fatto costituente reato deriva un danno, in che termini questo può essere risarcito? (Area 3 - Giuridicoamministrativo-finanziaria, n.742)
A) Ogni reato, che abbia cagionato un danno patrimoniale o non patrimoniale, obbliga al risarcimento il colpevole e le persone che, a norma delle
leggi civili, debbono rispondere per il fatto di lui
B) Il danno non può essere risarcito, perché il processo penale assorbe tutte le reazioni puntive.
C) Può essere risarcito solo il danno derivante da reati contro il patrimonio
D) Può essere risarcito il danno derivante da reati contro il patrimonio e contro la pubblica amministrazione
1854. Quali facoltà attribuisce la legge alla pubblica amministrazione che ritenga di avere subito un danno derivante da reato
al fine di ottenerne il ristoro? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.743)
A) L'azione di risarcimento del danno da svolgersi in sede penale mediante la costituzione di parte civile oppure in separata sede civile
B) Esclusivamente l'azione di risarcimento del danno da svolgersi in sede penale mediante la costituzione di parte civile
C) Esclusivamente l'azione di risarcimento del danno da svolgersi nella sede e davanti al giudice civile
D) Il danno non può essere risarcito, perché il processo penale assorbe tutte le reazioni puntive.
1855. Quale fra i seguenti non è un reato contro la pubblica amminstrazione? Peculato, abuso di mezzi di correzione o di
disciplina, abuso d'ufficio, corruzione (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.744)
A) Abuso di mezzi di correzione o di disciplina
B) peculato
C) abuso d'ufficio
D) corruzione
1856. In cosa consiste il reato di peculato? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.745)
A) E' il fatto posto in essere da chi possieda la qualità di pubblico ufficiale o di incaricato di pubblico servizio che, avendo per ragione del suo ufficio
o servizio il possesso o comunque la disponilità di denaro o di altra cosa mobile altrui, se ne appropria
B) E' il fatto posto in essere da qualsiasi dipendente pubblico, anche privo della qualità di pubblico ufficiale o di incaricato di pubblico servizio, che,
avendo per ragione del suo ufficio o servizio il possesso o comunque la disponilità di denaro o di altra cosa mobile altrui, se ne appropria
C) E' il fatto posto in essere da chiunque che, avendo per ragione del suo ufficio o servizio il possesso o comunque la disponilità di denaro o di altra
cosa mobile altrui, se ne appropria
D) E' il fatto solo del Ministro che, avendo per ragione del suo ufficio o servizio il possesso o comunque la disponilità di denaro o di altra cosa mobile
altrui, se ne appropria
1857. E' sufficiente ad integrare il reato di abuso d'ufficio che il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio violi
norme di legge o di regolamento? (Area 3 - Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.746)
A) No. Occorre anche che la violazione di norme di legge o di regolamento sia rivolta intenzionalmente a procurare a sé o ad altri un ingiusto
vantaggio patrimoniale oppure ad arrecare ad altri un danno ingiusto
B) Sì, poiché l'adozione di un atto amministrativo illegittimo costituisce di per sé reato.
C) Si, purchè la violazione di norme di legge o di regolamento sia realizzata con colpa
D) No. Occorre anche che la violazione di norme di legge o di regolamento abbia come conseguenza, anche se non voluta, un ingiusto vantaggio
patrimoniale oppure un danno ingiusto ad altri
1858. Da quale elemento si desume la gravità dei reati, per come disciplinati dal legislatore?
amministrativo-finanziaria, n.747)
(Area 3 - Giuridico-
A) Dal tipo e dalla gravità della pena indicate nella legge
B) Dalla disciplina della condotta
C) Non c'è una regola precisa
D) Da dove la norma che prevede il reato è collocata all'interno del codice penale
1859. Il docente di scuola può incorrere nel reato di cui all'art. 572 c.p. (maltrattamenti in famiglia o verso i fanciulli)? (Area 3
- Giuridico-amministrativo-finanziaria, n.748)
A) Sì, poiché la condotta punita è riferita a chiunque tra l'altro maltratti un minore di anni quattordici o una persona a lui affidata per ragioni di
istruzione, vigilanza o custodia
B) Si, perché la condotta punita è riferita a qualunque dipendente pubblico
C) No, perché la condotta punita è riferita esclusivamente al genitore
D) No, perché la condotta punita è riferita escluivamente ai componenti della famiglia
1860. L'occupazione dell'edificio scolastico da parte degli studenti è condotta costituente reato?
amministrativo-finanziaria, n.749)
(Area 3 - Giuridico-
A) Può costituire reato a seconda delle modalità dell'occupazione
B) Può costuire reato a seconda dell'età degli studenti
C) Non può mai a nessuna condizione costituire reato
D) Non può costituire reato, salvo che con l'assenso dei genitori
1861. L'obbligo di denuncia penale si intende assolto da parte del dirigente scolastico con:
amministrativo-finanziaria, n.750)
A) La presentazione della denuncia all'autorità giudiziaria
B) La trasmissione della denuncia al Dirigente dell'Ufficio scolastico Regionale
C) La trasmissione della denuncia al Dirigente dell'Ufficio scolastico territoriale
D) La trasmissione della denuncia al Presidente del Consiglio di Istututo
Area 4 - Socio-psicopedagogica
(Area 3 - Giuridico-
1862. In una ricerca educativa con disegno sperimentale a gruppo unico i vantaggi essenzialmente consistono nella: (Area 4
- Socio-psicopedagogica, n.2)
A) facilità di applicazione e nella relativa costanza delle caratteristiche del gruppo
B) possibilità di controllare il fattore di disturbo della maturazione dei soggetti e l'effetto storia
C) impossibilità del verificarsi di una interferenza legata al ripetersi delle prove e alla sovrastima dei risultati finali
D) mancanza di assuefazione da parte degli studenti ai test di profitto e di valutazione
1863. Nella situazione in cui un insegnante formula la seguente ipotesi di ricerca da indagare: "il rendimento in matematica
dipende dall'intelligenza più nei maschi che nelle femmine", (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.3)
A) la variabile indipendente è l'intelligenza, la variabile dipendente è il profitto in matematica, la variabile moderatrice è il genere
B) la variabile indipendente è il profitto in matematica, la variabile dipendente è l'intelligenza, la variabile moderatrice è il genere
C) la variabile indipendente è il genere, la variabile dipendente è il profitto in matematica, la variabile moderatrice è l'intelligenza
D) la variabile indipendente è il genere maschio, la variabile dipendente è l'intelligenza, la variabile moderatrice è il profitto in matematica
1864. In uno studio con disegno sperimentale la validità, se è disturbata dall'abbandono da parte di soggetti che
appartengono ad un gruppo, si può dire che è minacciata: (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.4)
A) dalla mortalità sperimentale
B) dalla regressione statistica
C) dal testing o effetto prove
D) dall'interazione di fattori
1865. In una ricerca, un campione individuato con tecniche che consentono di applicare le leggi della probabilità, è detto:
(Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.5)
A) casuale o probabilistico
B) stratificato o rappresentativo
C) causale o logico
D) sistematico
1866. Nella seguente formulazione di ipotesi operativa di ricerca: "I bambini che assistono a episodi di violenza diretta, tra
adulti, diventano più aggressivi di quelli sottoposti a scene violente mediate, ad esempio presentate nei cartoni giapponesi",
da indagare con il processo di verifica delle ipotesi statistiche: (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.6)
A) l'ipotesi nulla suppone che non vi sia differenza nel numero medio di condotte aggressive dei bambini che assistono ad episodi di violenza diretta
tra adulti e di quelli sottoposti a scene di violenza mediata
B) l'ipotesi nulla suppone che non vi sia differenza tra il numero di bambini aggressivi che assistono ad episodi di violenza diretta tra adulti e il
numero di bambini sottoposti a scene di violenza mediata
C) l'ipotesi nulla suppone che non vi sia aggressività di alcun genere sia tra i bambini che assistono ad episodi di violenza diretta tra adulti, sia a
quelli sottoposti a scene di violenza mediata
D) l'ipotesi nulla e quella alternativa sono di valori uguali alle frequenze dei bambini sottoposti a scene di violenza mediata al massimo con uno
scarto in più o in meno del 5% sul totale
1867. In un adeguato test statistico, si verifica di norma un'ipotesi con il rischio di commettere un errore se la probabilità di
sbagliare è: (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.7)
A) inferiore o uguale al 5% o all'1%
B) inferiore al 50%
C) superiore o uguale al 50%
D) il 95% o il 99%
1868. Quando si parla di validità in una ricerca scientifica nel campo psico- socio-pedagogico di norma si distingue tra (Area
4 - Socio-psicopedagogica, n.8)
A) validità interna in riferimento all'attendibilità dell'inferenza riguardante la presenza o l'assenza di legame causale tra due variabili e validità esterna
riguardante l'attendibilità con la quale si può generalizzare il legame causale scoperto a persone, a situazioni e a tempi diversi da quelli nei quali
il legame è stato individuato
B) validità interna in riferimento all'attendibilità dell'inferenza riguardante la presenza o l'assenza di legame causale tra due variabili e validità
statistica
C) validità di conclusività statistica che riguarda la covarianza tra le variabili e la validità sociale dell'impatto che ha la ricerca ha sui destinatari
D) validità dei dati ottenuti e validità della rappresentatività del campione di soggetti coinvolti nella ricerca
1869. Quando si fa ricerca applicata secondo le "tradizioni di ricerca" proprie della pedagogia sperimentale "positiva" si può
adottare la metodologia dei quasi- esperimenti. Per "quasi-esperimenti" si intende (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.9)
A) una serie di piani di analisi e procedimenti statistici che permettono buone approssimazioni alle condizioni sperimentali ideali pur non avendo
condizioni di completa casualizzazione dei trattamenti e delle condizioni sperimentali
B) una raccolta sequenziale di esperimenti che prevedono tempi mensili di verifica
C) una successione logica di prove che per la loro gradualità nelle difficoltà si avvicinano molto agli esperimenti veri e propri
D) una ricorsiva raccolta di dati statistici che produce risultati approssimati alla seconda cifra dopo la virgola.
1870. 11In qualsiasi ricerca educativa empirica che utilizza come metodologia l'esperimento propriamente detto ed anche
nelle osservazioni passive si parla di variabili indipendenti e dipendenti. E' corretto affermare che (Area 4 - Sociopsicopedagogica, n.10)
A) le variabili indipendenti sono quelle che lo sperimentatore gestisce per ottenere determinate conseguenze e le variabili dipendenti sono quelle
che riguardano il fenomeno studiato e che cambiano sotto l'impatto della variabile indipendente
B) le variabili indipendenti sono quelle che lo sperimentatore è costretto a ricevere dall'esperimento e non dipendono da lui; le variabili dipendenti
sono quelle che dipendono totalmente dall'impostazione data dal redattore del progetto sperimentale
C) le variabili indipendenti sono quelle che lo sperimentatore riceve su indicazione di un superiore (dirigente, amministratore...); le variabili
dipendenti sono quelle che appunto "dipendono" non tanto dal fenomeno studiato quanto dalle condizioni socio- economiche dei partecipanti
D) le variabili indipendenti e dipendenti non sono in relazione tra di loro in modo diretto
1871. Quando nell'ambito della pedagogia sperimentale si adottano "esperimenti propriamente detti" si suppone che (Area 4
- Socio-psicopedagogica, n.11)
A) sia sempre presente almeno un gruppo sperimentale e almeno un gruppo di controllo
B) sia presente solo il gruppo di controllo
C) sia presente solo il gruppo sperimentale
D) il gruppo sperimentale e il gruppo di controllo abbiano caratteristiche diverse, per es. genere, età, condizione socio- economica
1872. Nel caso di una ricerca educativa in cui vi sia la necessità di studiare gli effetti di più variabili indipendenti sulla
variabile dipendente e gli effetti combinati delle prime, cioè le interazioni, sulla variabile dipendente, è possibile ricorrere al
(Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.12)
A) piano fattoriale
B) piano ciclico combinato
C) piano parziale
D) piano sperimentale a ritroso
1873. La ricerca in campo educativo che prevede uno studio correlazionale implica (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.13)
A) la raccolta di dati per determinare se, e in che misura, esiste una relazione tra due o più variabili quantificabili
B) la stesura di un rapporto di ricerca realizzato almeno da due autori
C) la progettazione di un piano di lavoro in cui si studia la relazione solo tra due valori medi
D) la certezza finale del rapporto di causalità tra due fenomeni
1874. La "ricerca-azione" spesso nasce da un problema concreto che si presenta in un contesto educativo. Essa prevede
(Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.14)
A) l'attivazione di un gruppo formato dagli operatori, che hanno riscontrato la difficoltà, ai quali si si uniscono ricercatori esperti che collaborano alla
messa a punto di un' azione (o di un cambiamento organizzativo), per esempio, finalizzata a rimuovere il problema individuato
B) la consultazione di un gruppo formato da esperti, che hanno studiato la difficoltà, ai quali si uniscono professori universitari che collaborano alla
messa a punto di un progetto di intervento relativo al contesto
C) la scelta di un operatore interno, che ha riscontrato la difficoltà, il quale, per motivi di anzianità ed esperienza, metta a punto un intervento
organizzativo finalizzato a rimuovere il problema individuato
D) l'attivazione di un gruppo di operatori, di contesti esterni diversi, con difficoltà analoghe, ai quali si uniscono ricercatori esperti che,
separatamente, collaborano alla messa a punto di un intervento di natura descrittiva finalizzato a far luce sul problema individuato
1875. In uno studio empirico in ambito educativo con disegno sperimentale, la validità può essere disturbata da eventi o
semplicemente da nuove situazioni che si verificano durante lo svolgimento della ricerca. In tal caso, da quale dei seguenti
effetti si può dire minacciata la validità? (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.15)
A) Effetto storia
B) Effetto maturazione
C) Effetto strumentazione
D) Effetto selezione
1876. Se l'obiettivo del ricercatore non è individuare semplici relazioni, ma capire se esistono relazioni causali tra fattori,
ossia se i valori assunti da certuni fattori determinano, in condizioni date, i valori assunti da altri fattori, allora egli sceglierà
di svolgere: (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.16)
A) una ricerca per esperimento o sperimentale
B) una ricerca-azione
C) uno studio correlazionale
D) un'indagine descrittiva
1877. Nella sperimentazione, l'introduzione controllata o la manipolazione da parte del ricercatore del fattore indipendente
allo scopo di provocare modificazioni sul fattore che rappresenta il prodotto del sistema stesso viene chiamato (Area 4 Socio-psicopedagogica, n.17)
A) fattore sperimentale
B) fattore motivazionale
C) fattore Q o di Query
D) stimolo procedurale intrinseco di output
1878. In un piano di ricerca sperimentale ad una classe si effettuano la prova iniziale, la prova intermedia e la prova finale che
rileva il livello conoscenze ed abilità raggiunto dagli studenti. E' corretto dire che si tratta di un (Area 4 - Sociopsicopedagogica, n.18)
A) piano sperimentale con gruppo sperimentale unico
B) piano sperimentale longitudinale a due tempi
C) piano sperimentale con gruppo campionario ordinario
D) piano sperimentale con gruppo sperimentale a doppio stadio
1879. In un piano di ricerca sperimentale vengono selezionati casualmente due classi, ad una delle quali viene proposto
l'insegnamento di una materia con un metodo ordinario e all'altra l'insegnamento della stessa materia con un metodo
innovativo. E' corretto affermare che si tratta di un (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.19)
A) piano sperimentale con due gruppi sperimentali
B) piano sperimentale con metodo ordinario a due prove
C) piano sperimentale a due prove: una ordinaria e una sperimentale
D) piano di verifica con due gruppi sotto controllo di due cambiamenti
1880. La ricerca interpretativa proviene dalla tradizionale ricerca qualitativa, originata dalle riflessioni di personaggi storici
come Wilhelm Dilthey e Max Weber. E' possibile affermare che l'obiettivo della ricerca interpretativa in campo educativo è
(Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.20)
A) comprendere i fatti umani ed educativi piuttosto che spiegarli sulla base di interazioni tra fattori
B) descrivere i fatti umani ed educativi piuttosto che comprenderli
C) risolvere problemi educativi con tecniche statistiche scientifiche
D) spiegare i fatti educativi attraverso la psicologia dell'educazione o la psicometria
1881. Tra le tecniche di raccolta dei dati a basso grado o livello di strutturazione sono da considerare (Area 4 - Sociopsicopedagogica, n.21)
A) l'intervista libera, il colloquio, l'osservazione esperienziale
B) il questionario on-line a scelta multipla
C) le check-list con scale Likert a 4 livelli sul grado di accordo
D) i questionari cartacei autosomministrati con domande dicotomiche tipo vero/falso
1882. Tra le tecniche usate nella ricerca educativa si trovano gli studi di caso suddivisi in (Area 4 - Socio-psicopedagogica,
n.22)
A) studi su casi singoli (ad es. un ragazzo che ha abbandonato gli studi) e studi su casi multipli (ad es. più ragazzi che hanno abbandonato gli studi)
B) studi su singoli soggetti scelti a caso (ad es. un ragazzo scelto a caso tra tutti quelli che in una scuola ha abbandonato gli studi) e studi su più
soggetti sorteggiati (ad es. più ragazzi di una scuola che hanno abbandonato gli studi)
C) studi su coppie di casi di genere diverso (ad es. un ragazzo e una ragazza che hanno abbandonato la scuol e gli studi casi multipli (ad es. più
ragazzi e ragazze che hanno abbandonato la scuola)
D) studi su casi di singoli gruppi (ad es. un gruppo di tre ragazzi che ha abbandonato gli studi) e studi su casi con al massimo quattro soggetti (ad
es. quattro ragazzi che hanno abbandonato gli studi)
1883. In una tecnica di studio di caso, se le conclusioni ottenute possono essere applicate ad altri casi i cui presupposti di
partenza sono analoghi al caso studiato si parla di (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.23)
A) trasferibilità dei risultati
B) omogeneità delle conclusioni
C) conclusioni assolutamente certe
D) risultati sperimentali quasi- certi, ma imprevedibili
1884. La validità degli asserti prodotti dagli studi di caso viene confermata mediante processi di triangolazione. Tra i più
ricorrenti è corretto parlare di (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.24)
A) triangolazione dei dati, del metodo, dei ricercatori e della teoria
B) triangolazione di dati amministrativi, della soddisfazione utenza e delle risorse multimediali
C) triangolazione del metodo e delle variabili teoriche prese tre alla volta
D) triangolazione dei risultati di ogni caso e la media dei risultati dei ricercatori
1885. Quando in una ricerca educativa un ricercatore formula un'ipotesi (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.27)
A) fornisce un'affermazione predittiva che risponde al problema posto dalla ricerca
B) esprime una possibile attesa presente nella ricerca
C) stabilisce un desiderio non razionalmente fondato che spera di appagare attraverso strategie e scoperte
D) indica una tesi che si pone ad un livello più generale, al di sotto cioè di una vera teoria scientifica
1886. In una ricerca che prevede un esperimento in ambito pedagogico, un campione casuale è
psicopedagogica, n.28)
(Area 4 - Socio-
A) il raggruppamento di soggetti candidati sottoposti all'esperimento ottenuto attraverso una estrazione casuale
B) una scelta intenzionale di pochi soggetti di una istituzione scolastica e formativa per rispettare la privacy
C) una scelta proporzionata che un amministratore fa per ridurre le spese della ricerca rivolgendosi a pochi soggetti disponibili
D) un soggetto iperdotato presente per caso in una istituzione che raggiunge punteggi elevatissimi in molti test attitudinali
1887. La "riflessione ad alta voce" o thinking aloud è uno strumento utile nella ricerca per vari motivi, primo fra tutti quello di
(Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.29)
A) consentire lo studio di processi mentali nel vivo del loro esplicarsi e la personalizzazione dell'intervento
B) ascoltare con chiarezza i la difficoltà di concetti da apprendere e da insegnare senza dover scrivere
C) favorire la memorizzazione a breve e a lungo termine di alcuni contenuti particolarmente difficili
D) abilitare a parlare in pubblico con disinvoltura e sicurezza di sé per vincere le paure
1888. Per analizzare la relazione esistente fra rendimento scolastico ed emozione in un gruppo di studenti è più interessante
e completo (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.30)
A) esaminare l'associazione, l'indipendenza/dipendenza e la correlazione tra le variabili con l'aiuto di opportuni coefficienti statistici
B) commentare i dati grezzi e quelli percentuali ottenuti tra i gruppi con un grafico a torta
C) rappresentare i risultati dettagliati con grafici e tabelle e indicare livelli bassi o elevati
D) confrontare valori medi e indici di variabilità e comunicare informazioni descrittive
1889. L'Impact Factor è (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.31)
A) un indice sintetico di misura che permette di categorizzare, valutare, comparare e ordinare le riviste scientifiche catalogate.
B) il fattore che incide con una certa efficacia misurabile mediamente sulla variabile dipendente in un impianto sperimentale
C) il coefficiente che incide con una certa efficacia misurabile mediamente sulla variabile indipendente nel piano sperimentale a due gruppi
D) un particolare valore numerico che viene attribuito nei data base bibliografici per scoprire la frequenza di una interrogazione via web
1890. Quando a conclusione di un disegno sperimentale si analizza la correlazione tra i punteggi ottenuti da due
somministrazioni di un test allo stesso soggetto si sta parlando di (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.33)
A) affidabilità test-retest
B) correlazione standard
C) appaiamento normalizzato
D) andamento degli scarti
1891. Uno dei vari metodi per descrivere la vita sociale o culturale, fondato sull'osservazione diretta e sistematica, come, per
esempio, quella effettuata entrando a far parte di un sistema sociale è detta (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.34)
A) ricerca etnografica
B) ricerca applicata
C) ricerca empirica
D) ricerca nomotetica
1892. Nella ricerca educativa quando si adottano particolari tecniche statistiche per dati che non presentano le caratteristiche
o le condizioni di analisi statistiche parametriche – come per esempio il test del chi quadro – si sta parlando di (Area 4 Socio-psicopedagogica, n.35)
A) statistiche non parametriche
B) statistiche descrittive
C) statistiche applicate
D) statistiche resistenti
1893. In una ricerca educativa che vuole studiare "la relazione tra fattori socio- culturali e ansia scolastica", quale tra le
seguenti forme e/o strategie di ricerca sarebbe più adatto? (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.37)
A) Indagine (ricerca correlazionale)
B) Esperimento su caso singolo
C) Ricerca valutativa
D) Ricerca etnografica
1894. In una ricerca educativa dove si giudica "la qualità di una scuola dell'infanzia attraverso l'impiego di una scala di
valutazione (o di osservazione)", quale tra le seguenti forme e/o strategie di ricerca è più adatta? (Area 4 - Sociopsicopedagogica, n.38)
A) Ricerca valutativa
B) Esperimento su caso singolo
C) Indagine (ricerca correlazionale)
D) Ricerca etnografica
1895. In una ricerca educativa dove si vuole sapere "il significato attribuito da un gruppo di bambini alle recite scolastiche
effettuate in presenza dei genitori, nelle ricorrenze e a fine anno", quale tra le seguenti forme e/o strategie di ricerca risulta
essere il più adatto? (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.39)
A) La ricerca etnografica
B) Il piano sperimentale a gruppo unico
C) Lo studio di caso
D) L'indagine (ricerca correlazionale)
1896. In una ricerca educativa dove si vuole "attuare e verificare un intervento di integrazione di un bambino autistico,
inserito in una classe seconda di scuola primaria", quale tra le seguenti forme e/o strategie di ricerca risulta essere il più
adatto? (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.40)
A) L'esperimento su caso singolo
B) L'inchiesta (intervista telefonica)
C) Il piano sperimentale a quattro gruppi
D) L'indagine (ricerca correlazionale)
1897. Il seguente problema così formulato: "l'introduzione di un'attività manuale- pratica di educazione artistica con materiale
povero, rivolto ai bambini di 4 anni di una scuola dell'infanzia sviluppa la flessibilità dei bambini?" a quale tipo di ricerca è
corretto associarlo tra le seguenti? (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.41)
A) Problema relativo ad una ricerca con intervento
B) Problema relativo ad una ricerca osservativa
C) Problema relativo ad una ricerca nomotetica
D) Problema relativo ad una ricerca etnografica
1898. Il seguente problema: "i bambini di scuola primaria che riescono nello sport presentano livelli di autoefficacia superiori
rispetto a quelli che hanno difficoltà?" a quale tipo di ricerca è corretto associarlo? (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.42)
A) Problema relativo ad una ricerca osservativa
B) Problema relativo ad una ricerca con intervento
C) Problema relativo ad una ricerca nomotetica
D) Problema relativo ad una ricerca etnografica
1899. Data la situazione nella quale "uno studente di fronte a un'interrogazione in classe" manifesta i seguenti indicatori: "ha
le mani fredde", "ha la voce tremante", "ha difficoltà a concentrarsi sulle domande", "ha una accelerazione del battito del
cuore". Considerati insieme, quale costrutto descrive meglio la situazione? (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.43)
A) Ansia scolastica
B) Paura
C) Principio di influenza
D) Cardiopatia
1900. In un ricerca di tipo educativo, il questionario a risposte chiuse, l'intervista strutturata o rigidamente strutturata, la
check-list, la scala autovalutativa o autodescrittiva sono strumenti da utilizzare preferibilmente in una (Area 4 - Sociopsicopedagogica, n.44)
A) ricerca quantitativa
B) ricerca qualitativa
C) ricerca idiografica
D) ricerca storico-autobiografica
1901. Se in una scuola multietnica si indagano le opinioni di un gruppo di iscritti rispecchiando la varietà delle diverse etnie
(con le percentuali di presenza effettiva per ottenere un giudizio rappresentativo della collettività considerat si parla di (Area
4 - Socio-psicopedagogica, n.45)
A) campione casuale stratificato
B) campione a grappoli
C) campione occasionale o accidentale
D) campione casuale complesso
1902. Quando si operano ricerche in ambito educativo con poche risorse, il campione più frequentemente adottato, costituito
sulla base di una scelta di soggetti arbitraria, legata ai vincoli del ricercatore e alle disponibilità dei soggetti è detto (Area 4 Socio-psicopedagogica, n.46)
A) campione accidentale non probabilistico
B) campione a strati
C) campione casuale semplice
D) campione casuale a grappoli
1903. Quale domanda è pertinente ad un particolare tipo di validità insito nella ricerca scientifica riconosciuta come "la
validità di conclusività statistica"? (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.47)
A) Esiste una relazione tra due variabili?
B) Se la relazione esiste, è di natura causale in modo che A causa B o l'effetto B sarebbe comunque presente anche se non venisse effettuato il
trattamento A?
C) Se la relazione causale tra le variabili esiste, quali sono i costrutti di causa ed effetto interessati?
D) Se esiste una relazione che sia causale dal costrutto A al costrutto B, fino a che punto si può generalizzare tale relazione ad altre persone, ad
altri luoghi e ad altri tempi?
1904. Quando si decide di avere un approccio quantitativo con lo scopo di integrare risultati di numerose ricerche precedenti
relative alla stessa tematica, si parla di (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.48)
A) Meta-analisi
B) Ricerca trasversale
C) Ricerca-azione tematica
D) Osservazione integrata longitudinale
1905. Un docente che intraprende particolari tipi di ricerca nella classe può utilizzare il sociogramma o sociogramma di
Moreno. Esso consiste in (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.49)
A) una tecnica che registra e rappresenta in forma grafico- numerica le relazioni interpersonali che si manifestano tra i soggetti appartenenti ad un
gruppo
B) un programma informatico per computer che rileva le frequenze di interazione sociale
C) un grafico che presenta gli andamenti nel tempo del numero di conversazioni tra docente e allievi
D) una metodologia di rilevamento dei micro- comportamenti sociali a rischio nell'ambiente-classe
1906. Un campione di studenti è rappresentativo della popolazione scolastica quando (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.50)
A) riproduce in piccolo le caratteristiche della intera popolazione scolastica con scarti non significativi imputabili al caso
B) riproduce in piccolo le caratteristiche della popolazione scolastica con scarti significativi imputabili al caso
C) riproduce in piccolo le caratteristiche di parte della popolazione scolastica con scarti non significativi imputabili al caso
D) riproduce in piccolo alcune caratteristiche della popolazione scolastica con scarti significativi imputabili al caso
1907. I quintili dividono le osservazioni effettuate in una ricerca (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.51)
A) in cinque categorie di uguale numerosità
B) in quindici parti di uguale numerosità
C) in cinque categorie di numerosità variabile
D) in cinque campioni
1908. Dal punto di vista statistico si definisce 'significativo' un risultato che è improbabile si sia verificato per puro caso. Per
compiere questo genere di controllo si usano (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.52)
A) i test di significatività
B) i test di attendibilità
C) i test di direzionalità
D) test di affidabilità
1909. Quando si rappresentano graficamente i valori o i punteggi o i risultati della correlazione tra due variabili si usa (Area 4
- Socio-psicopedagogica, n.53)
A) il diagramma di dispersione
B) il diagramma di percorso
C) il diagramma ad aste
D) il diagramma a scatola e baffi
1910. Un ricercatore può effettuare un esperimento su una sola persona? (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.54)
A) Sì, e viene detto esperimento su soggetto singolo
B) No
C) Sì, e viene detto studio del caso singolo
D) Sì, e viene detto esperimento monovariato
1911. In un questionario l'item che richiede il numero di fratelli in una famiglia è una variabile
psicopedagogica, n.55)
(Area 4 - Socio-
A) discreta
B) nominale
C) continua
D) categoriale
1912. La scala Likert è (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.56)
A) un tecnica per la misura di atteggiamenti o opinioni
B) un indice che rileva le preferenze nel dare i voti scolastici
C) un coefficiente crescente che esprime l'intensità del rendimento
D) una scala decrescente di errori sistematici
1913. La seguente affermazione: «quanto più risulta elevata la capacità di comprensione della lettura, tanto più tende ad
essere elevato il rendimento scolastico» equivale in termini statistici a (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.57)
A) rilevare una correlazione elevata e positiva tra i valori delle misure concernenti la variabile «abilità di comprensione della lettura» e quelli
riguardanti la variabile «rendimento scolastico»
B) rilevare una associazione non del tutto positiva tra i valori delle misure concernenti la variabile «abilità di comprensione della lettura» e quelli
riguardanti la variabile «rendimento scolastico»
C) rilevare una semplice connessione tra i valori delle misure concernenti la variabile «abilità di comprensione della lettura» e quelli riguardanti la
variabile «rendimento scolastico»
D) rilevare una causalità toalmente certa tra i valori delle misure concernenti la variabile «abilità di comprensione della lettura» e quelli riguardanti la
variabile «rendimento scolastico»
1914. In uno studio correlazionale, quando si interpreta in termini statistici il coefficiente di correlazione tra due variabili
continue si deve tenere conto almeno di tre aspetti (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.58)
A) la direzione della relazione, l'intensità dell'associazione nella variazione tra le due variabili e la forma della relazione
B) il verso della relazione, la significatività statistica conclusiva e la direzione della relazione
C) l'orientamento del grafico, la frequenza della distribuzione delle due variabili e la variabilità della variabile indipendente
D) la direzione della relazione, l'intensità della associazione nella variazione tra ledue variabili e la significatività
1915. Quando un ricercatore decide di usare l'analisi fattoriale vuol dire che adotta (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.59)
A) una tecnica statistica multivariata, basata su misure di associazione e in particolare sul coefficiente di correlazione, in grado di semplificare una
massa di variabili di partenza in relativamente poche variabili indipendenti, composte, concettualmente significative, chiamate fattori
B) una tecnica statistica bivariata, basata su misure di associazione e in particolare sul coefficiente di correlazione, in grado di semplificare due
variabili di partenza in variabili sicuramente indipendenti, composte, concettualmente significative, chiamate fattori
C) una tecnica statistica multivariata, basata su misure di dispersione e in particolare sul coefficiente di asimmetria, in grado di semplificare diverse
variabili di partenza in due o tre variabili indipendenti, composte, concettualmente significative, chiamate fattori
D) una tecnica statistica multivariata, basata su misure di associazioni e in particolare sul coefficiente di correlazione,in grado di moltiplicare poche
variabili di partenza in molte variabili relativamente indipendenti, composte, concettualmente significative, chiamate fattori
1916. L'influsso esercitato da Omero con l'Iliade e l'Odissea nella cultura ed educazione greca, poi in quella romana e, quindi,
nella cultura occidentale è stato davvero grande, perché queste opere (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.60)
A) presentano modelli paradigmatici di ideali da imitare
B) hanno contribuito alla diffusione del pensiero e della religiosità greca
C) sono le prime opere scritte che codificano la cultura occidentale
D) sono una fonte per comprendere il pensiero (filosofico e politico) greco
1917. Le opere che meglio delle altre riescono a descrivere l'educazione impartita a Sparta nel VII sec. a.C. sono (Area 4 Socio-psicopedagogica, n.61)
A) le opere di Senofonte, Plutarco, Tirteo
B) i canti e i poemi militari
C) i dialoghi di Socrate
D) le commedie di Aristofane
1918. I Sofisti furono interpreti di un movimento che (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.63)
A) introdusse una cultura innovativa e un'educazione rinnovata
B) intendeva introdurre riforme sociali
C) incentivava forme di educazione collettiva
D) facilitò il confronto tra culture diverse
1919. Poiché Socrate non ha scritto nulla, il suo pensiero si ricostruisce solo attraverso le seguenti fonti (Area 4 - Sociopsicopedagogica, n.64)
A) i dialoghi di Platone
B) le opere di Aristotele
C) gli scritti di Senofonte
D) le opere di Parmenide
1920. Dopo essere stato alla corte di Filippo II come educatore del figlio Alessandro, nel 335 a.C. Aristotele fondò in Atene
(Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.66)
A) il Liceo
B) l'Accademia
C) un grande centro culturale
D) il Museo
1921. L'esistenza di numerose scuole nell'età ellenistica è (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.67)
A) espressione dei profondi mutamenti storico-culturali
B) il segno del diffondersi della cultura anche negli strati più bassi della popolazione
C) conseguenza della tolleranza pluralistica della società
D) espressione del diffondersi dei nuovi ideali della filosofia ellenistica come modelli di vita
1922. Nell'età ellenistica, lo sviluppo della dimensione morale dell'educazione veniva affidata
psicopedagogica, n.68)
(Area 4 - Socio-
A) al pedagogo
B) alla famiglia
C) al pedagogista
D) a nessuna figura specifica
1923. Il grammatistès (grammaticus) dell'età greco-romana sarà chiamato, in tempi posteriori, didàscalos, "didascalo", cioè
colui che specificamente insegna perché (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.69)
A) l'educazione di tipo letterario avrà un'importanza sempre maggiore sulle altre forme educative
B) lo studio grammaticale assumerà dignità superiore a qualsiasi altro studio
C) il grammatista viene assumendo, oltre a quella letteraria, anche le altre forme dell'educazione greco- romana
D) l'unica vera educazione, anche nell'età antica, era quella di tipo letterario
1924. Nell'antica Roma, la professione di maestro di scuola elementare era considerata (Area 4 - Socio-psicopedagogica,
n.70)
A) modesta, poiché era priva di prestigio sociale e poteva essere svolta anche senza che la persona fosse dotata di molta cultura
B) poco rilevante, perché prevedeva una retribuzione inferiore
C) poco onorata, perché poteva essere esercitata anche da schiavi
D) importante, perché aveva lo scopo di formare nuovi cittadini
1925. Cicerone e Quintiliano sono stati due illustri studiosi dell'arte oratoria. La principale differenza tra i due si individua nel
fatto che (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.71)
A) Cicerone afferma e ribadisce più volte l'importanza per l'oratore di una buona preparazione filosofica
B) Cicerone approfondisce maggiormente i contenuti programmatici
C) Cicerone manifesta una realistica aderenza alla situazione storica e cultura dell'epoca
D) Cicerone esalta la riflessione greca sulla retorica
1926. Quintiliano scrive le Institutiones Oratoriae per approfondire il seguente argomento (Area 4 - Socio-psicopedagogica,
n.73)
A) le caratteristiche essenziali della cultura e dell'insegnamento
B) l'impatto del genere letterario nella cultura del suo tempo
C) le diverse strategie per insegnare la retorica
D) l'analisi di questioni educative rispetto alla diffusione della cultura
1927. Nell'impero romano l'istituzionalizzazione statale delle scuole avvenne (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.74)
A) per intenzione dello Stato, che intendeva garantirsi il controllo della cultura e della scuola strumentalizzate a servizio dell'Impero e della
burocrazia imperiale
B) come maturazione della cultura dominante, che riconosceva nell'istituzione un interesse di portata pubblica
C) con l'intenzione di voler indebolire e ridurre il potere dell'istituzione familiare
D) in seguito al cambiamento delle condizioni di vita, poiché i centri urbani volevano rendersi autonomi
1928. L'educazione cristiana introdusse delle novità sensazionali rispetto all'educazione tradizionale, in particolare (Area 4 Socio-psicopedagogica, n.75)
A) sostenne un insegnamento avulso da questioni politiche
B) dedicò grande importanza all'insegnamento religioso
C) valorizzò il ruolo fondamentale dell'educazione impartita dalla famiglia di appartenenza
D) valorizzò la figura del bambino, come essere umano dotato di dignità propria
1929. Nell'opera De Magistro di Sant'Agostino, il maestro (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.76)
A) è inteso soprattutto come il Maestro divino, al quale si affianca quello umano
B) rivela l'azione educativa che l'essere umano può compiere nei confronti di una persona
C) esprime l'irrilevanza del maestro umano nei confronti di quello divino
D) simboleggia il valore dell'esperienza come guida e maestra di vita
1930. L'opera Il Pedagogo di Clemente Alessandrino (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.77)
A) identifica il Cristo come il pedagogo dell'umanità
B) è un trattato di pedagogia
C) è un manuale per gli educatori cristiani
D) ritiene Gesù Cristo come uno degli educatori
1931. Il diffondersi dell'impronta laica nella cultura scolastica si è manifestata primariamente
psicopedagogica, n.78)
(Area 4 - Socio-
A) nelle scuole delle Corporazioni
B) nell'educazione del cavaliere
C) nell'Università
D) nella scuola di Chartres
1932. Nel pensiero di San Tommaso si mette in luce l'importanza fondamentale dell'autoeducazione, tuttavia l'insegnamento
da parte di una persona verso l'altra è considerata (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.79)
A) importante per far si che la conoscenza possa passare dalla potenza all'atto
B) necessaria per consentire la comprensione dei principi universali
C) fondamentale per consentire al discente ignorante l'orientamento verso la verità
D) indispensabile per aiutare l'educando a superare la sua passività
1933. Nelle Università medioevali il metodo di insegnamento era fondato (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.80)
A) sulla lettura, il commento e la quaestio
B) sulla dispute
C) sulla maieutica socratica
D) sulla memorizzazione delle informazioni
1934. L'affinità principale esistente tra La Città del Sole di Tommaso Campanella e la Repubblica di Platone è riconducibile a
(Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.81)
A) al contenuto, perché in entrambe le opere si attribuisce allo Stato l'esercizio dei poteri assoluti
B) alla forma, e non al contenuto, poiché entrambe le opere si riferiscono al genere letterario dell'utopia
C) al contenuto, perché in entrambe le opere si propone un percorso specifico per organizzare gli studi
D) al contenuto, perché in entrambe le opere si sostiene l'importanza di abolire la dimensione estetica
1935. Erasmo da Rotterdam sostenne l'importanza di introdurre allo studio anche i bambini di età inferiore ai sette anni,
poiché riconobbe che un'educazione precoce fosse in grado di (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.82)
A) promuovere nella mente del bambino le capacità riflessive
B) ridurre il rischio dell'ozio
C) liberare l'uomo mediante la cultura, data la sua condizione nativa di schiavitù
D) promuovere la predominanza dell'aspetto razionale nelle dimensioni dello sviluppo
1936. Il protestantesimo, che si occupò anche della gestione dell'organizzazione scolastica, inizialmente si dedicò (Area 4 Socio-psicopedagogica, n.83)
A) alla scuola popolare
B) alla scuola universitaria
C) alla scuola elementare
D) a tutti gli ordini scolastici
1937. Nella Ratio studiorum Societatis Jesu (1599) l'ordinamento degli studi era suddiviso in
psicopedagogica, n.84)
(Area 4 - Socio-
A) corso umanistico, filosofico, teologico
B) corso di lingua materna, di storia, di teologia
C) corso di scienze, di filosofia, di teologia
D) corso di filosofia e di teologia
1938. Locke e Rousseau sostennero l'importanza della figura del precettore, a cui affidare l'educazione del fanciullo.
Rousseau riteneva tale azione fondamentale per far sì che il fanciullo non fosse influenzato dalla società. Locke difese questa
posizione perché (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.85)
A) riconobbe la necessità di instaurare un insegnamento di tipo individuale
B) condivise con Rousseau l'importanza di sottrarre il fanciullo dall'influenza corruttrice della società
C) si fece condizionare dai principi pedagogici espressi dalla classe aristocratica a lui contemporanea
D) aveva una grande sfiducia nelle capacità educative della scuola pubblica del tempo
1939. Amos Komensky con l'Orbis sensualium pictus realizzò un libro innovativo. L'intuizione di fondo dell'autore fu quella di
accompagnare il testo scritto con le illustrazioni per (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.86)
A) evidenziare l'intrinseca connessione esistente tra l'immagine della cosa e la cosa stessa
B) offrire ai bambini l'occasione di istruirli facendoli divertire
C) porre in risalto la corrispondenza tra il pensiero e la vista
D) accrescere l'interesse per la lettura attraverso il disegno
1940. Nella sua opera Emilio, Rousseau ha proposto (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.87)
A) un riferimento esemplare per attuare il processo educativo
B) un modello educativo di tipo utopistico
C) una descrizione per attuare un intervento educativo
D) l'espressione di un nuovo modello di società
1941. Rousseau ritenne che il pensiero politico è connesso al pensiero pedagogico perché (Area 4 - Socio-psicopedagogica,
n.88)
A) l'educazione consente lo sviluppo della persona che, a sua volta, può migliorare la società
B) entrambi implicano delle azioni finalizzare a incrementare la condizione di felicità della persona
C) la formazione politica offre alla persona degli stimoli per apprendere e accrescere la propria cultura
D) entrambi consentano all'uomo di acquisire maggiori opportunità per controllare la cultura nella quale è inserito
1942. Nel pensiero di Rousseau la vita umana è considerata un processo, dove ogni periodo è contraddistinto da una
particolare perfezione. Da questo principio consegue l'osservazione (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.89)
A) che il processo educativo deve prendere in considerazione le caratteristiche proprie di ogni età della vita umana e adeguarsi ad esse
B) che l'intervento dell'educatore risulta inutile, poiché l'educando tende a svilupparsi autonomamente verso la perfezione
C) che fin dall'infanzia, l'educazione può realizzarsi come un intervento integrale che prosegue in tutti i periodi di sviluppo
D) che l'educazione deve consentire all'educando la possibilità di raggiungere una perfezione individuale, facilitando il passaggio dalla potenza
all'atto
1943. Immanuel Kant nella suo scritto La pedagogia sostiene che lo scopo ultimo dell'educazione è
psicopedagogica, n.90)
(Area 4 - Socio-
A) la formazione morale
B) la formazione culturale
C) la formazione tecnica
D) la formazione intellettuale
1944. Rousseau considerava lo stato di natura come condizione buona e felice per l'essere umano. Pestalozzi, invece, in
riferimento a questo principio (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.91)
A) sostiene che l'uomo deve superare tale stato per elevarsi a quello morale
B) ritiene che tale stato sia da respingere in quanto orienta l'uomo verso l'egoismo e l'amoralità
C) individua in questo stato l'esistenza di condizioni positive e negative, senza ulteriori precisazioni
D) condivide con Rousseau la definizione di stato ottimale
1945. La "Scuola Lancasteriana" fondata da Joseph Lancaster (1778-1838) era (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.92)
A) una scuola elementare per studenti poveri che utilizzava il mutuo insegnamento
B) era una scuola aperta a tutti sotto il controllo dello Stato
C) era una scuola di iniziativa privata per ragazzi orfani
D) era una scuola statale per la classe sociale ricca e benestante
1946. L'opera di Pestalozzi ha contribuito a diffondere il riconoscimento del ruolo educativo svolto dall'istituzione familiare.
L'autore ritiene che (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.93)
A) la famiglia è l'ambiente educativo naturale che ha maggiore incidenza nella formazione e nell'educazione del fanciullo
B) le relazioni familiari degli uomini sono le prime eccellenti relazioni della natura
C) lo sviluppo affettivo del bambino avvenga solo entro le relazioni con i familiari
D) la famiglia costituisce la prima esperienza di socializzazione del bambino
1947. I giardini di infanzia sono un'istituzione educativa fondata da (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.94)
A) Friedrich Wihelm August Fröbel
B) Ferrante Aporti
C) Robert Owen
D) Maria Montessori
1948. Nel pensiero fröbeliano il gioco del bambino rappresenta (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.95)
A) il grado più alto dello sviluppo infantile, dello sviluppo umano in questo periodo, per cui è espressione di creatività
B) uno strumento didattico per l'educazione
C) un esercizio per l'attività fisica
D) l'occasione per promuovere le energie fisiche
1949. Nell'approccio educativo sostenuto da Necker de Saussure e da Rousseau vi è una fondamentale differenza, che è
possibile individuare (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.96)
A) nella constatazione che l'educazione deve essere completa, organica fin dalla nascita
B) nell'anticipazione di alcune forme educative proposte dalla Necker
C) nella minore importanza attribuita dalla Necker all'attività svolta dell'educando
D) nella minore importanza riconosciuta da Rousseau all'influenza dell'ambiente
1950. Wilhelm von Humboldt si interessò alla cultura e all'educazione del suo tempo per (Area 4 - Socio-psicopedagogica,
n.97)
A) riaffermare il valore dell'educazione umanistica
B) riflettere sui problemi dell'istituzione scolastica e trovare soluzioni innovative
C) recuperare il valore della letteratura e dell'arte
D) approfondire i rapporti tra le classi sociali della sua epoca
1951. All'interno del pensiero pedagogico di Herbart, la psicologia (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.98)
A) fornisce i mezzi utili per instaurare una relazione educativa significativa
B) è irrilevante ai fini dell'intervento educativo
C) individua le finalità dell'intervento educativo
D) è una disciplina capace di fondare scientificamente la pedagogia
1952. La legge Casati del 1859, ridefinì la Pubblica Istruzione in quanto contribuì (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.99)
A) a riorganizzare tutta la scuola con una forte impronta burocratica e accentratrice
B) a risolvere problemi di gestione delle risorse in tutte le classi sociali
C) a creare per la scuola una nuova classe amministrativa
D) a potenziare ordini e gradi della scuola pubblica e privata
1953. Per migliorare il rendimento delle attività svolte a scuola Aristide Gabelli propone il metodo induttivo perché (Area 4 Socio-psicopedagogica, n.100)
A) sviluppa nello studente la capacità di riflettere e ragionare
B) è possibile applicarlo in tutte le discipline scolastiche
C) può essere facilmente utilizzato dagli insegnanti
D) facilita l'attenzione dello studente e ne sviluppa la capacità
1954. Il Sistema preventivo "si appoggia tutto sopra la ragione, la religione e sopra l'amorevolezza perciò esclude ogni
castigo violento e cerca di tenere lontano gli stessi leggieri castighi". Questa espressione è stata scritta da (Area 4 - Sociopsicopedagogica, n.101)
A) Giovanni Bosco
B) Johann Heinrich Pestalozzi
C) Antonio Rosmini
D) Niccolò Tommaseo
1955. Il movimento delle scuole nuove fu notevolmente influenzato (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.102)
A) dallo strumentalismo pragmatista
B) dalla filosofia idealista
C) dalle concezioni volontaristiche
D) dalle idee del nascente sindacalismo
1956. Alle sorelle Rosa e Carolina Agazzi (ma particolarmente a Ros si riconosce il merito di aver contribuito (Area 4 - Sociopsicopedagogica, n.103)
A) alla definizione e realizzazione di un sistema di educazione infantile capace di soddisfare le esigenze dei bambini della società rurale in cui
vivevano
B) alla promozione del ruolo educativo della madre
C) alla valorizzazione dell'esperienza fatta dal bambino, come occasione di apprendimento
D) all'attenzione da porre in essere verso la scuola elementare, che svolge un ruolo fondamentale per la crescita del fanciullo
1957. Maria Montessori nella sua prospettiva educativa era particolarmente interessata allo sviluppo della mente del
bambino. Per lei il concetto di "mente assorbente" era riferito (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.104)
A) al bambino che è creatore di se stesso ed è creativo, grazie alle sue capacità ricettive
B) alla condizione di dipendenza passiva del bambino
C) alla capacità del bambino di coltivare progressivamente le sue conoscenze
D) allo sviluppo cognitivo di ogni uomo
1958. E'douard Claparède ritenne che per un adeguato sviluppo della pedagogia scientifica fosse necessario (Area 4 - Sociopsicopedagogica, n.105)
A) avvalersi dell'osservazione metodica per analizzare i fatti educativi
B) avviare una collaborazione interdisciplinare con le scienze sociologiche
C) sviluppare una terminologia di tipo quantitativo
D) adottare i dati statistici rilevati mediante ricerche psicologiche
1959. L'opera La scuola attiva secondo l'ordine cristiano è stata scritta da (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.107)
A) Michel Eugène Dévaud
B) Jacques Maritain
C) Lucien Laberthonnière
D) Andrés Manjón
1960. Jacques Maritain, consapevole degli esiti unilaterali a cui è giunta la pedagogia del suo tempo (pragmatismo,
sociologismo, intellettualismo, volontarismo), fondò le sue critiche al movimento attivistico (Area 4 - Socio-psicopedagogica,
n.108)
A) basando il suo pensiero sulla concezione cristiana della vita
B) prendendo in considerazione le correnti psicologiche più diffuse in quel periodo
C) incentrando il suo discorso su esigenze maturate sul piano sociale e culturale
D) riferendosi a principi di ordine prevalentemente etico
1961. Nell'opera Sommario di pedagogia come scienza filosofica, Giovani Gentile sviluppa la concezione che pedagogia e
filosofia si identificano perché (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.109)
A) entrambe hanno come proprio oggetto lo sviluppo dello spirito
B) la filosofia indica alla pedagogia i fini educativi
C) il reale si sviluppa secondo la dialettica dei distinti
D) la professione dell'insegnamento può essere svolta soltanto se il docente ha una solida conoscenza della filosofia
1962. Per Giuseppe Lombardo Radice la problematica della formazione del maestro elementare è
psicopedagogica, n.110)
(Area 4 - Socio-
A) fondamentale, data l'inadeguatezza delle scuole normali e la necessità d'impostare i nuovi istituti magistrali
B) importante per il riconoscimento dell'incidenza che l'azione del maestro riveste nello sviluppo infantile
C) irrilevante, dato che compito esclusivo della scuola è tramandare la cultura ai giovani
D) poco rilevante per il carattere di fondamentale autonomia che deve contrassegnare l'azione magistrale
1963. Nella storia della pedagogia contemporanea si riscontra una progressiva tendenza (Area 4 - Socio-psicopedagogica,
n.111)
A) a definire la pedagogia come disciplina scientifica
B) ad ignorare l'influsso della dimensione metafisica delle questioni pedagogiche
C) ad approfondire l'analisi di questioni politiche e sociali
D) ad applicare con maggiore rilevanza studi di natura statistica
1964. L'educazione democratica, per John Dewey, deve mirare al raggiungimento di un fondamentale obiettivo (Area 4 Socio-psicopedagogica, n.112)
A) interessare personalmente gli individui alle relazioni e al contributo sociale
B) orientare il comportamento dei cittadini secondo modelli omogenei
C) aiutare ogni cittadino ad avere parte attiva nella lotta ai problemi sociali
D) sviluppare in ogni individuo una maggiore consapevolezza della propria situazione sociale
1965. Nello scritto Il mio credo pedagogico, John Dewey sostiene che la scuola (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.113)
A) è una istituzione sociale che riproduce e semplifica la vita quotidiana dell'alunno
B) deve proporre attività teoriche in grado di promuovere le capacità cognitive del ragazzo
C) ha il compito di indirizzare l'alunno verso una società democratica
D) è una istituzione che deve far apprendere la cultura generale di base
1966. Quale evento consentì a Carleton Wolsey Washburne di influenzare significativamente lo sviluppo della scuola italiana?
(Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.114)
A) La collaborazione diretta dell'autore alla definizione dei programmi destinati alle scuole elementari al termine della seconda guerra mondiale
B) Lo stretto rapporto che l'autore ebbe con gli esponenti della cultura pedagogica italiana del periodo fascista
C) La forte divulgazione delle idee dell'autore, avvenuta negli anni immediatamente successivi alla seconda guerra mondiale
D) Il contributo espresso dall'autore per risolvere problematiche inerenti la formazione del corpo docente
1967. Secondo Jean Piaget lo sviluppo mentale del bambino, dall'infanzia all'adolescenza, avviene
psicopedagogica, n.115)
(Area 4 - Socio-
A) secondo una serie ordinata di stadi: da quello senso-motorio a quello concettuale
B) in momenti diversi a seconda delle potenzialità di ognuno e prosegue verso stadi sempre più elevati
C) mediante una successione preordinata di fasi lungo la vita di ogni uomo
D) attraverso un'evoluzione discontinua di stadi, differente per ogni individuo
1968. Nell'età contemporanea una delle linee più significative di sviluppo della scuola tra quelle sotto elencate è (Area 4 Socio-psicopedagogica, n.116)
A) l'esigenza didattica di iniziare dalla viva e diretta esperienza dello studente
B) suscitare l'interesse dello studente nei confronti della sua formazione intellettuale
C) dare importanza all'azione dell'insegnante per una corretta impostazione del processo educativo
D) riconoscere l'importanza delle doti innate dello studente rispetto al contesto ambientale
1969. L'opera Democrazia ed Educazione è stata scritta da (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.117)
A) John Dewey
B) Jacques Maritain
C) Maria Montessori
D) Jean-Jacques Rousseau
1970. Il pensiero pedagogico di Maria Montessori è soprattutto diretto (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.118)
A) all'educazione dei bambini
B) ai genitori che devono educare a loro figli quando sono piccoli
C) all'educazione degli adulti
D) all'educazione degli studenti di ogni età
1971. La scuola su misura è uno scritto di (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.119)
A) E'douard Claparède
B) Paulo Freire
C) John Dewey
D) Giuseppe Lombardo Radice
1972. "Io credo che la scuola è prima di tutto un'istituzione sociale [...]. Io credo che l'educazione è, perciò, un processo di
vita e non una preparazione a un vivere futuro; che la scuola deve rappresentare la vita attuale; una vita altrettanto reale e
vitale per il fanciullo di quella che egli conduce a casa, nel vicinato o nel recinto dei giochi". L'autore che ha scritto queste
espressioni è (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.120)
A) John Dewey
B) Jerome Seymour Bruner
C) Johann Friedrich Herbart
D) Johann Heinrich Pestalozzi
1973. La "Casa dei bambini" è stata fondata da (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.121)
A) Maria Montessori
B) John Dewey
C) Johann Heinrich Pestalozzi
D) Jean Jacques Rousseau
1974. Il "Piano di laboratorio Dalton", nell'ambito del movimento delle "scuole nuove", è stato ideato da (Area 4 - Sociopsicopedagogica, n.122)
A) Helen Parkhurst
B) John Dewey
C) William Kilpatrick
D) Carleton Wolsey Washburne
1975. Michele Coppino, ministro della Pubblica Istruzione, con la Legge n. 3961 / 1877, detta "Legge Coppino", riordinò la
scuola elementare. Con essa (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.124)
A) l'istruzione elementare divenne obbligatoria dai sei ai nove anni
B) vennero introdotti gli asili come struttura pre-scolastica
C) vennero richiesti titoli di studio universitari a chi faceva scuola
D) vennero conferiti titoli di studio a chi frequentava la scuola
1976. La "Legge Coppino" (1877) ha introdotto nella scuola elementare (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.125)
A) l'insegnamento denominato "Prime nozioni dei doveri dell'uomo e del cittadino"
B) l'insegnamento obbligatorio del catechismo
C) l'insegnamento dei diritti dell'uomo e del cittadino
D) l'insegnamento della storia delle religioni
1977. Vittorio Emanuele Orlando, ministro della Pubblica Istruzione, con la Legge n. 407 / 1904, relativa alla scuola
elementare, ha (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.126)
A) prolungato l'obbligo scolastico fino al dodicesimo anno di età
B) prolungato di un anno, rispetto alla "Legge Coppino", l'obbligo scolastico
C) reso la scuola gratuita per i figli di famiglie molto povere
D) organizzato il curricolo scolastico in modo che fosse accessibile agli analfabeti
1978. La riforma Daneo-Credaro, mediante la Legge n. 487 / 1911, ha impresso all'istruzione elementare un notevole e
duraturo influsso nel nostro Paese, perché la legge (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.127)
A) avviò la statalizzazione della scuola elementare attraverso i Consigli Scolastici Provinciali
B) affidò la gestione della scuola elementare solo ai Comuni
C) mantenne l'obbligo scolastico fino a dodici anni, prevedendo pene severissime per i trasgressori
D) affidò soltanto allo Stato l'amministrazione della scuola elementare
1979. La riforma Gentile (1923) ha istituito per l'istruzione elementare (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.128)
A) un grado preparatorio, un grado elementare inferiore e uno superiore
B) un unico ciclo di scuola dalle elementari alla scuola secondaria inferiore
C) il passaggio all'istruzione complementare senza l'esame di ammissione
D) un intervento legislativo per eliminare l'analfabetismo ancora largamente diffuso in Italia
1980. La "Scuola di Barbiana" aveva un motto in lingua inglese che la caratterizzava (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.129)
A) I care (tr. Mi interessa)
B) I think (tr. Io penso)
C) We cooperate (tr. Noi collaboriamo)
D) Yes, We can (tr. Sì, possiamo)
1981. La Lettera ad una professoressa è un libro scritto da (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.130)
A) Lorenzo Milani insieme ai suoi allievi
B) un gruppo di pedagogisti che vede la deriva nella quale sta andando scuola
C) un gruppo di intellettuali che richiamano l'attenzione dei politici sul progressivo degrado della scuola
D) un gruppo di studenti e professori che vogliono una scuola diversa da quella tradizionale
1982. La Lettera ad una professoressa è un testo che suscitò e suscita ancora molta discussione perché (Area 4 - Sociopsicopedagogica, n.131)
A) è un atto d'accusa nei confronti della scuola tradizionale definita "un ospedale che cura i sani e respinge i malati"
B) è una critica alla scuola diventata troppo scientifica e poco umanistica
C) è un richiamo critico nei confronti di una scuola nozionistica
D) è una critica alla scuola borghese, selettiva e adatta soltanto a chi ha qualità intellettive elevate
1983. Paulo Freire, nell'opera La pedagogia degli oppressi, contrappone una "istruzione depositaria" ad una educazione
problematizzante. Secondo la prima (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.132)
A) il sapere è una elargizione di coloro che si giudicano sapienti agli altri che si giudicano ignoranti
B) il sapere è tramesso alle nuove generazioni, perché si realizzi una continuità culturale tra le generazioni
C) il sapere è la cultura che la riflessione di secoli ha codificato come scientifica
D) il sapere è la conoscenza di base che consente agli studenti di svilupparsi successivamente come persone consapevoli e responsabili
1984. Con la Legge n.1859 / 1962, proposta dal ministro della Pubblica Istruzione Luigi Gui, si è
psicopedagogica, n.133)
(Area 4 - Socio-
A) istituita la scuola media unica, che ha la durata di tre anni, è obbligatoria e gratuita
B) proceduto all'armonizzazione tra Scuola media e la Scuola di avviamento professionale
C) ripristinato l'insegnamento del latino
D) conservato il triennio inferiore delle Scuole d'arte
1985. Con la Legge n. 444 / 1968, proposta dal ministro della Pubblica Istruzione Luigi Gui, si è
psicopedagogica, n.134)
(Area 4 - Socio-
A) istituita la Scuola materna statale per i bambini in età prescolastica dai tre ai sei anni
B) riorganizzata la scuola elementare
C) proceduto all'abolizione della Scuola di avviamento professionale
D) potenziato il sostegno finanziario per la scuola
1986. Con il Decreto del Presidente della Repubblica n. 104 / 1985 (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.135)
A) sono stati emanati i nuovi programmi per la scuola elementare
B) sono stati rivisti i programmi della scuola elementare del 1955
C) sono state prese in considerazione le teorie cognitive in relazione ai bambini
D) si è ridefinito l'insegnamento della religione nella scuola elementare
1987. Con la Legge n. 104 / 1992, detta "Legge quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone
handicappate", è stato (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.136)
A) garantito il diritto all'educazione e all'istruzione della persona handicappata in ogni ordine e grado della scuola
B) garantito il diritto all'educazione e all'istruzione della persona handicappata solo nella scuola professionale
C) garantito il diritto all'assistenza medica e all'integrazione sociale della persona handicappata
D) garantito il diritto all'educazione e all'istruzione della persona handicappata nelle sezioni di scuola materna
1988. Con la Legge n. 62 / 2000, recante "Norme per la parità scolastica e disposizioni allo studio all'istruzione", il Parlamento
(Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.137)
A) ha stabilito che il sistema nazionale di istruzione è costituito dalle scuole statali e dalle scuole paritarie private e degli enti locali
B) ha stabilito l'equipollenza di trattamento per gli studenti e la libera scelta educativa delle famiglie a parità di condizioni economiche
C) ha omologate le scuole statali e paritarie
D) ha abolito l'esistenza delle scuole private
1989. Lo scritto Tassonomia degli obiettivi educativi è stata scritta da (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.138)
A) Benjamin Samuel Bloom
B) Joy Paul Guilford
C) Robert Mills Gagné
D) Jerome Seymour Bruner
1990. Il documento sull'educazione emanato dal Concilio Ecumenico Vaticano II si intitola (Area 4 - Socio-psicopedagogica,
n.139)
A) Dichiarazione sull'educazione cristiana
B) Divini illius Magistri
C) Catechismo della Chiesa Cattolica
D) Caritas in Veritate
1991. Che cosa si intende per "valutazione per l'apprendimento"? (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.140)
A) Utilizzare il processo valutativo come risorsa per il miglioramento dell'apprendimento
B) Accertare i risultati di apprendimento degli allievi
C) Scegliere le modalità e gli strumenti di valutazione
D) Vedere il postivo di ciò che gli studenti hanno fatto
1992. Che cosa distingue le due espressioni "valutazione dell'apprendimento" e "valutazione per l'apprendimento"? (Area 4 Socio-psicopedagogica, n.141)
A) Un diverso orientamento attribuito alla valutazione
B) I diversi strumenti impiegati nella valutazione
C) I diversi criteri in base a cui effettuare la valutazione
D) I diversi destinatari della valutazione
1993. Due momenti del processo valutativo sono (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.142)
A) la fase rilevativa e la fase di giudizio
B) la fase diagnostica e la fase formativa
C) la fase di giudizio e la fase comunicativa
D) la fase ex-ante e la fase ex-post
1994. Che ruolo assolvono i criteri nell'espressione del giudizio? (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.143)
A) Rappresentano i referenti concettuali in base ai quali esprimere il giudizio di valutazione
B) Definiscono gli strumenti della valutazione
C) Determinano il codice con cui esprimere il giudizio
D) Stabiliscono l'oggetto della valutazione
1995. Quali sono i due parametri in base ai quali si classificano le prove di verifica? (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.144)
A) Lo stimolo e la risposta
B) La disciplina e la classe
C) Il codice (orale/scritto) e la durata
D) La funzione e il grado scolastico
1996. Che cosa contraddistingue una prova non-strutturata? (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.145)
A) L'ampiezza dei gradi di libertà lasciati a chi risponde
B) La natura di prova orale
C) L'assenza della preparazione della prova
D) La lunghezza della prova
1997. Che cosa contraddistingue una prova strutturata? (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.146)
A) La possibilità di predeterminare le possibili risposte del soggetto
B) La definizione della durata
C) Il carattere individuale della prova
D) La presenza di quesiti a scelta multipla
1998. Che cosa qualifica una valutazione criteriale? (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.148)
A) Il riferimento ad uno standard assoluto
B) Il riferimento ad uno standard relativo
C) Il riferimento alla media della classe
D) Il riferimento al progresso dell'allievo
1999. Su che cosa si basa una valutazione di progresso? (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.149)
A) Su un confronto longitudinale relativo al singolo soggetto
B) Su un confronto trasversale tra soggetti
C) Su un apprezzamento del potenziale dell'allievo
D) Sul raggiungimento di uno standard predefinito
2000. Che cosa si intende per funzione orientativa della valutazione? (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.153)
A) La possibilità di prevedere le attitudini di un soggetto per un dato percorso formativo
B) La possibilità di disporre di un feedback sul proprio percorso
C) La possibilità di tirare le somme sui risultati ottenuti
D) La possibilità di analizzare i prerequisiti di apprendimento
2001. Che cosa qualifica una rubrica valutativa? (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.154)
A) La descrizione qualitativa di più livelli di padronanza di un dato apprendimento
B) L'elenco degli apprendimenti da sviluppare
C) L'esplicitazione dei criteri di sufficienza nella valutazione della prestazione dello studente
D) L'impiego dei voti
2002. Che cosa si intende per funzione certificativa della valutazione? (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.155)
A) Il riconoscimento sociale dei risultati ottenuti in un dato percorso formativo
B) La verifica di una valutazione sommativa sui risultati ottenuti
C) La possibilità di riconoscere i punti di forza e di debolezza di uno studente
D) La possibilità di disporre di un feedback sul proprio percorso
2003. Perché valutare implica detenere un potere? (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.156)
A) Perché la valutazione si fonda su una relazione strutturalmente asimmetrica
B) Perché la valutazione si basa su prove di verifica
C) Perché la valutazione si fonda su un insieme di criteri di giudizio
D) Perché la valutazione può retroagire sulla relazione formativa
2004. Qual è la funzione affidata alle indagini INVALSI dall'attuale quadro normativo? (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.157)
A) Effettuare valutazioni periodiche di sistema attraverso i risultati di valutazione dell'apprendimento
B) Fornire un contributo all'insegnante per valutare il singolo studente
C) Stabilire quali sono le scuole migliori
D) Accertare la qualità dell'azione degli insegnanti
2005. Che cosa qualifica l'Esame di Stato nell'attuale assetto della scuola italiana? (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.158)
A) La intersezione tra modalità di valutazione interna ed esterna
B) L'attenzione esclusiva alla valutazione esterna
C) L'attenzione esclusiva alla valutazione interna
D) La presenza di una pluralità di prove
2006. Qual è il requisito per l'ammissione alla classe successiva previsto nella scuola secondaria di primo grado? (Area 4 Socio-psicopedagogica, n.160)
A) Ottenere un voto non inferiore a 6 in tutte le discipline di insegnamento
B) Ottenere la sufficienza nella maggioranza delle discipline di insegnamento
C) Avere frequentato almeno i quattro quinti delle ore di lezione
D) Avere frequentato almeno i due terzi delle ore di lezione
2007. Che cosa si intende per strategia autovalutativa? (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.161)
A) Qualsiasi sollecitazione offerta all'allievo di riflettere sulla propria esperienza di apprendimento
B) Un questionario di autovalutazione
C) Una discussione in classe sull'esperienza di apprendimento
D) La richiesta all'allievo di dare un voto alla sua prestazione
2008. Che cosa si intende per compito autentico? (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.162)
A) Una prova che mira ad accertare l'apprendimento come capacità di applicare una conoscenza ad una situazione reale
B) Una prova semistrutturata
C) Una prova che prevede la possibilità di utilizzare strumenti
D) Una prova orientata a verificare il livello di conoscenze acquisito
2009. In che rapporto stanno conoscenze e abilità con la competenza? (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.163)
A) Sono due aspetti, non unici e esclusivi, inclusi nella competenza
B) Le conoscenze sono incluse nella competenza, le abilità escluse
C) La conoscenza è ciò che si valutava tradizionalmente e l'abilità è ciò che di nuovo è stato introdotto nella valutazione
D) Hanno il medesimo significato
2010. Chi sono i destinatari prioritari della comunicazione valutativa della scuola? (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.164)
A) Allievi, famiglie e contesto sociale
B) I docenti dell'ordine di scuola successivo
C) I colleghi di classe
D) Colleghi di classe e famiglie
2011. Che cosa si intende per funzione autoregolativa della valutazione? (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.165)
A) La retroazione della valutazione sulle scelte didattiche
B) La facilità con cui rispondere ad una prova
C) La possibilità per lo studente di autovalutarsi
D) Il giudizio dell'insegnante sui risultati degli allievi
2012. Uno dei modi, non unico, per rendere trasparente la valutazione è (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.166)
A) renderla documentata
B) basarsi su voti numerici chiari ed evidenti
C) basarsi sul calcolo aritmetico della media
D) approssimare per eccesso il voto medio
2013. Che cosa si intende per "validità" di una prova valutativa? (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.167)
A) La congruenza tra apprendimento che si intende valutare e prestazione richiesta
B) La possibilità per gli studenti di ottenere risultati positivi
C) Il rispetto delle condizioni di svolgimento di una prova
D) L'indipendenza del risultato dal valutatore che la giudica
2014. Che cosa si intende per "attendibilità" di una prova? (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.168)
A) L'indipendenza del risultato dal valutatore che la giudica o dal momento in cui è giudicata
B) La possibilità per gli studenti di ottenere risultati positivi
C) Il rispetto dei tempi di somministrazione
D) La presenza di più valutatori
2015. Che relazione c'è tra traguardi di apprendimento e criteri di giudizio? (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.169)
A) Sono la stessa cosa vista dal punto di vista progettuale o dal punto di vista valutativo
B) I traguardi sono il contrario dei giudizi
C) I traguardi sono la declinazione operativa dei criteri nel momento valutativo
D) I criteri sono le finalità generali dei traguardi nel momento progettuale
2016. Che cosa si intende per utilità della valutazione? (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.170)
A) La retroazione sul processo di insegnamento/apprendimento
B) La spendibilità del titolo di studio
C) L'efficienza del momento valutativo
D) L'attendibilità del giudizio valutativo
2017. Che cosa si intende per trasparenza della valutazione? (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.171)
A) La possibilità di conoscere gli obiettivi, la forma e i criteri di valutazione
B) La validità del giudizio
C) La comunicazione pubblica del giudizio
D) La qualità del giudizio valutativo
2018. A quali condizioni la valutazione può essere "oggettiva"? (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.172)
A) A condizione che sia pubblica e trasparente
B) Attraverso l'uso di prove strutturate
C) Attraverso la concordanza di giudizio di due valutatori
D) Attraverso la precisazione di vincoli alle risposte richieste
2019. Come si può rendere più attendibile la valutazione di una prova non strutturata? (Area 4 - Socio-psicopedagogica,
n.173)
A) Costruendo una rubrica valutativa sul prodotto atteso dalla prova
B) Predeterminando le possibili risposte
C) Distanziando i tempi di somministrazione da quelli di correzione
D) Distinguendo i ruoli di somministratore e di correttore
2020. Che cosa è la moda? (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.174)
A) Il valore che ricorre con maggiore frequenza in una distribuzione
B) Il valore intermedio di una distribuzione
C) Il valore massimo presente in una distribuzione
D) Il rapporto tra la somma dei valori di una distribuzione e il numero dei casi
2021. Che cos'è la mediana? (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.175)
A) Il valore corrispondente alla posizione centrale in una distribuzione ordinata di valori, dal minore al maggiore
B) Il valore più ricorrente presente in una distribuzione
C) Il rapporto tra la somma dei valori di una distribuzione e il numero dei casi
D) La distanza tra il valore massimo e il valore minimo di una distribuzione
2022. Che cosa misurano i punti zeta? (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.176)
A) La distanza dei punteggi grezzi dalla media dei risultati ottenuti
B) La distanza dei punteggi grezzi dalla moda dei risultati ottenuti
C) La misura del percentile del risultato ottenuto
D) La misura del decile del risultato ottenuto
2023. Che cos'è la deviazione standard? (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.177)
A) Una misura di dispersione di una distribuzione
B) Una misura di tendenza centrale di una distribuzione
C) L'inverso della media
D) Il rapporto tra media e moda
2024. Che cosa rappresentano media, mediana e moda? (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.178)
A) Misure di tendenza centrale
B) Misure di dispersione
C) Misure di correlazione
D) Misure di descrizione
2025. Che cosa si intende per venticinquesimo percentile? (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.179)
A) La soglia sotto la quale si collocano un quarto dei risultati di una distribuzione
B) La soglia sotto la quale si collocano tre quarti dei risultati di una distribuzione
C) La soglia sotto la quale si collocano 25 soggetti in una distribuzione
D) La soglia sotto il punteggio di 25 in una prova
2026. Di che cosa si occupa il progetto PISA? (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.180)
A) Della valutazione dei risultati di apprendimento degli studenti quindicenni
B) Della valutazione dei risultati di apprendimento degli studenti dodicenni
C) Della valutazione dei risultati di apprendimento degli studenti che hanno concluso la scolarità obbligatoria
D) Della valutazione dei risultati di apprendimento degli studenti in uscita dalla scuola secondaria di primo grado
2027. Quali ambiti disciplinari sono interessati alle prove TIMMS? (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.181)
A) Matematica e scienze
B) Musica e scienze
C) Tecnologia, italiano, matematica musica e scienze
D) Musica e matematica
2028. Cosa si intende per valutazione autentica? (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.183)
A) Una valutazione attenta all'utilizzazione di ciò che si conosce in contesti reali
B) Una valutazione dinamica
C) Una valutazione attenta al futuro
D) Una valutazione che retroagisce sull'attività formativa
2029. Che cosa si intende per criteri di valutazione? (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.184)
A) Le qualità che devono essere realizzate per raggiungere o lavorare all'altezza di uno standard
B) Ciò che uno studente deve sapere per raggiungere la sufficienza
C) I giudizi di valutazione espressi dall'insegnante
D) I criteri di valutazione stabiliti dal Consiglio di Classe
2030. Quale tipo di prova è un "questionario"? (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.185)
A) Una prova che prevede la scelta delle risposte oppure le domande a risposta breve
B) Una prova per verificare le opinioni degli studenti su modo di fare scuola
C) La prova di ingresso
D) Una prova per risolvere un'incertezza di giudizio valutativo
2031. Che cosa comporta determinare un dato livello in una rubrica di prestazione? (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.186)
A) Descrivere un profilo di prestazione
B) Assegnare un voto
C) Stabilire a quali aspetti prestare attenzione
D) Elencare una serie di indicatori
2032. Che cosa le àncore? (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.187)
A) Campioni di lavori o di prestazioni usate per stabilire standard specifici di prestazione per ciascun livello di una rubrica o griglia di valutazione
B) La soglia di accettabilità di una prestazione
C) Fenomeni quantificabili su cui esprimere il giudizio
D) Punti di riferimento in base ai quali esprimere il giudizio
2033. Che cosa si intende per "allineamento" insegnamento-valutazione? (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.188)
A) E' lo sforzo dell'insegnante di insegnare in accordo con ciò che dice il curricolo e ciò che sarà valutato
B) il livello di obiettivi concordato e stabilito tra gli insegnanti in un istituto scolastico
C) Il codice con cui gli insegnanti concordano di esprimere il giudizio di valutazione
D) E' il modo in cui gli insegnanti stabiliscono la continuità di insegnamento e valutazione tra vari anni di scuola
2034. La rubrica identifica (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.189)
A) i tratti fondamentali o le dimensioni da prendere in esame e da valutare
B) i criteri impliciti utilizzati dagli insegnanti per valutare l'apprendimento degli allievi
C) la ponderazione utilizzata dagli insegnanti per stabilire una valutazione sommativa
D) gli standard di sufficienza in una prestazione degli studenti
2035. Che cosa si intende per "cloze test"? (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.190)
A) Un testo a cui mancano delle parole da completare
B) Un testo con più finali
C) Un testo regolativo
D) Un testo costruito su uno schema rigido
2036. Quando nella valutazione di una prestazione si usa una rubrica olistica? (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.191)
A) Quando si vuole valutare globalmente la qualità di una prestazione o di un prodotto
B) Quando il voto numerico non riesce ad esprimere con sufficiente chiarezza la qualità di una prestazione
C) Quando il prodotto o la prestazione richiesta agli studenti è complessa e articolata
D) In prossimità di una valutazione sommativa per informare complessivamente gli studenti del loro apprendimento raggiunto
2037. Uno standard di contenuto specifica (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.193)
A) cosa vogliamo che gli studenti conoscano
B) cosa lo studente ha appreso
C) un obiettivo di apprendimento interdisciplinare
D) una parte del programma che non può essere omessa nell'insegnamento
2038. Lo standard di prestazione specifica (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.194)
A) il livello di qualità a cui ci si aspetta che gli studenti realizzino qualcosa o compiano una prestazione
B) il tipo di compito che lo studente deve essere in grado di eseguire
C) il tempo entro il quale lo studente dovrà eseguire una prestazione
D) le condizioni entro le quali lo studente dovrà eseguire una prestazione
2039. Che cosa si intende per "paradosso della misurazione" (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.195)
A) Perseguire la misurabilità della valutazione a scapito della sua significatività
B) Trascurare l'oggettività della valutazione
C) Pervenire ad un giudizio sempre positivo
D) Perseguire la significatività della valutazione a scapito della sua misurabilità
2040. Che cosa è una rubrica analitica? (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.196)
A) E' un tipo di rubrica che applica alcuni criteri distinti per valutare i prodotti e le prestazioni dello studente
B) E' un tipo di rubrica che esamina fin nei più minuti dettagli l'apprendimento raggiunto dallo studente
C) E' un tipo di rubrica che è possibile utilizzare solo con chi manifesta disabilità nell'apprendimento
D) E' un tipo di rubrica che valuta gli standard di apprendimento
2041. Su quale base può essere accolto un ricorso avverso ad un giudizio scolastico? (Area 4 - Socio-psicopedagogica,
n.197)
A) Assenza di documentazione su cui fondare il giudizio valutativo
B) Diversa valutazione della prova effettuata dall'allievo
C) Presenza di alcuni giudizi non espressi in voti
D) Impiego di forme di giudizio diverse dai voti
2042. A chi compete la determinazione di quante e quali prove di verifica effettuare in un anno scolastico? (Area 4 - Sociopsicopedagogica, n.199)
A) Al collegio docenti
B) Al Dirigente scolastico
C) Al Ministero dell'Istruzione
D) Ai Dipartimenti disciplinari
2043. A chi compete l'individuazione degli strumenti attraverso cui documentare la valutazione?
psicopedagogica, n.200)
(Area 4 - Socio-
A) Al collegio docenti
B) Al Dirigente scolastico
C) Al Ministero dell'Istruzione
D) Alle case editrici specializzate
2044. I docenti di sostegno partecipano alla valutazione di quali allievi della classe? (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.201)
A) Di tutti gli allievi
B) Dei soli allievi a loro affidati
C) Degli allievi che presentano difficoltà di apprendimento
D) Non partecipano alla valutazione degli allievi
2045. Come è espressa la valutazione del comportamento degli allievi di scuola secondaria di primo grado? (Area 4 - Sociopsicopedagogica, n.202)
A) Attraverso voto numerico ed illustrato con specifica nota
B) Attraverso voto numerico
C) Attraverso nota discorsiva
D) Attraverso l'uso di una scala di aggettivi
2046. Come è espressa la valutazione dell'insegnamento di religione cattolica nel primo ciclo di istruzione? (Area 4 - Sociopsicopedagogica, n.203)
A) Senza attribuzione di voto numerico
B) Con attribuzione di voto numerico
C) Attraverso l'uso di una scala di aggettivi
D) Attraverso una nota discorsiva
2047. Come viene determinato il voto finale dell'Esame di Stato del primo ciclo di istruzione?
psicopedagogica, n.204)
(Area 4 - Socio-
A) Attraverso la media dei voti in decimi ottenuti nelle singole prove e del giudizio di idoneità
B) Assegnando il 50% alla media dei voti in decimi ottenuti nelle singole prove e il 50% al giudizio di idoneità
C) Attraverso la moda dei voti in decimi ottenuti nelle singole prove e del giudizio di idoneità
D) Attraverso una valutazione complessiva affidata alla Commissione d'esame
2048. Nel caso di sospensione del giudizio di un allievo del secondo ciclo di istruzione cosa è tenuto a fare il Consiglio di
Classe? (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.205)
A) Accertare il recupero delle carenze formative
B) Promuovere l'allievo alla classe successiva
C) Progettare attività didattiche di recupero
D) Riaggiornarsi entro una settimana in seconda convocazione
2049. Qual è il requisito di ammissione all'esame di stato del secondo ciclo di istruzione? (Area 4 - Socio-psicopedagogica,
n.206)
A) Il conseguimento di una votazione non inferiore a sei in ciascuna disciplina e un voto di comportamento non inferiore a sei
B) Il conseguimento di una votazione non inferiore a sei in ciascuna disciplina e un voto di comportamento non inferiore a otto
C) Il conseguimento di una votazione non inferiore a sei nella maggioranza delle materie d'insegnamento
D) Il conseguimento di una votazione inferiore a sei di un punto
2050. Chi attribuisce il punteggio di credito scolastico per gli allievi del secondo ciclo di istruzione?
psicopedagogica, n.207)
(Area 4 - Socio-
A) Il consiglio di classe
B) Il coordinatore del consiglio di classe
C) Il Dirigente scolastico, sentito il consiglio di classe
D) Nessuno in particolare, perché viene calcolato in automatico sulla base di una tabella predefinita
2051. A cosa è riferita la valutazione degli alunni con disabilità certificata? (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.208)
A) Al comportamento, alle discipline e alle attività svolte sulla base del Piano Educativo Individualizzato
B) Al comportamento, alle discipline e alle attività svolte sulla base della Diagnosi funzionale
C) Al comportamento, alle discipline e alle attività svolte sulla base delle potenzialità di sviluppo
D) Al solo comportamento dell'alunno durante l'attività scolastica
2052. In caso di alunni con disabilità come sono le prove per l'esame conclusivo del primo ciclo?
psicopedagogica, n.209)
(Area 4 - Socio-
A) Differenziate rispetto agli altri alunni
B) Identiche agli altri alunni
C) Semplificate rispetto agli altri alunni
D) Non sono previste prove d'esame
2053. Che cosa è previsto per la valutazione degli alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento?
psicopedagogica, n.210)
(Area 4 - Socio-
A) L'impiego di strumenti metodologico-didattici compensativi e dispensativi
B) La differenziazione delle prove di verifica
C) La presenza di un docente tutor che affianchi l'alunno
D) Nessuna forma di differenziazione delle modalità valutative
2054. Con l'entrata in vigore della riforma della scuola secondaria di secondo grado qual è la quota minima di frequenza
scolastica per procedere alla valutazione finale? (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.211)
A) Tre quarti dell'orario annuale personalizzato
B) Due terzi dell'orario annuale personalizzato
C) Quattro quinti dell'orario annuale personalizzato
D) Non esiste una quota minima normativamente fissata
2055. In caso di alunni ricoverati per periodi rilevanti in ospedale a chi spetta la valutazione finale?
psicopedagogica, n.212)
(Area 4 - Socio-
A) Al Consiglio di classe sulla base degli elementi di conoscenza forniti dai docenti operanti presso l'ospedale
B) Ai soli docenti operanti presso l'ospedale
C) Al solo Consiglio di classe alla quale l'alunno risulta iscritto
D) A seconda delle situazioni al Consiglio di classe o ai docenti operanti presso l'ospedale
2056. Una ragione per cui si introducono compiti autentici è la necessità (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.213)
A) di verificare la capacità d'uso della conoscenza per verificare un vero apprendimento
B) di elevare il livello di insegnamento degli insegnanti
C) di accertare l'estensione delle conoscenze dello studente
D) di verificare le vere capacità dello studente
2057. Quale funzione assolve per i docenti una rubrica di valutazione dell'apprendimento degli studenti? (Area 4 - Sociopsicopedagogica, n.214)
A) Manifestare allo studente i criteri di valutazione e indicare ciò in cui lo studente può migliorare
B) Incrementare la validità della valutazione
C) Favorire la comunicazione con le famiglie
D) Coinvolgere lo studente nella valutazione
2058. Quale funzione assolve per gli studenti una rubrica di valutazione? (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.215)
A) Fornire punti di riferimento per rilevare e migliorare il proprio apprendimento
B) Esprimere il giudizio dell'insegnante
C) Esplicitare i criteri che sottostanno ad un determinato giudizio
D) Presentare il percorso formativo svolto dall'insegnante
2059. Quale tra le seguenti frasi esprime il valore di una valutazione autentica? (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.216)
A) Accertare non solo ciò che lo studente sa, ma ciò che sa fare con ciò che sa
B) Misurare il livello di apprendimento di uno studente
C) Verificare le conoscenze possedute da uno studente
D) Apprezzare le potenzialità formative dello studente
2060. Quali tra le seguenti coppie di verbi rappresentano un carattere chiave del significato di competenza? (Area 4 - Sociopsicopedagogica, n.217)
A) Mobilitare e applicare
B) Riprodurre e memorizzare
C) Possedere e essere interessati
D) Eseguire e essere consapevoli
2061. Cosa si intende per competenze chiave? (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.219)
A) Competenze ritenute essenziali per ciascun allievo a conclusione della formazione di base
B) Competenze da sviluppare nell'area tecnologica
C) Traguardi formativi di eccellenza
D) Prerequisiti necessari per l'iscrizione alla scuola secondaria di secondo grado
2062. Cosa si intende per misurazione degli apprendimenti attraverso la metodologia del valore aggiunto (Area 4 - Sociopsicopedagogica, n.220)
A) rilevare la variazione degli apprendimenti in due momenti temporali distinti
B) rilevare la variazione degli apprendimenti tra gruppi di studenti diversi
C) rilevare la variazione degli apprendimenti tra gruppi di insegnanti diversi
D) tenere conto delle condizioni sociali di provenienza degli alunni
2063. Cosa vuol dire scegliere un benchmark (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.221)
A) prendere a riferimento una scuola che vada meglio della propria
B) prendere a riferimento una scuola che vada peggio della propria
C) individuare un gruppo di scuole con caratteristiche simili alla propria
D) individuare un gruppo di scuole con caratteristiche diverse dalla propria
2064. Cosa si intende per gradiente dell'ambiente socio-economico nello sviluppo degli apprendimenti (Area 4 - Sociopsicopedagogica, n.222)
A) la variazione degli apprendimenti che si registra modificando le caratteristiche dell'ambiente
B) la variazione dell'ambiente che viene prodotta dalla variazione degli apprendimenti
C) la possibilità di misurare gradualmente sia l'ambiente che gli apprendimenti
D) il misurare l'apprendimento per gradi
2065. Quale delle seguenti non è una competenza cognitiva (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.223)
A) conoscere la proprietà commutativa della addizione
B) conoscere le tre dimensioni dello spazio
C) rappresentare graficamente l'evoluzione temporale di un fenomeno
D) calcolare i tempo di percorrenza associato a percorsi alternativi
2066. Quali abilità vengono rilevate dall'indagine internazionale PISA (Programme for International Student Assessment)
condotta da OECD (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.224)
A) competenze cognitive (quali la capacità di risolvere problemi di vita quotidiana)
B) competenze curriculari (quali la capacità di rispondere alle domande relative ai programmi ministeriali)
C) competenze affettive (quali capacità di socializzazione)
D) competenze disciplinari (quali capacità di autocontrollo)
2067. Quali abilità vengono rilevate dalle indagini INVALSI (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.225)
A) competenze curriculari (quali la capacità di rispondere alle domande relative ai programmi ministeriali)
B) competenze cognitive (quali la capacità di risolvere problemi di vita quotidiana)
C) competenze affettive (quali capacità di socializzazione)
D) competenze disciplinari (quali capacità di autocontrollo)
2068. Cosa si intende per rating delle scuole (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.226)
A) classificare le scuole in fasce (tipo A-B-sulla base dei loro risultati
B) mettere le scuole in una graduatoria, dalla prima all'ultima, sulla base dei loro risultati
C) effettuare delle ispezioni valutative nelle scuole che vanno male
D) creare all'interno di ogni scuola gruppi di alunni sulla base dei loro risultati
2069. Cosa si intende per ranking delle scuole (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.227)
A) mettere le scuole in una graduatoria, dalla prima all'ultima, sulla base dei loro risultati
B) classificare le scuole in fasce (tipo A-B-sulla base dei loro risultati
C) attribuire un voto alle scuole (tipo da 1 a 10) sulla base dei loro risultati
D) attribuire un giudizio qualitativo alle scuole sulla base dei punti di partenza
2070. In un esercizio valutativo cosa si intende per "casi trattati" (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.229)
A) il gruppo della popolazione a cui vengono modificate le condizioni abituali di lavoro
B) il gruppo della popolazione a cui non vengono modificate le condizioni abituali di lavoro
C) il gruppo della popolazione corrispondente ai casi più difficili che richiedono interventi personalizzati
D) il gruppo della popolazione a cui si dedica un occhio particolare
2071. In un esercizio valutativo cosa si intende per "casi controllo" (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.230)
A) un gruppo della popolazione simile a quello dei trattati, a cui non vengono modificate le condizioni abituali di lavoro
B) il gruppo della popolazione a cui vengono modificate le condizioni abituali di lavoro
C) il gruppo della popolazione a cui si chiede di sorvegliare il comportamento degli altri
D) il gruppo della popolazione che viene adeguatamente sorvegliato
2072. Cosa si intende per valutazione contro fattuale (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.231)
A) la ricostruzione di una situazione ipotetica in cui non si sarebbe verificato l'intervento da valutare
B) la ricostruzione di una situazione effettiva in cui si è verificato l'intervento da valutare
C) la ricostruzione di una situazione ipotetica in cui solo qualcuno si è sottoposto all'intervento
D) la ricostruzione di una situazione ipotetica in cui tutti si rifiutino di collaborare al progetto
2073. Cosa indica l'acronimo CIPP spesso utilizzato come schema di valutazione delle istituzioni scolastiche (Area 4 - Sociopsicopedagogica, n.232)
A) context-input-process-product
B) contest-interaction-peer-performance
C) change-inclusion-progress- perspective
D) conflict-interaction-promise- progress
2074. Cosa è l'effetto pari negli apprendimenti di una classe (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.233)
A) l'effetto sull'apprendimento del singolo esercitato dal resto della classe
B) l'effetto che si produce sugli apprendimenti formando classi di alunni di egual livello scolastico
C) l'effetto di appiattimento sugli apprendimenti quando si assegnano compiti uguali ad alunni con diverse abilità
D) la naturale convergenza ai valori medi quando si considerano grandi numeri di casi
2075. Un problema che può vanificare un esercizio di valutazione è quello della autoselezione dei soggetti interessati. Cosa si
intende per autoselezione ? (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.234)
A) il fatto che alcuni soggetti si espongono con maggior probabilità al trattamento
B) il fatto che alcuni soggetti tendono ad auto valutarsi con maggior frequenza
C) l'introduzione di meccanismi automatici in grado di ridurre automaticamente il numero dei trattati
D) la presenza di autorità deputate alla selezione dei soggetti
2076. Cosa si intende per metodologia sperimentale nella valutazione dei processi formativi
psicopedagogica, n.235)
(Area 4 - Socio-
A) individuare sottogruppi di alunni ed insegnanti a cui proporre pratiche didattiche diverse
B) il lasciare autonomia ad alunni ed insegnanti di sperimentare pratiche didattiche alternative
C) confrontare la composizione sociale di gruppi diversi di alunni ed insegnanti
D) ottenere risultati diversi tra coloro che praticano tale metodologia
2077. Cosa si intende quando si parla di differenze tra gruppi (between-group) e di differenze all'interno dei gruppi (withingroup) (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.236)
A) un modo di decomporre la varianza totale dei risultati, che attribuisce a ciascun membro del gruppo il punteggio medio del gruppo
B) un modo di decomporre la varianza totale dei risultati, che attribuisce a ciascun membro del gruppo il punteggio mediano del gruppo
C) un modo di decomporre la varianza totale dei risultati, che attribuisce a ciascun membro del gruppo il punteggio migliore del gruppo
D) un modo di decomporre la varianza totale dei risultati, che attribuisce a ciascun membro del gruppo il punteggio peggiore del gruppo
2078. Che cosa si intende relativamente al concetto di capitale umano (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.237)
A) è un attributo individuale connesso alla formazione scolastica ricevuta
B) è un attributo individuale posseduto dall'individuo fin dalla nascita
C) è un attributo individuale connesso alla classe sociale di appartenenza dei genitori
D) è un attributo individuale connesso alla ricchezza familiare
2079. Che cosa si intende relativamente al concetto di capitale sociale (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.238)
A) la rete di relazioni fiduciarie esistenti in un territorio
B) la rete di legami familiari esistenti in un territorio
C) la quantità di capitale umano medio esistente in un territorio
D) la rete di scuole esistenti in un territorio
2080. Una definizione di motivazione comunemente accettata tra gli studiosi è (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.239)
A) un costrutto teorico utilizzato per spiegare l'inizio, la direzione, l'intensità e la persistenza del comportamento orientato ad un obiettivo
B) un istinto innato a rimanere attivi e occupati
C) un desiderio ad agire indotto da un bisogno di affermare se stessi
D) un impulso inconscio che spinge a farsi vedere come persone capaci
2081. La motivazione all'apprendimento è un particolare tipo di motivazione che (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.240)
A) descrive l'impegno in attività finalizzate ad acquisire e a padroneggiare conoscenze e abilità
B) descrive lo studente nel tentativo di primeggiare rispetto ai propri compagni
C) descrive lo studente nel suo impegno a difendere la stima di sé di fronte agli altri
D) descrive l'orgoglio dello studente ad avere successo nella vita
2082. La motivazione intrinseca è comunemente definita come (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.241)
A) l'impegno dedicato ad un'attività per le sue intrinseche gratificazioni piuttosto che per qualche distinta conseguenza
B) l'impegno a fare qualcosa gratuitamente indotti dal bisogno che altri ci manifestano e per aiutarli a superare una difficoltà
C) una inclinazione innata a fare quello che piace e interessa per interesse nostro e di altri
D) il piacere che si prova quando si segue il proprio istinto
2083. La motivazione estrinseca è (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.242)
A) la spinta ad agire per avere un tornaconto o un beneficio non strettamente connesso a ciò che si fa
B) la tendenza a fare qualcosa per ragioni non proprie
C) l'agire indotto da altri e non da proprie scelte
D) un fare qualcosa dimostrando sensibilità al contesto che sta intorno
2084. Il senso di auto-efficacia fa riferimento (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.243)
A) alla convinzione di una persona circa le proprie capacità di predisporre e realizzare un corso di azioni necessario per gestire adeguatamente le
situazioni che si incontrano in modo da raggiungere i risultati prefissati
B) all'ottimismo e al senso positivo con cui una persona affronta i momenti di difficoltà
C) alla sicurezza con cui una persona si sente nel controllo di se stesso e della situazione
D) alla tranquillità e alla sicurezza di cui una persona gode derivata dai successi ottenuti in situazioni difficili
2085. La teoria motivazionale dell'aspettativa e del valore sostiene che lo sforzo che le persone sono disposte a mettere in un
compito dipende (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.245)
A) dal grado in cui ci si aspetta di riuscire con successo e dal grado in cui si valuta la rilevanza del compito
B) dai vantaggi superiori o adeguati che si ottengono rispetto all'impegno richiesto
C) dalla probabilità di successo che si può avere nel compito e dalla difficoltà del compito
D) dai risultati che si possono ottenere e dalle pressioni sociali presenti nell'eseguire quel compito
2086. Alcuni studiosi sottolineano che la motivazione ad apprendere può essere sollecitata dall'interesse ridefinito come
(Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.246)
A) curiosità
B) desiderio inconscio di novità
C) spirito di iniziativa
D) desiderio di migliorare il proprio stato attuale
2087. Con probabilità hanno problemi di motivazione ad apprendere coloro che nel loro sistema attributivo di cause
stabiliscono il loro "locus of control" in cause (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.247)
A) esterne e incontrollabili
B) interne e controllabili
C) afferenti alla pigrizia
D) riconducibili alla scarsità di ricompense
2088. Alcuni studiosi ritengono che la motivazione ad apprendere possa essere condizionata dalla "teoria sull'intelligenza"
posseduta dagli studenti. Più favoriti ad avere un motivazione sono coloro sono convinti di avere (Area 4 - Sociopsicopedagogica, n.248)
A) una intelligenza che può svilupparsi
B) una intelligenza con ottime capacità naturali
C) una intelligenza con una buona memoria
D) una intelligenza confermata da un ottimo Quoziente Intellettivo
2089. Il "locus of control" è un concetto usato nell'ambito della motivazione per indicare (Area 4 - Socio-psicopedagogica,
n.249)
A) dove una persona colloca la causa dei suoi successi o insuccessi
B) dove uno studente deve cercare di migliorare quello che ha fatto
C) in quali condizioni uno studente si troverà più motivato ad apprendere
D) quali situazioni uno studente deve cercare o privilegiare per migliorare la propria motivazione
2090. Una forte motivazione può portare le persone ad una esperienza particolare chiamata da un autore "esperienza di
flusso". Questa si verifica quando (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.250)
A) le persone svolgono attività che offrono elevati livelli di sfida in aree in cui esse si percepiscono in possesso di alti livelli di abilità
B) le persone percepiscono che in un'attività sono in gioco una serie di conseguenze importanti
C) le persone possono scegliere di fare quello che vogliono e non sono costrette da tempi di scadenza
D) si trovano in un ambiente confortevole e incoraggiante che facilita l'impegno ad apprendere
2091. Secondo uno studioso (M. Csikszentmihalyi) un elevato livello di ansia è determinata da compiti che richiedono (Area 4
- Socio-psicopedagogica, n.251)
A) molto impegno e lo studente possiede un basso livello di abilità nello svolgerlo
B) un alto livello di impegno e sforzo e non vi è interesse ad affrontarlo
C) molta intelligenza senza possibilità di evitarli
D) molta convinzione e sicurezza di potercela fare
2092. Osservando il sistema di attribuzione delle cause di successo o di insuccesso, la motivazione ad apprendere è più
positiva quando il "locus of control" è (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.253)
A) interno e controllabile
B) esterno
C) esterno e incontrollabile
D) interno e incontrollabile
2093. La teoria motivazionale che prende in considerazione l'orientamento verso l'obiettivo da conseguire si focalizza (Area 4
- Socio-psicopedagogica, n.256)
A) sulle ragioni per cui uno studente sceglie di impegnarsi
B) sui modi in cui la persona ricerca la stima di sé nei confronti di altri
C) sugli effetti della competizione nei riguardi della motivazione
D) sulle condizioni in cui una ricompensa può avere effetti motivazionali
2094. Alcuni studiosi sostengono che la motivazione non è un concetto sufficiente a spiegare completamente il
conseguimento di un risultato. Per questo aggiungono un elemento: la volontà (tr. it. di volition). Con essa si fa riferimento
(Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.258)
A) alla forza della volontà necessaria a completare un compito e alla diligenza nel volerlo portare a termine
B) ad una dote innata della persona umana a voler essere precisa
C) al desiderio naturale di non lasciare incompiuta un'azione una volta intrapresa
D) all'orgoglio della persona a non darsi per sconfitta una volta espresso il desiderio di raggiungere uno scopo
2095. La teoria motivazionale dell'attribuzione della causa si concentra nello studio di come le persone (Area 4 - Sociopsicopedagogica, n.259)
A) attribuiscono la causa di prestazioni ben riuscite o fallimentari e come queste convinzioni influenzano la percezione di se stessi
B) tendono a deresponsabilizzarsi rispetto a quello che hanno fatto cercando la causa dei propri limiti
C) esorcizzano i loro sensi di colpa in caso di insuccesso cercando la causa che lo ha provocato
D) riescono a trovare motivi di tranquillità e serenità di fronte a difficoltà improvvise
2096. Nell'ambito della prospettiva cognitivista la memoria di lavoro (cioè l'attività di elaborazione consapevole), in genere,
viene considerata come (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.260)
A) una quantità di risorse e di spazio limitati
B) un tempo piuttosto breve di concentrazione non interrotto da distrazioni
C) una caratteristica mentale condizionata dall'interesse che una persona ha per qualcosa
D) la capacità di non distrarsi per un tempo proporzionato a ciò che si deve fare
2097. L'apprendimento auto-regolato caratterizza uno studente che (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.261)
A) sa scegliere obiettivi, applicare strategie efficaci, monitorare e accertare il progresso, creare un ambiente favorevole e mantenere un senso di
efficacia per l'apprendimento
B) è curioso al punto da desiderare di apprendere, dispone di risorse necessarie per apprendere, ha un orgoglio sufficiente per voler conseguire
buoni risultati
C) considera positiva la sua esperienza scolastica, ha buone capacità interattive con l'insegnante e con i compagni e sa organizzare il suo tempo
per lo studio
D) vive lo studio come una cosa importante per la sua crescita e affermazione nella vita
2098. La metacognizione è un concetto emerso dalla ricerca cognitivista negli ultimi decenni che ha acquisito un posto di
particolare rilievo nell'apprendimento scolastico. Con esso si intende (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.262)
A) la conoscenza consapevole di se stessi, delle richieste di un compito e delle strategie per affrontarlo come anche la conoscenza procedurale per
monitorare, guidare e controllare il proprio processo di apprendimento
B) la consapevolezza della vastità o della povertà di conoscenze che uno studente possiede su un argomento e di quanto deve ancora apprendere
C) la consapevolezza che uno studente possiede circa la propria posizione rispetto ai propri compagni di classe nella capacità di apprendere
D) la consapevolezza di uno studente circa le difficoltà da superare e il tempo da impiegare per raggiungere il successo scolastico
2099. In una prospettiva psicologica la ricompensa estrinseca (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.263)
A) riguarda premi o gratificazioni che una persona può ottenere dall'esterno e che possono servire a mantenere o aumentare l'impegno nel
comportamento ricompensato
B) è la rimunerazione pattuita e congrua che si ottiene a seguito di una prestazione conclusa
C) riguarda premi o gratificazioni promessi da una persona in autorità per aver eseguito quello che richiedeva
D) riguarda ciò che l'insegnante promette a uno studente nel caso in cui vengano eseguiti i compiti assegnati
2100. L'apprendimento vicario è (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.264)
A) un tipo di apprendimento che avviene per osservazione di un nuovo comportamento eseguito da altri
B) l'apprendimento fatto da una persona che sostituisce un'altra impossibilitata ad apprendere
C) una particolare situazione nella quale si possono apprendere cose complesse senza fatica
D) l'apprendimento che avviene attraverso l'aiuto di qualcuno nei momenti di difficoltà
2101. Per comprendere la complessità dell'attività cognitiva della mente, una teoria ha immaginato la mente in analogia con il
computer. Questa teoria va sotto il nome di (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.265)
A) cognitivismo
B) teoria della gestalt
C) psicologia umanistica
D) psicologia socio-cognitiva
2102. La psicologia della "Gestalt" o della forma è una corrente psicologica che considera (Area 4 - Socio-psicopedagogica,
n.266)
A) i processi percettivi e quelli di pensiero guidati da schemi o da organizzazioni sensoriali e concettuali
B) l'apprendimento come condizionato dalle proprie capacità mentali pregresse
C) lo sviluppo dell'apprendimento individuale come condizionato dai valori vissuti nell'ambiente
D) le capacità e l'attività mentale come un dato innato
2103. Viene indicato come "apprendimento significativo" un processo di assimilazione di conoscenze e abilità nel quale
(Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.267)
A) chi apprende collega le idee in modo non arbitrario a ciò che sa già, vale a dire agli aspetti già esistenti nel suo bagaglio conoscitivo
B) chi apprende dedica molto tempo a riflettere sui nuovi contenuti da apprendere
C) quello che è appreso è facilmente ricuperato dalla memoria ed è ricordato per molto tempo
D) ciò che si apprende è importante per gli esami che devono essere sostenuti
2104. Il "processo di accomodamento" descritto da Piaget (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.268)
A) richiede la ristrutturazione o la riorganizzazione cognitiva, cioè la modifica dei propri schemi mentali esistenti o anche la creazione di nuovi
B) è ciò che avviene nella mente grazie alla struttura flessibile dell'intelligenza umana in grado di affrontare ogni esperienza cognitiva che incontra
C) è una esigenza di ristrutturazione della mente imposta dopo una forte esperienza emotiva
D) richiede di riadattare le proprie idee al senso comune e alle idee degli altri
2105. L' "apprendistato cognitivo" è una teoria secondo la quale l'apprendimento dello studente
psicopedagogica, n.269)
(Area 4 - Socio-
A) avviene acquisendo, sviluppando e usando conoscenze e strumenti in attività e contesti autentici
B) si compie se lo studente si dimostra disponibile e motivato ad apprendere da chi ne sa più di lui
C) richiede passi successivi di apprendimento come avviene in un apprendistato professionale
D) richiede la pazienza e la perseveranza di un lungo esercizio
2106. L'apprendimento meccanico e mnemonico avviene quando una conoscenza è mantenuta nella propria memoria (Area 4
- Socio-psicopedagogica, n.270)
A) senza avere di essa una piena comprensione e senza sapere come essa si relaziona con altre già possedute
B) fino a diventare una convinzione così sicura da non metterla più in discussione
C) fino al punto da non riuscire facilmente a sostituirla con un'altra
D) in modo da averne un facile ricupero perché ad essa è stata anche associata un emozione che la mantiene sempre viva
2107. Una teoria contemporanea dell'apprendimento va sotto il nome di "costruttivismo". Una delle sue tesi è che gli studenti
imparano meglio (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.271)
A) se svolgono un processo attivo di elaborazione della conoscenza
B) se hanno a disposizione molti materiali da cui attingere conoscenze
C) se sono assecondati e potenziati i loro punti di forza
D) se hanno chiaro gli obiettivi da conseguire
2108. Ciò che definisce la classe una "comunità d'apprendimento" è (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.273)
A) la presenza di una cultura dell'apprendimento in cui ciascuno è coinvolto in uno sforzo collettivo di comprensione
B) l'impegno di tutti ad apprendere e ad avere buoni risultati scolastici
C) l'elevata motivazione degli studenti di quella classe ad apprendere
D) la disponibilità generale, supportata anche dai genitori, ad avere l'apprendimento come scopo principale della classe
2109. Il comportamentismo è una teoria psicologica diffusa anche nella scuola. Essa ritiene che
psicopedagogica, n.274)
(Area 4 - Socio-
A) qualsiasi tipo di apprendimento e comportamento può essere controllato o fatto apprendere attraverso un appropriato sistema di ricompense
positive o negative
B) l'apprendimento degli studenti può essere migliorato verificando spesso le strategie utilizzate per apprendere e suggerendo agli studenti come
perfezionarle
C) il successo educativo o il miglioramento cognitivo può essere ottenuto impegnando gli studenti in compiti per loro significativi e sempre più difficili
D) l'apprendimento è condizionato dagli interessi e dall'impegno degli studenti, ma anche dall'uso di media familiari agli studenti o diffusi nella
società
2110. La teoria dell'elaborazione umana dell'informazione è la prospettiva teorica che (Area 4 - Socio-psicopedagogica,
n.275)
A) descrive l'attività della mente come un insieme complesso di sistemi di elaborazione di informazioni
B) descrive la mente umana come un computer nel quale vengono immesse informazioni
C) descrive i processi di apprendimento come i processi di formazione di una cultura sociale
D) descrive come la mente sviluppa conoscenza a partire dall'esperienza e dalle relazioni sociali
2111. La teoria del peso cognitivo (cognitive load theory) si fonda (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.276)
A) sui limiti della memoria lavoro per calcolare la difficoltà di un compito
B) sulla misurazione della difficoltà del compito per stabilire se è eseguibile da uno studente di una certa età in un certo momento
C) sulla motivazione dello studente per assegnargli un compito adeguato
D) sul calcolo del tempo necessario per portare a termine un compito in situazioni di normalità
2112. "L'apprendimento non è l'introiezione meccanica di un contenuto ma è una mediazione attraverso il significato: il
significato è l'elemento che media il pensiero nel suo cammino verso l'espressione verbale". Tale affermazione è da
attribuirsi a: (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.277)
A) Lev Semënovic Vygotskij
B) John Dewey
C) Joseph Wertheimer
D) Alfred Binet
2113. Con "processo cognitivo" si indica (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.278)
A) l'algoritmo operativo che la mente svolgerebbe per raggiungere un determinato risultato cognitivo
B) la sequenza di operazioni che la mente eseguirebbe per conseguire una ricompensa desiderata
C) un ordine preciso e sequenziale di operazioni messo in atto per apprendere
D) uno dei modi di elaborare informazioni per conseguire competenze
2114. Lo stile cognitivo di una persona è (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.279)
A) il modo preferito da una persona di mantenere e di elaborare una conoscenza
B) l'abilità cognitiva in cui una persona eccelle di più rispetto ad altre
C) l'argomento del quale lo studente ha un maggior numero di conoscenze
D) ciò a cui lo studente pensa più spesso perché per esso ha maggiore interesse
2115. Lo stile di apprendimento indica (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.280)
A) in quali condizioni le persone sono più disponibili ad apprendere
B) per quale tipo di disciplina uno studente è più predisposto
C) quali tecniche o processi cognitivi o strategie sono più consone alle capacità di apprendimento di uno studente
D) quale stile motivazionale può suscitare meglio in uno studente l'interesse per lo studio
2116. Ha descritto e proposto un modello di intelligenza con riferimento a tre subteorie di
componenziale/analitica, pratica/contestuale, esperienziale/creativa (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.281)
intelligenza:
A) Robert Sternberg
B) David Perkins
C) Kurt Lewin
D) Thelma Gwinn Thurnstone
2117. Secondo il costruttivismo la conoscenza e la comprensione (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.282)
A) sono create o ricreate
B) sono frutto dello sforzo e dell'impegno finalizzato ad assimilare un contenuto
C) sono frutto delle capacità di pensiero laterale
D) sono il prodotto corrispondente al livello delle capacità mentali e cognitive di colui che apprende
2118. Una caratteristica del "costruttivismo sociale" come teoria dell'apprendimento sostiene che
psicopedagogica, n.283)
(Area 4 - Socio-
A) la conoscenza e la comprensione sono costruite in interazione con altri
B) le capacità di apprendere si sviluppano nell'ambiente in cui vive lo studente
C) l'apprendimento richiede l'organizzazione e l'impegno di un gruppo di pari
D) per essere tale (cioè sociale) l'apprendimento deve raggiungere risultati condivisi dagli altri
2119. Una caratteristica del "costruttivismo" come teoria dell'apprendimento sostiene che l'apprendimento è attivo, cioè
(Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.284)
A) la conoscenza e la comprensione sono acquisite in modo da impegnare profondamente l'attività cognitiva di chi apprende
B) impegnare lo studente nell'ascolto attento, nella lettura e nella memorizzazione di ciò che deve assimilare
C) non deve essere influenzato e orientato da altri, ma essere lasciato a una riflessione responsabile
D) deve essere continuamente stimolato dall'insegnante, da letture o da un ambiente provocante
2120. Le teorie socio-cognitive hanno in comune la convinzione che l'attività umana (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.285)
A) è determinata dalla interazione dinamica tra componenti personali, comportamentali e il contesto sociale
B) è condizionata dagli influssi provenienti dall'ambiente nel quale vive e dalle proprie doti di intelligenza
C) è condizionata da come la mente vede il mondo che la circonda
D) è influenzata dalle persone che l'hanno educata e dall'ambiente nel quale si è vissuto
2121. La teoria dell'intelligenza incrementale considera l'intelligenza come (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.286)
A) qualcosa che si può accrescere tramite l'apprendimento, l'impegno e l'accettazione delle sfide cognitive
B) l'insieme dei fattori cognitivi che, sommandosi, incrementano le capacità cognitive
C) una realtà in sviluppo secondo le età e la frequenza scolastica
D) il risultato dato dall'integrazione del fattore generale di intelligenza con altri fattori utili a svolgere attività differenziate
2122. Il risultato ottenuto dalla divisione dell' "età mentale" (derivata dal punteggio in un test psicologico) con l'età effettiva
del soggetto è: (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.287)
A) il quoziente intellettivo
B) il fattore g di intelligenza generale
C) il livello di intelligenza evolutivamente raggiunto
D) un modo per rilevare lo sviluppo dell'intelligenza conseguito
2123. E' indicata come "conoscenza inerte" (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.288)
A) l'apprendimento di nozioni, teorie, informazioni senza sapere come si applicano
B) l'insieme di conoscenze apprese ma che non si ricordano più
C) l'insieme di conoscenze apprese di cui si è perso il significato
D) l'insieme delle conoscenze apprese in modo implicito e involontario
2124. Strategie cognitive sono (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.289)
A) attività della mente rappresentabili come una sequenza di operazioni per raggiungere un particolare obiettivo cognitivo
B) abilità innate della mente dette anche competenze
C) doti di intelligenza innata di cui dispone una persona
D) tutto ciò che la scuola fornisce per affrontare i problemi della vita
2125. Le seguenti fasi di sviluppo del bambino: senso-motoria, pre- operatoria, operatoria concreta, operatoria formale, sono
state elaborate da (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.290)
A) Jean Piaget
B) John Dewey
C) Maria Montessori
D) Sigmund Freud
2126. Associazionismo/connessionismo è (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.291)
A) una corrente psicologica che ha studiato il formarsi di legami o associazioni tra gli elementi che costituiscono le varie conoscenze e che riproduce
le connessioni nel sistema neuronale
B) una corrente psicologica che definisce l'apprendimento come un'associazione di conoscenze ed emozioni
C) una corrente psicologica che riconosce l'importanza dell'associazione contesto e conoscenze
D) una corrente psicologica che riconosce il rapporto tra le esperienze e le conoscenze astratte
2127. La "psicologia umanistica" è una corrente psicologica che (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.292)
A) ha rivolto la sua attenzione e interesse alla totalità della persona umana considerandola non solo nei suoi comportamenti e nei suoi processi
cognitivi, ma anche motivazionali ed esperienziali
B) deriva i suoi principi e pone i suoi fondamenti in una visione antropologica aristotelica e cristiana
C) sviluppa il suoi principi dalla teoria Freudiana dell'uomo così come è con i suoi istinti, con le sue emozioni, con la sua libertà di realizzarsi come
crede
D) sottolinea in modo particolare i valori spirituali e di intelligenza dell'uomo come creatore e costruttore di se stesso
2128. Abiti della mente o disposizioni della mente (da distinguersi da pre- disposizioni) sono
psicopedagogica, n.293)
(Area 4 - Socio-
A) inclinazioni e sensibilità personali che portano a comportarsi in un particolare modo dinanzi alle richieste della situazione
B) abitudini e convinzioni della mente ormai radicate e difficilmente modificabili
C) attitudini naturali della persona, migliorabili, non sempre positive, difficili da cambiare
D) sinonimi per indicare lo stile cognitivo o lo stile di apprendimento degli studenti
2129. Ha affermato: "...un modo differente di essere intelligente include conoscere i propri sentimenti e usarli per prendere
buone decisioni nella vita. E' essere abili a gestire bene situazioni dolorose e controllare gli impulsi." (Area 4 - Sociopsicopedagogica, n.294)
A) Daniel Goleman
B) Howard Gardner
C) Jean Piaget
D) Robert Sternberg
2130. La teoria delle Intelligenze multiple di Gardner suddivide l'intelligenza nelle seguenti aree
psicopedagogica, n.295)
(Area 4 - Socio-
A) linguistica, logico-matematica, musicale, visivo-spaziale, cinestetica (motoria), interpersonale, intrapersonale e naturalistica
B) linguistica, pratica, emotiva, logica, creativa, sequenziale, impulsiva
C) analitica, strategica, sensoriale, creativa, riflessiva e emotiva, cognitiva, pratica
D) esperienziale, concreta, concettuale, percettiva, razionale, metacognitiva, creativa, relazionale
2131. Secondo David Kolb gli stili di apprendimento sono caratterizzati da queste variabili (Area 4 - Socio-psicopedagogica,
n.296)
A) esperienza concreta, osservazione riflessiva, concettualizzazione astratta, sperimentazione attiva 0
B) astratta, concreta, visiva, verbale
C) concreto-sequenziale, concreto- casuale, astratto-sequenziale, astratto-casuale
D) concretezza, astrazione, impulsività, dipendenza dal campo
2132. Secondo Jean Piaget nel processo di assimilazione (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.297)
A) le nuove conoscenze sono assimilate senza una profonda trasformazione della propria struttura cognitiva, cioè si integrano nei propri schemi
mentali esistenti
B) le nuove conoscenze si acquisiscono attraverso una ripetizione continua
C) le conoscenze si assimilano attraverso una esperienza concreta di esse
D) le nuove conoscenze si assimilano attraverso una chiara comunicazione da parte dell'insegnante
2133. Secondo Rita Dunn e Kenneth Dunn, gli stili di apprendimento prendono in considerazione le variabili (Area 4 - Sociopsicopedagogica, n.298)
A) ambientale, sociologica, emotiva, fisica
B) intellettiva, motivazionale, scolastica, contenutistica
C) span di memoria, astrazione, motivazione, esperienza
D) flessibilità, rigidità, creatività, educazione
2134. "La distanza tra il livello di sviluppo attuale determinato dalla soluzione di problemi in modo indipendente e il livello di
sviluppo potenziale che si potrebbe verificare attraverso la risoluzione di problemi con la guida di un adulto o in
collaborazione con i compagni più capaci" descrive la teoria della "zona di sviluppo prossimale" proposta da (Area 4 - Sociopsicopedagogica, n.299)
A) Lev Semënovic Vygotskij
B) Jean Piaget
C) Reuven Feuerstein
D) Burrhus Frederic Skinner
2135. La teoria della dissonanza cognitiva postula che: (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.300)
A) ogni incoerenza percepita tra i vari aspetti della conoscenza, dei sentimenti e del comportamento instaura uno stato interiore di disagio che la
gente cerca di ridurre tutte le volte che le è possibile
B) le informazioni dissonanti sono memorizzate in "luoghi diversi" del cervello umano
C) non è facile assimilare idee e conoscenze diverse da quelle che già si posseggono
D) la mente è di natura così flessibile da essere in grado di assimilare sia conoscenze coerenti tra loro che incoerenti
2136. La capacità di cogliere e mantenere rappresentazioni percettive che permettono di riconoscere uno stimolo sensoriale
è indicata come (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.301)
A) memoria sensoriale
B) memoria a breve termine
C) metamemoria
D) memoria procedurale
2137. La parte cosciente del nostro sistema di memoria che seleziona e organizza le informazioni immagazzinandole per un
breve periodo di tempo ed le elabora è definita come (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.302)
A) la memoria di lavoro
B) la metamemoria.
C) la memoria sensoriale.
D) la memoria procedurale.
2138. La curiosità percettiva si riferisce (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.303)
A) ad una reazione di livello sensoriale e all'attenzione selettiva in risposta a oggetti particolari dell'ambiente
B) alle domande che suscita qualcosa che si sente per la prima volta
C) al bisogno di comprendere che cosa determina un fenomeno o un evento
D) alla sorpresa che suscita un evento inatteso
2139. Chi ha descritto il fenomeno della conoscenza inerte è stato (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.305)
A) Alfred North Whitehead
B) Jean Piaget
C) Alfred Binet
D) Joy Paul Guilford
2140. Per conoscenza procedurale si intende (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.306)
A) un insieme di conoscenze sulla sequenza di operazioni da svolgere in un compito
B) la conoscenza delle procedure da seguire per apprendere un qualsiasi contenuto scolastico
C) le diverse procedure da utilizzare per apprendere le varie discipline scolastiche
D) le conoscenze disciplinari che i docenti devono trasmettere agli studenti
2141. Conoscenza dichiarativa è (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.307)
A) ciò che (o il come si) descrive un'informazione o un concetto o una realtà o un argomento
B) la conoscenza di qualche fenomeno scientifico raggiunta da un determinato periodo storico
C) la conoscenza scientifica contrapposta a conoscenza popolare
D) la conoscenza elaborata da una particolare cultura circa qualche fenomeno o evento
2142. Il processo attraverso il quale si è consapevoli di ciò che si conosce, si controlla il proprio pensiero per monitorare e
gestire il proprio comportamento e si analizzano e selezionano le strategie per affrontare le difficoltà è, nell'approccio
cognitivista, in una parola indicata con (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.308)
A) metacognizione
B) metodo di studio
C) intelligenza
D) maturità
2143. La teoria delle intelligenze multiple è un modello di intelligenza proposto da (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.310)
A) Howard Gardner
B) Robert Sternberg
C) David Perkins
D) Daniel Goleman
2144. Quando si parla di cognizione implicita si evidenzia che molta dell'attività cognitiva di una persona avviene (Area 4 Socio-psicopedagogica, n.311)
A) senza il bisogno di una decisione consapevole del soggetto o senza un controllo molto dettagliato nel momento in cui si svolge
B) senza una pressione sociale e senza una volontà esplicita del soggetto
C) senza che il soggetto sappia che avviene, senza impegno e sforzo, senza condizionamenti esterni
D) senza uno scopo ben preciso al fine di ottenere un pensiero creativo e divergente
2145. Le conoscenze già possedute (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.312)
A) facilitano e rendono significativo un nuovo apprendimento
B) ostacolano un apprendimento di nuove conoscenze
C) complicano l'assimilazione di nuove conoscenze richiedendo la loro cancellazione per far spazio a nuove
D) pongono più impegno in un apprendimento di nuove conoscenze
2146. La psicologia cognitivista afferma che l'apprendimento è (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.313)
A) lo sviluppo di conoscenze e informazioni ottenuto grazie a strategie per codificare e recuperare informazioni con le quali i soggetti danno
significato alla loro esperienza
B) il processo grazie al quale si migliorano e precisano conoscenze, abilità, atteggiamenti e predisposizioni
C) è il processo grazie al quale lo studente acquisisce le conoscenze che la cultura ritiene necessarie e fondamentali per affrontare problemi
quotidiani e scientifici
D) è il processo attraverso il quale si selezionano informazioni che poi si immagazzinano nella memoria a lungo termine
2147. Quando di parla di condizionamento classico si intende l'apprendimento studiato e analizzato da (Area 4 - Sociopsicopedagogica, n.314)
A) Ivan Pavlov
B) Lev Semënovic Vygotskij
C) Burrhus Frederic Skinner
D) Edward Tolman
2148. Una scuola centrata sullo studente tiene conto (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.315)
A) dei fattori metacognitivi e cognitivi, motivazionali ed emotivi, sociali ed evolutivi e delle differenze individuali
B) del quoziente intellettivo, dell'aspetto socio-economico, dell'interesse e della disponibilità ad apprendere degli studenti
C) dei fattori che portano la mente a sviluppare apprendimento, dello specifico sviluppo fisico e relazionale di ogni studente
D) del contesto sociale e dello sviluppo tecnologico della società in cui vive lo studente
2149. Secondo Jean Piaget, la fase di sviluppo mentale caratterizzata dalla capacità di ragionamento astratto e di tipo
ipotetico-deduttivo corrisponde (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.316)
A) alla fase delle operazioni formali
B) alla fase del pensiero intuitivo
C) alla fase della funzione simbolica
D) alla fase dello sviluppo del linguaggio
2150. La teoria dell'apprendimento/insegnamento visibile si fonda (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.317)
A) sul rendere visibile nel modo opportuno ed efficace l'apprendimento dello studente e l'insegnamento dell'insegnante
B) sull'uso di materiali visivi per rendere più concreto ciò che deve essere appreso
C) sull'uso di nuove tecnologie per suscitare interesse e motivazione ad apprendere nello studente
D) su esperienze pratiche e laboratoriali che rendono concreto e visibile il processo di apprendimento
2151. L'apprendimento "situato" indica che l'apprendimento si verifica in funzione (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.318)
A) dell'attività, del contesto e della cultura nella quale avviene
B) dell'impegno, delle abilità e delle capacità personali di chi apprende
C) delle capacità metacognitive e delle conoscenze precedenti di colui che apprende e in rapporto alla difficoltà della conoscenza
D) della qualità dell'interazione tra studente e insegnante, tra studente e studente e tra studente e genitori
2152. La società dell'informazione secondo la definizione fornitane da Manuel Castells è: (Area 4 - Socio-psicopedagogica,
n.319)
A) una società dei flussi e delle reti digitali di informazione
B) la società del rischio
C) un società del capitalismo culturale
D) Una società post industriale
2153. 2. L'efficacia e il ruolo delle istituzioni formative e di ricerca nella società dell'informazione digitale dipende da: (Area 4
- Socio-psicopedagogica, n.320)
A) la quantita e qualità della ricerca e della formazione che riescono inserire nella rete dei flussi informazionali globali
B) la quantità delle infrastrutture digitali di cui individui e struttura formative sono dotate
C) La quantità di personale che è impiegato nelle professioni della ricerca e dell'informazione
D) La dotazione finanziaria da parte dello stato
2154. La scrittura alfabetica, elemento chiave della trasmissione dei saperi nella Galassia Gutenberg, può essere identificata
dai seguenti termini (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.323)
A) Linearità, temporalità, successione
B) Linearità, multimedialità, sincronismo
C) fissità, monumentalità, spazialità
D) spazialità interattività multilinearità
2155. Quale di queste frasi identifica meglio il divario digitale intergenerazionale nella scuola e nella formazione (Area 4 Socio-psicopedagogica, n.324)
A) Lo iato che si sta aprendo tra stili di apprendimento degli studenti e stili di insegnamento dei docenti
B) La mera differenza di informazione sulle tecnologie tra allievi e insegnanti
C) La incomunicabilità tra gli insegnati e gli studenti
D) la differenza di età tra insegnati e studenti
2156. Secondo dati del Nono Rapporto Censis/Ucsi sulla comunicazione I MEDIA PERSONALI 2011NELL'ERA DIGITALE qual
è il media più credibile presso la popolazione italiana (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.326)
A) Internet
B) televisione
C) radio
D) Cinema
2157. Secondo i dati dell'Istat la penetrazione di Internet nel 2010 è stata (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.327)
A) Inferiore al 50%
B) superiore al 70%
C) inferiore al 60%
D) inferiore al 90%
2158. Quale innovazione tecnologica ha reso possibile l'affermarsi del Web 2.0 (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.329)
A) La diffusione della banda larga
B) L'incremento della capacità di memoria degli hard disk
C) La diffusione delle connessioni WiFi
D) La diffusione dei tablet PC
2159. In che cosa si differenzia un piattaforma di e-learning 1.0 da una 2.0 (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.331)
A) Per la maggiore possibilità di interazione sociale e di generazione di contenuti che offre agli utenti
B) Per la differente versione del protocollo Html che viene utilizzata
C) Per la possibilità di caricare una maggiore quantità di contenuti
D) La possibilità gestire un registro elettronico
2160. Tra queste piattaforme del Web 2.0 quale si presta maggiormente alla ricerca di informazioni per un utilizzo didattico?
(Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.332)
A) Wikipedia
B) Linkedin'
C) Facebook
D) Habbo
2161. Chi sono i nativi digitali? (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.334)
A) I bambini e i preadolescenti che sono nati dopo la diffusione massiccia di computer, connessioni a internet e schermi interattivi nella case delle
famiglie dei loro genitori
B) I bambini e i preadolescenti nati dopo il 1985
C) I bambini e i preadolescenti che utilizzano abitualmente linguaggi alfabetici e codici sequanziali
D) Tutti color che sono nati dopo il 1995
2162. Quale stile didattico può essere più facilmente praticato attraverso le piattaforme del Web 2.0
psicopedagogica, n.335)
(Area 4 - Socio-
A) La "classe laboratorio" di Freinet
B) La didattica blended
C) La didattica frontale
D) la didattica speciale
2163. Che cosa si intende per "Classe virtuale" (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.336)
A) Un ambiente di condivisione di materiali e di pratiche didattiche che estende l'ambiente didattica anche non in presenza
B) Un ambiente di distribuzione di materiali e di pratiche didattiche
C) Un ambiente multimediale che permette solo una fruizione asincrona dei materiali proposti in aula
D) un ambiente multimediale che permette esclusivamente una comunicazione sincrona
2164. Che cosa si intende per comunità di pratiche supportata dalle tecnologie? (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.337)
A) Un gruppo che si incontra in presenza e in ambienti on-line con l'obiettivo di generare conoscenza organizzata e condivisa.
B) Un gruppo che si incontra esclusivamente in presenza e che ha l'obiettivo di generare conoscenza organizzata
C) Una comunità di pratiche abilitata digitalmente è una gruppo di lavoro che utilizza strumenti hardware del Web 2.0 per comunicare
D) Una comunità di pratiche abilitata digitalmente è una gruppo di lavoro che utilizza esclusivamente la posta elettronica per comunicare
2165. Che cosa si intende con il termine "immigranti digitali" (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.338)
A) Sono tutti gli adulti o gli adolescenti che hanno vissuto la transizione dalla società analogica a quella digitale
B) Sono tutti coloro che avevano più di 20 anni nel 1985
C) Sono gli insegnati che non sono abituati ad utilizzare strumenti digitali nella didattica
D) Sono i genitori nati dopo il 1970
2166. Che cosa si intende per "libro misto" (allegato 1 a DM 8 aprile 2009, n. 41 allegato 1) (Area 4 - Socio-psicopedagogica,
n.339)
A) libri misti sono libri di testo che si compongono di una parte cartacea e di una parte digitale. La parte digitale del libro misto integra, aggiorna ed
espande la parte cartacea attraverso materiali e strumenti che consentono di potenziare la didattica e di facilitare i processi di apprendimento dei
ragazzi
B) libri misti sono libri di testo composti da una parte cartacea e di una parte digitale. La parte digitale del libro è subordinata a quella analogica
C) libri misti sono libri di testo che si compongono di una parte cartacea e di una parte digitale. La parte digitale è costituita da un pdf disponibile online
D) libri misti sono libri di testo che si compongono di una parte cartacea e di una parte digitale. La parte digitale è costituita da un documento word
disponibile on-line
2167. Quali sono le principali caratteristiche dei libri misti (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.340)
A) 1. disponibilità di contenuti online scaricabili, 2. impiego dei formati più diffusi e non "proprietari", 3.Multimedialità e interattività
B) 1. disponibilità di contenuti pdf online scaricabili, 2. impiego di formati "proprietari", 3. Interattività
C) 1. formati esclusivamente open source, 2. Contenti audio digitali, 3. Ipertestualità
D) 1. formati esclusivamente proprietari, 2. Contenti audio digitali, 3. Ipertestualità
2168. Che cosa si intende per Knowledge management nelle istituzioni formative (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.342)
A) Quel filone di ricerca teorica e applicativa che sviluppa il ciclo della conoscenza all'interno di una comunità formativa pratica o d'apprendimento
tramite strumenti dell'information technology.
B) Un metodo di gestione di tipo taylorista della formazione ispirato alle teorie della qualità totale
C) Una metodologia di gestione delle relazioni interne alla scuola che applica i principi dello "scientific management"
D) Una metodologia di gestione del personale improntata ad uno stile molto direttivo
2169. Quali di queste tipologie di pratiche didattiche si prestano meno ad essere implementate in digitale (Area 4 - Sociopsicopedagogica, n.343)
A) La discussione tra insegnanti e allievi
B) La lezione frontale
C) il lavoro in piccolo gruppo
D) la cooperazione on-line
2170. Di quale tecnologia non possono fare a meno i libri misti (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.344)
A) Di un device adatto alla lettura di documenti digitali multimediali
B) della LIM
C) di una connessione a Internet
D) di un videoproiettore
2171. Qual è la legge che rende obbligatorio dal 2012 adottare solamente libri misti (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.345)
A) La Legge 6 agosto 2008, n. 133.
B) La Legge 30 ottobre 2008, n. 169.
C) La Legge 30 ottobre 2011, n. 170.
D) La Legge 30 ottobre 2011, n. 194.
2172. Quale di queste azioni può essere considerata un forma di Knowledge Management funzionale all'organizzazione della
didattica? (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.346)
A) L'utilizzo di classi virtuali per la condivisione, la correzione e l'archiviazione ragionata delle prove di valutazione degli allievi
B) L'archiviazione e la digitale della documentazione legislativa e organizzativa della scuola
C) La creazione di una sistema di comunicazione via sms con le famiglie
D) La creazione di una web radio della scuola
2173. Che cosa sono gli ebook ? (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.347)
A) I "libri elettronici", in formato epub o pdf che possono essere consultati attraverso un tablet o un ebook reader
B) Il libri misti che sono diventati obbligatori dal prossimo anno scolastico per l'adozione nella scuola
C) dei supporti digitali basati sulla tecnologia della stampa ad inchiostro digitale
D) degli smart phone che permettono di visualizzare contenuti digitali
2174. La società dell'informazione e della conoscenza si caratterizza per (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.349)
A) Una generazione del valore sempre più legato ai valori immateriali, dell'innovazione, della formazione e della ricerca
B) Una generazione del valore di natura prevalentemente legata agli asset di natura finanziaria
C) Una generazione del valore legata prevalentemente alla produzione industriale
D) Un generazione del valore legata al settore agricolo
2175. Il modello di trasmissione del sapere del libro e dei mass media è caratterizzato da (Area 4 - Socio-psicopedagogica,
n.350)
A) un modello uno a molti nella diffusione della comunicazione
B) un modello P2P di trasmissione e comunicazione dei sapere
C) Un modello molti a molti di diffusione e trasmissione dei sapere
D) Un modello paritario e condiviso di comunicazione
2176. Che cos'è il progetto Classi 2.0 (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.351)
A) E' unprogetto del MIUR che supporta la diffusione delle tecnologie nella pratica didattica quotidiana.
B) E' un azione di sistema che punta a valutare l'impatto delle tecnologie sul bilancio delle istituzioni scolastiche
C) E' una azione di sistema che punta a valutare le performance degli insegnanti rispetto all'utilizzo delle tecnologie didattiche
D) E' una azione di sistema che punta a premiare attraverso incentivi economici gli insegnanti più meritevoli
2177. Nell'ambito del progetto Classi 2.0 è prevista un azione di monitoraggio dei progetti (Area 4 - Socio-psicopedagogica,
n.352)
A) Si ed è stata affidata ad organismi indipendenti
B) no
C) il monitoraggio è affidato agli insegnanti che hanno definito i vari progetti
D) Il monitoraggio è affidato ai dirigenti delle scuole
2178. In che cosa consiste l'azione dedicata alle LIM? (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.353)
A) Il piano Lim prevedere l'introduzione entro il prossimo anno a scolastico di 30000 lim nella scuola italiana e viene accompagnata da un azione
mirata di formazione degli insegnanti
B) Il piano Lim prevedere la formazione all'uso della LIM di 30000 insegnanti della scuola italiana
C) Il piano LIM prevede la dotazione di tutte le classi della scuola italiana con una LIM e una formazione mirata per gli insegnanti
D) Un piano sperimentale che prevede la comunicazione attraverso le Lim tra differenti paesi dell'UE
2179. Quale ruolo istituzionale svolge l'Agenzia Scuola (ANSAS Ex-Indire) ? (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.354)
A) ricerca educativa e consulenza pedagogico - didattica; formazione e aggiornamento del personale della scuola; attivazione di servizi di
documentazione pedagogica, didattica e di ricerca e sperimentazione con particolare attenzione all'innovazione digitale a livello metodologico
didattico;
B) creazione di libri digitali misti, formazione e aggiornamento del personale della scuola; attivazione di servizi di documentazione pedagogica,
didattica e di ricerca e sperimentazione
C) integrazione e infrastrutturazione tecnologica della scuola italiana, valutazione del sistema formativo italiano, formazione degli insegnanti
D) a)infrastrutturazione tecnologica della scuola italiana, attribuzione degli incentivi per insegnanti formazione degli insegnanti
2180. Che cos'è la piattaforma Puntoedu dell'Ansas/Indire ? (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.355)
A) un ambiente digitale intergrato per i docenti che dà accesso ai corsi di formazione erogati dall'Ansas/Indire
B) Un sito di documentazione e di raccolta di buone pratiche elaborate dalla scuola
C) Un università telematica
D) Uno sportello di consulenza per allievi con difficoltà cognitive
2181. Il Piano Ministeriale Isole in rete è: (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.357)
A) La un piano di e-learning avanzato e di scuola a distanza, per potenziare attraverso l'utilizzo delle nuove tecnologie un modello dedicato agli
insegnanti delle isole minori
B) Un piano di scuola a distanza dedicato agli insegnanti che lavorano dei comuni al di sotto dei 5000 abitanti
C) Un piano di formazione a distanza dedicato agli insegnati che lavorano in contesti scolastici disagiati
D) Un piano di formazione in presenza dedicato agli insegnati che lavorano in contesti scolastici disagiati
2182. Quali di questi caratteristiche debbono essere presenti secondo la legge nei libri misti
psicopedagogica, n.358)
(Area 4 - Socio-
A) sommario navigabile, funzioni di ricerca
B) ipertestualità, intransitività
C) audio e video analogici
D) modelli tridimensionali in autocad
2183. Per garantire la protezione del sistema informatico della scuola è necessario (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.359)
A) dotare tutti i computer di un software antivirus e di un firewall anti-intrusioni
B) Aggiornare sempre i sistema operativo della macchine presenti nella scuola
C) acquistare e rinnovare spesso, come le ultime versioni, i software in dotazione della scuola
D) Utilizzare solo software con regolare licenza
2184. Tra le definizioni che hanno riscosso maggiori consensi nel campo delle learning disabilities vi è quella di D.D. Hammill
del 1990. Essa esclude che il disturbo dell'apprendimento (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.361)
A) possa essere risultato di influenze culturali o di istruzione inadeguata
B) possa associarsi a difficoltà nella percezione sociale
C) possa associarsi a difficoltà di interazione sociale
D) possa essere dovuto a disfunzioni del sistema nervoso centrale
2185. Secondo le "Raccomandazioni per la pratica clinica di dislessia, disortografia, disgrafia e discalculia" (Consensus
Conference, 2009), nei Disturbi Specifici dell'Apprendimento vi è (Area 4 - Socio-psicopedagogica, n.362)
A) un QI non inferiore a -1 deviazione standard rispetto alla media per l'età
B) un grado moderato di ritardo mentale
C) un grado lieve di ritardo mentale
D) un QI non inferiore a -2 deviazioni standard rispetto alla media per l'età
2186. Negli studenti a sviluppo tipico (normolettori), la velocità di lettura si incrementa mediamente ogni anno di circa (Area
4 - Socio-psicopedagogica, n.364)
A) 0.5 sillabe/secondo
B) 1 sillaba/secondo
C) 0.3 sillabe/se
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