Metodi per il dosaggio dei D-Dimeri Metodi immunologici • ELISA classici • ELISA modificati • Agglutinazione su vetrino • Turbidimetrici/nefelometri • Su sangue in toto Fonti di variabilità tra metodi per il dosaggio del D-dimero • Eterogeneità dei prodotti di degradazione • • • della fibrina Specificità degli anticorpi Tipo di calibratori Assenza di uno standard internazionale e una unità di misura standard Formazione della fibrina stabilizzata Degradazione della fibrina stabilizzata Eterogeneità dei prodotti di degradazione della fibrina • Il D-dimero rappresenta una piccolissima • quota dei diversi prodotti di degradazione della fibrina stabilizzata presenti nel plasma Il plasma infatti contiene una miscela di prodotti di degradazione (ciascuno dei quali contiene il D-dimero) che sono molto diversi tra loro (anche per peso molecolare) Eterogeneità dei prodotti di degradazione della fibrina • Il D-dimero, contenuto all’interno dei diversi prodotti • • di degradazione (DDE, YD/DY, YY/DXD), può avere una diversa immunoreattività per l’anticorpo usato I prodotti possono complessarsi tra loro limitando l’accessibilità degli epitopi verso cui gli anticorpi sono diretti La composizione di questa miscela di prodotti di degradazione può variare da un campione all’altro e anche nel tempo per lo stesso paziente Dosaggio del D-Dimero: specificità degli anticorpi Gli Ab monoclonali usati dai vari metodi hanno una diversa reattività verso i diversi prodotti di degradazione della fibrina stabilizzata, in funzione della diversa esposizione degli epitopi - lo stesso Ab monoclonale può reagire differentemente con frammenti diversi - lo stesso frammento può reagire differentemente con differenti Ab monoclonali Dosaggio del D-Dimero: calibratori La scelta del calibratore è complessa, poiché difficilmente essa rifletterà l’eterogeneità dei prodotti di degradazione Due possibili tipi di calibratori: • D-Dimero purificato (=risultati in unità D-Dimero) • Fibrina stabilizzata digerita con plasmina (=risultati in unità di fibrinogeno equivalenti, FEU) Una FEU = due unità D-Dimero Standardizzazione dei metodi per il dosaggio dei D-Dimeri Dal 1993 il SSC per la standardizzazione dei metodi della ISTH ha fatto vari tentativi di standardizzazione utilizzando materiali diversi (D-Dimero purificato, plasma di pazienti con CID) ma nessuno di questi materiali ha permesso la standardizzazione dei vari metodi commerciali Metodi per il dosaggio dei D-Dimeri • Al momento i risultati sono totalmente • • metodo-dipendente I risultati di un sistema non possono essere estrapolati ad altri Ciascun metodo dovrà essere validato da specifici studi clinici ECAT External Quality Assessment Program: performance of D-Dimer assays (De Maat et al, 2000) mg/L 6 5 VIDAS 4 TINAquant 3 Liatest 2 Others 1 0 Sample A normal Sample B abnormal Sample C borderline abnormal Classification: A = 100% normal; B = 100% abnormal; C = 66% normal and 34% abnormal Possibili sorgenti di D-Dimero • Trombi venosi • Trombi arteriosi • Fibrina extravascolare (liquido ascitico) • Ferite chirurgiche • Estese lesioni cutanee, estesi ematomi • Lesioni aterotrombotiche Un aumento dei D-Dimeri non è necessariamente legato alla presenza di trombi venosi D-dimer in suspected PE From Bounameaux et al. Lancet 1991 D-Dimero e tromboembolia venosa • Data l’elevata sensibilità e bassa specificità, il • • D-Dimero viene usato per il suo alto valore predittivo negativo E’ utile per escludere la presenza di trombosi quando il livello è al di sotto di un cut-off determinato specificatamente Valori fortemente elevati non consentono di ritenere probabile la presenza di trombosi; semplicemente non consentono di escluderla e indicano di proseguire gli accertamenti D-Dimero e tromboembolia venosa Scelta del cut-off • Ottimale se calcolato in uno studio pilota • • (curva ROC) Buono se derivato dalla letteratura Evitare l’uso del range di normalità Effetto dell’impiego di diversi cut-off Esempio per un metodo dove il cut-off usato era: A) Calcolato con curva ROC validata contro flebografia (155 µg/L) B) Il limite superiore del range normale proposto dalla Ditta produttrice (< 375 µg/L) Cut-off Sens. % Spec. % VPN % A = 155 µg/L 97.4 62.7 97.4 B = 375 µg/L 64.1 83.2 79.7 D-Dimero e tromboembolia venosa Caratteristiche ottimali di un metodo per il dosaggio del D-Dimero • Alta sensibilità • Alto valore predittivo negativo • Specificità non troppo bassa • Veloce (< 30 min) • Possibilità di esecuzione 24 h/giorno • Possibilità di esecuzione di test singoli D-Dimero: ELISA vs metodi di agglutinazione ELISA classici • Alta sensibilità e VPN • Non adatti ad eseguire test singoli • Non sufficientemente veloci Agglutinazione su vetrino • Bassa sensibilità e VPN • Adatti ad eseguire test singoli • Veloci D-Dimero e tromboembolia venosa VIDAS (14 lavori) N= 1891 SE % 94-100 SP % 34-82 IL D-Dimer (3 lavori) 287 98-100 33-77 STA Liatest (5 lavori) 950 93-100 33-43 MDA (2 lavori) 718 96-98 42-45 TINAquant (6 lavori) 1002 83-100 33-75 BC-D-Dimer (4 lavori) 523 80-97 33-87 D-Dimer Plus (1 lavoro) 312 97-98 37-45 Diagnosi di TVP/EP in pazienti sintomatici ambulatoriali Basata su tre strumenti diagnostici • Probabilità clinica pre-test • Indagini strumentali (es. ultrasonografia per • compressione (CUS) o scintigrafia polmonare/TAC spirale) D-Dimeri Variamente combinati (strategie diverse) Strategy based on first CUS, then DD Complications at 3 m = 0.4% (0-0.95) (Bernardi, BMJ 1998) Strategy based on DD first, then other investigations only if DD altered Complications at 3 m = 2.6% (0.2-4.9%) (Perrier et al., Lancet 1999) 444 suspected PE 474 suspected DVT all D-dimer 286 (31%) DD neg 632 DD + CUS 157 (17%) CUS + DVT 475 CUS 238 susp. DVT PCP 2 high PCP = venog. (+) 237 susp. PE lung scan Strategy based on DD integrated with clinical probability Complication at 3 m. = 0.6% PE (Wells, Ann Intern Med 2001) Suspected DVT or PE = 0.2% DVT (Kearon, Ann Intern Med 2001) DD DD neg and low clin. prob. DD neg and interm./high clin. prob. Excluded DVT/EP further investig. Clinical Probability DD pos further investig. I D-Dimeri nelle diverse strategie Scelta del metodo per il dosaggio dei DDimeri in funzione della posizione occupata nelle diverse strategie • Necessario un metodo con il massimo di sensibilità e VPN se usato come primo test (evitare falsi negativi) • Sufficiente un metodo con sensibilità e VPN buoni se non usato come primo test o se combinato con probabilità clinica Condizioni che riducono il valore diagnostico dei D-Dimeri nelle strategie diagnostiche per TEV • Riduzione dei livelli per: - Sintomi insorti da parecchi giorni - Anticoagulazione già iniziata - Trombosi poco estese RIDOTTA SENSIBILITA’ => AUMENTO FALSI NEGATIVI • Aumento dei livelli dovuto ad altre cause: - Età avanzata - Presenza di altre condizioni fisiologiche/ patologiche (gravidanza, tumore, post-chirurgia, trauma, infezioni, in generale nei pazienti ricoverati) RIDOTTA SPECIFICITA’ => AUMENTO FALSI POSITIVI