Belgio
Il mercato delle paste
alimentari
La presente pubblicazione rientra nel programma editoriale dell’Agenzia ICE - collana
“PROFILI PRODOTTO/MERCATO” - ed è stata realizzata dall’ufficio di Bruxelles.
Il programma editoriale è curato dall’Ufficio Servizi Informativi e di assistenza alle
imprese.
1
INDICE
DIMENSIONI DEL MERCATO.............................................................................................................................3
CONSUMO..............................................................................................................................................................3
IMPORTAZIONI.....................................................................................................................................................4
CANALI DI DISTRIBUZIONE ..............................................................................................................................5
STRATEGIE DEI PRINCIPALI MARCHI PRESENTI IN BELGIO ....................................................................5
CONCLUSIONI.......................................................................................................................................................6
ALLEGATO STATISTICO.....................................................................................................................................7
2
DIMENSIONI DEL MERCATO
In Belgio è presente un unico produttore di pasta secca di rilievo internazionale,
operativo sul mercato dal 1921: la ditta Soubry di Roeselare (Fiandre Occidentali).
L’impresa, nata come industria molitoria, realizza annualmente un giro d’affari di circa
112 milioni di Euro ed impiega 420 dipendenti. Nel 2005, ha acquisito il concorrente
Anco, fino a quella data il secondo attore sul mercato. Nel 2002, la ditta Soubry
aveva già rilevato l’attività dell’impresa concorrente wallona Filadelfia.
In Belgio, sono inoltre presenti diverse aziende che producono paste fresche, tra cui
la più importante è il Pastificio della Mamma, impresa familiare creata a Liegi nel
1980 e che ormai produce circa 2000 tonnellate di pasta fresca l’anno, per un
fatturato di circa 6 milioni di Euro. Il 40 % della produzione viene esportata all’estero.
L’azienda dispone anche di una linea di produzione di paste precotte per l’horeca e di
paste fresche ripiene.
La restante parte del fabbisogno del mercato interno è appannaggio delle
importazioni che nel 2012 ammontano a circa 121.000 tonnellate, corrispondenti ad
un valore di 159 milioni di Euro.
CONSUMO
Il volume delle vendite di paste alimentari sul mercato belga continua ad aumentare,
ed il consumo pro capite ammonta attualmente a 11 kg (28 kg circa in Italia).
Secondo i dati pubblicati da Euromonitor International, le vendite al dettaglio di paste
alimentari sul mercato sono passate, da un fatturato di 167 milioni di dollari nel 2006,
a 233 milioni nel 2009, e dovrebbero raggiungere, nel 2013, circa 310 milioni di
dollari.
Il mercato può essere suddiviso in 3 segmenti: la pasta “classica” come, per
esempio, spaghetti e maccheroni, con una quota del 57%, le paste dietetiche,
biologiche e integrali, con il 18 % e, infine, il segmento delle specialità di cui fanno
parte le forme considerate speciali quali tagliatelle, farfalle e lasagne (25%) (dati
Nielsen P3 2011).
In una giornata media, il 23% dei consumatori belgi consuma un piatto di pasta,
mentre il 52% consuma una preparazione a base di patate ed il 10% un piatto di riso.
Il 69% del consumo della pasta avviene a casa, la restante quota fuori casa (dati
Insites Consulting). La pasta, in effetti, è un piatto sempre più popolare nell’horeca.
Per quanto riguarda l’analisi sociodemografica, è da sottolineare che si notano delle
differenze tra le 3 regioni belghe: si consuma molta più pasta secca in Vallonia (15
kg) ed a Bruxelles (11 kg) che nelle Fiandre (9 kg).
3
La pasta gode in Belgio di un’immagine molto positiva. I belgi associano alla pasta
l’idea di un prodotto sano, energetico e semplice da preparare. Le paste sono
associate alla convivialità e sono in ogni modo ritenute salutari sia per i bambini che
per gli sportivi.
Attualmente, sotto l’effetto della crisi economica, la scelta dei consumatori si basa in
gran parte sul prezzo, ma anche sulle considerazioni relative alle qualità nutrizionali
ed all’effetto dei prodotti sulla salute. Il consumatore è sempre più attento e cerca
prodotti più sani possibili. La pasta viene direttamente associata al concetto dei
prodotti sani (pasta integrale, biologica ecc.).
Anche l’aspetto innovativo e la varietà nelle forme e nel sapore sono diventati criteri
fondamentali.
Queste nuove esigenze e questa consapevolezza del consumatore sono state un
impulso per le aziende ad offrire prodotti sempre più qualitativi e innovativi (pasta
integrale, biologica, per celiaci, ecc.).per affrontare la concorrenza in un mercato da
considerarsi maturo
IMPORTAZIONI
Le importazioni totali del mercato belga della pasta hanno raggiunto nel 2012 un
volume record di 121.150 tonnellate per un ammontare di circa 159.000 milioni di
euro. In confronto al 2011, le importazioni hanno fatto registrare un aumento del
+6,32 % in volume e del 3,44% in valore. Si può, pertanto, concludere che il prezzo
medio della merce importata mostra una leggera tendenza al ribasso.
L’Italia resta il leader del mercato in valore, con una quota in crescita (+5,32%) che si
attesta nuovamente a 30% circa, ma ancora non raggiunge i risultati eccezionali del
2008 in cui si realizzava una quota di oltre il 32%. Anche gli introiti derivanti dalle
esportazioni italiane sono aumentati, tra il 2011 ed il 2012, da 45,8 a 48,3 milioni di
euro circa, valore che tuttavia si era già raggiunto anche nel 2008, quindi prima della
crisi economica e finanziaria.
Per quanto riguarda i volumi invece, dal 2010 l'Italia ha perso la posizione leader
della classifica in favore della Francia. Questa tendenza si conferma anche nel 2012
visto che la quota in volume della Francia supera, con il 39,98%, di gran lunga quella
dell’Italia (29,21%), anche se l’Italia fa registrare un, seppur leggero, aumento della
quota dello 0,6%. Ciò nonostante, il volume nominale esportato dall'Italia è passato,
da 30.947 tonnellate nel 2009, a 35.392 tonnellate nell'anno in esame (+3,11%).
4
CANALI DI DISTRIBUZIONE
La distribuzione della pasta è affidata soprattutto ai canali F1 ed F2*, con una quota
di rispettivamente il 68,9% ed il 28,2% in volume, mentre i negozi al dettaglio
ottengono una quota di circa il 10%. Sono i canali degli hard discount ed i private
label che, in questo periodo di crisi, contribuiscono maggiormente al mantenimento
delle quote di mercato. Questi ultimi, in effetti, rappresentano il 55% dell’intero
settore.
STRATEGIE DEI PRINCIPALI MARCHI PRESENTI IN BELGIO
Come accade spesso nei mercati alimentari maturi, i private label (marchi propri della
grande distribuzione) occupano le più elevate quote di mercato. I private label sono
in aumento sia in volume che in valore.
Per gli altri marchi presenti, sono Soubry e Panzani che controllano un terzo del
mercato in termini di valore.
In effetti, il produttore belga Soubry detiene sempre la posizione di leader sul
mercato della pasta secca con una quota in volume del 23% circa, seguito dal primo
produttore italiano, Barilla, e poi dalla Panzani con una quota in volume del 13%
circa. La Pasta De Cecco occupa il quarto posto.
Soubry ha innovato la propria linea di confezioni e lancia regolarmente nuove gamme
di prodotti tra i quali diversi prodotti ‘convenience’: pasta per il wok, pasta già pronta
da riscaldare, formati speciali per bambini etc.
Qualche anno fa, l’impresa francese Panzani ha puntato soprattutto sul Panza Cup,
una pasta disponibile in 3 tipologie (bolognese, provenzale e carbonara) che
necessita solo 2 minuti di riscaldamento al forno microonde. Ultimamente sta
lanciando sul mercato una gamma di paste “spécial sauce” particolarmente studiate
per meglio assorbire i sughi.
Barilla, il primo fornitore italiano di pasta secca, si specializza anche in altri segmenti:
sughi, pizze ecc. Il suo vero punto di forza tuttavia è la tradizione e l’immagine di alta
qualità, creatasi già negli anni ‘50. Il colore blu delle confezioni è divenuto
emblematico, anche se l’azienda sta facendo degli sforzi negli abbinamenti pasta e
sughi pronti, anche attraverso importanti campagne pubblicitarie, consigli e ricette
distribuiti al consumatore.
Pasta De Cecco, con il 6 % del mercato belga, si distingue con prodotti di altissima
qualità che godono di un’ottima fama. È l’unico attore nazionale che vede aumentare
la propria quota in termini di valore. Secondo il suo distributore in Belgio, il
consumatore è sempre più attento alla composizione del prodotto ed alla qualità degli
ingredienti di base per esempio, l'origine e la tipologia dei cereali utilizzati.
*
classifica ACNielsen : F1 – Grande Distribuzione, F2 I - Media Distribuzione Integrata
5
CONCLUSIONI
Il consumatore belga che, nella maggior parte dei casi, considera il piatto di pasta
come un piatto unico e non come un primo, sta scoprendo sempre di più delle ricette
e formati di pasta meno conosciuti che ormai stanno sostituendo i classici “spaghetti
alla bolognese”.
Dal paragone con i livelli di consumo negli altri paesi europei, si può concludere che
le possibilità di crescita su questo mercato sono reali. Il consumatore belga soffre
ancora della mancanza di informazioni sulle diverse preparazioni gastronomiche, ma
i principali operatori sul mercato locale stanno facendo sforzi per colmare questo
vuoto. Pertanto, a condizione che si riesca a far entrare il consumatore nella “cultura
della pasta”, il mercato offre degli ottimi margini di crescita.
Bruxelles, maggio 2013
6
ALLEGATO STATISTICO
BELGIO - IMPORTAZIONI DI PASTE
ALIMENTARI
TOTALE VOCE DOGANALE 1902
quantità in tonn.
2008
%
2009
%
TOTALE
di cui da
82428
Italia
Francia
Germania
Paesi Bassi
Lussemburgo
Thailandia
Cina
31301
22692
9100
12400
37,97
27,53
11,04
15,04
30947
21129
8432
14356
37,05
25,30
10,10
17,19
659
1578
0,80
1,91
544
1835
4698
5,70
6283
Altri
83526
2010
%
107557
2011
%
113951
2012
%
121150
Var. 2012/2011
%
6,32
0,65
2,20
32248
41889
8949
12596
3231
659
2266
29,98
38,95
8,32
11,71
3,00
0,61
2,11
34325
48145
10250
7882
3127
841
1190
30,12
42,25
8,99
6,92
2,74
0,74
1,04
35392
48435
15215
7292
3668
1209
908
29,21
39,98
12,56
6,02
3,03
1,00
0,75
3,11
0,60
48,44
-7,49
17,31
43,77
-23,66
7,52
5719
5,32
8192,2
7,19
9031,5
7,45
10,25
7
valore in 000 €
2008
TOTALE
di cui da
151169
%
2009
%
142823
2010
%
147741
Italia
Francia
Germania
Paesi Bassi
Lussemburgo
Thailandia
Cina
48906
39905
18609
28583
32,35
26,40
12,31
18,91
42855
35525
15696
31421
30,01
24,87
10,99
22,00
2826
1540
1,87
1,02
2438
1845
Altri
10800
7,14
13043
2011
%
153680
2012
%
158968
Var. 2012/2011
%
3,44
1,71
1,29
42512
34975
16273
31494
7465
2708
2492
28,77
24,49
11,39
22,05
5,05
1,90
1,74
45874
41391
18613
20803
7580
3550
1417
29,85
28,98
13,03
14,57
4,93
2,49
0,99
48316
42870
21558
18839
8177
3871
1275
30,39
30,02
15,09
13,19
5,14
2,71
0,89
5,32
3,57
15,82
-9,44
7,88
9,02
-9,98
9,13
9822
6,88
14453
10,12
14063
9,85
-2,70
Fonte : dati Eurostat – Agence Commerce Extérieur Belgique
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Il mercato belga delle paste alimentari