NELLE PAGINE SICILIANE MICCOLI SCUOTE IL PALERMO CANI E GATTI ECCO LE FIGURINE DEI VERI AMICI www.gazzetta.it domenica 9 settembre 2012 1,20 € REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFERINO 28 TEL. 0262821 REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 TEL. 06688281 POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO ITALIA anno LXVIII Numero numero 36 Anno IL RINNOVO IL CLUB HA DECISO DI LEGARSI PER ALTRI TRE ANNI AL PORTIERE: ENTRO GIOVEDI’ LA FIRMA FORMULA 1 Juve: Buffon a vita Monza: Massa 3° Alonso 10°: «Ora vado all’attacco» E’ pronto l’allungamento del contratto: in bianconero fino al 2016 3 Gigi Buffon, 34 anni, è arrivato alla Juventus nel 2001 PORTA GRAZIANO A PAGINA 5 IL PUGNO DI MAZZARRI INTERVISTA ESCLUSIVA INCONTRO IN GAZZETTA « Noi l’anti Juve? C’è anche la Roma Non abbiamo un premioscudetto A Conte hanno dato dei top player Inter e Milan meno competitive, ma... Il via alle 14 con Hamilton in pole Lo spagnolo frenato da un guasto CREMONESI, PERNA E ALLIEVI DA PAG. 20 A PAG. 23 COMMENTI DI CAPELLI E FIORIO A PAG. 15 LA STORIA IL POLACCO IN GARA A BIELLA Kubica torna in un rally «Obiettivo resta la F.1» RANCATI A PAGINA 25 PARALIMPIADI Zanardi argento con la staffetta Pistorius re dei 400 Napoli è un’escalation molto bella Con De Laurentiis confronto forte Ora però non firmerei il rinnovo Hamsik è fuoriclasse nella mente GASPARINI, MOLINARO E GALIMBERTI PAG. 15, 30 E 31 CICLISMO A MENCHOV LA TAPPA PIU’ DURA Contador, mani sulla Vuelta «Questa è una liberazione» GHISALBERTI ALLE PAGINE 2627 TENNIS SARA: «SERENA FORTE COME UN UOMO» Us Open: oggi ErraniVinci danno l’assalto al titolo Walter Mazzarri, 51 anni, è sulla panchina del Napoli dall’ottobre 2009 MALFITANO ALLE PAGINE 23 Non ce l’ho con gli arbitri però la sudditanza psicologica esiste: i designatori devono stare attenti a far valere le stesse regole per tutti » LOPES PEGNA, MARTUCCI ALLE PAGINE 2829 BASKET PARLA LA STELLA GALLINARI «Agli azzurri non serve giocare come in Nba» ORIANI A PAGINA 32 NAZIONALE IL PAREGGIO CONTRO LA BULGARIA HA LASCIATO MOLTI INTERROGATIVI Pensato Organizzato Spedito! Prandelli: «Italia, ritrovati» Strigliata del c.t.: «Dobbiamo recuperare la nostra identità» Il tecnico spiega: «Non avevo mai sofferto così tanto. Non si può subire come a Sofia». Osvaldo confermato per la partita di martedì a Modena contro Malta: farà coppia con Destro, in attesa di Balotelli. 9 771120 506000 20 9 0 9> CECCHINI, ELEFANTE, GARLANDO E VERNAZZA ALLE PAGINE 1213 COMMENTO DI MORACE A PAG. 15 IL ROMPI PALLONE BRIVIO & VIGANÒ S.r.l. Via G.L. Bernini, 12 - 20865 Usmate Velate (MB) [email protected] - www.brivioevigano.it Tel. + 39 039 67.51.59 DI GENE GNOCCHI ROMA TIFOSI POLEMICI MILAN A FORTE DEI MARMI De Rossi, si teme uno stiramento Rischia uno stop di venti giorni GallianiAllegri niente cena: «Ma non siamo certo in guerra» PUGLIESE A PAGINA 8 PASOTTO A PAGINA 6 3 Daniele De Rossi, 29 anni FORTE 3 Massimiliano Allegri , 45 anni ANSA w Il caro benzina ha colpito anche il GP d’Italia: oggi le auto faranno solo un giro di pista. Codice cliente: 5104377 Codice cliente: 5104377 2 LA GAZZETTA SPORTIVA DOMENICA 9 SETTEMBRE 2012 INCONTRI IN GAZZETTA identiKit & CARRIERA v « Io, Conte, il Napoli e la sudditanza: adesso vi dico tutto MIMMO MALFITANO MILANO Due ore in Gazzetta, discutendo sui temi attuali del nostro calcio, mostrandosi determinato e sicuro di sé anche quando ha dovuto affrontare gli argomenti più delicati. Walter Mazzarri, che contro il Parma festeggerà la sua trecentesima panchina in Serie A, ha esaltato la crescita costante del suo Napoli; ha discusso del suo rapporto con De Laurentiis, della sua questione contrattuale e del ruolo di anti-Juve che dovrà svolgere il suo Napoli, secondo le indicazioni della critica. Sul contratto ancora non rinnovato: «Ho deciso io» Sugli arbitri: «Le regole devono valere per tutti» « Hamsik e Cavani straordinari Insigne? Se sarà decisivo pure qui diventerà titolare Dunque, Mazzarri, che cosa sta rappresentando per lei quest’esperienza napoletana? La ritiene un punto di partenza? «No, perché il passato non si dimentica. Questo è il nono anno che alleno in Serie A e mi sento un tecnico esperto, ormai. Il mio unico pensiero resta sempre il futuro immediato. E non so se ciò sia un pregio o un difetto. Di sicuro, Napoli sta rappresentando un’escalation molto bella». Che cosa la tiene legata a quest’ambiente? «La crescita costante del gruppo e della società. Ciascuno svolge il proprio ruolo ed io non ammetto interferenze nel mio lavoro. Nel campo tecnico, ovviamente, è compresa una sinergia con chi si interessa del mercato, fermo restando che le linee guida le traccia la società. Da noi, devono tornare i numeri a fine anno. Ed in base al budget così si opera per la compravendita». Nelle ultime due stagioni il suo legame col Napoli ha avuto momenti di tensione, che hanno fatto ipotizzare il divorzio: com’è il suo rapporto con De Laurentiis? «Grandi problemi non ce ne sono. Io credo che ci debba essere un confronto forte con il vertice e, per assurdo, è positivo avere delle divergenze, perché uno MAZZARRI SUI SUOI GIOCATORI ha modo di capire l’altro e viceversa. I nostri scontri sono sempre stati un po’ amplificati, comunque. Ogni anno, si parte con un programma e con determinate aspettative, poi c’è il percorso da fare e a fine stagione si tirano le somme. Dopodiché si decide se continuare o meno. Al momento, sono l’allenatore che da più anni (quattro, ndr) resiste sulla stessa panchina». economica e la durata dell’accordo. Ci sarà tempo e modi di discutere verso la fine della stagione. E, per piacere, di contratto non parliamone più». D’accordo, ma questo campionato è cominciato con una novità: per la prima volta lei è a scadenza di contratto. Cosa significa? «È stata una mia scelta. Quando lavori per tre anni nello stesso posto hai bisogno di trasmettere nuovi stimoli. Non vorrei che i giocatori, lo staff tecnico, dessero tutto per scontato. Per essere il Mazzarri cavilloso, pignolo, devo avere anch’io sollecitazioni forti. Questa è la prima volta che inizio senza avere un contratto almeno biennale». E se De Laurentiis la chiamasse per proporle il rinnovo a breve, lei cosa gli risponderebbe? «Che adesso non è il momento. Lo ringrazierei per la stima, ma se ho detto che ho bisogno di trasmettere ulteriori motivazioni alla squadra e che voglio rimettermi in gioco, allora è giusto che si aspetti, al di là di quella che potrebbe essere l’offerta S In alto da sinistra Marek Hamsik, 25 anni, centrocampista del Napoli. Poi il modo di vivere le partite di Walter Mazzarri e Pep Guardiola LAPRESSE-REUTERS Non è che ha intenzione di andare via a giugno? «Di queste cose ho sempre discusso a fine stagione». Ma lei si sentirebbe preparato per un’esperienza in Premier League, Liga o Bundesliga? «Dopo aver allenato a Napoli, non temo niente e nessuno». Qual è, Mazzarri, l’obiettivo da raggiungere per dire che quella del Napoli sarà stata una bel- la stagione? «È difficile dirlo, bisogna saper cogliere il momento. Da quando è finita l’era Maradona, a Napoli è cambiato tutto, è arrivato un nuovo presidente che è ripartito da zero. Con lui, era prevedibile che si tornasse in Serie A. Ma è tutto quanto fatto dopo che è stato straordinario. Il massimo risultato ottenuto prima che arrivassi io, è stato l’Intertoto, con Edy Reja, dopo aver sommato 50 punti in classifica. Con me, invece, il Napoli ha partecipato all’Europa League, alla Champions League ed ha vinto la Coppa Italia». Va bene, ma quale dovrà esse- LA SFIDA L’ AN «INTER E MILAN UN PO’ MENO FORTI MA LE ROMANE...» A PECHINO Ecco chi ha avuto l’idea di disertare la premiazione « Premier, Liga o Bundesliga? Dopo aver allenato il Napoli non temo nulla « MAZZARRI SULLE IPOTESI FUTURE Con Guardiola ho parlato di moduli e tattica Ci siamo trovati con le stesse idee MAZZARRI SU UN VECCHIO INCONTRO MILANO Nel corso del forum tenutosi nella sede della Gazzetta dello Sport con Mazzarri, è stato svelato anche il motivo, e soprattutto l’ideatore della decisione di non partecipare alla premiazione dopo la finale di Supercoppa italiana, a Pechino. A chiarire la questione ci ha pensato Nicola Lombardo, il responsabile della comunicazione del Napoli: «Sono stato io a suggerire la decisione al presidente. Dopo quanto accaduto in campo, nel corso della partita, ho detto a De Laurentiis che sarebbe stato meglio se avessimo evitato la premiazione. Sono convinto che ci sarebbero potute stare altre proteste da parte dei nostri giocatori, oltre a quella di Dossena al 90’, che poi ha pagato con una squalifica. Ne ho parlato anche con Mazzarri che ha condiviso la decisione», ha spiegato Lombardo. mi.mal. A DI MAZZARRI TIJUVE re il prossimo obiettivo? La gente, adesso, si aspetta lo scudetto. «Invece, dobbiamo augurarci che ci sia sempre una crescita costante. Ora il Napoli è una diretta concorrente per l’alta classifica, da qualche anno lo è in pianta stabile». In effetti, esperti ed opinionisti indicano il suo Napoli come la principale antagonista della Juve per il primo posto: condivide? «Il nostro unico vantaggio, rispetto a Milan ed Inter, per esempio, è che abbiamo già un gruppo precostituito, non abbiamo cambiato molto negli ul- timi anni. La Juve, invece, ha cambiato. E rispetto alla stagione di Delneri, Conte ha avuto a disposizione gente come Pirlo, Vucinic. Top player, per intenderci, da 5 milioni di stipendio all’anno». Ha notizie, lei, di un premio scudetto? «No, ad oggi per il Napoli non c’è». La Juve, però, ritroverà la Champions League che potrebbe distrarla dal campionato... «Giocatori esperti come Buffon e Pirlo hanno dichiarato che quando hai un impegno co- sì importante puoi perdere dai 7 ai 10 punti in campionato. Ed è quanto è capitato a noi nella passata stagione, un rallentamento che ci è costato poi la qualificazione all’edizione di quest’anno. Ma se avessimo fatto il colpo in extremis a Bologna, ora saremmo di nuovo in Champions». Se le proponessero un divieto immediato, smettere di fumare o di criticare gli arbitri, a cosa rinuncerebbe? «Io non ce l’ho con gli arbitri per partito preso. Ma 4 I NUMERI 70 il massimo dei punti ottenuti in Serie A da Mazzarri in una stagione: è accaduto nel 2010-11, anno che ha visto il Napoli qualificarsi in Champions League 1 trofeo vinto da Mazzarri: la Coppa Italia della passata stagione. In carriera Mazzarri ha disputato altre due finali: Coppa Italia 2009 (sconfitto con la Samp ai rigori contro la Lazio) e la Supercoppa persa 4-2 contro la Juve non mi si dica che non soffrono la sudditanza psicologica. Per far crescere gli arbitri, per aiutarli a non sbagliare, i designatori dovrebbero stare attenti, imporre loro di far rispettare le regole, al di là di chi possano essere gli avversari in campo. È così difficile applicarle per tutti queste norme? L’errore tecnico può anche starci. Ma il problema vero è che nel dubbio viene sempre svantaggiata la squadra meno importante». La rabbia di Pechino non l’ha ancora sbollita, pare di capire? «Gli unici ad aver pagato per quella notte assurda siamo stati noi con 3 espulsi. Far finire quella partita 11 contro 9 non è stato giusto, non c’erano i presupposti perché l’arbitro mandasse fuori Pandev e Zuniga, quando Lichtsteiner per tutta la partita aveva insultato il guardalinee ed il quarto uomo senza subire un solo cartellino giallo». Ritorniamo all’attualità: ritiene riduttivo limitare l’esito di questo campionato alla sola sfida tra lei e Conte? «Assolutamente sì. Ci sono squadre attrezzate per ben figurare fino in fondo. E mi riferisco alla Roma che ritengo un grande collettivo; alla Lazio che non deve essere sottovalutata, perché ha dato continuità al progetto tecnico ed in più ha ritrovato Klose». Ed Inter e Milan? S Mazzarri a colloquio con Edinson Cavani, 25 anni MOSCA «Danno l’impressione di essere meno forti del passato, ma le ritengo competitive allo stesso livello nostro». Conte s’è risentito per alcune sue dichiarazioni a proposito del modulo tattico, della difesa a 3 che avrebbe copiato da lei... «Mi dispiace, io volevo fargli un complimento, ho interpretato la sua scelta come un segno di intelligenza, un momento di bravura. Invece il suo secondo (Carrera, ndr) l’ha presa come un’offesa. Ma non era mia intenzione offendere nessuno». A proposito di modulo: è giusto dire si vince col 3-5-2 (Juve, Napoli e Nazionale) e ci si diverte col 4-3-3 (Zeman)? «No, non sono per gli slogan tattici. Ritengo che si possa vincere e divertire a prescindere dal modulo. Io non ho mai cambiato anche quando qualcuno mi ha sollecitato a far- Pensato LA GAZZETTA SPORTIVA lo. Ho avuto il piacere, quando sono stato a Barcellona per il Gamper, d’incontrare Guardiola: abbiamo discusso di tattica e del nostro modo d’intendere il calcio. Alla fine ci siamo trovati sulle stesse posizioni». Una curiosità, Mazzarri: cosa dirà a Insigne, fresco di convocazione in Nazionale, per comunicargli che col rientro di Pandev, lui ritornerà in panchina? 3 D numeri& & STATISTICHE DOMENICA 9 SETTEMBRE 2012 «Innanzitutto, la Nazionale è un premio che ha avuto e vedremo quanto ci resterà. Lui sa bene che Pandev è un giocatore importante per la squadra, che è un nazionale da una vita, che ha vinto tutto con l’Inter e che prima dell’espulsione di Pechino, era il giocatore più in forma. Lorenzo, invece dovrà diventare un campione. Fermo restando, però, che se mi farà vincere più di Pandev, giocherà lui». Ma il Napoli è diventato grande anche con Cavani ed Hamsik, che insieme con Maggio le hanno fatto grandi complimenti, l’hanno indicata come il vero artefice della loro crescita. «Li ringrazio, perché sono sempre attenti, mi seguono e rispettano il lavoro del collettivo. Cavani l’ho fatto diventare un centravanti atipico e la sua forza è quella di non porsi come punto di riferimento per gli avversari. Hamsik, invece, è un fuoriclasse nella mente, uno che cresce di giorno in giorno. Ma è nell’insieme che il mio Napoli sa essere competitivo». A proposito di Hamsik, lui è stato uno tra i suoi giocatori a subire le violenze di una città difficile: non crede che certi episodi possano convincere questi giovani ad andare via? «Per la verità, si è un po’ esagerato nel diffondere le notizie. Se lo scippo o la rapina l’avesse subita a Milano, sicuramente non ci sarebbe stata la stessa risonanza mediatica. Seguo i giocatori a 360˚ ed ho detto loro che robe del genere possono succedere in qualsiasi altro angolo del mondo. Nell’insieme, Napoli ha pure tanti aspetti positivi». Per concludere, Mazzarri: le manca Lavezzi? » «Fino a quando si vince...». © RIPRODUZIONE RISERVATA Organizzato Spedito! VELOCI NEI TRASPORTI, AFFIDABILI NELLA LOGISTICA dal 1980 BRIVIO & VIGANÒ S.r.l. - Via G.L. Bernini, 12 - 20865 Usmate Velate (MB) - [email protected] - www.brivioevigano.it - Tel. + 39 039 67.51.59 Codice cliente: 5104377 Codice cliente: 5104377 4 LA GAZZETTA SPORTIVA DOMENICA 9 SETTEMBRE 2012 Codice cliente: 5104377 DOMENICA 9 SETTEMBRE 2012 LA GAZZETTA SPORTIVA 5 SERIE A BUFFON Bianconero a vita Così la Juve toglie Gigi dal mercato Pronto il rinnovo, tra mercoledì e giovedì la firma il contratto del portiere durerà tre anni in più MIRKO GRAZIANO MILANO Ci siamo. La Juventus e Buffon sono ormai a un passo dal «matrimonio a vita». In corso Galileo Ferraris è pronto il rinnovo fino al 2016. L’incontro decisivo, con probabilissima firma, è atteso mercoledì, al più tardi giovedì, appena il più grande portiere italiano di tutti i tempi tornerà dalla Nazionale. Sia chiaro, nessun annuncio clamoroso, era anzi nell’aria da tempo, «ma prima di discutere delle mie cose è giusto che la Juventus si concentri sui problemi immediati», aveva detto Gigi nelle scor- se settimane, riferendosi alle vicende del calcio scommesse. E allora proprio questo - con Bonucci e Pepe scagionati e con Conte in fiduciosa attesa della convocazione del Tribunale nazionale di arbitrato - è forse il momento migliore per legarsi a vita al capitano del dopo Del Piero. Anche per dare all’ambiente un’ulteriore scossa positiva (dopo l’ottimo inizio di stagione) alla vigilia di Chelsea-Juve, rientro ufficiale dei bianconeri nell’Europa che conta. Ottenuto sul campo Non si trat- ta di un «premio» al monumento, qui siamo in presenza di un’operazione necessaria per tenersi stretto quello che oggi è fra i primi cinque portieri del mondo, di gran lunga il più bravo in Italia, dove ancora non si vedono eredi adeguati all’immensa classe del 34enne gigante di Carrara. «Ha ragione Sacchi — ha detto nei giorni scorsi —, non sono più reattivo come ai tempi del Parma, e non potrebbe essere altrimenti considerato che da lì sono andato via a 21 anni. Però, come portiere mi piaccio molto di più oggi». Questione di esperienza, intelligenza, anche di nuovi metodi di preparazione, «e davvero nella mia testa il giorno del ritiro è lontanissimo. Non c’è un minuto in cui provi a immaginarmi fuori dal campo o ragioni su ciò che potrei fare un domani. Sono in 2016 la scheda GIANLUIGI BUFFON 34 ANNI PORTIERE Gigi Buffon è nato a Carrara il 28 gennaio 1978 e ha esordito in A col Parma nel 1995. Dal 1997 è in Nazionale, dal 2001 alla Juventus. Già capitano dell’Italia, da quest’anno ha anche la fascia della Juve. La vittoria più importante della sua carriera è il Mondiale in Germania del 2006. In azzurro ha vinto anche l’Euro Under 21 nel 1996. Con la Juventus ha in bacheca i campionati 2001-02, 2002-03 e 2011-12 più i titoli 2004-05 (revocato), 2005-06 (poi assegnato all’Inter) e tre Supercoppe italiane. Con il Parma, l’Uefa e la Coppa Italia ’99, più una Supercoppa italiana. forma, ho grande rabbia positiva e parecchia voglia di portare a casa altri trofei. Con la Juventus e con la Nazionale. Porto bene i miei anni e finché avrò certe sensazioni, proprio non se ne parla si smettere». Buffon ha un altro anno di contratto a 6 milioni netti. Dal prossimo luglio, dovrebbe invece rientrare nei parametri attuali di casa Juve (non ci sono cifre ufficiali per il momento), categoria top player, questo è sicuro, ma a circa 4 milioni a stagione, più eventuali bonus: come Andrea Pirlo per intenderci. Carta d’identità alla mano, Gigi resterà juventino almeno fino a 38 anni e mezzo, quando non è detto che decida di smettere, inseguendo magari il grande Dino Zoff, che lasciò a 41 anni, l’anno dopo aver vinto da protagonista e capitano il Mondiale con la Nazionale di Bearzot. Italiana (4) e 1 di coppa Uefa (1). E da qui al 2016 avrà la possibilità di cancellare il record di Dino Zoff (476 presenze nella Juve) e di provare a centrare quella Champions che gli sfuggì solo ai calci di rigore nel 2003, contro il Milan, «una delle più grandi delusioni della mia vita sportiva». Uno dei pochissimi trofei che mancano nella bacheca di chi ha vinto scudetti (tre), Supercoppe italiane (quattro, una col Parma) e Coppa Uefa (nel 1999 col Parma), oltre ad aver centrato (da fenomeno!) il Mondiale 2006, il titolo più importante e prestigioso dell’intero pianeta sportivo. Che carriera! Buffon potrebbe Ieri seduta mattutina per i pochi juventini non convocati dalle varie nazionali. Alla ripresa del campionato torneranno a disposizione Isla e Caceres, mai impiegati in questo inizio di stagione e reduci da seri guai alle ginocchia. Sta sempre meglio pure Pepe. Oggi e domani riposo per tutti, non per Bendtner probabilmente: il danese è infatti ancora in ritardo di preparazione. quindi «festeggiare» il rinnovo del contratto già domenica prossima a Marassi, contro il Genoa. Non una squadra qualunque, ma la squadra del cuore di Gigi, che non ha mai nascosto la sua fede per il club più antico d’Italia. Alla Juventus dal 2001, Buffon ha già totalizzato 398 partite in bianconero (341 reti subite): 289 gare di serie A (reti subite 245), 57 di Champions League (57), 37 di serie B (21), 11 di Coppa Italia (13), 3 di Supercoppa LO JUVENTINO EMERGENTE PARLA IL CAPITANO DELLA UNDER 21 DAL NOSTRO INVIATO GIUSEPPE CALVI GALLIPOLI (Lecce) il campo davanti. Per me, un po’ è tornare alle origini...». Ha un passato da difensore? Soltanto centrocampista nella nazionale under 21, anche centrale difensivo nella Juve: Luca Marrone, ha deciso che cosa farà da grande? «Se mantenessi l’attuale duttilità tattica, sarei felicissimo. Con gli azzurrini, continuerò a fare il centrocampista. E rispetterò le consegne di Conte, che già nel ritiro precampionato mi aveva anticipato la sua scelta di provarmi in mezzo alla difesa. Il ruolo mi piace, perché posso impostare avendo tutto «A 6 anni cominciai a divertirmi in una squadra di Lascaris: giocavo da terzino destro. Passato nel vivaio della Juventus, fu il tecnico Marchio a schierarmi centrocampista davanti alla difesa. Sul piano tattico, devo tanto a Maddaloni, allenatore della Primavera bianconera, che mi ha insegnato tempi e movimenti giusti per brillare in regia a metà campo». A quale giocatore vorrebbe ispirarsi? ce. A maggior ragione, ora che posso mettermi a disposizione anche come difensore». E’ capitano e veterano, con 25 presenze, nell’under 21: dove arriverà questa nazionale? «Anche a vincere l’Europeo. Dobbiamo, però, restare concentrati sulle prossime tappe: playoff e impegno in Israele. Mangia è una guida sicura, ci trasmette entusiasmo. E, come ci ripete spesso, siamo pronti a "dare pressione in avanti". Ci sentiamo più forti anche perché formiamo un gruppo affiatato, nel quale i poli opposti sono Florenzi, con la sua vivacità e con le sue battute, e De Sciglio, con quell’atteggiamento da ragazzo sin troppo serio». «In casa Juventus i miei riferimenti sono Pirlo e Marchisio. In assoluto, scelgo De Rossi. Lo ammiro tanto per la sua capacità nel calarsi con disinvoltura nei ruoli di centrocampista e centrale difensivo. Per le mie caratteristiche, soprattutto perché non sono molto veloce, da regista arretrato posso esaltarmi solo in un reparto a tre. Ma con il preparatore Bertelli sto lavorando per acquisire maggiore rapidità». Nella Juventus rischia di soffrire spesso in panchina: firmerebbe per toccare quota 15 presenze in campionato? «No, non accetto a scatola chiusa. A parte le mie speranze e ambizioni, so bene che con Conte tutti abbiamo chan- DA VINOVO Isla e Caceres vicini al rientro © RIPRODUZIONE RISERVATA UNDER GIÀ QUALIFICATA Marrone: «De Rossi come idolo E da Prandelli ci andrò pure io» «A centrocampo o in difesa? La duttilità è un vantaggio, giocare dietro mi piace» © RIPRODUZIONE RISERVATA Quali, tra gli attuali compagni dell’under 21, saranno i prossimi convocati nella nazionale di Prandelli? «Florenzi, Caldirola e un tale Marrone». Luca Marrone, 22 anni LAPRESSE © RIPRODUZIONE RISERVATA Florenzi a casa Domani sera contro l’Eire TAURISANO (Le) Rientrato a Roma Florenzi, squalificato, e k.o. Romagnoli (problema coscia destra), ieri l’under 21 ha svolto due allenamenti, nei quali Mangia ha iniziato a preparare la partita di domani (18.30) contro la Repubblica d’Irlanda. Il c.t. ha provato a lungo Perin in porta, poi da destra Faraoni, Masi, Caldirola e Crescenzi; e, contrapposto a questa linea, il tandem d’attacco Gabbiadini-Immobile, supportato da un centrocampo composto da Sala (ha lavorato dopo un leggero risentimento muscolare, al suo posto ci sarebbe Saponara) ed El Shaarawy esterni, con Rossi e Marrone (alternati da Viviani) centrali. Oggi pomeriggio la rifinitura a Casarano. g.cal. 6 LA GAZZETTA SPORTIVA DOMENICA 9 SETTEMBRE 2012 SERIE A Galliani a digiuno Saltata la cena con Allegri «Ma non siamo in guerra» «Ho chiamato io l’allenatore: troppa attenzione mediatica sul vertice di Forte dei Marmi». L’appuntamento potrebbe esserci oggi DAL NOSTRO INVIATO ALLIEVI NAZIONALI MARCO PASOTTO FORTE DEI MARMI (Lucca) È l’Inzaghi-day Pippo col Bologna Simone ad Ascoli Flashback. Il medesimo ristorante addobbato in rossonero, la Supercoppa che luccica al centro del dehor, le foto ricordo dei tifosi e quell’abbraccio alle 2 di notte fra Galliani e Allegri un po’ per festeggiare il compleanno dell’allenatore e un po’ per promettergli il rinnovo del contratto. La cartolina risale a poco più di un anno fa. Ora l’unico punto in comune rimasto con quel 10 agosto è il Fortino, il ristorante in piazzetta. Fine. Stavolta non ci sono trofei da esibire o compleanni da festeggiare. E soprattutto non c’è Allegri. Galliani è in ottima compagnia: al suo tavolo, fra gli altri, il presidente del Genoa Preziosi che il numero 2 di via Turati aveva già incontrato nel pomeriggio. Ma il tecnico non fa parte dei commensali, nonostante la cena fosse stata programmata da qualche giorno. Comincerà ufficialmente oggi l’avventura di Filippo Inzaghi con gli Allievi Nazionali del Milan: alle 15 i rossoneri riceveranno il Bologna. Il campionato è riservato ai club di A e B, divisi in tre gironi. Passano le prime due di ogni raggruppamento, la novità sono i playoff per ripescarne due per le finali. Galliani ha parlato di Pippo: «Potenzialmente è un grande allenatore perché è un "assatanato". Non è questione di talento o meno: lui è sempre al massimo della concentrazione». L’altro Inzaghi, Simone, tecnico della Lazio, giocherà ad Ascoli. Il Parma ha in panchina Cristiano Lucarelli, mentre Sandro Tovalieri ieri ha giocato l’unico anticipo: Juve Stabia-Roma 0-4: due gol di Muzzi junior. Guerra e pace Un appuntamen- to che aveva acquistato il sapore dell’evento, vista la delicatezza dei loro rapporti negli ultimi tempi. Ma Allegri, dopo aver trascorso il primo dei due giorni liberi a Livorno, ieri sera pare abbia rimesso la macchina in direzione Milano senza fermarsi al Forte. Il perché lo ha spiegato Galliani nel pomeriggio: «Ho chiamato io Max dicendogli che non se ne faceva più nulla — ha detto al Minerva Beach —. Così non va, c’è troppa attenzione mediatica su questa cena, che era una normalissima cena estiva. Invece avrebbe finito col diventare la cena della pace o della guerra, mentre in realtà qui non si tratta nè di pace nè di guerra. Non c’è da fare proprio nessuna guerra». Divergenze L’assente dunque è giustificato. Ma lo era anche l’attenzione mediatica di cui parla l’a.d. rossonero. Perché Francesco Oddi Colloquio fitto tra Adriano Galliani, 68 anni, e Massimiliano Allegri, 45 anni NEWPRESS nell’ultimo mese e mezzo fra i due ci sono state innegabilmente alcune incomprensioni. Galliani si è ritrovato prima a sgridare pubblicamente — non era mai successo — il suo allenatore (dopo l’1-5 col Real), poi a discutere animatamente sul mercato in entrata (Ze Eduardo), quindi a divergere sugli obiettivi stagionali («Basta parlare di terzo posto: d’ora in poi si gioca per vincere»), e infine a metterlo con le spalle al muro: «Dopo gli ultimi acquisti il Milan è tornato da scudetto: Allegri non ha più alibi». Senza considerare il cruccio infortuni, un’enorme spina nel fianco di entrambi. Primo snodo È peraltro anche vero che a.d. e allenatore continuano a sentirsi diverse volte al giorno e ultimamente hanno VISITA SEGRETA Thiago Silva a Milanello per curarsi dal fisioterapista MILANO Pare se ne sia accorto un tifoso che l’ha visto lasciare Milanello da un’uscita secondaria, completamente sdraiato nell’auto di Robinho per non farsi vedere. E non si trattava di un sosia. Era proprio lui: Thiago Silva. Il difensore brasiliano ha trascorso quattro giorni a Milanello — da sabato scorso a martedì, nella segretezza più assoluta — per una serie di sedute fisioterapiche effettuate con Marcelo Costa, il fisioterapista brasiliano ingaggiato in estate dal Milan proprio per «assistere» in particolare Pato e Thiago Silva. Singolare: uno dei simboli del Psg milionario che va a curarsi nel club più tormentato dagli infortuni di tutto il nostro campionato. Evidentemente «nemo propheta in patria», nessuno è profeta in patria, come ha commentato ieri Galliani. m.pas. sempre negato qualsiasi dissapore. Come ha fatto ieri Galliani: «Con Allegri non c’è alcun problema. Dobbiamo soltanto restare tutti molto concentrati». L’invito, pronunciato con tono serioso e piuttosto imperativo, vale dal primo all’ultimo della lista: a partire da se stesso, passando per il tecnico e via scorrendo, visto che Atalanta e Anderlecht sono un primo snodo cruciale della stagione. Ecco allora perché, unendo tutti questi fattori, è cresciuta la curiosità di vederli insieme allo stesso tavolo. Ma non è detta l’ultima parola. Sorrideva sornione Galliani che ieri ha detto: «La cena è saltata, ma chissà che non si trasformi in una colazione o in un pranzo domani (oggi, ndr)...». Non resta che scoprirlo. 4 IMPEGNI MILANISTI Ecco le prossime gare del Milan dopo la sosta del campionato LA PROVOCAZIONE Baresi: «Cassano dovrebbe parlare meno» Sabato 15 settembre Milan-Atalanta Serie A Martedì 18 settembre MilanAnderlecht Champions Domenica 23 settembre Udinese-Milan Serie A Mercoledì 26 settembre Milan-Cagliari Serie A Sabato 29 settembre Parma-Milan Serie A Mercoledì 3 ottobre Zenit-Milan Champions Domenica 7 ottobre Milan-Inter Serie A Sabato 20 ottobre Lazio-Milan Serie A Mercoledì 24 ottobre Malaga-Milan Champions Sabato 27 ottobre Milan-Genoa Serie A Martedì 30 ottobre Palermo-Milan Serie A © RIPRODUZIONE RISERVATA Antonio Cassano, 30 anni FORTE MILANO Dopo il commento di Silvio Berlusconi sullo scambio Cassano-Pazzini, Franco Baresi ha mandato ieri un messaggio al talento di Bari. «Su Cassano non commento le scelte altrui, perché bisogna sempre conoscere le situazioni, però certe volte sarebbe meglio giocare un po’ di più e parlare un po’ di meno». Saggio L’ex capitano rossone- ro ha parlato così a Busnago (provincia di Monza Brianza) durante la presentazione di un Milan Store. Non ha voluto soffermarsi sul piano tecnico per valutare lo scambio con Pazzini, ma ha voluto puntare l’indice sul barese che nella presentazione della sua nuova avventura non aveva mancato riferimenti polemici alla sua storia rossonera. La stilettata La dichiarazione arriva il giorno dopo l’indiscrezione raccolta dal «Fatto Quotidiano» relativa al presidente onorario milanista. Berlusconi, dopo essere stato ascoltato come testimone a Roma nell’ambito dell’inchiesta sulla presunta estorsione ai suoi danni commessa da Marcello Dell’Utri, si sarebbe lasciato andare con il procuratore aggiunto Antonio Ingroia, tifoso nerazzurro: «Voi interisti vi pentirete di averci portato via Cassano. Quello ci mette poco a mettervi in subbuglio lo spogliatoio». E da una chiacchierata registrata lontano da microfoni e taccuini potrebbe arrivare il vero pensiero di Berlusconi su Cassano. Chissà se qualcuno avrà riportato ad Antonio queste parole. Il 7 ottobre, giorno del derby di Milano, potremo avere magari una risposta. © RIPRODUZIONE RISERVATA IL TERRENO MISTO Il nuovo San Siro promosso da Zanetti e Bonera Sono d’accordo il capitano interista e il rossonero: «Buone le prime impressioni» ALESSANDRO RUSSO È l’era postmoderna di San Siro, con punture di erba sintetica ogni due centimetri. Settanta per cento di erba vera, il resto ciuffi artificiali. Il bilancio delle prime gare è positivo: non si scivola più, non si alzano zolle. Presto saranno utilizzate speciali lampade per favorire la fotosintesi anche in situazioni di poca luce su San Siro. Parola al veterano Il capitano dell’Inter Javier Zanetti commenta il terreno rinnovato. «L’impressione è buona. In questa fase iniziale della stagione il terreno sta tenendo abbastanza bene; bisogna capire se resterà così anche con il passare delle settimane e dei mesi». Gestione tecnica del pallone, controllo e fraseggio a confronto con il tappeto in erba. Zanetti guarda al prosieguo della stagione. «Bisognava cambiare San Siro per offrire un campo migliore e la possibilità, non solo all’Inter, ma an- che alle altre squadre che vi giocheranno, di fare bel calcio. La speranza è che, anche con le piogge invernali, il terreno si mantenga». te positive. Lo stato del campo è buono, anche se migliorabile. Credo che nelle prossime settimane, così come ci è stato detto dagli agronomi del Consorzio, il campo diventerà perfetto. Bello non solo per le tv, ma soprattutto per noi che ci giocheremo sopra». Il difensore rossonero si sofferma poi sulle caratteristiche del tappeto. «Saranno avvantaggiate le squadre tecniche — conclude Bonera — che prediligono il bel gioco, costruendo e sviluppando le azioni con palla a terra. È possibile che a San Siro assisteremo più spesso a partite spettacolari sul piano tecnico». L’appuntamento rossonero I ri- sultati sportivi, al momento, curiosamente non sorridono al San Siro «misto»: nelle prime cinque esibizioni quattro sconfitte e un solo pareggio. In attesa della prima vittoria, il nuovo terreno di gioco resta una novità per tutti. Sponda rossonera, un primo consuntivo lo fa Daniele Bonera, uno della vecchia guardia nel Milan sperimentale di Allegri. «Le prime impressioni sull’erba di San Siro sono sicuramen- Una macchina per la stesura del nuovo manto misto di San Siro BOZZANI © RIPRODUZIONE RISERVATA Codice cliente: 5104377 Codice cliente: 5104377 DOMENICA 9 SETTEMBRE 2012 LA GAZZETTA SPORTIVA 7 SERIE A IL MERCATO DI GENNAIO MANOVRA DI DISTURBO DA EST PER IL CENTROCAMPISTA DEL CORINTHIANS Il Cska tenta Paulinho, ma l’Inter lo vede già «suo» I russi offrono 18 milioni al brasiliano che vuole l’Italia dopo il Mondiale per club MILANO PROBLEMA INTER Per Stramaccioni, Paulinho è la pedina che sta mancando: tipo resistente e pronto alla corsa o alla fase di rottura, negli occhi del tecnico nerazzurro il brasiliano potrà fare sia l’interno e sia l’uomo davanti alla difesa per completare un reparto che Strama stesso vuole fisico e tecnico. E tecnico e sveglio Paulinho lo è, così come pronto all’offesa ma anche deciso nel farsi sentire nei contrasti: per questo Menezes lo ha convocato per il Brasile, e sempre per questo il Cska di Mosca si è rifatto sotto per averlo a gennaio. Offerta e chiodo fisso Dopo aver ricevuto un no ai primi di luglio, il club russo è tornato alla carica con 18 milioni di euro per assicurarselo. E lui? José Paulo Bezerra Maciel Júnior - per tutti Paulinho -, ha un solo chiodo fisso in testa, giocare il Mondiale per Club col Corinthians dopo aver vinto la Coppa Libertadores. E il resto si vedrà, anche se buona parte del... resto è colorato di nerazzurro. Bloccato Sì, perché il viaggio estivo del diesse Piero Ausilio è servito sia a provarci subito (ma il giocatore chiese di restare per giocare la ex Coppa Intercontinentale col Timao) sia a gettare le basi per il futuro. E gettare le basi significa aver bloccato il giocatore, ben contento e deciso ad affrontare l’avventura della vita all’alba del 2013. Il cartellino di Paulinho è diviso in tre parti, la clausola rescissoria recita 15 milioni ma in ambito italiano molte voci assicurano che un po’ per i rapporti instaurati col Corinthians, un po’ per la volontà del giocatore stesso l’affare si farà. Tanto più che il Timao sta cercando un sostituto all’altezza e che uno fra lo stesso Ausilio o il d.t. Branca partirà nel giro di un mese per rinegoziare l’acquisto. Andrade e Floccari Voci brasiliane assicurano che l’Inter (come la Juve) abbia messo gli occhi sul talento sedicenne Andrade (attaccante del San- tos) ma la priorità di gennaio dell’Inter è Paulinho per dare completezza al centrocampo che a breve rivedrà Mudingayi, Stankovic e - con calma Obi. Il resto? La società nerazzurra tornerà a concentrarsi anche sul vice-Milito: conterà le presenze di Floccari a fine dicembre, per capire quanto sarà stato importante per Petkovic mantenerlo in biancazzurro. A quel punto, Inter e Lazio vedranno se trattare l’acquisto: qualche giorno fa, la richiesta laziale di 5 milioni è stata rispedita al mittente. m.d.v. Paulinho, 24, Corinthians REUTERS 4 il Film 7 GARE A SAN SIRO Le prime tre al Meazza di quest’anno senza vittorie Europa League Inter-Hajduk 0-2 Ante Vukusic, 21 anni, segna in girata il gol del raddoppio per i croati ANSA Europa League Inter-Vaslui 2-2 Cambiasso, 32 anni, riporta il pallone a metà campo dopo l’1-0 del Vaslui Serie A seconda giornata Inter-Roma 1-3 Alessandro Florenzi, 21 anni, apre le marcature per i giallorossi LAPRESSE Strama, casa stregata Prende sempre gol Il tecnico aspetta Samuel-Chivu per infrangere il tabù San Siro Ma in questa stagione in trasferta non ha mai subìto reti la Roma, è successo che di gol ne sono stati presi e di vittorie, be’, zero. Ed è anche su questa mancanza di compattezza dei reparti (ignifughi in trasferta) che Strama sta puntando le proprie indicazioni. Su quello ma anche sul fattore psicologico, visto che quel 2-1 di Osvaldo ha messo in «off» l’autostima dei giocatori. MATTEO DALLA VITE MILANO Il problema è trovare un equilibrio. Vecchio discorso, certo, ma sempre valido. Validissimo. Perché se è vero che l’Inter di quest’anno non prende gol in trasferta (zero reti subite fuori casa), ecco che dallo scorso campionato l’Era Stramaccioni ha dovuto sempre mettere a referto almeno un gol subìto a San Siro. La lista è chiara, perché da Inter-Genoa del 1˚ aprile 2012 (5-4) a Inter-Roma del 2 settembre (1-3), i nerazzurri non sono mai riusciti a mantenere illibata la porta, che fosse di Julio Cesar, Handanovic o Castellazzi. Preoccupante. A Torino per confermarsi Stra- Il cambiamento, l’assestamento Questione di equi- libri. Perché la ricerca costante del gioco, la volontà di mettere il naso un po’ oltre rispetto alla fase-Ranieri, la fase di apprendimento di un gioco diverso ieri e di rifinitura oggi hanno fatto sì che nella reggenza-Strama abbia avuto la meglio (episodi a parte) lo sbilanciamento casalingo rispetto all’equilibrio assoluto fra le due fasi in trasferta. Il primo appuntamento per spezzare il trend sarà il 20 settembre, Euroleague, Inter-Rubin Kazan. Poi, il Siena tre giorni dopo. L’anno scorso, sempre vinto La sequenza dei gol presi a San Siro nasce appunto nella prima partita di Strama, quell’Inter-Genoa 5-4 del 1˚ aprile Andrea Stramaccioni, 36 anni, allenatore dell’Inter ANSA A Torino torna Handanovic, il lavoro di Strama curerà le distanze fra i reparti Nel campionato scorso, l’allenatore ha sempre vinto le gare casalinghe pur subendo reti (coppia centrale, Lucio-Samuel, ben sapendo che gli errori non sono solo colpa dei due di mezzo): poi, Inter-Siena 2-1, quindi Inter-Cesena 2-1 e infine il derby finito 4-2 per l’Inter. Una stagione fa, però, i nerazzurri hanno sempre vinto le Strama-gare in casa, cosa ancora inedita quest’anno. Quest’anno ancora no Perché in questa nuova stagione, San Siro non ha ancora visto una gioia (due passaggi del turno di Europa League a... parte): a cominciare dallo 0-2 contro l’Hajduk, passando al 2-2 contro il Vaslui finendo all’1-3 con ma sa perfettamente che la base prima è il non subìre gol: lo ha dimostrato sempre negli anni delle giovanili. Il tempo è dalla sua, perché ce ne vorrà ancora per migliorare la condizione atletica dei protagonisti che lui considera prioritari per poi plasmare distanze, tempi, raccordi, fasi di uscita e di rientro, nuovi coi vecchi e anche la fascia destra. Intanto, il primo appuntamento sarà all’Olimpico di Torino. «Tiriamo dritto e andiamo a vincere là» disse Strama dopo il k.o. contro la Roma, ed è chiaro che l’impermeabilità da trasferta dovrà essere ribadita. Samir e Chivu Di certo, via via, qualche puntello in più Stramaccioni lo avrà: Handanovic e - ma forse contro il Siena Chivu (fuori dalla lista europea): Strama punta tanto sul romeno in versione centrale, a tal punto che dovendo anche far rifiatare Ranocchia (cresciutissimo) si vedrà spesso in A la coppia Samuel-Chivu, sempre in attesa che l’argentino smaltisca ogni incertezza. Facile morale: San Siro chiede che la porta resti chiusa. Quel giorno, Strama stapperà champagne. © RIPRODUZIONE RISERVATA Inter-Genoa 5-4 Serie A 2011-12 30a giornata Inter-Siena 2-1 Serie A 2011-12 32a giornata Inter-Cesena 2-1 Serie A 2011-12 35a giornata Inter-Milan 4-2 Serie A 2011-12 37a giornata Inter-Hajduk 0-2 Preliminari Europa League 2012-13 Inter-Vaslui 2-2 Preliminari Europa League 2012-13 Inter-Roma 1-3 Serie A 2012-13 2a giornata © RIPRODUZIONE RISERVATA L’OLANDESE Sneijder, solo una botta: è abile e arruolabile Wesley Sneijder, 28 anni AP MILANO All’inizio sembrava una botta alla caviglia. No, è stata «solo» una legnata al polpaccio: le condizioni di Wesley Sneijder per la ripresa del campionato (domenica sera, 16 settembre, ore 20,45, Torino-Inter) non sono preoccupanti, tanto che il capitano degli Oranje dovrebbe regolarmente essere in campo in Ungheria per la seconda gara di qualificazione a Brasile 2014 dopo aver battuto la Turchia. Il numero dieci nerazzurro ha anche una fasciatura alla mano, colpa di un altra botta che comunque non dà ansie particolari. E Chivu rassicura Nel frattempo, a proposito di Christian Chivu che per Andrea Stramaccioni sarà fondamentale per la cerniera centrale difensiva, ecco la rassicurazione diretta circa l’esclusione dalla lista per l’Europa League. «Non c’è assolutamente niente di preoccupante - afferma Chivu ai media romeni-. Ed è la verità. Ho parlato col nostro tecnico Stramaccioni ma non preoccupatevi: ogni volta che c’è un allenatore nuovo, si dice che io non giocherò... ma ero d’accordo con lui nel non essere inserito in lista, è tutto concordato». E’ la conferma sul fatto che ci sarà turnover massiccio fra campionato ed Euroleague, e Christian sarà punto fermo per la serie A non appena riuscirà a riprendersi il campo. Il romeno si è fermato un mese fa ed esattamente il 2 agosto per la lussazione del secondo dito del piede. Gli allenamenti alla Pinetina riprenderanno domani pomeriggio. m.d.v. © RIPRODUZIONE RISERVATA Codice cliente: 5104377 8 LA GAZZETTA SPORTIVA DOMENICA 9 SETTEMBRE 2012 SERIE A De Rossi a terra Juve a rischio Polemica a Roma Ipotesi stiramento, possibile stop di 20 giorni Club preoccupato, tifosi critici con la Nazionale Daniele: «È bello vedere lo spirito con cui ogni volta viene in azzurro». La telefonata L’ipotesi che i due infortuni di De Rossi siano collegati non trova riscontri all’interno dello staff medico della Roma. Che però si è dichiarato preoccupato. «In effetti per la situazione di Daniele lo siamo, è un infortunio che ci tiene in apprensione — ha detto il responsabile Michele Gemignani — Valuteremo nelle prossime ore». Molto probabilmente De Rossi sarà curato con l’Arp Therapy (Accelerated Recovery Performance), una tecnica che abbrevia i tempi di recupero, ma sulla cui utilità la medicina sportiva è ancora divisa. Gemignani, poi, ha fatto così il punto sugli altri infortunati: «Dodò e Balzaretti sono in netto miglioramento rispetto ai programmi. E lo è anche Bradley, che segue un programma intensivo». Tornando a De Rossi, ieri mattina Daniele è tornato di gran fretta a Roma, mettendosi in contatto con lo staff medico giallorosso e confessandogli delle sensazioni negative. Del resto, anche il volto scuro con cui ha lasciato lo stadio di Sofia Nelle prossime 24 ore gli esami daranno l’esito sulla lesione al bicipite femorale DANIELE DE ROSSI CENTROCAMPISTA ROMA Daniele De Rossi, 29 anni, è il giocatore nella storia della Roma con più presenze e gol con l’Italia BARTOLETTI 4 LA SCHEDA Cristian Brocchi è nato a Milano. Classe 1976, è cresciuto nelle giovanili del Milan. Il suo talento esplode nel Verona che dal 1998 al 2000 è stato allenato da Prandelli. 2000-01 Passa all’Inter, ma in quella stagione invece di sfondare giocherà poco 2001-02 Il Milan lo rivuole e lo ottiene. Non farà vita breve nel club rossonero, infatti ci rimarrà fino al 2007-08 con una breve parentesi nella Fiorentina 2008-09 Il passaggio alla Lazio. In maglia bianco celeste la scorsa stagione ha ottenuto la media voto di 6,07 Cristian Brocchi, 36 anni LAPRESSE ANDREA PUGLIESE ROMA L’allarme-De Rossi ora è ufficiale. «Daniele ha sentito una contrattura al bicipite femorale della coscia destra — ha detto ieri Enrico Castellacci, responsabile dello staff medico dell’Italia —. Adesso dovrà fare tutte le valutazioni strumentali del caso per valutare l’entità del danno». Gli esami (ecografia e risonanza magnetica) verranno fatti tra oggi e domani a Roma, al Campus Bio-Medico di Trigoria, ma la sensazione non è buona: probabile stiramento, minimo tre settimane di stop. Il che, vuol dire che De Rossi salterà le sfide con Bologna, Cagliari e Sampdoria, ma è anche a forte rischio per Juve-Roma del 29 settembre. Situazione De Rossi si è fatto ma- le nella ripresa di Bulgaria-Italia, provando poi a stringere i denti. «Abbiamo chiesto a Daniele se aveva intenzione di uscire, ci ha risposto che voleva provarci», ha detto il c.t. Prandelli. Già, ma intanto l’ambiente-Roma ieri si è andato surriscaldando. De Rossi veniva dall’infortunio di Milano (distorsione alla caviglia destra) ed in molti hanno finito con l’associare i due infortuni, imputando ad una postura sbagliata la possibile lesione muscolare al bicipite femorale. Ai tifosi giallorossi poi non è piaciuto il diverso trattamento tra Daniele e Chiellini: perché De Rossi in azzurro nonostante l’infortunio di Milano e il bianconero no? Prandelli, in tal senso, aveva già chiarito prima della gara di Sofia, con tanto di complimenti per clic K.O. SOLO CHI NON ERA IN RITIRO CON ZEMAN DALL’INIZIO... Lesione muscolare al bicipite femorale della coscia. È stata una maledizione la scorsa stagione con Luis Enrique, lo è già diventata anche adesso con Zeman: Bradley, Balzaretti e De Rossi, tutti e tre fermi per lo stesso infortunio. Tutti e tre, però, che non hanno fatto l’intera preparazione atletica del boemo, aggregandosi solo strada facendo. Una casualità? Forse no... DANONE NATIONS CUP FINALE COREA DEL SUD-GIAPPONE Italia fuori ai rigori, 0 gol subiti Sfida al Brasile per il 5o posto DANIELE REDAELLI VARSAVIA (Polonia) Per la prima volta in 13 edizioni della Danone Nations Cup, campionato mondiale per squadre di 11-12enni con 40 nazioni finaliste, l’Italia è riuscita a superare la fase a gironi. I ragazzi dell’Armando Segato-Promesse Viola di Reggio Calabria che, vincendo la fase nazionale, si sono guadagnati il diritto di rappresentare l’Italia a Varsavia, oggi sfideranno il Brasile per il 5˚ posto al National Stadium, dove in giugno all’Europeo gli azzurri hanno domato la Germania. Nessun gol I ragazzi calabresi, dopo aver vinto il girone (1-0 alla Tunisia, 2-0 all’Ucraina, 4-0 alla Russia e 0-0 con il Cile) hanno affrontato negli ottavi l’Austria piegandola per 1-0 e, nei quarti, la Corea del Sud. Buona difesa italiana e 0-0 finale, poi rigori a oltranza e successo degli asiatici (5-4). La delusione è stata mitigata dalla successiva vittoria (1-0) sulla Repubblica Ceca valsa, appunto, la finale per il 5˚ posto. Nemmeno un gol subito nei tempi regolamentari in 6 gare, miglior difesa del torneo. CALCIO DONNE Torres-Brescia La Supercoppa apre la stagione (f.sal.) Oggi alle ore 15 Torres e Brescia si giocano la Supercoppa italiana, primo trofeo stagionale femminile: le campionesse d’Italia affrontano la squadra lombarda, vincitrice della coppa Italia, al Romeo Galli di Imola (differita Rai Sport 2 domani alle 16.30). (zoppicando) non faceva trapelare nulla di promettente. LAZIO BUONE NOTIZIE Brocchi corre verso la fine del calvario L’ex milanista sta forzando: ai primi di ottobre il verdetto. Stankevicius fuori dal tunnel STEFANO CIERI ROMA Vede la luce in fondo al tunnel, ma i metri che restano da percorrere sono quelli più duri. Cristian Brocchi lavora sodo a Formello e conta i giorni che lo separano dal possibile ritorno in campo. L’ora X è fissata per i primi di ottobre, quando il centrocampista milanese dovrebbe ricevere l’ok finale dal professor Muller Wohlfahrt. Ottobre, quasi un anno dopo l’inizio del suo calvario. Storia infinita Tutto cominciò il 26 novembre del- lo scorso anno, la sera di Lazio-Juve. L’ex milanista si procurò la frattura del terzo dito del piede destro, solo che nessuno se ne accorse. Sembrava una banale contusione, ma passavano le settimane e non passava il dolore. A un certo punto, stanco di aspettare, Brocchi tornò pure in campo, giocando un paio di partite di campionato a marzo. E rischiando grosso: avrebbe potuto restare zoppo, visto che giocò con il piede fratturato. A quel punto, su consiglio di Klose, il centrocampista scelse di rivolgersi al medico della nazionale tedesca Muller Wohlfahrt. Che scoprì l’arcano: il piede era fratturato, serviva un periodo lungo di riposo assoluto. Ad agosto ecco il primo tagliando: la frattura si era ricomposta, Brocchi poteva ricominciare gradatamente ad allenarsi. La settimana scorsa il secondo tagliando: positivo anche questo, Brocchi poteva intensificare il lavoro. Quello che sta facendo in questi giorni il laziale. Il prossimo tagliando, previsto per i primi di ottobre, sarà quello decisivo. Quello da cui dipenderà l’effettivo ritorno in campo del giocatore. C’è un cauto ottimismo, ma i prossimi saranno i giorni decisivi, perché Brocchi dovrà forzare e solo allora si capirà se il piede terrà oppure no. cambierà con il Bologna? Rispetto al centrocampo dell’esordio, quello con il Catania, quasi tutto. Zdenek Zeman si dovrà affidare al centrocampo-bambino: Pjanic (’90), Tachtsidis (’91) e Florenzi (’91). Al posto di Daniele giocherà il greco, che già con i nerazzurri si era dimostrato a suo agio nel ruolo. A sinistra andrà invece Pjanic ed a destra Florenzi («Dopo Milano gli ho mandato un sms per complimentarmi», ha detto papà De Rossi, Alberto, che ha avuto l’azzurrino nella Primavera). In attesa poi di capire se De Rossi ce la farà per la Juventus. Le prime sensazioni sono negative, ora si aspettano gli esami. Stankevicius c’è Petkovic e tutta la Lazio aspettano con ansia il verdetto. Il tecnico non ha ancora potuto disporre dell’ex milanista, ma lo conosce bene ed è convinto che possa essere molto importante per la sua Lazio. In attesa di averlo a disposizione Petkovic si consola col recupero degli altri infortunati. La sosta, sotto questo punto di vista, è stata opportuna. Dopo aver ritrovato Ederson (che contro il Palermo è andato in panchina), negli ultimi giorni l’allenatore ha prima riaccolto in gruppo Stankevicius ed ora si appresta a fare altrettanto con Radu. Anche il lituano è reduce da un’assenza lunghissima. Ha saltato tutta la parte finale della scorsa stagione, poi a maggio ha deciso di operarsi al tendine d’achille. Da alcuni giorni si allena in gruppo e nei giorni scorsi ha pure disputato l’amichevole con l’Al Wakrah. In quanto a Radu, pare aver finalmente risolto i problemi muscolari che lo hanno bloccato nell’ultimo mese. Alla ripresa del campionato dovrebbe essere in campo. © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA Verso il Bologna E allora, cosa Bandiera viola La squadra italiana è dedicata ad Armando Segato, colonna della Fiorentina tricolore del 1956 e poi allenatore della Reggina sino a quando la Sla lo costrinse alla resa. «Abbiamo un accordo col settore giovanile della Fiorentina - spiega l’allenatore Demetrio Cassalia -. Siamo una scuola calcio di Reggio che insegna a ragazzi sino a 14 anni. Ne abbiamo più di 70. Essere a Varsavia è un motivo di orgoglio, alle selezioni nazionali hanno partecipato 200 squadre». Sorpresona La finale è una sor- presa tutta asiatica: la Corea del Sud (ancora 5-4 ai rigori con la Svizzera in semifinale) affronterà il Giappone, che ha eliminato 3-1 la favorita Argentina. Tutto sotto gli occhi di Zinedine Zidane, ambasciatore della Danone Nations Cup. © RIPRODUZIONE RISERVATA IL TEST OGGI ALLE 15 AMICHEVOLE AL DALL’ARA Bologna: contro il Triglav la prima di Gila e Acquafresca Il Bologna fa le prove in vista della trasferta di domenica contro la Roma di Zeman. Oggi al Dall’Ara arriva l’NK Triglav e nell’amichevole con la squadra della serie A slovena Pioli schiererà per la prima volta in attacco Gilardino ed Acquafresca. La compatibilità tra le due prime punte resta però tutta da verificare. In assenza di Diamanti l’unico trequartista sarà Kone mentre a centrocampo Pazienza farà le veci di Perez con Taider spostato sul centrosinistra e ballottaggio Pulzetti-Guarente. Dopo i 5 gol incassati in due giornate, in difesa si passa a 4 con il rientro di Natali e con Sorensen al posto di Antonsson, impegnato con la Svezia. Gli esterni saranno Motta e Morleo; Abero continua a non convincere Pioli, che ha strigliato l’uruguaiano nell’allenamento di ieri. In porta fiducia confermata ad Agliardi nonostante la papera con il Milan. Fischio d’inizio alle 15 con biglietti a 5 euro per la curva Bulgarelli e a 10 euro per la tribuna. COSÌ IN CAMPO BOLOGNA (4-3-1-2) Agliardi; Motta, Sorensen, Natali, Morleo; Pulzetti, Pazienza, Taider; Kone; Gilardino, Acquafresca. All. Pioli. Nicola Zanarini © RIPRODUZIONE RISERVATA DOMENICA 9 SETTEMBRE 2012 LA GAZZETTA SPORTIVA 9 SERIE A Muriel: «Io fuori 2 mesi» v Barreto show Pari bianconero Brutta sorpresa a Udine con il Rijeka La punta rivela l’infortunio su twitter. Pozzo stizzito: «Ma lui non è un medico». Poi il club conferma: è microfrattura li di troppo. Ora è in perfetto peso forma». Mercoledì il giocatore era a Barcellona, ieri, sembra sia volato in Inghilterra per un nuovo consulto (il twitter è partito da Londra). Uscita la notizia dello stop di due mesi, l’Udinese è stata costretta a stilare un comunicato specificando che per gli infortuni di questo tipo «la prognosi è di due mesi e mezzo, ma una migliore puntualizzazione potrà essere formulata tra due-tre settimane in ragione di quella che sarà l’evoluzione del quadro clinico-strumentale». MASSIMO MEROI UDINE E all’Udinese scoppiò il caso Muriel. Colpa di un twitter, l’ennesimo di questi giorni, che il giocatore ha mandato in rete ieri verso le due e mezza del pomeriggio. «Dovrò stare fuori due mesi, mi dispiace, ma ci vorrà un po’ prima di ritornare in campo». L’imbarazzo e la sorpresa del club sono evidenti anche perché non più tardi di giovedì lo stesso giocatore aveva twittato l’esatto contrario: «Visita a Barcellona positiva, si torna a Udine». Ma allora qual è la verità? Il club in serata ha diramato un comunicato nel quale rende pubblica la seguente diagnosi: microfrattura all’estremità prossimale del femore sinistro. Sembra che il problema, sempre stando ai twitter di Muriel, risalga addirittura alla preparazione nel ritiro di Arta Terme quando il giocatore fu costretto a fermarsi per una settimana. Botta e risposta L’Udinese non voleva che il problema venisse a galla in tutta la sua gravità. Da qui il nervosismo prima del d.s. Fabrizio Larini e poi di Gianpaolo Pozzo che ha replicato così al twitter di Muriel: «Ha Spuntato Senza il suo attaccan- Luis Muriel, 21 anni, punta dell’Udinese e della Nazionale colombiana LAPRESSE La diagnosi parla di rottura del femore sinistro. La società è in forte imbarazzo detto che starà fuori un paio di mesi? Non mi risulta che sia un medico. Che io sappia starà fuori una decina di giorni. Per il resto ne so quanto voi», le parole del patron dopo l’amichevole con il Rijeka. La società è seccata: «Non capisco certe dichiarazioni sui social network — ha aggiunto il patron —, il ragazzo è giovane, deve imparare. Comunque in questo ultimo periodo si è esagerato sui suoi chi- identiKit & CARRIERA IL TEST Il brasiliano si è ritrovato, però l’Udinese balla in difesa STEFANO MARTORANO UDINE Muriel mancherà per i prossimi due mesi, ma Guidolin può sorridere ugualmente perché Di Natale non resterà solo. Accanto al capitano si profila Vitor Do Souza Barreto, il brasiliano «tascabile» che un po’ tutti aspettavano da tempo. Sua la stoccata di destro per il momentaneo 1-0 nel test col Rjieka, firmata al 25’ con precisione chirurgica e sue anche le giocate a ripetizione, con scatti e movimenti senza palla a dettare il passaggio. Roba da ispirare anche «O mago» Maicosuel, in cerca di iniezioni rivitalizzanti dopo il cucchiaio bucato in Champions. Tutti argomenti per Guidolin, di parola nel presentare l’attacco a due punte. Il tutto senza Di Natale, rimasto a lavorare da solo col preparatore. «Le qualità di Barreto sono indiscutibili. Sa fare tutto, e noi puntiamo su di lui». Parole al miele che promettono nuovi orizzonti, in attesa di misurare anche il valore di Renegie, lanciato nella mischia a metà ripresa. E di stecca Guidolin ha lavorato anche in mediana, dove Willians ha coperto le sortire di Lazzari, con Allan promettente mezz’ala. Peccato che dietro l’Udinese balli troppo, con Coda e Angella spesso in difficoltà contro i croati, premiati dal pareggio di Benko all’8’ della ripresa. te di maggior prospettiva e con Barreto (il migliore ieri nell’amichevole con il Rijeka e non solo per il gol) escluso dalla lista Uefa, Guidolin si ritrova con un reparto offensivo impoverito. All’appello, come prime punte, rispondono Di Natale, il neo arrivato Renegie e Fabbrini (anche Maicosuel è fuori). Se dovesse stare fuori due mesi e mezzo Muriel salterebbe una dozzina di giornate di campionato e almeno 4 gare di Europa League e potrebbe tornare il 22 novembre a Mosca contro l’Anzhi. Non c’è che dire: all’Udinese, dopo l’eliminazione Champions e le due sconfitte in campionato piove sul bagnato. UDINESE-RIJEKA 1-1 UDINESE (3-5-2) Padelli (1’ st Pawlowski); Heurtaux, Angella, Coda; Pereyra, Allan, Willians, Lazzari, Pasquale (34’ st Gabriel Silva); Maicosuel (14’ st Ranègie) Barreto (14’ st Fabbrini). Allenatore Guidolin. RIJEKA (3-5-2) Lisjak; Datkovic (38’ st Klapan), Knezevic, Neretljak; Milos (17’ st Vannucci), Brezovec, Kreilach, Weitzer (23’ st Mocinic), Caval (17’ st Mujanovic); Benko, Mutombo (10’ st Cesarec). Allenatore Scoria. ARBITRO Rasia di Bassano del Grappa. MARCATORI Al 25’ Barreto. Nella ripresa, all’8’ Benko. © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA MARANELLO FIRENZE MILANO ROMA VENEZIA Disponibile su Ferraristore.com e presso i selezionati rivenditori autorizzati. Codice cliente: 5104377 Codice cliente: 5104377 10 LA GAZZETTA SPORTIVA DOMENICA 9 SETTEMBRE 2012 SERIE A AMICHEVOLI 4 il Film I NUMERI Che festa Partita tra tifosi e in campo bandiere unite 18 CURVE AMICHE DA SEMPRE Prima dei campioni, gioca il pubblico Nel pomeriggio sfida tra tifosi di Parma e Sampdoria all’insegna dell’amicizia. In serata poi c’è stato il terzo tempo a base di prodotti tipici parmigiani e genovesi RATTINI Parma e Samp, tanti esperimenti e poi tutti al bar Un gol per parte. E alla fine il terzo tempo con il brindisi in piazza tra giocatori e tifosi PARMA SAMPDORIA A COMO 3-0 GRANATA, 1o GOL PER L’EX VIOLA 1 1 PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORI Fideleff (P) al 38’ p.t.; Eder (S) al 39’ s.t. PARMA (3-5-2) Pavarini (dal 1’ s.t. Bajza); Benalouane (dal 13’ Santacroce), Paletta (dal 1’ s.t. Zaccardo), Fideleff; Rosi (dal 1’ s.t. Parolo), Acquah, Musacci (dal 1’ s.t. Valdes), Galloppa, Gobbi (dal 13’ s.t. Morrone); Palladino (dal 13’ s.t. Arteaga), Belfodil (dal 32’ s.t. Cocuzza). PANCHINA Mirante, Lucarelli. ALLENATORE Donadoni. ESPULSI nessuno. AMMONITI Galloppa per gioco scorretto. SAMPDORIA (4-3-3) Berni; De Silvestri, Gastaldello (dal 46’ s.t. Monticone), Costa, Castellini (dal 1’ s.t. Berardi); Munari (dal 1’ s.t. Renan), Tissone (dal 15’ s.t. Maresca), Soriano (dal 15’ s.t. Obiang); Icardi, Pozzi, Eder. PANCHINA Falcone. ALLENATORE Ferrara. ESPULSI nessuno. AMMONITI Berardi per gioco scorretto. ARBITRO Romero di Verona. GUARDALINEE Iannello-Peretti. NOTE spettatori 1.078. Incasso di 7.225 euro. Tiri in porta 5- 4. Tiri fuori 3- 5. Angoli 5- 4. In fuorigioco 4 -2. Recuperi 0’ p.t.; 3’ s.t. Gastaldello, Morrone e Obiang dopo la gara davanti al Bar Gianni RATTINI DAL NOSTRO INVIATO ALESSIO DA RONCH PARMA Tutti amici e felici. I tifosi di Parma e Samp, che prima si sfidano sul campo (3 a 0 per i blucerchiati), poi chiudono al bar, con un terzo tempo al quale partecipano alcuni giocatori di entrambe le formazioni. Contenti anche i due tecnici che trovano sul campo risposte interessanti in una partita a basso ritmo, con i due acuti venuti da soluzioni episodiche: un colpo di testa di Fideleff, scattato sul filo del fuorigioco su punizione di Musac- ci, e una conclusione precisissima di Eder, liberato davanti a Bajza da un tocco all’indietro involontario di Galloppa, intento a contrastare Pozzi al limite dell’area. Riecco Palladino Il Parma ripas- sa i suoi schemi, sfruttando l’abnegazione di Gobbi, abile a trasformare la difesa da 3 a 4 per contrastare il tridente avversario. Musacci si conferma una bella alternativa per Donadoni, dirigendo bene davanti alla difesa e trovando alcune buone incursioni in avanti. In avanti c’è Palladino, in coppia con Belfodil. L’attaccante na- FIORENTINA L’ATTACCANTE VERSO LA CONVOCAZIONE PER LA GARA COL CATANIA La nuova vita in viola di Toni Ritrova sorriso e forma fisica Mercoledì tornerà in gruppo Jovetic dopo la brutta prova col Montenegro ALESSANDRA GOZZINI FIRENZE l’affiatamento con Toni, prossimo partner d’attacco. Da metà settimana la coppia proverà la convivenza in area di rigore, l’unione sarà poi celebrata più avanti, magari già nel prossimo fine settimana, quando qui arriverà il Catania, l’ultima ex di Montella: da mercoledì rientrerà in gruppo Jovetic, ora depresso con il Montenegro, e si testerà subito Toni ride Da quando il centravanti ha ri-sposato la Fiorentina è di ottimo umore, sentimento dimostrato dai larghi sorrisi in presentazione, ma visto che conta di più la condizione atletica ecco cosa ha detto l’ultimo check-up: nei quarantacinque minuti contro l’Al Nasr il suo fisico non sembrava affatto appesantito. Ha retto benone, con IL GEMELLAGGIO Insieme da 25 anni Prima della gara, sbandierata comune sul prato del Tardini di Parma PEGASO poletano mostra di essere in crescita: esibisce un doppio passo e un elastico, manca qualcosa dal punto di vista fisico, ma presto tornerà protagonista. Il Parma gioca benino soprattutto la seconda parte del primo tempo, poi perde un po’ il filo. Tridente I blucerchiati sondano le possibilità di un tridente superoffensivo, con Eder e Icardi ai lati di Pozzi. Reggono bene il confronto e mantengono un equilibrio interessante. Ferrara prima o poi potrà sperimentare il tridente completato da Maxi Lopez, rimasto in questa occasione a Genova. Merito anche di un centrocampo che offre sempre alternative interessanti: bene Soriano, già protagonista a Barcellona, elemento di qualità e d’equilibrio. Positiva la prova di Berni, impegnato con tiri dalla distanza, neutralizzati con sicurezza. Il portiere, che probabilmente dovrà sostituire Romero nella trasferta di Pescara, se la cava ottimamente in tutte le situazioni. La Samp si esalta in avvio, sorprendendo i padroni di casa con alcuni lanci in profondità di Soriano e Tissone, poi esprime il meglio nell’ultima mezz’ora, con Maresca e Obiang padroni del centrocampo e con una buona prova, anche se alterna, del brasiliano Renan. Il gol è un episodio fortunato, visto che Eder sarebbe stato in clamoroso fuorigioco se a servirlo non fosse stato un tocco involontario di Galloppa, ma il pareggio è assolutamente meritato. Esperimenti Donadoni nel corso della sfida ha pure provato qualche soluzione alternativa, in particolare sugli esterni di centrocampo, ruolo che a destra ha riservato a lungo ad Acquah e a sinistra ad un coriaceo Galloppa. Esame positivo, se si considerano le difficoltà tattiche imposte ad entrambi dal tridente blucerchiato. Ferrara si è divertito a provare Berardi come difensore centrale, senza risultati troppo positivi a dire il vero. © RIPRODUZIONE RISERVATA perenne agitazione in area e fuori: ha aiutato la squadra nella difesa del pallone e anche sui corner avversari, prima di ri-scattare verso l’area giusta. I dati a disposizione dei preparatori hanno rivelato risposte positive: la forma non è ideale ma buona, da rendere possibile così la prima convocazione alla ripresa del campionato. JoJo piange In crisi è l’altra metà della coppia, tristezza superabile in pochi giorni. Il capocannoniere della A si è infatti inceppato con il Montenegro; in viola segna a raffica, lì sbaglia sul 2 a 2 e subito si racconta affranto: «Mi sento davvero male, ho avuto una potenziale palla gol per far vincere la mia squadra contro la Polonia e non sono riuscito a sfruttarla bene». Ridi Jo-Jo: la prossima in nazionale è qui vicino, a San Marino. Luca Toni, 35 anni RATTINI © RIPRODUZIONE RISERVATA minuti giocati, fino a questo momento, da Cerci con la maglia del Torino. Il suo esordio con la maglia granata è stato contro il Pescara, nella seconda giornata di campionato 5 reti segnate dall’ala nello scorso campionato con la maglia della Fiorentina 5,78 media voto di Cerci nella scorsa stagione in maglia viola Alessio Cerci, 25, con il compagno Verdi ANDREOLI Cerci lancia il Torino verso l’Inter Il tecnico Ventura: «Domenica dimostriamo che siamo tornati» DAL NOSTRO INVIATO FRANCESCO BRAMARDO COMO «Un buon allenamento di preparazione». Così il tecnico del Torino al termine dell’amichevole con il Como. Tra una settimana all’Olimpico c’è l’Inter, per Giampiero Ventura un avversario come un altro. «La terza partita del nostro campionato, nulla più, utile nel percorso di crescita. Mi piacerebbe vedere contro i nerazzurri — le parole dell’allenatore — lo stadio pieno ed una bella gara per dimostrare che dopo un anno di sacrifici siamo tornati». Nessun problema, invece, per Mario Santana che nel corso della gara ha accusato un dolore al ginocchio destro, il solito. A fine gara l’argentino non si è neppure sottoposto a visita medica. «Tutto a posto, come al solito» il sorriso di Marione. Cerci gol Finisce come contro il Pescara l’amiche- vole in riva al lago. Pomeriggio di fine estate, 28 gradi, granata senza i nazionali, Gillet, Ogbonna, Birsa, Glik e Bakic, a casa Brighi, Agostini e Bianchi, allenamento differenziato in mattinata alla Sisport. Turnover anche nel Como, in vetrina dall’inizio Alfredo Donnarumma, tripletta al San Marino, in ombra contro i granata. Primo tempo sonnacchioso, sventati da Micai, il migliore in campo, le conclusioni ripetute di Sansone. Sul finire di tempo un tiro cross di Verdi, palla smorzata da un difensore, Alessio Cerci il più lesto a correggere di testa in rete. Primo gol in granata per l’ex viola. Alla mezz’ora della ripresa pasticcio di Marchi, palla regalata a Diop che non perdona. Due minuti prima Basha aveva colpito la traversa. Al 43’ pallonetto spettacolare di Sgrigna su assist di Stevanovic. COMO-TORINO 0-3 MARCATORI Cerci (T) al 45’ p.t.; Diop (T) al 30’, Sgrigna (T) al 43’ s.t. COMO (4-3-3) Micai (dal 25’ s.t. Twardzik); Luoni (dal 12’ s.t. Fautario), Ambrosini (dal 35’ s.t. Schiavino), Del Pivo, D. Donnarumma; Velardi (dal 21’ s.t. Marchi), Giampà, Scialpi (dal 21’ s.t. Gotler); Cia (dal 30’ s.t. Tremolada), Torregrossa (dal 35’ s.t. Grandi), A. Donnarumma. All. Paolucci. TORINO (4-2-4) Lys Gomis; D’Ambrosio (dal 13’ s.t. Darmian), Di Cesare, Rodriguez (dal 13’ s.t. Migliorini), Masiello (dal 1’ s.t. Caceres); Basha (dal 36’ s.t. De Feudis), Vives (dal 13’ s.t. Gazzi); Cerci (dal 13’ s.t. Stevanovic), Sansone (dal 13’ s.t. Diop), Meggiorini (dal 13’ s.t. Sgrigna), Verdi (dal 13’ s.t. Santana). (Saracco, Gorobsov). All. Ventura. PRIMAVERA TERZA GIORNATA DI CAMPIONATO Disfatta Juventus: 0-5 contro il Cagliari Pure il Milan k.o., l’Inter non si ferma più Milan e Juve k.o. nel campionato primavera. Rossoneri (Niang per un’ora) travolti a Bologna. Per i bianconeri, in 9 per le espulsioni di Branescu ed Emmanuello, 0-5 con il Cagliari (tris di Chelo, poi Masia e Cardia). L’Inter ringrazia Belloni, match winner nell’1-0 al Cesena. Nel Napoli doppietta per Insigne jr. GIRONE A Fiorentina-Pro Vercelli 2-0; Juventus-Cagliari 0-5; Livorno-Empoli (oggi alle 15); Novara-Torino 0-0; Parma- Genoa (domani ore 15); Sampdoria-Siena 1-0; Spezia- Grosseto 1-0. Classifica Cagliari*, Fiorentina, Juventus, Genoa*, Empoli* e Spezia 6; Novara e Torino* 4; Sampdoria* e Siena 3; Livorno*, Parma*, Grosseto*, Pro Vercelli 0 GIRONE B Bologna-Milan 3-0; Cittadella-Atalanta 0-2; Verona- Sassuolo 0-3; Inter-Cesena 1-0; Modena-Udinese 1-0; Padova- Chievo 1-4; Varese-Brescia 1-0. Classifica Inter 9; Atalanta, Chievo, Modena, Sassuolo e Varese 6, Bologna e Padova 4; Cesena, Verona, Cittadella e Milan 3; Brescia, Udinese 1. GIRONE C Catania-Palermo 0-0; Crotone- Roma 0-2; Lazio-Ternana 5-1; Napoli-Ascoli 3-2; RegginaPescara 2-1; Vicenza-Bari 0-2; Lanciano-Juve Stabia 2-3. Classifica Lazio e Napoli 9; Juve Stabia 7; Reggina e Roma 6; Bari 4; Pescara, Ternana, Catania e Crotone 3; Ascoli, Palermo* e Vicenza* 1; Lanciano 0. * Una partita in meno. Codice cliente: 5104377 DOMENICA 9 SETTEMBRE 2012 LA GAZZETTA SPORTIVA L’INCHIESTA SEX AND THE GOL L’amore pre-gara? Niente eccessi A Napoli due giorni senza sesso. Il preparatore Pincolini: «Può far male anche un mojito...» GIULIO DI FEO Come per l’uovo di Colombo, pure qui pare che il segreto sia facile facile e soprattutto nelle parti basse. «Niente sesso due giorni prima della partita, è fondamentale per prevenire infortuni muscolari», è una delle regole enunciate dal dottor De Nicola, medico del Napoli, nello spiegare al Corriere del Mezzogiorno come mai gli azzurri siano la squadra che si fa male di meno in A. Boom. In rete ieri tutti a santificare le virtù della castità o a sottolineare come evidentemente in altre squadre ci diano dentro come conigli. La questione in realtà è più complessa, e De Nicola spiega: «I due giorni comprendono quello in cui si gioca e quello prima, quando si va in ritiro. E lì ci si va da soli, senza mogli. Nello specifico, poi, l’attività sessuale rilascia endorfine nell’organismo. E le endorfine hanno tanti effetti positivi, ma dopo poche ore possono ritardare i riflessi e quindi indurre instabilità articolare. Statistiche non ce ne sono, ma più il fisico è reattivo meno ci si può infortunare». Quindi fa male? «No, anzi. A volte mi è capitato di avere giocatori che si avvicinavano alla partita così carichi e ansiosi che un rapporto sessuale prima faceva loro bene. Quest’anno di ragazzi così non ne ho. Poi è soggettivo: magari c’è chi "dura" 3 secondi, e chi invece ha prestazioni intense, più difficili da recuperare». me un’alcova a cielo aperto, e un po’ di sale ce l’ha messo anche il duo Magnini-Pellegrini (Lui: «Nel pre-gara sono tranquillo, mica come altri che lo fanno la sera prima», e lei: «Niente sesso? Ma siamo matti?»). Mennea da Juniores cadde in tentazione in Polonia e il giorno dopo finì quarto, Ronaldo sosteneva che se lo faceva prima della gara era solito «farlo» anche durante e nel 1974 l’Olanda di Crujiff si mostrò disinibita anche oltre il campo, aprendo il ritiro a mogli e compagne. Per Pincolini, preparatore della Dinamo Mosca ed ex guru dei muscoli del Milan di Sacchi, «è questione di stili di vita, anche due mojitos o una frittura il giorno prima possono fare la differenza. Ho avuto Maldini, Costacurta, Donadoni, Inzaghi, campioni che non si facevano mancare niente ma avevano una vita regolata. Mica si può vivere di privazioni, ma la disciplina uno se la deve dare da solo». Marco Rossi, sessuologo, è « MARCO ROSSI SESSUOLOGO « Tensione Il segreto della salute del Napoli, insomma, sta altrove («Studiamo tutto degli atleti, dai denti alla postura, lavoriamo con loro fino alle 2 di notte»), ma quella del sesso prima delle partite è questione vecchia, mai risolta e su cui si è stratificata una letteratura scollacciata tra il vero e il «si dice» che ci si potrebbe scrivere un’enciclopedia. Di Boateng scrissero che si era lesionato un flessore per troppo sesso con la fidanzata Melissa Satta («Fesserie, allora tutti i giocatori dovrebbero essere infortunati», chiosò il Boa). Prima delle Olimpiadi Hope Solo, la Buffon degli Usa, descrisse il villaggio degli atleti co- La sera prima, con tranquillità, fa bene. E per le donne è una sorta di doping Con la persona che ti ama non hai ansia da prestazione, e ti rasserena PATRIZIO OLIVA EX PUGILE categorico: «Limitazioni assurde. Il sesso pre-gara non fa male, se non al limite in sport anaerobici e fino a 6 ore prima. Certo, è normale che se stai tutta la notte dietro a una donna poi in campo non rendi. Ma fare l’amore la sera prima, tranquillamente, con la propria compagna è positivo, aumenta la concentrazione. Per le donne, poi, il sesso prima delle gare fa benissimo, è una sorta di doping autorizzato». 1 3 domande a... FABIO GALANTE Ex difensore «Puoi farlo pure per 5 ore, ma in campo devi rendere» Per 20 anni in campo con Empoli, Genoa, Inter, Toro e Livorno, e fama da playboy: Galante dice la sua Fabio Galante, come fa uno sportivo professionista a far convivere sesso e partite? «Quando arrivi a giocare a certi livelli, poi impari anche a gestirti da solo nell’approccio alla partita. Certo, il giorno prima si esclude per cause di forza maggiore: di solito sei in ritiro e non c’è nemmeno l’occasione di andare a letto con qualcuno. Ma molto dipende dalla singola persona, ognuno ha ritmi e tempi diversi. Se un giorno diventerò direttore sportivo, lo dirò ai miei ragazzi: non mi interessa se fai l’amore per cinque ore di fila, se poi ti gestisci bene e sul campo rendi come devi». 2 Secondo lei farlo prima delle partite può far male oppure influire sulla prestazione? Usura e clausura La boxe è uno sport aerobico, per esempio, e Oliva conferma che sesso e sport possono serenamente andare a braccetto: «Gli allenatori una volta erano fissati, dicevano che fino a un mese prima dovevi stare senza. Io — dice l’ex campione del mondo, che ora sta girando da protagonista "Il flauto", film fantasy di Luciano Capponi — dopo 3 giorni già non ce la facevo più. Quando preparavo i match la mia compagna era con me. Ed è importante: con la persona che ti ama non hai l’ansia da prestazione, anche una cosa tranquilla ti rasserena. Il mio maestro diceva: "Quando hai voglia di una cosa la devi fare". Una sola volta ho fatto il monaco di clausura: prima della sfida con Sacco. Lo feci per difendere la mia compagna, mi giocavo tutto e se avessi perso se la sarebbero presa con lei». E svela: «Il giorno prima della finale del campionato Europeo, quando allenavo, venne da me un ragazzo, mogio, faccia carica di vergogna. "Maestro", mi fa, "ieri sera ho visto una ragazza, ho fatto sesso". Io gli misi una mano sulla spalla: "Hai fatto bene". Era Fragomeni, e il giorno dopo stravinse». © RIPRODUZIONE RISERVATA «Molto dipende da come uno si sente psicologicamente. Se sei sereno con la testa e sul campo tutto va bene, è normale che non ci siano problemi e la prestazione di gioco non ne risente. Se invece, per esempio, vieni da cinque sconfitte consecutive, inizia a pesarti un po’ tutto e anche il non fare l’amore nei giorni prima della partita magari lo vivi come una rinuncia». 3 A lei è mai capitato? «No, né il giorno stesso e nemmeno quello prima, mai capitato. Ripeto, ad alto livello impari a fare le cose come si deve, capisci cosa mangiare, cosa bere, come comportarti per stare sempre in forma. E nemmeno ho mai visto chissà cosa tra i miei compagni in ritiro, quelle che si raccontano spesso sono robe da film...». © RIPRODUZIONE RISERVATA CALCIATORI E SIGNORE In alto, Kevin Prince Boateng al mare con Melissa Satta LAPRESSE; a destra, dall’alto: Hope Solo, portiere della nazionale Usa AFP; Ronaldo nel 2004 mentre bacia a bordo campo la fidanzata dell’epoca, Daniela Ciccarelli AFP; Cruijff in azione nel 1974, quando l’Olanda aprì il ritiro alle mogli OLYMPIA 11 Codice cliente: 5104377 12 LA GAZZETTA SPORTIVA DOMENICA 9 SETTEMBRE 2012 QUALIFICAZIONI MONDIALI 2014 LA NAZIONALE 4 l’Analisi ORIUNDI IN RETE di LUIGI GARLANDO Cinque ragioni per preoccuparci Christian Maggio, 30 e Andrea Pirlo, 33 anni SYNC Un pareggio bulgaro non autorizza la disperazione. L’ottimo lavoro di due anni lascia sperare che Prandelli ritroverà l’Italia che a Sofia è parsa smarrita. Ma è altrettanto vero che la brutta prestazione di venerdì offre cinque buone ragioni per preoccuparci. Queste. Entusiasmo Un giorno De Rossi spiegò: «Io in questa Nazionale mi diverto». Un sentimento condiviso. Per due anni gli azzurri hanno remato con entusiasmo e orgoglio sulla rotta nuova indicata dal c.t.: possesso, palleggio di qualità, gioco propositivo. Per dimostrare che non siamo solo gente da contropiede. L’ottimo Europeo è stato l’approdo in un porto. Dopo due anni (e tanti elogi) esiste ancora quell’allegro entusiasmo? A Sofia nessuno sembrava divertirsi, tutti sembravano alle prese con un lavoro fastidioso. Tanto nervosismo, tanti battibecchi in campo: Bonucci, Pirlo, De Rossi... «Brutto segno», ha riconosciuto Prandelli. Tornerà la gioia dei pionieri? Conoscenze È come se Prandelli si fosse dimenticato di schiacciare «salva col nome» prima di mandare in vacanza la sua Italia. Così è andato tutto perso: il palleggio, il pressing alto, la squadra corta e aggressiva, l’intensità del ritmo... Prandelli era convinto di aver piantato nella testa della sua creatura chiodi definitivi. Non è così. Per lui e per noi questa è stata la sorpresa più scioccante di Sofia. Bisogna riprogrammare tutto da capo. Moduli Se Prandelli ha scelto il 3-5-2 è proprio per agevolare le conoscenze dei suoi giocatori, quelle apprese nei club, non avendo tempo per rispolverare quelle più tipiche del biennio (4-3-1-2). Il 3-5-2 mette a suo agio il folto blocco juventino. Ma il c.t. non può contare su troppi Asamoah. In prospettiva, per penuria di talenti di fascia, il 3-5-2 espone a rischi. Con un interno in più (4-3-1-2) Prandelli riesce a interpretare meglio la sua bella filosofia di gioco, ma è un modulo, come visto, che richiede collaudi e periodiche messe a punto, che il calendario non consente. Più facile forse allenare un tridente offensivo, con Balotelli, e una mediana più bloccata (4-3-3), ma vorrebbe dire snaturare in parte l’idea che ci ha fatti belli all’Europeo. Al momento non sappiamo ancora quale sarà la nostra identità tattica di riferimento. Individualità Ritrovare la forza del gioco per noi è fondamentale, perché non ci sono individualità che spaccano da sole. Balotelli può diventarlo, ma la strada della piena maturità è ancora lunga. All’Europeo siamo rimasti delusi dall’usato sicuro Di Natale, a Sofia ha fallito Giovinco. Osvaldo è una bella scoperta, ma non è Ibra. Gli Insigne e i Destro devono crescere con calma. Al momento, siamo più ricchi di gioco che di stelle. In attesa che s’accendano, lavoriamo. Champions Quando s’abbassa il ritmo di Pirlo, s’abbassa quello di tutta la squadra. Vale per la Juve e per la Nazionale. Pirlo ha un anno in più e una manifestazione più: la Champions. Potrà essere lo splendido leader della stagione scorsa? La Nazionale, per gli juventini, è stata una specie di gradito allenamento internazionale in attesa delle notti di coppa. Ora che c’è una Champions vera da affrontare, quanto influirà nel rendimento azzurro degli juventini, anche solo inconsciamente? Chiellini a Sofia non c’era pur avendo giocato in campionato: quante prudenze del genere freneranno Prandelli? A Sofia è parso chiaro quanto perda l’Italia con un Pirlo che gira a ritmi bassi. Senza, che cosa saremmo? © RIPRODUZIONE RISERVATA Libonatti (Argentina) 1926-31 17 gare 15 gol Orsi (Argentina) 1929-35 35 (13) Sivori (Argentina) 1961-62 9 (8) Moscardini (Scozia) 1921-25 9 (7) Altafini (Brasile) 1961-62 6 (5) Camoranesi (Argentina) 2003-2010 55 (5) Guaita (Argentina) 1934-35 10 (5) Lojacono (Argentina) 1959-61 8 (5) Aebi (Svizzera) 1920 2 (3) Cesarini (Argentina) 1931-34 11 (3) Demaria (Argentina) 1932-40 13 (3) Fedullo (Uruguay) 1932-33 2 (3) Firmani (Sudafrica) 1956-58 3 (2) Montuori (Argentina) 1956-60 12 (2) Osvaldo (Argentina) dal 2011 3 (2) Ricagni (Argentina) 1953-55 3 (2) Sormani (Brasile) 1962-63 7 (2) Andreolo (Uruguay) 1936-42 26 (1) Angelillo (Argentina) 1960-61 2 (1) Da Costa (Brasile) 1958 1 (1) Ghiggia (Uruguay) 1957-59 5 (1) Guarisi (Brasile) 1932-34 6 (1) Monti (Argentina) 1932-36 18 (1) Puricelli (Uruguay) 1939 1 (1) Sallustro (Paraguay) 1929-32 2 (1) T. Motta (Brasile) 2011-2012 13 (1) Tutto ruota su Osvaldo L’argentino farà coppia con Destro e aspetta Balotelli Attacco tutto romanista contro Malta, con Mario in più si ripartirà da questa soluzione 4 i gol di Omar Sivori nel 5-1 a Israele del 4 novembre 1961. È l’unico «straniero» ad aver segnato un poker in azzurro DAL NOSTRO INVIATO MASSIMO CECCHINI FIRENZE C’era una volta un attacco, e adesso non c’è più. In questo settembre improvvisamente preoccupante, prende spazio una storia che ha per trama un sogno lungo 24 mesi e un brusco risveglio d’inizio triennio. Con grande trasparenza, fin dall’inizio Cesare Prandelli ha legato le sorti offensive della sua Nazionale a Balotelli e Cassano, puntando come alternativa anche alla esperienza internazionale garantitagli da Giuseppe Rossi. Intorno a loro, dal 2010, si sono alternate certezze e meteore: Pazzini, Borriello, Amauri, Gilardino, Matri, Quagliarella, Giovinco, Di Natale, Osvaldo, fino ad arrivare ai baby Borini, Destro, Insigne, Gabbiadini, Fabbrini ed El Shaarawy. Per costruire le formazioni, però, il c.t. deve convivere con bollettini medici e re- 7 gli oriundi campioni del mondo: Demaria, Guaita, Guarisi, Monti e Orsi nel 1934; Andreolo nel 1938; Camoranesi nel 2006 surrezioni atletiche. Rossi è fuori causa per la rottura di un crociato del ginocchio, Cassano deve recuperare la condizione, Balotelli è reduce da un intervento agli occhi. Ce n’è abbastanza perché ogni partita diventi un esperimento. Non a caso martedì con Malta è possibile che si veda in campo una nuova coppia d’attacco, quella composta da Osvaldo e Destro. «Torna la mitraglia» Al centro del nuovo progetto, infatti, c’è proprio Osvaldo, un italiano d’Argentina (come Angelillo, Sivori e Camoranesi) che - grazie alla doppietta di Sofia - è pronto a caricarsi sulle spalle la Nazionale per trascinarla al Mondiale brasiliano. Ed essendo considerato l’erede di Gabriel Batistuta, prepariamoci perciò ad esultanze guerriere. «È un po’ che non faccio il gesto della mitraglia — spiega al termine dell’allenamento —, ma tranquilli, presto lo rifarò». Ci conta 2 partite con l’Italia (nel 1920) da Ermanno Aebi, il primo goleador oriundo azzurro, nato a Milano, ma cittadino svizzero MARTEDI’ ITALIA-MALTA Azzurri puniti: ieri è saltata la serata libera FIRENZE A Modena si cambia. Registrato come Prandelli abbia catechizzato la squadra prima dell’allenamento, si lavora già in vista di Malta. Probabile il ritorno al 4-3-1-2, che dovrebbe vedere Buffon protetto da Cassani, Barzagli, Bonucci e Peluso. In mediana toccherà a Nocerino, Pirlo e Marchisio - che sembra in miglioramento dopo l’infortunio alla mano patito in Bulgaria con Diamanti trequartista dietro Osvaldo e Destro. Da notare l’annullamento della serata libera che era in programma per ieri. Effetti collaterali del 2-2 di Sofia. © RIPRODUZIONE RISERVATA anche Prandelli, che per il romanista spende complimenti sinceri: «Su di lui c’erano molte aspettative e non le ha tradite. Al di là dei gol, mi è piaciuto perché non ha voluto a tutti i costi essere protagonista. Con chi metterlo in coppia? Dipende dalla mediana. Con un centrocampista in più, tutti i tandem sono possibili. Osvaldo, poi, rientra nella categoria degli attaccanti moderni, quindi può giocare con qualsiasi partner». Destro: formula Roma Il primo della lista, appunto, adesso pare proprio essere Destro. La persona giusta, in fondo, per costruire un attacco «formula Roma». L’ex del Siena tra l’altro, nella partitella di ieri a metà campo, è stato autore di sei reti. Un biglietto da visita utile in vista del match contro Malta. «Rispetto a Giovinco — ha spiegato Osvaldo — Mattia è più uomo d’area. C’è una buona inte- NELL’EMILIA COLPITA DAL SISMA LA STORIA DI ROBERTO RAZZABONI «Noi scampati al terremoto ringraziamo gli azzurri Ora riviva anche il calcio» L’allenatore-giocatore a Medolla: «Io miracolato, sono morti 4 miei colleghi. Allenerò ancora». Oggi festa per 450 bambini DAL NOSTRO INVIATO SEBASTIANO VERNAZZA MEDOLLA (Modena) Salvo per un pelo, per pochi secondi. Benevolo destino, sotto forma di monitor guasto. Oggi la Nazionale si allena a Medolla - uno dei paesi più colpiti dal terremoto che in prima- vera distrusse un pezzo d’Emilia - e a osservarla ci sarà Roberto Razzaboni, 43enne di Mirandola, nella scorsa stagione allenatore e giocatore del Medolla in Prima Categoria. Lo chiamano il «miracolato». La sua storia ha fatto il giro delle piazze della Bassa. Non era il suo momento Il 29 maggio, giorno della seconda fatale «scossona», dopo quella 20 maggio, Razzaboni stava al lavoro, nel capannone della Haemotronic di Medolla, azienda biomedicale specializzata in produzione di componenti per gli ospedali. «Quella mattina — racconta — entrai per pren- dere il video rotto del mio computer. Il tempo di portarlo via e il terremoto fece crollare la struttura (minata dalla prima "botta" di 9 giorni prima, ndr). Morti quattro dei miei colleghi e io vivo per fatalità, per 30 secondi di differenza. Passavo nove ore al giorno là dentro e c’ero due attimi prima che ve- DOMENICA 9 SETTEMBRE 2012 LA GAZZETTA SPORTIVA 13 4 Prandelli: «Italia, I NUMERI 27 devi ritrovare l’identità perduta» 13 Il c.t. non si dà pace: «Non avevo mai sofferto così tanto. Non si può subire come a Sofia» partite disputate sotto la guida di Cesare Prandelli dalla Nazionale italiana. Pablo Daniel Osvaldo, 26 anni SYNC le vittorie ottenute dal tecnico azzurro. Sette i pareggi, altrettante le sconfitte. 35 i gol fatti dalla Nazionale di Cesare Prandelli, 17 in casa. Sono, invece, 22 quelli subito sotto la sua gestione. 3 vittorie ottenute a Euro 2012. Due i pareggi. All’Europeo la Nazionale ha segnato sei gol, subendone sette, quattro dei quali nella finale persa per 4-0 con la Spagna a Kiev sa tra noi, anche perché siamo compagni di squadra: è un grande giocatore. E poi Zeman ci ha dato qualcosa in più, per noi attaccanti è importante avere un allenatore così. La preparazione è dura, ma ora fisicamente mi sento molto bene». Voglia di Balo La partita di Mode- na è l’occasione giusta per ribadirlo. A ottobre, infatti, Balotelli vorrà riprendersi il ruolo centrale nel progetto azzurro che l’Europeo gli aveva ritagliato. E allora l’alchimista Prandelli dovrà inventarsi una nuova pietra filosofale: l’OsBalo. Un tandem di «nuovi italiani» per attraversare l’Atlantico, sbarcare in Brasile e provare a tornarne felici. Insomma, in prospettiva Osvaldo e Balotelli chiederanno spazio, ma occhio soprattutto ai senatori (Cassano e Pazzini) e ai giovani leoni (Destro). Qui a Coverciano le primarie azzurre sono sempre aperte. Quando aprì fece scalpore e partì forte. Un negozio di articoli sportivi col nome di un mito: Roberto Baggio (nella foto). Ora la crisi non risparmia neppure i simboli. E così, dopo 21 anni, «Roberto Baggio Sport» il punto di riferimento per tanti appassionati nella zona industriale di Thiene, a ottobre chiuderà. A casa rimarranno sette dipendenti e questo è il dato che preoccupa maggiormente. Il negozio era stato aperto nel novembre del 1991 proprio da Robi Baggio e fu uno dei primi casi di sfruttamento del proprio «marchio» da parte di un calciatore. La gestione era stata sempre affidata ad amministratori esterni con la supervisione della sorella del campione, Carla. Ma da tempo l’attività era in perdita. © RIPRODUZIONE RISERVATA nisse giù tutto. Cosa volete che vi dica, non era il mio momento». Turbato dall’accaduto, Razzaboni ha lasciato temporaneamente il calcio. «L’azienda mi ha trasferito nel Mantovano. Sono addetto al controllo qualità. Tornerò ad allenare, non a giocare. Spero di incontrare Prandelli». Altro partico- lare: «A maggio col Medolla ci siamo salvati nel recupero dell’ultima giornata, giocato tra la prima e seconda scossa». Parole pronunciate con la consapevolezza che la salvezza è stata un’altra. Penuria di campi I racconti del terremoto si intrecciano. Il fi- 3 Le immagini del dramma 1. Il capannone della Haemotronic crollato dopo la scossa del 29 maggio. 1. L’abbattimento forzato di una struttura danneggiata. 3. Roberto Razzaboni, fino a un anno fa allenatore-giocatore del Medolla in Prima Categoria Cesare Prandelli, 55 anni REUTERS Cesare Prandelli non se l’aspettava, dunque quello che ieri parlava con il solito tono pacato, ma molti sorrisi (e magari sicurezze) in meno del solito, sembrava un tecnico deluso. Di più: preoccupato. Più ieri di venerdì sera, perché «stamattina ho analizzato certi dati». E se uno è preoccupato, si fa delle domande. Forse mai così tante, nei suoi due anni da c.t., «ma del resto, mai in questi due anni i rilevamenti mi avevano parlato di una squadra così lunga e forse mai avevo visto la mia squadra soffrire e subire così». Non è questione di colpe dei singoli, dice. Anche se il singolo Prandelli non esita a prendersi le sue: «Se uno cambia credendo di migliorare e pronti-via subisce gol, è normale che venga valutato insufficiente. Sono rischi da correre quando fai l’allenatore». delli era un allenatore senza paraventi: «In Bulgaria ho visto pure cose buone, ma oggi è il giorno per sottolineare di più quelle negative». Un allenatore che si faceva molte domande: anche «pubbliche», in attesa di confrontarsi con la squadra. Intanto: «Perché tanta fretta in certe giocate, pur con la superiorità numerica in quella zona del campo? Perché tanti lanci, quando sappiamo che la profondità si può cercare anche e meglio palla a terra? Perché non abbiamo capito che sarebbe servita la pazienza della grande squadra, giocare la palla di più piuttosto che buttarla via? Perché abbiamo vinto così pochi contrasti e preso ammonizioni rincorrendo, piuttosto che aggredendo? Perché ci è capitato di fare inconsciamente un metro in meno, di giocare palloni con La crisi non risparmia i miti Chiude il negozio di Baggio Lo aprì il campione nel ’91 2 ANDREA ELEFANTE FIRENZE Troppi perché Ieri dunque Pran- A THIENE STOP A OTTOBRE 1 DAL NOSTRO INVIATO glio di Giorgio Baroni, dirigente del Medolla, ha perso tre colleghi sotto le macerie di un altro capannone, quello delle officine meccaniche Bbg a Mirandola. I campi da calcio della zona hanno ospitato le tendopoli. Alcuni sono ancora occupati dalle tende. Altri sono diventati impraticabili: l’erba è sparita, ghiaia e sabbia come fondo. I campionati dilettantistici e giovanili stentano a partire. Gli impianti usabili, tipo il Comunale di Medolla, sono sovraccarichi di partite. A Finale Emilia i bimbi della scuola calcio peregrinano a caccia di un terreno. Solidarietà a pioggia. I 100mila euro donati dalla Figc e dalla Puma. Ditte di abbigliamento regalano mute e tute. Il «Mitico» Villa, ex terzino goleador del Bologna di Maifredi, ha ospitato 30 aspiranti calciatori delle zone colpite nel suo «camp» a Sestola. Il 22 settembre a Medolla, quadrangolare superficialità? Soltanto se capiamo in fretta queste cose, le nostre qualità potranno venire fuori come un tempo». Squadra da accorciare Un tem- po non così lontano, «e non dobbiamo dimenticare come abbiamo fatto ad arrivare a certi risultati: anche giocando alcune partite con la paura addosso». E recitando un calcio marchiato con chiarezza, il che richiama la domanda che rimbomba di più, di tutte quelle che si è fatto Prandelli: «La strada da intraprendere è ancora quella di avere superiorità a centrocampo, dunque di avere un centrocampista in più?». Forse neanche lui si è dato ancora una risposta certa. O comunque non definitiva come certe sue considerazioni di ieri. Nell’ordine: «Questa squadra non può subire come a Sofia. E’ assolutamente da accorciare: se prendi gol quando LE SCOSSE DEL 29 MAGGIO RCS hai la palla tu, è lì che si vede che sei troppo lungo. Discutere in campo non è mai un bel segno: vuol dire che mancano ordine tattico e sicurezza. Se dobbiamo fare noi la partita, ci serve più qualità. Se sette giocatori giocano nello stesso club, non è detto che gli altri quattro si integrino con loro automaticamente: quando si ha poco tempo per lavorare, conoscere un sistema di gioco non basta». Un’identità precisa Ma c’è poco tempo anche da qui a martedì, «e io contro Malta voglio già un’identità precisa, il riconoscersi in concetti che devono valere per tutti allo stesso modo, e che non per forza dipendono dal modulo. Questo non significa stravolgere tutto, ma prendere una strada e dare qualcosa di più: ricordando che certe scelte precise e coraggiose ci hanno ripagato». © RIPRODUZIONE RISERVATA Esordienti con quattro società di A: Juve, Bologna, Chievo e Parma. C’è voglia di ricominciare con la normalità del calcio giocato, con la routine di allenamenti e campionato, ma non è facile: «Fino a pochi giorni fa — sorride Baroni — i bagni dei nostri spogliatoi erano a disposizione degli sfollati». E la terra continua a tremare. Scossette sotto i tre gradi, che però non lasciano tranquilli. L’ultima qualche giorno fa. Oggi, nel tardo pomeriggio, la Nazionale sarà festeggiata da 450 bimbi delle zone terremotate. Per tutto il giorno i ragazzi giocheranno a pallone, a calcio balilla e a rubabandiera, e a partire dalle 17.45 guarderanno gli azzurri allenarsi. A seguire autografi e foto. Cesare Prandelli lo ha detto chiaro: «Noi questa cosa la facciamo per i bambini, perché certe immagini rimangono nella memoria per sempre». © RIPRODUZIONE RISERVATA Codice cliente: 5104377 Codice cliente: 5104377 14 LA GAZZETTA SPORTIVA DOMENICA 9 SETTEMBRE 2012 QUALIFICAZIONI MONDIALI 2014 LE PARTITE DI IERI Pari in Danimarca Armenia sola in testa Contro la Repubblica Ceca finisce 0-0: così il primato del girone dell’Italia per ora va alla nazionale-sorpresa GRUPPO B GRUPPO A Partite giocate Bulgaria-Italia Malta-Armenia Danimarca-Rep.Ceca Classifica Armenia Bulgaria Italia Danimarca Rep.Ceca Malta Pt 3 1 1 1 1 0 2-2 0-1 0-0 G 1 1 1 1 1 1 V 1 0 0 0 0 0 N 0 1 1 1 1 0 P 0 0 0 0 0 1 Gf 1 2 2 0 0 0 Gs 0 2 2 0 0 1 LE PROSSIME PARTITE DANIMARCA REPUBBLICA CECA nando sempre di più, chiudendo con il 67 per cento del possesso palla. «Se mancava Bendtner? Certo. Abbiamo tanti giocatori bravi ma stasera non siamo riusciti di chiudere la partita», ha detto Olsen. Al posto dell’attacante della Juventus ha giocato il giovane Nicolai Jörgensen. Lui, come anche Andreasen, hanno sprecato diverse occasioni buoni. «Se avessimo segnato sulle occasioni avremmo vinto almeno 5-0, commenta Ekstrabladet, uno dei giornali principali della Danimarca. 0 0 DANIMARCA (4-2-3-1) Andersen; Jacobsen, Kjaer, Agger, Wass; Kvist, Kristensen (dal 14’ s.t. Andreasen); Rommedahl (dal 35’ s.t. Mikkelsen), Eriksen, Krohn-Dehli; Jörgensen (dal 27’ s.t. Cornelius). PANCHINA Lindegaard, Juelsgard, Okore, Poulsen, Lorentzen, Schmeichel, Schone, Helenius, Stokholm. ALLENATORE Olsen. REPUBBLICA CECA (4-3-2-1) Cech; Gebre Selassie, Sivok, Suchy, Kadlec; Hubschman, Plasil (dal 30’ s.t. Darida), Vydra (dal 28’ s.t. Rajtoral); Jiracek, Rezek (dal 44’ s.t. Husbauer); Pekhart. PANCHINA Lafata, Drobny, Lastuvka, Petrzela, Hubnik, Kadlec. ALLENATORE Bilek AMMONITI: Cornelius (D), Kvist (D) e Mikkelsen (D). Super Cech Bisogna fare i complimenti però a Peter Cech che ancora una volta ha fatto vedere che portiere di classe è, salvando in più di un’occasione la Repubblica Ceca. Lui, insieme a Daniel Agger, della Dani- ARBITRO: Stark (Germania) NOTE: Spettatori 24 mila. JENNIFER WEGERUP COPENAGHEN (Danimarca) Finisce senza gol l’ultima partita del girone B di qualificazione ai Mondiali di Brasile 2014. Danimarca e Repubblica Ceka non si superano e lasciano quindi all’Armenia la testa del girone dopo la vittoria su Malta di venerdì. Non c’era Nicklas Bendtner, che agli Europei nel giugno scorso ha fatto vedere le sue mutande con la pubblicità per un’azienda di betting ed è stato punito con la squalifica nella partita di ieri sera con la Repubblica Ceca. E la Danimarca ha subìto la sua assenza. Olsen deluso «Abbiamo domi- nato ma non siamo riusciti a segnare. Nel calcio conta se- Olsen paga l’assenza di Bendtner squalificato per lo spot proibito gnare». Così ha detto subito dopo il deludente 0-0 Morten Olsen, il ct danese. Partita poco interessante, tutte le due squadre sentivano la pressione ed i giocatori hanno avuto più paura di sbagliare che voglia di giocare. Il gioco è stato lento e la Repubblica Ceka si è difesa all’inizio senza problemi. Invece dopo la metà del primo tempo la Danimarca ha preso in mano la partita domi- Il danese Jacobsen (in maglia bianca) contrasta Pekhart della Repubblica Ceka AP marca, sono stati i giocatori più bravi in campo. «Mi dispiace tanto non aver vinto. Abbiamo giocato bene stasera. Ma bisognava segnare», ha detto dopo la partita, Daniel Agger. Aggiungendo, in maniera molto decisa: «Pero’ abbiamo fatto vedere le nostre qualità. Ce la faremo a qualificarci. Andremo in Brasile, non esiste altro. Abbiamo appena cominciato». Italia-Malta 11 settembre Bulgaria-Armenia 11 settembre Rep.Ceca-Malta 12 ottobre Armenia-Italia 12 ottobre Bulgaria-Danimarca 12 ottobre Rep.Ceca-Bulgaria 16 ottobre Italia-Danimarca 16 ottobre Bulgaria-Malta 22 marzo 2013 Rep.Ceca-Danimarca 22 marzo 2013 Armenia-Rep.Ceca 26 marzo 2013 Malta-Italia 26 marzo 2013 Danimarca-Bulgaria 26 marzo 2013 Armenia-Malta 7 giugno 2013 Rep.Ceca-Italia 8 giugno 2013 Danimarca-Armenia 11 giugno 2013 Italia-Bulgaria 6 settembre 2013 Malta-Danimarca 6 settembre 2013 Rep.Ceca-Armenia 6 settembre 2013 Armenia-Danimarca 10 settembre 2013 Malta-Bulgaria 10 settembre 2013 Italia-Rep.Ceca 10 settembre 2013 Il fuoriclasse del laFotonotizia Barcellona protagonista con la Selecciòn contro il Paraguay ALESSANDRO RUSSO Lionel Messi conferma anche in nazionale con la maglia dell’Argentina le sue qualità tecniche e di raffinato goleador. C’è infatti il suo zampino nella convincente vittoria dell’Argentina nella sesta partita di qualificazione nella zona sudamericana per i Mondiali 2014. A Cordoba era in programma una sfida importante per la Selecciòn di Alejandro Sabella che doveva affrontare un avversario apparentemente abbordabile, ma per questo più insidioso. L’attaccante del Barcellona ha guidato a suon di giocate l’Argentina, che ha regolato 3-1 il Paraguay, fanalino di coda del girone, portandosi in testa al raggruppamento con 13 punti, uno in più della coppia Cile ed Ecuador. Partita a senso unico, tranne un lampo degli ospiti che erano riusciti a centrare il provvisorio pareggio. L’avvio Padroni di casa subito in vantaggio dopo soli due minuti di gioco grazie a un gol dell’esterno del Real Madrid, Di Maria. Dopo una fase di attesa e con l’Argentina alla ricerca del raddoppio, a sorpresa arriva il pareggio del Paraguay con Fabbro su rigore. I padroni di casa non si scompongono e si rimettono a macinare gio- «Siamo stati bravi a rialzarci dopo il pareggio. Ora vogliamo arrivare al Mondiale 2014» STEFANO BOLDRINI Novanta minuti di noia. Poco calcio, troppi calci, Scozia modesta, Serbia inesperta. Lo 0-0 che ha inaugurato il cammino premondiale delle due nazionali è lo specchio di quello che si è visto in campo: ai punti, avrebbe vinto la squadra di Sinisa Mihajlovic. Il portiere scozzese McGregor, di stanza al Besiktas, ha salvato l’onore ad un minuto dalla fine su botta di Tadic e nel primo tempo aveva negato il gol a Kolarov sulla solita sventola su punizione. La Scozia ha sprecato con Naismith nel primo tempo e con Miller nella ripresa. Il problema per Levein è l’attacco, tutto sulle spalle di Miller, finito in un calcio di retroguardia come quello canadese (Vancouver). Il ct scozzese è in rotta con Steven Fletcher, centravanti del Sunderland: se non si firma la pace, sarà dura portare in Brasile una nazionale che non si qualifica ad un mondiale dal 1998. Meglio la Serbia, che Mihajlovic sta impostando per il futuro. L’età media dice tutto: 23 anni, con diversi Under 21 (ben 5). I ragazzi, così spera Sinisa, si faranno. © RIPRODUZIONE RISERVATA Partite giocate Galles-Belgio Croazia-Macedonia Scozia-Serbia Classifica Belgio Croazia Scozia Serbia Macedonia Galles Pt 3 3 1 1 0 0 G 1 1 1 1 1 1 Le prossime partite Scozia-Macedonia Belgio-Croazia Serbia-Galles Galles-Scozia Serbia-Belgio Macedonia-Croazia Belgio-Scozia Macedonia-Serbia Croazia-Galles V 1 1 0 0 0 0 N 0 0 1 1 0 0 P 0 0 0 0 1 1 Gf 2 1 0 0 0 0 0-2 1-0 0-0 PRIMO TEMPO 0-0 Gs 0 0 0 0 1 2 SCOZIA (4-1-4-1) McGregor 7; Hutton 5, Webster 6, Berra 6, Dixon 6,5; Caldwell 6,5; Snodgrass 5,5 (dal 24’ s.t. Forrest 6), Morrison 5 (dal 36’ s.t. Mackie sv), Adam 5, Naismith 5,5; Miller 5 (dal 36’ s.t. Rhodes sv). PANCHINA Gilks, Hanley, Maloney, Cowie, Dorrans, McCormack, Phillips, Foster, Marshall. ALLENATORE Levein 5,5. AMMONITI Snodgrass per gioco scorretto. 11 settembre 11 settembre 11 settembre 12 ottobre 12 ottobre 12 ottobre 16 ottobre 16 ottobre 16 ottobre SCOZIA-SERBIA 0-0 SERBIA (4-5-1) Stojkovic 6; Ivanovic 6, Bisevac 6, Nastasic 5,5, Kolarov 6,5; Mijailovic 5 (dal 1’ s.t. Fejsa 5,5), Tosic 6, Ninkovic 5, 5, Ignjovski 5,5, Djuricic 6 (dal 38’ s.t. Lekic sv); Lazovic 5,5 (dal 13’ s.t. Tadic 6). PANCHINA Kahriman, Tomovic, Maksimovic, Petrovic, Lukovic, Matic, Subotic, Markovic, Brkic. ALLENATORE Mihajlovic 6. AMMONITI Nastasic e Ninkovic per gioco scorretto. ARBITRO Eriksson (Svezia) 6. NOTE spettatori 47.369. Tiri in porta: 5-4. Tiri fuori: 4-5. Angoli 12-5. In fuorigioco: 3-0. Recuperi: 1’ p.t.; 3’ s.t. gli altri risultati co guidati da un Messi in serata di grazia e molto ispirato. Il nuovo vantaggio della nazionale biancoceleste arriva al 31’ con Higuain. Si va al riposo con il risultato di 2-1, ma nella ripresa sarà ancora Argentina protagonista. Dopo alcune belle giocate, puntuale il sigillo finale di Leo Messi (63’) che durante il match ha anche colpito per due volte i legni ed è stato il vero mattatore della serata. Un Messi in formato Mondiale, capace di dettare i tempi della fase offensiva e mettere a sedere gli avversari. Un buon segnale anche per il Barcellona che lo riavrà per la ripresa della Liga e l’inizio della Champions League. Qualificazione più vicina Soddi- Lionel Messi, 25 anni, a bordo della sua Maserati, personalizzata con la targa 10-10 come il numero di maglia del fuoriclasse Il portiere scozzese nega la vittoria a Mihajlovic al 90’ GRUPPO A ZONA SUDAMERICANA I BIANCOCELESTI ORA SONO UN PUNTO AVANTI RISPETTO A ECUADOR E CILE Gol e traverse: Messi incanta L’Argentina diventa capolista Scozia e Serbia Deludente pari senza emozioni sfatto il c.t. argentino Sabella a fine match vittorioso col Paraguay: «Dopo questa vittoria restiamo con i piedi per terra. Non voglio che i giocatori passino da un estremo all’altro nella critica. Messi? È un giocatore felice e lo dimostra in campo con le sue giocate e anche con i gol». «È stata una serata speciale - ha commentato il fuoriclasse del Barcellona, autore di una prova da incorniciare -. Volevamo regalare una vittoria al nostro pubblico e ci siamo riusciti. Abbiamo subìto il pareggio del Paraguay, ma siamo stati bravi a rialzarci. Ora l’obiettivo è la qualificazione e siamo sulla strada giusta». Con un Messi su questi livelli di qualità e continuità di gioco il Mondiale per l’Argentina è più vicino. © RIPRODUZIONE RISERVATA Colombia, 4-0 con l’Uruguay Stati Uniti k.o. in Giamaica Al Mondiale parteciperanno in tutto 32 squadre, compreso il Brasile qualificato di diritto. In Europa si qualificano direttamente le vincitrici dei nove gironi. Le otto migliori seconde disputeranno i playoff tra di loro. Oltre alla Seleçao, il Sudamerica qualificherà 4 squadre, la quinta spareggerà con la quinta dell’Asia che manderà al Mondiale altre quattro squadre. Il contingente africano sarà di 5 nazionali, quello centro-nord americano di tre, più eventualmente una quarta che spareggerà con la vincente del girone dell’Oceania. Ecco i risultati e le classifiche dopo le gare dell’ultimo turno oltre alle sfide andate in scena in Europa nel fine settimana. GRUPPO SUD AMERICA Argentina-Paraguay 3-1 Di Maria 2’ pt, Fabbro 17’ pt, Higuain 30’ pt; Messi 18’ st. Colombia-Uruguay 4-0 Falcao 2’ pt; Gutierrez 2’ e 7’ st, Zuniga 46’ st. Ecuador-Bolivia 1-0 Caicedo 29’ st . Perù-Venezuela 2-1 Juan Arango 42’ pt; Farfàn 2’ e 9’ st CLASSIFICA Argentina 13, Cile e Ecuador 12, Uruguay 11,Colombia 10, Venezuela* 8, Perù 6, Bolivia * 4, Paraguay 4 * Venezuela e Bolivia una partita in più GRUPPO NORD E CENTRO AMERICA GRUPPO A Giamaica-Stati Uniti 2-1 Dempsey 1’ pt, Austin 22’ pt; Shelton 17’ st. Guatemala-Antigua & Barbuda 3-1 Byers 38’ pt, C. Ruiz 15’ e 34’ st, Pezzarossi 45’ st CLASSIFICA Giamaica 7, Guatemala e Stati Uniti 4, Antigua & Barbuda 1 GRUPPO B Salvador-Guyana 2-2 Gutierrez 4’ pt, Bobb 20’ pt e 9’ st; Romero al 21’ pt . Costa Rica-Messico 0-2 Salcido 43’ pt; Zavala al 7’ st CLASSIFICA Messico 9, Costa Rica 4, Salvador 2, Guyana 1 GRUPPO C Cuba-Honduras 0-3 Bengston al 31’ pt; Bernandez al 18’. Chavez al 45’ st. Canada-Panama 1-0 De Rosario 32’ st CLASSIFICA Canada 7, Panama 6, Honduras 4, Cuba 0 GRUPPO OCEANIA Salomone-Tahiti 2-0 Fa’ Arodo al 16’ pt; Teleda al 15’ st; Nuova Caledonia- N. Zelanda 0-2 Smeltz al 12’, Wood al 40’ pt. CLASSIFICA Nuova Zelanda e Salomone 3; Tahiti e Nuova Caledonia 0 DOMENICA 9 SETTEMBRE 2012 l’Avventuroso di REINHOLD MESSNER iovedì sarà già passato un anno dalla morte di WalG ter Bonatti. Sono felice che la Gazzetta lo ricordi diffondendo il bel film "Walter Bonatti. Con i muscoli, con il cuore, con la testa". Il dvd contiene anche degli extra che documentano momenti che ho avuto la fortuna di vivere con Walter. Come quello a Courmayeur nel 2010, in occasione del più importante fra i premi di alpinismo. Quel «Piolets d'Or Carrière», per il lavoro di tutta la vita, che è ora intitolato proprio a Bonatti: il modo più bello per onorare un alpinista e un uomo unico. Ci sono poi anche ALONSO PUÒ FARE UN GRAN RECUPERO MA CI VOGLIONO STRATEGIE PERFETTE di CESARE FIORIO l weekend della Ferrari e di Fernando Alonso non è iniziato nel migliore dei modi, con i proIblemi al motore, ai freni e al cambio di venerdì e quello alla barra ieri in qualifica: in 24 ore la rossa ha avuto inconvenienti tecnici pari a quelli di una stagione intera e a questo punto si spera che i guai siano finiti. Anche perché, partendo così dietro sullo schieramento, Fernando ha sicuramente un grosso handicap per provare a vincere o a salire sul podio ma, soprattutto, si ritrova il problema aggiuntivo di uscire indenne dalla prima curva. Che, come a Spa, regala sempre sorprese. Dopo quanto successo in Belgio, Fernando ci teneva particolarmente a partire davanti, facilitandosi il compito di star fuori dai guai anziché affrontare la prima chicane in mezzo a tutti. Fortuna che, rispetto a Spa, Grosjean è rimasto a casa e Maldonado è stato spedito 10 posti più indietro. Su un recupero di Alonso vedo però grandi possibilità, anche se sarà dura prendere la McLaren, con Hamilton e Button che potrebbero finire il primo giro già con un gran vantaggio. Il muretto dovrà dargli una mano, con strategie perfette. Fernando deve limitare i danni e contrastare l’avversario più vicino in classifica, Vettel. Attenti però, perché il nemico vero può diventare Hamilton, per me più forte di Vettel: se la macchina ha problemi, Seb va spesso in difficoltà. Comunque godiamoci questa Ferrari che ha fatto bene i compiti e può regalarci tante soddisfazioni: Monza è un circuito estremamente atipico, non si prova più prima del GP e ci arrivi con le simulazioni fatte a casa. Le prestazioni di Fernando e il terzo tempo di Massa dicono che la pole sarebbe stata un traguardo raggiungibile. Questo, però, non vuol dire che sulle altre piste il divario sarà annullato. Per vincere il titolo, a Maranello dovranno lavorare fino alla fine. Ex direttore sportivo Ferrari 15 IN RICORDO DEL «MIO» BONATTI ALPINISTA E UOMO SENZA LIMITI le immagini del suo 80˚ compleanno. Era felice fra i suoi migliori amici. Venne al museo di Castel Firmiano. Lì ho appena concluso l'installazione di una serie di opere che ricordano i pochi scalatori che sono stati davvero alla base dello sviluppo dell'alpinismo tradizionale. Una serie che finisce purtroppo con lui. Dopo, l'alpinismo è cambiato. E sono stati gli specialisti a portare avanti la bandiera. Bonatti era invece un grande avventuriero senza limiti. Ci siamo visti per la prima volta sul monte Rite nel 2004, quando iniziava per fortuna la discussione finale sulla vicenda del K2, che nel frattempo è stata chiarita, grazie all'allora presidente del CAI laVignetta Monza vista da Fiorio LA GAZZETTA SPORTIVA di VALERIO MARINI Annibale Salsa. E così Walter è ricordato da tutti noi come il cristallo dell’alpinismo classico e anche, dopo decenni di amarezze, come una persona che, quando ci ha lasciato, guardava serenamente al passato. Tanto che la sua compagna, Rossana Podestà, nel nuovo libro che ha curato su Walter, «Una vita libera», ricco di tante belle e forti immagini, ha chiuso tutta quella storia, 54 anni, in un solo doppio paginone. Credo sia stata una scelta soddisfatta e persino divertita. Alla faccia degli invidiosi che ancora cercano di seminare mistero dove invece tutto è, definitivamente, chiaro. © RIPRODUZIONE RISERVATA laMister Osvaldo, la punta che ci mancava E crescerà ancora Zeman ha costruito l’attacco su Pablo che ora in Nazionale diventa essenziale TwitTwit IL CINGUETTIO DEL GIORNO © RIPRODUZIONE RISERVATA VALENTINO ROSSI Nove volte campione del mondo Monza vista da Capelli FERNANDO HA UNA FERRARI VELOCE E MASSA COME ALLEATO IMPORTANTE di IVAN CAPELLI L a qualifica del GP d’Italia per Fernando Alonso è un rammarico, perché sicuramente il ferrarista avrebbe ingaggiato una battaglia per la pole con Lewis Hamilton, un testa a testa che avrebbe rappresentato il miglior aperitivo per la gara di oggi. Non tutto però è perduto, Fernando scatta 10˚ ma ha un auto competitiva e veloce e come ha dimostrato anche Felipe Massa, ha un ottimo passo gara. Davanti si trova due grosse incognite: la prima curva che è una sorta di deja vu ricordando Spa e poi la strategia: bisogna capire se Alonso deciderà di attaccare subito, sbarazzandosi di più avversari possibili o se invece farà l’attendista, soluzione, questa, improbabile. La McLaren, invece, si trova nelle migliori condizioni possibili, con Hamilton nel ruo- lo di lepre e Jenson Button che lo può coprire. Anche se siamo abituati alle scelte della McLaren di lasciare i propri piloti liberi di battagliare. In ottica Mondiale questa rappresenta la situazione migliore. Quanto a Sebastian Vettel, il tedesco vede il bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto: mezzo pieno perché scatta davanti ad Alonso e quindi può sperare di rubargli ancora qualche punto in ottica campionato, mezzo vuoto perché la Red Bull ha dimostrato di non essere sufficientemente competitiva e quindi in gara potrebbe trovarsi in difficoltà. Chiudo con Massa, che risalta fuori nel giorno della verità tra Alonso e i suoi avversari. Può diventare il vero alleato di Alonso, non solo in questa gara ma anche nel Mondiale. Monza 2012, per lui, rappresenta la chance più grande per far capire, che è ancora un pilota da Ferrari. Ex pilota Ferrari, commentatore tv © RIPRODUZIONE RISERVATA Che bello rivedere Robert Kubica sorridente e soprattutto di nuovo al volante di una macchina da corsa @ValeYellow46 PEDRO DE LA ROSA BENVENUTI NEL MONDO DI ZANARDI DOVE I PROBLEMI SONO OPPORTUNITÀ di GIANLUCA GASPARINI I l 15 settembre 2001, sabato del GP d’Italia di F.1, il paddock di Monza — già scosso per la tragedia di 4 giorni prima a New York — si ritrovò sotto choc alla notizia dell’incidente del Lausitzring in cui Alex Zanardi perse le gambe e fu vicinissimo a perdere la vita. Ieri, al termine delle qualifiche della stessa gara, l’autore della pole Lewis Hamilton ha detto: «Vorrei congratularmi con il mio amico Alex: non è solo uno degli uomini più coraggiosi che conosca, ma è anche uno dei più simpatici. I suoi successi alle Paralimpiadi sono stati un’incredibile fonte di ispirazione». Alessandro, Sandrino per gli amici, non è un santo o una specie di fenomeno in grado di compiere miracoli sportivi o morali. E’ un uomo con pregi e difetti, come gli altri. Ma si porta dietro caratteristiche oggi rare: riesce a emozionare ed emozionarsi, vede qualsiasi bicchiere gli si pari da- vanti mezzo pieno e crede nel lavoro. Le due medaglie d’oro e quella d’argento che l’hanno reso il simbolo azzurro della spedizione londinese non sono cadute dal cielo. Chi c’era quando si capottava nei fossi con una handbike di sua invenzione («Ma non va dritta nemmeno in rettilineo!», era la battuta che si sorbiva certe sere) sa benissimo di che si tratta. Fatica, grinta, voglia di imparare hanno prodotto questi trionfi. Non ha vinto perché si chiama Zanardi e gli hanno detto: «Prego, si accomodi». Ha vinto perché si è fatto un mazzo così pedalando in inverno, nella nebbia, anche se in casa si stava meglio. Ha vinto perché non sta scritto da nessuna parte che un uomo abbia limiti. Ha vinto perché per lui ogni contrattempo diventa un’opportunità. Ha vinto perché un giorno ha capito che la bellezza sta tutta nel viaggio per provare ad arrivare in cima. E dunque l’ha affrontato divertendosi. E’ lo Zanardi-pensiero. E pare faccia un gran bene. © RIPRODUZIONE RISERVATA di CAROLINA MORACE Pilota Formula 1 indubbiamente l’attaccante del momento. Forte fisiÈ camente, potente, bravo nel Il mio casco per la gara! @PedrodelaRosa1 EMERSON FITTIPALDI Due Mondiali di Formula 1 ilPersonaggio Pablo Daniel Osvaldo, 26 anni, punta della Roma e della Nazionale AFP Al GP di Monza 1970 ho perso un grande amico e campione, Jochen Rindt. Prima di andare alla gara ho dovuto cancellare i ricordi, perché potevano ostacolarmi @emmofittipaldi DAVID CLARKE Nazionale calcio paralimpica GB Complimenti a un Brasile assolutamente brillante per l’oro alle Paralimpiadi di Londra 2012. Coraggioso lo sforzo della Francia @ClarkieGB7 CLAUDIO MARCHISIO Centrocampista Italia Ora pensiamo alla prossima, dobbiamo migliorare sotto tutti i profili e questo possiamo e sappiamo farlo!! Vi abbraccio. Cla gioco aereo, acrobatico e, non è poco, allievo di Zdnek Zeman. Già perché Pablo Daniel Osvaldo, 26 anni, una doppietta venerdì contro la Bulgaria, ha un potenziale ancora tutto da scoprire. Il giocatore della Roma è partito quest’anno con il piede giusto nella squadra di club e nella Nazionale italiana che da tempo non aveva un centravanti delle sue caratteristiche, visto che l’ultimo è stato Luca Toni. Osvaldo ci ha esibito, in questo inizio di stagione, parte del suo repertorio fatto di gol impossibili, di rara bellezza, di destro, di sinistro e di testa. Ma quali sono le caratteristiche di questo giocatore? Perché sta esplodendo solo oggi dopo varie esperienze in squadre italiane dove, certamente, non ha brillato per rendimento? Partiamo da un fatto. Osvaldo è temibile soprattutto in area di rigore, questo è il motivo per cui Zeman lo ha posizionato al centro dell’attacco romanista. All’interno dell’area di rigore fa leva sulla sua stazza fisica per prendere posizione ed attaccare i cross ma è abile anche a sfruttare i corridoi e ad inserirsi, con grande scelta di tempo, a prendere le palle filtranti verso la porta avversaria. Ed è proprio frontale alla porta che l’argentino si esprime al meglio. Tiro in corsa, repentini cambi di direzione, controllo per il tiro. @Marchisio86 Zeman ha costruito l’idea del reparto offensivo proprio attorno alle caratteristiche di questo giocatore con Totti che, convergendo al centro dalla sinistra, si trova sul destro la palla per servire l’attaccante romanista. Così facendo l’argentino sfrutta la sua corsa in diagonale che gli permette di tenere lontano l’avversario diretto. Al centro dell’attacco, deve ancora migliorare nella protezione della palla che, consente alla squadra di salire. Ma gli schemi di Zeman, con il loro continuo attacco alla profondità, non credo, prevedano questa strategia tattica, che però sarebbe molto utile, al contrario, alla squadra di Prandelli. Infatti in campo internazionale, come è successo con la Bulgaria, le squadre, spesso, cercano di pressare alto e, se non si riesce a giocare palla a terra, un lancio lungo a scavalcare il centrocampo avversario diventa quasi indispensabile. Avere in quella posizione un attaccante che sappia proteggere la palla e servire i compagni a rimorchio diventa una soluzione tattica quasi obbligata. Prestazioni positive, entusiasmo dei tifosi ed insegnamenti di Zeman, possono far crescere ulteriormente l’argentino. La sua maturità, la sua personalità e la sua voglia di arrivare saranno determinanti per esprimere tutte le qualità. Però Osvaldo dovrà considerare questo splendido momento calcistico non come un traguardo ma come un trampolino di lancio. Solo allora, potremmo dire di aver trovato un cannoniere alla Vieri, alla Toni, proprio quell’attaccante che è mancato alla Nazionale Italiana in questi anni. © RIPRODUZIONE RISERVATA Codice cliente: 5104377 16 LA GAZZETTA SPORTIVA DOMENICA 9 SETTEMBRE 2012 SERIE BWIN L’ANTICIPO DELLA 3a GIORNATA Varese altra festa Kone Ebagua gol: è polemica L’attaccante, dopo la pace con il club, segna su rigore mentre i tifosi voltano le spalle: poi a Modena arriva la terza vittoria DAL NOSTRO INVIATO ANDREA TOSI MODENA Repetita iuvant e il Varese vola. Non sappiamo se l’ivoriano Moussa Kone conosce il latino, ma sa come applicarlo alla lettera. Sabato scorso aveva segnato nel recupero il gol della vittoria a Pescara contro il Lanciano e, quasi col cronometro in testa, si è ripetuto al Braglia affondando il coraggioso Modena a 20 secondi dalla fine dei 4 minuti di recupero con un altro gol pesantissimo che vale il terzo successo di fila, mentre per i gialloblù arriva il primo k.o. stagionale che fa male, perché il pareggio sarebbe stato più giusto. Il colpo del Varese non sopisce la polemica a distanza tra i suoi tifosi e Giulio Ebagua, l’attaccante che ha rotto il rapporto con la piazza per un litigio estivo che non si riesce a superare. Ebagua, dopo aver trovato l’accordo con la società per il prolungamento del contratto, subentra nella ripresa e cambia la partita, ma in curva i sostenitori ospiti rumoreggiano e succede un episodio surreale. Spalle al campo A metà ripresa Kone viene tamponato in area da Zoboli, per l’arbitro (spesso MODENA VARESE 1 2 Modena frizzante Reduce dal blitz di Gubbio sulla Ternana, il Modena ha ancora voglia di stupire e attacca forte già nei primi possessi. Bressan fa una paratissima sulla punizione velenosa di Greco, poi sul finale del primo tempo con un balzo acrobatico sventa in angolo una fiondata di Ardemagni. Nella ripresa il doppio svantaggio (nel punteggio e negli uomini) sembra chiudere i giochi, ma Marcolin raddrizza la situazione gettando in campo Stanco che, alla prima palla utile, infila il pareggio con un diagonale in corsa. Il pareggio è una manna, ma un errore di Carini diventa veleno in coda. PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORI Ebagua (V) su rigore al 24’, Stanco (M) al 26’, Kone (V) al 49’ s.t. MODENA (3-4-3) Manfredini 6; Zoboli 5, Andjelkovic 6, Perna 6; Pagano 5,5, Dalla Bona 6,5, Signori 5,5, Carini 5; Greco 5,5 (dal 12’ s.t. Lazarevic 6), Ardemagni 6 (dal 28’ s.t. Gozzi 6), Surraco 5,5 (dal 25’ s.t. Stanco 7). PANCHINA Di Stasio, Osuji, Moretti, William. ALLENATORE Marcolin 6. VARESE (4-4-2) Bressan 7; Fiamozzi 6 (dal 28’ s.t. Carrozzieri 5,5), Rea 6, Troest 5,5, Grillo 6; Zecchin 5,5, Kone 7,5, Corti 5,5 (dal 40’ s.t. Filipe s.v.), Nadarevic 6; Neto Pereira 6,5, Eusepi 5,5 (dal 12’ s.t. Ebagua 7). PANCHINA Bastianoni, Lazaar, Tripoli, Momentè. ALLENATORE Castori 6,5. ARBITRO Mariani di Aprilia 5,5. GUARDALINEE Longo 5 - Pegorin 6. ESPULSI Zoboli (M) al 23’ s.t. per gioco sc. AMMONITI Rea (V), Pagano (M), Corti (V), Andjelkovic (M), Nadarevic (V), Carrozzieri (V) e Troest (V) per gs; Dalla Bona (M) per prot. NOTE paganti 2.364, incasso di 22.198 euro; abbonati 2.342, quota di 21.769 euro. Tiri in porta 7-6. Tiri fuori 2-7. In fuorigioco 2-0. Angoli 3-3. Recuperi: p.t. 0, s.t. 4’. in ritardo e fuori sintonia con l’assistente sotto la tribuna: il designatore Messina, in tribuna, avrà preso nota) è rigore con rosso diretto nei confronti del difensore, non è un abbaglio ma il brutto arriva sull’esecuzione dal dischetto. Va Ebagua mentre i tifosi gli voltano le spalle e intonano un coro di in sala stampa dal club e dall’allenatore. «Questa storia va avanti da troppo tempo e io non ho più voglia di commentarla — taglia corto Fabrizio Castori — dico solo che sono felice che Giulio abbia fatto gol». Per le statistiche è il trentesimo bersaglio ufficiale di Ebagua con il Varese. Il presidente Antonio Rosati è più esplicito: «I nostri tifosi hanno tenuto un atteggiamento poco intelligente: forse speravano che sbagliasse il rigore. Ebagua è un nostro giocatore, non possono attaccarlo così». Varese corsaro Dopo un primo Giulio Ebagua, 26 anni, venerdì ha trovato l’accordo con il Varese per il nuovo contratto, ha subito giocato a Modena e ha segnato LIVERANI h 7,5 il migliore KONE (Varese) Gioca a tutto campo, procura il rigore e poi realizza il gol della vittoria dileggio: «Del 21 (il numero di maglia del nigeriano) me ne frego tanto Neto (Pereira) ci fa gol». Ebagua non se ne cura e fa centro, poi esulta correndo verso la bandierina facendo il segno delle corna del toro (un saluto alla sua ex squadra?). Ogni traduzione è libera, ma il giocatore viene difeso tempo di contenimento, il Varese comincia a crescere e a prendere campo. L’innesto di Ebagua va nella direzione di aumentare la profondità e infatti il nigeriano attacca gli spazi e fa salire i compagni. Il black power di Castori diventa decisivo: Ebagua segna su rigore e poi Kone entra al tempo giusto sull’assist di Neto Pereira gelando la difesa gialloblù, con Carini colpevole di una mancata chiusura sul match-winner. Repetita iuvant. LA SORPRESA Vicenza gode con abbonati e nuovi arrivi VICENZA (a.m.) Nemmeno la retrocessione sul campo e l'estate tribolata a seguire il Vicenza nelle aule dei tribunale sportivi, conclusasi con il ripescaggio, ha spento l'attaccamento dei tifosi: la campagna abbonamenti va a gonfie vele, già raggiunta quota 4.453 tessere e, se continua così, ci sarà il sorpasso sullo scorso anno. Merito di questo va dato al mercato condotto dal d.g. Paolo Cristallini che, per quanto ha potuto, ha cercato di rivoltare la squadra della passata stagione puntando al rinforzo di alcuni reparti come quello d'attacco: grazie anche alla finestra fino a domani, negli ultimi giorni sono arrivati Lazcko, Padalino e Semioli (Sampdoria). Merito anche del tecnico Roberto Breda che è arrivato senza proclami, non si è mai lamentato, non ha cercato alibi, e ha solo detto: «Non è facile sbarazzarsi dalle scorie della passata stagione». Col Cesena, prima al menti, è arrivata la vittoria e Breda ha commentato: «Ci voleva perché così quanto propongo prende più forza, ma sono contento del mio gruppo per come lavora e per l'atteggiamento sempre propositivo». Adesso l'obiettivo è continuare la striscia positiva contro la Juve Stabia: «E' vero che loro hanno perso le prime due gare — ha commentato ieri Breda — ma guai a sottovalutarli». © RIPRODUZIONE RISERVATA IL DEBUTTO SUBITO IN CAMPO CONTRO IL LIVORNO CAPOLISTA Pro Vercelli, l’ora di Tiribocchi E tra un mese la rete più bella L’attaccante appena ingaggiato è pronto e cerca casa in attesa di diventare padre 85 chilogrammi, non passa inosservato. Un esordio che profuma già di sfida: due bomber a confronto. Da una parte il Tir, dall’altra Paulinho, punta di diamante del Livorno, pure alla ricerca della prima rete stagionale. Presto papà Simone Tiriboc- RAFFAELLA LANZA VERCELLI Rimasto fermo nella piazzola di sosta per 130 giorni, il Tir è pronto a ripartire. Giocata l’ultima gara il 2 maggio scorso contro il Milan, indossando ancora la maglia dell’Atalanta, oggi Simone Tiribocchi torna in campo, ma con una divisa diversa, quella bianca e storica della Pro Vercelli, che per tutta l’estate l’ha corteggiato e alla chiusura del mercato è riuscita a strapparlo alla concorrenza dell’Udinese. Ricordate la trattativa, condotta con grande attenzione e insistenza dal d.s. Giancarlo Romairone? I friulani cercavano un attaccante per completare il reparto, ma senza garantirgli spazi, così lui invece di restare in Serie A e misurarsi anche in Europa League ha preferito tornare in B in un club dove è sicuramente la stella. Il confronto Il Tir, salvo sorprese dell’ultimora, oggi sarà nell’undici titolare che scende in campo a Piacenza contro la capolista Livorno. Una gara difficile, ma adatta a lui, punta di spessore di nome e di fatto. Il suo fisico, 180 centimetri per chi, che non segna dal 25 marzo scorso nella partita con il Bologna, vuole benedire il suo esordio con un gol. Per poter correre sotto la curva, suonando il clacson come solo lui sa fare. «Sono venuto a Vercelli per rilanciarmi. La Pro mi ha fatto sentire importante. Ho trovato un gruppo fantastico nel quale mi sono inserito a meraviglia» ha detto il giorno della presentazione, quando è arrivato con la moglie Gloria Zanin che tra un mese lo renderà padre. la scheda SIMONE TIRIBOCCHI 34 ANNI ATTACCANTE Simone Tiribocchi è nato a Roma il 21 gennaio 1978. In carriera ha segnato 134 gol in campionato: 39 in A, 83 in B e 12 in C1. Cresciuto nelle giovanili della Lazio, ha vestito la maglie di Empoli, Torino (con cui ha debuttato in A nel settembre 2001), Savoia, Benevento, Siena, Ancona, Chievo, Lecce. Nel 2009 è arrivato all’Atalanta con cui è stato fino allo scorso agosto prima di passare alla Pro Vercelli. Cerco casa Per Tiribocchi, che in carriera finora è andato a segno 134 volte in campionato e ha vissuto le ultime 14 stagioni tra A e B, girovagando da Torino a Siena e facendo tappa anche ad Ancona, Chievo, Lecce, Empoli e Benevento, arrivare a Vercelli è stato un ritorno all’antico, anche perché è stato qualche stagione in Piemonte, nel Toro: «Questa è una realtà provinciale, ma nel senso positivo. A Vercelli mi sento a casa». A proposito di casa: sta cercando un alloggio in città per sistemare la famiglia. Intanto il Tir scalda il piede: per segnare il suo primo gol targato Pro. © RIPRODUZIONE RISERVATA Codice cliente: 5104377 Codice cliente: 5104377 DOMENICA 9 SETTEMBRE 2012 LA GAZZETTA SPORTIVA 17 SERIE BWIN L’ANTICIPO DELLA 3a GIORNATA Verona, la prima volta è da applausi Un errore della Reggina e poi un rigore: la squadra di Mandorlini gioca, domina e convince VERONA REGGINA 2 0 PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORI Laner al 9’ p.t.; Gomez su rigore al 6’ s.t. VERONA (4-3-3) Rafael 6; Crespo 6,5, Moras 6,5, Maietta 7, Martinho 7 (dal 42’ s.t. Fatic s.v.); Laner 6,5, Cacciatore 6,5, Jorginho 6,5; Gomez 6,5, Cacia 6,5 (dal 44’ s.t. Bojinov s.v.), Rivas 7 (dal 21’ s.t. Grossi 6). PANCHINA Nicolas, Abbate, Albertazzi, Ceccarelli. ALLENATORE Mandorlini 7. REGGINA (3-4-3) Baiocco 5; Adejo 6, Freddi 6, Di Bari 5; Melara 5 (dal 14’ s.t. D’Alessandro 5,5), Rizzo 5,5, Barillà 6 (dal 31’ s.t. Hetemaj s.v.), Rizzato 5,5; Ceravolo 5,5, Comi 5 (dal 21’ s.t. Louzada 5,5), Fischnaller 5. PANCHINA Facchin, Bergamelli, Armellino, Viola. ALLENATORE Dionigi 5. ARBITRO Irrati di Pistoia 5,5. GUARDALINEE Tegoni 6 - Fiorito 6. ESPULSI nessuno. AMMONITI Rizzo (R), Fischnaller (R) e Laner (V) per gioco scorretto; Barillà (V) per proteste. NOTE paganti 3.229, incasso di 46.709 euro; abbonati 11.418, quota di 104.120 euro. Tiri in porta 4-2. Tiri fuori 4-9. In fuorigioco 1-1. Angoli 3-7. Recuperi: p.t. 0, s.t. 3’. DAL NOSTRO INVIATO ROBERTO PELUCCHI VERONA Uomini di poca fede, bastava avere un po’ di pazienza. Dopo i pareggi contro Modena e Spezia, che già avevano fatto alzare le antenne a qualcuno, il Verona gonfia il petto e si mostra per quello che è, uno squadrone destinato a recitare sempre da protagonista. La vittoria, indispensabile per tranquillizzare le anime in pena e per aumentare l’autostima (già alta) del gruppo, è arrivata ed è stata gonfia di contenuti. Spaccati La partita, per quasi un’ora in bilico per quanto riguarda il risultato, ma non certo dal punto di vista del gioco e del modo di stare in campo, ha subito preso una piega favorevole all’Hellas. Mandorlini, a sorpresa, è partito con Cac- Juanito Gomez, 27 anni, trasforma il rigore (molto contestato) del 2-0 LIVERANI ciatore davanti alla difesa, con Martinho retrocesso a sinistra. Dionigi, che è tornato a perdere dopo quasi un anno di imbattibilità (24 partite con il Taranto e 2 con la Reggina), ha disegnato un 3-4-3 virtuale, che all’atto pratico altro non è stato che un abbottonato 5-4-1, con Melara e Rizzato h 7 il migliore RIVAS (Verona) Quando è in forma è l’ideale per aprire anche le difese più blindate. spesso affiancati ai tre compagni della difesa e con Ceravolo e Fischnaller costretti ad abbassarsi sulla linea dei centrocampisti per non lasciare soli contro il vento Rizzo e Barillà. Fregandosene abbondantemente del muro alzato davanti a Baiocco, il Verona ha preso possesso del centrocampo e grazie soprattutto al gran movimento e alla qualità di Rivas ha cominciato a grattare i mattoni. Dopo nove minuti la difesa della Reggina si era già aperta come una scatoletta di tonno. Rivas ha dato palla a Cacia, che ha saltato Baiocco in incerta uscita e ha tirato in porta; sulla linea ha salvato Rizzato, poi ancora il portiere, incerto se intervenire con le mani o con i piedi, si è fatto rubare palla da Rivas e così Laner ha scaraventato in porta per l’1-0. Punti in banca Una volta passato in vantaggio, il Verona non ha peccato di presunzione, ma Così in campo (ore 15) IL BARI RITROVA GHEZZAL, IL BRESCIA ASPETTA CORVIA, IL LIVORNO PERDE DIONISI CLASSIFICA SQUADRE PT VARESE (-1) SASSUOLO LIVORNO VERONA SPEZIA VICENZA BRESCIA CITTADELLA CROTONE PRO VERCELLI MODENA (-2) BARI (-5) EMPOLI (-1) LANCIANO REGGINA (-3) TERNANA JUVE STABIA CESENA PADOVA (-2) ASCOLI (-1) NOVARA (-4) GROSSETO (-6) 8 6 6 5 4 3 3 3 3 3 2 1 1 1 1 0 0 0 -1 -1 -2 -5 PARTITE G V N P 3 3 0 0 2 2 0 0 2 2 0 0 3 1 2 0 2 1 1 0 2 1 0 1 2 1 0 1 2 1 0 1 2 1 0 1 2 1 0 1 3 1 1 1 2 2 0 0 2 0 2 0 2 0 1 1 3 1 1 1 2 0 0 2 2 0 0 2 2 0 0 2 2 0 1 1 2 0 0 2 2 0 2 0 2 0 1 1 RETI F S 6 2 5 1 6 3 4 2 3 2 4 3 2 1 3 3 2 2 1 1 3 3 5 2 3 3 2 3 2 3 0 2 1 5 1 6 3 4 1 5 3 3 2 3 U PROMOSSE U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSE PROSSIMO TURNO Venerdì 14 settembre, ore 20.45 BRESCIA-PADOVA. Sabato 15, ore 15 ASCOLI-SPEZIA, CITTADELLA-LANCIANO, GROSSETO-CROTONE, LIVORNO-EMPOLI, NOVARA-JUVE STABIA, REGGINA-MODENA, SASSUOLO-PRO VERCELLI, TERNANA-CESENA, VICENZA-VERONA. Lunedì 17, ore 20.45 VARESE-BARI LANCIANO ASCOLI BARI TERNANA CROTONE CITTADELLA TERNANA (3-4-3) 22 BRIGNOLI 19 MECCARIELLO 17 PISACANE 2 FERRARO 13 FAZIO 5 MIGLIETTA 18 BOTTA 3 VITALE 27 RAGUSA 9 LITTERI 14 DUMITRU All. TOSCANO CROTONE (4-2-3-1) 1 CONCETTI 23 CORREIA 16 CHECCUCCI 21 ABRUZZESE 3 MIGLIORE 6 ERAMO 4 GALARDO 11 CIANO 17 MAIELLO 10 DE GIORGIO 20 CAETANO All. DRAGO CITTADELLA (3-4-3) 22 CORDAZ 26 GASPARETTO 6 COLY 5 PELLIZZER 15 CIANCIO 16 BASELLI 18 SCHIAVON 4 BIRAGHI 7 DI ROBERTO 9 DI CARMINE 27 GIANNETTI All. FOSCARINI EMPOLI (4-4-1-1) 1 DOSSENA 2 LAURINI 3 ROMEO 26 TONELLI 13 REGINI 21 SPINAZZOLA 5 MORO 6 VALDIFIORI 29 CRISTIANO 20 PUCCIARELLI 28 CORI All. SARRI SASSUOLO (4-3-3) 1 POMINI 23 GAZZOLA 20 BIANCO 26 TERRANOVA 3 LONGHI 6 BIANCH 4 MAGNANELLI 10 TROIANO 19 TROIANIELLO 8 PAVOLETTI 7 MISSIROLI All. DI FRANCESCO JUVE STABIA (4-3-3) 22 SECULIN 25 BALDANZEDDU 28 MUROLO 6 SCOGNAMIGLIO 29 DICUONZO 34 MEZAVILLA 10 CASERTA 21 JIDAYI 27 ACOSTY 9 BRUNO 3 ZITO All. BRAGLIA VICENZA (3-5-1-1) 1 PINSOGLIO 5 MARTINELLI 6 PISANO 3 BRIGHENTI 8 MUSTACCHIO 2 MISURACA 21 CASTIGLIA 11 MAIORINO 27 DI MATTEO 16 PINARDI 19 MALONGA All. BREDA PANCHINA 12 Pena, 26 Altobello, 5 Borghese, 8 Sciaudone, 16 Rivaldo, 7 Galano, 9 Grandolfo PANCHINA 1 Ambrosi, 23 Brosco, 4 Gotti, 6 Di Deo, 21 Alfageme, 10 Nolè, 11 Sinigaglia PANCHINA 33 Caglioni, 13 Mazzotta, 19 Vinetot, 25 Addae, 24 Torromino, 8 Falconieri, 9 Gabionetta. PANCHINA 1 Pierobon, 14 Martinelli, 2 Vitofrancesco, 3 De Vito, 24 Busellato, 20 Martignago, 21 Perna. PANCHINA 22 Pelagotti, 16 Ferreira, 14 Hisaj, 27 Camillucci, 18 Signorelli, 17 Shekiladze, 7 Maccarone PANCHINA 22 Pigliacelli, 5 Massoni, 24 Marzorati, 13 Chibsah, 27 Laverone, 18 Luppi, 28 Catellani PANCHINA 1 Nocchi, 56 Maury, 14 Gorzegno, 2 Genevier, 4 Agyei, 7 Erpen, 11 Mbakogu PANCHINA 12 Coser, 18 Camisa, 13 Giani, 4 Giandonato, 15 Minesso, 10 Giacomelli, 28 Plasmati ARBITRO Fabbri di Ravenna GUARDALINEE Manna-Colella PREZZI da 13 a 50 euro TV Sky Calcio 3 HD ARBITRO La Penna di Roma GUARDALINEE Stallone-De Meo PREZZI da 10 a 55 euro TV Sky Calcio 5 HD ARBITRO Gavillucci di Latina GUARDALINEE Raparelli-Bagnoli PREZZI da 10 a 40 euro TV Sky Calcio 6 HD ARBITRO Manganiello di Pinerolo GUARDALINEE Cucchiarini-Ceccarelli PREZZI da 15 a 100 euro TV Sky Calcio 11 BARI Romizi non ce la fa, debutto a centrocampo per Filkor. Qualche dubbio su Dos Santos. Prima convocazione stagionale per l’attaccante Ghezzal, reintegrato da Torrente. Squalificati nessuno. TERNANA Brosco è stato provato tutta la settimana al centro della difesa ma dovrebbe cominciare dalla panchina. A centrocampo Fazio prende il posto di Dianda impegnato con la nazionale del Burkina Faso. Squalificati nessuno. CROTONE Drago deciderà in mattinata se affidare la maglia da titolare a Gabionetta oppure schierare un modulo più difensivo schierando Maiello. Tornano disponibili sia Vinetot che Torromino. Squalificati nessuno. CITTADELLA Foscarini dovrà fare a meno di Sosa, Paolucci e Bellazzini in attacco. Spazio all’ultimo arrivato Giannetti. Busellato, in ritardo di preparazione, partirà dalla panchina. Squalificati nessuno. EMPOLI Maccarone non ha i 90 minuti nelle gambe, quindi per lui solo panchina. Saponara e Mchedlidze sono in nazionale. Squalificati Pecorini. SASSUOLO Boakye, Laribi, Valeri, Masucci, Frascatore e Berardi: tra nazionali e infortuni, queste le indisponibilità cui deve far fronte Di Francesco che sembra intenzionato ad avanzare Missiroli nel tridente e inserire dall’inizio Troiano in mediana. Squalificati nessuno. JUVE STABIA Braglia sembra deciso a non confermare il 4-4-2 per cambiare modulo: centrocampo a tre e inserimento di Caserta, reintegrato. In attacco indisponibile Danilevicius, impegnato con la Lituania. Squalificati Cellini. VICENZA Breda non avrà a disposizione Padalino, Rigoni e Gavazzi e dunque è probabile che a centrocampo schieri a destra Mustacchio e a sinistra Di Matteo. Squalificati nessuno. PRO VERCELLI LIVORNO LANCIANO (4-3-3) 32 LEALI 2 AQUILANTI 15 ROSANIA 6 AMENTA 3 MAMMARELLA 24 DI CECCO 20 PAGHERA 10 VOLPE 18 CECCARELLI 30 TESTARDI 13 PEPE All. GAUTIERI ASCOLI (3-5-2) 1 GUARNA 5 PRESTIA 26 PECCARISI 6 FAISCA 2 SCALISE 18 LOVISO 8 DI DONATO 16 COLOMBA 21 PASQUALINI 30 FECZESIN 10 ZAZA All. SILVA PADOVA (3-5-2) 22 ANANIA 23 CIONEK 5 PICCIONI 6 TREVISAN 2 RISPOLI 19 GALLI 20 DE VITIS 14 ZE’ EDUARDO 33 RENZETTI 9 GRANOCHE 11 CUTOLO All. PEA GROSSETO (3-5-2) 1 BREMEC 29 PADELLA 4 OLIVI 14 IORIO 2 ANTONAZZO 35 DEL VECCHIO 13 OBODO 36 BONANNI 34 FOGLIO 11 CURIALE 32 SFORZINI All. MORIERO PANCHINA 12 Casadei, 27 Almici, 26 Scrosta, 8 Minotti, 23 D’Aversa, 17 Vastola, 9 Fofana, 19 Falcinelli. PANCHINA 22 Maurantonio, 13 Ricci, 14 Giallombardo, 11 Hanine, 7 Russo, 23 Capece, 9 Soncin. PANCHINA 1 Silvestri, 27 Piccinni, 13 Legati, 8 Cuffa, 17 Jelenic, 10 Farias, 21 Babacar. PANCHINA 12 Lanni, 23 Celjak, 8 Som, 5 Asante, 10 Jadid, 9 Lupoli, 22 Quadrini. Si gioca a Pescara LANCIANO Si allunga la lista degli infortunati. Oltre a Falcone e Marceta si ferma anche Bacchetti (convocato nell’Under 20 insieme a Leali). Assente anche Gouano, pure impegnato con la propria nazionale. Squalificati Turchi. ASCOLI In attacco qualche dubbio, con Feczesin e Zaza in leggero vantaggio su Soncin. Squalificati nessuno. JUVE STABIA VICENZA BARI (3-4-3) 1 LAMANNA 23 CEPPITELLI 3 DOS SANTOS 14 POLENTA 2 SABELLI 29 FILKOR 10 BELLOMO 25 DEFENDI 27 IUNCO 18 CAPUTO 11 ALBADORO All. TORRENTE PADOVA GROSSETO ARBITRO Ciampi di Roma GUARDALINEE Citro-Di Vuolo PREZZI da 13 a 40 euro TV Sky Calcio 7 HD EMPOLI SASSUOLO ARBITRO Borriello di Mantova GUARDALINEE Vicinanza-Alassio PREZZI da 15 a 50 euro TV Sky Sport 1 HD PADOVA Pea durante la presentazione di venerdì ha siglato un «patto» squadra-tifosi e, in attesa di riavere i nazionali (oggi sono assenti Viviani, Feltscher e Nwankwo) e Cuffa nella migliore condizione (partirà dalla panchina), andrà avanti col centrocampo a cinque. Squalificati nessuno. GROSSETO L’unico dubbio riguarda la fascia sinistra: in ballottaggio Som e l’esordiente Foglio. Squalificati nessuno. PRO VERCELLI (4-3-1-2) 1 VALENTINI 16 BENCIVENGA 4 RANELLUCCI 13 COSENZA 25 SCAGLIA 24 MARCONI 27 ROSSO 21 ESPINAL 8 CARIDI 7 DI PIAZZA 15 TIRIBOCCHI All. ROMAIRONE (Braghin squalificato) PANCHINA 12 Miranda, 2 Cancellotti, 26 Appelt Pires, 19 Germano, 10 Fabiano, 11 Iemmello, 30 De Silvestro. SPEZIA BRESCIA (ore18) LIVORNO (4-3-3) 1 MAZZONI 6 SALVIATO 4 BERNARDINI 11 LAMBRUGHI 3 GEMITI 10 LUCI 27 EMERSON 28 SCHIATTARELLA 26 SILIGARDI 9 PAULINHO 23 PICCOLO All. NICOLA SPEZIA (4-3-1-2) 1 RUSSO 2 MADONNA 14 SCHIAVI 13 BENEDETTI 19 GAROFALO 8 BOVO 23 SAMMARCO 6 MANDORLINI 10 DI GENNARO 9 SANSOVINI 21 OKAKA All. SERENA BRESCIA (3-5-2) 1 ARCARI 6 ANT. CARACCIOLO 14 SALAMON 21 DE MAIO 15 ZAMBELLI 26 NANA 5 BUDEL 23 BOUY 8 SCAGLIA 11 MITROVIC 9 AND. CARACCIOLO All. CALORI CESENA (4-3-3) 1 RAVAGLIA 25 CECCARELLI 2 MORERO 15 BRANDAO 29 A. ROSSI 13 PARFAIT 11 IORI 23 TABANELLI 20 GESSA 24 GRAFFIEDI 7 D'ALESSANDRO All. CAMPEDELLI NOVARA (4-3-1-2) 1 KOSICKY 15 GHIRINGHELLI 4 LISUZZO 29 BASTRINI 3 ALHASSAN 18 MARIANINI 6 BUZZEGOLI 13 PARRAVICINI 20 LAZZARI 19 GONZALEZ 7 PIOVACCARI All. TESSER PANCHINA 12 Fiorillo, 17 Ceccherini, 16 Gentsoglou, 5 Remedi, 15 Molinelli, 20 Dell'Agnello, 24 Bigazzi PANCHINA 22 Iacobucci, 3 Mario Rui, 5 Piccini, 4 Lollo, 20 Crisetig, 11 Pichlmann, 30 Antenucci PANCHINA 22 Russo, 2 Rosso, 27 Lancini, 19 Finazzi, 28 Quaggiotto, 4 Saba, 7 Picci PANCHINA 22 Belardi, 5 Tonucci, 14 Comotto, 6 Meza Colli, 8 Djokovic, 18 Turchetta, 27 Defrel. PANCHINA 33 Tonozzi, 5 Ludi, 21 Del Prete, 24 Faragò, 8 Motta, 25 Mehmeti, 26 Baclet. ARBITRO Nasca di Bari GUARDALINEE Bernardoni-Marinelli PREZZI da 12 a 70 euro TV Sky Calcio 4 HD Si gioca a Piacenza PRO VERCELLI In attacco Braghin dovrebbe dare fiducia al tandem Tiribocchi-Di Piazza con Iemmello in panchina e Caridi trequartista. I tifosi hanno organizzato 5 pullman. Squalificati nessuno. LIVORNO Niente da fare per Dionisi. Resta a casa anche Belingheri, non ancora al meglio: a completare il trio d'attacco sarà Piccolo. Squalificati nessuno. CESENA NOVARA (ore 20.45) ARBITRO Cervellara di Taranto GUARDALINEE Segna-Paiusco PREZZI da 15 a 45 euro TV Sky Calcio 1 HD ARBITRO Velotto di Grosseto GUARDALINEE Schenone-Gava PREZZI da 5 a 35 euro TV Sky Calcio 1 HD, Premium Calcio e Premium Play SPEZIA Serena conferma Okaka e Sansovini in attacco, con Antenucci in panchina. Benedetti e Mandorlini sostituiscono gli squalificati Goian e Porcari, con Sammarco spostato centrale di centrocampo. Squalificati Goian e Porcari. BRESCIA Calori rimanda l'esperimento del doppio trequartista e punta sul 3-5-2. Assenti i nazionali Rossi, Lasik, Daprelà e Cragno. Mercato: trattativa alla stretta finale per Corvia. Squalificati nessuno. CESENA Campedelli non recupera Lapadula e deve scegliere tra il 4-3-2-1 con D'Alessandro e Turchetta trequartisti o il 4-3-3. In difesa, out Caldirola e Favalli, debutta Morero. Squalificati Succi. NOVARA Due dubbi per Tesser: sulla trequarti è favorito Lazzari su Motta; l’altro ballottaggio è tra Parravicini e Del Prete. Probabile staffetta tra Piovaccari e Mehmeti, tra i pali esordisce Kosicky (Bardi è con l’Under 21). Squalificati nessuno. ha gestito la partita in modo molto intelligente. Cacciatore è tornato in difesa, la regia è stata ceduta a Jorginho e Martinho ha continuato a dare un ottimo contributo alla causa. La Reggina, quasi nulla in attacco con Comi e Fischnaller, ha collezionato angoli (cinque in 18 minuti), ma l’unico pericolo reale è stato in un tiro di Barillà a lato. A inizio ripresa l’Hellas ha messo in banca i tre punti con un’altra partenza sparata. Cacia ha sfiorato due volte il raddoppio (un tiro alto e un altro di un soffio a lato), Rivas ha impegnato Baiocco, e al 5’ l’argentino ha lanciato Cacia, che nel contatto con Di Bari è finito a terra in area. Irrati non ha avuto dubbi nel concedere il rigore (forse generoso) e Gomez l’ha trasformato. Partita chiusa. Non si ricordano parate di Rafael da tramandare ai posteri e le correzioni di Dionigi sono servite a nulla. © RIPRODUZIONE RISERVATA LA CURIOSITA’ SENZA GOL La Ternana all’asciutto ora ci prova con Ragusa Antonino Ragusa, 22 anni ME-MEDIA MASSIMO LAURETI TERNI Zero gol segnati nelle prime due partite (unico attacco della B all’asciutto), nessun punto in classifica per la Ternana. Mimmo Toscano non ci sta e cambia. Dentro Ragusa, attaccante arrivato in extremis dal Pescara a completare un reparto avanzato molto giovane; in alternativa ci sono i reduci della promozione Nolè e Sinigaglia, ma anche Alfageme, primo acquisto dopo il salto di categoria. Per la Ternana — che non ha segnato nemmeno in Coppa Italia a Cittadella, altra squadra di B — il tecnico ha però anche un messaggio bello chiaro più volte ripetuto in settimana: «Giochiamo un buon calcio e creiamo occasioni. Voglio più cattiveria, più determinazione, maggiore attenzione nella fase conclusiva. E' anche una questione di testa, di sicurezza, di certezze. Abbiamo dimostrato in queste prime uscite di meritare la B, di poterci stare dentro». La risposta Le prime risposte sono attese da Bari, dove Toscano è intenzionato a far esordire Ragusa, che l'anno scorso ha segnato 7 gol nella Reggina. Cambiamenti per trovare la formula giusta anche se, dati alla mano, nessuno dei sette attaccanti in organico è mai andato in doppia cifra in questa categoria. © RIPRODUZIONE RISERVATA Codice cliente: 5104377 18 LA GAZZETTA SPORTIVA DOMENICA 9 SETTEMBRE 2012 Codice cliente: 5104377 DOMENICA 9 SETTEMBRE 2012 LA GAZZETTA SPORTIVA 19 PRIMA DIVISIONE LA 2a GIORNATA (ore 15) Cuneo-Lecce, torna a casa Lerda girone A Tra la Cremonese e l’AlbinoLeffe si gioca il derby delle penalizzate ALTO ADIGE-PAVIA ANDRIA-PISA ANDRIA (4-4-2) Rossi; Scrugli, Migliaccio, Zaffagnini, Contessa; Comini, Arini, Giorgino, Taormina; Mascolo, Innocenti. (Sansonna, Nocerino, Tartaglia, D’Errico, Larosa, Maccan, Lanteri). All. Cosco. PISA (3-5-2) Sepe; Rozzio, Colombini, Sabato; Buscé, Rizzo, Favasuli, Fondi, Benedetti; Perez, Tulli. (Pugliesi, Sbraga, Carroccio, Barberis, Bianchi, Gatto, Scappini). All. Pane. ARBITRO Bruno di Torino (Pentangelo-D’Amato). ALTO ADIGE (4-3-3) Grandi; Iacoponi, Tagliani, Kiem, Martin; Furlan, Uliano, Branca; Campo, Bocalon, Thiam. (Marcone, Rubin, Cappelletti, Bontà, Candido, Fink, Pasi). All. Vecchi. PAVIA (4-4-2) Kovacsik; Capogrosso, Fasano, Meregalli, Di Chiara; Statella, Ferrini, La Camera, Lussardi; Cesca, Beretta. (Teodorani, Reato, Zanini, Turi, Redaelli, Scampini, Pompilio). All. Roselli. ARBITRO Caso di Verona (Caliari-Rizzato). Franco Lerda, 45 anni, per la prima stagione alla guida del Lecce ARCIERI Il tecnico sfida la squadra della sua terra e dove ha giocato 4 anni: «Se non vinco, vado in castigo». Mercato: c’è De Rose, via Corvia? GIUSEPPE CALVI LECCE Figli e pallone Sapeva poco del Cuneo dell’amico Ezio Rossi («giocammo nel Torino di Radice, stagione 1986-87»). Ha chiesto una relazione a suo figlio Mattia, 22 anni, un passato nel vivaio del Torino, da centrocampista. «In attesa di capire che cosa farà da grande, mi darà una mano — spiega l’allenatore — farà il mio osservatore, gratis ovviamente, studiando gli avversari del Lecce. Mattia primo consigliere e l’altro figlio Filippo, 16 anni, piccolo sognatore: promette bene da attaccante, negli Allievi nazionali del Cuneo». Cuneo, rieccoci Lerda ripassa «Te lo racconto, papà?». E Mattia non è una spia. Piuttosto, è la chiave d’accesso che consente a Franco Lerda, suo padre, di arrivare preparato alla sfida col Cuneo. Porta il suo Lecce nella terra dove è nato (a Fossano, perché sede di un ospedale), poi cresciuto calcisticamente e realizzato come uomo. Il ragazzo di San Biagio di Centallo, 1.600 anime, oggi torna per la prima volta da allenatore avversario nel suo stadio, il Paschiero, la sua casa, goduta a fine carriera, nelle quattro stagioni (115 partite e 73 gol) in biancorosso. «Ho fatto casa a Vignolo, dove abitava Monica, mia moglie — racconta Lerda — che adesso ha un negozio di antiquariato in via Roma, a due chilometri dallo stadio. Se il Lecce vince, dopo la partita vado a mangiare la buona carne al Belvedere; altrimenti, mi rintano in casa, per punizione». la sua vita per il pallone. «Cominciai nel Centallo, a 10 anni mi intrigava il ruolo di libero, pensavo a giocate senza schemi: poi nel gruppo creato da Bruno Gianclaudio mi diedero la maglia numero 6 e capii che sarebbe stato meglio spostarmi in attacco. Le giovanili nel Torino, il viaggio da nord a sud e a 31 anni il ritorno a Cuneo: mi vollero il patron Arese e l’allenatore Rocca, che poi mi chiamò al Saluzzo, dove cominciai la carriera di tecnico. Sarò orgoglioso di esibire il Lecce davanti alla mia gente e per noi sarà una sfida tosta. Il Cuneo gioca a memoria, dovremo fare attenzione soprattutto a Fantini, eterno ragazzino. Ma il Lecce non può guardare in faccia gli avversari». Un Lecce che domani chiuderà la finestra di mercato con un nuovo innesto (De Rose dalla Reggina) ma con il rischio di perdere Corvia (va al Brescia?). © RIPRODUZIONE RISERVATA Oscar Brevi, 44 anni, Cremonese CARPI-REGGIANA CARPI(4-4-2) Sportiello; Letizia, Poli, Lollini, Fusar Bassini; Concas, Perini, Bianco, Di Gaudio; Kabine, Arma. (Guerci, Sperotto, De Bode, Potenza, Papini, Pasciuti, Ferretti). All. Tacchini. REGGIANA (4-4-1-1) Tomasig; Bani, Zini, Mei, Scappi; Antonelli, Parola, Viapiana, Matteini; Alessi; Rossi. (Bellucci, Iraci, Aya, Ardizzone, Sprocati, Ferrara, De Cenco). All. Zauli. ARBITRO Cifelli di Campobasso (Ernetti-Tozzi). CREMONESE-ALBINOLEFFE CREMONESE (4-2-3-1) Alfonso; Cangi, Moi, Tedeschi, Armenise; Fietta, Buchel; Filippini, Le Noci, Carlini; Marotta. (Grillo, Visconti, Cremonesi, Sambugaro, Magallanes, Previtali, Martinez). All. Brevi. ALBINOLEFFE (4-3-2-1) Offredi; Salvi, Ondei, M. Belotti, Regonesi; Di Cesare, Girasole, Taugourdeau; Martinovic, Corradi; A. Belotti. (Amadori, Ambra, Allieri, Calì, Pontiggia, Diakitè, Maietti). All. Pala. ARBITRO Verdenelli di Foligno (Borzomì-Giampetruzzi). CUNEO-LECCE CUNEO (5-3-2) F. Rossi; Passerò, Sentinelli, Carretto, Arcari, Donida; Cristini, Longhi, Lodi; Fantini, Ferrario. (Negretti, Carfora, Di Lorenzo, Scaglia, Di Quinzio, Garavelli, Martini). All. E. Rossi. LECCE (4-2-3-1) Benassi; Vanin, Diniz, Esposito, Legittimo; Giacomazzi, Memushaj; Falco, Bogliacino, Pià; Jeda. (Petrachi, Romeo, Tomi, Palumbo, Tundo, Chiricò, Malcore). All. Lerda. ARBITRO Brasi di Seregno (Zuccaro-Sgheiz). Caputo, Falasco, Fabris, Pedrinelli, Montella, Bentoglio). All. Remondina. TRAPANI(4-4-2) Nordi; Lo Bue, Pagliarulo, Filippi, Rizzi; Mancosu, Pirrone, Caccetta, Madonia; Abate, Docente. (Dolenti, Daì, D’Aiello, Spinelli, Tedesco, Basso, Romeo). All. Boscaglia. ARBITRO Illuzzi di Molfetta (De Franco-Tolfo). LUMEZZANE-PORTOGRUARO LUMEZZANE (4-3-1-2) Vigorito; D’Ambrosio, Dametto, Mandelli, Possenti; Giorico, Sevieri, Marcolini; Baraye; Torri, Inglese. (Coletta, Carlini, Guagnetti, Sabatucci, Dadson, Gallo, Samb). All. Festa. PORTOGRUARO (4-3-1-2) Tozzo; Pisani, Blondett, Moracci, Pondaco; Coppola, Sampietro, Martinelli; Cunico; Corazza, Della Rocca. (Bavena, Santandrea, Licata, Herzan, Rolandone, De Sena, Magrassi). All. Madonna. ARBITRO Pezzuto di Lecce (Della Dora-D’albore). SAN MARINO-TRITIUM SAN MARINO (4-4-2) Vivan; Farina, Pelagatti, Galuppo, Mannini; Doumbia, Lunardini, Pacciardi, Poletti; Defendi, Coda. (Migani, Fogacci, Crivello, Del Sole, Pigini, Casolla, Chiaretti). All. Petrone. TRITIUM (4-3-3) Nodari; Martinelli, Teso, Cusaro, Teoldi; Corti, T. Arrigoni, A. Arrigoni; E. Bortolotto, R. Bortolotto, Casiraghi. (Paleari, Brandi, Cremaschi, Monacizzo, Torno, Fioretti, Spampatti). All. Bertani. ARBITRO Albertini di Ascoli Piceno (Boz-Carovigno). TURNO DI RIPOSO ENTELLA-TREVISO ENTELLA (4-2-3-1) Paroni; De Col, Bianchi, Cesar, Zampano; Russo, Volpe; Garin, Vannucchi, Staiti; Guerra. (Conti, Fantoni, Cecchini, Falcier, Marino, Wagner, Argeri). All. Prina. TREVISO (3-4-3) Campironi; Videtta, Di Girolamo, Cernuto; Brunetti, P. Tarantino, Rosaia, Esposito; N. Tarantino, Sy, Fortunato. (Merlano, Rizzo, Garofalo, Bianchetti, Spinosa, Picone, Madiotto). All. Maurizi. ARBITRO Oliveri di Palermo (Vigo-Guarino). FERALPI SALÒ-TRAPANI FERALPI SALÒ (4-3-3) Gallinetta; Tantardini, Leonarduzzi, Malgrati, Cortellini; Milani, Castagnetti, Ilari; Bracaletti, Miracoli, Finocchio. (Chimini, seconda divisione serie D 2a giornata (ore 15) 2a giornata (ore 15) Alessandria, il Cusatis-day Chieti-Salernitana va in tv Una schiarita sul Riccione Seconda giornata per la Seconda divisione che avrà anche una vetrina televisiva, con la diretta su Sportitalia di Chieti-Salernitana. Sempre nel girone B c’è Poggibonsi-Martina, è l’unica sfida del campionato tra squadre che hanno vinto al debutto. Invece nel girone A spiccano tre gare: in Alessandria-Pro Patria il tecnico di casa Cusatis ritrova la squadra con la quale la stagione scorsa ha fatto un’impresa, Savona-Casale è una classica che merita attenzione, mentre l’atteso Venezia riceve un’altra matricola come il Castiglione; da vedere anche una sfida tra big come Rimini-Monza. Tra i tanti anticipi, nello storico derby l’Ancona ha fatto 1-1 con la Jesina. Occhi sul Riccione, che gioca dopo che domenica ha presentato due squadre: la Lega ha fatto chiarezza, per lo stadio c’è l’ok, oggi in panchina va Valva della Juniores in attesa di Luca Righetti. girone B Il Pisa cerca conferme ad Andria Avellino e Nocerina in Toscana Questa settimana la squadra che può godere del turno di riposo è il Como. LA SITUAZIONE BARLETTA-PERUGIA BARLETTA (4-3-3) Pane; Calapai, De Leidi, Burzigotti, Angeletti; Molina, Vacca, Dezi; Simoncelli, Ferreira, Barbuti. (Liverani, Mazzarani, Menegaz, Meduri, Meucci, Carretta, Castellani). All. Novelli. PERUGIA (4-2-3-1) Koprivec; Russo, Cacioli, Lebran, Liviero; Di Tacchio, Esposito; Rantier, Clemente, Politano; Ciofani. (Giordano, Martella, Cenciarelli, Carloto, Moscati, Fabinho, Tozzi Borsoi). All. Battistini. ARBITRO Aversano di Treviso (Mondin-Dal Cin). BENEVENTO-VIAREGGIO BENEVENTO (4-3-3) Gori; Pedrelli, Signorini, Mengoni, D’Anna; De Risio, Rajcic, Montiel; Marchi, Germinale, Mancosu. (Mancinelli, Siniscalchi, Anaclerio, Cristiani, Davì, Altinier, Montini). All. Martinez. VIAREGGIO (3-4-1-2) Gazzoli; Carnesalini, Fiale, Conson; Pellegrini, Pizza, Calamai, Guerra; Maltese; De Vena, Magnaghi. (Furlan, Conson, Trocar, Gerevini, Peverelli, Sandrini, Giovinco). All. Cuoghi. ARBITRO Sacchi di Macerata (Bellagamba-Camillucci). CARRARESE-AVELLINO CARRARESE (4-3-1-2) Piscitelli; Bagnai, Benassi, Alcibiade, Pedrelli; Venitucci, Corrent, Juan Cruz; Orlandi; Malatesta, Merini. (Cicioni, Lanzoni, Bregliano, Ciciretti, Belcastro, Mancuso, Margiotta). All. Sabatini. AVELLINO (4-4-2) Fumagalli; Zappacosta, Fabbro, Giosa, Pezzella; Catania, Massimo, Angiulli, Millesi; De Angelis, Castaldo. (Di Masi, Bianco, Bittante, Panatti, Herrera, Bariti, Biancolino). All. Rastelli. ARBITRO Bellotti di Verona (Di Federico-Maspero). GUBBIO-FROSINONE CLASSIFICA Questa la situazione nel girone A dopo la prima giornata Como, Entella, Lecce, Feralpi Salò, Reggiana, Carpi e Cuneo p. 3; Alto Adige 1; Portogruaro*, Tritium, San Marino, Pavia, Lumezzane, Trapani e Treviso 0; Cremonese (-1) -1, AlbinoLeffe (-10) -9. (* ha già riposato). PROSSIMO TURNO Queste le partite in programma domenica 16 (ore 15): AlbinoLeffe-Entella; Cremonese-Feralpi Salò; Lecce-San Marino; Pavia-Lumezzane; Portogruaro-Carpi; Reggiana-Cuneo; Trapani-Treviso; Tritium-Como. Riposa Alto Adige. GUBBIO (4-3-3) Venturi; Regno, Briganti, Radi, Bartolucci; Sandreani, Boisfer, Baccolo; Caccavallo, Galabinov, Grea. (Farabbi, Manzoni, Galimberti, Guerri, Palermo, Scardina, Bazzoffia). All. Sottil. FROSINONE (4-3-3) Zappino; Catacchini, Guidi, Bertoncini, Blanchard; Carrus, Gori, Frara; Aurelio, Ganci, Paganini. (Vaccarecci, Frabotta, Amelio, Gucher, Bottone, Cesaretti, Rogero). All. Stellone. ARBITRO Merlino di Udine (Lobozzo-Abruzzese). Alessandro Pane, 44 anni, Pisa PAGANESE-SORRENTO PAGANESE (4-4-2) Robertiello; Calvarese, Fusco, Pepe, Nunzella; Neglia, Franco, Soligo, Scarpa; Caturano, Fava. (Marruocco, Fernandez, Agresta, Romondini, Tortori, Girardi, Orlando). All. Grassadonia. SORRENTO (4-3-3) Polizzi; Balzano, Nocentini, Di Nunzio, Bonomi; A. Esposito, Beati, Arcuri; Schenetti, Cesarini, Corsetti. (Frasca, Ansalone, Ciampi, Juliano, Zantu, Guitto, R. Esposito). All. Bucaro. ARBITRO Saia di Palermo (Di Salvo-Orsini). PRATO-NOCERINA PRATO(4-3-1-2) Brunelli; Beduschi, Malomo, Ghinassi, De Agostini; Corvesi, Cavagna, Casini; Disabato; Silva Reis, Benedetti. (Cassarà, Kostadinovic, Bisoli, Cristofari, Saitta, Tiboni, Papini). All. Esposito. NOCERINA (3-4-3) Aldegani; Baldan, Chiosa, Crescenzi; Daffara, Bruno, De Liguori, Garufo; Merino, Negro, Schetter. (G. Russo, Sabatino, Corapi, Mazzeo, Gavilan, Tulimieri, N. Russo). All. Auteri. ARBITRO Dei Giudici di Latina (Iorizzo-Andreoli). L’ANTICIPO Latina-Catanzaro 1-0 Venerdì sera è stato giocato l’anticipo televisivo che ha aperto la seconda giornata della Lega Pro. In campo c’erano Latina e Catanzaro: la partita è terminata 1-0 grazie alla rete (un gran tiro al volo dal limite) messa a segno da Barraco al 25’ del secondo tempo. LA SITUAZIONE CLASSIFICA Questa la situazione nel girone B dopo la prima giornata: Pisa, Latina*, Perugia, Viareggio e Catanzaro* p. 3; Frosinone (-1) 2; Andria, Nocerina, Avellino, Prato, Gubbio e Sorrento 1; Barletta, Benevento, Paganese e Carrarese 0. (* una partita in più) PROSSIMO TURNO Queste le partite in programma domenica 16 (ore 15): Avellino-Paganese; Catanzaro-Benevento; Pisa-Barletta; Frosinone-Andria; Perugia-Gubbio; Nocerina-Latina; Sorrento-Carrarese; Viareggio-Prato (questa partita dovrebbe essere anticipata a venerdì sera con inizio alle ore 20.30 per la trasmissione in diretta su Sportitalia). GIRONE A GIRONE B GIRONE C GIRONE D BORGOSESIA-ASTI 6-1 Giocata ieri BRA-SANTHIÀ Sozza di Seregno CHIAVARI-TREZZANO 5-1 Giocata ieri GOZZANO-CHIERI Sprezzola di Mestre IMPERIA-LAVAGNESE Gozzi di Siena SESTRI LEVANTE-DERTHONA Suaria di Milano (a Lavagna) TORTONA-NOVESE Bortoluzzi di San Donà di Piave VERBANIA-FOLGORE CARATESE Agostini di Bologna (a Sesto S. Giovanni) VERBANO-BOGLIASCO Papalini di Nuoro CLASSIFICA Sestri Levante, Santhià, Chieri, Bra, Lavagnese, Derthona, Chiavari*, Borgosesia* e Trezzano* p. 3; Bogliasco, Folgore Caratese, Gozzano e Verbania 1; Novese, Tortona, Imperia, Verbano e Asti* 0. (* una gara in più) ALZANO CENE-SEREGNO Marotta di Sapri ATL. MONTICHIARI-MEZZOCORONA Saccenti di Modena CARAVAGGIO-SERIATE Volpi di Arezzo CARONNESE-SANT'ANGELO Fichera di Catania FERSINA PERGINESE-DARFO Camardi di Genova (a Trento) OLGINATESE-TRENTO Rossi di Novara PERGOLETTESE-CASTELLANA Marchi di Bologna PRO SESTO-MAPELLOBONATE 0-0 Giocata ieri SAN GIORGIO-PONTISOLA Marcolin di Schio (a San Giorgio di Br.) VOGHERA-LECCO Bertani di Pisa CLASSIFICA Pro Sesto* p. 4; Atletico Montichiari, Olginatese, Voghera, Caronnese, Fersina Perginese e Pontisola 3; Lecco (-2), Alzano Cene, Castellana, Pergolettese, Seriate e Mapellobonate* 1; Trento, Caravaggio, Sant'Angelo, San Giorgio, Seregno e Mezzocorona 0; Darfo (-1) -1. (* una gara in più) CLODIENSE-TAMAI Buonocore di Marsala ESTE-UNION QUINTO Marchese di Cosenza KRAS REPEN-GIORGIONE Pedretti di Brescia LEGNAGO-SAN PAOLO 3-1 Giocata ieri MONTEBELLUNA-SANDONÀ JESOLO Guidi di Imola PORDENONE-TRISSINO VALDAGNO Liguori di Bergamo PORTO TOLLE-SANVITESE Capasso di Firenze REAL VICENZA-BELLUNO Miele di Torino SACILESE-SAMBONIFACESE Bruni di Fermo VIRTUS VECOMP-CEREA 2-1 Giocata ieri CLASSIFICA Virtus Vecomp* p. 4; Real Vicenza, Tamai, Sandonà Jesolo, Clodiense, Legnago*, Pordenone, Sambonifacese, Trissino Valdagno e Giorgione p. 3; Cerea* e Este 1; Montebelluna, Porto Tolle, San Paolo*, Union Quinto, Sacilese, Belluno, Kras Repen e Sanvitese 0. (* una gara in più) BAGNOLESE-PRO PIACENZA Curti di Milano CASTENASO-CASTELFRANCO Marini di Trieste (a San Lazzaro di S.) FORCOLI-FORMIGINE Torsello di Nichelino LUCCHESE-MEZZOLARA Zanonato di Vicenza MASSESE-FORTIS JUVENTUS Perotti di Legnano PAVULLESE-TUTTOCUOIO Sartori di Este SPAL-CAMAIORE Michieli di Padova RICCIONE-PISTOIESE La Posta di Frosinone ROSIGNANO-FIDENZA Minafra di Roma CLASSIFICA Tuttocuoio, Castelfranco, Lucchese, Fidenza e Pistoiese p. 3; Castenaso, Pro Piacenza, Bagnolese, Camaiore, Fortis Juventus, Rosignano, Mezzolara e Spal 1; Formigine, Forcoli, Massese e Pavullese 0; Riccione (-1) -1. GIRONE A GIRONE B GIRONE E GIRONE F GIRONE G GIRONE H GIRONE I ALESSANDRIA-PRO PATRIA Magnani di Frosinone BASSANO-RENATE Piccinini di Forlì BELLARIA-VALLE D'AOSTA Marinelli di Tivoli GIACOMENSE-SANTARCANGELO Losito di Pesaro MANTOVA-FANO Fanton di Lodi MILAZZO-FORLI' Petroni di Roma RIMINI-MONZA Zappatore di Taranto SAVONA-CASALE Adduci di Paola VENEZIA-CASTIGLIONE Greco di Lecce CLASSIFICA Alessandria, Forlì, Venezia, Renate e Savona p. 3; Bassano, Giacomense, Santarcangelo, Bellaria, Casale, Castiglione e Milazzo 1; Valle d'Aosta, Pro Patria, Rimini, Mantova e Fano 0; Monza (-4) -3. ARZANESE-CAMPOBASSO Colarossi di Roma CHIETI-SALERNITANA Benassi di Bologna (diretta Sportitalia) FOLIGNO-APRILIA Strocchia di Nola HINTERREGGIO-BORGO A BUGGIANO Lacagnina di Caltanissetta L'AQUILA-PONTEDERA Cangiano di Napoli NORMANNA-FONDI Reni di Pistoia POGGIBONSI-MARTINA Vesprini di Macerata TERAMO-GAVORRANO Formato di Benevento VIGOR LAMEZIA-MELFI Di Ruberto di Nocera Inferiore CLASSIFICA Aprilia, L'Aquila, Martina, Poggibonsi, Cambobasso e Chieti p. 3; Borgo a Buggiano, Normanna, Melfi, Teramo, Gavorrano e Vigor Lamezia 1; Fondi, Salernitana, Foligno, Hinterreggio, Pontedera e Arzanese 0. AREZZO-SCANDICCI Proietti di Terni BASTIA-LANCIOTTO Bianchini di Cesena CASTEL RIGONE-CASACASTALDA Sassoli di Arezzo DERUTA-TRESTINA 2-2 Giocata ieri FIESOLECALDINE-VITERBESE Montanari di Ancona FLAMINIA-PONTEVECCHIO Capezzi di San Giovanni Valdarno PIANESE-SANSEPOLCRO Meraviglia di Pistoia SPORTING TERNI-SPOLETO Camplone di Pescara TODI-PIERANTONIO Giuliani di Teramo CLASSIFICA Trestina* p. 4; Casacastalda, Fiesolecaldine, Lanciotto, Pierantonio, Sansepolcro e Spoleto 3; Bastia, Scandicci, Sporting Terni, Deruta* e Viterbese 1; Arezzo, Flaminia, Pontevecchio, Castel Rigone, Pianese e Todi 0. (* una gara in più) ANCONA-JESINA 1-1 Giocata ieri CELANO-OLYMPIA AGNONESE De Tullio di Bari CIVITANOVESE-ASTREA Magrini di Città di Castello FIDENE-SAN NICOLÒ Parrella di Battipaglia MARINO-RENATO CURI Messina di Acireale RECANATESE-ISERNIA Pasqua di L’Aquila SAMBENEDETTESE-AMITERNINA Fabbri di San Giovanni Valdarno TERMOLI-SAN CESAREO Gironda Veraldi di Bari VIS PESARO-MACERATESE Andreini di Forlì CLASSIFICA Ancona* p. 4; Vis Pesaro, San Cesareo, Astrea, Fidene, Olympia Agnonese e Sambenedettese 3; Jesina* 2; Celano, Amiternina e Recanatese 1; Civitanovese, Renato Curi, San Nicolò, Termoli, Maceratese, Marino e Isernia 0. (* una gara in più) ARZACHENA-ANZIOLAVINIO Lombardi di Brescia CIVITAVECCHIA-PALESTRINA Accomando di Olbia HYRIA NOLA-BUDONI Chindemi di Viterbo ISOLA LIRI-TORRE NEAPOLIS Paterna di Teramo LUPA FRASCATI-CYNTHIA De Luca di Ercolano (Gianni di Roma, pc) PORTO TORRES-TORRES Zuliani di Vicenza SARNESE-OSTIA MARE Pancaldo Trifirò di Barcellona PdG SELARGIUS-SANT’ELIA Fracassi di Campobasso (a Villacidro) SORA-CASERTANA D'Annibale di Marsala CLASSIFICA Porto Torres, Torres, Arzachena, Sarnese, Sora, Isola Liri, Lupa Frascati e Torre Neapolis p. 3; Hyria Nola e Palestrina 1; Anziolavinio, Casertana, Civitavecchia, Cynthia, Sant'Elia, Ostia Mare, Selargius e Budoni 0. BATTIPAGLIESE-ISCHIA Di Stefano di Brindisi BISCEGLIE-FORTIS TRANI Scarica di Castellammare di Stabia CTL CAMPANIA-BRINDISI 0-0 Giocata ieri FOGGIA-FRANCAVILLA Boggi di Salerno (a porte chiuse) INTERNAPOLI-NARDÒ 1-0 Giocata ieri MATERA-GROTTAGLIE Massimi di Termoli POTENZA-MONOSPOLIS Fourneau di Roma SANT’ANTONIO ABATE-POMIGLIANO Ranaldi di Tivoli TARANTO-GLADIATOR Mei di Pesaro CLASSIFICA Ctl Campania* p. 4; Ischia, Monospolis, Matera, Francavilla e Pomigliano 3; Brindisi* 2; Internapoli*, Foggia, Gladiator e Bisceglie 1; Trani**, Taranto**, Battipagliese, Potenza, Grottaglie, Nardò* e Sant'Antonio Abate 0. (**una in meno,* una in più) ACIREALE-COSENZA Strippoli di Bari AGROPOLI-LICATA Calogiuri di Lecce CITTA’ DI MESSINA-SAMBIASE Fiorini di Frosinone COMPRENSORIO MONTALTO-GELBISON Scatigna di Taranto COMPRENSORIO NORMANNO-VIBONESE Mansi di Nocera Inferiore NISSA-RAGUSA Luciano di Lamezia Terme (a Licata) NOTO-MESSINA Tesi di Pistoia RIBERA-PRO CAVESE Diomaiuta di Albano Laziale SAVOIA-PALAZZOLO Cenami di Rieti CLASSIFICA Messina, Savoia, Comprensorio Normanno, Gelbison, Sambiase e Agropoli p. 3; Comprensorio Montalto, Cosenza, Licata, Nissa, Noto e Vibonese 1; Palazzolo, Città di Messina, Ribera, Pro Cavese, Acireale e Ragusa 0. 20 LA GAZZETTA SPORTIVA DOMENICA 9 SETTEMBRE 2012 FORMULA 1 GP ITALIA IL VIA ALLE 14 DIRETTA SU RAI 1, TEMPO REALE SU WWW.GAZZETTA.IT METEO: POCO NUVOLOSO. TEMPERATURA SUI 27˚ I TEMPI QUALIFICHE 1 1. ALONSO 2. HAMILTON 3. BUTTON 4. ROSBERG 5. DI RESTA 6. MASSA 7. VETTEL 8. MALDONADO 9. SENNA 10. RAIKKONEN 11. PEREZ 12. SCHUMACHER 13. KOBAYASHI 14. WEBBER 15. VERGNE 16. RICCIARDO 17. D’AMBROSIO ELIMINATI 18. KOVALAINEN 19. PETROV 20. GLOCK 21. PIC 22. KARTHIKEYAN 23. DE LA ROSA 24. HÜLKENBERG QUALIFICHE 2 1. ALONSO 2. BUTTON 3. DI RESTA 4. HAMILTON 5. MASSA 6. ROSBERG 7. SCHUMACHER 8. KOBAYASHI 9. VETTEL 10. RAIKKONEN ELIMINATI 11. WEBBER 12. MALDONADO 13. PEREZ 14. SENNA 15. RICCIARDO 16. D’AMBROSIO 17. VERGNE QUALIFICHE 3 1. HAMILTON 2. BUTTON 3. MASSA 4. DI RESTA 5. SCHUMACHER 6. VETTEL 7. ROSBERG 8. RAIKKONEN 9. KOBAYASHI 10. ALONSO 1’24"175 1’24"211 1’24"672 1’24"689 1’24"875 1’24"882 1’25"011 1’25"103 1’25"135 1’25"151 1’25"300 1’25"302 1’25"317 1’25"556 1’25"649 1’25"728 1’25"834 1’26"382 1’26"887 1’27"039 1’27"073 1’27"441 1’27"629 1’24"242 1’24"255 1’24"345 1’24"394 1’24"505 1’24"515 1’24"675 1’24"683 1’24"687 1’24"742 1’24"809 1’24"820 1’24"901 1’25"042 1’25"312 1’25"408 1’25"441 1’24"010 1’24"133 1’24"247 1’24"304 1’24"540 1’24"802 1’24"833 1’24"855 1’25"109 1’25"678 GP2 ALLE 10.30 GARA-2 Filippi che rientro Valsecchi sesto allunga su Razia (ro.chi.) Grande rientro in GP2 per Luca Filippi, che ieri a Monza ha dominato gara-1 con la vettura della Coloni bissando il successo 2011. Sul podio anche Cecotto Jr ed Ericsson. Bel passo avanti in chiave titolo per Davide Valsecchi, 6˚, che ha allungato in classifica a +8 sul rivale Razia, ritirato. Oggi in gara-2 (ore 10.30, diretta tv su Rai 2) Valsecchi scatta 3˚; in pole c’è Coletti (Rapax). In GP3 vittoria del tedesco Daniel Abt. 4 BIGLIETTI DA 80 € Oggi a Monza (5.793 m) si corre l’83˚ GP d’Italia, 13a prova (su 20) del Mondiale. In programma 53 giri per 306,720 km 23 Pole per Lewis L’inglese è a -1 dalle 24 di Nelson Piquet e Niki Lauda S Programma Gara alle 14 su Rai 1. Tempo reale su Gazzetta.it S Biglietti Da 80 a 570 euro 22 Pole per Fernando Nel 2012 ne ha firmate due: Gran Bretagna e Germania S Viabilità La zona dell’Autodromo non è raggiungibile con auto e moto private. Bisogna lasciare l’auto nei parcheggi P+Bus navetta o in quelli predisposti dall’Autodromo a Biassono. Dai parcheggi a pagamento partono bus navetta gratuiti (oppure 3 euro per chi non ha il biglietto del parcheggio) S Classifiche Piloti: 1. Alonso 164 2. Vettel 140 3. Webber 132 4. Raikkonen 131 5. Hamilton 117 6. Button 101 7. Rosberg 77 8. Grosjean 76 9. Perez 47 10. Schumacher 35 11. Massa 35 Costruttori: 1. Red Bull 272 2. McLaren 218 3. Lotus 207 4. Ferrari 199 Colpaccio McLaren Alonso, ancora jella Hamilton e Button monopolizzano la prima fila a Monza Un guaio frena lo spagnolo (10˚), Massa fa l’exploit: 3˚ PINO ALLIEVI MONZA È andata male. Ma il sabato non conta. Meglio pensare a quello che accadrà oggi quando Fernando Alonso sarà costretto a recuperare dalla 10a posizione al via per spingersi il più avanti possibile e difendere la testa del Mondiale. Miracolo possibile? Chissà. A Valencia ha trionfato scattando dall’11o posto, in Malesia dal 9o: Fernando sa come si fa. Stavolta avrà, in più, l’aiuto dei 100mila attesi a Monza per una festa rossa che è diventata rituale, come certe ricorrenze religiose. Dice Niki Lauda: «Sarà dura...». Verissimo. Speranza Ma c’è una Ferrari, quella di Felipe Massa, che scatta 3a dietro alle McLaren di Hamilton (pole agevole) e Button. Dice Montezemolo: «Chiediamo a Massa di provare a vincere, è lui il pilota su cui facciamo affidamento, Felipe sa cosa deve fare. Abbiamo una macchina molto competitiva. Con cui la pole sarebbe stata tra le più facili, ma Alonso non parte sicuramente per arrivare decimo...». La Ferrari ci crede e lo dice. Lo spagnolo ci crede e si tiene ogni considerazione per sé, Massa è nel mezzo in un ruolo scomodo. Bilico Da un lato Felipe ha la responsabilità enorme di stare davanti a due tipi come Hamilton e Button, dall’altra sa che se si troverà nelle prime posizioni con Alonso subito dietro, dovrà farsi da parte per favorire il compagno, malgrado abbia bisogno di un piazzamento di eccellenza se vuol trovarsi una guida nell’eventuale dopo-Ferrari. Mai nulla facile... Frenata La vera sorpresa della vigilia di Monza è stata proprio la McLaren, che in teoria avrebbe dovuto dare un secco distacco a tutti e invece non l’ha fatto. Tanto che un Alonso ai normali standard di rendimento avrebbe portato la rossa in pole. Invece, proprio quando si è avviato per il giro lanciato, Fernando ha sentito qualcosa che non funzionava nel retrotreno. «Forse una foratura», ha detto via radio. No. Aveva ceduto la barra di torsione. E addio a tutto. È stato il quarto guaio importante in due giorni, dopo che venerdì aveva rotto il motore, un disco dei freni, il cambio. La riparazione sarà effettuata stamane. Ma la F2012, in compenso, è apparsa ottimamente bilanciata per Monza, dove serve un assetto che consenta di avere aderenza nelle varie curve ma anche velocità nei quattro tratti in cui si Fernando Alonso, 31 anni, nel 2012 ha vinto in Malesia, a Valencia e in Germania COLOMBO viaggia a oltre 300 orari. «Devo fare una bella partenza», commenta Alonso. Sorpasso Massa è invece obbligato a scattare a razzo per tentare di contenere le McLaren. Altrimenti la fuga del duo Hamilton-Button potrebbe concludersi al traguardo. Il bello è che accanto a Massa (l’ottimo Di Resta, con la Force India, è stato retrocesso da 4o a 9o per la sostituzione del cambio) ci sarà il generoso Schumi, capace di precedere Vettel con una Red Bull minore (rotto di nuovo l’alternatore al mattino, troppo carico aerodinamico) e il compagno Rosberg. Rischio Altra delusione per la Lotus che, malgrado il gradito caldo (asfalto a 41˚) non aveva sufficiente tenuta di strada. Raikkonen l’ha pagata piazzandosi 7o. Il vero guaio di Alonso è avere tutti questi piloti forti (c’è anche Kobayashi 8o) davanti e decisi a difendere la posizione in una gara in cui le Pirelli dure e medie hanno prestazioni vicine. Per giunta l’asfalto di Monza non è abrasivo e c’è chi tenterà di fare una sola sosta. Insomma, una gara sul filo del rasoio, apertissima, appassionante e col brivido dell’imbuto alla chicane dopo il via, spesso teatro di incidenti. Con la Ferrari chiamata all’impossibile, che per lei è la normalità. © RIPRODUZIONE RISERVATA Codice cliente: 5104377 DOMENICA 9 SETTEMBRE 2012 LA GAZZETTA SPORTIVA 21 LA SORPRESA «HO MESSO LA VOSTRA BANDIERA SUL CASCO PERCHÉ SI CORRE SU UNA PISTA CHE ADORO PER VELOCITÀ E CALORE DEL TIFO» Lewis: «Non avevo capito che lui era in difficoltà» DAL NOSTRO INVIATO ANDREA CREMONESI MONZA Negli ultimi 10 anni, chi è partito in pole qui ha vinto. Tutti, tranne uno. «Sì, io nel 2009!», sorride Lewis Hamilton davanti alle statistiche che riassumono la sua tradizione negativa su un tracciato che ama e continua ad elogiare da giovedì, quasi volesse esorcizzarlo. Anzi, ieri l’inglese ha voluto mettere sul suo casco giallo una banda tricolore, subito dietro la zona della visiera. «Ho messo la vostra bandiera perché questo è un DAL NOSTRO INVIATO LUIGI PERNA MONZA «Ho un problema, torno ai box». Mancano appena quattro minuti alla fine delle qualifiche decisive, quando Fernando Alonso chiama via radio il muretto. Un giro abortito e solo l’ultimo a disposizione per dare l’assalto a una pole che pareva ipotecata. Invece niente. La barra antirollio della sospensione posteriore si è allentata. Lo rimandano in pista per un tentativo disperato, ma non serve. Game over. «Nel giro di lancio la macchina era a posto. Ma appena ho cominciato a spingere per il primo tentativo cronometrato, è venuto fuori il guaio, i tecnici lo hanno visto sulla telemetria, ma era impossibile ripararlo in tempo. Sono tornato in pista per guadagnare almeno una posizione, ma avevamo perso troppo nelle prestazioni». Fatalità La colpa è di un fermo che ha ceduto. Un pezzo da tre euro. Abbastanza però per azzoppare la corsa di Alonso, che aveva il primo tempo in tasca e si è ritrovato decimo. «Si è rotto un pezzo Ferrari usa da 15 anni. Non c’entrano l’affidabilità e i rischi legati allo sviluppo. In evento speciale. Si corre su una pista che adoro per la velocità e per il calore del tifo appassionato. Un circuito mitico sul quale vorrei anch’io scrivere una pagina di storia. Ecco, il Tricolore è una forma di rispetto verso i tifosi. Nel vostro Paese ho gareggiato con i kart dai 14 ai 16 anni. Stagioni stupende, con grandi ricordi e campionati di altissimo livello per qualità dei partecipanti, team, Case». Obiettivo Ora, dopo aver paga- to pegni salatissimi alla sfortuna o ai propri errori (due anni fa, a pochi km dal traguardo, andò a sbattere a Lesmo mentre era sul podio virtuale) ha la grande occasione non solo di vincere, ma di rilanciarsi nel Mondiale, considerato che c’è la possibilità di recuperare tanti punti ad Alonso. «Non sapevo che Fernando aveva avuto guai nella qualifica. Ho notato in tv, mentre stavo facendo il primo giro, che aveva rinunciato. Quando invece mi sono rilanciato, immaginavo fosse davanti a me e per questo ho continuato a spingere. Questa pole è una mezza sorpresa, perché ero andato molto meglio nelle libere: non pensavo che il mio giro fosse suffi- ciente per stare davanti. Nel secondo tentativo ero un paio di decimi più veloce, ma mi sono ritrovato davanti Raikkonen e le due Ferrari. Così non sono riuscito a migliorare. Ma non posso lamentarmi». Futuro Hamilton parla anche del futuro. «Distrazioni? Non ne ho avute in questo weekend che è stato sinora abbastanza positivo. Ho avuto un sostegno dalla mia fami- Carattere Fernando «Persa una pole che era sicura Ora vado subito all’attacco» «Starò attento al via per evitare incidenti e poi sfrutterò il potenziale della vettura» Lewis Hamilton, 27 anni, sfoggia il tricolore sul casco EPA ce sicuro Alonso, leader del Mondiale con tre vittorie —. È stata una pena vedersela scappare. In Q1 ho girato in 1’24"175 con le gomme dure. In Q2 ho fatto 1’24"242 con facilità. E in Q3 avrei migliorato almeno di altri 2 decimi. Non c’era occasione migliore per avvantaggiarsi sui rivali. Invece dovremo rimontare. Cercando di sfruttare il potenziale in gara». Indovino Impresa impossibile? Sbagliato. Alonso non vuole illudere, non promette miracoli, ma è pronto a stupire. «L’esempio più recente è Valencia, ma è anche stata una gara quasi unica (vinse partendo 11˚; n.d.r.). Non posso garantire alla gente che vinceremo ma io continuo a crederci al 100%. Alla prima curva bisognerà attaccare, tenendosi un margine di sicurezza per evitare toccate, anche se ho già detto che tra i sei in lotta per il titolo chi non può permettersi uno "zero" sono gli altri. Fortune e sfortune si bilanciano. Io non sono in testa per fortuna. E la sfortuna che ho avuto a Spa con l’incidente toccherà anche agli altri. Sono certo che lasceremo Monza avendo guadagnato punti su almeno tre o quattro rivali». © RIPRODUZIONE RISERVATA « « Nel giro di lancio la macchina era a posto. Ho iniziato a spingere, poi ecco il guasto Sono certo che me ne andrò da qui guadagnando punti su tre o quattro rivali due giorni si sono sommate tante sfortune (rotti un freno, un motore e un cambio nelle libere; n.d.r.), ma è solo una casualità. Però dobbiamo fare più attenzione ai dettagli». Schumi amico Nella zona delle interviste, appena uscito da quella centrifuga di emozioni, tensione e velocità che è un giro alla morte sulle curve e i rettilinei di Monza, circondati da una folla impazzita, il ferrarista è stato consolato pure dal rivale Michael Schumacher, che si è avvicinato per chiedergli che cosa fosse successo. Fernando aveva gettato il cuore nella mischia, inscenando una guerra stellare con Hamilton a suon di tempi record. Fino all’epilogo indesiderato. «Non ho dubbi che stavolta avrei fatto la pole — di- clic Pensieroso Alonso scuro in volto nel box Ferrari. Oggi partirà dalla quinta fila REUTERS BANCO SANTANDER SPONSOR ROSSO FINO AL 2017 La Ferrari ha rinnovato fino al 2017 con il Banco Santander, sponsor anche del GP d’Italia. L’importante banca spagnola è legata al Cavallino dal 2010. glia e dagli amici che è sempre stato incredibile». Dal canto suo Martin Whitmarsh, il capo del team, chiude così la questione: «Non ho parlato con lui in questi giorni dell’argomento 2013 e non intendo farlo. Voglio concretizzare questa prima fila con una doppietta nella speranza che si possa poi continuare così sino a fine campionato. Perché, se ne saremo capaci, potremmo anche vincere questo Mondiale. Poi, la prossima settimana ci siederemo intorno a un tavolo. Se ritengo possibile che Lewis vada via? Lo dubito». © RIPRODUZIONE RISERVATA LA TECNICA Ferrari k.o. per la barra antirollio Quando sentiva odore di pole, Fernando Alonso ha avuto la terza noia del week end monzese. Dopo motore, cambio e freno anteriore sinistro, a bloccarlo ieri è stato un elemento della sospensione posteriore, quasi sicuramente la barra antirollio, come verificheranno stamane i meccanici quando sulla monoposto sarà possibile sostituire i pezzi danneggiati. Che sia la barra o l'ammortizzatore inerziale non cambia, visto che entrambi gli elementi possono essere sostituiti senza subire alcuna penalità. Il cedimento è avvenuto all'improvviso all'inizio della fase calda della qualifica decisiva. Con lo schema di sospensione pull rod, adottato quest’anno dalla F2012 (nella foto un particolare del retrotreno), le sostituzioni dei vari elementi sono diventate molto più complicate. Se il cedimento è avvenuto sulla barra, la sua sostituzione con il vecchio schema push rod forse sarebbe stata attuabile in pochi minuti. D’altronde questo è uno degli scotti che certe innovazioni tecniche comportano ed è così per quasi tutte le monoposto del mondiale 2012. La eventuale rottura dell’ammortizzatore idraulico sarebbe invece stata quasi impossibile anche con il vecchio schema sospensivo. Giorgio Piola © RIPRODUZIONE RISERVATA Codice cliente: 5104377 Codice cliente: 5104377 22 LA GAZZETTA SPORTIVA DOMENICA 9 SETTEMBRE 2012 FORMULA 1 GP ITALIA MONTEZEMOLO DAL NOSTRO INVIATO LUIGI PERNA MONZA Il tempio della velocità è come la Scala per la musica. Misto di passione, mondanità e personaggi famosi. Sfilano il capitano interista Javier Zanetti e la stella del basket NBA Pau Gasol, invitato dall’amico Fernando Alonso. Ci sono Lapo Elkann e Marco Tronchetti Provera. Si rivedono Piero Ferrari e Jean Alesi. E non poteva mancare il presidente Luca di Montezemolo, arrivato a tifare Ferrari all’indomani del summit a Maranello con Jean Todt e Bernie Ecclestone per parlare del futuro della F.1. Tra un abbraccio al «cowboy» Arturo Merzario, una scenetta divertente con Niki Lauda portato a braccetto come un pensionato, e un premio alla carriera ricevuto dallo stesso Ecclestone, il numero uno della rossa ha toccato molti argomenti caldi. Vai Felipe A cominciare dalla QUANTI VIP A MONZA In edicola a 3,99 euro con la Gazzetta la bandiera Ferrari «Massa sa che cosa fare per la riconferma: vincere!» Il presidente sul futuro del brasiliano: «Ho detto a Domenicali di aspettare, è una scelta delicata». Sul vertice con Todt ed Ecclestone: «Un ottimo dialogo» stretta attualità, vista la delusione bruciante delle qualifiche. «Dire che sono scontento è poco. Era una delle pole più facili che mai abbia visto, poi capitava a Monza e dopo aver perso tanti punti a Spa per un incidente senza colpa. Mi dispiace per il guasto di Alonso, che era il più veloce. Ma abbiamo Massa terzo, che deve provare a vincere. Lo chiediamo per lui e per la Ferrari. Felipe sa che cosa deve fare per essere confermato, abbiamo bisogno di punti nel Mondiale co- « Per Alonso partire decimo è dura, ma sarei sorpreso di non vederlo sul podio JACKIE STEWART 3 VOLTE IRIDATO DI F.1 struttori, e ho detto a Domenicali di aspettare, perché è una scelta delicata. Senza contare che abbiamo già visto Fernando rimontare in gara, perciò mi aspetto un’altra storia». e se ci penso ho ancora il mal di stomaco, ma con Raikkonen avevamo vinto subito dopo il ritiro di Schumi, dimostrando che i piloti passano, ma la Ferrari resta». Amarcord Al mattino Monteze- Due start? La domanda, però, molo, accompagnato dai figli, aveva ricordato le tante emozioni legate a Monza, dove «ho vinto il primo Mondiale da direttore sportivo con Lauda nel 1975 e altre volte con Schumacher e Alonso. È vero, con Fernando abbiamo solo sfiorato il titolo il primo anno, « È un peccato che Fernando abbia avuto un guaio, perché avrebbe fatto la pole NIKI LAUDA 3 VOLTE IRIDATO F.1 re le corse su iPhone e iPad. Correre i GP alle due del pomeriggio a luglio e agosto, con la gente al mare, è sbagliato. E le gare sono troppo lunge. Si potrebbe anche pensare a due partenze». è se resterà ancora a lungo in F.1, dopo qualche frase di Montezemolo parsa un messaggio in codice. Ma il clima sembra più disteso, dopo il colloquio a Maranello con Federazione e detentore dei diritti: «C’è stato un ottimo dialogo». Facile intuire di cosa si sia par- lato. «Innanzitutto di costi. Non si possono passare 24 ore al giorno in galleria del vento, per sviluppare delle piccole bandelle aerodinamiche da astronave che non interessano a nessuno. Per pubblico e tv serve altro. Poi la ricerca tecnologica. La F.1 deve restare estrema, parlare di auto elettriche è una barzelletta. Quest’anno presenteremo la prima Ferrari stradale con il Kers, ma il travaso deve continuare. Infine gli aspetti commerciali. Bisogna rivolgersi di più ai giovani, affinché possano guarda- Motori turbo Molti sono cavalli di battaglia già ribaditi più volte da Montezemolo. Che torna sul tema della terza vettura Ferrari, «sempre più d’attualità vista la crisi economica che colpisce soprattutto i piccoli team», e quello dei test durante l’anno «di cui non siamo più di- « « « Sono qui per Nando. L’ho conosciuto a Los Angeles e volevo ricambiare PAU GASOL STELLA DEL BASKET NBA La McLaren farà primo e secondo. Lo spagnolo deve pensare a finire davanti a Vettel ARTURO MERZARIO EX PILOTA FERRARI Con una Ferrari del genere sono fiducioso: ci sono tutti i presupposti per fare bene LAPO ELKANN IMPRENDITORE I RIVALI BUTTON DECISO: «NON IMPORTA CHI HAI ACCANTO ALLA PRIMA FRENATA, MA GUAI AD ESSERE TROPPO AMBIZIOSI» Vettel non si illude: «Siamo lenti sul dritto e in curva» Il tedesco della Red Bull: «Difficile risalire come in Belgio, la tattica qui conta meno» DAL NOSTRO INVIATO ANDREA CREMONESI MONZA «Exciting but not disappointing»: Martin Whitmarsh traccia il confine che i suoi due piloti non dovranno superare alla staccata della Prima variante, il momento forse più delicato che attende la McLaren oggi pomeriggio. Una frenata che dovrà essere eccitante, dunque, ma non deludente per gli uomini di Woking, perché Lewis Hamilton e Jenson Button, separati da 16 punti, restano sì liberi di correre ma con la testa sulle spalle. L’occasione è troppo ghiotta: la McLaren ha centrato la terza pole consecutiva e ha monopolizzato la prima fila come non gli accadeva dalla Malesia (è la 62a volta che accade e ciò le vale il primato assoluto), adesso la missione è vincere e accorciare il distacco da Alonso. «L’obiettivo è chiaro: dobbiamo ottenere il massimo dei punti, spingendo forte ed evitando di fare errori», sottolinea il titolare della scuderia. Duello Ma ciò non toglie che quel duello ai via sarà molto interessante. «Come affronteremo la prima curva? Lottando», promette Hamilton, che ancora tiene la McLaren sulle spine per il futuro. «Non importa chi hai accanto, la prima curva è sempre interessante, specialmente qui, dove ci arrivi dopo un lungo rettifilo. Ma non bisogna essere troppo ambiziosi, si rischia di combinare guai», replica Button, vincitore a Spa, che si sente ancora in corsa per il titolo. Per Jenson, poi, la battaglia per il successo non si ridurrà a una lotta in famiglia: «Massa scatta terzo ed è in un’ottima posizione, sono contento per lui, meritava questo risultato dopo tante gare amare. E occhio pure a Vettel. Una settimana fa è riuscito a rimontare malgrado partisse 10˚, per cui lo considero tra i possibili candidati alla vittoria. Alonso? Anche lui può rimontare». Vettel Il campione del mondo non sa che gara attendersi, dopo che ieri è passato dalla depressione delle libere, quando è stato tradito dall’alternatore come a Valencia (ha ceduto una nuova versione che ha debuttato a Spa), alla soddisfazione di essere comunque riuscito a centrare il sesto tempo (diventato quinto per la penalizzazione inflitta a Di Resta): «È più di quanto mi aspettassi. Non siamo abbastanza veloci sul dritto e... neppure in curva. In configurazione gara andiamo meglio, ma Ferrari e McLaren sono fuori portata. Non credo che ci sia la possibilità di vincere, anche perché al contrario del Belgio non si può giocare molto con la strategia. I guai di Alonso? Al sabato non si assegnano punti, temo che in gara sarà molto competitivo». © RIPRODUZIONE RISERVATA Codice cliente: 5104377 DOMENICA 9 SETTEMBRE 2012 LA GAZZETTA SPORTIVA 23 SUPERBIKE GP GERMANIA d C’È y HA DETTO CHECA SESTO S su Alonso «Era una delle pole più facili che abbia mai visto, poi capitava a Monza. Mi dispiace per il guasto di Alonso, che era il più veloce» S Vertice rosso Il capo della Scuderia Stefano Domenicali, 47 anni, e il presidente Ferrari Luca di Montezemolo, 65. Sotto Montezemolo con il vice presidente del Cavallino Piero Ferrari LAPRESSE/ANSA S sposti a fare a meno, per gli sponsor e per dare un’opportunità ai giovani di provare in F.1. Alcuni si devono dare una calmata e penso a quel tale... Grosjean». Il patto della Concordia? «Alla fine firmeranno tutti, ma qualche team rischia di restare senza sponsor». La prossima svolta bussa alle porte: dal 2014 si passa ai motori turbo. «E certo non è il momento più adatto, considerando le spese che imporrà alle squadre. Però ci fa piacere l’aspetto della ricerca, di certo il suono avrà meno fascino dei 12 e 10 cilindri». Nei box si è pure intrattenuto con il progettista Rory Byrne, uno degli artefici del periodo d’oro di Schumi. «Se abbiamo parlato di protezioni per la testa? No, però è un elemento su cui dovremo riflettere, perché un’auto che decolla come a Spa è ormai l’unico elemento di pericolo per i piloti». © RIPRODUZIONE RISERVATA su Massa «Abbiamo bisogno di punti nel Mondiale costruttori. Il 2013? Credo che se Felipe rimarrà alla Ferrari sarà contento» Ferrari: «In gara recupereremo» C’era tutta la famiglia della Ferrari ieri accanto a Luca di Montezemolo sul circuito di casa: da Piero Ferrari, alla figlia Antonella al nipote Enzo junior. Con loro anche Lapo Elkann, a rappresentare la famiglia Agnelli. Se ne sono andati tutti con il dispiacere di non aver potuto assistere a una pole position che sembrava davvero a portata di mano per Alonso dopo le brillanti prestazioni offerte dallo spagnolo nelle libere e nelle prime due fasi della qualifica. «Sì, dopo aver visto che cosa era stato in grado di fare nelle prime qualifiche pensavo davvero che Fernando potesse conquistare la pole - ha detto Piero Ferrari - un peccato ma questo fine settimana abbiamo avuto un po’ di problemi con l’affidabilità. La macchina però c’è e lo ha dimostrato Felipe Massa, che ha disputato fin qui un ottimo fine settimana. Non mi sorprende la sua ripresa, la macchina è cresciuta e lui ci si trova più a suo agio. Speriamo continui così anche in gara, dove ci attendiamo un bel recupero anche di Alonso». a.cr. © RIPRODUZIONE RISERVATA «Fernando mi ha aiutato durante il giro veloce, io avrei dovuto trainarlo dopo» DAL NOSTRO INVIATO ANDREA CREMONESI MONZA S su Grosjean «I giovani che corrono in Formula 1? Alcuni si dovrebbero dare una calmata e penso a quel tale... Grosjean» S DELUSI IERI LA FAMIGLIA AL COMPLETO Felipe sente la pressione: «A Maranello è normale» su Byrne «Se abbiamo parlato di protezioni per la testa? No, però è un elemento su cui dovremo riflettere: un’auto che decolla è ormai l’unico pericolo per i piloti» E adesso le speranze del popolo rosso di vedere un ferrarista sul gradino più alto del podio sono riposte tutte su di lui. Su un Felipe Massa che non finisce nei primi tre da quasi due anni (terzo in Corea), che non vince da quasi quattro (Brasile 2008) e che soprattutto non sa ancora se il prossimo anno indosserà la tuta con il Cavallino sul petto. «Questa gara è importante per me e per il team — confida Massa che non partiva così avanti dal GP del Canada 2011—- ma la affronto con estrema fiducia perché la macchina è veloce ed è a posto sia in fase di frenata, sia nell’affrontare le curve. Questo ci permette di compensare la mancanza di velocità sul dritto». Piano Con due macchine costantemente nei quartieri alti della lista dei tempi, il team aveva escogitato una strategia, fondata sul gioco delle strategie che su questa pista riveste una importanza capitale: «Fernando mi ha aiutato nel primo giro veloce, io avrei dovuto fargli da traino nel suo». Fuori Alonso, Massa si è dovuto dare da fare da solo: «E aver fatto il mio miglior tempo della giornata proprio alla fine senza scie mi rende ottimista per la gara. È davvero un peccato che Alonso abbia avuto un guasto perché sarebbe stato lì davanti. Ma con questa Ferrari può certamente recuperare e portare a casa punti importanti». Pressione Il presidente Monte- zemolo è stato piuttosto chiaro: «Massa deve provare a vincere, è importante per lui e per la Ferrari», facendo chiaramente capire che queste sono gare che non si possono sbagliare in chiave di rinnovo del contratto. «Felipe potrà sfruttare la sua posizione di partenza per andare all’attacco», sottolinea il d.t. Fry. «Sotto pressione — « Peccato per il mio compagno, ma con questa macchina può rimontare FELIPE MASSA A MARANELLO DAL 2006 spiega Felipe —? Quando guidi per la Ferrari la pressione c’è sempre. Bisogna solo restare concentrati sulla gara e cercare di fare il massimo. Battere le McLaren? Ci proverò, in qualifica ho reso loro due decimi ma le cose in gara possono cambiare. So che sono forti, ma ci attendono 53 giri a tutto gas e di certo farò di tutto per vincere». Tabù Su una pista che nè lui nè chi lo precede sullo schieramento è mai riuscito a domare: «È vero che in F.1 su questa pista non sono mai riuscito a vincere, ma nelle categorie minori l’ho fatto in diverse occasioni. Monza mi piace, è il mio secondo gran premio di casa e sarebbe fantastico tornare a vincere proprio davanti al nostro pubblico». © RIPRODUZIONE RISERVATA Taccuino ASTA PER I TERREMOTATI PROPOSTA FIA Cavallino per l’Emilia Il casco intelligente Una Ferrari 599 Fxx in coppia. L’hanno comperata per 1,4 milioni di euro Ben e Kristin, acquirenti californiani, a un’asta per aiutare le famiglie delle vittime del terremoto dell’Emilia. E la McLaren, dal canto suo, ha messo all’asta due tute firmate da Hamilton e Button. MILANO ROSSA Anche oggi, a Milano in Piazza Liberty, verrà allestito un Villaggio Ferrari Store, con simulatori di guida e per i bambini una pista per bici e auto a pedali. Un Casco Elettronico che dà l’allarme ai soccorritori e «Operation Smile», una onlus che si dedica a interventi chirurgici gratuiti in oltre 60 Paesi del mondo: sono le iniziative presentate a Monza da Todt. SICUREZZA L’Autodromo Nazionale non è solo competizione. A ottobre riparte «Oggi in pista, domani in strada», un programma rivolto agli studenti di 3a media, con l’obiettivo di trasmettere ai giovani le prime nozioni sulla sicurezza stradale. I tempi della Superpole del GP Germania, 12˚ round del Mondiale Superbike al Nürburgring (5.137 m): 1. Biaggi (Ita-Aprilia) 1’53"855 media 162,428 km/h 2. Sykes (GB-Kawasaki) 1’53"904 3. Melandri (Ita-Bmw) 1’53"912 4. Laverty (Irl-Aprilia) 1’54"148 5. Rea (GB-Honda) 1’54"300 6. Checa (Spa-Ducati) 1’54"322 7. Camier (GB-Suzuki) 1’55"165 8. Baz (Fra-Kawasaki) 1’55"734 Superpole 2 9. Giugliano (Ita-Ducati) 1’54"540 10. Davies (GB-Aprilia) 1’54"800 11. Zanetti (Ita-Ducati) 1’55"671 12. Haslam (GB-Bmw) 1’55"082 Superpole 3 13. Fabrizio (Ita-Bmw) 1’56"290 14. Hopkins (Usa-Suzuki) 1’56"530 15. Canepa (Ita-Ducati) senza tempo 16. Salom (Spa-Kawasaki) senza tempo QUALIFICHE BOLLENTI AL NÜRBURGRING Biaggi graffia «Pole più bella con Melandri nella scia» PAOLO GOZZI NÜRBURGRING (Germania) Finora si sono solo sfiorati, adesso comincia il duello vero. Scivolato a -18,5 punti da Marco Melandri, nuovo padrone Superbike, Max Biaggi in Superpole ha ritrovato gli occhi di tigre e oggi sogna il controsorpasso. Non gli è bastata la 5a pole, 1a in stagione: ha piazzato 2 giri fenomenali in faccia a Melandri, che gli si era incollato alla ruota per innervosirlo. Al primo tentativo Max ha stabilito il nuovo primato della pista con 1’53”855 contro 1’53”912 dell’inseguitore. Poi, con le gomme finite, ha sparato 1’53”904, due decimi meglio di Melandri. Confronto È l’antipasto di due sfide bollenti: 20 giri ciascuna con 50 punti (su 150) in gioco. «Frenavo e acceleravo di continuo per non dare riferimenti (Laverty e Baz sono passati, n.d.r.), ma poi me ne sono fregato: andare così forte è ancora più bello quando c’è qualcuno che tenta inutilmente di prenderti la scia», graffia Max. Galvanizzato dai progressi Bmw, arrivata alla gara di casa in testa anche nel Mondiale Costruttori, Melandri ha un dubbio. «La moto è molto aggressiva e non potrò utilizzare la gomma più soffice e competitiva, mentre penso che Biaggi ce la possa fare». Anche Max fa pretattica: «Sykes (2o tempo, n.d.r.) ha un passo gara migliore e forse pure Melandri». Danni È già finita l’avventura di Niccolò Canepa che si è fratturato in 6 punti la gamba destra nelle libere: è stato operato ad Adenau. E lo spagnolo David Salom ha picchiato forte la testa. Non corre rischi ma è a Coblenza per controlli. © RIPRODUZIONE RISERVATA riecco la Pedron S Mondiale 1. Melandri (Ita-Bmw) 308,5 p. 2. Biaggi (Ita-Aprilia) 290 3. Sykes (GB-Kawasaki) 267,5 4. Checa (Spa-Ducati) 233,5 S Oggi Su La 7 oggi alle 12, diretta gara-1; 16.10 differita gara-2, in diretta alle 15.30 su Eurosport, che offre anche Stock 1000 (10.30) e Supersport (13.30) Eleonora, bacio per premio Max riceve il bacio della compagna Eleonora Pedron. Era da Misano (10 giugno) che l’ex Miss Italia non si vedeva ai GP ALEX PHOTO PER SIC L’INIZIATIVA BENEFICA Schwantz, 1800 km in bici da Donington al GP Misano Il GP della Riviera Romagnola della prossima settimana a Misano, si annuncia tutto nel nome di Marco Simoncelli, a cui è intitolata la pista. Moltissime le iniziative che si svolgeranno a partire da giovedì. La più clamorosa vede impegnato Kevin Schwantz, indimenticato iridato della 500 nel ’93 e grande amico di Marco, di cui ha guidato la moto nel giro d’onore dello scorso anno a Valencia. Kevin partirà oggi da Donington, dove si corre la Superbike inglese per arrivare giovedì a Misano... in bicicletta: 1800 km fatti in staffetta da un gruppo di 13 ciclisti, tra i quali altre stelle delle 2 ruote. Ricavato in beneficenza alla Fondazione. Codice cliente: 5104377 34 24 LA GAZZETTA SPORTIVA Gli annunci si ricevono tutti i giorni su: www.piccoliannunci.rcs.it [email protected] oppure nei giorni feriali presso l’agenzia: Milano Via Solferino, 22 tel.02/6282.7555 - 02/6282.7422, fax 02/6552.436 Si precisa che ai sensi dell’Art. 1, Legge 903 del 9/12/1977 le inserzioni di ricerca di personale inserite in queste pagine devono sempre intendersi rivolte ad entrambi i sessi ed in osservanza della Legge sulla privacy (L.196/03). DOMENICA 9 SETTEMBRE 2012 ADDETTO alla conduzione negozio abbigliamento, personale, cassa, vetrine, cinquantenne offresi anche altro settore sempre esercizio pubblico, Milano e hinterland. 347.25.71.429. COLLABORATORE esperienza bar cucina sala offresi anche alberghi ristoranti uffici. Tel. 345.44.11.251. DISPONIBILITÀ resident manager estero progetti espansione internazionale. Impiantistica alimentare. Inglese francese spagnolo. Anche contratto agenzia. 346.73.08.263. 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Rubriche in abbinata facoltativa: n. 4: euro 4,42 sul Corriere della Sera; euro 1,67 sulla Gazzetta dello Sport; euro 5,00 sulle due testate. n.16: euro 1,67 sul Corriere della Sera; euro 0,83 sulla Gazzetta dello Sport; euro 2,08 sulle due testate. n.22: euro 4,08 sul Corriere della Sera; euro 2,92 sulla Gazzetta dello Sport; euro 4,67 sulle due testate. n.23: euro 4,08 sul Corriere della Sera; euro 2,92 sulla Gazzetta dello Sport; euro 5,00 sulle due testate. DOMENICA 9 SETTEMBRE 2012 MOTORI A BIELLA 4 CALVARIO DI 19 MESI S 6 febbraio 2011 In un incidente al Rally Ronde di Andora (Savona) il pilota Renault F.1 rimane gravemente ferito. Ricoverato all’Ospedale Santa Corona di Pietra Ligure con una frattura alla gamba destra e lesioni multiple a mano, spalla e braccio destro, viene sottoposto a un intervento chirurgico di 7 ore per salvare la mano e stabilizzare la gamba Robert oggi al Rally Gomitolo di Lana poi il bis a San Martino di Castrozza S GUIDO RANCATI Concentrato, molto concentrato. Per Robert Kubica, gareggiare su strada con vetture a ruote coperte e un copilota non era un gioco neppure quando era in pianta stabile in F.1. E non può esserlo adesso che ritorna a gareggiare dopo un anno e sette mesi di stop forzato. Firma autografi e regala sorrisi a tutti, il polacco, ma il suo sguardo è già sui novemila metri della Romanina, la prova che lui e gli altri al via del Rally Ronde Gomitolo di Lana affronteranno quattro volte. E’ una fettuccia d’asfalto piuttosto guidata con una serie di inversioni nella parte centrale a interrompere un ritmo comunque brioso. ROMEO/VIVA-IPP di arrendermi: l’obiettivo resta tornare in F.1 e i prossimi mesi mi diranno se potrò farlo già l’anno prossimo o se dovrò attendere il 2014». Per non commuoversi poi, si concede una battuta: «Dopo aver visto ospedali e studi terapeutici torno a vedere un po’ di curve dall’abitacolo di un’auto da corsa e a sentire l’odore della benzina». Bis già pronto Casco in testa e via, per un ultimo test, ci dà dentro e strappa applausi agli appassionati a bordo strada. «Va sempre molto forte», commenta Agostino Roda, uno dei tanti amici che s’è fatto nell’ambiente, titolare della struttura che qualche mese fa l’aveva seguito nel suo primo vero test con una Skoda. L’interessato incassa e ringrazia. Ribadisce di essersi impegnato al massimo per recuperare e conferma che tra qualche giorno potrebbe concedersi il bis sull’asfalto del San Martino di Castrozza, rally più impegnativo. «Ma ora penso solo a questa ronde», chiarisce. Non aggiunge altro, evita di farsi coinvolgere nel gioco dei pronostici. Ma è evidente che non ha affrontato la trasferta solo per capire come il suo fisico e la sua mente reagiranno allo sforzo che, per quanto corta, una gara richiede. Non lo direbbe mai, ma ha più di una mezza idea di battersi al vertice coi favoriti Tiziano Borsa, Franco Uzzeni e Augustino Pettenuzzo. Che sono gentleman-driver, ma sono armati meglio di lui. Primo traguardo I tecni- ci della First, la squadra che gli ha fornito l'Impreza Wrc, completano la messa a punto e lui inganna l’attesa parlando del presente e del futuro. Senza farsi sconti: «Essere qui — confessa al microfono di Sky — è già un bel traguardo, ma avrei preferito essere altrove». Con la stessa sincerità ammette che la sua speranza è di tornare dove era prima di quella dannata domenica di febbraio quando, a ridosso di Andora, un guard-rail squarciò la sua Fabia Super2000: «In certe fasi della vita bisogna anche sapersi accontentare e questo è uno di quei momenti: ho ancora tanta strada da fare e probabilmente non sarò mai come prima a livello fisico. Ma non ho intenzione © RIPRODUZIONE RISERVATA 23 aprile 2011 Viene dimesso e prosegue la riabilitazione ma ci sono problemi di mobilità e sensibilità a dito medio e gomito Cairoli vede il 6o titolo ma è 14o in prova «Voglio la gara malgrado i problemi» rimasta bloccata dal cancello — ha spiegato Tony — e poi Paulin ha chiuso la strada a tutti. Ho provato a rimontare, ma non era facile: mentre stavo passando De Reuver sono finito a terra. Infine ho preso una sassata sugli occhiali. Comunque questa gara non influisce sul campionato, perché voglio vincere la gara per tutti i miei tifosi. Non ci sono riuscito a Aries Merritt, 27 anni, a Bruxelles dove ha corso per l’ottava volta in stagione i 110 hs sotto i 13"00, altro record AP Merritt va «Ho fatto un salto nel futuro» S 8 marzo 2012 Il pilota Jaime Alguersuari dice di Robert: «Col braccio destro non è in grado nemmeno di sollevare un bicchiere» S 9 marzo 2012 Vanno in rete alcune immagini di Kubica su una Skoda Fabia Wrc di sua proprietà S 11 marzo 2012 Torna al volante di un kart a Montecatini S 8 settembre 2012 Robert torna in gara nel Rally Ronde Gomitolo di Lana Dove si allena? «Da fine 2007 alla Texas A&M University di College Station. Nel 2008 seguito da Vince Anderson. Poi, dati i suoi impegni con la squadra dell’ateneo, sempre più da Andreas». Possiamo quindi darle del texano? «Non esattamente: sono nato per caso a Chicago e poi ho sempre vissuto ad Atlanta, cresciuto da mia madre. Papà non l’ho mai conosciuto. Anche se la parentela con LaShawn, mio cugino di primo grado oro olimpico dei 400 a Pechino 2008, è legata a lui». Quanto durerà questo record? Una nuova partenza alla base del pazzesco 12"80 sui 110 hs «Credo molto a lungo. Ma qualche margine penso di averlo ancora. Il passaggio sull’ostacolo, per esempio, può essere un po’ più rapido». nell’anno olimpico. Ma ha dato grandi frutti. In passato, in avvio, dovevo controllare l’azione e la mia gara, di fatto, cominciava dopo la prima barriera. Ora invece parto a tutta e raggiungo subito la miglior velocità di crociera». Perché, a differenza dei colleghi, lo attacca così da lontano? S 11 gennaio 2012 Robert scivola su una lastra di ghiaccio e si rompe ancora la gamba destra MONDIALE CROSS A FAENZA FAENZA (Ravenna) Campanello d’allarme per Antonio Cairoli, che nelle qualifiche del GP d’Europa, dove può laurearsi campione del mondo cross per la 6a volta, non è andato oltre il 14o posto. Il messinese della Ktm ha compromesso la prova con una partenza nelle retrovie e una scivolata mentre era in piena rimonta. «La ruota posteriore è 25 ATLETICA DOPO IL RECORD DI BRUXELLES Torna Kubica «L’obiettivo resta la F.1» Robert Kubica, 27 anni, a destra, con il navigatore Giuliano Manfredi. Sotto, al volante della Subaru Impreza Wrc LA GAZZETTA SPORTIVA DAL NOSTRO INVIATO ANDREA BUONGIOVANNI BRUXELLES (Belgio) E’ passata l’una: al ristorante del secondo piano dello Sheraton i camerieri vorrebbero sgombrare la sala. La maggioranza degli atleti del 36˚ memorial Van Damme ha cenato ed è andata al Jamaican Party dove Usain Bolt si propone in veste di dj. Tra gli invitati, anche Fiona May. Solo un tavolo resta occupato. Siedono in tre. Aries Merritt, sua sorella LaToya e coach Andreas Behm, 33enne dalla pelle chiara. Dall’impresa del «Re Baldovino» e dal quell’avveniristico 12"80 sui 110 hs, sono trascorse meno di cinque ore. Aries, che nel mentre è stato anche protagonista di una conference call con alcuni media statunitensi, ha ancora la testa tra le nuvole. E’ stato difficile assimilare il nuovo automatismo? «Sono serviti mesi. E’ come se un destrimane dovesse imparare a scrivere in corsivo con la sinistra. Ho dovuto anche fare specifici esercizi di potenziamento, perché di colpo mi son « Tutto è partito a Grosseto 2004: amo l’Italia e gli italiani. Questo primato durerà Quanto impiegherà a realizzare quanto ha compiuto? trovato a spingere sul blocco con un piede "nuovo"». «Settimane: sono incredulo. Soprattutto per i 7/100 di margine. E’ un balzo nel futuro». Quando ha capito che avrebbe potuto funzionare? Come spiega i clamorosi progressi di questa stagione? «C’è una motivazione tecnica alla base di tutto. Da quando ho portato da otto a sette i passi di approccio al primo ostacolo, tutto è cambiato». Ci spiega? «E’ stata una scelta rischiosa, «Perché così scendo subito e non perdo velocità». Colin Jackson, che era in tribuna, sostiene che meglio di così oggi non si può correre, Allen Johnson s’è dichiarato senza parole... «Mi fa uno strano effetto essere accostato a certi campioni. Allen e Gail Devers hanno sempre affermato che in me vedevano il talento capace di arrivare dove nessuno prima. Il problema è che in quei complimenti mi ci sono sempre un po’ cullato». Eppure, battendo proprio Dayron Robles che ora ha scalzato dalla cronologia del record, a 19 anni vinse i Mondiali juniores di Grosseto 2004: che ricordi ha di quei giorni? «Straordinari: soprattutto legati al Villaggio atleti. L’Italia e gli italiani mi piacciono tanto». Pronto per le vacanze? «Ricordo la prima gara coi sette passi. A fine gennaio, al Garden di New York, in un 50 hs. Non ci capii nulla, non partii, finii quinto. Poi, pian piano, ha preso a funzionare. E allora tutto è cambiato». «Prima mi attende una serie di celebrazioni: a giorni noi olimpionici statunitensi saremo ricevuti alla Casa Bianca. Poi darò il calcio d’inizio di una partita di football Nfl degli Atlanta Falcons. Infine vorrei fare un viaggio in Egitto: sono attratto dalle Piramidi. E tra cinque settimane riprenderò a lavorare». Altre spiegazioni? «L’ho già detto, sono diventato serio: dieta e sonno ora sono sotto controllo». Le piace Obama? «Lo adoro». © RIPRODUZIONE RISERVATA OGGI LA 42a EDIZIONE DEL MEETING Fermo, spero di farlo qua». La qualifica è andata a Pourcel (Kawasaki), 13o Guarneri (Ktm). In Mx2 prova di forza del capoclassifica Herlings (Ktm): anche lui può vincere il titolo; fermo per guai tecnici Lupino (Husqvarna). Ieri l’inglese Pocock (Yamaha) ha vinto l’Europeo 250. Oggi le gare dalle 12 (in tv su SportItalia2); i biglietti costano 50 e (ridotti 25). Massimo Zanzani © RIPRODUZIONE RISERVATA A Rieti si chiude la stagione in pista In gara Donato e otto campioni olimpici RIETI — (g.l.g.) La febbre d’atletica a Rieti è a 42. Tante le edizioni di un meeting che, su una pista ora color azzurro, trova continuità a dispetto degli annunci di chiusura di ogni vigilia. Otto gli olimpionici: da Makhloufi, che ha preferito gli 800 ai 1500, a Kemboi, nei 3000 senza siepi. Poi Savinova (800), Antyukh (400 hs), Chicherova (alto), Adams (peso) e i martellisti, Pars e Lysenko. Tra i più attesi Lemaitre nei 100 e, naturalmente, Donato nel triplo. Ora 16.45. Martello: Pars (Ung). Martello D: Lysenko (Rus). 17. Asta D: Silva (Cuba); Bruni. 17.03. 400 hs: Cisneros (Cuba); Bencosme. 17.12. 400 D: Day, Hall, Spencer (Giam); Spacca. 17.15. Alto D: Chicherova, Shkolina (Rus). 17.20. 100 D: Lalova (Bul); Soumarè (Fra); Hooper. 17.28. 1500: S. Kiplagat (Ken); Abdikadar. 17.37. 100: Clarke (Giam); Lemaitre (Fra); Collio. 17.45. 3000 D: S. Kibet, V. Cheruyot (Ken). 17.55. Triplo: Donato, Schembri. 18. 800: Makhloufi (Alg). 18.08. 1500 D: Pierce (Usa). 18.20. Peso D: Adams (N.Zel). 18.28. 400: C. Smith (Usa). 18.35. 800 D: Niyonsaba (Bur); Savinova (Rus). 18.42. 3000: E. Kemboi (Ken). In tv: dir. RaiSport 1, ore 16.50. Ieri (qual.). Uomini. Martello: 1. Pars (Ung) 78.23; 2. Litvinov (Rus) 77.10; 7. Vizzoni 72.56; 9. Lingua 70.05. Donne. Martello: 1. Klaas (Ger) 72.87; 8. Palmieri 59.87. Codice cliente: 5104377 26 LA GAZZETTA SPORTIVA DOMENICA 9 SETTEMBRE 2012 CICLISMO 67o GIRO DI SPAGNA identiKit & CARRIERA v DAL NOSTRO INVIATO CLAUDIO GHISALBERTI BOLA DEL MUNDO (Spagna) Il ciclismo ritrova un fuoriclasse: Alberto Contador. Il madrileno della Saxo Bank-Tinkoff ha praticamente vinto la 67a edizione della Vuelta España. L’ufficialità ci sarà oggi a Cibeles, la piazza di Madrid dove è sistemato il traguardo dell’ultima tappa e dove il Real festeggia i suoi trionfi calcistici. Lì Alberto, a 34 giorni dal rientro alle corse dopo aver scontato sei mesi di stop per il caso clenbuterolo al Tour 2010, dopo i 115 km di passerella finale brinderà alla seconda Vuelta della carriera e al quinto trionfo in un Grande Giro. Nell’ultima occasione buona per cercare di ribaltare la classifica, ieri la vittoria è andata al risorto Denis Menchov. Il russo, se si esclude il campionato nazionale crono in questa stagione, non vinceva dal Giro del 2009 e in questa corsa per il suo capitano Rodriguez non ha dato una pedalata. Eros Capecchi, con un attacco suicida ai piedi di Navacerrada, ha buttato via un’occasione d’oro e si è dovuto accontentare del 6o posto. Rivali Ma Rodriguez e Valverde, i grandi avversari di Contador, hanno reso la Vuelta bellissima e incertissima fino alla fine. L’ultimo attacco frontale lo ha portato Purito a due chilometri dal traguardo. Gli altri due lo hanno seguito, ma per poco perché Valverde ha cominciato a cedere. Alla seconda accelerazione anche Alberto ha perso le ruote. Purito ha insistito, Balaverde ha trovato nel suo grande cuore quelle risorse che forse non ha più nella gambe, dopo una stagione infinita, e si è buttato all’inseguimento riuscendo persino a sorpassare Contador. Sul traguardo, Purito ha rosicchiato 25" a Valverde, che a sua volta ha strappato 19" a Contador, ma il podio è rimasto quello. Contador, vittoria più del coraggio o delle gambe? «Forse del coraggio, ma anche del mio modo di correre». IL TRIONFO Contador, seconda Vuelta Ed è più bella della prima Sulla Bola del Mundo si difende dagli attacchi di Valverde e Rodriguez Oggi a Madrid l’apoteosi. Alberto: «Questo successo è una liberazione» «Nello sport, come nella vita, spesso il cane si morde la coda. I successi portano fiducia, che a sua volta ti aiuta a ottenere nuovi successi». ne, arrivi da un lungo periodo di inattività, è normale che tu abbia dei dubbi. Però ho sempre avuto fiducia e l’attacco di Fuente Dè (quello con il quale mercoledì ha ribaltato la classifica, ndr) ne è la dimostrazione». Ha mai avuto timore di non farcela? Oggi (ieri, ndr) si è fatto staccare... «Ogni volta che sono al via di una gara a tappe il pronostico mi indica come il grande favorito. Ma vincere non è mai facile e se, come in questa occasio- «Mancavano meno di 2 chilometri all’arrivo, dovevo solo controllare il distacco e il mal di gambe. E gustarmi fino in fondo questo trionfo». Che importanza ha questa maglia rossa? Alberto Contador, 29 anni, felice e sfinito AFP È così serio che sembra che abbia perso la Vuelta. Che succede? «No, no, per niente. Sono contentissimo». E finalmente le sue parole sono accompagnate da un sorriso. «Questa vittoria è una liberazione enorme anche perché io stesso mi metto sempre addosso una pressione tremenda». La squalifica sembra l’abbia indurito. Ora ritroveremo un Contador più sereno? «Sono sempre uguale. Forse a MONDIALI CROSS COUNTRY L’AZZURRO IN TESTA PER TRE QUARTI DI GARA, LECHNER FERMATA DA TRE CADUTE CHIUDE 14a Fontana prova a vincere poi crolla: è solo 6˚ CLAUDIO GREGORI SAALFELDEN (Austria) Questo è un bel modo di perdere: provando a vincere. Marco Aurelio Fontana è stato in testa alla corsa per quasi tre quarti di gara insieme a Nino Schurter. Poi è crollato, arrivando sesto nel Mondiale di cross-country a 1’45" dallo svizzero, vincitore della Coppa del Mondo e argento olimpico, che ha bissato il titolo del 2009. Gli elvetici hanno monopolizzato il podio, davanti al francese Julien Absalon, 6 ori olimpici e mondiali, mentre il campione olimpico di Londra, Jaroslav Kulhavy, è finito lontano. Delusione «Sì, ho cercato di vin- cere il Mondiale. Al sesto giro ho fatto un piccolo errore in discesa e Schurter mi è andato via. Lì sono crollato», ha detto Fontana sul traguardo, che puntava a imitare il c.t. Hubert Pallhuber, unico azzurro iridato (’97) della storia. «Ho inseguito il sogno che, dopo un’ora e un quarto, è evaporato. Dopo Schurter sono stato il migliore di quelli dei Giochi di Londra». Era in testa alla fine del primo degli 8 giri previsti. Al secondo era già in fuga con Schurter. Al quinto la coppia viaggiava con 19" sul francese Tempier. Fontana dava i cambi regolari. Perché lo ha fatto? «Non è mio costume speculare», ha spiegato. La crisi lo ha raggiunto nel bosco. Su un tratto di discesa viscido, l’azzurro di Cesano Maderno ha sbandato e ha messo giù il piede. Schurter è frullato via. È stata la fine: l’azzurro ha En plein svizzero: oro a Schurter, già a segno nel 2009. L’olimpionico Kulhavy 13˚ lottato nello sprofondamento, ma la sua parabola è nei tempi sul giro (4,5 km): 11’39", 11’49", 11’56", 12’10", 12’02", 12’32", 12’37", 12’48". È stato il successo più sofferto della sua carriera? «No, però nei testa a testa sulle salite ripide devo riconoscere che Rodriguez è molto difficile da battere e infatti ha sempre avuto lui la meglio. Comunque il Tour 2007 e il Giro 2008 sono stati più difficili. Questo, ci tengo a sottolinearlo, è anche un successo del cigiro incerta. Poi nel terzo e quarto giro ha rimontato 21 posizioni. Infine una nuova caduta al sesto e ultimo giro l’ha buttata all’inferno. La francese Julie Bresset ha dominato: ha aggiunto ai titoli europeo e olimpico quello mondiale. Tra gli junior Schmid ha ottenuto un ottimo 9o posto nella gara dominata dal neozelandese Cooper. Uomini: 1. Nino SCHURTER (Svi), 38,3 km in 1.40’55"; 2. Lukas Flückinger (Svi) a 29"; 3. Mathias Flückinger (Svi) a 51"; 4. Absalon (Fra) a 1’04"; 5. Giger (Svi) a 1’16"; 6. Fontana a 1’45"; 13. Kuhlavy (Cec) a 4’01"; 25. Longo a 6’35"; 30. Tiberi a 7’57"; 34. Fruet a 8’56". Donne: 1. Julie BRESSET (Fra) 29,3 km in 1.32’25"; 2. Gunn-Rita Dahle (Nor) a 1’47"; 3. Georgia Gould (Usa) a 3’12"; 14. Lechner a 4’51". Juniores: 1. Anton COOPER (N.Zel) 24,8 km in 1.06’53"; 2. Victor Koretzky (Fra) a 2’17"; 3. Titouan Carod (Fra) a 2’34"; 9. Schmid a 5’06"; 39. Rosa a 9’26", 47. Fumarola a 10’42"; 52. Rossi a 12’01". Sfortunata Tra le donne Eva Le- chner ha perso il podio per tre cadute. La prima, dopo 3,7 km, mentre era terza. La seconda, mentre era seconda a ruota di Julie Bresset, dopo 4,3 km, le è stata fatale: sul salto del sasso la ruota anteriore si è piantata contro una radice ed Eva è volata in avanti picchiando la faccia. È rimasta stordita. Poi si è rialzata, ha raddrizzato il manubrio e si è trovata 26a a 1’40" dalla Bresset. Ha fatto un volte do questa impressione perché anche in allenamento mi ammazzo di fatica per cercare di ottenere il massimo». Marco Aurelio Fontana, 27 anni © RIPRODUZIONE RISERVATA Codice cliente: 5104377 Codice cliente: 5104377 DOMENICA 9 SETTEMBRE 2012 « « « i suoi Grandi Giri Spettacolo e lotta: credo che questa edizione alla gente sia piaciuta molto 1 A Fuente Dè ho sentito un’emozione fortissima, mai provata prima 2 3 4 Rodriguez m’ha fatto sudare. Ma vincere il Tour 2007 e il Giro 2008 è stato più difficile 1 Nel 2007 Contador conquista il primo Tour de France REUTERS 2 Nel 2008 deve rinunciare al Tour: domina il Giro REUTERS 3 Poi si ripete alla Vuelta EPA 4 Torna al Tour nel 2009: fa il bis EPA le vittorie annullate 6 5 y PURITO PIÙ FORTE IN SALITA: 13’29" (ghis.) Anche ieri Joaquin Rodriguez è stato il migliore in salita. Purito ha impiegato 13’29" per coprire i 3,4 chilometri della Bola del Mundo, salendo a 15,13 km/h, con una Vam di 1.776, spingendo 5,93 watt/kg. Dati comparabili a quelli di Ancares e Covadonga, ma inferiori rispetto a quelli fatti registrare sul Cuitu Negru, quando Purito negli ultimi quattro chilometri ha impiegato 14’01", alla media di 17,1 km/h, con una Vam di 1.926 e una potenza di 400 watt: cioè quasi 6,9 watt/kg 5 Tour de France 2010: vince per la terza volta, davanti al lussemburghese Andy Schleck BETTINI 6 Giro d’Italia 2011: fa il bis con un dominio imbarazzante anticipando Michele Scarponi, ma i due successi gli verranno tolti dal Tas il 6 gennaio 2012 BETTINI clismo. In questa Vuelta c’è stato spettacolo, c’è stata lotta. E credo che alla gente sia piaciuto molto». Un rimpianto? «Peccato che il pubblico non abbia potuto vedere tutta la tappa di Fuente Dè. È stata uno spettacolo». Quel giorno dopo il successo è sembrato molto emozionato... «Sì, una roba pazzesca. Non ricordo di avere mai sentito un’emozione così forte, così violenta, per una vittoria». Nelle ultime tappe è sparito Froome, l’uomo che alla vigilia veniva indicato come suo grande avversario. «Froome non è salito sul podio finale, ma è stato un grande. Arriva da un Tour impressionante e anche nelle difficoltà non si è mai arreso. In futuro sarà un mio grande avversario e dobbiamo applaudirlo. Chapeau». Vuole mandare un messaggio a chi non ha mai creduto in lei? «Non devo mandare messaggi a nessuno. Anzi, l’unico messaggio è di ringraziamento e lo voglio inviare alle persone che mi sono sempre state vicine, a quelle che mi hanno sempre incoraggiato anche nei giorni passati lontano dalle corse». Lei voleva provare a vincere Giro, Tour e Vuelta nella stessa stagione. È ancora un suo obiettivo? «Bella domanda. È vero, la tripletta era un mio obiettivo, ma forse dovrò concentrami su un solo obiettivo all’anno». Parigi 2013? «Il Prossimo Tour è molto lontano. Intanto c’è Madrid 2012, poi voglio essere competitivo al Mondiale di Valkenburg. E, prima di chiudere la stagione, ho una corsa sulla quale punto forte: al Lombardia andrò per vincere». © RIPRODUZIONE RISERVATA la guida La 20a tappa al russo Menchov Capecchi sesto ARRIVO: 1. Denis MENCHOV (Rus, Katusha) 170,7 km in 4h48’48, media 35,5 2. Richie Porte (Aus, Sky) a 17". 3. Kevin De Weert (Bel, Omega Pharma-Quick Step) a 42"; 4. Kessiakoff (Sve) 1’16"; 5. Sicard (Fra) 1’39"; 6. Capecchi a 2’30"; 7. Bouet (Fra) a 2’39"; 8. Geschke (Ger) a 3’14"; 9. Rodriguez (Spa) a 3’31"; 10. Valverde (Spa) a 3’56"; 11. Machado (Por) a 4’08"; 12. Contador (Spa) a 4’15"; 13. Moreno (Spa); 14. Anton (Spa) a 4’24"; 15. Talansky (Usa) a 4’34"; 16. De la Fuente (Spa) a 4’37"; 17. Peterson (Usa) a 4’38"; 18. Gesink (Ola); 19. Froome (Gb) a 4’43"; 20. Verdugo (Spa); 21. Montaguti a 4’47"; 22. Kostyuk (Ucr) a 4’54"; 23. ten Dam (Ola) a 4’58"; 24. Le Mével (Fra) a 5’09"; 25. Intxausti (Spa) a 5’15"; 34. Nocentini a 6’21"; 45. Cunego a 7’58. IL CASO DOPING LANCE VOLEVA CORRERE PER PROMUOVERE LA SUA FONDAZIONE Chicago Marathon vietata ad Armstrong Lance Armstrong non potrà correre la maratona di Chicago. L’ex ciclista americano, che ha rifiutato di difendersi dalle accuse di doping di fronte all’Usada (l’Agenzia statunitense antidoping), avrebbe dovuto prendere parte alla 42 km del 7 ottobre come membro del Team Livestrong, per promuovere la sua Fondazione che raccoglie fondi per la ricerca contro il cancro. Ma proprio come effetto della sua radiazione a vita, imposta dall’Usada insieme alla cancellazione di tutti i risultati ottenuti dal 1˚ agosto 1998 (fra cui i Lance Armstrong, 40 anni AP 7 Tour de France), il texano è stato fermato. «Quando ha scelto di non difendersi in un’udienza contro le prove schiaccianti dei suoi imbrogli — dichiara l’Usada — era ben consapevole del fatto che avrebbe dovuto accettare la sua incompatibilità con eventi come la Maratona di Chicago». Affermazione confermata dagli stessi responsabili della corsa, secondo i quali la gara rispetta la regola che vieta la partecipazione di atleti squalificati a vita. Armstrong, dopo il primo ritiro dalle corse avvenuto all’indomani del Tour 2005, aveva disputato due volte la Maratona di New York (nel 2006 e 2007) e una volta quella di Boston (2008): 2h46’43" il suo miglior tempo sulla distanza. © RIPRODUZIONE RISERVATA CLASSIFICA: 1. Alberto CONTADOR (Spa, Saxo Bank-Tinkoff) 82.14’52; 2. Alejandro Valverde (Spa, Movistar) a 1’16"; 3. Joaquin Rodriguez (Spa, Katusha) a 1’37"; 4. Froome (Gb) a 10’16"; 5. Moreno (Spa) a 11’29"; 6. Gesink (Ola) a 12’23; 7. Talansky (Usa) a 13’28"; 8. ten Dam (Ola) a 13’41"; 9. Anton (Spa) a 14’01"; 10. Intxausti (Spa) a 16’13"; 11. Verdugo (Spa) a 16’22"; 12. Roche (Irl) a 17’50"; 13. Marczynski (Pol) a 19’14"; 14. Henao (Col) a 19’59"; 15. Niemiec (Pol) a 20’48"; 16. Monfort (Bel) a 20’50"; 17. De Clercq (Bel) a 20’56"; 18. Nocentini a 22’30"; 19. Anacona (Col) a 23’38"; 20. Bouet (Fra) a 26’30"; 21. Cardoso (Por) a 31’51"; 22. Bakelants (Bel) a 32’45"; 23. Pauriol (Fra) a 40’48"; 24. Pauwels (Bel) a 46’26", 25. Capecchi a 46’54"; 33. Cunego a 1h06’30". OGGI: 21ª tappa, Cercedilla-Madrid 115 km (diretta Raisport, Eurosport dalle 16.45) . BETTINI Al Gp Montreal Moser e Ulissi per la rivincita Due giorni dopo il Gp Quebec, vinto dall’australiano Simon Gerrans sul belga Van Avaermaet, il World Tour oggi fa tappa ancora in Canada con il Gp Montreal. I protagonisti sui 205,7 km del percorso (17 giri di un circuito di 12,1 km) sono praticamente gli stessi, tra cui Sagan, Boasson Hagen, Voeckler, il re del Giro d’Italia 2012 Hesjedal, Kolobnev, Goss e gli azzurri Ulissi, Moser, Paolini, Visconti, Marcato e Boaro. Al via anche il vincitore 2011, il portoghese Rui Costa. Il via alle 11 locali (le 17 italiane), diretta Eurosport dalle 20. 27 IL RE DELLA ROUBAIX È IL 13˚ CENTRO Super Boonen conquista un’altra perla Primo urrà alla Parigi-Bruxelles E per il Mondiale c’è anche lui Tom Boonen, 31 anni, 109 vittorie in carriera BETTINI NICOLÒ LICATA BRUXELLES Nella collezione di classiche di Tom Boonen, la Parigi-Bruxelles ancora mancava. Decaduta quanto vogliamo rispetto ai fasti del glorioso passato — stritolata da un calendario asfissiante, impietoso di fronte anche a corse che fino a qualche anno fa erano obiettivi di prim’ordine — ma pur sempre appetita da quella categoria di corridori che danno del tu alle volate. E con uno sprint, nonostante i vari tentativi di scongiurare il tradizionale epilogo a gomiti compatti, si è decisa anche l’edizione numero 92. Tom Boonen ha vinto alla sua maniera, con una volata lunga che ha schiacciato le ambizioni di due fior di contendenti come l’australiano Renshaw e lo spagnolo tre volte iridato Freire (5˚ Manuel Belletti, 7˚ Alessandro Bazzana), lanciando un messaggio importante in vista del Mondiale. Il trentunenne dell’Omega Pharma-Quick Step ha firmato il suo successo numero 109, il 13˚ di una stagione finora magnifica, ingigantita dal poker sulle pietre in primavera (Gp Harelbeke, Gand-Wevelgem, Fiandre e Roubaix) e con la ciliegina del titolo di campione belga. Assente dal Tour per preparare al meglio l’assalto all’oro olimpico, fallito anche a causa di un avvicinamento affrettato per la frattura di una costola al Giro di Polonia, Tornado Tom ora strizza l’occhio al Mondiale olandese. Il percorso gli si addice meno rispetto ad altri big e il Belgio ha un Philippe Gilbert sicuramente più adatto e in gran forma, ma Tom ha tutto per riconquistare quella maglia già sua sette anni fa a Madrid. Oggi, intanto, per molti (Boonen e Renshaw esclusi) ci sarà la rivincita in Francia, nel Gp Fourmies. Tra gli italiani da seguire gli stessi Belletti e Bazzana, ma anche Nizzolo, Gatto, Favilli e Ferrari. Arrivo: 1. Tom BOONEN (Bel, Omega Pharma-QuickStep) 216,8 in 4h59’03", media 43,34; 2. Renshaw (Aus); 3. Freire (Spa); 4. van Staeyen (Bel); 5. Belletti; 6. Drucker (Lus); 7. Bazzana; 8. Schulze (Ger); 9. van Hummel (Ola); 10. Andriato (Bra). Il russo Denis Menchov, 34 anni WORLD TOUR IN CANADA LA GAZZETTA SPORTIVA © RIPRODUZIONE RISERVATA 4 DA OGGI GIRO DI GRAN BRETAGNA BACCAILLE MAMMA Gli inglesi riabbracciano l’idolo olimpico Wiggins L’azzurra Monia Baccaille, 28 anni, reduce dai Giochi di Londra, ha annunciato che interromperà l’attività agonistica perché è in dolce attesa. Alla festa a lei dedicata nella sua Marsciano (Pg) ha detto di voler riprendere in tempo per i Mondiali del prossimo anno in Toscana. (an.me.) Un mese dopo la conquista dell’oro olimpico nella crono, Bradley Wiggins torna a farsi riabbracciare dal pubblico di casa. Il re del Tour de France — primo atleta del Regno Unito a conquistare la maglia gialla — è la stella del Giro di Gran Bretagna che scatta oggi da Nottingham e si concluderà domenica a Guilford: 8 tappe, ma nessuna contro il tempo, la specialità regina del leader del Team Sky, di cui però non ha ancora vinto il titolo mondiale (e non potrà farlo nemmeno quest’anno, avendo deciso di non rinunciarvi). «Spero di essere in forma e di non fare brutte figure» ha ammesso Wiggo. Il quale sarà affiancato nell’occasione dall’altro big di Sky, l’iridato Mark Cavendish, in procinto peraltro di lasciare la squadra inglese, sebbene ci sia un ostacolo non da poco, ovvero una penale per la rescissione prematura del contratto (in scadenza a fine 2014) di 1,2 milioni di euro. Al Giro di Gran Bretagna è attesa anche la Liquigas-Cannondale, guidata da Ivan Basso e Damiano Caruso. 28 LA GAZZETTA SPORTIVA DOMENICA 9 SETTEMBRE 2012 TENNIS US OPEN 4 l’analisi GLI SLAM DI SARA di VINCENZO MARTUCCI Ha ottenuto rispetto Vince comunque S i può anche perdere bene per 6-1 6-2, se l’avversaria è Serena Williams che sta stracciando tutte agli Us Open e se per 64 minuti non può mai staccare il piede dall’acceleratore. Perché rispetta la piccola-grande Sara Errani. Sapendo che, altrimenti, un attimo dopo, dovrebbe sudare all'inseguimento di una pallina sempre più intelligente e cattiva. Serena rispetta l’attitudine delle avversarie: nell’ordine, Clijsters, Sharapova, Azarenka ed Errani. Che ha applaudito alla vigilia della prima semifinale di un’azzurra agli Us Open (la prima italiana dopo Corrado Barazzutti ’77), complimentandosi poi con l'allenatore della romagnola, Pablo Lozano. Al di là della cilindrata, di un servizio troppo più forte (90 km l’ora più veloce con la prima e 25 con la seconda), di 38 vincenti a 6, e di un risultato scritto già in partenza, venerdì sera, Serena captava che dall'altra parte del net aveva un cervello fino, un cuore indomito, due gambe instancabili e una racchetta multiuso. Infatti, dopo un primo set più d’attesa, con palleggi alti e profondi, Sara da Massa Lombarda votata alla scuola di Valencia di piè veloce David Ferrer, ha giocato anche la carta dell'aggressività. Non ce l'ha fatta, ma, testarda com’è, dopo aver scalato la classifica dal numero 45 di gennaio al 7 di domani, le sta provando tutte per fronteggiare la potenza delle primissime. Perciò il k.o. con la Tyson del tennis le servirà. Come la spinta di questa trionfale stagione con i quarti a Melbourne, la finale a Parigi e la semifinale a New York, passando per 4 titoli di singolare e 7 di doppio, insieme alla sorella maggiore Roberta Vinci, con la quale oggi, da numero 1 del mondo, gioca la terza finale Slam contro le potenti ceche Hlavackova e Hradecka. Intanto, comunque, grazie, Sara e Roberta, per averci reso orgogliosi di essere italiani. Australian Open Quarti Entra come numero 48 e approda ai quarti battendo tra le altre la Petrova e la Zheng: perde dalla Kvitova Roland Garros Finale Entra come numero 24 (e 21ª testa di serie) e batte la Ivanovic (14) e due top ten (Kerber, 10 e Stosur, 6), perdendo in finale dalla Sharapova. Sale al numero 10 Wimbledon Terzo turno Entra come numero 10 (anche da testa di serie) e dopo aver battuto Vandeweghe e Keothavong viene sconfitta dalla Shvedova Us Open Semifinali Entra come numero 10 (anche da testa di serie) e negli ottavi batte ancora la Kerber (6) e nei quarti la Vinci, prima dello stop con Serena SORRISI ER Dopo la Williams occasione doppio «Un anno perfetto» Oggi con la Vinci per il secondo Slam 2012 e intanto torna su Serena: «E’ forte come un uomo» DAL NOSTRO CORRISPONDENTE MASSIMO LOPES PEGNA Twitter @Pegnarol NEW YORK La piccola Errani dopo aver assorbito per 64’ le botte pesanti di Tyson-Williams è persino soddisfatta. «Il mio obiettivo era far durare il match almeno un’ora. Sono andata oltre: dunque bene», dice con la consapevolezza di chi sa di aver fatto in pieno il suo dovere. Dopo il match Serena, ancora euforica per aver raggiunto la sua 19ª finale di uno Slam (con 14 successi), le ha concesso l’onore delle armi: «Ha giocato davvero bene. Sara rappresenta una bella speranza per l’Italia. E’ una vera combattente e l’ho trovata molto mi- gliorata». Incassare complimenti così da chi ti ha appena fatto a pezzi è moralmente rigenerante. Ma la ragazza dagli occhi azzurri e lo sguardo solare sa bene di aver fatto un grande balzo in questa magica stagione: «Il bilancio qui non può essere che positivo: semifinale di singolare e finale di doppio. Proprio niente male». Opportunità Per non parlare delle conseguenti promozioni nei ranking: numero sette fra le soliste e numero uno in doppio con la partner-amica, Roberta Vinci, che sarà numero due: insieme sono naturalmente e semplicemente la più forte coppia del mondo. E oggi hanno davanti una ghiotta opportunità per ribadirlo: la terza finale dell’anno in uno Slam (dopo l’Australian Open e il successo al Roland Garros) contro la coppia ceca Andrea Hlavackova e Lucie Hradecka, numero 3 del tabellone e vincitrici a Wimbledon. «Sono molto concentrata — dice Sara — sarebbe la conclusione perfetta di due settimane da sogno». Per i bookmaker, le nostre sono favorite: «Comunque vada - sorride la Errani, saremo orgogliose di portare un’altra volta il tricolore sul Centrale di uno Slam». Insomma, il ciclone-Serena è dietro le spalle, un peso massimo contro un piuma e poco conta se invece del quadrato di un ring c’è il rettangolo di un campo da tennis. I chili si vedono e si sentono eccome, basta guardarle. Sara insiste con quel sorriso che raramente si LA PRIMA SEMIFINALE MASCHILE CONDIZIONI ESTREME, LO SCOZZESE BATTE BERDYCH IN 4 SET Gazzetta.it IN TEMPO REALE LA FINALE CON HRADECKA E HLAVACKOVA Sul sito la diretta in tempo reale, punto per punto, della finale femminile di doppio, il commento con gli highlight e le interviste delle protagoniste con le impressioni di Errani e Vinci. A ROMA Un grande Murray doma il tornado Poi vince il vento: la finale lunedì Angelo Binaghi, 52 anni PLP Sospeso il match tra Djokovic e Ferrer: gli uomini finiranno ancora un giorno dopo il campione uscente Djokovic), la prima senza Federer e Nadal dal Roland Garros 2004, parte con un’ora e mezza di ritardo, per pioggia, e parte male soprattutto per Andy. Che va avanti un break, ma è irascibile. Troppo, per non impazzire di rabbia quando Tomas — che non è certo un gentleman — cancella la palla-break (smorzata perfetta del nemico) facendo rigiocare il punto perché, a colpo finito, ad Andy è caduto il cappellino. E così riagguanta il 2-2 e strappa anche il 7-5 con un super dritto. Dopo un primo set fin troppo ben giocato, considerate le condizioni quasi impossibili. DAL NOSTRO INVIATO NEW YORK Chi è più forte fra Murray e Berdych? «La risposta, amico, soffia nel vento», canterebbe Bob Dylan, sotto gli occhi di Paul Simon e Sean Connery. Il vento fortissimo, da regate di vela, che diventa tornado pochi chilometri oltre Flushing Meadows, che quasi spezza lo stendardo con la bandiera a stelle e strisce, sul pennone più alto dello stadio più grande del tennis, l’Arthur Ashe, che fa «volare le cartacce» (come commentò Edberg, deluso, nell’88), le buste di plastica, cappellini, bottigliette e persino le sedie dei giocatori. Monsone Figurati le palline da tennis. Figurati nel gigantesco catino del campo centrale degli Us Open che trasforma il monsone in vortici continui e anarchici, cambiando direzione a qualsiasi proiettile e sconvolgendo servizi, rimbalzi, colpo d’occhio, timing, svilendo la potenza del ceco ed esaltando il tocco dello scozzese. Non subito. Perché la semifinale maschile di New York con tre protagonisti finora mai vincitori di uno Slam (salvo Nel tiebreak che decide il match il ceco regala due punti fondamentali con il dritto Andy Murray, 25, disputerà la seconda finale a New York dopo il 2008 GETTY Svolta Lì, però, vuoi per un paio ORARI NON ANCORA DECISI Per le pessime condizioni del tempo l’epilogo donne è stato rinviato ad oggi L’allarme tornado ha costretto a rinviare la finale femminile a oggi pomeriggio e a sospendere il match di semifinale uomini tra Djokovic e Ferrer con lo spagnolo avanti 5-2. US OPEN. Uomini, semifinale: Murray (Gb) b. Berdych (Cec) 5-7 6-2 6-1 7-6 (7). Donne, semifinale: S. Williams (Usa) b. ERRANI 6-1 6-2. OGGI (dalle 17, Eurosport ed Eurosport 2). Uomini, finale: Murray c. Djokovic (Ser) o Ferrer (Spa). Donne, finale: S. Williams c. Azarenka (Bie). Doppio, finale: ERRANI/VINCI c. Hradecka/Hlavackova (Cec). di occhiatacce di coach Ivan Lendl, vuoi per un rigurgito di orgoglio e classe, Andy cambia marcia sotto gli occhi di Stefano Capriati (papà-allenatore di Jennifer appena entrata nella Hall of Fame), che ricorda: «Mia figlia perse qui con Dementieva un match impossibile, proprio per il vento. Adesso, povera Jenny ha male alla spalla, anche se s’è operata due volte». Mentre l’ex pro argentino, José Clerc, racconta: «Solo una volta ho visto un match sospeso per il vento, a Indian Wells, in California, negli anni 70, Laver alzò la palla al servizio e quella volò addirittura in un campo vicino». No, non si sospendono i match per vento. Eppoi, una volta strappato il break d’acchito, con super-scatti e una volée di rovescio da incorniciare, Murray trova la scia giusto per cambiar rotta al match. Dal 2-1, piazza uno sprint via l’altro: 5-1, 6-1, 4-0, 6-1, 3-0. Reazione Sembra fatta, come vorrebbe l’unico precedente significativo dei testa a testa fra il numero 4 e il 7 del mondo, vinto da Murray quest’anno sul cemento di Dubai. A dispetto del 4-2 nei precedenti pro-Berdych (2 sulla terra). E invece il vento cambia ancora, sia come intensità che come metafora, girando il 3-0 nel 3-3 ed arricciando ancor più il riccioli e i nervi dello scozzese. Che, comunque, fra un’imprecazione e mille accenni di frantumazione di racchetta al suolo, fra una svirgolata e un’occhiataccia all’omone ceco, soltanto al tie-break, dopo un set point salvato con un dritto sulla riga, e un primo match point cancellato da un ace, trova l’aiutino decisivo da Tomas il bello. Sotto forma di due dritti al vento. Come «le palle di cannone» di Dylan. Poi vince il tornado: la seconda semifinale è sospesa sul 5-2 Ferrer su Djokovic e la finale uomini di conseguenza è rinviata a lunedì. v.m. Elezioni Fit Binaghi unico candidato (v.p.) Si partirà senza colpi di scena. La stagione elettorale dello sport italiano verrà inaugurata stamattina dalla Federtennis con un’elezione senza sussulti: Angelo Binaghi è il presidente uscente e il candidato unico, correrà dunque per il suo quarto mandato. L’appuntamento è previsto oggi alle 10 (prima convocazione, seconda alle 11) all’Hilton di Fiumicino. Con il presidente, sarà eletto il nuovo consiglio federale. E qui ci sarà la novità dell’ingresso di Max Giusti, il conduttore di «Affari tuoi» in tv, proprietario del Villa Pamphili Sporting Club. Quest’anno il ciclo di votazioni nelle federazioni è anticipato per la decisione di Gianni Petrucci di fissare al 19 febbraio (tre mesi prima della tabella di marcia abituale) le elezioni al Coni. Tutte le federazioni devono adeguarsi ai nuovi «principi informatori» del Foro Italico in tema di statuti. Dopo il tennis, toccherà domani alla Fise (Federazione Italiana Sport Equestri) e qui, invece, lo scontro ci sarà. L’uscente Andrea Paulgross se la vedrà a Forte dei Marmi con Antonella Dallari. © RIPRODUZIONE RISERVATA Codice cliente: 5104377 Codice cliente: 5104377 DOMENICA 9 SETTEMBRE 2012 LA GAZZETTA SPORTIVA di Sara (148 km/h). Allora, la romagnola ti spiazza: «Io mi alleno spesso con gli uomini, gente che occupa posizioni fra il 400 e il 500 in classifica: tirano sicuramente forte, ma non ci mettono la stessa intensità di Serena. Questi ragazzi non spazzano sempre le righe come fa lei. Ci mettono più rotazione, ti fanno correre di più, ma io non ho mai giocato contro chi spara pallate così». E allora, l’equazione che storicamente incuriosisce ed eccita la fantasia è lì nell’aria. Sara capisce al volo: «A me piacerebbe molto partecipare ad un torneo maschile, magari uno da 10.000 dollari. Vi dico anche di più: se Serena si iscrivesse a uno di quei tabelloni, potrebbe vincere. Sarebbe bello misurarsi con i maschietti. Dicono sempre che siamo più scarse, e allora provate a battervi con Serena». Ma non lo dice per giustificare la debacle di venerdì. Infatti, aggiunge: «E’ imbattibile? Nessuno lo è. Ma se gioca bene come in questi giorni è la più forte al mondo». RANI Esempio E’ diventata la leader spegne: «Perché nonostante il netto punteggio, penso di aver giocato bene». Spiega: «Ho provato di tutto: a stare sulla difensiva, ad alzare le palle, ad allungare i colpi. Dopo il primo set ho cambiato strategia, ma è servito a poco. Davvero non c’era nulla da fare. Non quando gioca su questi livelli». Simpatia Dentro l’enorme sta- dio Arthur Ashe c’era la consueta umidità che si tagliava a fette e un amichevole brusio ogni volta che Sara faceva un « « Roberta e io siamo orgogliose di portare di nuovo il tricolore sul Centrale Pennetta e Schiavone un esempio, adesso spero di essere io un’ispiratrice punto. Sullo 0-5 del primo set, al suo primo game-point, c’è stato un lungo e caloroso applauso. Dopo la conquista di quel gioco, un’ovazione. Perché Saretta l’avevano presa in simpatia qui a New York. Era l’underdog perfetta: quella che siccome non ha chance, ha bisogno di affetto, supporto e una pacca sulle spalle. Ma ciò che ci tiene a precisare è che lo score netto con sui si è arresa non deve ingannare chi legge quel punteggio senza aver visto un solo scambio. Di- Nella foto grande, il saluto della Errani a Serena Williams; sopra, Roberta Vinci, 29 EPA/AFP ce: «Ho avuto buone sensazioni: sono riuscita a sudare e avevo il battito alto. Mica come contro la Kvitova a New Haven, dove non sono stata capace neppure di tenere gli scambi. Oggi invece ce l’ho fatta, anche se a fatica». Ma c’è sempre quella differenza di stazza con l’americana che intimorisce: dieci centimetri e dieci chili. Una cifra su tutte, estratta dalla sfida di venerdì pomeriggio: il secondo servizio di Serena viaggiava più veloce (155 km/h) del primo di tutto il tennis azzurro, maschile e femminile: «Non ho mai pensato a un ruolo del genere, insomma non mi ci vedo in questi panni. Ma spero di essere un buon esempio. Se i ragazzini in Italia hanno visto la partita di oggi e hanno voglia di seguirmi, ne sarò felice». Perché lei i suoi «role model» li ha avuti e ne ha approfittato: «Ho avuto la fortuna di avere vicino ragazze come la Pennetta e la Schiavone: non ho buttato l’opportunità di vedere ciò che facevano, come si allenavano, come gestivano le situazioni. Se adesso tocca a me essere d’aiuto e avere un ruolo del genere non mi tirerò indietro». © RIPRODUZIONE RISERVATA 29 4 I NUMERI 1 Le finali di doppio agli Us Open dalle italiane: nel 2005 Flavia Pennetta con la russa Dementieva perse contro Raymond e Stosur. 1 La posizione di Sara Errani nella classifica Wta di doppio in uscita domani. Roberta Vinci è la numero 2. 3 Le finali dello Slam giocate quest’anno da Errani e Vinci: battute in Australia, hanno trionfato al Roland Garros 7 I tornei vinti da Sara e Roberta nel 2012: Monterrey, Acapulco, Barcellona, Madrid, Roma, Parigi e ’s-Hertogenbosch 30 LA GAZZETTA SPORTIVA DOMENICA 9 SETTEMBRE 2012 IL PIU’ MEDAGLIATO PARALIMPIADE DI LONDRA Il brasiliano Dias sei ori nel nuoto E’ brasiliano l’atleta più medagliato della Paralimpiade di Londra 1012, è il brasiliano Daniel Dias, che nel nuoto ha conquistato ben sei medaglie d’oro su 50, 100, 200 stile libero, 50 farfalla, 50 e 100 dorso e le due staffette, stile libero e misti, della classe S5. Daniel, 24 anni, è focomelico, nato senza mani e senza piedi a Campinas ed è praticamente cresciuto in un istituto. Quattro anni fa a Pechino aveva già vinto 4 titoli. DUELLO CON LA DU TOIT Per la Long 5 titoli e sorpasso rinviato Non ce l’ha fatta la statunitense di origine siberiana Jessica Long, 20 anni, a raggiungere e superare la sudafricana Nata- lie Du Toit nel computo delle medaglie vinte in piscina alla Paralimpiade. Un bilancio sontuoso il suo a Londra, 5 ori, ma il totale, 12 con quelli ottenuti 4 anni fa a Pechino, la costringe ad aspettare 4 anni per raggiungere la sudafricana che si è allenata a Bologna e che a Londra ha chiuso la carriera a quota 13 ori. 1 Magie Zanardi Alex, rimonta pazzesca E la staffetta è argento Dopo i due ori individuali, l’ex pilota porta ancora l’Italia sul podio. E stasera avrà la bandiera nella cerimonia di chiusura 3 DAL NOSTRO INVIATO PIERANGELO MOLINARO LONDRA Eccolo su podio, felice come un bambino, anche se stavolta la medaglia, dopo i 2 ori della cronometro e in linea, è «solo» d’argento. Alex Zanardi è una scuola di entusiasmo e di voglia di vivere. Si è spremuto come un limone, insieme a Francesca Fenocchio e Vittorio Podestà, per cercare l’oro anche nella staffetta mista, ma non ce l’ha fatta, troppo lontani gli Stati Uniti in questa strana gara dove ogni atleta corre 3 volte frazioni di 2 chilometri. Si parte, si arriva, ci si asciuga il sudore, si beve un sorso d’acqua e si riparte. Per Zanardi seduto sul suo bolide è un eterno gioco, sembra davvero un bambino in un negozio di giocattoli. «Fatica? Avevo la lingua che sbatteva come la cartolina in mezzo ai raggi della bici — scherza Zanardi —. In questa Paralimpiade è venuto fuori qualcosa di speciale, il carattere e la forza morale di una squadra che con le esclusioni alla vigilia di Macchi e Addesi poteva aver ricevuto un colpo mortale all’umore e quindi alla fiducia. Poteva squagliarsi. Invece questo gruppo ha conquistato dieci medaglie, dimostrando, anche a ranghi non completi, di essere la squadra più forte del mondo». «Non riesco a descrivere la felicità, altro che garette: emozioni oltre i 300 all’ora» Il portabandiera E Zanardi, an- che se è l’ultimo arrivato, di questa squadra è la bandiera, anzi, il portabandiera, visto che il Cip ha deciso che sarà lui a portare questa sera il vessillo tricolore nella cerimonia di chiusura della Paralimpiade. Alex ha 45 anni, tanti per un atleta praticante, è un master. Ma dentro ha davvero la freschezza di un ragazzino. Curiosità è la sua parola d’ordine, ora, dopo questi ori, va alla caccia dei nuovi confini di se stesso. Ritiro? Non accennatelo neanche . «Mi sono scoperto abbastanza tagliato per questa vita — afferma —. L’altro giorno, quando ho preparato e vinto la volata per l’oro della prova in linea, mi sono dato la mano da solo, mi sono congratulato per quello che avevo fatto. Non avevo sbagliato nulla. Dentro mi è nata una passione che non mi permette di parlare di sacrifi- «Orgoglioso di aiutare questo mondo. L’esempio è la passione, non un sacrificio» cio. Nella mia testa c’è un angolo tutto mio che l’ho riempito completamente con la handbike. A 45 anni ho assestato molte cose della mia vita, la famiglia, gli amici, ma in quell’angolino della mia testa ho provato una gioia pazzesca per queste vittorie. La felicità che ho vissuto non riesco neppure a descriverla. Non parlo solo delle medaglie, ma di quelle mattine in cui mi allenavo con i compagni, in raduno, forse al freddo o sotto la pioggia. Ecco, sensazioni che mi gasano». sussurra che un uomo così, con il suo carisma, se davvero Pancalli dovesse emigrare dal Cip al Coni, potrebbe anche prendere il suo posto. «No, smentisce subito Alex, sono troppo pigro e disorganizzato per sedermi dietro ad una scrivania e fare il presidente. Sono ancora troppo affamato di sport attivo. Qualcuno aveva mormorato che dopo la fine della carriera di pilota sarei andato a fare delle garette. Altro che garette, qui provi emozioni che superano i 300 all’ora». Il messaggio Però Zanardi ha un’altra idea in testa: «Vorrei contribuire al movimento in un modo diverso, con il mio esempio. Penso di aver dimostrato a tutti con la mia storia che anche nel momento più difficile ho scelto la strada più dura e ce l’ho fatta. Sono orgoglioso di me stesso. So che la mia popolarità (su facebook è nata una petizione per proporlo senatore a vita, ndr) è servita a spingere questo mondo all’attenzione generale, ne sono felice. Forse ora qualcuno si sente a bordo con me quando pedalo. Se è vero sono ancora più felice». La candidatura Ma c’è anche chi © RIPRODUZIONE RISERVATA GLI ALTRI AZZURRI PROTAGONISTI SUPER CICLISMO, RIMPIANTO SCHERMA L’onore dei Pizzi: oro rivincita E Farroni si prende l’argento SILVIA GALIMBERTI LONDRA Ci sono gare che non sono atti unici, ma conti in sospeso da chiudere. Ci sono pedalate che spingono più forte perché portano nella memoria il bruciore dell’incompiuto, a volte un errore, altre una mancanza. E alla fine, quando tutte le altre energie sono esaurite, proprio da questo minuscolo serbatoio fatto di rivalsa e orgoglio arriva la goccia che fa compiere l’impossibile. Ivano e Luca Pizzi, i fratelli del ciclismo italiano paralimpico, nell’argento della cronometro — la medaglia dell’insoddisfazione per un titolo mancato di soli 2" — hanno trovato l’essenza per andare a prendersi l’oro più bello nella prova su strada. Un viaggio all’inferno, andata e ritorno, perché quando al nono giro fori la ruota, i sogni improvvisamente si spengono e l’orizzonte diventa buio. Ed è lì che occorre attingere ad altro. Il primato assoluto del tandem azzurro dei Pizzi, scritto ieri sui 104 km del circuito di Brands Hatch, arriva dopo 2 ore 26’52", con soli 5" di vantaggio CAMELLINI SESTA MA E’ L’ITALIANA PIU’ MEDAGLIATA 1 2 3 1: i fratelli Ivano e Luca Pizzi, di Lanciano, oro nel tandem. 2: Cecilia Camellini, di Modena, sesta nei 200 mx. 3: Giorgio Farroni, marchigiano, argento nella prova su strada di ciclismo GRATTON-AFP sui polacchi Kosikowski e Korc e 7 dalla coppia slovacca Janovjak-Mitosinka. Spirito «Questo è lo spirito abruzzese, noi siamo gente che non molla mai — esclama Ivano, che è ipovedente dall’età di 20 anni, quando fu vittima di un incidente durante un allena- mento in bicicletta, e vive a Lanciano, dove anche il sindaco è uno che mangia pane e bicicletta —. Dopo la foratura abbiamo spinto al massimo per riprendere il gruppo, poi nell’ultima salita prima del traguardo abbiamo tentato lo scatto finale. Si è coronato il sogno di una vita intera». Che giornata La giornata eccezionale del ciclismo paralimpico azzurro, che torna da Londra con 4 ori, 2 argenti e 3 bronzi, un terzo dei podi italiani, si è aperta con la medaglia d’argento di Giorgio Farroni nella prova mista su strada categoria 1-2. Dopo due notti insonni, incoraggiato dal compagno di camera Alex Zanardi, il 36enne di Fabriano ha battagliato con il campione del mondo britannico David Stone, mancando il gradino più alto del podio per soli 7". «Oggi sentivo bene le gambe e sono stato più veloce in salita — ha dichiarato Farroni, che tra 8 giorni volerà in Thailandia per sposare la sua Wendy —, ho perso solo qualcosa nelle curve perché, a differenza di Stone che ha entrambe le mani funzionanti, io ne controllo solo una, quindi faccio più fatica a tenere l’equilibrio fuori dai rettilinei». Brava Cecilia Il sesto posto nei 200 misti di Cecilia Camellini, arrivata in finale in tutte e 5 le sue gare paralimpiche, non ha certo la forza di offuscare la sua impresa londinese: un doppio oro, con record del mondo, nei 50 e 100 sl, e due bronzi nei 400 sl e nei 100 dorso. Cecilia ha solo 20 anni ed è stata l’azzurra più vincente di tutta la spedizione italiana. Poteva essere qualcosa di più, invece, la medaglia di legno della squadra maschile di scherma in carrozzina che, dopo aver ceduto il passo alla Cina (oro paralimpico) in semifinale, è stata sopraffatta da Hong Kong nella finale per il terzo posto: nella sfida al vertice tra il leader del ranking mondiale Matteo Betti e il numero due Kin Wing Chan, il cinese ha preso la sua rivincita, sferrando gli assalti decisivi che sono valsi il bronzo per 45-42. SUCCESSO TV Le dirette Rai esempio per gli altri Paesi (pa.m.) I miracoli della Paralimpiade non sono stati solo in vasca, in pista, o sui campi di tiro. Ne è stato fatto un altro dalla squadra Rai a Londra (52 persone fra tecnici e giornalisti), capace di mandare in onda in diretta tutte le finali che hanno portato medaglie all’Italia. Nessuna altra Tv è stato in grado di farlo, persino la Obs, la società che produce le immagini (ma non in diretta di tutte le gare) è entrata negli studi Rai all’Ibc per chiedere come ci siano riusciti. Semplice, è stata utilizzata una tecnologia nata a scopi militari e utilizzata dagli organizzatori di Olimpiade e Paralimpiade per seguire il percorso della fiaccola. Le telecamere Rai hanno ripreso e spedito in diretta le immagini tramite una specie di carta Sim Umts montata sulle telecamere, In pratica, elicotteri, ponti radio, moto e auto solo state soppiantati da una «telefonata». Avete visto in qualche ripresa una mano che con le dita eseguiva un conteggio alla rovescia? Era la sigla di questa Rai che si sa ingegnare, e serviva per sincronizzare le immagini con l’audio, visto che, per il traffico telefonico arrivava ad avere un ritardo anche di 12 secondi. Ma in Italia, e solo in Italia, si è visto tutto. © RIPRODUZIONE RISERVATA Codice cliente: 5104377 Codice cliente: 5104377 DOMENICA 9 SETTEMBRE 2012 FRANCIA BATTUTA 2-0 Brasile: conferma nel calcio a cinque (s.g.) Il Brasile si conferma patria del calcio. Nella finale per l’oro paralimpico di calcio a 5 (non vedenti), i brasiliani hanno regola- 2 to i francesi per 2-0. Dopo essersi portati in vantaggio con Severino Silvia al 22’ del primo tempo, alla ripresa un pasticcio nell’area francese ha dato ai verdeoro la rete del raddoppio (autogol di Martin Baron). A completare il podio la Spagna, passata sull’Argentina solo ai calci di rigore. 4 900 WATT DI FORZA La forza E’ spaventosa la forza delle braccia di Alex Zanardi, una potenza raggiunta con due anni abbondanti di preparazione fra strada e palestra. Il preparatore Francesco Chiappero, cuneese di Alba, che prepara Alex e compagni: «Alex per 8/10 secondi, quindi il tempo di una volata come quella che l’ha portato all’oro della prova in linea, può sviluppare 950 watt contro i 600/700 degli altri handbiker. Per capirci, una persona normale è attorno ai 300 watt. Nella prova cronometro, lunga 64 km ha sviluppato una potenza media di 260 watt» 1-2 la concentrazione e la gioia di Alex Zanardi, 45 anni bolognese, 2 ori-1 argento. 3 Ale con i due compagni, Francesca Fenocchio e Vittorio Podestà GRATTON-AFP LA POLEMICA Coe contro i media «Il calcio ci oscura» Sebastian Coe, presidente del comitato organizzatore di Olimpiade e Paralimpiade di Londra è andato ieri su tutte le furie ed ha scatenato una polemica. Ha detto Coe: «Se sui giornali inglesi la squillante vittoria sulla Moldavia nel girone di qualificazione dei Mondiali di calcio ha oscurato la Paralimpiade non è un bel segno. E’ stato fatto un lavoro eccezionale che ha portato ad un successo incredibile, non possiamo dimenticarlo». IL DISABILE PIU’ FAMOSO Finalmente Oscar Nei 400 arriva il trionfo atteso Dopo il successo in staffetta, Pistorius domina Oliveira e vince netto in 46"68 Le protesi discusse: a Rio si cambia? 4 RISULTATI ITALIANI CICLISMO Tandem (104 km): 1. I. Pizzi (guida L. Pizzi) 2h26’52. Staffetta 3x18 km: 2. Italia (Fenocchio Podestà Zanardi) 30"50 (+43"). Mixed T1/2 (km 24): 2. Farroni 45"24 (+7"). NUOTO FINALI Donne. 200 misti IM SM11: 6. Camellini 3’01"86. 100 sl S6: 5. Romano 1’19"54. Batterie. Donne. 200 misti IM SM11: 4. Camellini 3’01"73. 100 sl S6: 5. Romano 1’20"54. SCHERMA Finale bronzo: Hong Kong b. Italia (Betti, Cima Macrì) 45-42. Semifinale: Cina b. Italia 45"19. Quarti: Italia b. Ucraina 45-37. LA GAZZETTA SPORTIVA 31 GOLF VERSO L’OPEN D’ITALIA Lorenzo Gagli, 26 anni, 10˚ in Olanda AP KLM OPEN STORM RAGGIUNTO: QUATTRO IN TESTA Super Gagli: -3 È 10˚ in Olanda Il fiorentino risale con la seconda giornata di grazia Pure Manassero e Colombo rimontano GIUSEPPE NIGRO Due giri da tre colpi sotto il par lanciano Lorenzo Gagli nelle prime dieci posizioni del Klm Open che si chiude oggi. Riscattando i tre bogey con sei birdie, il fiorentino — che ha bisogno di un piazzamento in alta classifica per portarsi in «zona conferma carta» nell’ordine di merito — ha replicato ieri il giro da 67 colpi (-3) che già venerdì gli aveva permesso di scalare posizioni. Con 203 colpi (69 67 67, -7) è salito così dal 12˚ al 10˚ posto del torneo dell’European Tour che si chiude oggi in Olanda sul percorso dell’Hilversumsche GC (par 70, montepremi 1.800.000 euro, 300mila al vincitore). Poker al comando In testa si è registrato ieri l’aggancio all’inglese Graeme Storm (198 colpi, 63 66 69, -12), ieri solo -1, da parte dello scozzese Scott Jamieson (68 64 66), dallo spagnoli Gonzalo Fernandez Castaño (67 65 66), ieri entrambi protagonisti di un -4, e dell’altro iberico Pablo Larrazabal (69 65 64), ieri sopra le righe con un eccellente -6. Verso Torino A un colpo dai quattro di testa c’è lo svedese Peter Hanson (199, - 11). Gli altri due membri della squadra europea della prossima Ryder Cup, il belga Nicolas Colsaerts e il tedesco Martin Kaymer sono rispettivamente 8˚ con 202 (-8) e 13˚ con 204 (-6). Entrambi da giovedì saranno protagonisti del BMW Italian Open presented by CartaSi al Royal Park I Roveri di Fiano Torinese. Gli italiani Oltre a Gagli (anche lui atteso protagonista a Torino), sono saliti in classifica Matteo Manassero, dal 57˚ al 40˚ posto con 208 colpi (71 69 68, -2), al termine di un giro da 5 birdie e 3 bogey, e Federico Colombo, ora 52˚ con 210 colpi (70 70 70, in par), piazzando 2 birdie e altrettanti bogey. Era uscito al taglio Andrea Pavan, 120˚ con 145 (70 75, +5). © RIPRODUZIONE RISERVATA CHALLENGE TOUR IN RUSSIA Oscar Pistorius, 25 anni sudafricano, chiude con 2 ori e un argento AFP LONDRA IL MEDAGLIERE NAZIONE 1. Cina 2. Russia 3. Gran Bretagna 4. Ucraina 5. Australia 6. Usa 7. Brasile 8. Germania 9. Polonia 10. Olanda 11. Iran 12. Sud Corea 13. ITALIA 14. Tunisia 15. Cuba 16. Francia 17. Sudafrica 18. Irlanda 19. Spagna 20. Canada 21. Nuova Zelanda 22. Nigeria 23. Messico 24. Giappone 25. Bielorussia 26. Algeria 27. Azerbaijan 28. Egitto 29. Svezia 30. Austria 31. Thailandia 32. Finlandia O 95 35 33 32 31 30 20 18 14 10 10 9 9 9 9 8 8 8 7 6 6 6 6 5 5 4 4 4 4 4 4 4 A 71 38 42 23 22 29 14 26 13 10 7 9 8 5 5 19 12 3 17 14 7 5 4 5 2 6 5 4 4 3 2 1 OGGI B 65 28 43 28 29 37 8 22 9 19 6 9 11 4 3 18 9 5 16 9 4 2 11 6 3 9 3 7 4 6 2 1 APPUNTAMENTI DA SEGUIRE ATLETICA Maratona ore 9 Andrea Cionna Alessandro Di Lello Walter Endrizzi TOT. 231 101 118 83 82 96 42 66 36 39 23 27 28 18 17 45 29 16 40 29 17 13 21 16 10 19 12 15 12 13 8 6 Finalmente Oscar ce l’ha fatta ed ha conquistato il quinto titolo paralimpico individuale, il primo a Londra. Non gli poteva certo bastare quell’oro, anche se impreziosito dal primato del mondo, della staffetta. Questa Paralimpiade gli è stata confezionata addosso come il vestito di un grande sarto, tutte le sue discese in pista, anche le batterie, non sono mai state disputate al mattino, ma in tarda serata, indiscutibilmente indicate come il piatto forte. D’altra parte questo ragazzo sudafricano di 25 anni ha reso un servizio che nessun altro atleta ha mai fornito a questo mondo, abbattendo il muro dell’isolamento. Ci ha abituato alle sue protesi, ha reso normale e accettabile anche allo spettatore più schizzinoso la sua disabilità. La gara Ieri sera ha mostrato a tutti quanto sia ancora superiore la sua velocità e la sua esperienza nel mondo degli amputati. Di certo gli è servita l’esperienza ad alto livello fra i normodotati, correre al fianco dei migliori al mondo gli ha insegnato la difficile arte della distribuzione della fatica sul giro di pista. Ieri sera a quello che avrebbe dovuto essere il suo principale avversario, il brasiliano Oliveira che lo aveva battuto domenica scorsa nella finale dei 200, ha teso una trappola velenosa. Oscar, che partiva in quarta corsia, una meno dell’avversario, lo ha affianca- to dopo venti metri, ma non lo ha mollato, lo ha come invitato a tenere il suo passo. Oliveira, che già venerdì sera in batteria aveva sbagliato la distribuzione, ci è cascato in pieno. Ha corso alla pari tutto il primo rettilineo, ma si è spento come un lumicino all’ingresso della seconda curva. A questo punto era inutile la maggior velocità delle sue protesi mostrata sui 200 se il serbatoio era vuoto. Pistorius è volato solitario sino al traguardo ed ha chiuso in 46"68, primato paralimpico, un tempo però assolutamente normale per lui. Oliveira solo quarto (51"59), mentre le altre due medaglie sono andate agli statunitensi Leeper (50"14) e Prince (50"61). Discussione Ora la Paralimpiade si è chiusa, ma non si fermano le polemiche sulle protesi utilizzate da alcuni atleti. E si sta creando pure un movimento di opinione, promosso soprattutto dai monoamputati, per chiedere forti limitazioni nelle regole, soprattutto perché sembra che alcuni biamputati utilizzino protesi di diverse lunghezze, più corte per i 100 e più lunghe per i 200. C’è chi sussurra che qualcuno le abbia cambiate fra batterie, semifinali e finali, prassi già ora vietata. Insomma, ci vogliono controlli e soprattutto, visto che ormai fra i biamputati Oscar Pistorius non è più solo, che fra 4 anni a Rio le categorie siano divise. Sarebbero gare più giuste. pa.m. © RIPRODUZIONE RISERVATA Tadini resta primo Assalto al titolo L’azzurro chiude il terzo giro a +1, ma ha due colpi di vantaggio su quattro inseguitori Alessandro Tadini tiene il comando del M2M Russian Challenge Cup, tappa del Challenge Tour in corso a Mosca al Tseleevo Golf & Polo Club (par 72, montepremi 200mila euro, 32mila al vincitore). Nonostante una giornata non perfetta (un eagle, tre birdie ma anche sei bogey per il 73, +1) il piemontese ha due colpi di vantaggio sul danese Morten Orum Madsen, sul francese Alexandre Kaleka, sull’austriaco Florian Praegant e sull’in- Alessandro Tadini, 38 anni SCACCINI glese Chris Lloyd (211, -5). Ha ceduto invece Matteo Delpodio, che era 2˚, incappato in una giornata storta da 79 colpi (+7), ora 21˚ posto con 217 (69 68 79, +1). È rimasto praticamente nella stessa posizione Marco Crespi, 28˚ con 218 (66 77 75, +2) e hanno guadagnato qualcosa Andrea Perrino (75 73 72) e Nino Bertasio (72 73 75). LADIES EUROPEAN TOUR COUNTDOWN -4 Zorzi da applausi Gran giro in -6: ora è 11a in Austria Vinci i biglietti degli Open con Gazzetta All’Uniqa Ladies Golf Open (Ladies European Tour, par 72), di Wiener Neustadt in Austria, Veronica Zorzi è risalita dal 64˚ all’11˚ posto con un secondo giro da -6 (7 birdie e un bogey): ora è a 140 colpi, -4. Margherita Rigon sale al 22˚ posto con 142 (73 69, -2), Stefania Croce è scesa dal 6˚ al 30˚ posto con 143 (69 74, -1). In testa la svedese Caroline Hedwall (133 - 67 66, -11). Per il 69˚ Bmw Italian Open-presented by Carta Sì, la Gazzetta dello Sport mette a disposizione dei lettori ingressi omaggio per sabato e domenica. I primi 8 fortunati che oggi scriveranno una email a [email protected] con testo “GAZZETTA TI REGALA GLI OPEN” potranno aggiudicarsi 2 biglietti a testa. Prevendita su www.ticketone.it Codice cliente: 5104377 32 LA GAZZETTA SPORTIVA DOMENICA 9 SETTEMBRE 2012 BASKET QUALIFICAZIONI ALL’EUROPEO « 4 I NUMERI Croazia, Germania 15,1 media punti di Gallinari nel girone: fu 14,2 agli Europei dell’anno scorso. Ma con 11,5 tiri di media. stavolta sono stati 9,8, con 6,8 rimbalzi e 5,9 falli subìti 12 NEL SEGNO DELL’8 Gallo dell’altro mondo «Ma qui serviva altro» Italia all’8 vittoria di fila, il simbolo è la stella operaia «Svolta? Giocare come in Nba in Europa non funziona» a MASSIMO ORIANI TRIESTE È il simbolo dell’Italia che vince, ieri con la Bielorussia per l’8a volta in 8 gare: la superstar operaia al servizio della squadra. Danilo Gallinari è il volto azzurro dell’estate 2012, che potrebbe essere ricordata come quella della svolta. d lafrase DEL GIORNO DAL NOSTRO INVIATO Gallinari, cosa le ha dato questa Nazionale? «È stata un’esperienza molto positiva, mi ha dato tante emozioni, la voglia e la carica di stare con un gruppo del genere, è diverso da quello a cui sono abituato durante l’anno». E cosa ha dato lei alla squadra? «Spero di aver dato entusiasmo, voglia di vincere, un po’ di cattiveria agonistica, le cose su cui puntavamo dall’inizio». Cosa ha funzionato? «Si dice sempre ma è la verità: il gruppo. Abbiamo lavorato bene dall’inizio, le motivazioni di ognuno sono emerse e ci hanno aiutato a vincere insieme». Un’unità d’intenti e una coesione «Sapevamo cosa non era andato l’estate scorsa: io, Belinelli e Bargnani non siamo Wade, Bosh e LeBron, il modo di giocare tra i pro’ qui non è efficace» che si è colta sin dal raduno. «C’era coscienza di quello che era successo l’anno scorso, tutti sapevano cosa non aveva funzionato, sapevamo che per provare a vincere bisognava trovare un modo diverso. Siamo stati bravi a farlo». Cosa non aveva funzionato? «Io, Bargnani e Belinelli abbiamo cercato di giocare in Nazionale come nella Nba. E non funziona. Non siamo Wade, Bosh e LeBron, in questo basket devi fare altre cose. Stavolta ho svolto un lavoro diverso, che è venuto molto naturale sin dal primo giorno a Folgaria». Pianigiani ha detto che lei è il giocatore perfetto per l’Europa. «L’ho sperimentato e l’ho visto in passato, il mio modo di giocare tra i pro’ non è efficace nel basket europeo, quindi mi sono adattato. Ci sono tanti aspetti che possono fare la differenza, le piccole cose su cui il c.t. ha spinto dall’inizio». Cosa ha dato Pianigiani a questa squadra? «Tanto, nel costruire una mentalità vincente e nel far sentire importanti tutti, nel far capire che a questo livello, con tante partite, è fondamentale che anche chi gioca meno faccia le cose che gli si chiedono al 100%». L’anno prossimo la sua presenza all’Europeo è scontata... «Certo. Quando sono mancato è stato solo per problemi fisici, altrimenti non ci sono motivi per non esserci». Qual è il passo successivo che deve fare l’Italia? «Qualificandoci abbiamo dimostrato a noi e a tutti che possiamo dire la nostra, sarà importante con l’esperienza dell’anno scorso e quella di quest’estate inserire il Mago e Beli, ma anche Gentile e Melli probabilmente. Non sarà facile, ma per le caratteristiche degli uomini prima che dei giocatori non sarà un problema». La sua crescita è quella che si aspettava? «Sto salendo la scala degli obiettivi prefissati. Ognuno ha la sua velocità, credo che per le capacità fisiche e tecniche che possiedo la mia sia una buona progressione. Chiaro che c’è ancora tanto da lavorare e dimostrare, soprattutto l’anno pros- A TRIESTE BIELORUSSIA MAI IN PARTITA, IL 18 NOVEMBRE IL SORTEGGIO DEI GIRONI DI EURO2013 simo, molto importante per me perché sarà il primo col nuovo contratto». Sente il peso dei 42 milioni? «No, mi carica a molla. Inizio a misurarmi coi più forti, con un contratto che non hanno tanti giocatori. Dovrò meritarmeli». Nella Western Conference sembrava si fosse aperto uno spiraglio con i Lakers in calo, invece hanno preso Nash e Howard. «Infatti a Ovest è uno scherzo... È difficilissima, noi siamo gli stessi dell’anno scorso con l’aggiunta di Iguodala che ci cambia tanto, ma sulla carta ci sono 3-4 squadre più forti. Non partiamo da favoriti, ma possiamo dire la nostra». Chiudiamo con il futuro azzurro: cambia il panorama in Europa, c’è uno spiraglio per infilarsi e sognare di andare a Rio 2016? «Ci sono cicli per quasi tutte le nazionali. Noi dobbiamo tenere i piedi per terra, perché abbiamo vinto ma sono pur sempre le qualificazioni, non abbiamo ancora fatto nulla. Europeo, Mondiale, Olimpiade sono un’altra storia. È il primo passettino, manca ancora tanto per arrivare sin là, ma la fiducia cresce, e magari con un pizzico di fortuna e qualche incrocio positivo, chissà...». » © RIPRODUZIONE RISERVATA Il girone perfetto: gli azzurri chiudono imbattuti ITALIA BIELORUSSIA 83 58 (23-15, 48-32; 64-44) ITALIA: Cinciarini 4 (1/3), Cavaliero 3 (0/1 da 3), Mancinelli 10 (2/4, 2/6), Gallinari 16 (5/8, 1/5), Cusin 6 (3/5); Datome 8 (1/3, 1/3), Poeta 4 (1/1 da 3), Hackett 9 (2/3, 1/2), Gigli 6 (3/4), Aradori 12 (5/5, 0/1), Viggiano 3 (1/2 da 3), Vitali 2 (1/2). All.: Pianigiani. BIELORUSSIA: Stiggers 5 (2/8, 1/3), Kudrautsau 12 (4/8, 1/3), Ulyanko 4 (2/3, 0/1), Y.Mescheriakov 7 (2/5, 1/4), Parakhouski 1 (0/1); Korshuk 7 (2/3, 1/2), Trastsinetski 7 (2/4, 1/1), Aliakseyeu 4 (1/4), Lashkevich 2 (1/2), Pustahvar 9 (1/1, 2/7), Charykau, Yafremau. All.: Krivonos. ARBITRI: Lottermoser (Ger), Trawicki (Pol), Jokic (Monte). NOTE T.l.: Ita 16/24, Bie 6/12. Rimb.: Ita 41 (Gallinari 12), Bie 32 (Korshuk, Trastsinieski 5). Ass.: Ita 17 (Cinciarini 4), Bie 17 (Stiggers 6). Progr.: 5’ 9-6, 15’ 38-26, 25’ 57-39, 35’ 73-51. Spett. 3500. la guida gilia, che vale anche per il ranking quando il 18 novembre verranno sorteggiati i gironi per Slovenia 2013, e arrivato senza faticare troppo. TRIESTE Era iniziata il 16 luglio a Milano, 55 giorni di cammino, prendendosi per mano e aiutandosi l’un l’altro, con lo spirito giusto che si era colto subito e che è stato il segreto di un percorso perfetto, concluso ieri al PalaTrieste con l’ottava vittoria su otto partite giocate, contro la Bielorussia. Sfida che non aveva alcun significato per entrambe ma che gli azzurri hanno onorato nel migliore dei modi, giocando come hanno sempre fatto in queste qualificazioni, lasciando tutto sul campo. Un successo, come aveva sottolineato il c.t. Pianigiani alla vi- La partita Mancinelli e Aradori nel primo quarto (7 punti a testa) siglavano il primo break di 8-0 che valeva il 21-13 al 9’. Vantaggio che l’Italia dilatava sino al +17 (48-31) a pochi secondi dal riposo, con un buon Cusin. Nella ripresa il vantaggio arriva sino al +25 con una schiacciata in alley oop di Gallinari, che poco dopo esce per la standing ovation del pubblico triestino. Strameritata. Come per tutti gli azzurri. m.o. Il capitano Stefano Mancinelli, 29 anni CIAMILLO © RIPRODUZIONE RISERVATA gare ufficiali di Gallinari in azzurro in carriera, tutte giocate nelle ultime due estati, 8 quest’anno 4 anni senza gare in azzurro per Gallinari, dal 2007 al 2011. Sono 27 le sue presenze totali in Nazionale, solo 8 prima dell’estate 2011 e Montenegro ok Georgia qualificata All’Europeo 2013 (4-22/09) le prime 2 di ogni girone e le 4 migliori terze. Gruppo A: Islanda-Montenegro 92-101 (Stefansson 32, Baeringsson 22; Dasic 38, Rochestie 31), Estonia-Serbia 88-81 (Kangur 19, Arbet 17, Talts 8; Jrstuc 29m Teidisuc e Tepic 16), Israele-Slovacchia 106-73 (Eliyahu e Casspi 18, Tyus 16; Vojtek 17). Classifica: Montenegro* 9 vinte-0 perse; Israele 6-3; Estonia, Serbia 5-4; Slovacchia, Islanda 1-8. Ultimo turno (11/9): Estonia-Islanda, Serbia-Israele, Montenegro-Slovacchia. Gruppo B Svezia-Germania 86-91 (Jerebko 32, Grant 21; Schaffartzik 21, Benzing 19), Bulgaria-Lussemburgo 120-95 (Kostov 33; Jones e Picard 21). Rip.: Azerbaigian. Class.: Germania* 7-0; Azerbaigian 4-3; Bulgaria 4-4; Svezia 3-4; Lussemburgo 0-7. Pr. turno: Germania-Azerbaigian, Lussemburgo-Svezia. Rip: Bulgaria. Gruppo C Ucraina-Cipro 69-51 (Burtt 13, Korniyenko 12; Trisokkas 15, King 14), Ungheria-Croazia 79-81 (Lorant 24; Bogdanovic 17, Saric 12, Stipcevic e Markota 10). Rip.: Austria. Classifica: Croazia* 7-0; Ucraina* 6-2; Austria 3-4; Ungheria 2-5; Cipro 0-7. Pr. turno: Croazia-Austria, Cipro-Ungheria. Rip.: Ucraina. Gruppo D Lettonia-Georgia 70-73 (K.Berzins e Bertans 15; Markoishvili 17, Pullen e Pachulia 15), Bosnia-Romania 93-58 (Teletovic 15, Wright e Dedovic 12; Dragusin 17). Rip.: Olanda. Classifica: Bosnia* 6-2; Georgia* 5-2; Lettonia 4-3; Olanda 2-5; Romania 1-6. Pr. turno: Georgia-Olanda, Romania-Lettonia. Rip.: Bosnia. Gruppo E Polonia-Albania 89-59 (Gortat 18, Zamojski 13, Ignerski 11; Ndoja 18), Belgio-Finlandia 71-68 (Mukubu 20, Tabu 5; Koponen 22, Kotti 11). Rip.: Svizzera. Cl: Polonia* 6-2; Finlandia* 5-2; Belgio 4-3; Svizzera 3-4; Albania 0-7. Pr. turno: Finlandia-Svizzera, Albania-Belgio. Rip.: Polonia. Gruppo F Italia-Bielorussia 83-58, Portogallo-Turchia 69-79 (Fonseca 20; Karaman 21). Rip.: R. Ceca. Classifica: Italia* 8-0; Rep. Ceca* 5-2; Turchia 4-3; Bielorussia 1-5; Portogallo 0-7. Pr. turno: Turchia-Rep.Ceca, Bielorussia-Portogallo. Rip.: Italia. Taccuino IL CASO DELL’ESTATE Accordo tra vecchia e nuova Treviso (a.m.) La Pallacanestro Treviso che ha rinunciato alla A dopo l’addio dei Benetton e la Treviso Basket non ammessa al suo posto hanno siglato ieri un accordo: le squadre Under 17 e U19 della Pallacanestro saranno tesserate per il «nuovo» club, con cui faranno anche il campionato di Promozione insieme a «vecchie glorie» come Coldebella, Iacopini e Pittis. Per chiedere ancora nel 2013 l’ammissione in A, Treviso Basket deve svolgere attività giovanile quest’anno. DOPO LE DICHIARAZIONI Scariolo giovedì dal procuratore Il tecnico di Milano, Sergio Scariolo, sarà sentito giovedì dal procuratore federale Alabiso in merito alle dichiarazioni rese alla Rai su Siena e il movimento del basket. AMICHEVOLI: 14 IN CAMPO Cremona batte Cska! Milano e Cantù k.o. (l.b.-cam.ca.-g.d.-a.r.) A Sondrio: Mariupol-Cantù 76-60 (C: Mazzarino 14, Brooks 13). A Modena: Venezia-Milano 92-88 (V: Diawara 26, Zoroski 16; M: Langford 18, Cook 16, Fotsis mano k.o.); R.Emilia-Bologna 83-82 dts (Taylor 29; Hasbrouck 25). A Desio: Varese-Biella 91-65 (Ere 14; Brackins 14); Cremona-Cska 60-56 (Cr: Harris 16). A Sassari: Galatasaray-Pesaro 79-48 (P: Hamilton 21), Samara-Sassari 72-67 dts (Ss: Thornton 21, Easley 14). A Trani: Montegranaro-Brindisi 77-63 (M: Cinciarini 21; B: Robinson 24); Avellino-Caserta 71-56 (A: Ebi 17, Warren 16; C: Jelovac 16, Wise verso il taglio). Venerdì: Matera-Montegranaro 69-79 (Mo: Slay 22, Johnson 11). Oggi Roma ospita il Fenerbahce di Pianigiani. DOMENICA 9 SETTEMBRE 2012 LA GAZZETTA SPORTIVA 33 TUTTENOTIZIE & RISULTATI Baseball EUROPEI: OGGI LA SPAGNA L’Italia stende pure la Svezia HAARLEM (m.c.) L’Italia, agli Europei in Olanda, supera pure la Svezia, con relativa facilità, ed oggi affronta la Spagna in un match che può valere la vittoria nel girone A. Ieri sera gli azzurri, sorretti da un brillante Panerati (2 hit, 7 so), che ha consentito solo agli avversari di passare momentaneamente in vantaggio senza battere valido (Johannesen ha segnato con una base, un errore ed un bunt), hanno risolto il match al secondo tentativo, grazie alla volata di Santora e al fuoricampo di Infante, accompagnato a casa da Ermini e Chiarini. Gli scandinavi provano a frenare il line-up azzurro, ma le battute di Colabello, La Torre e Santora consentono di allungare. Bottino importante di 12 valide, contro un avversario che proprio in Olanda nel 2003 (ad Amsterdam) tirò un brutto scherzo all'Italia nei quarti di finale. Stavolta, dopo lo 0-1, Chiarini e compagni hanno sistemato le cose al cambio di campo, costruendo un successo di valore. ITALIA-SVEZIA 8-1. Svezia: Sorgi 4 (1/3) (Hoeglund 0/1), Merrifield 6 (0/4), Pilegard 3 (1/4), P. Johannessen 5 (0/3), Gajzler bd (0/4), Lausen 9 (0/2) (Sjoers), B.Johannessen 2 (0/3), Johansson 8 (1/3) (Eilhertz), Leander 7 (0/2) (Filice 0/1). Italia: Infante 5 (1/5) (Pantaleoni), Avagnina 7 (0/1) (Ambrosino 1/2), Granato 6 Ippica GALOPPO E TROTTO (1/5), Colabello 3 (2/5), La Torre 2 (2/4) (Reginato 0/1), Chiarini 9 (1/4), Ermini bd (1/2), Desimoni 8 (1/2), Santora 4 (1/2) (Vaglio 1/1). Punti, Sve 010.000.000: 1 (3bv-1e); Ita 040.121.00x: 8 (12-1). Lanc.: Melin (p.) 3.1rl, 2so, 3bb, 4bv, Sivard 1.2-0-0-5, Karlsson 1-0-0-1, Wright 2-2-0-2; Panerati (v.) 6rl-7so-1bb-2bv, D'Amico 1-1-0-0, Cicatello 1-3-0-0, Grifantini 1-0-0-1. Note: fuoricampo di Infante (3p. al 2˚). Doppio di La Torre. Situazione (2ª g.). Gir. A: Russia-Spagna 1-10, Grecia-Croazia 7-2, Italia-Svezia 8-1. Gir. B: Germania-Belgio 10-2, Olanda-Francia 15-0 (5˚), Gran Bretagna-R.Ceca 6-1. Oggi. Gir. A: Svezia-Croazia, Italia-Spagna (19,30 ad Haarlem), Grecia-Spagna. Gir. B: Olanda-Rep. Ceca, Francia-Belgio. LIDDI Alex Liddi torna in Major: venerdì nell’1-6 interno dei suoi Seattle contro Oakland, inserito come pinch-hitter (sostituto battitore) al 9˚ al posto di Ackley: l’azzurro è finito strike out contro il pitcher Sean Doolittle. Boxe MASSIMI WBC: KOT 4 SU CHARR Vitali Klitschko non dà scampo Facile difesa della corona Wbc per Vitali Klitschko (che disputava una sfida mondiale dei massimi per la 17ª volta) che a Mosca si sbarazza in quattro round (kot per ferita) del libanese di stanza in Germania Manuel Charr. Per l’ucraino si tratta della 45ª vittoria a fronte di 2 sconfitte, la 41ª prima del limite, mentre l’avversario subisce la prima sconfitta dopo 21 successi. Diretto Tutto troppo facile per il quarantunenne ucraino, nonostante affrontasse una situazione quasi inedita, cioè un rivale più alto (2.03 contro 1.98) e con un allungo superiore. Tuttavia, affidandosi come sempre all’enciclopedico jab, Klitschko indirizza subito a suo favore il match, con Charr che fin dall’inizio prova a girargli attorno e a legarlo quando il campione avanza. Le prime emozioni nel secondo round, quando Vitali, dopo una serie di diretti e qualche montante al corpo, trova lo spiraglio per il destro corto che manda al tappeto l’avversario per il conteggio. continue dell’ucraino, che quando riesce ad accorciare la distanza usa anche il gancio sinistro: ed è proprio questo colpo, portato alla fine del terzo round, ad aprire una ferita sopra l’occhio del nativo di Beirut, fino all’interruzione del medico chiamato dall’arbitro (il nostro Cavalleri). Ora Vitali potrà dedicarsi anima e corpo alla campagna elettorale per la tornata di metà ottobre, quando si presenterà alla guida del partito Udar come leader dell’opposizione al presidente Yanukovych: «Ormai con il pugilato ho quasi finito, ma quando sarà ora di ritirarmi lo annuncerò ufficialmente». ri.cr. © RIPRODUZIONE RISERVATA Chris Colabello, 29 anni RATTI Vitali Klitschko, 41, ucraino AP Colpo Dettori World League Grande Osasco Velasco vicino Italia-Serbia finale europea All Blacks ok Australia avanti Ne valeva la pena prendere l’elicottero e sobbarcarsi il viaggio da Haydock a Leopardstown. Lanfranco Dettori non ha neanche corso la Sprint Cup vinta da Society Rock (K. Fallon) per il ritiro del suo Soul, poi è volato in Irlanda dove l’attendeva una campionessa: Snow Fairy. L’allieva di Ed Dunlop, a cui è stato ricostruito un tendine, ha dominato le Irish Champion Stakes (m 2000) battendo nettamente Nathaniel e conquistando il 7˚ gruppo 1 della carriera. Per Frankie è il quinto successo in questa corsa. Varennino a Montecatini Al Sesana impresa di Osasco di Ruggi. Nel GP Nello Bellei il Varennino (85 i GP vinti dagli eredi del campionissimo) allenato da Holger Ehlert è scattato in mezza alla pista ai 600 finali, ha messo sotto pressione il leader (e favoritissimo) Obama Gar e nel finale l’ha dominato in 1.12.9. Non ha corso Owen Cr. Julio Velasco, 60 anni, c.t. dell’Iran Italia in finale nell’Europeo Under 19. A Canet en Roussillon, in Francia, la squadra di Nando Pesci batte la Spagna 11-9 ai rigori (6-6 nei tempi regolamentari, 7-7 dopo i supplementari). Dai cinque metri segnano Vergano, Renzuto, Di Fulvio e Cupido, mentre Vespa para due tiri. «Bravissimi i ragazzi a mantenere la calma nei momenti caldi», commenta Pesci. Oggi, alle 18.30, sfida per l’oro contro la Serbia che supera 8-6 la Croazia campione in carica. L’Iran di Julio Velasco ha un piede nella prossima World League. La squadra dell’ex c.t. azzurro ha infatti battuto a Teheran 3-0 (25-19, 25-14, 25-23) il Giappone e ora nella seconda partita di oggi le basta vincere un set per essere certa di partecipare al torneo 2013. Per l’Iran, che aveva fallito di un soffio la prima qualificazione olimpica, un altro grande risultato dopo la vittoria nel campionato asiatico un anno fa. AZZURRINE Oggi tocca anche alle azzurrine di Paolo Zizza, che debuttano nell’Europeo Under 19 di Chelyabinsk contro l’Ucraina. Domani affronteranno la Russia padrona di casa, poi Turchia, Grecia e Gran Bretagna. La prima va in semifinale, seconde e terze dei due gironi si incrociano nei quarti. ARRIVA TOTH (a.p.) Tra i volti nuovi del campionato femminile, spicca quello di Ildiko Toth, 25 anni, centroboa della Nazionale ungherese: un bel colpo per la Ngm Firenze. FELUGO SPOSO (i.v.) È arrivato il giorno del sì per Maurizio Felugo, regista della Pro Recco e del Settebello: alle 17, nella chiesa di San Pietro a Zoagli (Genova), sposerà Sara Servente. Dettori, 41, sull’elicottero REUTERS Vincenzo Renzuto, 19 anni LIVERANI DE LUCA E GIORGI (e.b.) Oggi a Macerata 5ª tappa del Grand Prix di marcia (km 10) con Marco De Luca e gli juniores Fortunato e Minei (ore 17). Tra le donne Eleonora Giorgi e Sibilla Di Vincenzo (ore 18). A PORDENONE (g.v.) Oggi a Pordenone 31˚ circuito su strada coi finalisti olimpici dei 3000 sp, Yuri Floriani e il marocchino Talem. Tra le donne Angela Rinicella. Bocce PIANETA GIRA (r.g.) A Muelheim (Ger) il massimo italo-tedesco Francesco Pianeta (27-0-1) ha battuto nettamente sulle 10 riprese il sudafricano, Francois Botha (48-8-39), 44 anni. Rugby QUATTRO NAZIONI LUTTO FRIGONI (s.mes.) E’ tragicamente scomparso Corrado Frigoni, figlio di Angiolino, ex c.t. dell’Italia femminile e storico vice di Julio Velasco, ora allenatore dell’Ural Ufa in Russia. Il 35enne è deceduto in seguito a un intervento chirurgico. CONEGLIANO TRASLOCA (a.r.) L’Imoco Conegliano, società nata in aprile e che disputerà la prossima A-1 col diritto sportivo acquisito da Parma, non giocherà a Conegliano, ma al Palaverde di Villorba, nei pressi di Treviso, teatro della storia Sisley. AMICI (f.c., an.gal.) Ieri - Uomini: R. Emilia (Biribanti 14)-Carpi (B-1) 3-1; Castellana-Atripalda 2-1. Donne: Cadelbosco-Collecchio 3-0. Ad Asti; Asti-Soverato 1-2; Sala Consilina-Marsala 2-1; Settimo Torinese (B-1)-Soverato 2-1. Oggi - Uomini: Ortona-Sora ad Agnone (Is), ore 18. DEBUTTO LEVORATO (si.g., d.m.) A Reggio Emilia esordio stagionale di Manuela Levorato, che ha vinto i 100 in 11"90 (-0.5). A Cuneo (memorial Merlo), 49"90 di Jose Bencosme nei 400 hs. A R. Emilia. Uomini. Alto: Carollo 2.16. Peso: Ricci 17.20. Donne. 100 (-0.5): Levorato 11"90. A Cuneo. Uomini. 200 (+0.5): Tricca (j) 21"48. 400 hs: Bencosme 49"90; Giangravè 51"82. A Milano. Uomini. 110 hs (+0.5): Fofana 14"08. Donne. 100 hs (-0.2): Balduchelli 13"76. 3000 sp: Roffino 10’33"61. Alto: Capponcelli 1.76. Triplo: C. Pacchetti 13.10 (+0.8). A Ostia (Roma). Uomini. Disco: Apolloni 56.76; Faloci 56.61. Martello: Falloni 67.39. Donne. Disco: Kragbe (C.A.) 54.80; Salvini 52.77; Aniballi 50.65. Boxe Pallanuoto UNDER 19 IN FRANCIA 6ª corsa - GP Nello Bellei - m 2040: 1 Osasco di Ruggi (R. Vecchione) 1.12.9; 2 Obama Gar; 3 Okay dei Ronchi; Tot.: 6,18; 1,66, 1,17, 2,14 (24,92) Pallavolo ALLA GUIDA DELL’IRAN CLEVELAND (Ohio, Usa) — I genitori della 27enne Tianna Madison, prima frazionista della 4x100 statunitense che all’Olimpiade di Londra ha vinto migliorando il record del mondo dopo 26 anni (con Allyson Felix, Bianca Knight e Carmelita Jeter), hanno denunciato la figlia per diffamazione. Tra i motivi della decisione, problemi economici anche legati al marito di lei, John Bartoletta. La sprinter, un paio di settimane fa, aveva annunciato l’intenzione di fare un provino con la Nazionale di bob. EUROVOLO AZZURRO (c.f.) A Pazin (Cro), negli Europei maschili di volo, Italia sul podio in tutte le specialità. Oro per Emanuele Bruzzone nel combinato e nella staffetta con Emanuele Ferrero e Mauro Roggero. Argento per Denis Pautassi nell’individuale (titolo al croato Grancic). Bronzi a Marco Ziraldo nel progressivo (oro del croato Brnic), Daniele Grosso nel tiro di precisione (oro al francese Garcia) e Bruzzone-Grosso nella prova a coppie (successo degli sloveni Janzic-Koziek). Politica Una svolta pesante, pesantissima, Charr non riesce a contrastare le azioni Atletica Madison denunciata dai genitori TRICOLORE WELTER (r.g.) Stasera a Manzano (Ud) la Cavallari Boxe allestisce la difesa tricolore welter di Gianluca Frezza (17-2-2) opposto allo sfidante Italo Brussolo (10-5-2). Nel giugno 2010 a Sequals (Pn) Frezza si impose in 6 round. Il vincitore dovrà affrontare Antonio Moscatiello (14-1), sfidante ufficiale. Canoa ASSOLUTI VELOCITA’ Seconda giornata all’Idroscalo di Milano dei campionati italiani di velocità (finali sui 500). Nel K1 senior successo di Andrea Facchin, nel K1 donne bis di Stefania Cicali, Vartolomei vince in C1 e poi in C2 in coppia con Craciun, Ordesi-Legnani vincono il K2 femminile, Falli-Pra Floriani il K2 uomini, Stefania Cicali-Fagioli-Susanna Cicali-Zanirato (Fiamme Azzurre) il K4 femminile. BRONZI UNDER 23 Clara Giai Pron è bronzo agli Europei U23 di slalom a Solkan (Slo). La piemontese chiude in 114"86 a 1"59 dall’oro della slovena Tercelj. Bronzo nel C1 anche per Roberto Colazingari in 112"84, staccato di 1"75 dall’oro del francese Vielliard. Hockey ghiaccio Cooper placcato da Coetzee AP Nel 3˚ turno del Quattro Nazioni gli All Blacks faticano con l’Argentina e l’Australia soffre fino all’90 col Sudafrica: salva la panchina di Deans. Nuova Zelanda-Argentine 21-5 (6-5). Marcatori: p.t. 9’ c.p. Cruden (N), 13’ m. Roncero (A), 24’ c.p. Cruden (N); s.t. 11’ c.p. Cruden (N), 26’ m. Savea (N), 32’ m. Jane tr. Cruden (N). Australia-Sudafrica 26-19 (6-13). Marcatori: p.t. 3’ c.p. M. Steyn (S), 17’ c.p. Barnes (A), 20’ m. Habana tr. M. Steyn (S), 25’ F. Steyn (S), 26’ c.p. Barnes (A); s.t. 7’ c.p. Barnes (A), 15’ m. Higginbotham tr. Barnes (A), 19’ c.p. F. Steyn (S), 22’ c.p. Barnes (A), 27’ c.p. M. Steyn (S), 29’ m. Alexander tr. Barnes (A). Classifica: N. Zelanda 12; Sudafrica 7; Australia 4; Argentina 2. AZZURRI ESTERI Ieri. Top 14 francese: Stade F.-Castres 20-20 (Parisse/S 80’). oggi Clermont-Racing (Mi. Bergamasco/R e Dellapè/R titolari). ProD2 francese: Narbonne-La Rochelle 18-13 (Canale/L 80’). Premiership inglese: Bath-Wasps 30-23 (Staibano/W fino al 70’); Sale-Saracens 16-23 (Nieto/Sar dal 49’); Leicester-Worcester 34-26 (Castrogiovanni/L fino al 46’). TRA AMICI (i.m./ g.b.) Ieri: Viadana-R. Emilia 33-7; Fiamme Oro-Prato 10-27; Calvisano-Mogliano 14-5 (Marcato/C frattura scomposta setto nasale. Rodriguez/M probabile frattura tibia e perone). A Badia: Padova-Rovigo 10-0; Padova-San Donà 20-5. Venerdì a Treviso; Italia u. 20-Rovigo 50-7. BOLZANO E MILANO (m.l.) Al Bolzano il 24enne attaccante statunitense Ryan Flynn (dai Milwaukee Admirals) con 150 partite in Ahl. Seconda uscita prestagionale per il Milano, k.o. a Sierre (Fra) 7-1. Hockey pista Europeo al via con sette squadre (m.nan.) Da oggi a Paredes (Por) il 49˚ Europeo. Solo 7 le partecipanti in un girone all’italiana fino a sabato. L’Italia del c.t. Mariotti conta su i portieri Leonardo Barozzi e Riccardo Gnata e gli esterni Davide Motaran, Angelo Depalma, Diego Nicoletti, Sergio Festa, Domenico Illuzzi, Miguel Nicolas, Federico Ambrosio e Gaston de Oro. Oggi IItalia-Inghilterra (ora 17.15, in Italia +1), domani la Spagna (20.45), martedì il Portogallo-Italia (22.30), mercoledì la Germania (20.45), giovedì la Francia (20.45), sabato la Svizzera (20.45). Tutte le partite in diretta su Raisport 2. Nuoto Pellegrini-Magnini in Fin per Lucas Federica Pellegrini e Filippo Magnini ieri hanno incontrato a Roma nella sede federale il d.s. Gianfranco Saini: i due campioni avrebbero prospettato la volontà di farsi allenare dal francese Philippe Lucas a Verona. Sembra ci sia stata una certa disponibilità ad approfondire la questione e dunque la prossima settimana potrebbero esserci ulteriori passi avanti nella trattativa, non escluso un incontro a Verona tra le parti. CANDIDATI Per le elezioni federali del 14 ottobre a Riccioni, oltre al presidente uscente Paolo Barelli (che essendo al quarto mandato avrà bisogno del 55% dei Hockey ghiaccio DONNE Milano in serie A con abiti succinti Uno scatto del calendario MILANO — (m.l.) Diventano cinque (erano quattro la scorsa stagione) le squadre iscritte alla serie A femminile con la novità Black Widows (Vedove Nere) Milano. Le altre sono FeltreAgordo, Real Torino, Eppan Lakers, Eagles Ev Bozen 84 (campionesse in carica). Le giocatrici milanesi, per autofinanziarsi l’attività di vertice, hanno posato per un calendario in una tenuta decisamente succinta. consensi per essere rieletto) si candidano l’ex nuotatore Giorgio Quadri e il consigliere federale Paolo Colica. Pallamano CONVERSANO KO (an.gal.) Si è conclusa 38-19 l’andata tra i bielorussi del Meshkov Brest e il PlanetWin365 Conversano, valida per il Round 1 della Ehf Cup. Il ritorno oggi alle 15. Pallapugno SERIE A (c.f.) Ultime battute per la 2ª fase di serie A. 3˚ turno di ritorno. Playoff: Subalcuneo-Canalese 8-11, Virtus Langhe-Alta Langa 6-11, Pro Paschese-Albese 7-11. Classifica: Albese 35; Canalese 32; Subalcuneo 28; Pro Paschese 18; Alta Langa 16; Virtus Langhe 11. Playout: San Biagio Mondovì-Imperiese 11-8, Monferrina-Don Dagnino Andora 10-11, Monticellese-Manzo S. Stefano Belbo 6-11. Classifica: Don Dagnino 25; Imperiese e Monferrina 17; Manzo 11; San Biagio 10; Monticellese 8. Pentathlon MONDIALE JR Ieri a Drzonkow (Pol) finale maschile dei Mondiali junior. Due azzurri tra i 36 finalisti: Andrea Pucciariello (22˚) e Cristiano Montico (33˚). Titolo al francese Valentin Belaud. Sci GIGANTISTE Le gigantiste azzurre sono pronte per gli allenamenti ad Ushuaia (Arg) fino al 28 settembre. Saranno presenti Karbon, Brignone, Gianesini, Costazza, Fanchini e Curtoni. Riposa Moelgg per i guai alla schiena. Softball Caserta-Bollate Scudetto alla bella (m.c.) Caserta e Bollate si contendono stamani, sul diamante di San Clemente, lo scudetto, in gara-5. Ieri Bollate ha rimontato il fuoricampo di Rolla in gara3 (pvbc Meadows), a Caserta, in gara4, è stata sufficiente una volata di Mazzarella. Gara3. Caserta-Bollate 3-4. Punti, Bollate 001.210.0: 4 (6bv-1bv); Caserta 300.000.0: 3 (7-3). Lanc.: v. Meadows, p. Selden. Fuoricampo: Rolla (3p. al 1˚). Gara4. Caserta-Bollate. Punti, Bollate 000.000.0: 0 (2bv-1e); Caserta 100.000.0: 1 (5-0). Lanc.: v. Natti, p. Cecchetti. Situazione: Caserta-Bollate 2-2 (2-1, 1-2, 3-4, 1-0). Oggi (10) gara5. Tennis COPPA LAMBERTENGHI (m.l.) Sono Simone Camposeo e Erik De Santis, Giulia Peoni e Lisa Piccinetti i finalisti oggi al Tc Milano A. Bonacossa nella 70ª Coppa Porro Lambertenghi, campionati italiani u. 12 (terra). Semifinali. Ragazzi: Camposeo b. Manola 7-6 (2) 7-5; De Santis b. Di Nocera 6-1 6-3. Ragazze: Peoni b. Bezzo 6-0 6-2; Piccinetti b. Ivaldi 6-0 6-4. KNAPP (m.c.) A Karin Knapp il 10˚ Venice Challenge-Save Cup (terra rossa, 50.000 $): in finale 6-1 3-6 6-1 alla spagnola Estrella Cabeza Candela. Vela MAXI ROLEX CUP (r.ra.) Nella giornata conclusiva della 23ª Maxi Yacht Rolex Cup a Porto Cervo, il vento leggero non ha consentito lo svolgimento di regate. Invariate le classifiche, con Bella Mente in testa nei Mini Maxi che conquista il mondiale di categoria. Vincitori altre classi. Wally: Magic Carpet 2. Racing: Esimit Europa 2. Racing/Cruising: Aegir. Super Maxi: Nilaya. Codice cliente: 5104377 34 LA GAZZETTA SPORTIVA DOMENICA 9 SETTEMBRE 2012 DOMENICA 9 SETTEMBRE 2012 LA GAZZETTA SPORTIVA 35 ALTRI MONDI Il fatto del giorno _il futuro politico DI GIORGIO DELL’ARTI [email protected] A notizie Tascabili EMMA VA DA CASINI Trovato falso ordigno Ma un altro governo Monti è un’ipotesi realizzabile? In molti spingono perché il premier resti al suo posto, lui però dice di non voler continuare: bisognerà vedere come finiranno le nuove elezioni Il nostro presidente del Consiglio, Mario Monti, schizza di qua e di là come una pallina da flipper: prima a Bari per la Fiera del Levante, poi a Fiesole per l’assise del Partito popolare europeo (è qui che è andato a rendergli omaggio Matteo Renzi), infine a Cernobbio, dove ha visto Van Rompuy, presidente del Consiglio europeo, con il quale ha concordato una riunione di capi di Stato e di governo a Roma, la città dove furono firmati per la prima volta (anno 1957) quei trattati che quarant’anni dopo avrebbero reso possibile Maastricht, l’euro e il resto. Questo incontro di Roma dovrebbe rinsaldare il sentimento unitario del Continente, dato che adesso — dice il capo del governo — «c’è il rischio che mentre la costruzione europea si perfeziona, le difficoltà dell’Eurozona facciano emergere grandi crescenti e pericolosi fenomeni di rigetto nelle opinioni pubbliche dei vari Paesi, con tendenze all’antagonismo, e populismi che mirano alla disgregazione. La contrapposizione tra Paesi del Nord e del Sud dell’Europa fa riemergere vecchi stereotipi e vecchie tensioni: è paradossale e triste che mentre si sperava di completare l’integrazione europea si verifichi un pericoloso fenomeno opposto che mira alla disintegrazione dell’Europa». Queste parole sono la logica continuazione di quello che Monti aveva detto l’altro giorno, e cioè che si sta sviluppando, tra di noi, un forte sentimento anti-tedesco. A cui fa da contraltare, dopo le decisioni di Draghi di giovedì, un fortissimo sentimento anti-italiano in Germania. al Forum Ambrosetti DAL NOSTRO INVIATO MARIO SALVINI CERNOBBIO (Como) Elisa Di Francisca e Daniele Molmenti, i tre arcieri d’oro Marco Galiazzo, Mauro Nespoli e Michele Frangilli, Andrea Cassarà e Maurizio Felugo. Nessuno di loro è proprio abituato a finire nel telegiornale. A tutti è capitato di recente, dopo le medaglie di Londra. Ma non avevano mai immaginato di trovarsi nel mezzo del pastone politico di giornata. Non come è successo ieri, alla serata di gala del Forum Ambrosetti di Cernob- drà nel 2013? Dopo le elezioni abbiamo la certezza che il percorso avviato dall’Italia vada avanti?». Obama pensa e fa sapere che a parer suo è a Mario Monti, prima ancora che a Draghi, che si deve la salvezza dell’Europa. Come lei sa, Monti non fa che smentire di voler continuare. E l’ha fatto anche ieri, in un’intervista alla Cnbc: «Il mio orizzonte finisce ad aprile 2013. Nessun dubbio». 4 Questo discorso ci porta dritti in casa dei democratici. Già, perché tutti i sondaggi dicono che il Pd sarà il prossimo vincitore e chi glielo dice a Bersani che il mondo non lo gradisce? Bersani, oltre tutto, da quell’orecchio non ci sente e ha persino ragione. Se vince le elezioni, perché non dovrebbe essere lui a governare? 5 Quindi? Mario Monti insieme a Elsa Fornero al Forum Ambrosetti di Cernobbio (Como) ANSA d HA DETTO S Giorgio Napolitano «Essenziale è stato per l’Italia contare sulla disponibilità di una risorsa altamente qualificata, di una personalità di grande competenza e prestigio europeo come il professor Montì» 1Che cos’è Cernobbio? Nella Villa d’Este di Cernobbio, ridente cittadina sul lago di Como, si svolge ogni anno dal 1975 il seminario Ambrosetti a cui partecipano, discutendo dei massimi problemi del mondo, i migliori cervelli in circolazione, economisti, politici, intellettuali eccetera. Per partecipare si paga (tra i 10 e i 20 mila euro per tre giorni e tre notti), i dibattiti si svolgono a porte chiuse, ma è possibile raccontare poi quello che si è sentito, purché non si citi mai la fonte, senza cioè mai dire chi ha detto cosa. Sono ammessi pochissimi giornalisti, scelti, che girano con un contrassegno giallo. S’è materializzata anche Barbara Berlusconi, venuta in veste di consigliera del Milan: abito nero, tacchi a spillo, capelli ramati. A un certo punto, su un grande schermo, è apparso Napolitano. Discorso molto significativo: ci vuole una nuova legge elettorale ed è necessario che nel 2013 si continui l’opera di Monti. Glielo dico con parole mie perché non abbiamo tanto spazio. 2 «Si continui l’opera di Monti» o «si continui con Monti»? Il presidente più oltre di così non poteva spingersi. Lui ha detto: «Si continui con l’opera di Monti». Tutti hanno capito: «Si continui con Monti». 3 Si può continuare con Monti? È il grande tema politico del momento. Il Sole 24 Ore Radiocor ha distribuito tra i 137 partecipanti — tutti cervelloni, come ho detto, banchieri, manager, imprenditori, insomma classe dirigente — un questionario in cui si chiedeva se sarebbe auspicabile un Monti-bis. L’80% ha risposto di sì. Aggiungiamoci che la Merkel, l’altro giorno, ha chiesto allo stesso Monti: «Che cosa acca- Quindi possono accadere quattro cose. Primo: Bersani vince, fa il governo e magari offre il ministero degli Esteri e quello dell’Economia a Monti. Secondo: passa una legge elettorale concepita in modo tale che il Pd è il partito con più voti, ma non abbastanza seggi per avere la maggioranza in Parlamento. In questo caso, Bersani è incastrato, si forma una maggioranza tipo quella di adesso e Monti torna a Palazzo Chigi. Terzo: chiediamo i soldi in prestito alla Bce (cioè: ci facciamo comprare i Btp per tener giù lo spread) e la trojka, la stessa che sta torchiando Atene, impone tra le altre cose un governo Monti. Quarto: Matteo Renzi vince le primarie e fa fuori Bersani, poi offre la presidenza del Consiglio a Monti (il sindaco di Firenze ha già manifestato l’intenzione di fare così). C’è un quinto scenario: dopo tutte queste manfrine, che dovrebbero risultare da un voto anticipato per il Parlamento a febbraio, i partiti decidono di mandare Monti al Quirinale al posto di Napolitano. E si ricomincia daccapo. © RIPRODUZIONE RISERVATA S «Siete seri: vi sosterrò» Emma Marcegaglia sposa il progetto di Pierferdinando Casini: «Io faccio l’imprenditore e voglio continuare a farlo» ma «se voi andate avanti con questa idea seria, senza superman o superwoman, io vi sosterrò, sarò con voi», ha detto l’ex presidente di Confindustria parlando alla festa Udc a Chianciano (Siena) e raccogliendo una standing ovation. L’okay della Marcegaglia è all’idea della «Lista per l’Italia», un partito che prosegua il lavoro del governo Monti Passera su Alcoa «Servono mesi per la soluzione» Tramontate le trattative con le svizzere Glencore e Klesch, tocca al ministro dello Sviluppo Corrado Passera fare il punto sull’Alcoa: «Andremo avanti per mesi a cercare una candidatura ma bisogna avere il coraggio di pensare anche alle alternative». Intanto ieri allarme per un falso ordigno vicino allo stabilimento sardo: gli otto candelotti ritrovati erano pieni di mastice e non erano collegati a un innesco. Nel Movimento 5 Stelle Grillo contro Favia «È un complotto» E lui: «Mi cacci?» Sale lo scontro tra Grillo e Favia dentro il Movimento 5 Stelle. Secondo Grillo il fuorionda della trasmissione Piazza Pulita in cui il consigliere regionale emiliano critica i vertici del movimento e il guru Casaleggio sarebbe una manovra studiata a tavolino «forse per trovare un posto nel Pd». Favia ha risposto su Twitter, imitando la famosa replica di Fini a Berlusconi: «Questa è la mia casa. Che fai? Mi cacci?». Beppe Grillo, 64 anni ANSA L’incidente a Palermo Travolta mentre andava a partorire Muore pure il figlio Lunedì era morta la madre, la 23enne Rosanna Maranzano, a causa di un incidente stradale a Palermo, proprio mentre stava andando a partorire in ospedale assieme al marito (rimasto ferito); ieri non ce l’ha fatta il bimbo che portava in grembo, fatto nascere comunque dai medici e ricoverato in terapia intensiva neonatale. Il piccolo, chiamato Gaetano, era in condizioni molto critiche sin dall’inizio, poi ieri il peggioramento e in serata il decesso. Lo sport fa visita ai potenti «Crediamo in questa Italia» bio. A Villa d’Este hanno incrociato Mario Monti e buona parte del suo governo, molti ministri dell’esecutivo Berlusconi (Brunetta, Tremonti), oltre a Romano Prodi e al top dell’economia e della finanza italiana e non solo. Politici, capitani d’industria e banchieri dopo la cena sono diventati il loro pubblico. E hanno ascoltato storie di sport. Di emozioni olimpiche. Raccontate dai medagliati di Londra, assieme al presidente del Coni Gianni Petrucci e al direttore della Gazzetta, Andrea Monti. Maurizio Felugo, argento col Settebello, era già a Cernobbio un anno fa. Stavolta ci è tornato per un curioso addio al celibato, giacché oggi sposa Sara a Zoagli, vicino a Genova. «Credo che tutti gli azzurri ai Giochi abbiano dato un esempio ai politici. Specie noi della pallanuoto e della pallavolo, gli sport di squadra: dove serve coesione, spirito di gruppo». «Monti ci ha chiesto sacrifici duri — ha proseguito Felugo —, ma penso ce ne fosse bisogno». La fiorettista Di Francisca, parecchio ammirata nell’elegante abito nero accollatissimo e lungo fino ai piedi, ha invece cercato più che altro di glissare su temi della politica. Mentre Cassarà dice di avere le idee chiare sì, ma di non poter sbilanciarsi: «Sono carabiniere». Stessa cosa per gli arcieri Frangilli, Nespoli e Galiazzo, che le divise da avieri le indossavano: «È un bene che le istituzioni guardino allo sport — ha detto Nespoli —, perché credo abbia sempre qualcosa da insegnare». Tipo il coraggio, come auspica il canoista Molmenti: «Ho dedicato il mio oro ai giovani che non lasciano l’Italia. Ecco: vorrei dire anche agli imprenditori che sono qui di tener duro. E di non abbandonare il nostro Paese». © RIPRODUZIONE RISERVATA I medagliati azzurri a Cernobbio: Maurizio Felugo, Daniele Molmenti, Elisa Di Francisca, Marco Galiazzo, Mauro Nespoli, Michele Frangilli. Dietro, il presidente Coni Gianni Petrucci e il direttore della Gazzetta Andrea Monti Codice cliente: 5104377 Codice cliente: 5104377 36 LA GAZZETTA SPORTIVA DOMENICA 9 SETTEMBRE 2012 DOMENICA 9 SETTEMBRE 2012 ALTRI MONDI VICINO A UN MERCATO Kamikaze 14enne a Kabul: 6 le vittime Un kamikaze di 14 anni in azione a Kabul, in Afghanistan: il ragazzino, in sella a una bici, si è spinto fino a 100 metri dal quar- ITALIAN F3 EUROPEAN SERIES: A IMOLA MARTINS IN GARA 1 POI MONOLOGO DI GIOVESI Imola (BO) – già lo scorso anno aveva lasciato il segno sul circuito del Santerno, ma quest’anno, Kevin Giovesi si è superato mettendo a segno una doppietta dopo la vittoria di Henrique Martins in gara 1. Il weekend di Imola era iniziato con le pole position conquistate da Eddie Cheever e Riccardo Agostini e sembrava essere l’ennesimo preludio al dominio dei due piloti di Prema e JD Motorsport, ma in gara 1 Cheever usciva dai giochi dopo un contatto con Maisano e successivamente con il Mario Marasca, mentre Agostini, giunto sotto la bandiera a scacchi in prima posizione dopo una gara in controllo assoluto, veniva squalificato per una non conformità tecnica della sua monoposto. Agostini oltre allo 0 in gara 1 è stato anche penalizzato di 10 punti nella classifica generale così come previsto dal regolamento sportivo. Così la vittoria della prima gara è andata a Henrique Martins che con la Dallara del team Prema ha conquistato la vittoria numero 3 in campionato, seguito da Kevin Giovesi e dal moscovita di Euronova Sergey Sirotkin. In gara 2 il milanese del team Ghinzani ha preso in mano la corsa sin dallo start passando Agostini allo spegnimento dei semafori. Bravo a non lasciare spazio al padovano di JD Motorsport,Giovesi si è lanciato verso la vittoria numero 1 in stagione davanti proprio ad Agostini e al francese di Ferrari Driver Academy Brandon Maisano, in forza al team Prema. Sogno posto fisso Storici e filosofi i meno appetibili I dati Unioncamere: -31,5% di assunti nel 2012 Contratti più stabili ai neolaureati in Economia FILIPPO CONTICELLO Una chimera il posto fisso ai tempi della crisi. Anche e soprattutto se hai letto Schopenhauer e ricordi tutte le date delle guerre d’Indipendenza. Va meglio a chi all’università s’è appassionato alle costruzioni edili oppure si intende di formule macroeconomiche. La teoria è supportata da dati empirici forniti dal sistema informatico Excelsior Unioncamere del ministero del Lavoro. In ogni caso, si conferma che nel 2012 c’è poco da stare allegri alla voce assunzioni: quelle previste dalle aziende sono crollate del 31,5% rispetto al 2011 (da 595 mila a 407 mila). Resistono invece, rispetto al totale, le assunzioni dei laureati, con una percentuale complessiva che rosicchia due punti (dal 12,5% al 14,5%). Chi è ancora nella posizione privilegiata di poter dare lavoro setaccia comunque il mercato di economisti e ingegneri: rispettivamente in 17 mila e 15 mila avranno un posto entro l’anno. Ma un po’ di sollievo anche per chi ha scelto l’indirizzo sanitario perché anche da quelle parti si intravedono contratti più stabili della desolante media. Tempi duri Questione di prospettiva: il 56,2% dei neoassunti in arrivo da Economia fir- Gara 3 è stata il palcoscenico del pilota milanese che partito dalla quinta piazza è riuscito nel giro di 2 tornate a portarsi al comando, approfittando anche dell’assenza del poleman e suo compagno di team Jakub Dalewski, l’esordiente pilota polacco vittima di guai tecnici sulla sua Dallara. Giovesi si è messo alle spalle un ottimo Nicholas Latifi sulla Mygale del JD Motorsport. L’italo-canadese, alla sua prima esperienza con le vetture a ruote scoperte nel 2012 è riuscito nell’obiettivo che si era posto qualche settimana fa, ovvero centrare il suo primo podio. Terzo gradino del podio nella gara sprint per Sergey Sirotkin, il moscovita del team Euronova, campione continentale in carica di Formula Abarth che, come sempre, conduce delle gare senza sbavature e riesce a portare a casa ottimi risultati. Nella classifica dell’Italian Formula 3 European Series Eddie Cheever rimane al comando con 202 punti, seguito da Maisano a 199 e Agostini a 184. Nella classifica tricolore, invece, è il francese Maisano a comandare con 144 punti, 14 in più del suo compagno di team Eddie Cheever, con Agostini fermo a 126. Il settimo round dell’Italian Formula 3 European Series, 5° appuntamento con il Campionato Italiano Formula 3 andrà in scena il weekend del 16 settembre a Vallelunga. a cura di RCS MediaGroup Pubblicità Nel 2012 più assunti tra i laureati: dal 12,5% al 14,5% del totale ANSA merà contratti a tempo indeterminato nel 2012, ma se invece si rivolge lo sguardo a chi ha scelto Filosofia o Storia la percentuale crolla fino al 17,8 (verranno assunti appena 1.090 neolaureati). Stanno assai meglio gli ingegneri (60% di contratti a tempo indeterminato, con 15 mila assunzioni previste), i laureati in Giurisprudenza (67,7%) e gli statistici (65,1%). In mezzo ci sono i numeri non certo esaltanti delle facoltà di area politico-sociale (33,3%) e di Architettura (31,7%). Piuttosto stabili anche i dati per le assunzioni nel variegato mondo dei diplomati visto che nel totale si LE INDAGINI TUTTI UCCISI CON DUE COLPI ALLA TESTA scende di un incollatura, dal 41% al 40,8%. La richiesta maggiore è per l’indirizzo amministrativo-commerciale (39.860 assunti) e quello meccanico (15.250) con percentuali di contratti stabili superiori al 40%. Non è mai stato facile, invece, per chi in tasca ha solo la maturità liceale: quest’anno in Italia troveranno un posto solo in 2.580 e con fiacche possibilità di contratto stabile (24,8%). Non si illudano neanche gli estetisti e i parrucchieri: solo il 16,9% di chi inizierà a lavorare avrà l’ambito tempo indeterminato. Per gli altri, resta la solita chimera. LA GAZZETTA SPORTIVA 35 tier generale della Nato e ha fatto esplodere la carica tra le bancarelle di un mercato ambulante (nella foto Ap): sei le persone rimaste uccise, compresi tre adolescenti, cinque i feriti. Nella rivendicazione dell’attacco i talebani hanno detto che l’obiettivo era un «covo segreto della Cia». ANCORA SBARCHI Un altro corpo trovato in mare a Lampedusa I soccorsi ai migranti naufragati a Lampedusa venerdì ANSA «Dove siete?». «Vicino a Lampedusa». «Quanto distante?». «Per favore... Acqua vicino al motore... Per favore arrivo... aiuto... aiuto». Un minuto drammatico mentre fuori urlano vento e mare: è la telefonata al 112 fatta giovedì sera da uno dei migranti che attraversava il mare su un barcone in direzione Lampedusa. È uno dei 56 naufraghi salvati in quella notte: la guardia costiera, che aveva già ritrovato un cadavere, ieri si è imbattuta in un altro corpo (è una donna) in acqua e potrebbe essere uno dei 79 dispersi in questa nuova tragedia del mare. Ma dalla Capitaneria di porto restano scettici: «Il cadavere era in una zona totalmente diversa del naufragio». In ogni caso, la telefonata di allarme a bordo sembrerebbe confermare l’ipotesi dell’affondamento della barca (anche se gli investigatori non escludono che gli immigrati possano essere stati gettati in mare dagli scafisti). Intanto continuano senza sosta gli arrivi di barconi: uno con a bordo 82 immigrati di origine subsahariana è stato soccorso nel tardo pomeriggio di ieri al largo dell’isola siciliana. E tra venerdì notte e ieri mattina sono arrivati in 15 sulle coste di Mazara del Vallo, nel Trapanese. © RIPRODUZIONE RISERVATA la cerimonia all’Eliseo Il massacro di Annecy «È stata un’esecuzione» Due colpi in testa a tutte le vittime. Insomma la strage del lago di Annecy (Francia) in cui sono stati uccisi Saad al-Hilli, la moglie Iqbal, la suocera e un 45enne francese che per sventura passava da quelle parti in bicicletta, è stata una vera e propria esecuzione. Ed emergono altri particolari sulla dinamica: si torna all’ipotesi del killer unico visto che i 25 bossoli (le vittime hanno altre ferite oltre a quelle al capo) sembrano usciti dalla stessa pistola, mentre la polizia sta cercando un fuoristrada verde e una moto, anche in Italia e Svizzera, distanti non più di un’ora e mezza dal luogo del delitto. La polizia inglese sta perquisendo con minuzia la villetta delle vittime a Claygate, a sud di Londra: per il procuratore di Annecy, Eric Maillaud, «il motivo di questo terribile massacro è verosimilmente in Gran Bretagna». Nel frattempo Zaid al-Hilli, fratello di Saad, sospettato di essere La Bmw della famiglia al-Hilli crivellata di colpi dopo l’agguato il mandante per dissapori legati a questioni di eredità, ribadisce: «Avevamo divergenze economiche ma non sono stato io». Dall’Inghilterra ieri è arrivata una coppia di parenti per incontrare le figlie sopravvissute: potranno vedere Zeena, la piccola di 4 anni, solo davanti agli investigatori per non condizionare un’eventuale testimonianza, mentre la più grande, Zainab, di 7 anni, resta in coma farmacologico, ma non è in pericolo di vita. Sir McCartney conquista la Francia Hollande gli dà la legione d’onore Anche la legione d’onore per il baronetto. Ieri Paul McCartney è stato decorato a Parigi, nel salone dell’Eliseo, con uno dei più alti riconoscimenti francesi: a mettere sul petto del 70enne ex Beatle la legione d’onore è stato il presidente François Hollande (nella foto Ansa), che ha voluto premiare il cantante britannico per «l’intera sua opera». McCartney, che ha postato su Twitter tre foto all’Eliseo con la scritta «indovinate dove sono?», qualche anno fa aveva ricevuto un riconoscimento simile anche in patria: nel 1997 la Regina d’Inghilterra lo ha insignito del titolo di baronetto LA GAZZETTA SPORTIVA DOMENICA 9 SETTEMBRE 2012 ALTRI MONDI DOMENICA 9 SETTEMBRE 2012 IL GOSSIP DA NEW YORK «L’iPhone 5 girerà sulle linee più veloci» L’attesissimo iPhone 5 sarà compatibile con le linee più veloci. Secondo un’indiscrezione del «Wall Street Journal», l’ultima versione del celebre smartphone Apple (nella foto Ap), che sarà presentata mercoledì a San Francisco, funzionerà sulle cosiddette reti Lte (Long Term Evolution o 4G), opzione già offerta da molti concorrenti, inclusa Samsung: peccato che queste linee ancora non siano in funzione in Italia. Mister quiz 5 Conti ad alta fedeltà «Sono un classico» Oggi su Rai 1 riparte L’Eredità. Lo storico presentatore: «È il mio settimo anno, ma il gioco resta appassionante» A LA SFIDA PRIMA DEL TG S Bonolis fa il varietà Da domani fino a gennaio del 2013 su Canale 5 torna il gameshow preserale di Paolo Bonolis, «Avanti un altro»: «Sarà anche un varietà», ha anticipato il conduttore S Che risate con Geppi Domani ritorna il preserale anche su La7: riapre infatti «G’day», lo show comico di Geppi Cucciari. Inizia alle 19.20 e durerà meno delle passate edizioni: solo 40 minuti fino al tg di Mentana Negli Usa comanda il rap Flo Rida (nella foto Ap) è il re delle classifiche musicali americane. Il nuovo singolo del rapper, «Whistle», guida la Billboard Hot 100, che tiene conto delle vendite e dei passaggi in radio. Ecco la top 5 della settimana 1 Whistle Flo Rida Carlo Conti, 51 anni, fiorentino, conduce «L’Eredità» dal 2006: lo show di Rai 1 è a quota 1.450 puntate ANSA FRANCESCO VELLUZZI È il programma delle mamme, ma anche degli intellettuali. Umberto Eco ha ammesso pubblicamente di seguirlo, a Roberto Benigni piace molto. Per la gioia di milioni di telespettatori, oggi su Rai 1, alle 18.50, riparte L’Eredità. Ci accompagnerà fino a maggio. Al timone c’è sempre Carlo Conti, accompagnato dalle quattro professoresse, tutte riconfermate. Il preserale più amato dagli italiani si avvicina a un traguardo storico. E Conti lo annuncia con enfasi: «Siamo andati in vacanza con 1.450 puntate. Cominciamo la settima edizione. Sono onorato di condurre quello che è diventato un appuntamento fisso per gli italiani». Che cosa cambia nella nuova edizione? «Innanzitutto lo studio, molto più moderno. Andiamo nello studio 6 della Dear. Poi ripartiamo dalla "Scalata", provata con successo nella parte finale della scorsa edizione e puntiamo più sul "Duello", che diven- « È difficile fare la prima serata, però i conduttori ci sono. Liorni mi piace molto CARLO CONTI SUI COLLEGHI ta una specie di ping pong molto più veloce in cui i concorrenti si sfideranno sulla stessa domanda giocando su schermi sospesi grazie ai quali possono sempre guardarsi negli occhi. Sarà molto appassionante, prima di arrivare alla fatidica "Ghigliottina"». «L’Eredità» nel segno della tradizione e della continuità. «I migliori anni» invece si ferma. Sarà un Conti più rilassato. «Dopo cinque edizioni in quattro anni, è giusto uno stop per I migliori anni. Ma ritorneremo. Magari in primavera. Torno, invece, con Tale e Quale, lo show del venerdì sera (a cominciare dal 14 settembre, ndr) in cui ci sono i personaggi da imitare. Protagonisti e giuria restano invariati». CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DIRETTORE RESPONSABILE ANDREA MONTI [email protected] VICEDIRETTORE VICARIO Gianni Valenti [email protected] VICEDIRETTORI Franco Arturi [email protected] Stefano Cazzetta [email protected] Ruggiero Palombo [email protected] Umberto Zapelloni [email protected] PRESIDENTE Angelo Provasoli VICE PRESIDENTI Roland Berger Giuseppe Rotelli AMMINISTRATORE DELEGATO Pietro Scott Jovane CONSIGLIERI Umberto Ambrosoli, Andrea Bonomi C., Fulvio Conti, Luca Garavoglia, Piergaetano Marchetti, Paolo Merloni, Carlo Pesenti, Giuseppe Vita DIRETTORE GENERALE Riccardo Stilli Testata di proprietà de "La Gazzetta dello Sport s.r.l." - A. Bonacossa © 2012 DIRETTORE GENERALE DIVISIONE QUOTIDIANI Giulio Lattanzi A metà giugno si è sposato con Francesca Vaccaro e il gossip la vuole già prossimo papà. A 51 anni è pronto a diventarlo? «Se il buon Dio mi vorrà dare questa gioia io sarò felice». Le nozze l’hanno cambiata? Basta scorribande con gli amici toscani? «Io e Francesca viviamo prevalentemente a Roma, ma al venerdì, se si può, si torna a Firenze e si va in trattoria a mangiare il pesce con gli amici». 2 We Are Never Ever Getting Back Together Taylor Swift 3 One More Night Maroon 5 4 Lights Ellie Goulding 5 Some Nights Fun. È anche più felice di rientrare perché l’entusiasmo per la sua Viola è rinato... «I Della Valle hanno dimostrato che ci credono e non vogliono disimpegnarsi. Con Montella la squadra ha ripreso a lottare sino alla fine». Torniamo al suo mestiere: a condurre sempre i soliti. Crisi di presentatori? «Non sono d’accordo. È molto difficile arrivare alla prima serata, ma i conduttori ci sono. Marco Liorni, per esempio, mi piace molto». © RIPRODUZIONE RISERVATA RCS MediaGroup S.p.A. Divisione Quotidiani Sede Legale: Via A. Rizzoli, 8 - Milano Responsabile del trattamento dati (D. Lgs. 196/2003): Andrea Monti [email protected] - fax 02.62051000 © COPYRIGHT RCS MEDIAGROUP S.P.A. 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Il film, scritto, diretto e prodotto da James Cameron, e uscito al cinema nel 2009, racconta la vita sul pianeta Pandora: interpretato, tra gli altri, da Sam Worthington e Sigourney Weaver, ha vinto tre premi Oscar e due Golden Globe. LA MOSTRA DEL CINEMA BELLOCCHIO DIMENTICATO topfivecd LA CLASSIFICA 36 EDIZIONI TELETRASMESSE Tipografia Divisione Quotidiani RCS MEDIAGROUP S.p.A. - Via R. Luxemburg - 20060 PESSANO CON BORNAGO (MI) - Tel. 02.95743585 S RCS PRODUZIONI S.p.A. - Via Ciamarra 351/353 - 00169 ROMA - Tel. 06.68828917 S SEPAD S.p.A. - Corso Stati Uniti, 23 - 35100 PADOVA - Tel. 049.8700073 S Editrice La Stampa SpA - Via Giordano Bruno, 84 10134 Torino S Tipografia SEDIT - Servizi Editoriali S.r.l. - Via delle Orchidee, 1 Z.I. - 70026 MODUGNO (BA) - Tel. 080.5857439 S Società Tipografica Siciliana S.p.A. - Zona Industriale Strada 5ª n. 35 95030 CATANIA - Tel. 095.591303 S Centro Stampa Unione Sarda S.p.A. - Via Omodeo - 09034 ELMAS (CA) - Tel. 070.60131 S BEA printing bvba Maanstraat 13 - 2800 - MECHELEN (Belgio) S Speedimpex USA, Inc. - 38-38 9th Street Long Island City, NY 11101, USA S CTC Coslada - Avenida de Alemania, 12 - 28820 COSLADA (MADRID) S La Nación - Bouchard 557 - 1106 BUENOS AIRES S Taiga Gráfica e Editora Ltda - Av. Dr. Alberto Jackson Byington n. 1808 - OSASCO - SÃO PAULO - Brasile. S Miller Distributor Limited - Miller House, Airport Way, Tarxien Road - Luqa LQA 1814 - Malta S Hellenic Distribution Agency (CY) Ltd - 208 Ioanni Kranidioti Avenue, Latsia - 1300 Nicosia - Cyprus Il regista sudcoreano Kim Ki-Duk, 51 anni, con il Leone d’Oro ANSA Delusione Italia A Venezia vince il coreano Ki-Duk La giuria sceglie il violento «Pietà»: premiati solo Ciprì per la fotografia e l’emergente Falco DAL NOSTRO INVIATO STEFANIA ANGELINI VENEZIA La delusione per l’Italia qui a Venezia era nell’aria fin da quando si sono diffuse le voci che Marco Bellocchio, l’unico di casa nostra in odore di premio, non ci sarebbe stato alla cerimonia di chiusura. A parte questo, le scelte della variegata giuria capeggiata dall’americano Michael Mann sono state abbastanza in linea con le previsioni: il miglior film della 69ª edizione della Mostra è Pietà, del sudcoreano Kim Ki-Duk, una storia di violenza e sentimenti, sugli effetti devastanti del denaro. Ki-Duk ha ringraziato e con un buffo fuoriprogramma ha intonato un canto propiziatorio nella sua lingua, salutando il pubblico mostrando il pugno chiuso. All’austriaco Ulrich Seidl (Paradise: Faith), che con il film sulla fede ha fatto scandalo per le scene di sesso della protagonista con un crocifisso, va invece il premio speciale della Giuria. Successo doppio, poi, per The Master dell’americano Paul Thomas Anderson che si porta a casa il Leone d’Argento, il riconoscimento assegnato alla regia, più la coppa Volpi ai due attori Philip Seymour Hoffman e Joaquin Phoenix, protagonisti PREZZI D’ABBONAMENTO C/C Postale n. 4267 intestato a: RCS MEDIAGROUP S.P.A. DIVISIONE QUOTIDIANI ITALIA 7 numeri 6 numeri 5 numeri Anno: e 299,40 e 258,90 e 209,10 Per i prezzi degli abbonamenti all’estero telefonare all’Ufficio Abbonamenti 02.63798520 INFO PRODOTTI COLLATERALI E PROMOZIONI Tel. 02.63798511 - email: [email protected] Testata registrata presso il tribunale di Milano n. 420 dell’1 settembre 1948 ISSN 1120-5067 CERTIFICATO ADS N. 7334 DEL 14-12-2011 La tiratura di sabato 8 settembre è stata di 433.043 copie dell’inquietante storia di una setta americana che allude a Scientology. L’israeliana Hadas Yaron (Fill the Void), infine, è la miglior attrice. Ci consoliamo E se il tanto sospi- rato Leone d’oro che manca dal 1998 (anno in cui vinse Così ridevano di Gianni Amelio) non è arrivato per Bella addormentata di Bellocchio, ci consoliamo con i due premi minori a Daniele Ciprì (È stato il figlio) per la fotografia e a Fabrizio Falco come miglior attore esordiente per la doppia interpretazione nella favola nera di Ciprì e nella pellicola di Bellocchio. Le somme istituzionali le tirano alla fine il presidente della Biennale Paolo Baratta («La qualità è stata all’altezza di questa Mostra») e il direttore Alberto Barbera («Meglio di così non si poteva fare»). Ma a questo punto, c’è da chiedersi: che cosa ci resta di questo festival? Di sicuro due lavori italiani per noi vincenti presentati nelle sezioni minori: il primo è L’intervallo di Leonardo Di Costanzo, per l’originalità del film e la freschezza dei personaggi. Hanno fatto tenerezza le lacrime della giovanissima esordiente (Francesca Riso) e il suo continuo farsi il segno della croce sul tappeto rosso, con un vestito strizzatissimo e le scarpe rasoterra. E poi il bellissimo Terramatta, documentario della siciliana Costanza Quatriglio, che ha emozionato con il racconto del diario di un contadino analfabeta, tra storie di guerra e di miseria: una testimonianza poetica del nostro Novecento. © RIPRODUZIONE RISERVATA COLLATERALI *con Magic Libro e 9,19 - con Magic Manager e 11,19 - con Magic+3 Card 2012 e 21,19 - con Tessera Mediaset Premium e 14,19 - con dvd Buon Compleanno Sic e 11,19 - con Soldatini d’Italia N. 66 e 11,19 - con Paperinik N. 31 e 11,19 - con Capolavori delle grandi civiltà N. 29 e 11,19 - con Holly e Benji N. 28 e 11,19 - con War Movies N. 26 e 11,19 - con Alberto Sordi N. 37 e 11,19 con Aerei Collection N. 22 e 14,19 - con Grande Alpinismo N. 19 e 12,19 - con Calciatori Panini La Raccolta Completa N. 18 e 6,19 - con la Grande Storia del Giro N. 17 e 8,19 - con Lupin N. 18 e 11,19 - con Grandi Club Raggi X N. 14 e 4,19 - con Le Stelle della NBA N. 12 e 6,19 - con Ferrari Racing N. 35 e 14,19 - con Adesso Fai da te N. 9 e 6,19 - con Spider-Man N. 10 e 11,19 con Orologi Forze Armate N. 3 e 16,19 - con l’Uomo Tigre N.3 e 11,19 - con Cucina Italiana N. 2 e 7,19 - con Max e 3,50 - con Sportweek e 2,70 PROMOZIONI ARRETRATI Richiedeteli al vostro edicolante oppure ad A.S.E. Agenzia Servizi Editoriali - Tel. 02.99049970 - c/c p. n. 36248201. Il costo di un arretrato è pari al doppio del prezzo di copertina per l’Italia; il triplo per l’estero. PREZZI ALL’ESTERO: Albania e 2,00; Argentina $ 16,00; Austria e 2,00; Belgio e 2,00; Brasile R$ 7,00; Canada CAD 3,50; Cz Czk. 64; Cipro e 2,00; Croazia Hrk 15; Danimarca Kr. 18; Egitto e 2,00; Finlandia e 2,50; Francia e 2,00; Germania e 2,00; Grecia e 2,00; Irlanda e 2,00; Lux e 2,00; Malta e 1,85; Marocco g 2,20; Monaco P. e 2,00; Norvegia Kr. 22; Olanda e 2,00; Polonia Pln. 9,10; Portogallo/Isole e 2,00; Romania e 2,00; SK Slov. e 2,20; Slovenia e 2,00; Spagna/Isole e 2,00; Svezia Sek 25; Svizzera Fr. 3,00; Svizzera Tic. Fr. 3,00; Tunisia TD 3,50; Turchia e 2,00; Ungheria Huf. 600; UK Lg. 1,80; U.S.A. USD 4,00. Codice cliente: 5104377 DOMENICA 9 SETTEMBRE 2012 39 37 LA GAZZETTA SPORTIVA ALTRI MONDI Oroscopo 21/3 - 20/4 21/4 - 20/5 21/5 - 21/6 22/6 - 22/7 21/1 - 19/2 23/7 - 23/8 LE PAGELLE Ariete 7,5 Toro 7 Gemelli 7- Cancro 6 Acquario 8 Leone 7 DI ANTONIO CAPITANI Luna OK per viaggi e lavoro in team. Forma fisica vivacina, fascino da strafigherrimi, sudombelico vispissimo. Domenicona! E’ domenica: via i pensieracci e benvenuto sia il relax. Potete anche cuccare e compiere prodigi: nello sport, nel lavoro e pure suini. La Luna accresce i vostri glutei belli (nel senso di fortuna) e consolida la serenità. Siete fighi, ma c’è guerra fra cuore e sudombelico. Vedere nero attira la sfiga: evitatelo. E niente ire allo stadio! In amore ricorrerete spesso al fallo, ma non è così che si vincono le partite. L’umore recupera, il lavoro di squadra vince. Marte vi stressa, ma supererete tutto, anche se dovete farvi un sedere come Porta Pia. 24/8 - 22/9 23/9 - 22/10 23/10 - 22/11 23/11 - 21/12 22/12 - 20/1 IL MIGLIORE. Tutto si incastra nel modo giusto. Così voi trovate interlocutori idonei a realizzare i vostri progetti e brillate per energia. Pure suina. Ottimo. Vergine 5,5 Bilancia 7,5 Scorpione 6,5 Sagittario 5,5 Capricorno 6,5 I rapporti con gli altri sono sul banco degli imputati: l’accordo non c’è, pure perché siete inversi. Amor e sudombelico ne risentono. Metodo e diligenza vi fanno fare risultato. Ma siete pedanti. E amabili come un prurito coccigeo. Perché non fornicate, così tutto passa? I tonti abbondano. Gli impicci pure. E vi fanno ingrossare gli zebedei al punto da togliervi la visuale. Non attaccate briga, siate cauti. Ogni progetto domenicale va in porto. E le energie crescono. Così, sport e lavoro vi fanno stravincere. Anche il sudombelico emerge. Marte vi incita all’azione e rende la grinta una concausa del vostro successo. Segnate pure. Perché quell’umor sfigopendulo, allora? 20/2 - 20/3 Pesci 5,5 SEBASTIAN GIOVINCO Il fantasista della Juventus e della Nazionale è nato a Torino il 26 gennaio 1987 (Acquario) Gazzetta.it Televisioni in chiaro RAITRE CANALE 5 IL BIDONE LA BELLA MUGNAIA AGENTE PEPPER TG3 PRIMA DELLA PRIMA PASSEPARTOUT TGR - TG3 MARADONA DELITTO D'AMORE I MISTERI DI MURDOCH TG3 - TGR BLOB PRONTO ELISIR KILLSHOT Film 22.40 TG3 22.50 TGR 22.55 VENDICAMI 0.40 TG3 0.50 TELECAMERE 9.45 11.00 13.00 13.40 14.10 ITALIA 1 LA 7 10.00 S. MESSA 11.00 IL CAMMINO DI PADRE PIO 11.30 TG4 12.00 PIANETA MARE 13.10 DONNAVVENTURA 14.05 TG4 14.40 TELEFILM 16.05 NAVIGARE INFORMATI 17.00 TIERRA DE LOBOS 18.55 TG4 19.35 TEMPESTA D'AMORE 21.30 TIERRA DE LOBOS Telefilm 23.40 TRAVOLTI DA UN INSOLITO DESTINO... 2.00 TG4 NIGHT NEWS 2.25 LA CALIFFA 7.30 TG LA7 10.00 TI CI PORTO IO 12.00 SUPERBIKE GARA 1 13.00 PADDOCK SHOW 13.30 TG LA7 14.05 NELL 17.00 SUPERBIKE GARA 2 18.05 L’ISPETTORE BARNABY 20.00 TG LA7 20.30 CASH TAXI 21.10 IL POSTINO Film 23.05 LA VALIGIA DEI SOGNI 23.45 OMNIBUS NOTTE 0.55 TG LA7 SPORT 1.00 MOVIE FLASH RAIDUE MIXITALIA 2012-2013 LINEA VERDE A SUA IMMAGINE SANTA MESSA TG1 POLE POSITION GP DI MONZA POLE POSITION TG1 IL COMMISSARIO... L' EREDITÀ TG1 RAI TG SPORT MISS ITALIA 2012 23.50 TG1 60 SECONDI 0.30 TG1 - NOTTE 0.55 DAL WORKSHOP THE EUROPEAN HOUSE AMBROSETTI 8.50 9.00 11.30 13.00 13.45 15.45 Film sul Digitale Terrestre Lo Sport in chiaro, sul satellite e sul digitale terrestre PREMIUM IN DIRETTA 13.55 THE FAMILY MAN PREMIUM CINEMA 15.25 MINORITY REPORT STEEL 16.25 SEGNALI DAL FUTURO PREMIUM CINEMA 18.30 PAUL PREMIUM CINEMA 20.20 DEEP SEA: IL MONDO SOMMERSO PREMIUM CINEMA 21.15 I SOLITI IDIOTI PREMIUM CINEMA 22.55 TUTTA COLPA DELLA MUSICA PREMIUM CINEMA 23.15 MATRIX RELOADED JOI 0.30 IN NOME DEL POPOLO ITALIANO PREMIUM CINEMA CALCIO 17.40 18.05 19.35 20.30 21.05 22.35 0.30 0.50 1.20 CARTONI ANIMATI BATTLE DANCE LA NAVE DEI SOGNI... TG2 TELEFILM GLI INCREDIBILI UNA NORMALE FAMIGLIA DI ... DUE UOMINI E MEZZO FANTASMI DAL PASSATO IL CLOWN TG2 N.C.I.S. Telefilm LA DOMENICA SPORTIVA TG2 SORGENTE DI VITA PARALIMPIADI 15.00 BARI - TERNANA 7.50 9.40 11.10 12.00 12.55 13.25 14.00 14.30 16.25 18.05 19.00 20.00 20.20 21.00 Serie B Sky Calcio 11 15.00 LANCIANO - ASCOLI Serie B Sky Sport 1 e Sky Calcio 1 15.00 PRO VERCELLI LIVORNO 11.45 PORSCHE SUPER CUP Gara Rai 1 16 26 AOSTA 17 25 BARI 19 28 BOLOGNA 18 28 CIELO VENTI CAGLIARI 19 28 Sole Deboli CAMPOBASSO 15 24 Moderati CATANIA 19 29 FIRENZE 17 30 17 25 Torino 18 26 Perugia 16 30 13 27 21 28 13 27 MILANO 18 28 ROMA NAPOLI 21 30 18 30 30 Neve Mossi PERUGIA 13 27 POTENZA 13 24 REGGIO CALABRIA 22 30 ROMA 18 30 TORINO 17 26 Agitati Nebbia Il sole oggi MILANO ROMA TRENTO 13 29 Sorge Tramonta Sorge Tramonta TRIESTE 6:53 19:46 6:43 19:30 21 29 VENEZIA 17 28 CALCIO: BOLOGNA MILAN Serie A PARALIMPIADI 13.00 RUGBY www.gazzetta.it Serie A Finale. Sky Paralimpiadi 4 Domani Dopodomani Sempre bel tempo prevalente salvo un po' più di nubi sulle Alpi e sul Centro Appennino con qualche rovescio o temporale pomeridiano. Temperature stazionarie, o in lieve aumento al Sud, su valori gradevoli estivi. Tempo ancora buono e in gran parte soleggiato salvo i consueti addensamenti con rovesci e locali temporali sulle Alpi, specie centro-occidentali, e altri locali rovesci sul Centrosud Appennino. Ancona Firenze L'AQUILA 22 9.45 Le notizie e i risultati sul calcio sudamericano li trovate sul blog «Tropico del calcio». Ampio spazio alle stelle brasiliane 17 28 21 28 GENOVA PALERMO CALCIO: NAPOLI FIORENTINA Bologna Genova Molto forti Calmi 8.00 17 30 Coperto Temporali Gara 2. Mx1 Sportitalia 2 17 29 Forti MARI Tropico del calcio La frenata di Dinho e il sorpasso Flu SKY SPORT 1 Mondiale. Gara 2 Dalla Germania. La 7 e Eurosport 2 Mondiale Dalla Germania Eurosport 2 Venezia IL BLOG Finale maschile. Da New York Eurosport 17.00 SUPERBIKE 10.30 SUPERSTOCK Rovesci Pioggia SuperTennis 22.00 US OPEN MOTOCICLISMO 17 29 Milano 18.00 CHALLENGER GENOVA Campionato Britannico Eurosport 2 Bella giornata estiva su tutto il Paese grazie al dominio dell'alta pressione oceanica. Possibile sole qualche rovescio o temporale nel pomeriggio e verso sera su Ovest Alpi. Temperature stazionarie o in locale ulteriore aumento. Trieste 18 28 TENNIS 16.00 GP D'EUROPA Europeo Dal Portogallo Rai Sport 2 Trento A Springfield la Hall of Fame del basket pro’ Usa (Miller nella foto) ha accolto altre leggende. Guardale sul sito rosa 17.00 CALCIO: RUSSIA - UCRAINA Gara 1. Mx1. Sportitalia 2 Oggi Aosta Da Miller a Nelson Le foto degli eletti nell’arca della Nba Finale. Sky Paralimpiadi 2 Gara 2. Mx2 Sportitalia 2 18.10 ITALIA - INGHILTERRA NFL. ESPN America LA GALLERY 15.00 GP D'EUROPA HOCKEY PISTA 19.00 NEW ORLEANS SAINTS WASHINGTON REDSKINS 14.00 F1 GP DI MONZA ANCONA Us PGA Tour Da Carmel, Stati Uniti Sky Sport 2 FOOTBALL Da Monza Eurosport 2 Mondiale. Gara 1 Dalla Germania. La 7 e Eurosport 13.00 GP D'EUROPA 14.15 SUPERBIKE 21.00 BMW CHAMPIONSHIP Le cause della mancata vittoria in Bulgaria? Per gli utenti del sito mancanza di campioni (19%) e poco cuore (17%) Finale 3° posto Sky Paralimpiadi 2 Mondiale. Dalla Germania Eurosport GOLF Dal Canada Eurosport 2 Gara 1. Mx2 Sportitalia 2 13.00 SUPERSPORT NFL ESPN America 18.30 GRAN PRIX DI MONTREAL Gara 2 Da Monza. Eurosport 29 02.00 DENVER BRONCOS PITTSBURGH STEELERS Qualità e grinta Ecco cosa manca alla Nazionale 14.30 CALCIO: BRASILE - IRAN 12.00 GP D'EUROPA 12.00 SUPERBIKE NFL ESPN America Ventunesima tappa Cercedilla-Madrid Eurosport 09.30 GP3 17 22.00 GREEN BAY PACKERS SAN FRANCISCO 49ERS SAN FRANCISCO GIANTS LOS ANGELES DODGERS 16.00 VUELTA AUTOMOBILISMO min max 2.50 Mondiale Dall'Austria Rai Sport 2 Rai Sport 1 ALGHERO 23.30 1.25 2.20 16.00 MOUNTAIN BIKE 15.00 MEETING DI RIETI Ieri 18.30 19.00 19.20 19.40 21.30 CICLISMO ATLETICA A CURA DI 16.00 17.40 MLB Sky Sport 2 Serie B Sky Calcio 1, Sky SuperCalcio e MP Calcio GazzaMeteo Nuvolo 2.00 CARTONI ANIMATI GRAND PRIX STUDIO APERTO EMMA E MISSI A CAVALLO DI UN SOGNO CHARLIE'S ANGELS LE COSE CHE AMO DI TE STUDIO APERTO BUGS BUNNY I SIMPSON SELVAGGI OLÈ Film SAW - L' ENIGMISTA POKER1MANIA STUDIO APERTO LA GIORNATA MONTY PYTHON 8.15 11.50 12.25 14.00 BASEBALL 20.45 CESENA - NOVARA Serie B Sky Calcio 4 Legenda 23.45 0.00 3.03 Serie B Sky Sport 1, Sky SuperCalcio e Sky Calcio 1 Serie B Sky Calcio 7 15.00 PADOVA - GROSSETO 20.00 20.40 18.00 SPEZIA - BRESCIA 15.00 EMPOLI - SASSUOLO 15.00 JUVE STABIA VICENZA 18.30 Lega Pro. Seconda Divisione. Girone B Sportitalia Serie B Sky Calcio 5 Serie B Sky Calcio 6 17.15 15.00 CHIETI - SALERNITANA Serie B Sky Calcio 3 15.00 CROTONE CITTADELLA 15.40 CIRCLE OF LIFE VITA DA CAMPER TG5 BELLI DENTRO ROSAMUNDE PILCHER LUNA DI MIELE CON LA MAMMA LA MASCHERA DI ZORRO LA RUOTA DELLA FORTUNA TG5 AVATAR Film DUPLICITY TG5 - NOTTE INFAMOUS UNA PESSIMA REPUTAZIONE IL SONDAGGIO RETE 4 RAIUNO 9.35 9.55 10.30 10.55 13.30 13.40 14.00 15.45 16.55 17.00 18.50 20.00 20.35 20.40 Luna storta. La famiglia, soprattutto, o un immobile, potrebbe tagliarvi a julienne gli zebedei. Calmi. E rilassatevi. In due. Fornicando. 17 26 L’Aquila 14 27 Campobasso Bari 14 26 19 29 Napoli Potenza 19 29 13 25 Cagliari Catanzaro 21 28 17 28 Palermo Reggio Calabria 21 31 21 31 Catania 23 30 Il sole domani MILANO La luna ROMA Sorge Tramonta Sorge Tramonta 6:54 19:44 6:44 19:29 Nuova Primo quarto Piena Ultimo quarto 17 ago. 24 ago. 1 set. Codice cliente: 5104377 8 set. Codice cliente: 5104377 DOMENICA 9 SETTEMBRE 2012 www.gazzetta.it - [email protected] Pubblicità RCS MediaGroup SpA - Divisione Pubblicità - Via G. Sciuti 164 Palermo - Tel. 091306756 - Fax 091342763 Sicilia&Calabria IL CAPITANO SCUOTE IL PALERMO. Fabrizio Miccoli INVITA LA SQUADRA ROSANERO A REAGIRE SIN DALLA PROSSIMA SFIDA AL BARBERA COL CAGLIARI E L’AMBIENTE A NON DRAMMATIZZARE LA SITUAZIONE. «UNITI USCIREMO DAI GUAI», LO SLOGAN DELLA PUNTA. E IL Catania L’appello di Miccoli «Si deve essere uniti per uscire dai guai» Il capitano inaugura una scuola-calcio nel Salento «Siamo all’inizio, possiamo e dobbiamo far meglio Seguiamo Sannino, e già col Cagliari risaliremo» Capitan Fabrizio Miccoli, 33 anni, è al Palermo dal 2008. In questa stagione ha totalizzato due presenze in campionato per un totale di 155 minuti, ma non ha ancora segnato FOTOPRESS ALDO CANGEMI PALERMO «Stiamo uniti». Nell’appello firmato Fabrizio Miccoli, capitano rosanero di mille battaglie, il concetto dell’unità di intenti e di gruppo nello spogliatoio e in campo, viene ripetuto quattro volte. Un inizio di stagione così brutto il Palermo non l’aveva mai vissuto. Così il leader si fa sentire. Allarme La punta salentina parla attraverso il sito del club: «Non abbiamo iniziato benissimo e ci aspettavamo qualcosa di più ma attenzione, la situazione non è drammatica. Siamo ancora all’inizio, possiamo e dobbiamo migliorare. Giusto farsi delle domande e soprattutto trovare le risposte ma la situazione, ripeto, non è drammatica». Di certo è grave, non tanto per i due k.o. di fila quanto per la pochezza del gioco, il mea culpa successivo del tecnico Giuseppe Sannino e la spaccatura crescente col pubblico e la città. Miccoli non lo dice ma sottolinea il ridimensionamento: «Si è perso contro due squadre più forti». Eppure fino a ieri Lazio e Napoli erano alla pari coi siciliani. Riscossa Per tornare a sorridere serve una vittoria: «Il morale non è dei migliori, ovvio, ci aspettavamo qualcosa in più. Stiamo lavorando e cercando una soluzione per riprendere il nostro cammino, per risalire la china». Necessaria una vittoria scaccia-incubi contro il Cagliari sabato alla ripresa del campionato (oggi ro- sanero a riposo, da ieri di nuovo in gruppo Cetto e Giorgi, ancora a parte Pisano oltre agli infortunati Zahavi e Brienza): «Abbiamo bisogno di un risultato positivo che ci dia nuove certezze. Un successo ci aiuterebbe anche a livello mentale». Proprio il tasto toccato da Sannino pochi giorni fa per spiegare la debacle rosanero: «Altra cosa, dobbiamo seguire al 100 per cento il tecnico che ci può dare una grossa mano». Moschettiere Miccoli si fa prestare il celebre «Tutti per uno, uno per tutti» di Dumas. «La ricetta per uscire dal periodo no è essere ancora più uniti e dare in campo tutto, ragionare col tutti per uno». Stando attenti al contropiede: «E già, i sardi sono bravissimi in questo. Dovremo fare il nostro gioco senza prendere gol perché altrimenti poi sarebbe dura ribaltare il risultato». D’altronde, lo 0 nella casella dei gol segnati evidenzia anche la difficoltà degli attaccanti nel trovare la porta avversaria. Il numero 10 rosanero intanto pensa al futuro, suo e dei bimbi della sua zona: «Oggi inauguro a San Donato, il mio paese natale, la scuola calcio Fabrizio Miccoli. È affiliata al Palermo e sto trattando già i primi tre piccoli calciatori col club». Nel Palermo del futuro ci sarà ancora spazio per il Salento. CATANIA PALERMO CONTINUA A BLINDARE I GIOIELLI. DOPO BARRIENTOS E Gomez (NELLA FOTO) TOCCA A Lodi E Marchese ALLUNGARE IL CONTRATTO Gomez fino al 2016 E ora tocca a Lodi «Stiamo parlando» Il regista: «Grato al club che mi ha preso dalla B» Intanto dopo Barrientos e prima di Marchese pure il «Papu» ha prolungato. E senza aumento Francesco Lodi, 28 anni, centrocampista di regia, gioca nel Catania dal 2011: ha totalizzato 57 presenze in A in rossazzurro di cui due nel torneo in corso, restando in campo per 191’ e segnando un gol al Genoa FOTOPRESS © RIPRODUZIONE RISERVATA 0 le reti segnate dal Palermo nelle prime due gare di campionato perse 3-0 contro il Napoli e la Lazio ANTONIO FOTI CATANIA Il gol all’Olimpico contro la Roma avrà certamente influito a convincere i dirigenti del Catania. Così Gomez fino al 30 giugno 2016 ha giurato fedeltà al rossazzurro prolungando il contratto. Si risolve al meglio la telenovela del Papu. Durante il mercato estivo, c’era chi avrebbe giurato su un passaggio dell’argentino all’Inter, per cifre molto importanti, poi alla Fiorentina dell’ex Montella e infine alla Roma di Zeman. Intesa L’a.d. Gasperini, d’intesa con Pulvirenti, invece ha blindato il centrocampista con il vizio del gol, addirittura senza rialzo dell’ingaggio, ma con bonus e premi in base alle prestazioni. Serpentine in velocità, dribbling ubriacanti, assist e tanti gol, sono così assicurati a lungo per il pubblico del Massimino. Il beniamino dei tifosi Alejandro Dario Gomez, 72 presenze e nove gol, calpesterà ancora l'erba del Cibali. Continuando così a percorrere la linea societaria che nel corso degli ultimi anni ha valorizzato l’impegno e l’amore verso i colori rossazzurri. Dopo Pablo Barrientos ancora un «colpo» di mercato interno. Adesso nel capitolo rinnovi, c’è da risolvere l’affaire Marchese che, considerato il trend, non dovrebbe essere lontano dal prolungare la sua esperienza alle falde dell’Etna, lui che Catania l’ha anche sposata, attraverso l’unione con la catanese doc Elisa La Micela. Operazione Sempre per quel che riguarda i rinnovi, c’è da accelerare con Ciccio Lodi, il suo legame con la società etnea terminerà nel 2015, ma dalle stanze di Torre del Grifo, trapela la volontà di allungare l’accordo e assicurarsi le sue prestazioni fino al 2017. Già perché il protagonista della «zona Lodi» è un giocatore affidabile. A Catania si è ritagliato lo spazio da titolare in punta di piedi, arrivando dal Frosinone, ultimo in serie B. «Abbiamo avviato una trattativa con la società per prolungare il contratto di due anni — spiega Lodi a Itasportpress —. Voglio restare perché mi trovo bene e sono grato al Catania che mi ha preso dal Frosinone per farmi giocare nel massimo campionato. L’azzurro? Ci ho sperato ma non so perché non sono mai stato convocato. Continuerò a far bene a Catania nella speranza che Prandelli mi convochi. Le punizioni? Ho studiato Maradona. Mi è rimasta in mente la punizione contro la Juve al San Paolo. Ero piccolo quando incantava la platea ma ho rivisto i suoi gol e il modo di calciare. Io bestia nera di De Canio? Sì, è successo ancora. E pure il tecnico del Genoa me lo ha detto. Durante l’intervallo, domenica scorsa, sono andato negli spogliatoi e mi sono detto: «La partita la decido io. Così è stato...». © RIPRODUZIONE RISERVATA 13 le reti di Lodi col Catania dal gennaio 2011: 3 nella prima stagione, 9 nel campionato 2011-12 e 1 in questo torneo PRIMAVERA DUE LEGNI LI HA COLPITI DOUKARA, UNO BARISIC, MA I ROSANERO TENGONO E LA SFIDA FINISCE 0-0 Bel derby, i rossazzurri sbattono sul palo Pulvirenti: «Ok, ma avremmo meritato i 3 punti». Beggi: «Noi bene dopo il k.o. con la Lazio» Catania-Palermo 0-0 CATANIA (4-3-3): Messina; Palumbo, Brugaletta, Iorfida, Ambra (dal 1’ s.t. Di Bella); Addamo, Diop, Garufi; Barisic (dal 44’ s.t. Gargiulo), Doukara, Aveni (dal 16’ s.t. Caruso). All. Pulvirenti. PALERMO (4-4-2) Fulignati; Aquino, Monteleone, Kosnic, Rojas; Cerniglia, Viola, Sanseverino (dal 35’ s.t. Canzonieri), Bollino; Asta (dal 16’ s.t. Sosa), Giacomarro. All. Ruisi-Beggi. ARBITRO Intagliata di Siracusa. NOTE Spettatori 900, Angoli 6-1 per il Catania. Ammoniti Viola, Sanseverino, Kosnic per gioco non regolamentare. potenzialità di un derby giovanile, hanno riempito il campo numero tre. GIOVANNI FINOCCHIARO MASCALUCIA (Catania) Partenza sprint Il tridente ros- Due pali del fuoriquota Doukara, uno dell’esordiente Barisic fanno recriminare il Catania, ma il Palermo si è reso pericoloso a metà del primo tempo, schierando un fuoriquota di lusso come Viola, ex Reggina, che ha rischiato l’espulsione all’inizio della ripresa per un fallo su Addamo. Lo spettacolo piacevole e coinvolgente l’ha offerto il pubblico. In astinenza di calcio maggiore, ben novecento spettatori, attratti dalle sazzurro parte subito bene, con Doukarà che coglie il primo palo dopo pochi istanti, ma subito dopo l’arbitro ravvisa il fuorigioco. Un istante prima del 30’, ancora l’ex Vibonese, innesca l'inserimento di Barisic, che timbra il secondo palo con una conclusione applaudita, di collo pieno. Il Palermo non sta a guardare e reagisce, quasi alla fine del primo tempo con due iniziativa di Sanseverino, neutralizzate dal portiere Messina, uno dei migliori in campo. L’etneo Souleymane Doukara, 20 anni, ieri in azione nel derby PARRINELLO Ripresa Nella seconda parte del match, il Catania cerca di passare, e nel finale, all'ultimo assalto Doukarà fa tremare il portiere, centrando il secondo palo personale. Anche il Palermo si rende pericoloso con Sosa nel recupero, ma sono gli ultimi fuochi di una partita che, nonostante lo 0-0, è piaciuta. Il tecnico in seconda del Palermo, Beggi, ammette: «Rispetto alla partita con la Lazio ci siamo riscattati, specie con Fulignati, ma anche con Cerniglia, Giacomarro, Asta, Bollino. Da due giorni abbiamo Sosa in squadra e per lui non era semplice affrontare la prima partita, per di più un derby». Dall'altra parte Giovanni Pulvirenti, tecnico rossazzurro si rammarica: «Avremmo meritato noi i 3 punti e non ci sarebbe stato modo di recriminare. Continueremo a crescere». © RIPRODUZIONE RISERVATA Codice cliente: 5104377 DOMENICA 9 SETTEMBRE 2012 LA GAZZETTA SPORTIVA 39 SERIE BWIN LA SCONFITTA PER 2-0 A VERONA PRIMAVERA Porcino e Perrone Ecco i trascinatori dei baby amaranto REGGINA-PESCARA 2-1 MARCATORI Porcino (R) al 27’, Altobelli (P) al 37’ p.t.; Perrone (R) su rig. al 10’ s.t. REGGINA Licastro; Cordova, O. Akuku, Liberacki; Varricchio (dal 25’ s.t. Maimone), Salandria, Condemi, Porcino; Perrone (dal 36’ s.t. Bramucci); Mariani (dal 15’ s.t. Caruso), Fiorino. All. Cevoli. PESCARA Savelloni; Vittiglio, Altobelli, Perrotta, Karkalis (dal 33’ s.t. Di Pentima); Spanò, Bulevardi (dal 27’ s.t. Donatangelo), Cherubini, Marinaro (dal 21’ s.t. Saltarin); Ingretolli, Pizzi. All. Bucchi. ARBITRO Todaro di Palermo. NOTE Espulsi Fiorino (R) al 45’ s.t. e Cordova (R) al 52’ s.t. per proteste. REGGIO CALABRIA (f.p.) Quanta fatica per la Reggina, prima di venire a capo di un successo che poteva essere anche più largo, se i suoi attaccanti fossero stati più cinici. Capitan Porcino (al 27’), grazie a un delizioso assist di Fiorino, ha firmato il vantaggio degli amaranto, ma gli ospiti hanno pareggiato 10 minuti dopo con un colpo di testa di Altobelli che ha approfittato di un’incertezza di Licastro. Nella ripresa, decisivo un calcio di rigore decretato per un fallo commesso ai danni di Fiorino e trasformato da Perrone. STEFANO RASULO VERONA «Potevano vincerla in altra maniera, ma non con quel rigore, molto generoso, che ha deciso la partita, su cui l’arbitro ha avuto un vero e proprio abbaglio. Per non parlare dei sei cartellini gialli solo per i nostri giocatori». C’è grande amarezza nelle parole di Davide Dionigi dopo la prima sconfitta della Reggina in campionato: «Loro hanno tanta qualità — confessa —. Più che l’organizzazione di gioco del Verona mi hanno impressionato la forza e la qualità dei singoli. Ma nel primo tempo le due squadre si sono equivalse, e la differenza l’ha fatta il gol che abbiamo regalato noi. Se subiamo gol così, in stile Gialappa’s, diventa dura poi recuperare contro una squadra che ti punisce alla prima occasione. Su questi episodi dobbiamo migliorare perché è la seconda volta che ci complichiamo la vita nello stesso modo. È stata una partita condizionata dagli episodi, il Verona è una grande squadra, ma la partita l’abbiamo regalata noi». «Che errore sul loro 1-0 Il rigore? Un abbaglio» Dionigi «Se la Reggina regala gol in stile Gialappa’s si fa dura» Zero scuse Non cerca invece alibi Simone Rizzato: «Ha giocato meglio il Verona, ci hanno messo sotto anche se gli episodi hanno fatto la differenza. Potevano segnare in diverse occasioni, ma i gol li abbiamo regalati noi. Il primo, soprattutto, che è quello che poi ha fatto la differenza perché la partita l’avevamo preparata in maniera diversa». Ma come ha vinto la partita il Verona? «Ha attaccato bene la profondità — ammette Rizzato —. Hanno fatto un buon giro-palla, grazie a giocatori che fanno la differenza come Rivas e Cacia. È una squadra attrezzata per il grande salto e se giocherà come contro di noi lo farà sicuramente. Il nostro, invece, sarà un campionato in crescendo: abbiamo tanti giovani a cui noi più esperti dobbiamo dare una mano ad ambientarsi il prima possibile». Masochismo Chiude Ceravolo, che a Empoli aveva segnato il primo gol del campionato amaranto: «Non c’è niente da fare, il Verona è la nostra bestia nera. Vedendo la rosa era chiaro che questa è una squadra nettamente superiore a noi, ma ci abbiamo provato, giocando, cercando di metterla sulla voglia, sull’aggressività. Peccato che alla fine con quel primo gol ci siamo praticamente fatti male da soli». Tanto lavoro Reggina che deve ancora crescere: «Siamo una squadra nuova con tanti giovani, certo che dobbiamo ancora crescere. Siamo partiti bene, passando due turni in Coppa Italia e totalizzando quattro punti nelle prime due partite di campionato, ma è ovvio che dobbiamo ancora lavorare tan- to. Squadroni come il Verona sono distanti da noi, ma ciò che ci serve adesso è migliorare sugli errori». Fabio Ceravolo, 25 anni, a secco a Verona come tutta la Reggina RICHIARDI © RIPRODUZIONE RISERVATA OGGI C’È IL CITTADELLA RECUPERATI GABIONETTA, TORROMINO E VINETOT «Dai Crotone, ora pensa a vincere» PRIMAVERA LA ROMA PASSA NELLA RIPRESA I rossoblù sfiorano l’impresa CROTONE-ROMA 0-2 MARCATORI Bumba al 18’, Pagliarini al 33’ s.t. CROTONE Morabito; D. Riggio, Leto, Sahman (dal 30’ s.t. Morise), C. Riggio, Bronzi, Barillari (dal 19’ s.t. Mittica), De Marco, Mingiano (dal 36’ s.t. Capalbo), Foresta, Cosentino. All. L. Vrenna. ROMA Svedkauskas; Rosato, Yamnaine, Calabresi, Carboni, Cittadino (dal 20’ s.t. Pagliarini), Frediani, Lucca (dal 27’ s.t. Mazzitelli), Ferrante, Ricci, Bumba (dal 38’ s.t. Ferri). All. De Rossi. ARBITRO Amoroso di Paola. NOTE Ammoniti Foresta, Mittica e Morabito (C) ISOLA CAPO RIZZUTO (Kr) (l.s.) Due reti nella ripresa e la Roma, reduce dal successo in Supercoppa, batte il Crotone. Dopo un primo tempo equilibrato, i ragazzi di De Rossi sfruttano qualche errore dei rossoblù e colpiscono con il romeno Bumba al 18’. Un quarto d’ora più tardi, invece, ci pensa Pagliarini a mettere al sicuro la gara per la Roma: dopo aver rubato palla a centrocampo ed essersi presentato solo davanti al portiere, l’attaccante giallorosso ha battuto Morabito. LUIGI SAPORITO CROTONE Contro il Cittadella, Drago avrà un bel po’ di dubbi per mettere il campo la migliore formazione: «Quella che ho in testa spero mi dia il massimo della sicurezza». Il tecnico rossoblù recupera tutti d’un colpo Gabionetta, Torromino e Vinetot. In più, il mercato gli consegna Falconieri e Mazzotta: «Non dimentichiamo che il Cittadella ha un organico all’altezza, con degli attaccanti pericolosi come Di Carmine e Di Roberto. La loro forza, però, è soprattutto in panchina, perché Foscarini è alla guida del Cittadella da otto anni. Ho Drago: «Il mercato ci aveva distratti, la squadra deve battere i veneti forti in attacco» una profonda ammirazione, magari potessi fare io quello che sta facendo lui». Morale alto Drago è riuscito a mantenere alto l’entusiasmo della squadra nonostante il k.o. con il Sassuolo, ma anche per questo ha una motivazione. «Le voci di mercato hanno distratto qualcuno e alla fine l’entusiasmo è calato. Ma i ragazzi mi hanno confermato di avere la testa ormai solo alla partita e siamo pronti ad affrontarla al massimo delle nostre potenzialità». Numero giusto La società, alla fine, gli ha consegnato anche il doppione di Migliore, così la rosa adesso può ritenersi al completo. «Abbiamo raggiunto il numero giusto che avevo chiesto — spiega Drago —, perché lavorare con 28 o più calciatori diventa difficile. Siamo in 25 e il campionato è lungo, ma non vedo titolari o riserve. Faccio un esempio: Calil gioca da punta, ma so di poter contare su Pettinari che invece è più punta del brasiliano. Anche sugli esterni ho sovrabbondanza e spero che tutti, a cominciare dalla gara con il Cittadella, possano mettersi al servizio della squadra e conquistare la vittoria». 1ª DIVISIONE A SALÒ Mancosu al debutto «Trapani voglio il gol» FRANCO CAMMARASANA TRAPANI «Non vedo l’ora di esordire»: scalpita Matteo Mancosu alla vigilia della trasferta di Salò. Una giornata di squalifica, retaggio della scorsa stagione, domenica l’aveva costretto in tribuna. Adesso, però, è pronto a proporre le sue accelerazioni sulle corsie esterne dell’attacco granata, a destra o a sinistra: «Sono pronto a giocare dappertutto — dice —. Credo di essermi ormai integrato abbastanza bene negli schemi della squadra. Giocherò quando e dove vorrà il mister». Quasi certa, però, la sua presenza in campo sin dall’inizio, con la segreta speranza di mettere a segno qualche gol. Lo scorso anno, la sua migliore stagione da professionista, ne ha realizzati addirittura 20: «Per me la Prima divisione è un campionato nuovo. Spero di adattarmi subito. Anche se da esterno, comunque, di gol proverò a farne il più possibile». Tre assenze Boscaglia ha portato con se 18 giocatori, lasciando a Trapani, oltre all’acciaccato Ficarrotta, Morello e Gambino: «Non li avremo neppure la prossima settimana — spiega —. Tranne lunedì, lavoreranno al ritmo di due sedute al giorno per trovare la migliore condizione. Il resto dei nuovi li inseriremo gradatamente. Tra loro, c’è chi ha solo 30 minuti sulle gambe, chi ha saltato degli allenamenti e chi invece sta bene fisicamente ma deve imparare i nostri schemi». Tra i convocati c’è anche Lo Monaco, ma il giocatore è tornato ad accusare dolori alla gamba infortunata. «Non siamo ancora al massimo, soprattutto sul piano della brillantezza, ma a Salò proveremo ugualmente a vincere anche se avremo di fronte una squadra tosta». © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA SECONDA DIVISIONE AL GRANILLO ARRIVA IL BORGO A BUGGIANO AL GROTTA POLIFEMO OSPITE IL FORLÌ AL D’IPPOLITO C’È IL MELFI Di Maria carica l’Hinterreggio «Attendo risposte dai miei Avanti ma senza strafare» Tosi mostra il suo Milazzo «C’è grande voglia di far bene Squadra giovane, ma pronta» Costantino avverte il Lamezia «L’avversario non lascia spazi Serviranno bravura e pazienza» REGGIO C. Il Granillo riapre le porte alla Seconda divisione 27 anni dopo quel Reggina-Paganese del campionato 1985-1986. Oggi pomeriggio, però, sarà l’Hinterreggio contro il Borgo a Buggiano ad aprire il sipario nella prima sfida interna della sua giovane storia. Parola d’ordine, per i biancazzurri di Di Maria, cancellare la sconfitta di Campobasso. Il tecnico, in conferenza stampa, presenta l’avversario: «È una squadra collaudata, composta di tanti giovani, e che ha già esperienza in questa categoria — dice —. Praticano un calcio offensivo e si dovrebbero schierare con un MILAZZO (Me) La partita di oggi contro il Forlì, oltre che per il Milazzo, sarà pure un banco di prova per quelle risposte che la dirigenza si attende dalla tifoseria. «Vedremo di ripagare anche i tifosi, vincendo questo match al nostro debutto casalingo», ha detto il tecnico Marco Tosi, che aggiunge: «La squadra è giovane, ma si farà valere superato il rodaggio, perché è grande la voglia di far bene e difendere la maglia». I giocatori sono stati sotto pressione fino al pomeriggio di ieri, con la rifinitura al termine della quale il tecnico ha diramato le convocazioni; nessuna LAMEZIA TERME (Cz) Da tre anni, la prima partita di campionato della Vigor Lamezia al D’Ippolito è stata suggellata da una vittoria. Prima col Sapri (in Serie D), poi con Matera e Fano. E, in queste circostanze, anche senza subire gol, una delle costanti dei lametini in questo primo scorcio di stagione. Ospite di Gattari e compagni è il coriaceo Melfi che, in un passato non recente, di delusioni alla Vigor ne ha regalate. «Quella lucana è una squadra che sa attuare molto bene la fase difensiva e che non lascia molti spiragli per pungere – ha ammesso il tecnico biancoverde Massimo Costantino -. Dovremo 4-3-3. Sarà una partita difficile, perché ancora non conosciamo bene le squadre. Dobbiamo avere la giusta attenzione ed esprimerci senza strafare. La mia squadra è in crescita e mi attendo delle risposte concrete. La formazione? Ho alcuni dubbi, perché Anzilotti non sta bene, mentre Zampaglione è stato convocato ma non è pronto per giocare dall’inizio. Deciderò se portarlo in panchina». Dubbio tra Anzilotti e Marguglio. Lorenzo Vitto HINTERREGGIO (4-3-3) Mengoni; D. Cutrupi, Franceschini, Ungaro, Marguglio; Vicari, Gioia Pensalfini; Figliomeni, Khoris, Aliperta. All. Di Maria. anticipazione, però, sulla formazione, anche se si prevede un Milazzo col tridente. Assenti per squalifica Evola e Salustri, che pongono solo un problema di scelta nell’ampia rosa di cui l’allenatore dispone, ma dal 1’ dovrebbe toccare a Bellich e Simonetti. La società ha deciso di praticare prezzi con sconto per anziani e, dalla prossima partita, di abbassarli per gli accessi in tribuna e gradinata. Andrea Italiano MILAZZO (4-3-3) Conti; Bellich, Di Pasquale, Pepe, Campanella; Campanaro, Lewandowski, Simonetti; Mignogna, Dama, Moretti. All. Tosi. essere bravi a trovare gli spazi giusti e con pazienza». Solo all’ultimo istante Costantino deciderà chi mettere esterno alto a destra (favorito De Luca). Rondinelli parte dalla panchina: al suo posto dovrebbe essere scelto Petrilli. E i tre davanti, nulla di più facile, potrebbero essere spostati di posizione tra loro durante la partita. Novità pure a centrocampo: Giuffrida e Cerchia saranno supportati dal giovane Giacinti. Francesco Caruso VIGOR LAMEZIA (4-3-3) Forte; Monopoli, Marchetti, Gattari, Crialese; Giacinti, Giuffrida, Cerchia; De Luca, Rana, Petrilli. All. Costantino. Codice cliente: 5104377 40 LA GAZZETTA SPORTIVA DOMENICA 9 SETTEMBRE 2012