XIX sec. d. C.
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La trama del periodo storico
I Francesi ritornarono nel 1801; nel 1803 morì Ercole III. Poi si tornò a parlare di
guerra e Napoleone ordinò per tutti i giovani la leva obbligatoria, alla quale molti
tentarono di sfuggire nascondendosi sulle montagne. Quando, nel 1814, abdicò, a
Modena fece trionfalmente ritorno il duca Francesco IV, nipote di Ercole III. Il
1815 fu per la città un anno tormentato da un periodo di carestia e dall’arrivo di un
esercito capitanato da Gioacchino Murat. Il Duca fuggì a Mantova e fece ritorno
solo dopo che Murat si fu diretto verso Ferrara. Passarono cinque anni tranquilli,
fino a quando i Carbonari arrivarono in città. Nel 1831 Ciro Menotti capeggiò i
patrioti emiliani per organizzare una decisiva insurrezione. In un primo tempo
Francesco IV, desideroso di ingrandire il suo ducato, lo appoggiò, ma poi, per paura
della reazione degli Austriaci, lo fece arrestare. La rivoluzione scoppiò ugualmente
ed il Duca dovette fuggire. Solo con l’aiuto austriaco potè ritornare in città dove,
nel 1831, fece giustiziare Ciro Menotti. Nel 1846 il Duca morì. Francesco V, il
successore, attuò un piano di riforme a favore del popolo. Il trattato militare con
l’Austria, in cui ci si impegnava a mantenere le truppe imperiali nello Stato
Estense, firmato nel 1847, scatenò la “rivoluzione delle giunchiglie”. Ebbe come
conseguenza l’allontanamento del Duca e la costituzione di un governo provvisorio,
che deliberava di chiedere l’annessione al Piemonte e decideva di mandare mille
volontari in aiuto dei soldati piemontesi in lotta contro gli Austriaci. Francesco V
ricevette l’ordine dall’Imperatore d’Austria di fare rientro a Modena e vi tornò dopo
aver firmato un atto di armistizio. Nel 1849, ripresa la guerra fra Piemonte ed
Austria, il Duca si allontanò di nuovo. Alla notizia della fine della guerra,
Francesco V poté rientrare a Modena. Fuggì ancora anni più tardi, quando
Piemonte e Francia dichiararono guerra all’Austria. Si giunse così al 1860: Modena
entrò a far parte del Regno d’Italia e la sua è stata da allora storia italiana.
1997-98 cl. seconda A I.G.E.A.
prof.ssa Laura Bortolani
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1803
1805
1810
1814
1822
1828
1831
1832
1848
1852
1855
1859
1860
Muore in esilio Ercole III.
Napoleone in visita a Modena.
Modena rischiarata per la prima volta dai lampioni.
Caduto Napoleone, il duca Francesco IV entra in Modena.
Don Giuseppe Andreoli decapitato.
Introduzione della censura.
Insurrezione e impiccagione di Ciro Menotti e di Vincenzo Borelli.
Fucilazione di Giuseppe Ricci.
Fuga di Francesco V, governo provvisorio, ritorno di Francesco V.
Prima emissione di francobolli.
Epidemia di colera.
Inaugurazione della ferrovia Modena - Reggio.
Allontanamento definitivo di Francesco V. Dittatura Farini.
Plebiscito. Annessione di Modena al Regno di Piemonte.
Visita di Vittorio Emanuele II.
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I modenesi illustri
I modenesi illustri
Gian Battista Amici
Ciro Menotti
1786 - 1863
Naturalista, astronomo, ottico
Migliarina, Carpi, 1798 - Modena, 1831
Patriota
Cesare Campori
Modena, 1814 - Milano, 1880
Storico, letterato
Francesco Selmi
1819 - 1881
Chimico
Giuseppe Campori
1821 - 1887
Poligrafo
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La suggestione delle tracce
FORO BOARIO
(VIA BERENGARIO)
ARCHIVIO DI STATO
(CORSO CAVOUR, N. 21)
MONUMENTO AI MARTIRI DEL 1821 E 1831
(PIAZZA S. DOMENICO)
MONUMENTO A CIRO MENOTTI
(PIAZZA ROMA)
PALAZZO DEL PATRONATO DEI FIGLI DEL POPOLO
(CORSO CANALGRANDE)
TEATRO COMUNALE
(CORSO CANALGRANDE)
PALAZZO DELLA PROVINCIA
(VIALE MARTIRI DELLA LIBERTA’)
PALAZZO CARANDINI
(VIA DEI SERVI, N. 5)
TEMPIO ISRAELITICO
(PIAZZA MAZZINI)
MONUMENTO AD ALESSANDRO TASSONI
(PIAZZETTA TORRE)
MONUMENTO A LODOVICO ANTONIO MURATORI
(VIA EMILIA)
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Indice: Modena italiana
Raccontare i rifiuti: ritratto di una città
Riflessi di acque chiare e scure
Un porco per ambasciatore
Disarmonie di voci
Autori
da “Guida di Modena”
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