La prima guerra mondiale
a cura di Ada Fortuna
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Cause profonde
Tensione sui territori dei Balcani
Causa occasionale
Uccisione a Sarajevo dell’arciduca Francesco
Ferdinando e della moglie Sofia
Le cause
Cause profonde
 Tensione sui territori dei Balcani tra i diversi blocchi di alleanze (
Triplice Alleanza e Triplice Intesa)
Causa occasionale
 Uccisione a Sarajevo dell’arciduca Francesco Ferdinando e della
moglie Sofia
I tempi della guerra
1914 -1918
La guerra si combatte in Europa, tra i territori italo-austriaci e franco –
tedeschi, ma i paesi belligeranti sono europei solo all’inizio del conflitto
Successivamente il conflitto assume carattere internazionale con l’ingresso di
paesi extraeuropei come gli Stati Uniti (guerra mondiale)
I luoghi della guerra
Pur assumendo un carattere mondiale le azioni belliche si svolgono
in Europa e in particolare nell’Europa continentale centrale.
I territori dove più massiccia è la presenza degli eserciti sono la zone
di confine tra l’Italia e l’ Austria (Tirolo) e tra la Francia e la
Germania (Marna)
I contendenti
prima fase (1914-1916)
Triplice alleanza
1. Austria
2. Germania
3.
Italia (si dichiara neutrale fino al 1915)
Triplice Intesa
1. Francia
2. Inghilterra
3. Russia (esce dalla guerra con la rivoluzione del 1917)
I contendenti
(seconda fase1917-18)
Nel 1917 si determina un cambiamento del conflitto per due
motivi
 Ritiro dal conflitto della Russia (Rivoluzione)
 Ingresso in guerra degli Stati Uniti
I cambiamenti di alleanze
 Fino al 1915 l’Italia si dichiara neutrale , ma poi sotto la pressione
dell’opinione pubblica (interventisti) e per gli accordi segreti tra il
re d’Italia e il governo inglese (patto di Londra) entra nel conflitto
a fianco dell’Intesa il 24 maggio
 Il patto di Londra , in cambio dell’ingresso italiano a fianco
dell’Intesa, prevedeva l’annessione dell’Istria , parte della
Dalmazia, il Dodecanneso e Trieste
I primi anni di guerra
1914-1915
 Il conflitto si stabilizzò sul confine franco tedesco, annullando di
fatto l’illusione di una guerra lampo , ipotizzata dagli imperi
centrali.
 Con l’ingresso dell’Italia nel 1915, guidato dal generale Cadorna,
l’esercito riuscì ad ottenere delle vittorie sull’Isonzo ma a prezzo
di gravissime perdite umane e con conquiste territoriali molto
modeste.
I primi anni di guerra
1916
Anche in questo anno gli eserciti si fronteggiano a lungo dalle trincee,
fu un anno particolarmente duro per tutti i belligeranti.
Uniche vere battaglie furono quelle condotte dalla marina tedesca
contro quella inglese nelle vicinanze della penisola dello Jutland e
sull’altopiano di Asiago tra l’esercito austriaco e quello italiano.
Il 1917
Anno di crisi e di sommosse popolari in tutti i paesi europei coinvolti nella
guerra
Tutti gli stati avevano subito gravi e pesanti ripercussioni negative sia sul piano
sociale che economico
In Russia la rivolta popolare si trasforma in una vera e propria Rivoluzione
nell’ottobre dello stesso anno (Rivoluzione d’ottobre) con il definitivo
cambiamento dello stato da una monarchia (Zar Nicola II) ad uno stato di
tipo socialista sotto la guida di Lenin e con il supporto di Trotskij e Stalin
Tra i primi atti del nuovo governo russo ci fu la firma dell’armistizio di BRESTLITOVSK con le potenze dell’Alleanza
Con questo trattato le potenze dell’Alleanza poterono concentrare le loro forze
sul fronte occidentale
L’esercito italiano nel 1917
 Dopo la pace con la Russia , l’Austria concentrò le sue forze sul fonte italiano
dislocate sull’altopiano del Carso e ad ottobre sconfissero l’esercito italiano
,guidato dal generale Cadorna, a CAPORETTO
 La sconfitta fu gravissima ed ebbe forti ripercussioni sull’opinione pubblica,
tuttavia l’Italia seppe reagire e l’esercito ,sostenuto dall’impegno dell’intera
nazione e guidato dal generale Diaz, riescono a recuperare parte delle
posizione perdute e a difendere con successo la linea di difesa del Piave
Il 1918
Alla fine dell’anno sia la Germania che l’Austria si dichiarano
repubbliche indipendenti, i regnanti dei due paesi ( Guglielmo II
e Carlo I )avevano rinunciato ufficialmente alla carica e
abbandonato i loro paesi
L’esercito italiano nel 1918
 L’attacco austriaco sul Piave viene respinto finchè ad ottobre
l’esercito italiano sfonda il fronte nemico a Vittorio Veneto con la
disfatta dell’esercito austriaco.
Il tipo di guerra
 Guerra di logoramento (stallo, trincea, di posizione)
(lunghi periodi dentro le trincee, con poche conquiste territoriali )
 Guerra di armamenti
Uomini
Sottomarini
Aerei
Cannoni
Mitragliatrici
Gas tossici
Carri armati
Lanciafiamme
Le conseguenze della guerra
 Definitiva scomparsa degli imperi centrali austriaco ,russo e
ottomano
 Nascita di più repubbliche nell’Europa centrale (Austria
,Germania Ungheria ,Cecoslovacchia e regno di Jugoslavia)
 Creazione di un organismo internazionale SOCIETA’ delle
NAZIONI per risolvere in maniera diplomatica i problemi tra gli
Stati.
La fine della guerra
La conferenza di pace di Parigi 1919
Trattato di Versailles
Gestito dalle potenze vincitrici USA Francia Inghilterra e Italia
Richiesta alla Germania di notevoli danni di guerra, concessione alla Francia dei bacini carboniferi della
Saar, l’Alsazia e la Lorena ,nascita della repubblica polacca con il corridoio di Danzica
•
Trattato di Saint Germain
l’Austria cedeva all’Italia il Trntino, l’Alto Adige e il bacino dell’Isonzo fino alle Alpi
•
Trattato di Neully
Diventavano indipendenti dalla Russia la Finlandia, l’Estonia la Lettonia e la Lituania
•
Trattato di Sèvres
La Turchia è ridotta ad un semplice stato e costretta a cedere Bosforo e Dardanelli
•
Trattato di Losanna 1923
La Turchia ottiene condizioni più favorevoli
L’Italia non ottiene tutti i territori promessi (VITTORIA MUTILATA)
La società delle nazioni
Organismo internazionale con sede a Ginevra voluto soprattutto dal presidente
americano Wilson tanto che furono fondamentali i suoi 14 punti per la stesura
dello statuto.
Tra i 14 punti vanno certamente ricordati
 il principio dell’autodeterminazione dei popoli
 il principio di nazionalità.
Tuttavia la Società delle nazioni si trasformò ben presto in uno strumento nelle
mani delle potenze vincitrici (Francia e Inghilterra) visto che gli Stati Uniti si
erano ritirati da questo organismo.
Inoltre la Società delle nazioni non disponeva di nessun mezzo per interventi
concreti in caso di conflitto, disponeva solo di sanzioni economiche e
commerciali per sanzionare gli stati che non avessero rispettato le risoluzioni.
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