LA PASTA
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Unapassioneitaliana,nelmondo
LE ORIGINI
La storia della pasta ha inizio più di 7.000 anni fa, quando l’uomo abbandonò la vita
nomade e diventò agricoltore, imparando a seminare e a raccogliere. Già molti secoli
prima della nascita di Cristo i Greci e gli Etruschi erano abituati a produrre e consumare i primi tipi di pasta. La prima prova dell’esistenza di qualcosa di simile alla pasta
risale al primo millennio a.C.: la parola greca laganon era usata per indicare un foglio
grande e piatto di pasta tagliato a strisce. Da laganon deriva il laganum latino, citato
negli scritti di Cicerone. Furono però gli Arabi a essiccare per primi la pasta, per poterla consumare anche durante le loro peregrinazioni nel deserto.
Le prime testimonianze storiche di produzione di pasta secca a livello artigianale-indu striale risalgono all’XI secolo in Sicilia, regione allora profonda mente influenzata dalla cultura araba. È certo che nel XII secolo,
durante la dominazione normanna, la Sicilia produceva pasta es siccata e la esportava nelle altre regioni meridionali. Intorno all’an no 1154 il geografo arabo Al-Idrisi riferisce che a Trabia, vicino a
Palermo, “si fabbrica tanta pasta in forma di fili”, chiamata triyan.
Nel 1501 la pasta era così diffusa a Palermo che il suo prezzo com pariva tra quelli calmierati.
Un’altra regione che a partire dal XII secolo si segnala per la pro duzione e lo smercio di pasta secca (fidei) è la Liguria, mentre il
centro-nord in quegli anni resta ancora legato al consumo della
pasta fresca (lasagne, tagliatelle, ravioli…).
Solo nel Settecento il primato della produzione e del consumo di pasta secca passa da
Palermo a Napoli, complici il forte incremento demografico e le innovazioni tecnologiche, che consentono di ridurre i costi di produzione: questa si concentrava nella due
località di Gragnano e Torre Annunziata, favorite dalle particolari condizioni climatiche.
In quegli stessi anni, grazie all’intraprendenza di mastri pastai che avevano fatto esperienza a Napoli e a Genova, iniziano a sorgere piccoli pastifici locali anche nel resto
della penisola.
A Parma, come nel resto dell’Italia del Nord, le paste secche continuano a essere
importate, mentre la produzione locale avviene nei forni del pane e si concentra sulle
paste fresche all’uovo.
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Anche Barilla nasce da un forno in città, che nel 1877 inizia a produrre pasta con un
torchietto in legno (30 kg al giorno). Il salto verso la produzione industriale si avrà nel
1910, con la costruzione “fuori le mura” di un vero e proprio stabilimento per la produzione di pane e pasta, che dà lavoro a 80 operai e produce 80 quintali al giorno. Nel
1940 la Barilla produce già 800 quintali di pasta al giorno e dà lavoro a 700 operai. Nel
dopoguerra l’azienda assumerà - sotto la guida di Pietro, nipote dell’omonimo fondatore - dimensioni nazionali e dagli anni novanta, con i figli Guido, Luca e Paolo, si avvierà
il percorso di internazionalizzazione.
Oggi Barilla è il marchio leader mondiale nella produzione di pasta, riconosciuta come simbolo della cultura gastronomica italiana ed esportata in oltre 100 Paesi.
Nella
strategia di sviluppo internazionale dell’azienda, è proprio sulla pasta che Barilla
puntando, con l’obiettivo di consolidare le posizioni di forza in Europa e nel mercato
sta
americano e di
cogliere le nuove opportunità nei mercati emergenti, in particolare Sud
America
e Asia.
Nel 2012, per
un prodotto in linea con gli attuali stili di vita e le nuove esigenze
Coffrire
ONSUMO PRO CAPITE (KG)
di
consumo, Barilla ha lanciato in USA, Francia, Germania e altri Paesi Europei i Ready
Meals, piatti pronti a base di pasta che si preparano in massimo un minuto e mezzo.
In Brasile, dal 2013 è presente nei supermercati la nuova linea di pasta e sughi Barilla
prodotti localmente: un’offerta sviluppata per rispondere ai bisogni del consumatore brasiliano,
attraverso la qualità e competenza del leader italiano della pasta nel mondo.
Dall’autunno 2013, Barilla lancia sul mercato la nuova linea di pasta Senza Glutine, per
consentire a tutte le persone che seguono un regime alimentare gluten free di tornare a
gustare e a condividere il piacere della pasta. Oltre all’Italia, la linea Senza Glutine è stata
lanciata in diversi Paesi Europei, nelle Americhe e in Australia
A Giugno 2015 è arrivata sugli scaffali italiani la nuova pasta Barilla, una pasta ancora più
buona grazie a una semola con più alto contenuto proteico e un’ottimizzazione della geometria
del formato e del processo produttivo. La pasta è riconoscibile grazie a un nuovo packaging,
con una finestra sul fronte della confezione. Per raccontare il piatto simbolo della cucina italiana,
Barilla ha scelto un grande attore italiano, Pierfrancesco Favino, sotto la regia del premio
Oscar Gabriele Salvatores.
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PASTA E DIETA MEDITERRANEA
Con il suo moderato apporto calorico, il ridotto contenuto di grassi e il basso indice glicemico, la pasta è uno degli alimenti base della dieta mediterranea. In questo
modello nessun alimento è bandito, ma l’indicazione è di privilegiare fortemente frutta,
verdura, alimenti a base cereali e condimenti di origine vegetale, ovvero le categorie
alla base della Piramide Alimentare, e limitare a poche volte
la settimana il consumo di alimenti verso il vertice della Pi ramide, come le carni rosse, i formaggi e i dolci. Con queste
caratteristiche, la dieta mediterranea è ormai riconosciuta
a livello internazionale come uno dei modelli più validi per
benessereelongevità,oltrecheperilpiaceregastronomico.
Oggi, inoltre, gli studi del Barilla Center for Food and Nu trition, attraverso il concetto della Doppia Piramide Nutri-
zionale e Ambientale mostrano come non solo questo modello sia valido per la salute,
ma anche sostenibile per il Pianeta: la Doppia
Piramide mostra, infatti, che i cibi alla base della
piramide hanno anche un’impronta ecologica più
bassa rispetto a quelli al vertice.
Per maggiori informazioni
www.barillacfn.com
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