Rappresentazione e ragionamento spaziale Lezione del Corso Interazione Uomo Macchina 2, Docente Francesco Mele Corso di Laurea in Informatica Università di Napoli Federico II, Anno Accademico 2004-2005 trave col1 trave col1 col2 trave col1 trave col1 trave col1 Tipi di relazione part-whole /olonomia-meronomia • Componente - Oggetto (ramo/albero, altare/chiesa,..,); • Membro - Collezione (albero/foresta, quadro_x/collezione_quadri,..,) • Porzione - Massa (fetta, torta) • Materiale - Oggetto (alluminio/aereoplano) • Caratteristica - Attività (pagamento/shopping) • Sito - Area (Roma-Lazio) • Fase - Processo (adolescenza-crescita) Possono essere ridotti a quattro (IRIS) • funzione - parte (Fase-Processo, Caratteristica-Attività) • segmenti - parte (Componente-Oggetto, Sito-Area) • collezione - membro (Componente-Oggetto, Materiale-Oggetto) • sottinsieme - insieme (Porzione - Massa) RELAZIONI PARTE-TOTALITA’ Winston, Chaffin e Hermann hanno proposto le relazioni chiamate WCH, definendo sei diversi tipi di relazioni. Tali relazioni sono distinguibili sulla base di tre criteri: funzionalità, omogeneità, separabilità. Componente/Oggetto: definisce la relazione tra oggetti composti e le loro parti. Le parti sono separabili ed hanno una loro funzionalità, per esempio altare/chiesa. Membro/Collezione: definisce la relazione di appartenenza ad una collezione. I membri non hanno un ruolo funzionale nella collezione e possono essere pertanto separati, ad esempio albero/foresta, colonna/colonnato. Porzione/Massa: definisce la relazione di aggregati omogenei. La massa è considerata come un insieme di parti aventi le stesse caratteristiche, e tali parti sono dello stesso tipo della totalità a cui appartengono e non sono separabili. Per esempio come visto precedentemente, fetta/torta. Materiale/Oggetto: definisce la relazione tra oggetti e il materiale di cui sono fatti. In questo caso il materiale non può essere separato dall’oggetto, non ha funzionalità e non è omogeneo. Per esempio acciaio/bici. Caratteristica/Attività: definisce la fase di un’attività. La fase, come un componente, ha una suo ruolo funzionale ma non è separabile. Per esempio pagamento/shopping. Sito/Area: definisce una relazione spaziale tra regioni occupate da differenti oggetti. Come porzione/massa, sito/area è omogenea, poiché ogni parte della regione è simile nella sostanza all’intera regione, ma essa non può essere separata, per esempio oasi/deserto. Meronomie /Olonomie Rappresentazioni Spaziali Part-Whole Tre principali categorie per le relazioni spaziali • Relazioni topologiche; • Relazioni direzionali; • Relazioni di prossimità Una classificazione delle relazioni spaziali Relazioni topologiche B è dentro A A copre B A B A è equivalente aB A B A incontra B B A A B A disgiunto B B sovrappone A A A B B INDETERMINATEZZA DELLE RELAZIONI SPAZIALI QUALITATIVE (1) trave col1 OGGETTO COMPOSTO portale [...formato_da->>{trave, col1, col2}, relazioni_spaziali->>{r1, r2, r3, r4, r5, r6} ...] col2 AD ESEMPIO LA RELAZIONE SPAZIALE QUALITATIVA: r1:sotto[obj1->col1,obj2->trave]. trave col1 trave col1 trave col1 trave col1 INDETERMINATEZZA DELLE RELAZIONI SPAZIALI QUALITATIVE (2) trave col1 OGGETTO COMPOSTO portale [...formato_da->>{trave, col1, col2}, relazioni_spaziali->>{r1, r2, r3, r4, r5, r6} ...] col2 AD ESEMPIO LA RELAZIONE SPAZIALE QUALITATIVA: r3:incontra[obj1->col1,obj2->trave]. trave col1 trave trave col1 col1 trave col1 Relazioni di prossimità Rappresentano relazioni di distanza fra gli oggetti: possono essere qualitative e quantitative Qualitative: Quantitative: l’edificio rosso si trova nei pressi (vicino/a pochi passi, etc) dall’edificio azzurro l’edificio rosso si trova a quindici metri dall’edificio azzurro Relazioni direzionali Ad esempio Longitudine, Latitudine Oppure qualitative del tipo: Parti connesse e parti proprie Parti sovrapposte (overlapping) Una domanda di interesse teorico: un individuo è uguale alla somma delle sue parti? Relazioni spaziali costruite a partire da basi strutturate AAT ::= Art & Architecture Thesaurus E’ un vocabolario di risorse sviluppato da Paul Getty Trust - contiene più di 120000 termini strutturati per descrizioni di arte TGN ::= Getty Thesaurus for Geographic Names E’ un vocabolario strutturato di nomi di posti - 900000 posti, ciascun ha un nome, un tipo, gran parte di essi possiede le coordinate del centro. I posti sono rappresentati gerarchicamente. L’esempio del progetto OASIS A partire dalle mappe – breve digressione sul ragionamento spaziale I dominio dei beni culturali è denso di relazioni spaziali 1- Sito culturale – Località geografica (Scavi Pompei – Regione Campania) 2- Sito culturale – Città (Museo Nazionale – Napoli) 3- Bene culturale – Sito culturale (Quadro – Museo) 4- Locazioni – Sito culturale (Stanza dei dipinti flamminghi – Museo VG) Un contributo IA: esistono mappe o altri sistemi di interrogazione di relazioni spaziali che possiedono una rappresentazione formale sottostante ad interfacce tradizionali (ad esempio Harith Alani - Spatial and Thematic Ontologyin Cultural Heritage Information Systems, degree of Doctor of Philosophy) Una rappresentazione per gli artefatti archeologici La relazione sito - locazione geografica La relazione Sito Culturale – Città Teorie formali soggiacenti a standard interfacce - interfacce di input interfacce di input Teorie formali soggiacenti a standard interfacce - interfacce di output interfacce di output L’esempio in Protegé Oggetti composti in rappresentazioni ontologiche Travex Cx Cy ISTANZE DI OGGETTI COMPOSTI: Descrizioni qualitative + Descrizioni quantitative + Regole di inferenze (I) trave OGGETTO COMPOSTO portale [...formato_da->>{trave, col1, col2}, relazioni_spaziali->>{r1, r2, r3, r4, r5, r6} ...] col1 col2 RELAZIONI SPAZIALI QUALITATIVE r1:sotto[obj1->col1,obj2->trave]. r2:sotto[obj1->col2,obj2->trave]. r3:incontra[obj1->col1,obj2->trave]. r4:incontra[obj1->col2,obj2->trave]. r5:estremitaDx[obj1->col2,obj2->trave]. r6:estremitaSx[obj1->col1,obj2->trave]. Descrizioni qualitative ISTANZE DI OGGETTI COMPOSTI: Descrizioni qualitative + Descrizioni quantitative + Regole di inferenze (II) ordinata(Q,Yq) :_R1:sotto[obj1->P,obj2->Q], _R2:incontra[obj1->P,obj2->Q], incontra[obj1->P,obj2->suolo], altezza(Q,Hq), altezza(P, Hp), Yq is Hp + Hq/2. Q Hq Yq P Hp L’inferenza stabilisce che Yq è il valore della ordinata Yq del baricentro di un oggetto Q se: l’oggetto P sta sotto l’oggetto Q, P incontra Q, P è posto sul suolo, si conoscono l’altezza di Q e di P. ISTANZE DI OGGETTI COMPOSTI: Descrizioni qualitative + Descrizioni quantitative + Regole di inferenze (III) ascissa(P,Xp) :_R1:estremitaDx[obj1->P,obj2->Q], ascissa(Q,Xq), larghezza(Q,Lq), larghezza(P,Lp), Xp is Xq + Lq/2 – Lp/2. Lq Lp Q P Xq Xp Classi di ontologie come modello generativo (1) Variando dimensioni trave col1 col2 Classi di ontologie come modello generativo (2) Variando relazioni RELAZIONI SPAZIALI QUALITATIVE r1:sotto[obj1->col1,obj2->trave]. r2:sotto[obj1->col2,obj2->trave]. r3:incontra[obj1->col1,obj2->trave]. r4:incontra[obj1->col2,obj2->trave]. r5:estremitaDx[obj1->col2,obj2->trave]. r6:estremitaSx[obj1->col1,obj2->trave]. trave col1 col2 Modelli di artefatti come gerarchia di relazioni spaziali Potenziali applicazioni delle tecniche di rappresentazione spaziale • Interfacce di visualizzazione di mappe: integrazione di sistemi GIS con database di dati territoriali; • Interfacce di visualizzazione di modelli 3D per l’esplorazione ragionata di costruzioni meccaniche, oggetti di arte,.., (campi applicativi: didattiche, fruizione beni culturali,..,); Proposta di progetto finale – INTERFACCIA PER LA PRESENTAZIONE DI MAPPE TERRITORIALI A PIU’ LIVELLI Dal punto di vista della rappresentazione occorre: r1) realizzare il riuso delle occorrenze digitali; r2) separare le occorrenze digitali dai metatadati; r3) garantire l’incrementabilità delle istanze; r4) utilizzare una rappresentazione spaziale qualitativa e quantitativa all’interno del livello e fra livelli Dal punto di vista dell’interfaccia int1) occorre costruire un’interfaccia con mappe a più livelli: - si pensa al tal riguardo di orientarsi a tre particolari livelli – città – piazze/vie – luoghi di vista. Dal punto di vista dell’implementazione imp1) a riguardo del punto r2 le occorrenze devono essere contenute o in basi dati tradizionali mentre i metadati debbono essere gli elementi astratti di un’ontologia. Per questo progetto occorre scegliere uno strumento che di visualizzazione di mappe.