22 GIOVEDÌ 6 SETTEMBRE 2007 savona e provincia L’INTERVISTA ALBISOLA Il giallo della “fuga” di piccioni e passerotti «Vado non sarà mai Portofino: serve la piattaforma» CHIAMARLO giallo non è esage rato. Ieri mattina alcuni cittadini di Albisola Superiore (zona Stazione) hanno chiamato i vigili urbani per capire il motivo della misteriosa scomparsa di piccioni, tortore e passerotti che solitamente ralle grano giardini e alberi della zona. «Sembra un’assurdità ma non si era mai verificata una cosa simile ha detto la signora Maiello improvvi samente non c’è più un uccellino. Ho chiesto ai vigili se è stato dato qualche prodotto nel verde o se c’è stata qualche moria ma non mi hanno saputo rispondere». Paolo Campostano critica i contestatori: come Attila E poi limiterebbe il referendum agli under 40 «LA PIATTAFORMA di Vado? Anche Attila l’avrebbe bocciata: per ché era abituato a distruggere le cose che non capiva». Paolo Campostano, imprenditore portuale di prima grandezza e lungo corso, si affida agli usi e costumi dei barbari per spezzare una lancia a fa vore del progetto Maersk: «Che è in linea con quanto accade per le ferro vie ad alta velocità, gli inceneritori, le autostrade. C’è qualcosa di nuovo? Non facciamolo». Però qualche informazione in più, in mezzo a una babele di di chiarazioni, numeri e timori, po trebbe anche essere utile… «Sì, credo serva pazienza, cono scenza e onestà intellettuale. Ma anche organizzazione. Ad esempio vedo bene l’apertura di un punto d’incontro, a Vado, per dare risposte alle domande della gente, ma anche per far capire le opportunità che si aprono sul fronte del lavoro. Una sorta di sportello dove ci si possa in formare sia su come si svilupperà l’iniziativa sia sugli sbocchi occupa zionali previsti». Ecco, tra gli argomenti forti di chi contesta la piattaforma c’è l’accusa di giocare con i numeri: in realtà l’occupazione sarebbe molto inferiore a quanto soste nuto dall’Autorità Portuale… «Tutti i numeri mi sembrano cre dibili. Ma anche se fossero la metà sarebbero già molti in rapporto alla popolazione di Vado. E poi si tratta di un lavoro pulito, a turni, che richiede qualifiche profes sionali di buon livello, con retribu Paolo Campostano zioni più che dignitose. Ma a questo va aggiunto l’incremento di attività nel commercio, nei pubblici esercizi, sul mercato immobiliare. I prezzi delle case, lungo la costa, hanno con tinuato a salire, segno che dalla piat taforma ci si attende una forte ri chiesta di locali per abitazioni e uf fici». Resta il fatto che molti vadesi rivendicano il democraticissimo diritto a esprimere un sì o un no con il referendum… «Sul quale potrei anche essere d’accordo,sevenisselimitatoachiha meno di 40 anni, che è la fascia di po polazione che deve pensare al do mani. Vede, la Liguria, e Vado, sono pieni di giovani pensionati che un tempo andavano a giocare a bocce, oggi pas sano il tempo a organizzare comitati che vogliono dire la loro su tutto, de legittimando chi invece ha avuto, dalle urne elettorali, la delega a deci dere. Questa è la democrazia. Per quanto mi riguarda, il mio ra gionamento non sarà tanto demo cratico, ma pieno di buonsenso. E, aggiungo per inciso, non ho alcun in teresse personale a Vado, un porto che anzi è sempre stato in concor renza con le mie attività». Pensionati, giovani o meno, che però hanno diritto a vivere in un ambiente sano e accogliente… «Certo, ma il punto è proprio que sto. Ci sarà la piattaforma, che non sarà il massimo della vita, però non avranno più il carbone, non avranno più autotreni perché se li porterà via il nuovo svincolo, gli hanno già ri fatto la spiaggia e sistemato le bar che. E, in fondo, anche se non ci sarà la piattaforma Portovado non diven terà mai Portofino. O c’è chi crede ancora alle favole?». Ma non c’è dubbio che il cam biamento avrà qualcosa di trau matico… «Non è che la rada, con il pontile delle rinfuse e quelli petroliferi, sia oggi una baia incantata. Ma non per diamo di vista il problema vero. Que sta è un’occasione che non si può perdere. Enzo Ferrari diceva che la sfor tuna non esiste, ma esiste solo l’inca pacità di prevedere le conseguenze delle decisioni che si prendono. Que sta è un’occasione che non si ripre senterà più». SERGIO DEL SANTO COMUNE Sdi e Santi a Caviglia «Lascia il personale» Le case di Portovado >> A SANT’ERMETE DOMENICA ASSEMBLEA PUBBLICA DI “VIVERE VADO” ••• VADO. Un’assemblea pubblica per discutere del futuro del porto di Vado ed esporre i motivi dell’opposizione al progetto per la costruzione della piattaforma container. Il gruppo “Vivere Vado”, rappresentato in consiglio comunale da Franca Guelfi, torna all’attacco ed organizza per do mani sera (ore 20,45, Sms ”Diritti e doveri” di Sant’Ermete) un’as semblea per esaminare la situa zione e sondare le opinioni degli abitanti. «Sui giornali spiegano i rappre sentanti di Vivere Vado abbiamo letto che la divisione container di Maersk perde terreno rispetto ai concorrenti in termini di volumi movimentati e, se pure stanno mi gliorando le perdite del 2006, la divisione non esce dal rosso. Ecco un ulteriore conferma alle tesi di Vivere Vado, secondo cui gli entu siasmi sulla crescita continua del traffico container non sono condi visibili e, quindi, non sono credibili le previsioni riguardo alle impor tanti ricadute occupazionali sul fu turo terminal vadese». Un’altra stoccata arriva nei con fronti dell’assessore provinciale all’industria, Roberto Peluffo, che ha ipotizzato una ”limatura” delle dimensioni della piattaforma. «Quasi a cadenza giornaliera sot tolinea Franca Guelfi assistiamo alla divulgazione di nuove lima ture nelle misure e dimensioni della piattaforma da parte dei po litici locali. Ammesso e non con cesso che i politici abbiano mu tuato informazioni dai tecnici, per ché pretendono solo ora di far va lere la loro autorità riguardo alle prescrizioni del piano regolatore portuale, e invece non l’hanno fatto durante l’istruttoria riservata durata ben otto mesi?». G. V. ALLA luce degli ultimi provvedi menti del direttore generale del Comune di Savona, Nanni Ferro, nella riorganizzazione della mac china comunale, la sezione savo nese ”Sandro Pertini” dello Sdi ha scritto una lettera al vicesindaco Paolo Caviglia (segretario dello stesso Sdi) per informarlo circa i malumori del personale di palazzo Sisto. «Invitiamo il vicesindaco, che appare non coinvolto nè informato sulle stesse iniziative, a rimettere nelle mani del sindaco la delega al personale e ad aprire un’immediata verifica di giunta». E lo stesso ha fatto ieri Piero Santi (Udc), vicepre sidente del consiglio comunale: «Il fatto che il vicesindaco non sia stato minimamente informato di queste novità è sintomatico di una situazione ormai fuori controllo: la giunta non può non intervenire». POLIZIA Aldo Cimoli va alla Spezia IL VICECOMMISSARIO Aldo Cimoli lascia il commissariato di Alassio. dopo un ventennio. Si trasferisce alla questura di Spezia, dove presta servizio anche la moglie.