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GIOVEDÌ
6 SETTEMBRE
2007
savona e provincia
L’INTERVISTA
ALBISOLA
Il giallo della “fuga”
di piccioni e passerotti
«Vado non sarà mai
Portofino: serve
la piattaforma»
CHIAMARLO giallo non è esage­
rato. Ieri mattina alcuni cittadini di
Albisola Superiore (zona Stazione)
hanno chiamato i vigili urbani per
capire il motivo della misteriosa
scomparsa di piccioni, tortore e
passerotti che solitamente ralle­
grano giardini e alberi della zona.
«Sembra un’assurdità ma non si era
mai verificata una cosa simile ­ ha
detto la signora Maiello ­ improvvi­
samente non c’è più un uccellino.
Ho chiesto ai vigili se è stato dato
qualche prodotto nel verde o se c’è
stata qualche moria ma non mi
hanno saputo rispondere».
Paolo Campostano critica i contestatori: come Attila
E poi limiterebbe il referendum agli under 40
«LA PIATTAFORMA di Vado?
Anche Attila l’avrebbe bocciata: per­
ché era abituato a distruggere le cose
che non capiva».
Paolo Campostano, imprenditore
portuale di prima grandezza e lungo
corso, si affida agli usi e costumi dei
barbari per spezzare una lancia a fa­
vore del progetto Maersk: «Che è in
linea con quanto accade per le ferro­
vie ad alta velocità, gli inceneritori, le
autostrade. C’è qualcosa di nuovo?
Non facciamolo».
Però qualche informazione in
più, in mezzo a una babele di di­
chiarazioni, numeri e timori, po­
trebbe anche essere utile…
«Sì, credo serva pazienza, cono­
scenza e onestà intellettuale. Ma
anche organizzazione. Ad esempio
vedo bene l’apertura di un punto
d’incontro, a Vado, per dare risposte
alle domande della gente, ma anche
per far capire le opportunità che si
aprono sul fronte del lavoro. Una
sorta di sportello dove ci si possa in­
formare sia su come si svilupperà
l’iniziativa sia sugli sbocchi occupa­
zionali previsti».
Ecco, tra gli argomenti forti di
chi contesta la piattaforma c’è
l’accusa di giocare con i numeri:
in realtà l’occupazione sarebbe
molto inferiore a quanto soste­
nuto dall’Autorità Portuale…
«Tutti i numeri mi sembrano cre­
dibili. Ma anche se fossero la metà
sarebbero già molti in rapporto alla
popolazione di Vado.
E poi si tratta di un lavoro pulito, a
turni, che richiede qualifiche profes­
sionali di buon livello, con retribu­
Paolo Campostano
zioni più che dignitose. Ma a questo
va aggiunto l’incremento di attività
nel commercio, nei pubblici esercizi,
sul mercato immobiliare. I prezzi
delle case, lungo la costa, hanno con­
tinuato a salire, segno che dalla piat­
taforma ci si attende una forte ri­
chiesta di locali per abitazioni e uf­
fici».
Resta il fatto che molti vadesi
rivendicano il democraticissimo
diritto a esprimere un sì o un no
con il referendum…
«Sul quale potrei anche essere
d’accordo,sevenisselimitatoachiha
meno di 40 anni, che è la fascia di po­
polazione che deve pensare al do­
mani.
Vede, la Liguria, e Vado, sono pieni
di giovani pensionati che un tempo
andavano a giocare a bocce, oggi pas­
sano il tempo a organizzare comitati
che vogliono dire la loro su tutto, de­
legittimando chi invece ha avuto,
dalle urne elettorali, la delega a deci­
dere. Questa è la democrazia.
Per quanto mi riguarda, il mio ra­
gionamento non sarà tanto demo­
cratico, ma pieno di buonsenso. E,
aggiungo per inciso, non ho alcun in­
teresse personale a Vado, un porto
che anzi è sempre stato in concor­
renza con le mie attività».
Pensionati, giovani o meno, che
però hanno diritto a vivere in un
ambiente sano e accogliente…
«Certo, ma il punto è proprio que­
sto. Ci sarà la piattaforma, che non
sarà il massimo della vita, però non
avranno più il carbone, non avranno
più autotreni perché se li porterà via
il nuovo svincolo, gli hanno già ri­
fatto la spiaggia e sistemato le bar­
che.
E, in fondo, anche se non ci sarà la
piattaforma Portovado non diven­
terà mai Portofino. O c’è chi crede
ancora alle favole?».
Ma non c’è dubbio che il cam­
biamento avrà qualcosa di trau­
matico…
«Non è che la rada, con il pontile
delle rinfuse e quelli petroliferi, sia
oggi una baia incantata. Ma non per­
diamo di vista il problema vero. Que­
sta è un’occasione che non si può
perdere.
Enzo Ferrari diceva che la sfor­
tuna non esiste, ma esiste solo l’inca­
pacità di prevedere le conseguenze
delle decisioni che si prendono. Que­
sta è un’occasione che non si ripre­
senterà più».
SERGIO DEL SANTO
COMUNE
Sdi e Santi a Caviglia
«Lascia il personale»
Le case di Portovado
>> A SANT’ERMETE
DOMENICA ASSEMBLEA PUBBLICA DI “VIVERE VADO”
••• VADO. Un’assemblea pubblica
per discutere del futuro del porto
di Vado ed esporre i motivi
dell’opposizione al progetto per la
costruzione della piattaforma
container. Il gruppo “Vivere
Vado”, rappresentato in consiglio
comunale da Franca Guelfi, torna
all’attacco ed organizza per do­
mani sera (ore 20,45, Sms ”Diritti
e doveri” di Sant’Ermete) un’as­
semblea per esaminare la situa­
zione e sondare le opinioni degli
abitanti.
«Sui giornali ­ spiegano i rappre­
sentanti di Vivere Vado ­ abbiamo
letto che la divisione container di
Maersk perde terreno rispetto ai
concorrenti in termini di volumi
movimentati e, se pure stanno mi­
gliorando le perdite del 2006, la
divisione non esce dal rosso. Ecco
un ulteriore conferma alle tesi di
Vivere Vado, secondo cui gli entu­
siasmi sulla crescita continua del
traffico container non sono condi­
visibili e, quindi, non sono credibili
le previsioni riguardo alle impor­
tanti ricadute occupazionali sul fu­
turo terminal vadese».
Un’altra stoccata arriva nei con­
fronti dell’assessore provinciale
all’industria, Roberto Peluffo, che
ha ipotizzato una ”limatura” delle
dimensioni della piattaforma.
«Quasi a cadenza giornaliera ­sot­
tolinea Franca Guelfi ­ assistiamo
alla divulgazione di nuove lima­
ture nelle misure e dimensioni
della piattaforma da parte dei po­
litici locali. Ammesso e non con­
cesso che i politici abbiano mu­
tuato informazioni dai tecnici, per­
ché pretendono solo ora di far va­
lere la loro autorità riguardo alle
prescrizioni del piano regolatore
portuale, e invece non l’hanno
fatto durante l’istruttoria riservata
durata ben otto mesi?».
G. V.
ALLA luce degli ultimi provvedi­
menti del direttore generale del
Comune di Savona, Nanni Ferro,
nella riorganizzazione della mac­
china comunale, la sezione savo­
nese ”Sandro Pertini” dello Sdi ha
scritto una lettera al vicesindaco
Paolo Caviglia (segretario dello
stesso Sdi) per informarlo circa i
malumori del personale di palazzo
Sisto. «Invitiamo il vicesindaco, che
appare non coinvolto nè informato
sulle stesse iniziative, a rimettere
nelle mani del sindaco la delega al
personale e ad aprire un’immediata
verifica di giunta». E lo stesso ha
fatto ieri Piero Santi (Udc), vicepre­
sidente del consiglio comunale: «Il
fatto che il vicesindaco non sia
stato minimamente informato di
queste novità è sintomatico di una
situazione ormai fuori controllo: la
giunta non può non intervenire».
POLIZIA
Aldo Cimoli
va alla Spezia
IL VICECOMMISSARIO Aldo Cimoli
lascia il commissariato di Alassio.
dopo un ventennio. Si trasferisce
alla questura di Spezia, dove presta
servizio anche la moglie.
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