Anno Xlii n. 2 - 2011 2011 O Z AR tingle e e M iona Nazpag. 14 16 M ANABORAPI Strada Provinciale per Trinità 32/A 12061 Carrù (Cn) - ITALY Poste itAliAne s.p.a.- sPeD. in ABB. Post. D.l. 353/2003 (conv. in l. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DcB/cn N U M E R O 2 2 0 1 1 rAZZA Periodico di informazioni tecniche economiche e d’attualità a cura dell’Associazione Nazionale Allevatori Bovini di Razza Piemontese. Direttore Responsabile: Andrea Quaglino Redazione: Fabia Pacher Realizzazione grafica e stampa: Tipolitografia Ghibaudo - Cuneo Ente Morale giuridicamente riconosciuto D.P.R. n. 1877/13-11-63 Sede operativa e legale: Strada Trinità. 32/A 12061 CARRÙ (CN) Telefono 0173 750.791 Telefax 0173 750.915 e-mail: [email protected] web: www.anaborapi.it Autorizzazione del Tribunale di Mondovì numero 1/04 3 Mancano le risorse: a rischio il sistema allevatori Andrea Quaglino 4 standard della razza Piemontese Guido Garnero 8 tori in uscita dalle prove di progenie Andrea Albera 10 occhio alla lista!! Marco Bona 12 oro rosso informazioni dal consorzio di tutela della razza Piemontese (coalvi) Anno XLII - Numero 2/2011 14 In copertina: foto Botte sommario Razza Piemontese PieMontese Meeting nazionale della razza Bovina Piemontese 15 tori giovani 2 È consentita la riproduzione di testi o fotografie citando la fonte. Attualità A N N O 2 0 11 Mancano le risorse: a rischio il Sistema Allevatori è possibile rinunciare ad un programma nazionale per il miglioramento genetico del bestiame? Il Sistema AIA, ANA, APA, che ha egregiamente funzionato fin dagli anni '50 e sul quale si è basata l'attività di miglioramento genetico del bestiame, sta attraversando un momento di grave crisi, determinata dall'incertezza relativa al finanziamento pubblico. Vale la pena ricordare, magari in modo un po' semplificato, come si articola il sistema degli allevatori: le APA, i cui soci sono gli allevatori stessi, svolgono l'attività di campo e raccolgono i dati presso gli allevamenti, garante del corretto svolgimento di questa attività è l'AIA attraverso l'Ufficio centrale controlli; le ANA (Associazioni Nazionali come l'Anaborapi) fissano gli obiettivi e le strategie di selezione per ogni singola razza o specie, elaborano i dati provenienti dagli allevamenti ed assegnano ad ogni animale iscritto al Libro genealogico il suo valore genetico ovvero ne stabiliscono il potenziale in quanto a riproduttore in modo che gli allevatori possano fare le loro scelte. Solo in Piemonte aderiscono al sistema 4.100 allevamenti di bovini da carne (che allevano per la quasi totalità la razza Piemontese) con circa 150.000 fattrici controllate (con oltre 320.000 capi allevati) e 1.200 allevamenti di bovini da latte, con oltre Andrea Quaglino Direttore Anaborapi 100.000 bovine controllate (con circa 160.000 capi allevati), circa 350 allevamenti ovi-caprini e circa 200 di equidi. E' ovvio che la tenuta dei libri genealogici, così come il miglioramento genetico non sono un qualcosa fine a se stesso ma hanno come obbiettivo quello di contribuire a migliorare la competitività ed il reddito delle aziende zootecniche. In tutti i paesi sviluppati, la selezione degli animali da reddito è ritenuta un bene comune e, pertanto, viene controllata e supportata con diverse modalità dall'ente pubblico. In particolare, mentre per gli animali con un ciclo riproduttivo rapido come il pollo, il coniglio e per certi versi il suino, la selezione viene ormai svolta da singole e potenti aziende (in genere multinazionali), la selezione dei bovini è ovunque praticata in forma associativa; non è, infatti, immaginabile che una singola azienda, sia pur di grandi dimensioni, sia in grado di disporre di un numero sufficiente di bovini per poter fare da sola; e così, mentre le aziende avicole, cunicole e suinicole sono quasi totalmente dipendenti da chi fornisce loro la genetica, gli allevatori di bovini hanno completamente in mano il processo selettivo. Ora il nostro sistema viene messo in seria discussione; da un lato c'è chi afferma che da sempre in questo settore si sono spesi troppi soldi, dall'altro lato c'è chi dice che non abbiamo la necessità di fare selezione: “intanto il seme selezionato è disponibile sul mercato internazionale”, dall'altro lato ancora vi è chi afferma che la nostra attività dovrebbe orientasi esclusivamente verso la tracciabilità, la sicurezza alimentare e la certificazione, ottime cose queste ultime, ma che, a mio avviso, possono rappresentare un valore aggiunto della nostra attività e non l'unico fine. Se ci guardiamo attorno, vediamo che in tutti i paesi zootecnicamente avanzati esistono dei programmi di miglioramento genetico supportati e controllati dall'ente pubblico; ad esempio nella piccola Irlanda c'è ICBF, ente finanziato dallo stato che in questi ultimi anni ha saputo mettere in campo un programma selettivo efficiente sia nel settore carne sia nel settore latte; in Francia, fra le tante strutture che operano per la zootecnia, abbiamo l'INRA, ente totalmente pubblico, che si occupa della ricerca nel settore zootecnico 3 Attualità 4 e della valutazione genetica del bestiame, sempre poi presso i nostri cugini d'oltralpe le Chambres d'Agricolture svolgono un importante ruolo nella raccolta dei dati in allevamento; in Germania poi i libri genealogici sono tenuti in modo simile a quello che accadeva in Italia quando di ciò se ne occupavano i vecchi Ispettorati. Però stiamo coi piedi per terra, o meglio ritorniamo a casa nostra. Il lavoro svolto sulla Piemontese è sicuramente costato (e gli allevatori hanno messo la loro parte!), ma ha avuto effetti che sono sotto gli occhi di tutti: in cinquant'anni si è ottenuta una buona omogeneità della popolazione, ci si è orientati verso la produzione specializzata di carne, con accrescimenti che hanno poco da invidiare alle razze da carne più blasonate, si sono quasi totalmente eliminati alcuni gravi difetti dei vitelli, si stanno migliorando caratteri funzionali come il parto, importantissimi dal punto vista economico e gestionale. Gli allevatori della Piemontese N U M E R O poi, grazie a tutta questa attività, hanno potuto dotarsi di un ulteriore e strategico processo, ovvero la produzione e la distribuzione del seme. Se così non fosse, ci troveremmo probabilmente di fronte ad una situazione nella quale poche strutture commerciali metterebbero a disposizione degli allevatori una modesta gamma di tori Piemontesi, sfruttando i medesimi soggetti fino a che questi ultimi fossero in grado di produrre un goccia di seme: è in questo modo d'altronde che si fa più facilmente il bilancio! Nel nostro caso in oltre non potremmo neppure pensare di acquistare il seme all'estero, sono, infatti, gli stranieri che si riforniscono da noi. Insomma, al di là delle contingenti e gravi problematiche del mercato, che speriamo però essere transitorie, se la Piemontese è la più diffusa razza da carne italiana e risulta competitiva nei confronti di altre razze bovine, non è un effetto del caso, è dovuto in buona parte all'attività svolta dagli allevatori attraverso le loro associazioni. 2 Se ora però, il supporto a questa attività viene messo in discussione, le conseguenze devono essere chiare a tutti: con la genetica ci vuol tempo a progredire ma si fa invece presto a tornare indietro, basterebbe ad esempio dimenticarci del carattere parto per una generazione per mettere a repentaglio buona parte lavoro fin qui svolto. Accanto ai danni sulla genetica si accompagnerebbero gravi ripercussioni su tutti i valori aggiunti della nostra attività: nel caso della Piemontese in primo luogo la certificazione del prodotto, seguita dell'assistenza tecnica che si basa sulle registrazioni effettuate dalle APA, per non parlare dell'anagrafe, degli accoppiamenti programmati e di tutte quelle iniziative come le mostre zootecniche e fiere che ci permettono di presentare al consumatore la nostra pregiata produzione. In questo contesto Anaborapi è pronto a mettersi in discussione, ottimizzando l'utilizzo delle risorse disponibili e perché no, rivedendo anche in modo sostanziale le attività che permettono il miglioramento genetico; quello che invece non possiamo accettare è che il lavoro fino ad oggi svolto venga cancellato con un colpo di spugna perché considerato inutile: in una situazione del genere la nostra Piemontese farebbe presto a perdere terreno; purtroppo l'Italia sarà sempre destinata ad importare parte della carne che consuma, vogliamo essere tanto miopi da perdere anche quella poca, ma di grande qualità, che siamo in grado di produrre da soli? Dall'Associazione A N N O 2 0 11 standard della razza Piemontese Sulla rivista precedente si è visto il perché si fa la Valutazione Morfologica. Un motivo è per accertarsi che tori e vacche siano effettivamente di razza Piemontese ed escludere quindi animali dal Libro Genealogico gli animali meticci o di altre razze. Questo aspetto è divenuto molto importante soprattutto in questi ultimi anni con l’adesione al Libro Genealogico di molti alleva- Guido Garnero Valutazioni e Mostre tori, spesso di zone nuove per l’allevamento della Piemontese (Lombardia, Veneto, Emilia, Sicilia e Calabria, ecc.). Inoltre sempre di più vi è la necessità di certificare la Razza per motivi commerciali e quindi vi è la tendenza ad iscrivere come Piemontese il maggior numero di animali, anche se non o poco interessanti per la selezione. Per la determinazione della razza l’Esperto si rifà allo Standard della Razza che rappresenta una delle leggi su cui si fonda il Libro Genealogico e che pubblichiamo integralmente con le illustrazioni realizzate da Matteo Ridolfi neo Esperto di Razza Piemontese. Standard di razza Conformazione e tipo Razza a spiccata attitudine alla produzione della carne, caratterizzata da adeguato sviluppo somatico, buoni incrementi giornalieri in peso vivo, e buon adattamento ai vari ambienti, nonchè buona capacità di produzione di latte per l'allevamento del vitello. Petto ampio e muscoloso, garrese ampio, lombi muscolosi, tronco lungo, groppa e coscia di buon sviluppo muscolare. Carcasse con poco grasso, bassa percentuale di ossa e carne di eccellente qualità. Caratteri morfologici Mantello: nei tori il mantello è grigio o fromentino chiaro con sensibile accentuazione dei peli neri sulla testa (specie intorno alle orbite), sul collo, sulle spalle e sulle regioni distali degli arti; talora anche nelle facce laterali del tronco e sugli arti posteriori con formazione di macchie o chiazze scure; nelle vacche il mantello è bianco o fromentino chiaro con sfumature fino al grigio o al fromentino; i vitelli alla nascita hanno il mantello fromentino carico. Pigmentazione: sono nere le seguenti parti: il musello, le mucose orali (lingua, palato e guance), le ciglia, i margini delle palpebre e dell'orecchio, il fiocco del prepuzio, la parte inferiore dello scroto, la nappa della coda, l'apertura anale e le labbra della vulva, gli unghioni e gli unghielli. Le corna, nere sin verso i 20 mesi di età, si presentano negli adulti giallastre alla base, più chiare nel terzo medio e nere all'apice. La parziale depigmentazione delle parti predette o comunque la prevalente depigmentazione delle mucose orali non costituisce motivo di squalifica. Cute: morbida, elastica, sottile. 5 Dall'Associazione N U M E R O MISURE SOMATICHE MEDIE (cm) MASCHI (dati rilevati nel Centro Genetico e nel Centro Tori) Età 1 anno 2 anni Altezza al Garrese (cm) 120 137 Lunghezza del Tronco (cm) 144 176 Peso (kg) 510 826 FEMMINE (dati rilevati dagli Esperti di Razza) Manze di 2 anni Vacche adulte Altezza al Garrese (cm) 130 134 Lunghezza del Tronco (cm) 154 161 Peso (kg) 530 650 Età Altezza al garrese: dalla sommità del garrese al suolo. Lunghezza del tronco: dalla punta della spalla alla punta dell'ischio. Testa: espressiva, più corta e larga nel toro, più lunga e fine nella vacca, sincipite ricoperto da un piccolo ciuffo, sovente di color fromentino chiaro, fronte piana e lievemente depressa fra le arcate orbitali prominenti; orecchio di medio sviluppo, occhi grandi con espressione vivace (il colore dell'iride è nero); il naso largo, diritto, con narici ampie, musello largo, bocca ampia con labbra ben pronunciate. Collo: largo, muscoloso e con gibbosità alquanto pronunciata nel toro, relativamente lungo e meno muscoloso nelle femmine, giogaia leggera e di medio sviluppo. 6 Il mantello, il carattere che per primo è preso in considerazione per la determinazione della razza, può avere una notevole variabilità, amplificata dal sesso e dalle condizioni di allevamento. Nelle vacche la variabilità è minore, mentre nei tori il colore del manto può variare molto passando dal bianco, al fomentino carico ed al nero come illustrato dalle fotografie. Per quanto riguarda le condizioni di allevamento quando le temperature sono miti il 2 Spalle: compatte, larghe, muscolose, bene aderenti al tronco ed in giusta direzione. Garrese: ampio e muscoloso, unito con continuità al collo. Dorso: largo ed orizzontale. Lombi: muscolosi e pieni. Petto: largo e muscoloso. Torace: profondo. Costato: ben arcuato,lungo, profondo. Ventre: ampio e profondo. Fianchi: pieni, piuttosto lunghi. Groppa: nel toro ampia e di buon sviluppo muscolare, nella vacca larga, lunga e muscolosa. Coda: lunga, con fiocco abbondante. Coscia: nei tori ampia e ben muscolosa, nelle vacche piena e ben sviluppata. Natiche: nei tori ampie e di accentuato sviluppo muscolare, lunghe, nelle vacche ampie e ben discese. Arti Anteriori: solidi, braccio piuttosto corto, avambraccio lungo e muscoloso, ginocchio spesso e largo, stinco di media lunghezza e solido, nodello robusto, pastoia corta, unghioni robusti e serrati. Arti Posteriori: ben diretti, esenti da tare, gamba muscolosa, garretto largo e solido, non diritto e non falciato, nodello robusto, pastoia corta, unghioni robusti e serrati. Andatura: regolare. Mammella: di regolare conformazione, con quarti regolari e capezzoli ben disposti, ben vascolarizzata. Testicoli: armonicamente sviluppati e discesi nello scroto. pelame è corto e tendente al chiaro, mentre viceversa in condizioni di basse temperature il pelame si allunga e la colorazione tende ad inscurirsi. Nei vitelli tabulati il mantello è normalmente fromentino, invece con il pelame lungo, determinato dalle basse temperature esterne, può tendere anche al grigiobiancastro. (vedi foto) Per quanto riguarda il colore delle mucose sia esterne, che quelle della bocca, una loro parziale ed anche grave depigmentazione non rappresenta motivo di squalifica: così una lingua rosa, od un musello a chiazze, piuttosto che una macchia sull’ano od un ciuffo della coda chiaro sono accettati a condizione che si presentino singolarmente e che tutti gli altri caratteri siano invece tipici della razza. Se invece un animale presenta più di uno di questi difetti o si hanno più di un dubbio il soggetto in questione sarà considerato meticcio e non iscritto nel Libro Genealogico. Dall'Associazione A N N O 2 0 1 0 Variabilità nei mantelli... Tendenzialmente BIANCO: vi sono però peli grigi o scuri sul braccio e sulle spalle. Tendenzialmente FROMENTINO: abbondanza di peli fromentino-bruni, ma presenza di zone sfumate sul dorso, sugli stinchi posteriori, sulla testa e sul collo. Tendenzialmente SCURO: abbondanza di peli neri; sono comunque sfumati il dorso, la parte distale degli arti posteriori, parte della testa (i peli chiari devono collegare la fronte con il musello). Il mantello dei vitelli giovani di norma è fromentino carico (in condizioni di basse temperature e con pelo lungo il colore può variare e tendere al grigio-bianco) ... e nella pigmentazione Una singola depigmentazione del musello o delle mucose anali non è condizione di squalifica. 7 Informazioni tecniche N U M E R O 2 Tori in uscita dalle prove di progenie Anche a Febbraio si registra un elevato numero di uscite dalle prove: Platino, Playboy PLATINO IT001990292032 nato il 09.03.2008 e Profugo sono selezionati, mentre Pluto e Poldo sono scartati. Andrea Albera Ufficio Tecnico Valore Genetico allevamento carne muscolosità accrescimento facilità nascita facilità parto taglia 70 80 nascita su manze correttezza 104 Allevatore: Az. Agr. Scaglia - Rivoli (TO) Centro: Semenitaly Performance Test (dati fenotipici) peso inizio peso fine amg alt.garrese lungh.tronco circ.torace 75 517 1,46 123 156 187 Platino è figlio di Laser e nipote di Elisir, ambedue tori soprattutto da carne e con una buona facilità di nascita anche sulle manze. In effetti Platino presenta le medesime caratteristiche, eccellendo soprattutto per la facilità di nascita. Si tratta di un toro utilizzabile senza problemi sulle manze, che trasmette però accrescimenti migliori della media dei tori da manze ed una muscolosità discreta. In IT004990560535 PLAYBOY nato il 21.05.2008 PedigreeIndici dei genitori 70 80 8 90 100 110 120 130 119 126 114 111 123 101 107 nascita su manze correttezza 111 Anche Playboy è soprattutto un toro da carne, tuttavia rispetto a Platino la sua conformazione è superiore, mentre l’accrescimento è un po’ più basso, come ci si può attendere da un figlio di Lancio. Si tratta in ogni caso di un toro adatto per la produzione di animali da ingrasso. I figli di Playboy nascono facilmente e quindi è possibile utilizzarlo sulle secondipare, ma anche su allev carne nascita parto 128 132 129 115 104 109 108 91 nonno materno ELISIR (IA) linea tanto con il padre quanto con il nonno materno, Platino dovrebbe dare figlie con discreta capacità di parto, anche se probabilmente è preferibile destinarle all’ingrasso. Sono da evitare gli accoppiamenti con le figlie di Cronos, Cobra, Minosse, Merlino, Magico, Narciso, Tyson e con le nipoti di Laser (figlie di Nobel, Onesto, Origano e Odisseo). allevamento carne muscolosità accrescimento facilità nascita facilità parto taglia peso inizio peso fine amg alt.garrese lungh.tronco circ.torace 71 474 1,39 120 146 184 100 110 120 130 97 figli in 70 allevamenti 0 parti delle figlie padre LASER (IA) madre NEVE nonno paterno ZAINO (IA) Valore Genetico Allevatore: Borretta Domenico - Saluzzo (CN) Centro: C.I.Z. Performance Test (dati fenotipici) 90 120 129 106 118 128 100 116 110 figli in 68 allevamenti 0 parti delle figlie PedigreeIndici dei genitori padre LANCIO (IA) madre MOLLY nonno paterno DELTA (IA) allev carne nascita parto 126 129 119 107 110 115 115 100 nonno materno IESOLO (IA) buone manze senza particolari problemi. Anche in questo caso le figlie non dovrebbero essere fattrici di grande qualità, quindi sarebbe meglio non allevarle per la riproduzione. A causa delle parentele Playboy non deve essere accoppiato con le figlie di Libero, Lido, Morrison, Nilo e Golfo, con le Bull e Delta e con le nipoti di Lancio. Informazioni Tecniche A N N O 2 0 11 IT004990531699 PROFUGO nato il 01.07.2008 Valore Genetico allevamento carne muscolosità accrescimento facilità nascita facilità parto taglia 70 80 nascita su manze correttezza 111 Allevatore: Carena Piero e Angelo - Scarnafigi (CN) Centro: C.I.Z. Performance Test (dati fenotipici) peso inizio peso fine amg alt.garrese lungh.tronco circ.torace 132 572 1,51 126 154 205 Profugo è invece un toro piuttosto diverso dai due precedenti. Maggiore struttura e diametri, un pedigree più orientato su linee da allevamento (Delano e Turbo) lo rendono un toro potenzialmente adatto per produrre manze da rimonta. Profugo è un toro più impegnativo sulle nascite, rispetto a Platino e Playboy, tuttavia i suoi figli nascono senza problemi quando lo si utilizza su vacche adulte, da terzo parto in poi. 90 100 110 120 130 124 125 118 111 114 111 113 109 figli in 66 allevamenti 0 parti delle figlie PedigreeIndici dei genitori padre LIMBO (IA) madre CARPA nonno paterno DELANO (IA) allev carne nascita parto 132 128 107 114 108 107 108 112 nonno materno TURBO (IA) Accrescimento e conformazione da carne sono di buon livello, garantendo la produzione di vitelloni pesanti e muscolosi. Come già ricordato, dalle sue figlie ci si attende una buona facilità di parto ed è quindi senz’altro consigliabile allevarle per la riproduzione. Da evitare l’uso sulle nipoti di Delano, sulle figlie di Nibbio, Nastro, Ostu e sulle Genepì, Icaro, Indice ed Iride. Novità per le insegne aziendali! Sempre alla ricerca di nuove personalizzazioni sarà possibile d’ora in poi prenotare, oltre alle tradizionali e ormai storiche insegne, delle nuove proposte realizzate in alluminio battuto a mano, con bordatura a mezzo tondo e finitura a smalto lucido per un costo di 600 euro IVA inclusa per la bifacciale e 500 euro per la monofacciale. Ovviamente questa è la versione più pregiata e prestigiosa. Vi è anche una versione in materiale più economico sempre rifinita a smalto lucido a forno per la protezione alle intemperie che ha un costo di 220 euro IVA inclusa per la versione bifacciale e 160 per la monofacciale. Le insegne potranno essere ritirate presso i nostri uffici o spedite per corriere con pagamento contrassegno (€ 15,00). Ricordate che la pubblicità è l’anima del commercio e reclamizzare bene la propria azienda è un bel biglietto da visita che farà senz’altro rientrare la spesa investita. Per le prenotazioni è possibile scaricare dal nostro sito www.anaborapi.it l’apposito modulo scrivendo ciò che si desidera venga stampato sull’insegna e spedirlo per fax al n 0173 750915. Libro Genealogico Nazionale Bifacciale a bandiera cm 75x66 Libro Genealogico Nazionale Monofacciale cm 75x66 9 Dall'Associazione N U M E R O 2 occhio AllA listA!! Gli animali “problema” e le possibili soluzioni… in un sol colpo d'occhio La valorizzazione dei nostri animali è legata sempre di più al possesso del certificato di razza, la famosa “R” che compare sui tabulati aziendali. Ma da cosa dipende il possesso o meno della “R”? rivediamolo un attimo. Un animale del Libro Genealogico ha diritto alla “R” se è iscritto in un Registro Genealogico oppure se sono iscritti i suoi genitori. Gli animali del Libro sono suddivisi Marco Bona Ufficio Tecnico nei registri Tori, Vacche e Giovani: a queste categorie appartengono tutti i capi che hanno almeno due genealogie complete a loro volta iscritte ad un registro. In aggiunta per tori e vacche è richiesta la valutazione morfologica e, solo per i tori, anche il test di parentela con Dna. Un quarto registro, il Supplementare, raggruppa le bovine con genealogia incompleta, ma in possesso di una valutazione morfologica e dei caratteri di razza. Per avere sotto controllo gli animali eventualmente senza la “R” abbiamo sviluppato una nuova scheda, a cui abbiamo dato un nome che parla da solo, Occhio alla Lista! Qui trovate elencati gli animali del vostro allevamento che per qualche motivo non sono in Liste di Attenzione *** Occhio alla Lista *** 10 matricola IT00XYXYXYXYX IT00XYXYXYXYX sesso femmina maschio data nascita 31/12/2010 28/01/2011 motivo madre sconosciuta madre non punteggiata matricola IT00XYXYXYXYX sesso R n.az. data nascita motivo 07/04/2010 manca test di parentela matricola IT00XYXYXYXYX IT00XYXYXYXYX nome Q Q n.az. 831 832 data nascita motivo 25/02/2009 manca punteggio 04/03/2009 manca punteggio vacca IT00XYXYXYXYX nome O n.az. 704 data parto 08/04/2009 note vitello femmina non immatricolato Dall'Associazione A N N O 2 0 11 possesso della “R” ed il motivo per cui questo accade. La mancanza della “R” può essere estemporanea, legata al mancato espletamento di qualche ottemperanza prevista dalle Norme del Libro Genealogico, come test di parentela del padre, valutazione morfologica della madre, annotazione corretta di un pedigree, ecc., informazioni, che, se integrate in tempo, consentono di recuperare la certificazione ed evitare spiacevoli perdite economiche. La lista si suddivide in sezioni, oltre agli animali senza R evidenzia tori o vacche non a norma: anche in questo caso le cause sono da ricercarsi nel mancato espletamento di qualche obbligo di Libro, preso atto del problema, nella stragrande maggioranza dei casi è sufficiente effettuare i test o i rilievi mancanti per risolvere la situazione. Occhio alla Lista propone poi l'elenco dei parti dei quali non è stato segnalato il vitello e quello delle fattrici senza eventi riproduttivi da oltre sei mesi; spesso la causa è una semplice dimenticanza, altre volte si tratta di capi non più presenti in azienda ed è opportuno aggiornare la situazione. Le attuali Norme Operative del Libro Genealogico, adottate dalla Commissione Tecnica Anaborapi, consentono la registrazione di parti, salti e immatricolazioni entro sei mesi dalla data dell'evento, trascorso tale termine è richiesto il test di parentela con onere a carico del richiedente. E' importante, allora, evidenziare errori e dimenticanze in modo tempestivo, per ridurre al minimo i casi anomali e valorizzare appieno i nostri animali. Occhio alla Lista è stato inviato in anteprima a tutti gli allevatori insieme al Buta Bin di novembre. Da oggi è disponibile sul sito web dinamico lg.anaborapi.it, consultabile da tutti gli allevatori iscritti al Libro Genealogico previa richiesta di una password. Nei prossimi mesi la nuova scheda verrà anche inserita come frontespizio della Scheda di Stalla Mansile, che ogni mese i controllori restituiscono agli allevatori. Il nostro Ufficio Tecnico è a disposizione degli allevatori per ulteriori informazioni ed osservazioni sul nuovo servizio e per fornire le credenziali di accesso web a quanti ne fossero interessati. PROSSIMI APPUNTAMENTI CON LA PIEMONTESE MARZO 11/13 Mostra Provinciale di Torino. Carmagnola (TO). 10/13 Bruna e Zoosystem in tour. Noci (BA). In occasione della 43ª Mostra Nazionale della Razza Bruna che si terrà in abbinamento con Zoosystem (la storica Fiera di Verona che quest’anno si trasferisce a Noci) Anaborapi sarà presente con uno stand promozionale e con tori, vitelli e manze in esposizione. Si tratta di un debutto per la Piemontese, dovuto ad un grande e crescente interesse da parte degli allevatori del Sud Italia, in particolare di quelli pugliesi. 16 Meeting Nazionale degli Allevatori di Piemontese. Azienda San Desiderio, Monastero Bormida (AT). 22 Assemblea di Sezione APA (TO). Azienda Bussolino, Leinì (TO). 11 Mostre N U M E R O Anaborapi in collaborazione con la Sezione Piemontese di APA AT organizza il ANABORAPI Comune di MONASTERO BORMIDA APA ASTI Camera di commercio di ASTI MEETING NAZIONALE della RAZZA BOVINA PIEMONTESE Mercoledì 16 P R O G R A M M A MARZO 2 0 1 1 Azienda Agricola MERLO AURELIO ore 9.30 Arrivo degli allevatori Registrazione e ritiro buono pasto: Reg. San Desiderio 40, Grande grigliata di carne presso Agriturismo aziendale (12 ) 14058 MONASTERO BORMIDA (AT) ore 10.00 Saluto delle autorità ore 10.30 Incontro tecnico ore 11.30 Presentazione dell’Azienda agricola e visita alle strutture (stalla, macello, impianto biogas, mangimificio) ore 12.30 Pranzo ore 15.00 Consegna riconoscimenti agli allevatori ore 17.00 Chiusura della manifestazione Prenotazione obbligatoria presso Anaborapi 017 3 750791 APA ASTI 0141 530690 14 2 informazioni tecniche A N N O 2 0 11 40.000 visitatori alla FAZI di MONTICHIARI Grande successo per la Piemontese Tanti sono stati i visitatori alla 83 ª Fiera Agricola Zootecnica Italiana svoltasi dal 10 al 13 di febbraio a Montichiari, cittadina della bassa Bresciana. Nel padiglione zootecnico oltre all’Open Holstein Show (mostra della Frisona) erano presenti le rappresentanze delle maggiori specie e razze italiane coordinate magistralmente dalla Associazione Italiana Allevatori. La Piemontese ha partecipato con otto animali: quattro manze dell’azienda La Mandria dei F.lli Giordano di Cuneo, figlie del toro Mirino, campione alla Mostra Nazionale di Cuneo, una vacca GATTA, già campionessa provinciale, dell’Azienda dei F.lli Delsoglio di Fossano, un toro QUESIO ed una vacca OLENA dell’azienda Vignolo Marco di Morozzo. In particolare il toro Quesio ha impressionato per sviluppo e muscolosità presentando un peso di oltre 800 kg con una età di 22 mesi. Il gruppo comprendeva anche un soggetto proveniente dal Centro Tori di Carru’ QUAD, toro figlio di Mario e nonno materno Giove corretto e con un buon accrescimento, attualmente in prova di progenie. La fiera è iniziata venerdì con le visite di numerose scolaresche provenienti da svariate zone d’Italia, mentre nei successivi due giorni sono stati molti gli allevatori, i macellai, i commercianti ed i tecnici che si sono fermati allo stand per richiesta di informazioni e scambi di opinioni. Questo sempre maggior interesse nei riguardi della Piemontese è dovuto al fatto che sono sempre più numerose le aziende che allevano la nostra razza nel Nord-Est e che utilizzano le fiere per incontrare i tecnici dell’Anaborapi. tori giovani Aprile - Giugno 2011 Uscita Dati di Nascita dei figli: Luglio 2012 QAshQAi colore della paillette: grigio it001990404863 nato il 19/08/2009 Allevatore: Fasano Giuseppe di chieri (to) Misure a 12 mesi Peso amg 594 1,64 altezza garrese 125 Lungh. tronco 160 circonf. torace 202 INDICI GENETICI diQASHQAI Carne 118 Allevamento 121 Muscolosità 105 Accrescimento 119 Taglia 119 70 80 90 100 110 Genealogia QAshQAi 120 130 INDICI GENETICI dei GENITORI ottiMo (IA) MerivA lAncio (IA) eBron (IA) OTTIMO MERIVA Carne 124 108 Allev. 121 116 Nascita 117 100 Parto 107 123 QASHQAI è un toro di taglia grande con discreta muscolosità. È il primo figlio di Ottimo in IA. Ottimo (Lancio x Delano) è un toro doppia linea con buoni accrescimenti (118) e buona facilità di nascita (117). Il nonno materno di QASHQAI è Ebron (Tyson x Pasarot), toro decisamente da allevamento con ottima facilità di parto (137). Si consiglia l'uso di QASHQAI sulle pluripare per migliorare la taglia. Evitare sulle figlie di Delta, Nipiol, Mario e Loris. 15 Informazioni Tecniche N U M E R O Tori giovani Aprile - Giugno 2011 Uscita Dati di Nascita dei figli: Luglio 2012 QUISSICO Colore della paillette: giallo IT004990639122 Nato il 27/08/2009 Allevatore:Soc. Agr. S. Antonio di Barra Giovanni di Racconigi (CN) Misure a 12 mesi Peso amg 507 1,37 altezza garrese 119 Lungh. tronco 139 circonf. torace 182 INDICI GENETICI di QUISSICO Carne124 Allevamento119 Muscolosità109 Accrescimento108 Taglia107 70 80 90 100 110 120 130 Genealogia QUISSICO INDICI GENETICI dei GENITORI MANAGER (IA) ITALIA ZAINO (IA) MANAGER ITALIA DELTA (IA) Carne 132 112 Allev. 131 108 Nascita 124 115 Parto 118 102 QUISSICO è un toro di taglia media con buona muscolosità. Il padre Manager ha già altri 2 figli in IA, Palazzo già approvato e Panico in prova. Manager (Zaino x Delano) era un toro doppia linea produttivo con ottima facilità di nascita (120 su manze). Il nonno materno di QUISSICO è Delta, toro da carne con ottima facilità di nascita (124 su manze). Si può usare QUISSICO su tutte le fattrici, comprese le primipare, evitando le linee Zaino, Delano e Delta. QUADRUPLO Colore della paillette: beige IT001990438880 Nato il 04/09/2009 Allevatore: Navone Giovanni di Riva Presso Chieri (TO) Misure a 12 mesi Peso amg 614 1,71 altezza garrese 127 Lungh. tronco 152 circonf. torace 196 INDICI GENETICI di QUADRUPLO Carne118 Allevamento126 Muscolosità119 Accrescimento126 Taglia120 70 80 90 100 110 120 130 Genealogia INDICI GENETICI dei GENITORI OTELLO (IA) QUADRUPLO IUTA LUKI (IA) VASCO (IA) OTELLO IUTA Carne 119 101 Allev. 128 109 Nascita 96 88 Parto 120 113 QUADRUPLO è un toro di taglia molto grande con ottima muscolosità, caratteri simili al padre Otello. QUADRUPLO è il primo figlio di Otello in IA. Sia il padre Otello (Luki x Brasil) che la madre Iuta (Vasco x Ribò) sono decisamente da allevamento con buone facilità di parto (120 e 113). Si consiglia di usare QUADRUPLO solo sulle vacche di buona struttura, dal 3° parto in poi, per migliorare i caratteri produttivi. Evitare sulle filgie di Orlando, Mondo, Idolo e Faraone. QUICCO Colore della paillette: rosso IT001990440351 Nato il 20/08/2009 Allevatore: Busso Silvana di Carignano (TO) Misure a 12 mesi Peso amg 489 1,35 altezza garrese 122 Lungh. tronco 144 circonf. torace 188 INDICI GENETICI di QUICCO Carne127 Allevamento127 Muscolosità114 Accrescimento112 Taglia116 70 80 90 100 110 120 130 Genealogia QUICCO 16 INDICI GENETICI dei GENITORI MAGNUM (IA) DELANO(IA) LOLA COBRA (IA) MAGNUM LOLA Carne 133 113 Allev. 133 116 Nascita 116 109 Parto 114 118 QUICCO è un toro di taglia media con buona muscolosità. Il padre Magnum ha altri 3 figli in IA tra cui Primo già approvato. Magnum (Delano x Brasil) era un toro doppia linea molto completo con buone facilità sia di nascita (116) che di parto (114). La madre di QUICCO, Lola (Cobra x Tristano), è anch'essa doppia linea con buona nascita (109) e ottimo parto (118). Si può usare QUICCO su tutte le pluripare evitando sulle figlie di Elisir e della linea Delano. 2