Anno Xlii
n. 2 - 2011
2011
O
Z
AR
tingle
e
e
M iona
Nazpag. 14
16 M
ANABORAPI
Strada Provinciale per Trinità 32/A
12061 Carrù (Cn) - ITALY
Poste itAliAne s.p.a.- sPeD. in ABB. Post.
D.l. 353/2003 (conv. in l. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DcB/cn
N U M E R O
2
2 0 1 1 rAZZA
Periodico di informazioni tecniche economiche e d’attualità a cura dell’Associazione
Nazionale Allevatori Bovini di Razza
Piemontese.
Direttore Responsabile:
Andrea Quaglino
Redazione:
Fabia Pacher
Realizzazione grafica e stampa:
Tipolitografia Ghibaudo - Cuneo
Ente Morale giuridicamente riconosciuto
D.P.R. n. 1877/13-11-63
Sede operativa e legale:
Strada Trinità. 32/A
12061 CARRÙ (CN)
Telefono 0173 750.791
Telefax 0173 750.915
e-mail: [email protected]
web: www.anaborapi.it
Autorizzazione del Tribunale di Mondovì
numero 1/04
3
Mancano le risorse: a rischio il sistema allevatori
Andrea Quaglino
4
standard della razza Piemontese
Guido Garnero
8
tori in uscita dalle prove di progenie
Andrea Albera
10
occhio alla lista!!
Marco Bona
12
oro rosso
informazioni dal consorzio di tutela
della razza Piemontese (coalvi)
Anno XLII - Numero 2/2011
14
In copertina: foto Botte
sommario
Razza Piemontese
PieMontese
Meeting nazionale
della razza Bovina Piemontese
15
tori giovani
2
È consentita la riproduzione
di testi o fotografie citando la fonte.
Attualità
A N N O 2 0 11
Mancano le risorse:
a rischio il Sistema Allevatori
è possibile rinunciare ad un programma nazionale
per il miglioramento genetico del bestiame?
Il Sistema AIA, ANA, APA,
che ha egregiamente funzionato fin dagli anni '50 e sul
quale si è basata l'attività di
miglioramento genetico del
bestiame, sta attraversando
un momento di grave crisi,
determinata dall'incertezza
relativa al finanziamento
pubblico.
Vale la pena ricordare, magari in modo un po' semplificato, come si articola il sistema degli allevatori: le APA, i
cui soci sono gli allevatori
stessi, svolgono l'attività di
campo e raccolgono i dati
presso gli allevamenti, garante del corretto svolgimento
di questa attività è l'AIA
attraverso l'Ufficio centrale
controlli;
le
ANA
(Associazioni Nazionali come
l'Anaborapi) fissano gli obiettivi e le strategie di selezione
per ogni singola razza o specie, elaborano i dati provenienti dagli allevamenti ed
assegnano ad ogni animale
iscritto al Libro genealogico
il suo valore genetico ovvero
ne stabiliscono il potenziale
in quanto a riproduttore in
modo che gli allevatori possano fare le loro scelte.
Solo in Piemonte aderiscono
al sistema 4.100 allevamenti
di bovini da carne (che allevano per la quasi totalità la
razza Piemontese) con circa
150.000 fattrici controllate
(con oltre 320.000 capi allevati) e 1.200 allevamenti di
bovini da latte, con oltre
Andrea Quaglino
Direttore Anaborapi
100.000 bovine controllate
(con circa 160.000 capi allevati), circa 350 allevamenti
ovi-caprini e circa 200 di
equidi.
E' ovvio che la tenuta dei
libri genealogici, così come il
miglioramento genetico non
sono un qualcosa fine a se
stesso ma hanno come
obbiettivo quello di contribuire a migliorare la competitività ed il reddito delle
aziende zootecniche.
In tutti i paesi sviluppati, la
selezione degli animali da
reddito è ritenuta un bene
comune e, pertanto, viene
controllata e supportata con
diverse modalità dall'ente
pubblico.
In particolare, mentre per gli
animali con un ciclo riproduttivo rapido come il pollo,
il coniglio e per certi versi il
suino, la selezione viene
ormai svolta da singole e
potenti aziende (in genere
multinazionali), la selezione
dei bovini è ovunque praticata in forma associativa; non
è, infatti, immaginabile che
una singola azienda, sia pur
di grandi dimensioni, sia in
grado di disporre di un
numero sufficiente di bovini
per poter fare da sola; e così,
mentre le aziende avicole,
cunicole e suinicole sono
quasi totalmente dipendenti
da chi fornisce loro la genetica, gli allevatori di bovini
hanno completamente in
mano il processo selettivo.
Ora il nostro sistema viene
messo in seria discussione; da
un lato c'è chi afferma che da
sempre in questo settore si
sono spesi troppi soldi,
dall'altro lato c'è chi dice che
non abbiamo la necessità di
fare selezione: “intanto il
seme selezionato è disponibile sul mercato internazionale”, dall'altro lato ancora vi è
chi afferma che la nostra attività dovrebbe orientasi esclusivamente verso la tracciabilità, la sicurezza alimentare e
la certificazione, ottime cose
queste ultime, ma che, a mio
avviso, possono rappresentare un valore aggiunto della
nostra attività e non l'unico
fine.
Se ci guardiamo attorno,
vediamo che in tutti i paesi
zootecnicamente avanzati
esistono dei programmi di
miglioramento genetico supportati e controllati dall'ente
pubblico; ad esempio nella
piccola Irlanda c'è ICBF, ente
finanziato dallo stato che in
questi ultimi anni ha saputo
mettere in campo un programma selettivo efficiente
sia nel settore carne sia nel
settore latte; in Francia, fra le
tante strutture che operano
per la zootecnia, abbiamo
l'INRA, ente totalmente
pubblico, che si occupa della
ricerca nel settore zootecnico
3
Attualità
4
e della valutazione genetica
del bestiame, sempre poi
presso i nostri cugini d'oltralpe le Chambres d'Agricolture
svolgono un importante
ruolo nella raccolta dei dati
in allevamento; in Germania
poi i libri genealogici sono
tenuti in modo simile a quello che accadeva in Italia
quando di ciò se ne occupavano i vecchi Ispettorati.
Però stiamo coi piedi per
terra, o meglio ritorniamo a
casa nostra.
Il lavoro svolto sulla
Piemontese è sicuramente
costato (e gli allevatori hanno
messo la loro parte!), ma ha
avuto effetti che sono sotto
gli occhi di tutti: in cinquant'anni si è ottenuta una
buona omogeneità della
popolazione, ci si è orientati
verso la produzione specializzata di carne, con accrescimenti che hanno poco da
invidiare alle razze da carne
più blasonate, si sono quasi
totalmente eliminati alcuni
gravi difetti dei vitelli, si stanno migliorando caratteri funzionali come il parto, importantissimi dal punto vista
economico e gestionale.
Gli allevatori della Piemontese
N U M E R O
poi, grazie a tutta questa attività, hanno potuto dotarsi di
un ulteriore e strategico processo, ovvero la produzione e
la distribuzione del seme.
Se così non fosse, ci troveremmo probabilmente di
fronte ad una situazione nella
quale poche strutture commerciali metterebbero a
disposizione degli allevatori
una modesta gamma di tori
Piemontesi, sfruttando i
medesimi soggetti fino a che
questi ultimi fossero in grado
di produrre un goccia di
seme: è in questo modo d'altronde che si fa più facilmente il bilancio!
Nel nostro caso in oltre non
potremmo neppure pensare
di acquistare il seme all'estero, sono, infatti, gli stranieri
che si riforniscono da noi.
Insomma, al di là delle contingenti e gravi problematiche del mercato, che speriamo però essere transitorie, se
la Piemontese è la più diffusa
razza da carne italiana e risulta competitiva nei confronti
di altre razze bovine, non è
un effetto del caso, è dovuto
in buona parte all'attività
svolta dagli allevatori attraverso le loro associazioni.
2
Se ora però, il supporto a
questa attività viene messo in
discussione, le conseguenze
devono essere chiare a tutti:
con la genetica ci vuol tempo
a progredire ma si fa invece
presto a tornare indietro,
basterebbe ad esempio
dimenticarci del carattere
parto per una generazione
per mettere a repentaglio
buona parte lavoro fin qui
svolto.
Accanto ai danni sulla genetica si accompagnerebbero
gravi ripercussioni su tutti i
valori aggiunti della nostra
attività: nel caso della
Piemontese in primo luogo la
certificazione del prodotto,
seguita dell'assistenza tecnica
che si basa sulle registrazioni
effettuate dalle APA, per non
parlare dell'anagrafe, degli
accoppiamenti programmati
e di tutte quelle iniziative
come le mostre zootecniche e
fiere che ci permettono di
presentare al consumatore la
nostra pregiata produzione.
In questo contesto Anaborapi
è pronto a mettersi in discussione, ottimizzando l'utilizzo
delle risorse disponibili e perché no, rivedendo anche in
modo sostanziale le attività
che permettono il miglioramento genetico; quello che
invece non possiamo accettare è che il lavoro fino ad oggi
svolto venga cancellato con
un colpo di spugna perché
considerato inutile: in una
situazione del genere la nostra
Piemontese farebbe presto a
perdere terreno; purtroppo
l'Italia sarà sempre destinata
ad importare parte della carne
che consuma, vogliamo essere tanto miopi da perdere
anche quella poca, ma di
grande qualità, che siamo in
grado di produrre da soli?
Dall'Associazione
A N N O 2 0 11
standard della razza Piemontese
Sulla rivista precedente si è
visto il perché si fa la
Valutazione Morfologica. Un
motivo è per accertarsi che
tori e vacche siano effettivamente di razza Piemontese ed
escludere quindi animali dal
Libro Genealogico gli animali meticci o di altre razze.
Questo aspetto è divenuto
molto importante soprattutto in questi ultimi anni con
l’adesione
al
Libro
Genealogico di molti alleva-
Guido Garnero
Valutazioni e Mostre
tori, spesso di zone nuove per
l’allevamento
della
Piemontese (Lombardia,
Veneto, Emilia, Sicilia e
Calabria, ecc.). Inoltre sempre di più vi è la necessità di
certificare la Razza per motivi
commerciali e quindi vi è la
tendenza ad iscrivere come
Piemontese il maggior numero di animali, anche se non o
poco interessanti per la selezione.
Per la determinazione della
razza l’Esperto si rifà allo
Standard della Razza che rappresenta una delle leggi su
cui si fonda il Libro
Genealogico e che pubblichiamo integralmente con le
illustrazioni realizzate da
Matteo Ridolfi neo Esperto
di Razza Piemontese.
Standard di razza
Conformazione e tipo
Razza a spiccata attitudine alla produzione
della carne, caratterizzata da adeguato sviluppo somatico, buoni incrementi giornalieri in
peso vivo, e buon adattamento ai vari ambienti, nonchè buona capacità di produzione di
latte per l'allevamento del vitello.
Petto ampio e muscoloso, garrese ampio,
lombi muscolosi, tronco lungo, groppa e coscia
di buon sviluppo muscolare.
Carcasse con poco grasso, bassa percentuale
di ossa e carne di eccellente qualità.
Caratteri morfologici
Mantello: nei tori il mantello è grigio o fromentino chiaro con sensibile accentuazione dei peli
neri sulla testa (specie intorno alle orbite), sul
collo, sulle spalle e sulle regioni distali degli
arti; talora anche nelle facce laterali del tronco
e sugli arti posteriori con formazione di macchie o chiazze scure; nelle vacche il mantello è
bianco o fromentino chiaro con sfumature fino
al grigio o al fromentino; i vitelli alla nascita
hanno il mantello fromentino carico.
Pigmentazione: sono nere le seguenti parti: il
musello, le mucose orali (lingua, palato e guance), le ciglia, i margini delle palpebre e
dell'orecchio, il fiocco del prepuzio, la parte
inferiore dello scroto, la nappa della coda,
l'apertura anale e le labbra della vulva, gli
unghioni e gli unghielli. Le corna, nere sin
verso i 20 mesi di età, si presentano negli adulti giallastre alla base, più chiare nel terzo
medio e nere all'apice.
La parziale depigmentazione delle parti
predette o comunque la prevalente
depigmentazione delle mucose orali
non costituisce motivo di squalifica.
Cute: morbida, elastica, sottile.
5
Dall'Associazione
N U M E R O
MISURE SOMATICHE MEDIE (cm)
MASCHI (dati rilevati nel
Centro Genetico e nel Centro Tori)
Età
1 anno
2 anni
Altezza al Garrese (cm)
120
137
Lunghezza del Tronco (cm)
144
176
Peso (kg)
510
826
FEMMINE (dati rilevati dagli Esperti di Razza)
Manze
di 2 anni
Vacche
adulte
Altezza al Garrese (cm)
130
134
Lunghezza del Tronco (cm)
154
161
Peso (kg)
530
650
Età
Altezza al garrese: dalla sommità del garrese al suolo.
Lunghezza del tronco: dalla punta della spalla alla punta
dell'ischio.
Testa: espressiva, più corta e larga nel toro, più
lunga e fine nella vacca, sincipite ricoperto da un
piccolo ciuffo, sovente di color fromentino chiaro, fronte piana e lievemente depressa fra le
arcate orbitali prominenti; orecchio di medio
sviluppo, occhi grandi con espressione vivace (il
colore dell'iride è nero); il naso largo, diritto, con
narici ampie, musello largo, bocca ampia con
labbra ben pronunciate.
Collo: largo, muscoloso e con gibbosità alquanto pronunciata nel toro, relativamente lungo e
meno muscoloso nelle femmine, giogaia leggera
e di medio sviluppo.
6
Il mantello, il carattere che
per primo è preso in considerazione per la determinazione della razza, può avere una
notevole variabilità, amplificata dal sesso e dalle condizioni di allevamento.
Nelle vacche la variabilità è
minore, mentre nei tori il
colore del manto può variare
molto passando dal bianco,
al fomentino carico ed al
nero come illustrato dalle
fotografie.
Per quanto riguarda le condizioni di allevamento quando
le temperature sono miti il
2
Spalle: compatte, larghe, muscolose,
bene aderenti al tronco ed in giusta
direzione.
Garrese: ampio e muscoloso, unito con
continuità al collo.
Dorso: largo ed orizzontale.
Lombi: muscolosi e pieni.
Petto: largo e muscoloso.
Torace: profondo.
Costato: ben arcuato,lungo, profondo.
Ventre: ampio e profondo.
Fianchi: pieni, piuttosto lunghi.
Groppa: nel toro ampia e di buon sviluppo muscolare, nella vacca larga, lunga
e muscolosa.
Coda: lunga, con fiocco abbondante.
Coscia: nei tori ampia e ben muscolosa,
nelle vacche piena e ben sviluppata.
Natiche: nei tori ampie e di accentuato
sviluppo muscolare, lunghe, nelle vacche ampie e ben discese.
Arti Anteriori: solidi, braccio piuttosto
corto, avambraccio lungo e muscoloso,
ginocchio spesso e largo, stinco di media
lunghezza e solido, nodello robusto,
pastoia corta, unghioni robusti e serrati.
Arti Posteriori: ben diretti, esenti da
tare, gamba muscolosa, garretto largo e
solido, non diritto e non falciato, nodello
robusto, pastoia corta, unghioni robusti
e serrati.
Andatura: regolare.
Mammella: di regolare conformazione,
con quarti regolari e capezzoli ben
disposti, ben vascolarizzata.
Testicoli: armonicamente sviluppati e
discesi nello scroto.
pelame è corto e tendente al
chiaro, mentre viceversa in
condizioni di basse temperature il pelame si allunga e la
colorazione tende ad inscurirsi. Nei vitelli tabulati il
mantello è normalmente fromentino, invece con il pelame lungo, determinato dalle
basse temperature esterne,
può tendere anche al grigiobiancastro. (vedi foto)
Per quanto riguarda il colore
delle mucose sia esterne, che
quelle della bocca, una loro
parziale ed anche grave
depigmentazione non rappresenta motivo di squalifica:
così una lingua rosa, od un
musello a chiazze, piuttosto
che una macchia sull’ano od
un ciuffo della coda chiaro
sono accettati a condizione
che si presentino singolarmente e che tutti gli altri
caratteri siano invece tipici
della razza. Se invece un animale presenta più di uno di
questi difetti o si hanno più
di un dubbio il soggetto in
questione sarà considerato
meticcio e non iscritto nel
Libro Genealogico.
Dall'Associazione
A N N O 2 0 1 0
Variabilità nei mantelli...
Tendenzialmente BIANCO:
vi sono però peli grigi o scuri
sul braccio e sulle spalle.
Tendenzialmente FROMENTINO:
abbondanza di peli fromentino-bruni, ma
presenza di zone sfumate sul dorso, sugli
stinchi posteriori, sulla testa e sul collo.
Tendenzialmente SCURO:
abbondanza di peli neri; sono comunque sfumati il dorso, la parte distale
degli arti posteriori, parte della testa
(i peli chiari devono collegare la fronte
con il musello).
Il mantello dei vitelli giovani di norma è
fromentino carico (in condizioni di basse
temperature e con pelo lungo il colore può
variare e tendere al grigio-bianco)
... e nella pigmentazione
Una singola depigmentazione
del musello o delle mucose
anali non è condizione di
squalifica.
7
Informazioni tecniche
N U M E R O
2
Tori in uscita dalle prove di progenie
Anche a Febbraio si registra
un elevato numero di uscite
dalle prove: Platino, Playboy
PLATINO
IT001990292032
nato il 09.03.2008
e Profugo sono selezionati,
mentre Pluto e Poldo sono
scartati.
Andrea Albera
Ufficio Tecnico
Valore Genetico
allevamento
carne
muscolosità
accrescimento
facilità nascita
facilità parto
taglia
70
80
nascita su manze
correttezza
104
Allevatore: Az. Agr. Scaglia - Rivoli (TO)
Centro: Semenitaly
Performance Test (dati fenotipici)
peso inizio peso fine amg alt.garrese lungh.tronco circ.torace
75
517
1,46
123
156
187
Platino è figlio di Laser e nipote di Elisir,
ambedue tori soprattutto da carne e con una
buona facilità di nascita anche sulle manze.
In effetti Platino presenta le medesime caratteristiche, eccellendo soprattutto per la facilità di nascita. Si tratta di un toro utilizzabile
senza problemi sulle manze, che trasmette
però accrescimenti migliori della media dei
tori da manze ed una muscolosità discreta. In
IT004990560535
PLAYBOY nato
il 21.05.2008
PedigreeIndici dei genitori
70
80
8
90
100 110 120 130
119
126
114
111
123
101
107
nascita su manze
correttezza
111
Anche Playboy è soprattutto un toro da
carne, tuttavia rispetto a Platino la sua conformazione è superiore, mentre l’accrescimento è un po’ più basso, come ci si può
attendere da un figlio di Lancio. Si tratta in
ogni caso di un toro adatto per la produzione di animali da ingrasso. I figli di Playboy
nascono facilmente e quindi è possibile utilizzarlo sulle secondipare, ma anche su
allev carne nascita parto
128 132
129
115
104 109
108
91
nonno materno ELISIR (IA)
linea tanto con il padre quanto con il nonno
materno, Platino dovrebbe dare figlie con
discreta capacità di parto, anche se probabilmente è preferibile destinarle all’ingrasso.
Sono da evitare gli accoppiamenti con le
figlie di Cronos, Cobra, Minosse, Merlino,
Magico, Narciso, Tyson e con le nipoti di
Laser (figlie di Nobel, Onesto, Origano e
Odisseo).
allevamento
carne
muscolosità
accrescimento
facilità nascita
facilità parto
taglia
peso inizio peso fine amg alt.garrese lungh.tronco circ.torace
71
474
1,39
120
146
184
100 110 120 130
97 figli in 70 allevamenti
0 parti delle figlie
padre LASER (IA)
madre NEVE
nonno paterno ZAINO (IA)
Valore Genetico
Allevatore: Borretta Domenico - Saluzzo (CN)
Centro: C.I.Z.
Performance Test (dati fenotipici)
90
120
129
106
118
128
100
116
110 figli in 68 allevamenti
0 parti delle figlie
PedigreeIndici dei genitori
padre LANCIO (IA)
madre MOLLY
nonno paterno DELTA (IA)
allev carne nascita parto
126 129
119
107
110 115
115
100
nonno materno IESOLO (IA)
buone manze senza particolari problemi.
Anche in questo caso le figlie non dovrebbero essere fattrici di grande qualità, quindi
sarebbe meglio non allevarle per la riproduzione.
A causa delle parentele Playboy non deve
essere accoppiato con le figlie di Libero,
Lido, Morrison, Nilo e Golfo, con le Bull e
Delta e con le nipoti di Lancio.
Informazioni Tecniche
A N N O 2 0 11
IT004990531699
PROFUGO nato
il 01.07.2008
Valore Genetico
allevamento
carne
muscolosità
accrescimento
facilità nascita
facilità parto
taglia
70
80
nascita su manze
correttezza
111
Allevatore: Carena Piero e Angelo - Scarnafigi (CN)
Centro: C.I.Z.
Performance Test (dati fenotipici)
peso inizio peso fine amg alt.garrese lungh.tronco circ.torace
132
572
1,51
126
154
205
Profugo è invece un toro piuttosto diverso
dai due precedenti. Maggiore struttura e
diametri, un pedigree più orientato su linee
da allevamento (Delano e Turbo) lo rendono un toro potenzialmente adatto per produrre manze da rimonta. Profugo è un toro
più impegnativo sulle nascite, rispetto a
Platino e Playboy, tuttavia i suoi figli nascono senza problemi quando lo si utilizza su
vacche adulte, da terzo parto in poi.
90
100 110 120 130
124
125
118
111
114
111
113
109 figli in 66 allevamenti
0 parti delle figlie
PedigreeIndici dei genitori
padre LIMBO (IA)
madre CARPA
nonno paterno DELANO (IA)
allev carne nascita parto
132 128
107
114
108 107
108
112
nonno materno TURBO (IA)
Accrescimento e conformazione da carne
sono di buon livello, garantendo la produzione di vitelloni pesanti e muscolosi. Come
già ricordato, dalle sue figlie ci si attende
una buona facilità di parto ed è quindi
senz’altro consigliabile allevarle per la riproduzione.
Da evitare l’uso sulle nipoti di Delano, sulle
figlie di Nibbio, Nastro, Ostu e sulle Genepì,
Icaro, Indice ed Iride.
Novità per le insegne aziendali!
Sempre alla ricerca di nuove personalizzazioni
sarà possibile d’ora in poi prenotare, oltre alle
tradizionali e ormai storiche insegne, delle nuove
proposte realizzate in alluminio battuto a mano,
con bordatura a mezzo tondo e finitura a smalto
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la bifacciale e 500 euro per la monofacciale. Ovviamente questa è la versione più pregiata e prestigiosa. Vi è anche una versione in materiale più
economico sempre rifinita a smalto lucido a forno
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di 220 euro IVA inclusa per la versione bifacciale
e 160 per la monofacciale. Le insegne potranno
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Bifacciale a bandiera cm 75x66
Libro Genealogico Nazionale
Monofacciale cm 75x66
9
Dall'Associazione
N U M E R O
2
occhio AllA listA!!
Gli animali “problema” e le possibili soluzioni…
in un sol colpo d'occhio
La valorizzazione dei nostri
animali è legata sempre di più
al possesso del certificato di
razza, la famosa “R” che compare sui tabulati aziendali. Ma
da cosa dipende il possesso o
meno della “R”? rivediamolo
un attimo.
Un animale del Libro
Genealogico ha diritto alla “R”
se è iscritto in un Registro
Genealogico oppure se sono
iscritti i suoi genitori. Gli animali del Libro sono suddivisi
Marco Bona
Ufficio Tecnico
nei registri Tori, Vacche e
Giovani: a queste categorie
appartengono tutti i capi che
hanno almeno due genealogie
complete a loro volta iscritte
ad un registro. In aggiunta per
tori e vacche è richiesta la valutazione morfologica e, solo per
i tori, anche il test di parentela
con Dna. Un quarto registro,
il Supplementare, raggruppa le
bovine con genealogia incompleta, ma in possesso di una
valutazione morfologica e dei
caratteri di razza.
Per avere sotto controllo gli
animali eventualmente senza
la “R” abbiamo sviluppato una
nuova scheda, a cui abbiamo
dato un nome che parla da
solo, Occhio alla Lista! Qui
trovate elencati gli animali del
vostro allevamento che per
qualche motivo non sono in
Liste di Attenzione
*** Occhio alla Lista ***
10
matricola
IT00XYXYXYXYX
IT00XYXYXYXYX
sesso
femmina
maschio
data nascita
31/12/2010
28/01/2011
motivo
madre sconosciuta
madre non punteggiata
matricola
IT00XYXYXYXYX
sesso
R
n.az.
data nascita motivo
07/04/2010 manca test
di parentela
matricola
IT00XYXYXYXYX
IT00XYXYXYXYX
nome
Q
Q
n.az.
831
832
data nascita motivo
25/02/2009 manca punteggio
04/03/2009 manca punteggio
vacca
IT00XYXYXYXYX
nome
O
n.az.
704
data parto
08/04/2009
note
vitello femmina
non immatricolato
Dall'Associazione
A N N O 2 0 11
possesso della “R”
ed il motivo per cui
questo accade.
La mancanza della
“R” può essere
estemporanea, legata
al mancato espletamento di qualche
ottemperanza prevista dalle Norme del
Libro Genealogico,
come test di parentela del padre, valutazione morfologica della
madre, annotazione corretta di
un pedigree, ecc., informazioni, che, se integrate in tempo,
consentono di recuperare la
certificazione ed evitare spiacevoli perdite economiche.
La lista si suddivide in sezioni,
oltre agli animali senza R evidenzia tori o vacche non a
norma: anche in questo caso le
cause sono da ricercarsi nel
mancato espletamento di qualche obbligo di Libro, preso
atto del problema, nella stragrande maggioranza dei casi è
sufficiente effettuare i test o i
rilievi mancanti per risolvere la
situazione.
Occhio alla Lista propone poi
l'elenco dei parti dei quali non
è stato segnalato il vitello e
quello delle fattrici senza eventi riproduttivi da oltre sei mesi;
spesso la causa è una semplice
dimenticanza, altre volte si
tratta di capi non più presenti
in azienda ed è opportuno
aggiornare la situazione.
Le attuali Norme Operative
del Libro Genealogico, adottate dalla Commissione Tecnica
Anaborapi, consentono la registrazione di parti, salti e immatricolazioni entro sei mesi dalla
data dell'evento, trascorso tale
termine è richiesto il test di
parentela con onere a carico
del
richiedente.
E' importante, allora, evidenziare errori
e dimenticanze in
modo tempestivo,
per ridurre al minimo i casi anomali e
valorizzare appieno i
nostri
animali.
Occhio alla Lista è
stato inviato in anteprima a tutti gli allevatori insieme al
Buta Bin di novembre. Da
oggi è disponibile sul sito web
dinamico lg.anaborapi.it,
consultabile da tutti gli allevatori iscritti al Libro Genealogico
previa richiesta di una password. Nei prossimi mesi la
nuova scheda verrà anche inserita come frontespizio della
Scheda di Stalla Mansile, che
ogni mese i controllori restituiscono agli allevatori.
Il nostro Ufficio Tecnico è a
disposizione degli allevatori
per ulteriori informazioni ed
osservazioni sul nuovo servizio
e per fornire le credenziali di
accesso web a quanti ne fossero interessati.
PROSSIMI APPUNTAMENTI
CON LA PIEMONTESE
MARZO
11/13 Mostra Provinciale di Torino.
Carmagnola (TO).
10/13 Bruna e Zoosystem in tour. Noci (BA).
In occasione della 43ª Mostra Nazionale della Razza Bruna che si terrà in
abbinamento con Zoosystem (la storica Fiera di Verona che quest’anno si
trasferisce a Noci) Anaborapi sarà presente con uno stand promozionale e
con tori, vitelli e manze in esposizione.
Si tratta di un debutto per la Piemontese, dovuto ad un grande e crescente
interesse da parte degli allevatori del
Sud Italia, in particolare di quelli pugliesi.
16 Meeting Nazionale degli Allevatori di
Piemontese.
Azienda San Desiderio,
Monastero Bormida (AT).
22 Assemblea di Sezione APA (TO).
Azienda Bussolino, Leinì (TO).
11
Mostre
N U M E R O
Anaborapi in collaborazione con la
Sezione Piemontese di APA AT organizza il
ANABORAPI
Comune di
MONASTERO BORMIDA
APA ASTI
Camera di
commercio di ASTI
MEETING NAZIONALE
della RAZZA BOVINA PIEMONTESE
Mercoledì
16
P R O G R A M M A
MARZO
2 0 1 1
Azienda Agricola
MERLO AURELIO
ore 9.30 Arrivo degli allevatori
Registrazione
e ritiro buono pasto:
Reg. San Desiderio 40,
Grande grigliata di carne
presso Agriturismo aziendale (12 ) 14058 MONASTERO BORMIDA (AT)
ore 10.00 Saluto delle autorità
ore 10.30 Incontro tecnico
ore 11.30 Presentazione dell’Azienda agricola e
visita alle strutture (stalla, macello,
impianto biogas, mangimificio)
ore 12.30 Pranzo
ore 15.00 Consegna riconoscimenti
agli allevatori
ore 17.00 Chiusura della
manifestazione
Prenotazione
obbligatoria presso
Anaborapi
017 3 750791
APA ASTI
0141 530690
14
2
informazioni tecniche
A N N O 2 0 11
40.000 visitatori alla FAZI di MONTICHIARI
Grande successo per la Piemontese
Tanti sono stati i visitatori alla 83 ª Fiera Agricola Zootecnica Italiana svoltasi dal 10 al 13 di febbraio a
Montichiari, cittadina della bassa Bresciana.
Nel padiglione zootecnico oltre all’Open Holstein
Show (mostra della Frisona) erano presenti le rappresentanze delle maggiori specie e razze italiane
coordinate magistralmente dalla Associazione Italiana Allevatori. La Piemontese ha partecipato con
otto animali: quattro manze dell’azienda La Mandria
dei F.lli Giordano di Cuneo, figlie del toro Mirino,
campione alla Mostra Nazionale di Cuneo, una vacca GATTA, già campionessa provinciale, dell’Azienda
dei F.lli Delsoglio di Fossano, un toro QUESIO ed una vacca OLENA dell’azienda
Vignolo Marco di Morozzo. In particolare il toro Quesio ha impressionato per sviluppo e muscolosità presentando un peso di oltre 800 kg con una età di 22 mesi.
Il gruppo comprendeva anche un soggetto proveniente dal Centro Tori di Carru’
QUAD, toro figlio di Mario e nonno materno Giove corretto e con un buon accrescimento, attualmente in prova di progenie.
La fiera è iniziata venerdì con le visite di numerose scolaresche provenienti da svariate zone d’Italia, mentre nei successivi due giorni sono stati molti gli allevatori, i
macellai, i commercianti ed i tecnici che si sono fermati allo stand per richiesta di
informazioni e scambi di opinioni. Questo sempre maggior interesse nei riguardi
della Piemontese è dovuto al fatto che sono sempre più numerose le aziende che
allevano la nostra razza nel Nord-Est e che utilizzano le fiere per incontrare i tecnici
dell’Anaborapi.
tori giovani
Aprile - Giugno 2011
Uscita Dati di Nascita dei figli: Luglio 2012
QAshQAi
colore della paillette: grigio
it001990404863 nato il 19/08/2009
Allevatore: Fasano Giuseppe
di chieri (to)
Misure a 12 mesi
Peso
amg
594
1,64
altezza
garrese
125
Lungh.
tronco
160
circonf.
torace
202
INDICI GENETICI diQASHQAI
Carne 118
Allevamento 121
Muscolosità 105
Accrescimento 119
Taglia 119
70 80
90 100 110
Genealogia
QAshQAi
120
130
INDICI GENETICI dei GENITORI
ottiMo (IA)
MerivA
lAncio (IA)
eBron (IA)
OTTIMO
MERIVA
Carne
124
108
Allev.
121
116
Nascita
117
100
Parto
107
123
QASHQAI è un toro di taglia grande con discreta muscolosità. È il primo figlio di Ottimo in IA. Ottimo (Lancio x
Delano) è un toro doppia linea con buoni accrescimenti (118) e buona facilità di nascita (117). Il nonno materno di
QASHQAI è Ebron (Tyson x Pasarot), toro decisamente da allevamento con ottima facilità di parto (137). Si consiglia
l'uso di QASHQAI sulle pluripare per migliorare la taglia. Evitare sulle figlie di Delta, Nipiol, Mario e Loris.
15
Informazioni Tecniche
N U M E R O
Tori giovani
Aprile - Giugno 2011
Uscita Dati di Nascita dei figli: Luglio 2012
QUISSICO
Colore della paillette: giallo
IT004990639122 Nato il 27/08/2009
Allevatore:Soc. Agr. S. Antonio di Barra
Giovanni di Racconigi (CN)
Misure a 12 mesi
Peso amg
507 1,37
altezza
garrese
119
Lungh.
tronco
139
circonf.
torace
182
INDICI GENETICI di QUISSICO
Carne124
Allevamento119
Muscolosità109
Accrescimento108
Taglia107
70 80 90 100 110 120 130
Genealogia
QUISSICO
INDICI GENETICI dei GENITORI
MANAGER (IA)
ITALIA
ZAINO (IA) MANAGER
ITALIA
DELTA (IA)
Carne
132
112
Allev.
131
108
Nascita
124
115
Parto
118
102
QUISSICO è un toro di taglia media con buona muscolosità. Il padre Manager ha già altri 2 figli in IA, Palazzo già
approvato e Panico in prova. Manager (Zaino x Delano) era un toro doppia linea produttivo con ottima facilità di
nascita (120 su manze). Il nonno materno di QUISSICO è Delta, toro da carne con ottima facilità di nascita (124 su
manze). Si può usare QUISSICO su tutte le fattrici, comprese le primipare, evitando le linee Zaino, Delano e Delta.
QUADRUPLO
Colore della paillette: beige
IT001990438880 Nato il 04/09/2009
Allevatore: Navone Giovanni
di Riva Presso Chieri (TO)
Misure a 12 mesi
Peso amg
614 1,71
altezza
garrese
127
Lungh.
tronco
152
circonf.
torace
196
INDICI GENETICI di QUADRUPLO
Carne118
Allevamento126
Muscolosità119
Accrescimento126
Taglia120
70 80 90 100 110 120 130
Genealogia
INDICI GENETICI dei GENITORI
OTELLO (IA)
QUADRUPLO
IUTA
LUKI (IA)
VASCO (IA)
OTELLO
IUTA
Carne
119
101
Allev.
128
109
Nascita
96
88
Parto
120
113
QUADRUPLO è un toro di taglia molto grande con ottima muscolosità, caratteri simili al padre Otello. QUADRUPLO è
il primo figlio di Otello in IA. Sia il padre Otello (Luki x Brasil) che la madre Iuta (Vasco x Ribò) sono decisamente da
allevamento con buone facilità di parto (120 e 113). Si consiglia di usare QUADRUPLO solo sulle vacche di buona struttura, dal 3° parto in poi, per migliorare i caratteri produttivi. Evitare sulle filgie di Orlando, Mondo, Idolo e Faraone.
QUICCO
Colore della paillette: rosso
IT001990440351 Nato il 20/08/2009
Allevatore: Busso Silvana
di Carignano (TO)
Misure a 12 mesi
Peso amg
489 1,35
altezza
garrese
122
Lungh.
tronco
144
circonf.
torace
188
INDICI GENETICI di QUICCO
Carne127
Allevamento127
Muscolosità114
Accrescimento112
Taglia116
70 80 90 100 110 120 130
Genealogia
QUICCO
16
INDICI GENETICI dei GENITORI
MAGNUM (IA)
DELANO(IA)
LOLA
COBRA (IA)
MAGNUM
LOLA
Carne
133
113
Allev.
133
116
Nascita
116
109
Parto
114
118
QUICCO è un toro di taglia media con buona muscolosità. Il padre Magnum ha altri 3 figli in IA tra cui Primo già
approvato. Magnum (Delano x Brasil) era un toro doppia linea molto completo con buone facilità sia di nascita (116)
che di parto (114). La madre di QUICCO, Lola (Cobra x Tristano), è anch'essa doppia linea con buona nascita (109)
e ottimo parto (118). Si può usare QUICCO su tutte le pluripare evitando sulle figlie di Elisir e della linea Delano.
2
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Meeting Nazionale