La delocalizzazione
Corso di Finanza internazionale
Doriana Cucinelli
19-marzo-2013
Agenda








Cosa si intende per delocalizzazione
Internazionalizzazione vs delocalizzazione
Le forme di internazionalizzazione intermedie
Gli IDE
Perché le imprese scelgono di divenire multinazionali
Alcuni dati sugli IDE italiani
Vantaggi e svantaggi della delocalizzazione
Le ultime tendenze: il reshoring
Cosa si intende per delocalizzazione?

Con il termine delocalizzazione si intende la dislocazione di attività
produttive, sia di beni che di servizi, in Paesi esteri

Le imprese hanno tre modalità di accesso al mercato estero:
1.
Commercio internazionale: inteso come l’attività di vendere o acquistare
direttamente prodotti sul mercato globale (import/export)
2.
Operazioni internazionali con accordi non equity: sono forme di
internazionalizzazione intermedie e ne fanno parte il franchising, il licensing,
la subcontrattazione e le alleanze
3.
Operazioni internazionali con accordi equity: le imprese effettuano
investimenti diretti all’estero (IDE)
Cosa si intende per delocalizzazione?

Delocalizzazione non è sinonimo di Outsourcing!

Outsourcing: l’impresa esternalizza una o più parti del
processo produttivo (al di fuori del confine dell’azienda)

Delocalizzazione: l’impresa sposta parte della produzione o
parte della distribuzione in Paesi stranieri, ciò non vuol dire
che esternalizza il proprio processo (la delocalizzazione può
avvenire pur rimanendo all’interno dei confini dell’impresa)
Cosa si intende per delocalizzazione?

Le forme di internazionalizzazione
Le forme di internazionalizzazione intermedie

L’aggettivo “intermedie” fa riferimento a quelle forme di
internazionalizzazione che si posizionano a metà strada tra
le semplici esportazioni e gli IDE

Le strategie intermedie possono variare da forme che
richiedono ridotte quantità di capitali a forme decisamente
più capital intensive
Il franchising

Il franchising è una forma di internazionalizzazione intermedia “a
valle”

A differenza delle alleanze, nel caso del franchising,
l’imprenditore ha la possibilità di internazionalizzare la
commercializzazione del proprio prodotto e non la produzione

I principali vantaggi del franchising sono: affermazione delle
insegne, maggiori quote di mercato, più rapidi profitti
Il franchising

Il franchising è il contratto fra due soggetti giuridici,
economicamente e giuridicamente indipendenti, in base al
quale una parte concede la disponibilità all’altra, verso
corrispettivo, di un insieme di diritti di proprietà
industriale, intellettuale relativi a marche, denominazioni
commerciali, brevetti ecc.

L’affiliato è inserito in un sistema costituito da una
pluralità di affiliati distribuiti sul territorio, allo scopo di
commercializzare determinati beni o servizi
Un caso di successo…
I NUMERI
 Fatturato: oltre 80 Miliardi di $
 Utile netto: 4,5 Miliardi di $
 32.478 ristoranti di cui 13.980 negli USA
 117 Paesi
 Più di 60 milioni di clienti al giorno
 Oltre 1,8 milioni di persone lavorano per il sistema
 20% di ristoranti gestiti da McDonald’s
 80% gestito in franchising da imprenditori
 5000 licenziatari
 700 fornitori
Un caso di successo

McDonald’s in Italia
Un caso di successo
Un caso di successo
I motivi del successo di McDonald’s sono
rappresentati in primo luogo dalla strategia seguita:


Offrire prodotti di pari qualità a tutti i clienti

Il 75% dei prodotti utilizzati provengono da fornitori nazionali
di ciascuna nazione

Il franchising da la possibilità di espandersi rapidamente

I franchisee sono autonomi ed inoltre conoscono bene il
mercato locale

Costi contenuti di internazionalizzazione che consentono di
offrire prodotti a basso costo
Il licensing

Con il termine “licensing” si fa riferimento al contratto di
licenza tra due soggetti giuridicamente indipendenti , che
può fare riferimento alla licenza per l’uso di un marchio,
di una tecnologia o per la produzione di un bene

I protagonisti sono:
Il licenziante: colui che da in licenza il proprio know
how, marchio o prodotto
Il licenziatario: colui che utilizza il know how, il marchio
o il prodotto


Il licensing…. Alcuni licenzianti e licenziatari
Le Joint-venture

La costituzione di una joint-venture è una forma di internazionalizzazione
intermedia, che consente all’impresa di espandere la propria presenza verso
mercati stranieri senza dover sostenere ingenti investimenti

Per Joint-venture si intende la costituzione di accordi di collaborazione che
pongono in essere due o più imprese per lo svolgimento in comune di
un’attività

Il principale vantaggio derivante da questa forma di internazionalizzazione è
rappresentata dalla possibilità di unirsi a partner locali che godono di maggior
esperienza e conoscenza del mercato estero in cui si opera
La Joint-venture

Esistono due principali tipologie di Joint-venture:

Contrattuale: non fa sorgere una nuova società, ma
consiste in una serie di contratti con cui le parti si accordano
per gestire un’iniziativa comune e per dividere in seguito gli
utili ricavati

Societaria: le due controparti costituiscono una società .
L’obiettivo è quello di unificare l’attività delle singole
imprese coinvolte in una nuova realtà giuridica autonoma
Joint-venture contrattuale vs societaria
Joint venture societaria
Joint Venture contrattuale
Obiettivo: collaborazione durevole
Obiettivo: collaborazione temporanea
Cooperazione finanziaria
Indipendenza economica
Creazione di una società comune
Nessuna società comune
Responsabilità limitata all’ammontare del
cap soc dell’impresa
Nessuna responsabilità finanziaria
La società sopravvive anche se viene
meno la casa madre
Il contratto decade se una delle due
controparti viene meno
Problematiche complesse per il termine
dell’accordo
Termine del contratto agevole
Maggiori obblighi fiscali
Minori obblighi fiscali
Le forme di internazionalizzazione intermedie

I problemi legati a tali forme sono distinguibili in 3
categorie:

Hold up
Dissipazione di asset specifici dell’impresa
Costi di agenzia



Qualora l’impresa non voglia sopportare tali rischi, può
ricorrere ad un’IDE che gli permetterà di avere maggiore
controllo sull’impianto collocato all’estero o sulla
commercializzazione del prodotto
Outsourcing vs IDE

Tra le scelte che le imprese che vogliono internazionalizzarsi sono chiamate
a compiere vi è quella di decidere se ricorrere ad attività solo interne o
anche esterne.
Impresa multinazionale
produzione interna
Impresa nazionale
produzione esterna
Paese 1
Paese 2
CF
c
t
p
n
t
CF sono i costi fissi di impianto della casa madre
C è il costo unitario per la produzione dei componenti nel paese 1
a * costo unitario di assemblaggio nel paese 2
t sono i costi di trasporto
n costi contrattuali
p è il prezzo finale del bene assemblato pagato all’impresa locale
Gli investimenti diretti all’estero (IDE)
Gli IDE rappresentano la forma più strutturata con cui le imprese
espandono la propria attività a livello internazionale
Gli IDE sono definiti come quegli investimenti che attraversano le
frontiere nazionali e sono destinanti all’acquisizione di quote di
un’impresa, e che consentono all’investitore di esercitare un qualche
grado di controllo sulla gestione strategica ed operativa dell’impresa
estera
L’UNCTAD (United Nations Conference on Traed and Development)
suggerisce di usare il termine IDE quando l’impresa che investe
detiene almeno il 10% del capitale dell’impresa straniera
Gli investimenti diretti all’estero (IDE)

Gli IDE possono essere distinti in:
 IDE
greenfield e brownfield
 IDE orizzontali e verticali
 IDE outflow e inflow
Gli investimenti diretti all’estero (IDE)

Gli IDE possono essere distinti in:
 IDE
greenfield e brownfield
 IDE orizzontali e verticali
 IDE outflow e inflow
Gli investimenti diretti all’estero (IDE)

Sono definiti IDE greenfield quando l’impresa domestica
decide di insediarsi in un Paese straniero costituendo
nuove strutture produttive

Sono definiti IDE brownfield quando l’impresa
acquisisce il controllo di imprese estere pre esistenti
Gli investimenti diretti all’estero (IDE)

Gli IDE possono essere distinti in:
 IDE
greenfield e brownfield
 IDE orizzontali e verticali
 IDE outflow e inflow
Gli investimenti diretti all’estero (IDE)

Si distinguono invece gli IDE in orizzontali o verticali in
base alla modalità di delocalizzazione

Si definiscono IDE orizzontali quegli investimenti che
permettono ad un’impresa di riproporre su un mercato
estero l’organizzazione che è presente sul mercato
domestico

Lo scopo è quello di replicare un modello commerciale o
produttivo di successo
Gli investimenti diretti all’estero (IDE)

Si definiscono IDE verticali quegli investimenti che hanno
come principale obiettivo quello di delocalizzare una o più
parti del sistema produttivo

Principali obiettivi degli IDE verticali sono quelli di ridurre
i costi della manodopera, avere un più facile accesso alle
materie prime

In merito agli IDE orizzontali il principale obiettivo è quello
di offrire al cliente il miglior servizio sia in termini di
prodotto che di assistenza tecnica e commerciale
Gli investimenti diretti all’estero (IDE)

Una ricerca dell’UNCTAD illustra i principali motivi della
delocalizzazione delle principali imprese europee
Gli investimenti diretti all’estero (IDE)

Perché un’impresa diventa una multinazionale?
Multinazionale
Paese 1
Impresa Nazionale
Paese 2
Paese 2
CF
CF
I
Paese 1
I
CF sono i costi fissi della casa madre
I sono i costi fissi di impianto
t sono i costi di trasporto
I
t
Esempio di un IDE
orizzontale
Gli investimenti diretti all’estero (IDE)


Perché un’impresa diventa una multinazionale?
Multinazionale
Paese 1
Impresa Nazionale
Paese 2
CF
Paese 1
Paese 2
CF
t
c
a*
c
t
t
a
CF costi fissi di impianto della casa madre
c è il costo unitario di produzione
a è il costo unitario di assemblaggio nel paese domestico
a * è il costo unitario di assemblaggio nel paese straniero
t sono i costi di trasporto
Esempio IDE
verticali
Gli investimenti diretti all’estero (IDE)

Un’impresa sarà tanto più propensa ad optare per un IDE orizzontale
quanto più saranno elevati i costi di trasporto, le barriere all’entrata
di un paese e i vantaggi fiscali offerti dal Paese straniero per attrarre
nuovi investimenti e la volontà di offrire un elevato servizio alla
clientela

Mentre si propenderà per un IDE verticale quanto più l’obiettivo è
quello di ridurre i costi della manodopera, detenere a livello
domestico le fasi di produzione a più alta qualificazione, quanto più i
costi di trasporto saranno contenuti e quanto più l’obiettivo
perseguito da un’impresa è quello della competitività di prezzo
Gli investimenti diretti all’estero (IDE)

Gli IDE possono essere distinti in:
 IDE
greenfield e brownfield
 IDE orizzontali e verticali
 IDE outflow e inflow
Gli investimenti diretti esteri (IDE)

Un’ulteriore distinzione tra gli IDE:

IDE outflow: sono gli investimenti generati da società
nazionali verso l’estero

L’impatto sull’economia nazionale di elevati IDE outflow:
internazionalizzazione delle aziende nazionali
della competitività internazionale delle imprese
della forza lavoro nazionale
Gli investimenti diretti all’estero (IDE)

Si definiscono IDE inflow gli investimenti generati dalle
imprese straniere sul territorio nazionale

Un alto valore di inflow è sinonimo di economia aperta, in
grado di attirare gli investimenti esteri

Dal punto di vista dell’economia reale, gli inflow
comportano di solito un aumento dei posti di lavoro in un
paese.
IDE Italia outflow per area geografica
Fatturato delle imprese estere partecipate da imprese italiane
(in milioni di euro)
UE-15
EFTA
America settentrionale
America centrale e meridionale
500.000
450.000
400.000
350.000
300.000
250.000
200.000
150.000
100.000
50.000
0
1.1.2003
1.1.2004
1.1.2005
1.1.2006
1.1.2007
1.1.2008
1.1.2009
IDE Italia Inflow per aree geografiche
Fatturato delle imprese a partecipazione estera
(in milioni di euro)
UE-15
EFTA
America settentrionale
America centrale e meridionale
600.000
500.000
400.000
300.000
200.000
100.000
0
1.1.2003
1.1.2004
1.1.2005
1.1.2006
1.1.2007
1.1.2008
1.1.2009
IDE Italia outflow per settori
Industria estrattiva
Industria manifatturiera
Energia, gas e acqua
Commercio all'ingrosso
Servizi di telecomunicazione e di informatica
Logistica e trasporti
250.000
Costruzioni
200.000
150.000
100.000
50.000
0
1.1.2003
1.1.2004
1.1.2005
1.1.2006
1.1.2007
1.1.2008
1.1.2009
I vantaggi della delocalizzazione

Vantaggi commerciali: la presenza diretta sul mercato estero, controllo diretto
delle reti di vendita, possibilità di avere un controllo costante, offrire in tempo
reale assistenza tecnica

Riduzione delle spese grazie ai minori costi della manodopera

Vicinanza alle fonti di approvvigionamento di materie prime

Vantaggi fiscali e doganali

Contributi internazionali

Eliminazione o semplificazione del flusso logistico delle merci
Gli svantaggi della delocalizzazione

Perdita di posti di lavoro nel Paese della casa madre e conseguente nascita
di tensioni sociali

Rischio Paese

Problemi di qualità

Distanze e logistica

Perdita di Know-how
Le ultime tendenze: cenni

Alcune grandi aziende americane ad oggi sembrano aver
invertito la tendenza della delocalizzazione

Queste stanno riportando le proprie attività produttive negli
USA

Tale fenomeno è chiamato reshoring
Le ultime tendenze: cenni

I motivi del reshoring sono:

Anche all’estero il costo del lavoro aumenta e non sempre la
delocalizzazione è competitiva rispetto alla produzione domestica

Alcuni paesi industrializzati stanno sviluppando politiche di
incentivazione al mantenimento degli stabilimenti nello stato

La produzione domestica è a volte meno onerosa in termini di
magazzino e logistica

La qualità della produzione estera è spesso scadente

La delocalizzazione allunga in modo notevole il time to market di
prodotti spesso strategici per l’azienda
Delocalizzazione Si, Delocalizzazione No?

Dipende…..

L’obiettivo delle multinazionali non deve essere il mero
cost saving

Mantenere comunque l’elevata qualità del prodotto

I Paesi devono sempre più aprirsi ai mercati internazionali
così da attirare gli IDE inflow
Take away




Concetto di delocalizzazione
Differenza tra Internazionalizzazione e delocalizzazione
Cosa sono gli IDE e perché le imprese scelgono
l’internazionalizzazione
Cos’è il reshoring
Riferimenti
[email protected]
Scarica

Gli IDE - Dipartimento di Economia