C’È CHI DICE OLTREPÒ vivere, scoprire, gustare l’Oltrepò mantovano 1 Sommario Nella natura, l’identità di un territorio 4 Quel dolce vagare nel verde 6 Una squisita e autentica ospitalità 8 Fra terra e acqua, un sorpendente ecosistema 10 A tavola con la tradizione 14 Vino 16 Salumi 18 Terra antica. Di una storia raccontata sottovoce di semplice, operosa bellezza. Formaggi 20 Ortaggi 22 Frutta 24 Terra madre. Accogliente in ogni borgo e casolare, generosa di sapori e tradizioni. Mostarde 26 Terra trasognata. Vasta nei verdi orizzonti, dolce nel lento fluire del Po. Tradizione e qualità 32 Miele 28 Pane e dolci 30 Colophon 34 Oltrepò. Chi lo dice tornerà. 3 Nella natura, l’identità di un territorio. Le comunità rurali dell’Oltrepò Mantovano sono custodi attivi delle risorse naturali e dei valori profondi di un territorio agricolo da cui traggono lavoro e identità. Il paesaggio rurale dell’Oltrepò Mantovano è un valore riconosciuto dalle istituzioni locali, come ‘ambito agricolo di interesse strategico’. In quanto tale, questa identità è il presupposto per la promozione e la crescita delle imprese agricole tradizionali; per la conservazione del paesaggio e dei suoli a vocazione produttiva; per l’incentivazione e il mantenimento di comunità che vivono e curano il territorio; per la valorizzazione dello spazio rurale a garanzia dell’equilibrio ambientale. Dal fiume Po al Secchia, dai boschi planiziali alle paludi, dalle golene alle aree inserite in Rete Natura, l’intero Oltrepò Mantovano è una riserva naturale ricca di risorse tutelate per il benessere dell’economia locale e per un’accoglienza turistica di qualità. 5 Quel dolce vagare nel verde. Territorio coltivato e ben conservato da secoli, l’Oltrepò Mantovano si può scoprire in diversi modi. Passeggiando a piedi, in bicicletta o a cavallo, ogni itinerario è una luminosa finestra sulla natura. Il fiume Po, con i suoi affluenti Mincio e Secchia, è l’elemento distintivo dell’Oltrepò Mantovano. Gli innumerevoli boschi, acquitrini e paludi regolamentati già dagli etruschi e dai romani, rendono queste terre estremamente fertili: dunque vissute e coltivate. Le ampie aree agricole, sono intersecate da parchi, zone umide e macchie che offrono emozionanti occasioni per conoscere la natura attraverso itinerari ciclabili sugli alti argini dei fiumi e comode strade secondarie. In molti agriturismi vengono proposte passeggiate a cavallo, costeggiando i tanti canali popolati da aironi rossi, garzette, germani, gallinelle d’acqua, folaghe, fagiani. Infine, gli amanti dell’originalità, possono spostarsi sui carri coperti per raggiungere le mete più inconsuete, al ritmo degli zoccoli. 7 Una squisita e autentica ospitalità. Sapori tipici e tradizioni sono al centro dell’ospitalità dell’Oltrepò Mantovano. La viva testimonianza di antiche culture eno-gastronomiche che portano in tavola alimenti di eccellenza e un autentico amore per la terra. Quiete e benessere sono le emozioni che sanno trasmettere al visitatore queste terre lombarde. Alle laboriose attività delle piccole imprese agricole, corrispondono, in ogni angolo dell’Oltrepò Mantovano, grandi saperi enogastronomici e preziosi segreti della tradizione. La cucina è sempre una sorpresa: tra profumi di salumi e tartufo, colori di zucche, meloni e cipolle dorate, sapori di pasta ripiena, frutti maturi e il gusto, variopinto e piccante, della mostarda. Parte integrante dell’ospitalità locale, i prodotti e le tipicità della terra, testimoniano la ricchezza di conoscenze necessarie per governare le aree rurali, e per ottenere vini e alimenti di eccellenza. Il senso profondo dell’ospitalità dell’Oltrepò Mantovano, ha il suo fulcro nella tavola e nel rispetto di un territorio amato e curato da generazioni e generazioni. 9 Fra terra e acqua, un sorprendente ecosistema. L’Oltrepò Mantovano è un vero e proprio mosaico di micro ambienti che grazie all’abbondante presenza di acqua si sono sviluppati in condizioni ideali. Tra questi, alcuni sono aree naturalistiche protette, tutelate del Sistema Parchi (SIPOM). Riserva naturale Paludi di Ostiglia Raro esempio di palude pensile si estende per 120 ettari. Ospita 175 specie di uccelli, e alcuni habitat naturalistici di interesse europeo e mondiale (Rete Natura 2000). Adiacenti alla palude, anche la Riserva naturale Isola Boschina e il Parco locale delle Golene. Riserva naturale Isola Boscone Caratterizzata da un vasto bosco di salice, l’area è Zona umida di importanza internazionale (Rete Natura 2000). Il bosco, tra i più vasti della provincia di Mantova, con i suoi 64 ettari è un eccezionale esempio di bosco di pianura di così vasta estensione. Parco Golene Foce Secchia Il parco comprende i terreni golenali del tratto terminale del fiume Secchia sino alla confluenza in Po. L’area racchiude sistemi agricoli e ambienti naturali fluviali, collegati da un diffuso sistema di strade interpoderali. Si caratterizza per gli aspetti geomorfologici del territorio, dominati dai fitti meandri del fiume. Parco Golenale del Gruccione Si estende su una superficie di 388 ettari costituiti in gran parte da ambienti golenali e da isole fluviali di notevole rilie11 vo. Al suo interno è riscontrabile il tipico assetto paesaggistico del medio corso del Po, caratterizzato da coltivazioni di pioppo, ampi specchi d’acqua e formazioni di Salice bianco. Riserva naturale Isola Boschina Si estende per 37 ettari nell’alveo del Fiume Po tra Ostiglia e Revere. La Boschina è l’unica isola del Po ed è costituita da boschi planiziali e più recenti rimboschimenti in sostituzione di pioppeti industriali, a cui si aggiungono prati arborati e un pioppeto dimostrativo. Zona di protezione speciale Viadana, Portiolo e San Benedetto Po, Ostiglia Con i suoi 7 mila ettari è l’area protetta di maggiore estensione del Sistema parchi dell’Oltrepò Mantovano. Racchiude tutte le espressioni naturalistiche e paesaggistiche del medio corso del Po ed è abitata da molteplici specie di uccelli e di mammiferi rari come la puzzola e il tasso. Parco di San Colombano - Suzzara Il Parco, interessato da interventi di ripristino di boschi idrofili e fasce boscate, comprende circa 733 ettari di terreno golenale del fiume Po. Nella golena si trovano diverse zone umide e ‘bugni’ (depressioni del terreno formate dal moto vorticoso delle acque) talvolta circondati da canneti. Parco San Lorenzo - Pegognaga Primo parco istituito nella provincia di Mantova, ha un’estensione di 56 ettari, 37 dei quali destinati a verde pubblico, 12 all’oasi naturalistica ‘Falconiera’ e 7 occupati da un’area archeologica di età romana nella quale è insediata la Pieve matildica di San Lorenzo, che dà il nome al parco. 13 A tavola con la tradizione. Agricoltura, allevamento, trasformazione. Le eccellenze gastronomiche dell’Oltrepò Mantovano, fanno capo a queste vocazioni rurali, da cui nascono prodotti e sapori di riconosciuta qualità e tipicità. Nelle zone dell’Oltrepò Mantovano le pratiche agricole hanno una storia antica, legata alle caratteristiche di un territorio solcato dal fiume Po, con la sua fitta rete di canali e campi coltivati intorno alle tipiche case rurali. In queste terre la rilevanza dell’agricoltura è pari a quella dell’allevamento: insieme, costituiscono il ricco paniere dell’Oltrepò Mantovano. Inevitabilmente queste vocazioni definiscono i prodotti gastronomici tipici dell’area, molti dei quali trovano riconoscimenti di indicazione geografica protetta IGP (pera mantovana); denominazione d’origine protetta DOP (parmigiano e grana padano) e altri riconosciuti come agroalimentari tradizionali PAT. Materie prime di qualità sono alla base di piatti tipici come il ‘tirot’, una focaccia contadina di cipolla, impastata con strutto e farina, o le più celebri ‘sbrisolona’ e la ‘schiacciatina mantovana’ frutto di antichissime tecniche di panificazione. 15 vino Sua eccellenza il Lambrusco La coltivazione vitivinicola nel mantovano è talmente antica da esser documentata addirittura da Virgilio, anche se furono i monaci benedettini nei territori dell’Abbazia di Polirone a San Benedetto Po ad instaurare e Sebbene non sia l’unico vitigno coltivato in queste terre, il Lambrusco mantovano detiene il posto d’onore. Un vino vivace dal bel rosso carico, ideale per accompagnare i piatti della cucina locale. tramandare la tradizione fino ai giorni nostri. Ad oggi la pianura dell’Oltrepò conta 394 dei 2000 ettari totali coltivati a vite della provincia di Mantova. Qui è da sempre il regno del Lambrusco mantovano, sebbene i suoi vigneti siano concentrati dove si coltivano altre varietà: merlot, marani, salamino, groppello, ancellotta, trebbiano, moscato. Il Lambrusco mantovano è un prodotto DOC dal 1987, tutelato da un Consorzio Volontario. È un vino rosso rubino piuttosto carico dalla schiuma rosso vivo evanescente, insostituibile nella tradizione della cucina mantovana. 17 salumi Quando l’aria è un ingrediente. É sempre in uso, in queste campagne, la tradizione invernale dell’uccisione del maiale, materia prima del tipico salame mantovano, prodotto con le carni nobili marinate e condite e insaccate nel ‘Budello gentile’. Il Salame mantovano rientra tra i prodotti agroalimenta- Salame mantovano e Salame con la lingua, sono questi gli insaccati tipici dell’Oltrepò. Fatti esclusivamente di carni suine e stagionati al grado perfetto di umidità dell’aria. ri tradizionali in attesa del riconoscimento DOP. Viene preparato esclusivamente con carni suine, macinate a grana grossa e condite con sale, pepe e aglio, poi insaccate in budello di maiale e legato a mano. Successivamente avviene la stagionatura, da un minimo di 3 fino anche 12 mesi a seconda delle dimensioni. È infatti l’aria umida l’altro ingrediente fondamentale per la formazione delle muffe che garantiscono la qualità del risultato. Altra preparazione tradizionale è il Salame con la lingua, aggiunta all’impasto consueto tagliata a listarelle, oppure intera, avvolta dall’impasto. 19 formaggi ‘Mantovani’ nel mondo Tra i formaggi tipici dell’Oltrepò mantovano due sono conosciuti universalmente: il Parmigiano reggiano ed il Grana padano. Entrambi sono riconosciuti DOP, ed il Parmigiano, prodotto anche in questo lembo di Lombardia, vanta una storia millenaria. La sua lavorazione è rimasta immutata nel tempo, è prodotto con il latte vacciL’Oltrepò Mantovano è territorio riconosciuto dall’Unione europea per la produzione DOP del Grana padano e del Parmigiano reggiano. Due eccellenze gastronomiche diffuse e celebrate in tutto il mondo. no di due mungiture (quella della sera e quella del mattino). Il Parmigiano reggiano è un formaggio a pasta dura a lunga stagionatura che colloca il suo picco di fragranza e di tipicità organolettica tra i 24 e i 26 mesi. Altri formaggi tipici dei caseifici locali sono: la ricotta (o ‘poina’), ricavata da siero di latte di mucca. Dal latte di capra, ricordiamo invece i formaggi caprini, recentemente introdotti da una nuova leva di imprenditoria rurale. 21 ortaggi Buoni, sani, nostrani La superficie dedicata alle colture orticole è pari al 53% delle aree coltivate nel mantovano. Le colture orticole rappresentano una risorsa economica e culturale. Alcune di queste spiccano come vere e proprie eccelDalla zucca al melone, dalla cipolla di Sermide a tanti altri prodotti dell’orto, le istituzioni locali tutelano la qualità di queste colture. A garanzia non solo di bontà, ma anche di salubrità in un contesto di sviluppo sostenibile. lenze del territorio. È il caso della cipolla di Sermide, sebbene divenuta oramai rara, che vanta qualità uniche dovute al terreno reso umido dalle acque del Po. Tipico delle zone di Sermide e Viadana è anche il melone, la cui produzione ha radici antichissime. Infine la zucca, vera regina della cucina locale con creme, purè e ripieni per i tradizionali tortelli. Tutti prodotti questi ed altri qui coltivati (come pomodori e insalate), inseriti in disciplinari di produzione a favore della qualità e della salubrità in un contesto di sviluppo sostenibile. 23 frutta Antichi frutti in ottima salute Fiore all’occhiello della produzione frutticola dell’Oltrepò è la pera mantovana IGP, con pratiche di coltivazione tramandate fin dal Medioevo. Le varietà che si fregiano dell’IGP sono: Abate Fetel, Decana del Comizio, Conference, Kaiser, William e William Rossa. La salubrità del prodotto viene garantita dall’applicazione di un disciplinare di produzione fissato nel regola- Fin dal Medioevo si coltivava l’autentica ‘pera mantovana IGP’. Una vera prelibatezza in diverse varietà, garantita per qualità e genuinità da appositi disciplinari di tutela del consumatore e dell’ambiente. mento dell’IGP, aggiornato annualmente, che prevede l’impiego di sostanze a limitato impatto, nel rispetto dell’ambiente e della salute del consumatore. Altra tipicità del basso mantovano è la mela campanina, da sempre conosciuta come mela cotta: ottima anche consumata fresca in quanto mantiene inalterate tutte le sue caratteristiche in sostanze nutrienti. Alcuni studi hanno evidenziato che la mela campanina contiene sostanze antiossidanti fino a 4 volte in più rispetto alle altre varietà, e presenta un elevato contenuto in pectina, polifenoli e acido ascorbico. 25 mostarde Una prelibatezza da Re La mostarda di mele o di pere è un prodotto tipico della cucina dell’Oltrepò mantovano. Base essenziale per preparare i tortelli di zucca, compare nell’elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali. Il termine ‘mostarda’, deriva dalla voce latina mustum ardens, preparazione piccante in cui venivano utilizzati Nata come alimento esclusivo, destinato alla tavola dei ‘signori’, oggi la mostarda è un prodotto popolare, bandiera della cucina mantovana. La sua ricetta può variare da zona a zona e da famiglia a famiglia. semi di senape pestati. La mostarda è storicamente legata alla cucina mantovana, inizialmente come prodotto di lusso destinato alle famiglie più abbienti. Erano infatti gli speziali (farmacisti) che preparavano questa leccornia, che assieme a marmellate e confetture veniva conservata negli ‘albarelli’, vasi piccoli e medi di coccio, di vetro o di ceramica. Con il passare del tempo, la mostarda, grazie all’accresciuta disponibilità di zucchero e senape, è divenuta alimento popolare, la cui ricetta può variare da zona a zona e da famiglia a famiglia. 27 miele Dall’alveare, dolci sfumature Tra i prodotti tipici dell’Oltrepò mantovano non va sottoNonostante la sua limitata produzione, il miele dell’Oltrepò Mantovano è un prodotto di prima qualità in ogni sua variante e sfumatura. Grazie al rispetto della tradizione, delle api e del prodotto stesso. valutato il miele. Nonostante la produzione limitata a pochi produttori, il miele dell’Oltrepò merita di essere considerato in virtù della sua qualità. Il prodotto infatti possiede caratteristiche di naturalità e salubrità, mentre il metodo di lavorazione avviene nel rispetto totale della tradizione, delle api e del prodotto stesso. Esistono diverse varietà di miele, ognuna con caratteristiche proprie, e con qualità terapeutiche peculiari. Nel mantovano si produce: miele di tarassaco, di melata, millefiori, di tiglio, di girasole. 29 pane e dolci Una storia di zucchero e sale La cultura gastronomica dell’Oltrepò mantovano è ricca di dolci tipici. Il sugolo (o budino d’uva), è di origini contadine antichissime che si prepara usando il mosto pigiato di vendemmia legato con farina. La friabile torta sbrisolona, si prepara con farina gialla e bianca e zucchero in parti uguali, con aggiunta di Dalla famosa ‘sbrisolona’ al ‘turtel squasarot’, dal ‘sugolo’ al ‘tirot’, la gastronomia dell’Oltrepò è costellata da torte e focacce dolci e salate di origini secolari. La loro resistenza al tempo, dichiara una tradizione di assoluta bontà. mandorle, burro e tuorli d’uovo: risale al 1600. Altra ricetta tipica è il turtel sguasarot. Ideato nel 1664 dal cuoco bolognese Bartolomeo Stefani, è un tortello ripieno di purea di fagioli, insaporito con cacio ed erbe aromatiche, avvolto in una sfoglia senza uova e cotto in brodo di fagioli. Il tirot, specialità di Felonica, è una saporita, sottile focaccia impastata con cipolla gialla, farina di frumento, olio extravergine, strutto, sale, lievito e acqua. Da ricordare anche la schiacciatina mantovana, tipico prodotto tradizionale noto per la sua fragranza. 31 tradizione e qualità Noi diciamo Oltrepò La qualità dei prodotti dell’Oltrepò ha riscontro nelle certificazioni quali l’agricoltura biologica e marchi di denominazione d’origine e provenienza geografica. Interessante è la presenza dell’agricoltura biologica con un centinaio di aziende i cui prodotti sono certificati da appositi organismi di controllo. I produttori sono organizzati in filiere per la distribuzione Il paniere eno-gastronomico dell’Oltrepò Mantovano, testimonia la sorprendente ricchezza di culture rurali che da sempre tengono fede alle proprie tradizioni. Questo è il nostro impegno nell’offrirvi i nostri prodotti. locale e nelle regioni limitrofe. La tipicità dell’Oltrepò Mantovano è presente in Europa con diverse eccellenze, come il Grana padano e il Parmigiano reggiano a cui è stata attribuita la DOP; il Lambrusco mantovano DOC e la Pera tipica mantovana IGP. Si sta inoltre concludendo con successo l’iter di riconoscimento IGP del Melone mantovano e del Salame mantovano DOP. Gli enti pubblici e i Consorzi di tutela sono impegnati nella difesa del patrimonio enogastronomico, che fonda le proprie radici nella tradizione e nei valori di un’antica civiltà contadina. 33 progetto editoriale Istituto Delta Ecologia Applicata Agenzia Image Mema Studio cura redazionale Carmelita Trentini Irene Nicolis Gloria Minarelli Flavio Bruno Tiziano Fiorini editing Stefano Mariani Si ringraziano le imprese che hanno partecipato al progetto “Servizi essenziali per l’economia e la popolazione rurale - Distretto di Economia Solidale e Distretto Culturale Dominus” Misura 321 azione 5. Una ricca galleria fotografica di loro prodotti e paesaggi aziendali è disponibile nel sito www.galoltrepomantovano.it OL TR EP ò veneto po M AN Stampato su carta ecologica certificata TO VA N O art direction Massimo Casamenti grafica e impaginazione Claudia Casamenti Secchia fotografia Maurizio Franzosi emilia-romagna Milano Mantova Venezia Bologna Gal Oltrepò Mantovano Piazza Pio Semeghini, 1 44026 Quistello (MN) mobile: 348 4591055 [email protected] www.galoltrepomantovano.it 35 C’È CHI DICE OLTREPÒ Chi lo dice tornerà. progetto di promozione e sviluppo del territorio dell’oltrepò mantovano Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale: l’Europa investe nelle zone rurali PSR 2007-2013 Direzione Generale Agricoltura Misura 321”Servizi essenziali per l’economia e la popolazione rurale”AZIONE 5 Distretto di Economia Solidale – Progetto per l’erogazione di Servizi specialistici e di supporto alle microimprese: tutoraggio marketing, commercializzazione, promozione e accompagnamento al Distretto di Economia Solidale e Distretto Culturale Dominus