Il resto dello scolarino
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Intercultura
Redattori: Antonietta E.Naccah, Aziz Ed Daoudi, Jiang Sonia, Scarel Lorenzo
Classe III C – A.S. 2005-2006
Le superstizioni colpiscono in tutto il mondo
Occhio al gatto nero
Antonietta E.Naccah
Superstizioni?… La parola innanzitutto
significa “quello che sta sopra“. Molti
uomini legano la superstizione alle vicende di Dio; se un credente scivola su
una buccia di banana, non se la prenderà con il suo dio bensì troverà un responsabile con una scusa del genere
“per colpa del gatto nero!”, incontrato
magari tre giorni prima dell’accaduto.
Contro la superstizione la gente cerca
sempre un aiuto nelle scaramanzie e in
tutti quegli oggetti che secondo loro dovrebbero aiutare ad allontanare il male
oppure ad attirare il bene e la fortuna.
Questi a volte esistono da secoli, a volte
invece sono legati a luoghi antichi (ad
esempio, il gatto nero arriva dal medioevo) o discendono da fatti o personaggi
storici (il romeno Dracula, il principe
Vlad Tepes l’impalatore, quello più famoso). Invece certe volte la paura nasce
dal fatto che qualcosa non ci appartiene
e perciò è diverso da noi. Molte infine
nascono da momenti di crisi quando la
gente perde ogni certezza a cominciare
da quella economica e inizia ad aggrapparsi a scongiuri, amuleti, talismani o
crede al malocchio o alla iettatura.
Ogni popolo dà un’impronta personale
al proprio patrimonio di credenze popolari, ma tra queste ce ne sono alcune che
sono diffuse in tutto il mondo e perciò
credute da tutti.
Ve ne elenchiamo una serie:
Albania
Dicono che in Albania è meglio evitare
gente con occhi blu, perché portano
sfortuna. Porta male partire di lunedì.
Invece, porta bene entrare in casa con il
piede destro oppure rompere un piatto o
un bicchiere, ecc.
Bulgaria
Se arrivano i complimenti bisogna prepararsi allo sputo perché i complimenti non
li fanno con il cuore ma con disprezzo.
Mai uscire con il piede sinistro; se si deve
affrontare un esame bisogna versare dell’acqua davanti alla porta di casa.
Cina
Loro pagherebbero oro per avere una targa di macchina contenente il numero otto,
perché paragonano il numero otto alla ricchezza, mentre il quattro equivale alla
morte.
Filippine
Nelle Filippine non bisogna mai tagliarsi i
capelli subito dopo il tramonto perché
porta sfortuna. Se una filippina e un filippino vuole sposarsi devono prima accertarsi che un parente oppure un amico non
si sia sposato in quel giorno.
India
Da loro è sconsigliato mettere i fornelli
vicino all’albero del tamarindo, mentre è
molto propizio incontrare o incrociare una mucca o una prostituta perché portano
i soldi.
Marocco
Da loro si usa molto la parola “inshallah“
quando si parla del futuro. Non bisogna
fischiare in casa altrimenti rimarrà sempre vuota e soprattutto non bisogna mai
entrare in casa con il piede destro.
Russia
Se la moglie lecca il proprio cucchiaio,
al marito cadranno i capelli. Sempre
quando si è a tavola, se il bambino
muove le gambe sotto il tavolo viene
sgridato perché vuol dire che gioca con
il diavolo.
Senegal
Se alla mattina si vede una persona nuda si ha la giornata sfortunata. Credono
anche molto nel Voodoo ed a un pupazzo chiamato Gris gris che contiene sale,
incenso, fuoco, fiamma. Serve a cacciare il male o ad aiutare a ricevere il bene.
Perù
In Perù ogni famiglia ha un pupazzetto
di terra cotta chiamato “Ekeko”: porta
in casa serenità, gioia, allegria. Per non
fare mancare mai i soldi, mettono 5 Soles attaccati all'Ekeko con una spilla da
balia. usa anche molto una boccetta che
si attacca al collo contenente delle pietre rosse che scacciano il male. Dopo il
parto, al neonato si lega al polso un nastro rosso per scacciare il maligno.
Il carnevale
In Cirenaica è per tutte le condizioni sociali
Antonietta E.Naccah
sexy, ecc…
Prima della sfilata dei carri una banda
fa una piccola parata.
Ragazzi e ragazze organizzano dei balletti per divertirsi di più.
E infine ci sono le ragazze brasiliane
che ballano sui carri e indossano dei
costumi favolosi.
Alla fine è un carnevale per la gente
meno benestante; esso permette anche
a loro di passare una giornata divertente e in compagnia.
Ogni anno a Bologna si svolge il carnevale della Cirenaica (zona san Donato), che quest'anno si terrà il giorno 26
febbraio.
Ogni volta sfilano carri di ogni genere;
ad esempio, l'anno scorso (essendoci
stato il grandioso successo di Harry
Potter), le principali maschere rappresentarono proprio il mitico ed amato
maghetto che piace agli adolescenti e
soprattutto ai bambini.
Ragazzi e bambini si vestono da Harry
Potter, Pippi calzelunghe, la cameriera
In classe abbiamo iniziato un'attività riguardante l'Africa e l'approccio
con le persone di questo continente.
Faustin e Serena ci hanno aiutato a
conoscerci meglio attraverso alcune
attività didattiche molto divertenti.
A coppie ci siamo ben osservati e,
girandoci, abbiamo cambiato qualcosa del nostro aspetto. Ognuno doveva capire cosa era cambiato. Dopo questo abbiamo compilato una
scheda, sempre a coppie, sulle nostre caratteristiche personali. Infine,
siamo passati a un argomento molto interessante riguardante l'Africa.
Serena e Fausten ci hanno richiesto
cosa pensavamo sulla parola Africa. Ognuno ha detto cose diverse:
nero, povertà, siccità e molte altre
cose.
Nell'incontro seguente Faustin, che
" Lelon - L’armonia dell’universo"
laboratorio interculturale
classe 2 C A.S. 2004-2005
viene dal Camerun (Stato nel centro dell'Africa), ci ha subito fatto
vedere immagini sulle abitudini degli africani: balli, musiche, leggende e riti...
Abbiamo anche visto un cartoon :
Kirikù e la strega Karabà, un cartone animato molto realistico, che anche se era qualcosa che assomigliava ad una favola per bambini, aveva uno sfondo molto realistico sulla
società africana. E' stata una esperienza costruttiva, forse non ha aggiunto molto sul' Africa come continente, ma ci ha fatto capire molte
sfaccettature sulla sua cultura e sulla sua storia.
Pareri
Mi è piaciuto sentire da un' altro
punto di vista la storia del' Africa.
Molte volte avevo sentito la storia
di questo paese, ma sentivo sempre
dire che gli europei erano andati là
per "dare una mano", mentre, a detta di Faustin, avevano portato sì
aiuto, ma anche un certo scompiglio nella loro coltura.
Giulia Druidi
Questa attività è stata molto interessante... finalmente qualcuno che
parli dell'Africa per un'esperienza
diretta!
Alla televisione sentiamo sempre
parlare di questa terra come di un
posto povero e arido, ma in verità
sono presenti mille colori e tradizioni, una più interessante dell'altra!
Quando vedo Faustin sorridere si
smentiscono tutte le dicerie e le immagini di quei bambini tristi...
non voglio dire che non esistono,
ma solo che l'Africa non è solo grigio e ingiustizia ma anche felicità e
musica!
Federica Pondrelli
Il resto dello scolarino
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Intercultura
Redattori: Antonietta E.Naccah, Aziz Ed Daoudi, Jiang Sonia, Scarel Lorenzo
Classe III C – A.S. 2005-2006
Il matrimonio in Marocco
Il matrimonio in Kossovo
Sapevate che il matrimonio dura un giorno?
Antonietta E.Naccah e Aziz Ed Daoudi
Kossovo: sono i genitori che scelgono la sposa per lo sposo
Lutvi Kamberi
Il matrimonio in Marocco si svolge
così: se il ragazzo vede per strada
una ragazza che gli piace si informa
su di lei e fa domande, tipo: di quale zona è, se è una brava ragazza, di
che famiglia è ecc.
Lui ne parla con i suoi genitori, se a
loro va bene vanno dalla famiglia
della ragazza per chiederne.
I genitori della ragazza vogliono
prima informarsi sul ragazzo e se
vedono che è un buon ragazzo accettano e cominciano a preparare il
matrimonio. La prima festa la fanno a casa della sposa tutto a spese
dei genitori della sposa e dopo si
affitta un tendone enorme e fanno
una seconda festa. I vestiti: al matrimonio la sposa indossa dei bellissimi vestiti costosi e di lusso, che si
chiamano kaftan e sono molto lunghi, tutti pieni di paillette e ornati
con disegni a fiori stilizzati, poi sopra il vestito va una specie di veste
però trasparente aperta nei lati e per
finire indossano una corona, un
collare, una cintura e orecchini d'oro. Mentre il marito si veste come
uno sposo italiano: in giacca e cravatta.
I due sposi vengono uniti dall'i-
Il significato di questa frase cinese
è: “Notizie dalla Cina”
Il mondo orientale è molto diverso
da quello occidentale, innanzitutto
sono fisicamente diversi, ma hanno
anche una cultura molto differente,
tradizioni, lingua religione, e una
mentalità totalmente differente dalla nostra.
Permettetemi di raccontarvi qualcosa sulla Cina: è un paese molto
grande e gli occidentali non ne sanno quasi nulla. I cinesi parlano ovviamente il cinese, una lingua molto difficile, più da scrivere che da
parlare; come già saprete i cinesi
scrivono con gli ideogrammi e ne
esistono circa 5000, ogni ideogramma corrisponde ad una parola, ed
impararli tutti è molto complicato
perché sono tutti molto simili!!! Ad
esempio, se sbaglio un piccolissimo
segno, la persona che legge rischia
di confondere la parola, un professore di lettere sa circa 3000 ideogrammi. Per quanto riguarda il parlare, è un po' più semplice dello
scritto, ma è comunque complicato
perché ci sono vari accenti che so-
mam, che è un religioso musulmano. Prima di mettersi l'anello gli
sposi devono mangiare un dattero:
metà a testa e bevono del latte, dopodiché si mettono l'anello e si dichiarano marito e moglie.
Durante il matrimonio ci sono banchetti stupendi e soprattutto pieni di
cibo delizioso. Di solito si mangia
pollo arrosto candito con olive a
spezie varie, carne cucinata con
molte spezie di diverso tipo o con
patate, lenticchie, fagioli ecc.
Per arricchire di più il matrimonio
si pagano dei musicisti per suonare
e le coppie si mettono a ballare.
La festa dura da una mattina all'altra, poi gli ospiti se ne vanno lasciando i regali per gli sposi.
In Kossovo i giovani si sposano
verso i 19-20 anni.
I genitori scelgono la sposa per lo
sposo, dopo loro escono per conoscersi; se lo sposo è d’accordo di
sposare la ragazza, lo dice ai genitori, che in seguito andranno dai
genitori di lei per chiedere se va bene. Se a loro va bene il matrimonio
si farà.
Nello stesso giorno si fa una piccola festa e i genitori dello sposo
chiedono ai genitori della sposa
quando può andare a vivere con lui;
i genitori decidono la data e in base
a questa si decide quando fare il
matrimonio.
Il matrimonio si svolge così.
I genitori dello sposo affittano il locale, chiamano i musicisti che vengono pagati tre o quattromila euro,
preparano gli inviti per gli ospiti,
chiamano i camerieri, di solito non
più di quattordici e poi comprano la
carne da fare arrosto da mangiare
durante la festa.
Quando arriva il giorno del matrimonio la sposa la mattina va a casa
dello sposo; verso le 7:30 gli invitati vanno nella sala e si siedono per
mangiare, alla fine parte la musica
e tutte le persone si mettono a ballare insieme agli sposi. La festa finisce circa alle quattro del pomeriggio.
Notizie dalla Cina
La cucina cinese
Un paese fra tradizione e innovazione
Sonia Jiang
Sonia Jiang
no molto simili e a seconda di questi cambia il significato della parola, ma nonostante questo ci sono
molte persone che rimangono affascinate e decidono di imparare il cinese e addirittura di lavorare in Cina. La lingua più parlata, cioè quella che si parla di più nelle grandi
città della Cina come Shanghai o
Pechino è il "mandarino", ma ogni
paese ha il suo dialetto. I cinesi generalmente sono molto legati alle
leggende e sono anche abbastanza
superstiziosi, hanno anche delle tradizioni nel matrimonio che ora vi
spiegherò. Il matrimonio cinese è
molto simile ha quello italiano. Innanzitutto il giorno prima del matrimonio gli sposi devono dormire
a casa dei loro genitori, poi ci si
sveglia presto e due ragazze
(spesso delle parenti o delle amiche) aiutano la sposa a prepararsi.
Ai genitori dello sposo si dà da bere del tè cinese perché si dice che
porti fortuna; poi lo sposo va a
prendere la sposa e insieme ai parenti e genitori vanno tutti in comune e dopo si spostano al ristorante
per mangiare. La sposa intanto si
cambia il vestito da sposa e si mette
un vestito rosso (rosso sempre per-
ché porta fortuna). Poi gli sposi
passano davanti ad ogni tavolo per
fare dei brindisi. Ma parliamo del
cibo. La cucina cinese è molto varia e si fonda principalmente su primi a base di riso e pasta di soia e
secondi a base di carne come: pollo, maiale o anatra. I cinesi amano,
mentre mangiano, giocare con i colori e gli odori. Consiglio caldamente a tutti di andare a visitare la
Cina perché è un posto tutto da vedere!
La cucina italiana e la cucina cinese sono molto differenti. I piatti più mangiati nei ristoranti cinesi qui in Italia sono: il Riso alla
Cantonese, gli Spaghetti di soia, i
Ravioli al vapore, gli Involtini
primavera, il Pollo con le mandorle e il Gelato fritto.
In Cina solitamente la mattina a
colazione si comprano una specie
di ravioli o del pane dolce da accompagnare al tè cinese, ma le
persone a cui non piacciono o
non vogliono queste cose, di solito mangiano i cereali o biscotti
con il latte, oppure mangiano una
brioche e un caffè al bar per iniziare la giornata.
A pranzo abitualmente i cinesi
mangiano del riso bianco accompagnato dalla carne, uova e spesso da verdura fresca o secca.
In Cina la cena è un momento
nella quale la famiglia si riunisce
in cui si mangia normalmente
gnocchi di riso, carne e verdura,
spaghetti di soia, pesce…
Inoltre in Cina si fa abbondantemente uso di spezie e salsa di
soia.
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Intercultura
Redattori: Antonietta E.Naccah, Aziz Ed Daoudi, Jiang Sonia, Scarel Lorenzo
Classe III C – A.S. 2005-2006
Il riso
Mille ricette esistono per cucinare il riso
Sonia Jiang
Il riso è uno degli alimenti più diffusi
nel mondo, grazie alla facile
coltivazione e alla sua versatilità come
ingrediente in cucina. Infatti, si
pos so no pre p a r a r e: r i s o a l l a
parmigiana, alla cantonese, alla
milanese, riso agli asparagi, ai funghi
porcini, con i piselli, al ragù, al
pomodoro, riso con panna piselli e
prosciutto, allo speck e chi più ne ha
più ne metta.
Questo cereale è usatissimo come
primo piatto o piatto unico (come nel
caso della paella, perché dopo un piatto
di quella roba vi sfido a mangiare un
qualsiasi secondo) e riscuote anche qui
da noi un notevole successo come
ingrediente principale in alcuni dolci
tradizionali, ad esempio la torta di
riso, tipica della provincia bolognese, o
il budino di riso al cioccolato.
Di seguito potrete trovare alcune
ricette, note o sconosciute che potrete
tranquillamente realizzare nella cucina
di casa vostra (stando attenti a non
appiccare fuoco alla casa) e utilizzare
per qualsiasi occasione. Se poi vi
interessa un tipo di cucina più
“esotico”, troverete la ricetta del harro
con leche.
Se avete dei dubbi sull’acquisto del
giusto tipo di riso, riporto qui una
tabella che vi aiuterà nella selezione
del riso giusto, in modo che il cereale
possa esaltare al massimo il sapore del
condimento che lo accompagna.
Regionario
per ricette
regionali
Vialone nano
per risotti
Arborio
per risotti
Ribe
per tutto
Thaibonnet
per contorni
Carnaroli
per risotti
speciali
Roma paraboiled
per risotti
Ribe paraboiled
per insalate
Thai
per ricette
orientali
Risotto alla parmigiana
Per 4 persone
350g di riso, cipolla quanto basta,
brodo quanto basta, 200g di
parmigiano, burro quanto basta, sale
quanto basta, 50 g di philadelphia.
Fare un soffritto con la cipolla e un po’
del burro, quando al cipolla si sarà
rosolata, aggiungere il riso e mescolare
fino a che il soffritto non si sarà
amalgamato con il riso. Aggiungere il
brodo un po’ alla volta, stando attenti
che il riso non si asciughi e
rimescolando perché non si attacchi,
Quando il riso sarà cotto (nè troppo al
dente nè ammollato), aggiungere il
Philadelphia, il parmigiano e il burro
rimasto e mescolare fino a che tutti gli
ingredienti non si saranno amalgamati.
A fine operazione, assaggiare il riso e
aggiustare di sale. Questo piatto va
servito ben caldo con una grattugiata
sul momento di parmigiano.
Il vino consigliato: bianco frizzante
Risotto ai funghi porcini
Sembra che in tutto il mondo sia in atto
una vera e propria lotta... dove però le
protagoniste sono le bambole: Razanne,
la bella ragazza islamica con corano e
tappetino da preghiera è coinvolta in un
interminabile conflitto con Millie, la
graziosa bambolina con le gambe
snodabili, una marea di vestiti o
accessori e una piccola bibbia che
stringe tra le mani.
Però queste due bambole unite
diventano le acerrime nemiche della
classica e magnifica Barbie sempre alla
moda e in cima alle classifiche di
vendita da ormai cinquanta anni.
Il conflitto esisteva già da un anno
quando Razanne portò un pizzico di
religione nel mercato, ma le ultime
arrivate (da poche settimane): Elisie,
Willie, Violet, prodotte dal gruppo
neoevangelistico "Mission City Press",
sono l'espressione concreta dei continui
movimen ti dell'America p er le
campagne antiarboriste pro-famiglia.
Sembra che Razanne sia la bambola più
venduta, anche perchè è diffusa in tutto
il mondo compresa l'Italia.
Al conflitto possiamo anche aggiungere
le Bratz, ragazzine (amate dalle
bambine italiane) con labbra enormi,
ricoperte di rossetti dai colori
aggressivi, trucco vistoso, ombelico
all'aria e zeppe assai alte.
La lotta delle bambole sembra aver
Per 3 persone
150g di funghi porcini, cipolla
prezzemolo sedano e carota quanto
basta, 3 cucchiai d’olio d’oliva, aglio
quanto basta, sale e pepe quanto
basta, 15g di burro, 15g di parmigiano
grattugiato, 300g di riso, acqua
quanto basta.
Fate un trito degli odori con poca
cipolla, sedano, prezzemolo e carota e
mettetelo sul fuoco con tre cucchiai
d’olio; quando il trito avrà preso
colore, aggiungere sugo di pomodoro e
acqua, condire con sale e pepe e farvi
bollire dentro uno spicchio d’aglio
intero, da gettare via prima di passare
il soffritto da rimettere poi sul fuoco
per cuocerci i funghi che saranno stati
precedentemente tagliati a tocchetti
non più grandi di chicchi di mais.
Soffriggere il riso con un pezzo di
burro e aggiungere a questo un mestolo
d’acqua ogni tanto durante la cottura
perché non si asciughi troppo. A metà
cottura mescolare assieme al riso i
funghi. Finito di cuocere il risotto,
aggiungere il burro e insaporire con del
parmigiano.
Vino consigliato: rosso fermo
Budino di riso al cioccolato
Una torta per un bel po’ di gente (8-10
persone)
1l di latte, 250g di riso, 50g di burro,
1hg di cacao amaro, 150g di zucchero,
la scorza di un limone, 4uova, un
pizzico di sale e un po’ di zucchero
vanigliato
Bollire il latte con il riso, un pizzico di
sale, la scorza del limone e il burro.
Quando il riso è cotto (non deve essere
d i ve n t a t o p u r e a d i r i s o , m i
raccomando), aggiungere il tuorlo delle
uova, lo zucchero e il cacao. Montare
gli albumi e incorporarli agli altri
ingredienti. Mettere l’impasto in uno
stampo per budini e mettere il tutto in
forno a bagnomaria a 175°C per 25
minuti. A fine cottura, rovesciare lo
stampo e cospargerlo con lo zucchero
vanigliato.
Vino consigliato: bianco (molto
leggero) frizzante
Harro con leche
Per 4 persone
Mezzo litro di latte, 200g di riso, un
po’ di zucchero vanigliato, liquore
all’anice quanto basta, cannella
quanto basta
Far bollire il riso nel latte con un po’ di
zucchero vanigliato, a fine cottura
mettere il riso in ciotoline
monoporzione facendo uno strato non
più alto di due dita e lasciare
raffreddare. Prendere il liquore
all’anice e versarne un velo sottile su
ciascuna porzione e spolverare il tutto
di cannella.
Vino consigliato: bianco frizzante
Lotta tra le bambole in tutto il mondo
... dalla classica Barbie, alle Bratz
Monica Ravanini
avuto effetti anche sulle nostre
ragazzine su tutti i loro simboli religiosi
che insegnano virtù, fedeltà e
sottomissione.
Si sa però che anche nel secolo scorso
venivano usate le bambole con questo
proposito (creare un'identificazione
forzata), per esempio venivano usate
bambole vestite da suora per indurre le
bambine a una vocazione forzata.
Ma se seguiamo questo ragionamento la
guerra non è più delle bambole ma i
protagonisti diventano i creatori di
questi giocattoli, che sono in conflitto
per la resistenza alla globalizzazione e il
desiderio di formare le menti delle
povere ragazze.
Per fare un esempio, la Barbie in bikini
(con un fisico da paura) induce
tantissime ragazzine italiane, anche
dagli otto-nove anni a non mangiare più
e diventare anoressiche per somigliare
alla propria bambola e non essere
escluse dalla propria comunità.
Sinceramente non avevo mai pensato
che in atto ci fosse questa cosiddetta
"guerra delle bambole", che comunque
mi sembra stupida e ingiusta.
Anche se devo ammettere che io da
piccola ero patita delle Barbie... poi
quando non ci ho più giocato più, ho
perso interesse e, praticamente, non me
le ricordavo nemmeno più. Ora con il
trasloco ho dovuto riaprire la scatola in
cui le tenevo e, confrontandole con i
miei disegni (che, modestia a parte,
sono bellissimi), ho notato quanto sono
brutte e imperfette: le gambe troppo
lunghe, i piedi troppo piccoli (perchè
dovrebbero essere lunghi come
l'avambraccio), fianchi troppo alti e
capelli troppo perfetti.
E sinceramente e mi fa anche un po’
paura quel sorriso stampato in faccia...
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