1 "La salute è uno stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non semplicemente l'assenza di malattia o infermità" OMS (1946) La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana. Art. 32 Costituzione Repubblica Italiana 2 “alterazione dell’equilibrio di un individuo che si ripercuote sia a livello organico che a livello interiore" “ripristino dell’equilibrio attraverso anche un equilibrato modo di vivere" “per il mantenimento della salute non più secondo un modello medicoscientifico ma secondo un modello olistico" 3 “… l’uomo è un’entità dinamica che interagisce simultaneamente e reciprocamente con il proprio ambiente. In base a tale visione dell’uomo lo scopo dell’assistenza diventa quello di promuovere l’interazione dell’individuo con il suo ambiente, in modo che egli raggiunga il massimo grado di salute possibile …" 4 5 6 INSIEME DEI COMPONENTI CHIMICI E FATTORI FISICI CHE CARATTERIZZANO L’ARIA DEGLI AMBIENTI CONFINATI definiscono uno stato di COMFORT (benessere) individuale e collettivo Composizione chimica dell’aria indoor: ≈ 78% Azoto ≈ 21% Ossigeno ≈ 0,03 Anidride Carbonica ≈ 0,07 tracce di altri gas inerti, vapore acqueo, etc. 7 ad un qualsiasi luogo di dimora temporanea o permanente si deve dare aria salubre. Ciò si può ottenere mediante una oculata azione sui tre parametri: 8 da un punto di vista igienico la temperatura rappresenta la principale caratteristica dell’aria malattie malattie malattie 9 L’umidità atmosferica è costituita dall’acqua che si trova nell’aria allo stato di vapore 10 rapporto tra la quantità di vapore contenuto da quantità di vapore acqueo una massa d'aria e la quantità massima che espressa in grammi contenuta ne può contenere quella massa d'aria nelle stesse in un metro cubo d'aria condizioni di temperatura e pressione Più alta la temperatura, più bassa è l’umidità relativa 11 L’importanza dell’umidità è rappresentata dal fatto che la vitalità dei microbi presenti nell’aria è favorita da un elevato grado igrometrico che ne impedisce la disidratazione. Una elevata umidità atmosferica, mantenendo umidi gli strati superficiali del suolo ostacola la formazione del pulviscolo12 La ventilazione è intesa come movimento dell’aria. Il ricambio di aria negli ambienti ospedalieri risultaessere di fondamentale importanza per l’attuazione delle pratiche capaci di incidere negativamente sulla carica microbica aerodiffusa. Il numero di ricambi di aria va diversificato in relazione alla categoria dei locali 13 VENTILAZIONE La ventilazione di un ambiente confinato può essere: NATURALE (per porosità delle pareti) SUSSIDIARIA (vasistas) ARTIFICIALE (impianti meccanici) 14 Blocchi operatori, sala parto, degenza postoperatoria, degenza pediatrica, sezione immaturi Bagni, cucina 15 LOCALI DI DEGENZA 22 C° CAMERE OPERATORIE 25 – 26 C° DEGENZE PEDIATRICHE 24 C° SEZIONE IMMATURI 25 – 32 C° TERAPIA INTENSIVA 22 25 C° LOCALI DI DEGENZA 2-3 PER ORA LOCALI DEI SERVIZI 3-5 PER ORA REPARTI DI CURA 8-12 PER ORA SOLO CON IL CONDIZIONAMENTO 16 ALTERAZIONE DELL’ORIGINARIO STATO DI BENESSERE AMBIENTALE (COMFORT) DOVUTA A MODIFICAZIONE DEI PARAMETRI FISICI E CHIMICI. 17 MAGGIORE ELIMINAZIONE DI CO2 E LA SUDORAZIONE PIU’ O MENO ABBONDANTE DEI FEBBRICITANTI: GAS PUTRIDI O AMMONIACALI ORIGINATI NEI BAGNI O NEI RIPOSTIGLI DELLA BIANCHERIA SPORCA; POLVERE SOLLEVATA DURANTE LE OPERAZIONI DI PULIZIA; MICRORGANISMI EMESSI DA MALATI O PROVENIENTI DA MATERIALI DI MEDICAZIONI INFETTE; L’AFFOLLAMENTO DELLA CORSIA DURANTE LE VISITE DEI PARENTI; GLI EFFETTI OLFATTORI SPESSO SGRADEVOLI ORIGINATI DA SOSTANZE MEDICAMENTOSE VOLATILI, DA LIQUIDI ANTISETTICI E DA ESCREZIONI VARIE; LA DISTILLAZIONE DEL PULVISCOLO SUGLI APPARECCHI DI RISCALDAMENTO 18 Negli ambienti ospedalieri l’illuminazione naturale acquista grande importanza non solo per il benessere psico-fisico dei degenti, ma anche del personale. Istruzione per le costruzioni ospedaliere, 1939, 3° comma 6° paragrafo “… i fronti dei fabbricati nei quali si aprono le finestre di sale di degenza devono essere a tale distanza da edifici di controspetto che, dal punto di massima profondità, deve essere visibile un adeguato settore della volta celeste …” 19 20 •Sufficiente intensità di illuminazione; •Uniformità relativa nella distribuzione della illuminazione •Giusta misura del gioco di luci ed ombre per una corretta percezione dei rilievi •Assenza di fenomeni di abbagliamento 21 La protezione contro i fenomeni di insolazione e di abbagliamento deve essere assicurata da un adeguato sistema di oscuramento 22 •Assicurare nella stanza una intensità luminosa tale da facilitare il riposo ai pazienti •Consentire lo svolgimento delle attività assistenziali •Permettere ad ogni paziente di leggere o scrivere senza disturbare gli altri •Consentire una visione notturna che permetta di sorvegliare i pazienti senza disturbarli 23 Uniformità di distribuzione Adeguatezza Assenza di abbagliamento Composizione spettrale simile a quella della luce naturale Minima produzione di calorie Comodità di accensione Sicurezza Fissità 24 La sorgente diffonde la luce in tutte le direzioni ed in genere soprattutto verso il basso La luce viene inviata, per mezzo di riflettori mascherati, verso il soffitto o pareti riflettenti, tinteggiati con colori chiari 25 La più gran parte del flusso luminoso è rivolto verso il soffitto, che la riflette; la restante verso il basso. la luce viene distribuita in eguale quantità verso l’alto e verso il basso mediante diffusore a sfera opalino 26 in ospedale da un punto di vista igienico, va scartato il sistema di illuminazione diretta; può essere accettato solo per alcuni ambienti, quello di illuminazione indiretta, mentre va preferito il sistema di illuminazione semindiretta. Non inferiori a 100 lux (misurati a 60 cm dal pavimento) nei locali riunioni, rieducazione motoria; Non inferiori a 100 lux (misurati a 1 metro dal pavimento) per camere di degenza, radiologia, bagni, corridoi, scale; Non inferiori a 150 lux (misurati a 1 metro dal pavimento) negli atri principali; Non inferiori a 200 lux (misurati a 1 metro dal pavimento) negli studi medici; Non inferiori a 300 lux (misurati a 1 metro dal pavimento)per la luce generale delle sale visita e medicazione; Non inferiori a 10000 lux sul piano di lavoro delle sale operatorie. 27 a parete notturna a soffitto illuminazione del posto letto: consente al malato di leggere e scrivere senza disturbare gli altri degenti e di consentire al personale di assistere i malati senza disturbare gli altri 28