Cos´è l´IQA L´inquinamento atmosferico è un importante fattore di rischio per la salute umana. Al fine di comunicare alla popolazione in modo semplice ed immediato il livello qualitativo dell´aria che si respira, ARPA Emilia-Romagna ha deciso di definire un indice di qualità dell´aria (IQA) che rappresenti sinteticamente lo stato complessivo dell´inquinamento atmosferico La scelta degli inquinanti Gli inquinanti solitamente inclusi nella definizione degli indici di qualità dell´aria sono quelli che hanno effetti a breve termine, quali il monossido di carbonio (CO), il biossido di azoto (NO2), l´ozono (O3), il biossido di zolfo (SO2), il particolato (PTS, PM10 o PM2.5 a seconda delle dimensioni). Tale scelta, seppur discutibile, nasce dal fatto che gli indici sono formulati nell´ottica di dare indicazioni quotidiane alla popolazione per evitare proprio tali tipi di effetti (in genere di tipo cardiovascolare o respiratorio). Nel calcolo dell´indice per l´Emilia-Romagna si è deciso di includere solo il PM10, l´NO2 e l´O3 che tra gli inquinanti con effetti a breve termine sono quelli che nella nostra regione presentano le maggiori criticità. Sono stati invece esclusi il CO e l´SO2 che hanno conosciuto negli ultimi decenni una drastica diminuzione delle loro concentrazioni tanto da essere ormai stabilmente e ampiamente sotto ai limiti di legge. Come si calcola Una volta definiti gli inquinanti, i passaggi principali nella costruzione di un indice di qualità dell´aria : 1. Costruzione di una scala adimensionale (sottoindice) per ogni inquinante. 2. Costruzione di un indice sintetico unico, a partire dai sottoindici definiti per ogni inquinante. Il sottoindice per ogni inquinante viene definito dividendo la concentrazione misurata o prevista dell´inquinante considerato per il limite previsto dalla legislazione per la difesa della salute (nel caso di più limiti si sceglie il più basso) e moltiplicando per 100. La tabella sotto riporta i limiti che sono stati utilizzati per il calcolo dei tre sottoindici Passaggio successivo nella costruzione dell´indice è la definizione delle modalità di aggregazione dei diversi sottoindici. In linea con l´approccio adottato dalla maggior parte degli indici utilizzati a livello internazionale, si è scelto di definire il valore dell´indice sintetico come il valore del sottoindice peggiore. Le classi I valori dell´indice sono stati raggruppati in cinque classi con una ampiezza degli intervalli uniforme e pari a 50. L´adozione di un numero ridotto di classi è legata alle accuratezza raggiungibile dai modelli previsionali. La tabella seguente riporta le classi identificate con i corrispondenti intervalli di valori numerici e cromatismi. Quindi, un colore arancione, rosso o viola (corrispondente ad un valore dell´indice superiore a 100) indica che almeno uno degli inquinanti supera il limite di legge. Per quali aree del territorio regionale viene calcolato L´indice viene calcolato in aree chiamate agglomerati, ritenute dalla Comunità Europea per i livelli di pressione ambientale e di urbanizzazione che li caratterizzano degne di particolare attenzione. Tali agglomerati corrispondono in Emilia-Romagna in linea di massima ai capoluoghi di provincia e aree limitrofe con l´aggiunta delle aree di Imola, Faenza e dei due distretti ceramici di Modena e Reggio-Emilia. All´interno di tali ambiti i dati utilizzati per il calcolo dei valori misurati dell´indice sono quelli delle sole centraline appartenenti alla Rete Regionale di Monitoraggio. Il significato sanitario dell´indice Per costruire un indice di qualità dell´aria su basi scientifiche sarebbe necessario conoscere il rischio sanitario associato ad ogni possibile combinazione dei livelli degli inquinanti. Lo stato attuale delle conoscenze in ambito epidemiologico è tuttavia abbastanza lontano da tale obiettivo: difficoltà di tipo statistico e tossicologico rendono infatti problematica la conoscenza dell´effetto sia dei singoli inquinanti, sia delle varie combinazioni dei diversi inquinanti. Il numero e la definizione delle classi dell´indice sono determinati da esigenze di natura comunicativa, più che da motivazioni di tipo epidemiologico o tossicologico. La letteratura infatti non ha individuato una soglia di assenza di effetto per alcun inquinante, né intervalli di concentrazione all´interno dei quali si manifestino effetti sanitari specifici. Pertanto, si è scelto di comunicare lo stato della qualità dell´aria con una scala di criticità che rispecchia un rischio sanitario proporzionale ai livelli di inquinamento, senza però associare ai livelli stessi consigli specifici. RAPPORTO SINTETICO MENSILE IQA - Indice di Qualità dell'aria di Arpa Emilia-Romagna Febbraio 2009 RAPPORTO SINTETICO MENSILE IQA - Indice di Qualità dell'aria di Arpa Emilia-Romagna Febbraio 2009 RAPPORTO SINTETICO MENSILE IQA - Indice di Qualità dell'aria di Arpa Emilia-Romagna Febbraio 2009