Esercizio 1 CO2 heat capacity Secondo studi recenti, la capacità termica molare a P costante della CO2 è 36.33 J K −1 mol −1 a 0 ◦ C. Calcolare il calore scambiato, la variazione di entalpia e di entropia per un processo in cui 3.2 moli di CO2 sono riscaldate alla pressione costante di 1.6 atm e la loro temperatura passa da 263.15 K a 273.15 K. Di cosa sarebbe necessario tener conto nel caso di un riscaldamento che facesse variare la temperatura da 263.15 K a 363.15 K? Solution Ci ricordiamo che, assumendo che CP sia costante con T, ∆H = qp = CP ∆T = nCP,m ∆T Facendo i conti ∆H = qp = 3.2 · 36.33 · (273.15 − 263.15) = 1162.56 Ci ricordiamo poi che, per un riscaldamento a P J cost., assumendo un comportamento ideale del gas ∆S = CP ln Facendo i conti ∆S = 3.2 · 36.33 · ln CO2 T2 T1 273.15 = 4.34 263.15 J K −1 Nel caso di un riscaldamento che facesse variare la temperatura da 263.15 K a 363.15 K, occorrerebbe tener conto della dipendenza dalla T di CP . Esercizio 2 Dierenza energia libera da coe. di fugacità Il coeciente di fugacità di un certo gas a 275 K e 2.6 MPa è 0.63. Calcolare la dierenza della sua energia libera di Gibbs molare da quella di un gas ideale nello stesso stato. Solution Ci ricordiamo che, per un gas ideale µi = µ + RT ln(P/atm) mentre, per un gas reale µr = µ + RT ln(f /atm) Sottraendo membro a membro µr − µi = RT ln(f /atm) − RT ln(P/atm) = RT ln Il rapporto tra fugacità e pressione è appunto il coeciente di fugacità , γ= (f /atm) (P/atm) γ f . P Facendo i conti µr − µi = 8.314 · 275 · ln 0.63 = −1.1 kJ mol −1 Discussion La dierenza di potenziale chimico di un gas reale rispetto al gas ideale è contenuta nel coeciente di fugacità, γ. Il Problema chiede di calcolare la dierenza tra Gm reale e Gm ideale, quindi il segno è negativo. Esercizio 3 Diagramma di fase zolfo Facendo riferimento al seguente diagramma di fase dello zolfo: −4 descrivere le transizioni di fase che si osservano quando un campione di zolfo inizialmente a 2.5×10 atm e 363.15 K viene sottoposto al seguente ciclo: • a) riscaldamento isobarico a 723.15 K; • b) compressione isoterma a 500 atm; • c) rareddamento isobarico a 373.15 K; • −5 d) espansione isoterma a 2.5×10 atm. e) Disegnare qualitativamente il graco della curva di rareddamento (T vs. tempo) del sistema, nello stadio c del ciclo. f ) Indicare come variano i gradi di libertà del sistema durante gli stadi a e c. Solution Esercizio 4 Parametri Arrhenius decomposizione perossido di idrogeno La reazione di decomposizione del perossido di idrogeno è la seguente: H2 O2 −−→ H2 O + O2 La tabella seguente mostra come la costante cinetica di questa reazione varia con la temperatura. Temperatura (K) −1 Costante cinetica (s ) 295 4.93×10 305 −4 1.4×10 310 −3 2.36×10 320 −3 6.12×10 −3 Determinare l'energia di attivazione e il fattore preesponenziale di Arrhenius per questa reazione. Per farlo, occorre scrivere le eq. di Arrhenius, in forma logaritmica, a due temperature opportunamente scelte e sottrarre membro a membro. Come sono state scelte le due temperature? Discutere e giusticare la scelta. Solution Avendo i valori di due costanti cinetiche alle relative temperature, si possono scrivere le eq. di Arrhenius, in forma logaritmica e sottrarre membro a membro, ottenendo k1 Ea ln = k2 R 1 1 − T2 T1 , da cui, riarrangiando, si ottiene il valore dell'energia di attivazione k1 Ea = R ln k2 T1 T2 T1 − T2 . Quali temperature scegliere? In linea di principio, avendo calcolato la retta di interpolazione del graco scegliere i due punti che stanno meglio sulla retta. ln k vs. 1/T , si potrebbero D'altra parte, avendo i parametri della retta, non occorre davvero scegliere due punti. . . L'approccio un po' meno accurato, ma comunque accettabile e veloce, è quindi quello di scegliere i due punti più estremi dell'intervallo. Infatti, se anche questi punti non fossero ben collocati sulla retta (non è il presente caso), essi rappresentano meglio l'andamento complessivo del graco in quanto l'incertezza sui punti estremi all'intervallo ha un eetto minore sull'andamento della retta rispetto a punti interni all'intervallo. In altre parole, scegliere valori più centrali all'intervallo signica compiere un errore maggiore dato che l'incertezza su questi valori determina maggiormente una variazione della retta. Scegliamo quindi i seguenti valori: k1 = k2 = 4.93×10 −4 −1 s a 295 K, 6.12×10 −3 −1 s a 320 K. Il valore dell'energia di attivazione sarà quindi dato da 4.93 × 10−4 Ea = 8.314 · ln 6.12 × 10−3 Il fattore preesponenziale, A, 295 · 320 295 − 320 = 7.91 × 104 Ea usando una delle coppie di valori. T2 e −1 . può essere calcolato dall'eq. di Arrhenius in forma esponenziale, A = k2 e RT2 , Ad es., usando J mol k2 A = 6.12 × 10−3 · e 7.91×104 R·320 = 4.95 × 1010 s−1 . Esercizio 5 Applicando il metodo di Hückel al sistema π del perilene: si ottengono i seguenti autovalori dell'energia, Ek ,: α + 2.59β α + 2.18β α + 1.88β α + 1.59β α − 2.59β α + 1.53β α − 2.18β α + 1.0β α + 1.0β α + 1.0β α + 1.0β α − 1.88β α − 1.59β α − 1.53β α + 0.347β α − 1.0β α − 1.0β α − 1.0β α − 1.0β α − 0.347β Ordinare tali autovalori in ordine crescente di energia, disegnare lo schema dei livelli, numerare i livelli secondo la nomenclatura convenzionale e prevedere la congurazione elettronica dello stato fondamentale del sistema π del perilene. Calcolare l'energia di legame degli elettroni dei legami π , Eπ , l'energia di delocalizzazione e l'energia di formazione π , Ebf . La seguente matrice C contiene, lungo ogni colonna, gli autovettori del perilene nello stesso ordine degli autovalori riportati sopra. 0.14 0.12 0.17 0.32 0.34 0.32 0.17 0.12 0.14 0.24 0.32 0.17 0.12 0.14 0.24 0.14 0.12 0.17 0.32 0.34 −0.25 −0.18 −0.15 −0.14 −0.3 −0.14 −0.15 −0.18 −0.25 −0.37 0.14 0.15 0.18 0.25 0.37 0.25 0.18 0.15 0.14 0.3 −0.11 −0.21 −0.29 −0.33 0.0 0.33 0.29 0.21 0.11 0.0 −0.33 −0.29 −0.21 −0.11 0.0 0.11 0.21 0.29 0.33 0.0 −0.32 −0.17 0.0 0.24 0.1 0.24 0.0 −0.17 −0.32 −0.33 0.24 0.0 −0.17 −0.32 −0.33 −0.32 −0.17 0.0 0.24 0.1 −0.14 0.12 −0.17 0.32 −0.34 0.32 −0.17 0.12 −0.14 0.24 −0.32 0.17 −0.12 0.14 −0.24 0.14 −0.12 0.17 −0.32 0.34 0.21 0.33 0.29 0.11 0.0 −0.11 −0.29 −0.33 −0.21 0.0 −0.11 −0.29 −0.33 −0.21 0.0 0.21 0.33 0.29 0.11 0.0 0.25 −0.18 0.15 −0.14 0.3 −0.14 0.15 −0.18 0.25 −0.37 −0.14 0.15 −0.18 0.25 −0.37 0.25 −0.18 0.15 −0.14 0.3 0.0 0.0 0.0 0.0 −0.35 −0.35 0.0 0.35 0.35 0.0 0.35 0.0 −0.35 −0.35 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.35 0.37 0.37 0.0 −0.37 −0.27 0.1 0.0 0.1 0.1 0.0 0.1 0.0 0.1 0.1 0.0 −0.37 −0.37 0.0 0.37 0.27 0.0 0.0 0.0 0.0 −0.18 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.44 0.35 0.0 −0.44 0.0 0.35 0.44 0.0 −0.26 0.1 −0.34 −0.44 −0.1 0.24 −0.1 −0.44 −0.34 0.1 0.44 0.1 0.0 0.0 −0.1 0.0 −0.1 0.0 0.0 0.1 0.14 −0.11 0.21 −0.29 0.33 0.0 −0.33 0.29 −0.21 0.11 0.0 −0.33 0.29 −0.21 0.11 0.0 −0.11 0.21 −0.29 0.33 0.0 0.32 −0.17 0.0 0.24 0.1 0.24 0.0 −0.17 0.32 −0.33 −0.24 0.0 0.17 −0.32 0.33 −0.32 0.17 0.0 −0.24 0.1 0.21 −0.33 0.29 −0.11 0.0 0.11 −0.29 0.33 −0.21 0.0 −0.11 0.29 −0.33 0.21 0.0 −0.21 0.33 −0.29 0.11 0.0 −0.33 −0.11 0.29 0.21 0.0 −0.21 −0.29 0.11 0.33 0.0 −0.21 −0.29 0.11 0.33 0.0 −0.33 −0.11 0.29 0.21 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.35 −0.35 0.0 0.35 −0.35 0.0 −0.35 0.0 0.35 −0.35 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.35 0.37 −0.37 0.0 0.37 −0.27 0.1 0.0 0.1 0.1 0.0 0.1 0.0 0.1 0.1 0.0 0.37 −0.37 0.0 0.37 −0.27 0.0 0.0 0.0 0.0 0.18 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.44 −0.35 0.0 0.44 0.0 −0.35 0.44 0.0 −0.26 −0.1 −0.34 0.44 −0.1 −0.24 −0.1 0.44 −0.34 −0.1 0.44 −0.1 0.0 0.0 −0.1 0.0 −0.1 0.0 0.0 −0.1 0.14 Identicare e disegnare approssimativamente l'orbitale molecolare ad energia più bassa e gli orbitali di frontiera. Svolgimento Per ordinare gli autovalori è suciente aggiungere un numero ordinale alla lista: −0.33 0.11 0.29 −0.21 0.0 0.21 −0.29 −0.11 0.33 0.0 −0.21 0.29 0.11 −0.33 0.0 0.33 −0.11 −0.29 0.21 0.0 1 α + 2.59β 2 α + 2.18β 3 α + 1.88β 4 α + 1.59β 20 α − 2.59β 5 α + 1.53β 19 α − 2.18β 6 α + 1.β α + 1.β 7 8 α + 1.β 9 α + 1.β 18 α − 1.88β 17 α − 1.59β 16 α − 1.53β 10 α + 0.347β α − 1.β 15 14 α − 1.β α − 1.β 13 12 α − 1.β 11 α − 0.347β Eπ = 20α + 28.25β . delocalizzazione, Edeloc = Eπ − 10(2α + 2β) = 8.25β . formazione dei legami π , Ebf = Eπ − 20α = 28.25β . La somma delle energie L'energia di L'energia di L'orbitale ad energia più bassa corrisponde ovviamente all'autovettore n. 1 in cui tutti i coecienti hanno lo stesso segno. Gli orbitali di frontiera sono quelli con energia: α+0.347β e α−0.347β che corrispondono, rispettivamente, all'autovettore n. 15 (HOMO) e n. 20 (LUMO) nell'ordine originale. Questi due orbitali hanno gli stessi coecienti ma alcuni segni sono opposti. Nell'orbitale 15 ci sono 8 coppie di nuclei contigui in cui l'orbitale ha lo stesso segno mentre nell'orbitale 20 le coppie sono solo 6 e quindi c'è meno legame e l'energia è un po' più alta. La forma dell'orbitale HOMO è indicata in questa gura Come indica l'autovettore n. 15, le ampiezze dell'orbitale formano 8 coppie di nuclei. Le ampiezze sono identiche tra le 4 coppie più esterne e tra le 4 più interne mentre l'ampiezza è nulla sui nuclei 5, 10, 15 e 20. Il LUMO ha gli stessi valori di ampiezze dell'HOMO ma con cambi di segno più frequenti. Come indica l'autovettore n. 20, le ampiezze dell'orbitale formano solo 6 coppie di nuclei e quindi la caratteristica di legame di questo orbitale è minore.