Il mercato del lavoro a Bologna nel 2014 Marzo 2015 __________________________________________________________________ Capo Dipartimento Programmazione: Gianluigi Bovini Direttore Settore Statistica: Franco Chiarini Redazione: Paola Ventura, Stefano Venuti Mappe tematiche: Fabrizio Dell’Atti Le elaborazioni sono state effettuate sui dati ISTAT relativi all’indagine continua sulle forze di lavoro riferiti alla media 2014. INDICE pag. 2 '' 3 Nel 2014 in Emilia-Romagna tasso di attività stabile '' 5 A Bologna nel 2014 tasso di attività totale in ripresa '' 6 Bologna e Firenze in testa alla graduatoria nazionale del tasso di attività totale, maschile e femminile '' 7 L’occupazione in Italia: oltre 88.000 occupati in più nel 2014 Anche nel 2014 l’Emilia-Romagna rimane al secondo posto nella graduatoria del tasso di occupazione totale '' 9 '' 10 Nella città metropolitana di Bologna tasso di occupazione in aumento nel 2014 '' 11 I tassi di occupazione nelle diverse fasce d’età nel 2014 Prosegue il calo del tasso di occupazione giovanile, mentre continua l’aumento di quello della fascia di età 55-64 '' 12 '' 13 Nel 2014 Bologna perde il primato del tasso di occupazione femminile tra le principali province italiane '' 14 La struttura dell’occupazione a Bologna Il tasso di disoccupazione '' 15 167.000 disoccupati in più in Italia nel 2014 '' 17 L’Emilia-Romagna risale al quinto posto nella graduatoria crescente del tasso di disoccupazione totale '' 18 A Bologna disoccupazione in sensibile calo nel 2014 '' 19 In calo del 7% la disoccupazione fra i ragazzi tra i 15 e i 24 anni '' 20 Diminuisce la disoccupazione in tutte le fasce d’età '' 21 Bologna sale al secondo posto tra le principali province italiane per minor tasso di disoccupazione '' 22 Dati di sintesi sulla situazione occupazionale a Bologna nel 2014 '' 23 La rilevazione campionaria sulle forze di lavoro: 2.500 famiglie intervistate in provincia di Bologna Glossario Il tasso di attività Il tasso di occupazione La rilevazione campionaria sulle forze di lavoro: 2.500 famiglie intervistate in provincia di Bologna I dati utilizzati per l’analisi sono tratti dalla rilevazione continua sulle forze di lavoro dell’Istat relativa all’anno 2014. Trattasi di una rilevazione campionaria e rappresenta la principale fonte di informazione statistica sul mercato del lavoro italiano. Le informazioni rilevate presso la popolazione costituiscono la base sulla quale vengono derivate le stime ufficiali degli occupati e dei disoccupati, oltre ad altri importanti indicatori. La rilevazione è progettata per garantire stime trimestrali a livello regionale e stime provinciali in media d’anno ed è svolta in maniera continuativa sulle 13 settimane del trimestre. Ogni trimestre la rilevazione raccoglie informazioni su circa 65.000 famiglie (pari a circa 130 mila individui) residenti in 1.260 comuni distribuiti in tutte le province del territorio nazionale. Le famiglie intervistate nel 2014 nella provincia di Bologna sono state circa 2.500. Tutti i comuni capoluoghi di provincia o con popolazione superiore ad una soglia per ciascuna provincia sono presenti nel campione in modo permanente; gli altri entrano nel campione attraverso un meccanismo di selezione casuale. Per ciascun comune viene estratto dalla lista anagrafica un campione casuale semplice di famiglie che vengono successivamente intervistate. La popolazione di riferimento è costituita da tutti i componenti delle famiglie di cittadinanza italiana e straniera che risultano iscritti nelle anagrafi comunali. In occasione della diffusione dei dati medi 2014 l’Istat ha provveduto a ricalcolare le serie storiche a partire dal 2002 fino al 2013, a seguito della ricostruzione della popolazione comunicata il 14 gennaio 2015. 2 Glossario Forze di lavoro: comprendono le persone occupate e quelle disoccupate. Occupati: comprendono le persone di 15 anni e più che nella settimana di riferimento: - hanno svolto almeno un’ora di lavoro in una qualsiasi attività che preveda un corrispettivo monetario o in natura; - hanno svolto almeno un’ora di lavoro non retribuito nella ditta di un familiare nella quale collaborano abitualmente; persone con attività lavorativa). - sono assenti dal lavoro (ad esempio, per ferie o malattia). I dipendenti assenti dal lavoro sono considerati occupati se l’assenza non supera tre mesi, oppure se durante l’assenza continuano a percepire almeno il 50 per cento della retribuzione. Gli indipendenti assenti dal lavoro, ad eccezione dei coadiuvanti familiari, sono considerati occupati se, durante il periodo di assenza, mantengono l’attività. I coadiuvanti familiari sono considerati occupati se l’assenza non supera tre mesi. Disoccupati: comprendono le persone non occupate tra i 15 e i 74 anni che: - hanno effettuato almeno un’azione attiva di ricerca di lavoro nelle quattro settimane che precedono la settimana di riferimento e sono disponibili a lavorare (o ad avviare un’attività autonoma) entro le due settimane successive; - oppure, inizieranno un lavoro entro tre mesi dalla settimana di riferimento e sarebbero disponibili a lavorare (o ad avviare un’attività autonoma) entro le due settimane successive, qualora fosse possibile anticipare l’inizio del lavoro. Tasso di attività: rapporto tra le persone appartenenti alle forze di lavoro e la corrispondente popolazione di riferimento (15-64 anni) . Tasso di inattività: rapporto tra le persone non appartenenti alle forze di lavoro e la corrispondente popolazione di riferimento. Tasso di occupazione: rapporto tra gli occupati e la corrispondente popolazione di riferimento. Tasso di disoccupazione: rapporto tra le persone in cerca di occupazione e le corrispondenti forze di lavoro. 3 Il tasso di attività Nel 2014 in Emilia-Romagna tasso di attività stabile Sulla base dei dati ISTAT tratti dall’indagine campionaria sulle forze di lavoro, nel 2014 a livello nazionale il tasso di attività è risultato pari al 63,9%, in aumento di oltre mezzo punto percentuale rispetto al 2013. Tutte le ripartizioni fanno segnare variazioni positive; significativo l’incremento (+1,3%) per quanto riguarda l’Italia centrale trainata dalla componente femminile in aumento del +1,8%. Tasso di attività (15-64 anni) per sesso e ripartizione geografica nel 2014 Ripartizioni geografiche Valori % Differenze % su 2013 Tasso di attività (15-64 anni) per regione Anno 2014 (dati in percentuale) Valle d'Aosta 72,8 Trentino Alto Adige 72,5 Emilia-Romagna 72,4 Toscana 71,2 Lombardia 70,7 Piemonte 70,5 Marche 69,6 Veneto 69,0 Umbria 69,0 Maschi e femmine 68,7 Femmine Maschi e femmine Friuli-Venezia Giulia Maschi Maschi Femmine Liguria 68,3 Totale 63,9 73,6 54,4 0,6 0,3 0,8 Lazio Nord 70,5 78,0 63,0 0,4 0,4 0,5 Italia Nord-ovest 70,5 77,8 63,1 0,5 0,4 0,5 Nord-est 70,6 78,3 62,8 0,3 0,3 0,3 Centro 68,9 76,6 61,4 1,3 0,9 1,8 Sardegna Mezzogiorno 52,8 66,2 39,6 0,4 0,0 0,7 Molise Tra le regioni italiane l’Emilia-Romagna, con un tasso di attività stabile al 72,4%, perde nel 2014 il primato, passando al terzo posto preceduta dal Trentino Alto Adige (72,5%) e dalla Valle d’Aosta (72,8%). E’ invece il Lazio la regione con il maggior incremento; passa infatti dal 65,7% del 2013 al 67,3% nel 2014. 5 67,3 63,9 Abruzzo 61,9 59,9 57,3 Basilicata 55,5 Puglia 53,8 Calabria 51,5 Sicilia 50,3 Campania 50,2 20,0 40,0 60,0 80,0 A Bologna nel 2014 tasso di attività totale in ripresa Italia Tasso di attività totale (15-64 anni) Emilia Romagna Italia Tasso di attività maschile (15-64 anni) Emilia Romagna 2014 73,6 79,5 81,1 2014 63,4 2013 72,4 74,2 63,5 72,7 73,7 2012 78,8 79,5 0,0 20,0 40,0 60,0 54,4 2014 65,4 68,5 53,6 2013 66,2 69,1 73,7 2012 78,8 79,0 53,4 2012 66,6 68,6 51,4 72,8 71,6 73,0 2011 71,4 72,7 2010 78,3 78,2 62,0 2010 Bologna 73,3 2013 62,1 2011 2011 65,0 67,9 73,1 80,0 Emilia Romagna Bologna Bologna 63,9 72,4 74,7 Italia Tasso di attività femminile (15-64 anni) 78,4 78,4 0,0 20,0 40,0 60,0 80,0 51,1 2010 64,5 67,1 0,0 20,0 40,0 60,0 80,0 Nel 2014 nell’area metropolitana bolognese il tasso di attività totale si mantiene su valori molto elevati (74,7%) e in salita di mezzo punto percentuale rispetto al 2013; viene così confermata la tendenza al rialzo registrata nel quinquennio. L’aumento è trainato dal tasso di attività maschile, che passa dal 79,5% del 2013 all’81,1% del 2014, mentre quello femminile risulta in leggera diminuzione (dal 69,1% al 68,5%). Il dato bolognese si mantiene inoltre al di sopra di quello regionale (72,4% nel 2014) e in misura più sensibile di quello nazionale (63,9%), superandolo di quasi 11 punti percentuali. 6 Bologna e Firenze in testa alla graduatoria nazionale del tasso di attività totale, maschile e femminile Tasso di attività maschile (15-64 anni) nelle principali province Anno 2014 (dati in percentuale) Tasso di attività (15-64) anni nelle principali province Anno 2014 (dati in percentuale) Tasso di attività femminile (15-64 anni) nelle principali province Anno 2014 (dati in percentuale) Firenze 74,8 Bologna Bologna 74,7 Firenze 79,2 Bologna Milano 78,9 Milano Milano 72,6 81,1 Firenze 70,6 68,5 66,4 Verona 71,0 Verona 77,9 Torino 64,1 Torino 70,6 Torino 77,2 Verona 64,1 Roma 77,2 Genova 61,8 76,3 Roma 61,7 Roma 69,3 Genova 68,0 Venezia Venezia 67,4 Genova Bari Bari 56,8 Messina 58,5 Bari 70,7 Messina 53,3 Venezia 74,4 43,2 Messina 65,3 41,7 Napoli 49,2 Napoli 63,5 Napoli Catania 48,3 Catania 62,9 Palermo 34,1 Palermo 48,2 Palermo 62,8 Catania 34,1 20,0 40,0 60,0 80,0 100,0 20,0 40,0 60,0 80,0 100,0 20,0 35,6 40,0 60,0 80,0 100,0 Nel 2014 Bologna perde il primato tra le principali province italiane per tasso di attività totale e femminile, cedendo il posto a Firenze. Risulta invece largamente in testa nella graduatoria del tasso di attività maschile (81,1%), seguita in questo caso da Firenze. Nell’area metropolitana bolognese l’aumento del tasso di attività maschile (+1,6% rispetto al 2013) ed il calo di quello femminile (-0,6%) hanno accentuato la forbice fra i due generi (quasi 13 punti percentuali). Fanalini di coda della graduatoria le province del Sud, dove in particolare il tasso di attività femminile rimane ampiamente sotto il 45%. 7 Il tasso di occupazione L’occupazione in Italia: oltre 88.000 occupati in più nel 2014 Tasso di occupazione totale per provincia (valori percentuali) Se nel 2013 il calo dell’occupazione rispetto all’anno precedente era stato di otre 375.000 unità, nel 2014 invece l’occupazione cresce lievemente: 88.000 occupati in più. A livello nazionale il numero di persone occupate nel 2014 è pari a circa 22,3 milioni, in aumento dello 0,4% rispetto al 2013. Il tasso di occupazione sale dal 55,5% al 55,7%. L’Italia continua ad essere caratterizzata da notevoli disuguaglianze territoriali. Tra le province il cui tasso supera il 65% troviamo quasi tutte quelle dell’Emilia-Romagna, ad eccezione di Piacenza (64,4%), Ferrara (63,3%) e Rimini (61,4%). Come evidenzia molto bene la mappa, sono le province del sud a registrare i tassi di occupazione più bassi. 9 Complessivamente la regione con il più elevato livello di occupazione anche nel 2014 è il TrentinoAlto Adige, mentre il primato negativo spetta alla Sicilia. Anche nel 2014 l’Emilia-Romagna rimane al secondo posto nella graduatoria del tasso di occupazione totale Tasso di occupazione (15-64 anni) totale per regione Anno 2014 (dati in percentuale) 80,0 68,3 66,3 66,2 64,9 63,8 63,7 63,1 62,4 62,4 61,0 60,7 60,0 58,8 55,7 53,9 48,6 48,5 47,2 42,1 40,0 39,3 39,2 39,0 Sicilia Campania Calabria Puglia Basilicata Molise Sardegna Abruzzo ITALIA Lazio Liguria Umbria Piemonte Marche Friuli-Venezia Giulia Veneto Toscana Lombardia Valle d'Aosta Emilia-Romagna Trentino Alto Adige 20,0 L’Emilia-Romagna rimane stabile al secondo posto (con il 66,3%) nella graduatoria regionale del tasso di occupazione. Il primato spetta ancora una volta al Trentino-Alto Adige con il 68,3%, anche se in leggera diminuzione rispetto al 2013 (68,4%). Sono invece le Marche a far segnare l’incremento annuo più elevato: dal 61,1% del 2013 al 62,4%. Sono tutte al Sud le regioni con i livelli di occupazione più bassi: si tratta della Sicilia (39%, in diminuzione rispetto al 39,3% del 2013), della Campania (39,2% contro il 39,7%) e della Calabria (in aumento al 39,3%). 10 Nella città metropolitana di Bologna occupazione in aumento nel 2014 Tasso di occupazione (15-64 anni) totale Italia Tasso di occupazione (15-64 anni) maschile Italia Emilia Romagna Emilia Romagna 64,7 73,5 76,2 55,7 66,2 68,0 2013 67,5 68,6 2012 67,8 69,5 2011 67,3 74,8 74,5 2011 67,3 69,1 2010 67,5 74,7 75,2 2010 73,7 73,5 56,8 2010 0,0 20,0 40,0 60,0 59,1 62,7 46,5 2013 59,7 63,1 66,3 56,8 2011 2014 64,7 72,9 73,1 80,0 0,0 20,0 40,0 60,0 80,0 Bologna 46,8 2014 56,6 2012 Emilia Romagna 66,3 69,3 55,5 2013 Italia Bologna Bologna 2014 Tasso di occupazione (15-64 anni) femminile 47,1 2012 61,4 63,9 46,5 60,9 64,6 46,1 60,0 63,1 0,0 20,0 40,0 60,0 80,0 Lievi segnali di ripresa del mercato del lavoro nella Città metropolitana di Bologna. Nel 2014 gli occupati sono complessivamente 444.036, in aumento, rispetto al 2013, di quasi 6.500 unità pari al +1,5%. L’incremento degli occupati maschi (+8.159 unità pari al +3,5%) ha compensato la diminuzione delle donne lavoratrici (-1.705 unità pari al -0,8%). A Bologna il tasso di occupazione sale significativamente nel 2014 passando dal 68% al 69,3%, con un incremento dell’1,3%. Questo aumento è imputabile al forte rialzo del tasso di occupazione maschile cresciuto in un anno di oltre tre punti percentuali. Per contro il tasso di occupazione femminile risulta invece in contrazione: dal 63,1% del 2013 al 62,7% del 2014. In leggerissima ripresa sia il dato a livello regionale (66,3%) che quello nazionale (55,7%); per quest’ultimo a fronte di una stabilità dell’indicatore per gli uomini sale il tasso femminile (46,8%). 11 I tassi di occupazione nelle diverse fasce d’età nel 2014 Tasso di occupazione nella Città metropolitana di Bologna di Bologna per fasce d'età nel 2014 93,0 MASCHI 83,8 FEMMINE 57,9 70,0 69,4 75,1 81,1 93,0 71,4 80,0 80,5 75,8 90,0 87,0 100,0 TOTALE 46,9 60,0 50,0 12,5 20,0 19,4 30,0 16,1 40,0 10,0 0,0 15-24 anni 25-34 anni 35-44 anni 45-54 anni 55-64 anni L’analisi del tasso di occupazione riferito alle diverse classi d’età mostra anche per il 2014 un’ampia forbice tra le classi centrali e quelle più giovani e più adulte. Il tasso si mantiene infatti sotto il 20% per la fascia di età 15-24 anni (anche se in aumento al 16,1% dal 14,2% del 2013), tocca l’87% per la classe centrale 35-44 e sale a quasi il 58% per la classe 55-64 anni. 12 Prosegue il calo del tasso di occupazione giovanile, mentre continua l’aumento di quello della fascia di età 55-64 anni Tasso di occupazione nella Città metropolitana di Bologna 55 - 64 anni Tasso di occupazione nella Città metropolitana di Bologna 18-29 anni TOTALE 100,0 MASCHI 100,0 FEMMINE 90,0 TOTALE 90,0 30,0 30,0 20,0 20,0 10,0 10,0 62,6 50,7 53,1 44,7 49,0 39,8 43,9 45,1 37,0 40,0 31,1 50,0 37,6 44,6 40,0 37,6 41,1 45,7 42,7 60,0 39,7 51,2 48,7 50,0 52,5 45,1 50,0 48,8 54,3 44,6 60,0 49,4 FEMMINE 46,9 70,0 57,9 70,0 39,9 80,0 69,4 MASCHI 80,0 0,0 0,0 2010 2011 2012 2013 2010 2014 2011 2012 2013 2014 Prosegue anche nel 2014 il calo del tasso di occupazione giovanile. L’occupazione nella fascia fra i 18 e i 29 anni è diminuita infatti nell’area metropolitana bolognese dal 42,7% del 2013 al 41,1% del 2014. A differenza del 2013 a pagarne il maggior prezzo sono le donne, il cui tasso di occupazione risulta in diminuzione di oltre otto punti percentuali (dal 45,7% al 37,6%); aumenta invece quello maschile passato dal 39,7% al 44,6%. Continua l’influenza delle nuove normative pensionistiche sui livelli di occupazione della fascia d’età compresa tra i 55 e i 64 anni, dove il tasso di occupazione nel 2014 è ulteriormente aumentato dal 50,7% al 57,9%. L’analisi per genere evidenzia che sia il tasso maschile (dal 62,6% al 69,4%) che quello femminile (dal 39,9% al 46,9%) risultano in forte crescita. 13 Nel 2014 Bologna perde il primato del tasso di occupazione femminile tra le principali province italiane Tasso di occupazione (15-64 anni) maschile nelle principali province Anno 2014 (dati in percentuale) Tasso di occupazione (15-64 anni) totale nelle principali province Anno 2014 (dati in percentuale) Bologna Firenze 69,3 Bologna 76,2 Firenze 68,8 Verona 75,1 Bologna Verona 67,5 Firenze Milano 66,4 Milano 61,4 Roma 61,3 Roma Genova 61,0 Torino Venezia 60,9 Genova 41,4 Catania 37,0 Palermo 36,9 0,0 20,0 40,0 70,1 80,0 67,3 Roma 54,4 67,0 Venezia Bari 40,0 60,0 32,5 31,3 Catania 48,9 20,0 51,8 Messina 49,4 0,0 59,8 55,2 50,5 Palermo 60,0 60,6 Verona Genova 51,9 Napoli 62,7 Milano 55,5 57,9 Catania 64,5 Torino 68,5 Messina 38,9 Napoli 72,2 Bari 45,1 Messina 73,3 Venezia Torino Bari Tasso di occupazione femminile (15-64 anni) nelle principali province Anno 2014 (dati in percentuale) 80,0 27,6 Palermo 25,3 Napoli 25,1 0,0 20,0 40,0 60,0 Le principali province del Centro-Nord mantengono anche nel 2014 tassi di occupazione sensibilmente superiori alla media nazionale: tra queste Bologna conserva la prima posizione con un valore elevato (69,3%) e in aumento dell’1,3% rispetto al 2013. Bologna perde invece il primato nella graduatoria del tasso di occupazione femminile (62,7%; era al 63,1 nel 2013) a favore di Firenze, mentre risale al primo in quello maschile (76,2%) in aumento di oltre tre punti percentuali rispetto all’anno precedente. 14 80,0 La struttura dell’occupazione a Bologna L’occupazione a Bologna nel 2014 (complessivamente 444 mila persone) si caratterizza per la presenza di 75 lavoratori dipendenti e 25 autonomi ogni 100 occupati. In relazione al settore di attività economica l’industria (con un aumento di quasi 12.500 occupati rispetto al 2013 pari al +11,1%) dà lavoro a 124.000 persone, pari al 27,9% dell’occupazione provinciale. Di queste, 82 su 100 sono lavoratori dipendenti. Occupati totali per settore di attività economica nella Città metropolitana di Bologna nel 2014 1,6% 27,9% Agricoltura Industria Servizi Nei servizi, dove lavorano la maggior parte degli occupati (70,5% pari a 313.000 persone), si assiste invece nel 2014 ad un calo dello 0,5% pari a circa 1.500 persone in meno. 70,5% In questo ambito i lavoratori dipendenti sono 74 ogni 100 occupati. Se si considera l’industria in senso stretto (che esclude il comparto delle costruzioni) il suo peso sul totale è pari al 23,3%. In questo ambito i dipendenti sono oltre il 90%. L’agricoltura riveste da un punto di vista occupazionale un ruolo ormai residuale, occupando l’1,6% degli addetti; di questi il 27,4% è costituito da lavoratori dipendenti e il 72,6% da autonomi. 15 Il tasso di disoccupazione 167.000 disoccupati in più in Italia nel 2014 Tasso di disoccupazione totale per provincia (valori percentuali) 17 Nel 2014 continua la crescita della disoccupazione italiana con un aumento di 167.000 unità (+5,5%). Complessivamente i disoccupati a livello nazionale sono risultati 3.236.000. Il tasso di disoccupazione a livello nazionale sale al 12,7% in confronto al 12,1% di un anno prima. Cala invece il numero delle persone in cerca di occupazione sia a livello regionale (-501 unità pari al -0,3%) che soprattutto provinciale (-5.322 pari al -13,7%). Nel 2014 sono ben 17 le province con un tasso di disoccupazione superiore al 20%. Il tasso più elevato è stato raggiunto nella provincia sarda di Medio Campidano (27,9%), seguita da Cosenza (27,8%). Il tasso più basso è stato invece registrato dalla provincia di Bolzano (4,4%), seguita da Verona (4,9%), Cuneo (5,3%), Trieste e Reggio Emilia (entrambe al 6,6%). Fra le regioni è il Trentino-Alto Adige (con il 5,7%) quella con il più basso livello di disoccupazione. L’Emilia-Romagna risale al quinto posto nella graduatoria crescente del tasso di disoccupazione totale Tasso di disoccupazione totale per regione Anno 2014 (dati in percentuale) 25,0 21,5 21,7 22,2 23,4 18,6 20,0 14,7 15,2 8,0 8,2 8,3 8,9 7,5 Friuli-Venezia Giulia Lombardia Emilia-Romagna Valle d'Aosta 10,0 Veneto 15,0 10,1 10,1 10,8 11,3 11,3 12,5 12,6 12,7 5,7 5,0 Calabria Sicilia Campania Puglia Sardegna Molise Basilicata ITALIA Abruzzo Lazio Umbria Piemonte Liguria Toscana Marche Trentino Alto Adige 0,0 Nel 2014 l’Emilia-Romagna risale dalla sesta alla quinta posizione nella graduatoria regionale del tasso di disoccupazione; il valore di questo indicatore risulta inoltre in leggero calo nella nostra regione rispetto al 2013 (dal 8,4% all’8,3%). Stabile in quarta posizione, per quanto riguarda il tasso di disoccupazione maschile (7,3% come nel 2013) e quinta, in miglioramento di una posizione, per quanto concerne il tasso di disoccupazione femminile, sceso leggermente al 9,5%. 18 A Bologna disoccupazione in sensibile calo nel 2014 Tasso di disoccupazione totale Italia Emilia Romagna Italia Tasso di disoccupazione maschile Emilia Romagna 11,9 2014 8,3 2014 7,3 7,8 6,9 7,5 2011 9,5 2011 4,4 4,6 8,4 6,3 4,8 7,5 2010 5,6 9,6 2010 4,6 4,9 5,0 11,8 2012 6,3 6,8 8,4 0,0 9,6 8,6 9,8 2012 5,2 4,7 2010 13,1 2013 7,3 7,8 10,7 7,0 6,8 2011 9,5 8,4 11,5 2013 8,4 8,2 2012 13,8 5,9 12,1 2013 6,9 5,9 4,1 10,0 Emilia Romagna Bologna 12,7 7,0 Italia Bologna Bologna 2014 Tasso di disoccupazione femminile 15,0 0,0 5,0 10,0 15,0 0,0 5,0 10,0 15,0 Qualche segnale positivo per la disoccupazione nella Città metropolitana di Bologna. Il tasso, dopo il picco raggiunto nel corso del 2013 (8,2%) risulta in notevole contrazione fermandosi al 7%. L’analisi per genere evidenzia un forte calo nell’ultimo anno soprattutto della disoccupazione maschile passata dal 7,8% nel 2013 al 5,9% del 2014, mentre quella femminile (8,4%) si riduce di due soli decimi di punto. Ancora una volta la disoccupazione bolognese risulta inferiore a quella nazionale (12,7%), che su base annua risulta ancora in aumento; sostanzialmente stabile la media regionale (8,4% nel 2013 e 8,3% nel 2014). 19 In calo del 7% la disoccupazione fra i ragazzi tra i 15 e i 24 anni Tasso di disoccupazione nella Città metropolitana di Bologna per fasce d'età nel 2014 Anche se su valori decisamente elevati, finalmente assistiamo ad un cambio di tendenza nell’evoluzione del tasso di disoccupazione nella fascia d’età dei più giovani. Nella classe compresa tra i 15 i 24 anni il valore passa dal 46,3% al 39,3% grazie al forte calo del tasso maschile. Nelle fasce successive, il dato complessivo si ridimensiona rapidamente e per gli ultra 34enni risulta pari al 4,8% a fronte dell’8,5% raggiunto a livello nazionale. Se approfondiamo l’analisi per genere notiamo come nella fascia d’età più giovane il tasso di disoccupazione femminile risulti significativamente più alto (46,5%), così come nella fascia d’età 35 anni e oltre. Il livello cambia tra i 25 e i 34 anni dove le donne fanno segnare un livello di disoccupazione minore rispetto agli uomini. 60,0 50,0 FEMMINE 34,1 40,0 MASCHI 39,3 45,0 TOTALE 46,5 55,0 35,0 30,0 25,0 6,5 3,4 5,0 4,8 10,0 7,8 8,5 15,0 9,2 20,0 0,0 15-24 anni 25-34 anni 35 anni e più 20 Diminuisce la disoccupazione in tutte le fasce d’età Tasso di disoccupazione per sesso e classe di età nella Città metropolitana di Bologna Tasso di disoccupazione nella Città metropolitana di Bologna nel 2014 18-29 anni 40,0 Anni 15-24 anni 2013 2014 46,3 39,3 2013 2014 53,1 34,1 Maschi 8,6 4,6 9,2 3,4 2013 2014 36,1 46,5 Femmine 10,1 6,8 7,8 6,5 24,9 20,6 20,8 12,3 12,5 11,2 11,9 16,9 17,1 17,0 16,9 20,0 26,0 Femmine 22,3 Maschi 30,0 24,0 29,3 Totale 10,0 0,0 2010 2011 2012 2013 10,0 Totale Maschi 6,5 6,8 3,4 4,8 5,6 4,6 5,6 5,0 4,4 3,6 3,3 3,0 3,1 2,3 2,7 5,0 0,0 2010 2011 2012 2013 15-29 anni Maschi e femmine 9,3 5,6 25,4 8,5 4,8 24,0 18-29 15 anni anni e oltre 24,9 24,0 8,2 7,0 30,3 22,3 29,3 22,3 7,8 5,9 20,6 26,0 20,6 26,0 8,6 8,4 2014 Tasso di disoccupazione nella Città metropolitana di Bologna nel 2014 35 anni e oltre Femmine 25-34 35 anni anni e oltre 2014 Il tasso di disoccupazione in provincia di Bologna, disaggregato per fasce d’età, evidenzia anche per i giovani tra i 18 e 29 anni un leggero miglioramento. L’anno 2014 si chiude con un 24% (31,4% a livello nazionale), segnando un valore in diminuzione di quasi un punto percentuale rispetto all’anno precedente. Ma mentre il tasso maschile passa dal 29,3% del 2013 al 22,3% del 2014, per le donne assistiamo ad un ulteriore e consistente aumento (dal 20,6% al 26%). Tendenze analoghe si registrano per le persone in età da 35 anni in su il cui dato risulta nel 2014 in miglioramento (dal 5,6% del 2013 al 4,8%). L’analisi per genere evidenzia per questa fascia d’età come le donne nell’ultimo anno abbiano invece leggermente migliorato la propria situazione, ma mai quanto quella maschile il cui tasso di disoccupazione cala dell’1,2% portandosi su valori fatti segnare alla fine del 2011. 21 Bologna sale al secondo posto tra le principali province italiane per minor tasso di disoccupazione Tasso di disoccupazione maschile nelle principali province Anno 2014 (dati in percentuale) Tasso di disoccupazione totale nelle principali province Anno 2014 (dati in percentuale) Verona Verona 4,9 Bologna Firenze 8,4 Venezia 9,4 Genova Catania Bari Messina Palermo 23,2 Napoli 24,6 0,0 10,0 Genova 11,0 20,0 30,0 Venezia 11,4 Roma 11,7 19,4 20,2 24,5 Messina 25,0 21,8 Palermo Napoli 21,9 Napoli 20,0 30,0 18,9 Bari Palermo 10,0 13,3 Catania 17,9 0,0 10,6 Torino 12,6 Messina 22,1 8,5 8,3 Catania 20,4 8,5 Milano Bari 19,2 Firenze Milano Torino 12,9 8,4 7,9 9,7 6,7 Bologna Venezia Roma 11,3 Torino 7,1 Genova 10,1 Roma Verona 5,9 Firenze 7,7 Milano 3,5 Bologna 7,0 Tasso di disoccupazione femminile nelle principali province Anno 2014 (dati in percentuale) 25,7 29,3 0,0 10,0 20,0 30,0 Nel 2014 Bologna con un 7% scala due posizioni, passando dal quarto al secondo posto nella graduatoria del tasso di disoccupazione tra le principali province italiane, a una certa distanza da Verona (4,9%). L’area bolognese è preceduta da Verona anche per quanto riguarda il tasso di disoccupazione maschile e femminile. 22 Dati di sintesi sulla situazione occupazionale a Bologna nel 2014 Occupati per settore di attività economica e posizione nella Citta metropolitana di Bologna nel 2014 Agricoltura Occupati per genere nella Citta metropolitana di Bologna nel 2014 Maschi Femmine Totale Occupati 242.549 201.487 444.036 Industria di cui: in senso stretto (escluse le costruzioni) Costruzioni Servizi Totale 23 Dipendenti Indipendenti Totale Dipendenti Indipendenti Totale Dipendenti Indipendenti Totale Dipendenti Indipendenti Totale Dipendenti Indipendenti Totale Dipendenti Indipendenti Totale Occupati 1.897 5.033 6.929 101.381 22.637 124.018 92.993 10.263 103.256 8.388 12.374 20.762 230.492 82.596 313.089 333.770 110.266 444.036