Sindromi corticali
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Disturbi del linguaggio
Lesione del lobo frontale
Lesione del lobo parietale
Lesione del lobo temporale
Lesione del lobo occipitale
Disturbi del linguaggio
• Linguaggio: codice comunicativo
• Afasia: perdita completa o parziale
(disfasia) del linguaggio
• Quasi interamente localizzato
nell’emisfero dominante nel ceppo
caucasico
Afasia espressiva
• Lesione localizzata nella parte posteriore (piede) della III
circonvoluzione frontale ascendente, nella corteccia motoria e
nell’insula. Linguaggio spontaneo rallentato, sforzato
(soprattutto l’inizio). Spesso limitato ai sostantivi e perciò ricco
di significato anche se le parole usate sono poche e ripetute
(perseverazione).
• Handicap vissuto con frustrazione ed ira.
• Persistenza di fonemi (che-che, ten-ten) e parole stereotipate.
• La comprensione è conservata, anche se comandi più complessi
possono non essere eseguiti.
• Spesso associata ad emiparesi destra.
• Frequente aprassia bucco-linguale.
Afasia recettiva
• Lesione localizzata nella parte posteriore del giro
temporale superiore.
• Afasia fluente, con normale prosodia e costruzione,
ma con parafasie fonemiche e semantiche,
neologismi fino alla gergoafasia.
• Comprensione sempre compromessa.
• Assenza di coscienza dell’handicap.
• Afasia di conduzione
– Afasia fluente con parafasie fonemiche e
semantiche, anomie, comprensione conservata ma
scarsa capacità ripetitiva.
– Originariamente imputata a lesione delle fibre
arcuate, è invece osservabile anche per lesioni
posteriori.
• Alessia o dislessia
– Dovuta a lesione dell’area del giro angolare
dell’emisfero dominante.
– L’alessia pura senza agrafia si verifica per lesioni
del lobo occipitale dominante e dello splenio del
corpo calloso
Sindrome prefrontale
• disturbi psichici
– moria, disinteresse,
disattenzione, puerilismo
corteccia prefrontale
9, 10, 45, 46
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deficit VII centrale
afasia espressiva
aprassia frontale
riflessi arcaici
s. di Forster-Kennedy
crisi frontali
Sindrome frontale
• giro precentrale
– deficit f.b.c. controlaterale
– crisi parziali motorie
• lobulo paracentrale
– deficit crurale controlaterale
– crisi parziali motorie
– paraparesi
Sindrome temporale
• Laterale
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Afasia sensoriale
ELO, quadrantopsia
Crisi parziali complesse
Deficit VII centrale
Paralisi dissociata del III
• Mesiale
– Crisi uncinate
– Dreamy state
– Sintomi vegetativi
Sindrome parietale
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Emisfero non dominante
–neglect
–somatoagnosia
emianestesia epicritica
ELO
paresi controlaterale
crisi parziali sensitive
crisi parziali motorie
Emisfero dominante
–acalculia, agnosia digitale
–agrafia, alessia
Sindrome occipitale
• deficit campimetrici
– quadrantopsia
– emianopsia laterale
omonima (ELO)
• crisi occipitali
• papilledema
FUNZIONI COGNITIVE
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Elementi più “alti” del funzionamento del SNC
Difficili da identificare, definire e da studiare
“Ponte” tra neurologia e psicologia
Necessario restringere il campo ed esplorarle in maniera
“non eretica”
Memoria
Orientamento
Attenzione
Linguaggio
Prassie
Gnosie
ATTENZIONE: DEFINIZIONE
• Gli stimoli afferenti e le rappresentazioni interne sono
in numero maggiore a quelli processabili.
• Il processing degli stimoli endogeni può limitare la
capacità di processing degli stimoli afferenti.
• Dal momento che la capacità di processing è limitata
è necessario che il sistema nervoso centrale operi
attivamente un selezione degli stimoli (endogeni e
esogeni).
• Possiamo definire l’attenzione come il processo
mentale che consente il triage degli stimoli.
ATTENZIONE: TEORIE
•EFFERENT GATING:
Il sistema nervoso centrale invia fibre efferenti alle porzioni periferiche dei sistemi
sensitivo-sensoriali, con funzione regolatoria sull’input afferente al SNC. Non è in
grado di spiegare la capacità di riconoscere e processare on-line stimoli improvvisi.
•LOOP CORTICO-RETICOLARE:
Gli stimoli afferenti sono processati dalla corteccia, che decide se attivare la SRA, nel
caso in cui lo stimolo rivesta caratteristiche di novità. Non spiega la attenzione
selettiva e la “top-down attention” (attesa di uno stimolo per motivazioni volizionali e
il suo significato a lungo termine).
•LOOP CORTICO-LIMBICO-RETICOLARE:
Sistema modulare, attivato in parallelo, che comprende:
Corteccia parietale (soprattutto dx).
Porzione ventrale del lobo temporale.
Porzione dorsale del lobo temporale.
Sostanza reticolare attivante.
MEMORIA
• Capacità di immagazzinare nuove informazioni e di
richiamarle in un secondo tempo
TEMPI
IMMEDIATA
SECONDI
MINUTI/ORE
A BREVE TERMINE
PERMANENTE
FASI
MESI/ANNI
Storaggio
Acquisizione
TIPI
Episodica
Retrieval
Dichiarativa
Capacità di imparare
Capacità di immagazzinare
Capacità di richiamare
le informazioni apprese
Semantica
Procedurale
Abilità
Priming
Condizionamento
ORIENTAMENTO
• Coscienza del proprio “esserci” nel contesto spaziotemporale
• Non valutabile in caso di modificazione del contenuto
di coscienza (amenza o delirium degli anglosassoni)
• Spaziale: informazioni relative al contesto in cui si
svolge la visita (località, piano dell’Ospedale, reparto,
ecc.)
• Temporale: informazioni di interesse contestuale
(data, ora) e relative alla biografia del soggetto o a
eventi storici importanti
PRASSIE
Organizzazione di sequenze motorie complesse e di
comportamenti motori finalizzati appresi.
Le aree coinvolte sono costituite dalla corteccia associativa
prefrontale e parietale e dai fasci che le collegano (poco
studiati).
La aprassia è sempre indicativa di lesione o disfunzione
della corteccia associativa.
• Gesti:
Salutare con la mano
• Manipolazioni:
Aprire la porta con la chiave
Usare un martello
• Aprassia bucco-linguale:
Protrusione della lingua
Bacio
• Atti seriali:
Piegare un foglio
Inserirlo in una busta
Applicare un francobollo
• Aprassia ideomotoria:
Lavaggio dei denti
Uso di un martello
GNOSIE
• Capacità di riconoscere il significato delle
informazioni apprese attraverso i canali sensitivosensoriali
• Agnosia
– visiva, uditiva, digitale ecc.
• Frequente nelle demenze la prosopoagnosia (volti
dei familiari) e la auto-prosopoagnosia (mancato
riconoscimento della propria immagine)
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