Classificazione in base al
trasportatore
Fase inquinante
Denominazioni,Proprietà
Effluenti
gassosi
•Gassosa
•Liquida
•Solida
miscela
pioggia,nebbia,aerosol
fumi
Effluenti
liquidi
•Gassosa
•Liquida
•Solida
gas assorbito
gel,sol,miscele
dispersioni,slurry
Effluenti
solidi
•Gassosa
•Liquida
•Solida
flussi granulari
fanghi
sabbia
• antropica
Industriale generico
Produzione energia
Domestico
Trasporti
Agricoltura
Sistema
idrico
• naturale
Derive termiche
Ricoprimenti terrestri
Effusioni geologiche
ITEI /Acque
•
ACQUE INQUINATE
•
LIQUAMI, ACQUE DI RIFIUTO (generalmente) CIVILI ( bianche e nere)
•
REFLUI, ACQUE DI RIFIUTO INDUSTRIALE
ITEI/ ACQUE
•
ACQUE DI RIFIUTO MISTE
1.
2.
99% ACQUA
1% SOLIDI
1.
2.
3.
ORGANICI AZOTATI
ORGANICI NON AZOTATI
INORGANICI
1.
2.
99% ABIOTICI
1% BIOTICI
ITEI cenni di microbiologia
•
Organismi unicellulari (Batteri, protozoi, alghe, raramente funghi)
•
Organismi pluricellulari (tessuti che formano organi)
•
Tutti gli organismi sono formati da cellule
•
Cellula composta
1.
2.
3.
protoplasma (proteine, acidi nucleici)
nuclei
pareti e membrane
ITEI/Microorganismi
a)
Eucariota
b)
Virus
Note: procariota
presenza di
nucleoitide
Cellula eucariota
Cellula procariota
ITEI/Microorganismi
•
•
Procarioti come Batteri (generalmente unicellulari come Cocchi,Bacilli,
Vibrioni etc.).Appartengono al regno delle Monere(eubatteri ed
archibatteri)
1.
Eterotrofi o autotrofi
2.
Aerobici o anaerobici
3.
Asessuati (divisione cellulare)
Eucarioti come
1.
Alghe ( generalente mono o raramente pluricellulari, nel primo caso
appartengono al regno dei Protisti), con riproduzione per divisione
cellulare o per formazione di gameti. Svolgono la sintesi clorofilliana.
2.
Funghi,generalmente pluricellulari, eterotrofi(senza sintesi clorofilliana,
sono saprofiti o parassiti) ed aerobici (solo pochi sono anaerobici)
3.
Protozoi e metazoi (unicellulari),ma con caratteristiche di accesso
interno con orifizi (bocche) ed altri organuli
P
L
U
R
I
C
E
L
L
U
L
A
R
I
U
N
I
C
E
L
L
U
L
A
R
I
VEGETALI
FUNGHI
Eterotrofi per
digestione esterna
(assorbimento)
autotrofi
PROTISTI
ANIMALI
Eterotrofi per
digestione interna
con nucleo (Eucarioti)
Lieviti
(funghi
monocellulari)
Alghe
MONERE
eubatteri
Protozoi
(amebe
monocellulari)
con nucleotide (Procarioti)
archibatteri
ITEI/ ACQUE
•
LO SCOPO ULTIMO DEL TRATTAMENTO DELLE ACQUE DI
RIFIUTO è QUELLO DI MINERALIZZARE LA PARTE ORGANICA
(CO2 ED H2O) E DI SEPARARE LA PARTE INORGANICA
•
LA STRATEGIA BIOLOGICA E’ GENERALMENTE BASATA SU DUE
STADI
a)
b)
Concentrazione ed alterazione della fase solida in un fango più omogeneo,
parzialmente sterile. Sterilizzazione e riduzione degli inquinanti in fase liquida
Stabilizzazione e/o mineralizzazione dei fanghi
ITEI/ ACQUE
•
TRATTAMENTI PRIMARI
a)
b)
c)
•
Grigliatura
Desabbiatura
Disoleatura
TRATTAMENTI SECONDARI
a)
b)
c)
d)
Aereazione (gasificazione/degasazione)
Sedimentazione
Flocculazione
Digestione (degradazione


•
Aerobica
Anaerobica
TARTTAMENTI TERZIARI
a)
b)
Inertizzazione/sterilizzazione di fanghi
Separazione /sterilizzazione dei liquidi (liquori)
ITEI/Trattamenti primari
•
TRATTAMENTI
PRIMARI
a) Grigliatura
b) Desabbiatura
c) Disoleatura
ITEI/ Trattamenti secondari
•
GASIFICAZIONE/DEGASIFICAZIONE
a)
Addizione di ossigeno (aria)


Ossidazione del ferro e del manganese
Respirazione (catabolismo) cellulare con consumo substrato organico in acque di
rifiuto
b)
Degasificazione CO2, H2S, CH4
c)
Adddizione di ozono e/ cloruri


Disinfettazione acque
Distruzione odori
ITEI/ Trattamenti secondari/aereazione
•
AEREATORI
a)
A gravità
Cascata, inclinato,, a sviluppo verticale
b)
Con atomizzazione
Distribuzione fissa o mobile
c)
Con diffusori
Distribuzione su tubi, piatti
d)
Agitazione meccanica
a pale, ad alette
ITEI/ Trattamenti secondari/aereazione
ITEI/ Trattamenti secondari/aereazione
ITEI/ Trattamenti secondari/aereazione
ITEI/ Trattamenti secondari
•
TRATTAMENTI
SECONDARI
a)
b)
c)
d)
Aereazione
Sedimentazione
Flocculazione
Digestione
(degradazione)
ITEI/ Trattamenti secondari/aggregazione
condensazione
concentrazione
alterazioni fisiche
e chimiche
separazione
• sequestrazione
chelazione
• polimerizzazione
• ricombinazione
soluzioni
Precipitazione
assorbimento
• Condensazione a nebbia
• Selettiva o complessiva
• Condensazione a film
(gorgoliatori, fasci tubieri)
• flocculazione
• micellazione
• agglomerazione
• coaugulazione
• gelificazione
sospensione
Slurry/fanghi
• dialisi/osmosi
• distillazione
• coagulazione
• coalescenza
• atomizzazione
emulsione
(colloide)
• neutralizzazione
• chiarificazione
• filtraggio
• scrematura
di supernatante
• sedimetazione
• centrifugazione
• filtraggio
• agitazione ad
ITEI/ Trattamenti secondari
Other phases: suspended solids and colloids
COLLOIDS
a)Aereazione
b)Sedimentazione
c)Flocculazione
d)Digestione
(degradazione)
ENV123 Intro. to Environ. Chemistry
ITEI/ Trattamenti secondari/flocculazione
•
I colloidi sono
particelle che
rimangono
sospese nel
diluente per
azione di forze
elettrostatiche,
in analogia a
quanto
succede per i
cationi e gli
anioni
General characteristics of natural waters
Water the solvent. Most
inorganic solutes, other than
gases, occur as solvated or
hydrated ions
ENV123 Intro. to Environ. Chemistry
ITEI/ Trattamento biologico/aerobico
a)
Fanghi attivi
b)
Filtri (a
gocciolamento)
percolanti
c)
Dischi (letti)
rotanti (biologici)
d)
Altri:p.e.Fosse
settiche aerate
ITEI/ Trattamento biologico/aerobico/fanghi
attivi
Conventional
Sewage Treatment
ITEI/ Trattamento biologico/aerobico/fanghi attivi
•
•
•
•
Il fango di ricircolo ed in parte del fango di supero viene indirizzato al
trattamento del fango per lo smaltimento finale
Il picco di ossigeno richiesto è dell’ordine di 50-80mg (perlitro e per ora di
liquame) per ogni 1000mg (perlitro e per ora di liquame) di solido sospeso
L’aereazione per il trattamento biologico può coincidere e non con quella del
trattamento preliminare. In genere c’è una sezione di reazione con le stesse
tecniche del primo processo
La separazione dell’aereazione del liquame di arrivo da quella del fango di
ricircolo può migliorare la dispersione del fango
ITEI/ Trattamento biologico/aerobico/a percolazione
•
Il trattamento aerobico su filtro percolante(percolatore) è costituito di due
parti il filtro vero e proprio ed il distributore del liquame
a)
Il filtro può essere costituito di materiale poroso coeso o non (ghiaia,
clinker, sassi,etc.)
Il distributore può essere fisso con ugelli o con braccio rotante
b)
•
•
•
La frazione organica viene metabolizzata su uno strato di coltura microbica
che aderisce al letto fisso (pellicola zoogleica sui singoli supporti)
Alghe protozoi e funghi sono presenti insieme alla coltura batterica
Periodicamente si assiste al distacco della pellicola
ITEI/ Trattamento biologico/aerobico
• Prototipo
di
biodischi
rotanti
ITEI/ Trattamento biologico/aerobico
• Fosse
settiche
aerate
ITEI/ Trattamento biologico/aerobico
• Fosse
settiche
aerate
ITEI/ Trattamento biologico/aerobico
The Activated Sludge Process
Aerobic microbes utililize carbon and other
nutrients to form a healthy activated
sludge AS biomass (floc)
The biomass floc is allowed to settle
out in the next reactor;
some of the AS is recycled
ITEI/ Trattamento biologico/aerobico
•
•
•
•
•
Stadio chimico fisico biologico in cui si verificano la bioflocculazione eed il
bioadsorbimento
Stadio di demolizione catalitica extra cellulare condotto da enzimi idrolitici
estromessi dai batteri nell’ambiente circostante. Conversione delle
macromolecole in molecole digeribili( bioassorbili attraversdo la memebrana e
e metabolizzate all’interno della cellula)
Ossidazione aerobica (Tramite respirazione) del materiale organico solubile
con produzione di CO”
Sintesi di nuove cellule
Respirazione endogena ossidazione di materiale cellulare in mancanza di
nutriente
ITEI/ Trattamento biologico/aerobico
ITEI/ Trattamento biologico/aerobico
Estimated Pathogen Reductions by Sewage Treatment Processes:
An Example
Sewage Treatment Rx: % Reduction
•
•
•
•
Primary settling
2o biological treatment
Granular medium filtration
Disinfection
50
99
90
99
Total % Reduction
50
99.5
99.95
99.9995
ITEI/ Trattamento biologico/aerobico
ITEI/ ACQUE/Cinetica della popolazione
•
Crescita esponenziale (senza restrizioni)
dN/dt=kN
N=N0exp(kt)
•
Crescita logistica (con restrizione)
dN/dt=kN-k Nmax=-k(Nmax-N)
N=Nmax(1-exp(-kt))
ITEI/ACQUE
•
a)
b)
c)
d)
e)
INDICATORI BIOLOGICI
BOD BIOLOGICAL OXYGEN DEMAND (si riferisce alla quantità di
ossigeno consumata dopo un fissato periodo di tempo in condizioni batch
e con la massima quantità di ossigeno disciolta, cioè in saturazione)
COD CHEMICAL OXYGEN DEMAND (quantità di ossigeno
necessaria all’ossidazione della parte organica, non tiene conto della
cinetica e della quantità di azoto)
DOC DICHROMATE OXYGEN CONSUMED (coincide praticamente
con COD)
DO DISSOLVED OXYGEN (esempio circa 10 mg/l condiz standard)
GRUPPO COLIFORME DEI BATTERI (indicatore dei batteri patogeni)

ESCHERIA COLI (1012 PER PERSONA AL GIORNO)

AEROBACTER AEROGENES
ITEI/ Trattamento biologico/aerobico
ITEI/ Trattamento biologico/aerobico
ITEI/ACQUE
• Interpolazione della progressione della
BOD contro il tempo con la curva logistica
• Y= L(1-exp(-kt))
ITEI/ Trattamento biologico/aerobico
•
•
Il processo di depurazione biologica di tipo aerobico consiste in una serie di
reazioni biochimiche di tipo ossidativo (con la produzione di anidride
carbonica) operate da un rilevante ed eterogeneo gruppo di microorganismi
(principalmente batteri), i quali utilizzano la sostanza organica e alcuni altri
elementi presenti nelle acque reflue per produrre energia e per sintetizzare
sostanze necessarie alla loro vita e moltiplicazione.
Tecnicamente tale processo di depurazione avviene in una o più contenitori
aperti (vasche o torri impaccate) dotate di dispositivi atti a consentire una
ottimale aereazione del liquame al fine di promuovere l'attività dei
microorganismi aerobici. L'impianto poi è dotato di altri dispositivi necessari
per un pretrattamento ed un post-trattamento del liquame (esempio
sedimentatori), nonché di eventuali strutture per un trattamento più spinto e/o
mirato alla rimozione di particolari sostanze (per esempio per la rimozione di
azoto e fosforo).
ITEI/ Trattamento biologico/anaerobico
•
•
Il processo di depurazione biologico di tipo anaerobico è costituito da una
serie di reazioni biochimiche (fermentazioni e respirazioni anaerobiche)
operate da un folto ed eterogeneo gruppo di microorganismi, anaerobici stretti
o facoltativi, in assenza di ossigeno (aria); dalle quali si ha la demolizione
della sostanza organica in sostanze gassose semplici quali principalmente
metano ed anidride carbonica, ed energia utilizzata dai batteri per vivere e
moltiplicarsi.
L'impianto è basato su un contenitore chiuso a tenuta ermetica ed in genere
riscaldato, dove avvengono le succitate reazioni biochimiche e dal quale viene
prelevato il gas (detto "Biogas"), chiamato "Reattore" o "Digestore".
ITEI/ Trattamento biologico/aerobico
•
•
Il processo aerobico ha come vantaggi la semplicità ed il relativo basso costo
degli impianti, la conoscenza relativamente approfondita del processo
biologico ed una lunga serie di sperimentazioni con relativi dati per la
razionale gestione dell'impianto. Inoltre presenta una ottima capacità
depurativa e di abbattimento della flora batterica patogena, nonché, con
varianti agli impianti ormai generalizzate, un'efficace abbattimento del
contenuto di sostanze azotate.
Per contro presenta anche una serie di svantaggi come l'elevato costo di
gestione dell'impianto dovuto sopratutto alle necessità energetiche dei
dispositivi di aereazione, costi che diventano proibitivi per reflui ad elevato
contenuto di sostanze inquinanti per i quali sono richiesti quantitativi di aria
molto elevati. Altro svantaggio è la rilevante produzione di fanghi di supero,
altamente inquinanti che si producono in quantità che sono pure in funzione
del carico inquinante del refluo trattato, che devono essere successivamente
smaltiti.
ITEI/ Trattamento biologico/anaerobico
ITEI/ Trattamento biologico/anaerobico
ITEI/ Trattamento biologico/anaerobico
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Vantaggi:
- Prodotto finale contenente energia (biogas)
- Bassa produzione di biomassa
- Buon abbattimento della sostanza organica
- Energeticamente autosufficiente
- Bassa richiesta di nutrienti
- Discreta resistenza a sostanze tossiche
- Degradazione di alcuni composti tossici (alogenati organici e composti
aromatici)
- Di solito presenta effluente deodorato
- Di solito presenta effluente privo di microorganismi patogeni
ITEI/ Trattamento biologico/anaerobico
•
Svantaggi:
•
•
•
•
•
•
- Processo lento e fortemente condizionato dalla temperatura
- Richiesta di pH prossimo alla neutralità
- Ecologia complessa
- Lungo periodo di acclimatazione
- A volte effluente non deodorato
- A volte effluente con patogeni
PROCESSI ANAEROBICI/GENERALITA’
•
I processi di digestione anaerobica sono gli stessi per tutti gli impianti, anche
se questi possono differire fra loro in misura notevole. Sostanzialmente lo
scarico viene immesso in appositi contenitori a tenuta ermetica dove i
composti organici vengono demoliti totalmente o anche solo parzialmente da
microorganismi anaerobici in assenza di ossigeno libero, e trasformati in
metano, anidride carbonica e quantità ridotte di altre sostanze. I due
componenti principali, metano ed anidride carbonica, passano nella fase
gassosa e costituiscono il biogas, che essendo costituito da una discreta
frazione di gas combustibile può essere utilizzato per fini energetici. Questo
vale per la quasi totalità del metano, il quale è poco solubile nella fase liquida
(sopratutto per i processi in termofilia e mesofilia), mentre l'anidride carbonica
essendo più solubile rimane in discrete quantità disciolta nella fase liquida.
Questo è di fondamentale importanza per la stabilità del processo, in quanto
l'anidride carbonica disciolta partecipa al sistema tampone del liquor (i
microorganismi sono relativamente sensibili alle variazioni di pH che si
allontanino dalla neutralità), attraverso il bicarbonato che si forma.
PROCESSI ANAEROBICI/Microorganismi
•
La digestione anaerobica è operata da un grande numero di batteri, nell'ambito
della quale ogni specie svolge determinate reazioni biochimiche. Tuttavia il
principale gruppo batterico, sopratutto perché quello limitante il processo, è
costituito dai batteri metanigeni.
•
I batteri metanigeni sono tassonomicamente e fisiologicamente vicini fra loro,
e sono tutti anaerobi stretti e fanno parte del phylum degli Archibatteri. Tra i
principali generi ricordiamo Methanosarcina e Methanothrix, entrambi della
famiglia delle Methanosarcinacee, che con la famiglia delle
Methanomirobiacee (che comprende i generi Methanospirilum,
Methanogenium e Methanomicrobium), fanno parte dell'ordine
Methanomicrobiales. Altri generi meno importanti sono Methanobacterium e
Methanobrevibacter (famiglia delle Methanobacteriacee, ordine dei
Methanobacteriales) e il genere Methanococcus appartenente alla famiglia
delle Methanococcacee e all'ordine dei Methanococcales.
Processo di digestione anaerobica alcalino
PROCESSI ANAEROBICI/reattori
• Fosse settiche (septic tank )
Nelle fosse settiche e nei reattori da essi derivati si creava una stratificazione
del liquame: sul fondo i fanghi sedimentati, poi uno strato liquido ricco di
solidi sospesi non sedimentati, il surnatante e spesso uno strato superiore di
schiuma
Sistemi di digestione anaerobica convenzionale
Tempi di digestione 30 giorni
•Reattori miscelati
Proprio per eliminare la schiuma, che riduceva la
capacità effettiva del reattore, vennero impiegati attorno agli anni
'50 dei dispositivi di agitazione meccanica
Sistema di digestione anaerobica ad alta velocità
Tempi di digestione 10 giorni se riscaldati
• Reattori a contatto
La biomassa sospesa nell’affluente del reattore veniva separata da un
sedimentatore e riciclata all’imterno del reattore
• Reattori a doppio stadio
• Reattori a pistone
Schema di processo di digestione anaerobica con ricircolo fanghi attivi
Processo di digestione anaerobica con ricircolo fanghi attivi
Tempi di digestione 1 giorno se riscaldati
Processi anaerobici/ reattori
•
Reattore UASB
Il reattore UASB (Upflow Anaerobic Sludge Bed) sono stati ideati negli anni '70 in Olanda da
Lettinga e collaboratori, sviluppando il concetto di reattore in cui il substrato attraversa un letto di
biomassa posto sul fondo. Questo tipo di reattore è alimentato dal fondo in modo che l'influente
attraversi lo strato di fanghi che tende a sedimentare sul fondo. Affinché la biomassa permanga
all'interno del reattore, questo è dotato nella parte superiore di un sistema di separazione solido/liquido.
Il buon funzionamento di un impianto UASB è determinato dalla formazione di aggregati batterici,
fiocchi o granuli, sufficientemente densi da rimanere all'interno del reattore nonostante il trascinamento
causato dal flusso di liquido e di gas. Le condizioni ottimali consistono nella formazione di granuli con
densità elevate (1030-1050 Kg/m3) e che quindi sedimentino facilmente all'interno del reattore in
maniera tale da formare un letto ad alta concentrazione di biomassa, separata dalla fase sovrastante,
blanket, costituita da una fase liquida con una modesta concentrazione di solidi sospesi. Il principale
problema di questo tipo di reattore è che non si conosce ancora l'esatto meccanismo di formazione dei
granuli, i quali si formano e si mantengono con difficoltà, eccetto che usando particolari tipi di influente.
Ne consegue che sono predisposti, in particolari condizioni (carichi idraulici elevati ed elevate
produzioni di gas), alla perdita per "wash-out" della biomassa se questa non è ben aggregata. In
compenso questo tipo di reattore, particolarmente indicato per il trattamento di substrati solubili, in
presenza di buona granulazione è in grado di operare con tempi di ritenzione idraulica estremamente
ridotti con carichi organici volumetrici rilevanti (in laboratorio 10-15 Kg COD.m-3.d-1 ed oltre).
Processi anaerobici/ reattori
•
Reattore ABR
•
Il reattore ABR (Anaerobic Baffles Reactor) è stato sviluppato all'inizio degli
anni '80 da McCarty come conseguenza del fallito tentativo di sviluppare un
reattore anaerobico a dischi rotanti: i dischi rotanti erano superflui al
funzionamento del reattore e furono sostituiti da una serie di setti che dividono
il reattore in più camere. Ogni singola camera può essere assimilata nel
funzionamento ad un reattore UASB e ne ha di conseguenza tutti i vantaggi.
Nel contempo però il reattore ABR ne riduce gli svantaggi in quanto le camere
successive operano un efficace trattenimento della biomassa senza dover
ricorrere a complicati sistemi di separazione solido/liquido anche in assenza di
biomassa aggregata in granuli. I primi reattori di questo tipo erano
caratterizzati da un grande numero di camere, oggi, in seguito a studi che
hanno accertato la prevalenza del processo nelle prime camere, tali tipi di
rettori sono dotati solamente di 3-5 camere più una eventuale camera di
sedimentazione prima dell'uscita.
Processi anaerobici/ reattori
•
Reattori a biomassa adesa
Sono reattori in cui la biomassa cresce adesa a supporti inerti di vario tipo formando una pellicola sottile ma densa.
Questo permette al reattore di trattenere efficacemente la biomassa che si forma nel suo interno anche in presenza di
flussi notevoli di gas e di liquido. Inoltre sono dotati di una maggiore stabilità dovuta al formarsi nell'ambito del
biofilm di un microambiente avente caratteristiche ottimali, di difficile perturbabilità, per i microorganismi. Tra i
principali inconvenienti di questo tipo di reattori ricordiamo l'intasabilità, dovuto ad un abnorme sviluppo della
biomassa che occlude gli spazi destinati alla circolazione del liquido e del gas, e la "canalizzazione", ovvero la
formazione di canali di deflusso preferenziali per il liquame con l'esclusione quindi di una frazione della superficie di
biofilm che rimane inattiva.
•
Filtri anaerobici
Questi reattori sono costituiti da un recipiente riempito di materiale di riempimento su cui si sviluppa il biofilm. A
seconda della modalità di alimentazione distinguiamo due tipi di filtri anaerobici: a flusso ascendente (Upflow
Anaerobic Filter, UAF) e, il meno diffuso, a flusso discendente (Downflow Anaerobic Filter, DAF). Il primo è
caratterizzato dall'ingresso dell'influente dal basso e dalla fuoriuscita dell'effluente in alto, il secondo ha un
funzionamento idraulico opposto.
Processi anaerobici/ reattori
•
Reattori DSFF
•
Reattori a letto espanso e a letto fluidizzato
Il reattore DSFF (Downflow Stationary Fixed Film) è un tipo di filtro
anaerobico in cui il materiale di impaccamento forma dei canali verticali aventi luce interna di
qualche centimetro di diametro (in modo da ridurre al minimo i rischi di intasamento), sulle cui pareti
cresce adesa la biomassa. Il flusso del liquame è discendente (alimentazione dall'alto e uscita dal
basso) ed anche questo contribuisce alla rimozione della biomassa in eccesso riducendo i rischi di
intasamento. Per queste sue caratteristiche è un tipo di filtro particolarmente indicato nel trattamento
di reflui aventi elevate concentrazioni di solidi sospesi. Per quanto riguarda le prestazioni, queste
sono assimilabili a quelle dei filtri anaerobici.
I reattori a letto espanso e a letto
fluidizzato sono particolari tipi di reattori a biomassa adesa, in cui il materiale di supporto è costituito
da fini particelle di materiale inerte (0.1ú1 mm di diametro). Il materiale di supporto può essere
costituito da sabbia, granuli di carbone, particelle di materiale plastico, zeoliti, sepiolite, etc.. Al fine
di permettere la crescita del biofilm attorno alle particelle ed evitare la sedimentazione e
l'impaccamento delle stesse è indispensabile un flusso idraulico sufficiente a mantenere le particelle
del materiale in sospensione. La differenza fra letto espanso e letto fluidizzato sta nell'intensità di
espansione del letto che per i letti espansi è pari a 1.2ú-1.25 volte il volume del letto a riposo, mentre
per i letti fluidizzati è maggiore di 1.3 volte il volume a riposo.
Processi anaerobici/ reattori
•
Reattori ibridi
I reattori ibridi sono il frutto della combinazione di due o più tipi di reattori, in
particolare tra il reattore a biomassa sospesa UASB ed il reattore a biomassa
adesa UAF. Il nuovo reattore viene chiamato UASF (Upflow Anaerobic
Sludge Filter) oppure SBAF (Sludge Bed Anaerobic Filter), anche se molto
spesso viene indicato come "reattore ibrido".
Trattamento fanghi e liquor
a)
b)
c)
d)
e)
f)
g)
Sludge=fanghi
Thichen=Inspessimento
Condition=condizionamento
StabilizeStabilizzazione
Dewater=Essiccamento
Soil=Suolo
Landfill=interramento,discarica
Trattamento fanghi e liquor
• Esempio di
trattamento
impianto di
fanghi e liquor
Trattamento fanghi e liquor
•
Essiccazione in vasca
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Lez 19 Liquami. Fanghi. Caratterizzazione.Trattamenti