1 con grande disinvoltura e con aria di novità gli storici l o c a l i e specialmente Nicola L e o n i , non meritano considerazione, perché si presentano con i caratteri evidenti della invenzione o meglio dell'impostura . È storico invece che gli Svevi predilissero Castrovillari e l'arricchirono d i . franchigie e di privilegi, sì da farla assorgere a grande splendore, tanto che in un diploma greco del 1218 viene chiamata « Città nuova degli Svevi » . A l tempo di Federico I I e di Manfredi ebbe 2 3 4 aveva proibito il culto al B. Cala e ordinato la distruzione di quanto vi si riferiva. Anche l'opera fu proscritta, ma in maniera molto generale, cosicché essa non risulta all'indice dei libri proibiti. 1 L ' O C C A S O , Op. cit., p. 51-52 ; P E P E , Op. cit., 91 ss. Storia della Magna Grecia e della Brezia. 3. ediz. Napoli 1884, voi. I I , p. 70 ss. Per la storia della famosa impostura cfr. Z A N G A R I D O M . , Di Carlo Cala e Ferdinando Stocchi, Napoli 1921 (Estr. da « L a Cultura Calabrese » an. I, f. I I , p. 160-192). Lo Stocchi avrebbe saputo imitare codici antichi e disseminarli abilmente nelle principali biblioteche d'Italia, per poi andarli a scovare egli stesso, facendosi lautamente pagare dal credulo ricco Duca di Diano, Carlo Cala, Reggente della Gran Corte della Vicaria. Cfr. S P I R I T I S A L V . Memorie degli Scrittori Cosentini. Napoli 1750, p. 151-153; «Nuovo Dizionario storico ». Bassano MDCCXCVI, t. X I X , p. 208 ; C A N T Ù , Storia degli Ital., P. I l i , c. CLV, Torino 1858, p. 716; L ' O C C A S O , Op. cit., p. 52 ; P E P E , Op. cit., p. 223, 259 ; Russo, gli Scrittori di Castrovillari. I v i 1952, p. 33-40. 2 LEONI N I C , 8 4 L'OCCASO, Op. cit., p. 28; PEPE, Op. cit., p. 105; MINERVI- N I & . , Graeeum diploma anékdoton nunc primum ex archivio Castrivillari prolatum. Neapoli, Tramater 1828 ; Minervini, In quatuor graeca diplomata nunc primum edita. Neapoli 1840. Questi documenti hanno importanza non solo per la polemica del Minervini col L'Occaso circa l'origine di Castrovillari (Cfr. L ' O C C A S O , Op. cit., pag. 46-48 e P E P E , Op. cit., p. 54-57), ma anche per l'uso della lingua e del rito greco a Castrovillari che, quantunque città eminentemente latina, nondimeno conserva tracce greche fin verso la fine del secolo X I I I . Il L'Occaso ebbe a notare che nel secolo X I I I ben 15 e più chiese battesimali erano in Castrovillari e la massima parte di esse aveva titoli greci quali S. Teodoro, S. Pietro dei Greci, S. Nicola di Papa Carbone, S. Giovanni di Papa Dodero ecc. vi erano inoltre diversi monasteri di Basiliani, il più celebre dei quali era S. Basilio Crate-