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Anno 84 n. 255 - giovedì 20 settembre 2007 - Euro 1,00
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Promemoria. «Dal 2002 i ricchi possono
rubare con molta più tranquillità: è come se
i reati societari, quelli che puniscono il falso
in bilancio e gli altri reati che gli fanno
corona, non ci fossero più. A stretto rigore
non è così, perché nessuno aveva la faccia
tosta di emanare una legge che dicesse: il
falso in bilancio non è più reato. Sono stati
molto più furbi: hanno scritto una legge che
dice che il falso in bilancio è un reato,
però...»
Da «Toghe Rotte» a cura di Bruno Tinti
(editrice «chiarelettere» in libreria da oggi 20 settembre)
Rai, l’autunno caldo del governo
Oggi al Senato l’ennesimo voto difficile sulla vicenda Petroni-Fabiani
Si lavora a un’intesa nell’Unione, ma non tutti i dissensi sono rientrati
■ L’autunno caldo del governo
inizia oggi nell’aula del Senato dove si votano le risoluzioni sul caso
Rai. Per tutta la giornata di ieri è
stato un accavallarsi di incontri e
dichiarazioni, ora critiche ora
«concilianti» nel centrosinistra. I
dubbi dell’Udeur e dell’Italia dei
valori sul testo della maggioranza
sul caso Petroni-Fabiani sembrano superati, così come quelli della sinistra radicale, mentre resta
l’incognita dei senatori Bordon e
Manzione e quella degli esponenti di Rinnovamento italiano (Dini sarà assente). Un voto negativo - ha detto la presidente dei senatori dell’Ulivo, Anna Finocchiaro - non avrebbe comunque
ripercussioni sul governo, anche
se sarebbe un pessimo segnale, in
vista delle nuove difficili prove.
Lombardo, Collini e Fantozzi
alle pagine 2 e 3
Staino
LE INTERCETTAZIONI UNIPOL
Su D’Alema la gip Forleo
ha sbagliato Parlamento?
■ La novità è emersa ieri mattina nella giunta per le autorizzazioni di Montecitorio: all’epoca
delle intercettazioni, estate 2005,
Massimo D’Alema non era deputato ma europarlamentare. Dunque dovrebbe essere Strasburgo a
pronunciarsi sull’utilizzo di quelle telefonate. Così la pensano
molti membri della giunta, a partire dal presidente Giovanardi:
una decisione verrà presa mercoledì prossimo. Ma il gip Forleo insiste: «Ho rispettato la legge».
Carugati a pagina 7
Politica
L’INTERVISTA
«Quel mutuo
per colpa
di Grillo»
■ di Marcella Ciarnelli
Il caso Rai
IL MALESSERE
DEL CAVALLO
CARLO ROGNONI
partire dalle contestazioni delA
l’opposizione di centrodestra
sulla sostituzione di un consigliere
Rai, oggi il Senato discute del servizio pubblico. Sono sicuro che dal
dibattito in Aula emergeranno utili indicazioni. L’esperienza parlamentare che ho alle spalle mi insegna che a volte queste sono occasioni di eccessi, di faziosità, di intemperanze. E pur tuttavia sono
soprattutto momenti sacrosanti di
confronto dai quali emergono
sempre riflessioni e critiche da
prendere in considerazione.
segue a pagina 27
«L’ho fatta grossa. Ma no. In
fondo sono contento di avere
raccontato questa storia». La
strada di Franco Innocenti da
Dicomano, provincia di Firenze, oggi cinquantenne, agli
inizi degli anni 80 si incrociò
per una sera con quella di Beppe Grillo. Un ragazzo appena
uscito con fatica dal precariato ed un comico già predicatore, in cambio di adeguato
compenso. Anche se per pagarlo fu necessario fare un
mutuo.
segue a pagina 4
Politica e antipolitica
Fino a tre quarti dello stipendio
per pagare l’affitto di casa
La fine di Jasmine
LAVORO
MORTE ANTICA
FERDINANDO CAMON
elle industrie più moderne si continua a morire
N
nella maniera più antica: l’uomo ucciso dalle macchine. Lunedì è toccato a una ragazzina
di 21 anni, un esserino da
niente, quasi invisibile, alta
un metro e cinquanta, peso
40 chili, di nome Jasmine (cognome italiano, Marchese).
Aveva un fidanzato che, come sempre in questi casi, vien
chiamato fidanzatino. E stavolta il diminutivo ci sta meglio che tutte le altre volte,
perché questo ragazzino mi
pare di averlo visto nei tg locali, ma sfumato, perché sarebbe minorenne.
segue a pagina 27
■ Più della metà dello stipendio per pagare l’affitto di casa.
Ma per alcune fasce di reddito,
quello di una famiglia operaia,
si sfiora addirittura l’ottanta per
cento. È davvero impressionante la fotografia sul «caro affitti»
scattata dai sindacati inquilini Sunia, Sicet e Uniat Uil - che ieri
hanno lanciato l’allarme sul «disagio abitativo».
Anche perché, come è documentato nella ricerca, gli sfratti
sono in aumento: l’8,5 in più rispetto al 2005. E di questi, più
del 70 per cento sono stati decretati per morosità. «I dati - sottolineano Sunia, Sicet e Uniat - confermano una forte pressione sui
redditi delle famiglie in affitto,
con la progressiva esclusione
dei redditi bassi dal mercato».
Sunia, Sicet e Uniat Uil chiedono la modifica dell’attuale regime delle locazioni, metodologie per la tracciabilità nel pagamento dei canoni per contrastare l’evasione fiscale e il rifinanziamento del fondo sociale.
Iervasi a pagina 8
Pubblico impiego
La polemica sui voli di Stato
POLEMICA NEL GOVERNO
SULL’AEREO CON MASTELLA
SUL PIANO
SI DIMETTE
DAMIANO CONTRO
NICOLAIS
COLLABORATORE
DI PALAZZO CHIGI
Matteucci a pagina 15
Zegarelli a pagina 4
SULL’ORLO
DEL RIDICOLO
ROBERTO COTRONEO
a giorni e giorni sembra un
tornado che si è abbattuto
D
sulla nazione. Un po’ come que-
BEIRUT Bomba contro deputato anti-siriano: 9 morti
A SEI GIORNI dalle presidenziali un parlamentare anti-siriano, Antoine Ghanem, e altre otto persone sono state uccise da un’au-
tobomba. Intanto cresce la tensione tra Israele e Hamas: Gaza è stata dichiarata «entità
nemica».
De Giovannangeli a pagina 11
gli uragani che arrivano periodicamente, e che fanno danni incalcolabili. Il tornado questa
volta ha il nome di Beppe Grillo, e il dibattito che appassiona
gente comune e media, politici
e sociologici si può sintetizzare
in questo modo: si tratta di politica o di antipolitica? In realtà
più passano i giorni e più ci si accorge che il problema non è tanto questo ma è un altro. E non
coinvolge sol-tanto Beppe Grillo, con il suo movimento, le sue
esternazioni, il suo blog, e quant’altro. Ma coinvolge l’Italia intera. E la domanda è una sola:
siamo un paese serio o un paese
ridicolo? La tragedia è che, sicuramente, siamo un paese ridicolo. Ridicolo nei suoi scandali,
spesso ridicolo nella sua politica, e nella sua antipolitica, ridicolo nel modo in cui vengono
trattati gli argomenti, ridicolo
nel modo in cui svaniscono dopo una settimana.
segue a pagina 26
CELLULE STAMINALI DAGLI SPERMATOZOI
CRISTIANA PULCINELLI
e ne sono in gran quantità
e sono facilmente accessibiC
li. E sembra che possano essere
trasformate in cellule di molti
tessuti dell’organismo. Tuttavia, non sono cellule staminali
embrionali, ma adulte prelevate dai testicoli di un individuo.
Per ora l’individuo è un topo,
ma si spera presto di poter tentare l’esperimento con gli esseri
umani. I risultati della ricerca
condotta da un gruppo di scienziati di due importanti istituzioni americane, il Weill Cornell
Medical College e il Memorial
Sloan-Kettering Cancer Center,
e pubblicati oggi sulla prestigiosa rivista scientifica britannica
Nature, sono infatti molto promettenti. segue a pagina 9
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FRONTE DEL VIDEO
MARIA NOVELLA OPPO
Rasoterra
DIFENDIAMO BEPPE GRILLO dal saccheggio televisivo. A furia di citazioni e pillole dei suoi monologhi messe in tutti i programmi, gli stanno rovinando il repertorio. E chiunque abbia avuto a
che fare con lui in passato, sa quanto ci tenga a non far trapelare i
testi degli spettacoli. È come quando, a uno che racconta una barzelletta, l’amico perfido anticipa la battuta finale. Cosicché, al comico Grillo stanno subdolamente stroncando la carriera, tanto
che martedì ha fatto più ridere Tremonti a Ballarò. Soprattutto
quando ha chiesto, prima di cominciare a parlare: «Posso volare
alto?» Premessa esilarante, da parte di uno che parla come un pulcino, ma si è autoproclamato aquila perché ha fatto i soldi come
commercialista di Berlusconi. E poi è diventato ministro, sempre
come commercialista di Berlusconi. Cosicché, durante tutta la trasmissione, Tremonti ha svolazzato basso e starnazzato in sottofondo, con commenti elevati come «ma che cazzo dici?» rivolto a
una signora. Un’altra porcata ispirata da Calderoli.
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