L A RISPOSTA DEI METALLI C A P I T O L O II A CC CC II AA II AA D A D AA LL TT AA R R EE SS II SS TT EE N N ZZ A A La sollecitazione residua a compressione indotta dalla pallinatura controllata è una percentuale del carico di rottura. Tale percentuale aumenta all’aumentare del carico stesso di rottura o della durezza del materiale. Metalli con maggiori carichi di rottura / durezza tendono ad essere fragili e maggiormente sensibili ad intagli. Questi limiti possono essere superati con la pallinatura controllata, consentendo l’uso di metalli ad alta resistenza in applicazioni a fatica. I carrelli degli aeromobili sono spesso progettati con carichi di rottura a 2068 MPa (300 ksi) prevedendo la pallinatura controllata. Senza la pallinatura controllata, proprietà a fatica ottimali per FF iig gu ur ra a 2 2. .1 1 Resistenza a fatica in rapporto al carico di rottura componenti in acciaio lavorati a macchina si ottengono a circa 30 HRC (700 MPa). Con carichi o durezze maggiori, i materiali perdono in resistenza a fatica a causa della maggiore fragilità e sensibilità agli intagli. Con l’introduzione di una sollecitazione a compressione indotta dalla pallinatura, la resistenza a fatica aumenta in modo proporzionale all’aumentare del carico di rottura o della durezza. Per esempio, a 52 HRC (1240 MPa), la resistenza a fatica delle provette pallinate è 993 MPa (144 ksi), più del doppio della resistenza a fatica delle gu ur ra a2 2.. 1 1 - si è preso in considerazione un numero di cicli pari a 2 provette lucidate ma non pallinate (FF iig milioni). [Rif 2.1] Chiavi pneumatiche e utensili a percussione sono applicazioni tipiche in cui la pallinatura controllata consente di avere eccellenti proprietà a fatica in combinazione con carico a rottura e durezza elevati. Inoltre, la resistenza a fatica di parti pallinate non è diminuita da graffi o rigature poco profonde che potrebbero invece essere dannosi per acciai ad alta resistenza non pallinati. [Rif 2.2] 10 C A P I T O L O La cementazione e la carbonitrurazione sono trattamenti termici che consentono di ottenere superfici particolarmente dure (comunemente tra i 55 e i 62 HRC). I vantaggi che si possono ottenere con la pallinatura controllata degli acciai cementati sono di seguito riportati: •• Benefici per le resistenza a fatica grazie a sollecitazioni a compressione di 200 ksi (1379 MPa) o maggiori. •• Riduzione dei carburi precipitati in modo anomalo a causa della ossidazione Se si desidera ottenere le massime proprietà a fatica per parti cementate a cuore e carbonitrurate, la durezza ottimale dei media per la pallinatura è di 55-62 HRC. S t S t u u d d i i o o d i d i u n u n a a a p a p p p l l i i c c a a z z i i o o n n e e p r p r a a t t i i c c a a ALBERI A GOMITO CON ALTE PRESTAZIONI Alberi a gomito per motori a 4 cilindri ad alte prestazioni, cedevano prematuramente dopo poche ore di test a carichi di picco del motore. Le prove hanno dimostrato che cementando a gas e pallinando l’estremità della manovella si ottenevano i migliori gu ur ra a risultati a fatica ((FFii g 2.. 2 2 2)). Nitrurazione e pallinatura dettero anche risultati migliori rispetto all’alternativa di aumentare il diametro dell’estremità della manovella [Rif 2.3]. FF iig gu ur ra a 2 2. .2 2 Comparazione tra effetti di pallinatura, cementazione a gas e nitrurazione su crank pin L A RISPOSTA DEI METALLI A CC CC II A A A II D D AA CC EE M M EE N N TT AA ZZ II O ON N EE II D EE CC A D AR RB BU U RR AA ZZ II O ON N EE La decarburazione è la riduzione del contenuto di carbonio sulla superficie di una lega ferrosa durante trattamenti termici. È stato dimostrato che la decarburazione può ridurre la resistenza a fatica negli acciai ad alta resistenza (1650 MPa, 240 ksi e oltre) di circa il 70–80% e negli altri acciai (965 - 1030 MPa) di circa il 45-55% [Rif 2.4,2.5,2.6]. La decarburazione è un fenomeno superficiale non particolarmente collegato alla profondità. Una profondità di decarburazione di 0,076 mm (0,003 inch) può essere altrettanto dannosa per la resistenza a fatica di una profondità di 0,76 mm (0,030 inch). 11 L A RISPOSTA DEI METALLI C A P I T O L O II La pallinatura controllata si è dimostrata efficace nel ripristinare la maggior parte della resistenza a fatica persa a causa di decarburazione [Rif 2.7]. Poiché in molte parti lo strato di decarburazione non è facilmente identificabile, la pallinatura può assicurare la loro integrità se si sospetta la possibilità di decarburazione. Se un ingranaggio costruito per avere durezza superficiale maggiore di 58 HRC mostra impronte inusuali dopo la pallinatura, è probabile che abbia subito una decarburazione. La decarburazione è spesso accompagnata da formazione di austenite residua. Lavorando a freddo la superficie, la pallinatura riduce la percentuale di austenite residua. S t S t u u d d i i o o d i d i u n u n a a a p a p p p l l i i c c a a z z i i o o n n e e p r p r a a t t i i c c a a RIDUZIONE DELL’AUSTENITE RESIDUA NELL’ACCIAIO 5120 CEMENTATO, PALLINATO CON INTENSITÀ 0,014"A P rroo ff oo nn ddii tt àà (( pp oo ll ll ii ccii )) P 0,0000 0,0004 0,0008 0,0012 0,0016 0,0020 0,0024 0,0028 0,0039 0,0055 P rr ooff oonn dd ii tt àà (( m P mm m )) 0,00 0,01 0,02 0,03 0,04 0,05 0,06 0,07 0,10 0,14 Auu ss ttee nnii tt ee RR ee ssii dd uu aa A (( VV ooll uu m m ee % % )) N oo nn PP aa ll ll ii nnaa ttoo N PP aa ll ll ii nnaa ttoo 5 7 14 13 14 14 15 15 15 12 3 4 5 6 7 7 8 9 10 10 [Rif 2.8] G HH II SS EE SS FF EE RR O G O II DD AA LL II AA UU SS TT EE M M PP EE RR AA TT EE Miglioramenti ottenuti con ghise sferoidali austemperate (austempered ductile iron, ADI) hanno permesso di sostituire getti e forgiati in acciaio in alcune applicazioni. L’ADI ha un alto rapporto resistenza su peso e una ottima resistenza all’usura. L’ADI ha anche sostituito l’alluminio in alcune applicazioni ad alta resistenza in quanto è almeno 3 volte più resistente e solo 2,5 volte più denso. Con la pallinatura controllata, la resistenza alla fatica a flessione può essere aumentata del 75%: ciò rende alcuni tipi di ADI pallinati paragonabili ad acciai cementati per applicazioni negli ingranaggi [Rif 2.9]. LL A A GG HH II SS AA Negli ultimi anni vi è stato una aumento della domanda di componenti in ghisa nodulare capaci di sopportare carichi a fatica relativamente alti. Componenti in ghisa sono spesso usati senza essere lavorati a macchina in applicazioni dove la superficie del pezzo è sottoposta a sollecitazioni dovute a carichi. La presenza sulla superficie del getto di imperfezioni, quali punte di spillo, scorie, grafite in scaglie, può ridurre considerevolmente le proprietà a fatica della ghisa perlitica nodulare. Il limite a fatica di parti non intagliate può infatti essere ridotto del 40% in funzione della gravità delle imperfezioni sulla superficie del getto. 12 C A P I T O L O LL E EG GH H EE D D II AA LL LL U UM M II N N II O O Le tradizionali leghe di alluminio ad alta resistenza (le serie 2000 e 7000) sono state usate per decenni nell’industria aeronautica per l’alto rapporto resistenza su peso. Le seguenti leghe di alluminio sono sempre più usate per applicazioni critiche in campo aeronautico e aerospaziale e rispondono ugualmente bene alla pallinatura controllata: •• Leghe Alluminio - Litio (Al-Li) •• Compositi a matrice metallica isotropica (MMC, Metal Matrix Composites) •• Alluminio in getti (Al-Si) S t S t u u d d i i o o d i d i u n u n a a a p a p p p l l i i c c a a z z i i o o n n e e p r p r a a t t i i c c a a ALLUMINIO AD ALTA RESISTENZA Al 7050–T7651 Sono stati preparati provini in Al 7050-T7651, pallinati sui 4 lati. Sono state condotte prove a fatica con momento flettente applicato a 4 punti (R=-1). gu ur ra a2 2..3 3 riporta le La FFii g curve S-N delle leghe pallinate e non pallinate. La pallinatura controllata ha aumentato il limite di durata a fatica di circa il 33%. Anche quando la sollecitazione è superiore al carico di snervamento, la resistenza a fatica dei provini pallinati aumenta di un fattore compreso tra 2 e quasi 4 [Rif 2.11]. FFii g gu ur ra a 2 2. .3 3 L A RISPOSTA DEI METALLI La pallinatura controllata può migliorare significativamente la situazione quando sono presenti imperfezioni piccole. Un’applicazione tipica sono le camicie dei cilindri dei motori diesel. Con l’intensità di pallinatura più alta usata nelle prove, il limite a fatica ha raggiunto valori del 6% inferiori a quelli ottenuti con campioni completamente lavorati a macchina (contro valori normali per campioni non pallinati, che sono inferiori del 20%). Da un punto di vista visivo, la pallinatura ha un effetto simile alla levigatura sulla superficie dei getti, diminuendone la rugosità [Rif 2.10]. II Curve S – N per lega di alluminio 7050-T7651 pallinata 13 L A RISPOSTA DEI METALLI C A P I T O L O II T II TT A T AN N II O O FFaattii ccaa aadd aall ttoo nnuum m eerroo ddii ccii ccll ii ((HHCC FF)) - La Fii g F gu ur ra a 2 2. .4 4 mostra il comportamento di bielle in lega di titanio (sottoposte a lavorazioni diverse) usate da una nota casa costruttrice di macchine sportive Europea per automobili da competizione. Con la pallinatura controllata, il limite a fatica rispetto a bielle in acciaio è stato aumentato di circa il 20%, mentre il peso è stato ridotto del 40% qualunque sia il processo di produzione utilizzato [Rif 2.12]. FFaattii ccaa aa bbaass ssoo nnuum m eerroo ddii cc iiccll ii ((LL CCFF)) Come per altri materiali, la vita a fatica di componenti pallinati aumenta nei casi di fatica a maggior numero di cicli. Fatica ad alto numero di cicli è da associare a sollecitazioni minori, mentre fatica a basso numero di cicli, a livelli di sollecitazione più alti. Ciò è visibile gu ur ra a1 1.. 4 4e2 2.. 5 5 con le graficamente in FF iig curve S-N. gu ur ra a 2 2. .5 5 mostra i risultati ottenuti La FFii g pallinando scanalature a coda di rondine in titanio in un componente rotante di un motore [Rif 2.13]. Ci sono 2 curve base per le scanalature non pallinate e 2 curve per le stesse scanalature pallinate. Quando viene applicata la pallinatura, la curva base, che inizialmente sopportava un numero di cicli maggiore prima di cedere a fatica, risponde in modo significativamente migliore. È da notare che gli incrementi nella vita a fatica sono su base esponenziale. FFii g gu ur ra a 2 2. .4 4 Resistenza a fatica per il titanio Ti6A14V lavorato a macchina, lucidato e pallinato FF iig gu ur ra a 2 2. .5 5 LCF Benefici della pallinatura su provini intagliati in Ti8-1-1 L’applicazione più comune di fatica a basso numero di cicli per il titanio è per componenti rotanti delle turbine dei motori (dischi, rotori e alberi) con l’eccezione delle palette. Queste parti sono pallinate per aumentarne la vita; ogni atterraggio e decollo è considerato come un ciclo di carico. MA M AG GN N EE SS II O O Le leghe di magnesio non sono di solito usate in applicazioni a fatica. Comunque, quando usate per ridurre i pesi, si può ricorrere a processi speciali di pallinatura controllata per aumentare la resistenza a fatica di circa il 25 - 35%. 14 C A P I T O L O Con parametri di pallinatura ottimizzati è possibile aumentare il limite di fatica di leghe di acciaio sinterizzato del 22% e la vita a fatica di un fattore 10 [Rif 2.14]. Leghe sinterizzate e pallinate possono essere usate per componenti automobilistici quali bielle e ingranaggi. In particolare la pallinatura è più efficace con particolari sinterizzati ad alta densità, quali per esempio componenti forgiati in metallo sinterizzato. La pallinatura controllata, provocando un aumento della densità superficiale, aumenta significativamente la resistenza a fatica, soprattutto nel caso di flessione. Inoltre diminuisce la porosità superficiale nei componenti per sigillatura ed altre applicazioni ingegneristiche. S t S t u u d d i i o o d i d i u n u n a a a p a p p p l l i i c c a a z z i i o o n n e e p r p r a a t t i i c c a a INGRANAGGI SINTERIZZATI AD ALTA DENSITÀ Le leghe metalliche sinterizzate sono state studiate per applicazioni per ingranaggi nell’ambito di un progetto di ricerca sovvenzionato dal Ministero Federale Tedesco per l’Educazione e la Ricerca. Un ingranaggio in metallo sinterizzato MSP4.0Mo-0.1Nb è stato confrontato con uno lavorato a macchina in acciaio cementato, 20MnCr5. Prove sulla capacità di carico del piede del dente hanno dato i seguenti risultati per resistenza a fatica (2 milioni di cicli; resistenza a fatica del 20MnCr5 definita come 100). •• 20MnCr5 non pallinato: 100% •• •• MSP4.0Mo-0.1Nb non pallinato: 82% MSP4.0Mo-0.1Nb pallinato: 109% Le prove hanno perciò dimostrato che con il metallo sinterizzato e non pallinato la resistenza a fatica è minore del 18% rispetto a quella dell’ingranaggio in acciaio cementato lavorato a macchina; ma rispetto a questo, la resistenza a fatica del metallo sinterizzato e pallinato è maggiore del 9% [Rif 2.15]. La richiesta di materiali in polveri ferrose sinterizzate e pressate sta crescendo grazie al fatto che la metallurgia delle polveri viene applicata sempre di più in componenti sottoposti a sollecitazioni elevate. Ancorsteel 1000B con 2% di rame e 0,9% di graffite, ha un limite a fatica di 240MP; con la pallinatura raggiunge i 280 MPa, aumentando del 16% il limite di fatica [Rif 2.16]. L A RISPOSTA DEI METALLI LL A A M M EE TT A A LL LL U U RR G G II AA D D EE LL LL EE P PO O LL V V EE R R II II RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI: 2.1 Horger; Mechanical and Metallurgical Advantages of Shot Peening – Iron Age Reprint 1945 2.2 Hatano and Namitki; Application of Hard Shot Peening to Automotive Transmission Gears, Special Steel Research Laboratory, Daido Steel Company, Ltd., Japan. 2.3 Challenger; Comparison of Fatigue Performance Between Engine Crank Pins of Different Steel Types and Surface Treatments, Lucas Research Center, Solihull, England, July 1986 2.4 Properties and Selection, Metals Handbook, Eighth Edition, Vol. 1, pp. 223-224. 2.5 Jackson and Pochapsky; The Effect of Composition on the Fatigue Strength of Decarburized Steel, Translations of the ASM, Vol. 39, pp. 45-60. 2.6 Bush; Fatigue Test to Evaluate Effects of Shot Peening on High Heat Treat Steel - Lockheed Report No. 9761. 2.7 Gassner; Decarburization and Its Evaluation by Chord Method, Metal Progress, March 1978, pp. 59-63. 2.8 Internal Metal Improvement Co. 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