Vescica e rene. L'avanguardia chirurgica a Roma. Confronto Italia-Usa su chirurgia ... Pagina 1 di 2
quotidianosanità.it
Mercoledì 15 GENNNAIO 2014
Vescica e rene. L'avanguardia chirurgica a
Roma. Confronto Italia-Usa su chirurgia
robotica intracorporea
Sei operazioni di cistectomia e nefrectomia radicale effettuate in diretta
video, senza ferite e in tempi competitivi. Le hanno condotte Michele
Gallucci, Inderbir Gill insieme ad altri esperti, in un congresso di due giorni
all’Istituto Regina Elena a Roma. La tecnica dimezza i tempi di recupero del
paziente, riduce il dolore post-operatorio e consente grande precisione. A
colloquio con Michele Gallucci
Cistectomia radicale e nefrectomia radicale attraverso una tecnica robotica mini-invasiva che
permette di operare il paziente in maniera completamente intracorporea: ecco una delle ultime
frontiere della chirurgia robotica avanzata, di cui si è discusso il 10 e l’11 gennaio scorsi all’Istituto
Regina Elena di Roma, durante il secondo Simposio Internazionale sull’argomento. Questo
Congresso, cui hanno partecipato oltre 200 urologi da varie nazioni, ha visto operare in diretta alcuni
dei principali esperti a livello internazionale: Inderbir Gill, Mihir Desai, Michele Gallucci, Giovanni Muto
e Paolo Puppo hanno eseguito, in una full immersion chirurgica di due giorni, sei interventi tra
cistectomia radicale e nefrectomia per rimuovere il tumore del rene con trombo cavale.
Il Congresso e gli interventi sono stati possibili grazie al Professor Michele Gallucci (in foto),
Direttore del reparto di Urologia del Regina Elena, e al Professor Inderbir Gill, Direttore del
Department of Urology, Keck School of Medicine dell’ University of Southern California (USC), in
collaborazione con il loro team e con numerosi esperti a livello mondiale invitati per l’occasione.
“In particolare, nel 20% dei casi di tumore della vescica, bisogna rimuovere la vescica stessa insieme
alla prostata nell’uomo e insieme all’utero e alle ovaie nella donna”, ha spiegato a QS il Professor
Michele Gallucci. “Per effettuare una ricostruzione e permettere al paziente di urinare, prendiamo un
tratto intestinale di 50 cm, che viene aperto per formare una specie di palla da tennis, si attaccano i
due ureteri che portano l’urina che viene dal rene e un’altra parte viene attaccata all’uretra per far
evacuare l’urina”.
Il primato di questo intervento, già estremamente complesso con la tecnica tradizionale, è che è stato
effettuato in circa quattro ore, pari al tempo necessario per eseguirlo a cielo aperto, senza però
provocare ferite, grazie all’aiuto del robot. “La vera novità è che è tutto intracorporeo: la rimozione
della vescica si effettuava già con la laparoscopia e la robotica intracorporea, ma poi la ricostruzione
veniva fatta all’esterno, quindi con la ferita. Abbiamo dato vita a quest’operazione grazie a Inderbir Gill
e alla nostra collaborazione con la University of Southern California a Los Angeles”. Già nel gennaio
2013 l’equipe del Professor Inderbir Gill fu ospite del reparto di Urologia del Regina Elena e in una
speciale full immersion furono eseguiti 14 interventi per mettere a punto la tecnica.
In generale, quali sono i vantaggi di questa tecnica? “La minore invasività consente un post
operatorio meno doloroso e meno protratto nel tempo: il soggiorno ospedaliero è di 6-7 giorni
rispetto ai 13-14 con la tecnica tradizionale, mentre il ritorno alla vita normale può avvenire dopo 2
settimane invece che 4”, prosegue Gallucci. “Il problema di questi interventi sono i costi per il robot e
per la strumentazione, che in Italia sono particolarmente elevati perché non c’è una diffusione così
capillare come negli Stati Uniti, dove quasi tutta urologia si svolge con il robot e con costi inferiori. In
Italia, un intervento di questo genere costa complessivamente 5000 euro, mentre quello a cielo aperto
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17/01/2014
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circa 2000. I costi vengono però pareggiati se consideriamo il risparmio che si ha grazie alla minore
degenza ospedaliera e al più rapido recupero della vita normale; inoltre nel tempo tali costi
diminuiranno”.
Durante il Congresso, come sottolinea il Professore, gli esperti hanno effettuato uno dei primi
interventi al mondo di nefrectomia radicale in diretta: l’operazione, già molto complessa a cielo aperto,
anche in questo caso è stata fatta totalmente col robot, è durata circa otto ore, rappresentando un
esperimento unico al mondo. Inoltre, “Finora, nel nostro istituto abbiamo effettuato 800 interventi sulla
vescica e sul rene. La casa produttrice è in grado di calcolare esattamente quanti interventi esegue
ciascun robot e il robot del nostro ospedale è quello che ne effettua di più in Europa”. Insomma, un
primato anche numerico. “In Italia ci sono circa 70 robot, utilizzati quasi solo per operare la prostata.
Nel nostro Istituto abbiamo svolto 60 interventi di cistectomia in un anno, una grande quantità
considerando che la media di un ospedale normale è circa 6”.
La tecnica robotica, molto diffusa in America, ha margini di miglioramento tecnologico: “nel futuro
potremmo avere una TAC che col computer dice esattamente dove andare ad operare, con una
chirurgia guidata, oppure un esame istologico in diretta: tutto questo grazie all’intervento del computer
tra paziente e chirurgo”. Proprio così, infatti il chirurgo è a distanza dal paziente e guida le braccia
operative del robot. “La precisione è alta e si elimina l’eventuale tremore delle mani”.
Il Congresso, dunque, ha rappresentato la conclusione di un progetto iniziato già da tempo, che ha
reso possibile svolgere un intervento intracorporeo come la cistectomia radicale in tempi competitivi,
pari a circa quattro ore, al posto delle sette o otto ore usuali, conclude il Professor Gallucci.
La chirurgia urologica IRE diretta da Gallucci è uno dei centri con il maggior volume di attività in
Europa e Gill è riconosciuto come il leader mondiale in urologia mininvasiva
La discussione ha visto impegnati oltre a Gill e Gallucci: Bochner Bernie (New York, Usa),Buscarini
Maurizio (Roma), Desai Mihir (Los Angeles, Usa), Graziotti Pierpaolo (Milano), Yair Lotan (Dallas,
Usa),Mandressi Alberto (Castellanza), Montorsi Francesco (Milano), Muto Giovanni (Torino), Noon
Aidan (Toronto, Ca), Pansadoro Vito (Roma), Pili Roberto (Buffalo, Usa), Puppo Paolo (Genova).
Viola Rita
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Vescica e rene. L`avanguardia chirurgica a Roma