Esercitazioni Attenzioni metodologiche Laboratorio di Psicologia Comunicazione www.psicomlab.it I partecipanti all’attività si siedono in cerchio, accorgimento che permette di “stare tutti in una posizione di parità” e permette a ciascuno di vedere tutti i compagni e allo stesso tempo essere visto da tutti; ciascun membro del gruppo ha diritto di esprimersi senza essere interrotto né giudicato dai compagni o dagli adulti; allo stesso modo ha diritto a non raccontare ciò che non desidera condividere con i compagni e/o gli adulti presenti; ciascun membro del gruppo ha diritto a chiedere maggiori informazioni e/o chiarimenti rivolgendosi direttamente ai compagni (allo scopo di favorire il dialogo diretto, non necessariamente mediato dall’adulto, tra i bambini, educando in tal modo all’espressione ed alla condivisione, libere e rispettose, delle proprie emozioni all’interno del gruppo dei pari); non viene applicato il criterio valutativo del “giusto” e dello “sbagliato”; tutti hanno diritto di parola; per avere il turno di parola è necessario attendere che chi sta parlando termini il proprio turno e prendere parola dopo aver alzato la mano; È importante sottolineare che i bambini contribuiscano attivamente alla negoziazione di tali regole per essere poi più disponibili a rispettarle. Laboratorio di Psicologia Comunicazione www.psicomlab.it Esercitazioni Compito Laboratorio di Psicologia Comunicazione www.psicomlab.it Proporre ai bambini l’immagine di un volto emozionato, in particolare di un volto che esprime rabbia. La prima fase dell’attività è dedicata alla lettura dell’immagine: ai bambini viene chiesto cosa essa rappresenti, “com’è” il bambino a cui appartiene il viso rappresentato, “da cosa si capisce” il suo vissuto emotivo (espressione). Ciascun bambino prova ad immaginare “come mai” quel bambino è arrabbiato, “cos’è successo prima” per cui ora è arrabbiato. Si mira a stimolare, attraverso un linguaggio adeguato agli interlocutori, la riflessione sull’antecedente emotivo; una consegna di questo tipo permette inoltre a ciascun bambino di immaginare ed esprimere un proprio personale antecedente della rabbia, “proiettando” nella storia del personaggio rappresentato sul foglio le proprie esperienze ed i propri vissuti. Disegnare individualmente la scena immaginata a proposito dell’antecedente, utilizzando quindi il mezzo grafico per “parlare” della propria esperienza. Al termine del disegno tutti i bambini tornano nel gruppo e partecipano ad un momento di discussione. Ognuno verbalizza il proprio disegno. L’insegnante, approfondisce grazie ad alcune domande, il contributo individuale di ogni bambino e stimola il confronto tra antecedenti diversi riferiti alla stessa emozione. Il vissuto di ogni bambino viene riconosciuto ed accolto senza essere giudicato. Laboratorio di Psicologia Comunicazione www.psicomlab.it Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano Strategie per il benessere: Emozioni e Relazione La prevenzione del bullismo Laboratorio di Psicologia della Comunicazione Via Nirone, 15 --- 2013 Milano Tel. 02.7234.5931 E-mail: [email protected] Sito web: www.psicomlab.it Laboratorio di Psicologia della Comunicazione www.psicomlab.it