Violazione di CP nei mesoni neutri M.S. Sozzi Violazione di CP Formalismo a due stati Si considera il sottospazio (non completo) {K0,K0}, per tempi » della scala delle interazioni forti (Weisskopf-Wigner). ψ (t ) = e − iH eff t ψ (0) Hamiltoniana efficace non hermitiana, scomposta in parte hermitiana (matrice di massa) ed anti-hermitiana (i/2 matrice di decadimento): ih i M − Γ K S , L (t ) = λS , L K S , L (t ) 2 i λS , L = mS , L − ΓS , L 2 d i ψ (t ) = H eff ψ (t ) = M − Γ ψ (t ) dt 2 M+ = M Γ+ = Γ M ij = mK δ ij + i H 2 j −℘∑k i H1 k k H 1 j E k − mK Γij = 2π ∑k i H1 k k H1 j δ ( Ek − mK ) M.S. Sozzi H2: transizioni dirette K0 ↔ K0 (∆S=2) H1: hamiltoniana debole (∆S=1) Violazione di CP CP conservata Caso di simmetria CP H11 H = H 21 H12 H 22 0 1 CP = 1 0 Se vale la simmetria CP [H,CP]=0 〈K0HK0〉 = 〈K0H CPK0〉 = 〈K0CP HK0〉 = 〈K0HK0〉 〈K0HK0〉 = 〈K0H CPK0〉 = 〈K0CP HK0〉 = 〈K0HK0〉 H11 = H22 = m0 H12 = H21 = δm m + m0 H = K δm δm mK + m0 H Ψ = (mK + m0 ± δm ) Ψ Mass shift m0 & mass split ∆m = 2δm M.S. Sozzi Violazione di CP CP conservata Differenza di massa ∆m Deriva da interazioni ∆S=2: m( K1 ) − m( K 2 ) = K 0 H eff K 0 + K 0 H eff K 0 Richiede violazione di stranezza: K 0 H eff K 0 = K 0 H eff S K 0 = K 0 SH eff K 0 = − K 0 H eff K 0 = 0 ∆m ≅ 2 Re M 12 ∆Γ ≅ 2 Re Γ12 ∆m = m(KL)-m(KS) = (3.491 ± 0.009) · 10-6 eV Effetto delle interazioni deboli al second’ordine ! ∆m misurato mediante oscillazioni (K+n → K0p) K0 → K0 (K0p → Λπ+) o rigenerazione. M.S. Sozzi Violazione di CP ∆m e rigenerazione Intensita’ di rigenerazione in funzione di ℓ, nota µ M.S. Sozzi Violazione di CP Intensita’ di K1 in funzione di d+ℓ, nota f Caso senza simmetria CP CPT impone H11 = H22 (come CP), ovvero: mK + m0 H = H 21 H12 mK + m0 λS , L = H11 ± H12 H 21 T impone H12 = H21 (come CP) 〈fM,Γi〉 = 〈iM,Γf〉 = 〈fM,Γi〉* quindi M12 e Γ12 reali. Cambiando la fase relativa diK0〉 eK0〉 (trasformazione generata dalla stranezza) cambiano le fasi di M12 e Γ12: T (CP) impone M12 e Γ12 relativamente reali. Nel caso piu’ generale: H = A 1 + Bi σ i M.S. Sozzi Violazione di CP A B1 B2 B3 CP + + − − T + + − + CPT + + + − Stati fisici Gli stati fisici sono “quasi” autostati di CP [) [) 1 1 [ ] ε K K K (1 + ε S ) K 0 + (1 − ε S ) K 0 = + = S 1 2 S 2 2 1+ εS 2 1+ εS 1 1 KL = [ K 2 + ε L K1 ] = (1 + ε L ) K 0 − (1 − ε L ) K 0 2 2 1+ εL 2 1+ εL ( ( 1 = K S 2 2 1 + ε − δ 2 1 KL = 1 + ε 2 + δ 2 2 [ (1 + ε − δ ) K 0 + (1 − ε + δ ) K 0 ] [ (1 + ε + δ ) K 0 − (1 − ε − δ ) K 0 ] ] ] ε ≡ (ε S + ε L ) / 2 δ ≡ (ε L − ε S ) / 2 Se εS,εL ≠ 0 la simmetria CP e’ violata (stati fisici non autostati di CP) K L K S = 2 Re ε − 2i Im δ M.S. Sozzi Violazione di CP Tre descrizioni K0, K0: Autostati di stranezza, prodotti dalle interazioni forti, rilevanti per la propagazione nella materia. Coppia particella/anti-particella (masse uguali per CPT), decadimenti in stati finali comuni (non ortogonali), vita media non definita (decadimento non esponenziale). K1, K2: Autostati di CP, quasi coincidenti con gli stati fisici, non particella/anti-particella, masse diverse e stati finali (quasi) differenti, ortogonali. KS, KL: Stati fisici, non particella/anti-particella, masse diverse e stati finali (quasi) differenti, quasi ortogonali. “… there is scarcely a physical system which contains so many of the elements of modern physics”. (V. Fitch, 1980) M.S. Sozzi Violazione di CP Diagonalizzazione dell’hamiltoniana efficace: ε= Im M 12 − (i / 2) Im Γ12 i∆m − ∆Γ / 2 δ= ( M 22 − M 11 ) − i (Γ22 − Γ11 ) 2[∆m − (i / 2)∆Γ] N.B. Si definiscono: ∆m ≡ mL-mS > 0 e ∆Γ ≡ ΓS-ΓL > 0 Se ε ≠ 0 o δ ≠ 0 la simmetria CP e’ violata (stati fisici non autostati di CP) Se ε ≠ 0 la simmetria T e’ violata: M12 ≠ M21 Γ12 ≠ Γ21 M.S. Sozzi Se δ ≠ 0 la simmetria CPT e’ violata: M11 ≠ M22 Γ11 ≠ Γ22 Violazione di CP Ipotesi superdebole L. Wolfenstein (1964): Un’ipotetica nuova interazione che induca transizioni K0↔K0 (∆S=2) al prim’ordine, con accoppiamento ~ 10-7 GF potrebbe spiegare l’effetto e risultare Im M 12 − (i / 2) Im Γ12 ε= i∆m − ∆Γ / 2 GSW α GF ε ∝ = ∆m ∆m 2 α GF m p −3 ≈ 2 ⋅ 10 ε ≈ 2 GF m 4p praticamente invisibile altrove. In questo modello la violazione di CP deriva da una proprieta’ degli stati fisici KS,KL parametrizzata da ε (violazione indiretta di CP). M.S. Sozzi Violazione di CP Il problema… In uno schema superdebole la violazione di CP potrebbe essere limitata in natura ai mesoni K neutri. Per 35 anni la situazione e’ rimasta questa… “At present our experimental understanding of CP violation can be summarized by the statement of a single number”. (J. Cronin, 10.12.1980 – Stockholm) In questo modello la violazione di CP deriva da una proprieta’ degli stati fisici KS,KL parametrizzata da ε (violazione indiretta di CP). M.S. Sozzi Violazione di CP Tipi di violazione di CP La violazione di CP in interazioni ∆S=2 e’ detta VIOLAZIONE INDIRETTA DI CP La violazione di CP in interazioni ∆S=1 e’ detta VIOLAZIONE DIRETTA DI CP La violazione di CP dovuta all’impurita’ (ε) negli stati fisici e’ detta VIOLAZIONE DI CP NEL MESCOLAMENTO KL ∝ K2+ ε K1 ππ E’ violazione indiretta di CP M.S. Sozzi Violazione di CP La violazione di CP nel processo fisico di decadimento e’ detta VIOLAZIONE DI CP NEL DECADIMENTO KL ∝ K2+ ε K1 ππ E’ violazione diretta di CP Transizione da un autostato di CP ad un altro con autovalore opposto: K2 (CP=-1) → ππ (CP=+1) Manifesta una proprieta’ intrinseca delle interazioni deboli Non esiste nel modello superdebole M.S. Sozzi Violazione di CP Vincoli sulle ampiezze di transizione CPT a(i → f) = a*(i → f) T a(i → f) = a*(i → f) a(i → f) = a*(i → f) CP M.S. Sozzi a(i → f) = a(i → f) Violazione di CP Le barre indicano stati CP-coniugati Teorema di Fermi-Watson 1. Unitarietá elastica (interazioni forti non creano nuovi stati) 2. Simmetria CPT 3. Stati invarianti per T (ad es. senza spin) “La fase di un’ampiezza di decadimento (debole) e’ sostanzialmente determinata dalle interazioni elastiche delle particelle nello stato finale”. A(i → f) = e2iδA*(i → f) Dove δ e’ la fase di diffusione (forte) per f → f (ad es. ππ → ππ per l’ampiezza K → ππ). Fattorizzando le fasi forti: A(i → f) ≡ eiδ a(i → f) a(i → f) = a*(i → f) Violazione di CP: ampiezze complesse M.S. Sozzi Violazione di CP Le barre indicano stati CP-coniugati Violazione di CP nei decadimenti Avere un ampiezza complessa non e’ sufficiente. E’ necessaria l’interferenza di 2 ampiezze A(i → f ) = eiδ1 a1 eiφ1 + eiδ 2 a2 e iφ2 A(i → f ) = e iδ 1 a1 e −iφ1 +e iδ 2 a2 e − iφ 2 (Fermi-Watson) Γ(i → f ) − Γ(i → f ) = 4 a1 a2 sin(δ 1 − δ 2 ) sin(φ1 − φ2 ) +Φ+δ Necessarie ampiezze con fasi deboli (φ) e forti (δ) differenti +Φ Per avere grande asimmetria: ampiezze comparabili −Φ M.S. Sozzi Violazione di CP −Φ+δ Inoltre sono necessari piu’ stati finali Per uno stato finale singolo (autostato di CP) in cui sia K0 che K0 possono decadere: ponendo: CP K Af± ≡ f ± H K 0 0 iξ =e K =±e CP f ± = ± f ± 0 − iξ 0 K H f± = ± e − iξ f± H K 0 * * ≡ ± e −iξ A f ± le ampiezze possono sempre essere rese relativamente reali grazie all’arbitrarieta’ di ξ ηf + − iξ * A( K L → f + ) (1 + ε ) A f + − (1 − ε )e A f + ≡ = =ε − iξ * A( K S → f + ) (1 + ε ) A f + + (1 − ε )e A f + ηf ≡ − A( K S → f − ) 1 = A( K L → f − ) ε In questo modo si misura solo la violazione di CP nel mescolamento. In presenza di piu’ ampiezze con fasi relative non nulle, non e’ possibile renderle tutte relativamente reali. M.S. Sozzi Violazione di CP Decadimenti semileptonici (Kℓ3) Consentono la misura della stranezza. BR(KL→πeυ) ≈ 0.39 BR(KL→πµυ) ≈ 0.28 Per la regola ∆S= ∆Q: possibili soltanto K0 → π-ℓ+ν e K0 → π+ℓ-ν Ad es. → non Σ+ → ne+ν Σ– ne-ν N+: e+, N-: ex = A(∆S=-∆Q)/ A(∆S= ∆Q) ma Non sono autostati di CP. Unica ampiezza di decadimento. Gli stati K0 e K0 non possono contribuire entrambi. M.S. Sozzi Violazione di CP Asimmetria di carica Contributo da oscillazioni di stranezza. Se vale CP, con K0 iniziali: N+ − N− 2 cos(∆mt ) A(t ) = + = N + N − e + ∆Γt / 2 + e − ∆Γt / 2 Segnale di violazione di CP Γ( K L → π − l +υ ) − Γ( K L → π + l −υ ) δl = Γ( K L → π − l +υ ) + Γ( K L → π + l −υ ) δe = (3.33 ± 0.14) · 10-3 δµ = (3.04 ± 0.25) · 10-3 Distinzione assoluta materia/antimateria M.S. Sozzi Violazione di CP Piu’ in generale, a partire da K0 o K0: 2 A(t ) ≅ [ 2(1 − x ) Re(ε ) (e − ΓS t + e − ΓLt ) ± e − Γt cos(∆mt ) ] 1 + x e −ΓS t + 1 − x e −ΓLt m 4 Im( x)e −Γt sin( ∆mt ) 2 2 E se x=0 (∆S = ∆Q valida): 2e − Γt cos(∆mt ) A(t ) ≅ 2 Re(ε ) ± −ΓS t e + e −ΓL t Miscela incoerente di K0 e K0: termine oscillante moltiplicato per Violazione di CP solo da mescolamento (indiretta): M.S. Sozzi δl = Violazione di CP 0 D( p) = 2 Re( ε ) 1+ ε 2 N ( K 0 , p) − N ( K , p) 0 N ( K 0 , p) + N ( K , p) = KL KS Interferenza KS-KL Numero di decadimenti π+π– dietro a rigeneratore: N (π +π − ; t ) ∝ η + − e −t /τ L + ρ c e −t /τ S + 2 η + − ρ c e −t / 2 (1/τ S +1/τ L ) cos(∆mt − φ+ − + φ ρ ) 2 KS 2 KL Interferenza KS-KL Autostati di CP : violazione di CP M.S. Sozzi Violazione di CP Interferenza nel vuoto Numero di decadimenti π+π– a partire da uno stato K0 o K0 a t=0: N (π +π − ; t ) ∝ e −t /τ S + η + − e −t /τ L ± 2 η + − e −t / 2 (1/τ S +1/τ L ) cos(∆mt − φ+ − ) 2 KS Interferenza KS-KL KL Vicino al punto di produzione. Indipendente da fase di rigenerazione. Nota ∆m permette di misurare φ+-. Il segno del termine di interferenza dipende dallo stato iniziale: Distinzione assoluta materia/antimateria M.S. Sozzi Violazione di CP Decadimenti adronici (ππ) I pioni interagiscono anche mediante interazione forte Stati rilevanti: autostati di isospin (conservato) L(ππ) = 0 ⇒ simmetria di Bose esclude I=1 [ ] 1 π +π − − π 0π 0 + π −π + 3 1 ππ ( I = 2) = π +π − + 2 π 0π 0 + π −π + 6 ππ ( I = 0) = [ ] Le due ampiezze di decadimento I=0, I=2 possono interferire (se hanno fasi differenti) in modo diverso per π+π- e π0π0 [ ] A K 0 → ππ ( I = 0) = a0e iδ 0 [ 0 ] * iδ 0 0 A K → ππ ( I = 0) = a e M.S. Sozzi [ ] A K 0 → ππ ( I = 2) = a2 e iδ 2 [ 0 ] A K → ππ ( I = 2) = a2*e iδ 2 Violazione di CP Esempio: violazione di CP nel decadimento KL → π0π0 BASE ISOSPIN Fasi deboli differenti: violazione di CP M.S. Sozzi Violazione di CP BASE FISICA (CARICA) Fasi forti differenti: interferenza Violazione di CP in K0 → ππ η+− = η+ − e iφ + − η00 = η00 eiφ ε =ε +i 00 ε +ε' A( K L → π +π − ) = ≈ ε +ε' = + − A( K S → π π ) 1 + ω / 2 A( K L → π 0π 0 ) ε − 2ε ' = = ≈ ε − 2ε ' 0 0 A( K S → π π ) 1 − ω 2 Im(a0 ) Re(a0 ) i Re(a2 ) Im(a2 ) Im(a0 ) i (δ 2 −δ 0 ) ε '= − e 2 Re(a0 ) Re(a2 ) Re(a0 ) ω= A[K S → ππ ( I = 2)] ≈ 1 / 22 A[K S → ππ ( I = 0)] M.S. Sozzi “Regola” ∆I=1/2: ampiezze adroniche con ∆I=3/2 soppresse: Γ(K+→π+π0) «Γ(KS→π+π-) Violazione di CP Non ancora capita… Chi e’ chi? ε contiene violazione di CP nel mixing : Re(ε) = Re(ε) e nell’interferenza di mescolamento e decadimento : Im(ε) = Im(ε) + Im(a0) (separazione tra le due dipende da convenzione di fase) ε’ contiene violazione di CP nel decadimento : Re(ε’) e nell’interferenza di mescolamento e decadimento: Im(ε’) Convenzione di fase di Wu-Yang: ampiezza dominante a0 reale. Allora ε = ε ⇔ violazione di CP indiretta ε’ ⇔ violazione di CP diretta Violazione di CP diretta intrinsecamente soppressa da “regola” ∆I=1/2 Se η+- ≠ η00 violazione di CP diversa in modi di decadimento diversi η00 2 η+ − 2 = 1 − 6 Re(ε ' / ε ) ≈ 1 − 6 ε ' / ε φ(ε) ≈ 2∆m/ΓS = (43.49 ± 0.08)° φ(ε’) ≈ δ2-δ0-π/2 = (48 ± 4)° M.S. Sozzi Questa quantita’ indica la presenza di violazione diretta di CP Accidentalmente simili Violazione di CP Notations… More than 30 years of notations, starting from T.T. Wu, C.N. Yang: “Phenomenological analysis of violation of CP invariance in decay of K0 and K0” – Phys. Rev. Lett. 13 (1964), 380. (Received 18/8/1964 – CCFT paper published 27/7/64) q 1− ε = p 1+ ε λππ M.S. Sozzi 2 q 4 Re(ε ) ≅ 1− 2 p 1+ ε 1 − ε A( K 0 → ππ ) = 0 1 + ε A( K → ππ ) Violazione di CP ∑ f f* L f S 2 A A KS KL 2 ≤ ≤ ∑ f ALf 2 ∑ f ASf 2 ΓS ΓL 2 ( ) ≈ 0 . 06 (ΓS + ΓL )2 / 4 + (∆m )2 Relazione di Lee-Wolfenstein La violazione di CP e’ piccola (KS,KL quasi ortogonali) Sperimentalmente: ΓL « ΓS ΓS(Kℓ3) ≈ ΓL(Kℓ3) ≈ ΓL(3π) ≈ 10-3 ΓS [i∆m / ΓS + 1 / 2] K L K S ≈ ηππ •Se CPT conservata (δ=0): φππ ≈ atan(2∆m/ΓS) ≈ 44° •Se T conservata (ε=0) : φππ ≈ atan(2∆m/ΓS) + π/2 Sperimentalmente: φππ = (43.5 ± 1)° M.S. Sozzi Violazione di CP ⇒ CPT OK !