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INDICE - INDEX
VALLE CAMONICA
PREISTORICA
LA GRANDE STORIA DI ROMA
IN UNA PICCOLA VALLE ALPINA
I MUSEI
DI VALLE CAMONICA
LA GRANDE GUERRA
IN ADAMELLO
LA SCUOLA OVUNQUE:
L’EDUCAZIONE AMBIENTALE
VALLE CAMONICA
DI NEVE E DI SCI
L’OSPITALITÀ DELLA
VALLE CAMONICA
INFOSCUOLA
4
20
26
36
40
44
48
50
VALLE CAMONICA
PREHISTORY
THE GREAT HISTORY OF ROME IN
A LITTLE ALPINE VALLEY
THE MUSEUMS
OF VALLE CAMONICA
THE 1ST WORLD WAR
IN ADAMELLO MOUNTAINS
SCHOOL EVERYWHERE:
ENVIRONMENTAL EDUCATION
SNOW AND SKI
IN VALLE CAMONICA
HOSPITALITY
IN VALLE CAMONICA
INFOSCUOLA
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PRESENTAZIONE
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“La scuola in ogni luogo”: il titolo di
questa sintetica brochure dedicata
al mondo della scuola è la presa
d’atto di una realtà - ovunque si può
insegnare ed imparare - ma anche
una provocazione: la scuola si deve
misurare con il territorio!
In questo senso, quale può essere
un’aula davvero interessante?
Sicuramente la Valle Camonica:
per l’importanza e l’unicità delle
sue testimonianze archeologiche,
storiche, artistiche. Per l’ambiente,
i suoi parchi naturali, il paesaggio.
Per le possibilità di svago,
di socializzazione, di divertimento,
in un contesto ricco di stimoli
e di sollecitazioni culturali.
La Valle Camonica si offre al mondo
della scuola consapevole delle sue
potenzialità, e anche desiderosa di
crescere con gli insegnanti, gli
studenti e i genitori in uno scambio
continuo, in una relazione che può
arricchire soprattutto i suoi giovani.
Il nostro è un territorio che può
insegnare molto, ma che deve
anche molto imparare. Ogni visita
è quindi un’occasione reciproca
per crescere nella consapevolezza
di un cammino da compiere.
Comunità Montana
di Valle Camonica
IL PRESIDENTE
Alessandro Bonomelli
L’ASSESSORE AL TURISMO
Gian Maria Salari
L’ASSESSORE ALL’ISTRUZIONE E
ALLA CULTURA
Giancarlo Maculotti
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PRESENTATION
“School Everywhere”: the title of this brief brochure dedicated to the world of
school aims to underline a reality - teaching is possible everywhere - and to
provoke: school has to cope with the surrounding territory!
Actually, what would be a really interesting class? Certainly Valle Camonica
with its relevant and unique archaeological, historical and artistical heritage.
Because of its environment, its natural parks and the beauty if its landscapes. 3
Due to the many possibilities it offers for leisure and socializing activities,
amusement in a rich and stimulating cultural settlement.
Valle Camonica introduces itself to the school world, aware of its potential and
eager to grow together with teachers, students and their parents through
a constant exchange that enriches most of all its owns youngs.
Our territory can teach a lot, but at the same time has to learn a lot.
As a consequence, each visit to our valley becomes a chance to grow up in
the common perception of the reciprocal development we are going through.
Comunità Montana
di Valle Camonica
THE PRESIDENT Alessandro Bonomelli
RESPONSIBLE FOR TOURISM COUNCILLOR Gian Maria Salari
RESPONSIBLE FOR EDUCATION AND CULTURE Giancarlo Maculotti
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VALLE
CAMONICA
PREISTORICA
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LA PREISTORIA DELL’UOMO
DISEGNATA SULLE ROCCE
DELLA VALLE CAMONICA
Nel lontano VII millennio a.C. sui
grandi massi della Valle Camonica
levigati dai ghiacciai appena
disciolti, apparvero per la prima
volta le testimonianze indelebili di
uomini che lungo sentieri inesplorati
giunsero fino a qui.
I primi passi lungo questi antichi
sentieri erano di piccole tribù
nomadi di cacciatori e raccoglitori.
Cosa li aveva spinti fino a qui?
Cosa era cambiato?
Il clima... lo scioglimento dei ghiacci
ed il riscaldamento della terra
favorivano la nascita di una natura
rigogliosa che attirava a se grandi
bestie in cerca di cibo, che
attiravano a loro grandi uomini in
cerca di civiltà.
Così dal VII millennio a.C. fino al
Medioevo questi uomini scelsero
questa terra come culla della
propria civiltà e lasciarono impressa
sulle grandi rocce la loro vita e la
loro naturale e straordinaria
evoluzione:
EPIPALEOLITICO 8500-5500 a.C.
NEOLITICO 5500-3300 a.C.
ETÀ DEL RAME 3.300-2200 a.C.
ETÀ DEL BRONZO 2200-1100 a.C.
ETÀ DEL FERRO 1200-16 a.C.
PERIODO ROMANO e MEDIOEVO
dal 16 a.C.
Un lungo cammino dalle piccole
tribù alla nascita di un tratto di
civiltà europea!
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VALLE
CAMONICA
PREHISTORY
THE PREHISTORY OF MAN ENGRAVED IN THE ROCKS IN VALLE
CAMONICA
In the far VIIth millennium b.C. for the first time permanent traces of the men
who came here through unexplored trails appeared in Valle Camonica on
the big rocks polished by the melting of the glaciers.
The first to step here where small nomadic tribes of hunters and food
5
gatherers.
What pushed them there?
What had changed?
Climate... melting of glaciers and heating of the earth favored the
development of a flourishing nature which attracted big animales looking for
food and brave men lookking for civilization.
So, from VIIth millennium to Medieval times those people chose our valley as
the cradle of their culture and left their history and their extraordinary natural
evolution engraved in its rocks.
EPIPALAEOLITHIC PERIOD 8500-5500 b.C.
NEOLITHIC PERIOD 5500-3300 b.C.
COPPER AGE 3.300-2200 b.C.
BRONZE AGE 2200-1100 b.C.
IRON AGE 1200-16 b.C.
ROMAN AND MEDIEVAL PERIOD from 16 b.C.
It was a long progress from the small tribes to a relevant mark of European
culture!
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IL SITO UNESCO N. 94
L’ARTE RUPESTRE DELLA
VALLE CAMONICA
Nel 1979 comparve nella lista del
Patrimonio Mondiale dell’UNESCO
il Sito n° 94 “Arte Rupestre in Valle
Camonica”.
Quei simboli sulla roccia che per la
gente comune erano solo “pitoti”
già da tempo avevano attirato
l’attenzione e la curiosità di alcuni
grandi archeologi.
Storie sapientemente incise,
talvolta semplicissime e talvolta
ancora incomprensibili, celate nei
millenni da una vegetazione
rigogliosa che aveva preso
possesso della terra, riportate
alla luce.
Saranno da allora in poi, il primo
patrimonio italiano dell’umanità.
L’Unesco riconobbe nelle Incisioni
Rupestri della Valle Camonica,
risalenti ad oltre 8 mila anni prima
della nostra epoca, un valore
inestimabile nella rappresentazione
di una così lunga evoluzione
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umana, una straordinaria
documentazione figurativa della vita
e della mentalità degli uomini
preistorici. L’interpretazione, la
classificazione tipologica e lo studio
della cronologia di questi simboli
apportavano un contributo notevole
agli studi della preistoria, della
sociologia e dell’etnologia.
Di tutte le aree incise, sono sette i
parchi archeologici ricchi di
importanti elementi etnografici, che
sono stati inseriti nel Piano di
Gestione del Sito, e che rivestono
pertanto una assoluta importanza
nel patrimonio d’arte rupestre della
Valle Camonica.
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SITE UNESCO N. 94, ROCK DRAWINGS IN VALLE CAMONICA
In 1979 appeared in the World-wide Patrimony listing of rock art site n° 94
“Rock Drawings in Valle Camonica”.
That imagery on the rocks, which the locals called “pitoti” had already
appealed to the attention and curiosity of some famous archeologists.
There were engraved tales, sometimes very easy and sometimes still
7
difficult to understand, hidden for centuries by the flourishing plants
which overspread on the land, but finally brought to light.
This was the first Italian World-wide Patrimony site.
The UNESCO recognized to the rock engravings in Valle Camonica, dated
back to 8 thousands years ago, a priceless value in representing such a long
human evolution, an extraordinary document representing life and mentality
of prehistoric people.
The transcription, classification and chronological study of this imagery
brought a wide contibution to the study of history, sociology and ethnology.
Among all the rock engravings areas, 7 were included in the UNESCO site,
due to their special relevance.
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IL PARCO ARCHEOLOGICO
COMUNALE DI LUINE
Ubicato su una collina che domina
la sponda idrografica destra della
Valle, il Parco di Luine ospita le più
antiche raffigurazioni rupestri,
risalenti all’incirca al VIII
millennio a.C.
Lungo tre differenti percorsi di visita
si scoprono, tra ampi spazi verdi ed
aree attrezzate, le numerose
incisioni con scene di caccia, di
guerra, di vita quotidiana e aspetti
religiosi degli antichi abitanti della
Valle. L’area archeologica è inserita
nel più vasto Parco intercomunale
del Lago Moro, di straordinario
interesse naturalistico e
paesaggistico.
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LA RISERVA NATURALE DELLE
INCISIONI RUPESTRI
DI CETO, CIMBERGO E
PASPARDO
In una vasta area coperta da boschi
di castagni e betulle, si celano
suggestivi percorsi di visita: l’antica
mulattiera di “Foppe di Nadro”,
il sentiero “Campanine” ed il
Castello medievale di Cimbergo,
i percorsi ambientalistici ed
archeologici di Paspardo.
La Riserva è un cuore pulsante
dove scoprire grandi rocce istoriate,
resti di insediamenti preistorici
e medievali, terrazzamenti,
muraglioni megalitici e sentieri
inseriti nel paesaggio rurale.
Il Museo della Riserva, a Nadro
è un suggestivo edificio
cinquecentesco dove, attraverso
laboratori didattici ed artistici di
archeologia sperimentale ed
educazione ambientale, si può
provare l’emozione di essere per
un giorno antichi camuni.
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COMMUNAL ARCHEOLOGICAL PARK OF LUINE
Set on a hill which overtops the right side of Valle Camonica, the park
of Luine hosts the most ancient engravings, dating back to VIIIth
millennium b.C.
Passing through three different trails among green and picnic areas, visitors
discover several engravings representing hunting, war, daily life and religion
9
of the ancient inhabitants of our valley. The area belongs to the
intercommunal park of the Lake Moro, which is also of great interest from
the naturalistic point of view and for its beautiful landscapes.
THE NATURAL RESERVE OF ROCK ENGRAVINGS OF CETO,
CIMBERGO, PASPARDO
Striking visiting itineraries are hidden in this wide area covered by chestnuts
and birches woods: the ancient mule track of “Foppe di Nadro”, the path of
“Campanine” and the Medieval Castel of Cimbergo, the natural and
archeological trails of Paspardo.
The reserve is a beating heart where the visitor can find big engraved rocks,
remains of prehistoric and medieval settlements, terracings, megalithic walls
and paths just inside a wonderful rural environment.
The Natural Reserve Museum of Nadro is an beautiful building of 15th
Century where visitors can fell the sensation of being ancient Camuns for
one day, thanks to archeological and environmental workshops.
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IL PARCO NAZIONALE DELLE
INCISIONI RUPESTRI
DI NAQUANE
Un Museo all’aperto che offre la
maggior concentrazione di incisioni
rupestri preistoriche che si conosca.
Sulle rocce del Parco, che il
ghiacciaio ha modellato nelle forme
più sinuose, gli artisti preistorici
hanno narrato tutta la loro vita:
usi, costumi, tradizioni, attività
agricole e artigianali.
I culti della Natura, della Dea
Madre, del Sole e degli Spiriti;
l’esaltazione della forza dell’Uomo
e la sua sottomissione al
soprannaturale, l’attività guerriera
e venatoria.
Le incisioni caratterizzano ed
illustrano tutta l’evoluzione
culturale, tecnologica e religiosa
del popolo camuno dal Neolitico
fino al Medioevo.
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IL PARCO ARCHEOLOGICO
NAZIONALE DEI MASSI
DI CEMMO
In un piccolo pianoro racchiuso tra
Capo di Ponte e la frazione di
Cemmo, si trovano i due famosi
massi che caddero dalla montagna
in epoca di poco anteriore a quella
della loro incisione; è probabile che
i Camuni preistorici abbiano
assistito al cataclisma che fece
precipitare le due rocce “come dal
cielo”. Le incisioni delle due rocce
formano composizioni monumentali,
risultato di fasi successive di
incisioni, eseguite tutte nel corso di
un periodo di tre o quattro
generazioni.
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THE NATIONAL PARK OF ROCK ENGRAVINGS OF NAQUANE
It is an open air museum and offers the largest number of prehistoric
engravings ever known.
The prehistoric artists have drawn on the rocks all their life:
habits, traditions, agricultural and craftsman activities.
They told abouth the worship of Nature, of the Mother Goddess, of the Sun
11
and the Spirits; they enhanced the strength of Man and his submission to
the supernatural, his skill for war and hunt.
Rock engravings marked the cultural, religious and tecnological evolution of
the inhabitants of Vallecamonica from Neolithic period to Middle Ages.
THE NATIONAL ARCHEOLOGICAL PARK OF MASSI DI CEMMO
On a little plateau between Capo di Ponte and the hamlet of Cemmo, lie the
famous two rocks, which fell from the mountain just a little time before being
engraved; probably the ancient Camuns saw this cataclysm which made the
rocks fall down, such as they were thrown directly from the sky.
The engravings on this two rocks form monumental compositions which
results from different periods of engravings. In fact the imagery belongs to
three or four different generations.
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IL PARCO ARCHEOLOGICO
COMUNALE DI
SERADINA - BEDOLINA
Appena oltre i Massi di Cemmo,
lungo il leggero pendio montano
si estende il Parco di Seradina
e Bedolina. Rocce di piccole
dimensioni che raccontano di duelli,
combattimenti rituali e tenzoni
soprattutto delle età del Bronzo
e del Ferro. Particolare è il Corno
di Seradina, punto di osservazione
strategico per buona parte della
Valle, dove si trovano molte scene
di aratura e di mitologia. Il pianoro
sovrastante il parco ospita incisioni
di mappe “topografiche” di grande
effetto.
IL PARCO ARCHEOLOGICO
COMUNALE DI SELLERO
Lungo quattro sentieri si
raggiungono le aree istoriate
del Parco di Sellero che
presumibilmente risalgono alle età
del Bronzo e del Ferro. Le aree di
“Isù-Barnil” e “Pià d’Ort-Corpene”
Pagina 12
mostrano tutta la varietà tipologica
e compositiva: mappe topografiche,
capanne e villaggi, figure zoomorfe;
e poi la “Grande Roccia” dove
compaiono l’Idolo, il Viandante
e la Rosa Camuna. Il tutto inserito
in un ambiente intatto
e affascinante che potrebbe
nascondere antichi insediamenti
e villaggi.
IL PARCO “COREN DE LE FATE”
DI SONICO
Da una piccola roccia incisa che
la gente del luogo denominò
“Coren de le Fate” nacque l’ipotesi
di rinvenire una vasta area di rocce.
Nel complesso del “Coren”
si trovano invece un numero
limitato di incisioni di un arco
di tempo molto lungo. Immagini
legate al culto del sole, figure tipo
mappe che secondo la tradizione
“...sono la mappa del luogo dove
è nascosto il tesoro dei Federici”;
importanti incisioni di palette
e numerose coppelle.
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THE COMMUNAL ARCHEOLOGICAL PARK OF SERADINA - BEDOLINA
Further on the Massi di Cemmo, along a gentle slope lies the Seradina Bedolina park. Here are little rocks which tell about duels, ritual fights and
disputes, most of all from the Bronze and Iron Ages. In particular, a singular
place is Corno di Seradina, a strategic point of view on the valley. Here
visitors can find a lot of engravings representing ploughing and mythology.
13
On the plateau on the top of the park, there are interesting topographic
maps.
THE COMMUNAL ARCHEOLOGICAL PARK OF SELLERO
Along four itineraries, visitors can reach the engraved rocks of the Park of
Sellero, which probably belog to the Bronze and Iron Ages. The areas of
“isù-Barnil” and “Pià d’Ort-Corpene” show a big range of imagery: maps,
huts and villages, zoomorphic figures. Moreover the “Big Rock” where you
can find the “idol”, the “Wanderer” and the famous “Rosa Camuna”. All
around only the striking unblemished natural environment, maybe still hiding
ancient settlements and villages.
THE PARK “COREN DE LE FATE” IN SONICO
The idea of founding a wide area with engraved rocks sprang out from a little
engraved rock called by the locals “Coren de le fate”. In this site there are
few engravings belonging to a long lapse of time. There are figures linked
with the worship of the Sun and maps that, as the tradition tells, lead to the
treasure of the Federici. Important are also the engravings with palette and
cupule rocks.
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GLI ALTRI SITI
DI ARTE
RUPESTRE
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Numerosissimi sono i
siti d’arte rupestre
della Valle Camonica:
i massi istoriati sono
dislocati lungo tutto il
territorio, in aree
prossime ai parchi,
ma anche distanti dai
luoghi di fruizione, e
poste in altura, sulle
montagne in alta
quota. Di tutti questi
siti è opportuno
ricordare il Parco
archeologico di
Anvoia a Ossimo.
IL PARCO ARCHEOLOGICO
DI “ANVOIA” A OSSIMO
A pochi chilometri da Ossimo,
sull’altopiano di Borno sorgono il
Sito ed il “Parco Archeologico di
Anvoia” luoghi cerimoniali dei secoli
dell’età del Rame.
Qui per la prima volta si sono potuti
studiare, nella loro posizione
originaria, monoliti figurati che
caratterizzano questi “santuari”
alpini preistorici. Grandi e piccoli,
incisi e colorati, ovvero talvolta
senza figure, questi monoliti
mostrano di possedere un profondo
significato simbolico e mitologico,
così come appare nella
documentazione di scavo, che
riporta alla luce migliaia di oggetti
e residui lasciati sul sito durante
le cerimonie.
Gli scavi hanno inoltre rivelato altre
strutture cerimoniali: una bassa
piattaforma di pietre portante un
monolito, un accumulo naturale
di pietrame che forse fu una sorta
di tumulo e la grande buca conica
in cui fu piantato un piccolo menhir
e fu usato il fuoco.. altri
“monumenti” creati per ricordare,
insegnare e celebrare.
Altre attività rituali erano legate alla
deposizione di vasi, di pietre
naturali dalle forme suggestive,
di oggetti scheggiati o spezzati.
Nel sito furono introdotti resti
scheletrici umani prelevati da altri
siti funerari, ancora ignoti,
e rideposti ad Anvòia con
l’accompagnamento del fuoco.
“Santuari” del genere riflettevano
un acuto senso del luogo.
Sul sito, reinterrato, i visitatori
possono ammirare calchi dei
monoliti e indicazioni delle altre
strutture.
Il parco ambisce a trasmette
un’illustrazione del sito originario
e di questo straordinario capitolo
della società europea.
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THE OTHER ROCK
ENGRAVING
SITES
There are a lot of rock
engraving sites in
Valle Camonica; rocks
are quite often just
outside the parks, but
they can be also very
far from them and
quite difficult to reach.
Noteworthy is the
archeological park of
Anvoia in Ossimo.
THE ARCHEOLOGICAL PARK OF ANVOIA IN OSSIMO
Not far from Ossimo, on Borno plateau, there is the Anvoia site and park, a
ceremonial site dated back to the Copper Age.
Here, for the first time it was possible to study engraved monoliths as part of
a prehistorical alpine sanctuary in their pristine position.
Big and small, engraved or coloured (as they are sometimes without
15
figures), these monoliths show a deep symbolic and mythologic meaning,
as we can find out from the documentation of the excavation. In fact here
have been found a lot of objects which where used during the ceremonies.
The excavations also revealed other ceremonial structures:
a platform with a monolith on it, a bassoon and a hole in which maybe there
was a little menhir. Here somebody used fire and remembered, taught and
celebrated.
Here people collected vases, strange stones, broken object as a ritual. Here
the ancient Camuns brought skeletons from other places and buried them
with the ritual of fire. Sanctuaries like this one, reflected a deep sense of the
territory.
Here visitors can see modellings of monoliths and traces of the other
tructures.
The park itself aims to describe the original area and this extraordinary
chapter of European history.
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RIVIVERE
OGGI LA
PREISTORIA
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L’ARCHEOPARK
DI DARFO BOARIO TERME
In uno spazio di circa centomila
metri quadrati immerso nella natura
è possibile ripercorrere e rivivere
15.000 anni di storia degli antichi
Camuni e delle genti padane ed
alpine.
È l’Archeopark: all’interno del parco
sono state ricostruite alcune
abitazioni in legno su palafitte, un
laghetto su cui “navigare” con
piccole piroghe, una grotta dipinta e
un labirinto di pietra; dentro si può
manipolare l’argilla per costruire
vasellame e cuocerlo in appositi
forni sottoterra, lavorare la pietra o i
metalli per ottenere armi e utensili,
conciare le pelli e raschiarle,
imparare a prendere i pesci con le
mani.
Si può esplorare una grotta come
quelle dipinte dagli uomini
preistorici, osservare come i nomadi
mesolitici avevano organizzato i
loro ripari sottoroccia; inoltrarsi nei
campi di lino, miglio, grano e
lenticchie e sostare nella fattoria
neolitica. Si possono visitare le
capanne del grande villaggio
palafitticolo, che si protende nel
lago in cui le piroghe avanzavano a
colpi di pagaia. Risalire la collina
alla conquista del castelliere e
percorrere un grande labirinto:
attività e gioco in un ambiente che
ricorda la preistoria.
IL GRAFFITIPARK
DI CAPO DI PONTE
Il Parco Tematico Graffittipark è uno
spazio aperto che ospita esempi di
morfologia e geologia della valle,
uno spazio dedicato ai fossili ed ai
minerali valligiani ed un settore che
presenta ed illustra l’azione
geodinamica dei ghiacciai e delle
acque.
Il Parco Tematico accoglie inoltre
esposizioni riguardanti l’arte
rupestre camuna ed alpina e
laboratori didattici di archeologia
sperimentale e di educazione
ambientale.
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LIVING
PREHISTORY
TODAY
THE ARCHEOPARK IN DARFO BOARIO TERME
Set in an area of about 100.000 sq, mts and surrounded by green, the
Archeopark gives you the possibility to wander in 15.000 years of prehistory
in Valle Camonica, Po and Alpine area.
In the Archeopark in Boario T. have been reproduced huts with piledwellings, a lake where you can sail on little pirogues, a cave with paintings
17
of prehistoric men and a maze made of rocks; inside the park visitors can
make clay vases firing them in special underground hovens, use the stones
to make useful objects and weapons, tan leather and learn how to catch
fishes by hand.
They can explore a cave where paintings of prehistoric men have been
reproduced; observe how the Mesolithic nomadic hunters organized their
shelters under the rocks; advance into linen, millet, wheat and lentils fields
and pause in a Neolithic farm. They can visit the huts of the great village
with pile-dwellings stretching onto the lake where the pirogues move forward
by means of paddle strokes. Visitors can go up the hill in order to conquer
the “castelliere”and go through the maze. All these are games and activities
which bring you back to prehistory.
THE GRAFFITI PARK IN CAPO DI PONTE
The Graffiti Park is an open area which hosts examples of morphology and
geology of our valley, a space dedicated to fossils and minerals and another
one with an exhibit showing the dinamic action of the glaciers and waters on
the land. The park hosts also exhibitions of rock engravings in Valle
Camonica and Alpine area and wokshops of experimental archeology and
environmental education.
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Poco distanti dal Graffitti Park si
trovano:
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L’Archeodromo, sulla sommità di
una collina rocciosa, ospita un
villaggio tardo neolitico ricostruito
con capanne erette con legni,
graticci, canne, paglia e fango e
arredate con rudimentali giacigli,
pelli, vasellame ed armi.
Accanto al villaggio è stato
ricostruito un labirinto dì sassi sulla
scorta dei disegni trovati sulle rocce
incise della valle.
Pagina 18
Il Museo didattico d’Arte e Vita
Preistorica è ideato e realizzato
per far riscoprire la storia e la vita
delle genti alpine e camune
preistoriche, è un museo vivo nel
quale si possono ripercorrere le
tappe della creatività e dell’arte
dell’uomo. Nel Museo è attivo un
laboratorio di archeologia
sperimentale nel quale i visitatori e i
gruppi guidati possono ripetere i
gesti dell’uomo del passato: usare i
colori naturali, incidere, rilevare le
incisioni, affilare un’ascia in pietra,
accendere il fuoco.
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Not far form the Graffiti Park you can find:
The Archeodromo - on the top of a rocky hill, it hosts a neolithic village
with huts made of wood, trellis, reeds, straw and mud, and furnished with
beds of hay, pots and weapons.
Just outside the village there is a maze, reproduced on the base of the
engravings found in the valley.
The Didactic Museum of Prehistoric Art and Life, has been planned and
realised in order to make the history and life of the prehistoric Alpine and
Camunnian people more approachable and understandable and it is a live
museum where it is possible to go through the different steps of human
creativity and art.
In the Museum there is a didactic workshop of experimental archaeology
where visitors and pupils can repeat ancient gestures: use natural colours,
survey rock engravings, put an edge on a stone axe, try to light the fire.
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LA GRANDE
STORIA DI ROMA
IN UNA PICCOLA
VALLE ALPINA
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La conquista della Valle Camonica fu
una delle principali azioni volute da
Augusto contro le numerose e
bellicose popolazioni alpine. Nella
“Guerra Retica” giocò a favore dei
Romani un fatto estremamente
importante: i Camuni, pur essendo
ancora pronti a sfidare le superiori
armi dei Romani, guardavano con
molta attrazione già da tempo, alla
civiltà di Roma. Questo avveniva per
quella forte tendenza di una
qualsiasi civiltà, statica e ingessata
da secoli nei suoi ordinamenti e
costumi, a cercare un proprio
rinnovamento.
L’occupazione della Valle Camonica,
vista la sua conformazione
geografica che puntava direttamente
da sud a nord e verso il centro
Europa, fu ritenuta strategicamente
essenziale e necessaria perché la
vallata dell’Oglio doveva diventare
una delle più preziose, dirette e
importanti vie di comunicazione fra
la pianura padana e la Rezia.
Le antichissime tradizioni e usanze
camune, maturate nei secoli,
gelosamente conservate e difese
avevano già cominciato a perdere
molto del loro vigore e della loro
antichissima fisionomia in seguito ai
numerosi incontri e scontri con civiltà
dell’area sud e centro europea.
Ai Camuni venne tuttavia riservato,
dai nuovi padroni, un trattamento di
estremo favore attuato forse, oltre
che per il rispetto, per la fierezza e il
coraggio dei guerrieri della Valle in
battaglia, anche per la buona volontà
e la prontezza dimostrata dai
Camuni nell’arruolarsi nelle file
dell’esercito romano e nell’inserirsi
nel nuovo ordinamento, assimilando
con facilità la civiltà e le regole
sociali e di vita di Roma.
I Camuni ottennero ben presto la
“Res Publica” autonoma e la
cittadinanza romana con tutti i diritti
che essa comportava.
Civitas Camunnorum, l’odierna
Cividate Camuno, venne scelta
come capoluogo della nuova Res
Publica di “Vallis Camunorum”.
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THE GREAT
HISTORY OF ROME
IN A LITTLE
ALPINE VALLEY
The conquest of Valle Camonica has been one of the main action of the Emperor
Augusto against the fierce alpine populations. In the “Retic War” the romans were
favored by an important factor: the Camuns looked with admiration to the Roman
culture, even if they could defeat Roman legions. That was due to the desire,
which is common to the old and static societies, to look for changes.
The Romans considered the conquest of Valle Camonica as an essential and
21
necessary strategic move, because of its geografical nature linking it directly
from South to North to the centre of Europe. The valley where the river Oglio
flows, should have become one of the most important ways connecting the
Padan plane to the Rezia.
The ancient Camunian traditions and habits, developed through the centuries and
jealously kept and defended, had already begun to loose their meaning due to
the several contacts between European cultures and people living in Valle
Camonica.
By the way the Camuns had a special treatment from the Romans, maybe
because of their bravery in war and for their readiness in joining the Roman lines.
The Camuns soon acquired Latin citizenship and later Roman, with full political,
civil and religious rights, becoming an autonomous Res Publica.
Civitas Camunorum, the nowadays Cividate Camuno, became the capital of this
Res Publica of “Vallis Camunorum”.
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IL MUSEO
E IL PARCO
ARCHEOLOGICO
DI CIVIDATE
CAMUNO
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Il Museo Nazionale ed il Parco
Archeologico di Cividate Camuno
testimoniano la grande storia della
Vallis Camunorum.
Il museo è allestito in quattro sezioni
dedicate al territorio, alla città, ai culti,
alle necropoli.
Epigrafi latine, ponti e tracciati stradali,
alludono ad un territorio controllato
unitariamente, percorso da traffici
commerciali del quale la Civitas era
divenuta riferimento amministrativo.
Per piccola e valligiana che fosse,
Cividate fu creata secondo i canoni
della città romana ad impianto
centuriato e con gli edifici pubblici
importanti: il teatro, l’anfiteatro e le
terme. Le case d’abitazione
rispecchiano un’edilizia popolare, che
si avvale di pietra, legno e laterizio.
Non mancano tuttavia edifici più
signorili, dotati di elementi scolpiti nel
marmo e di mosaici pavimentali.
Gli antichi culti camuni si adattarono e
poi si evolvettero verso quelli latini.
Esemplare è il Santuario di Minerva a
Breno, ove antichi culti delle acque
mantennero intatti i loro significati,
nonostante la sostituzione della
Minerva Risanatrice romana ad una
precedente dea. Alla splendida statua
di Minerva, ora pezzo forte del Museo,
venivano fatte offerte votive nel modo
tipicamente romano.
I principali centri della Vallis
Camunorum hanno restituito corredi
significativi di sepolture ad
inumazione ed incinerazione. Gli
oggetti ritrovati delineano
l’attenzione speciale che da sempre
l’uomo dedica ai propri defunti,
accompagnandone le spoglie con
oggetti della vita.
La città romana oggi giace
completamente sotto l’attuale
abitato, che ne sarà in gran parte
fedele custode. La parte del teatro
e l’anfiteatro sinora recuperati ne
dichiarano tutta l’importanza locale.
La visita agli scavi è occasione per
constatare direttamente quale
mutamento la società dei camuni
preistorici si trovò ad affrontare con
l’arrivo dei Romani.
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THE MUSEUM
AND THE
ARCHEOLOGIC PARK
OF CIVIDATE CAMUNO
The National Museum and the Archeologic Park of Cividate Camuno
show the great history of Vallis Camunorum.
The museum has four sections dedicated to the territory, the city, the
worships and the necropolis.
Latin epigraphs, bridges and routs testify a territory with a lot of
commercial traffic and a centralized administration, set in Civitas
23
Camunorum.
Even if it was a only a small town, Cividate was founded as a Roman
city with a “centuriata” structure and important public buildings: the theatre,
the anfitheatre and the thermal baths. Residential buildings were modest
and made of stone, wood and bricks. By the way there were some important
residences with details made of marble and floor mosaics.
The ancient worships of the Camuns developed into latin’s. The most
evident is the transformation of the Minerva Sanctuary in Breno: here
ancient water worhips preserved their meaning even if the statue of the
Roman Minerva substituted the statue of the local goddess. To the
Roman Minerva (the statue is now in the museum) people brought offers
in the tipical Roman way.
In the main cities of Vallis Camunorum, archeologists have found a lot of
important burial sites, were inhumation and cremation were used, with
inclusion of grave goods. This objects underline the attention that people
paid to their departed.
The Roman city still remains just under the city of Cividate Camuno which
will preserve its value as a devoted guardian. The theatre and anfitheatre
has been excavated and it is wort paying them a visit in order to
understand the big development the Camuns underwent during the
Roman period.
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IL TEMPIO DI MINERVA
Il Tempio di Minerva a Spinera di
Breno si rivela sempre più un vero
spaccato della vita, e delle
testimonianze religiose e cultuali,
delle genti della Valle Camonica
tanto che grazie ai numerosi
ritrovamenti, può essere definita la
«cattedrale» dei romani.
Proprio intorno alla presenza
dell’acqua del fiume Oglio e nelle
sorgive custodite nelle grotte sono
ricomparsi i resti ben leggibili di un
recinto cultuale e di un altare di
grossi blocchi congiunti a secco,
attorno al quale sono state
individuate tracce di roghi votivi
testimonianze di sacrifici offerti in
dono alla divinità.
Lo scaturire dell’acqua era
nell’antichità il manifestarsi della
divinità, una divinità femminile,
personificazione della natura, che i
Romani dopo la conquista
accolsero e reinterpretarono nei
loro culti.
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La statua di Minerva, ritrovata qui
ed ora esposta nel Museo di
Cividate Camuno rappresenta un
raro esemplare di immagine di culto
ritrovata nel suo originale santuario
e testimonia la sacralità del luogo e
i molteplici attributi di divinità ad ella
riconosciuti.
Il Santuario di Minerva è un parco
eccezionale dove bellezza e
sacralità naturali del luogo si
fondono alla monumentalità delle
costruzioni operate dai Romani
ancor oggi conservate e ben
leggibili.
Sotto l’occhio vigile della Dea
Minerva il visitatore si troverà
immerso negli spazi del culto e del
rito, ai piedi dell’altura da cui
sgorgava l’acqua sacra.
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THE TEMPLE OF MINERVA
The temple of Minerva at Spinera in Breno, is an evidence of life, religion and
culture of the people of Valle Camonica and it could be defined the Roman
“cathedral”, thanks to the richness of the objects found there.
Just around the presence of the river Oglio and of springs of water in the
caves, remains of a worship area and of an altar made of big stones were
25
found and around it traces of fires and sacrifices.
In the ancient times springs of water were signs of the presence of a
Goddess, personification of nature, which Romans reinterpreted in their cults.
The statue of Minerva, found in this same place and now at the museum in
Cividate Camuno, is one of the rare examples of a statue of a god, found in
the same place of worship and is an evidence of the place being sacred.
The sanctuary of Minerva is a national park were the beauty and the sacred
feature of the place itself stay together with the Roman monumental structures
still well preserved.
Under the sight of the goddess Minerva the visitor will be inside the worship
place itself at the foot of the hill from which springs the holy water.
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COLTIVARE LA
MEMORIA:
I MUSEI DI VALLE
CAMONICA
26
IL SISTEMA DEI MUSEI
DI VALLE CAMONICA
Il popolo camuno da sempre
riconosciuto per la sua operosità,
per l’attaccamento alla propria
terra e per la forte volontà a fare di
essa una fonte di lavoro e di vita
ha lasciato sul territorio, nel corso
dei secoli numerose tracce,
testimonianze ed esperienze
tangibili del susseguirsi di saperi,
attività e tecnologie.
Espressioni artistiche, tradizioni,
antichi oggetti e strumenti
indispensabili per la vita contadina
ed industriale della Valle
Camonica permettono oggi di
coltivare la memoria, di ricostruire
la storia di un territorio, quell’unità
inscindibile tra la cultura
umanistica e quella etnografica,
popolare, in un grande viaggio a
ritroso nel tempo.
Il Sistema “Musei di Valle
Camonica”, che fa capo alla locale
Comunità Montana, raccoglie e
coordina le varie strutture museali
presenti, in un unico grande
mosaico dei saperi di un territorio.
IL MUSEO CAMUNO
Dai ritratti delle grandi famiglie
nobiliari della Valle, si passa a
ricostruire il lascito artistico di tutta
una vallata alpina, come vista
dentro un caleidoscopio: la pittura
dei grandi artisti che
frequentarono i suoi borghi (tra gli
altri Pietro da Cemmo, Girolamo
Romanino, Callisto Piazza), la
scultura lignea che ha segnato
così profondamente le chiese della
Valle, i simboli del potere, i segni
della spiritualità, giù giù fino ai
nostri giorni, con i pittori
dell’Ottocento e del Novecento.
In un edificio rinnovato il Museo
vuole essere lo specchio
dell’anima della Valle Camonica.
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CULTIVATE THE
MEMORY:
MUSEUMS IN
VALLE CAMONICA
THE MUSEAL SISTEM IN VALLE CAMONICA
The Camuns, known for their industriousness, for their love to their land and for
their will to make a place of work and life from their own land, during the centuries
have left a lot of traces of their knowledges, activities and technologies.
Works of art, traditions, ancient objects, and instruments of rural and industrial life
of the valley let us cultivate the memory and discover the history of the territory
27
which is made of humanistic and etnographic culture, a travel into the past.
The museal sistem, lead by the Comunità Montana, collect and organize
different museums, such as in a big mosaic of knowledges about the territory.
THE CAMUNIAN MUSEUM
From the portraits of the noble families of the valley spring the artistic heritage of
the whole Valle Camonica: the paintings of great painters which worked there
(such as Pietro da Cemmo, Girolamo Romanino, Callisto Piazza), the wooden
sculptures of the churches, the symbols of power, the signs of spirituality, till the
painters of the 19th and 20th centuries. In a renovated building, the Museum wants
to be the mirror of the soul of Valle Camonica.
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LA MEMORIA
DEL LAVORO E
DELLA CULTURA
CONTADINA
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A fianco del Museo
Camuno, sono nati
quasi
spontaneamente sul
territorio vari musei
etnografici, che
raccolgono
testimonianze della
cultura materiale, del
lavoro e della vita
contadina delle
comunità locali. Ogni
museo, legato
strettamente al suo
territorio, può essere
interpretato come il
segno originario di
una civiltà: gli antichi
oggetti diventano
attrezzi misteriosi dei
quali riscoprire la
natura, il
funzionamento, la
necessità.
IL MUSEO ETNOGRAFICO
DEL FERRO, DELLE ARTI
E DELLE TRADIZIONI POPOLARI
DI BIENNO
Passeggiando lungo le vie di uno dei
borghi medievali più belli d’Italia si
scorgono edifici storici che ospitano le
antiche fucine, il mulino per la
lavorazione dei cereali, il “Vaso
Rè”,grande canale che forniva l’acqua
ed i magli ancora oggi utilizzati dai
fabbri per salvaguardare e trasmettere
l’antica “arte della ferrezza”.
LA CASA MUSEO DI CERVENO
Edificio rurale di fine ‘500, la Casa
Museo di Cerveno è nata per evocare
i tratti distintivi dell’identità del paese e
della sua gente. Pietra calcarea, legno
e ferro sapientemente costruiti per
ospitare reperti, arredi recuperati ed
antichi attrezzi che narrano di vita
contadina: l’allevamento, il lavoro nei
campi nonché gli abiti, le armi, le
corazze utilizzati durante le
celebrazioni della Santa Crus,
suggestiva Via Crucis vivente che
ogni dieci anni interroga la comunità di
Cerveno sull’attualità della Passione
di Gesù.
LA CASA MUSEO DELLA GENTE
DI LOZIO
Si trova in un edificio rurale intatto
nelle sue caratteristiche
architettoniche e storiche, che è già di
per sé Museo. Tanti sono i particolari
che ricordano la vita degli anni passati
e le giornate della gente. Il cuore della
Casa-Museo è dedicato alle donne,
anima della famiglia e punto di
riferimento per tutte le generazioni, le
loro testimonianze trasmettono i valori
di quella sensibilità familiare a volte
considerata ovvia quotidianità.
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MEMORIES OF
WORK AND
RURAL LIFE
After the Camunian
Museum
spontaneusly sprang
out a lot of
ethnographic
museums, which
collect evidences of
the material, work and
rural culture of the
local communities.
Each museum can be
seen as the original
mark of the
community it belongs
to: the ancient objects
becomes mysterious
tools, whose
significance and use
we have to rediscover.
FORGE AND WATER MILL MUSEUM IN BIENNO
Walking through the streets of one of the most beautiful Medieval towns in
Italy you can discover the old building which hosts the ancient forges, the
mill for cereals, and the “Vaso Re”, the ancient artificial canal built in order
to move the wide wooden wheels which are connected to the propeller
shafts and which is still used to preserve the ancient art of “ferrarezza”
(iron-working tradition).
THE HOUSE MUSEUM IN CERVENO
A rural building of the end of 16th century, the House Museum in Cerveno
was creted to underline the distinguishing features of the people of this
village. Chalky stone, wood and iron are put together to host finds, old
furniture and tools which tells about rural life: breeding, farming and clothes,
weapons and armours used during the interesting Via Crucis, which takes
place every 10 years and reminds to the community of Cerveno the presentdays relevance of the Passion of Christ.
THE HOUSE MUSEUM OF THE PEOPLE OF LOZIO
It is set in an unchanged rural building, which can already be considered a
museum for its architectural and historical features. There are a lot of details
that bring you back to the daily life of the past. The heart of this museum is
dedicated to women, who were and are the soul of the family. They witness
the value of family in the daily life.
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IL MUSEO ETNOGRAFICO DEL
FERRO “LE FUDINE”
DI MALEGNO
Nacque per conservare e
presentare al pubblico le fucine di
via S. Antonio, una delle più antiche
d’Europa di età tardo gotica. La
struttura rimaneggiata nel tempo
per essere adattata alle esigenze
della tradizionale lavorazione della
ferrarezza, vuole avvicinare il
visitatore all’arte del ferro: un
metallo tra cielo e terra.
IL MUSEO ETNOGRAFICO
OSSIMO IERI
Nasce come un sogno che si
realizza per ridare alla comunità la
sua storia. Raccogliere,
collezionare e mostrare antichi
oggetti, arredi, indumenti, attrezzi
per far rivivere i luoghi del passato,
la vita quotidiana, il lavoro, un modo
per ricordare un mondo ormai
scomparso che racchiude valori,
condizioni sociali economiche e
culturali, il ruolo dell’uomo e il suo
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rapporto con la vita, la terra e la
natura.
IL MUSEO ETNOGRAFICO
DELL’ALTA VALLE CAMONICA
“’L ZUF” DI VIONE
Deve il suo nome al giogo, antico
strumento legato in modo
particolare alla fatica del lavoro
della terra. Sono molti gli oggetti e
gli strumenti esposti che, attraverso
la memoria linguistica, sembrano
recare ancora le impronte di chi li
ha costruiti, adoprati e tramandati.
Reliquie che, in barba alla
tecnologia, rimango
silenziosamente a fare costume,
cultura e tesoro di un mondo
passato.
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THE ETHNOGRAPHIC MUSEUM “LE FUDINE” IN MALEGNO
The Museum “Le Fudine” was created with the purpose of preserving and
showing to the visitors the forge in via S. Antonio, one of the most ancient in
Europe, belonging to the end of the Gothic Period. The building rearranged
during the centuries to fit the needs of one of the most typical and traditional
artisanal workings in Valcamonica, the ferrarezza, wants to acquaint people
31
with the iron-working process: Iron: a metal between sky and earth.
THE ETHNOGRAPHIC MUSEUM OSSIMO IERI
It was created as a dream that becomes reality to give back to the
community its own history. Made to collect and exhibit ancient objects,
furniture, clothes, tools to let the past, the daily life and work come back to
life; it’s a way to remember an already disappeared world of values,
economical and cultural conditions, the role of man and his relation with life,
earth and nature.
THE ETHNOGRAPHIC MUSEUM OF THE UPPER VALLE CAMONICA
“‘L ZUF” OF VIONE
Its name comes from the oxbow, an ancient tool linked in a special way
to the heavy rural works. There are a lot of exhibits which carry the traces
of the people who made, used and preserved them through the linguistic
memory. Relics which, despite tecnology, remains as a silent treasure
of habits and culture of the past.
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IL NOBEL DELLA SCIENZA
Bartolomeo Camillo Emilio Golgi fu
insignito del Premio Nobel per la
“Medicina o Fisiologia” nel 1906 per
gli studi sulla istologia del sistema
nervoso ed in particolare per la
messa a punto della Relazione
Nera, un nuovo metodo di
colorazione dei tessuti nervosi per
mettere in rilievo le cellule nervose.
Grazie ad una particolare reazione
del nitrato d’argento le cellule
nervose s’impregnarono e si
colorarono di nero rilevandosi per la
prima volta con i loro contorni
precisi e ben definiti e con tutte le
loro ramificazioni. Le fibre si
potevano vedere anche ad una
distanza considerevole dal loro
punto d’origine, cosicché la nuova
colorazione permise una
descrizione topografica dei vari
gruppi di cellule nervose e favorì
l’inizio di una moderna
neuroanatomia e neuroistologia.
Pagina 32
LA CASA MUSEO
DI CAMILLO GOLGI
Venne fondata in occasione del
centenario dell’assegnazione del
Premio Nobel all’illustre concittadino.
L’antico comune di Corteno il cui
nome venne modificato proprio in
onore di Camillo Golgi, ospita oggi
una realtà museale unica nel suo
genere sia per la ricchezza dei
materiali conservati che per
l’eccezionalità della figura a cui è
dedicata. Il materiale museale
caratterizzato dai tre principali poli
tematici medico-scientifico, storicobigrafico e naturalistico-ambientale si
snoda in un percorso che mostra al
pubblico originali strumentazioni
scientifiche, foto d’epoca e documenti
cartacei originali che certificano le fasi
delle scoperte e delle intuizioni di
Camillo Golgi. La ricchezza e l’unicità
del materiale conservato, insieme alla
fama internazionale dello studioso
fanno del Museo un futuro polo
scientifico di conservazione,
documentazione e ricerca.
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THE NOBEL FOR SCIENCE
Bartolomeo Camillo Emilio Golgi was the first Italian Nobel Prize for
“Medicine” in 1906 for its studies in histology of the nervous sistem and in
particular for the creation of the “black reaction”, a revolutionary staining,
based on nervous tissue hardening in potassium bichromate and
impregnation with silver nitrate, which is still in use nowadays and is named
33
after him (Golgi staining or Golgi impregnation). It impregnates a limited
number of neurons at random (for reasons that are still mysterious), and
permitted for the first time a clear visualization of a nerve cell body with all its
processes in its entirety. It was the beginning of the modern neuroanatomy
and neurohistology.
THE HOUSE MUSEUM OF CAMILLO GOLGI
It was founded on the occasion of the centenary of the Nobel prize award to
the important citizen.
The ancient municipality of Corteno modified its name in Corteno Golgi in
honour of Camillo Golgi and hosts now a museum, unique in its kind for the
quantity of exhibits and for the person it is dedicated to.
The exhibits are organized in three thematic areas: medical-scientific,
hisotrical-biographical and naturalistic-environmental. It shows to the visitors
original scientific tools, old photographs and original documents which testify
the phases of Camillo Golgi’s discoveries and intuitions.
The richness and uniqueness of the exhibits preserved together with the
international prestige of the scientist, makes the museum become a future
scientific centre of preservation, documentation and research.
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musil
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MUSIL: ALLE ORIGINI
DELL’INDUSTRIALIZZAZIONE
Il Museo dell’energia idroelettrica
(MUSIL) nasce nella centrale
dismessa di Cedegolo come luogo
deputato a illustrare una fase
importante della storia di una
comunità alpina.
Il visitatore seguirà, in modo
dinamico ed interattivo, il percorso
di una goccia d’acqua prima in un
ambiente in cui si colgono i nessi
tra atmosfera, pressione, umidità e
precipitazioni, per poi osservare il
cammino della goccia dal lago
alpino artificializzato, quindi
l’imbrigliamento sino alla centrale
idroelettrica per giungere lungo
l’elettrodotto alle abitazioni e alle
fabbriche. Il visitatore immesso
nella grandiosa sala macchine
scoprirà le diverse fasi di
“lavorazione” e modifica
dell’originaria goccia d’acqua.
Si rappresentano inoltre i temi
dell’energia idraulica dalla protoindustria alla scoperta dell’energia
Pagina 34
idroelettrica; l’elettricità quale tema
centrale della scienza
contemporanea; il nesso elettricitàmodernizzazione; la dialettica tra
energia e ambiente.
Il Museo assicura
l’interconnessione tra l’aspetto
visivo e la possibilità di toccare, di
sperimentare, di giocare in ogni
passaggio della goccia, dal cielo al
percorso idroelettrico.
Dalla centrale si dipartono itinerari
escursionistici che consentono ai
turisti di seguire a ritroso il percorso
dell’acqua, in visite guidate dal
fondovalle sino ai versanti montani
e agli sbarramenti artificiali.
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MUSIL: AT ORIGINS OF INDUSTRIALIZATION
The museum of hydroelectric energy (MUSIL) has been created in the
power station in Cedegolo, which doesn’t work anymore, as a place
destined to represent an important part of the history af an alpine
community.
The visitor follows dinamically a drop of water: at the beginning inside an
35
environment in which the interaction between atmosphere, pressure,
dampness and precipitation can be perceived; then following the drop
from the alpine artificial lake, throug the pipes towards the power station
and finally reaching houses and factories, thanks to the long-distance
power line. The visitor will discover the different steps of the
transformation of a drop intp energy, inside the power station itself.
Moreover, inside the museum there is a representation of the themes of
the hydraulic energy from the proto-industry to the discovery of
hydroelectricity; electricity as the main topic of the contemporary science;
the link between electricity and modernization; the dialectic between
energy and environment.
The Museum assures the link between the visual aspect and the
possibility to touch, experience, play at every step of the visit to the “life”
ofthe drop, from the sky to the power line.
From the power station visitors can go also for excursions which follow
the flow of water from the valley up to the mountains till the artificial dam.
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“LA STRADA STORTA
CHE STA
PRENDENDO IL
MONDO”:
LA GRANDE
GUERRA
IN ADAMELLO
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“... i morti è meglio che non
vedano
quel che son capaci di fare i vivi
e la strada storta che sta
prendendo il mondo,
... è meglio che non si accorgano
nemmeno
che noi siamo diventati così
poveri e
tanto miseri che non siamo
capaci
di volerci bene... no, è meglio che
i morti
stiano nella neve e nel ghiaccio
e che non sappiano di noi,
altrimenti
potrebbero pensare di essere
morti invano
ed allora si sentirebbero ancora
più soli...”
Gian Maria Bonaldi
(combattente in Adamello)
Negli anni 1915-1918 si combatté una
guerra difficile e aspra, che segnò del
rosso intenso del sangue di migliaia di
soldati il candore della neve
dell’Adamello. Non solo le famiglie, le
comunità locali, ma tutto il territorio
della Valle Camonica subì una
profonda trasformazione dettata dalle
necessità belliche. Lungo gran parte
delle vette della Valle Camonica
furono costruite numerose strade
militari per migliorare i collegamenti fin
nelle zone più sperdute. La necessità
di approntare siti di difesa efficaci con
postazioni di artiglieria e di garantire i
rifornimenti e i movimenti delle truppe
stesse, richiesero di trasformare i
sentieri che portavano ai punti ritenuti
strategici in luoghi impervi o ad alta
quota, in strade per permettere il
passaggio di mezzi pesanti, per il
transito dell’artiglieria leggera, e in
semplici mulattiere transitabili con gli
animali da soma. Questi
camminamenti, ancor oggi percorribili
ci lasciano testimonianze suggestive e
tangibili delle linee di combattimento.
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“THE WRONG WAY
THE WORLD IS
GOING THROUGH”:
THE 1ST WORLD
WAR IN ADAMELLO
MOUNTAINS
“...the deads should better not see
what the alives can do,
the wrong way the world is going on,
they’d better don’t realize
that we have become so poor and
so wretched that we can’t even
love each other...no, the deads should better
lie still in snow and ice
and never know anything about us, because
they could think they have died in vain
and feel themselves even more alone...”
Gian Maria Bonaldi
(soldier in Adamello)
From 1915 to 1918 people fought a hard war, which marked the white
snow of Adamello mountains with the red of thousands of soldiers’ blood.
Not only the families, the local communities, but the whole territory of
Valle Camonica underwent a deep change due to war needs.
Along many of the peaks of Valle Camonica a lot of military routes were
built in order to better the connections between the most secluded areas.
The need to prepare defending sites with artillery and to grant the
supplies and the displacements of the troops, required the transformation
of the paths which led to strategic sites into practicable roads. On those
paths had to pass heavy transports, light artillery, and mules. Those routs
still still testify the war lines.
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IL MUSEO DELLA GUERRA
BIANCA DI TEMÙ
Voluto da un reduce della prima
Guerra Mondiale che combatté proprio
sul ghiacciaio dell’Adamello, nasce per
non dimenticare quella drammatica
pagina di storia che ha visto gli abitanti
delle valli combattere fra loro, pur
essendo figli delle stesse montagne. Il
museo custodisce reperti quasi
totalmente recuperati sui ghiacciai
dell’Adamello per opera di volontari,
nel corso di numerosi anni di ricerche:
manufatti, armi ed oggetti che
testimoniano le fatiche e le sofferenze
di una guerra svoltasi a 3000 metri di
quota, in condizioni estreme.
All’interno del Museo sono esposti
molti esemplari di proiettili, bombe,
armi, elmetti; molto suggestiva è la
ricostruzione di una baracca in cui
sono esposti oggetti di uso quotidiano
e le numerose fotografie scattate sui
campi di battaglia. Il Museo della
Guerra Bianca è di fatto il punto di
riferimento per la tutela del patrimonio
storico della Prima Guerra Mondiale.
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IL MUSEO DEGLI ALPINI
DI DARFO BOARIO TERME
Bersagliere ha cento penne, ma l’alpino ne ha
una sola; un po’ più lunga, un po’ più mora;
sol l’alpin la può portar...
tratto dal canto “La penna dell’alpino”
Nasce per un fortissimo desiderio di
non veder andar dispersi o
dimenticati, oggetti di altissimo valore
per il ricordo di persone e avvenimenti
“unici” nella storia delle nostre unità
alpine. Nelle sale del Museo:
avvenimenti, luoghi, volti di militari e
comandanti, scene di vita nelle
trincee, sono illustrati da fotografie,
uniformi ed armi di vario tipo. Il Museo
ha infatti lo scopo di ricordare ai
cittadini, ai visitatori e alle giovani
generazioni, la dedizione, i sacrifici, gli
atti di eroismo che le Truppe Alpine
hanno sempre offerto alla Patria, tanto
in tempo di guerra che in tempo di
pace. I cimeli e i documenti esposti
nel museo suscitano nel visitatore il
ricordo del sacrificio di tanti uomini e
sono volti a costituire un momento di
riflessione sulle atrocità della guerra.
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THE WHITE WAR MUSEUM IN TEMÙ
A survivor of the 1st World War who fought on the glacier of Adamello wanted this
museum. It was created to remember that dramatic chapter in history when the
inhabitants of the same valleys fought against each other, although they
belonged to the same mountains. The museum preserves items found on the
glaciers of Adamello by volunteers during various years of researches:
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handworks, weapons and objects remind people of the sufferings of that war
that took place at over 3,000 metres above sea-level, in extreme conditions.
The museum collects a lot of bullets, bombs, weapons and helmets: really striking
is the reconstruction of a camp barrack with objects of daily use and photographs
made on the war fields.
The White War Museum is a landmark for the preservation of the historical
patrimony of the 1st World War.
THE MUSEUM OF THE ALPINE TROOPS IN DARFO BOARIO TERME
Bersagliere has one hundred feathers, but the alpine soldier has only one; only one, a little longer
and a little darker; and only one, the alpine soldier, will wear it...
taken from the song: “the alpine soldier’s feather”
It was created by the deep desire to collect and preserve objects of great value,
as they remember unique people and events in the story of the Alpine troops. In
the rooms of the museum: events, places, faces of soldiers and captains, scenes
of life in the tranches are represented by photographs, uniforms and weapons of
different kinds. The Museum aims to remember to citizens, visitors and the young
generations the dedication, sacrifices and acts of heroism always offered by
Alpine troops to their homeland, both in time of war and peace. The objects
desplayed in the museum remind to the visitors the sacrifice of a lot of men and
want to move them to reflect on the atrocity of war.
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LA SCUOLA
OVUNQUE:
L’EDUCAZIONE
AMBIENTALE
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Proteggere e mantenere un
territorio ricco di aspetti ambientali
tanto particolari quanto delicati,
significa coltivare e sviluppare la
sensibilità, l’attenzione e la cultura
per l’ambiente ed i suoi frutti.
La Valle Camonica offre moltissime
occasioni per avvicinarsi in modo
originale ed attivo all’educazione
ambientale ed alimentare con le
attività didattiche proposte dalle
Case del Parco dell’Adamello, dai
Centri di Educazione Ambientale
e dalle Fattorie Didattiche.
LE CASE DEL PARCO
DELL’ADAMELLO
Visitare le case del Parco
dell’Adamello di Saviore e Vezza
d’Oglio significa vivere il Parco come
un vero e proprio “laboratorio
all’aperto” dove effettuare attività
ludiche di scoperta, di analisi
e riflessione sulla natura, le sue
risorse, i rapporti con l’uomo
e le comunità.
I ragazzi vengono guidati alla
scoperta dell’ambiente montano per
capirne caratteristiche e peculiarità,
lungo percorsi naturalistici in cui
l’attenzione è concentrata
sull’aspetto botanico, l’ascolto dei
suoni e l’osservazione delle forme
della natura. Analogamente,
vengono visitati i centri storici dei
piccoli paesi di montagna per
osservare da vicino le tradizioni
e le culture locali.
Partendo da un’analisi del territorio
si va alla ricerca delle ragioni che ne
hanno determinato la modificazione
da parte dell’uomo. L’attività didattica
mira a guidare studenti e
appassionati alla conoscenza della
natura, delle sue leggi e dei suoi
strumenti, per sviluppare una
corretta “coscienza ambientale”,
essenziale per il benessere delle
generazioni future. Il Centro di Vezza
d´Oglio è anche sede di un Museo
Naturalistico, ottimo laboratorio per
una visita virtuale inerente gli aspetti
faunistici, vegetazionali e ambientali
del Parco dell’Adamello.
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SCHOOL
EVERYWHERE:
ENVIRONMENTAL
EDUCATION
Looking after and preserve a territory rich in relevant and delicate environmental
features, means cultivate and develope the environmental sensibility, attention and
culture.
Valle Camonica offers a lot of possibilities to approach the environmental education
in a special and active way with the educational activities suggested by the “
Adamello Park Houses”, “Centres for Environmental Education” and “Didactic
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Farms”.
ADAMELLO PARK HOUSES
Visiting the Adamello Park Houses in Saviore and Vezza d’Oglio means live the
Park as a real open air workshop, where the visitor can take part to activities of
discovery, analisis and reflection about nature, its resources, its relation with man
and community.
Kids discover the mountain environment, its features and peculiarities with the help
of guides and through naturalistic itineraries focusing on the botanical aspect,
listening to sounds and observing the forms of nature. Visitors are also taken to
small villages in the mountains to discover traditions and local culture.
Beginning from the analisis of the territory, visitors discover the reasons of changes
made by man through the centuries. The educational activity wants to lead
students and visitors to know nature, its rules and “tools” in order to develope a
correct environmental consciousness, fundamental for the future generations. The
Park House in Vezza d’Oglio hosts also a Naturalistic museum, a wonderful
workshop for a virtual visit into the peculiar aspects of flora and fauna in the
Adamello Park.
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GLI ALTRI CENTRI DI
EDUCAZIONE AMBIENTALE
Il progetto culturale ed educativo cui
le attività dei C.E.A. fanno riferimento
ha l’obiettivo di costruire nelle giovani
generazioni una nuova cultura
dell’ambiente, instaurando rapporti
nuovi tra uomo e natura attraverso
esperienze di vita che facciano vivere
modelli qualitativamente diversi.
I Centri di Educazione Ambientale
della Valle Camonica sono:
Campo Tres a Ceto, il C.E.A. di
Anfurro ad Angolo Terme ed il
C.E.A. di Fraine a Pisogne. Tramite
percorsi naturalistici i C.E.A. puntano
a trasmettere il rapporto fra la scuola
e l’ambiente passando attraverso
l’esperienza, il contatto diretto con le
origini del linguaggio e della civiltà, e
con la realtà del territorio.
L’educazione ambientale che vi viene
svolta non è vissuta come risposta ai
problemi ambientali, l’insegnamento
è molto più semplicemente proposto
come il rinnovo della memoria di un
rapporto con l’ambiente, volto ad
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ampliare sempre di più gli spazi
dell’esperienza.
LE FATTORIE DIDATTICHE
Le Fattorie Didattiche in Valle
Camonica costituiscono un circuito di
aziende agricole e agrituristiche che
si impegnano, oltre che nella attività
produttiva tradizionale, anche
nell’attività didattico-formativa.
A tal fine le Fattorie Didattiche offrono
l’opportunità di conoscere l’attività
agricola ed il ciclo degli alimenti, la
vita animale e vegetale, i mestieri ed
il ruolo sociale degli agricoltori, per
educare al consumo consapevole ed
al rispetto dell’ambiente.
In Valle Camonica le fattorie
didattiche Roncadizza e San
Faustino sono luoghi magici dove
riscoprire le antiche lavorazioni e
coltivazioni contadine: gli
allevamenti, i campi coltivati, i boschi
per scoprire come l’uomo abbia
imparato a utilizzare con grande
rispetto la natura per ottenerne
prodotti unici.
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THE OTHER CENTRES FOR ENVIRONMENTAL EDUCATION
The cultural and educational project the C.E.A. refer to aims to make new
generations aware of the environmental culture, linking up man and nature
through experiences which let people discover a new quality of life.
The Centres for environmental education in Valle Camonica are:
Campo Tres in Ceto, the C.E.A. in Anfurro of Angolo Terme and the C.E.A.
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in Fraine of Pisogne. Through naturalistic itineraries the C.E.A. want to
communicate the link between school and environment, passing through the
experience, the direct contact between the origin of language and culture and the
reality of territory. Environmental education here is not only the answer to the
environmental problems, but it is most of all the renovation of the memory of
man’s relation with nature, in order to widen more and more the spaces for
experience.
DIDACTIC FARMS
The didactic farm in Valle Camonica belong to a cicuit of farms and and green
hotels which are committed, besides the usual activity of production, in the
educational activity.
That’s why the didactic farm let the visitors discover the agricultural activity, the
food cycle, the life of animals and vegetables, farmer’s job and role in society in
order to educate to the conscious consumption and the respect of the environmet.
In Valle Camonica the didactic farm Roncadizza and San Faustino are magic
places where the visitors can discover the ancient agricultural activities: breeding,
farming, wood exploitation. Here people understand how man learnt to use
respectfully nature in order to obtain unique products.
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VALLE
CAMONICA
DI NEVE E DI SCI
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Con l’arrivo dell’inverno e
l’imbrunire del cielo, la montagna
si copre d’un velo d’ovatta:
é la neve che ammorbidisce i pendii
e riempie la Valle Camonica di sci
e racchette per la discesa, il fondo,
lo sci d’alpinismo e tutte le
specialità invernali.
Sono molte le montagne della Valle
dove sport fa rima con neve e dove,
dagli sciatori più esperti ai ragazzi
alle prime armi, tutti potranno
scoprire luoghi fantastici dove
imparare e divertirsi sulla neve.
MONTECAMPIONE
Immersa nella magia del silenzio,
la montagna di Montecampione
vuole trasmettere emozioni pure.
Con lo sguardo che sprofonda
lungo il Lago di Iseo, ci si può
cimentare in: sci alpino, sci nordico,
carving, snowboard e telemark.
I maestri della Scuola sci
Montecampione sanno trasmettere
i segreti di ogni tecnica sciistica sia
singolarmente che in gruppo.
Inoltre fiaccolate, feste, gare di sci
per le famiglie, gite in motoslitta
e passeggiate con racchette da
neve... tantissime idee per favolose
vacanze sulla neve.
BORNO-MONTE ALTISSIMO
È una stazione sciistica della media
Valle Camonica dove gli impianti
e le piste che si snodano nel
comprensorio del Monte Altissimo,
tra prati e boschi di conifere in uno
scenario di rara bellezza e intensità.
Dispone di impianti di risalita che
comprendono seggiovie, sciovie
e un nastro trasportatore per
il campo scuola. In un clima
di amicizia e cordialità, i maestri
della scuola italiana sci di Borno
sono in grado di soddisfare tutte
le esigenze degli amanti della neve.
I bambini possono imparare
a sciare nell’attrezzato campo
scuola. Si organizzano corsi di varia
durata per principianti ed esperti
con riprese della gara di fine corso
e diploma.
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SNOW AND SKI
IN VALLE
CAMONICA
When winter arrives and the sky becomes brown, a white and soft veil
covers the mountains: it is the snow, which softens the slopes and fills up
Valle Camonica for downhill, crosscountry and Alpine ski and for all the
winter activities! There are a lot of mountains in Valle Camonica where sport
rhymes with snow and where, all the skier, from the beginner to the
advanced, can discover wonderful places and have fun with the snow.
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MONTECAMPIONE
Deep in a magical silence, the mountain of Montecampione aims to give you
pure emotions. Looking to the lake of Iseo, you can go alpine skiing, carving,
snowboarding and telemarking. The masters of the ski school in
Montecampione will teach you the secrets of ski individually or in group.
Moreover there will be torchlight processions, parties, competitions for
families, excursions with snowmobile or snowshoes... and a lot of ideas to
have a wonderful holiday on the snow!
BORNO-MONTE ALTISSIMO
It is a ski resort in middle Valle Camonica where ski lifts and trials run among
meadows, woods and beautiful landscapes and belong to the Monte
Altissimo ski district.
It has skilifts and chair lifts. The masters of the Italian ski school of Borno will
friendly welcome you and will meet all your needs. Children can learn how to
go skiing in the ski school camp. There are a lot of ski courses from the
beginner to the advanced levels and after the final competition youl’ll get a
diploma!
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PONTE DI LEGNO-TONALE
Il comprensorio sciistico dell’Alta Val
Camonica, comprende le piste
di Ponte di Legno e del Passo del
Tonale che offrono una variegata
offerta che consente una vacanza per
tutti i gusti; alcune piste costituiscono
campo di gara di numerose
manifestazioni nazionali e
internazionali di assoluto prestigio.
Sciare nel comprensorio è
un’occasione unica per calcare
100 km di piste su emozionanti ovovie
e seggiovie, da Temù attraversando
Ponte di Legno ed il Passo del Tonale,
per giungere fino al favoloso
ghiacciaio del Presena.
Dalle nuovissime piste tracciate fra gli
alberi di Temù alle classiche strettoie
ghiacciate di Ponte, dai pianori del
Passo del Tonale alla pista nera del
Paradiso, è possibile trovare percorsi,
sport ed attività adatti a tutti i gusti ed
a tutte le età.
VAL PALOT
La Val Palot è un autentico angolo di
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paradiso: la sua bellezza
paesaggistica, unita alla tranquillità
tipicamente alpina, la rende località
ideale per svolgere attività sportive e
ricreative durante tutte le stagioni, con
particolare riguardo agli sport invernali
ed alla favolose piste di sci nordico
e sci escursionistico.
La Val Palot è l’ambiente ideale per
i corsi dedicati ai ragazzi e per lo
svolgimento di allenamenti.
APRICA-CORTENO GOLGI
Il complesso turistico Aprica-Corteno
Golgi dispone di funivie, seggiovie,
sciovie, 50 Km. di piste, due anelli di
fondo, palestra e palazzetto dello
sport con piscina. A seconda della
stagione sono praticabili dei campi da
tennis e di calcio, maneggi, un
percorso vita, piste di pattinaggio,
cinema e campeggi organizzati.
Un discorso particolare e significativo
meritano i numerosi e bellissimi parchi
naturali che possono essere il miglior
contorno ad un soggiorno breve o
a periodi di ferie montane più lunghi.
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PONTE DI LEGNO-TONALE
The ski district of the upper Valle Camonica includes the ski runs of Ponte di
Legno and Passo del Tonale which give a wide variety of possibilities for
everyone; some of the ski runs are competition fields for international
contests.
Go skiing in this discrict is a unique chance to run over than 100 km
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of ski runs from Temù, through Ponte di Legno and Passo del Tonale
till the Presena glacier. From the new ski runs among the woods
of Temu to the icy trials of Ponte di Legno, from the plateau of Passo
del Tonale to the black run of Paradiso, it is possible to find itineraries
and activities fit for everyone.
VAL PALOT
Val Palot is a little corner of paradise: the beauty of its landscapes together
with the quiet tipical of the Alps, makes Val Palot the ideal place to make
sport and have fun in every season, with a particular attention to the winter
sports, the alpine ski runs and for ski excursions.
Val Paot is the ideal place for children ski courses and for training.
APRICA-CORTENO GOLGI
the ski touristical complex of Aprica-Corteno Golgi has cableways, chair lifts
and ski lifts, 50 km of ski runs, two trials for crosscountry ski, a gym and a a
sports arena with swimming pool. According to the season, tourists can also
play tennis and football, go to excursions riding horses, do fitness or ice
skate, go to the cinema and camp. Moreover there are also relevant natural
parks, which are a wonderful frame of every holiday.
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L’OSPITALITÀ
DELLA VALLE
CAMONICA
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Una gita in Valle Camonica è il
modo migliore per godere delle
bellezze artistiche, delle risorse
culturali e naturalistiche, delle
attività didattiche, ludiche e
ricreative di questo favoloso
territorio alpino.
Numerosi sono gli hotel, dai più
familiari ai più lussuosi, localizzati
soprattutto nelle cittadine di Darfo
Boario Terme e Ponte di Legno, da
sempre vocate al turismo.
Particolarmente adatte per
scolaresche e gruppi di giovani
sono strutture quali: gli ostelli,
i centri di educazione ambientale,
le fattorie didattiche e le case del
parco dell’Adamello.
In questi luoghi l’accoglienza
diventa parte integrante del viaggio
d’istruzione e della vacanza,
un’occasione unica per dare ai
ragazzi la possibilità di condividere
spazio e tempo in modo originale
ed educativo, un elemento in più
che si aggiunge ai moltissimi
percorsi di visita ed alle attività
didattiche per scoprire il piacere
dello stare insieme.
Tutte le informazioni, i dettagli,
i listini si possono ottenere presso
lo sportello INFOSCUOLA.
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HOSPITALITY
IN VALLE
CAMONICA
A trip to Valle Camonica is the best way to enjoy the art beauties, the cultural
and natural resources, the educational and leisure activities that an Alpine
territory can offer.
There are a lot of hotels, from the cheapest to the most luxurious, placed
most of all in Darfo Boario Terme and Ponte di Legno.
More fit for school trips are hostels, centers for environmental education,
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didactic farms and Adamello park houses.
In these places hospitality is a relevant part of the school trip and of the
holiday itself; it is a unique chance to give children the possibility to share
space and time in a new and educative way; all this in addition to the
wonderful itineraries and activities they can enjoy together.
For information and details, please contact the School Information Service
INFOSCUOLA.
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INFOSCUOLA
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Per informazioni, scelta degli
itinerari e prenotazioni rivolgersi a:
INFOSCUOLA
presso Consorzio Pro-Loco
Camuno-Sebine
via R. Galassi, 30
25047 Darfo Boario Terme (BS)
Tel. 0364.534561 - Cell. 339.6677222
Fax 0364.536545
e-mail: [email protected]
web: www.vallecamonicacultura.it
Orari:
dal lunedì al venerdì
dalle ore 10,00 alle ore 17,30
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INFOSCUOLA
For information, details and reservetion, please contact:
INFOSCUOLA
to Consorzio Pro-Loco Camuno-Sebine
via R. Galassi, 30
25047 Darfo Boario Terme (BS)
Tel. 0364.534561 - Cell. 339.6677222
Fax 0364.536545
e-mail: [email protected]
web: www.vallecamonicacultura.it
Opening Hours:
from monday to friday - 10 am - 5,30 pm
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CREDITI
Coordinamento
Sergio Cotti Piccinelli
(Comunità Montana di Valle
Camonica)
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Testi e traduzioni
Consorzio Pro Loco
Camuno-Sebine
Fotografie
Archivio Comunità Montana di Valle
Camonica
Soprintendenza archeologica
per la Lombardia
Centro Camuno di Studi Preistorici
Fondazione Musil di Brescia
Impaginazione e stampa
Tipografia la Cittadina di Gianico
Questa pubblicazione è realizzata
nell’ambito del progetto
“Il paesaggio dell’unità” finanziato
con i fondi della Legge regionale
sulla montagna (ex L.R. 10/98).
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CREDITS
Coordination
Sergio Cotti Piccinelli
(Comunità Montana di Valle Camonica)
Texts and translations
Consorzio Pro Loco Camuno-Sebine
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Photographies
Archivio Comunità Montana di Valle Camonica
Soprintendenza archeologica per la Lombardia
Centro Camuno di Studi Preistorici
Fondazione Musil - Brescia
Layout and printing
Tipografia la Cittadina - Gianico
This brocure has been created inside the project
“Il paesaggio dell’unità” financed by the Regional law
for mountain development (ex L.R. 10/98).
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Scarica

musil - Valle Camonica Distretto Culturale