PROBLEMATICHE DOVUTE ALLE MODIFICAZIONI CLIMATICHE NEL CASO DELL’APPASSIMENTO DELLE UVE DESTINATE ALLA PRODUZIONE DI VINO AMARONE DELLA VALPOLICELLA R. Ferrarini, A. Padovani, F. Peretti, L. Cisamolo, M. Cipriani, G. B. Tornielli Università degli Studi di Verona c/o Villa Ottolini-Lebrecht via della Pieve 70 CAP 37029 San Floriano, Verona (Italia) - E-mail: [email protected], Tel: +39045 683 5626 Withering, grape metabolism, drying kinetics, overripening, post-harvest RIASSUNTO Il consenso avuto nell’ultimo decennio dal vino Amarone costituisce un fenomeno interessante nel panorama del mercato internazionale; esso è dovuto ai fattori del territorio e in particolare alla tecnica di appassimento delle uve di cui si avvale. Questo vino, prodotto nell’area della Valpolicella (Verona, Italy), viene ottenuto da uve rosse di vitigni autoctoni vinificate dopo appassimento condotto in fruttai che tradizionalmente si protraeva anche fino al mese di febbraio. Le tecniche più accurate di gestione del vigneto congiuntamente alle modifiche del clima che sono intervenute nell’ultimo ventennio, hanno portato ad un anticipo dell’epoca di maturazione e ad un conseguente anticipo del periodo di appassimento in fruttaio con tempi e condizioni termiche di permanenza in fruttaio diverse da quelle del passato. La sperimentazione di cui si riportano i risultati si è articolata con lo sviluppo di protocolli per valutare l’impatto delle diverse condizioni termoigrometriche sulle cinetiche di disidratazione e il loro effetto sul metabolismo delle uve. Si riportano i dati di una vasta sperimentazione pluriennale che ha studiato le cinetiche di disidratazione delle uve e l’influenza dei fattori che le condizionano: temperatura, umidità relativa, ventilazione e caratteristiche morfologiche delle uve; per le tre uve prese in considerazione (Corvina, Corvinone, Rondinella) sono stati formulati modelli matematici in grado di meglio gestire il processo. Vengono inoltre riportati i dati relativi allo studio dell’effetto delle cinetiche di disidratazione sul metabolismo dell’acino, valutato con una approfondita analisi delle modificazioni dei diversi costituenti e cataboliti della bacca, attraverso la misura dei gas scambiati dall’acino. I risultati ottenuti hanno consentito un miglioramento della gestione dei processi di appassimento delle uve destinate alla produzione del vino Amarone della Valpolicella. Abstract The success of Amarone, an interesting phenomenon of the last ten years in the international market, is most probably due to territory factors and in particular to the technique of grape withering. This wine is produced in Valpolicella (Verona-I), from locally grown grapes, that are processed after a period of post-harvest drying in ventilated rooms called “fruttai”. The traditional process could last up to four months, from harvest to February. A better vineyard management together with the recent climate changes, caused in the last twenty years the general anticipation of the period of maturity and a consequent anticipation of the period of post-harvest withering. 1 Here we report the result of experiments set up to estimate the effect of different thermalhygrometric conditions on withering kinetics and their effect on the metabolism of grapes. It’s a pluriennial experimentation in which the withering kinetics of different grapes were studied and the factors that have an effect on this kinetics have been evaluated: the influence of temperature, relative humidity, ventilation and morphologic traits of the grapes (Corvina, Corvinone, Rondinella), have been quantified and used in a mathematical model. Moreover, results of the relation between kinetics of withering and grape berry metabolism will be presented, with special regard to the analysis of the different berry constitutive metabolites and substances derived from their catabolism. The metabolism of grapes is also studied by measures of berry gas exchange. The result of this experimentation will allow a better management of the withering process of grapes for the production of Amarone of Valpolicella. RISULTATI E DISCUSSIONE Le modifiche del clima che sono intervenute nell’ultimo ventennio, hanno portato ad un anticipo dell’epoca di maturazione. Attualmente, rispetto alle condizioni tradizionali, che in Valpolicella prevedevano la vendemmia nel mese di ottobre con un appassimento di 90-120 giorni, l’uva è raccolta con un anticipo di circa un mese e vinificata nel mese di dicembregennaio, con tempi e condizioni termiche di permanenza in fruttaio diverse da quelle del passato. La tabella 1, riportata come esempio, mostra i dati di temperatura e umidità relativa medie, registrati in località Marano (VR). Risulta visibile che il valore della temperatura media riferita al periodo ’99-’05 è generalmente superiore rispetto alla mediana calcolata sul periodo 1992-2005, mentre per l’umidità relativa media calcolata riferita al periodo ’99-‘05 risulta inferiore rispetto alla mediana calcolata nell’arco delle 14 annate considerate. Tab. 1 – Temperature e umidità relative medie rilevate in località Marano (VR) dal 1992 al 2005 (cv. Corvina). Conseguentemente a queste variazioni anche all’interno del fruttaio si notano differenze a livello delle condizioni termoigrometriche come si nota nella Fig. 1 che prende in considerazione l’annata 1977 a confronto con le medie delle annate dal 1999 al 2005 rilevate durante il periodo dell’appassimento. 2 Questo ha stimolato un approfondimento dello studio sull’influenza di diverse condizioni termoigrometriche nei confronti delle cinetiche di disidratazione dell’uva e degli eventi metabolici che avvengono all’interno dell’acino. Ur nel corso dell'appassimento 100 16 90 14 80 70 12 10 Ur (%) Temeperatura (°C) T emperatura nel corso dell'appassimento 18 77 99-05 8 6 60 77 50 99-05 40 30 4 20 2 10 0 0 0 20 40 60 80 100 120 0 140 20 40 60 80 100 120 140 Giorni di a ppassimento Giorni di a ppa ssime nto Fig. 1 Confronto fra le condizioni termoigrometriche rilevate all’interno di un fruttaio nel corso dell’appassimento nelle annate 1977 e medie del periodo 1999-2005 (cv. Corvina). Per valutare gli effetti delle condizioni ambientali sulla cinetica di disidratazione, grappoli di cv. Corvina sono stati incubati a diverse combinazioni di temperatura, umidità relativa e ventilazione. È stato osservato che generalmente la velocità di disidratazione non subisca notevoli variazioni nel corso dell’appassimento per temperature comprese tra 5 e 20 °C. A temperature superiori, invece si nota un iniziale incremento della velocità che poi diminuisce e rimane costante nel tempo (Fig. 2a). Questo può essere dovuto al fatto che le temperature più alte determinano una maggiore disgregazione della buccia con conseguente aumento della sua permeabilità. Va osservato che alla fine del periodo considerato l’uva ha subito un calo ponderale variabile ma sempre inferiore al 40% del peso iniziale. La Fig. 2b mette in evidenzia come l’umidità relativa influisce sulla velocità media di calo peso giornaliera. Si nota alle umidità più basse un andamento della velocità di tipo esponenziale col crescere della temperatura. All’umidità relativa del 76% invece questo andamento è meno evidente. Velocità di disidratazione 5°C 1 0,8 10°C 0,6 0,4 20 °C 0,2 0 30 °C 15°C 25 °C 0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 55 60 65 70 Tempo (giorni) b 2,500 2,000 giorno) 1,4 1,2 Velocità di Velocità calo peso (%/giorno) a disidratazione % al Velocità calo peso(calo (%/giorno) Velocità di disidratazione 76 % Ur 1,500 33 % Ur 1,000 0 % Ur 0,500 0,000 0 10 20 30 40 Temperatura (°C) Fig. 2 a) Confronto fra le velocità di disidratazione nel corso dell’appassimento a diverse temperature in ambienti con Ur di 76% (cv. Corvina). b) Confronto fra le velocità di disidratazione media giornaliere registrate alle diverse condizioni di T e Ur. Il vapore acqueo lasciando il prodotto tende a stagnare nello strato di aria prossimo alla superficie determinando una diminuzione della pressione di vapore tra aria e acino. Aumentando la velocità dell’aria si riduce lo strato di aria ferma sulla superficie del prodotto che funge da barriera al trasferimento del vapore, si ha una maggiore quantità di vapore che man mano che lascia la superficie viene allontanato e quindi si mantiene un più elevato gradiente di pressione con un aumento della velocità di evaporazione dell’acqua dovuto anche ad un miglior trasferimento di calore. 3 La Fig. 3 mette a confronto la velocità di disidratazione dell’uva Corvina in ambiente non ventilato con quella registrata in ambiente ventilato a diverse temperature. La ventilazione determina un generale aumento della velocità di disidratazione che nel caso della temperatura più elevata ha un andamento decrescente poiché la maggior parte dell’acqua presente nell’acino viene rimossa nei primi giorni di appassimento e gli acini raggiungo ben presto livelli di disidratazione superiori al 40% del loro peso iniziale. UR 76% Ventilati UR 76% Non Ventilati AMBIENTE VENTILATO AMBIENTE NON VENTILATO 2.5 5°C 10°C 15°C 20°C 2 1.5 Velocità Calo Peso Velocità Calo Peso 2.5 1 0.5 5°C 10°C 15°C 20°C 2 1.5 1 0.5 0 0 0 20 40 60 0 80 20 40 60 80 GG GG Fig. 3 Effetto della ventilazione sulla velocità di calo peso nel corso dell’appassimento alle diverse temperature in ambienti con Ur di 76% (cv. Corvina). È stato rilevato inoltre come la velocità di disidratazione siano decisamente differenti a seconda della varietà d’uva e fortemente legate alla dimensione media dell’acino (Corvinone> Corvina>Rondinella) Anche l’annata influisce sulla velocità media di disidratazione e in particolare in Corvina e Rondinella è risultata più elevata nel 2005 rispetto alla stessa varietà raccolte nell’anno precedente. Velocità media calo peso % 76% Ur 15°C Velocità media calo peso % 55% Ur 10°C Rondinella 05; 0,448 Rondinella 05; 1; 0,560 Rodinella 04; 0,369 Rodinella 04; 0,440 Corvinone 05; 0,330 1 Corvinone 05; 0,371 Corvinone 04; 0,321 1 Corvinone 04; 0,374 Corvina 05; 0,415 Corvina 05; 0,419 Corvina 04; 0,316 Corvina 04; 0,407 0,000 0,000 Corvina 04 0,100 Corvina 05 0,200 Corvinone 04 0,300 Corvinone 05 0,400 Rodinella 04 0,500 0,050 0,100 0,150 0,200 0,250 0,300 0,350 0,400 0,450 0,500 0,600 Rondinella 05 Corvina 04 Corvina 05 Corvinone 04 Corvinone 05 Rodinella 04 Rondinella 05 Fig. 4 Velocità media di disidratazione delle cv. Corvina, Corvinone, Rondinella, rilevata nel corso dell’appassimento nell’annata 2004 e 2005 a diverse condizioni termoigrometriche. Dai dati raccolti nelle tre annate di riferimento 2004, 2005 e 2006, nei diversi ambienti e per le diverse cultivar, è stato definito un modello matematico teorico per descrivere l’andamento della velocità di disidratazione in funzione dei due principali driver di processo (Ur e temperatura), dal quale si ottengono parametri di correlazione elevati come evidenziato nell’esempio riportato in figura 5. I dati relativi allo studio dell’effetto delle cinetiche di disidratazione sul metabolismo dell’acino ha evidenziato alcune differenze tra l’ambiente non ventilato, in cui l’uva è appassita più lentamente, rispetto a quello ventilato, caratterizzato da una cinetica di disidratazione più elevata. Mentre per quanto riguarda il tenore di acido tartarico (Fig. 6) e zuccheri (dato non mostrato) non sono state notate differenze sostanziali tra le due modalità di appassimento, si è osservata una più rapida degradazione dell’acido malico nel caso dell’uva posta in ambiente ventilato. 4 Rondinella 2004 Rank 1 Eqn 2501 z=appass vpd() z = a +(becx)(y-100) r^2=0.95646825 DF Adj r^2=0.94014384 FitStdErr=0.083831334 Fstat=98.872827 a=0.16886784 b=-0.0024090879 c=0.096980764 1.5 1.25 1.5 1 0.75 0.5 0.75 0.25 0.5 0 22.5 20 17.5 15 12.5 10 0.25 T 50 60 U.R. (%) 55 70 65 80 75 90 85 (°C 0 ) V m edia 1 z = velocità media di calo peso (%/giorno) x = temperatura (°C) y = umidità relativa (%) V m edia 1.25 Fig. 5 Modello matematico teorico descrittivo della velocità media di disidratazione applicato alle rilevazioni effettuate su Rondinella nell’annata 2004. Alla fine dell’appassimento in ambiente ventilato (39 giorni) l’uva aveva raggiunto lo stesso calo ponderale (c.a. 35%) di quella mantenuta in ambiente non ventilato per 80 giorni. In ambiente non ventilato i composti fenolici estraibili sono stati maggiormente preservati durante le prime fasi del processo e nelle fasi successive hanno fatto registrate un aumento. Ciò è probabilmente dovuto ad una loro maggiore estraibilità nelle uve poste ad appassire per periodi più lunghi. ACIDO TARTARICO ACIDO MALICO VENTILATO VENTILATO NON VENTILATO 8 2,2 6 1,7 mg / acino mg/acino NON VENTILATO 4 2 1,2 0,7 0,2 0 0 12 22 39 62 0 84 12 22 39 62 84 giorni di appassimento giorni di appassimento VENTILATO FLAVONOIDI ESTRAIBILI VENTILATO FLAVONOIDI ESTRAIBILI NON VENTILATO 2 2 1,5 1,5 mg/acino mg/acino NON VENTILATO 1 0,5 1 0,5 0 0 0 25 50 75 0 100 25 50 75 100 giorni di appassimento giorni di appassimento Fig. 6 Modificazioni metaboliche rilevate nel corso di appassimento di uva Corvina a due regimi di ventilazione. Al termine dei due processi l’uva aveva raggiunto il medesimo calo ponderale. Si può osservare come, a partire da circa due settimane di appassimento il consumo di ossigeno risulti generalmente decrescente in accordo con il fatto che l’uva , come tutti i frutti non climaterici non dovrebbe presentare aumenti del livello di respirazione in corrispondenza della maturazione e nelle fasi successive. È da rilevare inoltre un forte incremento del consumo di O2 durante le prime due settimane di appassimento. Questo picco potrebbe corrispondere allo stesso aumento rilevato da Costantini et al. (2006) nella prima fase delle prove di condizionamento di uve Malvasia. Misure più dettagliate sono necessarie, non solo per confermare che anche nella varietà Corvina, nelle primissime fasi di appassimento, si verifica un sostanziale aumento della respirazione ma anche per determinarne le cause 5 scatenanti (distacco dalla pianta, stress da disidratazione, condizioni ambientali del fruttaio, ecc.). Il consumo di ossigeno è risultato più elevato nell’uva mantenuta a 25 °C rispetto a quella mantenuta a 15 °C rivelando un’attività metabolica maggiore nell’uva appasita a temperatura più alta. Il quoziente respiratorio, calcolato come rapporto tre la CO2 prodotta e l’O2 consumato, dopo una iniziale diminuizione, rimane sostanzialmente stabile durante l’appassimento. A 25 °C questo parametro è risultato sempre inferiore rispetto quello registrato nell’uva a 15 °C. Le variazioni del quoziente respiratorio fanno supporre un utilizzo di substrati respirtatori che si modificano nel corso dell’appassimento e che è leggermente diverso nelle uve condizionate alle due temperature. Su questo parametro potrebbe influire anche l’intervento di un metabolismo di tipo fermentativo il cui studio, per l’uva appassita in post-raccolta, deve essere ancora approfondito. Consumo di O2 Quoziente respiratorio ml kg-1 h-1 35 2,5 30 2 25 1,5 20 15 1 10 0,5 5 0 0 0 7 14 21 28 35 42 49 56 63 70 77 0 84 15 °C 7 14 21 28 35 42 49 56 63 70 77 84 giorni di appassimento giorni di appassimento 15 °C 25 °C 25 °C Fig. 7 Attività respiratoria dell’uva nel corso dell’appassimento a 2 diverse temperature in ambienti con Ur di 76% (cv. Corvina). RINGRAZIAMENTI Questa ricerca è stata realizzata nell’ambito del progetto AmarOne: Regione Veneto (DGR n. 2633: Ob. 2, Mis. 1.7b); Terre di Fumane s.r.l.; STAR – Parco Scientifico di Verona; Sordato s.r.l. BIBLIOGRAFIA Azzuz S., Guizani A., Jomaa W., Belghith A., (2002). Misture diffusivity and drying kinetic equation of convective drying of grapes (2002) Journal of food engineering 55, 323-330. Costantini V., Bellincontro A., De Santis D., Botondi R., Mencarelli F., (2006). Metabolic changes of Malvasia grapes for wine production during post-harvest drying. J. Agric. Food Chem. 54: 3334 – 3340. Di Stefano R., Borsa D., Gentilini N., Corino L., Tronfi S., (1997). Evoluzione degli zuccheri, degli acidi fissi e dei composti fenolici dell’uva durante l’appassimento in fruttaio. Riv. Vit. Enol. (50, 1): 33: 41. Tornielli G. B., Spinelli P., Simonato B., Ferrarini R. (2005). Effect of different environmental conditions on berry polyphenols during post-harvest dehydration of grapes. 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