7° RIUNIONE GRUPPO GIT – Bologna, 13-15 giugno 2012
High-resolution DTM for studying Quaternary
morphology and stratigraphy of plains areas
(Ascoli Satriano, FG)
Mauro Palombella (*) & Salvatore Gallicchio (**)
(*) Libero Professionista
(**) Dipartimento di Scienze della Terra e Geoambientali - Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”
OBIETTIVI SCIENTIFICI DELLA RICERCA
•
Contributo del telerilevamento geologico integrato in ambiente GIS alla risoluzione dei
problemi morfo-stratigrafici sull’evoluzione pleistocenica di aree sub-pianeggianti;
•
La Cartografia geologica e lo sviluppo dell'Infrastruttura dei Dati Territoriali
Nazionale (IDT): il Sistema Informativo Territoriale (SIT) della Regione Puglia.
INQUADRAMENTO GEOLOGICO
REGRESSIONE MEDIO PLEISTOCENICA
Procedendo verso la linea di costa:
Parte marginale all’Appennino Dauno:
Depositi alluvionali terrazzati
Terrazzi marini
Argille Subappennine
Conglomerato di Irsina
Sabbie di Monte Marano
Argille Subappennine
Corpi cuneiformi di ambiente di
transizione inseriti a più altezze
stratigrafiche sulle argille
subappennine in seguito
all’interazione tra sollevamento
dell’avanfossa e alle oscillazioni
del livello del mare
AREA DI STUDIO
ORDONA
ASCOLI SATRIANO
Principali cause di difficoltà per l’interpretazione morfostratigrafica dell’area di studio:
- il rilievo poco pronunciato digradante verso mare in maniera dolce è quasi completamente
ricoperto da vegetazione e/o da suoli agricoli ed è caratterizzato solo da rare scarpate con
dislivelli modesti;
- l’area risulta intensamente incisa da solchi erosivi sede di corsi d’acqua temporanei;
- la forte antropizzazione e le tecniche agricole in uso nella zona hanno intensamente modificato
le forme originarie del paesaggio;
- i corpi sedimentari sono costituiti da successioni litologiche facilmente modellabili;
- i caratteri di facies delle diverse unità litostratigrafiche sono molto simili fra loro;
- le testimonianze paleontologiche sono poco significative.
In questa ricerca:
•
l’analisi visiva delle informazioni ottenute dalle fotografie aeree ortorettificate sovrapposte
alla proiezione 3D del DTM tramite un “gioco” di trasparenze ha consentito di evidenziare la
percezione della morfologia dei luoghi;
•
la simulazione dei vari paleo-livelli del mare su DTM (avendo come riferimento le quote dei
vicini terrazzi murgiani) e la possibilità di effettuare durante l’analisi visiva profili morfologici
immediati hanno consentito di individuare eventuali cadute di pendenza;
•
la possibilità immediata di visualizzare l’andamento di una curva di livello ha consentito di
correlare la posizione geometrica di affioramenti distanti, con estrema facilità;
•
Il posizionamento GPS degli affioramenti, effettuato in maniera elettronica ha consentito di
diminuire gli errori cartografici inevitabili derivanti dal trasferimento di un dato grafico;
•
la possibilità di visualizzare i limiti geologici cartografati nel corso di precedenti studi
semplicemente attivando il livello informativo di riferimento ha consentito di effettuare
confronti con le interpretazioni precedenti.
Nello specifico, lo studio è stato rivolto:
•
al riconoscimento di successioni sedimentarie con caratteri litostratigrafici simili ma disposte
a diverse quote e quindi riconducibili a cicli sedimentari differenti;
•
alla determinazione dei rapporti geometrici tra le unità litostratigrafiche adiacenti;
•
alla definizione dei caratteri di facies delle unità riconosciute al fine di risalire all’ambiente di
sedimentazione (marino o continentale).
ARTICOLAZIONE DELLA RICERCA
Sono state distinte tre fasi principali:
feedback
I° Step
Studi di carattere
geoinformatico
Studi Bibliografici
Realizzazione
banca dati
II° Step
Ricerche nel
campo del
Telerilevamento
geologico
feedback
Studi Bibliografici
Implementazione banca dati
III° Step
Verifiche di campo
Analisi di laboratorio
Realizzazione del DTM
Studi Bibliografici
Fotointerpretazione
Fotointerpretazione
Profili longitudinali
Verifiche di campo, analisi di laboratorio,
interpretazione morfo-stratigrafica
“Una vera missione esplorativa non consiste nel cercare nuovi paesaggi ma nell’avere nuovi
occhi”
(Marcel Proust 1871 - 1922)
MATERIALI E METODI
•
Sono state utilizzate fotografie aeree acquisite direttamente in forma
digitale con fotocamera digitale Z/I Imaging D.M.C. di Intergraph
•
lunghezza focale di 120 mm e risoluzione del pixell 12 micron.
•
L’altezza media di volo è stata di 2000 metri.
Risoluzione al suolo del pixell 0,50 metri.
la scala media delle fotografie è pari a 1:16.667
MATERIALI E METODI
Sono stati preparati 5 blocchi di immagine, coprendo le seguenti aree:
•
Blocco 1 (costituito da 167 fotogrammi)
•
Blocco 2 (costituito da 33 fotogrammi)
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Blocco 3 (costituito da 56 fotogrammi)
•
Blocco 4 (costituito da 60 fotogrammi)
•
Blocco 5 (costituito da 60 fotogrammi)
MATERIALI E METODI
•
Di seguito viene mostrato il posizionamento dei 167 fotogrammi, una volta eseguita la fase
di triangolazione e georeferenzazione, nell’area della Sezione di Ordona
MATERIALI E METODI
•
Da ogni blocco di immagini, utilizzando un software per l’analisi
fotogrammetrica LPS di ERDAS, si è estratto un DTM con passo 5 metri
Blocco Ordona:
MATERIALI E METODI
•
•
Blocco 1 e 2 DTM Ascoli Satriano
Blocco 3 e 4 DTM Ascoli Satriano
MATERIALI E METODI
•
Successivamente si sono mosaicati i quattro sottogruppi, il risultato del mosaico e
il seguente DTM
MATERIALI E METODI
•
Successivamente, si è proceduto ad effettuare l’ortorettifica di tutti i
fotogrammi esaminati e alla mosaicatura delle immagini ortorettificate.
Mosaico delle immagini ortorettificate ricoprenti la sezione di Ordona
ASPETTI FISIOGRAFICI
SCALA 1:750.000
Elaborazione DTM: in rosso sono evidenziate gli intervalli di le quote riferite ai terrazzi murgiani
SCALA 1:25.000
DTM estratto in seguito alla Shuttle Radar Topography Mission (SRTM) a 90 metri di risoluzione
SCALA 1:50.000
Visione prospettica ottenuta dal DTM estratto in questa ricerca
SCALA 1:5.000
Visione prospettica ottenuta dal DTM estratto in questa ricerca
SCALA 1:10.000
confronto fra profili ottenuti utilizzando DEM a diversa risoluzione
scarpata interna
o paleofalesia
superficie superiore
deposito sedimentario
orlo esterno
margine interno
inclinazione verso mare
piattaforma marina
larghezza del terrazzo
scarpata esterna
VERIFICHE DI CAMPO
sabbie e conglomerati della Mezzana
sabbie e conglomerati della Mass. Rinaldi
sabbie e conglomerati di Villa Russa
sabbie e conglomerati di Coppa Finocchiona
sabbie e conglomerati di
Mass. Montecorvo
sabbie e conglomerati di
Mass. Marino
sabbie e conglomerati di
Mass. Toro
sabbie e conglomerati di
Ordona
Parte nord-orientale dell’abitato di Ascoli Satriano
Argille subappennine
Particolari del passaggio stratigrafico per interdigitazione ed alternanza tra le sabbie di
Monte Marano e i conglomerati di Irsina
Conglomerati di Irsina
sabbie di Monte Marano
Ambiente di sedimentazione:
Spiaggia sommersa o porzione
distale di delta sabbioso (mare
Basso)
N20E 75 SE
Particolari del passaggio stratigrafico per interdigitazione ed alternanza tra le sabbie di
Monte Marano e i conglomerati di Irsina
380-350
Località Valle Castagno
Ambiente di sedimentazione:
riempimento di canale
di un corpo deltizio
Località S. Margherita
Ambiente di sedimentazione:
Spiaggia ghiaiosa sommersa
300-270
T4 - Sabbie e
conglomerati di
Coppa Finocchiona
Quota = 300 – 270m
*
Località: Mass.a Zittito
Località: Villa Russo
Località: Coppa Finocchiara
Ambiente di sedimentazione:
Spiaggia ghiaiosa sommersa
145-100
Ambiente di sedimentazione:
Spiaggia ghiaiosa sommersa
T1 – (da m 380 a m 350)
T2 – (da m 350 a m 330)
T3 – (da m 330 a m 300)
T4 – (da m 300 a m 270)
T5 – (da m 270 a m 225)
T6 – (da m 225 a m 190)
T7 – (da m 190 a m 145)
T8 – (da m 145 a m 100)
T1 – T8 presenza di: miche, anfiboli, pirosseni,
magnetite, granati scuri, tormaline
Schema evolutivo della regressione bradanica – Pleistocene inf.
CONCLUSIONI
•
In questa ricerca è risultato fondamentale l’ausilio dei dati telerilevati integrati in ambiente
GIS per effettuare lo studio morfo-stratigrafico delle aree sub-pianeggianti comprese fra
Ordona e Ascoli Satriano
In particolare:
• L’alta risoluzione spaziale delle immagini utilizzate, la notevole flessibilità di analisi visiva
delle immagini (anche in stereoscopia), la rapida capacità di calcolo dell’ambiente GIS
hanno consentito l’individuazione di affioramenti successivamente verificati in campo.
•
La successiva interpretazione litostratigrafica e le correlazioni stratigrafiche basate sulle
diverse quote di affioramento (posizionate con precisione tramite i rilievi GPS effettuati e il
DTM estratto nel corso del presente Dottorato) hanno consentito di ricostruire, nell’area
studiata, oltre alla classica successione di riempimento della Fossa bradanica, la presenza
di più cicli sedimentari marini quaternari riconducibili ai depositi terrazzati riconosciuti nelle
aree limitrofe.
Grazie per l’attenzione
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High-resolution DTM for studying quaternary morphology and