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LA SPADA NELLA ROCCIA
Secoli fa l’Inghilterra rimase senza un re. E fu allora che per prodigio apparve una spada
conficcata nella roccia: sulla sua lama era scritto che chi fosse riuscito a estrarla, sarebbe
diventato re. Ma nessuno ci riuscì mai e la spada fu dimenticata. Finché un giorno...
È una bella mattina di sole e Merlino, un mago molto potente, si prepara a ricevere visite.
Già, perché Merlino prevede il futuro e sa che tra poco qualcuno arriverà. Poco lontano
Caio, un giovanotto che si dà delle arie, si sta allenando con l’arco. Artù, detto Semola,
il suo fratellastro, gli fa sbagliare il colpo: la freccia finisce proprio sul tetto della casa di
Merlino! E Semola, per recuperarla, lo sfonda e finisce dritto nel salotto del mago.
Merlino spiega a Semola che ha grandi progetti per lui. E che soprattutto si occuperà
della sua educazione. Per questo lo accompagna al castello dove vive con Caio e Sir
Ettore, il padre adottivo di Semola. Ettore vuole bene al ragazzo, ma tiene molto alla
disciplina: perciò, visto che è arrivato in ritardo, lo spedisce subito in cucina a lavare i
piatti. Quanto a Merlino, potrà fermarsi al castello per tutto il tempo che vuole...
Quello stesso giorno arriva al castello una grande notizia: a Londra si terrà un torneo
tra i cavalieri d’Inghilterra. E chi lo vincerà, diventerà re! Sir Ettore è entusiasta: suo
figlio Caio parteciperà sicuramente. E Semola? Be’, Semola potrà essere il suo scudiero.
Merlino è felice per il ragazzo: quello di scudiero è un ruolo importante. Ma ora bisogna
pensare alla sua educazione e Merlino lo fa a modo suo. Con la magia!
Grazie a un incantesimo Merlino ordina a piatti e pentole di lavarsi da soli, per una
volta. Così Semola potrà dedicarsi all’allenamento che il mago ha in mente per lui.
Per cominciare lo trasforma in pesciolino e si tuffa con lui in acqua. Un enorme pesce
affamato li ha già presi di mira, ma Semola è furbo e svelto: si fa inseguire dal pesce, poi
all’improvviso passa attraverso l’anello di una catena abbastanza grande per far passare
lui... ma abbastanza stretto perché il grosso pesce ci resti incastrato!
Oh, Semola promette bene! Merlino è soddisfatto... Tornati al castello, i due scoprono
però che Ettore e Caio stanno duellando con pentole e piatti volanti! Già, pensando che
la cucina sia stregata hanno tirato fuori le spade rompendo e ammaccando stoviglie e
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pentoloni. Il guaio è che Ettore va su tutte le furie per quel pasticcio e decide
su due piedi che Semola non andrà a Londra con Caio.
Peccato... ma Merlino ha deciso di allenare e istruire per bene Semola, e lo farà! Perciò gli
insegna a leggere e scrivere. E a volare! Dopo aver trasformato Semola in un passerotto il
mago lo lascia libero nel cielo in compagnia di Anacleto, il suo amico gufo. Tutto fila liscio
fino al momento in cui un falco li attacca: per sfuggirgli Semola si infila tra gli alberi di un
bosco e dentro la finestra di una casetta. Senza sapere che in quel luogo abita Maga Magò.
“Non sono un vero passero,” spiega Semola alla maga, intimidito dal suo sguardo severo.
“Sono un ragazzo! Merlino, il più potente mago del mondo, mi ha trasformato in uccellino!”
Non l’avesse mai detto! Maga Magò si lancia in una serie di trasformazioni per dimostrargli
che è lei la maga più potente al mondo. Prima diventa enorme, poi minuscola, poi si tramuta
in un mostro orrendo. E visto che Semola continua a preferire il suo amico Merlino, la maga
si sta arrabbiando sul serio... quando arriva il mago in persona a tirarlo fuori dai guai.
Il tempo passa e arriva il giorno del torneo. Ettore alla fine ha deciso di perdonare
Semola e di lasciare che sia lo scudiero di Caio. Purtroppo però il ragazzo la combina
subito grossa: si dimentica la spada di Caio nella locanda in cui alloggiano. E la locanda
è chiusa, perché tutti oggi sono al torneo. Caio non potrà gareggiare! Semola, disperato,
si guarda intorno... e vede la spada conficcata nella roccia. Andrà benissimo, per Caio:
così la impugna, tira e la estrae senza difficoltà.
Tornato tra i cavalieri, Semola dà la spada al fratellastro. Ma tutti i presenti la
riconoscono: è la leggendaria lama. E chi l’ha estratta... deve diventare re d’Inghilterra!
Bisogna vederci chiaro: la spada viene rimessa al suo posto e Caio subito si fa avanti,
sbruffone. Afferra la spada, tira... tira... tira ma la lama non si muove. Soltanto
Semola riesce a estrarla di nuovo e tutti si inchinano davanti al piccolo Artù, sovrano
d’Inghilterra! Viva il re! E viva il mago più potente del mondo, Merlino!
FINE
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