Prof. Ing. Alessandro Ghinelli Analisi di alcuni terreni a scarsa portanza SICUREZZA e FUNZIONALITÀ delle strutture in elevazione (edificio in c.a., rilevato, etc.) sono garantite anche da alcuni requisiti che il SISTEMA FONDALE deve rispettare. In particolare il carico trasmesso in corrispondenza del piano di posa: 1) non deve portare a rottura il terreno sottostante SLU – GEO: “collasso per carico limite dell’insieme fondazione terreno” 2) non deve indurre nel terreno cedimenti eccessivi SLE :“si devono calcolare i valori degli spostamenti e delle distorsioni per verificarne la compatibilità con i requisiti prestazionali della struttura in elevazione” 3) non deve produrre fenomeni di instabilità generale (e.g. nel caso di strutture realizzate su pendio) SLU - GEO: “stabilità globale” 4) non deve indurre stati di sollecitazione nella struttura di fondazione incompatibili con la resistenza dei materiali SLU – STR: “raggiungimento della resistenza negli elementi strutturali” Seminario Norme tecniche per le costruzioni Pistoia, 26 gennaio 2012 2/ Prof. Ing. Alessandro Ghinelli Analisi di alcuni terreni a scarsa portanza Collasso dell’insieme fondazione terreno per raggiungimento del carico limite Condizione di collasso: qEd ≥ qlim la pressione trasmessa dalla sovrastruttura al piano di posa qEd è ≥ della pressione limite trasmissibile qlim Schema rigido-plastico di Terzaghi (1943) litotipo 1 (γ1) litotipo 2 (γ2) ' qlim = 1 γ 2 ⋅ B ⋅ N γ (ϕ ') + c '⋅ N c (ϕ ') + γ 1 D ⋅ N q (ϕ ') 2 Terreni a grana grossa Terreni a grana fine in condizioni drenate (lungo termine) Sottospinta idraulica Valutare effetti prodotti dalla presenza di acqua in pressione Riduzione del peso di volume efficace Seminario Norme tecniche per le costruzioni Pistoia, 26 gennaio 2012 3/ Prof. Ing. Alessandro Ghinelli Analisi di alcuni terreni a scarsa portanza Collasso dell’insieme fondazione terreno per raggiungimento del carico limite Condizione di collasso: qEd ≥ qlim la pressione trasmessa dalla sovrastruttura al piano di posa qEd è ≥ della pressione limite trasmissibile qlim Schema rigido-plastico di Terzaghi (1943) litotipo 1 (γ1) litotipo 2 (γ2) qlim ,u = cu ⋅ 5,14 + γ 1 ⋅ D Terreni a grana fine in condizioni NON drenate (breve termine) NON sono da valutare effetti prodotti dalla presenza di acqua in pressione Le condizioni non drenate sono generalmente le più sfavorevoli: al termine del processo di consolidazione (a ( ) lungo termine) l’incremento delle tensioni efficaci avrà prodotto un incremento della resistenza al taglio ↑ ϕ ' Seminario Norme tecniche per le costruzioni Pistoia, 26 gennaio 2012 4/ Prof. Ing. Alessandro Ghinelli Analisi di alcuni terreni a scarsa portanza Collasso dell’insieme fondazione terreno per raggiungimento del carico limite Condizione di collasso: qEd ≥ qlim la pressione trasmessa dalla sovrastruttura al piano di posa qEd è ≥ della pressione limite trasmissibile qlim Schema rigido-plastico di Terzaghi (1943) litotipo 1 (γ1) litotipo 2 (γ2) Nel caso di TERRENI MOLTO COMPRESSIBILI, Terzaghi suggerisce di utilizzare ancora la schema rigido plastico riducendo di 1/3 i parametri di resistenza al taglio di progetto: ϕ * = 0,67 ⋅ ϕ ' c * = 0,67 ⋅ c ' cu* = 0,67 ⋅ cu Seminario Norme tecniche per le costruzioni Pistoia, 26 gennaio 2012 5/ Prof. Ing. Alessandro Ghinelli Analisi di alcuni terreni a scarsa portanza Cedimento del piano di posa - introduzione Il cedimento del piano di posa è prodotto da un incremento dello stato tensionale nel terreno sottostante dovuto al carico trasmesso dalla sovrastruttura (o anche da un abbassamento della falda) Stima cedimento (S) è necessaria nel caso di deposito prevalentemente a grana fine (+ compressibile) S = SI + SC + SV SI : cedimento immediato, ne tengo conto incrementando del 10% SC (Burland et al. 1978) SC : cedimento per consolidazione, stimato in via semplificativa e cautelativa con la teoria della consolidazione monodimensionale di Terzaghi (1936) SC = SED SV : cedimento viscoso, è in genere trascurabile (tranne che in terreni prevalentemente organici) Dati e parametri geotecnici necessari alla determinazione di SC = SED sondaggio geotecnico campione indisturbato successione stratigrafica interpretata e profondità falda zw peso di volume efficace soprafalda γ e sottofalda γ’ indice dei vuoti iniziale e0 pressione di preconsolidazione σ’c prova edometrica Seminario Norme tecniche per le costruzioni Pistoia, 26 gennaio 2012 indice di compressione CC indice di rigonfiamento CS Prof. Ing. Alessandro Ghinelli Analisi di alcuni terreni a scarsa portanza Cedimento del piano di posa – stima - Associati i parametri geotecnici a ogni strato di potenza Hi , - Noto γ e γ’ di ogni strato i-esimo si calcola il profilo delle tensioni litostatiche σ’v,0(z) - Nota la pressione NETTA trasmessa al piano di posa p = q – γ · D, si calcola il profilo dell’incremento di tensione ∆σv(z) prodotto da p, tramite la teoria dell’elasticità (Boussinesq, 1885) Seminario Norme tecniche per le costruzioni Pistoia, 26 gennaio 2012 7/ Prof. Ing. Alessandro Ghinelli Analisi di alcuni terreni a scarsa portanza Cedimento del piano di posa - stima Quindi si stima il cedimento di ogni strato i-esimo nel modo seguente, (terreno O.C. in condizioni iniziali e finali): (terreno O.C. in condizioni iniziali e N.C. in condizioni finali): Seminario Norme tecniche per le costruzioni Pistoia, 26 gennaio 2012 8/ Prof. Ing. Alessandro Ghinelli Analisi di alcuni terreni a scarsa portanza Cedimento del piano di posa - ammissibilità Distorsioni angolari limite (Bjerrum, 1963) Cedimenti massimi e rotazioni rigide limite (Sowers, 1962) β max : distorsione angolare massima ρmax : cedimento massimo ω: rotazione rigida Seminario Norme tecniche per le costruzioni Pistoia, 26 gennaio 2012 Prof. Ing. Alessandro Ghinelli Analisi di alcuni terreni a scarsa portanza Esempio di calcolo del cedimento del piano di posa CONDIZIONI DI CARICO E PARAMETRI GEOTECNICI q = 50,0 kPa γ1 = 18 kN/m3 Plinto a sezione quadrata 2,0 x 2,0 m γ’2 = 10 kN/m3 Analisi della variazione dell’entità del cedimento per consolidazione SED al variare dei parametri di compressibilità del terreno sottostante il piano di posa In particolare si intende confrontare l’entità dei cedimenti nel caso di: - terreno NC (normalconsolidato) - terreno OC (sovraconsolidato) e al variare di: - Cc, Cs (indici di compressione, rigonfiamento) Seminario Norme tecniche per le costruzioni Pistoia, 26 gennaio 2012 10/ 10/ Prof. Ing. Alessandro Ghinelli Analisi di alcuni terreni a scarsa portanza Esempio di calcolo del cedimento del piano di posa TERRENO NC: STIMA DELL’INCREMENTO DI TENSIONE TOTALE ∆σv(z) PRODOTTO DA q Seminario Norme tecniche per le costruzioni Pistoia, 26 gennaio 2012 11/ 11/ Prof. Ing. Alessandro Ghinelli Analisi di alcuni terreni a scarsa portanza Esempio di calcolo del cedimento del piano di posa TERRENO NC: EFFETTO DELL’INCREMENTO DI Cc SULL’ENTITA’ DEI CEDIMENTI Seminario Norme tecniche per le costruzioni Pistoia, 26 gennaio 2012 12/ 12/ Prof. Ing. Alessandro Ghinelli Analisi di alcuni terreni a scarsa portanza Esempio di calcolo del cedimento del piano di posa TERRENO OC: STIMA DELL’INCREMENTO DI TENSIONE TOTALE ∆σv(z) PRODOTTO DA q Seminario Norme tecniche per le costruzioni Pistoia, 26 gennaio 2012 13/ 13/ Prof. Ing. Alessandro Ghinelli Analisi di alcuni terreni a scarsa portanza Esempio di calcolo del cedimento del piano di posa TERRENO OC: EFFETTO DELL’INCREMENTO DI Cs SULL’ENTITA’ DEI CEDIMENTI Seminario Norme tecniche per le costruzioni Pistoia, 26 gennaio 2012 14/ 14/ Prof. Ing. Alessandro Ghinelli Analisi di alcuni terreni a scarsa portanza Cedimento del piano di posa: legame carico – cedimento - tempo A parità di compressibilità del terreno, il cedimento complessivo per consolidazione SED - è proporzionale al carico applicato al piano di posa - si produce in un tempo t inversamente proporzionale alla permeabilità del terreno e funzione delle condizioni di filtrazione dell’acqua in pressione nei pori La riduzione/annullamento di SED può essere conseguito anche durante lo svolgersi del fenomeno di consolidazione tramite una RIDUZIONE DEL CARICO APPLICATO AL PIANO DI POSA ps sf cedimento al tempo ts prodotto dal carico ps (curva 1) Riducendo al tempo ts il carico applicato al piano di posa da ps a pf si ottiene l’interruzione del processo di consolidazione (curva 2) Seminario Norme tecniche per le costruzioni Pistoia, 26 gennaio 2012 Curva 2 Curva 1 15/ 15/ Prof. Ing. Alessandro Ghinelli Analisi di alcuni terreni a scarsa portanza Cedimento del piano di posa - terreni prevalentemente organici • Terreni organici sono estremamente compressibili Indice di compressione elevatissimo: Cc = 4,0 ÷ 8,0 (!!!) • Velocità di consolidazione lenta • Componente viscosa SV del cedimento estremamente accentuato a causa delle notevoli proprietà di adsorbimento • Rigonfiamento moderato in presenza di acqua, elevato in presenza di liquidi organici Seminario Norme tecniche per le costruzioni Pistoia, 26 gennaio 2012 16/ 16/ Prof. Ing. Alessandro Ghinelli Analisi di alcuni terreni a scarsa portanza Case histories: edifici di civile abitazione Struttura in elevazione mista c.a. – muratura Sistema fondale a travi rovesce Anno fine lavori 2006 Diffuso quadro fessurativo a estensione e intensità crescente nel tempo tipico del prodursi di cedimenti per consolidazione Iniezioni di resine fino a 3,50 dall’intradosso delle fondazioni che non hanno rallentato il progredire del fenomeno Seminario Norme tecniche per le costruzioni Pistoia, 26 gennaio 2012 17/ 17/ Prof. Ing. Alessandro Ghinelli Analisi di alcuni terreni a scarsa portanza Case histories: edifici di civile abitazione Nei campioni disturbati estratti dai primi 3,50 m dall’intradosso delle fondazioni sono evidenti tracce della resina iniettata Seminario Norme tecniche per le costruzioni Pistoia, 26 gennaio 2012 18/ 18/ Prof. Ing. Alessandro Ghinelli Analisi di alcuni terreni a scarsa portanza Case histories: edifici di civile abitazione Particolare delle tracce di resina Visibili numerosi elementi carboniosi di origine vegetale (apparati radicali delle essenze arbustive) inglobato nella resina iniettata Seminario Norme tecniche per le costruzioni Pistoia, 26 gennaio 2012 19/ 19/ Prof. Ing. Alessandro Ghinelli Analisi di alcuni terreni a scarsa portanza Case histories: edifici di civile abitazione CARICHI APPLICATI AL TERRENO DI FONDAZIONE: - Riprofilatura del piano di posa con terreno prev. granulare (L1, L2) per altezza di 1,0 – 1,5 m - Fabbricato - Rilevato di altezza 2 metri circostante il fabbricato EFFETTI PRODOTTI DAI CARICHI: - Innesco del PROCESSO DI CONSOLIDAZIONE nel deposito di terreno sottostante LIMO – ARGILLOSO con conseguenti cedimenti differenziati nel tempo - Cedimenti amplificati dalla compressibilità dello strato associato al litotipo L5, caratterizzato da: - Prevalenza di argilla; - Potenza 5- 6 m; - Indice di plasticità IP = 43 % (molto plastico); - Basso grado di sovraconsolidazione; - Coefficiente di compressione Cc = 0,3; Seminario Norme tecniche per le costruzioni Pistoia, 26 gennaio 2012 20/ 20/ Prof. Ing. Alessandro Ghinelli Analisi di alcuni terreni a scarsa portanza Case histories: edifici industriali Capannone in acciaio Anno fine lavori 1975 Sistema fondale profondo su pali in c.a. Interposizione di un giunto in c.a. tra in due fabbricati Lo sprofondamento del capannone in c.a. “pesante” procede nel tempo mentre il capannone in acciaio “leggero” e su pali non subisce cedimenti Formazioni di evidenti lesioni in corrispondenza del giunto e della pavimentazione del capannone in acciaio a ridosso della parete del capannone in c.a. Parete capannone in c.a. Capannone in c.a. parzialmente prefabbricato Anno fine lavori 1969 Sistema fondale superficiale a travi rovesce e plinti Pavimentazione industriale gravante direttamente su terreno riportato La struttura mostra uno “sprofondamento” di alcuni cm (≈ 10) nei primi anni dal temine dei lavori senza subire danni evidenti (isostaticità strutturale + ridotti cedimenti differenziali) Seminario Norme tecniche per le costruzioni Pistoia, 26 gennaio 2012 Capannone in acciaio Capannone in c.a. Capannone in acciaio Prof. Ing. Alessandro Ghinelli Analisi di alcuni terreni a scarsa portanza Case histories: edifici industriali DETERMINAZIONE DEI CEDIMENTI PIANO CAMPAGNA 0.0 A RIPORTO COSTITUITO DA SABBIA E GHIAIA B LIMI INORGANICI AD ALTA COMPRESSIBILITA' 1.7 3 C Integrando: ARGILLE ORGANICHE COMPATTE - la teoria dell’elasticità LIMI INORGANICI AD ALTA COMPRESSIBILITA' - la teoria della consolidazione 1D Terzaghi stima di ∆σv(z) ARGILLE ORGANICHE MOLLI SED [m] 6 D SABBIE ARGILLOSE / ARGILLE SABBIOSE E ARGILLA INORGANICA MOLLE F ARGILLE SABBIOSE / SABBIE ARGILLOSE G LIMI INORGANICI AD ALTA COMPRESSIBILITA' E ARGILLE ORGANICHE MOLLI H ARGILLA INORGANICA COMPATTA profondità 8 cedimento del terreno sottostante il capannone in c.a. dal ‘75 al 2010 (dal termine dei lavori del capannone in acciaio) SC = SED = 10,80 cm 10.2 15.4 18.3 Seminario Norme tecniche per le costruzioni Pistoia, 26 gennaio 2012 22/ 22/ Prof. Ing. Alessandro Ghinelli Analisi di alcuni terreni a scarsa portanza Case histories: edifici industriali DETERMINAZIONE DEI CEDIMENTI PIANO CAMPAGNA 0.0 A RIPORTO COSTITUITO DA SABBIA E GHIAIA B LIMI INORGANICI AD ALTA COMPRESSIBILITA' 1.7 3 C Integrando: ARGILLE ORGANICHE COMPATTE - la teoria dell’elasticità LIMI INORGANICI AD ALTA COMPRESSIBILITA' - la teoria della consolidazione 1D Terzaghi stima di ∆σv(z) ARGILLE ORGANICHE MOLLI SED [m] 6 D SABBIE ARGILLOSE / ARGILLE SABBIOSE E ARGILLA INORGANICA MOLLE profondità 8 cedimento del terreno sottostante il capannone in c.a. dal ‘75 al 2010 (dal termine dei lavori del capannone in acciaio) SC = SED = 10,80 cm 10.2 FATTORI GEOTECNICI PREDISPONENTI F ARGILLE SABBIOSE / SABBIE ARGILLOSE In prevalenza alternanza di : - limi altamente compressibili e argille organiche molli 15.4 indice di compressione (Cc) G LIMI INORGANICI AD ALTA COMPRESSIBILITA' E ARGILLE ORGANICHE MOLLI H ARGILLA INORGANICA COMPATTA 18.3 - Litotipo B = 0,357 - Litotipo C = 0,542 (!!) Seminario Norme tecniche per le costruzioni Pistoia, 26 gennaio 2012 23/ 23/ Prof. Ing. Alessandro Ghinelli Analisi di alcuni terreni a scarsa portanza GRAZIE PER L’ATTENZIONE Seminario Norme tecniche per le costruzioni Pistoia, 26 gennaio 2012