INDICE
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Principi nutritivi
Apparato digerente
Alimentazione sana?
Dieta mediterranea e diete varie
Cibo in mensa
Alimentazione dello sportivo
Malattie:obesità,bulimia e anoressia
Carenza di cibo nel mondo
Alimentazione multiculturale
Commercio equo e solidale
diapositive 12-17
diapositive 49-55
diapositive 26-30
diapositive 35-39
diapositive 46-48
diapositive 22-25
diapositive 40-45
diapositive 5-11
diapositive 18-21
diapositive 31-34
Istituto Comprensivo Caponago
ESEGUITO DA:
classe 2°A – Agrate B.za
ANNO SCOLASTICO:
2005-6
FINE
Ingredienti: x 4
4 cosce di pollo ruspante
o un paio di galletti amburghesi
1 cucchiaino di:
peperoncino rosso - pepe nero
zenzero - cumino
3 spicchi di aglio pestati
2 cucchiaini di paprika
300 ml yogurt tipo greco
1 cucchiaio di succo di limone
olio extra vergine
(che loro non usano)
sale q.b....
Questo piatto prende il nome da "Tandoor", un forno
di argilla molto usato in India per cucinare anche salsicce,
pesce e spiedini di montone.
Preparazione
Incidi la carne del pollo con la punta di un coltello
affilato dopo aver eliminato la pelle.
Strofinala con del sale e sistemala in una ciotola capiente.
Mescola bene tutte le spezie e strofinale sui pezzi di pollo.
Aggiungi il vasetto di yogurt, poco olio, mescola bene e
lascia marinare per 12 ore o più.
Trascorso questo tempo metti il pollo e la sua marinata
in una teglia con coperchio.
Fai cuocere in forno a 220° per circa 40 minuti.
Mantieni umidi i pezzi di pollo rigirandoli spesso in modo
che vengano ben dorati.
Ingredienti
600 g di carne macinata molto fine (vitello e maiale)
200 g di mollica ammollata nel latte tiepido
1 uovo
sale
pepe
noce moscata
brodo
1 confezione di besciamella
1 dl di panna da cucinaù
prezzemolo
Preparazione
Amalgamate tutti gli ingredienti in un impasto omogeneo, preparate quindi
delle palline di circa 3 cm di diametro ed infarinatele leggermente. In una
casseruola bassa fate bollire 2 dita di brodo, immergetevi le polpette e
lasciatele cuocere coperte, poi toglietele dal brodo e mettetele da parte.
Restringete il brodo ancora per 10 minuti, aggiungetevi la besciamella, la
panna e la noce moscata.
Riscaldate le polpette nella salsa e servitele con delle patate lesse.
Ingredienti:x 4
220 g.r farina di
tipo 00
1 cucchiaino di sale
120 ml di acqua
1 burro (noce)
Preparazione
In una ciotola setacciate farina e sale e, con la punta delle
dita, sfregateli con l'olio o il burro fino a ottenere un
composto a briciole grossolane. Versate gradualmente
l'acqua e formate un panetto morbido. Impastatelo con
delicatezza, avvolgetelo a palla, rimettetelo nella ciotola,
copritelo con un panno e lasciatelo riposare per 15 minuti in
un ambiente caldo. Dividete il panetto in 14 palline,
stendetele una alla volta sulla spianatoia infarinata e
ricavate dei dischi da 15 cm. ciascuno. Scaldate a fuoco
moderato una piastra antiaderente, senza aggiungere grassi,
e cuocetevi una tortilla alla volta per 1-2 minuti per lato.
Girate le tortillas con un coltello a lama piatta non appena
prende colore, regolando la fiamma se scurissero troppo in
fretta. Tenere in caldo le tortillas in uno strofinaccio.
Potete servirle con carne, verdure e salse.
Il nostro organismo può essere paragonato ad
una macchina: ha quindi bisogno di energia, di
manutenzione e di fattori che ne regolino il
corretto funzionamento.
Il cibo fornisce le sostanze indispensabili alla
macchina-uomo, sostanze in grado di svolgere
queste funzioni.
Le sostanze contenute nei cibi sono i principi
nutritivi indispensabili:
Proteine
Lipidi
Carboidrati
Vitamine
Sali minerali.
Le proteine possono essere considerate come
tanti mattoni che messi insieme formano la
struttura del corpo umano. Servono a
costruire, mantenere e rinnovare tutti i tessuti
dell'organismo (FUNZIONE PLASTICA). Le
proteine sono costituite da piccole unità dette
aminoacidi. Con la digestione le proteine
vengono scisse in aminoacidi i quali verranno
utilizzati dall'organismo. In natura ci sono 8
aminoacidi che l'organismo non è in grado di
produrre (vengono quindi definiti essenziali) e
che devono quindi essere introdotti con i cibi.
Gli alimenti contenenti proteine ad elevato
valore biologico (cioè con gli aminoacidi
essenziali) sono: carne, pesce, latte e derivati,
uova. Cereali e legumi contengono proteine di
medio valore biologico; tuttavia piatti tipo
pasta e fagioli, riso e lenticchie sono in grado
di fornire proteine di elevato valore biologico.
I carboidrati sono il "carburante" dell'organismo. Servono a fornire
energia (4 kcal/g)
I glucidi assunti in eccesso e non utilizzati subito vengono
trasformati in lipidi ed accumulati nel tessuto adiposo. Con la
digestione i glucidi sono convertiti in glucosio utilizzato dal cervello,
dal sistema nervoso e dai muscoli.
Sono suddivisi in due gruppi:
CARBOIDRATI SEMPLICI:
Vengono assimilati velocemente dall'organismo, forniscono subito
energia ma si esauriscono velocemente.
CARBOIDRATI COMPLESSI:
Forniscono energia lentamente e per un periodo più lungo in quanto
prima di essere assorbiti devono essere trasformati in carboidrati
semplici.
I grassi servono a fornire energia (9 Kcal/g) e a
trasportare le vitamine liposolubili.
Sono suddivisi in:
GRASSI VEGETALI:
olii (oliva, arachidi, mais, girasole)
Tali grassi contengono prevalentemente acidi
grassi mono e poli-insaturi che svolgono benefici
effetti sui valori ematici del colesterolo.
GRASSI ANIMALI:
Lardo, strutto, burro, formaggi, uova, salumi,
carni
Tali grassi contengono acidi grassi saturi che se
assunti in eccesso determinano un incremento del
colesterolo ematico.
Servono a regolare le funzioni biochimiche
dell'organismo.
Le vitamine aiutano le proteine, i grassi ed i
carboidrati a compiere le loro funzioni all'interno
dell'organismo ed inoltre prevengono molte
malattie.
Sono suddivise in:
Vitamine liposolubili:
A, D, E, K, F
si sciolgono nei grassi
Vitamine idrosolubili:
si sciolgono nell'acqua
C, gruppo B, PP, Biotina, Acido Folico
Svolgono importanti funzioni nell'organismo,
sono regolatori come le vitamine, intervengono
nella formazione delle ossa e dei denti,
controllano la contrazione muscolare e sono
utili anche per il sistema nervoso.
Vengono suddivisi in due categorie:
MACROELEMENTI:
presenti nell'organismo in quantità notevole
Calcio, Fosforo, Magnesio, Potassio, Sodio,
Cloro, Zolfo.
MICROELEMENTI O MINERALI TRACCIA:
presenti nell'organismo in piccole quantità
Ferro, Iodio, Zinco, Rame, Manganese, Selenio,
Cromo, Fluoro.
Il Commercio Equo e Solidale e' un approccio alternativo al
commercio convenzionale; esso promuove giustizia sociale ed
economica, sviluppo sostenibile, rispetto per le persone e per
l'ambiente, attraverso il commercio, la crescita della
consapevolezza dei consumatori, l'educazione, l'informazione e
l'azione politica. Il Commercio Equo e Solidale e' una relazione
paritaria fra tutti i soggetti coinvolti nella catena di
commercializzazione: produttori, lavoratori, Botteghe del Mondo,
importatori e consumatori.
Il commercio equo e solidale tende
a garantire:
un prezzo equo, tale da consentire ai lavoratori e alle loro famiglie il
soddisfacimento dei bisogni essenziali ed un livello di vita dignitoso. Viene di
preferenza stabilito assieme dal produttore e dall'importatore.
la piena dignità del lavoro, che vuol dire un ambiente di lavoro salubre e la
non discriminazione sul lavoro di alcuni gruppi della popolazione (ad esempio,
donne o disabili); non viene assolutamente accettato, poi, il lavoro minorile.
la democrazia nel processo di lavoro: tutti i prodotti provengono da comunità,
villaggi ed organizzazioni attente alla reale partecipazione alle decisioni da parte
di tutti i lavoratori, favorendo così la loro responsabilizzazione.
il prefinanziamento dei propri partners commerciali: quando viene effettuato
l'ordine, l'importatore anticipa fino al 50% del pagamento complessivo, così da
consentire ai lavoratori di far fronte alle loro esigenze, senza essere dipendenti
da usurai locali, eccessive oscillazioni dei mercati.
la sostenibilità ambientale: si privilegiano ed incentivano le lavorazioni non
inquinanti e basate su metodi naturali, si ricorre sempre più spesso
all'agricoltura biologica.
la solidarietà attraverso progetti di rilevante impatto sociale di cui possa
beneficiare tutta la comunità (es. scuole, ospedali, miglioramento delle
tecnologie e condizioni di lavoro...)
la trasparenza, perché il consumatore sia consapevole e pienamente informato
di dove va a finire ogni lira del prezzo che paga
.
in concreto: Molti prodotti sono distribuiti dalla rete del commercio equo: caffè,
cacao, tè, spezie, zucchero, miele, biscotti, frutta, riso, legumi, ornamenti,
abbigliamento, tessuti, borse, altri oggetti di artigianato. Si possono trovare
alcuni prodotti anche presso la grande distribuzione,
Nei negozi che praticano il commercio equo e solidale si
possono trovare prodotti
alimentari,artigianali,abbigliamento,libri,quadri…
Cosa deve mangiare lo sportivo?
Lo sportivo può e deve mangiare abitualmente di tutto. Le quantità saranno
proporzionali al tipo di attività fisica che svolge. Inutile dire che quando l'attività
fisica rallenta o cessa del tutto, è bene che l'ex-atleta riduca proporzionalmente
i suoi consumi alimentari, adeguandoli alle nuove abitudini.
Esistono alimenti più importanti di altri per l'atleta?
Tutti gli sportivi dovrebbero imparare che i cibi "speciali", ossia gli integratori e
quant'altro la pubblicità propone in materia, non aggiungono nulla di veramente
utile alla "normale" alimentazione. Una dieta variata, composta dai normali cibi
scelti fra i diversi gruppi alimentari, fornisce un'adeguata quantità di vitamine e
minerali. È vero che mangiando male qualsiasi atleta peggiora il suo rendimento
ma non esistono alimenti "magici" capaci di migliorare le prestazioni fisiche oltre
quello che possiamo attenderci dalle nostre caratteristiche personali e
soprattutto dall'allenamento.
L'atleta ha bisogno di quantità extra di proteine o grassi?
No. L'apporto medio di 1,1 - 1,5 grammi/kg di proteine è sufficiente a
mantenere il perfetto funzionamento delle masse muscolari.
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Fare tutto i giorni una buona prima colazione
Fare almeno cinque pasti nella giornata
L'alimentazione deve essere varia
Se l'allenamento è nel primo pomeriggio,
subito dopo la scuola, la scelta migliore è un piatto di pasta condito in modo
leggero e digeribile, accompagnato da verdura cotta e frutta
Se tra il pranzo e l'allenamento ci sono almeno tre-quattro ore, insieme alla
pasta si può consumare anche una piccola porzione di carne bianca o di
pesce, verdura cotta e frutta, oppure una piccola porzione di un dolce al
forno
• Bere spesso, prima ancora di avere sete, è indispensabile per
•
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stare bene e fare sport
La frutta fresca e le verdure vanno consumate tutti i giorni e in buona
quantità
Latte, yogurt e formaggi sono importanti per la crescita dei ragazzi e vanno
consumati tutti i giorni
Non consumare bevande alcoliche! Limitare il consumo di bibite gassate e
zuccherate, di alimenti fritti o troppo ricchi di grasso.
• Acqua fuggita dalla sorgente
Chiudo le dita e non stringo niente
Acqua canzone fatta di fresco
Voglio cantarti ma non ci riesco
Acqua leggera, vento da bere
Stai prigioniera nel mio bicchiere
Scivola in bocca, scivola in gola
Sei filastrocca ma senza parola
Scivola giù per le gole segrete
Non c'è più acqua, ma non c'è più sete
Fabbisogno energetico giornaliero in giovani sportivi
femmine
età
(ann
i)
peso
(kg)
Kcal
(per
kg)
maschi
Kcal
(gior
nalie
re)
peso
(kg)
Kcal
(per
kg)
Kcal
(gior
nalie
re)
6
21
87
1827
21,1
85
1794
7
23,2
83
1926
23,6
80
1888
8
25,6
79
2022
26,3
76
1999
9
28,2
76
2143
28,9
73
2110
10
30,9
74
2287
32,5
68
2210
11
34,1
71
2421
36,9
62
2288
12
38,3
67
2566
41,9
57
2388
13
43,5
61
2654
46,8
52
2434
14
49,6
56
2778
50,5
50
2525
Valori riferiti a giovani che si trovano nel giusto peso e che effettuino
una regolare e ben organizzata attività fisica.
Eating junk food: a bad American habit
Most young Americans are totally hooked on “junk food”. They consume large
quantitaties of candies,sweets,cookies and ice-cream all the time. According to
a recent survey on TIME magazine, almost 50% of American childeren are
overweight or obese. Notwithstanding the fitness-mania they are big
consumers of hamburgers,French fries and sodas. Doctors point out that such
products can be harmful if consumed on large scale. Moreoverobese children
may have health problem when they become adults.
So remember:
1. Eating junk food is unhealty.
2. It is high in fats,sugars and chemical compuds.
3. Apart from giving energy,sugar has no nutritional value at all. If you eat too
many candies,chewing-gum or ice-cream you will undoubtedly get too fat or
rot your teeth. Try to give them up or you may develop problems with your
health.
Con il termine cibo spazzatura sono indicati quei prodotti (per lo più
commercializzati da multinazionali) praticamente privi di valori
nutrizionali: merendine monodose, snack, hamburger, bibite
sintetiche, caramelle… Sono i prodotti dell'alimentazione "fast food",
ricchi di calorie, conservanti, coloranti e sostanze chimiche.
L'alimentazione "fast food" va di pari passo con la cultura dell'"usa e
getta", producendo montagne di spazzatura ogni giorno. Le bibite
sono una vera truffa miliardaria. Sono per la quasi totalità acqua con
l'aggiunta di bollicine, coloranti, zucchero o edulcoranti artificiali,
additivi e acido fosforico. Calorie senza vitamine e valori nutritivi. E
anche qui lattine e plastica ad ingrassare le discariche di tutto il
mondo. La cultura alimentare della nostra società è molto carente, e
ad esempio i genitori ignorano che un bambino, con due aranciate al
giorno, ha già superato la sua dose giornaliera di acido benzoico
AGRICOLTURA BIOLOGICA:
Un’alternativa intelligente
Negli ultimi anni stiamo assistendo
ad un rapido sviluppo dell'agricoltura
biologica, a cui ha contribuito
una maggiore consapevolezza
dei consumatori in materia di ambiente e sicurezza
alimentare.
• Signori,tutti a tavola che è ora
di mangiare, riempite il vostro
piatto con quello che vi pare. Il
cibo,se biologico,è sano e
genuino,c’è del latte oppure un
buon panino,formaggio
marmellata, c’è l’olio, c’è la
frutta,verdura ed
insalata,bistecca,
pastasciutta.
Signori,tutti a tavola,che il
pranzo è ormai servito,passato
è mezzogiorno perciò... BUON
APPETITO
Il termine anoressia significa in senso letterale "perdita di
appetito" ed è quindi usato in una accezione errata poiché il
disturbo non comporta una perdita dell'appetito, bensì il rifiuto
di mangiare.
Elemento centrale del disturbo è un'abnorme riduzione del
peso corporeo rispetto all'età, all'altezza ed al sesso
dell'individuo.
I soggetti sofferenti di anoressia presentano inoltre un
comportamento che tende a conservare la riduzione ponderale.
Nelle donne può verificarsi la perdita dei cicli mestruali.
• La bulimia si configura come l'esaltazione patologica della fame.
• I soggetti sofferenti di bulimia presentano ricorrenti episodi di
abbuffate e sperimentano una sensazione di mancanza di
controllo sul proprio comportamento alimentare.
• Le persone bulimiche - come anche le anoressiche - hanno una
persistente ed eccessiva preoccupazione riguardante la forma
ed il peso del corpo.
• Questi soggetti si dedicano regolarmente al vomito auto indotto
e ricorrono frequentemente a lassativi e diuretici.
• Spesso le persone bulimiche adottano diete ristrette od anche il
digiuno, oppure ricorrono a forme di rigorosa disciplina
finalizzata al fatto di evitare gli aumenti del peso.
L’obesità è una malattia complessa dovuta a fattori genetici,
ambientali ed individuali con conseguente alterazione del bilancio
energetico ed accumulo eccessivo di tessuto adiposo nell’organismo.
Esistono poi fattori individuali che possono contribuire all’eccessiva
introduzione di cibo: si tratta solitamente di comportamenti
impulsivi o compulsivi secondari a depressione e\o ansia.Anche alcuni
farmaci possono, se utilizzati a lungo, facilitare l’insorgenza
dell’obesità.
In molti paesi industrializzati colpisce fino ad un terzo della
popolazione adulta. Rappresenta,senza dubbio, l’epidemia di più vaste
proporzioni del terzo millennio e, al contempo, la più comune
patologia cronica del mondo occidentale.
L’obesità costituisce un serio fattore di rischio per mortalità e
morbilità, sia di per sé (complicanze cardiovascolari e respiratorie)
sia per le patologie ad essa frequentemente associate quali diabete
mellito, ipertensione arteriosa, iperlipidemia, calcolosi della
colecisti, osteoartrosi.
La dieta mediterranea non è uno specifico
programma dietetico, ma un insieme di abitudini
alimentari tradizionalmente seguite dai popoli
della regione mediterranea. Essa si basa su:
•Un elevato consumo di frutta, verdura, patate,
fagioli, noci, semi, pane e cereali
•Uso dell’olio d’oliva per cucinare e per condire
•Moderate quantità di pesce, ma poca carne
•Piccole/moderate quantità di formaggio grasso e
yogurt intero
•Consumo moderato di vino, di solito ai pasti
•Alimentazione basata su prodotti locali, stagionali,
freschi
•Stile di vita attivo
Il termine dieta mediterranea è stato coniato dagli
americani agli inizi degli anni '60.
Tutto comincia alla fine della seconda guerra mondiale,
quando il medico americano Ancel Keys si accorse che le
popolazioni povere di alcune zone dell'Italia meridionale
presentano un tasso di mortalità dovuto a malattie
cardiovascolari molto inferiore rispetto alla popolazione
americana.
Aumenta la resistenza fisica grazie ad una notevole presenza di
amidi, nei cereali, nei legumi secchi, nella manioca e nelle patate,
che vengono depositati come riserva energetica sotto forma di
glicogeno nel fegato e nei muscoli;
Evita la stitichezza grazie all'elevata presenza di fibre che
regolarizzano il transito intestinale;
Riduce i rischi di malattie cardiocircolatorie e cancro grazie ad
una percentuale di lipidi meno elevata e più equilibrata; riduce il
rischio di altre malattie degenerative fra le più comuni della
nostra società, come: artrite, artrosi, diabete, obesità,
osteoporosi;
Spostando l'equilibrio acido-base dell'organismo verso l'alcalinità
può prevenire il riacutizzarsi delle patologie cronicodegenerative.
Carenza di cibo nel mondo
• La grande maggioranza delle persone sottoalimentate vive in
paesi in via di sviluppo, che rappresentano il 95% (798 milioni) di tali
persone; 34 milioni di persone nei paesi in via di transizione e 10
milioni in paesi industrializzati.
• A livello regionale, l’Asia e il Pacifico rappresentano tre quinti (505
milioni) delle persone sottoalimentate del mondo. L’India, da sola,
ha 214 milioni di persone sottoalimentate. Circa un quarto (198
milioni) delle persone sottoalimentate si trova nell’Africa SubSahariana, rendendola la regione con la più alta proporzione di
popolazione sottoalimentata.
Per mettere fine alla fame è necessario cominciare a garantire
che gli alimenti siano prodotti in quantità sufficiente e diventino
accessibili per tutti.
Deve essere garantito l'accesso di ogni individuo, e in ogni
momento, ad alimenti sicuri e sufficienti dal punto di vista nutritivo,
necessari per una vita attiva e sana .
È necessario che ognuno di noi contribuisca, attraverso la
condivisione delle informazioni, l'attenzione e la partecipazione
alle attività, a garantire il diritto fondamentale di tutti gli esseri
umani ad essere 'liberi dalla fame'
La malnutrizione è una delle principali
cause della nascita di bambini con
insufficienza di peso e con crescita ritardata. I
bambini con insufficienza di peso alla nascita
che sopravvivono, tendono a soffrire di
ritardi nella crescita e di malattie durante
l'infanzia, l'adolescenza e fino alla maggiore
età. Le donne adulte che soffrono di crescita
ritardata tendono verosimilmente ad
incrementare il cerchio vizioso della
malnutrizione partorendo bambini con peso
insufficiente già alla nascita. Stanno anche
emergendo dei legami tra malnutrizione
nella prima età, compreso lo stato fetale, e
lo sviluppo di successive malattie croniche
come la cardiopatia, il diabete e
l'ipertensione. Ogni anno, nei Paesi in via di
sviluppo, circa 30 milioni di bambini nascono
con crescita menomata a causa della
malnutrizione durante la gravidanza.
Se ne possono distinguere tre cause principali:
 la mancanza di calorie
(il valore energetico associato ai diversi alimenti)
 la mancanza di componenti specifici di certi
alimenti
(aminoacidi, vitamine e minerali, che fanno tutti
parte di ciò che si chiama "micro-nutrienti")
la malattia, con una perdita di appetito e di peso
che può essere importante in caso, per esempio, di
diarrea
Il servizio di mensa nella scuola sia pubblica che privata è generalmente regolato da
un contratto in cui si stabiliscono :
- tipologia di servizio (in genere legame fresco-caldo, cioe' cottura espressa di
derrate alimentari fresche),
- menu' e grammature per fasce di eta'.
I contratti piu' evoluti trattano specificatamente anche particolari esigenze
dietetiche per allergie ed intolleranze
Le aziende serie hanno anche in staff delle dietiste in grado di comprendere
problemi ed esigenze di un bambino celiaco.
L’impegno di tutti coloro che si occupano di
alimentazione infantile deve mirare a far sì che i
pasti a scuola siano adeguati. Tale impegno non si
esaurisce nel momento del pasto, ma riguarda
anche la sua preparazione, il suo trasporto, la sua
conservazione fino al consumo. Tutte queste
tappe devono rispettare ben precise regole che
assicurino cibi privi di inquinamento batterico e
quindi con un bassissimo rischio di tossinfezioni
alimentari, pur conservando il più possibile le loro
caratteristiche organolettiche.
• Le due labbra, che proteggono l'apertura
della bocca, hanno al loro interno i muscoli
che aiutano a trattenere il cibo in bocca, ad
emettere i suoni e a parlare. Dietro alle labbra
si trovano i denti, la cui funzione è masticare
il cibo.
• L'esofago è un tubo lungo
circa 25 cm situato dietro la
trachea, che collega la
faringe allo stomaco. La
parete dell'esofago è
composta da diversi strati, di
cui i due più esterni sono
muscolari. Quando si
deglutisce, i muscoli della
parete dell'esofago si
contraggono, spingendo il
cibo nello stomaco in un
processo chiamato
peristalsi. Di solito l'esofago
è appiattito, ma si allarga per
far passare il cibo.
•
L'addome è separato dal torace
da un muscolo largo e sottile, il
diaframma. La parte superiore
dell'addome contiene alcuni
degli organi più grandi: lo
stomaco, il fegato, la milza, il
pancreas e i reni. Nel linguaggio
comune l'addome è spesso
detto "pancia". L'addome
inferiore si trova tra l'ombelico
e le anche. In gran parte è
occupato dall'intestino: un
lungo tubo arrotolato nel quale
viene digerito il cibo e si
producono i materiali di rifiuto
(feci). Contiene anche la
vescica che conserva ed
espelle il liquido di rifiuto,
l'urina.
• Lo stomaco ha la forma di un sacco allungato ed è l'organo più
ampio dell'apparato digerente. Grazie alla muscolatura
localizzata delle pareti, lo stomaco rimescola ed impasta il cibo
con gli acidi e gli enzimi che produce, fino a formare il chimo,
un liquido cremoso, che, attraverso una valvola: il piloro,
raggiunge la prima parte dell'intestino tenue, il duodeno.
• L'intestino è lungo circa 8
metri ed è diviso in due
parti: l'intestino tenue, un
lungo tubo avvolto su se
stesso che rappresenta la
più grande superficie di
digestione e assorbimento, e
l'intestino crasso, che lo
circonda in alto e
lateralmente, le cui funzioni
sono riassorbire l'acqua ed i
sali ed espellere le scorie
(feci)
•
L'intestino tenue è un tubo
arrotolato lungo 6-7 metri che
occupa larga parte dell'addome
inferiore. E' il segmento più lungo
dell'apparato digerente e collega lo
stomaco all'intestino crasso. Quasi
tutto il cibo ingerito viene digerito
nell'intestino tenue grazie a
sostanze chimiche chiamate enzimi.
Il cibo digerito viene assorbito dalla
parete dell'intestino tenue.
L'intestino tenue si divide in:
Duodeno, Digiuno e Ileo.
Internamente l'intestino tenue è
ricoperto da migliaia di piccole
pieghe, i villi. Nei villi il sangue
rimuove le particelle di cibo
assorbito per distribuirle alle cellule
• L'intestino crasso, un tubo lungo 1.5 m, è la parte terminale
dell'apparato digerente. La sua estremità superiore è collegata
all'intestino tenue e quella inferiore sbocca all'esterno del
corpo, tramite l'ano. La parte principale dell'intestino crasso, il
colon, assorbe l'acqua del cibo che non è stato digerito. Nel
retto, la sezione più corta, si depositano le feci, i prodotti di
rifiuto, prima di esser espulse con la defecazione.
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