Attività Accoglienza, ascolto, orientamento e aiuto pratico dal lunedì al giovedì ore 9/17,30 Tecniche di Feldenkrais Consulenze telefoniche di psicologi, medici ed altri esperti dal lunedì al giovedì ore 10/16 Tecniche di Hatha Yoga lunedì, giovedì ore 10/11 mercoledì ore 16/17 martedì ore 16/17 riservato a chi sta frequentando i gruppi di sostegno psicologico (Marina Negri - fisioterapista) (Maria Grazia Unito - insegnante) “Primo incontro” momento strutturato per le persone che si rivolgono per la prima volta all’Associazione martedì ore 15/17,30 (Felicita Bellomi – fiduciaria, Manuela Provantini - psicologa clinica, Paola Malinverni - neuropsicologa clinica) Arte Terapia Mercoledì, ore 14,30/16,00 (cadenza quindicinale) (Mimma Della Cagnoletta - psicologa psicoanalista) Supporto psicologico individuale per pazienti e caregiver su appuntamento La mente intuitiva giovedì ore 14/17,30 Gruppi di sostegno psicologico rivolti ai pazienti lunedì, martedì e giovedì ore 14,30/16 Tecniche di rilassamento e di immaginazione guidata martedì dalle 11 alle 12 (Paola Bertolotti, Stefano Gastaldi - psicologi psico-terapeuti, Ada Burrone, Lucia Totaro, Elena Bertolina, Marina Negri, Isabel Garcia Cruz - fiduciarie) (Vittorio Prina – designer) (Paola Bertolotti - psicologa psicoterapeuta) Gruppi di sostegno psicologico per caregiver (famigliari, partner e persone vicine al paziente) lunedì ore 12,30/14 Il Coro martedì ore 16,15/17,30 Supporto di medicina generale in chemioterapia martedì e giovedì su appuntamento “La forza e il sorriso” per migliorare la valorizzazione di sé attraverso il trucco lunedì ore 14,30/17 (Arsene Duevi - musicista, compositore) (Manuela Provantini - psicologa clinica Oscar Manfrin - recorder) (Alberto Ricciuti - medico) (esperte di estetica del viso del Progetto Unipro) “Dottore si spogli” i medici rispondono alle domande su malattia e cure: su appuntamento (Massimo Callegari - chirurgo plastico, Salvo Catania chirurgo oncologo, Giorgio Secreto - endocrinologo, Franco Berrino - epidemiologo, e sperto in alimentazione) “Il tesoro nascosto” incontro riservato a fiduciarie e collaboratrici: il primo mercoledì del mese ore 15/17,30 (Ada Burrone) La prevenzione a tavola corso teorico e pratico di alimentazione e salute mercoledì ore 10/14,30 Formazione per psicologi, medici, infermieri e altri operatori. Armonizzazione mente-corpo attraverso la danza lunedì ore 15,30/16,30 Progetti, studi e ricerche con Università, Fondazioni, Aziende e Istituti di Ricerca. (esperti della Ricerca Diana) (Nicoletta Buchal medico/psicoterapeuta) Attivecomeprima ONLUS. Dal 1973 a sostegno globale delle persone colpite dal cancro e dei loro famigliari. Via Livigno, 3 - 20158 Milano - Tel. +39 02 688 96 47 - e-mail: [email protected] - www.attive.org c/c bancario IBAN IT64 X030 6909 5180 0000 6409 190 - c/c postale n. 11705209 - 5 x mille Codice Fiscale 10801070151 sez. volontariato e onlus Accoglienza, ascolto, orientamento e aiuto pratico dal lunedì al giovedì ore 9/17,30 A cura delle di: Una caratteristiche costanti dell’ambiente e delle relazioni all’interno di Attivecomeprima è la capacità di accogliere. Si tratta di un orientamento affettivo che è presente (e viene curato) in ogni parte dell’organizzazione, nei rapporti interni e nei contatti esterni. Accogliere, trattare con rispetto e affetto non sono “modi di fare”, espressione di cortesia e di buona educazione o di sentimenti etici relativi ai rapporti umani. Sono un fondamentale aspetto del clima di lavoro, un ingrediente del contesto e di tutte le attività, un fattore che cura. Via Livigno, 3. 20158 Milano Tel. 02 688 96 47 Fax. 02 688 78 98 e-mail: segreteria@a ttive.org www.a ttive.org Qualunque persona telefoni o venga di persona ha vissuto, o sta vivendo, un’esperienza difficile, nella quale molte sono state le situazioni (o molti i motivi) per cui può essersi sentita sola, esclusa, isolata e ciò vale indipendentemente dall’educazione, dalla cultura, dal livello sociale ed economico. L’apertura di uno spazio emotivo accogliente facilita lo stabilirsi di un’area di confidenza e fiducia che permette di esprimersi, parlare di sé, raccontare la propria storia, partecipare ai gruppi e accomunarsi con altre persone, sino ad allora estranee e sconosciute, nella discussione di cose intime, personali. Questo spazio ha una realizzazione precoce nel “primo incontro” con l’Associazione, che avviene individualmente o in presenza di un piccolo gruppo, gestito da una fiduciaria e da uno psicologo. L’impostazione socializzante dell’intero schema di attività e di interventi in Associazione, risponde all’esigenza di costituire sin dall’inizio un buon rapporto tra la persona e il gruppo, per riattivare processi di simbolizzazione spesso inibiti o cristallizzati da adattamenti specifici dell’esperienza sino ad allora vissuta nel percorso della malattia e delle cure. I famigliari e/o gli amici che li accompagnano hanno anch’essi un loro spazio di accoglienza e sostegno. L’ingresso in una situazione di gruppo è un’esperienza originaria nella vita dell’essere umano, relativa alla nascita nel gruppo-famiglia e alle successive nascite sociali nei primi cicli di vita, nell’infanzia e nell’adolescenza. È quindi un essenziale fattore di forma del campo vitale, la cui sostanza è data dalla qualità delle relazioni in esso esistenti. L’accoglienza ha inoltre la funzione di facilitare la risoluzione dell’emergenza, come nel caso, ad esempio, in cui vi sia la necessità di cercare un medico specialista o un ospedale per problemi urgenti. L’invio a strutture e medici conosciuti dall’Associazione non avviene in modo asettico, nella semplice forma di fornire l’indirizzo di un ospedale, il numero di telefono corrispondente a un reparto, a un medico. Anche in questi casi, perlopiù conosciuti al telefono, spesso di città lontane da Milano, l’orientamento è quello di accogliere la situazione emotiva del paziente che chiama (non solo la persona direttamente interessata, talvolta il suo partner, un genitore – solitamente la madre – un parente, un’amica…) in modo che possa quindi rivolgersi alle strutture sanitarie essendo già stata un po’ informata, rinfrancata, rassicurata sulla possibilità di affidarsi ad esse con fiducia. L’accoglienza è anche un momento di frattura delle angosce derivanti dall’emergenza, dalla scoperta di un tumore. Crea le pre-condizioni per una maggiore fiducia in chi curerà, ma costruisce nel contempo “un punto di riferimento” esterno che potrà essere utile in seguito, quando potranno esservi necessità emotive che non vengono interamente accolte dalla istituzione sanitaria, oppure paure, dolori e risentimenti che non ci si sente di esprimere in esse per via della loro carica aggressiva, in grado di minare il rapporto terapeutico di cui vi è ancora un alto bisogno… Occuparsi dell’accoglienza significa quindi occuparsi di un fattore fondamentale del lavoro, all’interno del quale le singole attività si collocano. L’attenzione istituzionale a questo aspetto prezioso è dunque fondamentale. Associazione fondata nel 1973 a sostegno globale delle persone colpite dal cancro e dei loro famigliari “Primo incontro” momento strutturato per le persone che si rivolgono per la prima volta all’Associazione martedì ore 15/17,30 A cura di: Felicita Bellomi Se desiderate utilizzare i servizi di Attivecomeprima potete prendere un appuntamento attraverso la segreteria o l’e-mail. Fiduciaria, una donna che ha vissuto l’esperienza del cancro e che ha ricevuto una specifica formazione. Questo primo appuntamento avviene di solito con una nostra psicologa e con una fiduciaria. Manuela Provantini Tranne in casi particolari, si svolge in un piccolo gruppo, composto da coloro che per la prima volta accedono all’Associazione. Laureata in Psicologia presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Pavia. Specializzata in Psicologia Giuridica, attualmente frequenta la scuola di Psicoterapia Psicoanalitica A.R.P.AD. - Minotauro. Svolge attività di consulenza nell’ambito di progetti territoriali dell’Istituto Minotauro di Milano, nonché attività di consulenza peritale nel campo del diritto di famiglia. Da marzo 2004 collabora con Attivecomeprima, inizialmente come tirocinante e successivamente come libera professionista. In Associazione collabora agli studi e alle ricerche, conduce i primi incontri e il gruppo dedicato ai caregiver. Paola Malinverni Neuropsicologa clinica, laureata in Psicologia presso l’Università degli Studi di Pavia. Lavora come libera professionista al’interno dell’Istituto di ricerca e di cura a carattere scientifico “C. Mondino” di Pavia dove effettua valutazioni neuropsicologiche di pazienti affetti da deficit cognitivo-comportamentali. Svolge, inoltre, attività di ricerca scientifica presso la medesima struttura neurologica. Collabora con Attivecomeprima conducendo i primi incontri ed occupandosi degli studi e delle ricerche in atto. Via Livigno, 3. 20158 Milano Tel. 02 688 96 47 Fax. 02 688 78 98 e-mail: segreteria@a ttive.org www.a ttive.org L’incontro ha la finalità di comprendere quali siano i bisogni delle persone per poter proporre e discutere con loro le risposte possibili e i servizi maggiormente appropriati. Il primo incontro è un momento di conoscenza e di accordo; è già anche un momento di accomunamento: avviene in piccolo gruppo perché è utile pensare che le problematiche che si vivono in relazione alla malattia siano da condividere, per non sentirsi isolati e “strani”. La presenza della fiduciaria (una donna che ha vissuto l’esperienza del cancro e ha avuto una specifica formazione presso Attive) testimonia che Attivecomeprima non è un semplice centro specialistico, ma incarna una cultura di aiuto fondata sull’ascolto e la valorizzazione dell’esperienza diretta della malattia. Naturalmente se vi è la richiesta di un incontro riservato (per esempio per problematiche troppo delicate per poter essere espresse in un incontro ove siano presenti altri), il primo incontro avverrà in un contesto adatto. Associazione fondata nel 1973 a sostegno globale delle persone colpite dal cancro e dei loro famigliari Gruppi di sostegno psicologico rivolti ai pazienti lunedì, martedì e giovedì ore 14,30/16 A cura di: Paola Bertolotti Psicologa e psicoterapeuta, lavora a Brescia come libera professionista in clinica e psicoterapia individuale e di gruppo. Socio dell’Aidap, associazione per i Disturbi Alimentari di Verona. Autrice di pubblicazioni relative alla psiconcologia. Ha costruito e definito metodologie di lavoro trasmissibili di conduzione de i Gruppi di Sostegno psicologico per donne colpite dal cancro ed è corresponsabile delle attività di Ricerca e Formazione dell’Associazione. Vice direttore della rivista Attive. Collabora con Attivecomeprima dal 1991. Stefano Gastaldi Psicologo e psicoterapeuta, responsabile scientifico di Attivecomeprima, socio dell’Istituto Minotauro di Milano, docente della scuola di psicoterapia A.R.P.AD-Minotauro e membro del Comitato Etico dell’Istituto Europeo di Oncologia di Milano. Si occupa prevalentemente di contesti di crisi dovuti a traumi, come nel caso di malattie gravi (il cancro, l’AIDS, l’handicap ecc…) e ad aspetti evolutivi (l’adolescenza, le transizioni d’età, l’invecchiamento). Responsabile di ricerca e consulente formatore di Enti pubblici e privati, è esperto nella ricerca in campo sociale e sociosanitario, nella formazione dei gruppi di lavoro ed ha svolto per molti anni la supervisione di équipe istituzionali e sanitarie. È autore di pubblicazioni relative all’adolescenza, agli interventi psicologici a scuola, alla prevenzione dell’AIDS al counseling in campo oncologico, e agli interventi integrati nel sostegno ai soggetti con handicap o svantaggio sociale. Collabora con Attivecomeprima dal 1981 e in Associazione conduce il gruppo della Terapia degli Affetti. Ada Burrone, Lucia Totaro, Elena Bertolina, Marina Negri, Isabel Garcia Cruz, Fiduciarie* (vedi info su Tesoro Nascosto) Via Livigno, 3. 20158 Milano Tel. 02 688 96 47 Fax. 02 688 78 98 e-mail: segreteria@a ttive.org www.a ttive.org I nostri gruppi di sostegno psicologico sono stati strutturati a partire dagli anni ‘80 per rispondere ai bisogni comunemente espressi dalle decine di migliaia di pazienti e famigliari incontrati. Seguono una metodologia specifica affinata ed evoluta nel corso del tempo e sono costantemente monitorati attraverso test specifici. Riprogettiamo l’esistenza 8 incontri a cadenza settimanale. È la prima tappa del percorso. Lo scopo è quello di fornire un contenitore dove poter esprimere il più liberamente possibile, emozioni e vissuti legati all’esperienza della malattia; di aiutare ad affrontare la paura della sofferenza, la paura del domani, la paura della morte. Sollecitate dalla lettura di un testo appositamente costruito, si avvia un cammino a ritroso verso i primi momenti dell’esperienza, con la consapevolezza di non essere sole, e di poter affrontare anche aspetti dolorosi della propria esistenza che l’incontro con il cancro ha fatto emergere. Tutto questo porta, gradualmente, a spostare l’attenzione dalla malattia, a distaccarsi da essa, a dare un significato più accettabile a quanto è successo e a considerare l’evento non più come un punto finale della propria vita ma una opportunità per darle un significato nuovo. Decido di vivere 8 incontri a cadenza settimanale. È la seconda tappa del percorso. Trovato il coraggio, nella fase precedente, di guardare in faccia la paura della sofferenza e della morte, sempre guidate dalla lettura di un testo, ci si impegna a dedicare le energie alla vita, a sé stesse e tutto questo al di là di quanto è accaduto, o proprio perché è accaduto, ad accettare il cambiamento che la malattia, necessariamente, impone. Più aumenta l’autostima e la capacità di accettare gli eventi , più si allontanano i fantasmi legati all’idea della malattia e della morte. Prende corpo il desiderio di fare chiarezza dentro di sé e di ristabilire le priorità dei valori che alla luce della sofferenza sono mutati. Indipendentemente da ciò che potrà accadere domani, si valorizza l’oggi. La terapia degli affetti. 20 incontri a cadenza settimanale. È la terza tappa del percorso. Nella Terapia degli Affetti il problema focale non è tanto la malattia, ma la necessità di riorganizzare, in modo più graduale e pacifico, le emozioni già emerse ed accolte nei gruppi precedenti. Si impara gradualmente a riconoscere i propri stili affettivi e il loro collegamento con gli affetti profondi che guidano le nostre scelte di vita, anche quelle che ci hanno fatto o ci fanno soffrire. Si impara anche che il cambiamento non è un rifiuto di quel che siamo stati, ma un ampliamento di ciò che siamo e che possiamo diventare. Associazione fondata nel 1973 a sostegno globale delle persone colpite dal cancro e dei loro famigliari Gruppi di sostegno psicologico per famigliari, partner e persone vicine al paziente lunedì ore 12,30/14 A cura di: Il sostegno ai caregiver Manuela Provantini 10 incontri a cadenza quindicinale Laureata in Psicologia presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Pavia. Specializzata in Psicologia Giuridica, attualmente frequenta la scuola di Psicoterapia Psicoanalitica A.R.P.AD. - Minotauro. Svolge attività di consulenza nell’ambito di progetti territoriali dell’Istituto Minotauro di Milano, nonché attività di consulenza peritale nel campo del diritto di famiglia. Da marzo 2004 collabora con Attivecomeprima, inizialmente come tirocinante e successivamente come libera professionista. In Associazione collabora agli studi e alle ricerche, conduce i primi incontri e il gruppo dedicato ai caregiver. Oscar Manfrin Il caregiver, ovvero colui o colei che si prende cura della persona ammalata, vive due diversi drammi: l’accettazione e la condivisione della malattia del proprio caro e la necessità di far fronte ai propri sentimenti di difficoltà e impotenza senza rinunciare a portare avanti gli obiettivi della vita personale e della coppia. Attivecomeprima dedica ai caregiver un lavoro di gruppo che ha lo scopo di fornire un sostegno al ruolo che riduca l’ansia, la stanchezza e migliori la capacità di aiutare mantenendo un grado di benessere maggiore. Recorder Via Livigno, 3. 20158 Milano Tel. 02 688 96 47 Fax. 02 688 78 98 e-mail: segreteria@a ttive.org www.a ttive.org Associazione fondata nel 1973 a sostegno globale delle persone colpite dal cancro e dei loro famigliari Supporto di medicina generale in chemioterapia martedì e giovedì su appuntamento A cura di: Alberto Ricciuti Medico Chirurgo. Specialista in Urologia. Responsabile del “Servizio di Supporto di Medicina Generale durante le Cure Oncologiche” di Attivecomeprima, dal 2000. Docente al Master in Farmacia e Farmacologia Oncologica presso il Dipartimento di Scienze Farmacologiche dell’Università degli Studi di Milano. Membro del Gruppo ristretto del Comitato Tecnico-Scientifico per la valutazione di efficacia delle “Medicine non convenzionali” della Regione Lombardia. Membro del Comitato Scientifico dell’Associazione VIDAS – Onlus. Medico di Medicina Generale presso la ASL Città di Milano fino al 2009. Assistente Ordinario presso la cattedra di Urologia dell’Università di Milano fino al 1981. Co-fondatore e membro dell’Associazione Italiana per la Ricerca sui Sistemi (www. airs.it). È autore di oltre 150 lavori, fra pubblicazioni scientifiche e articoli, e autore del volume “La terapia di supporto di medicina generale in chemioterapia oncologica”, FrancoAngeli, Milano 2006; ristampa 2008. Collabora con Attivecomeprima dal 1978 Per saperne di più Ricciuti A. La terapia di supporto di medicina generale in chemioterapia oncologica, prefazione di Umberto Veronesi; FrancoAngeli, Milano, 2006; 2° edizione, 2008 SST – Systemic Support Therapy. Il supporto di medicina generale. Un aiuto in più per affrontare la fatigue in alleanza con le terapie oncologiche La terapia sistemica di supporto (SST) di medicina generale aiuta a prevenire gli effetti collaterali delle terapie oncologiche favorendo i processi auto-riparativi e difensivi dell’organismo che queste spesso indeboliscono. Rafforzare l’organismo sostenendo al meglio la sua autonomia, consente di trarre i migliori vantaggi dalle stesse terapie oncologiche e di preservare un alto livello di autonomia personale e di qualità della vita. Gli effetti collaterali delle terapie oncologiche La chemioterapia antitumorale, ossia l’uso di farmaci indirizzati alla distruzione delle cellule neoplastiche, è considerata un cardine della terapia dei tumori. I chemioterapici somministrati nel corso delle terapie oncologiche hanno sul paziente due ordini di effetti: da un lato i sintomi ben noti dovuti all’impatto acuto dei farmaci con l’organismo, oggi sempre meglio controllati con la somministrazione di farmaci specifici; dall’altro i sintomi di un profondo stato di malessere fisico, oltre che psicologico, che evolve nel medio-lungo periodo, e che configura una sindrome che va sotto il nome di fatigue. Questa condizione, che interessa oltre il 90% dei pazienti oncologici, è caratterizzata da un malessere e da una perdita di energia tali da essere ritenuti il principale ostacolo verso le normali attività quotidiane e la più importante causa di riduzione della qualità di vita. Il fatto che i suoi principali meccanismi patogenetici siano stati oggi evidenziati e meglio compresi, ha consentito di dare una risposta efficace e scientificamente fondata allo stato di sofferenza espresso dai malati durante e dopo le terapie oncologiche. L’approccio sistemico alla “fatigue”: una risposta al bisogno di supporto globale L’aspetto innovativo di questo metodo di lavoro – maturato e utilizzato con successo in anni di attività clinica - consiste in una rilettura in chiave sistemica di conoscenze già acquisite e condivise in medicina e in oncologia, che consente di comprendere più chiaramente come i fondamentali equilibri fisiologici e la biochimica del metabolismo energetico dell’intero organismo vengano più o meno pesantemente disorganizzati. I molteplici sintomi che caratterizzano questa sindrome, si rivelano essere l’espressione unitaria e coerente di una profonda perturbazione delle relazioni fra i fondamentali processi metabolici che conferiscono alla globalità dell’organismo i suoi caratteri costitutivi di unità, autonomia e individualità. La fatigue inizia così ad assumere un significato biologico coerente e unitario, grazie al quale è possibile individuare una strategia terapeutica in grado di prevenire e contenere gli effetti collaterali e turbativi delle terapie oncologiche e verosimilmente, per le ragioni ampiamente evidenziate nella letteratura, perfino di migliorarne l’efficacia. La terapia sistemica si supporto…in breve Ricciuti A. “La terapia sistemica di supporto di medicina generale durante la chemioterapia”, in La forza di vivere – Collana a cura di Attivecomeprima-Onlus, 10 opuscoli (pubblicazione realizzata in collaborazione con la Fondazione Johnson & Johnson), Milano 2009 La terapia sistemica di supporto (SST - Systemic Support Therapy) ha un’impostazione strategica coerente con la sua interpretazione patogenetica, e consiste nella modulazione della complessa rete dei processi biologici che presiedono al metabolismo energetico e consentono all’organismo di preservare nel tempo le sue capacità auto-riparative regolative e difensive. Via Livigno, 3. 20158 Milano Tel. 02 688 96 47 Fax. 02 688 78 98 e-mail: segreteria@a ttive.org www.a ttive.org Associazione fondata nel 1973 a sostegno globale delle persone colpite dal cancro e dei loro famigliari Questo è il razionale che suggerisce l’utilizzo prevalentemente - anche se non esclusivamente, se necessario - di biomolecole naturali, portatrici di informazioni coerenti con la natura biologica del sistema. L’effetto terapeutico complessivo emerge dall’interazione sinergica dei presidi terapeutici utilizzati. Nello specifico, si tratta di probiotici in grado di correggere la disbiosi (cioè l’alterazione della flora batterica fisiologica), preservare la corretta assimilazione degli alimenti e sostenere la vigilanza immunitaria dell’intero organismo; di biocatalizzatori e intermedi del ciclo di Krebs e della catena respiratoria in grado di regolare il metabolismo cellulare e la produzione di energia a livello mitocondriale; di substrati nutrizionali e alimenti che consentono la correzione dell’eccessiva acidificazione del mesenchima (il tessuto che riempie l’interstizio fra le cellule) e quindi la corretta rimozione delle tossine dall’intero organismo. Alimentazione e prevenzione martedì ore 10/12 Franco Berrino Si è laureato in medicina (magna cum laude) nel 1969 e si è specializzato in anatomia patologica, ma dopo un breve periodo di pratica clinica e patologica si è dedicato all’epidemiologia dei tumori. Dal 1975 lavora all’Istituto Nazionale dei tumori di Milano, dove attualmente dirige il Dipartimento di Medicina Preventiva e Predittiva. È autore o co-autore di oltre 300 pubblicazioni scientifiche. Ha promosso lo sviluppo dei registri tumori in Italia e un grande progetto collaborativo europeo per confrontare le differenze di sopravvivenza dei malati neoplastici nei differenti paesi ed interpretarne le ragioni (progetto EUROCARE). Ha realizzato grandi studi con la collaborazione di decine di migliaia di persone che hanno fornito informazioni sul loro stile di vita e donato campioni di sangue, e che sono state seguite nel tempo per capire le cause delle malattie che molte di loro hanno poi sviluppato. Grazie ai risultati di questi studi ha progettato studi di intervento per modificare lo stile di vita allo scopo di prevenire l’incidenza del cancro al seno, nonché le recidive in chi ha sviluppato la malattia (progetti DIANA). Dal 1992 collabora con Attivecomeprima. Franco Berrino è un epidemiologo dei tumori, cioè uno che studia la frequenza dei tumori e cerca di capirne le cause e promuoverne la eliminazione. È autore di oltre 300 pubblicazioni su questi temi su riviste internazionali e attualmente dirige il Dipartimento di Medicina Preventiva e Predittiva dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano. Qui di seguito descrive se stesso. Dopo 40 anni di onorata professione la conoscenza che ho di me stesso mi dice che in verità non sono mai stato propriamente un epidemiologo. Oggi mi riconosco piuttosto come medico (sono laureato in medicina magna cum laude, e ogni tanto mi sento tronfio della mia professione come il dr Purgone di Molière), e come apprendista filosofo (apprendista perché non mi giudicherei certo colto in questo campo) perché fin dagli anni della giovinezza divenne predominante in me l’esigenza di capire qualcosa degli enigmi del mondo che ci circonda (allora in particolare quelli della mente) e di contribuire magari in qualche modo a risolverli. La via migliore per soddisfare questa esigenza mi parve allora l’iscrizione alla facoltà di Medicina, e studiai molto, perché solo il successo mi avrebbe dato la forza (o mi avrebbe fatto sentire sufficientemente rispettabile) per affrontare temi suscettibili di mettere in crisi il corpo delle conoscenze acquisite. Erano gli anni dei primi trionfi della biologia molecolare e dell’illusione meccanicistica che la comprensione di tutti i problemi medici e delle radici stesse della vita stessa si potesse trovare nel DNA (il paradigma dominante ancor oggi), e io intuivo confusamente che ad ogni aumento di conoscenza della complessità della vita si sarebbe spalancato di fronte a noi un abisso di ignoranza e di ulteriore complessità. Il cambiamento di interesse dalla genomica alla trascrittomica a cui stiamo assistendo già pochi anni dopo l’annuncio della decifrazione del DNA umano corrobora il mio antico pregiudizio. Per questo scelsi di lavorare piuttosto con il cannocchiale che con il microscopio, studiare le popolazioni piuttosto che i geni. Di qui l’interesse per l’epidemiologia e per passare dalla epidemiologia alla prevenzione. Dalla epidemiologia analitica alla prevenzione olistica. Dalla ricerca all’intervento. Dall’analisi alla comprensione che deriva dal riscontro degli effetti dell’azione preventiva. Intanto l’epidemiologia diventava sempre più analitica e la prevenzione sempre meno olistica. Gli esperimenti clinici di prevenzione si ispirano sempre più alle sperimentazioni terapeutiche con farmaci specifici. E anche chi come me lavora sulla prospettiva di prevenire il cancro con l’alimentazione tende a studiare i cibi come se fossero farmaci. Il più grande esperimento di prevenzione alimentare mai condotto – il Women Health Initiative – volendo studiare l’effetto della riduzione del consumo di grassi sull’incidenza del cancro della mammella, per evitare il confondimento che un eventuale dimagramento avrebbe introdotto, ha optato per un disegno isocalorico, costringendo di fatto le partecipanti ad incrementare il consumo di zuccheri o di proteine: i risultati sono stati modesti e non si è in grado di concludere se ridurre i grassi serve a poco o se l’effetto benefico della riduzione dei grassi è compensato dall’effetto nocivo dell’aumento degli zuccheri. Gran parte degli scienziati sono ancora molto lontani dal concetto che è il nostro stile di vita nel suo complesso che ci fa ammalare: l’illusione riduzionistica si è impadronita della prevenzione. Non tanto nel senso, che sarebbe un riduzionismo auspicabile, del togliere specifiche sostanze tossiche dagli ambienti di lavoro e di vita, bensì nel senso di applicare le conoscenze sui meccanismi biologici per caratterizzare la suscettibilità genetica individuale e intervenire con farmaci specifici. Spetta a noi decidere: o aspettare le meravigliose promesse della scienza per una magica pillola anticancro, o darsi una regolata fin d’ora e scegliere uno stile di vita più consono alla natura umana. Per questo tendo ad occuparmi sempre più di cucina, e mi applico per giungere a morire sano e sorridente. A metà degli anni ‘70, dopo un’esperienza di lavoro in Africa e un periodo di apprendistato in anatomia patologica, approdai all’Istituto dei Tumori di Milano con il compito di organizzare il Registro Tumori della Lombardia. Erano gli anni del grande successo dell’Istituto per la terapia del carcinoma della mammella. Gianni Bonadonna dimostrava la possibilità di migliorare la prognosi facendo seguire all’intervento chirurgico la chemioterapia adiuvante. Umberto Veronesi dimostrava che la chirurgia poteva essere conservativa, senza bisogno di interventi mutilanti. In quegli stessi anni Attivecomeprima iniziava il suo percorso di sostegno psicologico alle malate di cancro al seno. Intanto però il Registro dei tumori documentava che l’incidenza del cancro continuava inesorabilmente ad aumentare. In Italia il numero di casi annui di carcinoma della mammella è cresciuto da 12.000 nel 1970 a 38.000 nel 2009 (L’aumento è dipeso in buona parte dall’invecchiamento della popolazione, ma anche e il rischio di ammalarsi, nel volgere di 40 anni, è raddoppiato). Occorreva svelarne le cause. A metà degli anni ’80 iniziammo i grandi studi prospettici, con la collaborazione di un gran numero di donne sane -11.000 nel progetto ORDET e poi 300.000 nel progetto EPIC – che donarono campioni di sangue e che seguiamo ancor oggi per capire cosa c’era nel sangue di quelle che poi si ammalarono. Chiarimmo che le donne con una concentrazione elevata, nel sangue, di insulina, di ormoni sessuali e di altri fattori di crescita si ammalano di più. Ipotizzammo che sarebbe stato possibile modificare favorevolmente questo quadro metabolico ad alto rischio modificando la dieta e a metà degli anni ’90 iniziammo i progetti DIANA (dieta e androgeni), il primo ospitato proprio da Attivecomeprima, studi controllati di intervento alimentare, che confermarono la validità dell’ipotesi: Una dieta basata prevalentemente su cibi di provenienza vegetale, con un’ampia varietà di cereali integrali, legumi, verdure e frutta, riducendo il consumo di cibi industrialmente raffinati e ad alta densità calorica, in particolare di zucchero, di carne e di grassi animali, è in grado di correggere i fattori metabolici che aumentano il rischio di ammalarsi e, per chi si è ammalata, di recidive: il sovrappeso, l’adiposità addominale, i livelli plasmatici troppo alti di insulina, di ormoni sessuali, di fattori di crescita. Finalmente l’Istituto dei tumori si attrezza con una cucina metabolica ed un ristorante dove condurre studi più avanzati e dove fare anche corsi di cucina per i pazienti e per il pubblico, e anche ad Attivecomeprima si continuano a fare corsi di cucina. Ma il mondo medico non è ancora pronto a recepire i risultati di questi primi studi e a raccomandare sistematicamente alle pazienti un cambiamento di stile di vita. Occorrono dimostrazioni più solide. Nella seconda metà degli anni ‘2000 si attivano due nuovi grandi studi sperimentali: DIANA-5, attivo a Milano, Torino, Avezzano, Napoli, Palermo e Potenza, per il quale stiamo chiedendo la collaborazione di donne operate per CM invasivo negli ultimi 5 anni, senza recidive, ma con esami ormonali che suggeriscono un rischio più elevato di recidiva. Già 1300 pazienti stanno partecipando, ma ne occorrono altrettante per avere una potenza statistica sufficiente a confermare o refutare l’ipotesi che la dieta può effettivamente aiutare a guarire dal cancro. DIANA-4, in collaborazione con l’Istituto Regina Elena di Roma, di cui è iniziata una fase pilota, che chiederà la collaborazione di ben 16.000 signore in menopausa, sane ma con qualche tratto di sindrome metabolica, e utilizzerà anche un farmaco, la metformina, che migliora il funzionamento dell’insulina. Via Livigno, 3. 20158 Milano Tel. 02 688 96 47 Fax. 02 688 78 98 e-mail: segreteria@a ttive.org www.a ttive.org Associazione fondata nel 1973 a sostegno globale delle persone colpite dal cancro e dei loro famigliari “Dottore si spogli” i medici rispondono alle domande su malattia e cure: su appuntamento A cura di: Immaginate una sala con diverse persone che hanno davanti a sé uno specialista (chirurgo oncologo, chirurgo plastico, endocrinologo…) e che sono libere di fargli ogni tipo di domanda sulla malattia. Questo è “dottore si spogli”, un’attività nata agli inizi degli anni ‘80 in cui i medici sono coinvolti come specialisti e come uomini, superando gli aspetti più limitanti del ruolo dal punto di vista della comunicazione, ascoltando e favorendo, con la sincerità e la correttezza delle loro risposte, la possibilità per ognuno di esprimersi e di legittimare, riconoscere e condividere anche le ansie e le preoccupazioni rispetto alla salute. La sincerità e la lealtà dell’incontro, che tocca spesso temi delicati e preoccupazioni profonde, è uno degli aspetti più importanti di questa attività. A cura di: Massimo Callegari Si è specializzato in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica (1990). Ha lavorato all’Istituto Nazionale Tumori di Milano dal 1984 al 1997 come ricercatore associato c/o il reparto di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica. È stato autore ed coautore di diverse pubblicazioni scientifiche. Si occupa di chirurgia estetica dal 1990 e dal 1997 è libero professionista che divide la sua attività tra il proprio studio professionale di Milano ed alcune consulenze c/o Ospedali convenzionati (Fondazione Centro S. Raffaele - Milano, Casa di Cura S. Pio X – Milano, Azienda USL di Rimini). È Socio della SICPRE (Società Italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica) e della ISAPS (International Society of Aesthetic Plastic Surgery) Collabora con Attivecomeprima dal 1989. Salvo Catania Franco Berrino Giorgio Secreto Specialista in chirurgia e Oncologia. Già Primario di Chirurgia Generale dell’Ospedale Buzzi di Milano e Responsabile Unità di Senologia Chirurgica Policlinico Multimedica Sesto S.Giovanni e Responsabile Unità Operativa di Senologia Chirurgica Istituto Clinico S.Ambrogio di Milano. Formazione professionale senologica presso l’Istituto Tumori di Milano. Docente (1986-1997) di Senologia presso la Scuola Italiana di Senologia diretta dal Prof. Umberto Veronesi. È autore ed editor di monografie senologiche pubblicate in Italia, Inghilterra e Stati Uniti. Collabora con Attivecomeprima dal 1978. www.senosalvo.com Si è laureato in medicina (magna cum laude) nel 1969 e si è specializzato in anatomia patologica, ma dopo un breve periodo di pratica clinica e patologica si è dedicato all’epidemiologia dei tumori. Dal 1975 lavora all’Istituto Nazionale dei tumori di Milano, dove attualmente dirige il Dipartimento di Medicina Preventiva e Predittiva. È autore o co-autore di oltre 300 pubblicazioni scientifiche. Ha promosso lo sviluppo dei registri tumori in Italia e un grande progetto collaborativo europeo per confrontare le differenze di sopravvivenza dei malati neoplastici nei differenti paesi ed interpretarne le ragioni (progetto EUROCARE). Ha realizzato grandi studi con la collaborazione di decine di migliaia di persone che hanno fornito informazioni sul loro stile di vita e donato campioni di sangue, e che sono state seguite nel tempo per capire le cause delle malattie che molte di loro hanno poi sviluppato. Grazie ai risultati di questi studi ha progettato studi di intervento per modificare lo stile di vita allo scopo di prevenire l’incidenza del cancro al seno, nonché le recidive in chi ha sviluppato la malattia (progetti DIANA). Collabora con Attivecomeprima dal 1992. Medico, specialista in Endocrinologia. Responsabile del Laboratorio di Ricerche Ormonali e degli Ambulatori di Endocrinologia e della Menopausa presso l’Istituto Nazionale per lo Studio e la Cura dei Tumori di Milano. Docente del Master in Senologia dell’Università degli Studi di Siena. Professore di Endocrinologia nel Corso di Laurea per Infermieri dell’Università di Milano. È stato inoltre: docente della Scuola Italiana di Senologia; docente di Endocrinologia ai Corsi di Aggiornamento in Citologia Diagnostica; docente di Oncologia alla Libera Università degli Studi di Scienze Umane e Tecnologiche (L.U.de.S) di Lugano; docente nel Corso di Psiconeuroimmunologia Clinica dell’Università Ambrosiana. È membro della New York Academy of Sciences e dell’ American Association for the Advancement of Science. È autore di oltre 90 pubblicazioni su riviste internazionali. Collabora con Attivecomeprima fin dagli anni ‘80. Via Livigno, 3. 20158 Milano Tel. 02 688 96 47 Fax. 02 688 78 98 e-mail: segreteria@a ttive.org www.a ttive.org Associazione fondata nel 1973 a sostegno globale delle persone colpite dal cancro e dei loro famigliari Armonizzazione mente corpo attraverso la danza lunedì ore 15,30/16,30 A cura di: Nicoletta Buchal Laureata in Medicina e Chirurgia. Specializzata in Psicoterapia con indirizzo psicoanalitico. Diplomata in Terapia della Riabilitazione. Ha completato la Formazione quadriennale in Danzaterapia con Maria Fux. Svolge attività libero professionale con approccio mediato da tecniche di rilassamento, massaggio e respirazione per un sostegno riabilitativo psico-fisico, rivolto soprattutto a pazienti oncologici. Ha esperienza nell’ambito delle Cure Palliative ed è stata collaboratrice per molti anni dell’Hospice del Pio Albergo Trivulzio a Milano e del Reparto di Oncologia Medica dell’Ospedale San Carlo Borromeo di Milano. Dal 1996 collabora con Attivecomeprima. Via Livigno, 3. 20158 Milano Tel. 02 688 96 47 Fax. 02 688 78 98 e-mail: segreteria@a ttive.org www.a ttive.org Questa attività che ha le radici nella Danzaterapia di Maria Fux (danzatrice e coreografa argentina), ma che, di volta in volta è stata adattata, ai bisogni e alle potenzialità di chi sente il desiderio e la curiosità di esprimere la propria emotività e la propria creatività con il corpo, è un gruppo “aperto” che, non essendo basato sulla “bravura” ma sull’intensità dell’esperienza, consente l’inserimento di nuove persone in ogni momento o anche eventuali sospensioni momentanee. Con l’aiuto della musica, delle suggestioni, della fantasia e della creatività gestuale, gradualmente si verificano molti cambiamenti anche nelle persone più rigide e controllate, inibite e bloccate dalla convinzione di non poter esprimere mai con il corpo la propria emotività e i propri sentimenti. Tutto questo produce una trasformazione positiva che porta ad essere più aperti, più flessibili e consapevoli che ogni cambiamento nel nostro corpo produce un cambiamento profondo anche nella nostra mente e nel modo di pensare noi stessi e la vita. Associazione fondata nel 1973 a sostegno globale delle persone colpite dal cancro e dei loro famigliari Tecniche di Feldenkrais martedì ore 16/17 riservato a chi sta frequentando i gruppi di sostegno psicologico A cura di: Marina Negri Diplomatasi insegnante del Metodo Feldenkrais nella prima formazione europea (Parigi 84-88), proviene da un precedente diploma in Terapia della Riabilitazione conseguito nell’80 presso l’Ospedale San Carlo di Milano e da una specializzazione in Rieducazione Posturale Globale. La sua esperienza comprende una pratica di tredici anni presso il reparto di algie vertebrali della Fondazione Don Gnocchi e un’approfondita ricerca personale nel campo dell’analisi bioenergetica. Da circa vent’anni tiene corsi di gruppo e lezioni individuali in zona Porta Venezia e presso A.R.S.SUO.MO. di cui è socia fondatrice. Collabora con fisiatri, omeopati, agopuntori e psicoterapeuti. Nel 2005 ha completato la formazione nella cura dei disturbi da stress post traumatico (S.E.). Il metodo Feldenkrais usa il movimento corporeo per ottenere un miglioramento delle possibilità psico-neuromotorie della persona, lavorando sull’insieme delle relazioni tra scheletro, muscoli, sistema nervoso e ambiente. Consapevolezza attraverso il movimento. Nelle lezioni di gruppo si impara, attraverso l’esecuzione dei movimenti e l’attenzione alle proprie sensazioni, ad ampliare gradualmente la consapevolezza di sè e a migliorare la propria autoimmagine. Non viene proposto un modello corretto di esecuzione del gesto, ma piuttosto molteplici possibilità di movimento, permettendo al sistema nervoso di organizzarsi libero dai vincoli dell’abitudine. L’obiettivo é connettere la coscienza con gli strumenti che l’organismo possiede per gestire stress, dolori e ansia. L’enorme potenzialità del nostro sistema nervoso viene alla luce e consente di rispondere in modo sempre più adeguato e personale alle richieste che la realtà ci propone riducendo gli sforzi al minimo. I movimenti proposti sono semplici e originali e non richiedono nessuna preparazione fisica o psicologica. Via Livigno, 3. 20158 Milano Tel. 02 688 96 47 Fax. 02 688 78 98 e-mail: segreteria@a ttive.org www.a ttive.org Associazione fondata nel 1973 a sostegno globale delle persone colpite dal cancro e dei loro famigliari Tecniche di Hatha Yoga lunedì, giovedì ore 10/11, mercoledì ore 16/17 A cura di: Maria Grazia Unito Diplomata insegnante yoga di primo livello presso la Scuola di Yoga Terapeutico di Marina Lanza nel 2000, proviene da una precedente ricca esperienza lavorativa con bambini e adulti come terapeuta della psicomotricità (diplomata nel 1980 presso Istituto di Psicomotricità di Anne Marie Wille). Impegnata infatti sia nel campo della riabilitazione, in strutture pubbliche e private, sia in quello della formazione, rivolta agli insegnanti di asilo nido, scuola materna ed elementare nonché a studenti delle scuole magistrali. Ha appreso e utilizzato diverse tecniche di rilassamento e espressione corporea; approdata allo yoga come piacevole parentesi personale, trova in questa disciplina, la via privilegiata per acquisire armonia e benessere. Arricchisce quindi la sua formazione, dal 1992 in poi, con seminari di approfondimento sia teorico che pratico in scuole di yoga con differenti indirizzi. Inizia nel 1999 la sua collaborazione con Attivecomeprima. Via Livigno, 3. 20158 Milano Tel. 02 688 96 47 Fax. 02 688 78 98 e-mail: segreteria@a ttive.org www.a ttive.org Nell’insegnamento delle asane, posizioni dello Hatha Yoga, non ci interessa l’aspetto acrobatico della posizione, il suo riuscirci più o meno bene, ma mettere l’accento su altri aspetti del nostro essere, che sono coinvolti nell’esecuzione delle posizioni, quali l’attenzione, la concentrazione, la volontà e non ultima la respirazione che accompagna e guida al tempo stesso quest’esecuzione. Se le posizioni possono essere considerate l’ossatura dello yoga, la respirazione e la concentrazione ne costituiscono il cuore. Così quando assumiamo una posizione mantenendola quanto ci è comoda, sperimentiamo l’immobilità e i suoi benefici come la calma e il silenzio, due caratteristiche di cui spesso accusiamo la mancanza, assorbiti dai ritmi frenetici degli impegni quotidiani. Ecco allora che partendo da un esercizio fisico, di posizioni da assumere e di respirazioni da provare, arriviamo a stimolare l’energia vitale per armonizzare corpo e mente e arrivare a un benessere più generale, armonico, un benessere dell’anima: “Un semplice respiro jogico può aprire in noi le porte della calma, della forza, del dinamismo e della fiducia….” Associazione fondata nel 1973 a sostegno globale delle persone colpite dal cancro e dei loro famigliari Arte Terapia Mercoledì dalle 14.30/16.00 (incontri a cadenza quindicinale) A cura di: Mimma Della Cagnoletta Psicologa e psicoanalista, formatasi come arte terapeuta presso il Pratt Institute di New York, si occupa di arte terapia da 30 anni. Formatrice e supervisore clinico presso diversi servizi di Neuropsichiatria, è docente di Arte Terapia nel Programma di formazione in arte e danza movimento terapia e nell’Istituto di psicoterapia espressiva di Art Therapy italiana e nel corso di laurea in Tecnica della riabilitazione psichiatrica della facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Milano. Collabora con Attivecomeprima dal 1984. Gli incontri di arte terapia prevedono l’uso di materiali e tecniche artistiche per promuovere tre processi, quello dell’espressione, quello della comunicazione e quello dell’attivazione. Ognuno di essi è fondamentale per l’essere umano. Sappiamo tutti che esprimere il proprio stato emotivo è utile per rafforzare le risposte adattive del sistema immunitario, ma a volte è molto difficile farlo a livello verbale,mentre attraverso l’espressione non verbale, colori e forme possono veicolare un affetto particolarmente difficile da far emergere, riconoscere , nominare . Poichè l’essere umano si sviluppa in un mondo relazionale, il processo della comunicazione aiuta a crescere e modificarsi, non solo per il bambino che si sviluppa, ma costantemente, nella vita di ogni adulto. La comunicazione in arte terapia avviene attraverso scambi verbali, ovvero i commenti al proprio lavoro e all’opera dell’altro, ma anche e soprattutto attraverso quelli non verbali o di gioco, facilitati da tecniche specifiche. L’attivazione, ultimo processo implicato nell’arte terapia, si contrappone all’impossibilità di essere o di agire, che a volte costringe il soggetto all’immobilità: il fare è una dimensione vitale, e le mani con cui si disegna, manipola, taglia e incolla, sono strumenti preziosi per il contatto con il mondo. Non occorre essere dotati artisticamente per poter partecipare, ma solo essere curiosi e aver voglia di usare pennelli pastelli matite carte cartoni cartoncini colorati ed ogni altro materiale di riciclo che piace per la sua forma,il suo colore o la sua tessitura. Gli incontri avvengono ogni 15 giorni, da febbraio a maggio,il mercoledì dalle 14.30 alle 16.00, per la durata di un’ora e mezza. Via Livigno, 3. 20158 Milano Tel. 02 688 96 47 Fax. 02 688 78 98 e-mail: segreteria@a ttive.org www.a ttive.org Associazione fondata nel 1973 a sostegno globale delle persone colpite dal cancro e dei loro famigliari La mente intuitiva giovedì ore 14/17,30 A cura di: Vittorio Prina Designer e docente di processi intuitivi. Da vent’anni si occupa dello sviluppo delle potenzialità e risorse dell’individuo. Ideatore di un percorso psicocorporeo che consente di individuare nuove soluzioni, risposte e idee attraverso l’attivazione consapevole e sistematica del processo intuitivo. Dal 1994 ad Attivecomeprima, ha strutturato un programma per aiutare a sviluppare il benessere per le persone colpite dal cancro. Chiamato dall’ospedale San Raffaele di Milano ha tenuto corsi di formazione per lo sviluppo della consapevolezza dell’“Essere”. Membro del Type Directors Club di New York. Vincitore del 8th Annual Exibition of Calligraphy and Lettering in the Graphic Arts di New York. Presente alla 13a e 14a Biennale d’Arte Grafica di Brno. Da trent’anni è docente nelle migliori scuole e istituti di design italiani. Suoi lavori sono stati esposti a: Milano, Parigi, New York, Los Angeles, Toronto e pubblicati sui più autorevoli annuals e libri nazionali e internazionali di grafica e design. Via Livigno, 3. 20158 Milano Tel. 02 688 96 47 Fax. 02 688 78 98 e-mail: segreteria@a ttive.org www.a ttive.org Ci sono momenti nella vita di un individuo che sembrano essere speciali. Sono brevi e intensi periodi di tempo dove i pensieri, le idee e le scelte sembrano fondersi gli uni con le altre, assumendo un significato e una forza mai espressi fino a quel momento. È uno stato particolare che spesso si manifesta improvvisamente e senza apparente motivo. Quando questo accade le percezioni sembrano amplificate e lo stato di coscienza si espande. La persona vive un senso di appagamento totale e si sente come trasportata in una dimensione nuova e vivificante, dove tutto è chiaro, tutto trova un senso. Sono momenti di rara e intensificata consapevolezza. Stiamo parlando di quell’esperienza nota con il nome di “intuizione”. L’intuizione è la risposta ottimale a un preciso bisogno o necessità e si manifesta in presenza di un certo numero di condizioni favorevoli, solitamente sotto forma di immagine mentale. Prendere coscienza delle proprie facoltà psico/cognitive, la capacità di disidentificazione da ruoli o situazioni a forte componente emotiva, il controllo dei processi immaginifici o l’abbassamento intenzionale dei ritmi d’onda sono solo alcuni dei punti fondamentali che vengono trattati durante questo percorso. Il corso lavora sostanzialmente su due macro aree: 1)Acquisire consapevolezza dei modelli comportamentali che vengono adottati al presentarsi di fatti e situazioni. 2)Prendere coscienza e successivamente utilizzarle in forma autonoma, di tutte quelle specifiche dinamiche mentali necessarie per il proprio equilibrio e benessere. Corso base. Numero cinque / sei incontri di gruppo a cadenza settimanale della durata media di tre ore circa, più un incontro individuale con ciascun partecipante della durata di un’ora circa. Corso avanzato. Numero otto incontri di gruppo a cadenza settimanale della durata di un’ora e mezza / due ore ciascuno. Associazione fondata nel 1973 a sostegno globale delle persone colpite dal cancro e dei loro famigliari Tecniche di rilassamento e di immaginazione guidata Gruppo aperto, rivolto alle persone che hanno completato il percorso nei gruppi di sostegno psicologico martedì dalle ore 11,00 alle 12,00 A cura di: Paola Bertolotti Psicologa e psicoterapeuta, lavora a Brescia come libera professionista in clinica e psicoterapia individuale e di gruppo. Socio dell’Aidap, associazione per i Disturbi Alimentari di Verona. Autrice di pubblicazioni relative alla psiconcologia. Ha costruito e definito metodologie di lavoro trasmissibili di conduzione dei Gruppi di Sostegno psicologico per donne colpite dal cancro ed è corresponsabile delle attività di Ricerca e Formazione dell’Associazione. Vice direttore della rivista Attive. Collabora con Attivecomeprima dal 1991. Via Livigno, 3. 20158 Milano Tel. 02 688 96 47 Fax. 02 688 78 98 e-mail: segreteria@a ttive.org www.a ttive.org L’attenzione che Attivecomeprima pone da sempre ai bisogni delle persone che vivono l’esperienza del cancro, porta a pensare a strumenti sempre più efficaci e specifici per garantire un sostegno psicologico articolato durante tutto il percorso di malattia. L’obiettivo è quello di riattivare quante più possibili risorse personali, fisiche ed emotive per consentire il passaggio dalla sensazione di vulnerabilità e di incertezza, derivata dall’impossibilità di contenere dentro di sé l’esperienza dolorosa della malattia e delle sue incognite, alla possibilità di farla propria, di elaborarla e di trovare un senso personale ed evolutivo all’esperienza. E questo indipendentemente da quanto potrà accadere e dalle condizioni fisiche del momento. Riservato a chi, dopo aver concluso il percorso nei gruppi di Sostegno Psicologico, desidera apprendere una straordinaria tecnica psico-corporea, ispirata al Training Autogeno di Schulz, finalizzata a promuovere : - una maggiore armonia e tranquillità d’animo - una riduzione dell’ansia - uno scioglimento delle tensioni - la capacità di gestire meglio le proprie emozioni in situazioni critiche - un approccio più pacifico verso la vita e le sue complicate esperienze. Associazione fondata nel 1973 a sostegno globale delle persone colpite dal cancro e dei loro famigliari Il Coro martedì ore 16,15/17,30 A cura di: Arsene Duevi musicista, compositore Bassista, chitarrista, direttore di coro e cantante. È laureato in Sociologia all’università di Lomè (Togo). Etnomusicologo: ha condotto una minuziosa ricerca sui ritmi e canti dell’Africa occidentale. È stato direttore del coro della Cathédrale de Lomé fino alla sua partenza per l’Italia nel novembre 2002. Ha collaborato ai progetti Musicisti di Scuola. La sua composizione Profumo di Agbaza è stata eseguita in prima assoluta presso la Sala Verdi del Conservatorio di Milano, il 10 maggio 2003 e da allora ha collaborato a importanti produzioni musicali sino al suo debutto nazionale per la Rai Radio 3 e come compositore cantante al Festival Mito. www.myspace.com/arsene2y Via Livigno, 3. 20158 Milano Tel. 02 688 96 47 Fax. 02 688 78 98 e-mail: segreteria@a ttive.org www.a ttive.org Nel coro (aperto a donne e uomini) si insegna a cantare e anche a capire se stessi, attraverso il canto e le parole della saggezza africana. Si canta in italiano e in ewè (una delle tante lingue del Togo) utilizzando un repertorio totalmente originale di pezzi composti appositamente. Si canta una musica coinvolgente, originale e di estrema forza emotiva. Le strade della vita vanno percorse “Blewu”, ossia con calma, dice il testo di una canzone, ed è anche questo lo spirito con cui Attive propone l’attività del coro: uno strumento per allargare lo spazio interiore e godere di un’esperienza di piacere e di apertura alla vita. Associazione fondata nel 1973 a sostegno globale delle persone colpite dal cancro e dei loro famigliari “La forza e il sorriso” per migliorare la valorizzazione di sé attraverso il trucco lunedì ore 14,30/17 A cura di: Esperte di estetica del viso del Progetto Unipro “La forza e il sorriso” dal programma internazionale Look Good… Feel Better La forza e il sorriso è un programma completamente gratuito dedicato a donne sottoposte ai trattamenti oncologici. Lo scopo è di aiutarle a migliorare il proprio aspetto fisico durante e dopo le cure. Offre informazioni, idee e consigli pratici per meglio fronteggiare gli effetti secondari dei trattamenti: aver cura della pelle, truccarsi per riconquistare benessere e autostima. Il servizio offerto prevede un incontro di gruppo in un’atmosfera informale e piacevole sotto la guida di esperti competenti e sensibili, per imparare in poche ore il make-up giusto o per provare nuovi trattamenti di bellezza viso e corpo. A chi partecipa verrà regalato un kit di bellezza per continuare a casa quanto appreso. (www.laforzaeilsorriso.it) Via Livigno, 3. 20158 Milano Tel. 02 688 96 47 Fax. 02 688 78 98 e-mail: segreteria@a ttive.org www.a ttive.org Associazione fondata nel 1973 a sostegno globale delle persone colpite dal cancro e dei loro famigliari “Il tesoro nascosto” incontro riservato ad aspiranti collaboratori e fiduciarie*: il primo mercoledì del mese ore 15/17,30 A cura di: È un momento ufficiale di aggregazione con due finalità: Ada Burrone • una formativa che si esplica attraverso un confronto guidato e ragionato su specifiche tematiche inerenti il lavoro; È nata a Fabbrica Curone (AL) il 26 aprile 1933; si è sposata a 20 anni, ha avuto un figlio (Maurizio Dall’Osso) e all’età di 36 anni è stata operata per cancro al seno. Ha fondato nel 1973 l’Associazione Attivecomeprima, grazie all’appoggio del suo chirurgo Pietro Bucalossi (allora Direttore dell’Istituto Tumori di Milano), con lo scopo di migliorare la qualità della vita delle persone colpite dal cancro, attraverso un sostegno umano, psicologico e medico. È autrice di testi per la conduzione dei gruppi di sostegno psicologico. È pubblicista e Direttore della Rivista ATTIVE. Tra i suoi scritti: “La terapia degli affetti” con Franco Fornari ed. Attivecomeprima, “Il gusto di vivere” con Gianni Maccarini ed. Oscar guide Mondadori, “M’amo non m’amo” (in italiano e in inglese) ed. Pixel, “La forza di vivere” ed. Attivecomeprima, “La danza della vita” ed. FrancoAngeli. Tra i premi e riconoscimenti ricevuti: Cavaliere dell’Ordine “Al Merito della Repubblica Italiana” (1977) Riconoscimento Internazionale S. Rita da Cascia (1998) Premio speciale Marisa Bellisario (2005) Premio FAVO “cedro d’oro” terza giornata del volontariato (2008) Medaglia d’Oro di Benemerenza Civica del Comune di Milano (Ambrogino 2009) • una culturale che si realizza attraverso la proposta di incontri/dialogo con personaggi della cultura e della scienza. * È fiduciaria la donna che, dopo aver vissuto direttamente l’esperienza del cancro, ha sentito la necessità di fare un lavoro su se stessa ed ha iniziato in Associazione un percorso interiore nei gruppi di sostegno psicologico. È colei che, al termine del proprio percorso, ha dimostrato la capacità di aver elaborato gli aspetti più drammatici dell’esperienza e di averli trasformati in un rinnovato benessere (miglioramento ottimale del suo equilibrio generale). Ottenuta l’adeguata formazione, da uno psicologo e da una fiduciaria già esperta, la sua funzione primaria è quella di offrire un’identificazione positiva a chi cerca fiducia in se stessa e speranza nella vita. In relazione alle sue specifiche caratteristiche personali potrà svolgere una o più delle seguenti funzioni: - accogliere, ascoltare ed informare le persone che vengono a conoscere l’associazione; rappresentare Attivecomeprima all’interno degli ospedali a contatto con pazienti e personale sanitario; - collaborare per la realizzazione di eventi interni o esterni all’associazione; affiancare gli psicologi nella conduzione dei gruppi di sostegno. Via Livigno, 3. 20158 Milano Tel. 02 688 96 47 Fax. 02 688 78 98 e-mail: segreteria@a ttive.org www.a ttive.org Associazione fondata nel 1973 a sostegno globale delle persone colpite dal cancro e dei loro famigliari