N.1- ANNO 2012-
EDITORIALE
“LUNGO IL FIUME TRA GLI ALBERI”
Questo è il titolo di un nuovo progetto, o meglio, una
nuova esperienza vissuta da un gruppo di anziani di Casa
Mozzetti che ha avuto inizio nel mese di Gennaio. Si è
sviluppata attraverso 7
incontri nei mesi di
Febbraio e Marzo e
prevede un momento
conclusivo nel mese di
Maggio.
L’idea di quest’attività
nasce da una proposta
dell’Associazione di
volontariato
“Amici
Parco Bolda” Onlus e dell’Università delle Tre Età di S.
Lucia di Piave alla nostra Casa di Soggiorno.
Tra gli obiettivi vi è stato certamente quello di rievocare
emozioni e sentimenti derivanti dal ricordo di aneddoti e
storie di vita vissuta in prossimità dei fiumi delle nostre
zone.
Si è voluto favorire la narrazione di racconti della vita
rurale di un tempo per dar modo all’anziano di sentirsi
ancora parte del proprio territorio. Insieme agli ospiti si
sono osservati anche molti cambiamenti avvenuti
localmente negli ultimi decenni dovuti all’intervento
dell’uomo.
Durante questa attività ci si è soffermati ad osservare le
risorse naturali del nostro territorio come ad esempio: il
fiume Piave ed il percorso che compie prima di arrivare al
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mare o il Magredo e la sua
importanza per la salvaguardia
dell’ambiente e, ancora, la
popolazione dei pesci presenti
nei corsi d’acqua locali.
Questi ed altri argomenti sono
stati affrontati grazie al
prezioso
contributo
di
conoscenze del maestro Fausto
Pozzobon,
esperto
ambientalista del Circolo
“Legambiente”.
Fausto
sottolinea che grazie al contributo offerto dagli ospiti è
stata recuperata la memoria storica del territorio che
passa attraverso la valorizzazione dell’antica lingua
parlata.
Un altro relatore, il sig. Vladimiro Piai dell’Associazione
“I Lucci”, istruttore federale di pesca sportiva, esperto di
pesci e mondo fluviale. Dato l’interesse dei presenti verso
questo
argomento si è
deciso
di
aggiungere una
lezione
consentendo una
riflessione sui
comportamenti
dell’uomo non
sempre rispettosi
dell’ambiente.
E’ grazie a
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Fausto, Vladimiro ed alla Sig.ra Marisa che gli anziani di
Casa Mozzetti hanno potuto rispolverare ricordi di
abitudini passate come… andar a far la lissia intel
fos…se avèa i nostri posti par indenociarse e se usèa el
lavadòr che el fermèa l’acqua e el protegèa la panza….
O ancora hanno potuto riconoscere alcuni dei
cambiamenti avvenuti nel territorio circostante: i tosàt i
andèa a far el bagno in tel Mesch… la era cussì limpida
l’acqua…Anca in tel Montegan i fasèa el bagno ma sol i
omeni, noialtre femene se se lavèa in te la mastela dentro
in stala parchè l’era caldo l’unico posto caldo.
In tel Montegan i pescava el
Marsorìn ma adès lè sol che
pantegane…
E’ stato divertente rievocare
anche il significato di alcuni
vocaboli e modi di dire, certo
difficili da ascoltare ai giorni
nostri. Chi di voi sa che “i venc”
sono i rametti di giunco che, una
volta messi a bagno e tolto il
rivestimento esterno, venivano
utilizzati per costruire cesti di
ogni tipo e poi rivenduti nei
mercati?!
E non stupitevi se vi capita di sentire un anziano che
racconta di essere andato, un tempo, a ciapàr Squai in tel
Piave! I cosiddetti Squai sono i Cavedani che, insieme ad
altri pesci come le Trote Marmorate o gli Storioni, sono a
rischio di estinzione e, per i quali, si sta tentando il
ripopolamento nei fiumi Sile e Piave.
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Durante ogni interessantissimo incontro è stato riservato
del tempo per la narrazione di storie e leggende locali
legate alla vita e all’importanza dell’acqua; a tal
proposito, non ci resta che ringraziare la sig.ra Marisa
Peruzza, responsabile dell’intero progetto, che ha curato,
con professionalità e sensibilità, la parte relativa alla
letteratura locale.
Ci dice Marisa: una delle attività didattiche che ha
permesso di entrare in relazione con gli ospiti è stata la
lettura di alcune vecchie poesie in dialetto trevigiano,
insieme ad alcuni racconti tratti dal libro “Fiabe e
leggende del Piave” e “Poca tera e tanti sas”; è stato un
viaggio entusiasmante nella memoria di tanti ospiti che
hanno rivangato ricordi di gioventù…sono riaffiorate
memorie lontane e soprattutto è stato dato valore alle
loro esperienze….ma ciò che più conta per noi è aver
considerato l’importanza dell’ANZIANO come risorsa
della comunità, persona ricca di un bagaglio di
conoscenze ed esperienze da condividere e meritevole di
grande rispetto.
A ciò non ci resta che aggiungere un grande abbraccio da
tutti gli anziani ed un arrivederci al 21 Maggio, data
dell’incontro finale nel giardino di Casa Mozzetti!
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…FESTiVITA’ E RICORRENZE
TRA SACRO E PROFANO…
Mercoledì 21 marzo: 1° giorno di primavera
I fiori della primavera sono i sogni dell'inverno raccontati,
la mattina, al tavolo degli angeli...
Khalil Gibran
Primo fine settimana di marzo: Millenaria
Fiera primaverile di Godega.
“Do dì de festa che tuti, boce e grandi, i
spetea come ‘n racol, i jera quei de la
sagra de Vodhega…la jera na roba
proprio granda che i conosea
dapartut…la ‘vea tante jostre e
stravèder. I tosàt i la spetea anca par
n’altra rason, che la stea tuta in quel che ‘l disea al
proverbio: “se te vol ‘na tosa par tuta l’istà pagheghe i
fighi al primo marcà”, e quel de Vodhega al jera proprio
al primo, co tanta dhoventù che scuminthiea a ociar inte
l’ort…”.
(tratto dal libro: “Riverisco Sior Paron” – Mario Meneghetti)
La sagra de Vodhega le la pì granda, le tanta confusion,
tante robe par i contadini…quanti tosàt e tose a spasso!
Me ricorde le giostre che le fea el giro, quelle co tute le
careghe, co le cadene…ieeh come che le girèa! Laura M.
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Quela de Godega i la conosse tutti!
Liliana Z.
Mi me ricorde la Sagra de Albina, le giostre che girèa, ad
esempio quele co i cavalìn o quele a cadène, le girèa
parchè le era tirade da un mus. Na volta son salìda su co
me zia e al mus el girèa atorno; se paghèa diese schei.
M.Carmela C.
Mi andèe a la Sagra de a Madonna del Rosario de
Cappella Maggiore, no la perdèe mai! Na volta a la pesca
ho vinto do putìne, i era tutti che me domandèa se ghe le
regaè!
A San Martin de Colle i fea el porzhèl de S.Antonio…na
volta el me ha corèst drio fin davanti la porta de la cusina
e me mama la ghe ha dat minestra e pan; quel che ghe
piasèa pi de tut l’era el pan, e dopo le ndà via…
Carmela S.
Un anno el porzhel de Tezze le rivà a pesàr do quintài e
trenta! Ogni fameia la ghe dea da magnar e nesun el ghe
fea del mal. Co l’era ora i lo metèa a la pesca, l’era la
pesca che i fea par S.Antonio Abate , il 17 di gennaio, no
quel da Padova!
Liliana Z.
Domenica 25 marzo
V di Quaresima: Annunciazione
del Signore
Il 25 Marzo,come ogni anno in questa
data, si celebra l’Annunciazione, ovvero
l'annuncio del concepimento e della
nascita di Gesù, che viene fatto a sua
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madre Maria (per il Vangelo secondo Luca) e a suo padre
Giuseppe dall'arcangelo Gabriele (per il Vangelo secondo
Matteo).
Ultimo fine settimana di marzo: Antica fiera
della Madonna di marzo (Motta di Livenza)
“Secondo l’uso l’antica fiera si rinnova nell’ultimo fine
settimana del mese con riti religiosi, molte feste,
appuntamenti musicali e d’intrattenimento, giochi
popolari e molte bancarelle con dolciumi, prodotti tipici,
vini e liquori, piante e fiori per casa e giardino.”
(Tratto dal libro: “Guida a sagre mercatini e feste popolari”)
Noialtri se andèa a Motta, par la Madonna de marzo co
devoziòn. Se andèa col pullman e dopo se andèa anca a la
sagra.
Teresa R.
Domenica 1° aprile
Domenica
delle
Palme
La domenica precedente la
Pasqua è la Domenica delle
Palme: si benedicono le
palme ed i ramoscelli d'ulivo,
in ricordo dell'entrata di Gesù
a Gerusalemme, tra la folla
che agitava rami di palme in
suo onore.
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Domenica 8 aprile: Pasqua di Resurrezione
La Pasqua, nel trascorrere del tempo, si è arricchita di
rituali ed usanze, di origine religiosa e non.
In particolare, l'usanza di regalarsi uova di pasqua risale a
riti antichissimi: già gli antichi Persiani e i Greci si
regalavano uova in primavera, come
simbolo di risveglio della Natura.
L'usanza è poi stata mantenuta anche
dagli ebrei, che a Pasqua mangiavano
uova in segno di rinascita, mentre
l'agnello ricorda il sacrificio fatto
dagli Ebrei a Mosè prima di partire
per l'Egitto. Oltre all'uovo di Pasqua,
che contiene sempre una sorpresa
all'interno, i cristiani si scambiano anche gli auguri di
Buona Pasqua.
Lunedì 9 aprile: Lunedì dell’Angelo
La righèa de
de Vittorio
Il lunedì di Pasquetta
gli
abitanti
di
Vittorio Veneto, in
competizione
con
quelli dei comuni
limitrofi si sfidano
nel
gioco
della
Righea. Grandi e
piccini
sono
impegnati dal lunedì
al sabato santo a costruire enormi catini in argilla nei
quali si faranno rotolare uova sode variamente dipinte.
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La righea perfetta è quella che produce la traiettoria
dell’uovo con ampie curve circolari…”
(Tratto dal libro: “Guida a sagre mercatini e feste popolari”)
Mercoledì 25 aprile:
San Marco Evangelista Chi era
Marco Evangelista?
La figura dell’evangelista Marco, è
conosciuta soltanto da quanto
riferiscono gli Atti degli Apostoli e
alcune lettere di s. Pietro e s. Paolo;
non fu certamente un discepolo del
Signore e probabilmente non lo
conobbe neppure, anche se qualche studioso lo identifica
con il ragazzo, che secondo il Vangelo di Marco, seguì
Gesù dopo l’arresto nell’orto del Getsemani, avvolto in un
lenzuolo. I soldati cercarono di afferrarlo ed egli sfuggì
nudo, lasciando il lenzuolo nelle loro mani.
Quel ragazzo era Marco, figlio della vedova benestante
Maria, che metteva a disposizione del Maestro la sua casa
in Gerusalemme e l’annesso orto degli ulivi.
Nella grande sala della loro casa, inoltre, fu consumata
l’Ultima Cena e lì si radunavano gli apostoli dopo la
Passione e fino alla Pentecoste. Quello che è certo è che
fu uno dei primi battezzati da Pietro, che frequentava
assiduamente la sua casa e infatti Pietro lo chiamava in
senso spirituale “mio figlio”.
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Mercoledì 25 aprile: Festa della Liberazione
“Il giorno 25 aprile c’è festa grande a Venezia in onore
del Santo Patrono. All’epoca della Repubblica in questo
giorno al Doge era servito un pranzo speciale
preparato con tutte le primizie di stagione. A
quel tempo risale l’usanza di consumare in
questo giorno una porzione abbondante, tanto
quanto quella che un tempo consumavano i
carrettieri, di “risi e bisi”, in altre parole la
minestra di riso con i piselli freschi. La
tradizione non prescrive per pranzo nessun altro
piatto”
(Tratto dal libro: “Guida a sagre mercatini e feste popolari” )
Quarto fine sett aprile:
Mostra del Vino Torchiato di Fregona
“Appuntamento primaverile con il
vino Torchiato, vino passito
affascinante e di alta qualità…è
composto
da
uve
Verdisio,
Prosecco e Boschera…le uve
raccolte in autunno subiscono il
naturale appassimento per 6 mesi,
dopo di che si ottiene il vino che
sarà stagionato per più di 12 mesi
prima di essere messo in
commercio…”
(Tratto dal libro: “Guida a sagre, mercatini e feste popolari” )
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8 maggio: Festa della mamma
Cogliamo questa bellissima occasione per fare uno
splendido augurio alle nostre neomamme…
Auguri a Concetta, Vanessa ed Annamaria!!!
…Ma tanti auguri a tutte le mamme… a loro dedichiamo
il testo di una canzone..vediamo se la ricordate..
…MAMMA SON TANTO FELICE
PERCHE’ RITORNO DA TE;
LA MIA CANZONE TI DICE,
CHE E’ IL PIU’ BEL GIORNO PER ME!
MAMMA, SON TANTO FELICE,
V+IVER LONTANO PERCHE’?
MA+MMA, SOLO PER TE LA MIA CANZONE
VOLA!
MAMMA, SARAI CON ME, TU NON SARAI PIU’
SOLA!
QUANTO TI VOGLIO BENE!
QUESTE PAROLE D’AMORE
CHE TI SOSPIRA IL MIO CUORE
FORSE NON S’USANO PIU’…
MAMMA, MA LA CANZONE MIA PIU’ BELLA SEI
TU!!
SEI TU LA VITA
E PER LA VITA NON TI LASCIO MAI PIU’!!
SENTO LA MANO TUA STANCA,
CERCA I MIEI RICCIOLI D’OR.
SENTO… E LA VOCE TI MANCA,
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LA NINNA NANNA D’ALLOR.
OGGI LA TESTA TUA BIANCA,
IO VOGLIO STRINGER AL CUOR.
QUANTO TI VOGLIO BENE!
QUESTE PAROLE D’AMORE
CHE TI SOSPIRA IL MIO CUORE
FORSE NON S’USANO PIU’
MAMMA MA LA CANZONE MIA PIU’ BELLA SEI
TU!!
SEI TU LA VITA
E PER LA VITA NON TI LASCIO MAI
PIU’!!MAMMA..MAMMAAAAAAAAA!!
3° e 4° fine settimana di maggio: Festa
Festa delle
delle
rane di S. Lucia
“Nel terzo e quarto fine settimana del
mese, in appositi stand si possono
gustare piatti a base di rana, l’anfibio
di primavera, preludio al Palio delle
contrade…”
Tratto dal libro: “Guida a sagre, mercatini
e feste popolari”
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LE NOSTRE CENTENARIE
Casa Mozzetti anche quest’anno rinnova l’appuntamento
con le ultracentenarie…
…Ebbene sì anche il 2012 è iniziato in modo
scoppiettante con la nostra veterana Maria Teresa
Corrocher che è arrivata a quota 104… Un traguardo
importantissimo in particolar modo quest’anno, perché
quest’età non era mai stata raggiunta, nella storia
dell’Ente, da nessuna ospite!!!
Circondata dal caloroso affetto dei propri famigliari, dei
parenti, del personale e delle autorità, la Sig.ra si è
presentata al 104° appuntamento in splendida forma; lei
stessa si è emozionata nel vedere tutti riuniti per
festeggiarla. Quest’anno, in particolare, è risultato molto
commovente l’intervento di Don Noè, parroco di Sarano,
che si è premurato di trovare e riportare interamente,
l’atto di nascita e di Matrimonio dell’ospite; notizie che la
signora riferisce ancora con estrema precisione. Che
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dire….oramai per Maria Teresa non ci sono più
parole…..ancora infiniti COMPLIMENTI e a questo
punto rinnoviamo l’appuntamento per il prossimo
anno!!!!!
…E NON FINISCE QUI…
Sabato 7 aprile ricorre il 101°
Compleanno
di
Elisa
Mazzer….che tempra forte
hanno queste Donne!!!!
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…VECCHI PROGETTI
PROSEGUONO…
“MI RICORDO CHE”
“… Un fragoroso colpo d’arma da fuoco invita sposi,
invitati e partecipanti al corteo ad entrare in chiesa per
l’imminente celebrazione della cerimonia delle nozze.
Dopo la celebrazione del matrimonio… gli sposi e il
seguito raggiungono il ristorante per il grandioso pranzo
di nozze…”
Tratto da: “Guida a sagre, mercatini e feste…”
Durante uno degli incontri del lunedì pomeriggio
l’educatrice ha letto questo capitolo del libro sopracitato
ed ha stuzzicato subito nelle ospiti partecipanti la voglia
di raccontare quel momento importante della loro vita. In
particolare, le testimonianze che seguono rappresentano
appieno il Matrimonio contadino di un tempo…
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Antonia
Me son sposàda a 22 anni. No se vedèa l’ora de ‘ndar
fora de casa, de ‘ndar fora dei piè dei veci. No l’era come
adès che i ciàpa, i và in ferie….
Quela volta el me ha domandà prima a mi (vutu che el
ghe domande a chi po’!!)
Se sen sposàdi in gennaio parchè no l’era tanti lavori da
far fora…
Se ven sposà in te la cèsa de Negrisia, Ponte di Piave.
Dopo la cerimonia sèn ‘ndati co i cavài a Motta de
Livenza, a la Basilica, in occasion de la festa de a
Madonna.
Aven
fat
al
pranzo ma no me
ricorde
tante
robe del pranzo.
Quèe do tre
palanche
che
avèe ciapà a far
crosette da e
suore
(punto
croce) me ha tocà spenderli tutti in tel matrimonio.
Dopo sposada son andata a star da me suocera, l’era ela
sola, ma sen sempre andade d’accordo. L’era brava.
M.Carmela
Avèe 23 anni. L’era tre anni che se era morosi. In te la
fameia de me futuro marito i era 12 fradei, i avea tera
soa…sì, i stea ben par quela!
Aven fat la messa alle 10 de matina, se era partìdi da la
casa de la sposa. Tuti i parenti, prima della cerimonia i
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se trovea a casa del sposo o de la sposa e dopo i andea a
messa.
Noialtri aven fatto el pranzo in casa e se era pì de 50
persone. Se avea femene brave che savèa cusinàr ben e
par tante persone. Se comincèa co l’antipasto, le
minestrine col brodo de galina e anca de bestia, poi
l’arrosto de vitello, le femene le savèa farlo cussì ben che
no so! Se ghe metèa tutta la giornada par magnar.
Par le nozze se andèa in prestito de i piatti da le fameie
visìne. Ghe n’era mesi prima de lavoro par un
matrimonio.
Quande che se era invitadi a un matrimonio i tosatèi i
restèa a casa , i era massa…no le come adès che ghe né
un par fameia.
Laura
Le stat un bel
matrimonio, avèe
26 anni, lu el
ghen’avea 28. Se
sen sposadi a Corbanese. Se era in 30 in fameia. Se
lavorèa tutti i camp e se avèa tera nostra. Renato, quea
volta, el ghe ha chiesto prima ai soi, dopo ai me genitori
e dopo el meha domandà a mi se ere contenta de
sposarlo.
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Se ven sposà de sabato, dopo sen andadi a cior
l’aperitivo, dopo al pranzo a casa mea e dopo el pranzo a
casa del marito. L’era vanzada tanta roba.
Me cugnada la me disèa che se i avèa spendesti tutti e che
no ghen’ere pi par el viaio de nozze. L’era tut un pranzo e
cena de longo (tutta la giornata).
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…VECCHI PROGETTI
PROSEGUONO…
LA PET TERAPY!!!
Ancora grandi successi per la Pet Terapy, giunta nella sua
seconda Edizione a Casa Mozzetti. Così come per l’anno
2010 il settore educativo, psicologico e fisioterapico
hanno collaborato, sotto l’attenta guida della Dott.ssa
Carraro Alessandra, per la buona riuscita di questo
intervento riabilitativo.
Scendendo nei dettagli si sono sviluppati 9 incontri della
durata di un’ora ciascuno, in cui 9 ospiti sono stati
avvicinati ai cani, indirizzati sapientemente dalla Dott.ssa
Carraro e dalla Tirocinante Elisa Sonego.
Le due affettuose e giocherellone compagne di viaggio
dei nostri ospiti, sono state:
Bolla
e
Dora
20
Ed ecco a voi il gruppo Pet Terapy 2011-2012
…Non finisce qui… Fonti sicure infatti,
riferiscono che l’autunno 2012 vedrà un ritorno
delle nostre fantastiche amiche
a quattro zampe…
Arrivederci a settembre!!!!
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…VECCHI PROGETTI
PROSEGUONO…
IL PROGETTO SCUOLA!!!
Scoppiettante inizio, anche in questo 2012, per il gruppo
di anziani e ragazzi coinvolti nel Progetto “Costruiamo
un’orto”… ma soprattutto tante novità!!!
Avete visto che grande è il nostro orto? Quest’edizione
vede il nostro piccolo appezzamento trasformarsi ed
adattarsi alle esigenze di chi, come i nostri nonni, come
dicono loro “nol riese pi a sgobarse”; anche per questo
Casa Mozzetti ha trovato una soluzione. Quest’inverno il
nostro manutentore aiutato da Enrico e dal mitico nonno
Nino, hanno predisposto un VASCONE: ovvero un
recipiente rialzato per permettere agli ospiti di lavorare la
terra all’altezza di una sedia o carrozzina. Questo
ampliamento ha permesso anche di piantare alcune
Piantine Aromatiche: Timo, Origano, Menta e Erba
cipollina.
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Dunque quest’anno oltre al trionfo di colori potremmo
anche apprezzare l’insieme di profumi che queste piantine
emanano!!!
Non è tutto perché quest’edizione vede scendere in campo
un nuovo protagonista, il guardiano del nostro Orticello.
Si chiama “MOZZI” ed è una creazione dei bambini che
partecipano al progetto. E’ stato creato, infatti a scuola
grazie alle indicazioni fornite dalle insegnanti ed è molto
simpatico…Guardate un po’…
Vi presentiamo Mozzi…
23
ANTICIPAZIONI…
IL PROGETTO CLOWN
Casa Mozzetti non si stanca mai di stupirvi….
A partire da sabato 10 marzo Casa Mozzetti ha visto la
presenza di una nuova Associazione: la VIP Venezia
Onlus. Ebbene sì questi volontari ci raggiungono
direttamente da San Donà e vengono qui con l’obiettivo
di…………FARVI SORRIDERE!!!!
Tale collaborazione che avrà inizio nel mese di Novembre
ha visto svolgersi, sabato 10 Marzo, un primo incontro in
cui, i volontari, vestiti da clown, hanno portato il sorriso
attraverso dei piccoli sk etch, delle piccole battute, dei
giochetti…. Uno ad uno a tutti gli ospiti dell’Ente. Se
siete curiosi mi raccomando non mancate di leggere la
nostra locandina degli appuntamenti mensili…dove sono
indicati tutti gli incontri con questi simpatici CLOWN!!
Nel frattempo ecco a voi i protagonisti di questa nuova
avventura:
GASOSA,
TEGUINA,
GIOVEDì,
BRINA,
PIERO PIPETTA,
PATATO
E SU PER GIU’!!!!!
24
LE NOSTRE USCITE
Anche quest’anno le Educatrici guideranno gli ospiti alla
scoperta di luoghi mai visti, alla scoperta di gusti che solo
poche volte avete potuto assaporare, alla conoscenza di
storie mai sentite o spesso dimenticate….non
preoccupatevi la memoria la perdono anche i giovani non
solo gli anziani!!!
USCITA IN PIZZERIA
Come ogni anno anche in questi primi mesi del
2012 si è organizzata l’Uscita presso la Pizzeria da Mauro
a Codognè….per alcuni di voi questa gita potrà risultare
noiosa…ma se foste stati presenti vi sareste resi conto di
quanto ci siamo divertiti e soprattutto del clima d’ilarità e
serenità che si è creato…
Ogni volta che viene proposta quest’uscita i nostri anziani
sono molto entusiasti….quest’anno, poi, a tenere banco
c’era la Sig.ra Nella e la sua inaspettata, controversa e
breve ma intensa storia d’amore con il giovane e aitante
cameriere Francesco! Per saperne di più....potete chiedere
direttamente a Nella o
ai testimoni di questo
incontro.
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USCITE AL
MERCATO
LE PROSSIME METE:
A spasso per vetrine: uscita al Centro Commerciale
“al Centro” di Mareno di Piave;
Al Santuario di Motta di Livenza: pranzo alla Casa
di Riposo “Tomitano Bocassin”;
Ospiti dell’Insieme si Può presso “Borgo Casoni”
a Susegana;
Tutti al mare: gita presso la “Casa Marina Bruno e
Paola Mari” di Caorle.
26
MOMENTI DI SVAGO
Casa Mozzetti non si fa mai mancare nulla ed è per questo
che continua a mantenere le ottime collaborazioni con gli
altri enti, le altre associazioni che operano in modo attivo
nel territorio.
Nella giornata, che gli anziani trascorrono nella Casa di
Soggiorno, non mancano momenti di serenità, di allegria
e di vivacità.
Per realizzare tutto ciò
ricordiamo la presenza
dell’Ass. San Vincenzo
de Paoli che, nella
persona di Mirko, è
presente per i pomeriggi
musicali assieme ai
Fisarmonicisti
Conegliano.
dell’Orchestra
dell’Università
di
27
Un momento di particolare spettacolo lo offrono a Casa
Mozzetti il gruppo “Fiabe d’Argento” che sarà
presente in struttura nel mese di maggio con il nuovo
spettacolo dal titolo…..
Il Libro
della
Giungla
28
L’ANGOLO DELLA POESIA
“E FE’MENE DEL SECOEO PASSA’ “
Dialetto Trevigiano
Dialetto Sinistra Piave
E ze nate poarète
Le è naseste porète,
E gà passà do guère,
le a passà do guère,
noe gavèa sbeèto,
no le vèa al sbeleto,
né stramassi de ana,
gnanca stramassi de lana,
ma pajoni de scartossi,
ma pajon de scartòz,
nissioi de canava,
nizioi de canapa,
còtoe dae’caecie che se ga cotole dae cadicie che le se a
scurtà,
scurtà,
calse fate coi feri
calze fate coi feri
e ze deventàe collant.
le è deventàde colant.
E lavava sol lampòr
Le lavèa sora ‘l lavador
Co’issia e senare pa’ sbiancar, Co la lissia e la zenere par
po’,
Sbiancar,
e sa ga datà al mastèo che e po’,
gira.
le se a dat al mastèo che gira.
E buttava su stechi pa’ cusinar Le butèa su stechi par cusinàr.
Ma i gà inventà al gas.
Ma i à inventà al gas.
E se scaldava coe bronse soa Le se scaldèa co le bronze
mònega
Sua monèga.
Ma i ga inventa al termosifon. Ma i gà inventà al termosifòn.
E ‘ndea dal botteghèr co Le ‘ndea dal boteghèr co
dodeze vovi,
dodese ovi.
po’ basta, no li magnea E po basta, no li magnèa
gnanca pi par via del figà.
pì par via del figà.
E levèa na carga de tosati,
Le slevèa na scarga de fiòi,
e scoltèa el Prete,
le scoltèa al prete,
e cantèa l’Ave Maria in le cantèa l’Ave Maria in
29
falseto,
falseto,
ma a teevision ga canceà a so ma la teevision la a cancelà la
voze.
so voze.
A so vita ièra sol cortìo
La so vita l’era sul cortivo
Ma i le ga seràe su,
Ma i le a serade su,
so paeàssi alti.
sui paesat alti.
E femene del secoeo passa
Le femene del secolo
E ze state òre a darne
Passà.
Quel che uncuò se gà.
E se state lore a darne quel che
ven incò.
Scomparin Gabriella
Testo a fronte in dialetto veneto a
Tratto da “El Sil” N. 5-anno cura del gruppo Canto della Casa
di Soggiorno Mozzetti di Vazzola
XXXIX- maggio 2010
Un dialetto, questo della poesia, un po’ difficile ma le
nostre anziane, esperte del settore ci offrono la loro
interpretazione e ci permettono di comprendere questi
versi dedicati alle donne del secolo scorso…
Sentiamo un po’…
“Le donne del
secolo scorso.
Sono nate povere,
hanno attraversato
due guerre, non
avevano il rossetto,
neppure materassi
di lana, lenzuola di
canapa, le gonne
fino alle caviglie si
30
sono accorciate, calze fatte a ferri sono diventate collant.
Lavavano sopra il lavabo (non ci sono traduzioni in
realtà per ‘l lavador), utilizzavano la lissia e la cenere
per sbiancare e poi si sono date al mastello che gira (solo
poche donne lo hanno avuto).
Buttavano su legna per cucinare poi hanno inventato il
gas.
Si scaldavano con le bronze su la Monega (non ci sono
parole per descrivere questo termine); poi hanno
inventato il termosifone. Andavano dal negoziante con
dodici uova e poi basta non li mangiavano più per il
fegato. Allevavano una carica di figli, ascoltavano il
prete, cantavano l’Ave Maria in falsetto, ma la televisione
ha cancellato la loro voce. La loro vita era sul cortile.
Adesso le hanno chiuse dentro nei palazzi alti pieni di
appartamenti.
Le donne del secolo scorso, sono state loro a darci quel
che abbiamo oggi!”
Traduzione degli ospiti di Casa Mozzetti
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…LO SAPEVATE CHE...
PERCHE’ SI DICE COSI’?
Se un po’ di curiosità esiste in voi, leggete quanto
segue…
A caval donato non si guarda
in bocca
Il proverbio significa che dei regali
dobbiamo sempre essere grati,
anche se di scarso valore; e si dice
così perché l'età di un cavallo si
giudica guardando lo stato della sua
dentatura, già 'lo stato' e non il
numero dei denti. Non lo sapeva
quel ragazzotto di campagna che
andò al mercato ad acquistare un
cavallo, e poiché il padre gli aveva raccomandato di
osservare bene i denti dell'animale, si indignò nei
confronti del mercante dicendogli: "Mi volete
imbrogliare! Vendermi un cavallo di quarant'anni!". Tanti
infatti sono i denti del cavallo adulto.. e il ragazzotto li
aveva contati..
Avere la coda di paglia
Un'antica favola racconta che una giovane volpe cadde
disgraziatamente in una tagliola; riuscì a fuggire ma gran
parte della coda rimase nella tagliola. Si sa che la bellezza
delle volpi è tutta nella coda, e la poveretta si vergognava
di farsi vedere con quel brutto mozzicone. Gli animali che
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la conoscevano ebbero pietà e le
costruirono una coda di paglia.
Tutti mantennero il segreto tranne
un galletto che disse la cosa in
confidenza a qualcuno e, di
confidenza in confidenza, la cosa
fu saputa dai padroni dei pollai, i
quali accesero un po' di fuoco
davanti ad ogni stia. La volpe, per paura di bruciarsi la
coda, evitò di avvicinarsi alle stie. Si dice che uno ha la
coda di paglia quando ha commesso qualche birbonata ed
ha paura di essere scoperto.
Fare un tiro mancino
Se pensiamo che uno voglia colpirci, istintivamente
teniamo d'occhio la sua destra; se il colpo ci viene invece
dato con la sinistra, diventa più pericoloso, perchè
inaspettato.
Piantare in asso
L'espressione non è altro che la
deformazione popolare della locuzione
"piantare (o lasciare) in Nasso", un'isola
greca dove - secondo la mitologia Teseo, il "giustiziere" del Minotauro,
avrebbe abbandonato ("piantato") la
sposa Arianna dopo che costei l'aveva
aiutato a condurre in porto l'impresa con il suo
celeberrimo "filo".
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CONOSCIAMOCI UN PO’
Continua la vostra possibilità di conoscere Casa Mozzetti
direttamente dai protagonisti….IN QUESTA EDIZIONE
SI PRESENTERANNO A NOI….
OSPITE NUCLEO ROSA
OPERATORE NUCLEO ROSA
Roder Teresa
Liberalotto Nicola
Il mio lavoro
Il mio lavoro
Casalinga.
Operatore Socio
lavoro intenso.
Le mie qualità
Sensibile, “bona come ‘l pan”.
I miei difetti
Permalosa, troppo emotiva.
Il giorno più bello della mia vita
Quando ho avuto i miei bambini.
Il posto più bello dove sono
stata
In Francia dalla Madonna di
Lourdes: sono stata 4 volte. La
prima volta che sono stata lì,
tremavo tutta dall’emozione.
La cosa a cui tengo di più nella
mia vita
Quando c’era mio marito era
lui…ora la mia famiglia e anche
tanto mia nuora: ci vogliamo tanto
bene!!!
TERESA
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Sanitario:
un
Le mie qualità
Accetto ogni forma di
comunicazione e mi adeguo ad
essa; so ascoltare; sono paziente.
I miei difetti
Troppo pignolo.
Il giorno più bello della mia vita
Ricevere il primo inaspettato bacio
dalla mia nipotina!!!
Il posto più bello dove sono
stata
La Scozia.
La cosa a cui tengo di più nella
mia vita
Il rispetto.
NICOLA
…IN CUCINA la salute si
conquista!!!
In questo primo numero della Gazzetta di Casa Mozzetti
non abbiamo voluto mancasse la golosa rubrica dedicata
alla cucina, alle ricette… Questa volta però la nostra
attenzione si è rivolta ad una ricetta che utilizza
ingredienti che il Manuale d’Istruzioni della Natura ci ha
dato. Infatti, anche se l’età avanza bisogna sempre fare
attenzione a quello che mettiamo in bocca…Molte volte
le nostre scelte in cucina possono fare la Nostra Salute!!!!
ZUPPA DI ZUCCHINE E CEREALI
INGREDIENTI per 4 persone:
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2 zucchine e 10 fiori di zucchina;
2 scalogni;
100 grammi di farro;
100 grammi di orzo;
1 litro di brodo;
Mezzo bicchiere di vino bianco;
Qualche fogliolina di mentuccia;
Olio extravergine di oliva;
Parmigiano Reggiano;
Sale e Pepe quanto basta
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PREPARAZIONE:
Affettate le zucchine e togliete il pistillo dei fiori di
zucchina e divideteli a metà. In una casseruola fate
scaldare 6 cucchiai di olio extravergine di oliva,
aggiungete gli scalogni dopo averli affettati e fate
appassire a fuoco lento. Aggiungete zucchine e fiori,
mescolate e bagnate con 4 cucchiai di vino bianco secco
che farete evaporare a fuoco medio. Dopodichè
aggiungete il farro e l’orzo perlati versando
contemporaneamente il brodo.
Cucinate il tutto a fuoco medio mescolando spesso, per
un’ora circa, aggiungendo brodo se serve. Regolate di sale
e aggiungete il pepe e la mentuccia per quel tocco in più
di classe.
Servire il tutto con abbondante parmigiano reggiano
grattugiato.
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PROSSIMI APPUNTAMENTI
GIOVEDI’ 5 APRILE:
ORE 15.00: TOMBOLA PASQUALE !
VI ATTENDONO
MANCATE!!!
RICCHI
PREMI…NON
DOMENICA 8 APRILE: Pasqua di Resurrezione
ORE
15.30:
CELEBRAZIONE
DELLA
CORO di
SS.MESSA
CANTATA
DAL
MARENO E FESTEGGIAMENTI PER I
101
ANNI
MAZZER ELISA!!!!
COMPLIMENTI
ULTRACENTENARIA!!!
DELLA
ALLA
Signora
NOSTRA
GIOVEDI’ 12 APRILE
ORE 9.30: 3° INCONTRO
CON I BAMBINI
DELLA SCUOLA ELEMENTARE
PER IL Progetto “COSTRUIAMO
UN ORTO”
VENERDI’ 27 APRILE:
ORE 9.30: 4° INCONTRO CON I BAMBINI DELLA
SCUOLA ELEMENTARE DI VAZZOLA PER IL Progetto
“COSTRUIAMO UN ORTO”
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VENERDI’ 11 MAGGIO:
ORE 15.00: POMERIGGIO MUSICALE
CON MIRKO
LUNEDI’ 21 MAGGIO:
ORE
15.00:
INCONTRO
FINALE
IN
GIARDINO
PROGETTO
“LUNGO
IL
FIUME E TRA GLI ALBERI”
MERCOLEDI’ 23 MAGGIO:
ORE 9.30: 5° INCONTRO CON I BAMBINI DELLA
SCUOLA ELEMENTARE DI VAZZOLA PER IL
Progetto “COSTRUIAMO UN ORTO”
LUNEDI’11 GIUGNO:
ORE
15.00:
POMERIGGIO
MUSICALE CON IL GRUPPO
“SEMPREVERDI”
DELL’UNIVERSITA’ ADULTI E
ANZIANI DI CONEGLIANO.
Per tutti gli altri appuntamenti seguite le nostre
locandine o digitate il nostro splendido sito
www.casamozzetti .it
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