Seminario Formativo – Commissione Enti Locali
LA SPESA DEL PERSONALE NEGLI ENTI LOCALI.
EVOLUZIONE NORMATIVA E DISCIPLINA VIGENTE.
Filomena Lazazzera
Dottore Commercialista
Dirigente Settore Economico Finanziario Provincia di Benevento
Avellino, 7 febbraio 2012
Argomenti:

Disciplina assunzione ante manovra Monti

Disciplina assunzioni dopo la manovra Monti

Enti locali non soggetti al Patto di Stabilità

Enti locali soggetti al Patto di Stabilità

Conferimento incarichi dirigenziali a tempo determinato

Personale società partecipate

Programmazione triennale del fabbisogno del personale

Contenimento delle spese in materia di impiego pubblico
Disciplina assunzione ante manovra Monti
Art. 1 comma 198 della Legge 23/12/2005 n. 266
-per gli anni 2006-2007-2008 spesa sostenuta nel 2004 meno 1%
Per gli enti soggetti al patto di stabilità interno:
- art. 1 comma da 557 a 561 della Legge n. 296 del 2006
Disciplina assunzione ante manovra Monti
Per gli enti non soggetti al patto di stabilità interno:
Art. 1 comma 562 della Legge 27/12/2006 n. 296
- limite massimo della spesa del personale impegnata nell’anno 2004
Art. 3 comma 121 della Legge 24/12/2007 n. 244
- possibili deroghe
Art. 76 comma 2 della Legge 06/08/2008 n. 133
- sospensione deroghe, salvo Comuni fino a 10 dipendenti, abrogato dal
d.l. 78/2010 convertito nella l. 122/2010
Disciplina assunzioni dopo la manovra Monti
Per tutti gli Enti Locali soggetti o meno al patto di stabilità interno:
spese del personale >= al 50% delle spese correnti
divieto di procedere ad assunzioni di personale a qualsiasi
titolo e con qualsivoglia tipologia contrattuale.
Disciplina assunzioni dopo la manovra Monti
SPESE DEL PERSONALE:
 Criterio di competenza e non di cassa (Corte dei Conti, sezioni riunite, parere
n. 27 del 2011)
COMPONENTI :
 Retribuzioni lorde personale a tempo indeterminato e determinato
(escluso arretrati rinnovi contrattuali)
 Rapporti di collaborazioni coordinate e continuative, lavoro flessibile o
con convenzioni
 Contributi obbligatori
 IRAP
 Assegni per il nucleo familiare, buoni pasto, spese equo indennizzo
Disciplina assunzioni dopo la manovra Monti
Voci incluse
 spese del personale art. 90 D.Lgs. n. 267/2000
 spese per incarichi conferiti ai sensi art. 110 c. 1 e 2 D.Lgs. n. 267/2000
 somme rimborsate ad altre amministrazioni per personale in comando
 spese del personale società partecipate
Voci escluse
 spese del personale categorie protette
 spese per il proprio personale comandate presso altre amministrazioni
 spese del personale a carico finanziamenti comunitari o privati
 spese per lavoro straordinario connesse ad attività elettorali
Disciplina assunzioni dopo la manovra Monti
ENTI LOCALI NON SOGGETTI AL PATTO DI STABILITA’
Rispetto delle condizioni previste dall’art. 1 comma 562 della Legge
296/2006: costo delle nuove assunzioni entro il limite della spesa del
personale anno 2004 (calcolo spesa a regime delle assunzioni effettuate
durante l’anno)
Assunzioni entro il limite delle cessazioni dei rapporti di lavoro a tempo
indeterminato nell’anno precedente
Disciplina assunzioni dopo la manovra Monti
ENTI LOCALI SOGGETTI AL PATTO DI STABILITA’
Rispetto del Patto di Stabilità Interno anno precedente
Vincoli di riduzione spesa del personale art. 1 comma 557 e segg. della L.
n. 296/2006
Assunzioni con contratto a tempo indeterminato nel limite del 20% della
spesa corrispondente alle cessazioni dell’anno precedente.
Disciplina assunzioni dopo la manovra Monti
ENTI LOCALI SOGGETTI E NON SOGGETTI AL PATTO DI STABILITA’
Assunzioni di lavoro flessibile
In base all’art. 9 comma 28, D.L. n.78/2010 convertito in L. n. 122/2010 e
modificato dalla L. n. 183/2011, gli enti locali possono avvalersi di
personale a tempo determinato o con convenzioni ovvero con contratto di
collaborazione coordinata e continuativa nel limite del 50% delle spese
sostenute per le stesse finalità nell’anno 2009.
Le spese per il personale relative a contratti di formazione lavoro, ad altri
rapporti formativi, alla somministrazione di lavoro, nonché… non può
essere superiore al 50% di quelle sostenute per le rispettive finalità
nell’anno 2009
Conferimento incarichi dirigenziali tempo determinato
Art. 19 comma 6 del D.Lgs. 30 marzo 2001 n. 165, come modificato art.
40 del D.Lgs. 27 ottobre 2009 n. 150
Gli incarichi dirigenziali possono essere conferiti, da ciascuna
amministrazione, entro il limite del 10 % della dotazione organica dei
dirigenti appartenenti alla prima fascia dei ruoli di cui all'articolo 23 e
dell‘ 8 % della dotazione organica di quelli appartenenti alla seconda
fascia, a tempo determinato ai soggetti indicati dal presente comma.
Conferimento incarichi dirigenziali tempo determinato
Art. 19 comma 6 ter del D.Lgs. 30 marzo 2001 n. 165, come modificato art.
40 del D.Lgs. 27 ottobre 2009 n. 150 estende la disciplina statale a tutte le
Amministrazioni di cui all’art. 1 comma 2, compreso Enti Locali
6-quater. Per gli Enti locali, che risultano collocati nella classe di
virtuosità di cui all'articolo 20, comma 3, del decreto-legge 6 luglio 2011,
n. 98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111,
come individuati con il decreto di cui al comma 2 del medesimo articolo,
il numero complessivo degli incarichi a contratto nella dotazione
organica dirigenziale, conferibili ai sensi dell'articolo 110, comma 1, del
Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, di cui al decreto
legislativo 18 agosto 2000, n. 267, non può in ogni caso superare la
percentuale del 18 % della dotazione organica della qualifica dirigenziale
a tempo indeterminato.
Conferimento incarichi dirigenziali tempo determinato
Art. 110, comma 1, D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267 - Testo unico delle leggi
sull'ordinamento degli enti locali
Lo statuto può prevedere che la copertura dei posti di responsabili dei
servizi o degli uffici, di qualifiche dirigenziali o di alta specializzazione,
possa avvenire mediante contratto a tempo determinato di diritto
pubblico o, eccezionalmente e con deliberazione motivata, di diritto
privato, fermi restando i requisiti richiesti dalla qualifica da ricoprire.
Conferimento incarichi dirigenziali tempo determinato
QUESITI - PROBLEMATICHE
- L’art. 19 comma 6 D.Lgs. 165/2001 e smi ha abrogato l’art. 110 comma 1 del
D.Lgs. 267/2000
- Il legislatore poteva incidere sull’autonomia organizzativa degli enti locali
Conferimento incarichi dirigenziali tempo determinato
SENTENZA CORTE COSTITUZIONALE N. 324 DEL 2010
rigetto della questione di legittimità costituzionale, ha escluso l’attinenza delle
disposizioni impugnate a materia di competenza concorrente riconducendo le
stesse alla competenza statale dell’ordinamento civile di cui all’art. 117 comma 2
let. l) della Costituzione, atteso che il conferimento degli incarichi dirigenziali a
soggetti esterni si realizza con la stipula di un contratto di lavoro privato
DELIBERAZIONI CORTE DEI CONTI SEZIONI RIUNITE N. 12-13-14 DEL 2011
le disposizioni hanno immediata cogenza per enti locali,
la % applicabile è quella dell’8%
Conferimento incarichi dirigenziali tempo determinato
DELIBERAZIONE CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI
CONTROLLO PER IL LAZIO N. 47 DEL 2011
DIVERSA INTERPRETAZIONE
- limita l’applicazione dell’art. 19 comma 6 ai soli incarichi dirigenziali conferiti a
soggetti esterni con contratto di diritto privato
- possibilità di conferimento ai funzionari interni dell’ente di categoria D, in
possesso dei requisiti di legge, senza limitazione dell’8% con contratto di diritto
pubblico
Personale società partecipate
Art. 20 comma 9 del D.L. 98/2011 convertito dalla L. 111/2011 ha integrato il
dettato dell’art. 76 comma 7 del D.L. 112/2008 convertito dalla L. 133/2008
…..ai fini del computo della percentuale di cui al periodo precedente si calcolano
le spese sostenute anche dalle società a partecipazione pubblica locale
totale o di controllo…
Partecipazione pubblica di controllo (art. 2359 c.c.):
- maggioranza dei voti esercitabili nell’assemblea ordinaria
- voti sufficienti per esercitare un’influenza dominante nell’assemblea ordinaria
Personale società partecipate
Ambito soggettivo
1) Società titolari di affidamento diretto di servizi pubblici locali senza gara
2) Società che svolgono funzioni volte a soddisfare esigenze di interesse
generale aventi carattere non industriale né commerciale
3) Società che svolgono attività nei confronti della pubblica amministrazione a
supporto di funzioni amministrative di natura pubblicistica
Personale società partecipate
ESCLUSIONI
• Società quotate nei mercati regolamentari
• Fondazioni, aziende speciali
• Società che hanno ricevuto l’affidamento di servizi pubblici con gara
• Affidamenti di natura indiretta
Personale società partecipate
MODALITA’ DI CALCOLO
SPESA DEL PERSONALE ENTI LOCALI + SOCIETA’ PARTECIPATE
SPESA CORRENTE
Principi contabili che governano i bilanci degli Enti Locali sono differenti da quelli
delle società, finanziari per primi ed economici per i secondi.
Personale società partecipate
SPESE DEL PERSONALE ENTI LOCALI:
 Criterio di competenza e non di cassa (Corte dei Conti, sezioni riunite, parere
n. 27 del 2011)
COMPONENTI :
 Retribuzioni lorde personale a tempo indeterminato e determinato
(compreso arretrati rinnovi contrattuali)
 Rapporti di collaborazioni coordinate e continuative, lavoro flessibile o
con convenzioni
 Contributi obbligatori
 IRAP
 Assegni per il nucleo familiare, buoni pasto, spese equo indennizzo
Personale società partecipate
Voci incluse – Spese del personale Enti Locali
 spese del personale art. 90 D.Lgs. n. 267/2000
 spese per incarichi conferiti ai sensi art. 110 c. 1 e 2 D.Lgs. n. 267/2000
 somme rimborsate ad altre amministrazioni per personale in comando
 spese del personale società partecipate
Voci escluse
 spese del personale categorie protette
 spese per il proprio personale comandate presso altre amministrazioni
 spese del personale a carico finanziamenti comunitari o privati
 spese per lavoro straordinario connesse ad attività elettorali
Personale società partecipate
SPESE DEL PERSONALE SOCIETA’ PARTECIPATE:
(riferimento art. 2425 C.C.)
Costi della produzione per il personale:
 salarie stipendi
 oneri sociali
 trattamento di fine rapporto
 trattamento di quiescenza e simili
 altri costi
Personale società partecipate
MODALITA’ DI CALCOLO - SPESA CORRENTE
NOTA INTERPRETATIVA ANCI
Al fine di evitare duplicazioni occorre sottrarre i corrispettivi dei contratti di
servizio stipulati tra l’ente locale e la società partecipata
Costo personale ente locale + Σin Costo personale società
Spesa corrente ente locale + Σin(Costo totale societài – Spesa corrente ente
locale per societài)
I valori devono essere in proporzione alla partecipazione detenuta dall’ente.
Personale società partecipate
DELIBERAZIONE CORTE DEI CONTI SEZ. AUTONOMIE N. 14-28/12/2011
DEFINIZIONE SPESE DEL PERSONALE SOCIETA’ PARTECIPATE
Valore della
Spese totali
produzione della : del personale =
società
della società
Corrispettivo
a carico ente
locale
:
X
X = quota del costo di personale attribuibile all’ente
Programmazione triennale fabbisogno del personale
ATTIVITA’ PRELIMINARE:
Le amministrazioni pubbliche devono annualmente procedere alla ricognizione
delle situazioni di soprannumero o eccedenze di personale in relazione alle
esigenze funzionali o alla situazione finanziaria dandone comunicazione al
Dipartimento della funzione pubblica.
Le amministrazioni pubbliche che non adempiono alla ricognizione annuale non
possono effettuare assunzioni o instaurare rapporti di lavoro con qualunque
tipologia di contratto pena la nullità degli atti posti in essere.
DECRETO LEGISLATIVO 30 marzo 2001, n. 165
Art. 33. Eccedenze di personale e mobilità collettiva
(articolo così sostituito dall'articolo 16, comma 1, legge n. 183 del 2011)
Programmazione triennale fabbisogno del personale
L’art. 91, comma 1, del Dlgs 267/2000 dispone che gli organi di vertice delle
amministrazioni locali sono tenuti alla programmazione triennale del fabbisogno
del personale, comprensivo delle unità di cui alla legge 68/1999 (disabili),
finalizzata alla riduzione programmata delle spese del personale.
L’art. 35 del Dlgs. 150/09 prevede che il suddetto documento sia elaborato su
proposta dei competenti dirigenti che individuano i profili professionali necessari
allo svolgimento dei compiti istituzionali delle strutture cui sono preposti.
La delibera del fabbisogno costituisce un allegato alla relazione previsionale e
programmatica (principio contabile n. 1, punto 43).
Ai sensi dell’art. 6, comma 6, del Dlgs. 165/2001, l’Ente che venga meno
all’obbligo di programmazione non può procedere all’assunzione di nuovo
personale, compreso quello appartenente alle categoria protette.
Contenimento delle spese in materia di impiego pubblico
Art. 9 Decreto-Legge n.78/2010 convertito dalla L. n. 122/2010
Comma 1:
- divieto di stipula di contratti nazionali di lavoro
- congelamento della retribuzione dei singoli dipendenti pubblici nel triennio
2011-2012-2013
- fissazione di un tetto al salario accessorio complessivo prevedendo una
riduzione automatica dello stesso in caso di cessazione dei dipendenti
Comma 2:
- taglio del 5% del monte retribuzione se superiore a 90.000 euro o del 10% se
superiore a 150.000 euro
Seminario Formativo – Commissione Enti Locali
GRAZIE PER L’ATTENZIONE!
Filomena Lazazzera
Dottore Commercialista
Dirigente Settore Economico Finanziario Provincia di Benevento
E-MAIL: [email protected]
CELL.: 3204399666
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Disciplina assunzioni dopo la manovra Monti