Anno accademico 2004- 2005 Le strutture prefabbricate: realizzazioni e prospettive Marco di Prisco Dipartimento di Ingegneria Strutturale Politecnico di Milano (www.stru.polimi.it) • cenni storici • l’industria dei prefabbricati oggi in Italia • le strutture: produzione corrente e prodotti d’avanguardia • la ricerca • futuri sviluppi Cenni storici Anni 30: nasce l’idea della prefabbricazione Anni ‘40-’60: infanzia Anni ’60: giovinezza – diventa una realtà commerciale Anni ‘70-’80: massima espansione Anni ’90: atteggiamento difensivo contemporaneo alla affermazione di nuovi materiali • Anni 2000: sviluppo tecniche di getto, di vibrazione, l’avvento di additivi e miscele che privilegiano le parti fini (Rck > 100 MPa), l’aggiunta di fibre di varia natura → ampio spettro di possibilità costruttive che • • • • • rafforzano la figura del progettista capace di saper scegliere la soluzione ottimale partendo dal materiale. Date significative • I primi episodi artigianali risalgono all'inizio del secolo. 1911: viene fondata a Milano la prima azienda produttrice di blocchi in calcestruzzo per muratura •1920: appare sul mercato il palo in cemento armato centrifugato. Nello stesso periodo vengono prodotti altri manufatti tra i quali le prime tubature per acquedotti e, per la loro ampia diffusione, paletti per le recinzioni ferroviarie. •Periodo fascista: la penuria e l'alto costo in Italia dell'acciaio, sono all'origine della nascita delle travi Varese, le cosiddette "putrelle dell'autarchia”; in versioni diverse e successive evoluzioni, vengono impiegate nella costruzione di coperture a volta di edifici industriali. • 1934: costruzione del primo barcone fluviale in cls con una progettazione capace di risultare a tenuta d’acqua •fine anni ’30: teorie di precompressione di Freyssinet, ma l’acciaio … non era pronto! •1948: appare il primo articolo che tratta delle “factory cast concrete units” ; nasce in questo periodo il cemento a rapido indurimento. •Anni ’50: inizia un po’ ovunque la prefabbricazione di travi precompresse → ricerca di una resistenza elevata in tempi brevi per il cls; nascono i primi sistemi completi per la realizzazione di edifici industriali • 1950 inizio del processo di industrializzazione favorito dalle nuove tecnologie produttive meccanizzate per la compattazione del calcestruzzo provenienti dall'estero. Nascono i primi esempi di tubi prefabbricati in calcestruzzo per fognature. L'impiego di un processo di fabbricazione, nato da un brevetto austriaco di inizio secolo, consente la produzione di elementi che abbinano cemento ed amianto. Nasce così il fibrocemento che viene utilizzato su vasta scala sia per le sue caratteristiche tecniche sia per l'ottimo rapporto prezzo/prestazioni. •1954, a causa della scarsità di legname e su richiesta delle Ferrovie dello Stato, si iniziano a produrre ed a mettere in opera traverse in calcestruzzo armato. •1956 nasce ASSOBETON. La produzione si diversifica passando da strutture di copertura a sistemi strutturali più complessi, completati anche, a partire dal 1960, da pannelli di tamponamento. Compaiono le travi a Y intervallate, con coperture in lastre curve di fibrocemento e i tegoloni precompressi per le coperture piane. • Anni ’60: si costruiscono molti edifici ad uso uffici e capannoni industriali. Si assiste al tentativo di collocare sul mercato prodotti specializzati (shed per pensiline, muri di contenimento standardizzati, piccoli ponti, serbatoi): in alcuni mercati europei si affermano le travi da ponte prefabbricate fino a 30 m di luce, mentre in altri si sviluppano le prime tecniche di conci a sbalzo per ponti lunghi. Sulle riviste appaiono i pannelli di facciata, particolari di giunti, problemi di stabilità per strutture prefabbricate, isolamento acustico, problemi architettonici. • 1965: i temi trattati in una conferenza internazionale mostrano il livello di approfondimento raggiunto: - concrete element in bridges - floor slabs - sound insulation in concrete element buildings - structural problems - stability - force transfer in connections - tolerances - regulations and control - concrete element facades - sealing of joints •1966: alla conferenza del CEB viene richiesta una maggiore industrializzazione del processo produttivo. • Fine anni ’60 oltre ai temi già citati si ravvisano articoli su: -coordination of the planning -corbels -control procedures -durability -characteristics of polyester and epoxy -accelerated curing appare il cls leggero e viene avviato il processo della tecnologia del cls in parallelo con la costruzione delle prime piattaforme offshore. Le fibre nel cls divengono un tema di attrazione. • Negli ultimi 30 anni risultano via via disponibili varie tipologie di cemento, oggi raggruppati in oltre 150 tipologie che fanno capo a 4 classi principali: I) cemento portland standard, II) cemento Portland composito, III) cemento a rapido indurimento (d’altoforno), IV) a basso calore rilasciato (pozzolanico) • Anni ’70: nascono numerose ditte di prefabbricazione di grandi dimensioni che tentano di avviare connessioni internazionali. Lo stabilimento di produzione è per ovvie ragioni relative al costo di trasporto posto in prossimità del bacino di utenza, ma circolano le idee come attesta la maggiore partecipazione ai congressi sul tema •1970: nascono le prime cabine elettriche prefabbricate che gradualmente sostituiscono quelle realizzate in opera. Alcune società tedesche commercializzano manufatti in calcestruzzo cellulare autoclavato, la cui produzione diretta da parte di alcuni produttori italiani inizierà nella metà degli anni ottanta. Alla fine del decennio inizia inoltre la produzione industriale dei masselli autobloccanti. • 1980: grandi investimenti per incrementare produttività e qualità. (computerizzazione delle centrali di betonaggio ed automazione delle casseforme). Nasce I.C.M.Q. (Istituto Certificazione e Marchio Qualità per Prodotti e Servizi per le costruzioni). Si afferma prepotentemente il concetto di durabilità. Nascono le strutture ibride. • Anni ’80 –’90: il mercato si allarga e si afferma la tecnologia degli hollow-core slabs. L’assortimento dei prodotti disponibili comprende oggi: tunnels prefabbricati, scale a spirale, muri e paratie. •1990: il divieto per ragioni sanitarie dell'impiego di amianto in tutti i tipi di manufatti stimola i produttori a mettere a punto un nuovo materiale denominato fibrocemento ecologico. - Ruolo dominante della Rck (HSC); migliorano i sistemi di vibrazione e i macchinari di produzione. La fabbrica moderna, unita ad una nuova cultura architettonica, diventa sempre più un modo di concepire la costruzione ed il processo edilizio, un modo di pensare il manufatto, il componente e l'edificio come un prodotto industriale. Sotto il Monte (BG) - arch. V. Tresoldi Cinisello Balsamo (MI) - arch. R. Blumer Correggio (R.E.) - arch. Barani et al. Abbiategrasso (MI) - arch. P. Garavaglia Prefabbricazione come edilizia di pregio L'Associazione Nazionale Industrie Manufatti Cementizi ASSOBETON rappresenta in ambito CONFINDUSTRIA, i principali settori produttivi di prefabbricati in cemento. • Sezione Produttori Strutture Prefabbricate • Sezione Produttori Tubi • Sezione Produttori Pali • Sezione Produttori Blocchi e Pavimenti • Sezione Produttori Cabine Elettriche • Sezione Fibrocemento • Sezione Produttori Traverse ed Armamenti Ferroviari • Sezione Manufatti in Calcestruzzo Cellulare Autoclavato • Sezione Tubi in Pressione • Sezione Solai in Calcestruzzo (già Assosolai) Gruppo Inserti per Manufatti in Calcestruzzo Produzione ‘99 ~ 5.000.000 mc di calcestruzzo/anno Fatturato ‘99 ~ £ 6.000 miliardi Dirigenti Quadri Impiegati Operai Totale Produzione annuale di cls (mc) Utilizzo medio impianti Fatturato annuale (milioni Lit.) Numero medio commesse annue 1996 0,97 0,87 12,54 41,93 56,31 1997 0,95 0,87 12,40 39,60 53,82 1998 1,09 0,85 12,52 40,24 54,70 1999 1,05 0,90 12,90 41,76 56,61 17.762 78,28% 15.438 116,28 16.494 71,67% 13.681 119,82 17.761 76,64% 15.573 109,41 20.070 80,75% 19.107 150,45 Tabella 4: Organico, produzioni e fatturato azienda tipo attività Elementi strutturali in cls Tamponamenti Altri manufatti non strutturali Totale attività produzione manuf. Manufatti di terzi Montaggi Trasporti Opere complementari Opere d'impresa Altro Tabella 5: Ripartizione percentuale del fatturato 1996 49,04 16,46 1,05 66,55 4,31 6,18 7,27 10,33 4,68 0,68 100 1997 48,27 17,20 1,04 66,51 3,83 6,26 6,83 10,81 5,35 0,39 100 1998 48,60 17,80 1,25 67,65 3,58 6,33 6,54 10,65 4,89 0,36 100 1999 47,82 16,24 1,26 65,32 4,07 6,43 6,67 10,22 5,67 1,62 100 Tipologie produttive Strutture a copertura piana normale Strutture a copertura piana di pregio Strutture a copertura a doppia pendenza Strutture a copertura a shed Totale strutture Solai alveolari Solai predalles Solai nervati Travetti per solai Altre tipologie di solaio Totale solai Travi da ponte Altri manufatti strutturali Tabella 6: Tipologie produttive (%) 1996 23,60 13,73 24,14 9,89 71,36 6,15 3,15 8,66 1,23 3,75 22,94 2,91 2,64 100 1997 23,88 13,60 26,40 11,38 75,26 5,70 3,24 5,79 0,76 2,20 17,69 3,41 3,63 100 1998 25,09 13,20 27,53 11,57 77,39 6,44 2,71 5,13 0,51 1,72 16,51 2,46 3,64 100 1999 26,75 13,50 23,39 15,39 79,03 5,18 2,85 4,84 0,71 1,64 15,22 2,69 3,06 100 Destinazione d’impiego Edilizia per l'industria Edilizia rurale e zootecnica Edilizia per il terziario Edilizia sportiva Edilizia residenziale e sociale Edilizia infrastrutturale Componenti per la viabilità 1996 69,99 2,52 17,25 0,71 4,77 2,54 2,21 100 1997 67,16 3,18 17,22 0,86 5,51 2,61 3,47 100 Tabella 7: Destinazioni di impiego (%) 1998 70,36 2,61 16,70 0,66 4,28 2,45 2,94 100 1999 71,67 2,22 16,62 0,66 3,38 2,41 3,03 100 Aree di vendita Piemonte, Liguria, Valle d'Aosta Lombardia, Emilia Nord (PC e PR) Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Emilia Romagna (tranne PC e PR) Totale Nord Toscana, Umbria Marche, Abruzzo Lazio Totale Centro Campania Puglia, Molise, Basilicata Calabria Sicilia Sardegna Totale Sud Estero 1996 10,46 38,40 24,34 11,96 85,16 5,86 1,95 1,14 8,95 1,32 2,06 0,32 1,53 1997 12,73 35,18 24,68 9,89 82,48 7,02 1,78 0,87 9,67 2,16 2,96 0,86 1,50 1998 9,64 38,36 22,88 9,70 80,58 8,69 2,06 1,23 11,98 1,48 3,24 0,93 1,33 5,23 0,66 100 7,48 0,35 100 6,98 0,45 100 Tabella 8: Aree di vendita (%) 1999 9,38 35,50 25,97 10,63 81,48 6,43 2,11 1,28 9,82 1,51 3,91 1,14 1,46 0,06 8,08 0,61 100 strutture Shear wall Diaphragms Compression Wind suction Wind pressure Sh e ar fo r ces Tension Wind suction Wind suction Shear forces Shaft Tension Compression L’edificio industriale monopiano Permanenti Variabili Neve KN/m2 KN/m 3.2 19.2 0.5 1.3 3.0 7.7 Vento Hv 24.8 kN P1d=P2d Analisi A [kN] 200 Analisi B [kN] 50 P2s=P3s Q1d=Q2d 70 20 20 5 Q2s=Q3s -7 -2 + IMPERFEZIONI Hv Deformabilità appoggio P1 d Q1d P1 Cedimenti delle fondazioni P2s Q2s Hv / 2 P2 d P2 Q2d P3s Q3s P3 “structural” elements head web-reinforcement stirrups Φ 6/150 mm current web-reinforcement stirrups Φ 5/250 mm 400 prestressing strands 600 mm detail of the web reinforcementl V (kN) 300 head web-reinforcement stirrups Φ 6/150 mm prestressing strands 600 mm 200 FRC (type 1 test) PC (type 1 test) 100 RC (type 1 test) 0 0 100 γ (*10-4) 200 Trend dei tipi di solaio Travetti Laterocemento Alveolare Q uantità (.000) Predalles 100000 6000 80000 5000 4000 60000 3000 40000 2000 20000 Nervati 1000 0 0 1980 Mkt solai Q uantità (.000) Trend Alveolari in Italia Solai strutture in cantiere 1990 2000 Solai strutture prefabbricate Mkt alveolari Il tegolo di copertura: prodotto di punta dell’industria italiana Classificazione secondo CNR 10025/98 q Il collaudo 10V 10V Alimentatore d.d.p. costante (c.c.) Multiplexer PC Portatile Alimentatore 4X16 canali Scheda A/D 16 bit / 20 kHz (10/216=0.15mV) Prove in laboratorio UPN 300 HEB 550 HEB 260 HEB 160 lcs,wing lcs,slab SIXTH RILEM SYMPOSIUM ON FRC VARENNA 20th-22nd SEPTEMBER 2004 Precast SFRC elements: from material properties to structural applications M. di Prisco & G.A. Plizzari Politecnico di Milano University of Bergamo DEPARTMENT OF STRUCTURAL ENGINEERING POLITECNICO DI MILANO Fracture mechanics in the design of precast connections M. di Prisco, F. Iorio, M. Mauri & M. Scola channel anchors beam to column connection panel support La ricerca si sta occupando di: • nuovi materiali (calcestruzzo ad alta resistenza, calcestruzzo fibrorinforzato, FRP, calcestruzzo autocompattante) e loro impiego • resistenza al fuoco • durabilità • connessioni innovative (giunti sismici, inserti) Futuri sviluppi • nuove forme per nuovi materiali • strutture di pregio architettonico • strutture interrate • reimpiego di materiale di scarto (limitazioni sul consumo delle risorse naturali) • progettazione di strutture smontabili e riutilizzabili alla fine della vita prevista Grazie per la vostra attenzione!