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ATTO N . 168
INTERROGAZIONE
dei Consiglieri LIBERATI e CARBONARI
“STATO DI INQUINAMENTO DEL RETICOLO IDROGRAFICO MAROGGIA – TEVERONE –
ALVEOLO – FOSSO FORMA – FIUMICELLA DEI PRATI – TIMIA – INTENDIMENTI DELLA G.R.
AI FINI DI UN IMMEDIATO CONTROLLO, NONCHE' DI CONTROLLI PERIODICI A CAMPIONE
DELLE ACQUE PRELEVATE AD USO IRRIGUO – INTENDIMENTI DELLA GIUNTA MEDESIMA
RIGUARDO ALLA NECESSITA' DI INTERVENTI DI RISANAMENTO DEL RETICOLO E DI
COMPENSAZIONE ECONOMICA A BENEFICIO DEI COLTIVATORI INTERESSATI”
Depositato alla Sezione Flussi Documentali, Archivi e Privacy
il 13/10/2015
Trasmesso al Presidente della Giunta regionale il 14/10/2015
AI presidente del Consìglio regionale - SEDE
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
INQUINAMENTO DEL RETICOLO IDROGRAFICO lUlAROGGIA, TEVERONE, ALVEOLO,
FOSSO FORMA, FIUMICELLA DEI PRATI, TIMIA. DISPOSIZIONE DI CONTROLLI PERIODICI
SUGLI ATTINGIMENTI A USO AGRICOLO.
I sottoscritti consiglieri regionali del Gruppo Movimento 5 Stelle
PREMESSO CHE
- dalla relazione ARPA 2008 appare evidente l'effettivo grado di inquinamento ambientale dei fiumi
Marroggia, Teverone e Timia, con particolare riferimento al fattore inquinante Escherichia Coli, che
in alcuni casi supera anche di 60 volte il limite di emissione per gli scarichi in acque superficiali;
- i corsi d'acqua dell'intero reticolo fluviale sono oggetto di numerosi attingimenti di natura agricola
e irrigua;
- nel maggio 2010 viene inaugurato a Foligno il nuovo depuratore dì Casone, che utilizza una
tecnologia di depurazione all'avanguardia nel settore, ovvero una fase finale di trattamento con
ozono per la disinfezione e decolorazione dei reflui in uscita;
- nel giugno 2012 una relazione dell'ARPA sullo stato dei corsi d'acqua del Comune di Bevagna
rileva "la presenza di un inquinamento 'base' che affligge permanentemente le acque, cui si
sommano eventi occasionali di una certa rilevanza [...] che lasciano supporre il rilascio di reflui
non trattati in alveo dagli scolmatori di piena degli impianti di depurazione. I problemi che
affliggono l'asta Maroggia-Teverone-Timia trovano conferma nel numero elevato di eventi anomali
rilevati e segnalati dal personale del Servizio Reti Monitoraggio Acque",
- ancora nel giugno 2012 viene inaugurato a Spoleto il nuovo depuratore di Campo Salese,
anch'esso con una tecnologia di depurazione all'avanguardia;
- dopo soli quattro mesi il Comune di Spoleto, con ordinanza n. 429, vieta l'uso dell'acqua per
scopi alimentari distribuita dagli acquedotti di Baiano, San Martino in Trignano e San Giovanni di
Baiano;
- sulla vicenda della contaminazione fecale dell'acquedotto la Procura della Repubblica di Spoleto
ha aperto un fascicolo d'inchiesta, ipotizzando il reato di avvelenamento colposo delle acque a
carico di ignoti;
- il problema della salute dei fiumi e delle acque dei pozzi è molto sentito dalla popolazione di
Bevagna, che ha dato vita nel 2013 al "Comitato per la difesa dell'acqua e dell'aria";
- una costante moria di pesci e l'aspetto nauseabondo del Timia e de! Teverone continuano intanto
ad alimentare i sospetti sull'inquinamento e le sue fonti;
- con la deliberazione della G.R. n. 880/2013 viene attivato il "Contratto di fiume", che individua nel
Consorzio della Bonificazione Umbra il soggetto preposto alla costruzione del quadro conoscitivo
delle criticità e dei valori ambientali, paesaggistici e territoriali del bacino idrografico del ClitunnoMaroggia-Topino, da redigere in collaborazione con il Servizio Valorizzazione del Territorio e da
sottoporre all'attenzione del Tavolo di lavoro interistituzionale entro il 31 dicembre 2013;
- il 6 febbraio 2014 il presidente della I Commissione consiliare permanente della Provincia di
Perugia presenta un o.d.g., approvato all'unanimità dal Consiglio, in cui si affrontava il problema
dell'Inquinamento dei fiumi Mareggia, Clitunno, Timia e Teverone, che interessa un territorio molto
vasto dei Comuni di Spoleto, Campello sul Clitunno, Trevi, Montefalco, Foligno e Bevagna. Si è
deciso di richiedere un rafforzamento immediato dell'azione di controllo della Polizia Provinciale, a
cui faranno seguito interventi mirati in riferimento ai possibili fatto ri di inquinamento rilevati e
individuati congiuntamente dalla Provincia e dall'ARPA;
- una relazione dell'ARPA di fine anno 2013 sullo stato qualitativo dei corsi d'acqua nel bacino
idrografico del Fosso Alveolo identifica "alcuni punti [...] potenzialmente inquinanti per le acque
superficialisui quali, in molticasi, si ritiene necessario intervenire"-,
- nella stessa relazione leggiamo che si ritiene necessario che i depuratori civili siano gestiti
con grande attenzione poiché, con un carico complessivo di 100.000 A.E. e viste le
caratteristiclie del bacino di recapito, essi hanno un impatto evidente sulle acque
superficiali, anche se correttamente funzionanti;
- nel 2014 il "Cotratto di Fiume" si allarga. Alla riunione del Tavolo, coordinato dall'allora assessore
Rometti, hanno preso parte l'assessore alla Gestione e controllo ambientale della Provincia di
Perugia, amministratori comunali di Bevagna, Foligno, Spoleto, Montefalco, rappresentanti del
Comitato per la difesa dell'acqua e dell'aria di Bevagna, ARPA Umbria, Ato 3, Usi Umbria 2, Vaile
Umbria Servizi e Consorzio della Bonificazione Umbra e il Servizio Paesaggio, Territorio, Geografia
della Regione Umbria, che assieme al Servizio Risorse idriche e rischio idraulico sono deputati ad
affiancare l'assessore Rometti nel suo compito di coordinamento del Tavolo;
- all'inizio del 2015 TARPA rilascia un comunicato stampa in cui si legge che "in seguito alla
segnalazione della presenza di schiume nello scarico del depuratore sito in località Casone
(Foligno), collegata a un'anomalia dell'impianto, i tecnici ARPA [...] hanno effettuato un sopralluogo
presso ilcorso d'acqua Fosso Forma dell'Isola, Fosso Froma Cupa e Torrente Alveolo", prelevando
campioni di acque superficiali e campioni dello scarico dell'impianto dì depurazione;
- sempre attraverso lo stesso comunicato stampa, ARPA Umbria informa di aver chiesto, a seguito
del sopralluogo, al Comune di Foligno "di emettere un Provvedimento Ordinativo a carico di Valle
Umbra Servizi per il ripristino immediato della funzionalità del depuratore, al fine di tutelare la
risorsa idrica e prevenire l'insorgenza di inconvenientidi natura ingienico-sanitaria";
- nel luglio 2015 si interviene sui depuratore di Casone con una manutenzione straordinaria che
prevedeva l'attivazione di un bypass sul sedimentatore principale, con la deviazione dei reflui nella
vecchia linea dell'impianto. L'intervento è stato autorizzato dalla Provincia e prevede il
monitoraggio costante di tutti i parametri di legge nelle acque in uscita, in modo da garantire la
necessaria salvaguardia dell'ambiente nel corso dell'intervento di manutenzione;
- il 10 agosto 2015, però, si assiste ancora ad acqua nera, putrida, dall'odore pungente oltre a una
nuova moria di pesci;
- il 9 settembre 2015 si è tenuto un incontro a Bevagna, centro sociale di Capro, a cui erano
presenti l'assessore Chianella e il consigliere Rometti. Quest'ultimo afferma di ritenere "molto
importante dare nuova forza al 'Contratto di Fiume'" in quanto "strumento necessario che serve a
coinvolgere tutte le parti interessate". L'assessore Chianella è del medesimo parere e precisa che
"le aree critiche del nostro delicato territorio regionale vanno affrontate mettendo a sistema una
serie di controlli con assoluta priorità";
TUTTO CIÒ' PREIMESSO, INTERROGANO LA GIUNTA PER SAPERE
1. se intenda disporre un immediato controllo della qualità delle acque sui prelievi autorizzati, in
modo da poterne verificare l'idoneità all'utilizzo irrìguo;
2. se intenda altresì disporre controlli periodici a campione sugli attingimenti a uso agricolo
presenti lungo i corsi d'acqua del reticolo idrografico in oggetto;
3. quali interventi di risanamento intenda avviare a riguardo e quali compensazioni economiche
vorrà assicurare al coltivatori interessati.
Andrea Liberati
Maria Grazia Carbonari
M5S Regione Umbria
12 ottobre 2015
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