PROVE DI CARICO
PREMESSA
La presente sezione illustra lo svolgimento delle seguenti prove:
 prove di carico mediante contenitori e serbatoi ad acqua
 prove di carico mediante martinetti idraulici
 prove di carico su travi e solai
 prove di carico su scale
 prove di carico su sbalzi e balconi
 prove di spinta orizzontale sulle pareti
 prove di spinta orizzontale su parapetti
 prove di carico su ponti
PROVE DI CARICO MEDIANTE CONTENITORI
E SERBATOI AD ACQUA
Prova realizzata mediante materasso ad acqua
Le prove di carico hanno come obiettivo il confronto tra le frecce teoriche e
quelle sperimentali e sono utili per valutare l’aspetto deformativo degli elementi
strutturali, come previsto dalla normativa.
I risultati delle prove ed il comportamento elastico delle strutture vengono
rappresentati da curve di isteresi. In una struttura perfettamente elastica la curva
risulta una retta; in realtà essendo presenti nella struttura deformazioni permanenti
dovute al peso proprio e ad eventuali carichi permanenti che incrementano
l’entità delle frecce, la curva assume la forma di una spezzata.
La sequenza operativa di prova è la seguente:
- Posizionamento del serbatoio flessibile sulla superficie interessata da collaudo e
collegamento dello stesso alla presa di carico idrico.
- Posizionamento degli strumenti di misura (trasduttori di spostamento o
comparatori
centesimali)
e
collegamento
degli
stessi
alle
centraline
di
acquisizione dati.
- Applicazione graduale del carico in base a valori stabiliti dalla Direzione Lavori o
dal tecnico responsabile.
- Eventuale ciclo di ricarico
- Scarico graduale con verifica finale del residuo al termine delle prove.
Comparatori centesimali
Trasduttori di spostamento
Centralina di acquisizione dati Boviar
PROVE DI CARICO MEDIANTE MARTINETTI
IDRAULICI
Prova realizzata mediante martinetto a spinta o trazione
Il carico equivalente di collaudo sarà calcolato eguagliando la sollecitazione
massima flettente di progetto e di prova, sfruttando l'eguaglianza dei momenti fra
carico uniformemente distribuito con quello di struttura di pari dimensione
caricata con carichi concentrati ai terzi della luce.
Si propone di procedere all’esecuzione delle prove con due carichi concentrati a
1/3 e 2/3 della luce del solaio, poiché tale schema di carico determina
contemporaneamente sia i momenti di vincolo che il momento di mezzeria uguali
a quelli generati dal carico uniformemente distribuito ed il valore dei carichi di
prova risulta, a tutti gli effetti, indipendente dal grado di vincolo delle strutture.
Verifica della Collaborazione Laterale del solaio
Il solaio sottoposto ad un carico applicato subisce una deformazione dipendente
dall’entità, dalla tipologia e dalla distribuzione delle azioni gravanti, nonché dallo
spessore del solaio e dallo schema statico. Quando si opera una prova di carico si
è soliti simulare l’azione complessiva dei carichi agendo su un’unica striscia isolata.
Al momento dell’applicazione del carico sulla striscia di solaio considerata si
instaura un effetto collaborante sulle strisce di solaio adiacenti, che unite alla
caricata generano la deformata dell’impalcato. Questo perché il solaio ha un
comportamento bidimensionale che è più o meno accentuato a seconda del
tipo di armatura inserita.
La presenza di rete elettrosaldata all’estradosso e di nervature trasversali di
irrigidimento induce un comportamento quasi a lastra dell’impalcato; di
conseguenza la collaborazione laterale delle strisce di solaio tende a diminuire la
deformazione misurata rispetto a quella teorica prevista.
A questo, punto in fase di collaudo, si è soliti incrementare i carichi applicati del
valore di collaborazione riscontrato attraverso la valutazione dell’abbassamento
del solaio. Così facendo si è in grado di ottenere l’equivalente delle sollecitazioni
di progetto.
La collaborazione “K” viene calcolata sperimentalmente mediante il teorema di
Betti che permette di determinare il valore del coefficiente amplificativo da
applicare al massimo carico. Questo valore è solito variare tra le 2 e le 4 unità nei
solai con orditura monodirezionale, tra le 3 e le 5 unità nei solai di portata
bidirezionale.
Schema prova di carico a spinta
Sistema a spinta posizionato per la prova.
Trasduttori di spostamento posizionati per il rilievo della deformata.
Particolare di un trasduttore di spostamento.
Centralina acquisizione dati con PC per il rilievo della deformata.
Schema tipo prova di carico a trazione.
Putrelle di applicazione del carico.
PROVE DI CARICO SU SCALE
1. Carico mediante sacchi di cemento
2. Rilevamento spostamento con estensimetri digitali
PROVE DI CARICO SU SBALZI E BALCONI
1. Carico effettuato mediante sacchi di cemento
2. Rilevamento spostamenti mediante estensimetri digitali montati su aste telescopiche
PROVE DI SPINTA ORIZZONTALE SULLE
PARETI
2. Trazione su parete mediante martinetti idraulico
1. Spinta su parete mediante martinetto idraulico
4. Stazione di rilevamento
3. Ancoraggio a pavimento per prova a trazione
PROVE DI SPINTA ORIZZONTALE SU
PARAPETTI
Immagini varie di prove effettuate su parapetti
PROVE DI CARICO SU PONTI
1. Carico effettuato tramite autocarri effettauto
in notturna su cavalcavia ferroviario
2. Stazione di rilevamento
3. posizionamento automezzi su cavalcavia ferroviario
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