XIV CONGRESSO NAZIONALE CIPOMO L’ESPERIENZA DELLA RETE ONCOLOGICA DELL’UMBRIA Pesaro 1919-21 maggio 2010 Maurizio Tonato Coordinatore 2 1 L’ONCOLOGIA IN UMBRIA NEI PRIMI ANNI 2000 L’istituzione in Umbria dei Dipartimenti Oncologici e dei g e la q qualificazione p professionale degli g Servizi Oncologici oncologi e delle altre discipline mediche e non mediche avevano permesso una risposta soddisfacente, ma non sempre ottimale, tti l alla ll d domanda d assistenziale. i t i l A quel tempo l’offerta l offerta presentava ancora delle criticità: Percorsi assistenziali non sempre p ben delineati e spesso p difformi Disomogeneità delle prestazioni, delle procedure, etc Scarsa visibilità di “sistema” per gli utenti e per gli operatori SINTESI DELL’EVOLUZIONE ORGANIZZATIVA DELL’ONCOLOGIA IN UMBRIA Progetto P tt regionale i l “ prevenzione i ed d assistenza oncologica “ 20012001-2004 Centro di Riferimento Oncologico (CRO) interaziendale della Regione g Umbria 200520052008 Rete Oncologica Regionale ( ROR ) dal dicembre 2008 Registro dei T Tumori mori Umbro di Popola Popolazione ione ( RTUP ) dal 1994 Centro di Riferimento Oncologico Regionale Il CRO promuove e sostiene tutte le iniziative volte alla realizzazione e all’organizzazione di una Rete Oncologica Regionale che abbia come obiettivo sostanziale la “presa in carico” globale e continua di ogni paziente del territorio regionale In Italia è già operativa in Piemonte (Rete Oncologica Piemonte e Val d’Aosta) e in Toscana (Istituto Toscano Tumori, ITT) MULTIDISCIPLINARY APPROACH Radiotherapist Radiologist Medical Oncologist Surgeon & Pathologist Organ Specialist X Congresso Nazionale CIPOMO, Roma 4 – 6 maggio 2006 “L’ottimizzazione della multidisciplinarietà in oncologia: un obiettivo e una risorsa” Maurizio Tonato Di tt Direttore Scientifico S i tifi Centro di Riferimento Oncologico Regionale (CRO) Perugia modello organizzativo della rete oncologica istituita con DGR 1662 del dicembre 2008 Comitato di Coordinamento ( CCR ) Comitato Tecnico Scientifico ( CTS ) Rete ad integrazione verticale caratterizzata da un sistema cosiddetto “hub and spoke” ‐ concentrazione i d ll’ i dell’assistenza ad d elevata l complessità in strutture sanitarie dove siano presenti tutte le specialità (hub) ‐ integrazione con un insieme di servizi periferici (spoke). Il polo l oncologico l i (hub) (h b) E’ rappresentato dall’insieme delle strutture oncologiche g e non , p presenti nelle aziende Ospedaliero – Universitarie, formanti un unicum funzionale ed organizzativo sul modello dei “Comprehensive Cancer Centers” Unità organizzativa :Dipartimento di Oncologia Dipartimento di Oncologia Ematologia e Scienze Biomediche (Perugia) Dipartimento di Oncologia (Terni) La realtà territoriale e l’organizzazione sanitaria della Regione Umbria, ha reso opportuna l’individuazione di: poli oncologici, g , rispettivamente p rappresentati pp -2 p dalle Aziende Ospedaliere di Perugia e di Terni ((HUB ) - un insieme di snodi periferici rappresentati dai presidi ospedalieri e territoriali delle ASL con i loro Servizi Oncologici ( SPOKE). I presidi ospedalieri delle ASL e i loro servizi oncologici (SPOKE) I servizi oncologici oggi presenti in tutte le ASL sono così configurati: ASL 1 Dipartimento di Oncologia comprendente la radioterapia (Città di Castello) ed una UOS dipartimentale p di oncologia g medica operante p presso g p gli ospedali di Città di Castello,Branca e Umbertide ASL 2 UOS dipartimentale di oncologia medica Assisi Marsciano operante negli ospedali di Assisi, Marsciano, Città della Pieve,Todi ASL 3 UOS dipartimentale attiva presso gli ospedali di Foligno e Spoleto Spoleto.. Una struttura semplice di Radioterapia è attiva presso l’Ospedale di Spoleto ASL 4 UOS dipartimentali p di oncologia g medica attive negli ospedali di Narni - Amelia e di Orvieto. Orvieto. Integrazione tra hub e spoke Le unità periferiche (spoke) partecipano alla gestione globale del paziente garantendone l’accoglienza, il primo trattamento, l’eventuale invio all’Hub e la ripresa in carico per il follow f ll -up. followup. La condivisione tra hub e spoke di PDTA uniformi garantisce che il percorso assistenziale sia unitario e integrato anche se le prestazioni sono erogate da strutture differenti. Pieno coinvolgimento di tutte le professionalità nei gruppi oncologici multidisciplinari ( GOM ) Integrazione tra hub e spoke programmi di ricerca clinica comuni collaborazione con i centri di terapia palliativa e del d l dolore e con lle associazioni i i i di volontariato l i per l’assistenza domiciliare Istituzione di dipartimenti interaziendali tra gli hub e le asl territoriali di riferimento preparazione centralizzata dei farmaci antiblastici presso il polo oncologico ARTICOLAZIONI DELLA RETE ONCOLOGICA Sistema di Accoglienza Oncologica Invio paziente dal MMG PdF e/o altri servizi ospedalieri Invio paziente dal MMG, PdF e/o altri servizi ospedalieri Presa in carico Attiva il flusso delle informazioni Garantisce la continuità assistenziale Accoglie e fornisce informazioni Attiva i GMP ARTICOLAZIONI DELLA RETE ONCOLOGICA 2) I gruppi oncologici multidisciplinari ‐ GOM Con la costituzione della rete oncologica si realizza a pieno la strategia della MULTIDISCIPLINARIETÀ. Il principio su cui si basa la multidisciplinarietà: p p p è di prevedere fin dall’inizio del percorso assistenziale il coinvolgimento di tutte le figure patologia professionali competenti per quella patologia. In tal modo è possibile attuare una piena sinergia tra gli operatori, volta a definire in modo coordinato ed in un tempo unico il percorso ottimale per ogni singolo paziente. 2) I gruppi oncologici multidisciplinari ‐ GOM Le competenze dei GOM sono: • • • • • • Discussione collegiale dei casi clinici Stesura di linee guida per patologia Individuazione e condivisione di percorsi diagnostici e terapeutici Aggiornamento della letteratura Elaborazione e/o partecipazione a programmi di ricerca di interesse multidisciplinare di interesse multidisciplinare Attività seminariale 2) I gruppi oncologici multidisciplinari ‐ GOM Tipologia dei Gruppi Ti l i d iG i aziendale – interaziendale – regionale • Tipicamente aziendali sono i GOM dei poli oncologici perché nei poli esistono tutte le competenze specialistiche che rendono possibile la costituzione dei GOM per tutte le principali patologie oncologiche. I GOM per le patologie a maggior impatto sono costituiti anche presso le ASL 1 e 3 • Si definiscono interaziendali i GOM dei due poli che comprendano anche viceversa specialisti delle ASL territoriali di riferimento o viceversa. • Alcuni GOM hanno infine una dimensione regionale. Sono gruppi multidisciplinari per malattie in genere più rare e per le quali è necessaria una frequenza minore di riunioni e consultazioni. 2) I gruppi oncologici multidisciplinari GOM I i l i i ltidi i li i GOM Regolamento dei GOM Regolamento dei GOM • L’ACCESSO dei pazienti avviene mediante richiesta da parte del medico di famiglia o del medico responsabile del Sistema di Accoglienza g , p g p p Oncologica, corredata di impegnativa per consulenza multidisciplinare e sintetica relazione clinica che presuppone l’adeguata informazione e il consenso del paziente alla discussione collegiale. • Al termine della valutazione viene compilato il REFERTO COLLEGIALE su carta intestata della ROR e del GOM, firmato poi dagli specialisti che hanno analizzato e discusso il caso. Tale referto deve essere inviato al medico responsabile delle cure e al MMG medico responsabile delle cure e al MMG • Per ciascun GOM è nominato un REFERENTE al quale è attribuito il compito di coordinare il Gruppo convocare le riunioni stendere un compito di coordinare il Gruppo, convocare le riunioni, stendere un verbale delle stesse e curare la refertazione del caso. Azienda Ospedale Perugia Rete Oncologica Regionale dell’Umbria GRUPPI ONCOLOGICI MULTIDISCIPLINARI Nell’ambito dell’Azienda Ospedale Perugia sono operanti i seguenti Gruppi Multidisciplinari Aziendali e interaziendali (Asl 2) (delibera n. 1934 del 4/10/02) : Per la patologia mammaria Per la patologia toracica Per le neoplasie della testa e del collo Per P lla patologia l i gastroenterica i Per la patologia neuro neuro--oncologica Per la dermatologia g Per la patologia urouro-oncologica Per la patologia ginecologica Rete Oncologico Regionale dell’Umbria GRUPPI ONCOLOGICI MULTIDISCIPLINARI Nell’ambito dell’Azienda Ospedale di Terni sono operanti i seguenti ti G Gruppii M Multidisciplinari ltidi i li i A Aziendali i d li e iinteraziendali t i d li (A (Asll 4): Per la patologia mammaria Per la patologia toracica Per le neoplasie della testa e del collo Per Pancreas e Vie Biliari Per la patologia neuroneuro-oncologica Per la patologia del colon Per la dermatologia Per la patologia urouro-oncologica Per la patologia ginecologica Per la terapia di supporto e palliativa Rete Oncologica Regionale dell’Umbria ALTRI GRUPPI MULTIDISCIPLINARI Nell’ambito dell’Asl 3 (Ospedale di Foligno) è stato costituito il gruppo multidisciplinare: Per la patologia mammaria Nell’ambito dell’Asl 4, presidio ospedaliero di Orvieto, è stato costituito il gruppo multidisciplinare interaziendale: Per la p patologia g oncologica g Rete Oncologica Regionale dell’Umbria GRUPPI ONCOLOGICI MULTIDISCIPLINARI REGIONALI Neoplasie Tiroidee (attivo dal 22/04/05) Neoplasie N l i N Neuroendocrine d i ((attivo tti d dall 16/01/07) In via di costituzione: costituzione: Melanoma Oncologia pediatrica Tumori rari ARTICOLAZIONI DELLA RETE ONCOLOGICA 3. I gruppi di lavoro rappresentano uno strumento di aggregazione e di collaborazione ll b i t diverse tra di competenze t specialistiche i li ti h per poter studiare un argomento specifico, valutarne la rilevanza, prospettare risposte e/o soluzioni. es: epidemiologia dei tumori • la psiconcologia la problematica trombosi‐ cancro la valutazione dell’uso dei marker tumorali. A breve termine saranno costituiti i gruppi di lavoro per la riabilitazione in oncologia,per la terapia di supporto e palliativa e per la definizione di un sistema di regole per la prescrizione di farmaci antiblastici ad alto costo. ARTICOLAZIONI DELLA RETE ONCOLOGICA 4. Le commissioni vengono istituite per competenze e tematiche trasversali quali la formazione, la ricerca e l’informatizzazione e coinvolgono g professionali con specifica p p competenza p figure funzione: elaborare un documento o un programma che approvato dal CCR diventerà operativo su tutto l’ambito regionale. es commissione per l’informatizzazione es: Commissione per l’informatizzazione Obiettivi in fase di concreta realizzazione Programma og a a informatico o at co co comune u e pe per tutte le e anatomie patologiche della regione Programma regionale per gli screening Aggiornamento della struttura informatica del RTUP p di un sistema g gestionale unico Implementazione Sviluppo e gestione di un portale informatico dedicato ( www.reteoncologicaumbria.org ) ARTICOLAZIONI DELLA RETE ONCOLOGICA 5. I progetti di Rete al fine di migliorare gli standard operativi della rete possono essere elaborati progetti su specifiche t tematiche ti h es: ‐ “position paper” sull’uso dell’ipertermia in l i oncologia ‐ implemetazione di un sistema gestionale informatico i f ti unico i ‐ elaborazione e adozione di un modello di i f t comune consenso informato ARTICOLAZIONI DELLA RETE ONCOLOGICA 6) I tavoli di coordinamento per armonizzare l’attività correlata all’oncologia di discipline quali ll’Anatomia Anatomia Patologica, Patologica la Medicina Nucleare, la Radiologia, la Chirurgia Generale e oncologica favorire la loro interazione con la rete oncologica. Sono programmati tavoli di coordinamento anche per le associazioni di volontariato in oncologia e per gli infermieri delle strutture oncologiche. Coordinamento della rete oncologica Punti di Accoglienza g HUB SPOKE I gruppi di lavoro Le commissioni I progetti di Rete I tavoli di coordinamento Gruppi multidisciplinari Patologia Protocolli uniformi P Percorso assistenziale unitario it i l it i qualità e sicurezza PUNTI U DI DEBOLEZZA O DELLA ROR O FINANZIAMENTO ALEATORIO, AL MOMENTO NON PREVISTO DALLA DELIBERA COSTITUTIVA. COSTITUTIVA SUPPORTO TECNICO AMMINISTRATIVO DEMANDATO ALL’AGENZIA UMBRIA SANITA’ (AUS) MANCATA DEFINIZIONE DELLA CONFIGURAZIONE DELLA STRUTTURA OPERATIVA DEL COORDINAMENTO AUTONOMIE AZIENDALI, LOCALISMI, PERSONALISMI, NON SEMPRE IN LINEA CON LO SVILUPPO DELLA RETE 2 33 PUNTI DI FORZA DELLA ROR UMBRIA BUONA QUALITA’ DELLE STRUTTURE ONCOLOGICHE IN UN TERRITORIO DI DIMENSIONI RIDOTTE INTERAZIONE PROFICUA NEL CCR TRA RESPONSABILI PROGRAMMAZIONE REGIONALE,DIRETTORI SANITARI ED ONCOLOGI CRESCITA GRADUALE NEL TEMPO TEMPO, IN SINTONIA CON IL PSR SVILUPPO DAL BASSO BASSO, VOLUTO DAGLI OPERATORI ATTIVA COLLABORAZIONE CON RTUP E BUONE SINERGIE PROFESSIONALI E TECNICHE ( verso un SISTEMA GESTIONALE INFORMATICO UNICO ) CONCRETE PROSPETTIVE DI INTERAZIONE CON ALTRE RETI REGIONALI 2 34